fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità...

68
Ufficio comunicazione istituzionale 20 ANNI DOPO sempre far qualcosa Possiamo febbraio 2012

Transcript of fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità...

Page 1: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

Ufficio comunicazione istituzionale

20 ANNI DOPO

sempre far qualcosaPossiamo

febbraio 2012

Page 2: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

A cura dell’Ufficio comunicazione istituzionale del Senato della Repubblica. © 2012 Senato della RepubblicaStampato presso la Tipografia Monocromo Grafica di Roma.Finito di stampare nel mese di febbraio 2012.

La presente pubblicazione è edita dal Senato della Repubblica. Non èdestinata alla vendita ed è utilizzata solo per scopi di comunicazioneistituzionale.

Questo fascicolo è stato prodotto con carta riciclata 100% concertificazione FSC, utilizzando inchiostri a base vegetale.

Page 3: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

Il 23 maggio 1992 la mafia con unattentato dinamitardo in località Capaci, neipressi di Palermo, uccise il magistratoGiovanni Falcone. Insieme a lui persero lavita la moglie Francesca Morvillo e gli agentiRocco Di Cillo, Antonio Montinaro e VitoSchifani.

Dopo poche settimane, il 19 luglio 1992,una carica esplosiva in via D’Amelio, sottocasa della madre, uccideva il giudice PaoloBorsellino. Nell’attentato vennero uccisi gliagenti Agostino Catalano, Eddie WalterCosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi eClaudio Traina.

A distanza di 20 anni il Senato su impulsodella Presidenza ha voluto ricordare queitragici avvenimenti con una serie di iniziativerivolte ai giovani.

In particolare questo fascicolo, che saràdistribuito agli studenti in visita al Senato,raccoglie la Dichiarazione del PresidenteSchifani in occasione dell’approvazione delPiano straordinario contro le mafie (3 luglio2010 - Senato della Repubblica), la

Possiamo sempre far qualcosa 3

Page 4: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

Commemorazione dei magistrati GiovanniFalcone e Francesca Morvillo e degli agentidella scorta (25 maggio 1992 - Parlamento inseduta comune), la Commemorazione delgiudice Paolo Borsellino e degli agenti dellascorta (21 luglio 1992 - Senato dellaRepubblica), il ricordo del 17º anniversariodella strage di Capaci (26 maggio 2009 -Senato della Repubblica) e il ricordo del 19ºanniversario della strage di via D’Amelio (19luglio 2011 - Senato della Repubblica).

Infine sono state riprodotte le prime paginedei quotidiani Corriere della sera, IlMessaggero, la Repubblica, La Stampa eGiornale di Sicilia dei giorni successivi allestragi di Capaci e di via D’Amelio.

Tutti gli appuntamenti dell’iniziativasaranno indicati nel sito senatoragazzi.it.

4 Possiamo sempre far qualcosa

Page 5: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

Possiamo sempre far qualcosa 5

Dichiarazione Del presiDente schifani in occasioneDell’approvazione Del piano straorDinario contro lemafie, nonché Delega al governo in materia Dinormativa antimafia(Aula del Senato della Repubblica - seduta n. 418 del 3 agosto 2010)

Colleghi, ringrazio il presi-dente Vizzini e il ministroMaroni per aver richiamatoil mio impegno, ma iovoglio ringraziare tutti voie, in particolare modo, ilsenso di responsabilità deipartiti di opposizione che,pur nella esigenza di unpossibile miglioramento deltesto approvato all'unani-mità alla Camera, hannofatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia-tezza dell'entrata in vigoredi un testo così importante.Di questo non posso cheringraziarli, perché hannoaccolto il mio invito, dandoprova di come, nel contra-sto alla criminalità orga-nizzata, ancora una voltaquesto Parlamento sappiaessere unito.

Ritengo che non vi sianoprecedenti nella nostra sto-ria. In due anni questo Par-lamento ha approvatonorme di contrasto senzaprecedenti: dai sequestri deipatrimoni all'inasprimentodell'articolo 41-bis, al codi-ce antimafia, votando tuttiquesti provvedimenti all'u-nanimità e dimostrandoche la legalità non è esclu-siva di qualcuno ma èpatrimonio di tutti gliuomini che stanno in poli-tica. (Applausi dai GruppiPdL, LNP, FLI e del senato-re Fosson).

Lo dobbiamo ai cittadiniche ci hanno eletto, ainostri giovani, alle futuregenerazioni: consegnareloro un Paese al qualevenga estirpato il bubbone

Page 6: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

della criminalità organizza-ta. E lo dobbiamo, in partico-lar modo, a tutte le vittimedella mafia, che hanno

pagato con la loro vita ilcontrasto alla criminalitàorganizzata. Vi ringrazio.(Applausi).

6 Possiamo sempre far qualcosa

Page 7: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

PRESIDENTE. (Si leva inpiedi, e con lui i parlamen-tari e i delegati regionali).Onorevoli colleghi parla-mentari, signori delegatiregionali, tutti colleghielettori del Capo delloStato, è come un tragicorichiamo ad una allucinan-te realtà: qui un'Assembleache cerca da dodici giorni,con grande impegno, certo,ma, riconosciamolo, anchea volte con incomprensionio incertezze, di dare allaRepubblica il suo Presiden-te; fuori di qui, l'aggressio-ne violenta e sanguinariaallo Stato democratico, allesue istituzioni, creandosconcerto, rabbia, desola-zione, insieme a profondisentimenti di umana pietà edi solidarietà che, per chicrede, si mutano in pre-

ghiera.Conobbi il giudice Falconenegli anni della miaresponsabilità al Ministerodell'interno ed ebbi con luimolti incontri, molte ragio-ni di collaborazione, moltiraccordi con il nostro impe-gno anche in campo inter-nazionale. Una intelligenza viva ericca, una volontà ferreaper conseguire l'obiettivonella incessante lotta alfenomeno mafioso, unarara capacità di lavoro e diimpegno, una memoria dieccezione nel ricordareogni episodio, ogni partico-lare, ogni risvolto, perattuarne confronti e raccor-di con altri episodi delit-tuosi. Un magistrato,insomma, degno del suocompito, ardito nella sua

commemorazione Dei magistrati giovanni falcone efrancesca morvillo e Degli agenti Della scorta.(Parlamento in seduta comune, 25 maggio 1992 - presidenza delPresidente della Camera Oscar Luigi Scalfaro)

Possiamo sempre far qualcosa 7

Page 8: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

responsabilità, inflessibilenella sua determinazione;un magistrato, però, sempreumano, attento ad ognisentimento, ad ogni possi-bilità di ricupero, pronto adogni colloquio, capacequindi di ottenere fiduciaanche dagli imputati e diconvincerli a collaborarecon la giustizia.Ricordo con commozionefatti, episodi, racconti econfidenze umane del giu-dice Falcone che radicaro-no in me questo convinci-mento della sua doviziosa esensibile umanità.Ma un punto, evidente-mente, non gli fu perdona-to: che non cedette mai, néalle minacce, né alle insi-nuazioni, né alle lotte o allesolitudini che si unisconofatalmente ad un impegnocosì delicato e così rischio-so.Ha servito la giustizia, haonorato la toga, ha servitolo Stato democratico.Chi ama la violenza e ildelitto come supporti di

una potenza infame, chi ètravolto e assorbito daun'insaziabile sete di dena-ro e di potere, chi vuolsostituirsi allo Stato perfare ciò che vuole e, perdimostrare la sua arrogantepotenza, giunge a delitti ditale infamia, non può checonsiderare nemico unmagistrato di tale fattura.Noi ci inchiniamo a tutte levittime, che io desidero,nella solennità dell'aula,ricordare una ad una, conla devozione profonda per imorti, con l'augurio per iferiti: Giovanni Falcone eFrancesca Falcone, entram-bi magistrati; agente sceltoAntonio Montinaro, di 29anni, coniugato, con duefigli; agente semplice VitoSchifani, di 27 anni, coniu-gato; agente scelto RoccoDi Cillo, 30 anni, celibe. E iferiti: Giuseppe Costanza,autista del dottor Falcone,del Ministero di grazia egiustizia; Gaspare Cervello,agente della polizia diStato, di 30 anni, coniuga-

8 Possiamo sempre far qualcosa

Page 9: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

to, con un figlio; AngeloCorbo, agente della poliziadi Stato, 26 anni, celibe;Paolo Capuzza, agente dellapolizia di Stato, di 32 anni,coniugato, con un figlio(tutti feriti). E i feriti civili:Ienna Spano Pietra,Mastrolia Oronzo, FerroVincenzo, e due di nazio-nalità austriaca, EberanzGabriel ed Eva Gabriel: icivili vittime occasionali diuna brutalità senza nome,senza patria!Vorremmo esser capaci difare nostro il pianto, ladisperazione, il senso diimpotenza, di abbandonodei familiari degli uccisi:tutti dolori eguali, terribili,che paiono senza speranza:di fronte ai morti non c'ègerarchia. Il dolore e lamorte non hanno colori,non hanno gradi, nonhanno distinzioni: sonotragedie dell'uomo, e basta!Sappiamo quale sia la quo-tidiana, pericolosa faticadei magistrati, specie diquelli più esposti; sappiamo

quale sia il doloroso e trop-pe volte insanguinatoimpegno delle forze dell'or-dine, ed a tutti esprimiamoammirazione e riconoscen-za. Ma mancheremmo diverità se non constatassimoche in questi tremendi epi-sodi pare sconfitto - pare -,dolorosamente sconfitto loStato democratico, sconfit-ta la democrazia, poiché èsconfitto l'uomo nei suoidiritti, nella sua dignità, neisuoi valori. È pensiero diverità che dobbiamo conumiltà cogliere e meditare.Occorre che lo Stato demo-cratico sia forte, capace,efficace; per questo deveessere limpido e vero. Ilmio non ha né l'autorità, nél'autorevolezza di unrichiamo: è esame dicoscienza e null'altro, ecomincia da me. Troppevolte gli interessi di parte edi partito sopravanzano esopraffanno il respiro dellaRepubblica, che pure costòlacrime e sangue. E si apro-no alla nostra intelligenza,

Possiamo sempre far qualcosa 9

Page 10: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

nel nostro animo, interro-gativi che non possonorimanere tali. Senza inva-dere il campo di chi deveinvestigare e far giustizia,ci si domanda: ma è solomafia, questa? Ma non haanche il marchio atroce edinumano del terrorismo? Echi ci può essere dietro adun atto di guerra così spie-tato, così clamoroso, cosìevidentemente finalizzato acreare sgomento, a presen-tare lo Stato quasi inutile, aimporre paura, a intimaresilenzi, a dare segni di stra-potenza infrenabile edinvincibile? E perché tuttociò avviene proprio mentreil mondo politico apparedebole, sconcertato, quasiferito nella fiducia, nonsubito capace di raccoglierela voce del popolo che si èespressa nel voto, nonsubito capace di liberarsidalle miserie di una politicapiù idonea ai “no" imbellied orgogliosi che ai “sì"fatti di sacrificio per lagente, per la patria?

