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1 LA COMUNITA’ MONTANA DIVENTA “UNIONE DI COMUNI” Febbraio 2009 Febbraio 2009 Febbraio 2009 Febbraio 2009 Periodico dell’Amministrazione comunale di Casola Valsenio - Poste italiane - Tassa pagata - Invii senza indirizzo - DC/DCI/3356/2003/C - Ravenna - Autorizzazione Tribunale di Ravenna n.1082 del 28.11.1996 - Direttore Responsabile: Marino Fiorentini Redazione: Via Roma, 50 48010 Casola Valsenio (RA) - Tel. 0546976530 - Fax. 054673909 - E-mail:[email protected] BILANCIO 2009: IL PASSAGGIO DEL TESTIMONE Per saperne di più visita il sito: www.comune.casolavalsenio.ra.it Quello del 2009 è l’ultimo bilancio del mandato amministrativo ini- ziato nel 2004. Ma non sarà un bilancio di ordinaria amministrazio- ne. Contiene tutti gli elementi di preoccupazione sui quali in questi anni abbiamo insistito e che abbiamo denunciato: l’assoluta mancan- za di attenzione verso i problemi e le difficoltà dei Comuni delle aree interne, l’insopportabile sperequazione di meccanismi di finanza lo- cale che premiano le realtà a più alta densità demografica, abitativa e produttiva a danno di quelle a minore densità demografica e incenti- vano lo sfruttamento del territorio (oneri di urbanizzazione, tributi sugli immobili, ecc.) a danno della sua tutela. Ma contiene anche le scelte, o le premesse delle scelte, necessarie a contrastare il divario sempre più impellente tra bisogni e capacità di farvi fronte. Scelte sulle quali la prossima Amministrazione dovrà continuare il lavoro avviato. Di fronte all’impossibilità di agire sulle entrate (i margini di manovra sono pressoché esauriti e la struttura della spesa è sempre più rigida) diventa vitale agire su due leve: - la qualificazione e l’allargamento delle gestioni associate (per ga- rantire i medesimi servizi alla popolazione, ma potendo contare, in prospettiva, su organici sempre più ridotti); - il contenimento e la riduzione della spesa (con risparmi sull’energia, con la riorganizzazione e razionalizzazione dei servizi). Per le gestioni associate si deve iniziare una fase nuova, con una più accentuata integrazione tra le diverse strutture amministrative nelle gestioni esistenti e con nuove gestioni associate nei settori che fin qui non sono stati coinvolti (servizi finanziari, servizi tecnici e al territo- rio, servizi anagrafici). Serve un progetto condiviso e una forte regia, in capo ai Sindaci e ai Segretari comunali. Per il contenimento della spesa, oltre agli effetti delle gestioni asso- ciate, serve portare a frutto la missione affidata a “Senio Energia”, per significativi risultati nel risparmio energetico e nell’utilizzo delle fonti rinnovabili; riorganizzare e razionalizzare le strutture scolasti- che concentrandole in un unico plesso; proseguire nel trasferimento di servizi sociali all’ASP; superare la duplicazione di servizi (come nel caso del CREE); razionalizzare l’uso delle risorse umane anche al di fuori delle gestioni associate. Con la fine del mandato amministrativo iniziato nel 2004, nel giugno 2009, giungerà a conclusione anche la trentennale esperienza politica e amministrativa della Comunità Montana dell’Appennino Faentino. E’ l’esito del processo di riordino territoriale deciso dalla Regione Emilia-Romagna con la legge 10/2008, che dimezza il numero delle Comunità Montana (da 18 a 9) e trasforma le altre in Unioni di Co- muni. D’altra parte già questa era, nel percorso legislativo seguito dalla nostra Regione negli ultimi 15 anni, il ruolo assegnato alle Comunità Montane, accanto ai tradizionali compiti svolti (…difesa del suolo, forestazione, agricoltura), essere sede e soggetto dell’integrazione amministrativa tra i Comuni delle aree montane e ente delegato, dai medesimi Comuni, per la gestione in forma associata di servizi e fun- La mancanza di certezze – da parte del Governo - sull’effettiva possi- bilità di recuperare l’intero mancato gettito dell’ICI sulla prima casa, desta non poche preoccupazioni. Così per i tagli previsti ai trasferi- menti. Non rassicura nemmeno la prevedibile ricaduta della crisi sui redditi e sul mercato immobiliare: la riduzione del reddito significa minori entrate per il Comune e l’azzeramento delle entrate da oneri di urbanizzazione, senza potere contare su nessuna compensazione. Ma ci proveremo, a fare anche questo decimo bilancio, non per so- pravvivere ma per gettare le basi di un ciclo nuovo. E’ questo il testi- mone che passiamo alla nuova Amministrazione. zioni. Essere, in altre parole, l’”Unione di Comuni” nelle aree monta- ne. Questa trasformazione, nel caso nostro, ha avuto una forte accelera- zione dopo il 1999, con il conferimento alla Comunità Montana da parte dei Comuni, di sempre nuove e più importanti funzioni: il servi- zio paghe e personale, il turismo, le attività produttive, l’assistenza informatica, i tributi, la protezione civile, la comunicazione istituzio- nale, ecc: da allora le gestioni associate attivate sono 21. La nuova Unione di Comuni, tra Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme nascerà subito dopo le elezioni del 6 e 7 giugno 2009 per il rinnovo dei Consigli comunali di Casola Valsenio e Brisighella e sarà non una rottura, ma la prosecuzione e la qualificazione del persorso iniziato nel 1975 con la costituzione della Comunità Montana. Veduta area di Casola Valsenio Continua a pagina 2

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LA COMUNITA’ MONTANA DIVENTA “UNIONE DI COMUNI”

Febbraio 2009Febbraio 2009Febbraio 2009Febbraio 2009

Periodico dell’Amministrazione comunale di Casola Valsenio - Poste italiane - Tassa pagata - Invii senza indirizzo - DC/DCI/3356/2003/C - Ravenna - Autorizzazione Tribunale di Ravenna n.1082 del 28.11.1996 - Direttore Responsabile: Marino Fiorentini Redazione: Via Roma, 50 48010 Casola Valsenio (RA) - Tel. 0546976530 - Fax. 054673909 - E-mail:[email protected]

BILANCIO 2009: IL PASSAGGIO DEL TESTIMONE

Per saperne di più visita il sito: www.comune.casolavalsenio.ra.it

Quello del 2009 è l’ultimo bilancio del mandato amministrativo ini-

ziato nel 2004. Ma non sarà un bilancio di ordinaria amministrazio-

ne. Contiene tutti gli elementi di preoccupazione sui quali in questi

anni abbiamo insistito e che abbiamo denunciato: l’assoluta mancan-

za di attenzione verso i problemi e le difficoltà dei Comuni delle aree

interne, l’insopportabile sperequazione di meccanismi di finanza lo-

cale che premiano le realtà a più alta densità demografica, abitativa e

produttiva a danno di quelle a minore densità demografica e incenti-

vano lo sfruttamento del territorio (oneri di urbanizzazione, tributi

sugli immobili, ecc.) a danno della sua tutela. Ma contiene anche le

scelte, o le premesse delle scelte, necessarie a contrastare il divario

sempre più impellente tra bisogni e capacità di farvi fronte. Scelte

sulle quali la prossima Amministrazione dovrà continuare il lavoro

avviato.

Di fronte all’impossibilità di agire sulle entrate (i margini di manovra

sono pressoché esauriti e la struttura della spesa è sempre più rigida)

diventa vitale agire su due leve:

- la qualificazione e l’allargamento delle gestioni associate (per ga-

rantire i medesimi servizi alla popolazione, ma potendo contare, in

prospettiva, su organici sempre più ridotti);

- il contenimento e la riduzione della spesa (con risparmi sull’energia,

con la riorganizzazione e razionalizzazione dei servizi).

Per le gestioni associate si deve iniziare una fase nuova, con una più

accentuata integrazione tra le diverse strutture amministrative nelle

gestioni esistenti e con nuove gestioni associate nei settori che fin qui

non sono stati coinvolti (servizi finanziari, servizi tecnici e al territo-

rio, servizi anagrafici). Serve un progetto condiviso e una forte regia,

in capo ai Sindaci e ai Segretari comunali.

Per il contenimento della spesa, oltre agli effetti delle gestioni asso-

ciate, serve portare a frutto la missione affidata a “Senio Energia”,

per significativi risultati nel risparmio energetico e nell’utilizzo delle

fonti rinnovabili; riorganizzare e razionalizzare le strutture scolasti-

che concentrandole in un unico plesso; proseguire nel trasferimento

di servizi sociali all’ASP; superare la duplicazione di servizi (come nel

caso del CREE); razionalizzare l’uso delle risorse umane anche al di

fuori delle gestioni associate.

Con la fine del mandato amministrativo iniziato nel 2004, nel giugno

2009, giungerà a conclusione anche la trentennale esperienza politica

e amministrativa della Comunità Montana dell’Appennino Faentino.

E’ l’esito del processo di riordino territoriale deciso dalla Regione

Emilia-Romagna con la legge 10/2008, che dimezza il numero delle

Comunità Montana (da 18 a 9) e trasforma le altre in Unioni di Co-

muni.

D’altra parte già questa era, nel percorso legislativo seguito dalla

nostra Regione negli ultimi 15 anni, il ruolo assegnato alle Comunità

Montane, accanto ai tradizionali compiti svolti (…difesa del suolo,

forestazione, agricoltura), essere sede e soggetto dell’integrazione

amministrativa tra i Comuni delle aree montane e ente delegato, dai

medesimi Comuni, per la gestione in forma associata di servizi e fun-

La mancanza di certezze – da parte del Governo - sull’effettiva possi-

bilità di recuperare l’intero mancato gettito dell’ICI sulla prima casa,

desta non poche preoccupazioni. Così per i tagli previsti ai trasferi-

menti. Non rassicura nemmeno la prevedibile ricaduta della crisi sui

redditi e sul mercato immobiliare: la riduzione del reddito significa

minori entrate per il Comune e l’azzeramento delle entrate da oneri di

urbanizzazione, senza potere contare su nessuna compensazione.

Ma ci proveremo, a fare anche questo decimo bilancio, non per so-

pravvivere ma per gettare le basi di un ciclo nuovo. E’ questo il testi-

mone che passiamo alla nuova Amministrazione.

zioni. Essere, in altre parole, l’”Unione di Comuni” nelle aree monta-

ne.

Questa trasformazione, nel caso nostro, ha avuto una forte accelera-

zione dopo il 1999, con il conferimento alla Comunità Montana da

parte dei Comuni, di sempre nuove e più importanti funzioni: il servi-

zio paghe e personale, il turismo, le attività produttive, l’assistenza

informatica, i tributi, la protezione civile, la comunicazione istituzio-

nale, ecc: da allora le gestioni associate attivate sono 21.

La nuova Unione di Comuni, tra Brisighella, Casola Valsenio e Riolo

Terme nascerà subito dopo le elezioni del 6 e 7 giugno 2009 per il

rinnovo dei Consigli comunali di Casola Valsenio e Brisighella e sarà

non una rottura, ma la prosecuzione e la qualificazione del persorso

iniziato nel 1975 con la costituzione della Comunità Montana.

Veduta area di Casola Valsenio

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IL PONTE UNIONE DI COMUNI

AL VIA LA SOCIETA’ DI SERVIZI ENERGETICI “SENIO ENERGIA” Nell'agosto scorso, si è insediato il Consiglio di Amministrazione

della Società pubblico-privata “Senio Energia”, che si occuperà –

come afferma lo Statuto – della realizzazione di interventi nel campo

energetico mirati alla compressione dei consumi, all’uso razionale

dell’energia, all’impiego delle risorse energetiche rinnovabili e la con-

servazione del patrimonio immobiliare, ambientale e naturale ai fini

del conseguimento di uno sviluppo sostenibile del territorio.

La Società si configura come una ESCO (Energy Service Company).

Il Consiglio è presieduto da Leo Iseppi in rappresentanza dei soci

pubblici (55% della Società), Comune di Casola Valsenio (51%) e

Comunità Montana-Unione di Comuni (4%); Amministratore delegato

è Dino Tartagni, indicato dalla Società di Servizi Energetici Power

Energia.

Fanno parte inoltre del Consiglio di Amministrazione, per la parte

pubblica, l’ing. Massimo Barzaglia e l’ing. Lorenzo Righini; per la

parte privata (che detiene il 45% della Società), Daniele Amorino, in

rappresentanza di CILA e CEAR, Marco Bellosi in rappresentanza

della Banca di Credito Cooperativo della Romagna Occidentale, dott.

Luca Tagliaferri in rappresentanza della società tra imprenditori agri-

coli Senio Agroenergie.

Tra i primi rilevanti impegni che Senio Energia dovrà affrontare c’è la

realizzazione, a Casola Valsenio, di una centrale termica (1 megawatt

di potenza) alimentata a legno cippato e della rete di riscaldamento

che distribuirà il calore a tutti gli edifici pubblici. L’opera potrà bene-

ficiare dei finanziamenti del PSR.

Pietro Bellini

Dopo una lunga e inesorabile malattia, alle prime ore del mattino di giovedì

20 novembre, all'età di 69 anni, è deceduto Pietro Bellini, Assessore del Co-

mune di Casola Valsenio e esponente del Partito della rifondazione comunista.

La camera ardente è stata allestita nella sala consiliare del Municipio di Casola

Valsenio, nella mattinata di sabato 22 novembre. Dopo l'orazione funebre del

Sindaco e di Martino Albonetti, si è formato il corteo che ha raggiunto il

cimitero di Casola Valsenio. Alla famiglia è pervenuto un messaggio di cordo-

glio del Sindaco, dell'Amministrazione comunale e dei dipendenti comunali,

che ricorda il lungo impegno amministrativo svolto da Pietro Bellini nell'inte-

resse di tutta la comunità casolana.

Eletto consigliere comunale la prima volta nel 1970, è rimasto in Consiglio

comunale per tre legislature fino al 1985. Rieletto nel 1999 e nel 2004, nella

lista di centrosinistra "Uniti per Casola", nel 2006 è stato chiamato dal Sinda-

co a far parte della Giunta comunale con le deleghe alla viabilità rurale, ma-

nutenzione del patrimonio e servizi cimiteriali.

Giacomo Mogardi

Nel settembre scorso, la scomparsa improvvisa di Giacomo Mogar-

di, Presidente dell'Associazione Calcio Casola, consigliere della Pro

Loco, animatore e sostenitore dell'attività dell'AMACI, titolare e

gestore della Pizzeria Incontro, ha suscitato profonda emozione e

dolore in tutta la comunità casolana.

