F O R M A Z CORSO DI FORMAZIONE ED ...F O R M A Z I O N E E N E R G Y M A N A G E R S Legge 23...
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
POLITICHE ENERGETICHESCENARI GLOBALI ENERGETICI E DI EMISSIONI
LA FUNZIONE DELL’ENERGY MANAGER EDELL’ESPERTO IN GESTIONE DELL’ENERGIA
DALL’ENERGY MANAGER AI FORNITORI DI SERVIZI ENERGETICI CERTIFICATII SISTEMI DI GESTIONE ENERGIA
Ing. Sergio CamillucciENEA
CORSO DI FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
PER ENERGY MANAGERS(Ai sensi della legge n. 10/91 – Art. 19)
ePER ESPERTI IN GESTIONE DELL’ENERGIA
(Decreto legislativo 30 maggio 2008 n. 115 – Art. 16)
In collaborazione con
Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energiae lo sviluppo economico sostenibile
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www.enea.it
chi è e cosa fa?
Agenzia nazionaleper le Nuove tecnologie, l'Energia e lo sviluppo economico sostenibile
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Con l’insediamento del Commissario e dei sub Commissari,avvenuto il 15 settembre 2009, ha preso avvio l’Agenzia
nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppoeconomico sostenibile (ENEA) prevista dall’articolo 37
della Legge n. 99 del 23 luglio 2009.
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Legge 23 luglio 2009, n. 99"Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché
in materia di energia"pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 176 del 31 luglio 2009
Supplemento ordinario n. 136…
Art. 37.(Istituzione dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia
e lo sviluppo economico sostenibile - ENEA)1. È istituita, sotto la vigilanza del Ministro dello sviluppo economico,
l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economicosostenibile (ENEA).
2. L'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppoeconomico sostenibile (ENEA) è un ente di diritto pubblico finalizzato alla
ricerca e all'innovazione tecnologica nonché alla prestazione di servizi avanzatinei settori dell'energia, con particolare riguardo al settore nucleare, e dello
sviluppo economico sostenibile.3. L'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico
sostenibile (ENEA) opera in piena autonomia per lo svolgimento delle funzioniistituzionali ad essa assegnate, secondo le disposizioni previste dal presente
articolo e sulla base degli indirizzi definiti dal Ministro dello sviluppo economico,d'intesa con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e
con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.…
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Il decreto legislativo del 30 maggio 2008 n. 115, pubblicato sulla G.U. n. 154 del 3 luglio 2008, “Attuazione della direttiva
2006/32/CE relativa all’efficienza degli usi finali dell’energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CE”,
attribuisce all’ENEA le funzioni di “Agenzia Nazionale per l’Efficienza
Energetica”.Per lo svolgimento di queste funzioni
è sta istituita l’Unità Tecnica EfficienzaEnergetica
ALL’ENEA LE FUNZIONI DI AGENZIA NAZIONALE PER L’EFFICIENZA ENERGETICA
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Ci occupiamo di formazione ed aggiornamento professionale nel settore dell’ Energy Management in coerenza alla
nostra mission:
NUOVE TECNOLOGIE, ENERGIA,SVILUPPO ECONOMICO SOSTENIBILE
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A chi è rivolto il corso?
A coloro che hanno la responsabilità o comunque si occupano dellagestione di rilevanti consumi energeticie della spesa correlata energetica,tenendo conto anche delle implicazioninormative ed ambientali.
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Quindi il corso è rivolto alla figura del “Responsabile per l’uso razionale
dell’energia”,correntemente noto come
Energy Manager, quale risulta definito dall’art. 19 della legge
10/1991, per le utenze energetiche di maggiore entità presenti in tutti i settori di
attività (industria, servizi, Pubblica Amministrazione, residenziale, ecc.)
A chi è rivolto il corso?
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I soggetti tenuti alla nomina dell’E.M.sono quelli con consumi annui in fonti
primarie:
• 10.000 tep industria• 1.000 tep altri settori
• Valori minimi d’obbligo, che non escludono la “convenienza” della nomina a livelli inferiori di consumi energetici annuali
• Sono previste Sanzioni per la mancata nomina
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Per ricordare: TEP(Tonnellata Equivalente di Petrolio)
Si può considerare che 1 TEPcorrisponda a circa:
980 Kg di gasolio1.200 mc di gas naturale4.500 kWhe
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Dispense e testi per il corso
Data l’evoluzione continua delle materie di interesseper l’Energy Manager e l’ampiezza dei temi datrattare, e tenendo conto soprattutto che intendiamodare un taglio professionale ai nostri corsi, nonabbiamo ritenuto proficuo prefabbricare un grossotesto unico, omnicomprensivo ma statico. Neverrebbe fuori un’enciclopedia tecnica, in molte partisempre in rincorsa, ma arretrata.
La documentazione viene fornita su CD
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Ricordiamo il questionario di valutazione sul corso
Si prega di compilarlo l'ultimo giornoprima della fine del corso.
Consente ai partecipanti di esprimere illoro gradimento o meno sul corso esulle lezioni presentate, al fine di unmiglioramento dei futuri corsi.
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Ricordiamo inoltre,relativamente ai seminari tematici
programmati nell’anno in corso, che:
Ai partecipanti ad un corso ENEA per ENERGY MANAGER viene data l’opportunità di partecipare ad una delle giornate seminariali organizzate nell’ambito dei diversi corsi svolti nell’anno corrente.
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MOTIVAZIONI GENERALISULL’IMPORTANZA DELL’ENERGY
MANAGEMENT:
Energy ManagerEsperti in Gestione Energia (EGE)Società Servizi Energetici (ESCO)Sistemi di Gestione Energia (SGE)
STRATEGIE LEGISLATIVEEUROPEE E NAZIONALI
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Se tutte le riserve sfruttabili saranno bruciate...( Reserves Gtoe, Emissions GtC )
TOTAL WORLD RESERVES
141 140 5440
100
200
300
400
500
600
700
OIL NATURAL GAS COAL
Gt
EMISSIONS
88 540116
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CONSIDERAZIONI SUGLI SCENARI DELL’ IEA
E’ basato su una proiezione di come i mercati dell’energiapotrebbero evolvere nel caso I governi si limitassero arealizzare solo quelle azioni che hanno già dichiarato divoler attuare (BaU-Business as Usual).
Tiene conto delle politiche energetiche che i governi hannogià consolidato.
E’ basato su uno sviluppo lento delle tecnologie efficienti.
Lo scenario “di riferimento”
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Lo scenario “alternativo”per rinnovabili, ed efficienza energetica
per i paesi OECD(Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico)
Si basa su uno sviluppo accelerato delle tecnologie, considera l’impatto di nuove politiche e misure, già adottate ma soprattutto di quelle in via di approvazione o elaborazione da parte dei paesi OECD relativamente al mercato dell’energia, alla riduzione del consumo di combustibili ed alla riduzione delle emissioni, come ad esempio le direttive dell’UE:
- 2001/77/CE sulla promozione dell’energia elettrica da FER- 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia- 2004/8/CE sulla promozione della cogenerazionee relativi decreti di recepimento degli stati membri.
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1
10
100
kWh
cost
s in
Eur
o ce
nts
Installed capacity in kWh pro capite1 10 100 1000
Bioelectricity
199820102020
Geothermal
Small hydro
Solar photovoltaics
Solar thermal
Wind
Fonte
Curve di apprendimento delle tecnologie (FER)
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Fonte: ENEA REA 2007 – Elaborazione ENEA da Energy Technology Perspectives, IEA 2008
Efficienza Energetica e FER incideranno per il 64%
Incidenza percentuale delle tecnologie nella riduzione delle emissioni serra al 2050 nello scenario alternativo.
Emissioni diCO2 al 2050 da 62 Gt (scenario di riferimento) a 14 Gt (scenario altrnativo)
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– stabilizza o diminuisce la dipendenza dall’estero;– contribuisce alla riduzione dell’inquinamento;– consente di evitare la costruzione di nuove centrali e
reti di trasporto e distribuzione;– contribuisce alla creazione di nuovi posti di lavoro e
nuove attività, coinvolgendo le aziende italiane che operano nel settore;
– fa risparmiare denaro;– consente di ottenere benefici in termini di immagine;– promuove uno sviluppo sostenibile delle risorse.