Troppe volte pare chesiamo totalmente presi,assorbiti da visioni parziali,se non meschine; troppevolte il senso dello Stato,che è amore alla comunità,alla gente, al bene comune,sembra entrare in ombra difronte a piccole visionidegne di piccoli uomini.Ma ho il dovere di aggiun-gere: che l'elezione delCapo dello Stato importidiscussioni, intreccio didialoghi, esperimenti, preoc-cupazioni nel mondo politi-co parlamentare, non èpatologia, non è degenera-zione di un Parlamento chesolo lo scrollone di undelitto può riportare sullaretta via. No; questa valu-tazione è ingiusta e nonvera. Nulla vi è di perfetto,ma talune considerazionisono offensive per le istitu-zioni e ne aumentano sva-lutazione e discredito adanno dello Stato, e, quin-di, a danno di ogni cittadi-no.Di fronte ad ogni tragedia il

10 Possiamo sempre far qualcosa

Page 11: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

Parlamento rimane liberonei suoi poteri, fermo nellasua dignità. Da questa tre-menda tragedia, che siaggiunge a troppe altre,alziamo il capo e la mente avisioni più degne, richia-miamo la nostra volontà aresponsabilità più alte;diamo al popolo italiano lapercezione di un mondopolitico responsabile chesente l'urgenza di una unitàdi intenti e di una volontàviva e vera per servire, nonper dominare.Colleghi, il silenzio sia sot-tolineatura di questo impe-gno; le vittime del dovere ele vittime civili sianorichiamo. Ma reagiamo allo

scoramento ed alla desola-zione: i valori dell'uomosono assai più forti dei malie delle degenerazioni, maoccorre, quei valori, viverliad ogni costo; la forza dellalibertà è assai più potentedi ogni prevaricazione e diogni violenza; la democra-zia può essere ferita, ma seognuno crede e vive il pro-prio dovere nessuna, diconessuna, aggressione potràmai aver ragione.La democrazia vincerà latremenda battaglia dellaprepotenza e del delitto. Staa ciascuno di noi sapernedare certezza. Grazie. (Pro-lungati, generali applausi).

Possiamo sempre far qualcosa 11

Page 12: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza
Page 13: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

(Fa il suo ingresso nella tri-buna d'onore il presidentedella Repubblica OscarLuigi Scalfaro, accompa-gnato dal Segretario gene-rale della Presidenza dellaRepubblica. Vivissimi,generali applausi).

PRESIDENTE. (Si leva inpiedi e con lui tutta l'As-semblea). Onorevoli colle-ghi, ringrazio il Presidentedella Repubblica che, altermine della sua odierna,dolorosa visita a Palermo,interprete dei sentimentidella patria tutta per i fune-rali degli agenti della poli-zia di Stato trucidati nelvile agguato di Palermo, havoluto assicurare la suapresenza a Palazzo Mada-ma per il commosso, una-nime omaggio del Parla-

mento alla memoria delgiudice Paolo Borsellino edella sua scorta.Domenica scorsa la barbaraviolenza mafiosa ha offesouna volta di più la Sicilia,ha scosso l'intero paese, haricordato a ciascuno di noiche la battaglia contro lacriminalità organizzatarappresenta un'emergenzanazionale che impone, daparte dello Stato, rispostemeditate, precise ed anchedure.Il nostro pensiero accoratosi rivolge in questomomento alle vittime diquesta strage inaudita, algiudice Paolo Borsellino eai cinque rappresentantidella Polizia di Stato,l'agente Emanuela Loi, l'as-sistente Agostino Catalano,l'assistente Eddie Walter

commemorazione Del giuDice paolo Borsellino e Degliagenti Della scorta(Senato della Repubblica, 21 luglio 1992 - presidenza del Presidente delSenato Giovanni Spadolini)

Possiamo sempre far qualcosa 13

Page 14: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

14 Possiamo sempre far qualcosa

Cosina, l'agente VincenzoLi Muli e l'agente ClaudioTraina. La nostra solidarie-tà fraterna va alle famigliedi questi servitori delloStato caduti in un attenta-to. I sentimenti della nostrapartecipazione al drammadi queste ore si rivolgono acoloro che sono stati feriti eche si sono trovati coinvol-ti in uno scenario di deva-stazione e di desolazione,raggiunti dalla violenza findentro le loro case.Alla magistratura e alleforze dell'ordine rinnovia-mo la nostra riconoscenzaper l'opera condotta incondizioni quasi sempre diobiettiva difficoltà, unita-mente al cordoglio dell'in-tera nazione per le famigliedel giudice e dei cinqueagenti trucidati, in unalinea di martirologio cheunisce la Polizia di Stato el'Arma dei carabinieri agiudici e uomini di legge.Questo attacco portato adun uomo, il giudice Borsel-lino, che rappresentava lo

Stato laddove la logica cri-minale vorrebbe estirpare iprincìpi di legalità sui qualilo Stato si regge, ci fa rivi-vere la tragedia nella qualeperse la vita un altro magi-strato che in Italia e nelmondo rappresentava uneguale simbolo di lottacoraggiosa e intransigentecontro l'organizzazionemafiosa. Mi riferisco al giu-dice Giovanni Falcone,colui che per tanti anni,accanto a Paolo Borsellinoe ad altri magistrati corag-giosi, condusse la sua bat-taglia per affermare i prin-cìpi irrinunciabili dellaragione contro i mostridella violenza e dell'irra-zionalismo.Falcone e Borsellino crede-vano nel primato dellalegge, nella civile e pacificaconvivenza, nel rispettodell'uno per l'altro, nellapossibilità di dare alla Sici-lia e all'Italia un avvenireeuropeo.Per questo essi sono statiuccisi.

Page 15: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

Assistiamo da alcune setti-mane ad una spirale di attidi intimidazione, di torbidimessaggi trasversali, diazioni criminali di variaintensità, fino all'esploderedi mostruosi assalti allalegalità repubblicana,assalti mirati e mai casuali,con fini precisi di destabi-lizzazione.Chi visse in prima personala sanguinosa stagionedegli anni di piombo - e mirivolgo a tanti colleghi pre-senti - sa che l'obiettivo delterrorismo era lo stesso:travolgere lo Stato demo-cratico nel nostro paese. Eancora una volta dobbiamoconstatare, oggi come neglianni del terrorismo, chel'obiettivo è quello di scuo-tere la fiducia dei cittadininegli organi dello Stato,nella democrazia e nei suoirappresentanti sul territo-rio; in primo luogo, delleforze dell'ordine, per far sìche alla fine una popola-zione disperata cerchi sicu-rezza e riparo non presso le

autorità, ma presso altre,oscure centrali di potere.La mafia non è solo un'or-ganizzazione che vive eprospera per le attività ille-gali che conduce. Essa èl'Antistato ed è disposta adusare la violenza, anche dimassa, con il proposito diinstillare la paura in ognisettore dell'opinione pub-blica. E questo Antistato ètanto più pericoloso quantomaggiori sono al suo inter-no i contraccolpi di unasorda lotta tra fazioni, inuna fase in cui gli equilibridi forze stanno probabil-mente cambiando.Per sconfiggere questi cri-minali, che godono digrandi risorse finanziarie,frutto dei loro traffici scel-lerati, prima di tutto glistupefacenti, che hannocollegamenti internazionaliestesi, che dispongono dimezzi sofisticati, ci vorràdel tempo; ci vorranno nondico mesi, ma anni.Ma mentre noi chiediamoal paese di seguire il pro-

Possiamo sempre far qualcosa 15

Page 16: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

prio Governo e i propri rap-presentanti in Parlamentoin questa difficilissima ini-ziativa, dobbiamo prima ditutto chiedere a noi stessi diessere coerenti: consapevo-li che il prezzo potrebbeessere anche la nostra vita.Un pensiero particolarerivolgo agli agenti di scor-ta, ricordando le alte paroleche Ugo La Malfa pronun-ciò alla Camera a poche oredal rapimento di Aldo Moroe dall'assassinio della suascorta: «Nessuno può pro-teggere noi, anche se i cit-tadini che fanno il lorodovere pagano la nostraprotezione. Ma noi con lenostre leggi possiamo edobbiamo proteggere tutti.Nessuno, ripeto, può pro-teggere i reggitori delloStato, ma l'ultimo dei citta-dini ha diritto alla nostraprotezione». E questo deveessere e restare il nostroimpegno.Guai a mostrarci divisi inqueste ore tanto drammati-che!

Se i terroristi furono scon-fitti, la ragione fu una efondamentale: le istituzionidella Repubblica, i partiti,le organizzazioni dei lavo-ratori e degli imprenditori,tutti gli italiani dissero «no»ai traditori della Repubbli-ca. E fin d'ora in concordiadi intenti noi dobbiamoessere disposti a dire un«no» altrettanto fermo a chicrede di poter sostituire letavole del diritto con ladinamite.Ho manifestato il mio pen-siero in materia a Palermodopo il delitto del giudiceFalcone, allorché mi èoccorso di rappresentare ilvertice dello Stato italianonel commosso saluto almagistrato assassinatoinsieme con la sua scorta,neanche due mesi fa. Oggicome allora l'opinione pub-blica non attende da noiuna risposta rituale: atten-de una risposta concreta.Poche ore fa ho dato noti-zia in quest'Aula delle deci-sioni dei Capigruppo per

16 Possiamo sempre far qualcosa

Page 17: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

quanto attiene all'esame deldecreto-legge antimafia, cheentro venerdì dovrà essereconsegnato alla Camera,tenendo conto del maxie-mendamento presentato dalGoverno. L'impegno del Par-lamento, l'impegno delSenato sarà totale, nelrispetto integrale delle diver-se opinioni e del diritto diciascun Gruppo di esprimerecon chiarezza le proprieriserve e di proporre tuttequelle modifiche che siritengono necessarie. Sonocerto che il Senato saprà fareper intero il proprio dovere.Può essere questo il segnaleche la pubblica opinioneattende da tutti noi: la capa-cità del Parlamento di darerisposte non retoriche, dicogliere il senso delle richie-ste dei cittadini, di dare allevittime e ai loro familiari lacertezza che il loro sacrificionon è stato inutile, perché laforza del Parlamento è nelleistituzioni democratiche, ènel consenso dei cittadini ilbaluardo supremo per la

difesa della Repubblica.È un compito non facile. Laciviltà giuridica si riconoscequando nell'emergenza,accanto alle esigenze imme-diate, sa mantenere saldo ilriferimento a quei princìpigiuridici consacrati nei pro-pri documenti più alti. IlParlamento dovrà dare que-sta risposta: difesa dell'ordi-ne sociale, unita alla difesadi quelle libertà giuridicheper cui tanti lottarono. Esono certo che quanto ilSenato farà nei prossimigiorni corrisponderà a quel-la certa idea dell'Italia percui si batterono Paolo Bor-sellino, Giovanni Falcone e itanti martiri della Repubbli-ca che con loro sono cadutiper la difesa delle istituzioni.In segno di omaggio a que-ste nuove vittime della vio-lenza mafiosa e al dolore deiloro familiari, sospendo laseduta per un minuto insegno di lutto.

