FDS - Fedeltà del Suono - La rivista di Hi-Fi, Hi-End e Musica ......musica e la riproduzione...

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  • Man mano che passa il tempo, sempre più marchi d’oltralpe varcano il confinefisico della nostra maggior catena montuosa e si fanno avanti a suon di prodottidal rapporto qualità prezzo sempre più alto. Non fa eccezione nemmeno la BCAcoustique, che in Francia vanta una tradizione ed un pedigree di tutto rispetto.

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    di Alberto Guerrini

    LA QUALITÀ NELLABOTTE PICCOLA

    DIFFUSORI BOOKSHELFBC ACOUSTIQUE SR-B2

  • gono presentate le piccole BookshelfSR-B2, che saranno una specie di ri-voluzione tra gli audiofili per l’ele-vatissimo rapporto qualità prezzo.Per il ventesimo anniversario viene in-trodotta la serie A con lo sviluppo diun’intera nuova gamma di altopar-lanti. Oramai BC è diventata una tra-dizione consolidata in Francia, se-guita da un’agguerrita fetta del mer-cato audiofilo.

    DESCRIZIONEIl progetto è semplice ed efficace, sitratta di un bookshelf di piccolo li-traggio a due vie con bass reflex.L’arma vincente è senz’altro il fatto diaver sviluppato il progetto in casa, tra-sduttori compresi, cosa che rendeestremamente efficace l’omogeneiz-zazione complessiva di tutti gli ele-menti costruttivi all’interno di unprogetto acustico; quando ciò nonavviene, sebbene ben ideato sullacarta, di fronte a motori acustici sem-

    plicemente adattati, spesso e volentieriil diffusore fallisce nella prestazioneorganica. Il tweeter a bordo delle SR-B2 è unduomo in seta ricoperta, con magne-te in neodimio, bobina in alluminio adalta temperatura e camera di smor-zamento posteriore. Il midwoofermonta invece un cono in carta, sem-pre ricoperta, con anello smorzante,un bel magnete e ogiva rifasatrice. Ilcabinet è in MDF di ottimo spessore,molto sordo alla percussione, ha unsupporto universale per essere appe-so al muro, ma la scelta di avere la por-ta del bass reflex rivolta verso la pa-rete posteriore, ne sconsiglia l’utiliz-zo con questa particolare configura-zione. Più opportuno sarebbe stato op-tare per un accordo anteriore piutto-sto che posto sul retro. I morsettisono istallati in una vaschetta abba-stanza comoda in quanto ad accessi-bilità.La finitura della coppia fornitami per

    Nata nel 1993 a Maison-Alfort,una periferia di Parigi, si è su-bito distinta per il suo studioe sviluppo di diffusori dalle alte pre-stazioni. Bruno Roux, esperto di ela-borazione del segnale e studioso dipianoforte rappresenta la “B” delmarchio BC Acoustique e ChristianAvedissian, informatico è ovviamen-te la “C”. Sono entrambi ingegneri,uniti da un’amicizia più che venten-nale e dalla grande passione per lamusica e la riproduzione Hi-Fi. Du-rante il periodo di studi e negli anniappena successivi, i due non fecero al-tro che sperimentare tutte le soluzio-ni possibili per ottenere diffusori dialto livello, utilizzando per le misu-razioni un laboratorio, che era in pos-sesso della camera anecoica più gran-de d’Europa. Nel 1993 finalmente fe-cero il grande passo crearono Araxe (ilprimo di una serie di modelli tutti ac-comunati da nomi di fiumi) e diede-ro i natali all’azienda. Dopo un pe-riodo di magra assoluta di vendite, de-cisero di investire quanto accumula-to fino a quel momento in pubblicitàsu riviste specializzate, scelta chepagò ampiamente, visto che le cassecominciarono a vendersi con ritmisempre più incalzanti, tanto da ob-bligarli ad utilizzare dei subappalta-tori per sostenere il picco vertiginosodi produzione oramai raggiunto. Ilsuccesso finale arrivò con il modelloNiger, evoluzione in grande del mo-dello Araxe, che fruttò nel 1995 ilprestigioso premio Diapason D’Oralla coppia di “imprenditori del suo-no”. Si affacciarono al crescente mer-cato dell’Home Theater, sin dal 1996,per poi cominciare ad estendere il pro-prio business verso il mercato euro-peo, lasciando i propri confini geo-grafici, per approdare nel 1999 alCES di Las Vegas con delle elettroni-che ed un diffusore dipolare. Semprenel 1999 la BC Acoustique dà luce adun nuovo marchio che si occuperàesclusivamente di subwoofer, la Mos-scade. Nel 2003 fece il suo debutto lalinea High End Act, che fu, nemmenoa dirlo, un grande successo, grazie anuove tecnologie e, ancora una volta,a dei driver sviluppati totalmente incasa. Nel 2011 la stessa BC crea la suapersonale ditta di distribuzione che sioccuperà anche di marchi quali Teac,Amina, Liko Design (oltre a BC eMosscade ovviamente). Nel 2013 ven-

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    Il bel cabinet piccole SRB2, con la griglia parapolvere montata (a de-stra) e lo stesso senza la griglia. Da notare l’ogiva rifasatrice.

