Fase 5: realizzazione dell’intervento laboratori ... · Nella prima sezione il progetto prevede...

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Comune di Comune di Oggiono Oggiono Fase 5: realizzazione dell’intervento Fase 5: realizzazione dell’intervento laboratori partecipati di laboratori partecipati di autocostruzione autocostruzione Il cortile dei bambini Il cortile dei bambini Percorso di progettazione partecipata per la riqualificazione del cortile scolastico della scuola elementare a.s. 2004-2005

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Comune di Comune di OggionoOggiono

Fase 5: realizzazione dell’interventoFase 5: realizzazione dell’intervento

laboratori partecipati di laboratori partecipati di autocostruzioneautocostruzione

Il cortile dei bambiniIl cortile dei bambiniPercorso di progettazione partecipata

per la riqualificazione del cortile scolastico

della scuola elementare

a.s. 2004-2005

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in collaborazione con…

Ass. La Città in Giocowww.lacittaingioco.it

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Progetto promosso da: COMUNE DI OGGIONOAssessorato alle Politiche Giovanili

In collaborazione con: Associazione La Città in Gioco

Referente Istituzionale Assessore alle Politiche GiovaniliDr.sa Loretta Redaelli

Coordinamento tecnico: Arch. Vincenzo Strambio (La cittàin Gioco)

Operatori: Arch. Carolina BrioschiArch. Martina Vigano

Soggetti coinvolti: Gli alunni della scuola Elementare di OggionoLa maestra: Beatrice Corti

Consulenza struttura in salici viventi:

Arch. Sergio Sabbadini

Materiali: Re Mida Lecco

Periodo di svolgimento: Anni scolastici 2003-2004 e 2004-2005

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PREMESSA

L’Amministrazione Comunale di Oggiono ha promosso, nell’anno passato una azione di riqualificazione partecipata degli spazi esterni e dei cortili scolastici della scuola elementare.

Il precorso partecipato attivato comporta varie fasi di attuazione che qui di seguito si elencano:

1° FASE: Concertazione degli obiettivi attraverso l'analisi delle problematiche2° FASE: Predisposizione del piano di intervento generale3° FASE: Implementazione e verifica del processo di progettazione partecipata4° FASE: Verifica, comunicazione e messa in rete delle azioni5° FASE: Progettazione esecutiva e realizzazione dell'intervento.

L’anno passato sono state attuate le prime 4 fasi del percorso.Quest’anno Il precorso è giunto alla fase finale in cui si è cominciato concretamente a tradurre in realtà le idee e le proposte dei bambini emerse nei laboratori dell’anno passato.In seguito a vari incontri, che hanno visto la partecipazione degli operatori della Città in Gioco e, a vario titolo dei rappresentanti delle istituzioni (Comune e scuola) e del corpo docente, è stato stabilito un programma dettagliato di azioni e interventi concreti in cui alcune opere vengono realizzate a cura del Comune, altre invnce sono state realizzate direttamente dagli alunni con l’aiuto della loro maestra e degli operatori della Città in Gioco, all’interno di un laboratorio partecipato di auto-costruzione, riconoscendo l’alto valore pedagogico e culturale di questo tipo di iniziativa.

In pratica i bambini, hanno realizzato strutture di gioco, oggetti di uso, decorazioni, ecc, che hanno cominciato a “arredare” e abbellire il cortile della scuola contribuendo a renderlo uno spazio più ricco di stimoli sia dal punto di vista ludico-ricreativo che dal punto di vista didattico.Per fare questo sono stati utilizzati quasi esclusivamente materiali di recupero o di riciclo reperiti presso il consorzio Re Mida.

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Il laboratori di quest’anno, che come si è detto sono diretta e conseguenza dei laboratori di progettazione partecipata realizzati l’anno passato, prevedeva la realizzazione concreta di alcune delle idee di trasformazione e riqualificazione del cortile scolastico emerse, attraverso metodologie partecipative e di auto-costruzione[1].

