Fabrizio Nicoletti e Sebastiano Tusa, Vasi Preistorici Da Bugeber (Pantelleria)

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Prehistoric vessels from Bugeber (Island of Pantelleria) - A group of three vases, casually found in Bugeber (Pantelleria) indicates the presence of a prehistorical facies (probably coming from Sicily) earlier than that of Murcia, which can be dated between the Late Eneolithic (Conca d'Oro style) and Early Bronze Age (Moarda style).Published in: ISTITUTO ITALIANO DI PREISTORIA E PROTOSTORIA, ATTI DELLA XLI RIUNIONE SCIENTIFICA, DAI CICLOPI AGLI ECISTI SOCIETÀ E TERRITORIO NELLA SICILIA PREISTORICA E PROTOSTORICA, San Cipirello (PA), 16-19 novembre 2006, Firenze 2012

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  • ISTITUTOITALIANO DI PREISTORIA

    E PROTOSTORIA

    ATTI DELLA XLIRIUNIONE SCIENTIFICA

    DAI CICLOPI AGLI ECISTISOCIET E TERRITORIO

    NELLA SICILIA PREISTORICA E PROTOSTORICA

    San Cipirello (PA), 16-19 novembre 2006

    FIRENZE 2012

    FabrizioFont monospazioISBN 978-88-6045-093-7

  • ENTI PROMOTORIIstituto Italiano di Preistoria e ProtostoriaAssessorato Regionale dei Beni Culturali Ambientali e P.I.Comune di San CipirelloUnione de Comuni Monreale JetasCentro Siciliano di Preistoria e Protostoria Archeoclub di Corleone

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    In copertina: Vaso della cultura di Serrafarlicchio

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  • FABRIZIO NICOLETTI* - SEBASTIANO TUSA*

    Vasi preistorici da Bugeber (Pantelleria)

    In contrada Bugeber a Pantelleria, anni addietro, furono casualmenterinvenuti alcuni vasi di impasto. Essi sono una brocca carenata (fig. 1.A),una tazza (fig. 1.B) ed una tazzina decorata con un meandro di punti im-pressi (fig. 1.C). Sembra che del gruppo facesse parte una seconda broc-ca, simile alla prima. Il rinvenimento avvenne durante gli sbancamenti diuna cava, sita su una terrazza, in propriet Policardo subito a monte dellastrada che sale al villaggio di Bugeber. A detta dello scopritore i vasi gia-cevano insieme, alla base dello scasso.

    La contrada Bugeber1 un altipiano esteso per ca. 1 km a S del lago diVenere, sul quale incombe con pareti ripide. Una ricognizione nellareadella scoperta non ha dato risultati, forse perch la cava di inerti, ogginon pi attiva, asport ogni traccia del contesto archeologico. Pertanto,lappartenenza dei vasi ad un solo contesto solo congetturale. Lo statofisico dei reperti induce tuttavia a credere che essi provengano da un con-testo funerario, certamente non di tipo sesiota, ad oggi lunico conosciutonella preistoria dellisola.

    Il reperto pi singolare la brocca2. Le sue caratteristiche fondamenta-li sono il collo imbutiforme, il corpo biconico con accenno di carena assaibassa, la base larga e piatta, lansa a nastro insellato impostata tra carena ebase dellorlo. Il profilo, di buona fattura, appare irrigidito sulla distin-zione delle partizioni tettoniche.

    Il tipo della brocca a collo imbutiforme, ma a corpo ovoidale o globu-lare ed ansa non insellata attaccata al labbro, compare in Sicilia verso lafine dellet del Rame. Un esemplare dipinto nello stile di Adrano asso-ciato a materiali tipo Malpasso alla Grotta della Chiusazza (Tin 1965,tav. 16/1). Probabilmente ad una forma simile appartengono i colli imbu-tiformi rinvenuti in un contesto tipo Conca dOro ad Ustica (Mannino

    * Universit degli Studi Suor Orsola Benincasa, Napoli. E-mail: [email protected]; [email protected].

