Anno accademico 2020/2021 Ingegneria del Software Tullio ...
Facoltà di Ingegneria Corso di Cultura europea Anno Accademico 2006 / 2007 2 ° lezione.
-
Upload
calandra-lombardi -
Category
Documents
-
view
221 -
download
1
Transcript of Facoltà di Ingegneria Corso di Cultura europea Anno Accademico 2006 / 2007 2 ° lezione.
Facoltà di Ingegneria
Corso di Cultura europea
Anno Accademico2006 / 2007
2° lezione
2
Problema costante nella storia dell’integrazione europea:
La resistenza alla creazione di istituzioni soprannazionali da parte dei governi nazionali che pure intuiscono e perseguono i vantaggi che l’integrazione economica comporta
FASI caratteristiche:
Anni ’60:
La Francia apre la “crisi della sedia vuota” (assenza sistematica dalle sedi comunitarie):
- si oppone all’ingresso della Gran Bretagna (per non perdere il proprio ruolo di punto di riferimento per l’Europa comunitaria)
- si oppone a che la CEE sia dotata di finanziamenti propri
positività:
- 1968: abbattimento delle barriere doganali
- avvio di alcune politiche comuni, tra cui la PAC (politica agricola comune)
3
Anni ’70:
Crisi energetiche del 1973 e del 1979:
- gli Stati membri adottano misure protezionistiche per fronteggiare le crisi
- vistoso rallentamento nel processo di integrazione economica
positività:
- 1972: nascita dello SME, con funzione stabilizzatrice tra i cambi delle diverse valute – lontana preparazione alla moneta unica
- 1973: adesione di Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca (la Norvegia no a causa del voto popolare contrario)
- 1979: prime elezioni a suffragio universale del Parlamento europeo, dotato ancora di poteri limitati ma forte, da quel momento, di maggiore legittimità dovuta all’elezione diretta da parte dei cittadini
4
Anni ’80:
Ricordati per l’“eurosclerosi”, cioè l’empasse politico-istituzionale della CEE:
positività:
- 1981: adesione della Grecia
- 1986: adesione di Spagna e Portogallo
- progetto di riforma delle Istituzioni presentato da Altiero Spinelli ed il “Club del Coccodrillo” (dal nome del ristorante di Strasburgo dove si riuniva il gruppo di parlamentari), per la nascita di un’Europa politica su base federale che, sebbene votato a maggioranza dal Parlamento europeo, non venne neppure preso in considerazione dai governi nazionali ma spianò la strada a:
- 1987: entrata in vigore dell’Atto Unico europeo tra i dodici Stati membri: sono introdotte importanti modifiche procedurali (per snellire i processi decisionali) e si potenziano gli strumenti per l’attuazione delle politiche comuni
5
Fine anni ’80 – anni ‘90:
Jacques Delors elabora il progetto dell’UEM, da attuarsi in 3 fasi:
- 1990-1993: liberalizzazione dei capitali e coordinamento delle politiche comuni
- dal 1994: creazione di un Istituto monetario europeo (la Banca Centrale Europea) per attuare il processo di convergenza monetaria
- dal 1° gennaio 1999 al 2002: entrata in vigore della moneta unica
7 febbraio 1992: si firma a Maastricht il Trattato dell’Unione europea (TUE) che: integra i 3 precedenti Trattati fissa i criteri di convergenza economica (i cd. “parametri di Maastricht”):
- contenuto livello di inflazione
- deficit entro il 3% del PIL- debito pubblico non oltre il 60% del PIL
sancisce la nascita dell’UE basata su 3 pilastri:
- il 1°: le Comunità già esistenti: CEE, CECA ed Euratom
- il 2°: la PESC: la Politica Estera e di Sicurezza Comune- il 3°: la GAI: la cooperazione in materia di Giustizia e Affari Interni
6
I trattati che hanno fatto l’Unione europea L’UE si fonda su quattro trattati:
il Trattato che istituisce la Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA), firmato il 18 aprile 1951 a Parigi, entrato in vigore il 23 luglio 1952 e scaduto il 23 luglio 2002
il Trattato che istituisce la Comunità economica europea (CEE), firmato il 25 marzo 1957 a Roma ed entrato in vigore il 1º gennaio 1958 (cd. “Trattato di Roma”)
il Trattato che istituisce la Comunità europea dell’energia atomica (CEEA o Euratom), firmato a Roma insieme al trattato CEE
I primi tre trattati hanno istituito le tre «Comunità europee», vale a dire un sistema in cui le decisioni relative al carbone, all’acciaio, all’energia nucleare e ad altri settori chiave delle economie degli Stati membri sono prese congiuntamente.
Le istituzioni comunitarie, create per gestire il sistema, sono state fuse nel 1967 dando vita ad un’unica Commissione e un unico Consiglio.