Possiamo sempre far qualcosa 17

Page 18: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza
Page 19: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

PRESIDENTE. (Si leva inpiedi e con lui tutta l’As-semblea). Onorevoli colle-ghi, il 23 maggio 1992, unastrage mafiosa annullava lavita di Giovanni Falcone, diFrancesca Morvillo, di VitoSchifani, di Rocco Di Cillo,di Antonio Montinaro.Uomini dello Stato uccisiper aver operato, concoraggio, capacità, grandesenso di responsabilità, inuna terra difficile, quellasiciliana, dove fare soltantoil proprio dovere assumeuna connotazione dirischio.Giovanni Falcone era unmagistrato di altissime dotie di eccezionale intuitoinvestigativo. Egli avevaprima di tanti altri compre-so che soltanto il contrastoefficace e concreto alla

mafia avrebbe potuto con-tribuire alla rinascita com-plessiva della sua terra. Perquesto, fin dall’inizio dellasua esperienza di magistra-to a Trapani e successiva-mente a Palermo, avevadedicato interamente la suavita professionale a com-prendere il fenomenomafioso, nella piena consa-pevolezza che soltanto unaprofonda conoscenza deimeccanismi di questa orga-nizzazione criminaleavrebbe potuto contribuirea scardinarla dall’interno.E da giudice istruttoreaveva avuto la grandeintuizione che soltantolavorando in sinergia ecoordinamento con gli altrigiudici che si occupavanodi indagini sulla mafia sisarebbe potuto realizzare

sul 17º anniversario Della strage Di capaci(Senato della Repubblica, 26 maggio 2009 - presidenza del Presidentedel Senato Renato Schifani)

Possiamo sempre far qualcosa 19

Page 20: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

20 Possiamo sempre far qualcosa

quel modello veramenteefficace per contrastareun’organizzazione vertici-stica, gerarchica, unitaria,che operava nelle sceltedecisive con coesione ecomunione di intenti. Cosìera nato il pool antimafia,scelta rivelatasi da subitovincente, allorché il primogrande collaboratore digiustizia, Tommaso Buscet-ta, aveva chiesto di parlareproprio con Giovanni Fal-cone ed aveva disvelato imeccanismi interni dell’or-ganizzazione Cosa nostra.Da allora erano iniziati igrandi processi: il maxipro-cesso del 1986, con centi-naia di imputati alla sbarra,aveva segnato il primogrande momento di contra-sto a questa organizzazionecriminale. Aveva significa-to il primo grande ricono-scimento dell’esistenza delreato di associazione crimi-nale di stampo mafioso,ingenerando tra i mafiosi lagrande preoccupazione,rivelatasi fondata, che

quello era un momento dinon ritorno. E poi le con-danne severe, inflitte graziealla serietà ed alla capacitàinvestigativa di questogrande giudice, avevanofatto ulteriormente com-prendere ai mafiosi che daquel momento sarebbestato sempre più difficilepoter operare liberamentenell’impunità.Falcone non aveva maismesso di credere nella suaintuizione, neppure quandoaveva ricevuto da parte ditanti, che avrebbero invecedovuto riconoscerne e pro-teggerne il valore, insinua-zioni e pesanti critiche chetanto lo avevano addolora-to. Neppure quando avevascelto di divenire Direttoregenerale degli Affari penalia Roma, decisione, questa,che era stata interpretatacome una volontà diabbandono della Sicilia eche invece, nelle sue inten-zioni, come non smettevadi dire ai suoi collaboratoripiù fidati, rappresentava un

Page 21: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

ulteriore più efficace modoper poter continuare acombattere la mafia.Falcone era stato un grandesostenitore della necessitàdi concentrare le indagininelle procure sedi dellecorti d’appello; le Direzionidistrettuali antimafiadiventarono una realtà gra-zie alla sua capacità di rap-presentare al legislatore legrandi potenzialità chequeste strutture avrebberopotuto estrinsecare.Oggi noi traiamo i fruttibenefici della sua caparbiaintuizione e ogni risultatoattuale, che può sembrarescontato, naturale conse-guenza delle cose, va, inve-ce, ricondotto al grandeprogetto di Falcone.Ecco perché il nostro rin-graziamento a questo eroedello Stato non deve rivol-gersi soltanto al passato,ma deve considerare anchei traguardi del presente.Accanto a Giovanni Falco-ne, un ricordo commossova a Francesca Morvillo.

Chi ha avuto il privilegio diconoscerla, ricorda di que-sta donna magistrato, sosti-tuto procuratore al tribuna-le per i minorenni di Paler-mo, la profonda conoscen-za giuridica ed umana deldelicato settore dei minori,la sua grande fermezza dicarattere, ma al contempola sua grande umanità.Francesca Morvillo ha ope-rato per anni non soltantoper reprimere i reati, masoprattutto per cercare conogni mezzo di recuperare itanti minori sbandati e perrestituirli ad una vita diver-sa, migliore, lontana daquelle complicità e queifacili guadagni che in Sici-lia costituiscono l’antica-mera per l’ingresso in Cosanostra.Un metodo portato avanticon determinazione e fer-mezza, in silenzio, un gran-de contributo anche questoalla lotta alla criminalità.Un ricordo non formale digratitudine va anche ai tregiovani uomini della Poli-

Possiamo sempre far qualcosa 21

Page 22: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

zia di Stato che hannosacrificato la propria vitainterpretando fino in fondoun ruolo indispensabile alraggiungimento dell’obiet-tivo finale.Abbiamo il dovere dellamemoria, ma anche quellodi vigilare, di essere attentie di contribuire con lanostra attività di senatori afare in modo che leggi sem-pre più efficaci e incisivepossano fornire agli inqui-renti veri ed effettivi stru-menti per contrastare ilfenomeno mafioso. Mi rife-risco, colleghi, alle disposi-zioni legislative sulle misu-re di prevenzione patrimo-niali e sull’inasprimento delcarcere duro che il Senatosi appresta ad esaminare.Dopo la strage di Capaci eancora dopo quella in cuicaddero per mano mafiosaPaolo Borsellino e i cinqueuomini della scorta, le forzedell’ordine, la magistraturahanno lavorato con grandeprofessionalità e competen-za e molto è stato fatto.

Certo, non possiamo ancoraaffermare che la mafia siaun fenomeno non piùattuale. Il percorso perchéquesta affermazione diven-ti una splendida realtà nonè ancora ultimato. Oggidobbiamo contribuire tuttia fare in modo che la stra-da tracciata da GiovanniFalcone prosegua fino apiegare definitivamente lacriminalità organizzata.Tutti significa ciascuno,significa che non vi sonoruoli secondari nella lottaalla mafia. Dal semplicecittadino all’imprenditore,al politico, ciascuno haquesto compito attivo, ognigiorno, in ogni luogo.é il solo modo efficace dionorare Giovanni Falcone egli altri martiri, ma èsoprattutto il modo più altodi amare i nostri figli e lanostra Patria. (Generaliapplausi).

LI GOTTI (IdV). Domandodi parlare.

22 Possiamo sempre far qualcosa

Page 23: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

PRESIDENTE. Ne ha facol-tà.

LI GOTTI (IdV). Signor Pre-sidente, mi riconosco pie-namente nelle parole chelei ha pronunziato conl'autorità dell'altissimacarica che ricopre. Ci harappresentato con le sueparole manifestando deisentimenti autentici che noicondividiamo.La storia giudiziaria delnostro Paese ci ha ormaiconsegnato il fatto che il 20febbraio 1992 la commis-sione provinciale di Cosanostra, all'indomani del-l'esito del maxiprocesso -esito nefasto per Cosanostra, non tanto per lecondanne quanto per l'an-nullamento delle assoluzio-ni - deliberava di sferrarel'offensiva stragista neiconfronti dello Stato attra-verso l'individuazione degliobiettivi da abbattere,attraverso la triplice indica-zione consacrata negli attiprocessuali: uccidere i

nemici; uccidere gli examici per sovravvenutainaffidabilità; uccidere itraditori.Il primo di quei nomi eraquello di Giovanni Falcone,già condannato a mortenegli anni precedenti,quando proprio attraversoil maxiprocesso aveva con-cretizzato la possibilità dicontestare - ed era un fattoraro che non avveniva daanni in Sicilia e in partico-lare a Palermo - il reatoassociativo. Era questo ilpassaggio che era mancatonegli anni precedenti.Fu un attacco stragista vio-lentissimo portato alloStato, che vide saltare unpezzo dell'autostrada, per-ché dovevano tremare ipalazzi fino a Roma. Gio-vanni Falcone - questa erala logica dell'attentato - eraun nemico pericoloso, unnemico da abbattere, pertre aspetti significativi cheCosa nostra aveva colto: ilsuo metodo di lavoro; ilsuo intuito; la sua capacità

Possiamo sempre far qualcosa 23

Page 24: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

di organizzare il lavoro disquadra. Egli operò in que-sta direzione, oltre che conil lavoro fatto con il maxi-processo - che rimane unapietra giudiziaria fonda-mentale nella ricostruzionedi quegli avvenimenti -attraverso l'intuizione dellacostituzione della DIA e,come giustamente si ricor-dava, della procura nazio-nale antimafia, delle procu-re distrettuali e della leggesui collaboratori di giusti-zia, in un momento in cuil'Italia era veramente inginocchio (tutti ricordiamolo sgomento che colse ilpopolo italiano di fronte aciò che stava avvenendo edall'incapacità di individua-re una risposta): metodo,modello e strumenti che ilmondo ci ha invidiato e ciinvidia.Quella stagione ha subìtopoi un periodo di offusca-mento, eppure GiovanniFalcone - voglio ricordarlocon queste ultime paroleche spesso vengono ripetu-

te - era fedele ad una suaprofonda convinzione: lamafia, come tutte le coseumane, è destinata a finire.Con questo Giovanni Fal-cone voleva dire che com-battere la mafia significaimpegnarsi con costanza,con intelligenza, con dedi-zione, con esempi e coeren-za, senza arretrare un atti-mo, perché certe cose fini-scono se l'uomo vuole chefiniscano e noi come politi-ci abbiamo il dovere difarle finire.Ecco perché è giusto ricor-dare Giovanni Falcone, maricordarlo significa ricorda-re il suo metodo e i suoistrumenti di lavoro, la suaintelligenza, il suo intuito.Rendere attuale il ricordo diGiovanni Falcone significarendere attuale la lotta allamafia per poterla sconfig-gere, perché dipende danoi. (Applausi dai GruppiIdV, PD e PdL. Congratula-zioni).

