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“FA’ CHE IL CIBO SIA LA TUA MEDICINA E CHE LA MEDICINA SIA IL TUO CIBO”. «Ippocrate» Maurizio Amato Naturopata – Nutritional Consultant

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“FA’ CHE IL CIBO SIA LA TUA MEDICINA E

CHE LA MEDICINA SIA IL TUO CIBO”.

«Ippocrate»

Maurizio AmatoNaturopata – Nutritional Consultant

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Le informazioni contenute in questo ebook sono

puramente divulgative. Tutte le terapie, i trattamenti e i

consigli di qualsiasi natura, prima di essere seguiti,

devono essere sottoposti al diretto giudizio di un

medico. Niente di ciò che viene descritto in questo

ebook deve essere utilizzato dal lettore o da chiunque

altro a scopo diagnostico o terapeutico per qualsiasi

malattia o condizione psico-fisica. L’autore non si

prende nessuna responsabilità per gli effetti negativi

causati dal cattivo utilizzo delle informazioni qui

contenute

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Sono un naturopata esperto in alimentazione naturale.

Negli anni mi sono ulteriormente aggiornato e specializzato anche in Naturopatia

Infantile, nutrizione applicata allo sport, neurobiologia applicata all'alimentazione non

che tutta quella serie di fenomeni fisiologici e biochimici che caratterizzato la

meravigliosa complessità dell'organismo.

Ai consulti professionali in studio affianco un 'intensa attività divulgativa anche in

qualità di relatore a convegni incentrati sull'alimentazione e le discipline naturali. Ho

organizzato diversi corsi per principianti del settore con indicazioni di carattere

naturopatico. Sono iscritto al registro operatori in naturopatia della Regione

Lombardia e membro della FNNP, LA FEDERAZIONE NAZIONALE NATUROPATI

PROFESSIONISTI.

Esercito presso il mio studio ma anche presso altri centri in provincia di Milano e nella

Lombardia.

Questo ebook nasce da una naturale evoluzione di un lungo percorso di esperienze

maturate nel campo erboristico, naturopatico e alimentare.

Un percorso di consapevolezza e rieducazione alimentare che prima di tutto ho

provato su me stesso che a mio avviso, se seguito in modo costante e scrupoloso,

consentirà a tutti di ottenere diversi risultati che condurranno verso salute e qualità

di vita migliore.

PREFAZIONE

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• LO SCOPO pag. 1

• OBIETTIVO DEL PROGRAMMA pag. 2

• LE FASI pag. 3

• PROGRAMMA BENESSERE pag. 4

• IL PASTO LIBERO pag. 9

• VACANZE pag. 11

• MANGIARE AL RISTORANTE pag. 13

• PRINCIPIO 80/20 pag. 15

• POSIZIONAMENTO DEI PASTI pag. 16

• MORFOLOGIA E BIOTIPO pag. 17

• L’INGANNO ALIMENTARE pag. 19

• LO ZUCCHERO pag. 20

• ATTIVITA’ FICICA pag. 22

• INTEGRATORI pag. 23

• DIGIUNO INTERMITTENTE pag. 26

INDICE

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Le diete sono fini a se stesse.

Le diete non funzionano, o meglio non funzionano nel lungo periodo. Questo accade

perché non c’è uno scopo a lungo termine ma soltanto la necessita di dimagrire, legata alle

forti motivazioni del momento. Lo scopo deve essere quello del benessere a lungo termine,

vivere meglio e più a lungo.

Il Programma Benessere è un percorso atto a ritrovare salute e forma fisica a lungo

termine, potenziando la digestione, spegnendo l’infiammazione, disintossicando il corpo e

integrando i nutrienti carenti.

Ma non è solo questo, è una guida pratica da portare sempre con se, con TRUCCHI E

STRATEGIE ALIMENTARI DA ADOTTARE NELLE VARI SITUAZIONI che vi aiuterà a

mantenere i benefici ottenuti, imparerete a considerare il cibo in modo diverso, imparerete

a gestire ogni singola situazione della vostra vita quotidiana, prenderete coscienza del

vostro corpo, della vostra alimentazione, di come DOVRESTE mangiare e come invece

VOGLIONO INDURVI a mangiare. Attraverso questa guida saprete finalmente come

comportarvi a livello alimentare agli eventi, feste, vacanze o se per lavoro siete costretti a

mangiare spesso al ristorante.

Raggiungerete in una sola parola un EQUILIBRIO ALIMENTARE: il segreto per un sano

rapporto con il cibo.

LO SCOPO

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Cosa è possibile ottenere da questo Programma?

UNA PROFONDA DISINTOSSICAZIONE DEGLI ORGANI EMUNTORI:

(fegato, reni, pelle, polmoni ed intestino). Questo processo è fondamentale per consentire

all’intero organismo di riordinare e ripristinare tutti i suoi meccanismi energetici sottoposti ai

vari stress della vita quotidiana.

Ogni giorno ci si preoccupa di “pulire” il nostro corpo esternamente: si fa la doccia, ci si

lava i denti e i capelli, le mani etc. Gesti quotidiani ritenuti normali. Nessuno pensa però a

ripulire l’organismo INTERNAMENTE e questo crea un accumulo di scorie e tossine. Ogni

volta che camminiamo, respiriamo, mangiamo, digeriamo o semplicemente ci rilassiamo

sul divano, produciamo delle scorie, dette anche “residui metabolici”: sono proprio le

sostanze di scarto derivate dalla normale attività delle cellule e dovrebbero essere

eliminate. A queste si aggiungono le scorie che introduciamo con i cibi e l'alimentazione:

tutto questo, sommato, è causa di malessere, perdita di vitalità e cattivi odori, ma anche

del verificarsi di patologie vere e proprie.

RIPRISTINO DEL BENESSERE INTESTINALE : nell’intestino c’è il 70% del sistema

immunitario

RAGGIUNGIMENTO DI UN SALUTARE EQUILIBRIO PSICO-FISICO: dovuto a

disintossicazione degli organi emuntori e restart intestinale

RIATTIVAZIONE DEL METABOLISMO: grazie a protocollo alimentare in aggiunta a

quanto sopra e integrazione dei nostri prodotti

RITROVAMENTO DELLA FORMA: la somma di tutti i processi sopra descritti

Programma Benessere è strutturato in tre fasi più una di mantenimento.

OBIETTIVO DEL PROGRAMMA

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Il Programma Benessere è articolato in quattro fasi e ha la durata di un mese.

In queste quattro settimane cercheremo di creare le basi per raggiungere uno stile di vita

ideale, che porti ad una diminuzione di peso nelle persone in sovrappeso, ed al

raggiungimento di un equilibrio psico-fisico nelle persone normopeso.

Di seguito le fasi:

FASE DI “RIGENERA”: Questa è la fase più importante, in questa settimana verrà fatto un

reset completo del metabolismo e del corpo ed una disintossicazione profonda. La

digestione verrà alleggerita, e tutti gli organi ne trarranno beneficio.

