FARMACIE COMUNALI DI TORINO · rio Associazione Titolari di Farmacia della Provincia di Torino e...

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AUTUNNO E INVERNO: AFFRONTIAMOLI CON L’AIUTO DI TIMO ED ECHINACEA AUTUNNO E INVERNO: AFFRONTIAMOLI CON L’AIUTO DI TIMO ED ECHINACEA FARMACIE COMUNALI DI TORINO FARMACIE COMUNALI TORINO S.P.A. - FARMACOM - Anno IV - Numero 6 - Novembre/Dicembre 2010 Alcuni argomenti di questo numero: • Alimentazione e infanzia • Prevenzione e cura del diabete • Aids: vietato abbassare la guardia • Allergie da acari e miceti Alcuni argomenti di questo numero: • Alimentazione e infanzia • Prevenzione e cura del diabete • Aids: vietato abbassare la guardia • Allergie da acari e miceti

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AUTUNNO E INVERNO: AFFRONTIAMOLI

CON L’AIUTO DI TIMO ED ECHINACEAAUTUNNO E INVERNO: AFFRONTIAMOLI

CON L’AIUTO DI TIMO ED ECHINACEA

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Alcuni argomenti di questo numero:• Alimentazione e infanzia• Prevenzione e cura del diabete• Aids: vietato abbassare la guardia• Allergie da acari e miceti

Alcuni argomenti di questo numero:• Alimentazione e infanzia• Prevenzione e cura del diabete• Aids: vietato abbassare la guardia• Allergie da acari e miceti

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con l’arrivo dell’autunno e, ancor più, dell’invernoi ritmi biologici si modificano anche in relazione a duesignificativi cambiamenti stagionali: l’introduzionedell’ora solare e l’arrivo del freddo.Anche i ritmi di vita si modificano e il nostro cor-po richiede una diversa attenzione sia per la prote-zione dagli agenti esterni sia per la definizione diun diverso regime alimentare.Per affrontare i malesseri di stagione ci vengono inaiuto alcune piante officinali, come ci racconta inquesto numero la professoressa Laura Colombo, eper difendere la pelle dall’aggressione del freddopossiamo adottare alcune azioni protettive, illustratedalla consulente cosmesi Francesca Lo Curto.Affrontando il tema della prevenzione, l’appunta-mento del 14 novembre con la Giornata del diabeteci ricorda che dobbiamo essere cauti nell’affrontarele tavole imbandite e gli irresistibili dolci che le pros-sime feste natalizie ci proporranno. Tale attenzioneva posta non soltanto durante l’età adulta, poiché,come gli studi epidemiologici confermano, l’obesità eil diabete creano le loro basi nell’organismo sin dallaprima infanzia. Ciò richiede attenzione e cura per inostri bambini poiché lo stile di vita che trasmettiamoloro sarà il passaporto per un possibile futuro insalute.L’associazione bambini-prevenzione ci riporta alconcorso Ma perché devo lavarmi i denti? dedi-cato alla prevenzione dentale e rivolto a bambinie ragazzi dai 6 ai 14 anni.Un’occasione da non perdere: i disegni si possonoconsegnare sino al 20 dicembre!A tutti voi l’augurio di un sereno Natale e un buoninizio 2011.

Buona lettura,

Elisabetta Farina

Cari lettori, Dalle Farmacie Comunali“Ma perché devo lavarmi i denti?”e “Martedì Salute” P. 3Gli orari delle Farmacie Comunalisul cellulare P. 4L’accoglienzacome servizio P. 6

InfoCasa, previdenza,lavoro e mobilità P. 7

L’approfondimentoCorrette abitudini alimentarinell’infanzia P. 9Curare il diabete e prevenirele complicanze P. 13Hiv-Aids: vietatoabbassare la guardia P. 17

Erbe & PianteAutunno e inverno:affrontiamoli serenamente P. 23

AllergieMalattie allergichetardo-estive e autunnali P. 27

CosmesiLa pelle alla prova del freddo P. 31

La schedaIl trucco delle feste P. 35

Direzione, redazione e pubblicitàFarmacie Comunali Torino S.p.A.Corso Peschiera 193 - 10141 Torinotelefono: 011.1978.2011

redazione: [email protected]: [email protected]

Direttore Responsabile:Elisabetta FarinaHanno collaborato a questo numero:Gianni Cadario, MariaLaura Colombo,Giorgio Grassi, Francesca Lo Curto,Fulvia Marengo, Giancarlo Orofino,Margherita Perino, Bruna Santini,InformadisAbile - Città di Torino

Progetto grafico e impaginazioneJacopo - ByBLOS S.r.l.

Stampa SGI s.r.l.

Tiratura 24.000 copie

Registrazione al Tribunale di TorinoN°114 dell’8 gennaio 2008

Sommario

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Farmacie Comunali Torino spa ha organizzato, incollaborazione con l’Andi della Provincia di Torino, unconcorso di disegno e grafica dedicato al tema dellaprevenzione dentale. L’iniziativa, dal titolo Ma perchédevo lavarmi i denti?, è rivolta ai bambini della scuolaelementare e ai ragazzi della scuola media inferioree ha ricevuto il patrocinio della Città di Torino.Il disegno (fascia elementari) primo classificato saràstampato sulle magliette distribuite a tutti i parteci-panti al concorso, mentre la creazione grafica (fasciamedie inferiori) diventerà la base per una campagnadi prevenzione uti-lizzata sia in tuttele farmacie comu-nali torinesi sia ne-gli studi odontoia-trici dei soci Andi diTorino.Il bando è pubblica-to sul sito delleFarmacie Comunaliwww.fctorinospa.ite su quello dell’AndiTorino www.andi-torino.it e la schedadi adesione è dispo-nibile sia presso le 34Farmacie Comunalitorinesi sia pressogli 800 studi odonto-iatrici dei soci AndiTorino.La consegna deglielaborati deve essereeffettuata presso leFarmacie Comunali entro il 20 dicembre 2010.La valutazione degli elaborati avverrà all’internodella giuria costituita da un farmacista di FarmacieComunali Torino spa, un odontoiatra dell’Andi diTorino e un rappresentante della famosa agenziapubblicitaria Armando Testa.

Sino al 15 dicembre sono in pro-gramma i Martedì Salute, il tra-dizionale appuntamento per lapromozione della salute, doveesperti del mondo sanitarioespongono con linguaggio di-vulgativo temi di grande interes-se e rispondono alle domandedel pubblico presente in sala.Promossi dall’Associazione Edu-

cazione Preven-zione e Salute, iMartedì Salutesi svolgono alCentro Con-gressi Unione IndustrialeTorino, in Via Vela 17, con inizio alleore 10. Tra le conferenze in programma, il 7dicembre si parlerà delle Farmaciee i nuovi servizi per il pubblicocon Gabriele Cavigioli, amministra-tore delegato Farmacie ComunaliTorino spa, Marco Cossolo, segreta-rio Associazione Titolari di Farmaciadella Provincia di Torino e CarloMastrogiacomo, Polo Cittadinodella Salute di Torino.Un incontro proposto dal PoloCittadino della Salute che ha comeobiettivo di presentare la “nuovafarmacia dei servizi” che sta na-scendo anche a seguito dei decretidel Ministero della Salute.Le tessere di ingresso, gratuite e

valide per due persone, sono disponibili fino aesaurimento:- presso il Centro Congressi Unione Industriale Torino

in via Vela 17 - orario di ufficio;- scaricabili dal sito

www.centrocongressiunioneindustriale.it

Partecipa al concorso“Ma perché devolavarmi i denti?”

DALLE FARMACIECOMUNALI

DALLE FARMACIECOMUNALI

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Al Martedìsi parla

diSalute

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Un nuovo strumento di comunicazione entra nelleFarmacie Comunali: il Codice QR (in inglese, QRCode), un codice di nuova generazione, analogo aquello a barre che tutti siamo abituati a vedere suqualsiasi oggetto o documento (dal farmaco al libro,dal capo di abbigliamento alla tessera sanitaria).Mentre il codice a barre è utilizzato dagli operatori peridentificare i dati della persona o dell’oggetto a cui siriferisce, il QR Code è un contenitore di informazioniutili all’utente.Quale l’utilità? Il QR Code permette di raggiungeredelle informazioni tramite l’impiego di cellulari do-tati di fotocamera e accesso a Internet. Questi cellu-lari, gli smartphone (I-Phone, BlackBerry, …), stannodiventando sempre più di utilizzo comune proprioper fornire un rapido accesso a informazioni via webanche quando, ad esempio, si è fuori casa, non si èvicini a un computer ecc.Per fornire un ulteriore servizio di reperibilità, le Far-macie Comunali di Torino hanno deciso di inserire il QRCode sulla rivista FarmaCom, collegandolo a una pa-gina di servizio e utili-tà, quella degli oraridelle 34 farmacie.Andando alla paginadegli orari al fondodella rivista, da que-sto numero trovere-te, infatti, in alto adestra il QR Code col-legato che, seguendole istruzioni riportatenel box qui a fianco,vi permette di visua-lizzare e salvare sulvostro cellulare gli

DALLE FARMACIECOMUNALIDALLE FARMACIECOMUNALI

UN SERVIZIO INNOVATIVO PER COMUNICARE CON GLI UTENTI

di Elisabetta Farina

Cos’è il Codice QRIl Codice QR (in inglese, QR Code) è un codice a matrice (o codice a barre bidimensionale)creato originariamente dalla corporation giapponese Denso-Wave. Il termine “QR” significa “QuickResponse” (Risposta Rapida), poiché il codice consente una rapida decodifica del suo contenuto.

Come utilizzarlo- Per poter leggere i QR Code è necessario scaricare preliminarmente e gratuitamente il lettore software sul cel-

lulare (qualora non sia già presente), collegandosi a uno dei seguenti link, direttamente dal browser del vostrocellulare: Lettore i-nigma (http://www.i-nigma.mobi), Lettore neoreader (http://get.neoreader.com/)

- Selezionate il vostro modello di telefono e il lettore si installerà automaticamente sul vostro cellulare. - Sul vostro cellulare, cliccate sulla icona del lettore (solitamente presente nella cartella Applicazioni o Download):

si attiverà la fotocamera e sarete pronti a leggere i QR Code!

Alcuni modelli di telefono (vedi ad es. I-Phone e Nokia) acquisiscono direttamente il codice QR, una voltainquadrato, senza dover cliccare per fotografarlo.

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Gli orari delle FarmacieComunali sul cellulare

orari e l’indirizzo ditutte le 34 farmaciecomunali cittadine.Inoltre, cliccando poisul nome della singolafarmacia, è possibile vedere anche la mappa che in-dica dove è posizionata e il suo numero di telefono.Ogni volta che si vorrà sapere quale sia la farmaciaaperta e secondo quale orario, basterà controllaresul cellulare.Da sottolineare che anche quando gli orari cambia-no in riferimento alla stagionalità, il codice salvatosul cellulare è sempre valido. Sarà cura di FarmacieComunali mantenere sempre aggiornata la paginaweb a cui il QR Code fa riferimento.Il QR Code ci permette quindi di connettere il mondodelle Farmacie Comunali costantemente con l’utenzagrazie a una comunicazione sempre aggiornata digrande utilità per chi ha una necessità di reperire intempi brevi un farmacia aperta senza avere unpunto di consultazione nelle vicinanze.