BODEGA (LNP). Domando

24 Possiamo sempre far qualcosa

Page 25: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facol-tà.

BODEGA (LNP). SignorPresidente, a 17 anni dal-l'atroce fine che strappòalla propria terra cinque trai figli migliori del Sud, nericordiamo oggi le figureesemplari, l'ammirevoleabnegazione, il fulgidocoraggio nella lotta strenuae generosa contro il flagel-lo della mafia.La memoria è doverosa: inquesto senso, risulta lieve ilpeso del pur immenso debi-to che lo Stato, le istituzio-ni e l'intera comunità civilehanno contratto nei con-fronti di chi offrì tutto di séper la salvezza e il riscattodella propria gente.Da 17 anni per quantoriguarda i martiri dellastrage di Capaci, ma ormaida mezzo secolo, a dataredalla rimpatriata di Cosanostra, lo Stato italiano hadichiarato ostilità aperte

nei confronti di mafia,'ndrangheta, camorra esacra corona unita. Oggi lamafia siciliana, avendosubìto colpi durissimi, cedeterreno, che tuttavia vienepresto riconquistato alleattività criminose dalleorganizzazioni sorelle, inprimis la 'ndrangheta cala-brese.L'immigrazione incontrol-lata nel nostro Paese, cal-deggiata non per virtuosoaltruismo cristiano, ma pervizioso masochismo, ha poiconsentito la penetrazionein forze di terribili mafiestraniere, attualmentesoprattutto impegnate aintessere quelle reti logisti-che criminali che preludo-no a sviluppi preoccupanti.La ricorrenza della strage diCapaci è una pietra che siabbatte sulla nostra memo-ria e sulla nostra coscienza:il doveroso omaggio a Gio-vanni Falcone non si puòesaurire in un rituale, siapur sentito, celebrativo diun autentico eroe del

Possiamo sempre far qualcosa 25

Page 26: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

nostro tempo. C'è la sualezione, ancora oggi attua-lissima, che deve esseredeclinata ai nostri giorni,laddove i segni dell'attivitàmafiosa sono sempre piùvisibili, anche in territorilontani dalla culla naturale,e in forme diverse e più raf-finate avvelenano e ipote-cano pesantemente attivitàeconomiche e commercialidel Nord e di ogni parted'Italia.In questo senso, mi sento diringraziare il Parlamento, ilGoverno ed il ministroMaroni, che tiene alta laguardia e provvede a moni-torare la progressiva espan-sione della nuova mafia edella 'ndrangheta, chevanno intrecciandosi dovec'è profumo di affari.Ricordando Falcone, co-gliamo una stagione dolo-rosissima della storia delnostro Paese, quella caldaestate che tolse al Paese dueformidabili e indomiti ser-vitori, come appunto Gio-vanni Falcone e Paolo Bor-

sellino. Nel tracciato dellaloro testimonianza e dellaloro lotta senza quartierealla mafia, si è formataun'intera classe dirigente intutti i Corpi dello Stato, cheha saputo attrezzarsi e sfer-rare attacchi decisivi alcuore di questa piaga;piaga che ha radici profon-de e sa sempre ripresentarsisotto spoglie diverse.Il ricordo di oggi deveavere il valore di un impe-gno, convinti - come siamo- che le mafie, la 'ndran-gheta, la camorra e tutte leforme di criminalità orga-nizzata, interne ed esterne,si possono arginare e batte-re con un'azione determi-nata e preventiva delleforze dell'ordine, degliapparati appositi e delloStato, in tutte le sue arti-colazioni territoriali.(Applausi dal Gruppo LNPe del senatore Li Gotti).

LUMIA (PD). Domando diparlare.

26 Possiamo sempre far qualcosa

Page 27: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

PRESIDENTE. Ne ha facol-tà.

LUMIA (PD). Signor Presi-dente, è così: il 23 maggiodel 1992 è un giorno chenessuno di noi, nessun cit-tadino, può dimenticare.Quella voragine nell'auto-strada a Capaci, Palermo,ha creato una ferita pro-fonda, solo in piccola parterimarginata. È stato unevento drammatico che èentrato nel cuore della sto-ria del nostro Paese: rap-presenta una sorta di spar-tiacque. È stata una sferza-ta di consapevolezza aquanti sottovalutavano,disconoscevano, minimiz-zavano la portata della pre-senza mafiosa a Palermo, inSicilia e nel Paese tutto. Èstata una chiamata diresponsabilità forte, didenuncia, per quella partedelle istituzioni e dellapolitica che hanno creatoquel sistema di collusioneche ha reso Cosa nostrapotente, aggressiva e capa-

ce di organizzare delle stra-gi: il 23 maggio a Capaci,dopo poche settimane invia d'Amelio e poi lungo ilcontinente a Roma, aFirenze e a Milano.Giovanni Falcone un magi-strato che sapeva faticare,intelligente, critico, chesopportò da più parti dellepesanti forme e tentativi diisolamento, ma seppe servi-re sempre in piedi il suoStato; sua moglie France-sca Morvillo, anch'essamagistrato intelligente,capace e attiva; i tre stu-pendi agenti della scorta(Vito Schifani, Rocco DiCillo, Antonio Montinaro)hanno donato la loro vitaad un Paese che se la devemeritare tutta e ciò avverràquando avrà deciso diandare fino in fondo nel-l'eliminare la presenza dellemafie dalla società, dal-l'economia, dalla politica edalle stesse istituzioni.Le forze dell'ordine, conpassione e professionalità,la magistratura, con auto-

Possiamo sempre far qualcosa 27

Page 28: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

nomia e intelligenza,hanno accertato le respon-sabilità cosiddette militari:gli esecutori materiali (chiazionò il telecomando),quelli che riempirono di tri-tolo il tunnel sotto l'auto-strada, quelli che prepara-rono la strage e i capi diCosa nostra, Riina e Pro-venzano, che decisero diaggredire lo Stato comemai prima di allora nellasua storia. Mancano ancorale responsabilità dei cosid-detti mandanti, di coloroche con Cosa nostra pensa-rono e decisero di agire, egli eventuali intrecci dinatura politica che hannosempre caratterizzato lescelte della mafia nell'agirecontro i rappresentantidelle istituzioni.Signor Presidente, la politi-ca deve assumersi piena-mente la responsabilità dichiarire fino in fondo lanatura di quelle stragi etutte le responsabilità poli-tico-istituzionali che adesse sono collegate. Signor

Presidente, siamo pronti inCommissione parlamentareantimafia a donare alnostro Paese anche la piùterribile, rigorosa e amarafra le verità, ma la politicanel contempo deve saperdefinire un salto di qualitàcome mai è avvenuto nellavita del nostro Paese.Colleghi, la lotta alla mafiadeve diventare per tutti unagrande priorità che deveimpegnarci come maiprima d'ora, a partire dalnostro Parlamento. DicevaGiovanni Falcone: bisognarendersi conto che la mafiaè un fenomeno terribilmen-te serio e grave, che vacombattuto non pretenden-do l'eroismo di inermi cit-tadini, ma convergendonella lotta le forze miglioridelle istituzioni.Fino ad ora i risultatimigliori li abbiamo ottenu-ti nella cosiddetta antima-fia del giorno dopo: primacolpiscono, si riorganizza-no e poi lo Stato reagisce.Dobbiamo passare a quella

28 Possiamo sempre far qualcosa

Page 29: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

dimensione tanto cara aFalcone che è quella del-l'antimafia del giornoprima: prevenirli, disartico-larli, scardinare il lorosistema integrato che saagire tanto sul piano mili-tare quanto su quello socia-le, economico e politico.Oggi le proposte ci sono:dal 41-bis alle misure diprevenzione patrimoniale,dalla confisca dei beni alloro riutilizzo sociale e pro-duttivo, al controllo dilegalità nel sistema degliappalti, dalla lotta alleestorsioni e al riciclaggiolocale e internazionale, dalsistema della compravendi-ta dei voti financo alloscioglimento per mafia deicomuni infiltrati.Siamo ancora alle primescelte, qui in Parlamento, alSenato; siamo ancora lon-tani da un'azione sistemati-ca, profonda, in grado disradicare il fenomenomafioso. Molte delle propo-ste sono nate con GiovanniFalcone, adesso sta a noi

decidere se la memoria cheoggi celebriamo deve essereviva, attiva e capace di pro-durre risultati in grado dicancellare dal nostro Paesela presenza della mafia, omeglio delle mafie.Il Presidente della Repub-blica, in un commoventeintervento a Palermo, nel-l'aula bunker, di fronte acentinaia di giovani stu-denti, ha tracciato il cam-mino giusto. Le associazio-ni antiracket, la Confindu-stria siciliana, le associa-zioni di volontariato comeLibera hanno fatto sceltepositive, coraggiose edesemplari. Adesso spetta anoi fare, fino in fondo, lanostra parte. (Applausi daiGruppi PD, IdV e PdL).

VIZZINI (PdL). Domando diparlare.

PRESIDENTE. Ne ha facol-tà.

