EVOLUZIONE DEL DIRITTO DI PROPRIETA’ - edilegiottoulivi ... · da osservare ai fini della...

61
EVOLUZIONE DEL DIRITTO DI PROPRIETA’ EVOLUZIONE DEL DIRITTO DI PROPRIETA’ ORDINAMENTO ROMANO: la proprietà era considerata piena ed assoluta “usque ad sidera, usque ad infera”” STATUTO ALBERTINO (1848) : viene introdotto il concetto di esproprio che successivamente venne riportato nella legislazione del Regno d’Italia dopo l’unificazione (1861) CODICE CIVILE (1942) : la proprietà è riconosciuta come tale e se ne consacrano sia la pienezza che l’esclusività “ Il proprietario ha diritto di godere e di disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico”. COSTITUZIONE ITALIANA (1948) : consacra la pienezza e l’esclusività della proprietà pur con l’esplicito riferimento ai limiti ad essa imposti al fine di assicurare la funzione sociale “La proprietà è pubblica o privata. I beni appartengono allo Stato , ad enti o a privati. La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti.”.

Transcript of EVOLUZIONE DEL DIRITTO DI PROPRIETA’ - edilegiottoulivi ... · da osservare ai fini della...

EVOLUZIONE DEL DIRITTO DI

PROPRIETA’

EVOLUZIONE DEL DIRITTO DI

PROPRIETA’

•ORDINAMENTO ROMANO: la proprietà era considerata piena ed assoluta

“usque ad sidera, usque ad infera””

•STATUTO ALBERTINO (1848) : viene introdotto il concetto di esproprio che

successivamente venne riportato nella legislazione del Regno d’Italia dopo

l’unificazione (1861)

•CODICE CIVILE (1942) : la proprietà è riconosciuta come tale e se ne

consacrano sia la pienezza che l’esclusività “ Il proprietario ha diritto di godere e di disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico”.

•COSTITUZIONE ITALIANA (1948) : consacra la pienezza e l’esclusività

della proprietà pur con l’esplicito riferimento ai limiti ad essa imposti al fine di

assicurare la funzione sociale “La proprietà è pubblica o privata. I beni appartengono allo Stato , ad enti o a privati. La proprietà privata èriconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi diacquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti.”.

I SUPPORTI GIURIDICI DELLA

PIANIFICAZIONE URBANISTICA

I SUPPORTI GIURIDICI DELLA

PIANIFICAZIONE URBANISTICA

• L.2359/1865 “Disciplina delle espropriazioni forzate per causa di utilità pubblica”Prevede: a) facoltà di redigere un piano regolatore (per i Comuni sup.10000 ab)

b) facoltà di adottare un piano di ampliamento

c) determinazione dell’ indennità di esproprio mediante la corresponsione

del giusto prezzo che si sarebbe determinato in una libera cantrattazione

di compravendita

• L. 2892/1885 “Legge per il risanamento della città di Napoli”

Approvata in seguito alla epidemia di colera è la prima legge sull’espropriazione per

motivi di risanamento ( venne realizzato il rettifilo)

•• La legge urbanistica La legge urbanistica nn°°1150/19421150/1942

modificata e ampliata , ma non sostituita, dalle seguenti leggi:

a) n°765/1967

b) n°10/1977

c) n°457/1978

d) n°47/1985

La legge n°1150/’42 e le successive sono state parzialmente assorbite e ampiamente modificate dal TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI IN MATERIA REGOLAMENTARI IN MATERIA DIDI EDILIZIAEDILIZIA entrato in vigore il 30/06/2003.

Principali innovazioni - l’intero territorio nazionale è interessato dalla pianificazione urbanistica

- la richiesta della licenza edilizia ( diventata poi concessione edilizia e infine permesso di costruire) èobbligatoria in tutto il territorio nazionale

- il rilascio del permesso di costruire è subordinato all’esistenza delle opere di urbanizzazioneopere di urbanizzazione primaria

- la responsabilità per ogni inosservanza è del titolare del

permesso, del Direttore e dell’Assuntore dei lavori

- il compito di vigilare sull’attività edilizia è principalmente

del Sindaco Sindaco

- nell’ordinamento giuridico sono operanti le sanzioni penali per

le infrazioni e le violazioni alle leggi

Organizzazione della pianificazioneOrganizzazione della pianificazione

Piani territoriali di coordinamentoPiani territoriali di coordinamento

Strumenti urbanistici generaliStrumenti urbanistici generali

Strumenti urbanistici esecutiviStrumenti urbanistici esecutivi

Piani Regolatori GeneraliPiani Regolatori Generali ( fase previsionale)

Piani Particolareggiati di esecuzionePiani Particolareggiati di esecuzione di iniziativa pubblica (fase attuativa)

Piani esecutivi consensualiPiani esecutivi consensuali di iniziativa privata

Legge Legge nn°°765 del 6/08/1967 Legge Ponte765 del 6/08/1967 Legge Ponte

•• Prevede: Prevede:

limiti tassativi di edificabilità in mancanza di un piano urbanistico

generale (art.17)

introduzione del piano di lottizzazione come strumento

alternativo rispetto al piano particolareggiato per l’esecuzione del

piano regolatore generale

obbligatorietà dell’applicazione delle “misure di salvaguardia”

determinazione dei limiti inderogabili di densità alla edificazione

privata e di standards minimi di servizi pubblici , distanze minime

a protezione del nastro stradale

( D.M. n°1404 /1968 e n°1444/1968 )

Decreto Ministeriale nDecreto Ministeriale n°°1404 del 19681404 del 1968Distanze minime a protezione del nastro stradale da osservare Distanze minime a protezione del nastro stradale da osservare

nella edificazione fuori del perimetro dei centri abitatinella edificazione fuori del perimetro dei centri abitati

• Distanze minime:

autostrade 60m

strade di grande comunicazione o di traffico elevato

(strade statali) 40m

strade di media importanza 30m

strade di interesse locale 20m

Il nuovo Codice della Strada introduce una classificazione delle strade e

relative fasce di rispetto che integra le precedenti disposizioni.