OPPORTUNITA’ GENERATE DALL’EFFICIENZA ENERGETICA
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- protezione dell’ambiente
- sicurezza degli approvvigionamenti
- natura diffusa che coniuga produzione di energia e gestione del territorio(“pensare globalmente, agire localmente”)
- maggiore competitività nazionale
- benefici occupazionali
OPPORTUNITA’ GENERATE DALLO SVILUPPO DELLE FER
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DIPENDENZA ENERGETICA DELL’ITALIA
84% DEL FABBISOGNO NAZIONALE
CON IL 70% DEL FABBISOGNO ENERGETICO COPERTO
DA IMPORTAZIONI DIPETROLIO E GAS
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BILANCIOENERGETICOELETTRICONAZIONALE
Fonte: Terna
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PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FER IN ITALIA NEL 2010:
OLTRE 73 TWhTotale di energia elettrica richiesta 2010:
326 TWh
OCCORRE NOTARE CHE CIRCA IL 68%DELLA PRODUZIONE DA FER
E’ DOVUTO ALLA FONTE IDROELETTRICA !
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La rete elettrica di dopodomani(MIX CENTRALIZZATO/DISTRIBUITO)
Centrale Transformatori
Sottostazione didistribuzione
Stazionericevente
Sottostazione didistribuzione
Sistemi digitalidi monitoraggioe gestione dellapotenza)
Batteries
Fuel Cells
Celle Fotovoltaiche
FuelCell
Sottostazione didistribuzione
Industriale CommercialeResidenziale
Micro-Turbina
Turbina a gas
Automobilia Fuell Cell
Turbina a gas
Applicazioni “Hi-Tech”
ComputerCorporation
Fonte
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GLI OBIETTIVI UE AL 2020 (Bruxelles, 8-9 Marzo 2007)
- 20%: il contributo delle FER nel totale dei consumienergetici dell’UE (vincolante: oggi il contributo è parial 7.5%)
- 20%: il risparmio nei consumi energetici rispetto alleproiezioni al 2020 contenute nel Libro Verde sull’efficienzaEnergetica (risparmi di 40 Mtep in energia primaria)
- 20%: la riduzione delle emissioni di gas climalterantirispetto al 1990
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IL PIANO D’AZIONE ITALIANO PER L’EFFICIENZA ENERGETICA
La Direttiva europea n. 32 del 2006 sull’efficienza energetica negli usi finali e sui servizi energetici richiede agli Stati membri di adottare un obiettivo nazionale indicativo di risparmio energetico – al 2016, nono anno di applicazione della stessa Direttiva – pari al 9% dell’ammontare del consumo di riferimento, rappresentato dalla media dei consumi nei settori di uso finale nei cinque anni precedenti l’emanazione della Direttiva.Il PAEE presentato alla CE a luglio 2007 ha previsto la predisposizione di misure per:
9,6% di risparmio energetico annuale entro il 2016 (circa 11 Mtep)(126.327 GWh/anno).3% di risparmio energetico annuale entro il 2010 (circa 3 Mtep)(35.658 GWh/anno).
Secondo lo schema fornito dalla Commissione UE, il documento si articola in 5 sezioni corrispondenti al settore residenziale, terziario, industriale (non ETS), trasporti e pubblico;La quasi totalità delle misure considerate ha come denominatore comune l’obiettivo della promozione di una o più tecnologie.
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PAE 2007: PROVVEDIMENTI E MISURE MESSE IN ATTO
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PAE 2007: RISPARMI ENERGETICI CONSEGUITI AL 31/12/2010
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OBIETTIVI PREVISTI DAL PIANO NAZIONALEDI EFFICIENZA ENERGETICA AL 2016
Risparmi di 11 Mtep in energia primaria
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DAL RAPPORTO ANNUALE EFFICIENZA ENERGETICA – ENEA 2012
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DAL RAPPORTO ANNUALE EFFICIENZA ENERGETICA – ENEA 2012
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DAL RAPPORTO ANNUALE EFFICIENZA ENERGETICA – ENEA 2012
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DAL RAPPORTO ANNUALE EFFICIENZA ENERGETICA – ENEA 2012
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DAL RAPPORTO ANNUALE EFFICIENZA ENERGETICA – ENEA 2012
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Studio CONFINDUSTRIAcon la collaborazione di ENEA e
CESI RICERCA
Analisi dei potenziali risparmi derivanti dall’adozione delle tecnologie efficienti
> si è fatto riferimento alle tecnologie già applicabili
> si sono evidenziati i risparmi addizionali(definizione della baseline) - Direttiva CE 2006/32
Fonte: CESI RICERCA
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Fonte: CESI RICERCA
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ATTENZIONE PARTICOLARE AIMOTORI ELETTRICI !
I motori elettrici nella loro vita costano il 2-3% perl’investimento iniziale ed il 95-96% per la relativa
bolletta elettrica
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Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico
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CONSIDERAZIONI GENERALI PER UNA STRATEGIAENERGETICO-INDUSTRIALE
- Occorre che la Politica fornisca un quadro generale esistemico di regole.
- Il settore energetico è un settore caratterizzato da elevatiinvestimenti; gli investimenti si fanno solo se c’è certezza delfuturo.
- Con gli incentivi ci siamo concentrati su alcune fontirinnovabili, trascurando le altre fonti rinnovabili e l’efficienzaenergetica.
- Occorre ripensare una strategia integrata per l’EfficienzaEnergetica e le FER in Italia; In Cina, la prima voce diinvestimento per il Governo è l’Efficienza Energetica.
- Non si può fare politica energetica se non si fa un’adeguatapolitica industriale.
- Se incentiviamo Efficienza Energetica e FER dobbiamoesigere conseguenti ricadute industriali.
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EUROPE ENERGY ROADMAP 2050Dicembre 2011
ENERGY ROADMAP:
Legame tra l’obiettivo comunitario di ridurre dell’80% leemissioni inquinanti entro il 2050 e la completadecarbonizzazione della produzione energetica …
… solo se saremo in grado di produrre energia ad impatto zeroil livello complessivo delle emissioni potrà subire unariduzione drastica !!!
Il nuovo modello energetico si fonda su:
- efficienza e riduzione dei consumi- aumento della quota prodotta da fonti rinnovabili- sviluppo delle tecniche di cattura e stoccaggio di CO2
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TABELLA DI MARCIA AL 2050
270 miliardi di Euro anno durante il periodo 2010-2050,equivalente all’ 1.5% del PIL (investimento totale = 19% del PILnel 2009), di cui:
- Costruzioni (edifici ed elettrodomestici) Euro 75 mld- Trasporti (veicoli ed infrastrutture) Euro 150 mld- Energia (produzione elettrica, rete) Euro 30 mld
Nota:
- Investimento nella economia e occupazione dell’UE, non èun costo
- R&S e messa in atto per tempo sono cruciali
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LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA SULL’EFFICIENZA ENERGETICA2012/27/UE
Vengono stabiliti precisi limiti al consumo energeticocomplessivo nell’UE, una serie di date entro le quali gli Statimembri dovranno raggiungere certi obiettivi ed un quadro dimisure per la promozione dell’efficienza energetica nell’UE invista dell’obiettivo del miglioramento del 20% dell’efficienzaenergetica.
La direttiva chiede agli Stati membri di risparmiare energiafissando obiettivi nazionali e prevedendo un piano d’azione perl’efficienza energetica da presentare ogni tre anni (nel 2014, nel2017 e nel 2020).
Nel definire tali obiettivi gli Stati membri tengono conto delfatto che nel 2020 il consumo energetico dell’Unione non deveessere superiore a 1.474 Mtoe di energia primaria.
Gli obiettivi non saranno vincolanti.