VIZZINI (PdL). Signor Pre-sidente, colleghi, nel 1992,

Possiamo sempre far qualcosa 29

Page 30: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

il 23 del mese di maggio,Giovanni Falcone conFrancesca Morvillo, RoccoDi Cillo, Antonio Montina-ro e Vito Schifani moriva-no nella strage di Capaci.Una strage che diede vitaad una stagione di attaccoallo Stato da parte dell'alamilitare della mafia, unastagione che non esito,oggi, a distanza di 17 anni,a definire una stagione diterrorismo politico‑mafio-so. Da lì sino alle stragi del1993. E mi piace ricordareche nella notte tra oggi edomani di 16 anni fa avve-niva la strage di via deiGeorgofili.Giovanni Falcone, quandoentrò in scena come magi-strato antimafia, di fatto sitrovò in una situazione dirottura di una stagione incui lo Stato stava per cede-re silenziosamente allainfiltrazione della mafianella nostra società. Eglicostruì, comprendendo finoin fondo che i fatti di mafianon potevano essere esami-

nati singolarmente, il lavo-ro dei pool che dovevanoaffrontare l'intera materia.Riuscì a convincere a colla-borare mafiosi che maiavevano detto una parola,costruendo un impiantoistruttorio - quello delmaxiprocesso - che poiresse sino alla sentenzadefinitiva della Cassazione,diventando in quel modoun fatto sconvolgente nellavita del Paese e nella rottu-ra degli equilibri. Per farequesto incontrò tanti nemi-ci nella sua vita.Io ebbi, per caso, la fortunadi trovarmi ad essere nellasua stanza il giorno in cuiotto magistrati del suo uffi-cio - tutti tranne uno - fir-marono un documento difiducia, perché venivaattaccato dalla politica epoi ancora attaccato e tra-dito da colleghi magistratimentre doveva accedere afunzioni importanti(Applausi dal Gruppo PdL).Ma aveva conquistato ilcuore di tanti giovani della

30 Possiamo sempre far qualcosa

Page 31: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

Sicilia. È stato il primomagistrato che è riuscito acreare emozioni forti, che sisono scatenate nella societàvisibilmente per anni dopola sua scomparsa. Il ricordodi Falcone ha vissuto econtinua a vivere, nel con-durre una battaglia intornoalla quale oggi c'è moltopiù popolo che scorte, c'èmolto più popolo che isti-tuzioni, c'è la partecipazio-ne di tanti giovani che cre-dono che tale battaglia sipossa condurre.Ovviamente tutto questo haportato a conseguenzedrammatiche, ma ha rap-presentato una svolta nellavita e nella lotta alla crimi-nalità organizzata. Cosanostra e le sue connessioniinterne ed internazionalihanno subìto un durissimocolpo. Ed è vero quello cheè stato detto in quest'Aula,lo dico con grande ango-scia interiore. Abbiamoidentificato gli esecutorimateriali della strage.Abbiamo identificato - i

magistrati e gli inquirentihanno identificato - i man-danti interni, i capi di Cosanostra che avevano decisol'azione, i capi di Cosanostra di quell'epoca, cheardirono pensare che dopole stragi si sarebbe apertauna fase in cui avrebberotrattato con lo Stato comese fossero stati un altroStato o uno Stato nelloStato. Badate bene, stiamoparlando di cose avvenutenon nel 1500, ma poco piùdi dieci anni fa, nellaRepubblica italiana. E Gio-vanni Falcone aveva capitotutto questo. Per questo haperso la vita.Io credo allora - e conclu-do, signor Presidente, ono-revoli colleghi - che la veracommemorazione di Gio-vanni Falcone la faremoquando avremo fatto pienaluce, verità e giustizia sututta quella stagione, cherappresenta ancora un buconero e buio nella storiadella Repubblica italiana.Questa è la realtà di quella

Possiamo sempre far qualcosa 31

Page 32: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

stagione.Restano molte cose dacapire e molte da verificare;e resta da capire se il feno-meno fu tutto un fatto trala mafia e i magistraticoraggiosi o se a questo siarrivò con tutta una serie diconnessioni che sono anco-ra da svelare, tant'è cheprocure importanti stannoancora lavorando.Credo che 17 anni siano untempo che può consentireoggi di arrivare finalmentealla verità, perché i giovaniche crescono possano sape-re e ricordare sempre, nelloro futuro, qual è la veritàdella più brutta stagioneche la nostra Repubblica havissuto dalla sua fondazio-ne ai giorni nostri.(Applausi dal Gruppo PdLe del senatore Vallardi).

CALIENDO, sottosegretariodi Stato per la giustizia.Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facol-tà.

CALIENDO, sottosegretariodi Stato per la giustizia.Signor Presidente, la rin-grazio e mi associo, a nomedel Governo, alle sue paro-le, ma la vita riserva a volteanche delle sorprese. Mitrovo qui oggi a comme-morare Giovanni, e credoche nessuno di noi possacapire la grandezza di Gio-vanni Falcone se non siricorda che egli era un giu-dice che svolgeva esclusi-vamente funzioni civili, ungiudice fallimentare.Quando alcuni di noi -all'epoca ero componentedel Consiglio superioredella magistratura - riusci-rono a nominare RoccoChinnici consigliere istrut-tore di Palermo e con luiandai a pregare GiovanniFalcone di passare allamagistratura penale, luiportò in quell'esperienza laformazione del giudicecivile, l'attenzione alleregole del contraddittorio,alle regole del processo.Inventò, con Rocco Chinni-

32 Possiamo sempre far qualcosa

Page 33: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

ci, un sistema di accerta-mento delle responsabilitàpenali, ma non si è maiilluso di poter risolvere ilproblema della mafia con iprocessi. I processi serviva-no ad accertare le respon-sabilità, a condannare iresponsabili di fatti mafio-si, ma ha sempre ritenutoche la mafia poteva esseredebellata dal corretto fun-zionamento di tutte le isti-tuzioni del Paese, a partiredall'istituzione giudiziaria.La mafia cresce e puòanche avere addentellatiall'interno delle istituzioniquando non vi è un corret-to comportamento in ogniagire quotidiano, in ogniazione della vita. È solocosì che la mafia può esse-re debellata. E GiovanniFalcone portò nell'espe-rienza del penale, venendodal civile, le sue cognizioni,la sua concezione delloStato, la sua concezione diservitore di questo Paese,insieme a Francesca Mor-villo, che era del mio con-

corso e che è morta.Badate che la vera svolta fuimpressa da quel gruppo dimagistrati che iniziarono acapire la necessità di lavo-rare in pool, di lavoraresenza il bisogno di primeg-giare o di essere ricono-sciuti come i primi dellaclasse. E Giovanni Falconeha esercitato in questomodo il suo ministerodurante tutta la sua vita.L'ho incontrato ancora, unasettimana prima che fosseammazzato, per la realizza-zione del sogno che avevain mente: la Direzionenazionale antimafia, mauna Direzione nazionaleantimafia diversa da quellache poteva essere realizzatae che convinse il Parlamen-to a varare.Ricordare Giovanni Falco-ne serve a ricordare RoccoChinnici, Paolo Borsellino,tutti gli altri, da ultimoLivatino, morti nell'adem-pimento del dovere, perchérappresentavano, in unaterra in cui molte volte le

Possiamo sempre far qualcosa 33

Page 34: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

istituzioni non avevanouna parvenza di legalità,quel baluardo di legalità

che li portò alla morte.(Applausi dai Gruppi PdL ePD).

34 Possiamo sempre far qualcosa

Page 35: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

PRESIDENTE. Onorevolicolleghi, ricorre oggi ildiciannovesimo anniversa-rio della strage di viaD’Amelio nella quale perse-ro la vita il giudice PaoloBorsellino e gli agenti dellaPolizia di Stato di scortaAgostino Catalano, Ema-nuela Loi, Eddie WalterCosina, Vincenzo Li Muli,Claudio Traina.Una pagina tragica dellavita della nostra Nazione,un evento che scuote anco-ra le nostre coscienze e cheinvita a riflettere e a medi-tare sulla ferocia e sullapericolosità della criminali-tà organizzata che alloranon esitò a commettere undelitto così efferato per col-pire il cuore del nostroPaese.Paolo Borsellino era un

giudice che anteponeva sututto il senso del dovere,dello Stato e i valori dellademocrazia.Magistrato dotto, sereno,scrupoloso nell’applicazio-ne delle leggi che ai giova-ni colleghi invitava adapprofondire ed osservareprima di tutto e sopra ognicosa, Paolo Borsellino èstato esempio di come siamministra la giustizia.Da giudice istruttore aPalermo, aveva affrontatodiverse vicende giudiziariefino all’istruzione del piùpoderoso processo dellastoria della criminalitàorganizzata mafiosa: ilmaxiprocesso definito poidalla corte d’assise di Paler-mo con centinaia di con-danne severe, confermatein secondo grado e dalla

sul 19º anniversario Della strage Di via D’amelio(Senato della Repubblica, 19 luglio 2011 - presidenza del Presidente delSenato Renato Schifani)

Possiamo sempre far qualcosa 35

Page 36: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

Suprema corte il 30 gennaio1992.A quel processo, Borsellinoaveva lavorato in pienasintonia con Giovanni Fal-cone, con passione, condeterminazione, con volon-tà di capire e di predisporreun impianto accusatorioche reggesse al vaglio deimagistrati decidenti. La ste-sura dell’ordinanza di rin-vio a giudizio era statacompletata dai due magi-strati in località protetta,per le fondate e ripetuteminacce di morte ricevute.I due giudici erano acco-munati dalla stessa tenacevolontà di comprendere ledinamiche e la strutturadell’organizzazione crimi-nale «cosa nostra», chenella loro terra di Sicilia –alla quale erano profonda-mente legati da un vincolodi amore – tendeva adimpadronirsi dei settorivitali dell’economia conmetodi illegali, contro ogniforma di democrazia.Fu anche a causa di quel

processo che la mafia vollela loro morte e la eseguìcon modalità efferate edeclatanti, così da lasciarenon solo nel nostro Paese,ma in tutto il mondo, unricordo tragico ed indelebi-le.Paolo Borsellino venivaucciso a meno di sessantagiorni di distanza dall’ami-co e collega Giovanni Fal-cone; con le due stragivenivano eliminati i dueuomini che rappresentava-no il simbolo della volontàdi non arretrare di fronte alfenomeno mafioso; lavolontà di riscatto e dicombattere e di fare dellaSicilia una terra libera daviolenza, intimidazione,ricatto.Ma la reazione dello Statofu allora, e rappresentaanche oggi, la risposta piùsevera e decisa. Dopo il1992 i continui risultatiottenuti da magistratura eforze dell’ordine sono ladimostrazione tangibiledella prosecuzione inces-

36 Possiamo sempre far qualcosa

Page 37: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

sante del lavoro di Borselli-no e Falcone, sulla scia daloro tracciata. Sono la con-ferma che lo Stato c’è, e sarispondere con spirito dicoesione ed affrontareunito le emergenze e le dif-ficoltà. La strage mafiosa divia D’Amelio, nonostante inumerosi ergastoli inflitti apersonaggi di spicco dellacriminalità organizzatamafiosa, presenta ancoraoggi lati oscuri che conti-nuano ad essere oggetto diapprofondimento da partedella magistratura.A tutti i magistrati impe-gnati in questa instancabileattività, va il nostro ringra-ziamento e il nostro soste-gno. La verità deve conti-nuare ad essere ricercata, iriflettori sulla morte di unuomo giusto e dei suoiuomini della scorta nondevono mai essere spentifinché ogni ombra saràfugata.Capire cosa accadde, chivolle che accadesse, restaper tutti un imperativo non

solo morale. Abbiamo undebito nei confronti nonsoltanto delle famiglie chehanno sopportato in questilunghi anni il dolore per laperdita di persone care;abbiamo un debito verso laNazione e i cittadini onestiche hanno il diritto diconoscere tutta la verità suun giorno così buio dellanostra Repubblica.Onorare la memoria diPaolo Borsellino e di quan-ti, servitori dello Stato,hanno creduto nei verivalori della legalità, dellademocrazia, nei princìpifondanti della nostra Cartacostituzionale, significaprima di ogni cosa seguireil loro esempio, fare tesorodell’insegnamento che cihanno lasciato, per contri-buire nei fatti e sempre, condeterminazione e tenacia, arendere migliore la nostraterra d’Italia.La memoria e il ricordoassumono, allora, il vero eautentico significato, per-ché indicano la direzione

Possiamo sempre far qualcosa 37

Page 38: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

obbligata che ciascuno dinoi deve seguire per realiz-zare giorno dopo giorno lalegalità; per essere ciascunodi noi esempio da offrireanche e soprattutto ainostri giovani, che sono ilnostro futuro. (Generaliapplausi).