FASE DI “REINTEGRA”: Dopo la prima fase di profonda disintossicazione, in queste due

settimane il corpo ricomincia a lavorare. Verrà fatto un vero e proprio svezzamento. Si

comincia ad introdurre i cibi.

FASE DI “STABILIZZAZIONE”: Fase di transizione, in questa settimana il corpo verrà

accompagnato verso una sana alimentazione. Si comprenderanno le giuste combinazioni

alimentari e l’equilibrio tra i vari ingredienti. Metteremo le ali al metabolismo. Questa fase

potrà essere prolungata in base all’obbiettivo personale stabilito.

FASE “MANTENIMENTO”: In questa fase dovresti aver capito come mangiare. sarai

disintossicato, avrai un metabolismo che lavora al massimo delle tue potenzialità. Non

resta che continuare, aggiungendo un pasto libero a settimana e applicando tutti i

suggerimenti e trucchi che troverai alla fine.

LE FASI

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1 frutto o un piccolo estratto o spremuta (max 100 gr. tutti SPUNTINO i tipi di frutta)

visita ilsito

Fase 1Rigenera

Durata: 1 settimana

COLAZIONE

Una tazza di latte di soia senza zucchero aggiunto, oppure un vasetto di yogurt greco bianco+ 3 mandorle o 3 noci+ bevanda calda (tisana, infuso, tè, caffè e orzo). NO Ginseng.+ 2 gallette di Riso Integrale, Quinoa, Mais o Grano saraceno.+ possibile aggiungere un cucchiaino di miele BIO o marmellata BIO senza zucchero

PRANZO

Iniziare sempre il pasto con le verdure crude e terminarlo con altre crude e/o cotte:TUTTE LE VERDURE TRANNE LEGUMI E PATATE. Condimento: un cucchiao di OLIO EVO e sale q.b.

+ Una tra le seguenti scelte di proteine:

• PESCE MAGRO (orata-spigola-sogliola-merluzzo-calamari-polpo-rombo-cernia-seppie-trota-alici), almeno 4 volte a settimana.• CARNE BIANCA pollo o tacchino (senza pelle), coniglio• Due UOVA (strapazzate o bollite), una volta a settimana

Carne e pesce: UNA SOLA SCELTA. Non meno di 80 gr. non più di 200 gr. (donna), 300 gr. per uomo; Cottura: a vapore, al forno o piastra.

CENA

Iniziare sempre il pasto con le verdure crude e terminarlo con altre crude e/o cotteCondimento: un cucchiaio di OLIO EVO e sale q.b. TUTTA LA VERDURA, NO LEGUMI E PATATE

+Da 1 a 3 FRUTTI a secondo della fame, oppure 300 gr massimo di macedonia (evitare banane, fichi, uva)

SPUNTINI

NOTE:• USARE SALE ROSA dell’HIMALAYA con moderazione• UTILIZZARE SOLO ACQUA (Qualsiasi altra bibita non è consentita). • ELIMINARE ZUCCHERO BIANCO, DI CANNA E FRUTTOSIO, si può adoperare LA STEVIA PER

DOLCIFICARE.

• NO PANE E NO PASTA CON GLUTINE

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1 frutto o un piccolo estratto o spremuta (max 100 gr. tutti SPUNTINO i tipi di frutta)

visita ilsito

Fase 2Reintegra

Durata: 2 settimane

COLAZIONE

Una tazza di latte di soia senza zucchero aggiunto, oppure un vasetto di yogurt greco bianco+ 3 mandorle o 3 noci+ bevanda calda (tisana, infuso, tè, caffè e orzo). NO Ginseng.+ 2 gallette di Riso Integrale, Quinoa, Mais o Grano saraceno.+ possibile aggiungere un cucchiaino di miele BIO o marmellata BIO senza zucchero

PRANZO

Iniziare sempre il pasto con le verdure crude e terminarlo con altre crude e/o cotte TUTTE LE VERDURE TRANNE LEGUMI E PATATE. Condimento: un cucchiaio di OLIO EVOMV e sale q.b.+ Una tra le seguenti scelte di proteine:• PESCE MAGRO (orata-spigola-sogliola-merluzzo-calamari-polpo-rombo-cernia-seppie-trota-alici), almeno 4 volte a settimana.• CARNE BIANCA pollo o tacchino (senza pelle), coniglio• Due UOVA (strapazzate o bollite), una volta a settimana• 60g DI AFFETTATO MAGRO o insalatona di verdure con una scatoletta di tonno (sporadicamente)

Carne e pesce: UNA SOLA SCELTA. Non meno di 80gr non più di 200 gr (donna), 300 uomo; Cottura: a vapore, al forno o piastra.

CENA

Iniziare sempre il pasto con le verdure crude e terminarlo con altre crude e/o cotte Condimento: un cucchiaio di OLIO EVOMV e sale q.b.

ALTERNARE I DUE PASTI SEGUENTI A GIORNI ALTERNI:

4 PASTI (su 7): FRUTTA: (come prima fase).3 PASTI (su 7): 1 piatto da non più di 70 gr di Pasta senza glutine con una scelta dei seguenti condimenti:con vegetali (passata di pomodoro, zucchine o funghi)con legumi: rapporto cereali-legumi 3:1 - 60 gr legumi secchi, 20 gr cerealiOLIO EVO SEMPRE A CRUDO: (NO Soffritti)

SPUNTINI

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NOTE:• USARE SALE ROSA dell’HIMALAYA con moderazione• UTILIZZARE SOLO ACQUA (Qualsiasi altra bibita non è consentita). • ELIMINARE ZUCCHERO BIANCO, DI CANNA E FRUTTOSIO, si può adoperare LA STEVIA PER

DOLCIFICARE.

• NO PANE E NO PASTA CON GLUTINE

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1 frutto o un piccolo estratto o spremuta (max 100 gr. tutti SPUNTINO i tipi di frutta)

visita ilsito

Fase 3Stabilizzazione

Durata: da 1 settimana fino a raggiungimento obiettivo

COLAZIONE

Una tazza di latte di soia senza zucchero aggiunto, oppure 1 vasetto di yogurt greco bianco+ 3 mandorle o 3 noci+ bevanda calda (tisana, infuso, tè, caffè e orzo). NO Ginseng.+ 2 gallette o Fette biscottate integrali o pane di segale (integrale).+ possibile aggiungere un cucchiaino di miele BIO o marmellata BIO senza zucchero

PRANZO

Iniziare sempre il pasto con le verdure crude e terminarlo con altre crude e/o cotte TUTTE LE VERDURE, NO LEGUMI E PATATE. Condimento: un cucchiaio di OLIO EVOMV e sale q.b.+ Una tra le seguenti scelte di proteine:• PESCE MAGRO (orata-spigola-sogliola-merluzzo-calamari-polpo-rombo-cernia-seppie-trota-alici), almeno 3 volte a settimana.• CARNE BIANCA pollo o tacchino (senza pelle), coniglioCarne e pesce: UNA SOLA SCELTA. Non meno di 80gr non più di 200 gr (donna), 300 uomo; Cottura: a vapore, al forno o piastra.• Due UOVA (strapazzate o bollite), una volta a settimana• 60g AFFETTATO MAGRO o insalatona di verdure ed una scatoletta di tonno (sporadicamente)

CENA

SPUNTINI

Iniziare sempre il pasto con le verdure crude e terminarlo con altre crude e/o cotte Condimento: un cucchiao di OLIO EVOMV e sale q.b.

