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- 1 - Analisi di Facies Facies Analysis Per i Corsi di laurea: - F65; totale cfu 6 Periodo di erogazione semestre Prof. FELLETTI FABRIZIO , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO" Indirizzo: 02503 15554 - v. Mangiagalli, 34 Mail: [email protected] L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settori scientifico disciplinari 6 cfu GEO/02 (6 cfu) Obiettivi Fornire strumenti per l'interpretazione di base di strutture, facies ed ambienti sedimentari Programma Il corso si concentrerà sulla descrizione e riconoscimento dei processi fisici che controllano la formazione delle rocce sedimentarie (alterazione, erosione, trasporto, sedimentazione e litificazione) con particolare attenzione ai prodotti della sedimentazione in diversi ambienti (continentali e marini). Introduzione del concetto di facies ed utilizzo in geologia del sedimentario. Il corso prevede sia attività in aula (lezione e laboratori), sia escursioni sul terreno. Materiale di riferimento Dispense del corso (disponibili on-line su ARIEL) e testi consigliati dai docenti. Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2 L'esame prevede una prova orale obbligatoria, che consente di conseguire una votazione fino a 30/30. La prova si basa su domande inerenti argomenti specifici orientate ad accertare le conoscenze dello studente sugli argomenti a programma, le capacita' di sintesi ed esposizione e l'eventuale approfondimento individuale attraverso libri di testo e letteratura suggerita. Eventuali informazioni aggiuntive sulle modalità di valutazione saranno illustrate durante il corso. Propedeuticità consigliate Laboratorio Rocce, Geologia del Sedimentario Metodi Didattici Modalità di esame: Orale; Modalità di frequenza: Fortemente consigliata; Modalità di erogazione: Tradizionale. Lingua di insegnamento Italiano Analisi Strutturale I Structural Analysis I Per i Corsi di laurea: - F65; totale cfu 6 Periodo di erogazione semestre Prof. GOSSO GUIDO GIUSEPPE MAGGIORINO , . Indirizzo: 02503 15555 - v. Mangiagalli, 34 Mail: [email protected] L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settori scientifico disciplinari 6 cfu GEO/03 (6 cfu) Obiettivi L'insegnamento punta alla comprensione dei vari metodi analitici della Geologia Strutturale necessari allo studio di sistemi tettonici caratteristici di differenti contesti geologici. Programma Il programma applica a diversi campi della Geologia le nozioni acquisite nella Geologia Strutturale del secondo anno della L. Triennale. Questi sono: la Geologia dei plutoni; la variazione nel tempo e il riconoscimento della stratigrafia nelle unità tettoniche delle zone orogeniche; la migrazione spazio-temporale dei fronti collisionali degli orogeni; lo stato strutturale delle successioni stratigrafiche nei sistemi di sovrascorrimento pellicolari; le zone di taglio intracrostali in relazione alle trasformazioni metamorfiche; i meccanismi di piegamento e di sovrascorrimento a diverse profondità crostali. Materiale di riferimento Appunti dalle lezioni, copie di articoli scientifici e di capitoli di libri di testo piu’ aggiornati. Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2 Conoscenza delle rocce, capacita’ di lettura di carte geologiche, conoscenza dei criteri cinematici nelle tettoniti, conoscenza della mega-struttura litosferica e della principali caratteristiche reologiche delle rocce a varia profondità.

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Analisi di FaciesFacies Analysis

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 6

Periodo di erogazione 2° semestre Prof. FELLETTI FABRIZIO , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15554 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

6 cfu GEO/02 (6 cfu)

Obiettivi Fornire strumenti per l'interpretazione di base di strutture, facies ed ambienti sedimentariProgramma

Il corso si concentrerà sulla descrizione e riconoscimento dei processi fisici che controllano la formazione delle rocce sedimentarie(alterazione, erosione, trasporto, sedimentazione e litificazione) con particolare attenzione ai prodotti della sedimentazione in diversiambienti (continentali e marini). Introduzione del concetto di facies ed utilizzo in geologia del sedimentario.Il corso prevede sia attività in aula (lezione e laboratori), sia escursioni sul terreno.

Materiale di riferimentoDispense del corso (disponibili on-line su ARIEL) e testi consigliati dai docenti.

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2L'esame prevede una prova orale obbligatoria, che consente di conseguire una votazione fino a 30/30. La prova si basa su domandeinerenti argomenti specifici orientate ad accertare le conoscenze dello studente sugli argomenti a programma, le capacita' di sintesi edesposizione e l'eventuale approfondimento individuale attraverso libri di testo e letteratura suggerita.Eventuali informazioni aggiuntive sulle modalità di valutazione saranno illustrate durante il corso.

Propedeuticità consigliateLaboratorio Rocce, Geologia del Sedimentario

Metodi DidatticiModalità di esame:Orale;Modalità di frequenza:Fortemente consigliata;Modalità di erogazione:Tradizionale.

Lingua di insegnamentoItaliano

Analisi Strutturale IStructural Analysis I

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 6

Periodo di erogazione 2° semestre Prof. GOSSO GUIDO GIUSEPPE MAGGIORINO , .Indirizzo: 02503 15555 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

6 cfu GEO/03 (6 cfu)

Obiettivi

L'insegnamento punta alla comprensione dei vari metodi analitici della Geologia Strutturale necessari allo studio di sistemi tettonicicaratteristici di differenti contesti geologici.

ProgrammaIl programma applica a diversi campi della Geologia le nozioni acquisite nella Geologia Strutturale del secondo anno della L. Triennale.Questi sono: la Geologia dei plutoni; la variazione nel tempo e il riconoscimento della stratigrafia nelle unità tettoniche delle zoneorogeniche; la migrazione spazio-temporale dei fronti collisionali degli orogeni; lo stato strutturale delle successioni stratigrafiche neisistemi di sovrascorrimento pellicolari; le zone di taglio intracrostali in relazione alle trasformazioni metamorfiche; i meccanismi dipiegamento e di sovrascorrimento a diverse profondità crostali.

Materiale di riferimentoAppunti dalle lezioni, copie di articoli scientifici e di capitoli di libri di testo piu’ aggiornati.

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2Conoscenza delle rocce, capacita’ di lettura di carte geologiche, conoscenza dei criteri cinematici nelle tettoniti, conoscenza dellamega-struttura litosferica e della principali caratteristiche reologiche delle rocce a varia profondità.

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L'esame consiste in una prova scritta, divisa in 2 moduli: a) nel primo modulo viene richiesto di applicare le tecniche dirappresentazione di dati geologici sferici e di risolvere semplici problemi di trigonometria tridimensionale, applicata a casi geologici; b)nel secondo modulo viene richiesta l'analisi di un problema geologico-strutturale a scala regionale, producendo una relazione sintetica.L'esame si conclude con un colloquio orale in cui sono discussi i risultati della prova scritta

Propedeuticità consigliateE’ necessario avere superato gli esami di Geologia Strutturale e Tettonica, Mineralogia, Petrografia, Geologia Stratigrafica.

Metodi DidatticiModalità di esame:Orale, con breve avvio pratico/grafico sul riconoscimento di rocce tettonitiche, lettura e schizzo di sezioni geologiche a vista su cartegeologico-strutturali;Modalità di frequenza:Fortemente consigliata;Modalità di erogazione:Tradizionale: lezioni frontali con alcune applicazioni di esercizio pratico, avviato durante le lezioni.

Lingua di insegnamentoItaliano

Informazioni sul programmaL’esame parte dall’individuazione di rocce e sistemi strutturali e tettonici su carte geologiche e richiede di commentarne lecaratteristiche indicando quali procedure di analisi sono necessarie per il loro studio.

Chimica e LaboratorioChemistry and Laboratory

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 9

Periodo di erogazione 1° semestre Prof. SIRONI ANGELO AGOSTINO DANIELE , DIPARTIMENTO DI CHIMICAIndirizzo: 02503 14448 - v. Venezian, 21Mail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

9 cfu CHIM/03 (9 cfu)

Competenze Acquisite

Comprensione del linguaggio chimico e conoscenza degli argomenti di base (materia, stechiometria, struttura atomo, legame chimico,reattività, equilibrio chimico, cinetica, termodinamica)

Obiettivi

Il corso è propedeutico ai successivi corsi di Mineralogia e Geochimica. Il suo scopo è fornire gli strumenti minimi necessari allacomprensione del linguaggio chimico e degli argomenti di base (atomo, legame chimico, reazioni chimiche, equilibrio chimico, cinetica,termodinamica), il cui apprendimento è indispensabile per il proseguimento di uno studio di tipo geologico.

ProgrammaLA MATERIA E LA SUA MISURA: Tipi di materia, Misure, Proprietà delle sostanze. ATOMI, MOLECOLE E IONI: Gli atomi e lateoria atomica, I componenti dell’atomo, Introduzione alla tavola periodica, Molecole e ioni, Formule dei composti ionici, Nomi deicomposti. RELAZIONI DI MASSA IN CHIMICA; STECHIOMETRIA: Masse atomiche, La mole, Le relazioni di massa nelle formulechimiche, Le relazioni di massa nelle reazioni. REAZIONI IN SOLUZIONE ACQUOSA: Concentrazione dei soluti; molarità; Reazioni diprecipitazione; Reazioni acido-base.I GAS: Misurazioni nei gas;La legge dei gas ideali;Calcoli con la legge dei gas;Stechiometria delle reazioni in fase gassosa; Le miscele di gas: pressioni parziali e frazioni molari; La teoria cinetica dei gas; I gasreali. STRUTTURA ELETTRONICA E LA TAVOLA PERIODICA: Luce, energie dei fotoni e spettri atomici;L’atomo di idrogeno;Numeri quantici;Orbitali atomici: forma e dimensioni;Configurazioni elettroniche negli atomi;Diagrammi orbitalici degli atomi;Disposizione elettronica negli ioni monoatomici;Andamenti periodici nelle proprietà degli atomi.IL LEGAME COVALENTE:Le strutture di Lewis; la regola dell’ottetto; Geometria molecolare; Polarità delle molecole; Orbitali atomici; ibridizzazione.TERMOCHIMICA: Principi del flusso di calore; Misura del flusso di calore; calorimetria; Entalpia; Equazioni termochimiche; Entalpiedi formazione; Entalpia di legame; La prima legge della termodinamica. LIQUIDI E SOLIDI: Equilibrio liquido-vapore; Diagrammi dellefasi; Sostanze molecolari; forze intermolecolari; Solidi a reticolo covalente, ionici e metallici; Strutture cristalline. LE SOLUZIONI:Unità di concentrazione; Principi di solubilità; Proprietà colligative dei non elettroliti; Proprietà colligative degli elettroliti. VELOCITÀ DIREAZIONE: Significato di velocità di reazione; Velocità di reazione e concentrazione; Concentrazione dei reagenti e tempo; Modelliper la velocità di reazione; Velocità di reazione e temperatura; Meccanismi di reazione. EQUILIBRIO CHIMICO DEI GAS:Il sistema in equilibrio N2O4–NO2; L’espressione della costante di equilibrio; Determinazione di K; Applicazioni della costante diequilibrio; Effetto delle variazioni delle condizioni su un sistema in equilibrio. ACIDI E BASI:Il modello acido-base di Brønsted-Lowry; Il prodotto ionico dell’acqua; pH e pOH; Acidi deboli e loro costanti di equilibrio; Basi deboli eloro costanti di equilibrio; Proprietà acido-base delle soluzioni saline. EQUILIBRI NELLE SOLUZIONI ACIDO-BASE:

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I tamponi; Indicatori acido-base; Titolazioni acido-base. IONI COMPLESSI: Composizione degli ioni complessi; Geometria degli ionicomplessi; Struttura elettronica degli ioni complessi; Costanti di formazione degli ioni complessi. EQUILIBRI DI PRECIPITAZIONE: Formazione del precipitato; prodotto disolubilità (Kps); Solubilizzazione di precipitati. SPONTANEITÀ DI UNA REAZIONE: Processi spontanei; Entropia, S; Energia libera, G;Variazione di energia libera standard, G°; Effetto di temperatura, pressione e concentrazione sulla spontaneità di una reazione; Variazione di energia libera e la costante di equilibrio; Additività delle variazioni di energia libera;reazioni accoppiate. ELETTROCHIMICA: Celle voltaiche; Potenziali standard; Relazioni tra E°, G° e K; Effetto della concentrazionesul potenziale; Celle elettrolitiche; Pile commerciali. REAZIONI NUCLEARI: La radioattività; La velocità del decadimento radioattivo;Relazioni massa-energia; Fissione nucleare; Fusione nucleare. LA CHIMICA DEI METALLI:La metallurgia; Le reazioni dei metalli alcalini e alcalino-terrosi; La chimica di ossidoriduzione dei metalli di transizione. LA CHIMICADEI NON METALLI:Gli elementi e la loro preparazione; I composti con idrogeno dei non metalli; I composti con ossigeno dei non metalli; Ossiacidi eossianioni.

Materiale di riferimentoMasterton-Hurley CHIMICA Principi e Reazioni PICCIN

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2Nessun prerequisito. L’esame è scritto (con eventuale discussione dell’elaborato) e consiste di20 domande a risposta multipla + 5 domande generali o esercizi numericiNB la seconda parte del compito sarà considerata solo se si raggiungerà almeno il 55% del punteggio massimo conseguibile nelledomande della prima parte

Propedeuticità consigliatenessuna

Metodi DidatticiModalità di esame: Scritto con discussione dell’elaborato; Ai fini della registrazione solo ORALEModalità di frequenza: Fortemente consigliata;Modalità di erogazione: Tradizionale

Lingua di insegnamentoitaliano

Fisica IPhysics I

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 6 Prof. PAGANI CARLO , DIPARTIMENTO DI FISICAIndirizzo: 02503 17258 - v. Celoria, 16 02503 17258 - v. Celoria, 16 02503 19561 - v. F.lli Cervi, 201 - SegrateMail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

6 cfu FIS/01 (6 cfu)

Obiettivi Fornire gli elementi di meccanica e termodinamica necessari per affrontare le parti della fisica d'interesse per i geologi.Programma

Le grandezze fisiche. Unità di misura. MECCANICA Elementi di cinematica del punto. I tre principi della dinamica. Applicazionial punto materiale. Lavoro, energia, energia potenziale. Conservazione dell'energia meccanica e applicazioni. Sistemi di punti econtinui. Cenni al momento angolare. La prima e la seconda equazione cardinale della dinamica dei sistemi. Quantità di moto. Suaconservazione. Centro di massa. Lavoro e energia nei sistemi. Il moto di un corpo rigido girevole intorno a un asse fisso. Applicazionial moto circadiale della Terra. Fluidostatica: gli sforzi, la pressione, le sue proprietà. Legge di Stevino. Legge di Archimede.Applicazioni, l'isostasia. TERMODINAMICA. La temperatura, alcuni termometri. Lo scambio di calore. Bilancio termico della Terra.Trasformazioni termodinamiche. I principi della termodinamica, l'energia interna

Materiale di riferimentoRaymond A. Serway, John W. Jewett: Principi di Fisica, Volume I° (quarta edizione) il volume serve per l'insegnamento di Fisica I eFisica II

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2L'esame consiste in una prova scritta seguita da una provaorale. La prova scritta consiste nella soluzione, obbligatoria, di unproblema di calcolo vettoriale, nella soluzione, obbligatoria, di unproblema, tra due, di trasformazione di unita` di misura e nellasoluzione di almeno un problema di fisica su tre.La prova scritta non da` voto, ma il suo superamento e` obbligatorio perl'ammissione alla prova orale. Essa e` valida per sostenere una solaprova orale che va sostenuta non oltre tre mesi dopo.