Il Sindaco, la Giunta, il Consiglio comunale e i dipendenti del Co-

mune di Casola Valsenio, in un loro messaggio hanno espresso la

commossa partecipazione al "lutto della famiglia per l'improvvisa e

prematura scomparsa di GIACOMO MOGARDI e ne ricordano

l’impegno civile e la passione alla guida dell’Associazione Calcio

Casola, il sostegno continuo alle iniziative di solidarietà verso

l’infanzia, la disponibilità alla collaborazione con l’associazionismo

locale, la dedizione alla famiglia e al lavoro".

IN RICORDO DI..

La legge regionale prevede infatti che l’Unione di Comuni subentri

alla Comunità montana nella titolarità di tutte le funzioni svolte fin

qui dalla Comunità Montana: gestione del demanio regionale, dele-

ghe provinciali e regionali in materia agricola, forestazione, svincolo

idrogeologico, ecc.

Inoltre la trasformazione in Unione di Comuni non farà venire meno i

vantaggi fiscali che la legge riconosce alle zone classificate come

montane. La nuova Unione di Comuni sarà presieduta obbligatoria-

mente da uno dei Sindaci dei Comuni che la compongono. Gli stessi

Sindaci comporranno la Giunta del nuovo ente e faranno parte del

Consiglio dell’Unione. Del Consiglio faranno parte, inoltre, 3 rappre-

sentanti eletti tra i Consiglieri comunali di ciascun Comune (2 di

maggiornanza e 1 di minoranza).

Per quanto riguarda i rapporti con gli altri Comuni dell’area faentina

(Faenza, Castel Bolognese e Solarolo) con i quali i Comuni che fanno

parte della Comunità Montana-Unione di Comuni già condividono le

scelte di politica territoriale in materia di sanità, servizi sociali, piani-

ficazione urbanistica, il documento della Conferenza dei Sindaci di

Brisighella, Casola Valsenio e Riolo Terme, approvato dai rispettivi

Consigli Comunali e dal Consiglio della Comunità Montana, a questo

proposito afferma la “volontà di avviare le verifiche e gli approfondi-

menti utili a realizzare più ampi rapporti di collaborazione con i Co-

muni di Faenza, Castel Bolognese e Solarolo, per l'allargamento o

l'avvio di nuove gestioni associate; premessa, questa, necessaria alla

costituzione - nei tempi e nei modi che verranno decisi dai Consigli

comunali e dal Consiglio dell'Unione - di una Unione di Comuni co-

stituita da tutti i Comuni dell'area faentina, che mantenga ed estenda

non solo le funzioni proprie delle Unioni ma anche quelle provenienti

dalla precedente esperienza della Comunità Montana, così come rego-

late dalla LR 10/2008”.

(segue da pagina 1)

LA COMUNITA’ MONTANA DIVENTA “UNIONE DI COMUNI” Intanto, si dovrà lavorare per rafforzare e consolidare il nuovo ente

sovracomunale e mettersi al riparo dai problemi di bilancio, provocati

dai tagli introdotti dalle ultime due legge finanziarie, che solo

l’intervento della Regione ha consentito di alleviare.

In particolare, nel 2009 si dovrà definire il rapporto con il Parco della

Vena del Gesso Romagnola, e la possibilità, attraverso rapporti con-

venzionali, di mettere a disposizione del Parco la struttura tecnica e

amministrativa della Comunità Montana (servizio politiche agricole,

servizio politiche forestali, servizio geologico, servizio finanziario e

affari generali). Inoltre, le esigenze di una forte integrazione, anche

fisica, tra Comuni e “nuova” Unione di Comuni, imporrà di conside-

rare la dislocazione – nelle sedi municipali – di gestioni associate

vecchie e nuove e di ripensare l’utilità stessa e la necessità di disporre

di una sede dell’Unione distinta da quelle dei Comuni. Le esigenze da

cogliere, e per le quali si dovranno definire le possibili ipotesi proget-

tuali, sono:

- fare vivere e crescere l’Unione dei Comuni con il coinvolgimento di

tutte le strutture e di tutto il personale;

- creare soluzioni che rendano paritaria, per tutti i Comuni, la parte-

cipazione alle diverse gestioni associate delegate all’Unione;

- organizzare e dislocare le funzioni di rilievo territoriale (politiche

forestali, politiche agricole, funzioni tecniche e amministrative del

Parco, funzioni promozionali, politiche europee, ecc.), che non sono

proprie dei Comuni, secondo modalità che ne favoriscano

l’integrazione e l’efficienza, e evitare duplicazioni e sovrapposizioni.

Sono passaggi e adempimenti indispensabili e necessari, per consoli-

dare e dare prospettiva all’Unione dei Comuni, oltre la precarietà e

l’incertezza di questo momento e per far sì che sia utile alle nostre

comunità, e tale da produrre concreti e verificabili benefici, non altri-

menti conseguibili.

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PARCO DELLA VENA DEL GESSO ROMAGNOLA IL PONTE

Approvato dalla Provincia di Ravenna lo Statuto del Parco della Vena del Gesso Romagnola

… E ADESSO IL PARCO PUO’ CRESCERE

GLI ORGANI DI GESTIONE E GOVERNO DEL CONSORZIO

- il Consiglio

E’ composto dai rappresentanti degli Enti consorziati, nelle persone

del Sindaco o del Presidente o loro delegati. Nella prima seduta il

Consiglio elegge fra i suoi componenti, a maggioranza assoluta, il

proprio Presidente.

- il Comitato esecutivo e il Presidente

Il Comitato esecutivo è l’organo di gestione del Parco ed é costituito

da cinque componenti, compreso il Presidente del Consorzio che lo

presiede, nominati dal Consiglio e tutti esterni ad esso.

Il Presidente è eletto dal Consiglio, tra persone esterne ad esso, e ha

la rappresentanza legale del Consorzio.

Il Comitato esecutivo nomina il Direttore del Parco; il Direttore è il

responsabile della gestione operativa del Consorzio.

l’Organo di revisione

E’ nominato dal Consiglio ed è composto da un componente.

GLI ORGANI CONSULTIVI

la Consulta

Viene nominata dal Consiglio ed è composta da:

- tre rappresentanti delle organizzazioni sindacali;

- tre rappresentanti delle associazioni agricole;

- tre rappresentanti delle associazioni ambientaliste;

- tre rappresentanti delle categorie dell’artigianato, commercio e turi-

smo;

- tre rappresentanti delle associazioni dell'industria e della coopera-

zione;

- tre rappresentanti delle associazioni venatorie.

La Consulta viene convocata da un Coordinatore, eletto tra i propri

componenti.

il Comitato Tecnico-Scientifico

Il Comitato tecnico-scientifico ha anche funzioni propositive.

E’ nominato dal Consiglio ed è costituito da un numero massimo di

dieci componenti, stabilito dal Consiglio medesimo, scelti tra esperti

tecnico scientifici nel campo della conservazione e valorizzazione

degli ambienti naturali.

Il Comitato tecnico-scientifico viene convocato da un Coordinatore,

eletto tra i propri componenti.

la Consulta Agro-Ambientale

La Consulta Agro-Ambientale è costituita per l’attuazione

dell’accordo agro-ambientale di cui all’articolo 33 della L.R. n.

6/2005. E’ composta da un numero massimo di dieci rappresentanti

degli agricoltori aventi la disponibilità dei terreni all’interno del peri-

metro del Parco.

La Consulta Agro-Ambientale viene convocata dal un Coordinatore,

eletto tra i propri componenti.

Il testo dello Statuto del Parco è disponibile sul sito www.comune.casolavalsenio.ra.it

Con il voto favorevole di PD-L’Ulivo e Rifondazione Comunista; il

voto contrario di AN-Popolo della Libertà e Forza Italia-Popolo della

Libertà; l’astensione dell’UDC, il Consiglio provinciale, il 30 dicembre

scorso, ha approvato lo Statuto di gestione del parco regionale della

vena del gesso romagnola. Fanno parte del consorzio: le Province di

Ravenna e Bologna, i Comuni di Borgo Tossignano, Brisighella, Ca-

salfiumanese, Casola Valsenio, Fontanelice, Riolo Terme e le Comuni-

tà Montane dell’Appennino Faentino e della valle del Santerno. “Con

questo atto – ha detto l’Assessore provinciale ai parchi , Eugenio

Fusignani – si conclude una procedura amministrativa che consentirà

nei prossimi mesi di avviare l’attività del parco. Crediamo sia l’inizio

di un percorso di valorizzazione ambientale, ma anche economica e

turistica, che la nostra collina attendeva da anni. La Regione Emilia-

Romagna ha in bilancio 900mila euro per il parco; altri 300mila arri-

veranno da un progetto congiunto Italia-Slovenia e 350mila da un

progetto Life. Questo a dimostrazione di come la Provincia sappia

utilizzare le risorse che l’Europa mette in campo per i parchi”.

“L’istituzione del parco – ha detto Marta Farolfi, consigliere AN-

Popolo della Libertà – è stato un atto di arroganza politica da parte

degli enti locali. E’stato calato dall’alto senza avere il consenso della

popolazione. Sappiamo tutti che non è nato certo per volontà o desi-

derio degli agricoltori o dei proprietari dei terreni. E’sbagliato, quindi,

confondere la rassegnazione con il consenso”. Francesco Morini,

capogruppo Udc, ha motivato la sua astensione così: “La costituzione

del parco arriva al battesimo del fuoco nel momento più difficile. E’

una scommessa per decine di migliaia di persone appartenenti alle

due province – Ravenna e Bologna -. Occorre avere molta pazienza e

flessibilità. Ci saranno? Ai posteri l’ardua sentenza”.“I territori del

parco – ha aggiunto Valeriano Solaroli, consigliere PD- L’Ulivo –

hanno bisogno di mettersi insieme, in un unico marchio, riconoscibile

per prodotti tipici e quant’altro. Con l’istituzione del parco si potran-

no avviare i programmi del Piano di sviluppo rurale e utilizzare i

fondi europei previsti per i parchi. Questo è il miglior regalo 2009 che

potevano fare alla collina”.

Una grotta del percorso sotterraneo del Rio Stella

Veduta di Monte Mauro

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PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 IL PONTE

Il giudizio della Provincia e della Comunità Montana sull’avvio del Piano di Sviluppo Rurale

DAL PSR NUOVI PROGETTI DI VALORIZZAZIONE

DELLA COLLINA RAVENNATE Il territorio collinare e montano della pro-

vincia di Ravenna ha bisogno di nuovi in-

vestimenti infrastrutturali che sostengano lo

sviluppo delle attività agricole, che ancora

vengono svolte con profitto dalla popola-

zione locale.

“A tal proposito, la Provincia – precisa

l’Assessore provinciale all’agricoltura, Libe-

ro Asioli - si propone di contrastare i princi-

pali problemi che condizionano negativa-

mente la presenza delle popolazioni in tali

aree, ossia la mancanza o l’insufficienza di

infrastrutture viarie di tipo rurale, nonché di

servizi minimi di fornitura e gestione della

risorsa acqua.”

“Inoltre – afferma Giorgio Sagrini, Sindaco

di Casola Valsenio e Presidente della Comu-

nità Montana - nelle aree collinari e monta-

ne sono presenti biomasse vegetali di origi-

ne forestale e agricole che possono essere

sfruttate da un lato per promuovere un ap-

provvigionamento energetico sostenibile e

dall’altro fornire alle aziende agricole locali

la possibilità di ricavare reddito da sottopro-

dotti altrimenti non utilizzati”.

“Il territorio rurale della collina e della montagna ravennate – prose-

gue Sagrini - è ricco anche di emergenze storico-architettonice, co-

siddette minori - borghi, edifici rurali - il cui recupero può diventare

elemento strategico per la valorizzazione paesaggistico - ambientale

del territorio e, più in particolare, dell’attrattività turistica rurale.

Soprattutto ora, che sta per partire l’esperienza del Parco Regionale

della Vena del Gesso Romagnola”.

“In questo contesto- aggiunge Asioli - la Provincia di Ravenna, gra-

zie a risorse comunitarie messe a disposizione dalla Regione Emilia-

Romagna tramite il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013, ha

attivato una forma di programmazione negoziata con i Comuni di

Casola Valsenio, Riolo Terme, Brisighella, la Comunità Montana

dell’Appennino Faentino ed il Consorzio di Bonifica della Romagna

Occidentale. La conclusione dell’iter della

programmazione negoziata è previsto per

gennaio, con la sottoscrizione di un Patto

per lo Sviluppo Locale Integrato”.

I soggetti sottoscrittori del patto si impegna-

no ad approvare l’elenco dei progetti assisti-

ti da finanziamento comunitario, le proce-

dure di gestione interna, la realizzazione

delle opere e la loro rendicontazione conta-

bile all’Unione Europea.

I progetti presentati e ritenuti ammissibili

dai Servizi Tecnici della Provincia fanno

riferimento al restauro ed al risanamento

conservativo di edifici rurali o tipici del

territorio, alla creazione di un sistema di

tele-riscaldamento a biomasse legnose per

edifici pubblici a Casola Valsenio ed a ben

13 progetti di adeguamento e miglioramen-

to di acquedotti rurali.

In particolare la spesa prevista per il risana-

mento di edifici rurali o tipici ammonta a

810mila euro con un contributo pubblico -

comunitario e regionale - di 567mila. Per la

realizzazione del teleriscaldamento degli

edifici pubblici di Casola sono previsti lavori pari a 548mila euro con

un contributo pubblico di 350mila.

Infine per l’adeguamento ed il miglioramento degli undici acquedotti

rurali è prevista una spesa di 2milioni500mila euro con una richiesta

di contributi pubblici di 1milione750mila euro.

“Le risorse effettivamente disponibili – conclude Asioli - ammontano

a 2milioni40mila euro con cui si procederà all’integrale finanziamen-

to dei lavori dei fabbricati e dell’impianto di teleriscaldamento, men-

tre per gli acquedotti rurali si stima di poter avviare la procedura di

finanziamento per otto o nove progetti con apertura dei cantieri già

dal 2009. Per i restanti bisognerà attendere nuove risorse previste per

il 2010”.

MARRONE DI CASOLA: un’importante esperienza di lotta biologica

E’ in corso dal 2007, e proseguirà anche nel 2009, una importante

iniziativa del Servizio Fitosanitario della Regione Emilia-Romagna, in

collaborazione con la Comunità Montana dell’Appennino Faentino e

il Consorzio “Tre Valli”, per contrastare e prevenire la diffusione della

Cydia (Cidya fagiglandana e

Cydia splendana) nei castagneti

del nostro territorio, una larva

che danneggia pesantemente la

produzione di marroni.

Per la realizzazione di questa

iniziativa sono state individuate

le aziende castanicole (tutte ade-

renti al Consorzio “Tre Valli”)

dove svolgere una prova speri-

mentale di trattamento con ne-

matodi che parassitizzano le

larve di Cydia che svernano nel

terreno, prevenendone così la diffusione o, comunque, ridurne in

misura considerevole il numero.