VIESPOLI (CN-Io Sud). Do-mando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facol-tà.

VIESPOLI (CN-Io Sud). Si-gnor Presidente, signorSottosegretario, colleghi, avolte ci sono frasi e imma-gini che da sole raccontanouna storia ed il senso diuna storia. «Un giorno que-sta terra sarà bellissima»: èuna frase di Borsellino, cheda sola racconta una vita, ilsenso di una vita e del suosacrificio. E’ una frase distruggente semplicità e distraordinaria forza evocati-va e simbolica, perchédescrive un eccezionale

rapporto di identità, unlegame con la propria terra,la Sicilia, perché raccontaun rapporto fortissimo conla volontà di combattere innome dei valori della lega-lità e di rappresentare ilsenso e il valore delloStato, e in questo mododeterminare e costruire unasperanza.«Questa terra sarà bellissi-ma» è il tentativo di anima-re una speranza, pur in unluogo di difficoltà, di con-fronto forte, violento,aggressivo; racconta il ten-tativo di affermare alcunivalori per i quali noi ricor-diamo sempre Borsellino,in particolare il valore delloStato. In fondo, quandopensiamo a Borsellino,riportiamo alla mente coseche appaiono purtroppodesuete.Il fatto che di un uomo conla toga si dica, si scriva e silegga che la sua unicaambizione era quella diessere un servitore delloStato oggi appare desueto,

38 Possiamo sempre far qualcosa

Page 39: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

superato. Egli era un servi-tore dello Stato, un uomocapace di servire le istitu-zioni, di esprimere sobrietàattraverso il proprio impe-gno, umile ma forte, deter-minato nel contrasto alfenomeno criminale.Credo tuttavia che ci siaun’altra immagine da ricor-dare, Presidente, ed è quel-la di un uomo che muorementre porta il suo salutoalla madre, vittima di unamadre terra matrigna, chelo ammazza nel momentoin cui egli esprime ancorala forza straordinaria dialcuni valori, che purtrop-po appaiono – anche questi– desueti.Allora, ricordare Borsellinosignifica ricordare tuttoquesto: significa ricordareil servitore dello Stato;significa ricordare, per chiha avuto una certa storiapolitica, che ci sono valoriche vanno continuamenterappresentati, non solo inoccasioni come quella chestiamo vivendo, ma nella

quotidianità dell’impegno,del confronto e del dibatti-to politico.Lei, Presidente, in un pas-saggio del suo intervento,ha detto che ci sono ancoralati oscuri. Ecco, io credoche oggi si possa e si debbaaffermare, con una coralitàistituzionale, prima ancorache politica, che tuttiabbiamo il diritto alla veri-tà. Se non c’è la verità, nonsolo la Sicilia, ma la nostraPatria difficilmente potre-mo definirla una terra bel-lissima. (Applausi).

DE ANGELIS (Per il TerzoPolo: ApI-FLI). Domando diparlare.

PRESIDENTE. Ne ha facol-tà.

DE ANGELIS (Per il TerzoPolo: ApI-FLI). Signor Pre-sidente, oggi, 19 luglio,commemoriamo il dician-novesimo anniversariodella morte di Paolo Borsel-lino e ricordiamo che con

Possiamo sempre far qualcosa 39

Page 40: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

lui morirono e sacrificaro-no la loro vita gli agentidella sua scorta, i cui nomivorrei citare: AgostinoCatalano, Emanuela Loi,Vincenzo Li Muli, WalterEddie Cosina e ClaudioTraina.Siamo a 19 anni dalla tra-gica scomparsa di un uomoche ha dato la sua vita perquei valori di democraziache noi oggi ancora portia-mo avanti con determina-zione, ma che soprattuttostanno portando avanti, evogliamo ringraziarli inquesto momento, gli organidello Stato, la magistraturae le forze di polizia, chetanti successi stanno conti-nuando ad avere nei con-fronti della criminalitàorganizzata. Allora comeoggi l’Italia si trovò difronte ad un momento sto-rico molto difficile, unafase in cui la criminalitàorganizzata aveva sferratoun duro attacco allo Stato.Borsellino e Falcone nerappresentavano la difesa

principale, il simbolo dellalegalità, il baluardo degliideali delle nostre istituzio-ni.L’impegno serio ed efficacedi Paolo Borsellino ha fattosì che la sua opera diven-tasse un momento di gran-de importanza in tutta lasocietà italiana.A lui, agli uomini, ai tantipoliziotti, ai tanti magistra-ti morti per difendere lalegalità, la Patria e tuttiquanti noi, dobbiamotanto.Caro Presidente, lei ha sot-tolineato bene, anche inmaniera molto incisiva, chedobbiamo dire no a quellezone d’ombra che, dopo 19anni, fanno sì che non sisia ancora arrivati ad unaverità su una delle stragi dimafia più drammatichedella nostra storia. Dobbia-mo dire no. Vogliamoandare alla ricerca dellaverità definitiva. Dobbiamoassumerci le nostre respon-sabilità. Come forze politi-che dobbiamo dire no a

40 Possiamo sempre far qualcosa

Page 41: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

Possiamo sempre far qualcosa 41

quelle collusioni e a quellezone d’ombra che ancoraesistono all’interno dei par-titi. Lo dobbiamo a tuttiquegli uomini che hannosacrificato la loro vita.Paolo Borsellino dopo tantianni è diventato un mitoper tutti quanti noi, unmito per la nostra società. Ilcontributo che ha dato allasocietà civile è stato impor-tante, ma il contributo chequest’ultima ha dato è statoaltrettanto importante: glisono stati intitolati scuole,edifici pubblici, parchi e viein tutte le parti della nostraNazione.Ma la sua immortalità, per-ché di questo dobbiamoparlare, nella storia dellanostra Patria è il ricordoche di lui conservano eportano innanzi i giovani.Le manifestazioni continuedelle nuove generazioni nelsuo nome fanno sì che Bor-sellino rientri nel Pantheondegli eroi della Patria. Diuna Patria che i nostri gio-vani stanno cercando di

portare avanti, fatta dilegalità, di meritocrazia, dirispetto dello Stato e delleistituzioni; fatta di verità,di ricerca della verità inquei tanti, troppi momentidrammatici che ha vissutoe che non sono stati ancorachiariti.Il ricordo di Paolo Borselli-no deve essere portatoavanti proprio in virtù delsuo sacrificio. Dobbiamofar sì che la sua vita e quel-la degli agenti della suascorta non vadano spreca-te. Lo stanno facendo inostri giovani. Di ciò noidobbiamo essere degni.(Applausi).

LI GOTTI (IdV). Domandodi parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facol-tà.

LI GOTTI (IdV). Signor Pre-sidente, onorevoli colleghi,la commemorazione non èretorica se ad essa siaccompagna una forte ten-

Page 42: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

sione di ricerca totale dellaverità, senza il timore dirimanerne stupiti. C’è statoun momento in cui autore-voli personalità politicheerano critiche sull’ansia dinon far cadere l’oblio sullastoria tragica del nostroPaese. Ora, nessuno, forsequalcuno a malincuore, sipermette più di dire che sista inseguendo il passato.Noi non possiamo, e nonvogliamo, accettare che lastoria della nostra Repub-blica sia tessuta con unatrama di misteri tragici edirrisolti. Noi non vogliamoche la strage di via D’Ame-lio sia un’altra pagina nonscritta della storia. Noi nonsaremo una democraziacompiuta sin quando accet-teremo di convivere con imisteri, spesso di Stato,espressione di collusioni ecomplicità, pagine nonscritte che hanno nomi benprecisi: piazza Fontana,l’Italicus, Bologna, piazzadella Loggia, Ustica, Moro,Mattei, Pecorelli, Sindona,

Ambrosoli, Calvi, viaD’Amelio e via dei Georgo-fili.Non si diventa matura eforte democrazia senza lerisposte ai misteri. È inte-resse dell’Italia, è un nostrodovere, senza grotteschespeculazioni e preconcetteverità.Paolo Borsellino è statotrucidato quando non si erapiegata la sua ansia diconoscere e capire, con ilsuo, ma era anche quello diGiovanni Falcone, metododi lavoro «falsificazionista»,ma non negazionista.Sarebbe bastato dare, pervivere, anche un impercet-tibile segnale di cedimentoalla forza dirompente dellabarbarie. Fece, invece, ilcontrario.Fece capire di essere unaroccia, con le sue penetran-ti interviste, con il suo par-lare ai giovani. Il suo fu undono di amore immensoper l’Italia e per la giustizia.Non basta essergli grati:noi gli dobbiamo di più;

42 Possiamo sempre far qualcosa

Page 43: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

noi possiamo di più, peronorare il sacrificio e perdovere verso i nostri figli,assistiti dall’umiltà deldubbio, ma con la tensioneper dare adesso risposte.Ho scolpiti nella mente enel cuore tre ricordi: quan-do Giovanni Falcone michiese – non c’era ancora lalegge sui collaboratori digiustizia ed era un momen-to difficilissimo e cruento,all’indomani della strage diBagheria, quando vennerotrucidate la madre, la zia ela sorella di FrancescoMarino Mannoia – di assi-stere quelle voci che apri-vano i primi squarci nel-l’omertà. Ricordo ancora latensione del 1º luglio 1992,e l’interrogatorio interrottodi Mutolo, per consentire aPaolo Borsellino di recarsial Ministero dell’interno.Infine, l’ultimo incontrocon Paolo Borsellino, il 17luglio di quell’anno, la tri-stezza e l’amarezza nei suoiocchi e la corsa contro ildestino, per cercare la veri-

tà. Non fece in tempo.Onore noi dobbiamo aicaduti per un’Italia liberadalla morsa mortale delmale, intensificando il con-trasto e recidendo il rap-porto con la politica, iso-lando i collusi, liberandoParlamento e istituzionidagli insani ospiti, senzaperniciose indulgenze,ritrovando la linea didiscrimine tra chi è mortoper combattere la mafia echi con la mafia fa affari edalla mafia prende voti.Paolo Borsellino, e le tantealtre vittime, giovani cheservivano lo Stato, sono inostri eroi. Noi non neconosciamo altri. (Applau-si. Congratulazioni).

SERRA (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI).Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facol-tà.

SERRA (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI).