Il lavoro a scuola dei bambini teneva inoltre conto dell’impegno dell’amministrazione comunale di realizzare, entro gennaio 2005, a sua cura e spesa alcune opere, in parziale attuazione del piano di realizzazione concordato negli incontri tenutisi nella scorsa primavera (vedi allegati schemi grafici), e cioè:

1.realizzazione della piattaforma su cui realizzare la struttura – pergolato, della aula all’aperto, “la capanna dello studio”.2.realizzazione della delimitazione della zona dedicata alla manovra e alla sosta delle auto, con elementi semi fissi tipo fioriere o manufatti in cemento (“panettoni” o fioriere).3.la realizzazione della balaustra di protezione in legno, lungo il confine verso la via Dante.

Quest’anno i bambini sono stati divisi in 3 gruppi misti di circa 15-16 bambini ciascuno, composti da alunni di 3° e 4°, Il programma scolastico prevedeva che i tre gruppi lavorassero tenendo conto del seguente calendario.

Gruppo A: 1° quadrimestre, con cadenza settimanale, Gruppo B: 1° e 2° quadrimestre, con cadenza quindicinale, i venerdì pomeriggio.Gruppo C: 2° quadrimestre, con cadenza settimanale, tutti i mercoledì pomeriggio

Quello che segue è una sintesi delle realizzazioni prodotte dai bambini.

Oggiono, 27 maggio 2005

Arch. Vincenzo Strambio (ass. La Città in Gioco)

[1] Per i risultati dei laboratori dell’anno scorso si veda la relazione di sintesi finale

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IL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE

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Zona 1 “La zona incantata”Zona 2 “La zona naturale”Zona 3 “La capanna dello studio”Zona 4 “Il parco dell’arcobaleno”Zona 5 “La zona degli esperimenti”Zona 6 “Il cancello fiorito”Zona 7 “La scala fatata”Zona 8 “La zona sotterranea”

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Zona 1 LA ZONA INCANTATAI bambini hanno individuato quest’area come quella in cui giocano più spesso. E’ l’unica area del giardino in cui sono presenti degli alberi. Il progetto prevede la collocazione di tavoli e sedie colorati e dipinti con soggetti fantastici (gatti, fate), delle ghirlande costruite con materiali diversi, magari di recupero, da appendere tra un tronco e l’altro. Tra gli alberi hanno anche pensato di posizionare delle statue raffiguranti soggetti diversi: un delfino, degli gnomi, una foglia, ecc…Infine prevedono la collocazione sugli alberi di casette per gli uccellini e un piccolo laghetto.

Zona 2 LA ZONA NATURALEQuesta area accoglie funzioni che riguardano il tema della natura soprattutto percepita nella sua funzione di risorsa per l’uomo. I bambini hanno infatti deciso di collocare in quest’area, che ha una forma molto stretta e allungata, con un solo piccolo slargo, un orto per le verdure, un orto per i fiori, una serra. Vista la presenza di terrazzamenti hanno pensato di piantare degli alberi da frutta. Tutti questi prodotti potranno essere venduti in un piccolo mercatino posizionato sotto una grande tenda colorata. I bambini hanno previsto anche il posizionamento di alcuni spaventapasseri.

Zona 3 LA CAPANNA DELLO STUDIOUna struttura di otto metri per otto, con il tetto in legno, poggiante su pilastri colorati. Finalità della “capanna” è quella di creare una sorta di aula all’aperto: all’interno infatti si trovano numerosi banchi variopinti e una cattedra coloratissima. Fra un pilastro e l’altro troviamo dei fili ai quali possono essere appese delle tende con soggetti diversi: culturali o giocosi, a seconda dell’uso che si intende fare dell’aula. Tutta l’area è sistemata con erba e una siepe che corre lungo il confine.

Zona 4 IL PARCO DELL’ARCOBALENOProgetto di un parco giochi all’interno di una staccionata in legno, dipinta con i colori dell’arcobaleno; l’accesso al parco si ha tramite un arco coloratissimo. All’interno troviamo dai giochi più tradizionali (altalene e scivoli, giochi da terra come “mondo” o “il gioco dell’oca”) a quelli più innovativi, come il labirinto degli specchi. Tutte le attrezzature ludiche sono colorati con i sette colori dell’arcobaleno.

