FACCIATA ESTERNA - buonconsiglio.it · Guardando il soffitto, si possono notare gli affreschi di...

9
FACCIATA ESTERNA Osservando il Castello si possono notare tre parti: 1. La più antica, risalente al Medioevo (XIII secolo), è il Castelvecchio, posizionata su un dosso roccioso intorno al mastio cilindrico (Torre d’Augusto). 2. La parte centrale (XVII secolo), chiamata Giunta Albertiana, si trova tra Castelvecchio e Ma- gno Palazzo. 3. Il Magno Palazzo, costruito durante l’epoca rinascimentale per volere del principe vescovo Bernardo Cles, rappresentava la sua residenza. La facciata presenta aperture e finestre che seguono un ordine regolare mentre nella parte infe- riore è visibile l’utilizzo della tecnica del bugnato. Tutto questo conferisce alla struttura un aspetto elegante ed ordinato, secondo i canoni rinascimentali. Cos’è l’epoca Rinascimentale? -ripresa degli ordini classici -utilizzo di figure geometriche elementari -ricerca di soluzioni architettoniche ortogonali e simmetriche -studio delle proporzioni armoniche tra le varie parti di un edificio -ambienti regolari e misurabili dall’osservatore -regole di struttura facilmente leggibili Caratteristiche dei palazzi: -costante presenza del cortile interno -ripresa del modello classico antico della domus romana -utilizzo frequente del rivestimento parietale a bugnato -finestre e aperture regolari Confronto: Osserva la facciata del Magno Palazzo e quella di Santa Maria Novella a Firenze proposta qui sulla scheda. Confrontale. Trova delle differenze e delle analogie;) Guarda con attenzione la facciata del Magno Palazzo: come la definiresti? statica dinamica ordinata decorata regolare leggera spettacolare armoniosa sobria classica pesante proporzionata Santa Maria Novella a Firenze Scheda n.1

Transcript of FACCIATA ESTERNA - buonconsiglio.it · Guardando il soffitto, si possono notare gli affreschi di...

Page 1: FACCIATA ESTERNA - buonconsiglio.it · Guardando il soffitto, si possono notare gli affreschi di Dosso Dossi (pittore ferrarese alla corte degli Estensi). Al centro vi si trova lo

FACCIATA ESTERNA Osservando il Castello si possono notare tre parti:

1. La più antica, risalente al Medioevo (XIII secolo), è il Castelvecchio, posizionata su un dosso roccioso intorno al mastio cilindrico (Torre d’Augusto).

2. La parte centrale (XVII secolo), chiamata Giunta Albertiana, si trova tra Castelvecchio e Ma-gno Palazzo.

3. Il Magno Palazzo, costruito durante l’epoca rinascimentale per volere del principe vescovo Bernardo Cles, rappresentava la sua residenza.

La facciata presenta aperture e finestre che seguono un ordine regolare mentre nella parte infe-riore è visibile l’utilizzo della tecnica del bugnato. Tutto questo conferisce alla struttura un aspetto elegante ed ordinato, secondo i canoni rinascimentali.

Cos’è l’epoca Rinascimentale?-ripresa degli ordini classici-utilizzo di figure geometriche elementari-ricerca di soluzioni architettoniche ortogonali e simmetriche-studio delle proporzioni armoniche tra le varie parti di un edificio-ambienti regolari e misurabili dall’osservatore-regole di struttura facilmente leggibili

Caratteristiche dei palazzi:-costante presenza del cortile interno-ripresa del modello classico antico della domus romana-utilizzo frequente del rivestimento parietale a bugnato-finestre e aperture regolari

Confronto:Osserva la facciata del Magno Palazzo e quella di Santa Maria Novella a Firenze proposta qui sulla scheda. Confrontale. Trova delle differenze e delle analogie;)

Guarda con attenzione la facciata del Magno Palazzo: come la definiresti?

staticadinamicaordinata

decorataregolareleggera

spettacolarearmoniosasobria

classicapesanteproporzionata

Santa Maria Novella a Firenze

Scheda n.1

Page 2: FACCIATA ESTERNA - buonconsiglio.it · Guardando il soffitto, si possono notare gli affreschi di Dosso Dossi (pittore ferrarese alla corte degli Estensi). Al centro vi si trova lo

PONTICELLO TRA CASTELVECCHIO E IL MAGNO PALAZZOIl ponticello collega Castelvecchio al Magno Palazzo:

-sulla destra si può osservare la Giunta Albertiana-sulla sinistra le mura della città

Sono molte le differenze che si possono notare tra Castelvecchio e Magno Palazzo. Osservando i materiali utilizzati nella pavimentazione è evidente la netta distinzione tra le due epoche. Infatti la parte medioevale è in legno mentre quella rinascimentale è in marmo bicromo, rosso e bianco, colori che rappresentano la casata di Bernardo Cles.

