FAUNA IN TRENTINO · Già verso il 1800 la Lince era scomparsa dai bassopiano occidentali e...

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FAUNA IN TRENTINO Ritorni e nuove introduzioni Corso culturale maestri di sci del trentino edizione 2019 Relatore: dr. Giovanni Martinelli

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FAUNA IN TRENTINO Ritorni e nuove introduzioni

Corso culturale maestri di sci del trentino edizione 2019 Relatore: dr. Giovanni Martinelli

Il Trentino gode di una ricchezza faunistica straordinaria, grazie

all’integrità e varietà ambientale del suo territorio.

Passeggiando per i boschi, per i parchi o per le aree protette, può

capitare di fare piacevoli incontri…

Negli anni settanta vengono costituite diverse colonie di Muflone in tutta Italia.

In Trentino le colonie trentine nascono nel 1971 e precisamente a Cles - Caldes e Campitello di

Fassa con soggetti provenienti tutti da Miemo (Toscana).

Fra il 1971 e il 1976 vengono pertanto liberati dalle associazioni venatorie 60 mufloni in 10 Riserve

per un totale di 5 colonie oggi esistenti.

Muflone

Orso La distribuzione e la consistenza della specie ha iniziato a diminuire dal XVIII secolo, fino alla

scomparsa dalle Alpi Occidentali nella prima metà del ‘900.

Cause della riduzione della popolazione di orsi sull'arco alpino

RIDUZIONE DELL’HABITAT IDONEO PER L’ORSO (disboscamento, progressivo capillare utilizzo

degli ambienti montani)

PERSECUZIONE DIRETTA (uccisioni illegali, mortalità per investimento, istituzione di premi sulla

cattura degli orsi, problemi nel rapporto orso-uomo per il controllo del territorio)

PRESENZA TURISTICA nel dopoguerra

Il ritorno spontaneo: partire dagli anni Sessanta i settore orientale è

stato ricolonizzato da esemplari provenienti dalla Slovenia (nel 1995

le prime segnalazioni in provincia di Belluno).

Nel 1999 parte Life Ursus finalizzato alla ricostituzione di un nucleo

vitale di orsi nelle Alpi Centrali tramite il rilascio di alcuni individui

provenienti dalla Slovenia.

Lince Già verso il 1800 la Lince era scomparsa dai bassopiano occidentali e meridionali d'Europa e sopravviveva alle

falde delle catene montuose dei Pirenei e del Massiccio Centrale francese, nelle Alpi, nella Selva Bavarese e nelle

vaste foreste a settentrione ed a oriente d'Europa.

Negli anni 70 una intensa opera di ripopolamento a dato buoni risultati tra le montagne della Svizzera, Austria e

Germania, anche se la scarsità di prede naturali ha indotto gli esemplari reintrodotti a cacciare greggi ed altri

animali domestici.

Attualmente sono stati avvistati degli esemplari sul versante italiano delle Alpi, nelle zone più aspre dei Carpazi e

delle regioni balcaniche.

In Italia il programma di ripopolamento sembra aver avuto scarso successo e sono scomparse sia la sottospecie di

Lince alpina che quella di Lince sarda, anche se sembra che alcuni esemplari siano stati avvistati tra i monti

appenninici.

Cattura di un esemplare di lince, dotata di radiocollare, da parte del Corpo forestale di Trento sulle Dolomiti di Brenta.

10 febbraio 2012

Lince

Nel 2015 si stima che nel nostro

Paese ci siano tra i 1269 e i 1800

lupi, riuniti in 321 branchi. Di questi

circa 90 si aggirerebbero sulle Alpi,

mentre sull’Appennino i lupi

potrebbero essere più di 1700. Oggi

però tali dati sono già superati!

Lupo

Il lupo è scomparso all’inizio del 1800 dal Trentino

I resti rinvenuti non lontano dal passo degli Oclini da

cacciatori di Varena appartengono ad un esemplare di

lupo, il decesso dell’animale risalirebbe all’autunno

2007.

Esso rappresenta in ogni caso la prima segnalazione

certa di lupo in provincia, a circa 150 anni dalla

scomparsa della specie sul nostro territorio.

Il 23 gennaio 2012 li lupo che gravita da tempo in alta

val di Non è stato ripreso con una fototrappola del

Corpo Forestale Trentino

Lupo

Successivamente, nel 2010, un lupo maschio migra spontaneamente dalla popolazione delle Alpi occidentali e si stabilisce in alta Val di Non. Un terzo soggetto arriva dalla Slovenia nella primavera del 2012 dopo aver compiuto un formidabile spostamento di oltre 1.000 km. Attualmente questo lupo frequenta i monti Lessini, nella zona a confine tra la provincia di Verona e il comune di Ala, in compagnia di una femmina appartenente alla popolazione italiana proveniente dalle Alpi Occidentali. La coppia si è riprodotta nella primavera del 2013, dando vita al primo branco nelle Alpi orientali dopo oltre 150 anni. Dal 2013 ad oggi (giugno 2017) il branco dei Lessini si riproduce regolarmente; ad esso si affianca il branco dell’Altopiano di Asiago,