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Margherita Perinodirettore Organizzazione e Operatività aziendale Farmacie Comunali di Torino

Il presidente Alessandro Cerrutidurante l’inaugurazione della FC 21

di corso Belgio

L'autoanalisi è un servizio sempre più richiesto infarmacia e necessita di spazi dedicati che rispon-dano anche alle norme sulla privacy (FC 38)

Rendere le farmacie più accoglienti, offrire piccolicomfort a chi è in attesa del proprio turno, permette-re un’immediata e facile lettura dei reparti da partedell’utenza, creare un ambiente di lavoro più sicuroe gradevole nei colori e nell’atmosfera: sono questialcuni dei criteri che l’Azienda ha privilegiato nelleristrutturazioni avvenute nel 2010.

La FC 25, situata nella Stazione di Porta Nuova, da feb-braio presta servizio in un nuovo locale nell’atrio prin-cipale. Ampi spazi e luci calde favoriscono un percor-so autonomo nella scelta dei prodotti, favorendo in

particolare il celere soddisfacimento del-la clientela di passaggio costituita pre-valentemente da pendolari e turisti.

La FC 2, in via Slataper, è una delle far-macie di riferimento del borgo che siespande a ventaglio tra via Luini ecorso Potenza.

La clientela, da anni affezionata alla Far-macia Comunale 2 (una delle primecomunali, aperta nel 1964), viene ora ri-cevuta in un locale luminoso, dai coloricaldi (arancio, beige e vinaccia), per sot-tolineare la piacevolezza di un servizioaccogliente, quasi famigliare, supportatoda un’esposizione chiara e organizzata inreparti che valorizzano le promozionibimestrali e stagionali.

Per la FC 21, farmacia che presta ancheil servizio notturno tutte le notti dalle 19,30 alle 9,00,sono stati realizzati interventi per migliorare l’accessodella clientela notturna, con la creazione di un ingres-so dotato di un’area protetta dalle intemperie e unaristrutturazione degli ambienti interni che consentonoal personale di lavorare in condizioni di sicurezza e diottimizzare le prestazioni di servizio, che sovente,nella notte, riveste carattere d’estrema urgenza.Per il servizio diurno, la nuova veste della farmaciapropone locali di colori che variano su tonalità dell’az-zurro intercalato al grigio antracite comunicando unsenso di freschezza e rigore, interrotto da elementi ros-so fiamma che orientano l’attenzione verso la centra-lità dei banchi vendita e della funzione di accoglienza,ascolto e consiglio dei farmacisti.

DALLE FARMACIECOMUNALIDALLE FARMACIECOMUNALI

RISTRUTTURARE I LOCALI DELLE FARMACIE È STATO UNO DEGLI OBIETTIVI 2010PER ASSICURARE SEMPRE COMFORT E SICUREZZA

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L'insegna, che riporta il logo di Farmacie Comunali spa, è unodegli strumenti che danno il messaggio visibile a distanza siadella presenza della farmacia sia della sua apertura (FC 38)

L’accoglienzacome servizio

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In via Vandalino, nelle vicinanze del mercato rionale dicorso Brunelleschi, la FC 38 si inserisce nel quartiereresidenziale di Pozzo Strada. La ristrutturazione dellafarmacia ha tenuto in debito conto l’alta frequenta-zione giornaliera e quindi la necessità di rendere piùconfortevole l’attesa e di facilitare il libero servizio.L’eleganza dei caldi colori beige e amaranto riveste

gli arredi e si coordina con letonalità del piano del calpestio,comunicando una gradevolearmonia di fondo e facendosicornice ideale ai vari prodottiesposti. Il vasto reparto cosmesi,ampliato con alcune nuove lineedi qualità, inondato dal fascio diluce della parete retroilluminata,attira immediatamente lo sguar-do e suscita interesse verso leeleganti referenze dei prodotti dibellezza e di make-up.

Interventi di minore entità, manon di inferiore risultato esteticoe funzionale, hanno riguardatola FC 1 di corso Orbassano, laFC 5 di via Rieti, la FC 8 di cor-so Traiano, la FC 13 di via Ne-garville, la FC 15 di corso Traia-no, la FC 17 di corso Vittorio, laFC 19 di via Vibò, la FC 24 di via

Bellardi, la FC 37 di corso Agnelli, la FC 41 di via degliAbeti e la FC 43 di piazza Statuto.Le soluzioni adottate hanno interessato l’area vendi-ta, gli scaffali espositivi, le vetrine e sono state intra-prese per razionalizzare la collocazione dei prodotti alibero servizio, ampliare l’area riservata all’attesa erendere maggiormente identificabili i vari reparti conparticolare attenzione al reparto cosmesi mediantel’illuminazione degli scaffali. Con l’introduzione delservizio di consulenza cosmesi e make-up gratuitofornito dalla nostra esperta, Francesca Lo Curto, ilsuddetto reparto è stato adeguatamente potenziatoe arricchito da un funzionale banco cosmesi.Pur essendo l’attrattività dei locali di primaria im-portanza, la ricchezza principale di una farmacia èrappresentata comunque dal personale, dalla capacitàdi ascolto e di consiglio professionale, che permettedi indirizzare le scelte della clientela verso prodottidi garantita qualità con possibilità di risparmio.

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Casa, previdenza,lavoro e mobilita:

informazioni e risorseche superano le barriere

info

Avere accesso alle informazioni è un diritto di tutti icittadini. Garantirlo tempestivamente eliminando ogniimpedimento è un dovere di tutti coloro che le forni-scono. Questa è una precisa respon-sabilità assegnata a tutte le PubblicheAmministrazioni che hanno rapportidiretti con il pubblico. Accedere confacilità al patrimonio di conoscenzerappresentato da leggi, norme, do-veri e opportunità può, in molti casi,fare la differenza tra il riconoscimen-to effettivo di un diritto e l’esperien-za dolorosa della sua negazione. Pergarantire il diritto ad avere informa-zioni accessibili e orientate al citta-dino e per offrire una corretta e “utile”informazione il Comune di Torino e l’Asl To1 hanno rea-lizzato questa piccola ma, speriamo preziosa, collana.Le guide nascono all’interno del progetto regionale Ali(Ausili Leggi Informazione) - Osservatorio Regionalesulla Disabilità e sono state curate dall’InformadisAbi-le della Divisione Servizi Sociali e rapporti con le Asl delComune di Torino e dall’Informahandicap dell’Asl To1,che si sono avvalsi di esperti per la stesura delle diver-se tematiche trattate e di una supervisione della Uildm.La collana è distribuita nei volumi: 1 – Casa: oltre lebarriere architettoniche ed economiche; 2 – Previ-denza e disabilità: orientarsi nel mondo delle pre-stazioni; 3 – Lavoro, famiglia, disabilità: i diritti dellavoratore disabile e dei suoi familiari; 4 – Il dirittoalla mobilità delle persone disabili: una mappadei servizi e delle agevolazioni.La collana sarà disponibile anche nelle FarmacieComunali di Torino oltre che presso i principali luoghiinformativi istituzionali e associazionistici.Info:www.comune.torino.it/[email protected]

a cura di InformadisAbile - Città di Torino

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Vale la pena di fare subito una considerazione suiconcetti di salute e di prevenzione. Alla prima non pen-siamo sino a quando la possediamo e solo quando nonsiamo più in salute ci viene in mente che “prima”avremmo potuto fare più attenzione alla prevenzione. Molti esperti ci dicono che prevenire è meglio checurare e l’epidemiologia ci dimostra continuamenteche molte malattie possono essere sconfitte con unabuona prevenzione. È ampiamente noto, ma sembrache trattandosi di bambini sia più difficile da credere,che il sovrappeso e l’obesità sono condizioni di rischioper l’insorgere di ipertensione, dislipidemie, atero-sclerosi, patologie cardiovascolari e diabete. Applicati in ambito pediatrico, i principi della preven-zione primaria acquisiscono particolare valore per lasalute personale e soprattutto pubblica. Dall’altro can-to la persistenza dell’eccesso ponderale dall’infanziaaumenta i rischi a cui si è esposti in età adulta. È tra-dizionalmente accettato restare ammirati e deliziatidi fronte a lattanti e piccoli bambini “grassottelli”come gli angioletti di celebri pitture o minimizzareun eccesso ponderale, anche cospicuo, pensandoche svanirà con la crescita senza alcun intervento.Il rischio di rimanere obesi nell’adulto aumenta conl’età - un adolescente obeso ha il 70% di rischio dirimanere sovrappeso in età adulta ma già un bambi-no in età prescolare presenta 26-41% di probabilitàdi essere un adulto sovrappeso o obeso.In Italia, come per altro in Europa e ancor di più inAmerica, a partire dagli anni ’80 si è verificato un in-cremento di sovrappeso e obesità sia negli adulti chenei bambini. L’Oms nel 2009 aveva previsto 150 mi-lioni di adulti e 15 milioni di bambini obesi in Europa.Una recente indagine nazionale (Okkio alla Salute2008) stima la prevalenza del sovrappeso del 23.6%nei bambini tra i 6 e gli 11 anni mentre la prevalenza

dell’obesità raggiunge il 12.3% con preoccupantitrend in aumento. Un fenomeno che merita moltaattenzione è l’aumento dell’obesità nei bambini al disotto dei 6 anni. Si porta a giustificazione la predi-sposizione genetica, e la ricerca scientifica sta inda-gando attivamente su questo aspetto, ma per lamaggioranza dei casi l’ambiente, cioè l’alimentazionee lo stile di vita, sono i veri determinanti.L’idea di non mangiare “quanto vogliamo“ per pre-venire l’obesità sembra difficile da accettare oppurepossiamo dire che ci mancano dei veri criteri di rife-rimento. Allora facciamo qualche passo indietro si-no ai primi mesi di vita e andiamo a ripassare cosaabbiamo imparato da piccoli.

Equilibrio tra calorie e fabbisogno

Mamma e neonato hanno a disposizione il latte ma-terno che risponde ai fabbisogni calorici e di tutti inutrienti, trasmette profumi e sapori familiari e con-temporaneamente imparano a rispettare entrambi itempi e le quantità nell’alimentazione.