Con le prove in corso si vuole mettere a punto la metodologia più

efficace per fare il trattamento e misurarne i risultati, potendo così

evitare il ricorso alla lotta chimica.

E’ intenzione della Comunità Montana, in accordo con la Provincia –

a partire dai risultati di questa iniziativa – elaborare un progetto di

estensione su larga scala di quest’azione di lotta alla Cydia, da finan-

ziare attraverso l’Asse 4 del Piano di Sviluppo Rurale.

I primi risultati, secondo il Servizio Fitosanitario della Regione, sono

positivi e hanno comportato una diminuzione della quantità di pro-

duzione colpita dalla Cydia.

Da segnalare, infine, la registrazione presso la Camera di Commercio

di Ravenna – a nome del Consorzio “Tre Valli” - del logo del

“Marrone di Casola Valsenio”, che potrà essere utilizzato dai produt-

tori secondo le modalità che verranno decise dal Consorzio stesso.

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PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 IL PONTE

Il Giardino delle Erbe sarà la “porta di ingresso” del Parco della Vena

del Gesso Romagnola e la Mingotta diventerà

una struttura ricettiva integrata con il Giardino delle Erbe.

La nascita del Parco della Vena del Gesso Romagnola impone una

riflessione sulle condizioni e sulle strutture che ne possono favorire

l’accesso e la fruizione. E che possono accompagnare e sostenere una

più forte azione di promozione di tutto il territorio collinare e monta-

no, che oltre a fare perno sulla straordinaria capacità di attrazione

della Vena del Gesso Romagnola,

metta in valore le peculiarità e le

caratteristiche di ciascun

“segmento” del territorio del Parco.

Lo spazio che deve e può ritagliar-

si il “segmento” casolano riguarda

i connotati propri dell’ offerta

turistica casolana, le erbe, i frutti

dimenticati, la tipicità e la qualità

delle produzioni agricole, il rap-

porto con la tradizione rurale, ma

anche il forte rapporto con il mon-

do della speleologia e con le emer-

genze carsiche della Vena del Ges-

so Romagnola, cresciuto negli anni

attraverso le varie edizioni degli

incontri internazionali di speleolo-

gia.

Il progetto è unitario ma è struttu-

rato su diversi tasselli, fra loro

integrati, e su diverse e convergen-

ti opportunità di finanziamento: il

Piano di sviluppo rurale, i Fondi

Europei POR/FESR, il fondo che la

Regione metterà a disposizione del

Parco per gli investimenti.

I tasselli del progetto sono:

- il Giardino delle Erbe, che per caratteristiche, organizzazione e

allestimenti dovrà diventare la porta di ingresso casolana del Parco,

proponendo una originale e attenta lettura del patrimonio naturale,

delle erbe, piante e fiori, della Vena del Gesso Romagnola e

dell’Appennino ma anche delle grotte e, più in generale, del carsismo

della Vena. Le risorse per sviluppare e concretizzare questa evoluzio-

ne del Giardino e migliorarne le capacità di accoglienza e fruibilità,

proverranno dal POR/FESR (€ 250.000 cica);

- la Mingotta, il bel fabbricato rurale nelle adiacenze del Cardello,

vicinissimo al Giardino delle Erbe, di proprietà della Fondazione Casa

di Oriani che lo ha messo a disposizione del Comune per farne una

struttura ricettiva integrata con il

Giardino delle Erbe. A questo sco-

po il Comune di Casola Valsenio

ha emesso nei mesi scorsi un ban-

do per ricercare un partner privato

disponibile a progettare, gestire e

cofinanziare l’intervento di trasfor-

mazione della Mingotta per farne

un luogo di sosta, di vendita e

degustazione dei prodotti del Giar-

dino delle Erbe e del territorio del

Parco, di promozione turistica del

territorio.

Il bando ha individuato il partner

privato nella Cooperativa Montana

Valle del Senio, che ha attualmente

in conduzione il Giardino delle

Erbe. Le risorse proverranno dal

Piano regionale di sviluppo rurale

(Asse 3, Recupero borghi rurali): si

tratta di due distinti finanziamenti,

di 300.000 euro ciascuno, il primo

dei quali già disponibile, con ogni

probabilità, nel 2009. Con questa

prima quota di finanziamento si

interverrà sulla casa, rimandando

al successivo finanziamento l’intervento sul capannone e la stalla. Gli

interventi sulla casa riguarderanno il restauro conservativo e il con-

solidamento della struttura, il restauro della facciata e il riordino

delle aperture, il riordino delle aree verdi e cortilizie e limitate modi-

fiche interne e distributive del corpo del fabbricato.

In particolare, al piano terra, l’Ufficio informazioni turistiche; la cuci-

na; la sala degustazione e il locale di esposizione dei prodotti tipici;

la sala di documentazione sul Giardino delle Erbe e il Parco della

Vena del Gesso Romanola. Al primo piano una saletta per riunioni e

proiezioni e le camere per gli ospiti.

Nuovi investimenti sulla viabilità rurale e gli acquedotti

Il 30 ottobre scorso, il Consorzio di Bonifica della Romagna occiden-

tale, ha presentato i progetti – concordati con il Comune di Casola

Valsenio e con gli utenti privati – per il miglioramento di alcune

strade rurali (l’asfaltatura è prevista in un solo progetto) a uso privato

e a uso pubblico e per l’estensione della rete idrica rurale.

Da parte del Consorzio di Bonifica si è trattato di un lavoro impegna-

tivo, che non si è limitato alla sola progettazione ma che è stato pre-

ceduto da incontri, verifiche, approfondimenti per individuare le

priorità e le soluzioni tecniche migliori.

Questi i progetti di manutenzione straordinaria delle strade rurali

presentati, che – se accolti – verranno finanziati per il 70% della

spesa ammessa:

- Cozzo/Banzuole, km. 3,870 € 200.000

- Castellaro km. 1,700 € 135.700

- Canova/Tuffo (Sfrirolo) km. 2,727 € 129.000

- Vigne km. 2,725 € 152.300

- Montecchio km. 0,905 € 71.600

- Uccellara km. 0,560 € 56.000

- Prata km. 2,582 € 138.500

- Monte km. 0,870 € 33.500

Le risorse disponibili sulla misura dell’Asse 3 che finanzia la viabilità

rurale, non consentono di soddisfare tutte le domande presentate. I

progetti che non verranno ammessi a finanziamento potranno con-

correre alle risorse del secondo triennio del Piano di Sviluppo rurale.

Stessa cosa per i progetti di miglioramento e estensione degli acque-

dotti rurali:

- Sassuolo e Pagnano n. 10 utenze € 200.000

- Sommorio e S.Apollinare n. 33 utenze € 189.500

- Valpuda n. 15 utenze € 200.000

- Chiesuola n. 14 utenze € 200.000

Immagine satellitare del Giardino delle erbe e ldella tenuta del Cardello

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LAVORI PUBBLICI IL PONTE

La grande ala di marmo

ritornerà al suo posto

Al Passo del Cerro le reti

impediranno la caduta dei massi

A farla cadere al suolo è stato il forte vento spirato su Casola nel

dicembre del 2007. L’ala di marmo del monumento dei Caduti, opera

nel 1924 dello scultore bolognese Cleto Tomba (1898-1987), era lì al

suo posto dalla metà degli anni ’50, quando il monumento venne

trasferito dal sito originario il parco della Rimembranza, che sorgeva

nei pressi dell’attuale parco Pertini nel parco Giulio Cavina.

Nella rovinosa caduta, l’ala – che pesa alcuni quintali – è stata dan-

neggiata in diversi punti richiedendo, come indicato dalla Soprinten-

denza, un rigoroso restauro da documentare nelle sue diverse fasi.

Sulla base della procedura negoziata (cottimo fiduciario) seguita

dall’Ufficio Tecnico, i lavori di restauro del monumento sono stati

affidati – il 6 novembre scorso – alla Ditta Ottorino Nonformale di

San Lazzaro di Savena (Bo), per un importo di € 8.118 (più IVA).

I lavori saranno realizzati entro la primavera.

Lungo la strada comunale “Valdifusa”, al Passo del Cerro, in un tratto

pianeggiante lungo circa 300 m. nel quale la strada procede a mezza

costa, si verificano sempre più spesso fenomeni di distacco di mate-

riale roccioso e di pesanti massi dalla scarpata a monte (nella foto).

Per evitare rischi e pericoli per chi transita, si è deciso di intervenire

con opere di bonifica della scarpata, con la rimozione del materiale

pericolante e lo sganciamento dei massi instabili e, quindi, con

l’installazione delle reti paramassi lungo le pareti rocciose considerate

maggiormente a rischio.

La situazione di pericolo è stata segnalata alla Regione-Assessorato

difesa del suolo che ha condiviso l’approvazione della procedura di

“pronto intervento”, e riconosciuto al Comune un finanziamento di €

35.000 (ai sensi del DL 1010/48).

L’intervento è stato progettato e affidato al Consorzio di Bonifica

della Romagna Occidentale, sulla base della convenzione esistente

con il Comune per l’affidamento di incarichi di manutenzione delle

infrastrutture pubbliche rurali. I lavori verranno realizzati nei primi

mesi del 2009.

La Chiesa di Sopra verrà

restaurata e consolidata

Viabilità rurale:

nuovi lavori di manutenzione

Il progetto è pronto, dal 2007; lo ha preparato l’ing. Marco Campoli.

Il costo previsto, € 100.000. L’obiettivo è il restauro e il risanamento

conservativo con consolidamento strutturale della Chiesa di Sopra.

Le risorse necessarie saranno disponibili nel 2009 e proverranno dai

Fondi strutturali dell’Unione europea (POR FESR), che concorreranno

alla spesa per il 70%; il 15% verrà dalla Provincia di Ravenna e il

rimanente 15% sarà a carico del bilancio comunale.

Le opere previste non comporteranno nessuna modifica dell’aspetto

esteriore dell’edificio e consisteranno nel consolidamento delle fonda-

zioni con micropali trivellati e travi di fondazione in cemento arma-

to; connessione delle murature alle nuove fondazioni con tiranti e

barre metalliche; inserimento di armature interne alla muratura per

ricollegare i “pannelli” murari scollegati e ormai labili; nuova stucca-

tura della facciata dell’edificio; drenaggio a monte dell’edificio per

impedire il ristagno d’acqua alla base e in prossimità delle fondazio-

ni; protezione delle murature in elevazione dall’infiltrazione d’acqua

alla sommità, con la realizzazione di un intonaco superficiale.

Nelle settembre scorso sono stati eseguiti dei lavori di asfaltatura in

alcuni tratti di viabilità rurale.

I lavori, finanziati con le risorse del Fondo per la viabilità rurale della

Comunità Montana-Unione di Comuni hanno interessato le strade

comunali di S. Rufillo, Breta (tra Oriolo e Pagnano), S. Andrea, Cé-

stina (ma solo nel tratto iniziale, dall'innesto con la Statale fino oltre

il ponte sul rio Cestina).

L'ulteriore disponibilità di risorse, assegnate nel 2008 alla Comunità

Montana-Unione di Comuni, provenienti dal rifinanzamento della

Legge reg.le 3 e da maggiori risorse regionali sulla Legge 2 della

Montagna (che per Casola ammonteranno a poco meno di 80.000

euro) consentirà di realizzare nel 2009, il ripristino di gran parte della

Via Cestina e la riparazione della strada che porta a Ca' Budrio.

Con altri fondi, di provenienza comunale, si è provveduto a ripristi-

nare la parte alta di Via Querceto, non interessata dal passaggio dei

mezzi pesanti provenienti dalla cava di sabbiella; il ripristino del

tratto iniziale di Via Querceto, esposto alla sollecitazione del traffico

pesante, avverrà immediatamente dopo la conclusione dell'attività

estrattiva. A norma del Regolamento della viabilità, i lavori di ripri-

stino sono garantiti da una fidejussione bancaria.

Si è intervenuti inoltre per chiudere alcune buche nel fondo stradale

della parte alta di Via Mongardino.

Il monumento ai caduti nel Parco G. Cavina di Casola Valsenio

Massi caduti sulla strada al passo del Cerro

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LAVORI PUBBLICI E AMBIENTE IL PONTE

FINANZIATO IL NUOVO POTABILIZZATORE DI CASOLA VALSENIO

E LA PROGETTAZIONE DI UN INVASO SUL SENIO Il “Programma degli investimenti per il servizio idrico integra-

to per il quinquennio 2008/2012”, approvato dall’Assemblea

dell’ATO 7 di Ravenna, autorizza Hera Imola-Faenza a attuare

una serie di importanti investimenti sul territorio casolano,

che potranno apportare un decisivo e definitivo miglioramento

delle condizioni di approvvigionamento idrico e soddisfare le

esigenze presenti e future della popolazione e del sistema eco-

nomico e produttivo.

Gli investimenti che hanno un valore strategico – per dare

definitiva soluzione ai problemi di carenza idrica – riguardano

la costruzione del nuovo potabilizzatore, che sostituirà quello

di Via Monte Fortino (spesa finanziata nel quinquennio, €

1.200.000) e la progettazione di una nuova “briglia” sul Senio

(€ 60.000) per verificarne preliminarmente la fattibilità.

L’ipotesi considerata riguarda la creazione di un accumulo di

350.000 mc d’acqua, con uno sbarramento sul Senio, in corri-

spondenza del campo sportivo.

Il Programma prevede poi altri investimenti:

1. impianto di pressurizzazione della rete idrica di Via G.

Cenni (€ 4.500);

2. realizzazione di un sistema di by-pass tra i bacini del rio

Cestina (€ 80.000);

3. automatizzazione della paratia in ingresso ai bacini del

Cestina (€ 8.000);

4. bonifica della rete idrica di Via del Monte (€ 30.500);

5. sostituzione e potenziamento delle condotte idriche di ad-

duzione e distribuzione in appodiato al ponte di Baffadi in

concomitanza coi lavori di manutenzione al ponte effet-

tuati dalla Provincia (€ 65.000);

6. rifacimento di tratti della condotta di adduzione che dai

bacini del rio Cestina arriva al potabilizzatore di Via Mon-

te Fortino (€ 150.000);

7. manutenzione del potabilizzatore di Via Monte Fortino (€

15.000).

NUOVE SOLUZIONI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA

Il calendario 2009 della Raccolta porta a porta della carta

Prosegue nel 2009 a Casola Valsenio il servizio di

raccolta porta a porta della carta con l’utilizzo di

appositi sacchi. I sacchi devono essere in strada il

mercoledì sera, ogni 15 giorni.

Il calendario delle giornate di consegna è il seguente:

GENNAIO (7 e 21); FEBBRAIO (4 e 18); MARZO (7 e 18); APRILE (1,

15 e 19); MAGGIO (13 e 27); GIUGNO (10 e 24); LUGLIO (8 e 22);

AGOSTO (5 e 19); SETTEMBRE (2, 16 e 30); OTTOBRE (14 e 28); NO-

VEMBRE (11 e 25); DICEMBRE (9 e 23).