Zona 5 LA ZONA DEGLI ESPERIMENTIQuesta porzione di giardino sarà in parte occupata da elementi stabili, in parte solo da elementi che non arrecano disturbo al probabile passaggio delle macchine. Nella prima sezione il progetto prevede uno spazio in cui piantumare delle piante pioniere con in particolare sesto di impianto: gli esemplari vengono posizionati per formare una “faccina sorridente”. E’ poi stata pensata la formazione di un labirinto di siepi: nel labirinto non si cammina soltanto, ma ci sono alcune panchine per sostare. Tra queste due zone il progetto prevede la collocazione di uno strumento per misurare la pioggia. Tale strumento è così composto: un tavolo sul quale sono collocati dei bicchieri colorati ma trasparenti. In questo modo quando piove si riempiono di pioggia e quando c’è il sole creano riflessi colorati. Nella seconda zona i bambini hanno pensato di disegnare sull’asfalto una meridiana solare. A separazione tra le due aree ci sono delle girandole ed altri elementi che si muovono con il vento. Tutta l’area ècircondata da siepi e archi verdi con fiori che attirano le farfalle.

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Zona 6 IL CANCELLO FIORITOPrende io nome dal cancello che delimita l’accesso delle auto al cortile scolastico: al posto dell’attuale, un cancello colorato e decorato con sagome di fiori appese alle sbarre. All’interno le strisce che delimitano i parcheggi sono fiori dipinti sull’asfalto. Al centro si trova una aiuola rotonda, con un grande pino e molti fiori veri. La porzione di area destinata al traffico delle auto èseparata da una altra zona pedonale da molte fioriere colorate.

Zona 7 LA SCALA FATATALa scala di ingresso alla Scuola diventa fatata: i gradini sono colorati, uno sui toni del beige e uno sui toni del grigio e così via…Ai lati della scalinata ci sono delle fioriere piene di fiori colorati; sullo sfondo della facciata dell’edificio scolastico troviamo delle sagome a grandezza naturale che rappresentano la favola di Biancaneve e i sette nani, per vivacizzare l’ingresso della Scuola, senza toccare però i muri della Scuola stessa: le sagome infatti sono appoggiate al terreno e si potrebbe sempre, magari di anno in anno, rinnovare o cambiare del tutto la favola rappresentata.

Zona 8 LA ZONA SOTTERRANEAIl progetto prevede la creazione di un percorso fatto di piastrelle dipinte in modo diverso. Questo percorso è scandito da aree di sosta ognuna delle quali con una funzione diversa: la sosta con le panchine, uno scivolo, le altalene, una capanna, un tunnel verde, un ponticello fiorito. Si prevede inoltre che sugli alberi esistenti vengano appese delle campanelle fatte con i vasi vecchi e colorate

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Descrizione: costruzione realizzata con talee di salice capitozzato, varietà “vitellinae” e “viminalis”, di varie lunghezze, messe a dimora nella terra e intrecciati tra loro

Posizionamento: prato lungo il cortile

Materiali utilizzati: tellee di salice, sabbia, cippato, acqua, terra.

Reperimento materiali: piante di salici locali, depositi comunali per la sabbia

Tecniche costruttive: tracciamento e preddisposizione dello scavo per la piantumazione effettuata con mezzi meccanici. Messa a dimora delle talee dopo lora adeguata potatura e successivo reinterro. Intreccio e annodo delle tallee fino a raggingimento della forma. Sistemazioen del terreno e ricopertura con cippato.

Costo teorico: 50 euro per il materiale

N. Pezzi prodotto: 1

Deperibilita’-manutenzione: struttura vivente che necessita di cure e manutenzione costante: innaffiamento e periodica potatura e sostituzione di rami e parti morte.

Note:

il polipo: il polipo: costruzione di costruzione di salici viventisalici viventi

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Descrizione: Si tratta di una serie di sagome che rappresentano alcuni animali protagonisti di una storia elaborata dai ragazzi all’inizio dell’anno scolastico: una farfalla, una scimmietta, un pappagallo, una coccinella e uno scoiattolo.