Corrette abitudini alimentarinell’infanzia

Bruna Santiniresponsabile della Struttura semplice del Dipartimento di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’Azienda ospedalieraOspedale Infantile Regina Margherita - Sant’Anna, Dipartimento di Scienze Pediatriche e dell’Adolescenza- Università di Torino

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Il latte materno potrà accompagnare ancora sinoai 2 anni il cibo complementare, lo svezzamento,modulando l’inserimento dei vari alimenti. Ma avràcomunque fornito le regole perché questo possaattuarsi correttamente.I pediatri e i genitori sorvegliano che l’alimentazio-ne sia equilibrata, la quantità delle proteine noneccessiva, la quantità e qualità dei grassi control-lata, i cibi variati in conformità alle linee guida peruna corretta alimentazione affinché la crescita delbambino risulti fisiologica sia per il peso che per l’al-tezza oppure il rapporto tra loro (Indice di MassaCorporea) valutati secondo curve e centili di crescita.Viene da chiedersi come mai a un certo punto tuttoquesto sapere venga messo da parte o dimenticato, onon sia più in grado di fronteggiare o conteneremode e pubblicità lasciando ai bambini l’enorme eimpossibile, per loro, responsabilità di scegliere.Con i bambini dobbiamo invece condividere nuoviconcetti come l’equilibrio tra l’energia (calorie) cheviene introdotta e quella che viene utilizzata consi-derato che il fabbisogno per la crescita non è supe-riore al 10% dopo il primo anno e anzi si riduce al5% dell’apporto giornaliero ideale dopo i 10 anni.È importante pianificare il numero dei pasti,un’adeguata distribuzione dell’apporto alimentaretra di essi e la quantità corretta delle porzioni.È altresì importante “passare” ai più piccoli qualcheconcetto sulla necessità dell’attività fisica ed educarli aincludere nella propria giornata anche del movimento.

L’importanza della “piramide”

L’ultima piramide alimentare elaborata dagli epide-miologi della nutrizione contiene come base, quindicome l’elemento maggiormente rappresentato,proprio l’attività fisica.Una corretta alimentazione, cioè una dieta bilancia-ta, dovrà allora fare i conti con lo stile di vita e laquantità dell’attività fisica per quanto riguarda l’ap-porto in calorie ma non dovrà essere imposta o su-bita come cattiva o deprimente ma rimarrà piacevo-le e golosa se saremo in grado di prepararla e pro-porla così reinventandola giorno per giorno.Sarà molto utile condividere la conoscenza di stru-menti utili come la piramide dell’attività fisica equella alimentare, ripassare i gruppi alimentari

e fare la conoscenza delle numerose varietà di cibi,conoscerne la stagionalità e l’origine territoriale, lemodalità di preparazione e la composizione (letturadelle etichette!). Nella pratica saranno utili i momentidi condivisione nella spesa, orientando nelle scelte, incucina e a tavola.

Queste esperienze permetteranno di trasmettere aibambini saperi e tradizioni e buone pratiche cheavranno modo di ritornare negli anni. Se potremoripensare in questi termini all’alimentazione sarà piùfacile capire il suo ruolo nella prevenzione delle pa-tologie e per il raggiungimento della salute. Poichéil raggiungimento di questo stato riguarda anche ladimensione sociale e l’integrazione con l’ambienteoltre al benessere fisico, mentale ed emozionale diogni individuo, la realizzazione di una corretta ali-mentazione dovrà anche tenere in conto non solola salvaguardia dell’ambiente e delle sue risorse ri-scoprendo il significato di spreco (alimenti buttati oconsumati in eccesso) ma anche il contenimentodella spesa pubblica correlata alla cura dell’obesitàe delle sue complicanze.

Corrette abitudini alimentari nell’infanzia

Per accedere al servizio dell’ospedale infantile Regina Margherita,si prenota presso il Cup con impegnativa mutualistica una “visitadietologica e terapia dietetica” da effettuare presso il servizio diDietetica e Nutrizione Clinica.

La piramide alimentare mediterranea

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Il Diabete Mellito

Il diabete mellito è un insieme di malattie caratterizza-te dell’alto livello del glucosio nel sangue derivante daun’incapacità del corpo a produrre e/o utilizzare l’in-sulina. L’insulina è un ormone che regola appunto iltasso degli zuccheri nel sangue, permettendone l’uti-lizzo da parte dei tessuti, ed è prodotto dal pancreas(un organo addominale). La presenza in circolo di ele-vate quantità di zuccheri (la forma che circola è ilglucosio, e l’esame che la misura è appunto la glicemia)è all’origine delle conseguenze dannose del diabete.Se il diabete è curato e la glicemia si mantiene a livellivicini alla normalità queste complicanze sono evitabili. Il termine diabete deriva dal greco ������ ���� che si-gnifica “passare attraverso” e si riferisce a uno dei sin-tomi principali ovvero la poliuria (abbondante produ-zione di orina); altri sintomi sono la polidipsia, ovverol’assunzione di elevate quantità di liquidi, e il calo dipeso. Il diabete è noto nel 5% della popolazione (equesto dato è stato recentemente valutato in Pie-monte) ma si stima una presenza di forme non rico-nosciute che aumenta sensibilmente il numero reale dicasi, si calcola un diabete ignorato ogni 2 casi noti. Assieme all’ipertensione arteriosa il diabete è la cau-sa più frequente delle malattie cardiovascolari, ed èda sola la causa più comune di cecità acquisita. Il dia-bete, fortemente legato nella sua forma più fre-quente (tipo 2) all’obesità, sta diventando una pato-logia quasi epidemica nei paesi occidentali, tanto dacostituire una vera e propria emergenza medica. Distinguiamo due forme principali di questa malattia:- il diabete tipo 1 che deriva dalla distruzione delle

cellule che producono insulina e colpisce in generein età giovanile;

- il diabete tipo 2 causato da incapacità dei tessutidell’organismo a utilizzare l’insulina.

Esistono poi altre forme:- il diabete gestazionale: simile al diabete tipo 2,

viene diagnosticato per la prima volta in gravidan-za e in genere regredisce dopo il parto. Può ripre-sentarsi a distanza e richiede cure attente, causando,se non curato, complicanze al momento del partoe rischi per la salute del bambino;

- diabete monogenico: causato da difetti geneticisingoli che alterano secrezione e/o azione insulinica;

- diabete secondario: può dipendere da altre pato-logie, oppure dall’uso cronico di farmaci (ad es.cortisonici) o dall’esposizione a sostanze chimiche.

Per la diagnosi del diabete si può utilizzare il do-saggio della glicemia a digiuno o dopo carico oralecon glucosio (curva da carico). Il dosaggio glicemicoè preferito per la diagnosi del diabete rispetto allacurva da carico, nonostante questo ultimo metodo sisia dimostrato più sensibile e specifico, a causa del-la maggiore facilità di attuazione e della maggioreaccettabilità da parte dei pazienti. È importante ri-cordare che una glicemia a digiuno superiore a 100mg/dl ci mette in una categoria a rischio, mentre unvalore superiore a 126 mg/dl (confermato) è suffi-ciente per la diagnosi. Attualmente è stato propostoper la diagnosi un altro esame, ovvero il dosaggiodell’emoglobina glicosilata standardizzata (HbA1c)con diagnosi di diabete per valori superiori a 6,5%.Nei casi dubbi il medico potrebbe richiedere, comedetto, la curva da carico (75 g di glucosio assunti adigiuno) che permette di individuare sia il diabete(con glicemia superiore a 200 mg/dl due ore dopo

Curare il diabetee prevenire lecomplicanzeGiorgio Grassidirigente medico S.C.D.U. Endocrinologia,Diabetologia e Metabolismo Azienda OspedalieraUniversitaria San Giovanni Battista (Molinette)di Torino

Il 90% delle persone è affetto dal tipo 2 e questa forma, più comunenell’età adulta, aumenta con il passare degli anni sebbene il progressivoincremento delle persone in sovrappeso e sedentarie sin dall’infanziaprovochi anche nei giovani la comparsa di questa patologia.

Il simbolo internazionaledella Giornata mondiale

del Diabete, adottatodall’Onu nel 2006

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l’assunzione della bevanda zuccherata) che le for-me di prediabete (se la glicemia a due ore è supe-riore a 140 mg/dl). Non dobbiamo sottovalutare lacondizione di prediabete (glicemia a digiuno supe-riore a 100 mg/dl o dopo carico di glucosio supe-riore a 140 mg/dl), perché asintomatica ma ad altorischio di sviluppare un vero e proprio diabete con-clamato nel prosieguo della vita, e gravata da unmaggior rischio di malattia cardiovascolare.La chiave per una buona cura del diabete è rappre-sentata oltre che dalle cure mediche da una attentaeducazione: la persona con diabete dovrà gestire inprima persona la propria malattia, nel rispetto del-l’equilibrio psicofisico, per evitare o allontanare il piùpossibile nel tempo le complicanze generali a essa le-gate. Alimentarsi evitando gli eccessi e seguendo ladieta prescritta, muoversi combattendo la sedenta-rietà sono le carte vincenti per curare questa condi-zione. Stiamo assistendo a un aumento dei casi di so-vrappeso e obesità anche tra i giovani e questa ten-denza deve esser combattuta perchè favorisce ma-lattie come il diabete e l’ipertensione. Insegnare ainostri bambini e giovani ad alimentarsi correttamen-te e stimolarli a una vita attiva è la miglior prevenzio-ne. Ma se è facile che i giovani siano attivi, è moltopiù difficile con il passare degli anni mantenersi informa quando diventa sempre più importante, mamolto meno praticato, l’esercizio fisico.Curare il diabete non significa semplicemente control-li glicemici; per garantire una buona qualità di vita sitratta di prevenire e trattare tempestivamente le possi-bili complicanze. La cura per diabetico deve essere con-dotta in modo integrato da un team di figure, com-prendenti il medico di famiglia, lo specialistadiabetologo, ma anche infermiere, dietista epsicologo. Chi soffre di diabete deve ricevere una edu-cazione alimentare, istruzioni mirate all’autogestionedella malattia, e sostegno psicologico se necessario. Inmolti centri la cura del diabete si basa su incontriperiodici di piccoli gruppi di pazienti con gliesperti (infermieri, medici, dietisti); condividereesperienze, dubbi e timori aiuta e rafforza nel tempo lacapacità di curarsi. Quando viene diagnosticato per laprima volta il diabete mellito in un paziente, è indi-spensabile una valutazione clinica iniziale completa,associata a un percorso di educazione alla terapia, cheaiuti la persona a non sottovalutarne i rischi, e nelcontempo non vivere con eccessiva ansia questacondizione: conoscere il diabete per curarlo meglio.

Di importanza fondamentale che il diabete vengaseguito nel tempo per perseguire alcuni obiettiviimportanti:- il controllo glicemico, sorvegliato con l’automi-

surazione della glicemia e con il dosaggio dellaemoglobina glicata;

- il controllo del peso corporeo, poiché obesità esovrappeso rendono molto più difficile il compensometabolico;

- la prevenzione delle complicanze:malattia cardiovascolare - rimane la causa mag-giore di morte negli individui affetti da diabete, perciòmolti sforzi devono essere fatti per ridurre altri fattoridi rischio associati, come l’ipertensione e il fumo;Nefropatia (malattia renale) - è una delle principalicause di insufficienza renale di grado avanzato.Essenziale è instaurare e mantenere sotto strettocontrollo equilibrio glicemico e valori pressori;

Curare il diabete e prevenire le complicanze

Entra in Farmaciaper misurare la tua glicemia!

In occasione della Giornata del Diabete, che si svolge il 14 novembredi ogni anno, le Farmacie Comunali di Torino partecipano alleiniziative di prevenzione. Di seguito il programma di aperturadelle Farmacie Comunali coinvolte nella misurazione gratuita dellaglicemia nelle giornate del 13 e 15 novembre 2010.