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Fonte: DG Energia – Commissione Europea
PERCHE’ UNA NUOVA DIRETTIVA UE SULL’EFFICIENZA ENERGETICA 2012/27/UE
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PERCHE’ UNA NUOVA DIRETTIVA UE SULL’EFFICIENZA ENERGETICA 2012/27/UE
Fonte: DG Energia – Commissione Europea
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IL RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA UE SULL’EFFICIENZA ENERGETICA 2012/27/UE
Fonte: MiSE
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IL RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA UE SULL’EFFICIENZA ENERGETICA 2012/27/UE
Fonte: MiSE
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LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA SULL’EFFICIENZA ENERGETICA2012/27/UE
Ristrutturazioni di immobili
Gli stati membri stabiliscono una strategia a lungo termine permobilitare investimenti nella ristrutturazione del parco nazionale diedifici residenziali e commerciali sia pubblici che privati. Talestrategia comprende:
a) Una rassegna del parco immobiliare nazionale fondata, se delcaso, su campionamenti statistici;
b) L’individuazione di approcci alle ristrutturazioni efficaci in terminidi costi, pertinenti al tipo di edificio e alla zona climatica;
c) Politiche e misure volte a stimolare ristrutturazioni degli edificiprofonde ed efficaci in termini di costi, comprese profonderistrutturazioni per fasi;
Ambiti di azione
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LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA SULL’EFFICIENZA ENERGETICA2012/27/UE
Segue: Ristrutturazioni di immobili
d) una prospettiva rivolta al futuro per guidare le decisioni diinvestimento dei singoli individui, nel settore dell’edilizia e delleistituzioni finanziarie;
e) Una stima fondata su prove del risparmio energetico atteso,nonché dei benefici in senso lato.
Una prima versione della strategia è pubblicata entro il 30 aprile 2014e successivamente aggiornata ogni 3 anni e trasmessa allaCommissione nel quadro dei piani d’azione nazionali per l’efficienzaenergetica.
Ambiti di azione
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LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA SULL’EFFICIENZA ENERGETICA2012/27/UE
Ruolo esemplare degli edifici degli enti pubbliciOgni anno dovrà essere ristrutturato e reso energeticamente efficienteil 3% della superficie degli immobili posseduti dalle amministrazionipubbliche centrali. La norma si applicherà agli edifici con unasuperficie superiore ai 550 mq e, dal luglio 2015 a quelli di 250 mq.
UtilitiesA partire dal 2014 i distributori di energia e le società di vendita dienergia al dettaglio dovranno conseguire risparmi energetici annuipari all’1,5% dell’energia venduta e distribuita.
Appalti pubblicigli Stati membri saranno tenuti ad assicurarsi che la pubblicaamministrazione centrale acquisti solo beni, servizi ed edifici conelevata prestazione energetica.
Ambiti di azione
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LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA SULL’EFFICIENZA ENERGETICA2012/27/UE
Audit energetici e sistemi di gestione dell’energia
- Gli Stati membri promuovono la disponibilità, per tutti i clientifinali, di audit energetici di elevata qualità, efficaci in rapporto aicosti e svolti in maniera indipendente da esperti qualificati e/oaccreditati secondo criteri di qualificazione.
- Gli Stati membri elaborano programmi intesi ad incoraggiare le PMIa sottoporsi a audit energetici e favorire la successiva attuazionedelle raccomandazioni risultanti da tali audit.
- Gli Stati membri elaborano inoltre programmi intesi asensibilizzare le famiglie ai benefici di tali audit attraverso servizidi consulenza adeguati.
Ambiti di azione
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LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA SULL’EFFICIENZA ENERGETICA2012/27/UE
Segue: Audit energetici e sistemi di gestione dell’energia
- Gli Stati membri garantiscono che le imprese che non sono PMIsiano soggette a un audit energetico svolto in manieraindipendente ed efficiente in termini di costi da esperti qualificatie/o accreditati entro il 5 Dicembre 2015 e almeno ogni 4 anni dalladata del precedente audit energetico.
- Le imprese che non sono PMI e che attuano un sistema di gestionedell’energia o ambientale, certificato da un organismoindipendente secondo le pertinenti norme europee o internazionali,sono esentate dai requisiti sopra espressi a condizione che gliStati membri assicurino che il sistema di gestione in questioneincluda un audit energetico sulla base dei criteri minimi (allegato)
Ambiti di azione
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LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA SULL’EFFICIENZA ENERGETICA2012/27/UE
Contatori intelligentiI paesi dell’UE devono garantire che, nella misura in cui siatecnicamente possibile e finanziariamente ragionevole, i clienti finalidi elettricità, gas naturale, teleriscaldamento, teleraffreddamento edacqua calda sanitaria siano dotati di contatori intelligenti che riportinoil consumo effettivo di energia.
Contabilizzatori di caloreEntro il 1° gennaio 2017, gli appartamenti con riscaldamentocentralizzato o serviti da teleriscaldamento, dovranno essere dotati dicontabilizzatori di calore.
Ambiti di azione
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LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA SULL’EFFICIENZA ENERGETICA2012/27/UE
Informazioni sui consumi in fatturaEntro il 1° gennaio 2015, ogni Stato membro dovrà assicurarsi che,attraverso le fatture di energia elettrica e gas, i clienti finali sianoinformati in modo chiaro e comprensibile sui loro consumi.
Cogenerazione e teleriscaldamentoGli Stati membri dovranno effettuare un’analisi dei costi-beneficinell’utilizzo della cogenerazione ad alto rendimento, delteleriscaldamento e raffreddamento efficiente in base alle condizioniclimatiche, di fattibilità economica ed idoneità tecnica.
Ambiti di azione
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LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA SULL’EFFICIENZA ENERGETICA2012/27/UE
Servizi energetici
Gli Stati membri promuovono il mercato dei servizi energetici el’accesso delle PMI a tale mercato:
a) diffondendo informazioni chiare e accessibili su contratti relativi aiservizi energetici e su strumenti finanziari, incentivi, contributi eprestiti per sostenere i progetti nel settore dei servizi di efficienzaenergetica;
b) incoraggiando lo sviluppo di marchi di qualità, tra l’altro, da partedi organizzazioni professionali;
Ambiti di azione
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LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA SULL’EFFICIENZA ENERGETICA2012/27/UE
Segue: Servizi energetici
c) Rendendo pubblici e aggiornando periodicamente un elenco difornitori di servizi energetici disponibili qualificati e/o certificati, opredisponendo un’interfaccia che consenta ai fornitori di servizienergetici di trasmettere informazioni;
d) Sostenendo il settore pubblico nell’esame delle offerte di servizienergetici, in particolare per gli interventi di ristrutturazioneedilizia, offrendo contratti di rendimento energetico, fornendoinformazioni sulle migliori pratiche per i contratti di rendimentoenergetico che includano, se disponibili, un’analisi costi-beneficibasata sull’approccio del ciclo di vita;
e) Effettuando, nell’ambito del piano d’azione nazionale perl’efficienza energetica, un esame qualitativo riguardante losviluppo attuale e futuro del mercato dei servizi energetici.
Ambiti di azione
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Fonte: DG Energia – Commissione Europea
SCADENZE DELLA NUOVA DIRETTIVA UE SULL’EFFICIENZA ENERGETICA 2012/27/UE
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PER UN’ORGANIZZAZIONE ATTUARE UN SGE
SIGNIFICA
EFFICIENZA ENERGETICARISPARMI ECONOMICI
COMPETITIVITA’
LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA SULL’EFFICIENZA ENERGETICA2012/27/UE
DA ENFASI AI SISTEMI DI GESTIONE ENERGIA (SGE)
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LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA SULL’EFFICIENZA ENERGETICA2012/27/UE
CORRELAZIONE: PATTO DEI SINDACI - PAES - SGE
E’ opportuno che gli Stati membri incoraggino i comuni e altrienti pubblici ad adottare piani di efficienza energetica integratie sostenibili come quelli adottati nell’ambito dell’iniziativa delPatto dei Sindaci.
Tali piani possono comportare risparmi considerevoli dienergia soprattutto se attuati mediante sistemi di gestionedell’energia che consentano agli enti pubblici interessati digestire meglio il loro consumo di energia.
E’ opportuno incoraggiare lo scambio di esperienze tra città ealtri enti pubblici sulle esperienze più innovative.
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LA STRATEGIA ENERGETICA NAZIONALE (SEN)
Le azioni proposte nella SEN – che guarda al 2020 comeprincipale orizzonte temporale di riferimento – puntano a far sìche l’energia non rappresenti più per il nostro Paese un fattorestrutturale di svantaggio competitivo e di appesantimento delbilancio familiare, tracciando un percorso che consenta alcontempo di mantenere e migliorare i nostri i nostri standardambientali e di sicurezza, grazie ad investimenti consistentiattesi nel settore.