7
il Trattato sull’Unione europea (UE), firmato a Maastricht il 7 febbraio 1992 ed entrato in vigore il 1º novembre 1993.
In tal modo la CEE, oltre al suo ruolo economico, ha assunto gradualmente un’ampia serie di responsabilità in settori come la politica sociale, ambientale e regionale.
Dal momento che non si trattava più di una comunità a carattere meramente economico, il quarto trattato (Maastricht) l’ha ribattezzata semplicemente «Comunità europea» (CE), a testimonianza della volontà di non limitarne l’azione alle sole relazioni economiche, ma di estenderla anche ad altri campi fino a quel momento di esclusiva competenza degli Stati membri.
A Maastricht i governi degli Stati membri hanno anche deciso di cooperare in materia di politica estera e di sicurezza e nel settore della «giustizia e degli affari interni». Con l’aggiunta della cooperazione intergovernativa al sistema comunitario esistente, il trattato di Maastricht ha creato una nuova struttura a tre «pilastri» che è politica ed economica al tempo stesso: l’Unione europea (UE).
I trattati sono stati modificati ogni volta che nuovi membri hanno aderito all’Unione: nel 1973 (Danimarca, Irlanda e Regno Unito), nel 1981 (Grecia), nel 1986 (Spagna e Portogallo) e nel 1995 (Austria, Finlandia e Svezia).
8
Gli allargamenti dell’Unione fino al 1995
9
Di tanto in tanto, inoltre, i trattati sono stati modificati allo scopo di riformare le istituzioni dell’Unione europea e per attribuirle nuove sfere di competenza:
Il Trattato cosiddetto di fusione, firmato a Bruxelles l’8 aprile 1965 ed entrato in vigore il 1° luglio 1967, ha istituito un Consiglio unico e una Commissione unica delle allora tre Comunità europee.
L’Atto unico europeo (AUE), firmato a Lussemburgo e all’Aia nel febbraio 1986 ed entrato in vigore il 1º luglio 1987, ha modificato il trattato CEE e ha disposto gli adattamenti richiesti per il completamento del mercato unico.
Il Trattato di Amsterdam, firmato il 2 ottobre 1997 ed entrato in vigore il 1º maggio 1999, ha emendato i trattati UE e CE, rafforzato i poteri del Parlamento, introdotto il Patto di stabilità e approvato un sistema di numerazione per gli articoli del trattato UE (precedentemente designati con delle lettere).
Il Trattato di Nizza, sottoscritto il 26 febbraio 2001 ed entrato in vigore il 1º febbraio 2003, ha modificato ulteriormente gli altri trattati al fine di razionalizzare il sistema decisionale dell’UE e far sì che esso potesse continuare a funzionare in maniera efficace dopo l’allargamento del 2004, attraverso l’introduzione, in seno al Consiglio dell’Unione, del voto a maggioranza qualificata al posto del voto all’unanimità per molti settori del processo decisionale dell’UE.
10
… riepilogando: 1952: Trattato di Parigi (fondazione della CECA) – 50 anni
1958: Trattati di Roma (CEE e CEEA) – senza scadenza
1967: Trattato di fusione degli esecutivi
1987: Atto unico europeo
1993: Trattato sull’Unione europea
1999: Trattato di Amsterdam
2003: Trattato di Nizza
La presenza di tanti trattati rende complicata e difficile la comprensione dell’Unione europea. Ecco perché i capi di Stato e di governo dell’UE hanno deciso, nel giugno 2004, di sostituire tutti i trattati esistenti con un’unica Costituzione che stabilisce chiaramente cos’è l’Unione, come prende le sue decisioni e chi sono i responsabili di ogni attività.
Ad ogni modo, la Costituzione non può entrare in vigore fino a che non viene ratificata da tutti i 25 parlamenti nazionali. In alcuni Stati membri deve essere approvata mediante referendum.
11
L’Unione europea al 31 dicembre 2006
12
Stati membri dell'Unione europea
(al 31 dicembre 2006) Austria
Belgio
Cipro
Danimarca
Estonia
Finlandia
Francia
Germania
Grecia
Irlanda
Italia
Lettonia
Lituania
Lussemburgo
Malta
Paesi Bassi
Polonia
Portogallo
Regno Unito
Repubblica
ceca
Slovacchia
Slovenia
Spagna
Svezia
Ungheria
13
Stati membri dell'Unione europea
(oggi)
Austria
Belgio
Bulgaria
Cipro
Danimarca
Estonia
Finlandia
Francia
Germania
Grecia
Irlanda
Italia
Lettonia
Lituania
Lussemburgo
Malta
Paesi Bassi
Polonia
Portogallo
Regno Unito
Repubblica ceca
Romania
Slovacchia
Slovenia
Spagna
Svezia
Ungheria
(1° gennaio 2007)
(1° gennaio 2007)
14
L’Unione europea oggi
15
Paesi candidati
Croazia
ex Repubblica iugoslava di Macedonia
Turchia
16
17
18
19
20
21
22
23
Gli altri Stati europei
Albania
Andorra
Bielorussia
Bosnia Erzegovina
Islanda
Liechtenstein
Moldavia
Monaco
Montenegro
Norvegia
Russia
San Marino
Serbia
Svizzera
Ucraina
Vaticano
24
U n i t a n e l l a d i v e r s i t à
L'Unione europea (UE) è una famiglia di paesi europei democratici che si sono impegnati a lavorare insieme per la pace e la prosperità. Non è uno Stato che si propone di sostituire gli Stati esistenti, né è una semplice organizzazione per la cooperazione internazionale. È qualcosa di unico. I suoi Stati membri hanno creato una serie di istituzioni comuni a cui delegano una parte della loro sovranità in modo che le decisioni su questioni specifiche di interesse comune possano essere prese democraticamente a livello europeo.