Si ricorda che i sacchi possono essere ritirati gratuitamente presso:

- Stazione ecologica, Via 1° Maggio (Valsenio)

- Tabaccheria Cantagalli Stefania, via Marconi 2

Giornali Tabacchi Alimentari Cantagalli Giorgio, Piazza A. Oriani.

(Ogni sacco conferito dà diritto a uno sconto individuale in tariffa di € 0,40. La carta conferita direttamente alla Stazione ecologica,

invece, dà diritto a uno sconto di € 0,15 al kg.)

E’ in funzione il servizio per il ritiro a domicilio di rifiuti contenenti amianto

E’ a disposizione dei cittadini del Comune di Casola Valsenio il servi-

zio per la raccolta a domicilio di piccole quantità di rifiuti conte-

nenti amianto (massimo 250 kg/anno per ogni unità immobiliare), ad

es. il cemento amianto. Il servizio è gratuito e svolto con la collabo-

razione di Comune di Casola Valsenio, Hera Imola Faenza, Arpa e

Ausl di Ravenna (Faenza).

I rifiuti ritirati devono essere di origine domestica e i cittadini che

intendono usufruire del servizio possono recarsi presso l’Ufficio Tec-

nico del Comune di Casola Valsenio.

Gli operatori dell’ufficio sono a disposizione per dare tutte le infor-

mazioni necessarie e aiutare nella compilazione della domanda di

rimozione del materiale che l’Ausl deve autorizzare.

Hera provvederà quindi al ritiro del materiale secondo un calendario

prestabilito per poi avviarlo al corretto smaltimento presso impianti

autorizzati. Precedentemente alla giornata di ritiro, compito dei citta-

dini è quello di provvedere all’imballaggio del materiale secondo una

procedura specifica indicata dall’Ausl.

Per informazioni e prenotazioni, rivolgersi all’Ufficio Tecnico del Comune di Casola Valsenio (geom. Fabio Ceroni, tel. 0546976423)

Alla Stazione Ecologica sconti per chi consegna rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) e materiali ingombranti

Ai clienti domestici che consegnano alla Stazione Ecologica di Valse-

nio, oggetti ingombranti e rifiuti da apparecchiature elettriche ed

elettroniche è applicato uno sconto di € 4,00 sulla quota variabile

della tariffa rifiuti.

Lo sconto vale per 3 conferimenti annui, indipendentemente dal nu-

mero di pezzi consegnati.

L’elenco delle tipologie di rifiuto che danno diritto allo sconto com-

prende i materiali ingombranti quali armadi, comodini, letti, poltrone,

sedie, scrivanie, tavoli, materassi, reti, biciclette e mobilia varia. Le

apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) sono rappresentate

da frigoriferi, congelatori, condizionatori, televisori, monitor, neon,

lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, forni elettrici, forni a microonde,

radiatori elettrici, ventilatori di grandi dimensioni, calcolatrici, pc,

telefoni, telefoni cellulari, stampanti, stereo, trapani, videoregistratori,

phon, tostapane, ecc.

Per ottenere lo sconto è indispensabile presentarsi alla Stazione Eco-

logica con una bolletta di igiene ambientale Hera.

Per maggiori informazioni: • rivolgersi allo Sportello Amico, in Municipio • telefonare al numero verde gratuito Hera 800 999500.

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LAVORI PUBBLICI E URBANISTICA IL PONTE

PROGETTO PER IL RECUPERO DEL

COMPARTO GALEAZZI/VECCHIA FILANDA Elaborato dall’ACER, verrà presentato alla Regione Emilia-Romagna entro il 27 febbraio

In accordo con la proprietà, l’ACER-Azienda Casa Emilia-Romagna di Ra-

venna (ex Istituto Case Popolari) e il Comune di Casola Valsenio presente-

ranno alla Regione Emilia, entro il prossimo 27 febbraio 2009, il Progetto di

recupero del comparto Galeazzi. Si tratta di un fabbricato del centro storico,

di dimensioni importanti, profondamente degradato e in parte crollato (la

vecchia filanda), compreso tra Via Matteotti e Via Fondazza, il cui recupero

consentirà di fare un altro passo decisivo per il pieno risanamento del nucleo

storico dell’abitato di Casola Valsenio. Con nuove opportunità abitative, fon-

damentali per la rivitalizzazione sociale di questa parte del paese.

Il progetto concorrerà ai fondi (27 milioni di euro) messi a disposizione dalla

Regione Emilia-Romagna con bando regionale per "Programmi di riqualifi-

cazione urbana per alloggi a canone sostenibile".

Le risorse pubbliche (Stato e Regione) disponibili per il 2009 sono, esatta-

mente, 26,6 milioni di euro e serviranno a realizzare alloggi in affitto (75%)

e servizi di quartiere (25%) con una riserva del 50% a favore dei Comuni con

popolazione non superiore a 15 mila abitanti.

Nel disegno, il progetto

per il recupero del

comparto Galeazzi/

Vecchia Fialanda

Dalla tariffa dell’acqua nuovi fondi

per tutelare la risorsa idrica

nel territorio montano Il Consiglio della Comunità Montana, il 23 dicembre 2008, ha approvato

l’accordo di programma che attua gli indirizzi della Regione Emilia-

Romagna contenuti nella L.R. 25/1999 “…per la tutela della risorsa idrica

nel territorio montano”.

La legge prevede la stipula di un Accordo di programma tra l’Agenzia

ATO di Ravenna e la Provincia per la realizzazione - affidata della Co-

munità montana - di un Piano decennale di interventi di forestazione e

di sistemazione idraulico-forestale.

All’Agenzia ATO (composta dai Comuni della Provincia di Ravenna)

spetta la quantificazione delle risorse da destinare agli interventi indica-

ti nell’Accordo di programma, per un importo compreso tra il 2 ed il 5

‰ della tariffa idrica. La Provincia, che ha compito di verificare la rea-

lizzazione degli interventi contenuti nel Piano, eroga alla Comunità

montana le risorse finanziarie ricevute dal gestore del servizio idrico in-

tegrato, sulla base delle decisioni assunte dall’Agenzia ATO.

Per realizzare gli interventi di manutenzione ambientale previsti nel Pia-

no (che saranno localizzati soprattutto nelle aree forestali demaniali

dell’Alto Senio e dell’Alto Lamone), la Comunità Montana, nel decennio

2008/2017, riceverà 500.000 euro.

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LAVORI PUBBLICI E URBANISTICA IL PONTE

RIQUALIFICAZIONE URBANA ANCHE IN VIALE D.NERI

Dopo gli interventi di qualificazione urbana nel centro storico, sarà la

volta di Viale Neri e delle laterali (Via Paolo Volta, Via XXIV Mag-

gio, Via IV Novembre, Via 2 Giugno), dove si interverrà per miglio-

rarne l’aspetto estetico e funzionale. Si darà completezza a un’opera

di riqualificazione di questa parte del nucleo urbano, iniziata con la

creazione del Parco Pertini nell’area dell’ex campo sportivo e la co-

struzione, nelle sue adiacenze, del Magazzino/Autorimessa del Comu-

ne e della sede del Distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari.

Il progetto, redatto dal geom. Mirka Monducci, prevede i seguenti

interventi:

1) NUOVO MANTO STRADALE E RISAGOMATURA DELLE STRADE

PER LA SOSTA AUTO

Rifacimento del manto stradale sul Viale D. Neri e sulle sue traverse,

con costruzione di un cordolo perimetrale che delimiti l’area di circo-

lazione dei mezzi da quella pedonale e di cordoli perimetrali realizzati

in circonferenza attorno agli alberi che verranno piantumati in sosti-

tuzione dei vecchi “bagolari”. La nuova ridelimitazione consentirà

inoltre di ricavare e disegnare nuovi posti auto, oltre che su Viale D.

Neri, anche sulle traverse.

2) VERDE PUBBLICO

Messa a dimora di piante di carpino in sostituzione dei “bagolari”. I

nuovi cordoli delimiteranno anche piccole aree verdi dove verranno

collocate siepi e arbusti di lavanda, melograno e cotonastro.

3) ARREDO URBANO

Installazione di nuove panchine, con schienale e seduta in legno e

basamento in ferro posate su grigliati erbosi in plastica e di cestini

portarifiuti secondo il modello già in uso da alcuni anni a Casola.

4) ILLUMINAZIONE PUBBLICA

Installazione di nuovi lampioni in ghisa, a norma con i criteri e le

finalità del Piano regolatore dell’illuminazione comunale, alti m. 4,00

con cablaggio ai vapori di sodio, secondo il medesimo modello mon-

tato nel Parco Pertini.

L’importo dei lavori è di € 150.000, e saranno finanziati per il 50%

dai fondi regionali della Legge n.16. Appena predisposti gli atti ne-

cessari si procederà alla gara per l’affidamento dei lavori.

RINNOVATE LE CONVENZIONI CON ANPI, MISERICORDIA

E CENTRO “LE COLONNE” • Iniziative di solidarietà, aiuto, conforto e sostegno a carattere loca-

le, nazionale ed internazionale a favore di popolazioni colpite da

eventi bellici o calamità naturali.

Per i servizi svolti e per le spese sostenute, il Comune corrisponderà

alla Fraternita di Misericordia € 5.164,00 per ogni anno di durata

della convenzione.

Infine, la convenzione con il Centro AUSER “Le Colonne”. Anche in

questo caso la vasta gamma di servizi resi dai volontari del Centro

“Le Colonne” hanno carattere socio-sanitario, ma anche ricreativo,

turistico e culturale. Tra questi:

• l’apertura del Centro Culturale Polivalente;

• l’apertura e chiusura del cimitero del capoluogo;

• l’accompagnamento dei visitatori al Parco del Cardello;

• il servizio distribuzione pasti a domicilio agli anziani;

• la sorveglianza all’uscita delle scuole;

• la manutenzione e la pulizia dell’area verde e delle aree circostanti

la scuola media;

• la distribuzione di alimentari a persone anziane, in collaborazione

con il “Banco Alimentare”;

• la consegna gratuita di attrezzature e apparecchiature sanitarie.

Per lo svolgimento di questa attività e servizi, resi attraverso

l’impegno dei volontari del Centro, il Comune corrisponderà €

7.757,00. E previsto inoltre che, a fronte dell’uso gratuito della sede,

di proprietà comunale, il Centro rimborsa al Comune le spese di ri-

scaldamento.

Il Consiglio comunale, nella riunione del 27 novembre, ha rinnovato

per il triennio 2009/10 le convenzioni, già in essere e alle medesime

condizioni, con alcune associazioni di volontariato per lo svolgimen-

to di servizi di pubblica utilità e di utilità sociale. Le convenzioni,

approvate con il voto unanime del Consiglio comunale, regolano i

rapporti tra il Comune e la Sezione ANPI, la Fraternita di Misericor-

dia e il Centro AUSER “Le Colonne”.

La convenzione con la locale Sezione ANPI prevede che

l’Associazione, attraverso i suoi volontari, garantisca la sorveglianza

e la piccola manutenzione ordinaria della Rocca di Monte Battaglia e

dell’area circostante nonché la gestione del Centro di Documentazione

sulla Guerra di Liberazione. A fronte di queste prestazioni e a rimbor-

so delle spese sostenute, il Comune corrisponderà all’ANPI € 1.500

per ogni anno di durata della convenzione.

Hanno invece contenuto socio-sanitario i servizi che, secondo la con-

venzione approvata, verranno svolti dalla Fraternita di Misericordia,

a beneficio della popolazione casolana. In particolare si tratta di:

• Trasporto di cittadini anziani, disabili anche temporanei, a mezzo

automezzo di cui l’organizzazione dispone da e per le strutture

sanitarie, ospedaliere e per pratiche di carattere sociale, nell'ambito

del territorio comunale ed extracomunale;

• Servizio di assistenza, sostegno morale ad anziani, ammalati e a

persone in difficoltà o in particolare stato di bisogno;

• Trasporto giornaliero degli utenti del Centro “Il Fiordaliso” presso

la Casa Protetta S. Antonio Abate e SS. Filippo e Giacomo;

L’ìarea di intervento della riqualificazione e, a destra, una simulazione del nuovo arredo urbano e verde pubblico

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mente, con la possibilità – per la prima volta – di utilizzare la legna

che si potrà ricavare dai rimboschimenti di conifere, secondo metodo-

logie di diradamento che combinano il diradamento geometrico

(eliminazione di una fila ogni 4 o 6 o più) con il diradamento basso/

selettivo, che avviene già da anni ma senza il prelievo del legname. A

queste metodologie è possibile abbinare la meccanizzazione delle

operazioni di esbosco che, con il solo criterio selettivo, sarebbe molto

difficoltosa. Per soddisfare il fabbisogno necessario (500/650 t/anno)

è sufficiente intervenire su porzioni di rimboschimenti ogni anno.

Occorre ricordare che la disponibilità di rimboschimenti del territorio,

vicina ai 2000 ettari totali, garantisce un buon margine di sicurezza.

Un’altra fonte di approvvigionamento di legna è rappresentata dal

recupero di legname vergine, derivante da attività artigianali, agricole

o di manutenzione del verde urbano, giardini, viali e aste fluviali che

verrà stoccato in un’area già disponibile, dove la macchina trituratri-

ce potrà ridurlo in cippato.

• Le attrezzature per la produzione del cippato

Si prevede l’uso di trituratori “lenti”, a basso regime di rotazione, che

sono in grado di macinare anche le ceppaie, e quindi senza problemi

per la presenza di sassi e terra; oltre ai normali cippatori da utilizza-

re per legna che non presenta residui.

• Il piano di fornitura della legna (la filiera)

Sono stati interpellati e coinvolti, nella strutturazione della “filiera”,

operatori agro-forestali che possono disporre di quantità residuali di

legna, come sottoprodotto delle consuete attività lavorative. Le varie

ipotesi di fornitura sono suffragate da precontratti di filiera, vale a

dire impegni di fornitura annuale e costante del legname finalizzato

alla centrale termica. Tra i soggetti coinvolti, ci sono alcuni soci di

“Senio Energia”, le Coop. Montane Valle del Senio e Lamone e Agri-

SenioEnergie, la società costituita tra 13 imprese agricole casolane.

• Opere edili per la realizzazione della centrale e del deposito

combustibile

La centrale verrà realizzata accanto alla palestra, sul lato nord (Viale

D. Neri) in una porzione dell’attuale campo di pallacanestro. L’area

individuata è di proprietà comunale ed è nelle immediate vicinanze di

altre strutture comunali e pubbliche. Ma per collegare tutte le utenze

indicate, sono necessari 1.300 m. di tubazione di teleriscaldamento,

che verranno finanziati con il secondo stralcio del progetto.