Ora prova a vedere se trovi le differenze tra Magno Palazzo e Castelvecchio;)

Guardati intorno, sei entrato in un nuovo ambiente!Sono molte le differenze che possiamo notare rispetto alla struttura di Castelvecchio.

Mettile in luce per ciascuno dei seguenti elementi:-PAVIMENTAZIONE-MATERIALI UTILIZZATI -COLORI

Scheda n.2

Distinzione tra le due epoche

Page 3: FACCIATA ESTERNA - buonconsiglio.it · Guardando il soffitto, si possono notare gli affreschi di Dosso Dossi (pittore ferrarese alla corte degli Estensi). Al centro vi si trova lo

ANDITO ALLA CAPPELLA (Dosso Dossi)L’atrio del palazzo aveva la funzione di biglietto da visita per gli ospiti di Bernardo Cles. Guardando il soffitto, si possono notare gli affreschi di Dosso Dossi (pittore ferrarese alla corte degli Estensi). Al centro vi si trova lo stemma della casata Cles, caratterizzato da due leoni rampanti (bianco e rosso) e il galero cardinalizio voluto dal cardinale per sottolineare la sua ascesa nella gerarchia del clero. Il tutto è racchiuso da una ghirlanda di foglie e frutta in stucco, tenuta in glo-ria da putti.

Scendendo, si trovano le divinità dell’olimpo raffigurate nelle lunette, ciò è il segnale dell’adesio-ne del Cles al programma culturale umanistico, ovvero il recupero della classicità. Nei pennacchi vi sono i putti. L’andito alla cappella si apre sul Cortile dei Leoni, mentre sui lati si può accedere a due diversi ambienti, a sinistra alla Cappella (Domus Orationis) e a destra al refettorio (Locus Refectionis). Nel primo luogo, tramite la preghiera si nutriva l’anima, nel secondo il corpo tramite la politica, così erano messi a confronto i due lati del Principe Vescovo.

Rifletti:Questo locale fungeva da vero e proprio ingresso alla residenza clesiana. Guarda il soffitto. L’elemento che si nota immediatamente è lo stemma cardinalizio del Cles.Che significato ha, secondo te, esporre cosi visivamente il proprio stemma proprio all’entrata del palazzo?

Non ti sembra strano che un principe vescovo, quindi un personaggio che ha anche il ruolo di guida religiosa, inserisca nelle decorazioni del suo ingresso illustrazioni di divinità pagane greche? Che significato puoi dare a questa scelta?

Scheda n.3

Affreschi dell’andito alla cappella

Page 4: FACCIATA ESTERNA - buonconsiglio.it · Guardando il soffitto, si possono notare gli affreschi di Dosso Dossi (pittore ferrarese alla corte degli Estensi). Al centro vi si trova lo

STUA DE LA FAMEA (Dosso e Battista Dossi)Sul soffitto di questa stanza, al centro della volta sono dipinte le imprese di Bernardo Cles: -una formata da un fascio di sette verghe che rappresenta l’unitas-l’altra dall’intreccio di palma e alloro, simbolo di pace e gloria.

L’impresa è un simbolo scelto dal suo detentore in quanto capace di raccontare qualcosa di esso: un intento, un proposito, un’inclinazione caratteriale, un intento morale o altro.Negli angoli si trova lo stemma di Bernardo Cles e quello del principato vescovile.L’amore per i classici risulta davvero evidente se osserviamo le decorazioni di questa sala. Nei pennacchi sono affrescate finte sculture antiche mutili, mentre nelle lunette troviamo alcune delle più famose favole di Fedro ed Esopo sia con scopo moralistico, sia di intrattenimento.

Quelle riconoscibili sono :il lupo e il pastorela volpe e la cicognala volpe e il corvo

Rifletti: Secondo te perché le statue sono mutili?

Scheda n.4

Il lupo e il pastore La volpe e la cicogna

La volpe e il corvo

Page 5: FACCIATA ESTERNA - buonconsiglio.it · Guardando il soffitto, si possono notare gli affreschi di Dosso Dossi (pittore ferrarese alla corte degli Estensi). Al centro vi si trova lo

CAMERA DEL CAMIN NERO (Dosso e Battista Dossi)La stanza prende il nome dal grande camino nero che era posizionato sul lato destro.Nei pennacchi si trovano i medaglioni degli imperatori Romani, da Augusto a Traiano e sopra di essi ai quattro lati le Virtù Cardinalizie (temperanza, prudenza, giustizia e fortezza). Grazie ai rapporti e agli scambi con gli altri centri culturali degli artisti, al centro vi è un oculo che richiama l’opera del Mantegna, nel quale sono rappresentati dei putti che si affacciano verso la stanza con pose insolite. Nelle lunette sottostanti si possono trovare le rappresentazioni delle Arti Liberali (grammatica, reto-rica, aritmetica, etc) con i loro principali esponenti. Anche qui puoi trovare lo stemma di Bernardo Cles e quello del Pontefice.