Storicamente, le radici dell'Unione risalgono alla seconda guerra mondiale. L’idea è nata perché gli europei erano fermamente decisi a evitare che si verificassero nuovamente distruzioni e stragi simili. Nei primi anni, la cooperazione coinvolgeva sei paesi e riguardava soprattutto il commercio e l’economia. Oggi l’UE accoglie 25 paesi e 450 milioni di persone e tratta un’ampia serie di questioni che toccano da vicino la nostra vita quotidiana.
L'Europa è un continente con molte tradizioni e lingue diverse, ma anche con valori comuni da salvaguardare quali la democrazia, la libertà e la giustizia sociale. Essa dà impulso alla cooperazione tra i popoli d'Europa, promuovendo l'unità nel rispetto della diversità e garantendo che le decisioni vengano prese il più possibile a contatto con i cittadini.
Nel mondo del XXI secolo, caratterizzato da una sempre maggiore interdipendenza, è sempre più necessario che ciascun cittadino europeo lavori insieme ai popoli di altri paesi animato da curiosità, apertura e solidarietà.
http://europa.eu.int
25
Curiosità … 9 maggio: la festa dell’Europa
Il 9 maggio 1950, Robert Schuman presentava la proposta di creare un'Europa organizzata, indispensabile al mantenimento di relazioni pacifiche fra gli Stati che la componevano. La proposta, nota come "dichiarazione Schuman", è considerata l'atto di nascita dell'Unione europea. Questa giornata (Festa dell'Europa) del 9 maggio è diventata un simbolo europeo che, insieme alla bandiera, all'inno, al motto e alla moneta unica (l'euro), identifica l'entità politica dell'Unione Europea. La festa dell'Europa è l'occasione di dar vita a festività e di organizzare attività che avvicinano l'Europa ai suoi cittadini ed i popoli dell'Unione fra loro.
26
Curiosità … la bandiera dell’Europa
Questa è la bandiera europea. Essa rappresenta non solo il simbolo dell'Unione europea ma anche quello dell'unità e dell'identità dell'Europa in generale. La corona di stelle dorate rappresenta la solidarietà e l'armonia tra i popoli d'Europa.
Il numero delle stelle non dipende dal numero degli Stati membri. Le stelle sono dodici in quanto il numero dodici è tradizionalmente simbolo di perfezione, completezza ed unità. La bandiera rimarrà pertanto invariata a prescindere dai futuri ampliamenti dell'Unione europea.
Storia della bandiera
La storia della bandiera europea ebbe inizio nel 1955. All'epoca, l'Unione europea esisteva solo sotto forma di Comunità europea del carbone e dell'acciaio, con solo sei Stati membri. Diversi anni prima era stato tuttavia istituito un organismo separato con un numero maggiore di partecipanti - il Consiglio d'Europa - impegnato nella difesa dei diritti umani e nella promozione della cultura europea.
Il Consiglio d'Europa stava valutando all'epoca quale simbolo adottare. Dopo varie discussioni, venne adottato l'attuale disegno: un cerchio di dodici stelle dorate in campo azzurro. In varie tradizioni, il dodici è un numero simbolico che rappresentata la completezza. Si tratta inoltre ovviamente del numero dei mesi dell'anno e delle ore indicate sul quadrante dell'orologio. Il cerchio è tra l'altro un simbolo di unità.
Il Consiglio d'Europa incoraggiò in seguito le altre istituzioni europee ad adottare la medesima bandiera e nel 1983 il Parlamento europeo accolse l'invito. Nel 1985 la bandiera venne infine adottata da tutti i capi di Stato e di governo dell'UE come emblema ufficiale dell'Unione europea, denominata all'epoca Comunità europea.
Tutte le istituzioni europee utilizzano la bandiera dall'inizio del 1986. La bandiera europea è l'unico emblema della Commissione europea, l'organo esecutivo dell'UE. Le altre istituzioni e organi dell'UE hanno un proprio emblema oltre alla bandiera europea.