Decreto Ministeriale Decreto Ministeriale nn°°1444 del 19681444 del 1968Limiti inderogabili di densitLimiti inderogabili di densitàà edilizia, di altezza, di distanza fra fabbricati e edilizia, di altezza, di distanza fra fabbricati e

rapporti massimi tra spazi destinati agli insediamenti residenzirapporti massimi tra spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi e ali e produttivi e

spazi pubblici o riservati alle attivitspazi pubblici o riservati alle attivitàà collettive, al verde pubblico o a parcheggi collettive, al verde pubblico o a parcheggi

da osservare ai fini della formazione dei nuovi insediamenti urda osservare ai fini della formazione dei nuovi insediamenti urbanistici o della banistici o della

revisione di quelli esistenti.revisione di quelli esistenti.

•• Definisce :Definisce :

zone territoriali omogeneezone territoriali omogenee

rapporti massimi tra gli spazi destinati agli insediamenti

residenziali e produttivi e gli spazi pubblici o riservati alle

attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi

rapporti altrimenti chiamati standard urbanisticistandard urbanistici

quantità minime di spazi pubblici o riservati alle attività

collettive, a verde pubblico o a parcheggi per le diverse

zone omogenee

Zone territoriali omogeneeZone territoriali omogenee

•• Zone di tipo AZone di tipo A : parti del territorio interessate da agglomerati urbani che

rivestono carattere storico, artistico o di particolare

pregio ambientale

•• Zone di tipo BZone di tipo B : parti del territorio totalmente o parzialmente edificate

•• Zone di tipo CZone di tipo C : parti del territorio destinate a nuovi insediamenti

•• Zone di tipo DZone di tipo D : parti del territorio destinate a nuovi insediamenti per

impianti industriali

•• Zone di tipo EZone di tipo E : parti del territorio destinate ad uso agricolo

•• Zone di tipo FZone di tipo F : parti del territorio destinate ad attrezzature ed impianti di interesse comune ( istruzione superiore all’obbligo

escluse le università, attrezzature sanitarie e

ospedaliere, parchi pubblici urbani e territoriali).

Standard urbanisticiStandard urbanistici

QuantitQuantitàà minime di suolo che devono essere destinate ad minime di suolo che devono essere destinate ad

attrezzature di interesse pubblico negli strumenti urbanisticiattrezzature di interesse pubblico negli strumenti urbanistici

Gli standard urbanistici si differenziano per zona omogeneaGli standard urbanistici si differenziano per zona omogenea

QuantitQuantitàà minima per abitanteminima per abitante

Zona A, B C Zona A, B C 4.50 mq per istruzione fino all’obbligo

2.00mq per attr. interesse comune : religiose, sociali,

sanitarie

9.00 mq per aree a parco, per il gioco e lo sport

2.50 mq per parcheggi

•• Zona E Zona E 6.00 mq per attrezzature per l’istruzione o di interesse comune

•• Zona FZona F 1.50 mq attrezzature per l’istruzione superiore all’obbligo

1.00 mq attrezzature sanitarie ed ospedaliere

15.00 mq parchi pubblici urbani e territoriali

Le opere di urbanizzazioneLe opere di urbanizzazione

Impianti e attrezzature destinate a conferire a un determinato tImpianti e attrezzature destinate a conferire a un determinato territorio le erritorio le

caratteristiche urbanecaratteristiche urbane

Opere di urbanizzazioneOpere di urbanizzazione

Primaria Secondaria Indotta

Le spese che il Comune deve affrontare per l’esecuzione delle opere di

urbanizzazione si definiscono oneri di urbanizzazione

Opere di urbanizzazione primariaOpere di urbanizzazione primaria

strade

gli spazi di sosta o di parcheggio

la rete fognaria

la rete idrica

la rete di distribuzione dell’energia elettrica, del gas, delle telecomunicazioni

gli spazi di verde attrezzato ( giardino od orto vicino alla casa, verde condominiale, le aiuole private e/o pubbliche di arredo urbano lungo le strade)

Opere di urbanizzazione secondariaOpere di urbanizzazione secondariaOpere volte alla realizzazione delle attrezzature di interesse Opere volte alla realizzazione delle attrezzature di interesse

pubblico che concorrono a soddisfare gli standard urbanisticipubblico che concorrono a soddisfare gli standard urbanistici

attrezzature per l’istruzione ( asili nido, scuole materne, scuole

dell’obbligo)

attrezzature di interesse comune ( municipi, uffici pubblici, chiese, biblioteche, centri sociali, culturali, sanitari e assistenziali, mercati)

verde attrezzato ( giardini pubblici, campi gioco, impianti sportivi di quartiere)

parcheggi pubblici di zona

Sono assimilati a questi le attrezzature e gli impianti di interesse generale quali le attrezzature per l’istruzione superiore all’obbligo, le attrezzature sanitarie e ospedaliere, i parchi pubblici urbani eterritoriali, gli stadi per competizioni sportive.