ALTERNARE I DUE PASTI SEGUENTI A GIORNI ALTERNI:

3 PASTI (su 7): FRUTTA: come prima fase.4 PASTI (su 7): 1 piatto da non più di 70 gr di Pasta senza glutine con una scelta dei seguenti condimenti:con vegetali (passata di pomodoro, zucchine o funghi)con legumi: rapporto cereali-legumi 3:1 - 60 gr legumi secchi, 20 gr cerealiOLIO EVO SEMPRE A CRUDO: (NO Soffritti)

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NOTE:• USARE SALE ROSA dell’HIMALAYA con moderazione• UTILIZZARE SOLO ACQUA (Qualsiasi altra bibita non è consentita). • ELIMINARE ZUCCHERO BIANCO, DI CANNA E FRUTTOSIO, si può adoperare LA STEVIA PER

DOLCIFICARE.

• NO PANE E SOLO PASTA O CEREALI INTEGRALI

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1 frutto o un piccolo estratto o spremuta (max 100 gr. tutti SPUNTINO i tipi di frutta)

visita ilsito

Fase 4Mantenimento

Durata: a vita

COLAZIONE

Una tazza di latte vegetale( soia, riso, avena, mandorla), oppure yogurt greco bianco, + 3 mandorle o 3 noci o altra frutta secca.+ bevanda calda (tisana, infuso, tè, caffè e orzo). NO Ginseng.+ 2 gallette o Fette biscottate integrali o pane di segale o 20 gr di cereali senza zucchero o 3 biscotti secchi.+ possibile aggiungere un cucchiaino di miele BIO o marmellata BIO senza zucchero

PRANZO

Iniziare sempre il pasto con le verdure crude e terminarlo con altre crude e/o cotte TUTTE LE VERDURE, NO LEGUMI E PATATE. Condimento: un cucchiaio di OLIO EVOMV e sale q.b.+ Una tra le seguenti scelte di proteine:• PESCE MAGRO (orata-spigola-sogliola-merluzzo-calamari-polpo-rombo-cernia-seppie-trota-alici), almeno 3 volte a settimana.• CARNE BIANCA pollo o tacchino (senza pelle), coniglioCarne e pesce: UNA SOLA SCELTA. Non meno di 80gr non più di 200 gr (donna), 300 uomo; Cottura: a vapore, al forno o piastra.• Due UOVA (strapazzate o bollite), una volta a settimana• 60g di affettato magro o insalatona di verdure ed una scatoletta di tonno (sporadicamente)• 1 Mozzarella, Formaggio magro (occasionalmente)+ 30/40 gr, DI PANE INTEGRALE O 1 FRUTTO oppure 100 gr di PATATE 0 50 Gr. Di LEGUMIIN ALTERNATIVA PASTO DI FRUTTA E VERDURA QUANDO SI HA VOGLIA, O COMUNQUE SE SI E’ MANGIATO TROPPO DURANTE IL PASTO PRECEDENTE

CENA

Iniziare sempre il pasto con le verdure crude e terminarlo con altre crude e/o cotte Condimento: un cucchiaio di OLIO EVOMV e sale q.b.PASTO: 1 piatto da non più di 70 gr di Pasta integrale o cereali con una scelta dei seguenti condimenti:• con vegetali (passata di pomodoro, zucchine o funghi)• con prodotti ittici: vongole, alici, totanetti, spigola, etc…• con legumi: rapporto cereali-legumi 3:1OLIO EVOMV SEMPRE A CRUDO: (NO Soffritti)IN ALTERNATIVA PASTO DI FRUTTA E VERDURA QUANDO SI HA VOGLIA, ALMENO 1 VOLTA A SETTIMANA

SPUNTINI

• E’ POSSIBILE INVERTIRE PRANZO E CENA A PIACIMENTO• ELIMINARE DALL’ALIMENTAZIONE QUOTIDIANA QUALSIASI ZUCCHERO

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visita ilsito

Fase 4Mantenimento

Durata: a vita

PASTO LIBERO

Consiglio di effettuare un pasto libero a settimana (solo nella fase di mantenimento o stabilizzazione qualora venisse prolungata), dove eventualmente introdurre alimenti diversi da quelliintrodotti durante la settimana: carne rossa, un dolce, ecc.IN CASO DI EVENTI (anche nella fase di stabilizzazione se prolungata): compleanni, matrimoni, ecc.: Se capita di eccedere sia per quanto riguarda le quantità, sia per quanto riguarda i nutrienti degli alimenti (grassi saturi, zuccheri, ecc), consiglio, il giorno dopo di effettuare un giorno di scarico:Es. colazione: frutta – Pranzo: frutta e verdura come nella prima fase – cena: verdura e proteine sane come nella prima fase.

INTEGRATORI

Gli integratori sono un valido aiuto al raggiungimento dell’obiettivo, hanno lo scopo di facilitare l’eliminazione delle tossine, di ripulire il colon, di aiutare l’organismo nel cambiamento metabolico.

CONSIGLIO DI ASSUMERE I SEGUENTI INTEGRATI:

DURANTE LE PRIME TRE FASI:BENESSERE START: 2 tavolette masticabili 20/30 minuti prima dei tre pasti principali. Le tavolette vanno prese adistanza di due ore dall’assunzione di farmaci, eventualmente è possibile assumere 3 tavolette prima dei due pasti. (pranzo e cena)FORZA PIU’: 1 tavoletta a metà mattina e una tavoletta a metà pomeriggio.BENESSERE DRINK: mezzo cucchiaino da caffè in un litro e mezzo di acqua da bere durante la giornata

DURANTE LA FASE DI MANTENIMENTO:BENESSERE START, PUO’ ESSERE ASSUNTO SEMPRE, ANCHE SENZA PAUSE, LAVORA SUL BENESSERE GENERALE.: 2 tavolette masticabili 20/30 minuti prima dei tre pasti principali. Le tavolette vanno prese a distanza di due ore dall’assunzione di farmaci, eventualmente è possibile assumere 3 tavolette prima dei due pasti. FORZA PIU’, Molto utile per chi fa sport, usare a mesi alterni: 1 tavoletta a metà mattina e una tavoletta a metà pomeriggio, lontano dai pasti principali.BENESSERE DRINK, FARE UN MESE PER RIPULIRE GLI ORGANI EMUNTORI OGNI TRE MESI: mezzo cucchiaino da caffè in un litro e mezzo di acqua da bere durante la giornata

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C’è una forte tendenza al sovrappeso semplicemente perché il cibo non è più solo

nutrimento, oggi il cibo è ben altro. Il cibo è riempire un vuoto emozionale, e ne consegue

che spesso l’atto di mangiare si trasforma nella metafora del connubio tra il nostro stile di

vita e il modo in cui gestiamo le emozioni.