F.C. Indirizzo SAB 13.11 LUN 15.11

1 corso Orbassano 249 no si5 via Rieti 55 si si9 corso Sebastopoli 272 no si10 via Asinari di Bernezzo 134 si si11 strada Lanzo 98/G no si12 corso Vercelli 236 no si13 via Negarville 8/10 si si15 corso Traiano 86 no si17 corso Vittorio Em. II 182/bis/B mattino si mattino no19 via Vibò 17/B no si20 via Ivrea 47/49 si si21 corso Belgio 151/B si si22 via Carlo Capelli 47 si si23 via Guido Reni 155/157 si si24 via Bellardi 3 mattino si mattino no25 c/o FF.SS. Porta Nuova si si28 corso Corsica 9 si si29 via Orvieto 10/A mattino si mattino no33 via Isernia 13/B si si35 via Cimabue 8 no si36 via Filadelfia 142 no si37 corso Agnelli 56 si si38 via Vandalino 9/11 no si41 via degli Abeti 10 si si42 via XX Settembre 5 si si43 piazza Statuto 4 si si

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Lentamente ma inesorabilmente,la malattia cresce

Dai primi casi al mondo diagnosticati negli Stati Unitinel 1981 a quelli italiani del 1984, fino all’ultimoregistrato solo pochi giorni or sono presso l’ospedale incui lavoro, la infezione da Hiv-Aids si è stabilmenteinsediata nella comunità umana ed è difficile pensareche essa possa essere debellata. Circa 4000 personein Italia ogni anno scoprono di essere “sieropositive” esi aggiungono alle decine di migliaia che vivono conquesta malattia; se poi volgiamo lo sguardo sulmondo, veniamo a sapere che ogni anno si infettanooltre 2 milioni di persone e che oltre 30 milioni dipersone sono portatrici di Hiv.Il 1° dicembre ricorre la giornata mondiale dell’Aids,

che vuole ricordare al mondo intero che questo viruscircola su tutta la terra, si trasmette attraverso irapporti sessuali, il sangue e dalla madre portatrice alfiglio e può pertanto contagiare qualsiasi personache non metta in atto delle misure di prevenzionequando si trova in tali situazioni di vita. La Giornataricorda anche che ciascuno di noi può dare il propriocontributo alla lotta contro l’Aids, sia a costo zero, nondiscriminando le persone sieropositive, sia con azioni piùtangibili, che vanno dal sostegno economico a proget-ti assistenziali o di ricerca all’impegno nelle associazionidi volontariato che operano in questo settore.In questi ultimi 5 anni gli organismi internazionali han-no cercato di attirare l’attenzione con due slogan: StopAids. Keep the promise e Stop Aids. Make the promise.

Retinopatia (sofferenza della regione dell’occhiodeputata alla visione) - è una complicanza tipicadel diabete, è la causa più frequente di cecità ainsorgenza in età adulta (tra i 20 e i 74 anni) ed èstrettamente correlata alla durata del diabete;Neuropatia (sofferenza e disfunzione dei nerviperiferici) - amputazione e ulcere trofiche dei pie-di sono le conseguenze più comuni della poli-neuropatia e la causa maggiore di disabilità peril diabetico.

Il buon controllo metabolico (della glicemia e del li-vello dei grassi circolanti) e della pressione arteriosapreviene le complicanze.Un centro di diabetologia ben organizzato deveessere in grado di fornire una risposta alle tantedomande in una rete di servizi di base e specialistici ingrado di garantire un percorso ideale e un sostegnosia per la persona che per il suo medico curante.

Hiv-Aids: vietatoabbassare la guardiaGiancarlo Orofinodirigente medico Divisione A di Malattie Infettive - ospedale Amedeo di Savoia di Torino e vicepresidenteassociazione Arcobaleno Aids di Torino

Curare il diabete e prevenire le complicanze

Ambulatorio dipartimentale di DiabetologiaSan Giovanni Battista Antica SedeLe prime visite possono essere prenotate nei seguenti modi: - Sovracup regionale al n. 800-705007 per i fissi e 011-5160666

per i cellulari, dalle 8:30 alle 16:30;- sportelli del Cup Molinette in c.so Bramante 89, dalle 8:00 alle

17:00 o al n. 011-6332220;- sportelli del S. Giovanni A.S. in via Cavour 31, dalle ore 9:00 alle

ore 14:00 o telefonicamente al n. 011-6333615-3710/3615, dalleore 14:00 alle ore 15:00.

Il pancreas e un ingrandimentodei cristalli di insulina

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Il primo si rivolge in particolare ai governi e alle isti-tuzioni dei paesi ricchi (Italia tra questi), perché tra-sformino in realtà (donazioni di denaro!) ciò che invarie e più occasioni hanno promesso; il secondo si ri-volge agli individui singoli, perché agiscano per fer-mare l’epidemia a tutti i livelli, a partire dal propriocomportamento. Se non fai parte della soluzione,allora sei parte del problema, questo bello sloganche ho visto più volte essere utilizzato nel campodella lotta all’Aids penso continui a riassumere benelo spirito di questa battaglia.Quali sono i cardini della prevenzione?Classicamente la prevenzione si suddivide in trestadi: primaria, secondaria, terziaria.La primaria si basa sulla non esposizione al rischio:i rapporti sessuali devono essere sempre protetti dalpreservativo, a maggior ragione se occasionali; l’abu-so di alcool e il consumo di altre sostanze, che altera-no lo stato di coscienza e tolgono la capacità di ra-gionare, precedono spesso l’esposizione al rischio(rapporti non protetti); particolarmente fragili sembra-no essere i giovani omosessuali maschi, che forse nonsanno bene cosa sia il vero Aids e quali danni arrechiall’organismo; in una coppia, i rapporti sessuali posso-no essere non protetti solo se le due persone sono sie-ronegative (quindi hanno fatto il test Hiv e sono risul-tate negative) e non si espongono a rischi; se si usanodroghe per via endovenosa (pratica peraltro assai dan-nosa per molti altri motivi, primo fra tutti il danno alcervello) bisogna assolutamente evitare di scambia-re la propria siringa con altri; se si assume cocaina oaltre sostanze per via inalatoria, anche lo scambiodella “cannuccia” può comportare il passaggio delvirus, se vi è presenza di sangue. Una persona con ilvirus Hiv non la si riconosce dall’esterno, pertantoil basare la prevenzione (per esempio, uso o nonuso del preservativo) solo su ipotetici segni esterni

è totalmente sbagliato; non esiste più il concetto di“gruppi a rischio”; esistono invece, e deve esseremolto chiaro, comportamenti a rischio, in cui puòincorrere chiunque. Bisogna pensarci, ed essereprudenti e intelligenti.La prevenzione secondaria (su questo tema) si iden-tifica in un solo fondamentale concetto: fare il testHiv. Se si è incorsi in un rischio, se ci si vuole toglie-re un dubbio... Ogni donna in gravidanza deve esse-re sicura di non avere il virus, perché deve tutelare ilproprio figlio; se infatti disgraziatamente lo fosse, at-traverso una serie di azioni mediche (terapia antire-trovirale durante la gravidanza, parto cesareo, allat-tamento artificiale) potrebbe ridurre quasi a zero ilrischio di contagio al nascituro; se il ginecologo nonlo richiede, è bene comunque farlo. ll test Hiv consiste in un semplice prelievo di sangue(v. box); se si è incorsi in un rischio, va eseguito dopocirca 3 settimane dall’evento e ripetuto dopo 3 o 6mesi, a seconda del tipo di test che viene utilizzato nellaboratorio: di solito è il personale medico o infer-mieristico che esegue il colloquio prima del test e chespecifica dopo quanto il test deve essere ripetuto.Prevenzione terziaria: riguarda le persone già siero-positive. Si riferisce al concetto fondamentale dieseguire bene le cure, ossia i controlli e le terapie(se sono state prescritte) e di mettere in atto tutte leprecauzioni per non trasmettere ad altri la malattia.

Hiv-Aids: vietato abbassare la guardia

Test Hiv

Il test è sempre volontario ed è tutelato da una legge (n. 135/1990)che sancisce che nessuno può essere sottoposto al test Hiv senza ilsuo consenso, se non per motivi di natura clinica. Si può eseguirepresso strutture pubbliche o private. Consiste in un prelievo di sangue,da effettuare possibilmente a digiuno da almeno 2 ore. In alcuni centri(per esempio l’Ospedale Amedeo di Savoia) non è necessario ave-re l’impegnativa del medico di famiglia; si può chiedere di farlo inanonimato (ossia che sul referto compaia un sigla che viene concor-data con chi esegue il prelievo) e nella stragrande maggioranza deicentri è gratuito. Il risultato di solito viene dato nel giro di 5 giorni la-vorativi e può essere consegnato solo a chi lo ha eseguito. Se una per-sona risulta sieropositiva, questa notizia viene sempre data personal-mente da un medico, che cerca anche di spiegare le prime nozionimediche che riguardano l’infezione e dà indicazione sui centrispecialistici che hanno in cura i pazienti con infezione da Hiv.Il test Hiv si può effettuare presso l’ospedale Amedeo di Savoiatutti i giorni lavorativi dalle 7.30 alle 14.00, il venerdi fino alle 12.00.Ci si reca al padiglione E, al primo piano (Ambulatori Centralizzati),e all’operatore sanitario che in quel momento è presente al desksi chiede semplicemente di poter fare il test Hiv.

Il virus Hiv

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Quello che era vero 20 anni fa...

Il famoso bacio del professor Aiuti alla ragazza siero-positiva (nei primi anni dell’epidemia) rimane anco-ra una delle immagini di maggior forza comunicati-va che riguarda la trasmissione del virus. I normalicontatti umani e tutte le manifestazioni di affettoche non comportino rapporti sessuali non sono arischio di trasmissione. Le comuni norme igieniche(utilizzare per sé la lametta da barba - o il rasoio - elo spazzolino da denti) sono più che sufficienti a nonpermettere la trasmissione del virus tra le persone.Era vero allora e il tempo lo ha confermato.Una malattia ormai curabile e divenuta cronica.Questo è attualmente lo scenario della infezione daHiv-Aids. Cure per tutta la vita, cure molto dispen-diose a carico del Servizio sanitario nazionale, curecon effetti collaterali di un certo grado, peso psico-logico molto intenso: questo il prezzo che singoli esocietà pagano a questa malattia. Laddove non vi è accesso alle cure, invece (paesia ridotte risorse) la malattia imperversa, sia comenumeri di nuovi casi che come decessi.La terapia ha dimostrato di funzionare anche comestrumento di prevenzione per le nuove infezioni,perché riducendo in maniera impressionante (secorrettamente assunte) la quantità di virus nell’or-ganismo il contagio diventa molto meno probabile:per questo c’è necessità che i farmaci arrivino il piùcelermente possibile laddove ve ne è bisogno.Una società pro Aids? È duro dirlo, ma sembraproprio di sì; il profitto e il consumismo sono capacidi schiacciare tutto, anche la prevenzione… Film,fiction, programmi e spettacoli vari in televisione (ma

non solo) che spingono a un “consumo”del sesso sono, anche se involontaria-mente, alleati dell’Aids e delle altre ma-lattie sessualmente trasmissibili; non ba-stano pochi e passeggeri messaggi pre-ventivi a contrastare il danno della ba-nalizzazione dei rapporti sessuali e del-l’uso di droghe, ossia i rischi di contrarreil virus.Ho chiesto un giorno a una giovane sie-ropositiva, volontaria dell’AssociazioneArcobaleno Aids di Torino, della qualesono vicepresidente: “Qual è il motivoper cui ti impegni nella prevenzione?”.