  • no “Colour To the Moon” di AllanTaylor, le piccole bookshelf tradisco-no una predilezione per un’emissio-ne energetica e che facilmente riescea saturare una sala d’ascolto di mediedimensioni, cosa del tutto sorpren-dente viste le esigue dimensioni. Il dia-pason che apre la traccia è intenso, pe-netrante e centratissimo. Dalle primenote la chitarra acustica è dinamica ecaratterizzata da dimensioni corrette,nonostante la flessione che subisce nel-le bassissime. La voce è di nuovo sor-prendentemente rotonda, nonostanteil taglio del crossover prediliga, ac-coppiato ai componenti adottati per ilprogetto, un’impronta piuttosto aper-ta. Di dettaglio e micro dettaglio ce neè eccome, soprattutto in gamma me-dia e medioalta, ma anche in gammapuramente alta, sebbene il tweeter nonriesca a sfondare i 22kHz. I benefici delSuper Audio CD si fanno comunquesentire, nonostante la barriera po-c’anzi citata. La profondità e la tridi-mensionalità della scena sono evi-denti.“Would You Break My Heart” dellafantastica Sara K ribadisce la timbri-ca leggermente aperta intuita nel pri-mo brano, soprattutto nella chitarradove viene sottolineato, in maniera in-confutabile, il pick-up piezoelettricodi cui si avvale. I passaggi sono con-trastati e ben marcati, non temononemmeno le zone più impegnative, difronte alle quali queste casse nonvanno mai in difficoltà, né mostranocedimenti verso il clipping. La voce èsincera e aperta, senza essere troppopenetrante o affaticante. Non si per-cepiscono nasalità o sibilanti troppo inevidenza.La traccia successiva “La Gambo In Te-nor” del gruppo di viole da gambaThe Spirit of Gambo, ci offre unabuona quantità di dettaglio in gammamedia e medioalta, perdendo legger-mente in dimensione dello strumen-to, mettendo in evidenza piuttosto lecorde. La scena è ampia e profonda,con la giusta altezza. C’è sufficientearia tra gli strumenti, che sono piut-tosto ben coordinati ma ben delinea-ti singolarmente, sia quando vieneusato l’archetto, che nella pizzicata.“Flesh and Blood” di Steve Strauss of-fre una voce ben sfaccettata e vibrata,un coro efficace esposto con buonauniformità. La differenziazione tra icoristi è ancora una volta piuttosto ben

    la prova è nero laccato, ma dal sito delproduttore sembrerebbe esserci lapossibilità di ottenerle anche in un pia-cevole laccato bianco. La griglia parapolvere, nera anch’essa e con frame inplastica, è ahimè fissata con deglispesso troppo fragili inserti in plasti-ca. Il peso complessivo è di oltrequattro Kg ciascuna.

    L’ASCOLTO L’ascolto è stato effettuato inserendola coppia di SR-B2 bookshelf nella miacatena di ascolto così composta: sor-gente digitale per musica liquida:Mac Mini, convertitore D/A USB24/96, Emm Labs DAC2X, cablaggioUSB Audioquest Chocolate Dbs 7,cavi RCA e alimentazione Emm Labs,Nordost Valhalla; diffusori: Martin Lo-gan SL3, Lumen White Silver Flame;sorgenti digitali: CD Teac VRDS-10modificato a valvole Emmebi, lettoreibrido DVD-DVDA-SACD LabtekAurora; sorgente analogica: giradischiMichell Gyrodec, braccio SME 309, te-stina Clearaudio Titanium MC, con ca-blaggio Audioquest Wel Signature;

    preamplificatore: Convergent AudioTecnology Legend, con stadio phonoMM, MC; due amplificatori finali avalvole: McIntosh MC275 in configu-razione mono; cavi di potenza: Nor-dost SPM Reference; cavi di segnaletra pre e finali mono: AudioquestHorizon Dbs 72V; cavo di segnale traCD VRDS-10 e pre: Nordost Spm Re-ference; cavi di segnale tra Labtek Au-rora e pre: Audioquest Horizon Dbs7; cavo di alimentazione pre: NordostValhalla; cavo di alimentazione Lab-tek Aurora: Nordost Brahma con ter-minazioni Furutech; cavi di alimen-tazione finali: Nordost Valhalla; cavodi alimentazione CD Vrds-10: NordostShiva.Il periodo di rodaggio necessario allastabilizzazione delle prestazione del-le SR-B2 è stato piuttosto breve, per cuinon ci è voluto molto per cominciaread effettuare degli ascolti più estensivie efficaci, vediamo come se la sono ca-vata. “Bowers & Wilkins Very AudiophileNew Recordings SACD” (Stockfisch Re-cords, SACD): fin dal primissimo bra-