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LA STRATEGIA ENERGETICA NAZIONALE (SEN)Obiettivi chiave al 2020
Persegue 4 obiettivi chiave al 2020:
1. COMPETITIVITA’: ridurre significativamente il gap di costodell’energia per i consumatori e le imprese, con ungraduale allineamento ai prezzi e costi dell’energia europei;
2. AMBIENTE E QUALITA’: raggiungere e superare gli obiettiviambientali previsti dal pacchetto 20-20-20 e mantenere altistandard di qualità del servizio;
3. SICUREZZA: continuare a migliorare la nostra sicurezza diapprovvigionamento, soprattutto nel settore gas e ridurrela dipendenza dall’estero;
4. CRESCITA: favorire la crescita economica sostenibilegrazie allo sviluppo del settore energetico.
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LA STRATEGIA ENERGETICA NAZIONALE (SEN)Priorità al 2020
Nel medio, lungo termine, cioè per il 2020, sono stateidentificate 7 priorità con misure ad hoc di supporto, giàavviate o in corso di definizione:
1. Promozione dell’efficienza energetica;
2. Sviluppo del mercato competitivo e hub del gas sud-europeo;
3. Sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili;
4. Sviluppo di un mercato elettrico completamente integrato a quelloeuropeo;
5. Ristrutturazione della raffinazione e della rete di distribuzione deicarburanti;
6. Produzione sostenibile di idrocarburanti nazionali;
7. Modernizzazione del sistema di governance.
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LA STRATEGIA ENERGETICA NAZIONALE (SEN)RISULTATI ATTESI AL 2020
• Allineamento dei prezzi all’ingrosso ai livelli europei per tutte lefonti energetiche: elettricità, gas e carburanti.
• Riduzione di circa 14 miliardi di euro/anno di fattura energeticaestera (rispetto ai 62 miliardi attuali), con la riduzione dall’84 al67% della dipendenza dall’estero, grazie a efficienza energetica,aumento produzione rinnovabili, minore importazione di elettricitàe maggiore produzione di risorse nazionali.
• 180 miliardi di euro di investimenti da qui al 2020, sia nella green ewhite economy (rinnovabili ed efficienza energetica), sia nei settoritradizionali (reti elettriche e gas, rigassificatori, stoccaggi, sviluppoidrocarburi). Si tratta di investimenti privati, in parte supportati daincentivi, dove si prevede un ritorno economico per il Paese.
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LA STRATEGIA ENERGETICA NAZIONALE (SEN)RISULTATI ATTESI AL 2020
• Riduzione di circa il 19% di emissioni di gas serra, superando gliobiettivi europei per l’Italia pari al 18% di riduzione rispetto alleemissioni del 2005.
• 20% di incidenza dell’energia rinnovabile sui consumi finali lordi(rispetto al circa 10% del 2010). Sui consumi primari energeticil’incidenza equivale al 23% e comporta una riduzione dall’86 al 76%nell’uso dei combustibili fossili: Inoltre, ci si attende che lerinnovabili diventino la prima fonte nel settore elettrico, al pari osuperando, leggermente il gas, rappresentando circa il 36-38% deiconsumi (rispetto al 23% del 2010).
• Riduzione di circa il 24% dei consumi primari rispettoall’andamento inerziale al 2020(ovvero, -4% rispetto al 2010),superando gli obiettivi europei di -20%, principalmente grazie alleazioni di efficienza energetica.
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
PIANO D’AZIONE ITALIANO PER L’EFFICIENZA ENERGETICAPAEE 2011-2016 (Luglio 2011)
Direttrici del nuovo Piano:
RISPARMIO ENERGETICO IN EDILIZIA
SVILUPPO DEL MECCANISMO DEI CERTIFICATI BIANCHI
INTERVENTI TECNOLOGICI ED ORGANIZZATIVI NEL SETTORE DEITRASPORTI
EFFICIENTAMENTO ENERGETICO NELL’INDUSTRIA E NEI SERVIZI
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
EFFICIENZA ENERGETICA
Azioni che consentono di ottenere gli stessi risultati con un minorconsumo di energia, grazie ad un uso più razionale delle risorse.
Migliorare l’efficienza energetica di un sistema significa agire condeterminazione su:
• Riduzione delle dispersioni
• Contenimento dei consumi
• Ottimizzazione dei contratti di fornitura di energia
E’ un percorso virtuoso che richiede costanza econtinuità !
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
IL VOLUME D’AFFARI DELLE ESCo IN ITALIA
Fonte: Energy Strategy Group
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
SMART GRID: VOLUMI ECONOMICI AL 2020
Fonte: Energy Strategy Group
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
IL FUTURO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA IN ITALIA
COME MIGLIORARE LE PRESTAZIONI DI EFFICIENZA ENERGETICA:
• NORMATIVA: ben definita e chiara con incentivi previsti per un arcotemporale sufficiente ad ammortizzare gli interventi;
• AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: Piani energetici e audit di qualitàsulle strutture, buon utilizzo dei Fondi UE;
• PROGETTISTI ED IMPRESE: competenze elevate, manodoperaformata e specializzata;
• ISTITUTI DI CREDITO: know how necessario ad accompagnare gliinvestimenti.
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
IL FUTURO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA IN ITALIA
NEI PERIODI DI CRISI ECONOMICA BISOGNA INVESTIRE INCONOSCENZA:
• Si migliorano le prestazioni;
• Si migliora il parco clienti;
• Si acquisisce l’approccio al miglioramento continuo;
• Si mantiene aggiornamento legislativo, normativo e tecnico;
• Si ha l’occasione di allargare gli ambiti di attività.
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
GREEN ECONOMYGli ambiti di sviluppo
Produzione eco-sostenibile: fenomeno globale per lo sviluppo
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
GLI STATI GENERALI DELLA GREEN ECONOMY (EcoMondo 2012):70 proposte per lo sviluppo della Green Economy
Le 70 proposte sono divise nei seguenti 8 gruppi:
I. Misure generali per una green economy
II. Sviluppo dell’ecoinnovazione;
III. Sviluppo dell’ecoefficienza, del riciclo e della rinnovabilità dei materiali;
IV. Sviluppo dell’efficienza e del risparmio energetico;
V. Sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili;
VI. Tutela e valorizzazione dei servizi degli ecosistemi;
VII. Sviluppo delle filiere agricole di qualità ecologica;
VIII. Sviluppo di una mobilità sostenibile.
Fonte: www.statigenerali.org
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Opportunità per gli Energy Managers
In questo contesto operativo, gli Energy Managerspossono giocare un ruolo fondamentale di interfacciae creazione di sinergie tra gli attori coinvoltiindividuando interventi e promuovendo l’utilizzo ditecnologie efficienti presso gli utenti finali.
Conseguentemente si aprono nuove opportunità perla professione dell’Energy Manager.
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
PROFESSIONI ED ORGANIZZAZIONI QUALIFICATE PER IL
RAGGIUNGIMENTO DEI RISULTATI ATTESI
---Dall’Energy Manager (EM)
all’Esperto in Gestione Energia (EGE),ai Servizi Energetici Certificati (ESCO),
ai Sistemi di Gestione Energia Certificati (SGE)
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
La figura dell’Energy Manager(Responsabile per la conservazione
e l’Uso Razionale dell’Energia)
nasce nell’industria sulla spintadelle crisi energetiche degli
anni ‘70
Energy Manager, professione “non nuova” ma che si rinnova continuamente: in “continua evoluzione”
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
LA PRIMA LEGGE CHE OBBLIGALA NOMINA DELL’ENERGY
MANAGER E’ LA 308/1982 (art. 22)
NON NE DEFINISCE I COMPITI !
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Funzione primaria dell’Energy Manager
Nella Legge 10/91 viene indicato che la principale funzione del Responsabile per la conservazione e
l’uso razionale dell’energia consiste nella predisposizione di bilanci energetici e nel
supporto al decisore sulle scelte da effettuare al fine dell’uso efficiente dell’energia
SI EVIDENZIA COSI’ LA POSIZIONEPROPOSITIVA DELL’ENERGY MANAGER!