Posizione: Dovrebbero essere sistemate ai lati della scala di accesso all’ingresso principale della scuola.

Materiali utilizzati: Come supporto sono state utilizzate delle lastre in plastica duttile; per realizzare le sagome è stato fatto un disegno di dimensioni adeguate alla lastra e poi si sono tagliati pezzi di stoffa, carta, moquette colorati che sono stati successivamente incollati per dare vita ala sagoma.

Reperimento dei materiali: semplici fogli di carta e matite per il disegno; lastre reperite da Re Mida; alcune stoffe recuperate a casa, altri materiali – come la moquette – ritagliata da vecchi cataloghi trovati da Re Mida; per gli occhi degli animali utilizzati alcuni bottoni e simili sempre recuperati da Re Mida.

Tecniche costruttive: disegno su carta, collage, incollaggio con la colla a caldo.

Costo teorico: Praticamente pari a zero.

Numero pezzi :5

Deperibilità e manutenzione: deperibilità è alta, essendo stati utilizzati materiali tipicamente delicati come carta e stoffa non impermeabile. Le sagome sono state quindi avvolta in celofan per poter resistere meglio agli agenti atmosferici. Si consigli tuttavia di trovare una collocazione in luogo riparato dalla pioggia.

Note:

Sagome di Sagome di animalianimali

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Descrizione: si tratta di fioriere di dimensioni abbastanza consistenti, allegramente decorate a mosaico con piccoli tasselli colorati.

Posizione: dovrebbero essere sistemate nel giardino retrostante la scuola.

Materiali utilizzati: la fioriera è costituita da un vaso di cemento preffabbricato di risulta, sormontato da un cerchio in compensato che fa assumere alla realizzazione la forma di un cappello a cilindro rovesciato; come rivestimento sono state utilizzate piccole piastrelle variopinte; per incollare le tessere è stato utilizzato un mastice particolarmente resistente.

Reperimento dei materiali: tutti i materiali – tranne il mastice - sono stati trovati durante la visita a Re Mida.

Tecniche costruttive: incollaggio del mosaico su supporto.

Costo teorico: 5 euro, costo del mastice particolare utilizzato per l’incollaggio delle piastrelle..

Numero pezzi: 2

Deperibilità e manutenzione: la deperibilità della realizzazione èabbastanza bassa; bisognerebbe comunque avere cura di sistemarlain una zona abbastanza riparata, non dimenticando che l’anima delle fioriere è pur sempre in cartone pressato. Sarebbe meglio stuccare le fughe tra le tesserine.

Note:

FioriereFioriere

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Descrizione: si tratta di una scacchiera colorata interamente trasportabile, in quanto realizzata su supporti quadrati separati, assemblabili solo nel momento in cui si vogliano utilizzare, altrimenti facilmente impilabili.

Posizione: dovrebbe essere sistemata nel giardino retrostante la scuola.

Materiali utilizzati: ogni parte della scacchiera è costituita da un supporto in plastica rigida quadrato, sul quale sono state incollate piastrelle di due colori alternati – blu e rosso al posto dei classici bianco e nero; per creare le pedine sono stati utilizzati tappi in plastica.

Reperimento dei materiali: per la scacchiera: supporti e piastrelle da Re Mida; per le pedine: semplicemente ognuno ha portato alcuni tappi in plastica; per l’incollaggio è stato utilizzato un mastice particolarmente forte.

Tecniche costruttive: assemblaggio di piastrelle colorate su supporto e successivo incollaggio.

Costo teorico: praticamente solo il costo del mastice.

Numero pezzi: 2 scacchiere e diverse pedine.

Deperibilità e manutenzione: deperibilità quasi nulla per quanto riguarda l’esposizione agli agenti atmosferici. Possibile effetto di progressiva scoloritura a causa della luce solare.

Note: era stata chiesta dai bambini la possibilità di costruire una piattaforma in cemento nel giardino sulla quale potere appoggiare la scacchiera; la piattaforma doveva essere di ridotte dimensioni (m 1,50 x m 1,50);

ScacchiereScacchiere

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Descrizione: si tratta di una serie di decorazioni a forma di fiore variopinto.

