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F:\00ARC2014\2014_002 CAMINETTI MG AMPL\10 (A) PIE PRELIM\20 relazione tecnica\RLT01_14_002_(A) rev00.doc Studio di consulenza e progettazione Impianti Elettrici, Impianti Termotecnici e Prevenzione Incendi FAVARO dott. ing. GIANCARLO Via Bassanese, 325 - 31010 Crespignaga di Maser (TV) tel. 0423-950416 / fax 0423-541060 e-mail: [email protected] RELAZIONE TECNICA Committente: CAMINETTI MONTEGRAPPA S.p.a. VIA ANNIBALE DA BASSANO 7/9 - 36020 POVE DEL GRAPPA (VI) Lavoro: PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO AMPLIAMENTO EDIFICIO PRODUTTIVO ESISTENTE Richiesta ai sensi dell'articolo n°4 della Legge n°55/2012 Comune: POVE DEL GRAPPA Provincia: VICENZA Codice commessa: 2014_002_(A) Nome file: RLT01_14_002_(A) rev00.doc Data: 14 Luglio 2014 Il Tecnico Ing. Giancarlo Favaro

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F:\00ARC2014\2014_002 CAMINETTI MG AMPL\10 (A) PIE PRELIM\20 relazione tecnica\RLT01_14_002_(A) rev00.doc

Studio di consulenza e progettazione Impianti Elettrici, Impianti Termotecnici e Prevenzione Incendi

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tel. 0423-950416 / fax 0423-541060

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RELAZIONE TECNICA

Committente: CAMINETTI MONTEGRAPPA S.p.a.

VIA ANNIBALE DA BASSANO 7/9 - 36020 POVE DEL GRAPPA (VI)

Lavoro: PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO

AMPLIAMENTO EDIFICIO PRODUTTIVO ESISTENTE

Richiesta ai sensi dell'articolo n°4 della Legge n°55/2012

Comune: POVE DEL GRAPPA

Provincia: VICENZA

Codice commessa: 2014_002_(A)

Nome file: RLT01_14_002_(A) rev00.doc

Data: 14 Luglio 2014

Il Tecnico

Ing. Giancarlo Favaro

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SOMMARIO

1. INTRODUZIONE_________________________________________________________________________ 5

2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO___________________________________________________________ 6

3. DATI DI PROGETTO _____________________________________________________________________ 8

3.1. CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI ____________________________________________________ 8

3.2. DATI PRINCIPALI RELATIVI ALL’IMPIANTO ELETTRICO ____________________________ 8

4. SCELTA E CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI ______________________________ 9

4.1. IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI ED AMBIENTI PARTICOLARI (NORMA CEI 64-8/7) __ 9 LOCALI CONTENENTI BAGNI O DOCCE _____________________________________________________ 9 AMBIENTI A MAGGIOR RISCHIO IN CASO D’INCENDIO______________________________________ 12

4.2. PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI _______________________________________ 14

4.3. PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI_____________________________________ 16

4.4. PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE CONTRO I SOVRACCARICHI ___________________ 19

4.5. PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE CONTRO I CORTOCIRCUITI ____________________ 20

4.6. PROTEZIONE CONTRO LE SOVRATENSIONI ________________________________________ 20

4.7. CADUTA DI TENSIONE_____________________________________________________________ 21

4.8. SCELTA E MESSA IN OPERA DELLE CONDUTTURE ELETTRICHE ____________________ 22

4.9. IMPIANTO DI MESSA A TERRA E CONDUTTORI DI PROTEZIONE ____________________ 24

4.10. ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE_____________________________ 26

5. DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI _________________________________________________________ 27

5.1. QUADRI ELETTRICI _______________________________________________________________ 27

5.2. ESECUZIONE IMPIANTI ___________________________________________________________ 27

5.3. IMPIANTO DI MESSA A TERRA _____________________________________________________ 27

5.4. IMPIANTO DI MESSA A TERRA _____________________________________________________ 27

6. DESCRIZIONE DEI MATERIALI UTILIZZATI ______________________________________________ 28

6.1. QUALITA’ DEI MATERIALI ________________________________________________________ 28

6.2. TUBAZIONI _______________________________________________________________________ 28

6.3. CANALI PORTACAVI ______________________________________________________________ 28

6.4. CAVI ELETTRICI __________________________________________________________________ 28

6.5. QUADRI ELETTRICI _______________________________________________________________ 29

6.6. CASSETTE DI DERIVAZIONE _______________________________________________________ 30

7. CALCOLI ILLUMINOTECNICI____________________________________________________________ 31

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1. INTRODUZIONE

La presente relazione tecnica ha per oggetto la realizzazione dell’ impianto elettrico da installarsi presso i locali di un

fabbricato produttivo sito in via Annibale da Bassano a Pove del Grappa e di proprietà della ditta Caminetti Montegrappa

S.p.a.

L’alimentazione dell’impianto elettrico è fornita da una cabina di trasformazione.

Il sistema di distribuzione è di tipo TN.

La corrente di corto circuito presunta all’origine dell’impianto è pari a 10 kA.

La stesura del progetto dell’impianto elettrico risulta necessaria in quanto, secondo il Decreto n. 37 del 22/01/2008,

gli impianti elettrici alimentano immobili adibiti ad attività produttive, al commercio, al terziario aventi potenza impegnata

superiore a 6 kW o superficie superiore a 200 mq;

L’utilizzo dell’energia elettrica viene destinata all’illuminazione ordinaria e di emergenza, alla forza elettromotrice e

all’alimentazione degli impianti ausiliari.

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2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO

ELENCO PRINCIPALI DISPOSIZIONI LEGISLATIVE:

• DPR 27/4/1955 n. 547 – Norme per la prevenzione degli infortuni; • Legge 1/3/1968 n. 186 – Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari,

installazioni ed impianti elettrici ed elettronici; • Legge 9/1/1989 – Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli

edifici privati; • DM 14/6/1989 – Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici

privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata ed agevolata ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche

• Legge 5/3/1990 n. 46 – Norme per la sicurezza degli impianti; • D.P.R. n° 447 del 6 Dicembre 1991 - Regolamento di attuazione della Legge 5 Marzo 1990 n° 46 in materia di

sicurezza degli impianti; • DM 15/10/1993 – Regolamento recante autorizzazione all’Istituto superiore prevenzione e sicurezza del lavoro ad

esercitare attività omologative di primo o nuovo impianto per la messa a terra e la protezione dalle scariche atmosferiche;

• Dlgs 19/9/1994 – Approvazione delle direttive 89/931/CEE, 89/654/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro;

• DM 12/4/1996 - Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi;

• DM 10/3/1998 – Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro; • DPR 22/10/2001 n.462 – Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e

dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi.

• DM 22 gennaio 2008, n. 37 “Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di installazione degli impianti all'interno degli edifici"

• D. Lgs 9 Aprile 2008, n.81 “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”

• D. Lgs 3 agosto 2009, n. 106 • DPR 1° agosto 2011 , n.151 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla

prevenzione degli incendi, a norma dell’articolo 49, comma 4-quarter, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122.

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ELENCO PRINCIPALI NORME E GUIDE TECNICHE IMPIANTISTICHE DI RIFERIMENTO:

• CEI 0-2 – Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici; • CEI 11-27 (2005) - Lavori su impianti elettrici; • CEI 11-37 (2003) – Guida per l’esecuzione degli impianti di terra nei sistemi utilizzatori di energia alimentati a

tensione maggiore di 1kV; • CEI 11-48 (2005) - Esercizio degli impianti elettrici; • CEI 17-13 (2000) - Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 1:

Prescrizioni per apparecchiature di serie (AS) e non di serie (ANS); • CEI 17-113 (2012) Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT); • CEI 20-13 (2011) – Cavi con isolamento estruso in gomma per tensioni nominali da 1 a 30 kV; • CEI 20-19 (2003) – Cavi isolati con gomma con tensione nominale non superiore a 450/750 V; • CEI 20-20 (2002) – Cavi isolati con polivinilcloruro con tensione nominale non superiore a 450/750 V; • CEI 20-40 (1998) – Guida per l’uso di cavi a bassa tensione; • CEI 23-3 - EN 60898 (2004) – Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per impianti domestici e

similari; • CEI 23-50 (2007) – Prese a spina per usi domestici e similari; • CEI 23-12 (2000) – Prese a spina per usi industriali; • CEI 23-93 (2007) – Sistemi di canali e di condotti per installazioni elettriche; • CEI 23-51 (2004) – Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per

installazioni fisse per uso domestico e similare; • CEI 64-8 (2012) – Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a

1500V in corrente continua; • CEI 70-1 (1997) – Gradi di protezione degli involucri (Codice IP); • CEI 99-2 (CEI EN 61936-1) (2011) – Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in c.a Parte 1: Prescrizioni

comuni; • CEI 99-3 (CEI EN 50522) (2011) - Messa a terra degli impianti elettrici a tensione superiore a 1 kV in c.a.; • CEI 81-10/1 (CEI EN 62305-1) (2013) – Protezione contro i fulmini. Parte 1: principi generali; • CEI 81-10/2 (CEI EN 62305-2) (2013) – Protezione contro i fulmini. Parte 2: valutazione del rischio; • CEI 81-10/3 (CEI EN 62305-3) (2013) – Protezione contro i fulmini. Parte 3: danno materiale alle strutture e

pericolo per le persone; • CEI 81-10/4 (CEI EN 62305-4) (2013) – Protezione contro i fulmini. Parte 4: impianti elettrici ed elettronici nelle

strutture; • UNI EN 1838 – Applicazione dell’illuminotecnica – Illuminazione di emergenza; • UNI EN 12464-1 (2004) – Luce e illuminazione – Illuminazione dei luoghi di lavoro in interni; • UNI EN 12464-2 (2008) - Luce e illuminazione - Illuminazione dei posti di lavoro - Parte 2: Posti di lavoro in

esterno • Prescrizioni e raccomandazioni ISPESL, USL, VV.F.; • Prescrizioni e indicazioni Enel o dell’Azienda distributrice dell’energia elettrica • Prescrizioni e indicazioni della Telecom e degli eventuali Enti preposti alla trasmissione dati.

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3. DATI DI PROGETTO

3.1. CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI

Presenza di ambienti a rischio di esplosione per la

presenza di gas o polveri: NO

Presenza di locali ad uso medico NO

Presenza di locali contenenti bagni o docce SÌ

Presenza di piscine NO

Presenza di locali contenenti riscaldatori per saune NO

Presenza di cantieri di costruzione e di demolizione NO

Presenza di strutture adibite ad uso agricolo o

zootecnico NO

Presenza di luoghi conduttori ristretti NO

Presenza di prescrizioni per la messa a terra di

apparecchiature di elaborazione dati NO

Presenza di aree di campeggio per caravan e camper NO

Presenza di impianti elettrici nei luoghi di pubblico

spettacolo e di trattenimento NO

Presenza di impianti elettrici per lampade a scarica a

catodo freddo ad alta tensione NO

Presenza di locali a maggior rischio in caso di

incendio SÌ

Presenza di lavoratori subordinati: SÌ

3.2. DATI PRINCIPALI RELATIVI ALL’IMPIANTO ELETTRICO

Tipo di intervento richiesto: PROGETTO

Punto di origine dell’impianto QUADRO GENERALE

ESISTENTE

Sistema di distribuzione TN

Tensione nominale 400 V (lato BT)

Frequenza nominale 50 Hz

Corrente di cortocircuito presunta nel punto di origine 10 kA

Cadute di tensione massime ammesse: 4%

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4. SCELTA E CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI

4.1. IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI ED AMBIENTI PARTICOLARI (NORMA CEI 64-

8/7)

LOCALI CONTENENTI BAGNI O DOCCE

a) Classificazione delle zone

I locali da bagno vengono divisi in 4 zone per ognuna delle quali valgono le seguenti regole particolari.