    1 I.G.M., Carta dItalia alla scala di 1:25000, 256 III 32SQF315793.2 Impasto grigio con piccoli sgrassanti vulcanici. Superficie rossa con colpi di fiamma ne-

    ri, steccata. Piccola lacuna al collo ed estese incrostazioni giallastre. Misure in mm: h 132; diam.max 125; diam. orlo 70; diam. piede 70; spess. 5.

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    Fig. 1 - Bugeber (Pantelleria). A) brocca carenata; B) tazza; C) tazzina decoratacon meandro impresso e inciso.

    1991, figg. 2/f e 4/c ). Con profilo meno irrigidito al collo, ma a corpoglobulare che gi accenna ad una carena, il tipo attestato nella necropolidi Capaci (Bovio Marconi 1944, tav. 8/9), ancora in un contesto dellaConca dOro.

    Sebbene rara, la forma anche nota nel Bronzo antico di tipo CapoGraziano: nella variante a profilo morbido lesemplare esponenziale unvaso dalla Moarda (Bovio Marconi 1944, tav. 12/1,3), alla forma del qualedovrebbero appartenere i frammenti di Vivara (Di Gennaro 1997, fig. 2);la variante a profilo irrigidito e corpo biconico, pi attinente al caso no-stro, si trova in due esemplari dellacropoli di Lipari (Bernab Brea e Ca-valier 1980, tav. 118/1-2). Tale variante, con diverse proporzioni, caratte-rizza anche alcuni esemplari con alta ansa sormontante dello stile di Ca-stelluccio (ad es. Tusa 1990, fig. 5 e tav. 2, da M. Tabuto; Tusa e Pacci1990, p. 168, n. 78, da Naro), pur essi rari, che si avvicinano al nostro va-so per la carena ravvicinata al piede.

    Non sembra il caso di proporre confronti con esemplari di brocche di

  • VASI PREISTORICI DA BUGEBER (PANTELLERIA) 1151

    3 Per le ricerche sulla collina di Chiaristella cfr. BOVIO MARCONI 1944, cc. 88-96. Le inda-gini sono tra le prime effettuate in Sicilia, dato che risalgono al 1863.

    4 Esemplare non decorato: impasto grigio. Superficie lisciata di colore nero. Distacchi del-la superficie. Perduta quella del piede. Misure mm: h 57; diam. max 75; diam. orlo 68; spess. 4.Esemplare decorato: impasto grigio al nucleo, rosso in superficie, con sgrassanti vulcanici. Su-perficie grossolanamente lisciata, di colore avana con colpi di fiamma neri. Decorazione: sullamassima espansione del corpo linea orizzontale di punti impressi; sotto questa motivo a mean-dro orizzontale formato da linea continua incisa e sotto questultimo analogo motivo a mean-dro orizzontale di punti impressi. Misure mm: h 41; diam. max 53; diam. orlo 49; spess. 4.

    5 Inv. 5333, rinvenuto in p.zza Giacchery a Palermo.

    epoca successiva, poich la linea di sviluppo di queste chiaramente di-versa.

    Esiste, tuttavia, una brocca identica alla nostra, eccetto che nel tipo diinsellatura dellansa, gemina nel vaso preso a confronto in quanto divisada una cresta mediana (ansa tricostolata). Questo vaso, conservato al Mu-seo di Palermo, proviene insieme a numerosi altri dalla collina di Chiari-stella presso Villafrati, quasi certamente dalla grotta Porcospina (BovioMarconi 1944, tav. 13/11 e c. 91). Di questi materiali non noto il conte-sto, forse di tipo funerario, e lo stesso insieme lascia talune perplessit3.La Bovio Marconi, che ha pubblicato i reperti, li colloca tutti nella faciestipo Conca dOro, sebbene non manchi di rilevare la singolarit di alcunidi essi, compreso il nostro ed altri vasi dalla tettonica ugualmente rigida.Invero, il complesso di Villafrati presenta elementi mescolati di tipo Con-ca dOro e Moarda, e proprio la singolarit tipologica della brocca paler-mitana, come della nostra, soprattutto se rapportata alle tettoniche cor-renti nel tardo Eneolitico, farebbe propendere per unattribuzione a que-stultimo stile. Lansa tricostolata del resto compare nelle gi ricordatebrocche eoliane di tipo Capo Graziano. A tal proposito non si pu tacereche il profilo della brocca di Bugeber simile a quello del vaso-tipo diMoarda: la nota brocca incisa dal sito eponimo di Altofonte (Bovio Mar-coni 1944, tav. 12/5 e c. 86).