Opere di urbanizzazione indotteOpere di urbanizzazione indotte

parcheggi di superficie, in soprassuolo e in sottosuolo, sovrappassi e sottopassi pedonali e veicolari

mense pluriaziendali a servizio di insediamenti industriali o artigianali

impianti tecnici di interesse comunale o sovracomunale

impianti di smaltimento dei rifiuti solidi

sistemazione a verde delle fasce di protezione stradale, cimiteriale, di impianti produttivi e di sponde di fiumi e di laghi

manufatti occorrenti per arginature e terrazzamenti e per opere di consolidamento del terreno

Impianti di trasporto collettivo di interesse comunale e intercomunale

Legge nLegge n°°10 / 77 10 / 77

Norme per lNorme per l’’edificabilitedificabilitàà dei suolidei suoli

Legge quadro cioè legge che pone i principi fondamentali ai quali devono adeguarsi le Regioni nell’emanare le proprie normative urbanistiche.

Lascia spazio all’attività dei ComuniComuni ai quali spetta:

la formazione e l’adozione dei piani urbanistici

l’emanazione dei regolamenti edilizi comunali

il rilascio delle concessioni

Elementi fondamentali della legge riguardanoElementi fondamentali della legge riguardano::

il diritto di costruire

l’onerosità della concessione edilizia

il Programma Pluriennale di Attuazione del Piano Regolatore

La legge 10/77 ha innovato la disciplina della licenza edilizia sostituendola con la concessioneconcessione rendendola onerosaonerosa salvo alcune eccezioni e introducendo

l’istituto dell’autorizzazione autorizzazione per alcune opere minori.

Tale disciplina è stata in seguito ulteriormente modificata dal Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia

Il Programma Pluriennale di Attuazione è uno strumento amministrativostrumento amministrativo che rende

realizzabile le previsioni dello strumento urbanistico generale per archi temporali

(3-5 anni) in base ai fabbisogni e tenendo conto delle disponibilità delle risorse

pubbliche e private.

Legge nLegge n°°457/1978457/1978

Norme per lNorme per l’’edilizia residenzialeedilizia residenziale

• Affronta il problema del recupero edilizio

individuazione delle zone di recuperozone di recupero

Titolo IV

perimetrazioneperimetrazione, all’interno delle zone di

recupero, degli immoboli, complessi edilizi,

isolati e le aree che saranno oggetto dei

Piani di RecuperoPiani di Recupero

L’individuazione delle zone di recupero è una scelta discrezionale del

Comune in caso di degrado.

Art.31 Art.31

definisce le categorie di intervento sul patrimonio edilizio esistente e precisa che tali definizioni prevalgono sule disposizioni degli strumenti urbanistici

interventi di manutenzione ordinariainterventi di manutenzione ordinaria opere di riparazione, rinnovamento e

sostituzione delle finiture degli edifici e quelli necessari a integrare o mantenere

in efficienza gli impianti tecnologici esistenti

interventi di manutenzione straordinaria interventi di manutenzione straordinaria opere per rinnovare e sostituire parti

anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare e integrare i servizi igienico-

sanitari e tecnologici, che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità

immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni d’uso

interventi di restauro e risanamento conservativo interventi di restauro e risanamento conservativo opere rivolte a conservare

l’organismo quali il consolidamento, il ripristino, il rinnovo degli elementi

costitutivi dell’edificio, l’inserimento degli elementi accessori e degli impianti

richiesti dalle esigenze d’uso, l’eliminazione degli elementi estranei

all’organismo edilizio.

interventi di ristrutturazione edilizia interventi di ristrutturazione edilizia opere che trasformano gli organismi

edilizi mediante un insieme sistematico di interventi che possono portare a un

organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. ( Il Test Unico lo ha

in parte modificato)

interventi di ristrutturazione urbanisticainterventi di ristrutturazione urbanistica opere che possono portare anche

alla modificazione del disegno dei lotti, degli isolati e della rete stradale.

Legge Legge nn°°47/198547/1985Norme in materia di controllo dellNorme in materia di controllo dell’’attivitattivitàà urbanisticourbanistico--ediliziaedilizia; ;

sanzioni, recupero e sanatoria delle opere abusivesanzioni, recupero e sanatoria delle opere abusive

• Affronta due importanti temi rivolti a combattere l’abusivismo edilizio:

• Il controllo dell’attività urbanistico-edilizia

• La sanatoria delle opere realizzate abusivamente

Introduce il Certificato di destinazione urbanisticaCertificato di destinazione urbanistica

Contiene tutte le prescrizioni urbanistiche riguardanti l’area interessata, documento che deve essere obbligatoriamente allegato agli atti pubblici e privati di trasferimento di immobili

Legge Legge nn°°179/1992179/1992Norme per lNorme per l’’edilizia residenziale pubblicaedilizia residenziale pubblica

• Introduce il Piano integrato di intervento Piano integrato di intervento

Non è uno strumento urbanistico ma uno strumento operativo che consente di procedere in maniera ordinata all’edificazione o al recupero di intere parti della città con l’intervento di operatori pubblici o privati.