Lupo

Tra il 2016 e i primi mesi del 2017, grazie alle attività di monitoraggio condotte in Trentino e sui territori confinanti, è stato possibile accertare la formazione di ulteriori tre coppie: in alta val di Non, in val di Fassa (entrambe al confine con la provincia di Bolzano), nel parco di Paneveggio e nella zona di Folgaria (al confine con la provincia di Vicenza). Altri soggetti singoli in dispersione, e pertanto ancora non stabili sul territorio, sono stati segnalati in Primiero, Vallarsa, alto Garda/Ledro, val di Rabbi e Peio.

Lupo LUPO IN VAL DI FIEMME.

Allevatori di Fiemme e Fassa a Predazzo, il lupo è un problema, riunioni molto accese a partire dal 2017 sino ai giorni nostri vedi Desmontegada.

Lupo LUPO IN VAL DI FIEMME.

Primi avvistamenti nel 2016 nella zona di Paneveggio con 1 o 2 esemplari.

Lupo IL LUPO IN VAL DI FASSA. Dopo alcune predazioni nell’estate del 2017 a danno di greggi di pecore e bovini

sull’Alpe di Lusia l’effetto più vistoso è quello del 15 dicembre 2017 quando un

lupo viene avvistato a Canazei vicino alle case intento a cibarsi di un muflone.

Lupo IL LUPO IN VAL DI FASSA. Il lupo è riapparso in Valle di Fassa lasciando il segno del suo passaggio in data 6 maggio 2017 Un esemplare femmina di capriolo è stato ucciso da uno o più lupi a Soraga in località Molin.

Lupo IL LUPO IN VAL DI FASSA. Passo Fedaia luglio 2017 più di 50 pecore sbranate dai lupi.

Lupo LA DIFESA DAL LUPO.

IL LUPO

FAMIGLIA: Il Lupo, (Canis Lupus) è un

mammifero, carnivoro, appartenente alla

famiglia dei Canidi

DOVE VIVE: Il lupo può sopravvivere

ovunque le sue prede siano

sufficientemente numerose; evita solo le

giungle tropicali ed i deserti. Un branco

può arrivare ad occupare un territorio di

2500 km2.

DURATA DELLA VITA: fino a 13 anni

allo stato selvatico (la media è però 5-6

anni) e fino a 16 anni in cattività

CARATTERISTICHE: Il Lupo è un animale molto resistente e può coprire oltre 30

km con un trotto costante alla velocità di 6 -10 km/h..

L'odorato è il senso più sviluppato del lupo, ma anche l'udito è eccezionale: può

udire l'ululato dei suoi simili a oltre 16 km di distanza.

ORGANIZZAZIONE: I lupi sono organizzati in branchi con una gerarchia

piramidale alla cui sommità ci sono un maschio ed una femmina alfa che guidano

il gruppo. Un branco è composto da circa 6-7 elementi ma può raggiungere i 20

esemplari

DIMENSIONI DEL LUPO Altezza al garrese: 60-70 cm Lunghezza: 110-140 cm Lunghezza della coda: 30-35 cm Peso: nella popolazione italiana i pesi medi sono 28 kg per le femmine e 34 kg per i maschi. Difficile riconoscere il maschio dalla femmina. Distinzione con il cane: coda generalmente più corta e con apice nero, orecchio breve e a base larga, mascherina chiara sul muso, bande scure sulle zampe anteriori, forma della testa larga, massiccia e robusta. Orme indistinguibili da quelle di un cane

VITA DI BRANCO Il lupo vive in branco costituito dal gruppo familiare. La vita di branco è vantaggiosa per gli aspetti legati alla riproduzione, all’allevamento della prole, alla caccia e alla difesa del territorio. La dimensione del branco varia in funzione delle disponibilità alimentari e spaziali. Ogni componente del branco ha uno specifico ruolo; al vertice del branco c’è la coppia alfa formata da maschio e femmina dominanti che restano monogami fino alla morte di uno dei due e sono gli unici a riprodursi, salvo rare eccezioni. Il branco costituisce una complessa struttura sociale che occupa una porzione di territorio in maniera stabile ed esclusiva dove la caccia, l’accoppiamento, l’allevamento della prole ed il controllo del territorio sono svolti in maniera cooperativa ed integrata. La sopravvivenza al di fuori del branco è difficile. I rapporti tra gli individui del branco sono garantiti attraverso una comunicazione di tipo visivo, olfattivo ed acustico. La media dei soggetti che costituiscono un branco nel territorio alpino (Piemonte) è di 4-5 animali, mentre la superficie che occupano è un territorio medio di circa 250 kmq.