La figura dell’Energy Managersi afferma con la legge 10/91
che ne definisce i compiti
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
SOGGETTI TENUTI ALLA NOMINADELL’ENERGY MANAGER:
Ai sensi dell’articolo 19 della Legge 10/91 tutti i soggetti consumatori di energia, pubblici o privati, con consumi annui, in fonti primarie, che superano le seguenti soglie:
• settore industriale 10.000 tep anno• altri settori 1.000 tep anno
sono obbligati, ogni anno, ad effettuare la nomina dell’ Energy Manager
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Quando si deve attuare e comunicare la nomina del Responsabile per laConservazione e l’Uso Razionale dell’Energia (Energy Manager)
- Data 30 aprile- Frequenza annuale ripetuta- Modulo per la comunicazione:All. 1 alla circolare n. 226/F - Legge 10/91
- Chi comunica ed a chi: Il soggetto tenuto alla nomina dell’E.M (ente pubblico e privato)ne comunica il nominativo al MSE tramite laFIRE.
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
2.070
Energy Managers nominati in Italia
• 860 nei settori energia, agricoltura ed industria
• 836 nel settore residenziale, servizi e Pubblica Amministrazione
• 374 nel settore dei Trasporti
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Ci sono opportunità soprattutto negli Enti Locali
Un Comune con più di 10.000 abitanti presenta consumi energetici già superiori ai 1.000 tep(circa 900.000 – 1 Milione Euro/anno)
Tenendo conto che in Italia i Comuni con queste caratteristiche sono circa 1.064, le 150 nomine rappresentano solamente il 14-15%.
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Dove alcuni riferimenti . . .
I principali riferimenti alla legge sopra menzionata edalle circolari correlate del Ministero dell’Industria si
possono trovare anche nelle prima parte dellapubblicazione periodica annuale della FIRE:
“I RESPONSABILI PER L’USO DELL’ENERGIAIN ITALIA - Elenco nominativi”
www.fire-italia.it
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
FIRE
Pubblicazione annuale per conto del Ministero S. E
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Compiti ed obiettivi dell’ENEA
All’ENEA è stato affidato il compito della formazione e dell’aggiornamento
professionale per gli energy manager(art. 19 Legge 10/91).
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
trasmettere le conoscenze aggiornate e fornire gli strumenti conoscitivi ai professionisti, per svolgere correttamentela funzione dell’Energy Management
quindi• capacità propositive• competenze tecniche,
gestionali, interdisciplinarie di comunicazione
• visione larga della funzione che definiamo appunto “manageriale”,
• in posizione di responsabilità che riteniamo debbano essere a livello di staff alla direzione
Ci diamo comeObiettivo fondamentale:
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Non esiste un ALBO DEGLI ENERGY MANAGERS
Non c’è un esame “accademico” da superare
NOTA
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Alla fine del corso verrà rilasciato ai partecipanti l’
Attestato di PARTECIPAZIONE
certificato dall’ENEA, inteso come Ente pubblico che ha il mandato di legge, non esclusivo ma esplicito, di svolgere la formazione a favore degli Energy Managers.
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Presenze al corsoIl rilascio dell’Attestato esige la partecipazione al corso, quindi è
rigorosamente richiesta, nell’interesse dei partecipanti, la
presenza alle lezioniche risulta anche dalla
firma quotidiana del registro delledelle presenze.
Ho pagato, mi dai l’Attestato? No, se non ci sei!
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
… e soprattutto intendiamoFornire contenuti professionali
interdisciplinari realie
documentare la partecipazione volontaria a:
Corso di alto livello interdisciplinare:
• organizzato da un ente pubblico nazionale super partescome l’ ENEA;
• in collaborazione con la FIRE – Federazione per l’usorazionale dell’energia
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Verso la Certificazione dell’Esperto in Gestione dell’Energia
articolo 16 del decreto legislativo 30 maggio 2008 n. 115Norma UNI CEI 11339
---Verso i Sistemi di Gestione Energia
(SGE)articolo 16 del decreto legislativo 30 maggio 2008 n. 115
Norma UNI CEI EN 16001Dal 17 giugno 2011 Norma internazionale ISO 50001
L’evoluzione
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
L’articolo 16 del decreto legislativo 30 maggio 2008 n. 115, diattuazione della direttiva 2006/32/CE concernente l’efficienzaenergetica negli usi finali dell’energia ed i servizi energetici
prevede che, allo scopo di promuovere un processo diincremento del livello di qualità e competenza tecnica per i
fornitori di servizi energetici, a seguito dell’adozione di appositanorma UNI-CEI, il Ministro dello Sviluppo Economico approvi
una procedura di certificazione volontaria per le ESCO e per gliEsperti in Gestione dell’Energia (soggetti che hanno le
competenze, l’esperienza e la capacità necessarie per gestirel’uso efficiente dell’energia in modo efficiente).
Decreto Legislativo 30 maggio 2008, n. 115
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
VERSO LA CERTIFICAZIONE DELL’ENERGY MANAGER(o dell’Esperto in Gestione dell’Energia)
EventualeFormazione telematica
propedeutica
Formazione/Aggiornamentoin aula
CERTIFICAZIONEFIGURA PROFESSIONALE
Verifica titoli/esperienzaESAME FINALE
Vedi www.secem.eu
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
La certificazione di professionisti Esperti in Gestione dell' Energiaconsente:
• al professionista: di vedere comprovato il proprio livello dipreparazione e di poter pertanto garantire le necessarie conoscenzedei processi, il rispetto scrupoloso delle leggi applicabili oltre che ilperseguimento dei programmi, obiettivi ed accordi nazionali edinternazionali in merito.
• alle organizzazioni: la garanzia di potersi avvalere di specialisti dielevata e verificata esperienza e capacità tecnico/professionale ingrado di supportarli in ogni attività attinente l’uso razionale esostenibile dell’energia e le Fonti Energetiche Rinnovabili.
PERCHE’ CERTIFICARSI
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
La FIRE ha avviato, attraverso la creazione di una apposita strutturadenominata SECEM (Sistema Europeo per la Certificazione inEnergy Management), le procedure per la certificazione volontariadella figura dell’Esperto in Gestione dell’Energia (EGE), secondo lanorma UNI CEI EN ISO/IEC 17024 (Requisiti generali per organismiche operano nella certificazione delle persone) ed in linea conquanto indicato all'articolo 16 delD.Lgs. 30 maggio 2008, n. 115.
La certificazione degli Esperti in Gestione dell’Energia
Sul sito www.secem.eu sono riportate informazioni riguardanti gli obiettivi ed il percorso di certificazione degli Esperti in Gestione dell’Energia.
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
a) Energy ManagersLegge n. 10/91(CIRCOLARE DEL MINISTERO DELL’INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E DELL’ARTIGIANATO DEL 2 MARZO 1992, N. 219/F)
b) Esperti in Gestione dell’EnergiaDecreto Legislativo n. 115, 30 maggio 2008.(DALL’ART. 16 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 115 DEL 30 MAGGIO 2008) “Qualificazione dei fornitori e dei servizi energetici
Energy Managers ed Esperti in Gestione dell’Energia:chiarimenti sulle due figure professionali
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Le due figure professionali E.M ed EGE esisteranno in parallelo. La prima, nominata dall’Organismo interessato, continuerà a svolgere la propria attività di professionista interno o esterno all’Organismo stesso con i compiti indicati nella circolare 2 MARZO 1992, N. 219/F, allegata alla Legge 10/91.
Tale figura potrà essere interessata o meno a certificare le proprie competenze in materia energetica, specie nel caso della libera professione, e quindi aderire al processo di certificazione volontaria di cui all’art. 16 del D.lgs N.115/08.
In generale, la figura certificata come esperto in gestione dell’energia potrà svolgere anche funzioni diverse da quelle dell’E.M L.10/91, come ad esempio operare all’interno di una ESCO.
Sia l’E.M. che l’EGE si configurano naturalmente come soggetti responsabili del Sistema di Gestione dell’Energia (SGE) previsto dalla norma UNI/CEI EN 16001/2009.
Energy Managers ed Esperti in Gestione dell’Energia:chiarimenti sulle due figure professionali
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
I corsi ENEA per Energy Manager, ai sensi dell'art. 19 della legge10/91, supportano i partecipanti a svolgere la professione di EnergyManager (a), mediante l’aggiornamento su legislazione, normativa,metodologie e tecnologie, ed offrono una formazione su temi specificidi energy management sia a chi è nominato, sia a chi intendaintraprendere tale attività ed abbia già delle competenze sul tema dellagestione dell’energia.