Le regole enunciate per le varie zone in cui sono suddivisi i locali da bagno servono a limitare i pericoli provenienti

dall'impianto elettrico del bagno stesso e sono da considerarsi integrative rispetto alle regole e prescrizioni comuni a tutto

l'impianto elettrico (isolamento delle parti attive, collegamento delle masse al conduttore di protezione, ecc.).

- Zona 0

È il volume interno alla vasca o al piatto doccia.

In zona 0 non sono ammessi dispostivi di protezione, sezionamento e comando.

In zona 0 non sono ammessi apparecchi utilizzatori a meno che non siano appositamente progettati secondo le relative norme,

fissati in modo permanente, alimentati medianti circuiti SELV (12 V a.c. oppure 30 C c.c.) e con grado di protezione IPX7

- Zona 1

Essa è delimitata verticalmente dal livello del pavimento finito e dal piano orizzontale posto a 2.25 m al di sopra del livello del

pavimento. Nel caso il piatto doccia si trovi a più di 15 cm al di sopra del pavimento, il piano orizzontatale viene situato a

2,25 m al di sopra del piatto.

Essa è delimitata orizzontalmente dal superficie verticale circoscritta alla vasca da bagno o dal piatto doccia, oppure nel caso di

docce senza piatto, dalla superficie verticale posta a 1,20 m dal punto centrale del soffione agganciato posto sulla parete o sul

soffitto.

In zona 1 non devono essere installati dispositivi di protezione, sezionamento e comando.

In zona 1 sono ammessi solo scaldacqua elettrici e apparecchi di illuminazione purché protetti da SELV alimentati in 25 V a.c.

o 60 V c.c., e con grado di protezione almeno IPX4 (o IPX5 se si usano getti d’acqua per la pulizia).

- Zona 2

Essa è delimitata verticalmente dal livello del pavimento finito e dal piano orizzontatale situato a 2,25 m al di sopra del livello

del pavimento finito.

Essa è delimitata orizzontalmente dalla superficie verticale al bordo della zona 1 e dalla superficie verticale posta alla distanza

di 60 cm dalla superficie verticale precedente e parallela ad essa.

Per le docce senza piatto non esiste una zona 2, ma la zona 1 è aumentata a 1,20 m.

In zona 2 sono ammesse le prese per rasoi elettrici alimentate con trasformatore di isolamento di classe II.

In zona 2 sono ammessi gli scaldacqua elettrici e apparecchi di illuminazione e riscaldamento di classe I e II.

Tutte le apparecchiature elettriche installate in zona 2 devono avere grado di protezione almeno IPX4 (o IPX5 se si usano getti

d’acqua per la pulizia).

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- Zona 3

Essa è delimitata verticalmente dal livello del pavimento finito e dal piano orizzontatale situato a 2,25 m al di sopra del livello

del pavimento finito.

Essa è delimitata orizzontalmente dalla superficie verticale al bordo della zona 2 (o della zona 1 estesa, se manca il piatto

doccia) e dalla superficie verticale posta alla distanza di 2,40 m dalla superficie verticale precedente e parallela ad essa.

In zona 3 sono ammesse prese a spina, interruttori ed altri apparecchi di comando solo se la protezione è ottenuta mediante:

• separazione elettrica, individualmente;

• SELV;

• interruzione automatica dell’alimentazione utilizzando un interruttore differenziale avente corrente differenziale

nominale non superiore a 30 mA.

Tutte le apparecchiature elettriche installate in zona 3 devono avere grado di protezione almeno IPX1 (o IPX5 se si usano getti

d’acqua per la pulizia).

Eventuali utilizzatori alimentati da prese in zona 3 non devono entrare con nessuna loro parte nelle zone 2,1,0.

Figura tratta dalla norma CEI 64-8: dimensioni delle zone (pianta) nel caso di doccia con piatto

Figura tratta dalla norma CEI 64-8: dimensioni delle zone (alzata) nel caso di doccia con piatto

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b) Collegamento equipotenziale supplementare

È richiesto un collegamento equipotenziale supplementare che colleghi tutte le masse estranee accessibili delle zone 0,1,2,3

con i conduttori di protezione di tutte le masse situate in queste zone.

Non è necessario che le tubazioni metalliche con guaina in materiale plastico siano collegate al collegamento equipotenziale

supplementare, se non sono accessibili e se non sono connesse a parti conduttrici accessibili.

Le giunzioni devono essere realizzate conformemente a quanto prescritto dalle norme CEI 64-8; in particolare, devono essere

protette contro eventuali allentamenti o corrosioni.

I conduttori equipotenziali supplementari devono avere sezione minima non inferiore alla metà della sezione del

corrispondente conduttore di protezione. In ogni caso si devono rispettare le seguenti sezioni minime:

- 2,5 mm2

(rame) per i collegamenti protetti meccanicamente;

- 4 mm2

(rame) per i collegamenti non protetti meccanicamente.

c) Protezione addizionale contro i contatti diretti

I circuiti installati in locali contenenti bagni o docce, nelle 4 zone descritte, devono essere protetti con un interruttore

differenziale con corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA.

d) Condutture elettriche

Le condutture devono essere in classe II (doppio isolamento) o con isolamento equivalente, inoltre non devono avere alcun

rivestimento metallico.

Nelle zone 0,1,2 le condutture devono essere limitate a quelle necessarie per l’alimentazione degli apparecchi utilizzatori in tali

zone.

Nelle zone 0,1 non sono ammesse scatole di derivazione o giunzione.

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AMBIENTI A MAGGIOR RISCHIO IN CASO D’INCENDIO

La norma di riferimento è la CEI 64-8 parte 7 Sezione 751.

Il rischio relativo all’incendio dipende dalla probabilità che esso si verifichi e dall’entità del danno conseguente per le persone,

animali e cose. L’individuazione degli ambienti a maggior rischio in caso d’incendio dipende da molteplici fattori che devono

essere valutati in fase progettuale e comunque prima dell’installazione degli impianti; tali fattori potrebbero essere ad esempio:

1) Densità d’affollamento;

2) Massimo affollamento ipotizzabile;

3) Capacità di deflusso o di sfollamento;

4) Entità del danno per animali e/o cose;

5) Comportamento al fuoco delle strutture dell’edificio;

6) Presenza di materiali combustibili;

7) Tipi di utilizzazione dell’ambiente;

8) Situazione organizzativa per quanto concerne la protezione antincendio;

9) Per la definizione delle caratteristiche dell’impianto elettrico la norma succitata raggruppa tali ambienti nel seguente modo;

10) Ambienti a maggior rischio in caso d’incendio per l’elevata densità di affollamento o per l’elevato tempo di sfollamento in

caso d’incendio o per l’elevato danno ad animali e cose;

11) Ambienti a maggior rischio in caso d’incendio in quanto aventi strutture combustibili;

12) Ambienti a maggior rischio in caso d’incendio per la presenza di materiale infiammabile o combustibile in lavorazione,

convogliamento, manipolazione o deposito;

Nell’eseguire gli impianti elettrici in questi ambienti si dovranno adottare le seguenti misure:

1) I componenti elettrici devono essere limitati a quelli necessari per l’uso degli ambienti stessi, fatta eccezione per le

condutture che possono tranquillamente transitare;

2) Nel sistema di vie d’uscita non devono essere installati componenti elettrici contenenti fluidi infiammabile;

3) Negli ambienti nei quali è consentito l’accesso e la presenza del pubblico, i dispositivi di manovra, controllo e protezione,

fatta eccezione per quelli destinati a facilitare l’evacuazione, devono essere posti in luogo sola disposizione di personale

addetto, o posti entro involucri chiusi ed apribili con chiave od attrezzo;

4) Tutti i componenti elettrici devono rispettare le prescrizioni contenute nella sezione 422 della norma CEI 64-8 “protezione

contro gli incendi”;

5) Gli apparecchi d’illuminazione devono essere mantenuti ad adeguata distanza dagli oggetti illuminati, se questi ultimi sono

combustibili la distanza minima deve essere :

fino a 100w: 0,5m;

da 100 a 300w: 0,8m;

da 300 a 500w: 1m;

6) Le lampade e le altre parti componenti degli apparecchi di illuminazione devono essere protette contro le sollecitazioni

meccaniche. Gli involucri di riscaldatori, resistori ecc., non devono raggiungere temperature più elevate di quelle relative agli

apparecchi di illuminazione.

7) Non è utilizzabile il conduttore PEN (TN-C)

8) Le condutture elettriche che attraversano le vie d’uscita di sicurezza non devono costituire ostacolo al deflusso delle

persone.

9) Si devono disporre i circuiti in c.a. in modo da evitare pericolosi riscaldamenti delle parti metalliche adiacenti per effetto

induttivo

10) Le condutture (comprese quelle solo in transito) devono essere realizzate come specificato ai punti i); l) e m)

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7.1.1 Ambienti MA.R.C.I. per elevata densità di affollamento o elevato tempo di sfollamento

In aggiunta alle prescrizioni succitate, si deve osservare che quando i cavi sono raggruppati in quantità significative in rapporto

con le altre sostanze combustibili presenti, nei riguardi dei fumi e dei gas tossici si devono adottare provvedimenti analoghi a

quelli stabiliti per le altre sostanze combustibili dalle autorità competenti per il caso specifico; al riguardo si deve considerare

anche la norma CEI 20-38 “cavi isolati in gomma non propaganti l’incendio e a bassissimo sviluppo di fumi e gas tossici e

corrosivi”.

7.1.2 Ambienti MA.R.C.I. per Strutture combustibili

In aggiunta alle prescrizioni succitate, si deve osservare che i componenti dell’impianto che nel funzionamento ordinario

possono produrre archi o scintille, devono essere racchiusi in custodie aventi grado di protezione almeno IP4X, quando sono

montati su od entro strutture combustibili; si devono inoltre osservare le prescrizioni riportate al punto 751.04.3.2 della norma

succitata.

7.1.3 Ambienti MA.R.C.I. per Presenza di materiale infiammabile o combustibile

In aggiunta alle prescrizioni succitate, si deve osservare che:

i componenti elettrici devono avere grado di protezione non inferiore a IP4X

i componenti elettrici devono essere protetti contro lo stillicidio di eventuale combustibile liquido

in presenza di polvere combustibile si devono adottare misure per evitare la possibilità di accumulo della medesima sugli

apparecchi elettrici

in mancanza di elementi di valutazione delle caratteristiche del materiale infiammabile, le distanze minime da osservare dagli

apparecchi elettrici sono:

1,5 m in orizzontale e verticale verso il basso e comunque non al di sotto del pavimento

3 m in verticale e comunque non al di sopra del soffitto

Vedere in particolare il punto 751.04.4 della norma CEI 64-8.

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4.2. PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI

La protezione contro i contatti diretti si effettua per tutti i componenti dell’impianto adottando opportune misure aventi lo

scopo di impedire che una persona possa entrare in contatto con una parte attiva del circuito elettrico.

La protezione può essere parziale o totale.

protezione totale protezione parziale

isolamento ostacoli

involucri allontanamento

barriere

La scelta tra la protezione parziale o totale dipende dalle condizioni d’uso e d’esercizio dell’impianto (ad esempio potrà essere

parziale laddove l’accessibilità ai locali è riservata solo a persone addestrate).

Protezione totale

L’isolamento, destinato a impedire il contatto con parti in tensione, deve realizzare una copertura totale delle parti attive;

inoltre relativamente alle caratteristiche fisico - chimiche e allo spessore, deve essere tale da resistere alle sollecitazioni

meccaniche, chimiche, elettriche e termiche alle quali può essere sottoposto, tenendo conto della sua specifica funzione

protettiva.

Involucri e barriere sono così definiti dalle norme CEI:

Involucro - Elemento che assicura un grado di protezione appropriato contro determinati agenti esterni e un determinato grado

di protezione contro i contatti diretti in ogni direzione.

Barriera - Elemento che assicura un determinato grado di protezione contro i contatti diretti nelle direzioni abituali di accesso.