Legge nLegge n°°493/93493/93Disposizioni Disposizioni prpr ll’’accelerazione degli investimenti e il sostegno accelerazione degli investimenti e il sostegno

delldell’’occupazione e la semplificazione delle procedure in materia di occupazione e la semplificazione delle procedure in materia di

edilizia edilizia

• Istituisce i Programmi di Recupero Urbano (PRU)

Per la formazione di questi piani concorrono con competenze diverse Regioni, Comuni e operatori privati

Programmi di Riqualificazione Urbana ( PRIU)

Sono di competenza del Comune

Testo UnicoTesto UnicoD.P.RD.P.R 380/2001 modificato con 380/2001 modificato con D.LgsD.Lgs 301/2002301/2002

Riunisce e coordina le disposizioni legislative.

Ai sensi del nuovo T.U. sono due i titoli che legittimano un intervento edilizio.

Permesso di costruirePermesso di costruire

Denuncia di inizio attivitDenuncia di inizio attivitàà

Istituisce lo Sportello unico per lSportello unico per l’’ediliziaedilizia

Semplifica la procedura per il rilascio del certificato di agibilità

Permesso di costruirePermesso di costruire

• Sostituisce la concessione edilizia

• Il rilascio è subordinato alla conformità alle previsioni degli strumenti urbanistici e all’esistenza delle urbanizzazioni primarie

• Ad eccezioni di alcuni casi previsti il rilascio del Permesso dicostruire implica la corresponsione di un contributocontributo in misura proporzionale all’incidenza degli oneri di urbanizzazione, nonché al costo di costruzione

• Le caratteristiche caratteristiche del Permesso di costruire sono:

ll’’irrevocabilitirrevocabilitàà

trasferibilittrasferibilitàà

ll’’onerositonerositàà

la validitla validitàà limitata nel tempolimitata nel tempo

la pubblicitla pubblicitàà

•• IrrevocabilitIrrevocabilitàà una volta rilasciato non può essere ritirato o diventare inefficace se non nei previsti casi di decadenza o per annullamento

•• TrasferibilitTrasferibilitàà può essere trasferito, insieme all’immobile, ai successori o aventi causa

•• OnerositOnerositàà viene rilasciato dietro versamento di un contributo, salvo alcuni casi di gratuità

•• ValiditValiditàà limitatalimitata nel permesso di costruire sono indicati i termini di inizio e di ultimazione dei lavori. Il termine per l’inizio dei lavori non può essere superiore a un anno dal rilascio del titolo, quello di ultimazione non può superare i tre anni dall’inizio dei lavori.

•• PubblicitPubblicitàà ne è data notizia al pubblico mediante affissione all’albo pretorio del Comune.

• Il permesso di costruire è richiesto per i seguenti interventi ( art.10 )

nuova costruzione

Permesso di costruirePermesso di costruire

ristrutturazione urbanistica

ristrutturazione edilizia

ristrutturazione edilizia interventi che portino ad un organismo in parte o del tutto diverso dal precedente, che comportino aumento di unità immobiliari, modifiche del volume, della sagoma, dei prospetti o delle superfici, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A, comportino mutamenti della destinazione d’uso.

Procedura per il rilascio del Permesso di Procedura per il rilascio del Permesso di

CostruireCostruire

• La domanda va presentata allo Sportello Unico corredata da:attestazione del titolo di legittimazioneelaborati progettualiautocertificazione circa la conformità del progetto alle norme igienico-sanitarie (edilizia residenziale)

Entro 10 giorni lo Sportello Unico comunica il nominativo del Responsabile del procedimentoentro 60 giorni dalla presentazione della domanda il Responsabile del procedimento cura l’istruttoria, acquisisce i pareri degli uffici comunali nonché pareri di altri enti o autorità chiamati a pronunciarsi sulla materia e formula una proposta di provvedimento. Sempre nei 60 giorni il Responsabile può chiedere modifiche di modesta entità al progetto presentato, illustrandone le ragioni. L’interessato deve integrare la documentazione nel termine di 15 giorni.

• Il Permesso di costruire è adottato dal dirigente o dal responsabile dell’ufficio entro 15 giorni dalla proposta di provvedimento emanata dal Responsabile del provvedimento e viene notificata all’interessato dallo Sportello Unico.

• I termini stabiliti dal Testo Unico sono raddoppiati per i Comuni con più di 100mila abitanti e per i progetti particolarmente complessi.

Denuncia dDenuncia d’’inizio attivitinizio attivitàà (D.I.A.)(D.I.A.)

• La Denuncia d’inizio attività è richiesta per i seguenti interventi

( art. 22 )

Interventi non elencati agli art.6 ( attività edilizia libera) e 10 (interventi subordinati al permesso di costruire) purché conformi alle previsioni degli strumenti urbanistici, dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico-edilizia vigente

varianti ai permessi di costruire che non incidono sui parametriurbanistici e sulle volumetrie, che non modificano la destinazione d’uso e la categoria edilizia, non alterano la sagoma dell’edificio e non violano le eventuali prescrizioni contenute nel permesso di costruire.

Possono essere realizzati mediante DIA gli interventi di ristrutturazione edilizia , di nuova costruzione o di ristrutturazione urbanistica in alternativa al Permesso di costruire. ( In questi casi diventa onerosa)

Presentazione della D.I.A. Presentazione della D.I.A.

• D.I.A corredata dagli elaborati grafici di progetto e da una dettagliata relazione a firma del progettista abilitato che assevera la conformità delle opere da realizzare agli strumenti urbanistici nonché il rispetto della normativa sulla sicurezza e di quella igienico-sanitaria,

presentata almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori allo Sportello Unico dal proprietario dell’immobile o dall’avente diritto.