Per la formazione di base dell’Energy Manager esistono altri corsi,come quelli legati al progetto e-Quem (www.e-quem.enea.it), chepresentano sia modalità di apprendimento on-line (formazione adistanza), sia in aula (formazione in presenza). Tali corsi sono dunqueindicati per chi sia interessato ad entrare nel mondo dell’energia, anchenel caso in cui non abbia avuto una formazione scolastica eduniversitaria in tale ambito. Questi corsi, di carattere quindipropedeutico, rappresentano il primo passo per diventare EnergyManager e consentono di raggiungere quelle competenze basilari chepermettono di seguire con profitto i corsi organizzati dall’ENEA ai sensidell’articolo 19 della Legge 10/91.
Energy Managers, Esperti in Gestione dell’Energiae formazione
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
L’ENERGY MANAGER:
DALLA FUNZIONE PRIMARIA
ALLE NUOVE FUNZIONI
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
ENERGY MANAGERUN RUOLO IN EVOLUZIONE
A causa dei cambiamenti avvenuti nel settore energetico:
- Liberalizzazione dei Mercati Energetici
- Decentramento delle funzioni in terminidi energia tra Stato e Regioni
OCCORRONO SEMPRE PIU’COMPETENZE INTERDISCIPLINARI !
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
PROBLEMA PER L’ Energy Manager
Scarsa attenzione alle questioni energeticheda parte di Enti ed Aziende
CONSEGUENZE:
L’Energy Manager deve far leva su:
- Convenienza economica- Rispetto della normativa ambientale- Rispetto della normativa in genere- Aspetti legati alla sicurezza- Manutenzione ordinaria e straordinaria
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Verso un nuovo ruolo e nuove funzioni dell’Energy ManagerL’Energy Manager odierno dovrebbe:
interfacciarsi ed integrarsi con chi gestisce ed organizza i processi ed il personale
contrattare le migliori condizioni di fornitura dei vettori energetici nel libero mercato
saper convincere i decisori a realizzare progetti di razionalizzazione energetica
analizzare e valutare i progetti presentati dalle società fornitrici di servizi energia (ESCO)
preparare studi di fattibilità e progetti preliminari in campo energetico corredati da una rigorosa analisi costi-benefici degli interventi proposti.
avere competenze tecniche aggiornate alle più recenti tecnologie di efficienza energetica
Saper utilizzare le opportunità fornite dagli incentivi nazionali per i mercati per l’ambiente: TEE, CV, incentivi fiscali per l’efficienza energetica delle Leggi finanziarie, ecc
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Saper utilizzare le leggi e normative ambientali come “veicoli” di opportunità:
RELATIVAMENTE A INTERVENTI SULL’USOEFFICIENTE DELL’ENERGIA E SULL’IMPIEGO DI
FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI,MICROGENERAZIONE E COGENERAZIONE
Verso un nuovo ruolo e nuove funzioni dell’E. M.L’Energy Manager odierno dovrebbe:
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
L’interazione Energia-Ambiente
GENERAZIONE DI LEGGI E NORMATIVE AMBIENTALI
IMPATTO AMBIENTALE DEI SISTEMI ENERGETICI
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
LEGGI E NORMATIVE AMBIENTALI
GENERAZIONE DI OPPORTUNITA’ PER L’ENERGYMANAGER RELATIVAMENTE A INTERVENTI SULL’USO
EFFICIENTE DELL’ENERGIA E SULL’IMPIEGO DIFONTI ENERGETICHE RINNOVABILI,
MICROGENERAZIONE E COGENERAZIONE
ISO 14000, EMAS ed Emission Tradingne costituiscono un esempio
L’interazione Energia-Ambiente
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
LE PROBLEMATICHE AMBIENTALINON VINCOLI MA OPPORTUNITA’…
VERSO LA FIGURA PROFESSIONALEDELL’ECO-ENERGY MANAGER
L’interazione Energia-Ambiente
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
PERCHE’ E’ IMPORTANTE L’EFFICIENZAENERGETICA NEGLI USI FINALI
Rendimentomedio di
conversionecirca = 40%
Consumifinali
Energiaprimaria Trasporto
Perdite in retecirca = 7%
Risparmiare 1 kWhe presso gli utenti finalisignifica risparmiare circa 3 in termini di
energia primaria equivalente
Produzione di energia elettrica da centrali termoelettriche
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
VANTAGGI AMBIENTALI DELL’EFFICIENZAENERGETICA NEGLI USI FINALI
In Italia per produrre un kWhelettrico, con il mix nazionale
delle fonti fossili, si immettonoin atmosfera in media
0,53 Kg di CO2
Fonte: ISES ed ENEA
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Energy Managers
Utenti
Fornitori di tecnologie
energetiche efficienti
Regioni ed EE.LL,Istituti di credito,
ESCO,Distributori di energia,Venditori e installatori di tecnologie efficienti,Associazioni di utenti e
consumatori,Aziende Energetiche
L’ENERGY MANAGER E GLI EGE NEL NUOVO CONTESTO OPERATIVO
COME ATTORI CHE CONTRIBUISCONO AD UN SISTEMA ENERGETICO NAZIONALE EFFICIENTE
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
UN SISTEMA ENERGETICO NAZIONALE EFFICIENTE COMBINA:
- EFFICIENZA ECONOMICA
- RISPETTO DELL’AMBIENTE
- RIDUZIONE DEI COSTI DELLA BOLLETTA
- INDIPENDENZA ENERGETICA
Sono condizioni che è difficile realizzare contemporaneamente !
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Saper preparare studi di fattibilità e progetti preliminari in campo energetico corredati da una rigorosa analisi costi-benefici degli interventi proposti.
Saper utilizzare le opportunità fornite dagli incentivi nazionali per i mercati per l’ambiente: Titoli di efficienza Energetica (TEE), Certificati Verdi (CV), incentivi fiscali per l’efficienza energetica delle Leggi finanziarie, recepimento della direttiva europea sulla Certificazione Energetica degli Edifici (Dlgs 192/05 e 311/06), Decreto legislativo n.115 del 30 maggio 2008.
Avere competenze tecniche aggiornate alle più recenti tecnologie di efficienza energetica
IN PARTICOLARE CON I CORSI ENEA STIAMO FORMAMANDO/AGGIORNANDO UNA GENERAZIONE DI ENERGY
MANAGERS ED ESPERTI IN GESTIONE DELL’ENERGIA IN GRADO DI:
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Energy Managers
Imprese
Fornitori di tecnologie
energetiche efficienti
Istituti di credito
Regioni ed EE.LL
GLI ENERGY MANAGERS E GLI EGE , LE IMPRESE, GLI ISTITUTI DI CREDITO E LE ISTITUZIONI PUBBLICHE
ATTORI IN SINERGIA CHE CONTRIBUISCONO ALLA REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA ENERGETICO NAZIONALE EFFICIENTE ED ALLA RIPRESA DELL’ECONOMIA LOCALE
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Le Imprese devono nominare un Energy Manager adeguatamente formato per eseguire studi di fattibilità ed analisi tecnico-economiche degli investimenti in Efficienza Energetica e Fonti Rinnovabili.
Le Banche potranno avere così più fiducia nei progetti di investimento presentati dalle imprese e quindi concedere crediti a fronte di un minor rischio d’impresa (potranno anche loro nominare un Energy Manager come controparte).
Le Istituzioni locali dovranno stimolare il mercato pianificando incentivazioni integrative a quelle nazionali ed ai prestiti messi a disposizione delle imprese dagli istituti di credito.Dovranno anch’esse nominare un Energy Manager.
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
PER FACILITARE L’INSERIMENTONEL MONDO DEL LAVORO DI COLORO
CHE VENGONO FORMATI CON I CORSI ENEAPER ENERGY MANAGER, ABBIAMO
DECISO, A PARTIRE DA OTTOBRE 2004,DI PUBBLICARE SUI SITI ENEA E FIRE UN
ELENCO DEI PARTECIPANTIAL FINE DI COSTITUIRE UN BACINO DI
RACCOLTA PER LE AZIENDE ALLARICERCA DI PERSONALE NEL
SETTORE.
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
DA TECNICHE
AGESTIONALI
RELAZIONALIDI COMUNICAZIONE
COMPETENZE IN PROGRESSIONE
DA ENERGY MANAGER
AECO-ENERGY
MANAGER
DA RUOLO INTERNO
ALL’AZIENDA
A RUOLO ANCHE
ESTERNO ALL’AZIENDA
COMPETENZE IN PROGRESSIONE
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Figura professionale che diviene: parte integrante del mercato dei Servizi Energetici; parte integrante della struttura funzionale aziendale; strumento di implementazione della Politica Energetica aziendale. punto di riferimento sia per i fornitori di Servizi di efficienza energetica
sia per i clienti finali.