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Tutti i ptoblemi sono a risposta aperta. La prova orale consiste in alcune domande sul programma. In alternativa all'esame ordinario (scritto seguito da orale) gli studentiiscritti al primo anno, e quelli degli anni successivi che si registranopresso il professore all'inizio del corso e seguono alemno parzialmente lelezioni, possono superare l'esame con due saggi, uno in itinere e unofinale, che riguardano il programma svolto nella prima e poi nella secondaparte del corso, che consistono nella soluzione, obbligatoria, di unproblema a risposta aperta di calcolo vettoriale, due problemi di fisica arisposta aperta e quattro domande a risposta chiusa.

Propedeuticità consigliateMatematica I

Metodi DidatticiModalità di esame:Scritto e orale;Modalità di frequenza:Fortemente consigliata;Modalità di erogazione:Tradizionale.

Lingua di insegnamentoItaliano

Informazioni sul programmaSi può superare l'esame superando il saggio intermedio e quello finale, riservati agli studenti del prim'anno e a chi, degli anni superiori,dopo aver dato il nome al professore, segue assiduamente il corso.Per l'esame ordinario: si affronta l'orale solo dopo aver superato la prova scritta, che , se positiva, vale per 365 giorni dalla data dellaprova. E` sconsigliatissimo aspettare ad affrontare l'orale più di due mesi dalla prova scritta. Chi é ammesso all'orale con riserva efallisce l'orale, deve ripetere lo scritto. Chi e` ammesso senza riserva e fallisce l'orale, non deve ripetere lo scritto se si presenta nelprimo appello orale successivo; se fallisce di nuovo, o non si presenta nel primo appello, ripete lo scritto.

Fisica IIPhysics II

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 6

Periodo di erogazione 1° semestre Prof. POTENZA MARCO ALBERTO CARLO , DIPARTIMENTO DI FISICAIndirizzo: 02503 17209 - v. Celoria, 16 02503 17604 - v. Celoria, 16Mail: [email protected] Prof. PARRAVICINI GUIDO , .Indirizzo: 02503 17244 - v. Celoria, 16Mail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

6 cfu FIS/01 (6 cfu)

Obiettivi

Fornire le basi per la comprensione dei fenomeni elettromagnetici e ottici, con particolare attenzione all'interazione della luce neimateriali cristallini.

ProgrammaElettrostatica: cariche elettriche e campi – conduttori – legge di Gauss – energia potenziale – capacità – generatori di f.e.m. –resistività e conducibilità – legge di Ohm – effetto Joule – circuiti RC – dielettrici e campo locale – mezzi anisotropi – campo cristallino.Magnetismo: campo magnetico – forza di Lorentz – campo generato da una corrente – legge di Ampére e correnti atomiche – legge diGauss – geomagnetismo – spettrometro di massa.Induzione: correnti indotte e legge di Faraday – generatori elettrici, motori e trasformatori – induttanza – circuiti LC – risonanza –corrente di spostamento – equazioni di Maxwell nel vuoto – esperimento di Hertz – campi delle onde.Onde elettromagnetiche e ottica: radiazione da dipoli oscillanti – polarizzazione – interazione onda-atomo – origine dell’indice dirifrazione – anisotropia – interferenza e diffrazione – reticolo di diffrazione – spettrofotometro – diffrazione di Bragg nel VIS e raggi X –principio di Huygens – rifrazione e riflessione – ottica geometrica – lenti – la tavola di Michel-Levy.

Materiale di riferimentoR. A. Serway, J. W. Jewett, Principi di Fisica Vol I (IV edizione) EdisesMarco Potenza, Elementi di Ottica , CUSL

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2L'esame consiste di una prova scritta e di una prova orale, entrambe obbligatorie. La prova scritta consiste nella risoluzione di esercizi di tipo applicativo, aventi contenuti e difficoltà analoghi a quelli affrontati nelleesercitazioni, e nella risposta a quesiti teorici. Non è ammessa la consultazione di alcunché, tranne un libro sulla cattedra.

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Sono ammessi alla prova orale solo gli studenti che superano la prova scritta. La prova scritta ha validita' un anno esatto. Partendo da un argomento a scelta, la discussione dell'esame orale verte su tutti gli argomenti trattati nel corso.

Propedeuticità consigliateFisica I; Matematica I

Metodi DidatticiModalità di esame: Scritto e Orale; Modalità di frequenza: Fortemente consigliata; Modalità di erogazione: Tradizionale Si è ammessi all'orale solo se si supera lo scritto. Lo scritto superato pienamente vale 90 giorni: quello superato con riserva vale 30giorni. Inoltre gli studenti del second'anno possono superare l'esame partecipando a due saggi, uno intermedio, l'altro finale. Perpartecipare al saggio finale non è necessario aver avuto la sufficienza nel primo. Gli studenti che non sono del second'anno possonopartecipare ai due saggi solo se danno il loro nome al professore entro due settimane dall'inizio del corso e frequentano.

Lingua di insegnamentoItaliano

Fisica Terrestre e LaboratorioPhysics of the Earth and Laboratory

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 9

Periodo di erogazione 2° semestre Prof. SABADINI ROBERTO , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 18476 - v. Cicognara, 7Mail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

9 cfu GEO/10 (9 cfu)

Obiettivi

Fisica TerrestreL'obiettivo prioritario del corso è quello di fornire allo studente le conoscenze di base sui processi dinamici che avvengono nella parteinterna della Terra (mantello terrestre) e nella parte più esterna (litosfera).Un altro obiettivo è quello di mettere a punto le metodologie matematiche necessarie allo studente per acquisire la capacità didescrivere in modo quantitativo i processi di deformazione, di trasporto del calore e di massa sulla superficie e all'interno della Terra.Tali metodologie permettono allo studente di arrivare ad una comprensione quantitativa dei processi geologici e geofisici.Terzo obiettivo è quello di fare acquisire allo studente la capacità, a un livello di base, di simulare i processi geologici e geofisicifondamentali mediante modelli matematici. Laboratorio di Fisica TerrestreApprofondire le tematiche affrontate durante il corso di Fisica Terrestre attraverso la risoluzione di alcuni esercizi riconducibili aproblemi geologici semplici.

ProgrammaFisica Terrestre Meccanica dei continuiTensore degli sforzi e delle deformazioni. Formula di Cauchy.Massimo sforzo di taglio. Cerchio di Mohr. Diagonalizzazione del tensore degli sforzi. Equazione d’onda. Onde di volume e disuperficie.Elasticità lineare per mezzi isotropi e omogenei. Legge di Hooke.Comportamento viscoso delle rocce. Solido viscoelastico di Maxwell e di Kelvin-Voigt. Difetti cristallografici alla base delcomportamento viscoso delle rocce, lacune e dislocazioni (cenni).Equazione di Navier-Stokes. Trasporto del calore.Conduzione stazionaria e dipendente dal tempo. Geoterma per una litosfera continentale e oceanica. Flusso di calore. Strato termico.Forze tettoniche associate alla litosfera oceanica subdotta.Raffreddamento e subsidenza di un bacino sedimentario. Campo gravitazionaleCampo di gravità e geopotenziale con i termini di primo ordine nello schiacciamento terrestre, J2 e rapporto tra potenziale centrifugo egravitazionale.Processi geofisici responsabili dell’attuale diminuzione del J2. Espressione del geoide in funzione della latitudine, al primo ordine nellequantità suddette.Anomalie di gravità e del geoide indotte da una distribuzione anomala di massa, approssimabile ad una piastra infinita.Compensazione isostatica. Anomalie di Bouguer e di aria libera.Anomalie del geoide, per i modelli di Airy e di Pratt, associate ad una topografia compensata isostaticamente. Campo magnetico.Origine del campo magnetico terrestre. Dipolo magnetico equivalente. Dinamo autoeccitante. Campo magnetico in funzione dellalatitudine. Cenni di magnetoidrodinamica e dei più recenti risultati che hanno permesso di simulare matematicamente il processo diinversione del campo magnetico terrestre.

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Laboratorio di Fisica TerrestreSoluzione Numerica di Equazioni Differenziali. Cenni al metodo aglielementi finiti. Introduzione ai sistemi discreti. Discretizzazione di uncontinuo in un insieme discreto di elementi. Applicazione di MatLab perla modellistica numerica e la visualizzazione. Equazione dellaConservazione dell’Energia stazionaria e dipendente dal tempo.Soluzione numerica della Equazione della conservazione dell’energia.Risoluzione numerica del profilo di temperatura dipendente dal tempoper una litosfera oceanica. Implementazione numerica delle condizionial contorno termiche: temperatura costante, flusso di calore costante,condizioni al contorno combinate. Implementazione numerica dellecondizioni termiche iniziali.

Materiale di riferimentoGeodynamics, D. Turcotte and G. Shubert, Cambridge Rheology of the Earth, G. Ranalli, Allen & Unwin

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2Avere sostenuto gli esami relativi atutte le Matematiche e Fisica I L’esame consiste in una prova orale che ha lo scopo di accertare l’acquisizione da parte dello studente delle conoscenze di basenecessarie per la comprensione quantitativa dei processi di deformazione, di trasferimento di calore e di massa che avvengonoall’interno del nostro pianeta. La prova orale si suddivide in due parti. La prima parte consisterà nella risoluzione e discussione di uno degli esercizi svolti durante leore di Laboratorio. Nella seconda parte la discussione verterà sugli altri argomenti trattati nel corso. Una valutazione sufficiente della prima parte del colloquio è condizione necessaria per lo svolgimenti della seconda parte delcolloquio.

Propedeuticità consigliateTutte le Matematiche, Fisica I e Fisica II

Metodi DidatticiModalità di esame:OraleModalità di frequenza:Fortemente consigliataModalità di erogazione:Tradizionale

Lingua di insegnamentoItaliano

FotogeologiaPhotogeology

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 6

Periodo di erogazione 1° semestre Prof. DIOLAIUTI GUGLIELMINA ADELE , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15510 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

6 cfu GEO/04 (6 cfu)

Obiettivi

Fornire le basi teoriche per la comprensione dei processi di acquisizione e formazione delle foto aeree e delle immagini digitalie del loro trattamento per l'interpretazione. Illustrare gli strumenti usati nell'interpretazione delle immagini e gli elementi utili perl'interpretazione del contenuto geologico delle immagini nonché il metodo da seguire nel processo di interpretazione.Illustrare le possibili applicazioni pratiche nelle varie discipline geologiche e ambientali.

ProgrammaFotogeologia e remote sensing: storia del telerilevamento,vantaggi e limitiLa radiazione elettromagnetica: definizione, propagazione, interazione con l'ambienteL'acquisizione delle immagini: macchine fotografiche e pellicole, scanners, radar, spettrometri. La stereoscopia: la ripresa di foto s 3De loro caratteristiche.Fotografie aeree e immagini digitali: loro caratteristiche e campi di applicazione. Piattaforme e strumenti per la ripresa delle immagini.Gli strumenti per il trattamento e l'interpretazione: stereoscopi, restitutori e trattamento delle immagini digitali.

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L'interpretazione: analisi delle foto stereoscopiche e delle immagini; elementi utili per l'interpretazione; annotazione delle immaginiepresentazione dei risultati dell'interpretazione. Esempi di immagini interpretate ed esercitazioni pratiche di interpretazione.

Materiale di riferimentoThe Manual of Remote Sensing American Society of Photogrammetry and Remote Sensing - Falls Church (VA), USA, 1983.…The remote sensing tutorial: http://rst.gsfc.nasa.gov/… Brivio P.A., G.M. Lechi e E. Zilioli: Il Telerilevamento da aereo e da satellite - Carlo Delfino Ed., Sassari, Italia, 1992.....Horst F. van Bandat: Aerogeology – Gulf Publishing Company, Huston ,USA, 1962

Propedeuticità consigliateGEOLOGIA, GEOLOGIA STRUTTURALE, GEOMORFOLOGIA

Metodi DidatticiModalità di esame:Orale;Modalità di frequenza:Fortemente consigliata;Modalità di erogazione:Tradizionale.

Lingua di insegnamentoItaliano

GeochimicaGeochemistry

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 6

Periodo di erogazione 2° semestre Prof. TIEPOLO MASSIMO , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15626 - v. Botticelli, 23Mail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

6 cfu GEO/08 (6 cfu)

Competenze Acquisite Lo studente acquisirà gli strumenti geochimici per affrontare problematiche geologiche inerenti i processi di bassa ed alta temperatura

Obiettivi

Il corso vuole dare una visione d'insieme sia pratica che teorica dei campi d'interesse della Geochimica e di come essa interagisce conle altre geo-scienze.

Programma1. Cenni di nucleosintesi e cosmochimica2. Richiami sulle proprietà periodiche degli elementi3. La classificazione geochimica degli elementi4. Gli elementi in traccia nei minerali5. La distribuzione degli elementi in tracce nei processi geologici di alta temperatura6. Isotopi radiogenici e geocronologia (Rb-Sr, Sm-Nd, U-Pb, Lu-Hf)7. Elementi in traccia ed isotopi radiogenici come traccianti petrogenetici8. Geochimica degli Isotopi stabili (C-O-H)9. Geochimica di bassa temperatura (interazione acqua-roccia)10. Cenni di chimica analitica11. Esercitazioni in laboratorio

Materiale di riferimentoFaure G. Principles and Application of Geochemistry, Prentice Hall, 1998Dikin A. P. Radiogenic Isotope Geology, Cambridge University Press, 2005Dongarrà G. e Varrica D., Geochimica e Ambiente. EdiSES Napoli, 2004.