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    Particolare del driver midrange da 133mm con cono in carta rico-perta, anello smorzante e ogiva rifasatrice, il magnete sembra dibuone dimensioni

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    discreto corpo.Un’altra canzone ben nota a tutti gliappassionati è “Turned My UpsideDown” dell’eclettica Sara K, che pro-prio in questo brano sottopone i grup-pi mobili dei trasduttori delle picco-le SRB2 a delle grosse sollecitazioni so-prattutto in gamma media. Con deicrescendo dinamici importanti la vocestimola efficacemente sia tweeterche Mid-woofer, che reagiscono mol-to bene, soprattutto senza traccia di di-storsione armonica. La gamma è am-pia da parte della cantante ed il det-taglio che viene fuori in sala d’ascol-to è più che soddisfacente, corretto èanche il contrasto così come buonisono i chiaroscuri. Il basso scende inmaniera più che sufficiente, anche sesiamo stati abituati fin troppo bene inquesto ambito da altri costruttori, ep-pure lo strumento non sembra esseretroppo sminuito e certamente mostrauna dimensione più che adeguata.In quanto a gamma bassa le bookshelfsi riprendono molto di più con il bra-no successivo “Long After You’reGone” di Chris Jones, la discesa si fa

    più importante e le armoniche inquel campo sono maggiormente pre-senti. La chitarra seppur brillante, haanche un gran corpo nell’accompa-gnamento più grave. La dinamica èsempre su livelli piuttosto buoni, an-che nel microscopico le cose vannobene, anche in merito ai contrasti. Lascena è sempre molto ampia e tridi-mensionalmente parlando, molto rea-listica. Le chitarre che si incrocianohanno un effetto molto realistico inquanto ad impatto e azione. Le cordesono sufficientemente ben descritte dalpunto di vista dei materiali. La voceleggermente rauca è credibile e ilcantante non si fa mai sopraffare dalresto degli strumenti, mostrando unabuona trasparenza. I riverberi sia na-turali che frutto dell’effettistica uti-lizzata, sono comunque godibili eomogenei nell’emissione complessiva.Paul Stephenson canta in un’am-bientazione orientaleggiante, perquanto attiene agli strumenti, la sua “IfYou Want My Love”, con delle chitarremolto naturali e ben impostate tim-bricamente, meno aspre che non in

    marcata. La discesa in basso in questocaso è buona, ma ciò che cattura l’at-tenzione è la profondità di soundstage che si percepisce in sala d’ascol-to. Mike Silver con “Old Fashioned Sa-turday Night” ci offre praticamenteuna variazione degli stessi strumen-ti del brano precedente, con una chi-tarra ancor più brillante e penetrante,affiancata da un banjo e da un coro,stavolta con componente femminile inprimo piano. Le identità sono separateanche in questo caso, anche se il can-tante è meno affacciato verso il pun-to d’ascolto, il focus è piuttosto precisoed accurato. Il posizionamento deglistrumenti è ben definito soprattuttosul piano orizzontale. Nella traccia successiva “Martin Mi-noit son Portion au Marche” sempredel gruppo di viole da gamba The Spi-rit of Gambo, si aggiunge una vocemolto acuta e efficace, che illumina inmaniera ben maggiore, rispetto albrano precedente, la scena sonora,riempiendola di riverberi rivelatoridelle dimensioni del palcoscenico diregistrazione. La sensazione di tridi-mensionalità è veramente notevole, dicategoria nettamente superiore ri-spetto al listino delle SR-B2. I piani so-nori sono molto ben separati e ve nesono una quantità importante. L’am-biente è coerente e ricco di interazio-ni con gli strumenti ad arco. La vocedella cantante, sebbene piuttosto pe-netrante, è realistica e ben efficace. La celeberrima Wheel of Fortune diAllan Taylor ci offre una gran quantitàdi dettagli in campo macroscopico euna sufficiente quantità anche in cam-po microscopico. La dinamica è mol-to buona e il contrasto è più che di-screto. La scena è profonda e la discesain basso sembra ottima per il litraggiodelle mini reference. La chitarra ègrande come dimensioni (cosa effet-tivamente voluta in ambito di regi-strazione); la voce è viscerale, con buo-ne componenti nel campo del mediobasso, la gutturalità è evidente ed ilbrano è complessivamente piuttostogodibile. Mr. Bones è un altro brano ampia-mente utilizzato in moltissimi dichitest, Steve Strauss mantiene costantela caratteristica della sua voce leg-germente aspra. La chitarra stoppatatra pennata e pennata ha una com-ponente dinamica molto buona e un