La Norma CEI EN 60529 identifica il grado di protezione di un involucro o di una barriera mediante la sigla IP seguita da due

cifre più eventuali lettere opzionali; la prima cifra indica il grado di protezione contro i contatti diretti e contro l’ingresso di

corpi estranei, la seconda cifra indica il grado di protezione contro la penetrazione dei liquidi.

Protezione parziale

La protezione parziale è ritenuta sufficiente solo in luoghi dove operano persone addestrate allo svolgimento di una specifica e

particolare attività in relazione al tipo di impianto, al tipo di operazione e alle condizioni ambientali. Si attua mediante ostacoli

o allontanamento.

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La protezione mediante ostacoli si ottiene utilizzando opportune strutture che hanno lo scopo di impedire l’avvicinamento non

intenzionale a parti di circuito in tensione e di evitare il contatto involontario dell’operatore durante interventi sul circuito

elettrico in tensione per lavori di riparazione, manutenzione, modifiche e simili che per particolari ragioni di funzionalità, non

possono essere effettuate a circuito aperto; il grado di protezione offerto dagli ostacoli realizzati impiegando birilli, parapetti

ecc., può essere inferiore a IPXXB.

Non è necessario che gli ostacoli siano fissati in modo da richiedere l’uso di un attrezzo per la rimozione; è invece

indispensabile che sia evitata la rimozione accidentale.

La protezione mediante allontanamento consiste nell’adottare opportuni criteri installativi al fine di evitare che elementi di

circuito elettrico in tensione possano trovarsi a portata di mano. Si considerano simultaneamente accessibili parti conduttrici

che distano fra di loro meno di 2,5 metri in verticale o di 2 metri in orizzontale (Fig. 5.7).

Si intendono per parti conduttrici simultaneamente accessibili non solo le parti attive del circuito elettrico ma anche le masse,

le masse estranee, i conduttori di protezione, i dispersori, i pavimenti e le pareti non isolanti.

Si ricorda che per massa estranea si intende una parte conduttrice non facente parte dell’impianto elettrico, ma in grado di

introdurre in un ambiente il potenziale di terra o altri potenziali. Si considerano masse estranee, per esempio, le tubazioni

dell’acqua, del gas, del riscaldamento e gli elementi metallici facenti parte di strutture di edifici.

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4.3. PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI

Tutti i componenti elettrici devono essere protetti contro il pericolo di contatto con parti metalliche accessibili, normalmente

non in tensione, ma che potrebbero assumere un potenziale pericoloso a seguito di un guasto o del cedimento dell’isolamento.

Questa protezione può essere classificata in due tipologie:

- Protezione attuata senza l’interruzione automatica dell’alimentazione e senza messa a terra se le condizioni del componente o

della persona sono tali da rendere il guasto non pericoloso.

- Protezione attuata attraverso l’interruzione automatica dell’alimentazione mediante apparecchi di protezione dalle

sovracorrenti o differenziali.

Protezione mediante separazione elettrica

Per garantire la protezione dai contatti si ricorre a circuiti in cui le parti attive

sono alimentate da un circuito elettrico perfettamente isolato da terra.

In questi impianti non è possibile la richiusura del circuito attraverso il

contatto mano-piedi della persona e quindi non si possono realizzare

situazioni reali di pericolo.

Questo tipo di protezione si può realizzare impiegando trasformatori di

sicurezza e linee di lunghezza limitata.

Protezione in impianti a bassissima tensione di sicurezza

In questo caso la protezione è garantita quando le parti attive sono alimentate a

tensioni non superiori a 50V a.c. e 120V d.c., adottando comunque i

provvedimenti per impedire il contatto accidentale tra i circuiti a bassissima

tensione e quelli a bassa tensione.

In alcuni casi speciali è ammessa la protezione mediante luoghi non conduttori o

collegamento equipotenziale locale non connesso a terra.

Protezione mediante doppio isolamento o isolamento rinforzato

Questi componenti elettrici hanno parti attive isolate dalle parti accessibili oltre

all’isolamento funzionale anche da un isolamento supplementare che rende

praticamente impossibile l’incidente.

Essi sono definiti di classe II.

Il collegamento delle masse al conduttore di protezione in questo caso è vietato.

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Protezione mediante interruzione dell’alimentazione

La protezione mediante l’interruzione automatica dell’alimentazione è richiesta quando a causa di un guasto, si possono

verificare sulle masse tensioni di contatto di durata e valore tali da rendersi pericolose per le persone.

La norma CEI 64-8/4 considera pericolose le tensioni di contatto e di passo superiori a 50V a.c. per gli ambienti ordinari e a

25V a.c. per gli ambienti speciali.

Se le tensioni di contatto e di passo sono superiori a questi valori è necessario interromperle in tempi opportunamente brevi,

affinché vengano evitati danni fisiologici alle persone, così come definito dalla norma IEC 60479-1.

In questo caso è quindi necessario scegliere dei dispositivi di interruzione e protezione automatici che abbiano caratteristiche di

intervento tali da garantire un adeguato livello di sicurezza.

Gli interruttori differenziali di adeguata sensibilità sono gli apparecchi maggiormente impiegati per un’efficace protezione dai

contatti indiretti, anche se non sono esclusi dispositivi di tipo differente.

Per scegliere quale apparecchio impiegare è necessario conoscere la caratteristica tempo-tensione dove rilevare per quanti

secondi o frazione di secondi un determinato valore di tensione di contatto può essere sopportato.

Per poter costruire questa caratteristica è indispensabile analizzare gli effetti che la corrente provoca nel passaggio in un corpo

umano riportata sulla norma IEC 60479-1.

Questa caratteristica definisce 4 zone di pericolosità in funzione del valore di corrente circolante per un determinato tempo.

Zona 1: nessuna reazione al passaggio della

corrente

Zona 2: abitualmente nessun effetto

fisiologicamente pericoloso

Zona 3: abitualmente nessun danno organico.

Probabilità di contrazioni muscolari e

difficoltà respiratoria; disturbi reversibili nella

formazione e conduzione di impulsi nel cuore,

inclusi fibrillazione ventricolare, che

aumentano con l’intensità di corrente ed il

tempo.

Zona 4: in aggiunta agli effetti descritti per la

zona 3 la probabilità di fibrillazione

ventricolare può aumentare fino oltre il 50%.

Si possono avere degli effetti fisiologici come

l’arresto cardio-respiratorio e gravi ustioni.

Analizzando le curve di sicurezza se ne deduce che gli interruttori differenziali con soglia di intervento di 30mA offrono un

eccellente livello di protezione dai contatti indiretti e sono preferibili ad altri dispositivi di protezione.

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Prescrizioni per sistemi di tipo TN

Dovrà essere verificata la seguente relazione (CEI 64-8 Art. 413.1.3.3)

Ia ≤ U0/Zs dove:

U0 = la tensione nominale verso terra (lato bassa tensione) dell’impianto

Zs = l’impedenza totale

Ia = la corrente (A) che provoca l’intervento automatico del dispositivo di protezione entro i tempi indicati di seguito.

Tempi d’interruzione in funzione di U0 :

U0 (V) = 120 230 400 >400

T (s) = 0,8 0,4 0,2 0,1

Per il calcolo dell’impedenza dell’anello di guasto si propone la seguente formula:

Zs = 1,5*√√√√[(RE+RL+RPE)^2 + (XE+XL+XPE)^2] dove :

XE e RE = impedenza equivalente del trasformatore nei suoi componenti

XL e RL = impedenza dei conduttori di fase

XPE e RPE = l’impedenza del conduttore PE

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4.4. PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE CONTRO I SOVRACCARICHI

La norma CEI 64-8/4 prescrive che i circuiti di un impianto (salvo eccezioni) debbano essere provvisti di dispositivi di

protezione adatti ad interrompere correnti di sovraccarico prima che esse possano provocare un riscaldamento eccessivo ed il

conseguente danneggiamento dell’isolante dei cavi.

Per garantire tale protezione é necessario che vengano rispettate le seguenti regole:

Ib ≤ In ≤ Iz e If ≤ 1,45 Iz dove:

Ib = Corrente di impiego del circuito

In = Corrente nominale dell’interruttore

Iz = Portata a regime permanente del cavo

If = Corrente di sicuro funzionamento dell’interruttore automatico

La prima regola soddisfa le condizioni generali di protezione dal sovraccarico.

La seconda regola, impiegando per la protezione dal sovraccarico un interruttore automatico, é sempre verificata, poiché la

corrente di sicuro funzionamento If non é mai superiore a 1,45 In (1,3 In secondo CEI EN 60947-2; 1,45 In secondo CEI EN

60898).

Essa deve essere invece verificata nel caso in cui il dispositivo di protezione sia un fusibile.

Analizzando la regola generale di protezione Ib ≤ In ≤ Iz risulta evidente che si possono ottenere due condizioni di protezione

distinte:

- condizione di massima protezione, realizzabile scegliendo un interruttore con una corrente nominale prossima o uguale

alla corrente di impiego Ib;

- condizione di minima protezione scegliendolo con una corrente nominale prossima o uguale alla massima portata del

cavo.

Scegliendo la condizione di massima protezione si potrebbero verificare delle situazioni tali da pregiudicare la continuità di

servizio, perché sarebbe garantito l’intervento dell’interruttore anche in caso di anomalie sopportabili.

Per contro la scelta di un interruttore con una corrente regolata uguale alla portata del cavo porterebbe alla massima continuità

di servizio a discapito del massimo sfruttamento del rame installato.

Queste considerazioni vengono demandate al progettista in funzione del tipo di circuito da realizzare.

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4.5. PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE CONTRO I CORTOCIRCUITI

La protezione contro i cortocircuiti ha lo scopo di interrompere le correnti circolanti in caso di guasto dei conduttori del

circuito prima che tali correnti possano diventare pericolose a causa degli effetti termici e meccanici prodotti nelle connessioni

e nei conduttori stessi.

Tutte le condutture relative agli impianti elettrici di cui al presente appalto sono protette contro i corto circuiti mediante

l’impiego di interruttori automatici magnetotermici o fusibili secondo le modalità riportate nella norma CEI 64-8.

Le condizioni richieste per la protezione dal cortocircuito sono sostanzialmente le seguenti:

- l’apparecchio deve essere installato all’inizio della conduttura protetta, con

una tolleranza di 3m dal punto di origine (se non vi é pericolo d’incendio e si

prendono le ordinarie precauzioni atte a ridurre al minimo il rischio di

cortocircuito);

- l’apparecchio non deve avere corrente nominale inferiore alla corrente

d’impiego (questa condizione é imposta anche per la protezione da

sovraccarico)

- l’apparecchio di protezione deve avere potere di interruzione non inferiore

alla corrente presunta di cortocircuito nel punto ove l’apparecchio stesso é

installato;

- l’apparecchio deve intervenire, in caso di corto-circuito che si verifichi in

qualsiasi punto della linea protetta, con la necessaria tempestività al fine di evitare che gli isolanti assumano temperature

eccessive.

4.6. PROTEZIONE CONTRO LE SOVRATENSIONI

Compito degli SPD (surge protective device / limitatori di sovratensione) è proteggere gli impianti elettrici, informatici, di

telecomunicazione e i rispettivi componenti dalle sovratensioni.

Per quanto riguarda gli impianti elettrici, gli SPD vanno usati come componente dell’ LPS (impianto di protezione contro i

fulmini) interno, il cui compito è quello di evitare che durante il passaggio della corrente di fulmine si inneschino scariche

pericolose all’interno della struttura protetta.