Si parla spesso, e sempre di più, di fonti energetiche rinnovabili, di

riduzione delle emissioni di CO2, di sostenibilità del modello di svi-

luppo.

E’ ora di passare dalle parole ai fatti. E’ ora di passare dai no ai sì: sì

alle soluzioni che possono essere realizzate, qui e adesso, sfruttando

le risorse di cui disponiamo e cercando di farne un’opportunità di

crescita economica e di miglioramento delle condizioni ambientali.

La legna a Casola c’è, è una risorsa disponibile e può essere utilizzata

per produrre calore, in quantità tali da soddisfare certamente le esi-

genze del Comune, per il riscaldamento di tutti gli edifici pubblici e a

uso collettivo. Il Piano di Sviluppo Rurale – Asse 3 Misura 321/

azione 3, finanzia la realizzazione di centrali termiche pubbliche, di

non oltre un megawatt di potenza, alimentate a legno cippato e il

Comune di Casola aveva già da tempo deciso di avvalersi di questa

opportunità.

Il progetto della centrale, elaborato con il supporto tecnico della so-

cietà “Senio Energia” – che parteciperà al suo finanziamento e assu-

merà la gestione dell’impianto – è stato presentato alla Provincia il

30 ottobre scorso ed è stato ammesso a finanziamento. La spesa mas-

sima ammissibile è di 500.000 euro (il progetto presentato ha un co-

sto di € 540.000), che saranno finanziati al 70% (€ 350.000) dal Piano

di Sviluppo rurale.

Un secondo progetto (circa 400.000 euro), per la posa della rete di

teleriscaldamento necessaria a distribuire il calore in tutti gli edifici,

verrà finanziato anch’esso dal Piano di sviluppo rurale, ma con i

fondi dell’Asse 4. La partecipazione alla spesa, anche in questo caso,

è del 70%.

Queste le caratteristiche tecniche del progetto:

• Edifici ai quali distribuire il calore

Municipio; Scuola elementare; Casa della Cultura “Pittano”; Centro

culturale polivalente; Caserma Carabinieri; Bar Senio; Cinema Senio;

Centro Sportivo “A. Rossini”; Ufficio postale; Scuola media; Centro

sociale Le Colonne; Casa Protetta; Appartamenti del Villino Bottonel-

li; Centro per l’Infanzia “Lo Scoiattolo”; Piscina e pub (…con possibi-

lità di collegare ulteriori utenze).

• La disponibilità della “materia prima”, la legna

La potenza necessaria per riscaldare gli edifici elencati è inferiore a 1

MW e il fabbisogno medio di energia termica/anno è di 1.364.600

kw/anno. Considerando che le caratteristiche dell’impianto sono tali

da permettere l’utilizzo di legna con umidità fino a un massimo del

50%, il consumo di legno cippato previsto sarà compreso tra 500 e

650 t/anno. Si tratta di un quantitativo interamente reperibile local-

PRODURRE IL CALORE CON LA LEGNA:

così si riscalderanno gli edifici pubblici, ma non solo…

PSR E SENIO ENERGIA SRL IL PONTE

Il logo della società Senio Energia Srl

Rimboschimento di pino nero a Pian di Castello

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particelle più grosse di polvere e incombusti, mentre il secondo livello

verrà attuato attraverso un multi ciclone meccanico che eliminerà le

particelle più fini, in modo da garantire una quantità massima di

polveri nei fumi inferiore ai 50-60/mg/mc di gas emesso.

• Il sistema computerizzato di controllo e gestione del processo

Il sistema di controllo è configurato secondo una struttura a blocchi.

E’ costituito da un’unità principale (nel locale caldaia – locale quadri)

e diverse unità decentrate posizionate nelle sottostazioni. I collega-

menti fra le unità avvengono tramite linea BUS.

Con i P.C. di ciascuna unità sarà possibile visualizzare nel complesso

l’intero processo di combustione e cessione del calore, controllare e

comandare azionamenti, impostare e variare tutti i parametri di rego-

lazione, registrare tutti i parametri storici, gestire gli allarmi prove-

nienti dall’intera rete per poterli gestire automaticamente dirottandoli

al personale addetto.

• Sottostazioni di utenza

In corrispondenza di ogni edificio servito dall’impianto, sarà installa-

ta una sottostazione di utenza: una serie di apparecchiature atte a

scambiare il calore prodotto dal generatore agli edifici interessati.

Ogni sottostazione è paragonabile quindi, come funzione, al genera-

tore esistente. Infatti le sottostazioni saranno installate nelle varie

centrali termiche in parallelo alla rete idraulica esistente in modo tale

da poter utilizzare la caldaia esistente in caso di avarie o guasti. Nel

caso di impianti vetusti verranno eliminati i generatori termici attual-

mente installati per sfruttare al meglio gli spazi disponibili.

Al fine di consentire la misurazione dell’energia fornita ai singoli

impianti, ogni sottocentrale sarà dotata di un contatore di energia

termica.

(La documentazione completa del progetto, è consultabile e ripro-

ducibile presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Casola Valsenio)

E’ prevista la costruzione di due fabbricati, il locale caldaia e il depo-

sito del cippato.

Il locale caldaia conterrà il nuovo generatore di calore alimentato a

cippato, un generatore d’emergenza e tutte le apparecchiature idrauli-

che e elettriche che permettono il funzionamento dell’impianto. Le

dimensioni esterne saranno di m.8 x m.9 (con una superficie pavi-

mentata di mq. 63,36), con una altezza di m. 6,42, interrata per

m.1,50.

Il deposito del combustibile, annesso al locale caldaia, avrà dimen-

sioni adeguate a garantire una sufficiente capienza di materiale. Le

dimensioni esterne saranno di m.8 x m.4,28, pari a mq.34 con una

altezza di m. 4,97.

La parete del silos che si affaccia su Viale D. Neri avrà un’apertura

meccanizzata per permettere lo scarico del cippato.

• Sistemazione dell’area

Si prevede un riempimento dell’area ora occupata dalle gradinate per

permettere la costruzione di un muro di contenimento ai nuovi fab-

bricati e la realizzazione di tre parcheggi al livello stradale di Viale D.

Neri, con fioriere e alberi di perimetrazione sul muro di contenimen-

to. L’area restante, non interessata dal locale caldaia e dal deposito,

verrà trasformata in parcheggio (13 posti auto e 1 per disabili). Anche

qui è prevista la collocazione di alberature.

• Ripristino del campo di pallacanestro in altro sito

L’installazione del locale caldaia andrà a occupare una parte di un

sito destinato a campo di pallacanestro, che veniva già utilizzato

anche come parcheggio.

Il progetto prevede la ricostruzione del campo di pallacanestro in

altro luogo, sempre su terreni comunali. Le collocazioni considerate

sono il nuovo campo sportivo e l’area della piscina, entrambe facil-

mente raggiungibili e inserite in strutture sportive già attrezzate con

servizi e spogliatoi.

• L’impianto termico di produzione del calore

Il gruppo termico è stato dimensionato per fornire l’energia necessa-

ria a soddisfare completamente le esigenze termiche degli edifici pub-

blici del Comune di Casola Valsenio.

La potenza complessiva dell’impianto termico, come già ricordato, è

pari 1.000 kW (1 MW), che verrà prodotta da un unica caldaia ali-

mentato con cippato di legna e con un secondo generatore da 350

kW, con funzione d’emergenza, che interverrà nelle situazioni di pic-

co di richiesta di calore, e per la produzione di sola acqua calda nei

periodi estivi .

La filosofia che ha ispirato la stesura del progetto è stata quella di

cercare le soluzioni più semplici e nello stesso tempo in grado di ga-

rantire i migliori risultati nel rendimento energetico complessivo con

i minori livelli possibili di emmissioni inquinanti. La conseguenza è

un impianto ad acqua calda direttamente prodotta dai generatori e

immessa in rete alla temperatura di 85-90° e scambiata nelle sotto-

centrali di utenza per poi ritornare in centrale termica. La scelta del

generatore di calore è caduta su una tipologia di caldaia dotata di

griglia mobile e sistema di alimentazione a spintori idraulici. In parti-

colare il complesso generatore-deposito ha caratteristiche tecniche

d’avanguardia sia in termini qualitativi che come soluzioni tecnologi-

che adottate.

Per quello che riguarda il controllo delle emissioni esterne si utiliz-

zerà un doppio sistema di abbattimento dei fumi: il primo livello di

abbattimento verrà eseguito attraverso la post-combustione dei fumi

nella camera di combustione con la quale sarà possibile abbattere le

PSR E SENIO ENERGIA SRL IL PONTE

Una caldaia a legno cippato, analoga a quella di Casola, installata

nel seminterrato della scuola elementare del Comune di Occhieppo

Superiore (Biella)

Legno cippato

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Dal prossimo anno scolastico

LA SCUOLA ELEMENTARE OSPITERA’ ANCHE

LE CLASSI DELLA SCUOLA MEDIA

SCUOLA IL PONTE

A CASOLA, SCUOLE SICURE! Dal 2000 al 2008, per la sicurezza, investiti € 686.000

Dopo il crollo di un controsoffitto nel liceo Darwin di Rivoli

(TO), nel novembre scorso - che ha provocato la morte di un

giovane studente e il ferimento di molti altri - sugli organi di

informazione si denunciava il fatto che, in Italia, di questo

come di altri problemi, si fa un gran parlare sull'onda dell'e-

mergenza ma poi nessuno fa nulla. Per fortuna, non è così in

tutti i Comuni e in tutte le Province. Sulla scuola, per la sicu-

rezza delle proprie scuole, tanti Comuni e tante Province han-

no investito e continuano a farlo, anno dopo anno. E' il caso

del nostro Comune che, entro il 2004, come previsto dalla Leg-

ge, ha completato il programma di adeguamento alle norme di

prevenzione incendi delle proprie scuole, accompagnando

questi interventi con altri lavori di manutenzione e riattamen-

to. Per fare questo sono state utilizzate risorse proprie del Co-

mune e fondi messi a disposizione dallo Stato e dalla Regione,

e quando lo Stato questi fondi li ha tagliati (come nel caso

dell'ultimo intervento programmato, quello al Centro per l'In-

fanzia "Lo Scoiattolo") ha provveduto con ulteriori fondi pro-

pri. Questi gli interventi realizzati:

2000 - Scuola Elementare, € 78.424

2001 - Scuola Media, € 109.670

2002 - Scuola Media, € 85.000(interventi sull'impianto di ri-scaldamento e sugli infissi, tinteggiature)

2003 - Centro per l'Infanzia "Lo Scoiattolo", € 150.972

2005 - Scuola Media, € 40.000 (nuovi infissi in alluminio)

2008/2009 - Scuola Elementare, € 220.000 (adeguamento anti-

sismico dell'edificio).

Nel 2008, è stato rilasciato il CPI (Certificato Prevenzione In-

cendi) per la Scuola Media e per la Scuola Elementare.

Complessivamente, per la sicurezza degli edifici scolastici (dal

2000 al 2008), sono stati investiti € 686.000.

SCUOLE ELEMENTARI

A PROVA DI TERREMOTO In corso i lavori di messa in sicurezza e adeguamen-

to antisismico – Interventi anche sull’area esterna

L’anno scolastico 2008/09 della Scuola Primaria (Elementare) si sta

svolgendo nel plesso scolastico della Scuola media (in Via Roma 10):

questa diversa organizzazione dell’attività scolastica si è resa neces-

saria per consentire la realizzazione del progetto di miglioramento

antisismico della scuola “elementare”.

I lavori – per un importo di € 222.000, finanziati dallo Stato e dalla

Regione Emilia-Romagna – sono iniziati nello scorso mese di novem-

bre. In particolare, le opere da eseguire riguardano:

il ripristino e consolidamento dei muri portanti del piano terra e del

primo piano; la ricucitura del taglio alla base delle murature del pia-

no terra; la demolizione e ricostruzione dei controsoffitti al primo

piano; la riduzione degli effetti sismici dovuti all’ ampliamento effet-

tuato nei primi anni ‘80.

I lavori, progettati dall’ing. Marco Campoli, sono stati affidati

all’impresa edile

LGA di Cesena.

E’ previsto che le

opere progettate

vengano completate

entro l’anno scola-

stico. Si approfitte-

rà inoltre dei lavori

in corso per modifi-

care gli accessi

esterni all’area sco-

lastica, con la de-

molizione della

panchina piastrella-

ta sul lato del cortile

che guarda Via Ro-

ma.

Un particolare del progetto in cui si evidenzia la

ricucitura del taglio alla base dei muri per la messa

a norma antisismica dell’edificio

Il Consiglio comunale si è espresso favorevolmente, e all’unanimità,

sulla proposta della Giunta, illustrata dall’Assessore Claudio Ricciar-

delli, di organizzare gli spazi interni della scuola elementare in ma-

niera da ricavare le aule per accogliere – dall’anno scolastico

2009/2010 – le 5 classi della scuola primaria e le 3 classi della scuola

media. In tal modo, concentrando l’attività scolastica in un unico

plesso, si potranno contenere le spese di gestione e liberare risorse per

migliorare le attrezzature e le dotazioni scolastiche.

La fattibilità di questa ipotesi, dopo il pronunciamento favorevole del

Consiglio comunale, dovrà essere approfondita con la Direzione sco-

lastica, con gli insegnanti, con le rappresentanze dei genitori e con

gli Organi collegiali della scuola.

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SEDE VV.FF. E SERVIZI SANITARI IL PONTE

INTEGRAZIONE, SALUTE E BENESSERE

le parole chiave della programmazione socio-sanitaria 2009/2011 Tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009 si concluderà la programma-

zione sociosanitaria per la zona sociale di Faenza, con

l’approvazione da parte del Consiglio Comunale dei Piani per il Be-

nessere e la Salute per il triennio 2009 – 2011 e del Piano Attuativo

Annuale 2009.

Si tratta di documenti in cui si definiranno gli obiettivi e le priorità di

intervento a seguito anche della verifica delle esigenze espresse dal

territorio di riferimento costituito dai sei Comuni che, insieme a Ca-

sola Valsenio, compongono il Distretto Sociosanitario di Faenza.

La parola chiave che caratterizza questo momento di programmazio-

ne è il termine “integrazione”, non solo tra politiche sociali e sanita-

rie, ma anche con tutti altri settori di intervento, quali l’urbanistica,

la promozione della cultura e la sicurezza del territorio, che concorro-

no a produrre salute e benessere. Tale percorso si è avviato con

l’adozione da parte della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di

un atto di coordinamento e di indirizzo in cui sono state fissate, per

tutta la Provincia, le linee programmatiche e di sviluppo con le quali

devono essere coerenti i Piani per il Benessere e la Salute di prossima

approvazione. All’atto di indirizzo e di coordinamento è stato allega-

to il profilo di comunità che rappresenta una sorta di “fotografia” del

contesto sociale e demografico di tutti i Comuni della Provincia che

non si è limitato ad analizzare dati statistici, ma che ha tentato di

approfondire, anche con interviste ad un campione significativo di

cittadini residenti, la solidità del “capitale sociale”. Tale concetto fa

riferimento alla coesione sociale della comunità, con riferimento in

particolare alla qualità delle relazioni, alla possibilità di investire in

rapporti di fiducia, alla presenza di una rete di sostegno solida e al

grado di condivisione delle regole.