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2Conoscenze di base di mineralogia e petrografia. La prova orale consiste in un colloquio sugli argomenti a programma, volto ad accertare la conoscenza della materia e il modo diesprimere i concetti acquisiti in un linguaggio scientifico appropriato

Prerequisiti e modalità d'esame per non frequentanti , con riferimento ai descrittori 1 e 2Conoscenze di base di chimica, mineralogia e petrografia esame orale

Propedeuticità consigliateConoscenze di base di chimica, mineralogia e petrografia

Metodi DidatticiModalità di esame:OraleModalità di frequenza:Fortemente consigliataModalità di erogazione:

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TradizionaleLingua di insegnamento

Italiano

Geofisica ApplicataApplied Geophisics

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 6

Periodo di erogazione 2° semestre Prof. STUCCHI EUSEBIO MARIA , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 18477 - v. Cicognara, 7Mail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

6 cfu GEO/11 (6 cfu)

Obiettivi

Fornire agli studenti le conoscenze di base (principi fisici, strumentazione e procedure di campagna, elaborazione e interpretazione)sui principali metodi geofisici per la esplorazione del sottosuolo.

ProgrammaProspezione gravimetrica: richiami al campo di gravità della Terra; misure assolute e relative; correzioni di Bouguer, in aria liberae topografiche; procedure di misura; anomalia di Bouguer; densità dei terreni e delle rocce, esempi di anomalie teoriche; cenni allainterpretazione.Prospezione sismica: richiami alle proprietà elastiche dei terreni e delle rocce; richiami all’equazione delle onde e alle caratteristichedelle onde di volume e superficiali; velocità delle onde nei terreni e nelle rocce; densità e intensità di energia; divergenza sferica eassorbimento; riflessione e rifrazione; dromocrone delle onde riflesse e delle onde di testa; cenni alle sorgenti di energia, ai ricevitorie agli stendimenti; sismica a rifrazione (stendimenti reciproci, semplici metodi di interpretazione; esempi); sismica a riflessione(copertura multipla, cenni alla realizzazione di sezioni stack); esempi.Prospezione geoelettrica: potenziali spontanei; meccanismi di conduzione elettrica nelle rocce; legge di Ohm, legge di Archie; campogenerato da un elettrodo puntiforme sulla superficie di un semispazio omogeneo e isotropo; condizioni sulla superficie di discontinuitàtra due mezzi; quadripolo elettrico e resistività apparente; Stendimenti. Sondaggi elettrici verticali; sondaggi elettrici orizzontali;tomografia dalla superficie; cenni alla interpretazione; esempi.Ground Penetrating Radars (GPR): il campo elettromagnetico; coefficienti di riflessione e trasmissione per onde elettromagnetiche;funzione di direttività delle antenne; risoluzione verticale ed orizzontale; aliasing spaziale; iperboli di diffrazione; esempi di sezioniradar.

Materiale di riferimentoTelford, W.M., Geldart, L.P., & Sherriff, R.E., 1990, Applied Geophysics, 2nd Ed, Cambridge University Press.Reynolds, J.M., 2011, An Introduction to Applied and Environmental Geophysics, Wiley.Sharma, P.V., 1997, Environmental and Engineering Geophysics, Cambridge University Press.

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2L'esame consiste in una prova orale volta ad accertare le conoscenzedello studente sugli argomenti svolti durante il corso e la sue capacita'critiche su problemi reali di acquisizione ed elaborazione dei dati.

Metodi DidatticiOraleModalità di frequenza:Fortemente consigliataModalità di erogazione:Tradizionale

Lingua di insegnamentoItaliano

Geologia Applicata e LaboratorioEngineering Geology and Laboratory

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 9

Periodo di erogazione 1° semestre Prof. APUANI TIZIANA , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15565 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected] Prof. MASETTI MARCO , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15507 -

- 9 -

Mail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

9 cfu GEO/05 (9 cfu)

Obiettivi

Il corso, dopo una prima introduzione generale ai principi di meccanica del continuo e ai modelli reologici semplici, si articola inuna prima parte dedicata alla definizione delle proprietà fisico-meccaniche dei terreni e alle tecniche di laboratorio per la lorodeterminazione sperimentale; una seconda parte è rivolta alla caratterizzazione geomeccanica di rocce e discontinuità ed una terzache tratta i principi base di conoscenza della circolazione idrica in suoli e rocce definendo le proprietà di acquiferi, acquitardi edacquicludi.Particolare attenzione viene posta alla comprensione delle relazioni che legano i caratteri “geologici” (petrografici-tessiturali) e leproprietà fisiche derivate, al comportamento meccanico e idrogeologico di tali materiali.Sono descritte le acque sotterranee nel ciclo idrologico, che comprende precipitazioni, evapotraspirazione, deflusso superficiale einfiltrazione.Sono proposte semplici elaborazioni di dati idrogeologici (sezioni idrogeologiche, carte piezometriche, etc.) anche mediante utilizzo dicomputer.

ProgrammaIntroduzione: perché studiare le proprietà fisico-meccaniche dei geo-materiali? Quali sono i mezzi per definire i parametri fisico-meccanici ?Meccanica del continuo - principi di teoria: tensore degli sforzi e delle deformazioni. Modelli reologici semplici. Costanti elastiche.Rappresentazione delle tensioni mediante “circolo di Mohr” e cammino delle sollecitazioni.Caratteristiche fisiche dei terreni: Proprietà dei singoli granuli. Analisi granulometriche. Proprietà degli aggregati. Densità relativa. Limitidi consistenza. Sistemi di classificazione geotecnica (USCS).Reologia dei terreni : Principio degli sforzi efficaci. Tensioni geostatiche, effetto della falda libera e confinata. Fenomeni diconsolidazione. Prove edometriche. Criteri e parametri di resistenza al taglio (attrito e coesione). Prove di compressione monoassialee triassiale. Prove di taglio diretto.Ammassi rocciosi : mezzo continuo o discontinuo?Proprietà delle rocce intatte: Proprietà indice. Prove geomeccaniche di laboratorio: prova a carico puntiforme; prove di compressionemonoassiale e triassiale; prova di compressione diametrale; prova di trazione diretta. Classificazione tecnica delle rocce.Proprietà dei guinti in roccia: rugosità (JRC); resistenza a compressione delle discontinuità (JCS). Parametri di resistenza al tagliolungo discontinuità: equazione empirica di Barton; Prova di taglio diretto su giunto.Ammassi rocciosi : Procedure di rilievo geomeccanico. Classificazione geomeccanica degli ammassi secondo Bieniawsky (RMR). Introduzione all’idrogeologia: Bilancio idrico e ciclo dell’acqua. Misura dei parameri del bilancio idrico.Metodi di misura dei parametri idrogeologici: porosità e indice dei vuoti, permeabilità e conducibilità idraulica, contenuto idrico e gradodi saturazione. Eterogeneità e anisotropia nei suoli e nelle rocce.Leggi fondamentali del flusso idrico sotterraneo. Legge di Darcy. Legge di conservazione della massa. Equazioni del moto.Caratterizzazione idrogeologica del sottosuolo: Acquiferi, acquitardi, acquicludi e acquifugi. Strutture e limiti idrogeologici.Ricostruzione sezione idrogeologiche.Flusso idrico sotterraneo: Carte piezometriche. Interazione acque superficiali-acque sotterranee.Flusso nelle rocce fessurate e carsificate: acque sotterranee nelle fratture e nei sistemi di fratture. Acque sotterranee in rocce solubili.Misura in laboratorio e in situ della conducibilità idraulica: permeametri, prove in foro (prove Lefranc, slug test, Lugeon)

Materiale di riferimentoSelby M.J. (1993) : “Hillslope materials and process” ed. Oxford University PressLancellotta R. (1991) : “Geotecnica” ed. ZanichelliAtkinson J.(1997) : “Geotecnica - meccanica delle terre e delle fondazioni”, McGraw-HillGoodman, 1989. “Introduction to Rock Mechanics” , Ed. WileyBrady B.H.G. & Brown E.T. (1993) “Rock Mechanics”, Ed. Kluver Academic PublishersBeretta G.P. (1992) – “Idrogeologia per il disinquinamento delle acque sotterranee”, Pitagora Editrice, BolognaCelico P.(2003) – “Elementi di idrogeologia”. Liguori Editore, NapoliDomenico P.A., Schwartz (1998) – “Physical and Chemical Hydrogeology”. J.Wiley & SonsTodd D.K. (1980) – “Groundwater Hydrology” J.Wiley & Sons

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2L'esame prevede due prove obbligatorie:- una prova scritta che richiede la risoluzione di esercizi di tipo applicativo, aventi contenuti e difficoltà analoghi a quelli affrontati nelleesercitazioni;- una prova orale di verifica delle conoscenze sugli argomenti a programma.

Metodi DidatticiModalità di esame:Scritto e oraleModalità di frequenza:Fortemente consigliata Modalità di erogazione:Tradizionale

Lingua di insegnamentoItaliano

Geologia del Sedimentario e LaboratorioSedimentary Geology and Laboratory

- 10 -

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 10

Periodo di erogazione 1° semestre Prof. BERRA FABRIZIO , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15498 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected] Prof. DELLA PORTA GIOVANNA , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15520 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected] Prof. ZUCALI MICHELE , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15547 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

10 cfu GEO/02 (10 cfu)

Obiettivi

Geologia del SedimentarioIl corso ha lo scopo di presentare e fare comprendere agli studenti il ruolo e importanza dei molteplici fattori che interagendo traloro regolamentano e condizionano l'organizzazione spazio-temporale delle rocce sedimentarie (stratigrafia) e dei loro ambientideposizionali. Lo studio delle rocce sedimentare permette di conoscere nei dettagli l'evoluzione antica e recente della porzione piùpellicolare della crosta terrestre. Laboratorio di Geologia del SediemntarioAttraverso le lezioni introduttive e le esercitazioni pratiche al microscopio gli studenti acquisiranno gli strumenti necessari per l'analisipetrografica delle rocce sedimentarie (carbonati e areniti), il riconoscimento dei componenti e delle trasformazioni diagenetiche enozioni per l'interpretazione dell'ambiente deposizionale

ProgrammaIl Corso viene svolto in 48 ore di lezione.Concetti fondamentali della Geologia del Sedimentario.Concetti di subsidenza, bacino e processi sedimentari, loro relazioni con l’ambiente e la tettonica. I fattori che controllano ladeposizione, diversificazione, preservazione delle successioni sedimentarie: geometrie e accomodamento dei bacini sedimentari, levariazioni relative del livello marino (concetti di eustatismo, trasgressioni, regressioni marine), tassi di sedimentazione, potenziale dipreservazione dei sedimenti, modifiche diagenetiche.La dinamica delle successioni sedimentarie, caratteristiche degli strati, loro organizzazione verticale, criteri di polarità stratigrafica,interpretazione evolutiva nel tempo e nello spazio di una successione sedimentaria, concetto di eteropia.Litofacies, eventi sedimentari, ciclicità, continuità e discontinuità stratigrafiche: lacune e discordanze stratigrafiche.Strumenti e metodologie d’indagine stratigrafica.Le classificazioni stratigrafiche: la cronostratigrafia e la geocronologia, la litostratigrafica, UBSU, la ciclostratigrafia, le sequenzedeposizionali, la magneto e la chemostratigrafica.Il rilevamento stratigrafico, esercitazione giornaliera sul terreno dedicata al rilevamento di una sezione stratigrafica di dettaglio.Le correlazioni stratigrafiche con esercizi, costruzione di schemi crono e litostratigrafici, le carte tematiche di facies, delle isopache,paleogeografiche.Introduzione agli ambienti sedimentari con sedimentazione carbonatico-evaporitica e silicoclastica: principali caratteristichedeposizionali degli ambienti continentali, marini costieri, pelagici.Classificazione dei bacini sedimentari, distribuzione dei bacini sedimentari recenti nel loro contesto geodinamico. Laboratorio di Geologia del SedimetarioIl Corso viene svolto con lezioni introduttive (circa 12 ore) alle esercitazioni al microscopio (circa 16 ore).A) Lezioni:• Metodologie di indagine di petrografia del sedimentario e concetti fondamentali di diagenesi.• Analisi delle microfacies carbonatiche: riconoscimento di vari tipi di granuli, bioclasti, micrite e cementi. Classificazioni delle roccecarbonatiche: Folk ,Dunham, Embry e Klovan.• Studio delle microfacies arenitiche: riconoscimento della matrice, cementi, tipi di granuli. Maturità tessiturale e mineralogica.Classificazione di Dott e Folk delle areniti, interpretazione del contesto geodinamico sindeposizionale.B) EsercitazioniOsservazioni al microscopio ottico di una ampia collezione di microfacies carbonatiche e silicoclastiche. Lo studente sarà assistito dauno o più docenti durante le fasi di descrizione, riconoscimento dei componenti presenti nelle microfacies e classificazione.

Materiale di riferimentoDispense del Docente in versione cartacea e su file (comprende tutte le diapositive delle lezioni).Testi da consultare:Prothero D.R. (1991) Interpreting the stratigraphic records. Freeman e Co, New York.Bosellini A., Mutti E., Ricci Lucchi (1989) Rocce e successioni sedimentarie. UTET , Torino.Bosellini A. (1991) Introduzione allo studio delle rocce carbonatiche. Bovolenta ed -Dispense su Ariel di tutto il materiale didattico mostrato dal docente durante il corso.-Folk R .1974 -Petrology of sedimentary rocks. (PDF a disposizione)

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Testi da consultare:-M.E. Tucker (1981) - Sedimentary Petrology an introduction. Blackwell Scient. Pubbl.-Adams, MacKenzie & Guilford (1984) - Atlas of Sedimentary Rocks under the Microscope. Longman.-Scholle (1979) - Carbonate Rocks Constituents, Textures, Cements and Porosities. AAPG Mem. 27.-Scholle P (1979) - Constituents, Textures, Cements and Porosities of Sandstones and Associated Rocks. AAPG Mem.28.

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2L'esame si articola in due prove scritte, obbligatorie e in itinere, che permettono di accedere ad una prova orale di fine corso.La prima prova scritta, relativa alle attività svolte in aula durante il modulo Geologia del Sedimentario, riguarda la risoluzione grafica diun esercizio di correlazione tra tre sezioni stratigrafiche e la costruzione, datazione ed interpretazione di uno schema litostratigrafico.La seconda prova riguarda la verifica degli argomenti svolti durante il Laboratorio e consiste nella descrizione composizionale enella classificazione microscopica di due sezioni sottili di carbonati e areniti. Le valutazioni delle due prove scritte sono in 30|30 econtribuiscono a mediare il voto della prova orale finale.La prova orale consiste in un colloquio sugli argomenti a programma, volto ad accertare la preparazione raggiunta dallo studente nelcampo dei concetti di base e delle metodologie di indagine utilizzate nella Geologia del Sedimentario

Propedeuticità consigliateIntroduzione alla Geologia, Laboratorio di Litologia, Paleontologia.