Possiamo sempre far qualcosa 43

Page 44: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

Signor Presidente, vorràconsentire alcuni ricordipersonali, e anche un pen-siero intriso di commozio-ne, sia pure a distanza ditanto tempo. Sono passati19 anni, e ho ancora negliocchi quella immagine: unastrada, quella che porta daPalermo all’aeroporto, sol-levata come una montagnada 1.000 chili di tritolo, e lamorte di Giovanni Falconecon gli uomini della scortae la moglie.Ho ancora l’odore di queipoveri corpi bruciati da unaviolenza che non avevaprecedenti. Ma ho negliocchi ancora la figura di unuomo appena giunto sulposto, disperso nel vuoto,colpito da un dolore enor-me per la perdita di ungrandissimo amico. Quel-l’uomo era Paolo Borselli-no. Di lui ricordo il magi-strato dalle eccezionali dotiprofessionali, pari solo allaserenità del suo giudizio, inogni circostanza; un com-pagno con il quale ho divi-

so e condiviso pagine indi-menticabili. Ricordo l’uo-mo, straordinario con lasua famiglia. Ricordo l’ami-co. Ero sicuro che nessunopiù di lui, in quegli anni,avesse la consapevolezza diquello che stava accaden-do.Siamo nel 1992 e Tangen-topoli sta irrompendo nellavita politica del nostroPaese. Era difficile per mecapire dove quell’uomostraordinario trovasse quelcoraggio, quella tenacia disempre, quella forza diandare avanti in unmomento così devastanteper il Paese. Una forzarimasta intatta, totalmenteintatta, fino al 19 luglio,giorno in cui la mafia deci-se di farla finita anche conlui e mise fine al suoinstancabile lavoro e al suocompito, che per lui erauna missione vera.Disse nell’ultima intervista(che lezione per tutti noi!):«La sensazione di essere unsopravvissuto e di trovarmi

44 Possiamo sempre far qualcosa

Page 45: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

in estremo pericolo è unasensazione che non sidisgiunge dal fatto che iocredo ancora profonda-mente nel lavoro che fac-cio. So che è necessario chelo faccia, so che è necessa-rio che lo facciano tantialtri insieme a me e soanche» – proseguì – «chetutti noi abbiamo il doveremorale di continuare afarlo, senza lasciarci condi-zionare dalla sensazione odalla certezza che tuttoquesto può costarci caro».Questo – ne sono convinto– è l’insegnamento miglio-re per tutti noi. Ancoraoggi mi chiedo se un gior-no arriverà la verità, se riu-sciremo a capire perché echi ha premuto quel pul-sante provocando quellatragedia immane, che havisto morire con Paolo Bor-sellino gli eroici uominidella sua scorta.Mi chiedo se si riuscirà maia dipanare l’intricatamatassa della connivenza edelle falsità. Ho la speran-

za, però, che tutto questopossa avvenire, perché imagistrati siciliani, pur adistanza di tanti anni, stan-no lavorando con coraggioe grande professionalità,sebbene nelle crescenti dif-ficoltà dell’ambiente in cuisono costretti ad indagare,ambiente talvolta fin trop-po vicino ad apparati stata-li infedeli.Poco dopo la morte diPaolo sono tornato nellasua Palermo da prefetto, eho avuto l’onore di cono-scere la moglie, una donnaeccezionale (non potevache essere così), e il figlio,che da poliziotto volevaseguire le orme del padre,un servitore dello Stato. Aquella famiglia, degna diun giudice, ma soprattuttodi un uomo così straordina-rio, va il mio ricordo, il miopensiero e quello di tutto ilmio Gruppo. (Applausi).

VALLARDI (LNP). Doman-do di parlare.

Possiamo sempre far qualcosa 45

Page 46: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

PRESIDENTE. Ne ha facol-tà.

VALLARDI (LNP). SignorPresidente, sono trascorsi19 anni da quel triste e tra-gico 19 luglio 1992. PaoloBorsellino fu assassinatocon una carica di tritolo, losappiamo: in quel momen-to se ne andò un valorosogiudice.Insieme a lui se ne andaro-no però anche EmanuelaLoi, Agostino Catalano,Vincenzo Li Muli, WalterEddie Cosina e ClaudioTraina, tutti agenti di Poli-zia della sua scorta. Fuquella una grande perditaper il nostro Paese: unagrandissima perdita per lalotta alle mafie e alla crimi-nalità organizzata in gene-re.Paolo Borsellino è un eroedei nostri tempi (ma defi-nirlo un eroe è poco). Cometutti gli eroi, egli ci halasciato insegnamenti posi-tivi: la sua dedizione allavoro, il suo impegno, il

suo ingegno, il suo attacca-mento al fare piuttosto cheall’apparire (questa è sicu-ramente una grande dote),la sua concretezza, le sueidee, la sua paura, ancheperò accompagnata da ungrandissimo coraggio, chelo ha fatto andare sempreavanti, fino alla sua tristefine, il suo inarrestabiledesiderio di riuscire a cam-biare quella città, quellaRegione, questo Paese, pur-troppo troppo spesso fattianche di troppi, troppisilenzi.Le sue idee sono state rac-colte però come preziosaeredità da questo Governo– bisogna riconoscerlo – incui il ministro Maroni,prendendo spunto anchedalle sue idee, ha attuatol’Agenzia per i beni seque-strati e confiscati allamafia, dimostrando di nondimenticare il preziosoesempio e la volontà diPaolo Borsellino e di esserecon questo accanto a tuttequelle forze dell’ordine che

46 Possiamo sempre far qualcosa

Page 47: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

sempre, quotidianamente,combattono contro lemafie. Il valore del giro diaffari della mafia è impres-sionante: si parla di 135miliardi di euro, di cui oltre70 miliardi di utile. PaoloBorsellino voleva l’agenziaper i beni confiscati, ecredo che ogni confisca dibeni, ogni sequestro didenaro e ogni arresto dilatitante sia il modomigliore, sia un modo ecce-zionale per ricordarlo e perricordare tutti coloro checome Paolo Borsellinohanno creduto che la mafiasi può e soprattutto si devesconfiggere.Noi della Lega Nord siamoconvinti che il sacrificio e ilricordo di questo servitoredello Stato sia e debbaessere di esempio e dimonito all’impegno di tuttinella lotta contro la crimi-nalità organizzata e controtutte le mafie, senza dimen-ticarci che le mafie nonsono solo al Sud: sonoanche al Centro e al Nord

del nostro Paese, e solo conla coesione e l’impegno ditutti riusciremo a sconfig-gere la criminalità organiz-zata. (Applausi).

CAROFIGLIO (PD). Doman-do di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facol-tà.

CAROFIGLIO (PD). SignorPresidente, il 19 luglio1992 oltre a Paolo Borselli-no – è stato già detto, magiova ripeterlo – morironogli agenti di scorta Agosti-no Catalano, Emanuela Loi,Vincenzo Li Muli, WalterEddie Cosina e ClaudioTraina. Non possiamo ono-rare lui senza onorare loro,tutti insieme collocati sullastessa linea ideale, cioè ilfronte del coraggio e delladignità di fronte all’ottusabarbarie delle mafie, ditutte le mafie: quelle piùriconoscibili, perché munitedi mitra ed esplosivi, esoprattutto quelle occulte,

Possiamo sempre far qualcosa 47

Page 48: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

le più pericolose perchéannidate nelle stanze delpotere.Posso dirlo? Non amo lecommemorazioni. In esse èsempre presente il rischiodelle frasi fatte, dell’elogioipocrita, della retorica dichi è molto bravo, a volte, aparlare e meno a trarre leconseguenze delle parole,trasformandole in fatti e incontegni.Allora, preferisco far risuo-nare in quest’Aula, attra-verso la mia, la voce diPaolo Borsellino, leggendola trascrizione testuale diun suo intervento in unascuola, e non è privo disignificato che proprio diun intervento in una scuo-la si tratti.Lo leggerò senza spendereuna sola parola per com-mentarlo.«L’equivoco su cui spesso sigioca è questo: si dice quelpolitico era vicino ad unmafioso, quel politico èstato accusato di avereinteressi convergenti con le

organizzazioni mafiose,però la magistratura non loha condannato, quindi quelpolitico è un uomo onesto.Eh no! Questo discorso nonva, perché la magistraturapuò fare soltanto un accer-tamento di carattere giudi-ziale, può dire: beh! Ci sonosospetti, ci sono sospettianche gravi, ma non ho lacertezza giuridica, giudizia-ria che mi consente di direche quest’uomo è mafioso.Però, siccome dalle indagi-ni sono emersi tanti fattidel genere, altri organi,altri poteri, cioè i politici, leorganizzazioni disciplinaridelle varie amministrazio-ni, i consigli comunali oquello che sia, dovevano,devono trarre le dovuteconseguenze da certe vici-nanze tra politici e mafiosi,che non costituivano reato– o i reati non sono statiaccertati – ma rendevanocomunque il politico inaffi-dabile nella gestione dellacosa pubblica.Questi giudizi non sono

48 Possiamo sempre far qualcosa

Page 49: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

stati tratti perché ci si ènascosti dietro lo schermodella sentenza: questo tizionon è mai stato condanna-to, quindi è un uomo one-sto. Ma dimmi un poco, matu non ne conosci di genteche è disonesta, che non èstata mai condannata per-ché non ci sono le proveper condannarla, però c’è ilgrosso sospetto che dovreb-be, quantomeno, indurresoprattutto i partiti politicia fare grossa pulizia, nonsoltanto essere onesti, maapparire onesti, facendopulizia al loro interno?».Sono – ripeto – le parole diBorsellino pronunciate inuna scuola.Paolo Borsellino era consa-pevole di andare incontroal suo destino, ogni giornoun passo in più. Un destinoche sfuggiva – come difatto è sfuggito – al suocontrollo. Lo disse piùvolte, come lo disse Gio-vanni Falcone, come lo dis-sero altri, caduti su quellalinea di resistenza della

civiltà contro la barbarie.Questa consapevolezza nonmutò la loro determinazio-ne. Ci sono momenti in cuiquello che accade sfugge alnostro controllo, in cui ilcaso o forze sovrastanti –ciò che non era prevedibilee che comunque non ègovernabile – sembranodominare le nostre vite,individuali e collettive. Maanche in quei momentipossiamo decidere e sce-gliere come comportarcirispetto all’ottusa brutalitàdel destino. Il coraggio, ilrispetto di noi stessi, ladignità, la capacità di man-tenere fede alla parola data– agli altri, ma soprattuttoa noi stessi – sono le quali-tà che ci rendono padronidella nostra sorte, anchequando sembra che undestino spietato potrà pre-sto sovrastarci.Borsellino, come Falcone,come altri, sono statipadroni della loro sorte,anche e soprattutto quando

Possiamo sempre far qualcosa 49

Page 50: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

sono andati incontro, con-sapevolmente al loro desti-no.Concludo il mio interventodedicando loro una poesiache amo molto: una poesiasulla dignità di chi si trovasottoposto ad un destinoche non riesce a sconfigge-re e sceglie comunque l’at-teggiamento da adottarerispetto a quel destino. Lapoesia è stata scritta da unpoeta inglese del XIX seco-lo, William Ernest Henley esi intitola – non a caso –Invictus.«Dal profondo della notteche mi avvolge, buia comeil pozzo più profondo cheva da un polo all’altro, rin-grazio qualunque dio esistaper la mia anima invincibi-le. Nella feroce morsa delcaso non ho arretrato né hogridato d’angoscia. Sotto icolpi d’ascia della sorte ilmio capo sanguina ma nonsi piega. Oltre questo luogodi collera e lacrime incom-be solo l’Orrore dell’ombra,eppure la minaccia degli

anni mi trova, e mi troverà,senza paura. Non importaquanto sia stretta la porta,quanto pieno di castighi ildestino, io sono il padronedella mia sorte: io sono ilcapitano della mia anima».(Applausi).