AttivitAttivitàà edilizia liberaedilizia libera

• Il Testo Unico all’articolo 6 indica gli interventi che non sono sottoposti al preventivo controllo pubblico e che, pertanto, possono essere eseguiti senza titolo abilitativo

• Manutenzione ordinaria

• Eliminazione delle barriere architettoniche

Opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo

OPERE INTERNEOPERE INTERNE

• Il Testo Unico non comprende le opere interne tra gli interventi che necessitano del Permesso di costruire, per tanto si ritiene che tali opere siano soggette alla sola D.I.A.

• Per le singole unità immobiliari sono da considerarsi opere interne quelle che:

• Non comportino modifiche della sagoma e dei prospetti

• Non rechino pregiudizio alla statica dell’immobile

• Non modifichino la destinazione d’uso

S.C.I.AS.C.I.ASegnalazione certificata di Inizio AttivitSegnalazione certificata di Inizio Attivitàà

Introdotta dal D.L. 78/2010 e convertita in legge con la L.n°122/2010122/2010

Art. 4ter pur non modificando il T.U. sostituisce il termine D.I.A. con SCIA e di fatto la denuncia di inizio attività con la segnalazione certificata di inizio attività

La SCIA rende possibile ll’’inizio dei lavori lo stesso giorno in cui inizio dei lavori lo stesso giorno in cui viene presentataviene presentata la segnalazione all’amministrazione competente senza dover aspettare i 30 giorni previsti dalla DIA.

La segnalazione deve essere corredata dalle attestazioni e asseverazioni di tecnici abilitati relative alla sussistenza dei requisiti richiesti dalla legge, e deve essere accompagnata da tutti gli elaborati tecnici che devono poi consentire agli enti preposti di effettuare le dovute verifiche.

Il provvedimento non esprime in dettaglio i casi in cui si può far ricorso alla SCIA , ma la esclude qualora vi siano vincoli ambientali, esclude qualora vi siano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali.paesaggistici o culturali.

Certificato di agibilitCertificato di agibilitàà

T.U. art. 24,25,26T.U. art. 24,25,26

Attesta l’esistenza delle condizioni di

SicurezzaSicurezza

igieneigiene

salubritsalubritàà

risparmio energrisparmio energeticoetico

E’ necessario per gli edifici destinati ad abitazione sia per quelli destinati ad attività lavorative.

Viene rilasciato dal Dirigente (responsabile) del competente Ufficio Comunale per le opere di

Nuova costruzione

ricostruzioni o sopraelevazioni totali o parziali

interventi che influiscono sulla sicurezza igiene e salubrità e risparmio energetico

Procedimento rilascio del Certificato di Procedimento rilascio del Certificato di

AgibilitAgibilitàà

La domanda di rilascio (richiesta dal titolare del P.C. oppure dal soggetto che ha presentato la DIA) deve essere inoltrata allo Sportello Unicoper l’edilizia entro 20 giorni dalla data di ultimazione dei lavori.

Documentazione necessaria:

richiesta di accatastamento

dichiarazione di conformità nonché di salubrità

dichiarazione dell’impresa installatrice della conformità degli impianti (certificato di collaudo)

Entro 20 giorni dalla richiesta il responsabile dell’Ufficio rilascia il C. di agibilità (l’Ufficio può richiedere una sola volta una eventuale integrazione alla documentazione)

Vale il silenzio-assenso

Certificazione energeticaCertificazione energetica

L. 10/1991 L. 10/1991 D.Lgs.D.Lgs. 115/2008115/2008

Obbligatoria per :

edifici nuovi (richiesta di autorizzazione successiva al 8/10/2006)

edifici esistenti, dal 1/07/2009 per tutti gli atti di compravendita o locazione

Deve essere uno strumento di controllo e di informazione e di indirizzo affinché il costo della gestione climatica diventi un elemento discriminante per la determinazione del valore di mercato del bene.

SPORTELLO UNICO PER LSPORTELLO UNICO PER L’’EDILIZIAEDILIZIA

Art. 5 : ne prevede la costituzione da parte dei Comuni, anche associati tra loro.

Compito : avere rapporti tra privati e pubblica amministrazione in caso di intervento edilizio per il quale sia richiesto il Permesso di Costruire o la DIA

Deve:Deve:

» Ricevere le domande per il rilascio del Permesso di Costruire, le denuncie di inizio attività

» Fornire informazioni

» Rilasciare i permessi di costruire, i certificati di agibilità e ogni altro atto a carattere urbanistico

Acquisisce direttamente:

il parere dell’ASL

il parere dei Vigili del Fuoco

promuove, a richiesta del responsabile del provvedimento, l’indizione di una conferenza dei servizi

per l ’acquisizione degli atti di assenso necessari per la realizzazione dell’intervento edilizio

• Autoriz. e certif. per costruzioni in zona sismica

• Atti di assenso per gli immobili vincolati

• Pareri di autorità competenti in materia di vincolo idrogeologico

• Nulla osta per aree naturali protette

• Assensi in materia di servitù ferroviarie e portuali

REGOLAMENTO EDILIZIOREGOLAMENTO EDILIZIO

L. 1150/1942L. 1150/1942

Si applica a tutto il territorio comunale

Le norme del regolamento si possono dividere in

Norme di procedura

norme di carattere urbanistico

norme di carattere igienico-sanitario

Il Regolamento edilizio è adottato con deliberazione del Consiglio Comunale, successivamente è inviato alla Regione per l’Approvazione. Alcune Regioni hanno elaborato “Regolamenti Edilizi Tipo” che i Comuni possono adottare con eventuali integrazioni e adeguamenti alle situazioni locali.