    Meno problemi pone linquadramento delle due tazze4, entrambe ca-ratterizzate dal corpo globulare con orlo estroflesso, distinto da una gola,ed ansa a nastro simile ad un anello. Il tipo, con poche varianti, moltodiffuso tra gli stili siciliani del Bronzo antico. Esso tuttavia presente, informe identiche alle nostre, anche nei contesti tipo Conca dOro, adesempio allAbisso del Vento di Isnello (Mannino 1989, figg. 2/f e 4/c). Eallo stile della Conca dOro appartiene la decorazione a meandro impres-so della tazza minore, che troviamo identica in un vaso gemino del Museodi Palermo5, le cui vasche, considerate singolarmente, riprendono il pro-filo sinusoidale delle nostre tazze.

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    I tre vasi di Bugeber appaiono dunque appartenere ad un medesimocontesto stilistico, di tipo siciliano, oscillante fra tardo Eneolitico e primoBronzo. I dettagli, che rimandano agli stili della Conca dOro e dellaMoarda, rendono il nostro complesso diverso da quello tipico di Mursiache si colloca in un momento avanzato del Bronzo antico (Ardesia et alii2006). N vi sono confronti con i materiali recentemente scoperti al disotto di un santuario punico-romano presso il vicino Lago di Venere, as-similabili agli stili di Serraferlicchio, Malpasso, Piano Conte e Naro-Par-tanna.

    I vasi di Bugeber indiziano piuttosto lesistenza sullisola di una faciesdiversa, forse appena pi antica di quella sesiota e legata ad espressionivascolari tipiche della Sicilia occidentale.

    Si ringrazia il sig. Franco Brignone per la segnalazione dei reperti.

    RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

    ARDESIA V., CATTANI M., MARAZZI M., NICOLETTI F., SECONDO M., TUSA S.2006, Gli scavi nellabitato dellet del Bronzo di Mursia, Pantelleria (TP). Re-lazione preliminare delle campagne 2001-2005, RSP, 46, pp. 293-367.

    BERNAB BREA L., CAVALIER M. 1980, Meliguns - Lipra IV. Lacropoli di Liparinella preistoria, Palermo.

    BOVIO MARCONI J. 1944, La coltura tipo Conca dOro della Sicilia nord-occidenta-le, MAL, 40-1, cc. 1-170.

    DI GENNARO F. 1997, Collegamenti tra Eolie e coste tirreniche nellet del Bronzo,in TUSA S., a cura di, Prima Sicilia. Alle origini della societ siciliana, I, Paler-mo, pp. 421-428.

    MANNINO G. 1989, La sepoltura dellAbisso del Vento (Isnello), SicA, 69-70, pp.49-54.

    MANNINO G. 1991, Ustica: nuove e pi antiche testimonianze archeologiche, SicA,75, pp. 65-85.

    TIN S. 1965, Gli scavi nella Grotta della Chiusazza, BPI, 74, pp. 123-286.TUSA S. 1990, La collezione dei vasi castellucciani da Monte Tabuto (Ragusa) pres-

    so il Museo Preistorico ed Etnografico L. Pigorini, SicA, 73, pp. 65-76.TUSA S., PACCI M. 1990, La collezione dei vasi preistorici di Partanna e Naro, Pa-

    lermo.