“Perché non voglio che altri ragazzi passino quelloche ho passato io”, fu la risposta.

Test Hiv a risposta rapida... in piazza: un’occasione per conoscere e controllarsi

Con un’iniziativa che si ripete oramai da molti anni,l’associazione Arcobaleno Aids, in collaborazionecon l’ospedale Amedeo di Savoia e l’AVIS, organizzadomenica 28 novembre, in vicinanza e preparazionealla giornata mondiale Aids, in piazza Castello aTorino, uno stand clinico e informativo sull’Aids.Sarà possibile effettuare in maniera gratuita ancheil test Hiv, con una risposta che sarà pronta nel girodi 15-20 minuti.Al di là del valore scientifico dell’evento, questamanifestazione vuole ribadire in maniera anche unpo’ provocatoria che non bisogna avere paura deltest! Così come “in piazza” si misura la pressionearteriosa o la glicemia (per prevenire o diagnosticarein tempo, rispettivamente, l’ipertensione o il diabete),anche il test Hiv deve essere considerato uno stru-mento di prevenzione precoce, perché ancora troppepersone scoprono la malattia quando è già in faseavanzata. La paura e l’ignoranza sono alle basi diquesto ritardo e portare il test in piazza può contribuirea sconfiggere entrambe.

Hiv-Aids: vietato abbassare la guardia

Riferimenti importanti

Numero verde Aids 800.861.061www.aslto2.it - www.testhiv.piemonte.it - www.arcobalenoaids.itwww.lilapiemonte.it - www.salute.gov.it - www.iss.it

Hiv in Italia: stime e confronto 1988 - 2008

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Arriva l’autunno e poi arriverà anche l’inverno.Anche se possono essere considerate stagioni tristi,perché fredde e già a metà pomeriggio possiamoavere il buio della sera, sono in realtà stagioni moltoimportanti sia per la Natura che entra in riposo, cheper noi uomini. Infatti per le persone come noi chesiamo abituati a vivere in zone della Terra (emisferoNord a cavallo del 45° parallelo) in cui le quattro sta-gioni si alternano con nette differenze climatiche(primavera, estate, autunno, inverno), è indispen-sabile - per il mantenimento del nostro benesserefisico e mentale - proprio il succedersi delle stagioni.Abbiamo perciò bisogno di una stagione calda(l’estate), seguita da una intermedia (l’autunno) e poida un’altra decisamente fredda (l’inverno); in questomodo il nostro organismo segue l’andamento dei suoiritmi biologici temporali, detti ritmi circadiani.I ritmi circadiani sono determinanti per regolare ilsonno e la veglia, l’umore e la capacità di atten-zione e sembra proprio che nell’uomo tutto ciò siaregolato anche dalle ore di luce presenti in unagiornata e dalla loro intensità luminosa.Poi con l’autunno arriva anche il freddo, cambianoi nostri desideri alimentari e quindi introduciamo ci-bi caldi, nutrienti e sostanziosi. Cerchiamo di assu-mere vitamine nutrendoci di frutta e verdura, pun-tando certamente sugli agrumi che sono presentisulle nostre tavole per molti mesi. Con gli agrumi as-sumiamo vitamina C e altre vitamine che ci aiutanoa combattere i cosiddetti “mali di stagione”. Fra gliagrumi, i limoni sono certamente i più interessanti:in caso di mal di gola, la spremuta non dolcificatadi limone è da usare per fare gargarismi (magaril’idea può fare rabbrividire, ma non è così, non

brucia, non dà fastidio, e poi si può deglutire e vabene per tutti, anche per i bambini).Un aiuto per affrontare malesseri di stagione, ancheun banale raffreddore, mal di gola o influenza potreb-be essere dato da alcune piante officinali. Facciamol’esempio del timo (v. box), una pianta che conosciamo

Autunno e inverno:affrontiamoli serenamente

Erbe & PianteErbe & Piante

STAGIONI IMPORTANTI PER I RITMI DELL’UOMO E DELL’AMBIENTE

Maria Laura Colombodocente Corso di Laurea in Tecniche Erboristiche, Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco, Facoltàdi Farmacia, Università di Torino

Il Timo

Thymus vulgaris L. – Thymus serpyllum L.famiglia Lamiaceae

La piantina del timo, anche se ci sembra piccola e delicata, in realtàè un arbusto in miniatura con fusticino lignificato alla base, alto 20-30 cm. e dotato di robuste radici.Foglie e fusticini sono pelosi; i fiorellini si trovano all’apice dei ramie - osservati con attenzione - sono molto simili a quelli della salviae del rosmarino (appartengono infatti alla stessa famiglia botanica).In Italia il timo cresce dal mare alle regioni montane, predilige terreniaridi e soleggiati, fra le rocce e le ghiaie.

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per il suo profumo e per l’uso che già ne facciamosulla carne allo spiedo, sulla mozzarella, e altro. Il timoè una pianta odorosa, noi ne avvertiamo il profumopoiché è ricca di sostanze volatili (olii essenziali) chevanno a colpire le nostre cellule olfattive.Nel caso di una persona adulta, alle prime sensazionidi malessere e per alleviare i sintomi della tosse e delraffreddore1, potrebbe essere indicato bere, anche piùvolte al giorno, un infuso preparato con le foglie ditimo e dolcificato con zucchero oppure con miele.Il timo in foglie possiamo acquistarlo già essiccato inerboristeria o farmacia, oppure possiamo prendere irametti del timo che magari abbiamo fatto crescerenel corso dell’estate sul nostro balcone, farli essiccaree usarli nel corso dell’inverno.

Un’altra pianta che ci può aiutare ad affrontare imalesseri invernali è l’echinacea (v. box), che possiedeprincipi attivi diversi da quelli del timo e che va assuntaquindi con tempi e modalità diverse rispetto al timo.L’echinacea, spontanea soltanto in Nord America, èdiventata molto popolare in Europa, grazie all’inte-resse che alla fine del 1800 hanno avuto alcuni ri-cercatori tedeschi. Essi portarono in Europa i semi ecominciarono a coltivarla, proprio per le sue interes-santi azioni sull’organismo umano.Infatti furono i primi coloni europei, arrivati inAmerica del Nord, a osservare come gli Indiani suc-chiassero e mordessero le radici di questa piantaquando avevano la febbre, dolori articolari, mal didenti e malessere in genere. Dalla osservazione di-retta e dai risultati che essi videro, furono interessatia studiare meglio la pianta. L’echinacea, ormai accli-matata con successo in Europa, viene coltivata e isuoi estratti sono largamente utilizzati.Alla echinacea attualmente si riconoscono pro-prietà di supporto nel trattamento del comuneraffreddore1. Gli estratti di echinacea sono pre-senti sul mercato in numerose forme (compresse,gocce, sciroppo, spray per la gola) che possonosemplificare l’assunzione. Il trattamento dovrebbepartire ai primi sintomi del raffreddore, viene inoltreraccomandato di non prolungarne l’assunzione perpiù di 10 giorni, in alternativa consultare il medico1.L’echinacea non ha controindicazioni per la suaassunzione, tranne per quelle persone che pre-sentino una certa ipersensibilità ad altre piantedella stessa famiglia botanica: ad es. alla camomillaoppure alla calendula. In questi casi se ne sconsiglial’assunzione1.Andiamo tranquillamente incontro all’autunno eall’inverno, ammirando i colori caldi che la naturaci offre in questo periodo, preparandoci con ciboe abbigliamento adeguato alla stagione. E, se pro-prio dovesse capitare di prendere un raffreddore,pensiamo che ancora una volta la natura ci aiuta,se sappiamo cogliere con attenzione quello che cidice: fiducia sì nelle piante officinali e nei rimedinaturali, ma anche quelli hanno dei limiti, dobbiamoconoscerli e saperli.Il consiglio del medico e del farmacista è sempreimportante e deve costituire per noi un punto diriferimento.

(1) fonte www.ema.europa.eu

AUTUNNO E INVERNO: AFFRONTIAMOLI SERENAMENTEAUTUNNO E INVERNO: AFFRONTIAMOLI SERENAMENTE

L’Echinacea

Echinacea purpurea L. Moench. – Echinacea angustifolia DC. –Echinacea pallida Nutt.famiglia Asteraceae

L’echinacea è una pianta erbacea e a prima vista assomiglia a una“margherita” con i “petali” rosati-lilla. In effetti appartiene alla stessafamiglia delle margherite, camomilla, girasole, calendula, topi-nambur, ecc. Quelli che noi potremmo definire “petali” rosati,sono in realtà dei fiorellini, e sempre da fiorellini è costituita anchela parte centrale scura della infiorescenza.La parte usata è costituita dalle radici.

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Acari della polvere domestica

Gli acari sono i responsabili del potere allergizzantedella polvere domestica e quindi di vari quadri clinicitra cui il più frequente è la malattia allergica respirato-ria (asma, rinite, rinosinusite…). Gli acari contengonoproteine allergeniche che stimolano il sistema immu-nitario di soggetti predisposti e determinano la forma-zione di anticorpi di tipo IgE; sono considerati allerge-ni perenni (cioè presenti durante l’intero corso dell’an-no) ma è comunque stato riscontrato un aumento del-la loro concentrazione ambientale nel periodo autun-nale. Si sviluppano più facilmente in ambienti caldo-umidi e a stretto contatto con l’uomo nutrendosiprincipalmente di derivati epidermici. Sono una delleprincipali fonti di allergeni presenti nelle abitazioni.Gli acari, benché invisibili a occhio nudo, sono artro-podi e appartengono alla classe degli Aracnidi, come icrostacei. Dell’Ordine degli Astigmata fanno partequattro Famiglie implicate nelle allergie respiratorie:Acaridae, Glycyphagidae, Tyroglyphydae e Pyrogly-phydae. Di questi ultimi fanno parte i Dermatophagoi-des, detti “acari domestici”, che si trovano comune-mente all’interno delle case, mentre invece Acaridae ei Glycyphagidae si trovano più facilmente in luoghi diimmagazzinamento degli alimenti, in particolare fienoe grano, di cui si nutrono. Gli acari vivono in mediatre mesi. L’ambiente secco ne provoca la morte perdisidratazione in quanto gli acari non possono ingerireacqua direttamente, ma assorbono vapore acqueo.