Metodi DidatticiModalità di esame:Scritto (esercizio di correlazione stratigrafica con costruzione di uno schema litostratigrafico)Orale Modalità di frequenza:Fortemente consigliataModalità di erogazione:Tradizionaleescursione sul terreno

Lingua di insegnamentoItaliano. Anche in Inglese per il Laboratorio

Geologia Strutturale e Tettonica e LaboratorioStructural Geology and Tectonics and Laboratory

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 10

Periodo di erogazione 2° semestre Prof. SPALLA MARIA IOLE , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15550 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected] Prof. TUMIATI SIMONE , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15625 - v. Botticelli, 23Mail: [email protected] Prof. ZUCALI MICHELE , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15547 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

10 cfu GEO/03 (10 cfu)

Obiettivi

Geologia StrutturaleAnalisi e riconoscimento delle strutture tettoniche antiche e recenti, sviluppate a differenti livelli strutturali e riconoscimentodell'ambiente deformativo. Conoscenza e dei criteri cinematici per l'analisi strutturale, e utilizzo tettonico. Riconoscimento dellastratigrafia in zone orogeniche. Tettonica Regionale e LaboratorioConoscenza dei metodi di analisi della cinematica delle placche e delle caratteristiche geometriche dei margini divergenti, convergentie trascorrenti. Acquisizione dei fondamenti della geodimnamica dell'area mediterranea.

ProgrammaOrigine della Geologia Strutturale dalla ricerca e sfruttamento delle risorse minerarie in Europa e nei Paesi d’Oltremare. Ladeformazione nei livelli crostali superficiale, intermedio e profondo; ripartizione delle componenti della deformazione alla scalacrostale, nei tre regimi litosferici, e alla scala mesoscopica. Le strutture crostali della divergenza, convergenza e trascorrenzalitosferica: scale dell’analisi. Geologia Strutturale negli ambienti sedimentari, magmatici e metamorfici. Le strutture fragili e duttilinelle rocce di vari livelli della crosta: cause ed effetti. Sforzi e deformazione; la deformazione progressiva e istantanea. Taglio puroe semplice; taglio subsemplice e vorticita’. Gli indicatori cinematici fragili e duttili. Le rocce di faglia superficiali e profonde dellacrosta; miloniti e cataclasiti. Il piegamento. Cronologia relativa delle strutture. Le strutture delle tettoniti: le caratteristiche geometrichee mineralogiche per il riconoscimento macro-microscopico; foliazioni, lineazioni, rods, mullions, boudinage. Ricostruzione della

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stratigrafia in successioni monotone mediamente deformate (slate belts). Trasposizione e riconoscimento della stratigrafia originale inzone fortemente deformate.Laboratorio, 2 cfu=24 ore:Riconoscimento mesoscopico (con la petrografia di cassetto) delle strutture tettoniche e degli indicatori cinematici, nelle rocceprincipali. Le carte geologico-strutturali: individuazione del grado della qualita’ dell’analisi svolta per costruire una carta geologico-strutturale: deduzione dalle legende delle carte geologiche esistenti. Strutture tettoniche a scala della carta geologica e concettigeologici correlati. Tettonica Regionale e LaboratorioLezioni in Aula, 3 cfu=24 ore:laboratorio, 1 cfu=24 ore:Le lezioni frontali vertono sui seguenti argomenti: Espressioni esterne della dinamica interna della Terra; struttura interna della Terra;modelli cinematici globali; le placche principali; cinematica finita; cinematica assoluta; struttura interna del pianeta e individuazione delmotore della dinamica interna; plate tectonics dei margini attivi (dorsali oceaniche, rift, faglie trasformi, zone di subduzione, collisionecontinentale, obduzione); reologia della litosfera (transizioni fragile-duttile); ofioliti; ciclo di Wilson; metodi di studio della deformazionecontinentale; i grandi continenti del Passato (Ur, Rodinia, Gondwana, Pangea); le catene orogeniche europee (ciclo caledoniano evarisico); assetto tettonico dell’area mediterranea; struttura della catena alpina. Il laboratorio prevede esercitazioni di cinematica e di lettura ed interpretazione di carte tettoniche.

Materiale di riferimentoMercier & P. Vergely, Tettonica - Lezioni di Geologia Strutturale, ed. Pitagora, BolognaII. Copie degli schemi di LezioneIII. Carte Geologiche I. Cox A. & Hart R.B. (1990) – La tettonica delle placche – Zanichelli ed., 392 pp.II. Kearey P. & Vine F. (1994) – Tettonica globale - Zanichelli ed., 304 pp.III. Rogers N. (2007) – Our dynamic planet – Cambridge University Press, 390 pp.IV. Boillot G., Huchon P., Lagabrielle Y. (2003) – La dynamique de la lithosphère – Dunod ed., 202 pp.V. Deiana G. (2004) – Elementi di Tettonica – Edimond ed., 146 pp.VI. Copie degli schemi di LezioneVII. Carte tettoniche

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2L’apprendimento concettuale e operativo pratico si accertano in sede d’esame orale con la discussione preventiva degli elaboratieseguiti durante le esercitazioni di laboratorio. Gli Allievi sono richiesti di spiegare la base teorica di alcuni elaborati personali, daesibire e commentare in apertura d’esame, per ciascuna delle due parti principali del programma. Similarmente è richiesto il commentodi carte tettoniche a grande scala, e la descrizione mesoscopica di uno o due campioni di rocce tettonitiche, base per ogni operazionedi campagna; su queste l’Allievo deve individuare e illustrare i processi che sono stati la causa della deformazione, facendo riferimentoal laboratorio di microscopia per il collegamento tra la scala mesoscopica e la scala granulare.

Metodi DidatticiModalità di esame:OraleProva pratica/graficaModalità di frequenza:Fortemente consigliataModalità di erogazione:Tradizionaleescursione sul terreno

Lingua di insegnamentoitaliano

Geomorfologia e LaboratorioGeomorphology and Laboratory

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 10

Periodo di erogazione 2° semestre Prof. CREMASCHI MAURO , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15546 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected] Prof. BERRA FABRIZIO , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15498 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected] Prof. FUMAGALLI PATRIZIA , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15608 -Mail: [email protected] Prof. MARINI MATTIA , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Mail: [email protected]

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Prof. MERLINI MARCO , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15622 - v. Botticelli, 23Mail: [email protected] Prof. SMIRAGLIA CLAUDIO , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Mail: [email protected] Prof. ZERBONI ANDREA , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15292 - VIA MANGIAGALLI 34Mail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

10 cfu GEO/04 (10 cfu)

Obiettivi Riconoscimento delle morfologie e loro rappresentazione cartografica.Programma

STRUTTURA E TETTONICA: forme litostrutturali e forme tettoniche; biostasia e resistasia; strutture minori; strutture tabulari; strutturemonoclinali; strutture a pieghe; strutture legate a faglie; problemi della rete idrografica; superfici di spianamento.ALTERAZIONE: definizione; processi e fenomeni di alterazione fisica; processi e fenomeni di alterazione chimica; processi dialterazione biologica.PEDOLOGIA E PALEOPEDOLOGIA: il suolo, concetti generali; pedogenesi; classificazione dei suoli; il fattore tempo: i paleosuoli.AZIONE DELLA GRAVITÀ: DINAMICA DEI VERSANTI: dinamica dei versanti; movimenti superficiali; movimenti profondi: frane;sackungen; depositi di versante.GEOMORFOLOGIA DEI GRANITI E DELLE ROCCE CRISTALLINE: morfologie tipiche; paesaggi su rocce cristalline.GEOMORFOLOGIA DELLE ROCCE CARBONATICHE ED EVAPORITICHE: CARSISMO: dissoluzione chimica e comportamentocinetico delle rocce carsificabili; speleogenesi; carsismo superficiale; carsismo profondo; idrogeologia carsica.GEOMORFOLOGIA DELLE COSTE: onde; correnti; maree; falesie e piattaforme; spiagge. All'interno del corso è anche presente un'escursione geologica sul campo

Materiale di riferimentoDispense distribuite durante il corso il materiale del corso è disponibile su Didattica online ARIEL

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2nessuno

Metodi DidatticiModalità di esame:Scritto Orale;Modalità di frequenza:Fortemente consigliata;Modalità di erogazione:Tradizionale.Escursione sul terreno

Lingua di insegnamentoitaliano

Informazioni sul programmaL'esame è scritto per gli appelli di giugno, luglio e settembre, è orale successivamente.

Georisorse e Geologia degli IdrocarburiGeoresources

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 9

Periodo di erogazione 1° semestre Prof. SELLA MATTIA , .Mail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

9 cfu GEO/09 (9 cfu)

Competenze Acquisite

E' atteso che lo studente, al termine del corso, sia in grado di: 1) conoscere i concetti di base della giacimentologica moderna, 2) iprincipali minerali industriali e i processi di trasformazione a cui sono vocati, 3) i principali metodi di estrazione, 4) come redigere unpiano di esplorazione, 5) le principali tecniche analitiche per la caratterizzazione dei minerali in indagine (SEM-EDS, XRF, XRD)

Obiettivi

Obiettivo del corso è quello di trasmettere i concetti di base relativi alle georisorse, alla loro disponibilità in natura, alle principalitecniche estrattive e di separazione dei minerali utili, alla legislazione mineraria italiana e alla pianificazione di indagini esplorative.

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Vengono, inoltre, affrontati dei casi di studio relativi all'uso di materia prime naturali per la produzione di materiali ceramici tradizionali(dalle materie prime alle trasformazioni indotte dai processi industriali)

ProgrammaConcetto di "georisorsa". Classificazione delle risorse energetiche e minerali. Richiesta e consumo di materie prime nel mondo.Richiesta e consumo di materie prime in Italia. Mercato delle materie prime. Concetto di "riserva" e "risorsa". Definizione di"giacimento" e di "deposito minerale". Esplorazione e sfruttamento delle risorse minerarie: obiettivi, strategia, prospezione mineraria,tempi e costi, valutazione dei rischi geologici. Metodi di coltivazione, trattamento, impatto ambientale. Legislazione minerariaitaliana. Distinzione giuridica tra "cava" e "miniera". Argille e minerali argillosi: classificazione e aspetti cristallochimici, disponibilitàin natura e principali applicazioni in campo industriale. Materie prime per la produzione di clinker per cementi Portland: descrizione edisponibilità in natura, aspetti legislativi, metodi di indagine chimico-mineralogica e controllo qualità. Le “argille espanse”: produzionee caratteristiche. Materiali ceramici tradizionali: definizione, classificazione, proprietà. Processi di produzione dei materiali ceramicitradizionali: scelta delle materie prime, preparazione dell’impasto, formatura, essiccamento, cottura, natura degli smalti, porosità neiceramici tradizionali, microstrutture. Distretti ceramici nel mondo. La produzione ceramica in Italia e il ruolo del geologo nel processoproduttivo. Tecniche di indagine in ambito mineralogico: il microscopio elettronico a scansione, la diffrazione di raggi-X da materialepolicristallino, la fluorescenza di raggi-X.Gli idrocarburi: composizione degli idrocarburi naturali, proprietà fisiche degli idrocarburi naturali, origine degli idrocarburi, deposizionee conservazione della materia organica, rocce madri. La tettonica delle placche litosferiche e i bacini sedimentari. Gli effetti dellasubsidenza sulla materia organica: la formazione del petrolio e del gas. Cenni sulle caratteristiche petrofisiche delle rocce, faglie esistemi fratturati. La migrazione degli idrocarburi. Accumulo degli idrocarburi: i giacimenti. Ricerca di idrocarburi: metodi di indagine,tecniche di prospezione, valutazione del potenziale minerario.

Materiale di riferimento(consultare il docente)

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2L'esame consiste di una prova orale. La prova punta ad accertare le conoscenze dello studente riguardo agli argomenti trattatinell’ambito del corso.

Metodi DidatticiModalità di esame:OraleModalità di frequenza:Fortemente consigliataModalità di erogazione:Tradizionale

Lingua di insegnamentoItalianoInglese (a richiesta)

Indagini e Misure Geologico-Tecnico in SitoIn Situ Soil Tests

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 6

Periodo di erogazione 2° semestre Prof. FASSER GIOVANNI , .Mail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

6 cfu GEO/05 (6 cfu)

Obiettivi

Il corso descrive le principali tecniche di indagine diretta e misura in situ delle proprietà geologico-tecniche di terreni e rocce; forniscegli strumenti conoscitivi necessari per la loro corretta programmazione, esecuzione ed interpretazione, sottolineandone potenzialità elimiti nella soluzione dei vari problemi della geologia applicata.Il tema viene trattato secondo gli standard internazionali e nazionali, quindi anche nell'ambito delle recenti Norme Tecniche sulleCostruzioni NTC/08 (D.M. 14.01.2008) e degli Eurocodici.

ProgrammaScopi, Normativa - Modello Geologico del Sottosuolo e Piano delle indagini secondo gli Eurocodici e le NTC/08.Programma delle indagini : raccolta dati, profondità e volume significativi, frequenza, scelta dei mezzi e metodi di indagine.Scavi e trincee esplorativeTecniche di perforazione : sondaggi geologici e geotecnici (a distruzionedi nucleo, a carotaggio, ecc.). Logs di perforazione. Prelievoe descrizione tecnica dei campioni (norme AGI, USCS, ecc.) e loro classi di qualità. Cenni sulle perforazioni di sfruttamento eperforazioni speciali (ambientali, geotermiche, di consolidamento ecc.)Prove e misure su terreni:prove e misure di resistenza al taglio: prove penetrometriche dinamiche, statiche (punta meccanica, punta elettrica, piezocono,sismica) e prove scissometriche;prove e misure di deformabilità: carico su piastra, prove dilatometriche e pressiometriche;Prove di permeabilità in foro di sondaggio (Lefranc) e in pozzetto.Prove e misure in rocce:prove di compressione e taglio;prove di deformabilità e misura delle sollecitazioni: carico su piastra, camera idraulica in pressione, prove dilatometriche, prove conmartinetto piatto;prove di permeabilità in foro di sondaggio (Lugeon).

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Monitoraggio : piezometri, inclinometri.Materiale di riferimento

A.G.I 1977 “Raccomandazioni sulla programmazione ed esecuzione delle indagini geotecniche”.CESTARI F. , 2012 , “In situ geotchcnical tests”, Patròn editore Bologna.TANZINI M., 2002, “L'indagine geotecnica”, Dario Flaccovio editore.I.S.R.M. “ Suggested methods for Rock Characterization Testing and Monitoring” ed. ET BROWN.HOOK E., BRAY J.W., 1977, Rock slope Engineering, Institution of Mining and Metalurgy, London.CHIESA G., 1990, “Campionamento dei terreni” ed. GeoGraph.

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2L'esame si articola in una prova orale, che può essere preceduta da un esercizi di tipo applicativo, facoltativo, fornito dal docente sullascorta di un caso reale; in tal caso la prova orale inizia con la discussione dello scritto.La prova orale consiste in un colloquio sugli argomenti del programma, volto ad accertare le conoscenze dello studente sia sugliaspetti normativi, sia sulle procedure standard, in Europa e nel mondo, per le esecuzione di indagini geologico-tecniche in sito su terree rocce. Sono oggetto di verifica anche la misura e la stima dei parametri geologici e geotecnici che si possono ricavare dalle prove insito, l'attendibilità della stessa e l'utilizzo nei problemi di geologia applicata.