Gli SPD si dividono in:

- spinterometri autoestinguenti: si basano sul principio di funzionamento dello spinterometro, ma sono in grado di

estinguere l’arco elettrico che si innesca al momento della scarica; si utilizzano per estinguere le correnti di fulmine

(onda 10/350 µs, valore di alcune centinaia di kA)

- varistori: si basano sul principio di formazione di un cortocircuito e successiva estinzione dello stesso mediante

resistenza non lineare

In particolare è necessario evitare delle scariche pericolose tra l’LPS esterno e:

- corpi metallici con notevole estensione lineare

- impianti esterni che entrano nella struttura

- impianti interni alla struttura

Per evitare l’innesco di scariche pericolose si può ricorrere a:

- collegamenti equipotenziali, realizzati con conduttori equipotenziali

- collegamenti equipotenziali, realizzati con SPD, se non è possibile eseguire direttamente il collegamento con

conduttori equipotenziali

- isolamento (non applicabile per corpi metallici esterni o impianti esterni).

L’applicazione dei sopra citati provvedimenti è subordinata alla valutazione del rischio R associato ad una fulminazione e al

suo confronto con il rischio accettabile Ra : se R ≤ Ra , non è necessario prevedere alcuna misura di protezione.

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Nel caso di collegamenti equipotenziali per impianti esterni i conduttori attivi devono essere collegati per mezzo di SPD.

Gli SPD devono essere posti all’ingresso della linea elettrica di alimentazione nella struttura protetta.

Gli SPD così scelti, però, possono portare ad una scarsa protezione di alcune parti dell’impianto e degli apparecchi.

4.7. CADUTA DI TENSIONE

La tensione ai morsetti degli apparecchi utilizzatori, in condizioni ordinarie di servizio, non deve risultare inferiore al valore

più basso indicato nelle norme.

In pratica si può ritenere soddisfatta tale condizione, se la caduta di tensione, tra l’inizio dell’impianto ed i morsetti di un

qualsiasi apparecchio utilizzatore, non superi il 4% della tensione nominale del sistema.

Tale caduta è calcolata essendo inseriti e funzionanti al rispettivo carico nominale tutti gli apparecchi utilizzatori suscettibili di

funzionare contemporaneamente.

In particolare tale caduta di tensione viene ripartita, tra l’alimentazione degli impianti e gli apparecchi utilizzatori, come segue:

- 3% lungo le linee generali di alimentazione dal quadro generale del fabbricato ai sottoquadri secondari di distribuzione;

- 1% lungo le linee di alimentazione dal sottoquadro di distribuzione all’utilizzatore.

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4.8. SCELTA E MESSA IN OPERA DELLE CONDUTTURE ELETTRICHE

a) caratteristiche dei conduttori

Tutti i cavi impiegati nella realizzazione degli impianti elettrici dovranno essere rispondenti alle norme UNEL e CEI.

In particolare, nella realizzazione degli impianti saranno impiegati i seguenti tipi di cavi:

- cavi con conduttore flessibile in rame, unipolari, isolati in PVC, non propaganti l’incendio (CEI 20-22) tipo N07V-K,

tensione nominale 450/750V per circuiti di energia posati entro tubazioni;

- cavi con conduttore flessibile in rame, multipolari, isolati in PVC, sotto guaina in PVC, non propaganti l’incendio

(CEI 20-22) tipo FROR 450/750V, tensione nominale 450/750V per circuiti di energia posati entro tubazioni o per il

collegamento di apparecchiature mobili;

- cavi con conduttori flessibili in rame, unipolari o multipolari, isolati in gomma HEPR ad alto modulo sotto guaina in

PVC, non propaganti l’incendio (CEI 20-22) tipo FG7(O)R tensione nominale 0,6/1 kV, per circuiti di energia e per

comandi o segnalazioni, posati su passerelle, nei sottopavimenti o a vista;

b) individuazione dei conduttori

I cavi saranno contrassegnati in modo da individuare prontamente il servizio a cui appartengono; inoltre, i singoli conduttori

saranno contrassegnati in modo da individuare la funzione.

L'individuazione potrà essere effettuata con codice alfanumerico o con i colori.

c) colori distintivi dei cavi

I conduttori impiegati nell'esecuzione degli impianti devono essere contraddistinti dalle colorazioni previste dalle vigenti

tabelle di unificazione CEI-UNEL 00722-74 e 00712.

In particolare la colorazione dei conduttori dovrà essere diversificata, in relazione alle classi di appartenenza dei conduttori, in

modo da rendere perfettamente distinguibili tra loro le tre fasi, il neutro e il PE.

I colori dovranno essere:

- marrone, nero, grigio, per le tre fasi di potenza;

- blu per il conduttore del neutro;

- giallo verde per il conduttore della terra;

- rosso per i conduttori positivi in c.c.;

- nero per i conduttori negativi in c.c.

Questi ultimi due dovranno essere localizzati entro apposite tubazioni, in quanto appartenenti a circuiti a corrente continua.

d) sezioni minime e cadute di tensioni massime ammesse

Le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza dei circuiti (affinché la caduta di

tensioni non superi il valore del 4% della tensione a vuoto), devono essere scelte tra quelle unificate. In ogni caso non devono

essere superati i valori delle portate di corrente ammesse, per i diversi tipi di conduttori, dalle tabelle di unificazione CEI-

UNEL.

Indipendentemente dai valori ricavati con le precedenti indicazioni, le sezioni minime ammesse per i conduttori di rame sono:

- 0,75 mm2

per i circuiti di segnalazione e telecomando;

- 1,5 mm2

per illuminazione di base, derivazione per prese a spina per altri apparecchi di illuminazione e per apparecchi con

potenza unitaria inferiore o uguale a 1,5 kW;

- 2,5 mm2

per derivazione con o senza prese a spina per utilizzatori con potenza unitaria superiore a 1,5 kW e inferiore o

uguale a 2,2 kW;

- 4 mm2

per montanti singoli o linee alimentanti singoli apparecchi utilizzatori con potenza nominale superiore a 2,2 kW;

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e) sezione minima dei conduttori neutri

La sezione dei conduttori neutri non deve essere inferiore a quella dei corrispondenti conduttori di fase. Per conduttori in

circuiti polifasi, con sezione superiore a 16 mm2

, la sezione dei conduttori neutri può essere ridotta alla metà di quella dei

conduttori di fase, con il minimo tuttavia di 16 mm2

(per conduttori in rame), purché siano soddisfatte le condizioni degli artt.

522, 524.1, 524.2, 524.3, 543.1.4. delle norme CEI 64-8

f) sezione dei conduttori di terra e protezione

La sezione dei conduttori di terra e di protezione, cioè dei conduttori che collegano all'impianto di terra le parti da proteggere

contro i contatti indiretti, non deve essere inferiore a quella indicata nella tabella 1, tratta dalla tab. 54F delle norme CEI 64-8.

(Vedi anche le prescrizioni riportate agli artt. 543, 547.1.1., 547.1.2. e 547.1.3. delle norme CEI 64-8)

g) propagazione del fuoco lungo i cavi

I cavi in aria installati individualmente, cioè distanziati fra loro di almeno 250 mm, devono rispondere alla prova di non

propagazione delle norme CEI 20-35.

Quando i cavi sono raggruppati in ambiente chiuso in cui sia da contenere il pericolo di propagazione di un eventuale incendio,

essi devono avere i requisiti di non propagazione dell'incendio in conformità alle norme CEI 20-22

h) provvedimenti contro il fumo

Allorché i cavi siano installati in notevole quantità in ambienti chiusi frequentati dal pubblico e di difficile e lenta evacuazione,

si devono adottare sistemi di posa atti a impedire il dilagare del fumo negli ambienti stessi o in alternativa ricorrere all'impiego

di cavi a bassa emissione di fumo secondo le norme CEI 20-37 e 20-38

i) problemi connessi allo sviluppo di gas tossici e corrosivi

Qualora cavi in quantità rilevanti siano installati in ambienti chiusi frequentati dal pubblico, oppure si trovino a coesistere, in

ambiente chiuso, con apparecchiature particolarmente vulnerabili da agenti corrosivi, deve essere tenuto presente il pericolo

che i cavi stessi bruciando sviluppino gas tossici o corrosivi.

Ove tale pericolo sussista occorre fare ricorso all'impiego di cavi aventi la caratteristica di non sviluppare gas tossici e

corrosivi ad alte temperature, secondo le norme CEI 20-38.

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4.9. IMPIANTO DI MESSA A TERRA E CONDUTTORI DI PROTEZIONE

L’impianto di messa a terra deve essere realizzato in modo tale che il valore della resistenza di terra sia coordinato con le

caratteristiche dei dispositivi d’interruzione automatica dell’alimentazione.

L`impianto di terra è costituito dall’insieme dei dispersori e dalla rete dei conduttori di protezione.

I dispersori sono costituiti da picchetti profilati a croce in acciaio zincato, infissi nel terreno, entro pozzetti ispezionabili e

collegati tra loro mediante tondino in Fe-Zn oppure corda di rame nuda. I dispersori dovranno garantire un’elevata affidabilità

ed efficienza nel tempo in modo tale da mantenere stabile il valore della resistenza di terra.

La profondità di messa in opera dei dispersori deve essere tale che fenomeni di congelamento o di essiccamento non

influenzino la resistenza di terra.

Il collettore o nodo principale di terra deve essere costituito da una barra installata preferibilmente nel quadro generale. Ad

esso dovranno essere collegati il conduttore di terra, i conduttori di protezione, i conduttori equipotenziali principali e

supplementari.

I conduttori di protezione possono essere costituiti da:

- anime di cavi multipolari che fanno parte della stessa conduttura dei conduttori attivi - cavi nudi o cavi unipolari che non

fanno parte della stessa conduttura dei conduttori attivi.

- rivestimenti metallici ed armature di cavi, tubi protettivi e canalette quando: sia assicurata una conduttanza almeno pari a

quella risultante per il relativo conduttore di protezione; sia assicurata la protezione contro il danneggiamento meccanico,

chimico ed elettrochimico.

- involucri metallici, ad es. guaine, schermi ed armature di alcuni cavi quando sia possibile effettuare connessioni nei punti

predisposti per le derivazioni e quando siano presenti le suddette condizioni.

- masse estranee d’adeguate caratteristiche purché siano assicurate contemporaneamente le seguenti condizioni: la loro

continuità elettrica sia realizzata in modo che sia assicurata la protezione contro i danneggiamenti meccanici, chimici ed

elettrochimici; la conduttanza sia almeno uguale a quella del conduttore di protezione corrispondente; non possano essere

rimosse se non sono previsti, in caso di rimozione, provvedimenti sostitutivi.

I tubi contenenti gas non devono essere usati come conduttori di protezione.

Relazione tra le sezioni dei conduttori di protezione e dei conduttori di fase (Tabella 54F - CEI 64-8)

Sezione dei conduttori di fase dell’impianto

S (mm2)

Sezione minima del corrispondente conduttore di

protezione Sp (mm2)

S ≤ 16 SP = S

16 < S ≤ 35 16

S > 35 SP = S/2

I valori indicati in tabella possono essere considerati solo se i conduttori di protezione sono dello stesso materiale del

conduttore di fase.

La sezione di ogni conduttore di protezione che non faccia parte della conduttura d’alimentazione non deve essere, in ogni

caso, inferiore a:

2,5 mmq se è prevista una protezione meccanica;

4 mmq se non è prevista una protezione meccanica.

I conduttori di protezione (PE) da distribuire nei locali sono indicati, sia come sezione sia come percorsi, nelle tavole grafiche

di progetto.

In presenza di un sistema TT la sezione massima del conduttore di protezione può essere limitata a 25 mm2 (rame) o 35 mm2

(alluminio) come indicato nella variante V2 della norma 64-8.

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I conduttori di terra devono essere conformi a quanto indicato per i conduttori di protezione e la loro sezione deve essere in

accordo con la tabella seguente. Si raccomanda che tali conduttori abbiano un percorso breve e non siano sottoposti a sforzi

meccanici. Le giunzioni con i dispersori, eseguite con saldatura o manicotto, non dovranno danneggiare né il dispersore, ne il

conduttore.