Nel periodo Rinascimentale le corti diventano dei veri e propri centri culturali, nei quali gli artisti hanno l’occasione di confrontarsi, osservare e studiare stili e tecniche differenti.Perciò l’evoluzione della figura dell’artista compie un grande salto: da questo momento in poi, esso rivendicherà per sé il ruolo di intellettuale.Anche il suo luogo di lavoro cambia: non è più quello della bottega, ma quello della corte, dove viene a contatto con tutti i maggiori rappresentanti dell’intellettualità del tempo: poeti, scrittori, filosofi, matematici etc.

Osserva:Nel Rinascimento viene a crearsi un rapporto molto stretto tra elementi decorativi e struttura ar-chitettonica.Le decorazioni sono state progettate per essere parte integrante delle architetture. Nulla è opera del caso, tutto è minuziosamente studiato e progettato nei dettagli.

Osserva le finte ombreggiature degli stucchi… Se fai attenzione puoi notare che corrispondono perfettamente alle ombre naturali che verrebbero create dalle aperture e dalle finestre della sala.

NB. Oggi abbiamo l’illuminazione elettrica ma in epoca rinascimentale la principale fonte di luce era il sole.

Scheda n.5

Volta della camera del camin nero

Page 6: FACCIATA ESTERNA - buonconsiglio.it · Guardando il soffitto, si possono notare gli affreschi di Dosso Dossi (pittore ferrarese alla corte degli Estensi). Al centro vi si trova lo

SALA DELLE UDIENZE (Girolamo Romanino)In questa sala Bernardo Cles accoglieva le richieste del popolo. A questa vi si accedeva unicamente grazie ad un portone posto di fronte al trono del Princi-pe-Vescovo che era situato in una rientranza che tramite giochi di luce conferiva un aspetto autoritario al Cles. Sopra di esso è situato un affresco di Ferdinando I e Carlo V per sottolineare i rapporti tra PRINCI-PATO VESCOVILE di Trento e IMPERO ASBURGICO, di fronte uno di Bernardo Cles durante un’u-dienza, questi elementi ricordavano all’ospite il suo potere. Al centro del soffitto in onore di questa sala è raffigurata la Fortuna in piedi su una sfera a simbo-leggiare l’uomo che costruisce il proprio destino (Machiavelli). Nelle LUNETTE poste ai lati sono presenti tre imperatori romani accostati a tre regnanti moderni, ciò è dovuto alla volontà di creare CONTINUITÀ tra l’impero romano e quello asburgico

Rifletti:-Le decorazioni della sala ci suggeriscono in modo chiaro la funzione che svolgeva questo luogo. Riesci a intuirla?

-Le decorazioni affiancano a tre imperatori romani i ritratti di tre regnanti moderni.che significato puoi dare a questa scelta?

Scheda n.6

Affresco di Gerolamo Romanino, rappresentazione di Bernando Cles

Affresco di Gerolamo Romanino, rappresentazione di Ferdinando I e Carlo V

Page 7: FACCIATA ESTERNA - buonconsiglio.it · Guardando il soffitto, si possono notare gli affreschi di Dosso Dossi (pittore ferrarese alla corte degli Estensi). Al centro vi si trova lo

Scheda n.7

CAMERA DEL TORRION BASSO (Marcello Fogolino)Questa stanza era utilizzata dal Cles come camera da letto nei periodi estivi e inoltre fungeva da camera per gli ospiti di riguardo nella restante parte dell’anno. Le decorazioni di questa sala hanno funzione decisamente celebrativa. L’artista ha voluto esaltare la figura del Cles sottolineandone le caratteristiche di abile diplomati-co e conosciuto uomo politico. Al centro del soffitto viene ripreso lo stemma di Bernardo Cles con le imprese. Attorno ad esso vengono rappresentati i quattro episodi principali della storia di Cesare, tra i quali il più importante è “trionfo di Cesare di notte”.