Propedeuticità consigliateRilevamento Geologico-Tecnico e Idrogeologico e laboratorio –

Metodi DidatticiModalità di esame:orale/scrittoModalità di frequenza:Fortemente consigliataModalità di erogazione:Tradizionale

Lingua di insegnamentoitaliano

Informazioni sul programmaSono previste due uscite in cantiere

Introduzione alla Geologia e LaboratorioIntroduction to Geology and Laboratory

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 7

Periodo di erogazione 1° semestre Prof. ERBA ELISABETTA , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15530 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected] Prof. BALINI MARCO , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15512 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected] Prof. POLI STEFANO , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15595 - v. Botticelli, 23Mail: [email protected] Prof. SPALLA MARIA IOLE , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15550 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

7 cfu GEO/01 , GEO/02 , GEO/03 , GEO/07

Obiettivi

La parte di Introduzione alla Geologia si prefigge di fornire solide conoscenze di base di Scienze della Terra, dei principali processioperanti sulla superficie e all'interno della Terra. L'obiettivo principale è quello di fare acquisire agli studenti tutti gli elementi di basepropedeutici agli insegnamenti fondamentali del corso di laurea. La parte di Laboratorio di Introduzione alla Geologia ha lo scopo di fornire la conoscenza delle cause dei moti delle placche e delladinamica e dei caratteri peculiari delle zone attive della litosfera. Conoscenze di base delle strutture deformative che si sormano adifferenti livelli strutturali. Apprendimento dell'uso delle carte topografiche e fondamenti per la lettura di carte geologiche semplificate.

ProgrammaFormazione di un pianeta. Origine del nostro sistema planetario. La Terra primitiva e la formazione di un pianeta a strati concentrici. Siformano i continenti, gli oceani e l’atmosfera della Terra. La Terra come sistema di componenti interagenti. La Terra attraverso il tempogeologico.Il Sistema Terra. Componenti. Processi di retroazione (feedbacks). Stato di equilibrio. Perturbazioni e forzanti. L’approccio quantitativo.L’atmosfera terrestre e Il clima. Struttura e composizione dell’atmosfera. Distribuzione di energia e bilancio energetico La circolazioneatmosferica. Fasce climatiche. Variazioni naturali del clima. Principi di paleoclimatologia.Oceanografia. Caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche degli oceani. Moto ondoso. Maree. La circolazione oceanica.

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Esplorando l’interno della Terra. L’esplorazione dell’interno della Terra tramite le onde sismiche. Stratificazione e composizionedell’interno della Terra. Il calore e la temperatura dell’interno della Terra. La struttura tridimensionale del mantello. Il campo magneticoterrestre.Le rocce: testimonianze dei processi geologici. Processi genetici principali. Rocce ignee. Rocce sedimentarie. Rocce metamorfiche. Ilciclo delle rocce.Il tempo in geologia. Cronologia geologica. Cronologia relativa. Cronologia radiometrica. Cronologia assoluta. Le scalegeocronologiche (GPTS e ATS).La Terra sotto gli oceani. Differenze di base nella geologia degli oceani e dei continenti. Introduzione alla geologia dei fondi oceanici.I cicli biogeochimici. Reservoirs, flussi e feedbacks. Cicli a breve e lungo termine. Il ciclo del carbonio: principali reservoirs e flussi. Laboratorio:Principi di Cartografia. Proiezioni cartografiche. La Cartografia Italiana: Cartografia IGM, Cartografia Tecnica Regionale e Comunale.Esercizi di Cartografia elementare.Tettonica delle placche: origine ed impatto della nuova teoria globale; placche litosferiche e margini di placca; le pricipali placchelitosferiche; fondamenti di cinematica; le cause dei moti litosferici. Deformazione: cedimento duttile e fragile; tipi di pieghe; faglie esovrascorrimenti.Generalità sulle carte topografiche: scala e orientazione, rappresentazione del rilievo, metodi di rappresentazione cartografica.La cartografia ufficiale italiana. Coordinate; declinazione magnetica; dislivelli, pendenze; segni convenzionali. Profilo altimetrico;stereogramma. Topografia e geologia: orientazione di una superficie geologica piana; relazioni geometriche tra superfici topografiche esuperfici geologiche

Materiale di riferimento* PRESS FRANK; SIEVER RAYMOND; GROTZINGER JOHN; JORDAN THOMAS H. - CAPIRE LA TERRASECONDA EDIZIONE ITALIANA CONDOTTA SULLA QUARTA AMERICANAEditore: ZANICHELLIPubblicazione: 01/2005 Numero di pagine: 672Prezzo: € 69,00 ISBN-13: 9788808079916 ISBN: 8808079910 * Materiale (dispense) su CD preparato dal Docente. I. Aruta L. & Marescalchi P. (1985) – Cartografia, lettura delle carte – Flaccovio ed., 97 pp.II. Sorel D. & Vergely P. (1994) – Initiation aux cartes et aux coupes géologiques - Dunod ed., 96 pp.III. Press F. & alii (2005) – Capire la Terra – Zanichelli ed., 672 pp.IV. Copie degli schemi di Lezione

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2Per il Corso di Introduzione alla Geologia sono previsti due esami che consentono di conseguire una votazione fino a 30/30 e lode ecomprendono: 1) un esame scritto che consiste in tre domande a risposta aperta, volte ad accertare le conoscenze dello studente sugli aspetti teoricidella materia presentati e discussi durante le lezioni; 2) un esame scritto che comprende: (a) una domanda a risposta aperta, per valutare le conoscenze acquisite dallo studente sugliaspetti teorici; (b) una prova pratica che consiste nell’esecuzione di una sezione geologica su una carta geologica semplificata,generalmente a scala 1:20.000 o 1:10.000, di difficoltà e contenuti simili a quelle eseguite durante le esercitazioni; (c) la valutazionedel quaderno di esercizi eseguiti durante tutte le sedute di esercitazione che si sono svolte in aula.

Metodi DidatticiModalità di esame:ScrittaModalità di frequenza:Fortemente consigliataModalità di erogazione:Tradizionale Modalità di esame:prova praticaModalità di frequenza:Fortemente consigliataModalità di erogazione:Tradizionale 8 ore di lezione (1 CFU) e 24 ore di esrcitazioni (2CFU).

Lingua di insegnamentoItaliano

Laboratorio Minerali e RocceMineralogy and Lithology Practicals

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Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 10

Periodo di erogazione 2° semestre Prof. MERLINI MARCO , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15622 - v. Botticelli, 23Mail: [email protected] Prof. BERRA FABRIZIO , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15498 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected] Prof. BERSEZIO RICCARDO , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15551 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected] Prof. CREMASCHI MAURO , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15546 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected] Prof. FUMAGALLI PATRIZIA , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15608 -Mail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

10 cfu GEO/02 , GEO/06

Obiettivi

Modulo Laboratorio di MineralogiaRiconoscere i principali minerali (circa 15-20 "rock-forming minerals" e 15-20 minerali di importanza economica) e le lorocaratteristiche macroscopiche. Modulo RocceApprendimento del metodo di osservazione, descrizione e classificazione delle rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche;principali tipologie e classificazioni mesoscopiche delle rocce.

ProgrammaModulo MineraliOsservazione dei principali "rock-forming minerals" in campioni di minerali e rocce. Principali caratteristiche dello stato cristallino.Le proprieta' chimiche e fisiche dei minerali. Cenni introduttivi sui metodi di analisi e studio dei minerali. La mineralogia sistematica.Minerali di importanza economica e minerali industriali. Modulo RocceOsservazione e descrizione delle rocce magmatiche e metamorfiche: tessitura (grana, grado di cristallinità, distribuzione della grana,forma dei cristalli) e composizione mineralogica sul campione a mano, classificazione di Streckeisen per le rocce magmatiche,classificazione su base tessiturale e mineralogica, e in base alla natura del protolito per le rocce metamorfiche. [2 cfu esercitazione,pari a 24 ore di attività di Laboratorio divise in due turni]Nella parte teorica vengono affrontati i caratteri del processo magmatico e metamorfico, con particolare attenzione ai fattori checontrollano le principali tessiture. Cenni sul processo magmatico. I fusi silicatici: proprietà e loro consolidamento. Corpi ignei intrusivi(plutoni, batoliti, sill, dicchi). Principali tipologie effusive. Rocce e depositi piroclastici. Cenni sul processo metamorfico. Definizione efattori del metamorfismo. Le facies metamorfiche. Principali tipi di metamorfismo. [1 cfu lezione frontale, pari a 8 ore di lezione a turniuniti]. Osservazione e descrizione delle rocce sedimentarie e dei sedimenti (componenti, tessiture e strutture sul campione a mano, principaliproprietà fisiche), metodi di classificazione, le rocce sedimentarie e i sedimenti come materiali e deposito di risorse utili; processi eprodotti del ciclo esogeno (rocce clastiche, biologiche, chimiche) [2 cfu esercitazione, pari a 24 ore di attività di Laboratorio divise indue turni];Osservazione e descrizione delle rocce sedimentarie in affioramento; petrogenesi sedimentaria e relativi ambienti: l’ambientesedimentario, l’ambiente diagenetico, cicli sedimentari e cicli tettonici. [1 cfu lezione frontale, pari a 8 ore di lezione a turni uniti]. In relazione alla necessità di approfondimento relativo alla lettura degli affioramenti si sottolinea la indispensabile connessione con leescursioni previste per il primo anno, una delle quali sarà dedicata a questo argomento.

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2Modulo di MineralogiaLa prova scritta/pratica di laboratorio consiste in 18 domande relative a tutti gli argomenti affrontati e nel riconoscimento e descrizionedi tre campioni macroscopici di minerali di importanza geologica, e giacimentologica. 15 domande consentono di conseguire 1 puntociascuna, 3 domande più complesse 2 punti e il riconoscimento di ogni campione 3 punti. Le modalità di valutazione, un possibileesempio di esame e i principali minerali da riconoscere sono ampiamente illustrate a lezione. Modulo Rocce

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L’esame comprende una prova obbligatoria consistente nella descrizione e classificazione di 4 litotipi associata a due domandedi teoria generale. La valutazione è composta dalla media delle valutazioni in trentesimi ottenute per ciascuna risposta fornita. Ladescrizione e classificazione dei 4 litotipi consente di valutare le abilità pratiche di osservazione, riconoscimento, descrizione deicomponenti delle rocce e delle relative tessiture e strutture e di classificazione delle stesse, adottando una terminologia corretta edappropriata. Le domande di teoria consentono di valutare l’acquisizione dei concetti generali di base relativi ai principali processipetrogenetici ed agli elementi dell’osservazione e descrizione.

Prerequisiti e modalità d'esame per non frequentanti , con riferimento ai descrittori 1 e 2Per l'ammissione all'esame non sono previste propedeuticità. La partecipazione ai corsi di "introduzione alla Geologia e Laboratorio" e"Paleontologia e Laboratorio" fornisce un utile prerequisito al corso di Laboratorio Minerali e Rocce.

Metodi DidatticiModulo Rocce:Scritto: la prova prevede la descrizione di 4 campioni di roccia e la risposta a 2 domande di teoriaModalità di frequenza:Fortemente consigliata, con firme di presenzaModalità di erogazione:Lezioni frontali (16 ore) ed Esercitazioni (48 ore con suddivisione degli Studenti per turni)

Lingua di insegnamentoModulo RocceItaliano, ove necessario in lingua Inglese

Informazioni sul programmaModulo Rocce: Modalità Esame: scritto, prevede la descrizione di 4 campioni di roccia e la risposta a 2 domande di teoria. Il pre-appello, fortemente consigliato, è seguito da altri 6 appelli ogni anno, ove necessario in forma orale.

Matematica I e InformaticaMathematics I and Information Tecnology

Per i Corsi di laurea:

- F65; moduli/unità didattiche: modulo: Informatica , modulo: Matematica I totale cfu 9

Periodo di erogazione 1° semestre Prof. SALVATORI MAURA ELISABETTA , DIPARTIMENTO DI MATEMATICA "FEDERIGO ENRIQUES"Indirizzo: 02503 16169 - v. Saldini, 50Mail: [email protected] Prof. CAVATERRA CECILIA , DIPARTIMENTO DI MATEMATICA "FEDERIGO ENRIQUES"Indirizzo: 02503 16188 - v. Saldini, 50Telefono: 16188Mail: [email protected] Prof. SCARABOTTOLO NELLO , DIPARTIMENTO DI INFORMATICAIndirizzo: 02503 30069 - v. Bramante, 65 - CremaMail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

3 cfu INF/01 (3 cfu) ; 6 cfu MAT/01 , MAT/02 , MAT/03 , MAT/04 , MAT/05 ,MAT/06 , MAT/07 , MAT/08 , MAT/09

modulo: Matematica I 6 cfuMAT/01 , MAT/02 , MAT/03 , MAT/04 ,MAT/05 , MAT/06 , MAT/07 , MAT/08 ,MAT/09

modulo: Informatica 3 cfu INF/01 (3 cfu)

Obiettivi

Modulo di Matematica I:Fornire gli strumenti di metodo e di calcolo di base dell'analisi matematica e dell'algebra lineare necessari alle applicazioni in campogeologico. Modulo di Informatica:Fornire le conoscenze concettuali e operative per un adeguato utilizzo dei più comuni pacchetti di produttività individuale.

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2Modulo Matematica I (6 CFU)L'esame consiste di una prova scritta e di una prova orale,entrambe obbligatorie. La prova scritta punta ad accertarele capacita' risolutive dello studente relative agli argomenti trattati nel corso ed è articolata in vari esercizi.Partendo dai contenuti della prova scritta, la discussioneorale verte sulle definizioni dei concetti e sugli enunciatidei teoremi fondamentali e sulla dimostrazione di alcuniteoremi.

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Modulo di Informatica (3 CFU)E’ previsto lo svolgimento in itinere di test a scelta multipla e arisposta chiusa per l'auto-valutazione delle competenze acquisite su tuttoil programma d'esame. L'esame finale è organizzato in una prova scritta che si svolge sucalcolatore in aule informatizzate. La prova prevede lo svolgimento ditest a scelta multipla e a risposta chiusa su tutto il programmad’esame e la risoluzione di esercizi sulla parte di programma relativaalla gestione delle informazioni e ai fogli di calcolo. L’esame produce un giudizio di merito espresso in termini APPROVATO -/ NON APPROVATO.