Posizione: queste decorazioni andrebbero appunto posizionate sul cancello di ingresso della scuola.

Materiali utilizzati: lastra di metallo duttile per la sagoma dei fiori e filo di ferro verde per i gambi trovati da Re Mida; carta lucida recuperata dall’incartamento delle uova pasquali.

Reperimento dei materiali: vedi sopra.

Tecniche costruttive: dopo avere disegnato quattro/cinque sagome di fiori (violetta, margherita…) su carta, si procedeva a tagliare la lastra di metallo con forbici ben solide; poi, scelto il colore da dare al fiore, si sceglieva una carta adatta e si ritagliava l’occorrente; nel frattempo venivano tagliati pezzi di filo di ferro di svariate misure per i gambi dei fiori.

Costo teorico: praticamente pari a zero.

Numero pezzi: 30-50.

Deperibilità e manutenzione: il filo di ferro e la lastra tagliata a forma di fiore non creano particolari problemi; si consiglia di sostituire periodicamente la carta colorata che, pur essendo impermeabile, risulta inadatta a lunghe permanenze all’esterno.

Note:

Fiori di lattaFiori di latta

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Descrizione: oggetto per la sperimentazione e la scoperta di alcuni elementi della natura: la pioggia, le piante che attirano le farfalle, il sole con la meridiana e infine i pali del vento. I bambini nei loro disegni progettuali hanno immaginato degli alti pali di legno sui quali appendere nastri, girandole, una gallina, bandiere che si muovessero con la forza del vento (oltretutto molto presente nella zona).

Posizionamento: sono stati posizionati sulla rete di recinzione del giardino a nord

Materiali utilizzati: pali di legno (manici di picconi), stoffa, lamiera molto sottile (materiale utilizzato per le scatole di latta delle creme), filo di rafia colorato, placchette di metallo e viti per unire i pali, piccoli gancini per fissare le bandiere ai pali.

Reperimento materiali: Re Mida, tranne le placchette di metallo che sono stati acquistati in un negozio per bricolage e la colla che è stata fornita dalla scuola.

Tecniche costruttive: la gallina: è stata disegnata sulla lamiera la sagoma della gallina, è stata poi ritagliata. Con la stoffa di diversi colori sono state ritagliate delle striscioline che potessero ricordare le piume, questi pezzetti di stoffa sono poi stati attaccati con la colla sulla struttura di lamierino. Sono poi stati applicati piccoli elementi di legno, plastica per creare il becco, la cresta, l’occhi della gallina.

Bandiere (tipo 1): larghe strisce stoffa di due colori, tagliati lungo i bordi e annodati tra di loro con piccoli legacci.

Bandiere (tipo 2): in questo caso il metodo per unire ha voluto simulare una vera cucitura: con la forbice i bambini hanno fatto tanti taglietti ad intervalli regolari. Hanno poi fatto passare il filo di rafia nei buchi in modo da “cucire” le strisce di stoffa

Costo teorico: 5 euro a pezzo

N. Pezzi prodotto: 5

Deperibilita’-manutenzione: oggetto di deperibilità media, con progressiva scoloritura e lacerzione della stoffa. Proteggere periodicamente con spry fissativo idrorepellente e anti UVA. Si consiglia di controllare periodicamente i nastri che tengono legate le bandiere ai pali.

Pali del ventoPali del vento

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Descrizione: Sono aquiloni colorati ma che non volano: la loro finalitàè quella di abbellire la zona sotto gli alberi (zona incantata) e di svolazzare con il vento. La loro struttura portante, a forma di croce asimmetrica, è costituita da bacchette di legno o materiale plastico rigido bucati nella mezzeria e uniti. La tela dell’aquilone è di stoffa colorata legata alla struttura utilizzando una semplice cucitrice. La stoffa è stata poi abbellita con disegni, figure, nastri applicati agli spigoli.

Posizionamento: Sono stati legati ad un filo e appesi vicino al cancello d’entrata, sulla destra.

Materiali utilizzati: Stecche di legno a plastica rigida, stoffa, plastica, filo di ferro, chiodini.