Il cibo può diventare il sostituto dell’equilibrio emotivo, quante volte abbiamo affievolito le

nostre frustrazioni facendoci una scorpacciata o divorando del buon gelato al cioccolato?

La compulsione che ci guida quando mangiamo rappresenta, molte volte, la disperazione

a livello emotivo. Inoltre il cibo è vita sociale, nelle più diverse culture il pasto è

un’importante occasione di incontro, è un rito, e in quanto rituale è una convenzione che

traccia definizioni collettive e visibili. Il cibo acquisisce, anche nel rapporto interpersonale, il

valore simbolico dell’affetto, dell’amore: ai nostri amici offriamo “inviti a cena”, per la

famiglia l’essere riunita ad una tavola ben apparecchiata e il creare e mantenere un clima

sereno è un segno di affetto, simbolo di sentimento di appartenenza, il momento del

pranzo diventa un’occasione e un’opportunità per comunicare avvenimenti, decisioni.

Il processo dell’alimentazione è al centro della vita emotiva della prima infanzia e tutto il

mondo del bambino vi gravita attorno con le sue emozioni più importanti: il piacere, il

dispiacere, la soddisfazione, l’ansietà, i sentimenti, le modalità di esprimere amore e

rabbia. Ognuno di noi ha quindi provato questa esperienza ed ha memorizzato questa

associazione: Mangiare=sensazione di benessere - Sono nutrito= sono amato = sono

tranquillo.

Tutto attorno a questo vissuto si strutturano esperienze legate alla tolleranza dell’attesa del

cibo, al bisogno esasperato o al rifiuto di alcuni cibi, alla modalità e alle abitudini di

assunzione del cibo come la cultura del fast-food, del “pasto in piedi”, del pranzo o del

pasto davanti alla televisione.

IL PASTO LIBERO

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E poi c’è la pubblicità: le persone ritengono di non farsi influenzare dalla pubblicità nella

scelta di un prodotto salvo poi accorgersi che i loro acquisiti sono del tutto in linea con il

tipo psicosociale a cui appartengono. La pubblicità utilizza persone famose e opinion

leader del momento (persone dello spettacolo), come modelli di riferimento per proporre

ideali di bellezza da imitare. La pubblicità oggi chiede alla donna (e all’uomo) di essere

bella, elegante, di dedicare molto tempo alla cura della persona senza pregiudicare, però,

l’efficienza professionale, la carriera e la vita di relazione.

Il messaggio pubblicitario che esalta un ideale di “estetico”, aspira a trasmettere una

garanzia inconscia di immortalità. La modalità attraverso cui la pubblicità, persegue i

propri obiettivi è legata a un meccanismo di scissione, in base al quale ci sono alimenti

assolutamente vietati e ingrassanti e altri completamente dietetici (light). Per contro, la

pubblicità esalta cibi e alimenti appetitosi, a volte dalle dubbie qualità nutrizionali,

proponendo spesso messaggi pieni di colori e di scritte vivaci, facendo appello a

sentimenti infantili (il regalo, il premio, il gioco), e così facendo si induce il consumatore a

comprare prodotti che magari non gli servono.

Spesso la pubblicità utilizza un registro di difficile decodifica per promuovere i suoi prodotti.

Un esempio può essere il percorso compiuto dalla pubblicità dell’acqua minerale. La

tecnica impiegata è quella della doppia sostituzione: un elemento visibile - l’acqua- è

rappresentato attraverso uno invisibile - l’aria- che suggerisce la qualità non raffigurabile

del primo elemento, la purezza. Questo meccanismo crea una gestalt indissolubile che

lega i due elementi. C’è da chiedersi quante cose “invisibili” compriamo e mangiamo.

Tutto questo vi fa capire che nella società attuale è impossibile non sgarrare, non si può

mangiare bene sette giorni su sette. Ecco che allora dobbiamo mettere in atto dei trucchi

che ci permettono di limitare i danni, di concederci con serenità i nostri momenti.

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Devono essere fattori che entrano a far parte della propria vita, non devono essere vissuti

con ossessione, ma con equilibrio dinamico e flessibile tra tutte le altre cose della vita

quotidiana. L’evento settimanale è relax e più che considerarla un’ "interruzione" della

propria volontà di migliorare corpo e salute, dovrebbe essere considerata parte integrante

del percorso.

Una strategia molto proficua è quella di effettuare il giorno dopo lo sgarro, uno di pura

disintossicazione.

Ciò vuol dire, saltare la colazione o mangiare solo qualche frutto non zuccherino (no a

banana, uva, fichi).

A pranzo pasto neutro “F” (sola frutta), a cena ancora pasto neutro “F” se si è esagerato,

oppure verdure e proteine magre (meglio pesce) se lo sgarro è stato contenuto.

Spuntino con un frutto ogni due, tre ore.

Disciogliere un misurino di BENESSERE DRINK in un litro di acqua da bere durante la

giornata alternato alla nostra tisana calda .

E' POSSIBILE CONCEDERSI IL PASTO LIBERO MA SOLO DOPO AVER FATTO

UN MESE DI PROGRAMMA.

VACANZE

In vacanza bisogna Sentirsi mentalmente liberi, senza troppe "ansie" relative ad eventuali

"surplus" alimentari: sono 7-10 giorni, un intervallo di tempo troppo breve per poter

"rovinare i risultati" realmente ottenuti. Ecco alcune strategie e consigli, volutamente

posteiin maniera semplice e non del tipo "Bisogna per forza fare così...", proprio perché la

vacanza è relax:

Concentrarsi sulle proteine/piatti proteici, quando si può. L'esempio tipico è quello del

buffet. A un buffet, l'idea non è mangiare solo gli alimenti proteici tralasciando alimenti

desiderati e graditi, che magari mangereste solo in quell’occasione, ma associare (meglio

ancora, iniziare) con alimenti proteici, per poi passare a quelli graditi. Ma non si finisce per

mangiare di più? Sì e va benissimo così: siccome lo stomaco non è un TUBO e Calorie IN

vs Calorie OUT è un concetto fuorviante, mettere le proteine prima serve a migliorare la

gestione dei carboidrati da parte del corpo.

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Inoltre, se ingeriamo anche le proteine, avremo più chance che aumenti anche il tessuto

muscolare e non solo quello grasso (se non addirittura solo il primo se si è ben allenati e il

periodo di vacanza coincide con lo scarico dall'allenamento). Infine: si mangia in maniera

meno compulsiva, tipica di chi affronta un buffet qualitativo (come ades.in crociera).

Cercare di introdurre verdura, ogni volta che si può. Se possibile, una piccola porzione

prima di un eventuale pasto abbondante, potrebbe essere un'ottima idea: abbassa il senso

di fame, non fa avere picchi glicemici esagerati tipici di una "mangiatona" che poi si

riflettono in torpore, addormentamento, gonfiore.