Salute e benessere rappresentano, infatti, obiettivi che non dipendono

solamente dalle azione dei Comuni e dell’AUSL, ma che sono il frutto

in misura significativa dell’apporto dei singoli, delle organizzazioni di

volontariato e di tutti i soggetti pubblici e privati che si dimostrano

disponibili a creare una rete di sostegno per i più fragili e, più in

generale, di promozione del benessere per tutta la comunità.

La condizione di salute, in senso ampio, rappresenta quindi il risulta-

to di un “fare insieme” in cui è coinvolta l’intera comunità, come

dimostra la considerazione che nel territorio di Casola Valsenio molti

interventi a valenza sociale, culturale e assistenziale sono resi possi-

bili grazie all’apporto di una vivace ed efficiente rete di volontariato

formata da singoli e da associazioni.

Il “fare insieme” caratterizza anche l’attività del Comune di Casola

Valsenio che in questi anni ha saputo valorizzare le relazioni con gli

altri soggetti pubblici, guardando oltre i suoi confini e creando colla-

borazioni e politiche strategiche capaci di andare al di là delle com-

petenze territoriali, come avvenuto, ad esempio, per gli stessi Servizi

Sociali che sono gestiti in forma associata insieme agli altri Comuni

del distretto faentino.

I prossimi Piani per il Benessere e la Salute rappresenteranno la sede

in cui si consolideranno e si amplieranno servizi su diversi versanti,

dalle attività di promozione dell’agio dei giovani e della prevenzione,

al sostegno alle famiglie nelle loro responsabilità educative, alla tute-

la dei diritti dei minori, al sostegno a chi si trova in condizione di

non autosufficienza. Con riferimento a questo ultimo tema, con la

prossima pianificazione sociosanitaria saranno consolidati e svilup-

pati interventi per far sì che la persona non autosufficiente possa

ricevere, il più possibile, forme di sostegno adeguate e flessibili nel

proprio contesto familiare. Rientra in questa logica di intervento, ad

esempio, la possibilità di attivare percorsi di dimissione protetta

dall’ospedale per quei cittadini che si trovano in condizioni di non

autosufficienza, anche temporanea. In questi casi è possibile fruire,

oltre che del servizio infermieristico domiciliare, anche di un servizio

di assistenza di base gratuito, per un periodo, (comunque non supe-

riore a due mesi) stabilito dallo specifico progetto assistenziale defini-

to al momento delle dimissioni, con riferimento alle esigenze del

singolo e del suo contesto familiare.

Pier Angelo Unibosi

(Dirigente dei Servizi Sociali Associati dell’area faentina)

INAUGURATA LA NUOVA SEDE DEI VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI Nella mattinata di sabato 31 maggio - alla presenza di un nu-

meroso pubblico, delle principali autorità politiche, civili e

militari della Provincia di Ravenna, di delegazioni di altri Di-

staccamenti di Vigili del Fuoco - si è svolta la cerimonia di

inaugurazione della nuova sede del Distaccamento dei Vigili

del Fuoco Volontari. Prima del rituale taglio del nastro e della

benedizione dei locali impartita da Mons. Giancarlo Menetti,

hanno preso la parola il Comandante regionale dei Vigili del

Fuoco, Golinelli; il Comandante provinciale dei Vigili del Fuo-

co, Di Iorio; il Direttore dell'Agenzia di Protezione Civile della

Regione Emilia-Romagna, Demetrio Egidi, e il Sindaco di Ca-

sola Valsenio, Giorgio Sagrini.

ALCUNI DATI • Il Distaccamento è operativo dal 1° maggio 2004;

• Ogni anno esegue tra i 50 e 80 interventi;

• Del Distaccamento fanno parte 30 volontari

(di cui 6 donne); • Altri 15 sono in attesa di nuova formazione; • I mezzi a disposizione sono: APS 160 (lt. 4.000 di portata),

Defender 130 con SK (lt. 600 fi portata),

Super City 120 (lt. 2.000 di portata).

Egidi, Giangrandi, Di Iorio e Sagrini durante il taglio del nastro

Il corpo dei Vigili volontari di Casola Valsenio, al centro il Capo Distaccamen-

to Mirka Monducci fra Egidi e Golinelli

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FESTA DEGLI ALBERI IL PONTE

1949-2009: LA RINASCITA DELLA FESTA DEGLI ALBERI A CASOLA

“L'Albero della Vita": una mostra in occasione del 60° anniversario della Festa degli Alberi

In occasione della Festa degli Alberi 2009, verrà allestita una mostra di disegni, racconti, poesie, realizzate dagli alunni

delle scuole casolane.

"L'Albero della Vita", è il titolo della mostra e ha lo scopo di promuovere la divulgazione, tra i giovani e le ragazze, di una

cultura ambientale condivisa e concreta. La salvaguardia del patrimonio forestale e l'estensione delle superfici boscate, sono

elementi decisivi della strategia di contrasto del grave fenomeno di innalzamento della temperatura e tutti noi possiamo svol-

gere un ruolo importante, per garantire la bellezza dei nostri paesaggi, per promuovere la biodiversità, per tutelare il territorio,

l'agricoltura e le sue produzioni, per risolvere i fenomeni di dissesto idrogeologico, per ridurre i consumi energetici, promuo-

vere l'uso delle fonti rinnovabili, abbattere le emissioni di CO2 in atmosfera.

Tutti gli alunni delle scuole casolane sono invitati a partecipare alla mostra L'Albero della Vita, con disegni, racconti e poesie,

che non solo verranno esposti, ma verranno raccolti in un DVD che sarà donato a tutti i partecipanti, alla Biblioteca e alle

scuole casolane.

I lavori, realizzati singolarmente a casa o a scuola, dovranno essere consegnati alla propria scuola

o alla Biblioteca comunale entro il prossimo 31 gennaio 2009.

60 anni fa la prima Festa degli Alberi - L’anniversario verrà ricordato il 21 marzo 2009

Il prossimo 21 marzo 2009, Casola Valsenio ricorderà e festeggerà il 60° anniversario della Festa degli Alberi. E lo ricorderà con particolare solennità, perché è

proprio a Casola Valsenio che, il 21 marzo 1949 - per la prima volta in Italia, nel dopoguerra, per volontà del prof. Augusto Rinaldi Ceroni e con la partecipazio-

ne delle scuole casolane - riprese vita questa festa dedicata alla natura e agli alberi.

Per l'occasione verranno organizzate diverse iniziative – alcune mostre, un convegno, un concerto, la messa a dimora di nuove piante - secondo un programma

che è in fase di definizione.

Fotografie tratte dal film I.N.C.O.M. del 21 marzo 1949 - documentario Festa degli Alberi - Casola Valsenio In queste foto si possono riconoscere alcune personalità politiche come Amintore Fanfani e Benigno Zaccagnini, ed altri personaggi di spicco della nostra comunità

come Augusto Rinaldi Ceroni e Guido Ricciardelli.

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IL NATALE DI UNA VOLTA...

LA VOCE DE “IL GIRASOLE” IL PONTE

LA VOCE DE “IL GIRASOLE” Anche questa volta, gli anziani della Casa Protetta del Vostro paese, hanno la possibilità di collaborare con “IL PONTE”

Era più bello il Natale una volta... si faceva il Presepio e ricordo che an-

davo con mio fratello a raccogliere il muschio in campagna!

Tutti gli anni si usavano le stesse statuine... mi divertivo tanto!poi si

andavano a vedere anche i Presepi delle chiese del paese, com'erano mai

belli!ne ricordo ancora uno nella “Chiesa dei Frati”... una volta c'erano

proprio i Frati a Casola! Il giorno di Natale, con la famiglia si andava alla

Santa Messa e si recitavano i sermoni davanti al Presepio! Di regali però

ce n' erano proprio pochi... caramelle, cioccolatine... ma il pranzo sì che

era un vero regalo: cappelletti e ciambella per tutti quanti! (OLGA L.)

Ci mancava poco che mi mandavano dietro le pecore anche quel giorno

lì… Però quel giorno si mangiavano i cappelletti in brodo!

Ma niente regali. (PIETRO G.)

Il giorno di Natale da noi si usava dare il nome a tutti gli animali per

prepararli alla Festa di S. Antonio che c'era in gennaio. (ANTONIO Q.)

Facevamo festa mangiando cappelletti, polli arrosto e dolci, fra i quali la

ciambella. Non usava farsi i regali. Poi naturalmente si andava alla

S.Messa! (ANNUNCIATA M.)

Si faceva poco, si andava poi a messa, di solito si regalavano gli anima-

li... un anno mi hanno regalato un BUE, avrò avuto 6 o 7 anni… La mia

mamma per pranzo preparava cappelletti, arrosti e una bella ciambella.

(AURELIO M.)

Ricordo che si mangiavano i cappelletti… Si ricevevano solo caramelle e

delle palline di gomma da giocare… (MARIO D.)

Natale? Ma quale Natale!non c'erano mica gli alberi addobbati... neanche

i regali... ma forse a volte, mi regalavano un'arancia…

(LINDA C.)

Ricordo che fino alle 23.30 circa della vigilia si preparavano i cappelletti

per il pranzo di Natale, poi alle 24:00 si andava a Messa. Mio padre per

l'occasione ammazzava il cappone, il coniglio e preparava la carne di

maiale ... faceva la salsiccia, il salame ecc… Nel giorno di Natale poi,di

bello c'era il gran pranzo. Ma niente regali! (MARIA B.)

Aiutavo la mamma per il pranzo preparando cappelletti, e dei dolci...

specialmente pasticcini... i miei genitori mi regalavano delle cose da man-

giare... soprattutto cioccolatini. (BIANCA R.)

Mi ricordo di aver ricevuto in dono un cavallino... era come un pupazzo,

avrò avuto 7 o 8 anni… (IGINO N.)

Ricordo solo che si mangiavano i cappelletti… (ROSSANA A.)

Venivano i cugini da Genova, portavano dei regali molto costosi, oppure

molti soldi. Mangiavamo per il pranzo del 25 dicembre tutti insieme

cappelletti in brodo, poi la carne bollita, l'arrosto e tanti dolci. Facevamo

le collane con le castagne da regalare e per giocare... Quando avevo 14 o

15 anni mi hanno regalato un fucile e tante cartucce per andare a caccia.

Quando andavamo noi a Genova ci portavano sulla costa a mangiare il

pesce. (QUINTO C.)

Mangiavamo bene a Natale in famiglia!cappelletti, tortelli poi mi regala-

vano caramelle e biscotti... a volte anche qualche maglia o vestito!

(MARIA S.)

Mi piaceva ricevere i regali... anche se piccoli, era bello riceverli... magari

un vestitino o qualcosa da mangiare. (ANNUNZIATA G.)

a cura degli OSPITI della Casa Protetta e di Erica Tozzola - animatrice -

MARE...

Quest'anno, per la prima volta, il Centro “il Fiordaliso” ha

intrapreso una nuova esperienza: far trascorrere a due ragazzi

del Centro Diurno una settimana al mare.

Il tutto è stato programmato e organizzato con l'aiuto del cen-

tro ANFAS di Faenza. L'Hotel era accogliente e adatto alle

esigenze dei giovani. Dopo un primo momento nel quale i ra-

gazzi hanno preso conoscenza di un luogo totalmente diverso

per loro, hanno dimostrato un notevole spirito di adattamento

trovandosi a loro agio e integrandosi da subito con gli altri

ragazzi.

Le giornate sono trascorse tranquille con momenti in spiaggia

e altri in piscina. La sera, all'insegna dell'allegria, hanno par-

tecipato a piccole feste con musiche e balli. I nostri ragazzi

sono stati coinvolti cantando e ballando, o anche solo osser-

vando con interesse.

Un'esperienza molto positiva considerando che, pur essendo

per la prima volta lontani dalla famiglia, hanno partecipato a

tutto ciò che li circondava, dimostrando autonomia e controllo

dell'ambiente.

A cura di Giuliana Donatini- Operatore Socio Sanitario del Centro -

e Santina Lasi- amica , volontaria del Centro -

SIAMO TUTTI DIVERSI TRA NOI E ABILI IN QUALCOSA

Il Centro Diurno “Il Fiordaliso”, che si trova al piano terra del-

la Casa Protetta di Casola Valsenio, accoglie quotidianamente

ragazzi e adulti diversamente abili. Fino a poco tempo fa si

parlava di persone “disabili”, ovvero senza abilità; attualmente

si è deciso di sostituire la parola “disabile” a “diversamente

abile”, ritenendo che chiunque, in qualsiasi condizione si trovi,

abbia in sé qualche risorsa.

Noi crediamo profondamente in questa visione e su questa

abbiamo strutturato il Centro Diurno: infatti al Fiordaliso sia-

mo tutti diversi tra noi e abili in qualcosa.

Noi ragazzi non veniamo al Centro solo “per passare il tempo”,

ma anche per socializzare, imparare a rispettarci e incrementa-

re le nostre abilità. Al Fiordaliso non ci compatiamo, piuttosto

ci incoraggiamo, non vedendo solo ciò che non sappiamo fare,

vedendo soprattutto ciò che sappiamo già fare o che possiamo

apprendere in futuro.

Proprio per questo, credendo nelle potenzialità di ciascuno di

noi, accettiamo anche di fare un po' di fatica per impegnarci a

raggiungere piccoli e grandi obiettivi.

Grazie ai nostri progetti educativi individualizzati, in questi

anni abbiamo imparato a camminare e mangiare da soli, a

rispettare le regole, a usare meglio le nostre mani, ad essere

più sereni, in sintesi ad essere più autonomi.

Noi ragazzi ed operatori del Fiordaliso non veniamo qui per-

chè non sappiamo dove altro andare; veniamo al Fiordaliso

perchè abbiamo scelto di stare qui.

I ragazzi e gli operatori del Centro Diurno per ragazzi

e adulti diversamente abili “Il Fiordaliso”

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BREVI IL PONTE

NOTIZIE IN BREVE Al Comune di Casola Valsenio la certificazione ISO

14001-2004 Il 28 novembre 2008 il Comune di Casola

Valsenio ha ottenuto la Certificazione di

conformità alla norma ISO 14001-2004 del

proprio sistema di gestione aziendale, che

permette di inoltrare la richiesta per la defi-

nitiva Certificazione EMAS.