Reperimento materiali: Re Mida, tranne i chiodini e la colla.

Tecniche costruttive: struttura a forma di croce formata creando un foro nella mezzeria e unendo due stecche con un chiodino. Sono poi stati fatti dei fori su ognuno dei quattro bracci della croce. I bambini hanno poi teso il filo di ferro tra i quattro fori in modo da creare un rombo (la forma dell’aquilone). Hanno poi ritagliato la stoffa della forma e delle dimensioni adatte a coprire tutta la struttura. La pezza di stoffa è stata fissata alla struttura con una cucitrice. La stoffa è stata poi abbellita con immagini, figure geometriche ritagliate da altra stoffa di recupero e attaccate con la colla a caldo. Sono anche stati applicati lunghi nastri ai vertici dell’aquilone.

Costo teorico: 3 euro al pezzo

N. Pezzi prodotto: 4

Deperibilità e manutenzione: oggetto di deperibilità media, con progressiva scoloritura e lacerzione della stoffa. Proteggere periodicamente con spry fissativo idrorepellente e anti UVA

AquiloniAquiloni

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Descrizione: le ghirlande hanno lo scopo di abbellire la zona sotto gli alberi in modo da creare l’illusione di una zona incantata del cortile della scuola. Verranno appese tra un albero e l’altro e sono costituite principalmente da un filo metallico e da ganci di plastica colorati recuperati da Re Mida.Posizionamento: sono stati appesi tra un albero e l’altro, utilizzando come bad se il tronco

Materiali utilizzati: filo di ferro, ganci colorati di plastica, das.

Reperimento materiali: Re Mida tranne il das e la colla a caldo.

Tecniche costruttive: innanzitutto i bambini hanno creato gli oggetti da appendere al filo di metallo. Hanno assemblato i ganci colorati con la colla: ne hanno attaccati insieme due, tre o quattro a formare forme diverse. Hanno poi infilato questi elementi sul filo di ferro e per fare in modo di non farli scivolare lungo il filo li hanno fissati con due palline di das (una prima e una dopo i ganci).

Costo teorico: praticamente nullo ad eccezione della colla

N. Pezzi prodotto: 2

Deperibilita’-manutenzione: essendo costruiti di plastica e filo di ferro non dovrebbero esserci troppi problemi. C’è forse il rischi che l’intera ghirlanda si stacchi dall’albero o che i ganci assemblati si stacchino

Note:

GirlandeGirlande

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Descrizione: La finalità delle campanelle è quella di suonare per il movimento creato dal vento. Saranno appese anch’esse nella zona incantata sotto gli alberi. Sono gli oggetti per chi è stato più difficile reperire materiale adatto poiché doveva essere contemporaneamente adatto a stare all’aperto e fare rumore se mosso dal vento.

Posizionamento: Le campanelle prodotte sono state appese a gruppi di 3 o 4 su assi di plastica rigida e forata. Tali supporti (che portano le campanelle) sono poi stati appesi ai rami più bassi degli alberi

Materiali utilizzati: elementi a forma conica di plastica, base delle uova di pasqua, piccoli oggetti di ceramica colorata, stoffa di diversi colori e tipologie, carta delle uova di pasqua, filo elettrico, filo di rafia.

Reperimento materiali: Re Mida tranne la carta e le basi delle uova di pasqua forniti dalla maestra.

Tecniche costruttive: Come struttura della campana sono stati utilizzati le basi delle uova e degli oggetti di forma conica reperiti daremida. Nel centro sono stati creati i batacchi delle campane con filodi ferro, filo elettrico, alla cui estremità sono stati appesi diversi oggetti che potessero fare rumore se mossi dal vento. L’esterno delle campane è stato poi abbellito e decorato applicando con la colla pezzi di stoffa, carta, ecc.. Le campane sono poi state appese ai supporti come sopra descritto

Costo teorico: praticamente nullo

N. Pezzi prodotto: 12

Deperibilita’-manutenzione: sono costruite con materiali non deperibili. In caso di caduta accidentale c’è il rischio che si rompano gli elementi che fanno rumore poiché sono di ceramica.

Note:

CampanelleCampanelle