DA “CONSIGLIERE”/“CONSULENTE” DA ENERGY MANAGER
A “GESTORE” DELLE PROBLEMATICHE ATTINENTI E
CORRELATE ALL’USO DELL’ENERGIA.
AD ESPERTO IN GESTIONE DELL’ENERGIA
COMPETENZE IN PROGRESSIONE
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
ENERGY MANAGEMENTQUADRO DI RIFERIMENTO LEGISLATIVO E NORMATIVO
Legge 10/91 - Energy Manager
Direttiva 1996/92/CE“concernente norme comuni per il mercato
interno dell’energia”
Decreto Legislativo 79/1999“Decreto attuativo della Direttiva 1996/92/CE”
- Liberalizzazione del mercato dell’energia(Separazione societaria di produzione, trasmissione,
distribuzione e vendita dell’energia elettrica.Istituzione di GRTN > GSE, GME, AU)
- Promozione delle Fonti Rinnovabili (CV)- Promozione dell’efficienza energetica (TEE)
Legge 481/95“Istituzione dell’Autorità per l’energia
elettrica e il gas (AEEG)”
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
DIRETTIVA 2006/32/CE“concernente l’efficienza degli usi finali dell’energia
e i servizi energetici”
Dlgs 115/08
Sistemi di Gestione EnergiaUNI-CEI EN 16001/09
Società Servizi Energetici: ESCoUNI-CEI 11352/10
Esperto in Gestione dell’EnergiaUNI-CEI 11339/09
Energy Management SystemsEN 16001/09
Energy Efficency ServiceEN 15900/10
Diagnosi EnergeticheUNI TR 11428
ENERGY MANAGEMENTQUADRO DI RIFERIMENTO LEGISLATIVO E NORMATIVO
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Scopo: “rafforzare il miglioramento dell'efficienza degli usi finali dell'energia sotto il profilo costi/benefici negli Stati membri”.
art. 8 Disponibilità di sistemi di qualificazione, accreditamento e
certificazione
“Perché sia raggiunto un livello elevato di competenza tecnica, di obiettività e di attendibilità, gli Stati membri assicurano, laddove lo ritengano necessario, la disponibilità di sistemi
appropriati di qualificazione, accreditamento e/o certificazione per i fornitori di servizi energetici, di diagnosi energetiche e
delle misure di miglioramento dell'efficienza energetica”
LA DIRETTIVA 2006/32/CEEfficienza degli usi finali dell’energia e servizi energetici
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Dal D.lgs n. 115 del 30 maggio 2008 (art.16):
• allo scopo di promuovere un processo di incremento dellivello di qualità e competenza tecnica per i fornitori diservizi energetici, a seguito dell'emanazione di appositanorma UNI-CEI, il Ministro dello Sviluppo Economicoapprova una procedura di certificazione volontaria:
- per le ESCO > 11352/10- per gli Esperti in Gestione dell‘Energia > 11339/09
• allo scopo di promuovere un processo di incremento dellivello di obiettività e di attendibilità per le misure e isistemi finalizzati al miglioramento dell'efficienzaenergetica, a seguito dell'emanazione di apposita normaUNI-CEI, il Ministro dello Sviluppo Economico approvauna procedura di certificazione:
- per il Sistema di Gestione Energia > 16001/09- per le Diagnosi Energetiche > UNI TR 11428
IL D.lgs n. 115 del 30 maggio 2008
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
La gestione dell’energia come strumento dimiglioramento dell’efficienza, che comprende non
solo la tecnologia, ma anche struttura eorganizzazione.
Un approccio metodologico di sistema ad unagestione diffusa dell’energia esercitata in modo
specialistico e professionale
LA DIRETTIVA 2006/32/CE - IL D.lgs n. 115 del 30 maggio 2008
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Servizio Energetico
La prestazione materiale, l'utilità o il vantaggio derivante dalla combinazione di energia con tecnologie;
Operazioni che utilizzano efficacemente l'energia;
Attività di gestione, di manutenzione e di controllo;
La fornitura del servizio e' effettuata sulla base di un contratto.
IL D.lgs n. 115 del 30 maggio 2008
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
L’ EGE è un fornitore di servizi energetici
Deve avere le conoscenze, l'esperienza e le capacità necessarie per gestire l'uso dell'energia in modo efficiente; deve operare in
qualità e competenza tecnica.
Può accedere ad una procedura di certificazione volontaria.
La sua prestazione è regolata da un contratto che deve portare a miglioramenti dell'efficienza energetica e a risparmi energetici
primari verificabili e misurabili o stimabili.
IL D.lgs n. 115 del 30 maggio 2008
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Le ragioni perché qualsiasi Organizzazione possa essere interessata ad una Gestione dell’Energia sono rappresentate da:
• maggiore conoscenza del proprio sistema organizzativo e produttivo;
• chiara attribuzione di responsabilità e competenze;• coinvolgimento e partecipazione di tutti i dipendenti al
raggiungimento degli obiettivi;• controllo e riduzione dei costi e degli sprechi energetici;• controllo e riduzione dell’impatto ambientale collegato al
proprio sistema energetico;• maggiore facilità ad uniformarsi a vincoli legislativi e/o
regolamentari;• maggiore disponibilità ad impegni volontari e/o accordi sociali;• miglioramento dell’immagine aziendale e/o esigenze di
Marketing.
LA NORMA UNI CEI EN 16001 – Sistemi Gestione Energia
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
I vantaggi di un Sistema di Gestione dell’Energia certificato sono:
• facilità a raggiungere un approccio strutturale nell’uso dell’Energia, soprattutto se l’Organizzazione già aderisce a Certificazioni di Sistema;
• terminologie e struttura parallele alla ISO 14001 e 9001;• risultati già provati in termini di riduzione dei consumi
energetici;• efficienza Energetica assunta come requisito organizzativo da
parte della Direzione aziendale;• preferenza dalle grandi aziende verso Sistemi di Gestione
strutturati e certificati;• processo di Certificazione ricco in documentazione, dettaglio
operativo, valore intrinseco e competitività;• copre tutte le tematiche energetiche attinenti a fornitura,
trasformazione, uso, comportamento, tecnologia, personale;• può essere utilizzato vantaggiosamente in ogni accordo
volontario.
LA NORMA UNI CEI EN 16001 – Sistemi Gestione Energia
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Aderire ad un Sistema di Gestione dell’Energia secondo UNI CEI EN 16001 significa:
a) stabilire una Politica Energetica appropriata;b) identificare gli aspetti energetici derivanti dalle attività
dell’Organizzazione;c) identificare i vincoli legali e regolamentari cui l’Organizzazione
sia sottoposta o cui decida volontariamente di conformarsi;d) identificare le priorità definendo obiettivi e finalità energetiche
appropriate;e) stabilire una struttura rilevante e programmi al fine di
implementare la politica, raggiungere gli obiettivi e rispondere alle finalità;
f) facilitare pianificazione, controllo, monitoraggio, azioni preventive e correttive, diagnosi ed attività di revisione che:
• siano conformi alla Politica Energetica approvata;• siano appropriate rispetto al S.G.E..
LA NORMA UNI CEI EN 16001 – Sistemi Gestione Energia
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
LA NORMA UNI CEI EN 16001 – Sistemi Gestione EnergiaPUNTI DI BASE
POLITICA ENERGETICA
PIANIFICAZIONE
IDENTIFICAZIONE ED ANALISI DEGLI ASPETTI ENERGETICI
RUOLI RESPONSABILITA’ E DELEGHE
COMUNICAZIONE
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
NORMA ISO 50001
Il 17 giugno 2011 è stata emanata dall’ISO (InternationalOrganization for Standardization) la norma ISO 50001“Sistemidi Gestione dell’Energia – Requisiti e guidaall’utilizzo”, nuovo standard internazionale per la gestionedell’energia.
La nuova norma prenderà il posto della precedente EN 16001,norma valida esclusivamente in ambito europeo, che verràritirata in tempi brevi.