GASPARRI (PdL). Domandodi parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facol-tà.

GASPARRI (PdL). SignorPresidente, onorevoli colle-ghi, il nostro Gruppo siassocia al ricordo di PaoloBorsellino e di tutti gliagenti della sua scorta ster-minati, come tutti ricordia-mo, 19 anni fa in viaD’Amelio, in un’estate chefece seguito ad una tragicaprimavera. Una delle fasipiù oscure della storia dellaRepubblica; una fase cheperò portò ad una reazioneimmediata delle istituzioni,del Parlamento, con il varodi norme, di provvedimenti,

50 Possiamo sempre far qualcosa

Page 51: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

di misure tesi a contrastarein maniera forte e determi-nata la criminalità organiz-zata, in particolare lamafia.Come tutti, non intendiamosolo associarci ad un ricor-do, che peraltro nondev’essere un’occasioneretorica, bensì un momentovero, vivo, pulsante, diriflessione sui temi dellalegalità, della lotta alla cri-minalità; nelle Aule delParlamento e in tutti i luo-ghi, a Palermo e ovunque,Paolo Borsellino e la suascorta vengono ricordati,così come tanti altri eroi,da Falcone a Livatino, chehanno pagato con la vita illoro impegno di contrastoalla criminalità. Riteniamopiuttosto che l’impegnonon debba esaurirsi neidiscorsi, e che ad esso deb-bano seguire i fatti. E perquanto riguarda le indagi-ni, i depistaggi e tutte levicende di cui si discute,come tutti, ci auguriamoche l’accertamento definiti-

vo della verità sia il piùrapido possibile, ma nonpossiamo, proprio per nonessere formali e per essereinvece sinceri in questoricordo, non rilevare quan-to, nel corso di questa legi-slatura è emerso in manieragrave e inquietante.Mi riferisco ad una vicendadella quale forse poco si staparlando, quella relativaall’applicazione di alcunenorme: parlo del 41-bis edel carcere duro, di cui neigiorni scorsi si è tornato aparlare anche in riferimen-to a orientamenti che daparte degli organismi euro-pei competenti in materiadi diritti umani sono statiespressi. Il 41-bis, il carcereduro, quelle misure di par-ticolare isolamento dei bossmafiosi furono introdotteproprio all’indomani diqueste tremende stragidella primavera-estate sici-liana.Proprio nel 1992, quandofurono adottati questidecreti-legge e queste

Possiamo sempre far qualcosa 51

Page 52: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

misure, si passò all’applica-zione di tali normative. Nelcorso della legislatura,dinanzi alla Commissioneparlamentare antimafia,l’ex ministro della giustiziaConso narrò, con una sin-cera illustrazione dei fatti,una storia che non era statasufficientemente portataall’attenzione della pubbli-ca opinione: nel novembre1993, non dopo 19 anni masolo dopo un anno e mezzodalla strage di via D’Amelioe poco tempo dopo la stra-ge di Capaci, si decise dinon rinnovare la misuraprevista dall’articolo 41-bis(all’epoca il regime delcosiddetto carcere duroveniva deciso a tempo) perdiverse centinaia di espo-nenti della criminalitàorganizzata.L’ex ministro Conso – dellacui onestà personale nessu-no ha mai dubitato in que-st’Aula, né nella Commis-sione antimafia, né altrove– ha fornito dinanzi allaCommissione parlamentare

antimafia una motivazioneinquietante di quella scelta.Egli ha affermato che si ètentato di dare un segnalein una stagione stragista(altri attentati ed altrevicende inquietanti segui-rono le stragi di Capaci e divia D’Amelio). Alla fine del1993, dunque, con succes-sivi atti (ricordo che alGoverno Amato subentrò ilGoverno Ciampi), si decisedi cancellare e di non pro-rogare quella misura.Credo che tale vicenda siaquella più scandalosa tra letante, pur inquietanti,emerse nel corso di quellalegislatura. Dedichiamogiustamente molta atten-zione a numerosi fatti, masi dedica poca attenzione aquesta vicenda inquietante.(Applausi dal Gruppo PdL.Commenti dei senatoriAstore e Garavaglia Maria-pia).Riteniamo che la Commis-sione parlamentare antima-fia abbia acquisito tutti glielementi; è stato chiesto

52 Possiamo sempre far qualcosa

Page 53: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

che la Commissione anti-mafia potesse avere dalMinistero della giustizia,dal Dipartimento dell’am-ministrazione penitenzia-ria, tutta la documentazio-ne. Al riguardo, si è svoltauna lunga discussione, maquesta non è la sede piùidonea, né vi sono tempiadeguati per ricordarne ivari passaggi. Pensiamo,però, che anche alcuniesponenti delle istituzioni –ci rivolgiamo, con granderispetto, al presidente Scal-faro, al presidente Ciampi eall’ex ministro dell’internoMancino – debbano aiutareil Parlamento e le istituzio-ni a fare luce su questavicenda che merita di esse-re portata all’attenzione.Noi lo abbiamo fatto,signor Presidente, con unamozione, che riteniamodovrà essere discussa inAula nelle prossime setti-mane, perché, al di là delleattività lodevolmente con-dotte in Commissione anti-mafia, con acquisizioni di

materiali, crediamo chel’Assemblea del Senatoabbia il diritto di conoscereperché, come, ad opera dichi e quando si deciseroquelle misure in netto con-trasto con ciò che il Paeseauspicava, con ciò chel’Italia aveva fatto all’indo-mani di quelle stragi e conciò che si è fatto successi-vamente. Io ho l’onore diaver fatto parte di unGoverno che ha reso per-manente nell’ordinamentopenitenziario l’articolo 41-bis; inoltre, in questa legi-slatura, per iniziativa delnostro Gruppo e del Gover-no e con un’ampia condivi-sione (credo pressoché una-nime), abbiamo rafforzatol’istituto del 41-bis.Allora, dedichiamo confatti concreti e con precisiatti del Parlamento ilnostro impegno alla memo-ria di Paolo Borsellino edella sua scorta.Credo che non saranno iCiancimino junior o alcunipersonaggi a raccontare la

Possiamo sempre far qualcosa 53

Page 54: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

verità: dovrà essere anche ilParlamento a fare luce, nonsolo sulla verità di quellestragi, ma sui fatti che atte-nuarono lo sforzo delloStato. Si tratta di unavicenda inquietante che, inmemoria di Paolo Borselli-no, vogliamo portare all’at-tenzione dell’Assemblea delSenato. (Applausi dalGruppo PdL. Congratula-zioni).

CALIENDO, sottosegretariodi Stato per la giustizia.Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facol-tà.

CALIENDO, sottosegretariodi Stato per la giustizia.Signor Presidente, a nomedel Governo, intendo asso-ciarmi alle sue parole per ilricordo degli agenti chefurono ammazzati nell’ec-cidio di via D’Amelio e peril ricordo di Paolo Borselli-no. Ho citato prima gliagenti, perché ho avuto la

fortuna, o la sfortuna, diconoscere Paolo Borsellinoe Giovanni Falcone nel1976.La senatrice Finocchiaro,che li ha conosciuti comeme, sa che loro avevano ildono dell’umiltà e la capa-cità di vedere al di là delleposizioni e degli incarichi,ai quali molti aspirano: perloro era importante il lavo-ro che svolgevano. Nel1976 Giovanni Falcone eraancora un giudice del civi-le.Tutti dobbiamo ancoramisurare l’importanza diquello che è stato creatoall’epoca della gestione del-l’ufficio istruzione di RoccoChinnici.Rocco Chinnici, GiovanniFalcone e Borsellino intro-ducono un nuovo modo diinvestigare e di rispondereall’attacco mafioso: unmodo che è stato d’inse-gnamento alle nuove gene-razioni, anche se a volte,forse, non è stato compresofino in fondo per essere

54 Possiamo sempre far qualcosa

Page 55: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

seguito integralmente.Ritengo che in questi treanni, in un momento parti-colare, il Senato abbia datouna risposta al riguardoricordando figure comeFalcone, Borsellino e Liva-tino, il cui processo dicanonizzazione è stato dapoco avviato (Applausi),attraverso un voto unani-me, quindi senza differenzedi schieramento, ricreandolo stesso spirito con cuiabbiamo votato l’articolo 2del cosiddetto disegno di

legge sicurezza, che preve-de una riscrittura dellenorme antimafia, e nonsolo dell’articolo 41-bis.Questa è la logica con cuisposo le parole del Presi-dente sottolineando, in par-ticolare, la necessità chenon vi siano più ombre eche quelle che ci sonoancora siano diradate, eperché ci sia restituita laverità su quello che ha por-tato a sottrarci non solo deiservitori dello Stato ma, perme, degli amici. (Applausi).

Possiamo sempre far qualcosa 55

Page 56: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza
Page 57: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

LE PRIME PAGINEDI ALCUNI QUOTIDIANINEI GIORNI SUCCESSIVIALLE STRAGI DI CAPACI

E DI VIA D’AMELIO

Page 58: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza
Page 59: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

Possiamo sempre far qualcosa 59

Page 60: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

60 Possiamo sempre far qualcosa

Page 61: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

Possiamo sempre far qualcosa 61

Page 62: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

62 Possiamo sempre far qualcosa

Page 63: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

Possiamo sempre far qualcosa 63

Page 64: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

64 Possiamo sempre far qualcosa

Page 65: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

Possiamo sempre far qualcosa 65

Page 66: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

66 Possiamo sempre far qualcosa

Page 67: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

Possiamo sempre far qualcosa 67

Page 68: fascicolo possiamo sempre far qualcosa - senatoperiragazzi.it · testo approvato all'unani-mità alla Camera, hanno fatto prevalere un'altra esi-genza, quella dell'immedia - tezza

www.senato.it - www.senatoperiragazzi.it