    Particolare del tweeter con magnete in neodimio, camera smorzanteposteriore e duomo in seta ricoperta

  • riore (senza dirci però in corrispon-denza di quanti dB questo dato si rag-giunga). Le voci sono state buone, conuna leggera predilezione complessivaper l’apertura. Tutto sommato, per illistino con il quale sono proposte, laprestazione è mediamente molto al disopra delle aspettative. Anche al co-spetto di impianti di livello decisa-mente alto non costituiscono affattoquel tappo che ci si aspetterebbe! Gli strumenti ad arco sono i predilet-ti ed anche di fronte all’orchestrale piùimpegnativa non sfigurano affattocome ci si aspetterebbe. La cosa damettere in evidenza è senz’altro l’as-senza di distorsione armonica ri-scontrata anche ai valori più alti del-le pressione sonora di ascolto.

    precedenza e più neutre. Gli stru-menti sono piacevoli, quelli a fiato poisono molto accattivanti e credibili. Tut-to è molto ben impostato da un pun-to di vista dinamico. The Puppet Opera di Steve Strausschiude il disco con una fisarmonicapresente e dinamica ben azzeccatacome timbrica. Il mantice si percepi-sce molto bene sia in aspirazione chein pompata. La scena è ampia e pro-fonda e la voce è avvolgente e moltoben posizionata, prominente e pre-sente. Il focus è buono e la sala d’ascol-to viene ben saturata, quasi come sesi fosse davanti a delle tower per la ca-pacità di sonorizzazione dimostrata.

    Abbondante è il dettaglio e le sfuma-ture che si percepiscono sono delle piùtenui.

    CONCLUSIONIPilotate come si deve queste piccolefrancesine sono in grado di sfoderaregli artigli, con una dinamica ed una ca-pacità di sonorizzare anche ambientidi medie dimensioni. La tridimen-sionalità e la capacità di ricostruzionedella scena e di tutti i suoi parametri,oltre alla capacità di focalizzazionesono i capisaldi della prestazione insala d’ascolto. La discesa in bassonon è certo da primato, quantomenonessuno prova ad ingannarci con datidi targa poco veritieri, si parla di unasessantina di Hertz come limite infe-

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    CARATTERISTICHE TECNICHEDICHIARATE

    Tipologia di progetto: Bookshelf adue vie con cabinet in MDF 20mme attacco posteriore universale damuro;Numero di driver: 2, configura-zione bass reflex posteriore;Tipologia dei driver: 1 x 25 mmTweeter a duomo in seta ricopertacon bobina in alluminio ad altatemperatura, camera posterioresmorzata e magnete in neodimio; 1x 133 mm driver midrange concono in carta ricoperta, ogiva rifa-satrice, anello centrale smorzante; Numero di vie: 2;Risposta in frequenza: 60 Hz - 22kHz; Frequenza di taglio crossover:mid-woofer 12db @ 2,5kHz e tweeter18dB @ 2,5kHz;Distorsione armonica: < 1,5%Sensibilità: (2.83V/1M) 88 dB SPL;Potenza applicabile consigliata:10W – 75W;Impedenza nominale: 6 Ohm;Terminali: Monowire dorati, conserraggio a vite;Finiture disponibili: finitura nerolaccato, bianco laccato;Dimensioni (lxpxh): 160 x 270 x 257mm;Peso: 4,5 kg cadauna;

    Prezzo IVA inclusa: Euro 399

    Distributore: Suono e Comunicazione Tel. 051-6926387www.suonoecomunicazione.com

    Particolare del pannello posteriore con i morsetti di potenza in confi-gurazione monowire, da notare la presenza di un gancio posterioreper appenderle al muro, ma anche dell’accordo reflex posteriore.

  • FDS 242 Cover_Parte1FDS 242 p.03-07 sommarioFDS 242 p.08-15 IN COPERTINAFDS 242 p.16-35 NEWSFDS 242 p.36-57 REGNOFDS 242 p.58-61 LO ZENFDS 242 p.62-75 HI-ENDFDS 242 p.76-81 + CHF 61-66FDS 242 p.82-96 MUSICAFDS 242 p.97-98 COMPRO VENDOFDS 242 Cover_Parte2