•• Norme di proceduraNorme di procedura : composizione, competenza e funzionamento dei vari organi ed uffici

•• Norme di carattere urbanisticoNorme di carattere urbanistico: es. distanza ed altezza dei fabbricati, tracciati stradali, tipologia degli edifici in relazione alle zone del territorio, aspetto estetico degli edifici ( norme inderogabili da parte dei privati)

•• Norme di carattere igienicoNorme di carattere igienico--sanitariosanitario: dimensioni delle costruzioni e servizi igienici e tecnici

LEGISLAZIONE SPECIALE LEGISLAZIONE SPECIALE

•• Tecnica costruttivaTecnica costruttiva :

L.64/1974 (norme antisismiche)

T.U. 422/1941 (leggi sanitarie)

D.M. 5/07/1975 (requisiti igienico-sanitari)

L. 1849/1938 (zone di interesse militare)

•• Vincoli monumentaliVincoli monumentali:

L.1089/1939 (cose di interesse storico-artistico)

L. 1497/1939 (bellezze naturali)

PIANO TERRITORIALE REGIONALEPIANO TERRITORIALE REGIONALE

• Strumento fondamentale della pianificazione urbanistica ha natura di indirizzo e di coordinamento, con lo scopo di indicare gli obiettivi strategici generali di uso e assetto del territorio.

• Deriva dal Piano Territoriale di Coordinamento (PTC) previsto dalla 1150/1942 che per anni non aveva trovato applicazione.

• Il contenuto di un PTR, predisposto in coerenza con le strategie europee e nazionali di sviluppo del territorio, è costituito dagli indirizzi e dalle direttive necessarie alla progettazione dei Piani Territoriali di Coordinamento Provinciali, dei Piano paesaggistici, dei Piani Regolatori Generali Comunali, dei Pianidi settore.

• Il PTR stabilisce:stabilisce:

gli orientamenti per l’identificazione dei “Sistemi territoriali”

(sistema naturalistico-ambientale cioè territorio non urbanizzato)

(sistema insediativo cioè insediamenti urbani)

(sistema relazionale cioè reti stradali, ferrovie, porti, aeroporti etc)

le prescrizioni riguardanti l’uso e la tutela delle risorse essenziali specifiche, i Piani di Settore, e la regolamentazione dei siti di riconosciuto valore paesistico

la documentazione che comprova l’applicazione della Direttiva Europea sulla Valutazione Ambientale Strategica

i termini temporali entro i quali le Province e i Comuni sono tenuti ad adeguare i rispettivi Piani.

L’adozione e l’approvazione di un PTR spettano alla Regione.

PIANO TERRITORIALE PIANO TERRITORIALE DIDI COORDINAMENTO COORDINAMENTO

PROVINCIALEPROVINCIALE

• Il PTCP, predisposto in coerenza con il PTR, è costituito dagli indirizzi e dalle direttive necessarie alla Progettazione dei Piani Regolatori Generali Comunali e/o intercomunali e dei Piani di settore.

• Contiene:

–– Il quadro conoscitivo di riferimentoIl quadro conoscitivo di riferimento per la definizione degli obiettivi (aspetti fisici e morfologici, utilizzazione dei suoli, presenza di valori naturalistici paesaggistici e culturali, le dinamiche dei processi di sviluppo economico e social etc.)

–– LL’’individuazione dei sistemi territorialiindividuazione dei sistemi territoriali

–– LL’’individuazione degli ambiti urbanizzatiindividuazione degli ambiti urbanizzati

–– La localizzazioneLa localizzazione di impianti previsti da piani provinciali di settore

–– I termini temporaliI termini temporali entro i quali i Comuni sono tenuti ad adeguare i rispettivi PRG

PIANO TERRITORIALE PAESAGGISTICOPIANO TERRITORIALE PAESAGGISTICO

• Contiene le prescrizioni per la salvaguardia e lo sviluppo armonico di intere parti del territorio che si vogliono tutelare a motivo delle loro caratteristiche naturali e storiche e alla presenza di valori paesaggistici.

• Sono normati dal Codice dei Beni Culturali e del paesaggioCodice dei Beni Culturali e del paesaggio(1/05/2004) il quale prevede che le Regioni regolamentino partianche molto estese dei rispettivi territori attraverso la formazione di Ptp.

• E’ compito del compito del PtpPtp individuare e regolamentare le trasformazioni urbanistiche rendendole compatibili con la tutela del paesaggio

PIANO REGOLATORE GENERALEPIANO REGOLATORE GENERALE

• Strumento fondamentale della disciplina urbanistica di un Comune.

• Esso delinea non solo le scelte strategiche di assetto e di sviluppo del territorio comunale, tutelando l’integrità fisica e ambientale e l’identità culturale, ma individua e disciplina gli interventi di organizzazione e trasformazione urbanistica ed edilizia da realizzare in un limitato arco di tempo.

• Il nuovo PRGnuovo PRG si configura come un unico piano dai due aspetti:

Uno propriamente strutturale (strategico)

uno più propriamente operativo

Componente strategicaComponente strategica : ha natura politico-programmatica e si caratterizza come rapporto tra obiettivi, strategie, politiche e visioni del presente e del futuro per trasformare queste ultime in altrettante realtà.