Anche la temperatura è importante: una temperaturasuperiore a 20-25 gradi è una condizione ottimaleper il loro sviluppo. Si nutrono di derivati epidermici(residui di pelle umana, forfora, peli, unghie, peli dianimali domestici) e resti alimentari. Le condizioniottimali per la sopravvivenza degli acari si hannoquindi nelle camere da letto, nei materassi, nei cuscini,nei divani, nelle poltrone, nei tappeti e nella moquettesoprattutto negli ambienti riscaldati e umidi.Il soggetto sensibilizzato può manifestare, come detto,oculorinite e asma, ma esistono anche allergie ali-mentari “crociate” con crostacei (granchio e arago-sta) e molluschi (vongole, cozze e lumache) per cui ilsoggetto sensibilizzato agli acari può manifestare unquadro clinico caratterizzato da edema (gonfiore)delle labbra, del palato e della lingua con o senzaprurito al cavo orale in conseguenza della loro inge-stione; talvolta si associano sintomi sistemici qualiprurito generalizzato, difficoltà di respiro, rinite acuta,crisi di broncospasmo, orticaria, sintomi gastro-inte-stinali. Alla base di tali quadri clinici c’è un’omologiaimmuno-chimica fra determinanti allergenici degliacari e di alcuni alimenti.

Alternaria

I Miceti (funghi) sono pneumoallergeni presenti so-prattutto nelle località con clima umido quali Nord-Europa e Italia del Nord. Le spore vengono diffusenell’aria atmosferica e ambientale e possono essere

ALLERGIE

Malattie allergichetardo-estive e autunnali

La prevenzione inizia in casa:aerazione e aspirapolvere, no umidità

Gianni Cadariodirettore Struttura Complessa Allergologia e Immunologia Clinica (Centro di riferimento regionale perpatologie allergiche ad alta complessità e sede dell’Osservatorio Regionale per le gravi reazioni allergiche) – Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista (Molinette) di Torino e presidente associazione AsmAllergieFulvia Marengodirigente medico Allergologia e Immunologia Clinica - Azienda Ospedaliera San Giovanni Battista (Molinette)di Torino

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trasportate anche a grandi distanze per poi deposi-tarsi al suolo. Le condizioni ottimali per la crescita so-no una temperatura di 18-32 gradi e un’umidità re-lativa superiore al 65%. La specie più frequente-mente allergizzante in Italia è l’Alternaria tenuis, lecui spore raggiungono, in Italia, punte massime nelperiodo estivo-autunnale soprattutto nel periodo daluglio-agosto fino a ottobre-novembre.Numerosi studi hanno evidenziato il ruolo di talispore nell’insorgenza di asma bronchiale. La venti-lazione ambientale è importante: è stato calcolatoche da un grammo di polvere in alcune abitazionisi sviluppano fino a 180.000 colonie di spore fungine.Sorgenti di attecchimento e proliferazione possonoessere anche le carte da parati e i sistemi inquina-ti di condizionamento e di umidificazione dell’aria.Il valore soglia per evocare una sintomatologia clinicaè stato calcolato in 100 spore/m3 di aria.È stato anche osservato che la sensibilizzazione perAlternaria è più frequente nei soggetti con meno di13 anni.

Diagnosi

La diagnosi di malattia allergica è clinica e strumen-tale. La diagnosi di asma si avvale di test di funzio-nalità respiratoria, che valutano l’eventuale ostruzio-ne al flusso di aria a livello bronchiale, soprattutto infase espiratoria, come la spirometria semplice o lamisura del picco di flusso espiratorio. In alcune si-tuazioni può essere necessario eseguire il test dibroncodilatazione (che permette di valutare la re-versibilità dell’ostruzione mediante l’utilizzo di unbroncodilatatore) o il test di broncostimolazione (ingenere con metacolina) per valutare l’iperreattivitàbronchiale aspecifica. La diagnosi di causa (eziolo-gica) si basa sui test allergologici che possono esse-re eseguiti sia in vivo (cioè direttamente sul pazien-te) come il prick test, sia in vitro (cioè medianteindagini di laboratorio sul siero del paziente) comeil dosaggio delle IgE sieriche specifiche.

Terapia

La terapia della malattia allergica respiratoria si av-vale di provvedimenti terapeutici (farmaci) che agi-scono a livello dell’organo bersaglio di volta in voltainteressato (naso, bronchi, ecc.) e di provvedimentiterapeutici (immunoterapia specifica) che agisconoa livello del sistema immunitario con la finalità dieducarlo a una risposta più corretta.

I farmaci a loro volta si distinguono in:- farmaci di fondo (antistaminici, antinfiammatori

quali steroidi inalatori e antileucotrieni) che devo-no venire assunti con regolarità e continuità per ri-durre l’infiltrato infiammatorio presente a livellodelle mucose degli organi bersaglio (congiuntiva,naso, bronchi) e responsabile dei sintomi;

- farmaci al bisogno (come i broncodilatatori per viaaerosolica o gli steroidi per via orale) da utilizzarein caso di crisi.

Ma alla base dell’infiammazione allergica, presente alivello della varie mucose (naso, bronchi, ecc.) c’èl’allergia, che dipende da un “malfunzionamento delsistema immunitario”. L’immunoterapia specifica(impropriamente spesso definita “vaccino”) a oggi èla sola terapia che, agendo sul Sistema Immunitario(cioè sulle cause dell’allergia), si è dimostrata in gradodi modificare la storia naturale della malattia allergica.L’immunoterapia specifica può essere somministrataper via iniettiva oppure per via sublinguale.Nel caso di immunoterapia iniettiva le somministra-zioni devono essere praticate per via sottocutanea daun medico (necessariamente esperto in Allergologia)e in una struttura attrezzata (ambulatorio, ospedaleecc.) perché possono verificarsi reazioni avverse subitodopo le somministrazioni. Un ciclo standard di immunoterapia dura dai 3 ai 5anni; questo periodo prolungato di terapia è ne-cessario per consolidare il beneficio clinico (già evi-dente dopo pochi mesi, in alcuni casi dopo pochesettimane) che consiste nella graduale riduzionedella sintomatologia e nel rallentamento/arrestodell’evoluzione della malattia allergica.

Malattie allergiche tardo-estive e autunnali

Un ambiente anti-acari e miceti

La bonifica ambientale è importante per limitare la diffusione diacari e miceti. Un ambiente ventilato, poco umido e con temperaturanon molto elevata è poco idoneo alla proliferazione di questefonti allergeniche.Il lavaggio settimanale a 60° della biancheria e l’utilizzo di fodereantiacaro per materasso e cuscini sono azioni importanti per limitare ladiffusione degli acari così come l’utilizzo di aspirapolvere con filtriantiacaro. Occorre però considerare che gli acaricidi sono attivi soloin superficie e uccidono gli acari ma non li eliminano, per cui gliallergeni contenuti nei residui e nelle feci degli acari permangono.Bisogna comunque sottolineare che tutte le azioni di bonificaambientale rappresentano solo uno dei provvedimenti da adottare.Sono senz’altro utili per ridurre la carica allergenica ambientale ma nonsufficienti per curare un paziente con malattia allergica respiratoria.

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Lo sappiamo tutti, la pelle è l’organo più sviluppatodel corpo umano e la sua estensione ne ricopre circal’80%. Al pari di tutti gli altri organi dobbiamo aver-ne massima cura e attenzione al fine di conservarnela perfetta funzionalità. È quindi importante mante-nere sulla pelle del nostro viso e del nostro corpo ilcorretto film idrolipidico cioè il famoso Nmf (dal-l’inglese natural moisturizing factor): un’emulsione cheil nostro corpo produce naturalmente, composta daacqua e olio (lipidi), e che ricopre la superficie dellapelle agendo come barriera esterna contro batteri efunghi. L’Nmf viene formato quindi dall’acqua,sempre presente nel nostro organismo, e dalla se-crezione di due ghiandole molto importanti e cioè

quelle sebacee esudoripare postenello strato piùprofondo dellanostra pelle.

La quantità e la qualità del film idrolipidico varia aseconda della parte del corpo e da altri fattori variabi-li come l’orario, la stagione, l’umidità dell’aria, l’ali-mentazione, lo stress, le malattie e, non meno impor-tante, l’acqua che beviamo. Purtroppo, in alcuni casi,a causa di cattive condizioni ambientali o comporta-menti errati, la qualità e la quantità di film idrolipidicosi alterano, e andiamo incontro alla cosiddetta “pellesecca” che però dividiamo in 2 differenti tipologie:- Pelle secca disidratata: dove il deficit interessa di

più la componente idrica. In questo caso, dopo ladetersione, spesso la pelle tira e si avverte unasensazione di disagio e, nel caso del viso, la pellepuò apparire lucida e con i pori dilatati.

- Pelle secca alipidica: causata da una scarsa secre-zione sebacea (lipidi) che rende la pelle più fragile esottile soggetta a rossori e facili screpolature.Possiamo anche aggiungere che la pelle secca alipi-dica è spesso caratteristica di una persona non più

giovanissima in quanto al passaredel tempo e alla variazione ormo-nale si associa una minore funzio-nalità delle ghiandole sebacee esudoripare.Bisogna però fare una distinzione:la pelle secca non va confusa conquella asfittica; in questo caso citroviamo davanti a una aumenta-ta secrezione sebacea la qualeostruisce il poro, il sebo in eccesso

Cosmesi

La pellealla prova del freddoFrancesca Lo Curtoconsulente Cosmesi

Idratazione per difendere salute e bellezza di pelle e labbra

Il burrocacao, in stick o in vasetto, proteggele labbra da aria secca, freddo e vento

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non riesce a trovare una via d’uscita e crea unambiente ideale per la proliferazione batterica, laquale porta spesso alla nascita di piccole ograndi imperfezioni sotto forma di pustole opunti neri. In questo caso la pelle non appareunta, ma secca e ruvida al tatto e con un notevoleispessimento cutaneo. Qualunque sia la causa,una pelle secca è comunque una pelle sensibile eoccorre pertanto intervenire con prodotti e gestiidonei e specifici.Innanzitutto la detersione deve essere semprepresente, mattino e sera, con latte detergente etonico senza alcool; se si ama il contatto conl’acqua, il latte si può risciacquare o sostituire conun prodotto a risciacquo per pelli secche e sensibili.In seguito applicheremo una crema idratante abase di acido ialuronico o glicerina, nel caso di unapelle disidratata e di agenti umettanti, esempiourea, lattato di sodio o burro di karitè nel caso diuna pelle secca alipidica.Questi due accorgimenti sono molti importantiperché, in entrambi i casi, i dermocosmetici so-pra indicati sono in grado di trattenere l’acquae i lipidi mantenendo ben chiuse e coese le la-melle dello strato corneo superficiale dell’epider-mide le quali, in questo modo, trattengono lesostanze attive e assicurano una cute elasticasenza sensazione di pelle che tira.Nel caso di una pelle asfittica, invece, sarà molto im-portante intervenire con dei cicli di peeling sia chi-mici (acido glicolico, acido salicilico, acido azelaico,acido mandelico ecc.) che meccanici (scrub, esfolianti)per facilitare la riapertura del poro e la conseguentefuoriuscita del sebo depositato nei follicoli.In seguito tutti i giorni la detergeremo e la idrateremocon prodotti seboequilibranti e idratanti, ovviamenteprivi di sostanze lipidiche; così la pelle asfittica perderàquel particolare grigiore e apparirà nuovamente conuna grana più sottile e luminosa.