Modulo/Unità didattica: modulo: Matematica IProgramma

1) Numeri razionali, numeri reali: operazioni, confronto e sistema di riferimento sulla retta. Massimo, minimo, estremo superiore edinferiore di un insieme di numeri reali.2) Funzioni reali di variabile reale, funzioni composte ed inverse. Funzioni elementari: potenze, esponenziali, logaritmi etrigonometriche e loro proprietà.Equazioni e disequazioni: algebriche, irrazionali, esponenziali, logaritmiche e trigonometriche.3) Limiti di funzioni: definizioni e principali proprietà (unicità, permanenza del segno, confronto). Limiti notevoli. Confronto tra infinitie infinitesimi. Continuità di funzioni: definizione e discontinuità. Principali proprietà: teoremi di Weierstrass, degli zeri e dei valoriintermedi.4) Calcolo differenziale: definizione di derivata, derivate di funzioni elementari, regole di derivazione. Derivata di funzioni composteed inverse. Estremanti assoluti e relativi, punti stazionari. Teoremi di Fermat, di Lagrange e loro conseguenze. Derivate di ordinesuperiore. Funzioni concave e convesse. Studio del grafico di una funzione.5) Calcolo integrale. Integrale indefinito e metodi di integrazione. Integrale definito: definizione e significato geometrico dell' integraledefinito. Funzione integrale, teorema e formula fondamentale del calcolo integrale. Teorema della media integrale. Integrali impropri ogeneralizzati.6) Algebra lineare: matrici e determinanti. Matrice inversa di una matrice invertibile.Rango di una matrice. Sistemi lineari e loro rappresentazione matriciale. Risoluzione dei sistemi lineari: teorema di Cramer e diRouché-Capelli.

Materiale di riferimentoMariagrazia Bianchi – Eva Paparoni: “Matematica per le Scienze”, Pearson Education Italia

Metodi DidatticiModalità di esame:Scritto e oraleModalità di frequenza:Fortemente consigliataModalità di erogazione:Tradizionale

Modulo/Unità didattica: modulo: InformaticaProgramma

• Introduzione ai sistemi operativi. Il filesystem e la sua organizzazione gerarchica. Programmi applicativi e processi.• Introduzione alle reti di calcolatori. La rete Internet e il web. La ricerca di informazioni su web: i motori di ricerca.• Il foglio elettronico ed il suo utilizzo evoluto:o applicazioni numericheo simulazioneo analisi di datio gestione di archivi di informazioni• Attività in laboratorio di applicazione dei concetti introdotti.

Materiale di riferimentoM.Cariboni, L.Citrini, N.Scarabottolo: ECDL Avanzato: Foglio elettronico. McGraw Hill 2004.

Metodi DidatticiModalità di esame:Prova pratica;Modalità di frequenza:Fortemente consigliata;Modalità di erogazione:Tradizionale.

Matematica IIMathematics II

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 6

Periodo di erogazione 1° semestre Prof. PAPARONI EVA ELENA , DIPARTIMENTO DI MATEMATICA "FEDERIGO ENRIQUES"

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Indirizzo: 02503 16160 - v. Saldini, 50Mail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

6 cfu MAT/01 , MAT/02 , MAT/05

Obiettivi

Fornire alcuni strumenti necessari per la comprensione di modelli matematici nel campo fisico, geologico ed economico, tramite lezionied esercitazioni in aula.

ProgrammaNumeri complessi. Calcolo differenziale per funzioni scalari e vettoriali di variabile vettoriale: limiti,continuità, derivabilità direzionale,differenziabilità. Differenziali di ordine superiore al primo. Estremi liberi e vincolati.Integrali curvilinei. Forme differenziali. Campi conservativi.Integrali doppi: definizione e calcolo tramite due integrazioni successive.Equazioni differenziali ordinarie. Il problema di Cauchy e il problema integrale di Volterra. Teorema di esistenza e unicità locale eglobale. Integrazione di alcuni tipi di equazioni del I ordine. Equazioni differenziali lineari di ordine n.Statistica descrittiva. Dati statistici e loro rappresentazione. Indici di posizione e dispersione. Regressione lineare, metodo dei minimiquadrati.

Materiale di riferimentoTesti consigliati: M. Bianchi - E. Paparoni "Matematica per le Scienze" Ed. Pearson, C. Pagani - S.Salsa "Analisi Matematica 2" Ed.Masson.

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2E' richiesta la dimostrazione dei seguenti teoremi:• Condizioni necessarie affinché una funzione di variabile vettoriale sia differenziabile in un punto di un insieme aperto di Rn. •Condizione necessaria affinché un punto stazionario sia un punto estremante. • Equivalenza tra un’equazione differenziale di ordine ne un sistema di n equazioni differenziali del I ordine. • Equivalenza tra il problema di Cauchy e il problema integrale di Volterra. L'esame consiste di una prova scritta e di una prova orale, entrambe obbligatorie. La prova scritta punta ad accertare le capacita'risolutive dello studente relative agli argomenti trattati nel corso ed è articolata in 3 esercizi aperti. Partendo dai contenuti della provascritta, la discussione orale verte sui concetti fondamentali presentati a lezione.

Metodi DidatticiModalità di esame:Scritto e orale;Modalità di frequenza:Fortemente consigliata;Modalità di erogazione:Tradizionale.

Lingua di insegnamentoitaliano

Pagine web http://newrobin.mat.unimi.it/users/paparoni/ScGEO.html

Materie Prime e IndustriaRaw Materials and Industry

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 6

Periodo di erogazione 1° semestre Prof. GRIECO GIOVANNI , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15629 - v. Botticelli, 23Mail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

6 cfu GEO/09 (6 cfu)

Obiettivi

Fornire agli studenti le informazioni di base relative alle principali materie prime minerali utilizzate in campo industriale, mettendo inevidenza, in modo particolare, come i caratteri geologici s.l. delle risorse minerali possano influenzare i vari aspetti di trattamento dellematerie prime, i processi industriali di trasformazione e le performances dei prodotti finiti.

ProgrammaIl corso illustra le caratteristiche delle principali materie prime minerali (rocce / minerali industriali e metalli) utilizzate nei più importantisettori industriali. In aggiunta alle informazioni di base circa la formazione e l'estrazione delle suddette risorse, il corso delinea glistadi fondamentali di alcuni importanti processi minerari ed industriali di lavorazione e trasformazione di materie prime minerali:trattamenti mineralurgici, processi di arricchimento, estrazione metallurgica; produzione di materiali e manufatti da minerali/rocce industriali (ceramiche tradizionali e tecniche, refrattari, abrasivi, vetri, prodotti chimici, fanghi da perforazione, fillers, etc.);produzione e trattamenti di leghe industriali (pesanti, leggere, ultraleggere, powder metallurgy, cermet, chemical vapour deposition,catalizzatori, etc.); uranio e combustibili nucleari. Per questi materiali vengono presi in considerazione sia il ruolo dei diversi mineraliutili (componenti maggiori o accessori) sia gli aspetti microtessiturali (spesso analoghi a quelli delle rocce naturali) nei prodotti finiti.Viene valutata l'influenza di questi fattori nelle prestazioni e proprietà tecniche degli stessi prodotti finiti. Vengono considerate econfrontate classificazioni delle materie prime e dei prodotti finiti secondo vari parametri (genetici, chimici, tecnici, degli impieghi

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industriali, etc.).Vengono anche fornite indicazioni circa gli aspetti economici delle materie prime considerate (produzione mondiale,distribuzione geografica, trends di mercato, etc.).Il corso prevede anche una breve illustrazione delle tematiche relative alla valorizzazione e riciclo di rifiuti inorganici urbani edindustriali (metalli, vetri, ceramiche) come fonti di materie prime "secondarie".

Materiale di riferimentoDispense fornite dai docentiTesti base di riferimento: Manning - Introduction to Industrial Minerals. (Nicodemi - Metallurgia - Zanichelli)

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2L’esame si articola in una sola prova (o colloquio) orale sugli argomenti a programma discussi in aula e ripresi nel materiale didatticofornito agli studenti (dispensa, articoli, ecc.). La prova prevede una discussione che può partire alternativamente da una domandaclassica, da un diagramma o un esercizio molto semplice, riconducibili a quanto visto e discusso a lezione. La prova è volta a testarela preparazione dello studente ma, soprattutto, la sua capacità di ragionare e cogliere autonomamente i collegamenti tra gli argomentitecnici/applicativi e le conoscenze geologiche di base irrinunciabili, collegamenti, del resto, ampiamente messi in evidenza ed illustratinel programma del corso.

Metodi DidatticiModalità di esame:OraleModalità di frequenza:Fortemente consigliataModalità di erogazione:Tradizionale

Lingua di insegnamentoItaliano, Inglese se richiesto

MineralogiaMineralogy

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 6

Periodo di erogazione 1° semestre Prof. CAMARA ARTIGAS FERNANDO , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15600 - v. Botticelli, 23Mail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

6 cfu GEO/06 (6 cfu)

Obiettivi

Il corso vuole fornire i concetti indispensabili per una comprensione delle funzionalità dei minerali nel quadro delle Scienze della Terra,sia alla luce del loro ruolo nei processi naturali, sia del loro utilizzo nell'industria.

ProgrammaMineralogia1) Elementi generali di Mineralogia e richiami.Elementi di termodinamica. Stabilità p-T di una fase. Stato cristallino e amorfo. Isomorfismo. Polimorfismo.2) Elementi di simmetria puntuale.I gruppi puntuali. Relazione tra simmetria puntuale e proprietà fisiche. Classi di simmetria. Esempi.3) Elementi di sistematica.I principali gruppi di minerali. Il loro ruolo nell'ambito naturale e processuale.4) Cenni ad alcune tecniche per lo studio dei minerali.Diffrazione. Raggi X e elettroni. Cristallo singolo e polveri.5) Elementi di ottica mineralogica.Propagazione della luce nei cristalli e fenomeni correlati. Il microscopio ottico: principi e utilizzo.

Materiale di riferimentoTesti consigliatiGottardi G. - I Minerali (Boringhieri, Torino 1984).Putnis A. - An Introduction to Mineral Sciences (Cambridge University Press, Cambridge 1992).Materiale specifico sarà proposto durante l'insegnamento. Si consiglia la partecipazione alle lezioni, in cui verranno mostrati i principali minerali di interesse geologico ed illustrate le principalicarrateristiche.Informazioni complementari soprattutto di mineralogia sistematica possono essere trovate ad esempio nei seguenti testi:Klein C. & Hurlbut C.S., Jr. (1993). Manual of mineralogy (after J.D. Dana). XXI ed., John Wiley & Sons, New York. (traduzioneitaliana: C. Klein (2004) : Mineralogia. Ed. Zanichelli).Gottardi G. (1984). I minerali. III ed., Boringhieri, Torino

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2La prova scritta/orale di mineralogia, consiste in un test scritto, volto a verificare la conoscenza dello studente in merito ad alcuniaspetti fondamentali (soluzioni solide, minerali principali per l'ambiente naturale ed industriale, nozioni base di ottica), ed uncolloquio, che si articola in una domanda per tema: ottica, diagrammi di fase, descrizione composizionale di un minerale, tecnichediffrattometriche e analitiche, simmetria.

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La votazione è conseguita in funzione di: conoscenza e padronanza mostrata sui temi discussi, maturità nel trattare e correlare gliargomenti d'esame.

Propedeuticità consigliateGli insegnamenti di Chimica, Fisica e Matematica che precedono quello di Mineralogia.

Metodi DidatticiScritto e oraleModalità di frequenza:Fortemente consigliataModalità di erogazione:Tradizionale

Lingua di insegnamentoitaliano

Mineralogia Applicata IApplied Mineralogy I

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 6

Periodo di erogazione 2° semestre

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

6 cfu GEO/06 (6 cfu)

Competenze Acquisite

L'obiettivo è di formare soggetti in grado di operare in modo autonomo in laboratorio, gestire strumentazioni, saper caratterizzaremateriali naturali e trasformati da processi produttivi e saper identificare la metodologia idonea per la caratterizzazione e la valutazionedello stato di conservazione dei materiali presentati durante il corso.

Obiettivi

Il corso intende fornire le basi per lo studio di materiali utilizzati in campo industriale (ceramiche, cementi, malte, calcestruzzi),storico-architettonico (materiali lapidei) e gemmologico. Verranno descritte le forme di degrado associate a tali materiali (degradochimico e fisico di rocce e materiali a base cementizia). Verranno illustrate le principali metodologie di indagine (diffrazione di raggi X,microscopia elettronica, spettroscopie e microscopia ottica ed elettronica, analisi d'immagine) per la caratterizzazione dei materiali e ladeterminazione del loro stato di conservazione con il supporto di esercitazioni pratiche.

ProgrammaIntroduzione su materiali ceramici, cementi, malte, calcestruzzi, pietre ornamentaliIntroduzione sui principali fenomeni di degrado che interessano i materiali a base cementizia e naturali ad uso storico-architettonicoIntroduzione alle principali tecniche di indagine utilizzate per la caratterizzazione di materiale industriali, di gemme o materiali utilizzatiin campo storico-architettonico (diffrazione a raggi X, microscopia ottica ed elettronica, analisi d’immagine).

Materiale di riferimentoMateriale fornito dal docente

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2L'esame consiste di una prova scritta e una prova orale. La prova scritta è volta ad accertare la conoscenza da parte dello studentedelle basi della materia e comprenderà alcuni esercizi analoghi a quelli affrontati durante le ore di esercitazioni che affiancano il corso.La parte orale consisterà nell’accertamento dell’acquisizione delle conoscenze della teoria della materia, delle tecniche sperimentalipresentate e del loro utilizzo.

Propedeuticità consigliateConoscenze di base di Mineralogia e Chimica

Metodi DidatticiModalità di esame: Orale;Modalità di frequenza: Fortemente consigliata;Modalità di erogazione: Tradizionale

Lingua di insegnamentoItaliano

Onde e OtticaWaves and Optics

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 6

Periodo di erogazione 2° semestre Prof. PIOVELLA NICOLA UMBERTO CESARE , DIPARTIMENTO DI FISICAIndirizzo: 02503 17266 - v. Celoria, 16Mail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

6 cfu FIS/01 (6 cfu)

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Obiettivi

Conoscenza approfondita dei fenomeni ondulatori e ottici di base, per applicazioni alla geofisica, sismologia e strumentazione otticautilizzata nei laboratori di mineralogia e spettroscopia dei materiali.