Componente operativaComponente operativa : riguarda la capacità di conseguire gli obiettivi e gli esiti su cui il piano, nella sua componente strutturale, ha ottenuto il consenso, sia di promuoverne gli interventi di trasformazione previsti.

• Le due nuove figure di PRGPRG a cui fanno capo rispettivamente la componente strategica e quella operativa della pianificazione urbanistica locale sono

Piano Strutturale Comunale (PSC)Piano Strutturale Comunale (PSC)

Piano Operativo Comunale (POC)Piano Operativo Comunale (POC)

Piano Strutturale ComunalePiano Strutturale Comunale

Strumento urbanistico di prevalente natura strategica che, recependo le indicazioni e gli indirizzi dei piano territoriali, predispone un programma che ha come scopo principale quello di tutelare l’integrità fisico-ambientale e culturale del territorio comunale e di stabilire le linee fondamentali per la sua organizzazione.

L’Amministrazione comunale si avvale del PSC per

– Programmare le strategie elaborandole in parte in base ai contenuti dei PTR e in parte in base ai Piani di settore ( es. Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico), e in parte in base alle problematiche locali non ancora risolte

– Attuare le politiche urbane ( per esempio il risparmio dei suoli agricoli fertili da destinazioni extragricole, lo sviluppo delle piccole e medie aziende industriali e/o artigianali, sviluppo del turismo etc)

Piano Operativo ComunalePiano Operativo ComunaleStrumento urbanistico di natura operativa che recepisce le previsioni del

PSC e all’interno di queste:

– Individua gli immobili che saranno oggetto di trasformazione

– Stabilisce tutti gli elementi necessari per garantire gli interventi di tutela, organizzazione e trasformazione del territorio

L’Amministrazione comunale si avvale del POC per

1. Compiere le azioni amministrative che devono trasformare le strategie in “programmi dettagliati”

2. Decidere dove e quando intervenire per attuare il PSC grazie a

• Verifiche preliminari dello stato di attuazione della pianificazione (bilancio urbanistico) e della sostenibilitàambientale (bilancio ambientale)

• Previsioni di spesa

• Proposte di intervento formulate da privati o da società

Caratteristiche del PSCCaratteristiche del PSC

• Il PSC contiene:

• Il rapporto (ricognizione demografica, economica e sociale)

• Lo statuto dei luoghi ( individua i caratteri strutturanti del territorio e dell’ambiente naturale e specifica le condizioni necessarie per la tutela)

• La relazione ( obiettivi, linee guida del progetto del piano, gli indirizzi , i criteri adottati etc)

• Le norme tecniche di attuazione

• La valutazione della sostenibilità ambientale

•• Il PSC stabilisce:Il PSC stabilisce:

• Indirizzi e parametri urbanistci ed edilizi

• I criteri e le modalità per una corretta applicazione del principio di equità urbanistica

• La natura delle analisi, necessarie per effettuare una valutazione di sostenibilità ambientale

• Le misure di salvaguardia

• Il PSC individua:PSC individua:

• Le parti del territorio comunale da conservare e da salvaguardare, oltre alle aree ritenute idonee ad accogliere attrezzature e soazicollettivi, i sistemi delle principali vie di comunicazione e le fasce di rispetto dle infrastrutture.

• Il PSC prevedePSC prevede:

• Il numero di abitanti futuri ( previsione di norma di un decennio)

• La riorganizzazione delle attività produttive, comprese quelle agricole, direzionali, commerciali e turistiche.

• Gli elaborati del PSCelaborati del PSC sono:

1. La Relazione illustrativaRelazione illustrativa dei criteri e delle scelte di piano

2. Le Tavole di pianoTavole di piano ( 1:25000, 1:10000, 1:5000)

3. Le Norme Tecniche di AttuazioneNorme Tecniche di Attuazione

4. La valutazione della sostenibilitvalutazione della sostenibilitàà ambientaleambientale

Caratteristiche del POCCaratteristiche del POC

•• Il POC provvedeIl POC provvede:

• a selezionare le azioni su cui il Comune prevede di concentrare in modo esclusivo gli interventi nell’arco dei cinque anni di validità del POC.

• Regolare e definire le modalità di attuazione degli interventi

• Definire dal punto di vista quantitativo le dotazioni territoriali che concorrono a realizzare lo “standard di qualità urbana e di qualitàecologico ambientale”

• Localizzare le opere e i servizi pubblici e di interesse pubblico.

Gli elaborati del POCelaborati del POC sono:

La Relazione IllustrativaRelazione Illustrativa, le Tavole di pianoTavole di piano ( 1:2000, 1:5000, 1:1000), ll’’Analisi di coerenzaAnalisi di coerenza (documento che serve a verificare le potenzialità e le debolezze del POC, gli Approfondimenti Approfondimenti ( di nature geotecnica e idrogeologica)

PIANO PARTICOLAREGGIATO ESECUTIVO PIANO PARTICOLAREGGIATO ESECUTIVO

(PPE)(PPE)

Strumento di iniziativa pubblica di attuazione del PRG.

Deve indicare:

1. La rete stradale

2. Le masse e le altezze delle costruzioni lungo le principali strade o piazze

3. Gli spazi riservati a opere o impianti di interesse pubblico

4. Gli edifici destinati a demolizione o ricostruzione o oggetto direstauro o bonifica edilizia

5. Suddivisione degli isolati in lotti fabbricabili

6. Gli elenchi catastali delle proprietà da espropriare o da vincolare

Deve essere corredato da una relazione di spesa e da una rappresentazione planovolumetrica molto dettagliata.