Bere tanto, tanto, tanto. Anche qui, bere un paio di bicchieri d'acqua prima di un eventuale

pasto abbondante aiuta a tenere a bada la fame.

Se "c'è da mangiare" il gelato, il dolce, la torta, è paradossalmente meglio mangiarli in un

contesto di un pasto "completo" magari a base di proteine (es. dopo un pranzo a base di

una piccola quota proteica) che non isolatamente (per evitare effetti simili di cui al punto 2

e forti dei vantaggi di cui al punto 1). Ricordatevi, ciò che fa INGRASSARE in vacanza

sono i troppi carboidrati, il segreto è cercare di distribuirli nell’arco della giornata e magari

concentrare gli zuccheri quando si è più attivi. Esempio: se mi capita di mangiare il gelato

nel pomeriggio, la sera evito la pizza o la pasta, meglio una grigliata e magari vado a fare

una bella passeggiata o una partita a beach volley.

Inserire episodi di "digiuno o semi digiuno" quando possibile, ad esempio dopo una

eventuale mangiatona serale, se il mattino dopo non si ha fame, va benissimo: è bene

seguire il proprio corpo e al limite mangiare un po' di frutta, bere dell'acqua, e andare

direttamente al pasto successivo. Il detto “non saltare mai la colazione o il pasto in

generale” vale nel contesto di un’ alimentazione sana e controllata, meglio scaricare il

glicogeno del fegato quando è possibile.

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Questo punto specialmente nelle località di mare: consigliatissimo tenere un pasto diurno

che non richieda lunghi tempi di digestione. In maniera semplice, ci si può basare sul

volume: un volume pari al proprio pugno, di qualsiasi alimento si tratti (a parte formaggi

grassi, burro e cibi realmente molto grassi), non impegna particolarmente la digestione.

Esempio: se la sera

vado a cena fuori, a pranzo sto leggero, frutta e verdura o poche proteine magreecc.

MANGIARE AL RISTORANTE

Quando si inizia a stare attenti alla propria nutrizione, ad esempio seguendo semplici

abitudini di benessere, trovare cosa mangiare al bar, in mensa o al ristorante può

sembrare complesso. E invece è molto semplice. Vi spiego come.

Intanto distinguiamo due realtà diverse: se siete spesso fuori per lavoro e il ristorante è

quasi diventato la seconda casa, allora seguite i consigli che adesso vi illustrerò. Quando

invece il ristorante è un'occasione speciale (ad esempio week end), dimenticate le regole

nutrizionali e godetevi la serata (a meno che, come ovvio, il vostro medico vi abbia detto di

fare diversamente).

Se siete spesso a mangiare fuori, per lavoro o necessità, scegliere la salute è molto più

facile di quello che sembra. Vediamo come farlo, sapendo che nel nostro pasto serviranno

delle proteine (carne, pesce, uova, semi oleosi o formaggio), dei carboidrati a basso

impatto glicemico (cereali integrali, frutta o verdura cotta o cruda, leguminose) e della frutta

o verdura cruda (che va inserita in ogni caso).

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La prima scelta deve essere sempre Il secondo (in genere carne o pesce) + contorno +

macedonia o insalata o frutto o spremuta è l’opzione più semplice ed efficace ed è in

genere facilmente disponibile sia in mensa che al ristorante ma anche al bar (dove sarà

facilissimo chiedere della spremuta fresca al posto dei talvolta mancanti frutti o

macedonia). Evitate i cereali e derivati, se non sono disponibili integrali e sostituiteli con

frutta fresca o spremuta fresca. L'insalatona è un'altra opzione, in genere, sul menù,

almeno un'insalata con delle proteine dentro c'è. Ancora meglio, se oltre alle proteine,

l'insalata contiene dei carboidrati complessi a basso impatto glicemico come dei fagioli o

dei ceci. Secondo e contorno o insalatona sono sicuramente le opzioni più sane e

funzionali... ma ce ne sono delle altre, nel rispetto della vostra alimentazione giornaliera.

Ricordatevi di ragionare in termini di nutrienti, se ad esempio nella vostra giornata

alimentare un pasto lo effettuate con 70 gr di pasta e 100 gr di proteine, potete mangiare

un panino che abbia più o meno lo stesso peso della pasta, con una pari quantità di

proteine (prosciutto, bresaola, fesa, ecc).

Da evitare assolutamente salse varie e formaggi. In genere i primi piatti che si trovano al

bar, in mensa o al ristorante non sono integrali e rappresentano quindi fonti di carboidrati

non ottimali, tanto più che, solitamente, si trovano in un piatto composto di soli carboidrati

(non “tamponati” dalle proteine come invece avviene per esempio con il formaggio nella

pizza). Per questo, tendo a non suggerirne l'utilizzo.

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PRINCIPIO 80/20

Per raggiungere l’80% di un risultato basti concentrarsi sul20% delle cause. Se questo può

sembrare strano di primo acchito, consideriamo la cosa dal punto di vista dell’economia,

della finanza e del lavoro (ambito nel quale è nato e si è accresciuto il principio 80/20):

Pareto, che studiò la sproporzione tra i vari redditi della popolazione mondiale, scoprì che

l’80% del capitale mondiale era detenuto dal 20% della popolazione.

Ma questo principio si estende a molti altri settori: in un’azienda o in un negozio,l’80% del

fatturato è generato dal 20% delle vendite, o dei prodotti; l’80% del lavoro viene eseguito

nel 20% del tempo o più efficientemente dal 20% degli impiegati; e così via.

Il principio 80/20 ci fa capire che per raggiungere il successo in qualsiasi ambito noi

dovremmo puntare ad ottimizzare sempre il 20% relativo a ciò che vogliamo ottenere. Una

volta ottimizzato quello, passare al “successivo” 20% significa realizzare un miglioramento

che ci porta al 160% rispetto al risultato originario.

Applicato alla dieta, come possiamo utilizzare il principio 80/20?

Letteralmente“fregandocene” di un 20% di calorie assunte, o giorni dietetici, o pasti, e

concentrandoci sul restante 80%. Ciò vuol dire che 400 calorie su 2000 posso no provenire

da alimenti non proprio “dietetici”, che un giorno a settimana può essere dedicato a

momenti di “libertà alimentare”, che una settimana all’anno possiamo concederci di non

pensare alla dieta in senso stretto ma mangiare con più libertà e senza sensi di colpa.

Ma questo significa anche che se voglio “fregarmene”del 20%, devo essere invece preciso

nel restante 80%.

La maggior parte di persone che ingrassa, lo fa perché non cura l’80%. Il biscottino, il

cracker, tutti alimenti molto calorici che però hanno l’effetto leggerezza (è come non aver

mangiato nulla), ma in realtà le calorie della giornata salgono.