Sezioni convenzionali minime dei conduttori di terra (CEI 64-8)

Protetti meccanicamente Non protetti meccanicamente

Protetti contro la corrosione Secondo tab. precedente 16 mm2 rame

16 mm2 ferro zincato

Non protetti contro la

corrosione

25 mm2 rame

50 mm2 ferro zincato

I conduttori equipotenziali principali devono avere una sezione minima di 6 mm2 (rame), che può essere considerata

sufficiente in tutti i casi. Per i conduttori di alluminio tale sezione è di 16 mm2, mentre per quelli di acciaio è di 50mm2. Essi

dovranno essere collegati al nodo di terra principale.

Tutte le tubazioni metalliche alimentanti servizi dell’edificio (acqua, gas, ecc.), le parti strutturali metalliche dell’edificio, le

canalizzazioni del riscaldamento e condizionamento, devono essere collegate all’impianto di terra.

I conduttori equipotenziali supplementari devono avere le seguenti caratteristiche:

- per collegamento di due masse, sezione non inferiore a quella del più piccolo conduttore di protezione collegato a

queste masse;

- per collegamento tra massa e massa estranea, sezione non inferiore alla metà della sezione del corrispondente

conduttore di protezione;

- in ogni caso, sezione non inferiore ai limiti sopra descritti per i conduttori protezione;

In basa alla variante V2 della norma 64-8, non è richiesta, per i conduttori equipotenziali supplementari, una sezione maggiore

di 6 mm2, ad esclusione dei locali medici dove si applica la sezione 710 della norma (sezione sempre maggiore od uguale a 6

mm2).

L’immagine seguente è tratta dalla norma CEI 64-8

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4.10. ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

In tutte le unità abitative, ambienti, e parti comuni degli edifici in cui è richiesto per legge l’abbattimento delle barriere

architettoniche (Legge n. 13 del 09/01/89), i componenti elettrici (quadri generali, interruttori, prese, campanelli, pulsanti,

citofoni, ecc) necessari alla libera fruizione degli spazi e delle attrezzature in essi contenute, devono essere accessibili anche a

persona su sedia a ruote.

Nella tabella 1 sono evidenziate le fasce di altezza (in cm) prescritte dal DM n. 236 del 14/6/89.

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5. DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI

5.1. QUADRI ELETTRICI

Nell’impianto sono previsti i seguenti quadri elettrici:

sigla denominazione

A.01 GENERALE

E.05 AMPLIAMENTO EST

5.2. ESECUZIONE IMPIANTI

L’impianto elettrico in tali locali è realizzato principalmente a vista, con conduttori non propaganti l’incendio di tipo FG7R

infilati entro tubazioni rigide in PVC o posate entro canali in acciaio zincato.

L’illuminazione ordinaria sarà effettuata con armature stagne.

L’illuminazione d’emergenza viene effettuata con apparecchi autonomi, dotati di lampada da 24W, che in caso di mancanza

tensione dovranno garantire per almeno un’ora un’adeguata illuminazione delle aree antipanico e delle vie d’esodo.

L’impianto di forza motrice è composto da più circuiti che alimenteranno prese di forza motrice di tipo standard.

L’alimentazione degli impianti è derivata dal quadro elettrico generale, esso è del tipo da pavimento in metallo, provvisto di

porta di chiusura, installato in posizione accessibile e riparati da eventuali sollecitazioni meccaniche e termiche.

5.3. IMPIANTO DI MESSA A TERRA

L’impianto di messa a terra sarà composto da dispersori, conduttori di terra, nodi di terra, conduttori di protezione, conduttori

equipotenziali.

L’impianto di messa a terra del nuovo ampliamento sarà collegato all’impianto di terra di stabilimento.

La rete elettrosaldata di fondazione sarà usata come elemento dispersore.

5.4. IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Sarà installato un impianto fotovoltaico in copertura con potenza di picco pari a 31 kWp.

Gli inverter saranno posizionati all’esterno, in modo che in caso di sgancio dell’alimentazione elettrica non vi sia tensione

all’interno della struttura.

L’installazione dell’impianto fotovoltaico dovrà essere realizzata in conformità alle pertinenti circolari dei Vigili del Fuoco ove

applicabili.

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6. DESCRIZIONE DEI MATERIALI UTILIZZATI

6.1. QUALITA’ DEI MATERIALI

Tutti i materiali forniti e posti in opera sono della migliore qualità lavorati a perfetta regola d’arte e corrispondenti al servizio a

cui sono stati destinati.

Essi devono avere caratteristiche conformi alle Norme C.E.I. ed alle tabelle di unificazione UNEL, e dove possibile saranno

ammessi al regime del Marchio Italiano di qualità (IMQ) o comunque a certificazione analoga e del marchio CE. Dovranno

inoltre permettere di soddisfare le misure di protezione per la sicurezza, le prescrizioni per il funzionamento corretto per l’uso

previsto dell’impianto e le prescrizioni relative all’ambiente d’installazione.

Di seguito sono riportate le principali caratteristiche costruttive, nonché le prescrizioni per la perfetta messa in opera dei

materiali e apparecchiature da impiegare nell’impianto elettrico in oggetto.

6.2. TUBAZIONI

La distribuzione elettrica ed impiantistica è effettuata con l’installazione delle seguenti tipologie di cavidotti:

- tubo isolante flessibile in PVC pesante (CEI 23-14), diametro interno minimo 16 mm, per l’installazione sotto intonaco in

tracce su pareti in muratura o sotto pavimento;

- tubo isolante rigido in PVC pesante (CEI 23-8), diametro interno minimo 16 mm, completo di: raccordi, giunti, curve ad

innesto rapido con grado di protezione IP55 e accessori di fissaggio.

6.3. CANALI PORTACAVI

- canale in lamiera d’acciaio zincato a caldo (CEI 23-31), completo di separatori per circuiti funzionanti a tensioni nominali

diverse, coperchio IP40, altezza minima 75 mm, uscite cavi realizzate con pressacavo.

6.4. CAVI ELETTRICI

I conduttori utilizzati devono essere dotati del marchio IMQ o di altro marchio equivalente.

Devono essere rispondenti alle specifiche delle Norma CEI 20-22: “CAVI CON CARATTERISTICHE DI NON

PROPAGAZIONE D’INCENDIO A RIDOTTA EMISSIONE DI GAS TOSSICI E CORROSIVI”.

I conduttori dei cavi di bassa tensione saranno contraddistinti con le colorazioni previste dalle vigenti tabelle CEI-UNEL

00722 e 00712 e precisamente:

- conduttore di fase: nero o marrone o grigio

- conduttore di neutro: blu chiaro

- conduttore di protezione: giallo-verde

I nuovi conduttori da impiegare in:

- tubazioni di PVC rigido, in esecuzione a vista,

- tubazioni di PVC flessibile pesante, in esecuzione sottotraccia,

- cablaggi interni ai quadri di distribuzione e comando,

saranno essere in rame flessibile con isolamento in PVC, tipo NO7V-K (CEI 20-38)

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Pag. 29

I conduttori da impiegare in:

- canali e passerelle in lamiera zincata o verniciata.

- tubazioni e cavidotti in PVC o altro materiale interrati,

saranno in rame flessibile con isolamento in gomma G7 e guaina in PVC, tipo FG7(O)-R, tensione nominale 0,6 – 1 kV (CEI

20-38).

Le sezioni da utilizzare non saranno in ogni caso inferiori rispettivamente a 1,5 mmq per i circuiti luce e 2,5 mmq per i circuiti

prese FM.

6.5. QUADRI ELETTRICI

I quadri saranno del tipo da pavimento, installati nella posizione indicata sugli elaborati grafici.

Essi devono essere rispondenti alle prescrizioni di legge e conforme alle norme CEI 17-13 (quadri BT) e alla norma 23-51

(quadri per uso domestico e similare).

In particolare ogni quadro deve essere costituito con materiali atti a resistere alle sollecitazione meccaniche, elettriche e

termiche che possono verificarsi in servizio normale e in condizioni di corto circuito.

Saranno utilizzati quadri in lamiera d'acciaio, con spessore non inferiore a 2 mm, verniciata con polveri epossidiche; detti

quadri saranno del tipo monoblocco o a struttura componibile, realizzati in modo tale da consentire l’installazione futura di

ulteriori apparecchiature (almeno il 30%) con l’aggiunta di elementi e senza modifiche sostanziali alle strutture. Le eventuali

sbarre di distribuzione dovranno essere dimensionate con un margine minimo del 40% in più dell’assorbimento totale di

corrente.

I centralini di zona saranno in materiale plastico, adatti per l’installazione a parete o ad incasso con apposita controcassa.

Saranno dotati di portina fumé con dispositivo di chiusura.

Tutti i circuiti ausiliari e di potenza dovranno fare capo a morsettiera numerata costituita da morsetti in materiale isolante

fissati a scatto su barra DIN. I conduttori attestati devono essere siglati con analoga numerazione. Le connessioni dei cavi

dovranno essere effettuate con capicorda applicati a pressione con apposite pinze.

Tutti i conduttori di protezione e di terra in arrivo e/o in partenza dal quadro verranno attestati su una sbarra di terra in rame. I

conduttori verranno collegati singolarmente mediante viti con dado, rosette elastiche e capicorda ad occhiello. Il collegamento

delle parti mobili o asportabili del quadro, sarà eseguito con cavo flessibile di colore giallo-verde o con treccia di rame

stagnato di sezione non inferiore a 6 mmq, muniti alle estremità di capicorda a compressione di tipo ad occhiello.

Le porte apribili con cerniera, con cristallo, dovranno essere dotate di chiusura a chiave con innesto triangolare o similare.

Per consentire l’ingresso dei cavi, il contenitore sarà dotato, di fessure chiuse con coperchi fissati con viti.

I quadri dovranno essere dotati di un vano apposito per la conservazione degli schemi elettrici e di targa d’identificazione a

Norme CEI con il nome del costruttore del quadro, numero di matricola, tensione nominale, marchio CE. Le linee in partenza e

i relativi interruttori dovranno essere identificati con apposite targhette in accordo con quanto indicato sullo schema unifilare.

Il grado di protezione dei quadri sarà IP40 o IP55 a seconda del locale in cui saranno installati.

Alla consegna degli impianti il quadro viene corredato di una copia aggiornata degli schemi elettrici.

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6.6. CASSETTE DI DERIVAZIONE

Le cassette di derivazione in esecuzione sottotraccia saranno in materiale plastico autoestinguente con anello superiore

rinforzato, ingresso tubazioni tramite finestre sui lati e sul fondo, sfondabili a pressione; saranno provviste di coperchio fissato

con viti in acciaio.

Le cassette del tipo a vista saranno in materiale plastico, con coperchio stagno fissato con viti imperdibili in acciaio o in

materiale isolante. L’ingresso delle tubazioni deve essere effettuato con raccordi stagni ad innesto rapido.

Le giunzioni di circuiti elettrici al loro interno, verranno eseguite esclusivamente con morsetti a cappuccio e serraggio a vite.

Tali contenitori sono posti in opera in posizione tale da essere facilmente apribili ed ispezionabili e tale da facilitare l’infilaggio

dei conduttori.

Sono conformi alle Norme CEI 68-8 e sono provviste di Marchio IMQ o certificazione equivalente.

Le scatole portafrutto sono dedicate al contenimento di tutte le apparecchiature elettriche di comando (interruttori, pulsanti,

ecc.) e di utilizzo (prese). Si sconsigliano le giunzioni in tali scatole.