La procedura di formazioneprocedura di formazione e approvazione di un PPEPPE si può riassumere in queste fasi:

1. Compilazione a cura del Comune

2. Adozione del Piano con deliberazione del Consiglio Comunale

3. Deposito del Piano adottato presso la Segreteria Comunale e pubblicazione per estratto all’Albo pretorio del Comune per 30 giorni durante i quali chiunque può prenderne visione e presentare, nei successivi 30 giorni, osservazioni nel pubblico interesse.

Sulle osservazioni è chiamato a esprimersi il Consiglio Comunale in sede di approvazione apportando eventuali modifiche.

Il PPE assume efficacia a partire dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione, la sua approvazione equivale a dichiarazione di pubblica utilità, per cui gli immobili necessari alla realizzazione del Piano possono essere sottoposti a procedimentodi esproprio. esproprio.

La validità è fissata in 10 anni. A decorrere dalla data di adozione del PPE sono applicate le misure di salvaguardia di cui alla legge 1902/1952 e successive modificazioni.

Piano di zona per lPiano di zona per l’’Edilizia Economica e Edilizia Economica e

Popolare (PEEP)Popolare (PEEP)

• E’ uno strumento urbanistico esecutivo istituito dalla legge n°167/1962 contenente le Disposizioni per favorire l’acquisizione di aree fabbricabili per l’edilizia economica e popolare.

FinalitFinalitàà della legge:

1. Assicurare ai Comuni la disponibilità di aree per interventi di edilizia abitativa a basso costo

2. Fare in modo che tali interventi non avvenissero in modo casuale, ma in base a programmi e progetti ben definiti e adeguatamente inseriti nell’ambiente

• I contenuti e l’iter procedurale del PEEP sono gli stessi previsti per il PPE.

• Il PEEP approvato ha validità 18 anni che può essere prorogata, per non più di due anni, con provvedimento regionale.

• Al pari del PPE, l’adozione del PEEP determina l’applicazione dellmisure di salvaguardia.

• Giuridicamente il PEEP ha lo stesso valore del PPE e per questo motivo comporta la dichiarazione di pubblica utilità, perciò le aree comprese nel PEEP sono soggette a procedimento di esproprio. A esproprio avvenuto i Comuni possono

Concedere il diritto di superficie sulle aree

espropriate a favore di enti e cooperative

edilizie

cederle in proprietà a cooperative edilizie o singoli operatori nei limiti di una quota non inferiore al 20% e non superiore al 40% in termini volumetrici

Piano per Insediamenti Produttivi (PIP)Piano per Insediamenti Produttivi (PIP)

• E’ finalizzato alla razionale organizzazione dei nuovi insediamenti industriali e/o artigianali di produzione nonché al riordino di quelli esistenti.

• L’iniziativa per la formazione del PIP spetta al Comune, previa autorizzazione della Regione

• Le aree da comprendere nel PIP devono essere scelte fra quelle destinate a insediamenti produttivi dal PRG in vigore.

ContenutiContenuti

1. Delimitazione del territorio interessato dal Piano

2. I progetti di massima delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria

3. L’organizzazione della viabilità interna ed esterna e dei relativi collegamenti

4. L’individuazione di eventuali insediamenti produttivi esistenti damantenere, ristrutturare, ampliare

5. Delimitazione dei lotti da destinare alla costruzione di nuovi fabbricati ovvero di quelli esistenti da riordinare

6. Norme tecniche necessarie a disciplinare gli interventi previsti

7. I programmi e tempi di attuazione del Piano

8. Previsione di spesa

9. Relazione di compatibilità ambientale

Il PIP ha validità decennale dalla data del decreto regionale che lo approva, e, al pari di un PPE, la sua adozione determina l’applicazione delle misure di salvaguardia.

Giuridicamente un PIP ha la stessa efficacia del PPE e le aree comprese sono soggette a procedimento di esproprio.

Piano Esecutivo Convenzionato (PEC)Piano Esecutivo Convenzionato (PEC)

• Il PEC è promosso da privatiprivati

• Non può imporre limitazioni efficaci sulla proprietà privata da cui scaturisca il potere da parte dell’Ente pubblico di espropriare.

Elementi fondanti del PEC:

1. La convenzioneconvenzione fra Comune e privati proponenti il PEC per stabilire le modalità di intervento, oneri e relative garanzie, tempi di attuazione

2. La verifica degli standard urbanisticiverifica degli standard urbanistici stabiliti da PRG

3. Il rispetto dei parametririspetto dei parametri e gli indici

4. La traduzione graficatraduzione grafica delle scelte urbanistiche riguardanti la viabilità interna, l’ubicazione dei fabbricati, la sistemazione delle attrezzature pubbliche negli appositi spazi a esse riservati, laforma e l’estensione dei lotti.

Caratteristiche del PEC:Caratteristiche del PEC:

I PEC sono approvati con deliberazione del Consiglio Comunale.

Le destinazioni d’uso delle aree e dei fabbricati fissati dal PEC hanno efficacia nei confronti di chiunque. Va precisato che anche in presenza di un PEC approvato esiste l’obbligo da parte dei privati di chiedere il permesso di costruire per gli interventi in esso previsti.