Un nuovo pluviografo al "Giardino delle Erbe" Presso il Giardino delle erbe da

oltre 30 anni esiste una capannina

meteorologica di tipo meccanico

per la registrazione dei dati relativi

alla piovosità, umidità e temperatu-

ra di minima e massima.

Per il periodo 1988-2001 i dati

sono raccolti negli archivi del Giar-

dino delle Erbe e presso la Provin-

cia. Dal 2008 , dopo l’installazione

del nuovo pluviografo, i dati ven-

gono inviati con cadenza mensile

all’ARPA Emilia Romagna - sede di

Bologna.

Quest’anno, con la collaborazione

di GeoL@b e dell’Istituto Tecnico

Agrario Scarabelli di Imola, è stato portato a termine uno studio sulla

piovosità a Casola Valsenio dal 1921 ad oggi. L’elaborazione dei va-

lori è un utile strumento sullo studio del microclima e dei suoi muta-

menti.

I dati sono consultabili da chiunque ne faccia richiesta (Giardino

delle Erbe, tel. 054673158 – [email protected]).

Interventi di manutenzione negli alloggi ERP di

Via Don Milani 12 L’ACER di Ravenna

(Azienda Casa Emi-

lia-Romagna), che

ha in gestione gli

alloggi popolari di

proprietà comunale,

h a r e a l i z z a t o

nell’ottobre scorso

un intervento di

manutenzione del

tetto degli alloggi di

Via Don Milani 12.

L'intervento ha com-

portato la rimozione

del manto di copertura esistente, la rimozione dei canali di gronda e

delle grembialine laterali; la sostituzione dei canali e delle grembiali-

ne con materiale di rame.

Si è proceduto inoltre con la posa di pannello isolante in poliuretano

da cm 4 di spessore e della tavola di legno di contenimento; la posa

di guaina ardesiata da 4,5 mm e relativa saldatura; il riposizionamen-

to delle tegole più nuove e l’integrazione di quelle necessarie, il mon-

taggio di nuovi pluviali in rame. Il tutto eseguito con il ponteggio a

norma.

Con questo intervento, costato 14.000 euro, si è data soluzione risol-

veranno definitiva ai problemi di infiltrazione di acqua realizzando

nel contempo un maggiore isolamento termico che permetterà di

ridurre i consumi energetici.

Interventi di manutenzione in aree e strutture

pubbliche Nei mesi scorsi sono stati realizzati interventi di manutenzione in

aree pubbliche. In particolare nella piscina comunale, nel parco Giu-

lio Cavina, nel nuovo parco Sandro Pertini e negli spogliatoi del

campo sportivo "Enea Nannini".

PISCINA COMUNALE Entro l'avvio della stagione

2008, in giugno, è stata com-

pletata una serie di opere di

manutenzione, di riorganizza-

zione degli spazi interni e di

miglioramento dell'accoglien-

za:

- ripristino di pavimentazioni

e piastrellature;

- manutenzione straordinaria

dell'area verde;

- apertura di nuovi accessi, con doccia, di collegamento tra la piscina

e l'area verde circostante;

- nuova doccia nella zona della "collina";

- ripristino e illuminazione del campo di beach-volley;

- collocazione di diversi tavoli da pic-nic in legno;

- nuovo scivolo per la piscina dei piccoli;

- giochi in legno per bambini sistemati nell'area verde;

- aumento della dotazione di lettini prendisole e nuove panchine in

plastica nell'area della vasca.

PARCO GIULIO CAVINA Nell'aprile scorso è stata completata la manutenzione straordinaria di

tutte le panchine in muratura e in legno che si trovano nel Parco

Giulio Cavina, in Piazza Alfredo Oriani, in Via Roma e in Via Sorgen-

te.

PARCO SANDRO PERTINI Nel luglio scorso è stato realizzato l'impianto di irrigazione del nuovo

Parco Pertini. E’ prevista prossimamente la risemina del manto erboso

e la sostituzione delle piante e degli arbusti che non hanno attecchito.

SPOGLIATOI CAMPO SPORTIVO "E. NANNINI" Su iniziativa dell'Associazio-

ne Calcio Casola, grazie al

lavoro e all'impegno di un

gruppo di volontari diretti

dal compianto Presidente

Mogardi, nella primavera

scorsa è stata completamente

rinnovata la tinteggiatura

interna degli spogliatoi, della

sede dell'AC Casola e della

sala sociale (circa 1.000 mq).

Inoltre sono state sostituite prese elettriche, ripristinate alcune super-

fici piastrellate, riparati infissi e porte.

Alcuni investimenti in mezzi e attrezzature Con i fondi regionali per gli investimenti nei Servizi associati delle

Unioni di Comuni, verranno finanziate alcune spese per attrezzature e

mezzi nel settore Viabilità. Si tratta, in particolare, di un generatore a

disposizione dell’Ufficio tecnico per le esigenze dei cantieri stradali;

di un soppalco in metallo che verrà installato nel magazzino comu-

nale e che consentirà di ricavare nuovo spazio per collocare materiali

e attrezzature; un’automobile Fiat “Grande Punto”.

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Gli auguri del Comune per il 50° anniversario

del Ristorante Fava Il Ristorante Fava ha rag-

giunto 50 anni di attività.

Era il 12 novembre 1958

quando in Via Matteotti

iniziò l’attività dell’osteria

con uso di cucina, di Gio-

vanni Fava e Luisa Ricciar-

delli. Iniziava in quel mo-

mento una esperienza gastronomica che, soprattutto a partire dagli

anni ’80, ha saputo esprimere e creare una cucina originale e straor-

dinaria, incentrata sull’uso delle erbe e delle piante aromatiche e offi-

cinali. Decisivo in questo, il connubio con l’esperienza del prof. Au-

gusto Rinaldi Ceroni, con il Giardino delle Erbe, con l’immagine che

Casola Valsenio ha saputo costruire – grazie anche al Ristorante Fa-

va! – di “Paese delle Erbe e dei Frutti Dimenticati”. L’anniversario è

stato ricordato e festeggiato sabato 14 e domenica 15 novembre, con

un menu speciale e la presenza di tanti amici di Katia, Eolo, Monia e

Elisa. Beppe Sangiorgi ha intrattenuto gli ospiti con racconti e aned-

doti sull’attività del Ristorante Fava e sulle origini e l’evoluzione

della cucina alle erbe avvenuta per impulso di Katia e della sua fami-

glia e con il supporto prezioso del prof. Augusto Rinaldi Ceroni. Il

Sindaco di Casola Valsenio, Giorgio Sagrini, nell’esprimere gratitudi-

ne per l’attività svolta, a nome dell’Amministrazione comunale, ha

donato a Katia Fava e a Eolo Visani una ceramica opera di Mirta

Morigi. “E’ il dono che facciamo alle coppie che celebrano il matrimo-

nio in Municipio – ha affermato il Sindaco – E’ lo stesso dono che

vogliamo offrire a voi in questa ricorrenza, che celebra le nozze d’oro

del Ristorante Fava con Casola Valsenio”.

Dal sito della Pro Loco e’ possibile scaricare

i depliant turistici Sempre più ricco, il sito della Pro Loco di Casola Valsenio.

Oltre a essersi arricchito di una bella galleria fotografica sul territorio

casolano e sui principali eventi e manifestazioni, il sito dà anche la

possibilità a chi voglia conoscere il nostro territorio, di scaricare opu-

scoli, depliant e pubblicazioni a contenuto turistico.

Si tratta di materiali prodotti dalla stessa Pro Loco, dal Comune di

Casola Valsenio, dalla Provincia di

Ravenna e dalla Società di Area

“Terre di Faenza”, ai quali – allo

stesso modo – sarà possibile ag-

giungerne altri, compresi quelli che

non sono più disponibili in formato

cartaceo perché esauriti.

Provare per credere: http://proloco-casolavalsenio.blogspot.com/

Chi rompe paga... anche le strade Il Prefetto della Provincia di Ravenna, su richiesta della Polizia Mu-

nicipale di Casola Valsenio, ha emesso un’ordinanza di ingiunzione

di esecuzione dei lavori di ripristino e riparazione dei danni causati

alla strada comunale Croce di Monte Battaglia (il tratto non asfaltato

compreso tra il Cimitero di S. Rufillo e la Croce di Monte Battaglia).

Il destinatario dell’ingiunzione è un trasportatore di Marradi che,

percorrendo ripetutamente la strada con carichi di legname superiore

ai limiti di portata consentiti, ha pesantemente danneggiato il fondo

stradale. Il trasportatore era stato sanzionato per violazione dell’art.

15 del Codice della Strada, che prevede inoltre, come sanzione acces-

soria, il ripristino dello stato dei luoghi. Malgrado i solleciti e gli

impegni presi, il trasportatore non ha mai eseguito alcun lavoro di

ripristino, per cui si è reso necessario attivare la procedura di ingiun-

zione tramite la Prefettura. In caso di ulteriore inadempienza – tra-

scorsi i termini di legge - il Comune eseguirà direttamente i lavori di

ripristino addebitando le spese sostenute al trasportatore marradese.

A Beppe Sangiorgi e Aurelio Ricciardelli conferito

il titolo di "Cavaliere al Merito della Repubblica" Dopo il conferimento del titolo di Cavaliere al Merito della Repubbli-

ca al dott. Beppe Sangiorgi, la cui consegna è avvenuta il 2 giugno

scorso, in Piazza del Popolo a Ravenna, in occasione della cerimonia

per l'anniversario della fondazione della Repubblica, il prestigioso

riconoscimento - nello stesso anno - è stato conferito a un altro caso-

lano, Aurelio Ricciardelli, Presidente dell'ANPI di Casola Valsenio.

Il Sindaco di Casola Valsenio, Giorgio Sagrini, ha espresso la

"soddisfazione dell'Amministrazione comunale per il conferimento di

un titolo che è il meritato riconoscimento dell'impegno sociale, cultu-

rale e civile di due personalità, Aurelio Ricciardelli e Beppe Sangior-

gi, di cui la comunità casolana può andare fiera".

Festa dei Racconti Dimenticati: un ottimo inizio Ottimo riscontro, quello della

prima Festa dei Racconti Di-

menticati.

La nuova manifestazione, che

si è svolta il 25, 26, 27 luglio

all'interno della rassegna

estiva di teatro per ragazzi,

Casola è una favola, ha ri-

scosso un significativo suc-

cesso di pubblico e il giudizio

positivo della critica che ha

apprezzato l'originalità e la

freschezza della proposta.

La metafora è quella del sas-

solino piccolo piccolo, che gettato in acqua forma dei centri concen-

trici che si propagano, fino ad arrivare lontano nei luoghi della me-

moria. L’attenzione di Casola Valsenio verso le sue tradizioni e le sue

radici è molto forte e la buona riuscita della Festa lo dimostra.

Il programma artistico di queste tre giornate - rivolto ai bambini co-

me agli adulti - è stato intenso, coinvolgente. E’ stato un buon inizio,

reso possibile dall’intenso rapporto di Teatro del Drago, Comune e

Pro Loco di Casola Valsenio e da una fitta rete di collaborazioni tra

Provincia di Ravenna, Regione Emilia Romagna, Ministero per i Beni

e le Attività Culturali, Terre di Faenza, Fondazione Casa di Oriani, Il

Giardino delle Erbe “Augusto Rinaldi Ceroni”, l’ANPI, il festival “Fole

e Burattini in Piazza e nei Castelli di Romagna - Arrivano dal Mare”,

il Circolo Fotografico, i commercianti, i ristoratori, gli albergatori di

Casola, i gestori degli agriturismi, gli sponsor privati e istituzionali e

tutti coloro che hanno creduto nel progetto, lo hanno sostenuto, in-

coraggiato e desiderato.

La rete UMTS anche a Casola Valsenio (…ma non

in tutto il territorio) Dal 1 aprile 2008 Casola Valsenio è

coperta dalla rete UMTS della Tim (ad

esclusione delle frazioni di Zattaglia e

del territorio a sud di Baffadi).

UMTS (Universal Mobile Telecommu-

nications System) è la tecnologia ra-

diomobile di terza generazione che

garantisce prestazioni e servizi unici

grazie alla possibilità di trasmettere

dati ad alta velocità.

Per la trasmissione dei dati si avvale

di una struttura proprietaria (rete,

antenne, cablatura) indipendente da quella GSM. Oltre che per la

larghezza di banda, l'UMTS si caratterizza per il supporto alla video-

chiamata e alla videoconferenza, servizi che non possono essere ero-

gati attraverso le tecnologie GSM.

BREVI IL PONTE

NOTIZIE IN BREVE

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UN NUOVO PARCHEGGIO PER LA PISCINA

E’ stata affidata all’Impresa Pozzi srl – per un importo lavori

di €. 55.475 - la realizzazione del parcheggio nell’area anti-

stante l’ingresso della piscina comunale, in Via Filippo Piraz-

zoli.

Il progetto, elaborato dall’Ufficio Tecnico comunale, prevede

una complessiva sistemazione della viabilità, con la predispo-

sizione di posti riservati alle auto, alle moto e alle biciclette,

consentendo in tal modo un migliore accesso alla piscina e al

pub.

L’area, così sistemata, verrà poi collegata a Via Roma con la

creazione di una pista ciclopedonale; questo ulteriore inter-

vento comporterà la demolizione del casotto, che sorge a bor-

do di Via Roma, nelle vicinanze del Consorzio Agrario, attual-

mente adibito a deposito delle bombole del gas, per fare posto

alla pensilina di una nuova fermata autobus.

SPORT IL PONTE

I nuovi assetti organizzativi dell’ AC Casola

Dopo la prematura scomparsa del presidente Giacomo Mogardi, avve-

nuta nell’anno appena concluso, l’Ac Casola apre il nuovo anno

all’insegna della ristrutturazione societaria. Nei mesi successivi al

lutto si è lavorato molto alla riorganizzazione della Società, per dare

continuità a una realtà sportiva fondamentale per Casola, che conta

un centinaio di aderenti, tra giocatori e dirigenza.

Il nuovo assetto della Società è il risultato di conferme e di nuovi

ingressi. Questa la composizione del Consiglio di Amministrazione: la

Presidenza, con la responsabilità dell’area amministrativa, è stata

assunta da Simone Visani. Vice Presidente è Paolo Serasini. Oriano

Begonia è il Segretario, mentre a Emanuela Marchi è stato affidato

l’incarico di cassiere. Fanno inoltre parte del Consiglio, Cristian

Dall’Osso, Gianluca Dall’Osso, Claudio Dardi, Silvano Dardi, Silvio

Dardi, Amilcare Gentilini, Francesco Grementieri, Matteo Mogardi,

Stefano Pasi, Alessandro Poggiali, Primo Ravagli, Nicola Rinaldi Ce-

roni, Cristian Visani. Tra i tredici consiglieri della Società, Alessandro Poggiali è stato no-

minato responsabile dell’area sportiva, Primo Ravagli responsabile

dell’area logistica, mentre Stefano Pasi è diventato il responsabile

della Prima Squadra.