Nei pennacchi troviamo dei nudi racchiusi in ovali. Nelle lunette invece sono rappresentati degli imperatori a cavallo. Nelle volte lungo le pareti si trovano DECORAZIONI con intrecci fantasticichiamate GROTTESCHE Le grottesche sono un soggetto pittorico di decorazione parietale che affonda le sue radici nella pittura romana e che fu riscoperto e reso popolare a partire dalla fine del Quattrocento. La de-corazione a grottesca è caratterizzata dalla raffigurazione di esseri fantastici e mostruosi, che si fondono in decorazioni geometriche e naturalistiche.

In questa sala il Fogolino ha utilizzato questo stile. Riesci a individuarlo?

Marcello Fogolino (1483/88-1558?)

I concetti chiave:-assimila rapidamente vari linguaggi pittorici-dal 1531 è attivo a Trento-è influenzato dallo stile di Dosso e del Romanino-è presente anche nelle proprietà del Cles situate in siti più periferici

Page 8: FACCIATA ESTERNA - buonconsiglio.it · Guardando il soffitto, si possono notare gli affreschi di Dosso Dossi (pittore ferrarese alla corte degli Estensi). Al centro vi si trova lo

Scheda n.8

LOGGIA DEL ROMANINO (Gerolamo Romanino)Questa loggia è stata affrescata da Gerolamo Romanino.Al centro viene raffigurato il mito di Fetonte con Apollo e Diana, mentre agli angoli le allegorie delle quattro stagioni. All’interno delle lunette trovi le tre grazie che rappresentano la perfezione, poste centralmente. Come contorno trovi episodi di tragedie e concerti con soggetti femminili. Nella decorazione di questa loggia il Romanino riprende i miti classici. Inoltre, elemento tipicamente classico, è la presenza dei nudi (sia maschili che femminili), che con la tradizione medioevale erano stati eliminati dalla produzione artistica.

Il mito di Fetonte:Fetonte, dubitava della sua origine divina. Apollo, Dio del Sole confermò al giovane Fetonte di essere suo padre e, come prova, promise di esaudire un suo desiderio. Fetonte gli chiese di avere il permesso di guidare una volta da solo il carro del sole che il Dio conduceva ogni giorno attra-verso il cielo per donare luce alla terra. Tutti i tentativi di dissuadere il figlio da questo desiderio, furono vani. Quindi Fetonte prese le redini e iniziò il viaggio quotidiano per il mondo. Ma appena i cavalli si resero conto che il conducente non era Apollo, come di consueto, si imbizzarrirono e ini-ziarono a correre all´impazzata tra cielo e terra. Galopparono così lontano dalla Terra che fecero calare l’inverno e fecero congelare tutto sulla Terra, formando i primi ghiacciai. Il mito narra che i cavalli, inoltre, corsero talmente in alto che bruciarono un tratto del cielo dando origine alla Via Lattea (secondo Aristotele) . Infine per correggere il percorso, l´inesperto Fetonte richiamò il carro nella direzione opposta, avvicinandosi perciò troppo alla Terra e creando i deserti . Zeus allora ebbe pietà degli uomini e per salvarli scagliò un fulmine su Fetonte che morì e precipitò nel fiume Eridano, chiamato oggi Po. Apollo, addolorato per la morte del giovane figlio , oscurò per un gior-no il sole , e questa è la spiegazione mitologica per l’eclissi.

Decidi:

Come Dosso nella camera del camin nero, anche il Romanino fa uso della tecnica dell’illusioni-smo prospettico per alleggerire le strutture architettoniche e creare spazi immaginari. Riesci a individuare le strategie che utilizza per creare questo risultato?

Che effetto ottiene?-smaterializza le strutture -alleggerisce le architetture-amplifica lo spazio architettonico

Page 9: FACCIATA ESTERNA - buonconsiglio.it · Guardando il soffitto, si possono notare gli affreschi di Dosso Dossi (pittore ferrarese alla corte degli Estensi). Al centro vi si trova lo

Scheda n.9

SALA GRANDE (Dosso e Battista Dossi)Questa è la sala più ampia e solenne del Castello, destinata a ricevere i personaggi più illustri e ad ospitare feste e banchetti. La decorazione è formata da un magnifico fregio ad affresco che corre lungo le pareti, opera dei fratelli Dossi. Se per noi oggi non è immediato cogliere e comprendere le simbologie che le decorazioni ci offrono, un tempo non era così e i messaggi che l’arte trasmetteva erano facilmente compresi dagli ospiti del castello.

Osserva:Guarda attentamente il fregio che caratterizza tutta la sala. Trova tutti gli elementi che fanno riferimento alla figura del Bernardo Cles, al ruolo e alle imprese che ha scelto, agli stemmi (personale e del territorio) e tutti i dettagli che esaltano il suo potere e il suo prestigio.