La norma ISO 50001 è destinata a fornire alle imprese unquadro di riferimento per l’integrazione delle prestazionienergetiche nella gestione dei processi industriali.
Le organizzazioni multinazionali avranno a disposizione unanorma internazionale per la gestione dell’energia e per losviluppo di iniziative volte a migliorare le performanceenergetiche di tutti i siti, in un’ottica di miglioramento continuo.
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
CORRELAZIONE ENERGY MANAGER, EGE e SGE
Al Par. 5 della norma UNI 11339/09 si afferma anche che l'EGE deve possedere le seguenti competenze:
- conoscenza dei Sistemi di Gestione dell'Energia;- conoscenza delle tecniche di auditing in tale ambito;- deve essere in grado di predisporre ed implementare tale Sistema nell’organizzazione; - deve essere in grado di predisporre ed implementare un programma di gestione dell’energia conforme alla EN 16001.
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Pertanto
conoscenza (acquisita mediante un’adeguata formazione)
+certificazione quale EGE (opportunamente integrata
dall’acquisizione di una adeguata esperienza in campo come Auditor di SGE)
EGE Responsabile (certificato) del SGE
fermo restando che l’Organismo di Certificazione (del SGE) potrà anche accertare eventuali altre certificazioni o attestazioni di
competenze (ad es.: “Energy Manager art.19 legge 10/91”, certificatori energetici di edifici, ecc) ai fini di dimostrare la
rispondenza ai requisiti pertinenti.
CORRELAZIONE ENERGY MANAGER, EGE e SGE
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
ESCO
CORRELAZIONE ENERGY MANAGER, EGE, ESCO e SGE
SGE EGE
EM (L. 10/91)
11339/09
11352/10
16001/09
operatore certificato
operatore non certificato
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
MOTIVAZIONI DELLE NECESSITA’ DI QUALIFICAZIONE E CERTIFICAZIONE
DI OPERATORI E SOCIETA’ CHE FORNISCONO SERVIZI ENERGETICI
eDI SISTEMI DI GESTIONE DELL’ENERGIA
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
> La presenza in organizzazioni come le ESCO di un Esperto in Gestione dell’Energia (EGE) certificato
rafforza e qualifica le capacità tecniche delle ESCO e, nello stesso tempo, affida all’ EGE un importante
ruolo ed una riconosciuta competenza nei processi di gestione dell’energia, nella conoscenza dei mercati
energetici e nella progettazione in aree di intervento tipiche delle società di servizi energetici.
MOTIVAZIONI DELLE NECESSITA’ DI QUALIFICAZIONE E CERTIFICAZIONE
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
> I Clienti, utenti dei servizi di efficienza energetica, compresala pubblica amministrazione, saranno agevolati nella scelta a chi
affidare il servizio stesso.La normativa permette un allineamento tecnico
economico omogeneo tra le diverse offerte e consente didefinire le responsabilità tra committente ed ESCO.
> Le ESCO potranno verificare, in proprio o tramiteterzi, se possiedono i requisiti per offrire un servizio di
qualità.
MOTIVAZIONI DELLE NECESSITA’ DI QUALIFICAZIONE E CERTIFICAZIONE
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
> Gli istituti finanziari potranno meglio gestire il credito ai progetti con finanziamento tramite terzi.
La normativa rende più facilmente bancabili i progetti di efficienza energetica.
> Le istituzioni potranno individuare una categoria di operatori"di qualità" in grado di soddisfare le esigenze e gli obblighi
che il sistema Italia ha preso nei confronti della UE(Pacchetto 20-20-20).
MOTIVAZIONI DELLE NECESSITA’ DI QUALIFICAZIONE E CERTIFICAZIONE
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
> Esperti in Gestione Energia (EGE – norma UNI CEI 11339) ed Energy Service Company (ESCO norma UNI CEI 11352)
dovranno essere in grado di implementare un Sistema di Gestione dell’Energia (SGE – norma UNI CEI EN 16001).
> Gli Esperti in Gestione dell’Energia (o gli Energy Managers) saranno i naturali futuri responsabili del Sistema Gestione
Energia.
MOTIVAZIONI DELLE NECESSITA’ DI QUALIFICAZIONE E CERTIFICAZIONE
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Rispetto al passato si richiedono quindi Energy Managers ed Esperti in Gestione dell’Energia con competenze sempre più
interdisciplinari
Per questo scopo l’ENEA, in collaborazione con FIRE, organizza
Su indicazione della Legge 10/91 ed in riferimentoall’articolo 16 del decreto legislativo 30 maggio 2008 n. 115:- Corsi di formazione ed aggiornamento professionale per E.M. ed EGE (modulo base, tipo orizzontale).- Seminari Integrativi di approfondimento di temi specifici (tipo verticale) (FIRE).
In riferimento all’articolo 16 del decreto legislativo 30 maggio 2008 n. 115:- Corsi di formazione ed aggiornamento professionale sui Sistemi di Gestione Energia (SGE).
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Nell’ambito della propria politica di collaborazione con altri Enti di Ricerca, Università e Imprese, L’ENEA ha aderito,
insieme alla FIRE, alla Convenzione con le Università degli studi di Milano-Bicocca, di Chieti-Pescara, di Bergamo e
di Roma “La Sapienza”, per la realizzazione di un Master di I livello in Energy and Environmental Risk Management
(EERM)(Rischio Tecnologico, Finanziario, Ambientale nell’Energy
Management)
Trasformato dall’anno 2011
inCorso di Alta Formazione in
Energy and Environmental Risk Management(EERM)
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Alcuni dati dalla relazione annuale sulleattività ENEA di formazione per Energy
Manager 2013---------
Nel 2013 ENEA ha effettuato nel territorio nazionale9 corsi per Energy Manager.
Il numero totale dei manager, formati e/o aggiornatinell’anno 2013, è risultato essere pari a 433.
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
Il profilo statistico dei partecipanti ai corsi ENEA per Energy Manager ed EGE può essere, mediamente,così suddiviso:Per titolo di studio:63% di Ingegneri6 % di Architetti9% di Lauree varie12% di Periti Industriali3 % di Geometri7% variPer professione:45% operanti nelle imprese12% operanti nella Pubblica Amministrazione22% liberi professionisti6% personale inviato da Unità ENEA15% vari
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
2003 5 corsi 212 partecipanti2004 5 corsi 215 partecipanti2005 4 corsi + 2 seminari integrativi 374 partecipanti2006 4 corsi + 2 seminari integrativi 330 partecipanti2007 7 corsi 383 partecipanti2008 7 corsi 396 partecipanti2009 9 corsi 438 partecipanti2010 9 corsi 456 partecipanti2011 8 corsi 328 partecipanti2012 5 corsi 200 partecipanti2013 9 corsi 433 partecipanti
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Totale 76 corsi/seminari 3.765 partecipanti
Media circa 376 part./anno--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Inoltre:- Quattro edizioni del Master EERM (Energy and Environmental Risk Management).- Circa 40 rapporti presentati a conferenze sia come azioni di divulgazionedell’efficienza energetica e delle FER che come azioni di marketing dell’attività.
CORSI ENEA PER ENERGY MANAGER ED EGE DAL 2003 AL 2013
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
PERCHE’ L’ENEA PER LA FORMAZIONE EL’AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEGLI
ENERGY MANAGERS E DEGLI ESPERTI INGESTIONE DELL’ENERGIA ?
(Legge n. 10/91, art. 19 e Decreto legislativo 30 maggio 2008 n.115, art.16)
-------1. Affrontiamo le problematiche in funzione alla nostra mission
sintetizzata nell’acronimo:Nuove Tecnologie, Energia e Sviluppo Economico Sostenibile
2. Siamo costantemente aggiornati, quasi in tempo reale,sull’evoluzione delle leggi e della normativa
(grazie anche ai colleghi distaccati c/o le istituzioni)
3. Mettiamo in contatto i partecipanti con docenti di ENEA, FIRE,Istituzioni ed Aziende Nazionali e con consulenti esterni
4. Tramite questa rete continuiamo un’azione di follow-upper l’assistenza post-corso
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FORMAZIONE
ENERGY
MANAGERS
« Quando non c’è energianon c’è colore,non c’è forma,non c’è vita ».
Caravaggio
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FORMAZIONE
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Grazie per l’attenzione !
Ing. Sergio CamillucciENEA
Formazione Energy Managers
www.enea.it
E-mail: [email protected]