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Per concludere: nessuno sgarro, seppur minimo, durante la settimana, il 20%non può

essere l’intero week end. In due giorni potrei introdurre anche 10000 calorie, senza

rendermene conto. Una brioche vuota del bar sono 400 calorie, una pizza margherita

media, 750 calorie, se poi aggiungo: birra, dolce,aperitivo, colazione, biscottini vari, pranzo

e tutto questo lo moltiplico per due, questo principio si inverte, gli sgarri diventano l’80% ed

il resto della mia alimentazione il 20%....risultato? OVVIAMENTE INGRASSARE.

POSIZIONAMENTO DEI PASTI

Significa che bisogna conoscere e sfruttare i propri cicli fisiologici, semplicemente perché è

nella Natura umana, o meglio animale, mangiare secondo determinati cicli. Per fare questo

bisogna cominciare a ragionare in termini di nutrienti e non di cibi. I Carboidrati creano

risposte ormonali diverse dalle proteine e dai grassi e viceversa. Se nel mio regime

alimentare ho stabilito che lo spuntino pomeridiano sarà a base di proteine e grassi, non

posso mangiare le gallette. Le gallette sono carboidrati, la frutta secca amminoacidi e

grassi buoni.

NON E’ LA STESSA COSA. Bisogna pianificare la propria alimentazione in base ai

nutrienti e non al cibo. ( vedere capitolo successivo morfologia e biotipo), Es.: pranzo

carboidrati, cena proteine, a pranzo di volta in volta sceglierò i carboidrati che voglio

(pasta, pane, patate), lo stesso farò a cena.

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MORFOLOGIA E BIOTIPO

Seguire un’alimentazione che non tiene conto della Morfologia porta a tentativi inutili e a

fare molta fatica:

pochi sanno che quello che fa bene ad un biotipo (morfologia) potrebbe anche aggravare le

condizioni di un altro biotipo. Siamo diversi e altrettanto diversa dev’essere la dieta e i

rimedi. Ecco perché consiglio, una volta depurato e ripristinato il proprio organismo, di

modificare l’alimentazione di mantenimento in base al proprio biotipo. La MORFOLOGIA è

l’impronta con la quale nasciamo, la tipologia corporea e psichica che delinea le tendenze

innate che caratterizzano il nostro organismo. Non riguarda solo l’aspetto fisico (magro,

grasso, alto, basso eccetera), ma è anche alla base: Del comportamento alimentare; del

rapporto con il cibo; delle capacità di digestione e assimilazione; del tipo di reazione allo

stress; del modo che ciascuno ha di rispondere a trattamenti di guarigione o a programmi

dimagranti; della diversa produzione di tossine e di scorie che intasano il corpo e rallentano

la guarigione.

E’ l’insieme dei caratteri morfologici legati prevalentemente all’ereditarietà e a situazioni

metabolico-ormonali che differenziano tra loro, principalmente nell’aspetto esteriore, i

singoli individui. Il vero segreto è imparare a capire che biotipo siete, quali sono gli ormoni

che dominano il vostro organismo e quali le migliori strategie per alimentarti rispettando le

loro fluttuazioni.

A MELA:

soggetto che accumula il grasso nella parte superiore del corpo, in particolar modo nella

zona addominale, sulla schiena e sul torace. In genere nella donna il seno è molto

abbondante e i fianchi stretti. Solitamente è un soggetto stressato, che se si arrabbia ed

esplode in eccessi di ira.

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Buon metabolismo ed ottima massa muscolare. Essendo un soggetto con alti livelli di

cortisolo dovrebbe limitare l’uso dei carboidrati solo alle ore serali, dopo le 17. Quindi la sua

alimentazione potrebbe essere: colazione con più proteine che carboidrati, pranzo pasto

“P” con la frutta al posto del pane e cena pasto “C”, spuntino un frutto o solo frutta secca.

A PERA:

presenta la conformazione cosiddetta 2° pera”, nella quale la parte inferiore è più sviluppata

rispetto alla superiore. Tipica struttura femminile. Presenta un metabolismo tiroideo lento,

produce troppa insulina e troppi estrogeni. Questo biotipo dovrebbe fare una colazione con

più carboidrati rispetto alle proteine, pranzo “C” ed evitare i carboidrati la sera, quindi pasto

“P” senza pane possibilmente.

MISTO:

E’ quello che generalmente tende ad accumulare il grasso in modo proporzionale su tutto il

corpo. Definito a “Peperone”, è una via di mezzo del biotipo “mela” e del biotipo “pera”, un

po’ dell’uno e un po’ dell’altro. Questo biotipo deve prestare attenzione ai carboidrati in

generale, quindi farà una colazione molto proteica e pranzo e cena con pasto “P”,

raramente pasto “C”.

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L’INGANNO ALIMENTARE

Abbiamo già tutti piena coscienza del fatto che l’obesità riduce l’aspettativa di vita delle

persone. Ma non c’è solo l’obesità ad accorciare la vita: i tassi di mortalità per malattie

cardiovascolari come infarto e ictus, diabete e tumori, sono in costante crescita da molti

anni ormai. Sappiamo inoltre ormai con certezza che un’alimentazione di tipo industriale ci

accorcia la vita, proprio perché predispone maggiormente a tutte le patologie appena

elencate qui sopra. Di contro, abbracciando uno stile di vita più sano e attento - anche con

un’alimentazione più impostata su cibi naturali, freschi e poco manipolati dall’industria -

non solo si riesce a vivere più a lungo, ma lo si fa con una qualità della vita decisamente

migliore. Tutto ciò infatti è in grado di allungare gli anni di benessere e vigore, sia fisico che

intellettuale. Del resto, anche se sicuramente la longevità è una cosa bella, di per sé è un

beneficio inutile se non si accompagna alla salute!Oggi ci si alimenta in maniera scorretta,

facendo ricorso per l'80% e anche più al cibo industriale e confezionato: un cibo che per

forza di cose non può offrire una ricchezza nutrizionale e vitale di cui invece abbiamo

bisogno. Un benessere che è ad esclusivo vantaggio di chi vende i prodotti, non di chi li

consuma e ne è il target finale. Oggigiorno si spaccia per cibo sano un cibo che è micro

biologicamente controllato, ma i due termini non sono affatto sinonimi. L’industria

promuove il cibo sterile ed esente da batteri, non il cibo che realmente sarebbe salutare

per l’intestino. Per fare solo un esempio: i succhi di frutta pastorizzati e sterilizzati e non il

succo di frutta fresco ancora ricco di nutrienti e vitamine! Ma il problema più grande è che

se non siamo in grado di scegliere cibo buono, la nostra salute e la nostra performance

(anche mentale) non potrà mai migliorare e garantirci un cammino sicuro. Il consumatore

ne esce sempre più spaesato e non riesce a capire dove stia la “verità”. Tutto ciò comporta

che i messaggi davvero essenziali sul cibo per la nostra salute, non arrivino in maniera

corretta alla persona comune, o anzi arrivino in maniera totalmente distorta.