Crespignaga di Maser, 14 Luglio 2014

IL TECNICO

ING. GIANCARLO FAVARO

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Pag. 31

7. CALCOLI ILLUMINOTECNICI

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Data: 14.07.2014 Redattore: Studio Favaro

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Indice

Caminetti Montegrappa S.p.a. - Ampliamento ESTCopertina progetto 1Indice 2OVA 34059 EVERDRY 58/1 NC

Scheda tecnica apparecchio 3Zumtobel 42 174 390 SCUBA PM 2/49W T16 EVG V2A [STD]

Scheda tecnica apparecchio 4Zumtobel 42 179 153 ELEEA LRO-D/I 2/49W LDE WH ASI1000 L840 [STD]

Scheda tecnica apparecchio 5Zumtobel 42 174 383 SCUBA PC 2/49W T16 EVG V2A [STD]

Scheda tecnica apparecchio 6Zumtobel 42925196 GRAFT 280W LED840 L660 PM WB LDO WH [STD]

Scheda tecnica apparecchio 7Ampliamento est LED

Riepilogo 8Risultati illuminotecnici 9

ArchivioRiepilogo 10Risultati illuminotecnici 11

Ufficio di presidioRiepilogo 12Risultati illuminotecnici 13

Spogliatoio uominiRiepilogo 14Risultati illuminotecnici 15

Tettoia carico/scaricoRiepilogo 16Risultati illuminotecnici 17Superfici locale

postazione di lavoro 1Panoramica risultati 18

Pensilina carica mulettiRiepilogo 19Risultati illuminotecnici 20Superfici locale

postazione di lavoro 2Panoramica risultati 21

Ampliamento est ILL SICScene luce

Illuminazione di sicurezzaRiepilogo 22Risultati illuminotecnici 23

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OVA 34059 EVERDRY 58/1 NC / Scheda tecnica apparecchio

Per un'immagine della lampada consultare il nostro catalogo lampade.

Emissione luminosa 1:

80

120

160

cd/klm η = 82%C0 - C180 C90 - C270

0° 15° 30° 45°

60°

75°

90°

105°

120°

135°150°165°180°165°150°135°

120°

105°

90°

75°

60°

45° 30° 15° 0°

Classificazione lampade secondo CIE: 87 CIE Flux Code: 33 60 83 87 82

Emissione luminosa 1:

Valutazione di abbagliamento secondo UGR

ρ Soffitto 70 70 50 50 30 70 70 50 50 30

ρ Pareti 50 30 50 30 30 50 30 50 30 30

ρ Pavimento 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20

Dimensioni del localeX Y

Linea di mira perpendicolareall'asse delle lampade

Linea di mira parallelaall'asse delle lampade

2H 2H 12.1 13.4 12.5 13.9 14.4 9.3 10.7 9.8 11.1 11.7

3H 14.7 15.9 15.2 16.4 17.0 10.5 11.8 11.0 12.3 12.8

4H 16.0 17.1 16.5 17.7 18.2 10.9 12.1 11.5 12.6 13.2

6H 17.3 18.4 17.8 18.9 19.5 11.2 12.3 11.7 12.8 13.4

8H 17.9 18.9 18.4 19.5 20.1 11.3 12.3 11.8 12.9 13.5

12H 18.5 19.5 19.0 20.1 20.7 11.3 12.4 11.9 12.9 13.5

4H 2H 12.7 13.9 13.3 14.4 15.0 10.8 12.0 11.4 12.5 13.1

3H 15.6 16.6 16.1 17.2 17.8 12.5 13.5 13.1 14.1 14.7

4H 17.1 18.0 17.7 18.6 19.2 13.2 14.1 13.8 14.7 15.3

6H 18.6 19.4 19.2 20.0 20.7 13.6 14.5 14.3 15.1 15.8

8H 19.3 20.0 19.9 20.7 21.4 13.8 14.6 14.4 15.2 15.9

12H 20.0 20.7 20.6 21.3 22.0 13.9 14.6 14.5 15.2 15.9

8H 4H 17.5 18.2 18.1 18.8 19.5 14.4 15.2 15.1 15.8 16.5

6H 19.2 19.9 19.9 20.5 21.2 15.4 16.0 16.0 16.7 17.4

8H 20.1 20.7 20.8 21.4 22.1 15.7 16.3 16.4 17.0 17.7

12H 21.0 21.5 21.7 22.2 23.0 16.0 16.5 16.7 17.2 17.9

12H 4H 17.5 18.2 18.1 18.8 19.5 14.7 15.5 15.4 16.1 16.8

6H 19.3 19.9 20.0 20.6 21.3 15.9 16.5 16.5 17.1 17.9

8H 20.3 20.8 21.0 21.5 22.3 16.4 16.9 17.1 17.6 18.4

Variazione della posizione dell'osservatore per le distanze delle lampade S

S = 1.0H +0.1 / -0.1 +0.1 / -0.1

S = 1.5H +0.2 / -0.2 +0.2 / -0.2

S = 2.0H +0.3 / -0.3 +0.4 / -0.6

Tabella standard BK11 BK13

Addendo di correzione

4.0 -1.3

Indici di abbagliamento corretti riferiti a 920lm Flusso luminoso sferico

Pagina 3

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Zumtobel 42 174 390 SCUBA PM 2/49W T16 EVG V2A [STD] / Scheda tecnica apparecchio

Emissione luminosa 1:

80

120

160

200

cd/klm η = 95%C0 - C180 C90 - C270

0° 15° 30° 45°

60°

75°

90°

105°

120°

135°150°165°180°165°150°135°

120°

105°

90°

75°

60°

45° 30° 15° 0°

Classificazione lampade secondo CIE: 83 CIE Flux Code: 34 65 87 83 95 Apparecchio stagno -30°C 2/49W; per T16, con reattore elettronico; armatura in poliestere rinforzato con fibre di vetro, privo di alogeni, in grigio chiaro; rifrattore in PMMA (polimetilmetacrilato) resistente agli UV, stampato in pezzo unico e operato con prismi interni, montaggio con molle standard V2A su soffitti, pareti o binari portanti; riflettore in lamiera d'acciaio zincata, verniciata in bianco. Cablaggio passante solo con singoli conduttori termoresistenti (vedi accessori da ordinare a parte) oppure cablaggio alternato monolaterale dentro/fuori; innesto pentapolare. Omologato per montaggio in ambienti interni oppure esterni coperti da tettoie (vedi istruzioni di montaggio). Apparecchio cablato senza alogeni. Conforme ai requisiti previsti da IFS (International Food Standards) e BRC (British Retail Consortium). Protezione: IP65, classe isolamento: SC1, collaudo filo incandescente 650°C; misure: 1594 x 167 x 125 mm; peso: 3.17 kg.

Emissione luminosa 1:

Valutazione di abbagliamento secondo UGR

ρ Soffitto 70 70 50 50 30 70 70 50 50 30

ρ Pareti 50 30 50 30 30 50 30 50 30 30

ρ Pavimento 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20

Dimensioni del localeX Y

Linea di mira perpendicolareall'asse delle lampade

Linea di mira parallelaall'asse delle lampade

2H 2H 19.8 21.0 20.3 21.6 22.2 16.3 17.6 16.8 18.1 18.7

3H 21.9 23.1 22.5 23.6 24.3 17.6 18.7 18.1 19.3 19.9

4H 22.9 24.0 23.5 24.5 25.2 18.0 19.1 18.5 19.6 20.3

6H 23.9 24.9 24.5 25.5 26.2 18.2 19.2 18.8 19.8 20.5

8H 24.4 25.4 25.0 26.0 26.7 18.3 19.2 18.9 19.8 20.5

12H 24.9 25.9 25.6 26.5 27.2 18.3 19.2 18.9 19.8 20.5

4H 2H 20.3 21.4 20.9 22.0 22.6 17.8 18.9 18.4 19.5 20.1

3H 22.6 23.6 23.2 24.2 24.9 19.2 20.1 19.8 20.7 21.4

4H 23.7 24.6 24.4 25.2 25.9 19.6 20.5 20.3 21.1 21.8

6H 25.0 25.7 25.6 26.4 27.1 20.0 20.7 20.6 21.3 22.1

8H 25.6 26.3 26.3 27.0 27.7 20.0 20.7 20.7 21.4 22.2

12H 26.3 26.9 26.9 27.6 28.4 20.1 20.7 20.8 21.4 22.2

8H 4H 23.9 24.6 24.6 25.3 26.0 20.5 21.2 21.2 21.8 22.6

6H 25.4 26.0 26.1 26.7 27.5 21.1 21.6 21.8 22.3 23.1

8H 26.2 26.7 26.9 27.4 28.3 21.3 21.8 22.0 22.5 23.3

12H 27.1 27.5 27.8 28.3 29.1 21.4 21.9 22.1 22.6 23.4

12H 4H 23.9 24.5 24.6 25.2 26.0 20.7 21.3 21.4 22.0 22.8

6H 25.4 26.0 26.2 26.7 27.5 21.5 22.0 22.2 22.7 23.5

8H 26.3 26.8 27.1 27.5 28.3 21.8 22.2 22.5 23.0 23.8

Variazione della posizione dell'osservatore per le distanze delle lampade S

S = 1.0H +0.1 / -0.1 +0.1 / -0.1

S = 1.5H +0.2 / -0.2 +0.2 / -0.3

S = 2.0H +0.4 / -0.4 +0.5 / -0.6

Tabella standard BK10 BK14

Addendo di correzione

10.7 5.3

Indici di abbagliamento corretti riferiti a 8600lm Flusso luminoso sferico

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Zumtobel 42 179 153 ELEEA LRO-D/I 2/49W LDE WH ASI1000 L840 [STD] / Scheda tecnica apparecchio

Emissione luminosa 1:

100

150

200

250

300

cd/klm η = 87%C0 - C180 C90 - C270

0° 15° 30° 45°

60°

75°

90°

105°

120°

135°150°165°180°165°150°135°

120°

105°

90°

75°

60°

45° 30° 15° 0°

Classificazione lampade secondo CIE: 63 CIE Flux Code: 65 90 98 63 88 App. sospensione con ottica LRO, emissione diretta (70%) /indiretta (30%) 2/49W, per T16, con reattore elettronico digitale dimmerabile Apparecchio d'illuminazione derivato per comando DALI. Armatura in profilo estruso di alluminio graduato e arrotondato, con testate a innesto, verniciato a polvere in colore bianco. Distribuzione omogenea della luce diretta e riduzione della luminanza alle angolature superiori. Direzionamento e riduzione della luce indiretta tramite sistema ottico formato da riflettore di fondo perforato e riflettori per distribuzione a fascio largo. Set di sospensioni a funi singole sulla testata, composto da 1 rosone e da 2 funi da 1000 mm, con regolazione dell’altezza senza utensili. Apparecchio con lampade di colorazione 840 e interamente cablato con sospensioni già montate e cavo di raccordo bianco. Apparecchio cablato senza alogeni. Misure: 1500 x 145 x 60 mm peso: 4.6 kg

Emissione luminosa 1:

Valutazione di abbagliamento secondo UGR

ρ Soffitto 70 70 50 50 30 70 70 50 50 30

ρ Pareti 50 30 50 30 30 50 30 50 30 30

ρ Pavimento 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20

Dimensioni del localeX Y

Linea di mira perpendicolareall'asse delle lampade

Linea di mira parallelaall'asse delle lampade

2H 2H 16.5 17.3 17.2 18.0 18.9 16.7 17.5 17.4 18.2 19.1

3H 17.1 17.8 17.9 18.6 19.5 17.3 18.0 18.1 18.8 19.7

4H 17.4 18.1 18.2 18.8 19.8 17.6 18.3 18.4 19.1 20.0

6H 17.6 18.2 18.4 19.0 20.0 17.9 18.5 18.7 19.3 20.2

8H 17.6 18.2 18.5 19.0 20.0 17.9 18.5 18.7 19.3 20.3

12H 17.6 18.2 18.5 19.0 20.0 17.9 18.5 18.8 19.3 20.3

4H 2H 16.5 17.2 17.3 18.0 18.9 16.7 17.4 17.5 18.2 19.1

3H 17.4 17.9 18.2 18.7 19.7 17.5 18.1 18.4 18.9 19.9

4H 17.8 18.2 18.6 19.1 20.1 18.0 18.4 18.8 19.3 20.3

6H 18.1 18.5 18.9 19.3 20.4 18.3 18.7 19.2 19.6 20.6

8H 18.1 18.5 19.0 19.4 20.5 18.4 18.8 19.3 19.6 20.7

12H 18.2 18.5 19.1 19.4 20.5 18.4 18.8 19.3 19.7 20.8

8H 4H 17.8 18.2 18.7 19.0 20.1 18.0 18.3 18.9 19.2 20.3

6H 18.2 18.5 19.1 19.4 20.5 18.4 18.7 19.3 19.6 20.7

8H 18.3 18.6 19.3 19.5 20.6 18.6 18.8 19.5 19.7 20.9

12H 18.4 18.7 19.4 19.6 20.7 18.7 18.9 19.6 19.8 21.0

12H 4H 17.7 18.1 18.6 19.0 20.1 17.9 18.3 18.8 19.2 20.2

6H 18.2 18.4 19.1 19.3 20.5 18.4 18.6 19.3 19.6 20.7

8H 18.3 18.6 19.3 19.5 20.6 18.6 18.8 19.5 19.7 20.9

Variazione della posizione dell'osservatore per le distanze delle lampade S

S = 1.0H +0.4 / -0.5 +0.4 / -0.6

S = 1.5H +0.8 / -1.0 +0.9 / -1.0

S = 2.0H +1.7 / -1.5 +1.9 / -1.6

Tabella standard BK03 BK03

Addendo di correzione

1.1 1.4

Indici di abbagliamento corretti riferiti a 8600lm Flusso luminoso sferico

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Zumtobel 42 174 383 SCUBA PC 2/49W T16 EVG V2A [STD] / Scheda tecnica apparecchio

Emissione luminosa 1:

80

120

160

cd/klm η = 90%C0 - C180 C90 - C270

0° 15° 30° 45°

60°

75°

90°

105°

120°

135°150°165°180°165°150°135°

120°

105°

90°

75°

60°

45° 30° 15° 0°

Classificazione lampade secondo CIE: 83 CIE Flux Code: 35 67 88 83 90 Apparecchio stagno 2/49W; per T16, con reattore elettronico; armatura in poliestere rinforzato con fibre di vetro, privo di alogeni, in grigio chiaro; rifrattore in PC (policarbonato) stampato in pezzo unico e operato con prismi interni, montaggio con molle standard V2A su soffitti, pareti o binari portanti; riflettore in lamiera d'acciaio zincato, verniciato in bianco. Cablaggio passante in caso di VVG: solo con conduttori termoresistenti (vedi accessori da ordinare a parte); in caso di EVG, conduttori singoli standard (NYM) oppure cablaggio alternato monolaterale dentro/fuori; innesto pentapolare. Omologato per montaggio in ambienti interni oppure esterni coperti da tettoie (vedi istruzioni di montaggio). Apparecchio cablato senza alogeni. Conforme ai requisiti previsti da IFS (International Food Standards) e BRC (British Retail Consortium). Protezione: IP65, classe isolamento: SC1, collaudo filo incandescente 850°C; misure: 1594 x 167 x 125 mm; peso: 3.17 kg.

Emissione luminosa 1:

Valutazione di abbagliamento secondo UGR

ρ Soffitto 70 70 50 50 30 70 70 50 50 30

ρ Pareti 50 30 50 30 30 50 30 50 30 30

ρ Pavimento 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20

Dimensioni del localeX Y

Linea di mira perpendicolareall'asse delle lampade

Linea di mira parallelaall'asse delle lampade

2H 2H 19.7 20.9 20.2 21.5 22.0 16.2 17.4 16.7 17.9 18.5

3H 21.5 22.7 22.1 23.2 23.9 17.3 18.4 17.8 19.0 19.6

4H 22.5 23.5 23.0 24.1 24.7 17.6 18.7 18.2 19.2 19.9

6H 23.5 24.5 24.1 25.1 25.7 17.8 18.8 18.4 19.3 20.0

8H 24.0 25.0 24.6 25.6 26.2 17.8 18.8 18.4 19.4 20.0

12H 24.5 25.4 25.1 26.0 26.7 17.8 18.7 18.4 19.3 20.0

4H 2H 20.1 21.2 20.7 21.7 22.4 17.5 18.6 18.1 19.2 19.8

3H 22.2 23.1 22.8 23.7 24.4 18.7 19.7 19.4 20.3 21.0

4H 23.3 24.1 23.9 24.7 25.5 19.2 20.0 19.8 20.6 21.3

6H 24.5 25.3 25.2 25.9 26.7 19.4 20.1 20.1 20.8 21.5

8H 25.2 25.8 25.8 26.5 27.3 19.5 20.2 20.1 20.8 21.6

12H 25.8 26.4 26.5 27.1 27.9 19.5 20.1 20.2 20.8 21.6

8H 4H 23.5 24.1 24.1 24.8 25.6 20.0 20.7 20.7 21.4 22.1

6H 24.9 25.5 25.6 26.2 27.0 20.5 21.1 21.2 21.8 22.6

8H 25.8 26.3 26.5 27.0 27.8 20.7 21.2 21.4 21.9 22.8

12H 26.6 27.1 27.4 27.8 28.6 20.8 21.3 21.6 22.0 22.9

12H 4H 23.5 24.1 24.1 24.8 25.5 20.2 20.9 20.9 21.5 22.3

6H 25.0 25.5 25.7 26.2 27.0 21.0 21.5 21.7 22.2 23.0

8H 25.9 26.3 26.6 27.1 27.9 21.3 21.7 22.0 22.4 23.3

Variazione della posizione dell'osservatore per le distanze delle lampade S

S = 1.0H +0.1 / -0.1 +0.1 / -0.1

S = 1.5H +0.2 / -0.2 +0.2 / -0.3

S = 2.0H +0.4 / -0.4 +0.6 / -0.7

Tabella standard BK09 BK14

Addendo di correzione

9.6 4.7

Indici di abbagliamento corretti riferiti a 8600lm Flusso luminoso sferico

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Zumtobel 42925196 GRAFT 280W LED840 L660 PM WB LDO WH [STD] / Scheda tecnica apparecchio

Emissione luminosa 1:

200

300

400

600

cd/klm η = 100%C0 - C180 C90 - C270

0° 15° 30°

45°

60°

75°

90°

105°105°

90°

75°

60°

45°

30° 15° 0°

Classificazione lampade secondo CIE: 100 CIE Flux Code: 82 97 100 100 100 Riflettore industriale LED. Potenza totale: 280 W; comprensivo di converter DALI LED; armatura in pressofusione di alluminio opaco, bianco. Scanalature di dissipazione, verniciate a polvere, per ottimizzare il bilancio termico e ridurre al minimo il deposito di polvere. Rifrattore in polimetilmetacrilato trasparente (PM) e in aggiunta rifrattore di vetro (ESG) per applicazioni industriali complesse. Apparecchio per comando DALI (DALI only); con Converter LED. Durata dei LED: 50000h con rimanente 75% del flusso iniziale a qualsiasi temperatura ambiente. Temperatura ambiente: -32°C a +45°C. Tolleranza colore (MacAdam): 4. Flusso luminoso totale degli apparecchi: 25200 lm. Efficienza apparecchio: 90 lm/W. resa cromatica Ra > 80, temperatura di colore 4000 K. Sistema ottico chiuso con lenti ad alta efficienza, Apparecchio ad emissione simmetrica a fascio largo (wide beam) di forma quadrata, UGR <22. Montaggio con sospensione a fune su 2 punti, cavo premontato da 1,5m di lunghezza, 5 x 1 mm², con terminali liberi (sospensione a min. 250 mm di distanza dal soffitto).. Apparecchio cablato senza alogeni. Nota: in caso di utilizzo in ambienti con presenza di agenti chimici oppure all'esterno interpellate il vostro consulente Zumtobel. Classe isolamento: SC1; protezione: IP65. Temperatura ambiente: -32°C a +45°C. Misure: 655 x 330 x 125 mm. Peso: 9.8 kg.

A causa dell'assenza di simmetria, per questa lampada non è possibile rappresentare la tabella UGR.

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Ampliamento est LED / Riepilogo

240

240

240

240 240 240 240

240 240 240 240

240 240 240 240

240 240 240 240

320

320

320320320320

320

320

320

320

320

320

320

320

320 320 320 320 320

320

400400

400 400

400

400

400

400 400

400

400

400

400

400

400400

400

400

400 400

400400

400

400

400400400 400

39.40 m0.00

49.40 m

0.00

Altezza locale: 7.150 m, Fattore di manutenzione: 0.80 Valori in Lux, Scala 1:635

Superficie ρ [%] Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em

Superficie utile / 332 125 480 0.376

Pavimento 20 326 152 434 0.465

Soffitto 70 60 38 67 0.643

Pareti (4) 50 96 44 208 /

Superficie utile:Altezza: 0.850 mReticolo: 128 x 128 Punti Zona margine: 0.000 m

Distinta lampade

Potenza allacciata specifica: 4.32 W/m² = 1.30 W/m²/100 lx (Base: 1946.09 m²)

No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) Φ (Lampada) [lm] Φ (Lampadine) [lm] P [W]

1 30Zumtobel 42925196 GRAFT 280W LED840 L660 PM WB LDO WH [STD] (1.000)

25200 25200 280.0

Totale: 756000 Totale: 756000 8400.0

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Ampliamento est LED / Risultati illuminotecnici

Flusso luminoso sferico: 756000 lmPotenza totale: 8400.0 WFattore di manutenzione:

0.80

Zona margine: 0.000 m

Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%]

Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale

Superficie utile 289 44 332 / /

Superficie di calcolo 1

297 43 340 / /

Pavimento 282 45 326 20 21

Soffitto 0.02 60 60 70 13

Parete 1 56 49 105 50 17

Parete 2 32 51 83 50 13

Parete 3 58 49 107 50 17

Parete 4 32 51 83 50 13

Regolarità sulla superficie utile Emin / Em: 0.376 (1:3)

Emin / Emax: 0.261 (1:4)

Potenza allacciata specifica: 4.32 W/m² = 1.30 W/m²/100 lx (Base: 1946.09 m²)

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Archivio / Riepilogo

250250

250

250

250250

300300

300

300

300300

300

350

350 350

350

350

350350350

350

400

400400

400

400

400400

2.30 m0.00

3.55 m

0.00

Altezza locale: 3.000 m, Altezza di montaggio: 3.000 m, Fattore di manutenzione: 0.80

Valori in Lux, Scala 1:46

Superficie ρ [%] Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em

Superficie utile / 317 203 423 0.639

Pavimento 20 219 166 260 0.757

Soffitto 70 225 87 798 0.387

Pareti (4) 50 238 105 640 /

Superficie utile:Altezza: 0.850 mReticolo: 32 x 32 Punti Zona margine: 0.000 m

Distinta lampade

Potenza allacciata specifica: 13.09 W/m² = 4.13 W/m²/100 lx (Base: 8.18 m²)

No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) Φ (Lampada) [lm] Φ (Lampadine) [lm] P [W]

1 1Zumtobel 42 174 383 SCUBA PC 2/49W T16 EVG V2A [STD] (1.000)

7740 8600 107.0

Totale: 7740 Totale: 8600 107.0

Pagina 10

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Archivio / Risultati illuminotecnici

Flusso luminoso sferico: 7740 lmPotenza totale: 107.0 WFattore di manutenzione:

0.80

Zona margine: 0.000 m

Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale

Superficie utile 175 142 317 / /

Pavimento 107 112 219 20 14

Soffitto 105 121 225 70 50

Parete 1 75 111 186 50 30

Parete 2 161 111 272 50 43

Parete 3 75 110 185 50 30

Parete 4 161 111 272 50 43

Regolarità sulla superficie utile Emin / Em: 0.639 (1:2)

Emin / Emax: 0.479 (1:2)

Potenza allacciata specifica: 13.09 W/m² = 4.13 W/m²/100 lx (Base: 8.18 m²)

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Ufficio di presidio / Riepilogo