BIOLOGIA Il lupo raggiunge la maturità sessuale al secondo anno di vita. Il periodo riproduttivo coincide con la metà di febbraio. La gestazione dura circa due mesi e in media nascono 3-4 cuccioli del peso di circa mezzo chilo ciascuno. Gli altri componenti del branco collaborano alla cura e allevamento della prole, focalizzando così tutte le energie del branco alla crescita di una sola cucciolata per la quale aumentano le possibilità di sopravvivenza. La dispersione alla quale vanno incontro i giovani di 1-3 anni di età è fondamentale per la dinamica della vita di branco del lupo: previene l’eccessivo sfruttamento delle risorse e l’incrocio tra consanguinei, favorendo quello tra soggetti geneticamente non imparentati. la mortalità è particolarmente alta nei giovani (70-80 % dei lupi nel 1° anno).

ALIMENTAZIONE Il fabbisogno di un lupo è di circa 2 kg di cibo al giorno. La specie predilige il più delle volte cibarsi di animali selvatici, meno frequentemente di domestici. Cervi, caprioli, camosci, mufloni e cinghiali costituiscono la principale fonte alimentare del lupo. Il lupo ha un importante ruolo di selezionatore nelle popolazioni di ungulati, in quanto la caccia con inseguimento comporta spesso la predazione degli individui più deboli. A completare una dieta variegata c’è la preziosa risorsa rappresentata dalle carcasse degli animali rinvenuti morti. Infine, il lupo può predare anche bestiame domestico, soprattutto se non opportunamente custodito, per lo più di media taglia (pecore, capre e più raramente giovani bovini ed equini)

CURIOSITA’ - Velocità massima: fino a 50 km/h - Può percorrere sino a 60 km per notte - Pressione della mascella: 150 kg/cm2 - Ottimo nuotatore - Visione notturna eccezionale - Angolo visuale: 250° (l’uomo 180°) - Percepisce suoni sino a 40 kHz (l’uomo 20 kHz) - Può udire l’ululato di altri lupi a una distanza di 6,4 - 9,6 km - Frequenza cardiaca: 90 battiti/minuto, nel caso di grossi sforzi fisici può raggiungere i 200 battiti/minuto

INDICI DI PRESENZA Gli escrementi sono composti da corpi cilindrici di 3-4 cm di diametro lunghi fino a 15 cm circa. Solitamente vengono deposti in punti strategici quali linee di confine tra branchi, siti di passaggio, incroci o valichi per marcare il territorio. È possibile la confusione con gli escrementi di cane, specialmente se questo si è alimentato su carcasse di ungulati selvatici, anche se presentano un odore molto più forte e contengono resti di prede.

INDICI DI PRESENZA L’impronta anteriore del lupo adulto misura 10-12 cm di lunghezza x 8-10 cm di larghezza. Differentemente dal cane, la pianta del piede del lupo spesso presenta la fusione dei cuscinetti plantari del terzo e quarto dito (ponte carnoso) oltre ad un allineamento del bordo inferiore dei cuscinetti digitali centrali rispetto ai due esterni. In ogni caso singole impronte non sono distinguibili da quelle di un cane di simili dimensioni.

INDICI DI PRESENZA Il rilevamento di una traccia di lupo su neve consente di valutare gli spostamenti e le caratteristiche dei lupi residenti in un’area ed è fondamentale per rilevare: • il numero di individui presenti sul territorio; • le associazioni tra i vari individui per definire la presenza di eventuali branchi; • l’uso del territorio; Uno dei maggiori problemi è confondere i segni di presenza di lupo con quelli lasciati da un cane di dimensioni o comportamento simili Attenzione! L’impronta su neve è confondibile con cane, volpe, lepre.

INDICI DI PRESENZA

Lupo Il lupo è stato introdotto in Trentino? No il suo arrivo è spontaneo dalle zone dell’est, in particolare zona dei Carpati e dalla ex Jugoslavia. Discorso complesso nei confronti dei meticci e lupi canidi.

L'immagine del Lupo appare in molti

blasoni e stemmi nobiliari, nelle fiabe

dedicate ai bambini del secolo scorso, nei

cartoni animati e nei fumetti.

IL LUPO CATTIVO

Lupo Alberto Cappuccetto Rosso I tre porcellini Pierino e il Lupo

IL LUPO CATTIVO

Ci sono mai stati attacchi a esseri umani, da parte del lupo, oppure ad animali da compagnia? «In tutta Italia ci sono 1500 lupi e gli incontri con l’uomo sono quasi quotidiani. Ma l’uomo non viene visto come una preda, dunque non viene attaccato. Certo, il lupo è un animale selvatico e come tale va trattato, ma se anche lo si incontra basta un urlo e il lupo scappa. Ha paura dell’uomo. Diverso il discorso per i cani: è sempre bene tenerli al guinzaglio, quando si va per boschi, perché il lupo è un animale competitivo e se incontra un cane potrebbe vederlo come un rivale».

Grazie per l’attenzione!