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I prodotti confezionati sono spesso troppo ricchi di grassi e zuccheri raffinati e poveri di

vitamine e sali minerali. Le industrie alimentari cercano di forviarci, distrarci, loro non

vogliono che il consumatore sia informato, guardi le etichette. Non bisogna cadere in

questo tranello. La frase che sento dire a quasi tutti i miei clienti è: “ingrasso perché ho il

metabolismo lento”. Vi svelo un segreto: non esiste il metabolismo lento, almeno per le

persone sane. Esiste un metabolismo che lavora male, che consuma massa muscolare

invece che grassi. E questo avviene perché l’alimentazione non è equilibrata, perché si

introducono troppi zuccheri, troppi grassi, troppe calorie. Il corpo si abitua ad usare

soltanto gli zuccheri a scopo energetico, perde l’abitudine ad ossidare i grassi. La maggior

parte di persone che va a fare la spesa non guarda le etichette, si ritrova a comprare

un’infinità di cibi industriali supercalorici, ma che all’apparenza sembrano estremamente

leggeri.

EVITATE IL PIU’ POSSIBILE I CIBI INDUSTRIALI.

GUARDATE DAVVERO LE ETICHETTE: uno yogurt bianco è molto diverso da uno alla

frutta, eppure sono entrambi yogurt, soltanto che il primo è proteico e sano, il secondo ha

poche proteine e tanti zuccheri, un alimento completamente diverso.

LO ZUCCHERO

NON C’E’ NESSUNA RAGIONE PER MANGIARE LO ZUCCHERO, ANZI CE NE SONO

10 PER NON MANGIARLO:

Secondo uno studio effettuato nei paesi bassi, su 600 persone tra uomini e donne, con età

compresa tra i 40 e 65 anni, gli scienziati hanno evidenziato che per ogni aumento di

zucchero di 1 ml per litro l’età diminuisce di 5 mesi al giorno.

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LO ZUCCHERO E’ ASSOCIATO ALL’ACNE, cibi ad alto contenuto glicemico sono

associati all’acne del viso e del corpo. Secondo uno studio svolto in Australia, riducendo

l’introito glicemico, si riduce di molto l’acne sia del viso che del corpo.

LO ZUCCHERO AUMENTA IL RISCHIO DEL DIABETE DELL’83%, Secondo uno studio

recente, coloro che assumono una bevanda zuccherata al giorno aumentano dell’83% il

rischio del diabete rispetto a chi ne beve una al mese.

Ricerche evidenziano che chi assume tanto zucchero aumenta il rischio di malattie

incurabili, il discorso è legato all’insulina e al fatto che questo ormone è un fattore chiave

per la crescita e la moltiplicazione delle cellule.

LO ZUCCHERO ROVINA I DENTI.

LE CALORIE DELLO ZUCCHERO SONO CALORIE VUOTE, nel senso che non hanno

nè proteine, né fibre, nè vitamine, nè minerali.

GLI ALIMENTI CON CALORIE VUOTE COME LO ZUCCHERO, CREANO PICCHI

GLICEMICI, e quindi senso di fame subito dopo.

LO ZUCCHERO BLOCCA IL LAVORO DELLA LEPTINA, la leptina ha il compito di

comunicare al cervello il senso di sazietà. Inoltre attiva l’insulina che a sua volta blocca la

lipolisi (non bruciamo più grasso).

LO ZUCCHERO AUMENTA L’ACCUMULO DEL GRASSO NELLA ZONA

ADDOMINALE LO ZUCCHERO RENDE DIPENDENTI.

Vuoi continuare a mangiare zucchero?

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ATTIVITA’ FISICA

La maggior parte degli ultracentenari non ha mai fatto sport seriamente, sono state persone

attive, ma raramente dei grandi sportivi; oggi non esistono ultracentenari che abbiano vinto

una medaglia olimpica. Questo per sottolineare cosa? Che se la genetica e lo stile di vita

sono dalla vostra parte, per essere magri ed in forma non serve fare sport.

Fatta queste breve premessa, se siete nella media e fate anche un lavoro sedentario

ottenere buoni risultati solo con l’alimentazione diventa difficile e poco duraturo nel tempo.

Senza attività fisica dovete puntare tutto sull’alimentazione, vuol dire che non ci sono

margini di errore e c’è il rischio di pagare caro ogni singolo sgarro, ergo ne conviene che

l’attività fisica è molto importante, non solo per quanto appena esposto, ma anche per

un’altra ragione. La maggior parte di voi pensa che il motivo principale sia il fatto di

aumentare il dispendio energetico (fattore utile ma non essenziale), l’attività fisica conta

soprattutto perché serve a indirizzare i macronutrienti ai muscoli e non agli adipociti. Senza

movimento la massa magra negli anni andrà incontro ad un depauperamento (dato dal

calo ormonale) e così ci sarà sempre meno tessuto antagonista delle cellule grasse.

Ritornando agli ultracentenari, la loro particolare genetica gli consente di avere un profilo

ormonale migliore dei propri coetanei, con un asse insulino/leptina/adiponectina/tiroide

favorevole al mantenimento della massa magra. Da quanto detto capite quanto è

importante la genetica?

Va bene fare sport, ma quale e quanto sport fare? Dipende dalla propria morfologia.

L’attività fisica deve essere funzionale, c’è un allenamento adatto a ciascun morfotipo,

una persona è portata a scegliere l’attività fisica nella quale tende a emergere proprio

perché enfatizza le sue caratteristiche predominanti.

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L’esercizio fisico praticato secondo criteri personalizzati e finalizzato alla propria morfologia

permette di fare meno fatica, di allenarsi di meno ma di ottenere più risultati. Inoltre,

l'attività fisica deve essere finalizzata all'obiettivo da raggiungere, e va sempre combinata

ad un’alimentazione adeguata a quello che si sta facendo. Molti dei miei clienti non

riescono a trovare il tempo o la forza per fare attività fisica, la realtà è che oggi, in effetti,

con la vita che si fa , è sempre più difficile trovare il tempo.

Il mio consiglio, ovviamente, rimane quello di cercare di dedicare almeno una mezz’ora tre

volte alla settimana ad una passeggiata o una corsetta ma, se questo proprio risulta essere

impossibile, allora dovremmo cercare di restare magri e in forma puntando tutto,

completamente, solo sull’alimentazione.

INTEGRATORI

Con la dieta vogliamo curare tutto: i tumori, l’insonnia, l’obesità, la schizofrenia,

l’epilessia. A momenti ci mettiamo in lizza per risolvere i problemi economici su scala

mondiale. E l’esercizio? Il sonno? Lo stress?

Il fatto che passiamo due terzi delle nostre giornate tappati in una stanza davanti a un PC e

la sera andiamo a letto più spesso con il nostro smartphone che con i nostri partner?

E la lontananza dei nostri cari?

E l’ambiente di cemento in cui

viviamo? E l’inquinamento

ambientale?

Quello sonoro?

Quello

luminoso?

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Perché tralasciamo tutti questi aspetti?