ProgrammaA. ONDE E OSCILLAZIONIa. Oscillazioni libere di sistemi semplici: pendolo, molla, circuito LC. Oscillatore bidimensionale e modi normali di oscillazione.Battimenti.b. Oscillazioni libere di sistemi con molti gradi di libertà. Oscillazioni trasversali di una corda continua. Equazione delle onde. Ondestazionarie. Analisi di Fourier.c. Oscillazioni smorzate e forzate. Risonanza.d. Onde progressive. Onde su una corda ed onde sonore. Velocità di fase dell’onda. Modulazione e velocità di gruppo. Energia eintensità di un onda. Animazioni al computer sulle onde.e. Riflessione e trasmissione delle onde. Impedenza.f. Principio di sovrapposizione e interferenza di onde.g. Onde elastiche nei fluidi e nei solidi. Onde sismiche primarie, secondarie e superficiali.h. Onde in acqua: velocità, dispersione e propagazione. B. ONDE ELETTROMAGNETICHEa. Equazioni di Maxwell nel vuoto e esistenza delle onde elettromagnetiche. Vettore di Poynting e trasporto di energia nelle ondeelettromagnetiche. Polarizzazione lineare e circolare.b. Onde elettromagnetiche nei mezzi materiali. Modello microscopico della materia. Condizioni al contorno per E e H.c. Radiazione emessa da una carica oscillante. Diffusione Rayleigh. Dimostrazioni in aula degli effetti di diffusione, assorbimento edestinzione della trasmissione di luce bianca. Diffusione e assorbimento della radiazione elettromagnetica nei materiali. C. OTTICAa. Riflessione e rifrazione delle onde elettromagnetiche in mezzi dielettrici e metallici. Costruzione di Huygens e descrizione secondole equazioni di Maxwell dei raggi riflessi e rifratti da una interfaccia piana tra due dielettrici. Angolo limite e riflessione totale interna.Formule di Fresnel per la riflessione. Angolo di Brewster.b. Dispersione della luce. Arcobaleno e prisma.c. Ottica geometrica: approssimazione parassiale, diottro a superficie sferica, lenti sottili. Sistemi ottici composti. Occhio umano evisione. Lente di ingrandimento, microscopio composto e telescopio.d. Discussione del limite dell'ottica geometrica. Cenni storici, da Huygens e Newton a Maxwell, fino ai successi dell'elettromagnetismonel 1800.e. Dimostrazioni in aula sul funzionamento dell'occhio umano, esperimenti di riflessione, rifrazione e con lenti convergenti e divergenti,usando laser e luce bianca.f. Principi dell'interferenza. Contrasto di frange. Sorgenti coerenti e incoerenti. Esperimento di Young.g. Calcolo della diffrazione da una fenditura, due fenditure e N fenditure (reticolo). Diffrazione da una apertura circolare. Risoluzione ecriterio di Rayleigh. Dualismo onda-corpuscolo per la luce e la materia (cenni storici, da Newton a Bohr). Potere dispersivo e risolventedi un reticolo di diffrazione.h. Dimostrazione in aula, utilizzando banco ottico e laser, dei fenomeni di diffrazione e interferenza. Dimostrazione in aula del reticolodi diffrazione (di fase e a riflessione).i. Polarizzazione della luce. Materiali dicroici e birifrangenti. Modello microscopico dell'indice di rifrazione in materiali anisotropi.Esempio della calcite. Dimostrazione in aula delle proprietà birifrangenti della calcite. Descrizione teorica della birifrangenza mediantele equazioni di Maxwell. Onde ordinaria e straordinaria e loro polarizzazione.j. Diffrazione a raggi X da cristalli. Diffrazione alla von Laue e riflessione alla Bragg da piani cristallini. D. STRUMENTI OTTICIa. Il microscopio moderno. Caratteristiche, potere risolvente, ingrandimento, profondità di campo e aberrazioni. Breve storia delmicroscopio.b. Il microscopio a contrasto di fase e il microscopio a polarizzazione.c. Il microscopio a trasmissione elettronica (TEM) e a scansione elettronica (SEM).d. Cenni di spettroscopia ottica.

Materiale di riferimentoMateriale1) R.A. Serway “Fisica” (argomenti di base) Altri testi consigliati (da consultare per i dversi argomenti) 2) F.S. Crawford, “Onde e Oscillazioni”, La Fisica di Berkeley, Zanichelli Bologna, 1072 (per la parte A)3) S. Rosati, “Fisica” Vol. I e II (per le onde elastiche e sonore e per la parte B).4) E. Hetch, “Optics”, Addison Wesley 1998 (per la parte C)5) B. Rossi, “Ottica”, Masson Italia Ed., 1984 (per la parte B e C) Durante il corso saranno disponibili appunti del docente e fotocopie di argomenti specifici.

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2L'esame è organizzato in una prova orale che consiste in un colloquiosugli argomenti a programma, volto ad accertare le conoscenze acquisite.

Propedeuticità consigliateFisica II

Metodi DidatticiMetodi didatticiModalità di esame: OraleModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di erogazione: Tradizionale

Lingua di insegnamentoItaliano

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PaleoecologiaPalaeoecology

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 6

Periodo di erogazione 2° semestre Prof. ERBA ELISABETTA , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15530 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected] Prof. ANGIOLINI LUCIA , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15513 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

6 cfu GEO/01 (6 cfu)

Obiettivi

Il corso prepara gli Studenti all'analisi delle interazioni che determinano la distribuzione e l'abbondanza degli organismi nel passatogeologico e alla comprensione dell'evoluzione degli ecosistemi nel tempo. Il corso di paleoecologia non è solo finalizzato allericostruzioni paleoambientali, ma alla valutazione di ampie tematiche che sfumano dalla (paleo)biologia e dalla (paleo)ecologia allageologia.L'insegnamento si articola in lezioni frontali (48 ore) e prevede alcune lezioni nelle quali è previsto l'utilizzo di software specifici (adesempio PAST).

ProgrammaIntroduzione alla PaleoecologiaPrincipi di ecologia: concetti di biodiversità, popolazione, comunità, ecosistemi, nicchia ecologica; fattori principali che regolano ladistribuzione degli organismi attuali.Paleoecologia degli invertebrati bentonici: uniformismo tassonomico; fattori abiotici e biotici che regolano la distribuzione degliorganismi marini bentonici; metodologie di campionamento; dinamica di popolazione; analisi di comunità; indici di biodiversità.Paleoecologia del plancton marino: fattori abiotici e biotici che regolano la distribuzione degli organismi carbonatici, silicei, a gusciochitinoso. Strategie di vita (r- e k- strategisti). Analisi delle popolazioni e delle associazioni fossili.Paleoecologia e litogenesi: sedimenti biogenici di piattaforma e pelagici.

Materiale di riferimentoPALAEOECOLOGY: Ecosystem, environments and evolution. P. J. Brenchley & D.A.T. Harper. Chapman & Hall, 1998.Dispense.

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2E' previsto un esame orale che consente di conseguire una votazione fino a 30/30 e lode.L'esame consiste di una prova (discussione)orale su tutti gli argomenti trattati nel corso, volta ad accertare la conoscenza dello studente degli aspetti teorici e delle tematicheaffrontate durante il corso. La prova di esame potrà comprende anche la richiesta di interpretazioni di schemi forniti dai docenti al finedi verificare le competenze acquisite.

Propedeuticità consigliatenessuna

Metodi DidatticiModalità di esame:Orale;Modalità di frequenza:Fortemente consigliata;Modalità di erogazione:Tradizionale.

Lingua di insegnamentoItaliano

Paleontologia e LaboratorioPaleontolgy and Laboratory

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 9 Prof. BALINI MARCO , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15512 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected] Prof. BOTTINI CINZIA , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15293 -Mail: [email protected]

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L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

9 cfu GEO/01 (9 cfu)

Obiettivi

PaleontologiaAlla fine del corso lo studente acquisisce la capacità di individuare sul terreno i principali gruppi di macrofossili, li sa riconoscere edovrebbe sapere quale tipo di utilità (paleoecologica, biostratigrafica e paleobiogeografica) possono avere. Laboratorio di PaleontologiaIl laboratorio di Paleontologia è strutturato in modo da fornire agli studenti gli strumenti fondamentali per il riconoscimentomacroscopico dei tipi di fossilizzazione, delle tracce fossili e dei principali gruppi di invertebrati marini.Il laboratorio prevede esercitazioni in aula dove gli studenti possono osservare direttamente gli esemplari fossili della ricca collezionedidattica del Dipartimento di Scienze della Terra "A. Desio" e apprendere i principi fondamentali per la loro classificazione. Leesercitazioni in aula sono seguite da attività di descrizione di tutti i gruppi mediante il supporto di telecamera.

ProgrammaPaleontologia (48 ore, 6 CFU)Ruolo e scopi della Paleontologia. Rapporti con le Scienze della Vita e le Scienze della Terra.Elementi di Biologia.Gli organismi viventi. Elementi chimici. Composti: proteine, lipidi, carboidrati, acidi nucleici. La cellula, cromosomie riproduzione. La produzione di energia: fotosintesi, respirazione aerobica, respirazioni anaerobiche e fermentazioni. La suddivisionedegli organismi viventi: il modello a cinque regni. Modi di vita di Monere, Protisti, Funghi, Piante ed Animali.I fossili e la Tafonomia. Processi biostratinomici: decomposizione, disarticolazione, macerazione, trasporto, dissoluzioneprediagenetica, seppellimento. Processi fossildiagenetici: incrostazione, riempimento, dissoluzione, impregnazione epermineralizzazione, carbonificazione, sostituzione e istometabasi, neomorfismo. Classificazione dei fossili in base alla storiatafonomica: impronta esterna, calco naturale e artificiale, modello interno, pseudoguscio e guscio sostituito. Classificazione dei fossiliin base al trasporto e seppellimento: fossili autoctoni, alloctoni, rimaneggiati ed infiltrati.La classificazione dei fossili. Sistematica e tassonomia. La tassonomia evolutiva. La gerarchia tassonomica. Specie biologica e speciepaleontologica. Delimitazione della specie paleontologica: esempi di metodi biometrici. Il raggruppamento delle specie in categoriesuperiori: valutazione delle analogie e delle omologie. La denominazione delle categorie tassonomiche.Elementi di Paleontologia sistematica. Caratteri e significato dei principali gruppi sistematici (in sintesi): Foraminiferi (Fusulinaceae,Alveolinidae, Nummulitidae), Poriferi, Cnidari (Rugosa, Tabulata e Scleractinia), Brachiopodi, Bivalvi, Gasteropodi, Cefalopodi, Trilobiti.Le applicazioni della Paleontologia.1) Elementi di Paleoecologia. La classificazione degli ambienti marini. I modi di vita degli organismi: capacità di movimento enutrizione. I fattori ecologici che controllano la distribuzione degli organismi. F. abiotici e biotici: illuminazione, umettazione,idrodinamismo, temperatura, salinità, concentrazione in O2, nutrienti, torbidità, substrato, pressione. La paleoautoecologia:uniformismo tassonomico e analisi morfofunzionali. La paleosinecologia (cenni).2) Elementi di Biostratigrafia. Sezioni stratigrafiche. Procedura di classificazione biostratigrafica di una sezione stratigrafica. Itipi di biozone: z. di distribuzione, z. di distribuzione concomitante, z. di intervallo, z. di associazione, z. di acme. Correlazionibiostratigrafiche dirette e indirette. Il modello di distribuzione ed il suo significato nella definizione delle unità cronostratigrafiche.Utilizzo dei fossili per datare le rocce sedimentarie (esempi).3) Elementi di Paleobiogeografia. Fattori che controllano la distribuzione geografica degli organismi. Esempi di relazioni trapaleobiogeografia e tettonica a zolle. Laboratorio Fossili (32 ore, 3 CFU)Il Laboratorio ha scopo pratico. Lo studente acquisisce la capacità di riconoscere i fossili lavorando in aula su esemplari preparati (24ore). Il programma prevede l’ osservazione dei processi di fossilizzazione e del tipo di conservazione, quindi il riconoscimento praticodei principali gruppi visti durante il corso: Macroforaminiferi bentonici, Poriferi, Cnidari, Brachiopodi, Bivalvi, Gasteropodi, Cefalopodi,Trilobiti.Il Laboratorio è integrato con un’escursione sul terreno di un giorno, per osservare, descrivere e riconoscere fossili nelle condizioninaturali con cui si presentano in affioramento.

Materiale di riferimentoTesti consigliati per approfondimentoClarkson E.N.K. Invertebrate Palaeontology and evolution. Blackwell ScienceProthero D.R. Bringing fossils to life. McGraw-Hill

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2L’esame consiste in una prova pratica scritta e una prova orale. La prova pratica consiste nella descrizione di 3 fossili, sulla base degli schemi di descrizione del fossili distribuiti ed utilizzate durante ilmodulo di Laboratorio. La prova orale verte invece sugli argomenti trattati durante il modulo di Paleontologia e consiste in un colloquiosugli argomenti del programma, volto ad accertare la comprensione degli argomenti trattati al corso e il corretto uso della terminologiapropria della materia. Durante lo svolgimento del modulo di Paleontologia vengono effettuati 2 test in itinere, per i quali la partecipazione degli studenti èlibera e facoltativa. Ognuno dei due test scritti verte su metà del programma del modulo. Il superamento del test permette di accederea una prova orale finale semplificata, senza il programma del test che si è superato. Nel caso entrambi i test siano superati, la provaorale consiste in una domanda su argomenti di Biostratigrafia.

Metodi DidatticiModalità di esame:Prova pratica scritta e prova orale. Per gli studenti che seguono il corso vengono effettuati due test in itinere, ognuno su metà delprogramma del modulo di Paleontologia.Modalità di frequenza:Fortemente consigliata;Modalità di erogazione:Tradizionale.

Lingua di insegnamentoItaliano

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Petrografia e LaboratorioPetrography and Laboratory

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 10

Periodo di erogazione 2° semestre Prof. POLI STEFANO , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15595 - v. Botticelli, 23Mail: [email protected] Prof. CAIRONI VALERIA , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15616 - v. Botticelli, 23Mail: [email protected] Prof. DELLA PORTA GIOVANNA , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15520 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected] Prof. TUMIATI SIMONE , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15625 - v. Botticelli, 23Mail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

10 cfu GEO/07 (10 cfu)

Obiettivi L'insegnamento intende fornire le basi dell'analisi petrografica, quale fondamento per le Scienze Geologiche.Programma

I processi petrogeneticiCenni storici. Dalla Petrografia alla Petrologia. La composizione e le proprietà fisiche dei vari involucri della Terra e di altri pianetiterrestri. Composizione del mantello. Petrogenesi nella litosfera oceanica e in quella continentale. MagmatismoRocce magmatiche: Il magma: genesi; caratteri chimici e fisici, ruolo dei fluidi. La solubilità dell'acqua nei magmi silicatici.Cristallizzazione magmatica e fusione di equilibrio e frazionata. Approccio sperimentale. Sistemi silicatici. Genesi dei magmi nelmantello; tipi di sorgenti; contaminazione della sorgente. Frazionamento solido/liquido. Differenziazione gravitativa: l'esempio deiplutoni basici stratificati. Altri tipi di differenziazione. Differenziazione dovuta ai fluidi: pegmatiti. Assimilazione. Magmi anatetticicrostali. Mixing, mingling. Il plutonismo orogenico. Cenni di geochimica degli elementi in traccia e degli isotopi stabili e radiogenicied evoluzione dei magmi. Cenni sui metodi di geocronologia di significato petrologico. Le serie magmatiche e loro relazioni con gliambienti geodinamici attuali ed antichi nel mondo. MetamorfismoCenni storici. Fattori e processi del metamorfismo. Pressione, temperatura, deformazione. Ruolo dei fluidi. I protoliti delle roccemetamorfiche. Differenze tra rocce ignee e sedimentarie. Il grado metamorfico e le facies metamorfiche. Zoneografia metamorfica.Il limite diagenesi-metamorfismo. Tipi di metamorfismo ed ambienti geodinamici. Il metamorfismo oceanico. Il metamorfismo dicontatto: modelli di trasferimento del calore per conduzione e per convezione. Il metamorfismo orogenico: genesi della foliazione. Ilmetamorfismo regionale a basso, medio e alto grado nei sistemi mafici e nelle metapeliti. Il metamorfismo di alta pressione: eclogiti,petrologia e significato geologico. Granuliti; formazione e modelli di genesi della crosta profonda. Traiettorie P-T-t (pressione-temperatura-tempo). Fusione idrata, dehydration melting. Migmatiti, anatessi e genesi dei magmi crostali. Metamorfismo in presenza difasi fluide complesse: le rocce a silicati di Ca. Laboratorio di PetrografiaTecniche per l’identificazione dei minerali delle rocce magmatiche e metamorfiche basate sui caratteri ottici al microscopiopolarizzatore. Descrizione dei principali caratteri microstrutturali e loro interpretazione genetica. Criteri di base per lo studiopetrografico al microscopio delle rocce magmatiche e metamorfiche.