Labbra secche

Durante la stagione più fredda, spesso le nostrelabbra, a causa degli agenti atmosferici (sole, vento,freddo), tendono a seccarsi e screpolarsi perchéperdono umidità, fino ad arrivare anche nei casi piùseri a dolore e sanguinamento.

Per prevenire questo fastidioso problema può essereutile idratarle costantemente con un emolliente perlabbra contenente possibilmente un filtro solare dimedia protezione (spf 20-30) evitando di inumidirlecon la saliva, che tende ad asciugarle ancora di più.Questi emollienti possiamo trovarli, ovviamente, nelpanorama dermocosmetico e i loro principi attivi so-no tutti di provenienza naturale, ad esempio: miele,cera d’api, burro di karitè, propoli. Un ultimo consiglio,in caso di eccessiva screpolatura, è quello di effettuarespesso un leggero gommage, in modo da eliminarele pellicine staccate, asciugare e poi applicare unostrato di maschera idratante (quella del viso).Lasciare in posa per 15-20 minuti, tamponare l’ec-cesso con una velina e poi applicare l’emollienteper idratarle e proteggerle. L’effetto lenitivo saràimmediato e, se in seguito a questo trattamentouseremo un emolliente a base di miele, questo aiuteràa cicatrizzare i piccoli e dolorosi taglietti.

La pelle alla prova del freddo

Praticando sport invernali, a temperature estreme,diventa molto importante la protezione della pelle

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spugnetta un po’ di ombretto verde nella parteinterna dell’occhio

- Applichiamo, facendo attenzione, un sottile strato dieye liner nero sul bordo della palpebra mobile,cercando di non uscire molto dalla forma dell’occhio

- Sfumiamo dolcemente l’eye liner con il pennellinopiccolo e applichiamo all’interno degli occhi lamatita nera morbida

- Stendiamo il mascara nero volumizzante conmovimenti dal basso verso l’alto insistendo so-prattutto sulle ciglia esterne; applichiamone an-che un po’ sulle ciglia inferiori facendo attenzionealla formazione di eventuali grumi

- Applichiamo con l’apposito pennello il fard rosatosugli zigomi, con un movimento che partirà dal-la base del naso verso la tempia, per evitare unsovraccarico che indurisce lo sguardo.

- Contorniamo le labbra con la matita viola/rosafucsia che sfumeremo verso l’interno e in seguitoapplichiamo il gloss rosato

- Completiamo il trucco conuna passata di mascaratrasparente per fissare lesopracciglia (precedente-mente delineate).

- A questo punto: un’ultimaspolverata di cipria, unsorriso e... il make-up èfatto!

Il periodo natalizio è denso di feste e incontri monda-ni o tra amici, duranti i quali a noi donne piace sfog-giare un look diverso, magari leggermente più ag-gressivo e audace. Una componente fondamentale diquesto è, ovviamente, il make-up che può tranquilla-mente essere diverso da quello quotidiano per stile ecolori. In questo numero ve ne descriviamo uno, faseper fase, che può stare bene a tutte le carnagioni, ma-gari variando solo il tono del rossetto in caso di pelle ecapelli particolarmente chiari. Questo make-up si rifà aimitici anni ‘80 dove, come sappiamo, giocava unruolo importante il colore, soprattutto nell’ombretto.

Tutti i passaggi del trucco

- Per prima cosa stendiamo la crema idratante sulviso e tamponiamo l’eventuale eccesso

- Con il pennello piccolo piatto e il correttore (li-quido o in stick in una tonalità beige media) co-priamo eventuali occhiaie, borse o altre imperfe-zioni cromatiche creando allo stesso tempo deipunti luce, ad esempio sotto gli occhi e sotto l’ar-ca sopracigliare (sono di grande effetto!)

- Applichiamo il fondotinta liquido (non più scurodella carnagione) utilizzando l’apposito pennello cer-cando di ottenere un effetto il più omogeneo possibile

- Con l’apposito pennellone applichiamo la cipria inpolvere (incolore) con movimenti rotatori per fissaree opacizzare la base del trucco appena stesa

- Applichiamo con il pennello a spugnetta l’om-bretto in polve-re viola/fucsiasu tutta la palpe-bra mobile del-l’occhio e sfu-miamo dolce-mente i contorni

- Delineiamo, utiliz-zando il pennellopiccolo piatto,la linea inferioredell’occhio conl’ombretto verdedorato

- Applichiamo conil pennello a

LA SCHEDALA SCHEDA

Il trucco delle feste Francesca Lo Curtoconsulente Cosmesi

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Gli appuntamenti con la Consulente cosmesi nelle Farmacie ComunaliNovembre F.C. Indirizzo

Venerdi 5 1 corso Orbassano 249Sabato 6 38 via Vandalino 9/11Martedi 9 25 atrio Stazione P. NuovaMercoledi 10 8 corso Traiano 22Venerdi 12 43 piazza Statuto 4Sabato 13 5 via Rieti 55Martedi 16 36 via Filadelfia 142Mercoledi 17 37 corso Agnelli 56Venerdi 19 35 via Cimabue 8Sabato 20 15 corso Traiano 86Martedi 23 24 via Bellardi 3Mercoledi 24 44 via Cibrario 72Venerdi 26 12 corso Vercelli 236Sabato 27 21 corso Belgio 151Martedi 30 17 corso V. Emanuele II 182

Dicembre F.C. Indirizzo

Mercoledi 1 10 via A. Di Bernezzo 134Venerdi 3 4 via Oropa 69Sabato 4 9 corso Sebastopoli 272Martedi 7 25 atrio Stazione P. NuovaVenerdi 10 45 via Monginevro 27/BSabato 11 23 via Guido Reni 155Mercoledi 15 43 piazza Statuto 4Venerdi 17 22 via C. Capelli 47Sabato 18 7 corso Trapani 150Martedi 21 29 via Orvieto 10/AMercoledi 22 36 via Filadelfia 142Venerdi 24 24 via Bellardi 3Mercoledi 29 21 corso Belgio 151Venerdi 31 8 corso Traiano 22

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Quando deglutire diventa difficile...La Ricerca Nutrizionale Nestlé ti aiuta

La Mission di Nestlé HealthCare Nutrition è di mettere a disposizione di medici e pazienti alimenti dietetici specificiper nutrire le persone affette dalle più diverse patologie.Molte malattie possono causare alterazioni dei complessi meccanismi della deglutizione, talvolta anche in modo moltograve da impedire l’alimentazione orale. Questa patologia è definita con il termine disfagia che indica l’alterazione deiprocessi di deglutizione a livello della bocca, della faringe e dell’esofago. Queste anomalie favoriscono il passaggio diparte del bolo alimentare nelle vie aeree (in trachea) causando tosse e senso di soffocamento.

Le malattie che più frequentemente causano alterazioni dei processi di deglutizione sono:

• Neuro-degenerative (Alzheimer, Parkinson, Sclerosi, Demenze)

• Cerebro-vascolari (Ictus)

• Oncologiche e radioterapia localizzate alla testa e al collo

• Esiti di chirurgia maxillofacciale e alla laringe

L’invecchiamento

Nella persona anziana in buona salute, non sempre vengono presi in considerazione i segni premonitori che indicano unanaturale involuzione della funzione deglutitoria con aumento del rischio di aspirazione. I segni premonitori da tenere inconsiderazione sono:

• Sensazione di persistenza del cibo in gola

• Colpi di tosse involontaria dopo 2–3 minuti dalla deglutizione

• Comparsa di voce velata “gorgogliante” dopo aver deglutito

• Aumento della salivazione e delle secrezioni (catarro)

• Patologie respiratorie ricorrenti (bronchiti, polmoniti)

• Difficoltà di masticazione

I rischi connessi a una deglutizione difficoltosa sono:

• Aumento del rischio di aspirazione e di senso di soffocamento

• Riduzione dell’apporto di nutrienti – Ipoalimentazione – malnutrizione

• Riduzione dell’apporto di liquidi – disidratazione

• Maggior esposizione alle infezioni polmonari

Per aiutare la persona disfagica a deglutire in sicurezza possiamo consigliare un’accurata valutazione del grado didisfagia e una rieducazione logopedica presso un centro specializzato in degluttologia.Altri interventi pratici molto utili sono:

• Durante il pasto, assumere una corretta postura e osservare corrette regole di comportamento

• Utilizzare alimenti con caratteristiche specifiche atte a facilitare la deglutizione Importanza degli alimenti a consistenzamodificata

• La scelta di alimenti con caratteristiche specifiche di consistenza, scivolosità e omogeneità risulta determinante peraiutare il paziente a deglutire in sicurezza riducendo il numero di aspirazioni (passaggio di parte del cibo nellevie aeree).

La ricerca nutrizionale, l’esperienza e la tecnologia di Nestlé HealthCare Nutrition hanno permesso di mettere a di-sposizione di medici e pazienti la gamma “Resource Linea Disfagia”

• Polvere addensante istantanea per aumentare la consistenza di alimenti e bevande

• Bevande gelificate e addensate per dissetare e idratare

• Alimenti ad alto contenuto calorico e proteico, in piccoli volumi, per alimentare in sicurezza il paziente disfagico.

informazioni dalle aziendeinformazioni dalle aziende

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redazionaliredazionali

Il nuovo codicedi vitalitàcellulareLa nuova frontiera proposta da Bio-Nike per promuovere il ringiovanimen-to della pelle è Defence codeXage.La linea formulata con attivi di nuovagenerazione che, agendo nel cuoredelle cellule, contrasta l’invecchiamen-to cellulare a livello dermo-epidermico,aiuta la pelle a ripararsi, difendersi erinnovarsi. Rafforza l’elasticità cutaneae combatte la disidratazione, promuo-vendo la produzione naturale di acidoialuronico, elastina e collagene. Textu-re scorrevoli e sensoriali che si fondonocon la pelle rendendola morbida e vel-lutata, pronta per il make-up e che ga-rantiscono alla consumatrice, anchecon pelle sensibile, efficacia, sicurezzae benessere con un giusto rapporto

qualità/prezzo. La lineaDefence codeXageè composta da trat-tamento, estratto,contorno occhi emaschera.

Stop a tossee irritazione,c’è GrinTussGrinTuss sciroppo adulti e bambinicalma la tosse, sia secca che produt-tiva, proteggendo le prime vie aereegrazie alla creazione di un film “ef-fetto barriera” che limita il contattocon agenti esterni irritanti. Promuoveinoltre l’idratazione della mucosa efavorisce la rimozione del muco. Gliestratti liofilizzati di Piantaggine,Grindelia ed Elicriso presentano pro-prietà muco-adesive e protettive gra-zie all’azione di sostanze vegetaliquali mucillagini, gomme e resine. Il miele nella formulazione adulti,svolge un’azione protettiva ed emol-liente, conferendo allo sciroppo ungusto gradevole, completato dal-l’azione rinfrescante degli oli essen-ziali. Il miele di Acacia, presente in-vece nella formulazione bambini,

svolge un’azioneprotettiva ed emol-liente, conferendoallo sciroppo ungusto gradevole.