450

450

600 600

600

600

600600600

600

600

600600

750 750

750

750750750750

750

750

750750

750750

750

750

900

900

900

900

900900

900900

900

900

900

900

900900

900

900900

900

900

900900

1050

1050

6.05 m0.00

6.50 m

0.00

Altezza locale: 3.000 m, Altezza di montaggio: 2.500 m, Fattore di manutenzione: 0.80

Valori in Lux, Scala 1:84

Superficie ρ [%] Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em

Superficie utile / 712 319 1061 0.448

Pavimento 20 616 368 763 0.598

Soffitto 70 454 151 1339 0.333

Pareti (4) 50 297 153 532 /

Superficie utile:Altezza: 0.850 mReticolo: 64 x 64 Punti Zona margine: 0.000 m

Distinta lampade

Potenza allacciata specifica: 16.19 W/m² = 2.27 W/m²/100 lx (Base: 39.33 m²)

No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) Φ (Lampada) [lm] Φ (Lampadine) [lm] P [W]

1 6Zumtobel 42 179 153 ELEEA LRO-D/I 2/49W LDE WH ASI1000 L840 [STD] (1.000)

7499 8600 106.1

Totale: 44995 Totale: 51600 636.6

Pagina 12

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Ufficio di presidio / Risultati illuminotecnici

Flusso luminoso sferico: 44995 lmPotenza totale: 636.6 WFattore di manutenzione:

0.80

Zona margine: 0.000 m

Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale

Superficie utile 468 244 712 / /

Pavimento 388 227 616 20 39

Soffitto 318 136 454 70 101

Parete 1 118 191 309 50 49

Parete 2 99 190 289 50 46

Parete 3 117 188 306 50 49

Parete 4 99 185 284 50 45

Regolarità sulla superficie utile Emin / Em: 0.448 (1:2)

Emin / Emax: 0.301 (1:3)

Potenza allacciata specifica: 16.19 W/m² = 2.27 W/m²/100 lx (Base: 39.33 m²)

Pagina 13

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Spogliatoio uomini / Riepilogo

100130

130

160

160

160

160

190

190 190190

190190

190190

190

190

220

220

220

250

250 250

250

250

250

280

280

280280280

280

280

310

310 310

310

310

340

340 340

340 340 340

340

7.50 m0.00 3.10

10.20 m

0.00

4.35

Altezza locale: 3.000 m, Altezza di montaggio: 3.000 m, Fattore di manutenzione: 0.80

Valori in Lux, Scala 1:131

Superficie ρ [%] Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em

Superficie utile / 230 78 387 0.339

Pavimento 20 192 88 270 0.455

Soffitto 70 109 40 740 0.372

Pareti (6) 50 149 63 544 /

Superficie utile:Altezza: 0.850 mReticolo: 64 x 64 Punti Zona margine: 0.000 m

Distinta lampade

Potenza allacciata specifica: 5.60 W/m² = 2.43 W/m²/100 lx (Base: 57.37 m²)

No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) Φ (Lampada) [lm] Φ (Lampadine) [lm] P [W]

1 3Zumtobel 42 174 383 SCUBA PC 2/49W T16 EVG V2A [STD] (1.000)

7740 8600 107.0

Totale: 23220 Totale: 25800 321.0

Pagina 14

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Spogliatoio uomini / Risultati illuminotecnici

Flusso luminoso sferico: 23220 lmPotenza totale: 321.0 WFattore di manutenzione:

0.80

Zona margine: 0.000 m

Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale

Superficie utile 151 79 230 / /

Pavimento 117 75 192 20 12

Soffitto 49 60 109 70 24

Parete 1 135 76 211 50 34

Parete 2 37 54 91 50 14

Parete 3 101 57 158 50 25

Parete 4 58 60 118 50 19

Parete 5 110 66 177 50 28

Parete 6 40 68 108 50 17

Regolarità sulla superficie utile Emin / Em: 0.339 (1:3)

Emin / Emax: 0.202 (1:5)

Potenza allacciata specifica: 5.60 W/m² = 2.43 W/m²/100 lx (Base: 57.37 m²)

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Tettoia carico/scarico / Riepilogo

60

60

9090

90

9090

90

120

120

120

120

120

120

120

120

120

120

120

120

120

120

120120

120

120

120

120

120

120

120

120120

120

120

120

120

120

120

120

120

120

120

120

120

120

120150

150

150

150

150150

150

36.60 m0.00

13.50 m

0.00

Altezza locale: 4.800 m, Altezza di montaggio: 4.800 m, Fattore di manutenzione: 0.80

Valori in Lux, Scala 1:262

Superficie ρ [%] Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em

Superficie utile / 110 35 178 0.319

Pavimento 20 101 37 149 0.366

Soffitto 70 44 7.31 683 0.166

Pareti (4) 18 81 27 226 /

Superficie utile:Altezza: 0.850 mReticolo: 64 x 128 Punti Zona margine: 0.000 m

UGR Longitudinale- Trasversale verso l'asse lampadeParete sinistra 25 21

Parete inferiore 27 21(CIE, SHR = 0.25.)

Distinta lampade

Potenza allacciata specifica: 2.60 W/m² = 2.36 W/m²/100 lx (Base: 493.95 m²)

No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) Φ (Lampada) [lm] Φ (Lampadine) [lm] P [W]

1 12Zumtobel 42 174 390 SCUBA PM 2/49W T16 EVG V2A [STD] (1.000)

8144 8600 107.0

Totale: 97730 Totale: 103200 1284.0

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Tettoia carico/scarico / Risultati illuminotecnici

Flusso luminoso sferico: 97730 lmPotenza totale: 1284.0 WFattore di manutenzione:

0.80

Zona margine: 0.000 m

Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale

Superficie utile 83 27 110 / /

Pavimento 75 26 101 20 6.46

Soffitto 25 19 44 70 9.81

Parete 1 30 20 50 0 0.00

Parete 2 71 21 91 50 15

Parete 3 30 20 51 0 0.00

Parete 4 71 23 94 0 0.00

Regolarità sulla superficie utile Emin / Em: 0.319 (1:3)

Emin / Emax: 0.198 (1:5)

UGR Longitudinale- Trasversale verso l'asse lampadeParete sinistra 25 21

Parete inferiore 27 21(CIE, SHR = 0.25.)

Potenza allacciata specifica: 2.60 W/m² = 2.36 W/m²/100 lx (Base: 493.95 m²)

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Tettoia carico/scarico / postazione di lavoro 1 / Panoramica risultati

1

199.03 m162.44 177.60

56.40 m

42.90

48.60

50.40

Scala 1 : 262

No. Denominazione Reticolo Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em Emin / Emax

Area di lavoro 1 8 x 8 128 113 144 0.884 0.784

Area circostante 64 x 128 113 45 173 0.396 0.259

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Pensilina carica muletti / Riepilogo

60 60

6060

6060

6060

6060

6060

60 60

6060

60 60

6060

90

90

90

90

90

90

90

90

90

90

120120

120

120

120

120

120

120

120

120

120

120

40.00 m0.00

4.02 m

0.00

Altezza locale: 4.200 m, Altezza di montaggio: 4.200 m, Fattore di manutenzione: 0.80

Valori in Lux, Scala 1:286

Superficie ρ [%] Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em

Superficie utile / 88 30 150 0.337

Pavimento 20 72 30 104 0.420

Soffitto 70 47 6.89 676 0.148

Pareti (4) 23 73 12 241 /

Superficie utile:Altezza: 0.850 mReticolo: 128 x 32 Punti Zona margine: 0.000 m

Distinta lampade

Potenza allacciata specifica: 3.33 W/m² = 3.80 W/m²/100 lx (Base: 160.80 m²)

No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) Φ (Lampada) [lm] Φ (Lampadine) [lm] P [W]

1 5Zumtobel 42 174 390 SCUBA PM 2/49W T16 EVG V2A [STD] (1.000)

8144 8600 107.0

Totale: 40721 Totale: 43000 535.0

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Pensilina carica muletti / Risultati illuminotecnici

Flusso luminoso sferico: 40721 lmPotenza totale: 535.0 WFattore di manutenzione:

0.80

Zona margine: 0.000 m

Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%] Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale

Superficie utile 63 24 88 / /

Pavimento 51 22 72 20 4.61

Soffitto 30 16 47 70 10

Parete 1 57 13 70 50 11

Parete 2 17 15 32 0 0.00

Parete 3 57 26 84 0 0.00

Parete 4 17 15 32 0 0.00

Regolarità sulla superficie utile Emin / Em: 0.337 (1:3)

Emin / Emax: 0.197 (1:5)

Potenza allacciata specifica: 3.33 W/m² = 3.80 W/m²/100 lx (Base: 160.80 m²)

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Pensilina carica muletti / postazione di lavoro 2 / Panoramica risultati

1

235.44 m195.44 207.00

110.42 m

106.40

108.70

Scala 1 : 286

No. Denominazione Reticolo Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em Emin / Emax

Area di lavoro 1 8 x 8 133 116 143 0.873 0.812

Area circostante 128 x 16 89 41 142 0.468 0.293

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Ampliamento est ILL SIC / Illuminazione di sicurezza / Riepilogo

1.22

1.22

1.221.22

1.22

1.22

1.22

1.83

1.83

1.83

1.83

1.831.83

1.83

1.83

1.83

1.83

1.83

1.83

1.83

1.83

1.83

1.83

1.83

1.83

1.832.44

2.44

2.44

2.44

2.44

2.44

2.44

2.44

2.44

2.44

2.44

2.44 2.44

2.44

2.44

2.44

2.44

2.44

2.44

2.44

2.442.44 2.44

3.053.05

3.05

3.05

39.40 m0.00

49.40 m

0.00

Altezza locale: 7.150 m, Fattore di manutenzione: 0.80 Valori in Lux, Scala 1:635

Superficie ρ [%] Em [lx] Emin [lx] Emax [lx] Emin / Em

Superficie utile / 1.92 0.50 3.56 0.259

Pavimento 20 1.82 0.51 2.97 0.281

Soffitto 70 0.37 0.00 70 0.009

Pareti (4) 50 1.35 0.42 1.88 /

Superficie utile:Altezza: 0.850 mReticolo: 128 x 128 Punti Zona margine: 0.000 m

Scena illuminazione di emergenza (EN 1838): Viene calcolata solo la luce diretta. Apporto luce riflessa non considerato.

Distinta lampade

Potenza allacciata specifica: 0.30 W/m² = 15.55 W/m²/100 lx (Base: 1946.09 m²)

No. Pezzo Denominazione (Fattore di correzione) Φ (Lampada) [lm] Φ (Lampadine) [lm] P [W]

1 10 OVA 34059 EVERDRY 58/1 NC (1.000) 755 920 58.0

Totale: 7545 Totale: 9200 580.0

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Ampliamento est ILL SIC / Illuminazione di sicurezza / Risultati illuminotecnici

Flusso luminoso sferico: 7545 lmPotenza totale: 580.0 WFattore di manutenzione:

0.80

Zona margine: 0.000 m

Superficie Illuminamenti medi [lx] Coefficiente di riflessione [%]

Luminanza medio [cd/m²] diretto indiretto totale

Superficie utile 1.92 0.00 1.92 / /

Superficie di calcolo 1

1.98 0.00 1.98 / /

Pavimento 1.82 0.00 1.82 20 0.12

Soffitto 0.37 0.00 0.37 70 0.08

Parete 1 1.53 0.00 1.53 50 0.24

Parete 2 1.09 0.00 1.09 50 0.17

Parete 3 1.54 0.00 1.54 50 0.25

Parete 4 1.12 0.00 1.12 50 0.18

Regolarità sulla superficie utile Emin / Em: 0.259 (1:4)

Emin / Emax: 0.140 (1:7)

Scena illuminazione di emergenza (EN 1838): Viene calcolata solo la luce diretta. Apporto luce riflessa non considerato.

Potenza allacciata specifica: 0.30 W/m² = 15.55 W/m²/100 lx (Base: 1946.09 m²)

Pagina 23