Materiale di riferimentoPer la parte di Petrografia verrà utilizzato come base il testo: John D. Winter (2010) Principles of Igneous and Metamorphic Petrology,Pearson, ISBN-10: 0321592573 Per la parte di Laboratorio: dispense e materiale fotografico nel sito di didattica on-line http://ariel.ctu.unimi.it/corsi/portal/user/loginHome.asp

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2L’esame si articola in due prove scritte che equamente contribuiscono alla valutazione finale in trentesimi.L’accertamento dell’acquisizione degli aspetti teorici della materia avviene tramite l’esposizione scritta di tre argomenti, di cui almenouno incentrato sulla petrografia delle rocce ignee e uno sulla petrografia delle rocce metamorfiche. La prova avrà la durata di circa dueore e non è consentito l’uso di testi o appunti.L’accertamento dell’acquisizione dei contenuti relativi al modulo Laboratorio di Petrografia avviene tramite prova scritta in cui sirichiede il riconoscimento e la descrizione microscopica con terminologia adeguata di due sezioni sottili di rocce (una magmatica e unametamorfica); la durata della prova è di 3 ore e sono consentiti solo testi scritti e appunti personali;E’ vietato qualunque tipo di collegamento internet e la presenza di cellulari durante la prova.

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Propedeuticità consigliatevedi manifesto degli studi

Metodi DidatticiModalità di esame:Scritta;Modalità di frequenza:Fortemente consigliata;Modalità di erogazione:Tradizionale.Escursione sul terreno

Lingua di insegnamentoitaliano

Pagine web http://users.unimi.it/~spoli/spoli.html

Prova FinaleFinal Dissertation

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 4

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

4 cfu ND (4 cfu)

Rilevamento Geologico e Laboratorio di TerrenoGeological Mapping and Fieldwork Practicals

Per i Corsi di laurea:

- F65; moduli/unità didattiche: Unita' didattica: Carte e Sezioni Geologiche , Unita' didattica: Laboratori di Terreno totale cfu 9

Periodo di erogazione 1° semestre Prof. TARTAROTTI PAOLA , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15524 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected] Prof. BERSEZIO RICCARDO , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15551 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected] Prof. FELLETTI FABRIZIO , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15554 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected] Prof. GRIECO GIOVANNI , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 15629 - v. Botticelli, 23Mail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

9 cfu GEO/02 , GEO/03 , GEO/07 , GEO/09

Unita' didattica: Laboratori di Terreno 3 cfu GEO/02 , GEO/03 , GEO/07 , GEO/09 Unita' didattica: Carte e Sezioni Geologiche 6 cfu GEO/02 , GEO/03 , GEO/07 , GEO/09 Competenze Acquisite

Capacità di osservare, descrivere, classificare e cartografare le unità rocciose sul terreno. Capacità di osservare, descrivere,misurare e cartografare gli elementi del fabric primario ed acquisito (strutture tettoniche) delle unità rocciose. Capacità di osservare,descrivere, classificare e cartografare le morfologie. Capacità di redigere, leggere ed interpretare le Carte Geologiche. Capacitàdi tridimensionalizzare la lettura della Carta Geologica (esecuzione di Sezioni Geologiche) e di ricostruire le cronologie relative el'evoluzione geologica. Capacità di scrivere una semplice relazione geologica sia dal rilevamento originale sul terreno sia sulla CartaGeologica.

Obiettivi

Preparare gli Studenti al rilevamento geologico ed alla redazione, elaborazione, lettura ed interpretazione delle Carte Geologiche eTematiche ed alle relative applicazioni di base, tra cui la realizzazione di sezioni geologiche. Il Modulo Carte e Sezioni Geologiche (6cfu) si integra, non solo ai fini dell'esame, con l'Unità didattica Laboratorio di Terreno (3 cfu).

Propedeuticità consigliateTutti i corsi relativi ai SSD GEO dei primi 4 semestri Prerequisiti: aver frequentato il biennio di Scienze Geologiche (F65) ed aver partecipato alle escursioni obbligatorie di primo e secondoanno

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Metodi DidatticiModalità d’esame:Modulo Carte e Sezioni Geologiche: prova pratica (esecuzione di una sezione geologica e redazione della relativa relazione geologica)seguita da prova orale (lettura di una carta geologica a scelta tra 4 a disposizione dello Studente). Unità didattica Laboratorio di Terreno: orale (discussione degli elaborati prodotti durante la Campagna Geologica).L’esito finale deriva dalla media pesata dei voti in trentesimi ottenute durante le prove relative ai due moduli/unità didattiche.

Lingua di insegnamentoItaliano, Inglese solo all’occorrenza.

Informazioni sul programmacodocenza Riccardo Bersezio e Paola Tartarotti, con responsabilità ad anni alterni (2016-17 responsabile: Tartarotti)

Modulo/Unità didattica: Unita' didattica: Laboratori di TerrenoProgramma

L’unità didattica comprende la Campagna Geologica (obbligatoria, 7 giorni sul campo) e 2 Escursioni Geologiche giornaliereobbligatorie, per un totale di 9 giorni di terreno, pari a 3 cfu. La Campagna Geologica si svolge nel periodo 20-30 settembre per gruppiguidati dai Docenti del Corso e da altri Colleghi, questi ultimi variabili di anno in anno.La Campagna Geologica (obbligatoria) ha la finalità di rendere autonomi gli Studenti nel rilevamento di una carta geologica sul campo,nell’elaborazione dei dati (redazione ed allestimento della carta, elaborazione delle relative sezioni geologiche, redazione dellarelazione geologica-nota illustrativa) e nelle relative applicazioni.Le Escursioni Geologiche (obbligatorie) si svolgono in due diverse giornate, senza suddivisione in turni, sono guidate dai Docenti delCorso ed hanno come soggetto il confronto tra la rappresentazione in carta geologica di un territorio ed il territorio stesso, direttamentesul campo, con lo scopo di facilitare la comprensione della rappresentazione delle geometrie geologiche in carta e di valutare gli effettidella scala sulla cartografabilità.

Materiale di riferimentoDispense in forma cartacea ed informatica, Testi consigliati a Lezione, Collezione didattica di Cartografia Geologica per le esercitazioni

Modulo/Unità didattica: Unita' didattica: Carte e Sezioni GeologicheProgramma

Lezioni1) Informazione sul contenuto, scala e tipologia delle Carte Geologiche2) Uso della cartografia geologica e tematica;3) Carte oggettive (degli affioramenti) e carte interpretative4) Normativa e Relazione geologica5) Legenda (tipologia, significato, come si costruisce, etc.), schemi (stratigrafici, strutturali), sezioni geologiche6) Informatizzazione di una carta e sistemi GIS7) Tecniche del Rilevamento Geologico:• Terreni sedimentari• Terreni cristallini• Terreni vulcanici• Sedimenti continentali quaternari Esercitazioni 1) Lettura degli strumenti informativi della Carta geologica/tematica (legenda, schemi, morfologia, simbologia)2) Lettura delle geometrie (giacitura, inclinazione reale ed apparente, spessore, forma) dei corpi geologici3) Lettura delle relazioni di sovrapposizione/adiacenza, eteropia4) Lettura delle relazioni di intersezione: discontinuità, filoni, faglie, pieghe5) Riconoscimento delle strutture tettoniche (sistemi di pieghe, faglie, loro associazione, elementi strutturali locali e regionali e lorocontinuità e geometria)6) Relazioni temporali, cronologie relative ed evoluzione geologica7) Sezioni geologiche:• Impostazione, geometrie semplici, scala orizzontale e verticale• Continuità, discontinuità, intersezione, sovrapposizione• Sezioni in contesti geologici con piegamento semplice• Sezioni in contesti geologici con associazioni di pieghe e faglie• Sezioni in contesti geologici a struttura complessa8) Stesura della relazione geologica

Materiale di riferimentoDispense in forma cartacea ed informatica, Testi consigliati a Lezione, Collezione didattica di Cartografia Geologica per le esercitazioni

Topografia e SITTopography and GIS

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 6

Periodo di erogazione 1° semestre Prof. CRIPPA BRUNO , DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA "ARDITO DESIO"Indirizzo: 02503 18474 - v. Cicognara, 7Mail: [email protected]

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L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

6 cfu ICAR/06 (6 cfu)

Obiettivi

Il corso si propone di illustrare i fondamenti delle discipline del Rilevamento nel suoi aspetti teorici e pratici. Inoltre saranno illustrate lenuove modalità del trattamento del dato georeferenziato all'interno dei Sistemi Informativi Territoriali (GIS).

Programma1. Elementi di Geodesia.Geoide, sferoide ed ellissoide terrestre. Dimensioni dell'ellissoide, coordinate curvilinee, raggi principali di curvatura dell'ellissoide.Ellissoide internazionale. Sfera locale. Campo geodetico e campo topografico. Trasformazioni di coordinate: ellissoidiche,geocentriche, cartesiane, cartesiane locali. Trasformazioni di datum geodetico. Coordinate d'altezza.2. Strumenti e metodi di misure.Strumenti e metodi per la misura di angoli azimutali e zenitali. Metodologie e strumenti per la misura delle distanze. Metodologie estrumenti per la misura dei dislivelli. Rettifiche strumentali e influenza degli errori strumentali residui. Precisione dei diversi metodi eloro campi di applicazione. Strumenti e metodi per il posizionamento dei punti via satellite sistema GPS.3. Cartografia.Equazioni differenziali delle carte. Carte conformi, equivalenti e afilattiche. Carte conformi di Gauss e di Lambert. Trasformazioni tracarte e dati geodetici. Cartografia mondiale - Cartografia italiana: IGM.4. Sistemi informativi territoriali.Introduzione ai Sistemi Informativi Geografici (GIS): componenti hardware e software. La rappresentazione dei dati nel GIS: rastere vettoriali. Sistema di gestione dei dati database GIS. Il modello relazionale utilizzato nei GIS per la gestione dei dati non-spaziali:acquisizione, elaborazione e archiviazione. Le query: linguaggio strutturato SQL per: acquisire, memorizzare, analizzare e gestire i datinel GIS.

Materiale di riferimentoL. Solaini - G. Inghilleri: Topografia ed. Levrotto Bella, Torino.G. Bezoari, C. Monti, A. Selvini: Fondamenti di rilevamento generale, voll. 1 e 2, Hoepli, Milano 1990Ulteriore materiale didattico sul sito users.unimi.it/br1

Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2L'esame consiste in una discussione orale che verte sugli argomenti trattati nel corso.

Propedeuticità consigliatenessuna

Metodi DidatticiModalità di esame:Orale;Modalità di frequenza:Obbligatoria;Modalità di erogazione:Tradizionale.

Lingua di insegnamentoItaliano

VulcanologiaVolcanology

Per i Corsi di laurea:

- F65; totale cfu 6

Periodo di erogazione 2° semestre Prof. GROPPELLI GIANLUCA , .Indirizzo: 02503 15532 - v. Mangiagalli, 34Mail: [email protected]

L'Insegnamento sviluppa crediti sui seguenti settoriscientifico disciplinari

6 cfu GEO/08 (6 cfu)

Obiettivi

Obbiettivi del corso sono sia l'apprendimento dei principi di vulcanologia fisica che guidano i fenomeni eruttivi sia gli elementifondamentali per la ricostruzione dell'evoluzione di un'area vulcanica e la valutazione della sua pericolosità

ProgrammaVulcanismo e tettonica a zolle. Genesi e composizione dei magmi. Proprietà chimico fisiche dei magmi e principi di reologia. Cameremagmatiche. Meccanismi di risalita superficiale dei magmi. Eruzioni: tempi, scale, tassi, schemi di classificazione. Magnitudo,intensità, energia, frequenza dei fenomeni eruttivi e loro potenziale distruttivo. Frammentazione magmatica. Eruzioni effusive eprodotti nel vulcanismo effusivo: flussi lavici e lave, fontane di lava, duomi, lave subglaciali, sottomarine e seamounts. Flood basalts.Eruzioni stromboliane e introduzione ai prodotti. Eruzioni esplosive e prodotti di caduta, surge e flusso piroclastico. Eruzioni freatiche efreato-magmatiche e i relativi prodotti. Cartografia delle aree vulcaniche. Pericolosità vulcanica. Strutture vulcaniche e tettoniche: lororelazione e influenza sull’evoluzione di un’area vulcanica. Al termine del corso vi è una campagna obbligatoria di 3 giorni in un’areavulcanica.

Materiale di riferimentoK. Németh, & U. Martin, Practical Volcanology (2007).Dispense, articoli scientifici e presentazioni powerpoint distribuiti dal docente

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Prerequisiti e modalità d'esame , con riferimento ai descrittori 1 e 2L'esame consiste di una prova orale che consiste nella lettura e commento di una carta geologoca relaizzata in ambiente vulcanico,nella discussione dei dati raccolti durante l'escursione sul terreno di 3 giorni e di domande su quanto trattato a lezione anche conl'ausilio delle slide utilizzate

Propedeuticità consigliatePetrografia, Geologia strutturale e tettonica

Metodi DidatticiModalità di esame:Orale;Modalità di frequenza:Fortemente consigliata;Modalità di erogazione:Tradizionale.

Lingua di insegnamentoitaliano

Pagine web http://ggroppelliv.ariel.ctu.unimi.it