Alovex, controil dolore di aftee lesioni in boccaNuova formulazione per Alovex®

Protezione Attiva, grazie all’au-mento del contenuto di acido ialu-ronico per offrire ancora più prote-zione e sempre meno dolore in ca-so di afte, stomatiti aftose, afte dif-fuse e piccole lesioni della boccadovute al contatto con apparecchiortodontici, dentiere fisse e mobili.Alovex® Protezione Attiva è di-sponibile in 3 formulazioni: gel, parti-colarmente impiegato in pediatria, dautilizzare in caso di lesione singola o inzone raggiungibili tramite il praticoerogatore; collutorio, indicato in casodi afte diffuse o lesioni di grandi di-mensioni o poste nella parte posterio-re della bocca, e spray,dotato di un erogatoredirezionabile per un’ap-plicazione mirata anchesu lesioni poste inpunti difficilidella bocca.

Dettol al tuo fiancocontro viruse batteriPer difendersi dalle infezioni gli esper-ti internazionali promuovono racco-mandazioni pratiche di igiene dome-stica e comunitaria volte al migliora-mento dei livelli di igiene e alla pre-venzione della diffusione delle infe-zioni. Un aiuto arriva da Dettol, lanuova linea di prodotti per l’igienepersonale e della casa composta da:gel detergente idratante disinfet-tante: pulizia profonda per un gestosemplice come lavarsi le mani; geldisinfettante mani: mani perfetta-mente igienizzate anche quando nonhai a disposizione acqua e sapone;spray disinfettante per superfici: di-sinfetta tutte le superfici, soprattuttoquelle con cui vieni a contatto piùspesso. Con Dettol si eliminano rapi-damente fino al 99,9%di batteri e si ostacola ladiffusione di malattiecome influenze, raf-freddori e malesseristagionali.

Fluimucil si fa in treper combatterela tosseLa tosse per molti è unappuntamento che si ri-pete puntualmente a ognistagione fredda. Può es-sere secca-stizzosa, concolpi ripetuti e frequenti, talvol-ta con un suono “metallico”,oppure catarrosa-produttiva che si as-socia a un rumore cavernoso, renden-do fastidioso il respiro e accentuando-si di solito durante il sonno. Da oggicon Fluimucil è possibile curare en-trambi i tipi di tosse: è stato infattilanciato Fluimucil tosse sedativo,sciroppo per la tosse secca al grade-vole gusto di banana, che si affiancaa Fluimucil mucolitico sciroppo al

gusto di lampone per curare invecela tosse grassa. La linea si arricchisceanche delle pratiche compresseorosolubili senza zucchero al gra-devole gusto limone-mandarino chesi sciolgono in bocca senza bisognodi acqua, per curare la tosse seccaanche fuori casa.

Dalla naturaun aiuto per ledifese immunitarieIl freddo, il vento, gli sbalzi termicistagionali, uniti alla stanchezza e allostress, possono favorire l’incrementodelle cosiddette patologie invernali,che si manifestano con raffreddore,tosse e mal di gola. In questi casi, è uti-le aiutarsi con prodotti a base di prin-cipi vegetali e fermenti lattici. Nascedalla ricerca ESI® Immunilflor®, unintegratore completo, i cui compo-nenti si sono dimostrati validi nel fa-vorire le funzioni del sistema immuni-tario e contrastare gli attacchi degliagenti esterni: Echinacea, Uncaria,Zinco, vitamina C, fermenti latticiTindalizzati. Immunilflor® è dispo-nibile in tre formati: mini drink mo-nodose, capsule in blister e il nuovosciroppo junior, che unisce le benefi-

che proprietà dei componentialla gradevolezza del succodi mirtillo e delmiele.

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N. FARMACIA TELEFONO ORARIO

MATTINA POMERIGGIO

1 C.so Orbassano 249 011.39.00.45 9:00-12:30 15:00-19:302 Via Slataper 25/bis/b 011.73.58.14 8:30-12:30 15:30-19:304 Via Oropa 69 011.899.56.08 8:30-12:30 15:30-19:305 Via Rieti 55 011.411.48.55 9:00-12:30 15:00-19:307 C.so Trapani 150 011.335.27.00 9:00-12:30 15:00-19:308 C.so Traiano 22/E 011.61.42.84 9:00-19:309 C.so Sebastopoli 272 011.35.14.83 9:00-12:30 15:00-19:3010 Via A. di Bernezzo 134 011.72.57.67 9:00-12:30 15:00-19:3011 Via Lanzo 98/G 011.226.29.53 8:30-12:30 15:00-19:0012 C.so Vercelli 236 011.246.52.15 9:00-12:30 15:00-19:3013 Via Negarville 8/10 011.347.03.09 8:30-19:0015 C.so Traiano 86 011.61.60.44 9:00-12:30 15:00-19:3017 C.so V. Emanuele 182 011.433.33.11 8:30-12:30 15:30-19:3019 Via Vibò 17/b 011.21.82.16 8:30-12:30 15:00-19:0020 Via Ivrea 47/49 011.262.13.25 9:00-12:30 15:00-19:3021* C.so Belgio 151/B 011.898.01.77 9:00-12:30 15:00-19:3022 Via Capelli 47 011.72.57.42 8:30-12:30 15:00-19:3023 Via G. Reni 155/157 011.30.75.73 8:30-12:30 15:30-19:3024 Via Bellardi 3 011.72.06.05 9:00-13:00 15:30-19:3025** Stazione Porta Nuova 011.54.28.25 7:00-19:3028 C.so Corsica 9 011.317.01.52 8:30-12:30 15:00-19:0029 Via Orvieto 10/A 011.22.15.328 9:00-13:30 15:30-19:3033 Via Isernia 13B 011.739.98.87 9:00-13:00 15:00-19:0035 Via Cimabue 8 011.311.40.27 9:00-12:30 15:00-19:3036 Via Filadelfia 142 011.32.16.19 8:45-12:30 15:15-19:3037 C.so Agnelli 56 011.324.74.58 8:45-12:30 15:00-19:1538 Via Vandalino 9/11 011.72.58.46 9:00-13:00 15:30-19:3040 Via Farinelli 36/9 011.348.82.96 8:30-19:0041 Via degli Abeti 10 011.262.40.80 8:30-12:30 15:00-19:0042 Via XX Settembre 5 011.54.32.87 9:00-19:3043 Piazza Statuto 4 011.521.45.81 9:00-19:0044 Via Cibrario 72 011.437.13.80 8:30-19:3045 Via Monginevro 27/b 011.385.25.15 9:00-12:30 15:00-19:3046 P.zza Bozzolo 11 011.663.38.59 8:30-12:45 15:15-19:00

* la Farmacia Comunale n. 21 svolge anche servizio notturno tutti i giorni dalle ore19,30 alle ore 9,00 con la sola esclusione del periodo di chiusura per ferie

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EUCERIN CREMA MANI 75 ml 10,00 4,50 55%EUCERIN EMULSIONE CORPO IDRATANTE 16,00 8,00 50%EUCERIN MODELLIANCE BODY 32,00 16,00 50%EUCERIN PELLE SENSIBILE 75 ml 15,00 7,50 50%AFFINEX VEN PIA 28 CPS 13,00 6,90 47%EUCERIN PH5 DEOD. CREMA 50 ml 8,50 4,90 42%EUCERIN STICK LABBRA PROT. ATTIVA 5,50 3,30 40%PL3 SPECIAL PROTECTOR STICK 4 ml 5,75 3,90 32%SOMATOLINE DEO VAPO SPR OS 75 ml 7,90 5,90 25%SOMATOLINE DEO SPRAY OS 150 ml 7,90 5,90 25%BIOMINERAL ONE LACTOCAPIL 30 CPR 25,50 21,65 15%BIOMINERAL ONE LACTOCAPIL 2 CNF 37,90 32,20 15%

DETTOLMED*FL 100 ml 0,2% W/W 4,99 2,90 42%MENOPASE INTEGRATORE 30 CPS 24,50 17,15 30%MENOPASE PLUS 56 CPR 35,00 24,50 30%OSTEOCARE FIZZ INTEGR 20 CPS 8,90 6,25 30%OSTEOCARE INTEGRATORE 20 CPS 10,00 7,00 30%TANTUM ROSA*10 BUST. VAG. 500 mg 6,10 5,45 11%CANESTEN*CREMA 30 g 1% 7,20 6,45 10%

FLOGAR 600 14 BUSTINE 13,90 8,90 36%VISCOFLU*SCIR 200 ml 3 mg/ml C/D 9,00 5,90 34%ZERINOL 300 MG 20 CPR RIV. 7,80 5,45 30%ZERINOLFLU CPR EFFERV. 12 CPR 6,40 4,45 30%CEBION DEFEND 12 CPR EFFERV. 6,20 5,50 11%ASPIRINA*AD 20 CPR 0,5 g 4,30 3,85 10%ASPIRINA C*10 CPR EFFERV. C/VIT C 4,40 3,95 10%ASPIRINA C*20 CPR EFFERV. C/VIT C 6,50 5,85 10%RESPIRABENE CEROTTI NASALI tutte le referenze 10%RINAZINA*SPRAY NAS 15 ml 0,1% 7,10 6,40 10%SUPRADYN*30 CPR RIV 9,60 8,65 10%

FLORADAY 8 MILIARDI 7 FL 73,5 g 11,00 4,90 55%YOGERMINA 100 MLD 5 FL 8 ml 11,00 5,90 46%INFLORAN BIO 8 FL 10 ml 10,60 6,90 35%FAVE DI FUCA DUALFIBRE 12 BUST 9,90 6,90 30%LIEVITOSOHN FL 24 BUST 7,50 5,90 21%BONLAX S.PELL.*AD 6 MICR. 6,75 g 3,50 3,15 10%PROCTOLYN*CR RETT. 30 g 7,50 6,75 10%

VOLTADVANCE*OS POLV 20 BUST 25 mg 8,90 5,90 34%THERMO RELAX PIEDI (4 BS) 12,80 8,90 30%THERMO RELAX MULTIUSO 14,80 10,30 30%THERMO RELAX RICARICHE (8 BS) 7,90 5,50 30%THERMO RELAX COLLO 16,80 11,75 30%VOLTADVANCE*10 CPR RIV 25 mg 5,50 3,90 29%VOLTADOL*5 CER. MEDICATI 140 mg 13,70 10,25 25%VOLTADOL*10 CER. MEDICATI 140 mg 20,90 15,65 25%VIVIN C 20 CPR EFFERV. 330 mg 6,90 5,50 20%VOLTAREN EMULGEL GEL 60 g 8,80 7,90 10%MOMENT*12 CPR RIV. 200 mg 4,50 4,05 10%LASONIL*GEL 50 g 2,5% 8,50 7,65 10%MOMENDOL*12 CPR RIV. 220 mg 5,05 4,55 10%FASTUM GEL*50 g 2,5% 8,10 7,30 10%KETODOL 25 MG. 20 CPR RM 8,20 7,40 10%

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