“Abbiamo raccolto il testimone di un impegno – commenta a caldo il

neo presidente Visani – che ci permette di dare continuità ad una

storia associativa e sportiva di oltre trent’anni. Siamo consapevoli

delle responsabilità che ci competono e delle sfide aperte, ed è proprio

per questo che abbiamo voluto darci un’organizzazione e affidare

responsabilità ben precise a persone che, insiene, hanno deciso di

scommettere sul futuro calcistico bianco-azzurro”.

Il Giro d’Italia del centenario passerà da Casola Valsenio

La 15.ma Tappa del Giro d'Italia, da Forlì a Faenza, il 24 maggio

2009, attraverserà il territorio casolano, come nel 2003.

Ma l'occasione è assolutamente particolare: il passaggio del Giro del

centenario avverrà nell'anno del centenario della morte di Alfredo

Oriani, scrittore e ciclista, vissuto al Cardello dove morì il 18 ottobre

1909, autore nel 1902 de "La Bicicletta", il libro più importante e più

bello dedicato in Italia al ciclismo e alla bicicletta.

Giorgio Sagrini, Primo Ravagli, Arrigo Sacchi e Simone Visani du-

rante una recente visita dell’ex CT azzurro a Casola Valsenio.

A sinistra e in alto il

tracciato della 15°

tappa che passerà da

Casola Valsenio

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CULTURA IL PONTE

GIUSEPPE VENTURI: UNA VITA PER LA MUSICA La sua esperienza professionale e umana è stata ricordata il 15 dicembre nel Cinema Senio,

in occasione 40° anniversario della scomparsa.

Giuseppe Venturi nasce a Casola Valsenio il 4 marzo 1911. Inizia gli

studi musicali suonando la tromba presso la scuola di musica casola-

na.

Al Liceo Musicale “Martini” di Bologna – oggi Conservatorio - che

frequenta subito dopo, si dedica allo studio del corno, per problemi di

impostazione con il vecchio strumento. Qui si diploma in corno, il 5

luglio 1931. Aveva 20 anni.

6 anni dopo, il 13 luglio 1937, e sempre presso il Liceo Musicale

“Martini” di Bologna, si diploma in Strumentazione per Banda.

Giuseppe Venturi diventa insegnante di Educazione musicale presso

le Scuole medie e le Scuole di Avviamento Professionale. Insegna a

Casola Valsenio, a Riolo Terme, a Villanova di Bagnacavallo e a Imo-

la ed è titolare della cattedra di insegnamento dei Legni e Ottoni alla

Scuola di Musica “Sarti” di Faenza.

Per gli impegni familiari rinuncia alla direzione della scuola di Musi-

ca di Tirana, in Albania. Così come, per gli stessi motivi, rinuncia a

recarsi negli Stati Uniti d’America dove è invitato a suonare con

un’orchestra Italiana. Ma la singolarità di questo episodio sta nel

fatto che la nave sulla quale viaggia l’orchestra, affonda durante il

viaggio di andata. Per la cronaca, il suo sostituto si salva.

Dirige le Bande musicali della Valle del Senio: non solo quella di

Casola, ma anche quelle di Borgo Rivola e Palazzuolo. E dirige pure

la banda di Monghidoro.

In una così lunga e intensa carriera, non mancano certo gli episodi

curiosi e gli aneddoti. Tra questi c’è l’episodio della partecipazione

alla processione di Ronta. Si racconta che l’esecuzione della Banda,

diretta dal Maestro Venturi, fa una tale impressione che la Banda di

Borgo San Lorenzo si rifiuta di suonare con la Banda del Maestro

Venturi, in un concerto che le due bande avrebbero dovuto tenere

insieme, per timore di sfigurare. Si racconta pure che, il giorno dopo,

una delegazione della Banda di Borgo San Lorenzo viene a Casola

per offrire al Maestro Venturi la direzione della Banda e della Scuola

di musica di quella città. Venturi accetta l’incarico, che riesce a man-

tenere però solo per un breve periodo. Le difficoltà di collegamento

con Borgo San Lorenzo, infatti, rendono impossibile la prosecuzione

della collaborazione.

Giuseppe Venturi muore improvvisamente, a Imola, mentre sta inse-

gnando. E ancora, nelle giornate immediamente successive alla sua

scomparsa, lo cercano per affidargli la direzione della Banda dei

Carabinieri di Roma; riconoscimento postumo di una carriera e di una

professionalità di prim’ordine.

1l 15 dicembre, in occasione della serata che il Comune di Casola

Valsenio e il Corpo bandistico hanno dedicato a Giuseppe Venturi nel

40° anniversario della scomparsa, sono state proiettate immagini e

testimonianze di chi lo ha conosciuto, raccolte e montate da Alessan-

dro Lanzoni. Dopo il discorso del Sindaco, il Corpo Bandistico ha

eseguito alcuni brani che appartenevano al repertorio bandistico negli

anni ’50 e ’60 e, a fine serata, una sinfonia opera del Maestro Venturi

e trascritta dall’attuale direttore della Banda, il prof. Daniele Faziani.

DAL KANSAS A MONTE BATTAGLIA Il 7 maggio 2008, Dean Fechter e i due figli - rispettivamente fratello e nipoti del soldato americano Harold Fechter,

morto a Monte Battaglia nell'ottobre del 1944, ritrovato nel 1988 e "riconosciuto" nel 2006 - sono stati accolti a

Casola Valsenio, dove hanno fatto visita al luogo del ritrovamento del loro congiunto.

“Mercoledì (7 maggio) hanno fatto visita a Casola Valsenio il fratello

e due nipoti del sergente americano Harold Fechter, diperso a Monte

Battaglia durante i combattimenti dell’autunno 1944. I resti furono

ritrovati nel 1988, identificati nel 2006 e sepolti, con una cerimonia,

lo scorso anno nel cimitero di Wamego in Kansas. Città da dove pro-

vengono l’ottantottenne Dean Fechter e i figli Harold e Ronny che

sono saliti a Monte Battaglia accompagnati dal sindaco di Casola

Valsenio, Giorgio Sagrini, dal presidente dell'Anpi casolana, Aurelio

Ricciardelli e da un gruppo di ricercatori della Valle del Santerno da

anni impegnati nei ritrovamenti e nell’identificazione dei militari

dispersi tra la val¬le del Santerno e quella del Senio. Ricercatori che,

in collaborazione con l'Anpi di Casola Valsenio, che custodisce l'area

monumenta¬le di Monte Battaglia, hanno collocato una targa ricordo

sul luogo del ritrovamento dei resti del sergente Fechter, posto sul

versante di sud-ovest a un centinaio dì me¬tri sotto la vetta.

Dopo la cerimonia di scoprimento della targa, Dean Fechter ha rin-

graziato tutti, commosso e sorpreso dalla passione e dall'affetto che

ha trovato nei confronti dei soldati americani, dalla passione dei ri-

cercatori che a oltre 60 anni dalla guerra tentano di ricostruirne le

vicende e ritrovare i resti dei dispersi e dalla cura con cui è tenuta

l’area monumentale di Monte Battaglia a ricordo di tutti i caduti.

Fechter ha poi rivelato che sia i genitori, morti negli anni Settanta,

che la sorella la, scomparsa da poco, e i tre fratelli tuttora viventi,

non avevano mai perso la speranza di trovare i resti di Harold. Il

quale, comandante di una squadra di otto uomini, il 3 ottobre 1944

mentre copriva l’arretramento dei suoi uomini di fronte a un attacco

tedesco, fu colpito da una granata che lo seppellì insieme a un com-

pagno nella “tana di volpe” dove tenevano testa al nemico. Gli ospiti

americani sono poi stati ricevuti in municipio dal sindaco Sagrini, il

quale ha rinnovato i sentimenti di gratitudine verso l’esercito ameri-

cano per il contributo dato alla liberazione del Comune di Casola

Valsenio subendo perdite gravissime a Monte Battaglia, tanto che il

350° Reggimento della 88.ma Divisione Usa assunse il nome del mon-

te. La visita ha poi riguardato il Centro di documentazione della guer-

ra di liberazione dove l’Anpi conserva reperti, documenti, immagini e

filmati della guerra nella Valle del Senio. Dean Fechter e i due figli

hanno poi visitato il cimitero militare di Firenze, dove il nome di

Harold Fechter figura ancora tra i dispersi americani a Monte Batta-

glia. A tutt’oggi, quelli effettivamente non ritrovati risultano essere

tre.”

Beppe Sangiorgi da Il Resto del Carlino del 9 maggio 2008

Nella foto, Dean Fechter e alla sua destra il presidente dell'Anpi ca-

solana, Aurelio Ricciardelli

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GEMELLAGGI IL PONTE

NOTIZIE DAL COMITATO DI GEMELLAGGIO Comitato di Gemellaggio e Vigili Del Fuoco di Bartholomä in visita a Casola

Un gruppo di 14 persone, provenienti da Bartholomä, ha soggiornato

a Casola Valsenio dal 25 ottobre all'1 novembre per partecipare a un

corso di apprendimento dell'italiano, che è stato l'occasione per visi-

tare Casola, Ravenna e altre località della provincia.

A questa prima delegazione (composta da soci dell'Associazione A-

mici di Casola di Bartholomä) si è unito, venerdì 31 ottobre, un nu-

meroso gruppo di Vigili del Fuoco di Bartholomä (una quarantina),

venuti a far visita ai colleghi del Distaccamento dei Vigili del Fuoco

di Casola Valsenio.

La visita degli "Amici di Casola" è stata l'occasione per numerose

attività, incontri e iniziative. La metà di ogni giornata è stata dedica-

ta alle lezioni di italiano tenute da tre insegnanti di scuola elementa-

re (Sabrina Bellini, Luisella Magigrana, Roberta Malavolti); nella sala

Azzurra del Municipio è stata allestita una mostra di disegni e foto-

grafie eseguite da ragazzi e ragazze della scuola media di Bartholo-

mä; sono state organizzate visite a Ravenna, a Marina di Ravenna, a

Faenza e a Bologna, e a Monte Battaglia, accompagnati da Aurelio

Ricciardelli; alcuni degli amici tedeschi hanno percorso, a piedi, lun-

ghi tratti della "Corolla delle Ginestre" e i sentieri della Vena del Ges-

so, facendo da apripista dell'Associazione "Albverein"(assimilabile al

nostro Club Alpino) che sarà a Casola nella settimana della Festa di

Inizio Estate/Sommeranfangfest del prossimo giugno, per compiere

escursioni lungo i sentieri del nostro Appennino; e ancora, la raccolta

del kiwi, insieme alla famiglia Caroli di Mariano che, nel proprio

agriturismo, alloggiava una parte della delegazione di Bartholomä.

Venerdì 31, poi, sotto il tendone di Piazza Sasdelli, sono stati accolti i

Vigili del Fuoco di Bartholomä con una cena e una festa organizzata

dai colleghi casolani e dal Comitato di Gemellaggio. Grande cordiali-

tà e amicizia anche nella serata successiva, con una festa organizzata

nei locali e nel piazzale del Distaccamento dei Vigili del Fuoco Vo-

lontari.

Prima della partenza, nella mattinata del 2 novembre, l'ultima cola-

zione in pizzeria e l'immancabile foto ricordo, davanti alla panchina

della magnolia, in Via Roma.

A Bartholomä festeggiato il 5° anniversario del gemellaggio con Casola Valsenio

In occasione della Dorffest (Festa del Paese), che il Comitato "Amici

di Casola" di Bartholomae organizza nell'ambito dei rapporti di ge-

mellaggio con Casola Valsenio, è stato festeggiato il 5° anniversario

del Patto di Gemellaggio fra Bartholomae e Casola Valsenio.

Era il 30 aprile del 2003 quando i Sindaci dei due Comuni, Giorgio

Sagrini e Georg Haas, in una suggestiva e partecipata cerimonia nella

Dorfhaus di Bartholomae, sottoscrissero nuovamente il patto di ge-

mellaggio già firmato, in Italia, in occasione della Festa dei Frutti

Dimenticati del 2002.

L'anniversario è stato ricordato in occasione della Dorffest, che si è

svolta a Bartholomae il 20, 21 e 22 giugno scorso, con la partecipa-

zione di centinaia di persone tra cui una numerosa delegazione del

Comitato di Gemellaggio di Casola Valsenio.

Nell'occasione - nel grande prato del mercato, al centro del paese - è

stato messo a dimora un Melo della Rosa, o Melo Casolano (nella

foto), che è stato donato dal Comune di Casola Valsenio e dal Comita-

to di Gemellaggio.

La Festa si è conclusa la domenica mattina, 22 giugno, con la cele-

brazione di un rito religioso officiato dal sacerdote cattolico e dal

sacerdote protestante.

La visita in Francia di una delegazione del comi-tato di Gemellaggio

Una delegazione del Comitato di Gemellaggio della Comunità Monta-

na (41 persone), è stata ospite in Francia del Comitato di Gemellaggio

della Comunità di Comuni "AGD", dall'8 al 12 maggio.

Il tema scelto per la visita è stato "Dalla fattoria alla tavola", sulla

tracciabilità delle produzioni agricole.

In particolare, sono state messe a confronto le esperienze del nostro

territorio (l'olio di Brisighella e le produzioni vitivinicole e ortofrutti-

cole) e del Limousin, con le carni ovine e bovine e con la produzione

dei formaggi. Ha condiviso il soggiorno in Francia una delegazione

ungherese, della città gemellata di Csongrad, che ha proposto la si-

tuazione, le difficoltà e le eccellenze del proprio settore agricolo.

Della delegazione, insieme a imprenditori agricoli, rappresentanti dei

circoli fotografici (è stata allestita in quei giorni una mostra sul pae-

saggio agricolo del nostro Appennino e sui prodotti agricoli del Li-

mousin) e amministratori pubblici, facevano parte anche i tamburini

di Brisighella e alcuni giocolieri.

La visita si inseriva nell'ambito del sistema di rapporti e di scambi tra

i Comitati di Gemellaggio francese e della nostra Comunità Montana,

che prevede alternativamente una visita in Francia e una in Italia.

Il costo della trasferta è stato interamente sostenuto dai partecipanti e

dal Comitato di Gemellaggio, senza alcun onere per la Comunità

Montana e per i Comuni.

L'ospitalità in Francia è stata offerta, con grande cordialità e senso

dell'accoglienza, dalle famiglie che hanno messo a disposizione le

proprie case.

Un gruppo del Comitato in visita ad una fattoria del Limousin dove si produce

formaggio di capra

Il gruppo dei Vigili del Fuoco durante il loro soggiorno a Casola Valsenio