Leggete il libro “Perché alle zebre non viene l’ulcera” e capirete che ognuno di questi

fattori,compresa la dieta, è solo una macchiettina nel grande quadro, condizione

necessaria perché si verifichino determinati fenomeni, ma non affatto sufficiente.

Cosa c’entra questo con gli integratori?

C’entra moltissimo: abbiamo creato dei gap, a volte minimi, a volte enormi, che ci separano

da uno stato di salute ideale. Questi gap cerchiamo di compensarli con le poche cose che

crediamo siano sotto il nostro controllo. Non possiamo fermare l’inquinamento (almeno non

su larga scala) ma possiamo decidere cosa fare entrare nel nostro corpo. Il punto è che

abbiamo creato questi “buchi” non solo dal punto di vista degli stressor che influiscono su

di noi (aumentandoli o rendendoli più incisivi), ma anche sui fattori che possono

proteggerci da tali stressor (diminuendoli o rendendoli meno efficaci). Per intenderci con un

esempio: abbiamo creato una vita lavorativa sempre più stressante, ma abbiamo anche

creato cibi con sempre minori quantità di - per citarne uno – magnesio (che aiuterebbe a

rilassarci e combattere lo stress).

E non importa che voi abbiate il vostro orticello o compriate dalla grande distribuzione: i

nutrienti contenuti in determinati alimenti 50 anni fa, sono presenti in quantità molto inferiori

oggi, negli stessi alimenti.

Ecco perché alcuni integratori sono diventati “essenziali”, al punto che non è neppure più

possibile definirli integratori ma più che altro “NUTRICEUTICI”.

La cosa è un po’ strana (apparentemente): come fanno polveri, compresse e pillole ad

essere sostanze essenziali, da assumere vita natural durante? Togliamoci un attimo il velo

di ipocrisia che caratterizza l’uomo occidentale e ragioniamo: lo smartphone e Facebook

sono ormai diventati dei prolungamenti di noi stessi; li utilizziamo ogni giorno, quasi

fossero elementi vitali ed essenziali per la nostra esistenza e, in un certo senso, in questo

mondo (occidentale), lo sono.

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Immaginate la vita senza cellulare e senza comunicazione: saremmo ridotti a un pugno di

individui in zone isolate che si odiano e finiscono per scannarsi a vicenda. Queste

invenzioni fanno parte di un’evoluzione che non è del tutto negativa; ha risvolti di entrambi

i tipi, anche positivi: Facebook può velocizzare il nostro lavoro e quindi ridurre lo stress di

un carico eccessivo su di noi, metterci in contatto con i nostri parenti e quindi permetterci

di non subire la perdita emotiva che deriverebbe dal sapere di non poter più sentire una

persona cara. Perché non si possono considerare gli integratori (alcuni integratori, quelli

“essenziali”) allo stesso modo? Non farlo è solo una acritica (o poco intelligente) presa di

posizione nella speranza che così facendo si continui ad essere “naturali”, quando magari

fino al giorno prima si consumavano hamburger di carne processata, patatine o anche

alimenti apparentemente salubri, come i succhi di frutta o i crackers... Mettetevi in testa

che “mangiare naturale” non può più esistere nel mondo che abbiamo creato.

Un giorno, forse, la nostra specie avrà subìto cambiamenti genetici che permetteranno di

rispondere adeguatamente a tossine, inquinanti e pesticidi e mangiare arsenico sarà

diventato “naturale”. Per ora, il nostro DNA non è ancora “pronto”, i cambiamenti sono stati

troppo veloci, quindi il cibo naturale non esiste e questo crea un gap, che in qualche modo

dobbiamo compensare (con l’utilizzo sapiente e razionale degli integratori alimentari e i

supplementi nutrizionali). Per quanto vi sforziate di mangiare bene siete sempre carenti di

ad. esempio - vitamina D? Indovinate un po’ cosa dovete fare per risolvere la questione,

specie se siete lavoratori da ufficio 8 ore al giorno e vi esponete al sole solo due settimane

all’anno... Avete capito bene, integrare con vitamina D.

Se fate sport, sappiate che il vostro gap tra alimentazione e stato di forma e salute ideale è

molto più ampio. Non siamo nati per avere livelli di grasso corporeo del 5-6% o eseguire

100 Thruster in 15 minuti. Se volete farlo, sappiate che questo bisogno non riuscirete a

colmarlo solo con gli alimenti, specie se oltre allo sport avete una vita fatta di doveri e

piaceri, con il vostro lavoro, la vostra famiglia, i vostri hobby. Perciò, prendete i vostri

integratori nei tempi e nei modi giusti facendovi consigliare

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DIGIUNO INTERMITTENTE

Il digiuno intermittente è una pratica molto famosa, usata soprattutto per perdere peso,

migliorare la salute e ottenere altri benefici. Molti studi hanno dimostrato i benefici del

digiuno intermittente, ma è necessario adottare tutte le precauzioni per evitare di correre

rischi inutili.

Si riferisce ad uno schema alimentare che prevede cicli di digiuno con periodi di normale

dieta.

Quello più popolare è:

Metodo 24: Si tratta di un digiuno che dura 24 ore, da effettuare una o due volte a

settimana. Si smette di mangiare a cena e si riprende durante la cena del giorno dopo.

Questo non vuol dire che non si mangia nulla per 24 ore, il mio consiglio è di magiare frutta

fresca, frullati o spremute. In genere 1 frutto medio ogni 3 ore.

Utilissimo, come già ampiamente spiegato, effettuare questo giorno di digiuno dopo

un pasto libero.

I benefici più importanti del digiuno intermittente sono:

•Ormone della crescita: i livelli di questi ormoni aumentano durante la dieta. Ciò ha benefici

sia per la perdita di peso che per il guadagno muscolare.

Insulina: la sensibilità ad essa aumenta, e i suoi livelli cadono drasticamente. Un

bassolivello di insulina nel sangue fa sì che si depositi meno grasso nel nostro corpo.

•Riparazione cellulare: quando si digiuna le cellule cominciano un processo di auto-

riparazione. Ciò include l‛autofagia: le cellule processano ed eliminano le proteine vecchie e

disfunzionali che si accumulano in esse.

•Geni: avvengono dei cambiamenti nella funzione dei geni associati alla longevità e alla

protezione contro le malattie.

Metabolismo: il digiuno intermittente può accelerare leggermente il metabolismo, e ci

permette di ingerire meno calorie.

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• Colesterolo: durante il digiuno si riducono i livelli di trigliceridi e colesterolo LDL.

Si deve astenere dall‛effettuare il digiuno intermittente chi soffre di diabete, chi ha la

pressione bassa, chi sta prendendo medicine, chi è sottopeso, chi soffre di disturbi

alimentari, donne in gravidanza, allattamento o con problemi di fertilità. Consulta comunque

il medico prima di cominciare un ciclo di digiuno intermittente.

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BIBLIOGRAFIA

Ebook oukside

La dieta.com e il dimagrimento localizzato – Massimo Spattini

Dalle calorie alle molecole – Pier luigi Rossi