EVOLUZIONE DEL DIRITTO DI PROPRIETA’ - edilegiottoulivi ... · da osservare ai fini della...
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EVOLUZIONE DEL DIRITTO DI
PROPRIETA’
EVOLUZIONE DEL DIRITTO DI
PROPRIETA’
•ORDINAMENTO ROMANO: la proprietà era considerata piena ed assoluta
“usque ad sidera, usque ad infera””
•STATUTO ALBERTINO (1848) : viene introdotto il concetto di esproprio che
successivamente venne riportato nella legislazione del Regno d’Italia dopo
l’unificazione (1861)
•CODICE CIVILE (1942) : la proprietà è riconosciuta come tale e se ne
consacrano sia la pienezza che l’esclusività “ Il proprietario ha diritto di godere e di disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico”.
•COSTITUZIONE ITALIANA (1948) : consacra la pienezza e l’esclusività
della proprietà pur con l’esplicito riferimento ai limiti ad essa imposti al fine di
assicurare la funzione sociale “La proprietà è pubblica o privata. I beni appartengono allo Stato , ad enti o a privati. La proprietà privata èriconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi diacquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti.”.
I SUPPORTI GIURIDICI DELLA
PIANIFICAZIONE URBANISTICA
I SUPPORTI GIURIDICI DELLA
PIANIFICAZIONE URBANISTICA
• L.2359/1865 “Disciplina delle espropriazioni forzate per causa di utilità pubblica”Prevede: a) facoltà di redigere un piano regolatore (per i Comuni sup.10000 ab)
b) facoltà di adottare un piano di ampliamento
c) determinazione dell’ indennità di esproprio mediante la corresponsione
del giusto prezzo che si sarebbe determinato in una libera cantrattazione
di compravendita
• L. 2892/1885 “Legge per il risanamento della città di Napoli”
Approvata in seguito alla epidemia di colera è la prima legge sull’espropriazione per
motivi di risanamento ( venne realizzato il rettifilo)
•• La legge urbanistica La legge urbanistica nn°°1150/19421150/1942
modificata e ampliata , ma non sostituita, dalle seguenti leggi:
a) n°765/1967
b) n°10/1977
c) n°457/1978
d) n°47/1985
La legge n°1150/’42 e le successive sono state parzialmente assorbite e ampiamente modificate dal TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI IN MATERIA REGOLAMENTARI IN MATERIA DIDI EDILIZIAEDILIZIA entrato in vigore il 30/06/2003.
Principali innovazioni - l’intero territorio nazionale è interessato dalla pianificazione urbanistica
- la richiesta della licenza edilizia ( diventata poi concessione edilizia e infine permesso di costruire) èobbligatoria in tutto il territorio nazionale
- il rilascio del permesso di costruire è subordinato all’esistenza delle opere di urbanizzazioneopere di urbanizzazione primaria
- la responsabilità per ogni inosservanza è del titolare del
permesso, del Direttore e dell’Assuntore dei lavori
- il compito di vigilare sull’attività edilizia è principalmente
del Sindaco Sindaco
- nell’ordinamento giuridico sono operanti le sanzioni penali per
le infrazioni e le violazioni alle leggi
Organizzazione della pianificazioneOrganizzazione della pianificazione
Piani territoriali di coordinamentoPiani territoriali di coordinamento
Strumenti urbanistici generaliStrumenti urbanistici generali
Strumenti urbanistici esecutiviStrumenti urbanistici esecutivi
Piani Regolatori GeneraliPiani Regolatori Generali ( fase previsionale)
Piani Particolareggiati di esecuzionePiani Particolareggiati di esecuzione di iniziativa pubblica (fase attuativa)
Piani esecutivi consensualiPiani esecutivi consensuali di iniziativa privata
Legge Legge nn°°765 del 6/08/1967 Legge Ponte765 del 6/08/1967 Legge Ponte
•• Prevede: Prevede:
limiti tassativi di edificabilità in mancanza di un piano urbanistico
generale (art.17)
introduzione del piano di lottizzazione come strumento
alternativo rispetto al piano particolareggiato per l’esecuzione del
piano regolatore generale
obbligatorietà dell’applicazione delle “misure di salvaguardia”
determinazione dei limiti inderogabili di densità alla edificazione
privata e di standards minimi di servizi pubblici , distanze minime
a protezione del nastro stradale
( D.M. n°1404 /1968 e n°1444/1968 )
Decreto Ministeriale nDecreto Ministeriale n°°1404 del 19681404 del 1968Distanze minime a protezione del nastro stradale da osservare Distanze minime a protezione del nastro stradale da osservare
nella edificazione fuori del perimetro dei centri abitatinella edificazione fuori del perimetro dei centri abitati
• Distanze minime:
autostrade 60m
strade di grande comunicazione o di traffico elevato
(strade statali) 40m
strade di media importanza 30m
strade di interesse locale 20m
Il nuovo Codice della Strada introduce una classificazione delle strade e
relative fasce di rispetto che integra le precedenti disposizioni.
Decreto Ministeriale Decreto Ministeriale nn°°1444 del 19681444 del 1968Limiti inderogabili di densitLimiti inderogabili di densitàà edilizia, di altezza, di distanza fra fabbricati e edilizia, di altezza, di distanza fra fabbricati e
rapporti massimi tra spazi destinati agli insediamenti residenzirapporti massimi tra spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi e ali e produttivi e
spazi pubblici o riservati alle attivitspazi pubblici o riservati alle attivitàà collettive, al verde pubblico o a parcheggi collettive, al verde pubblico o a parcheggi
da osservare ai fini della formazione dei nuovi insediamenti urda osservare ai fini della formazione dei nuovi insediamenti urbanistici o della banistici o della
revisione di quelli esistenti.revisione di quelli esistenti.
•• Definisce :Definisce :
zone territoriali omogeneezone territoriali omogenee
rapporti massimi tra gli spazi destinati agli insediamenti
residenziali e produttivi e gli spazi pubblici o riservati alle
attività collettive, a verde pubblico o a parcheggi
rapporti altrimenti chiamati standard urbanisticistandard urbanistici
quantità minime di spazi pubblici o riservati alle attività
collettive, a verde pubblico o a parcheggi per le diverse
zone omogenee
Zone territoriali omogeneeZone territoriali omogenee
•• Zone di tipo AZone di tipo A : parti del territorio interessate da agglomerati urbani che
rivestono carattere storico, artistico o di particolare
pregio ambientale
•• Zone di tipo BZone di tipo B : parti del territorio totalmente o parzialmente edificate
•• Zone di tipo CZone di tipo C : parti del territorio destinate a nuovi insediamenti
•• Zone di tipo DZone di tipo D : parti del territorio destinate a nuovi insediamenti per
impianti industriali
•• Zone di tipo EZone di tipo E : parti del territorio destinate ad uso agricolo
•• Zone di tipo FZone di tipo F : parti del territorio destinate ad attrezzature ed impianti di interesse comune ( istruzione superiore all’obbligo
escluse le università, attrezzature sanitarie e
ospedaliere, parchi pubblici urbani e territoriali).
Standard urbanisticiStandard urbanistici
QuantitQuantitàà minime di suolo che devono essere destinate ad minime di suolo che devono essere destinate ad
attrezzature di interesse pubblico negli strumenti urbanisticiattrezzature di interesse pubblico negli strumenti urbanistici
Gli standard urbanistici si differenziano per zona omogeneaGli standard urbanistici si differenziano per zona omogenea
QuantitQuantitàà minima per abitanteminima per abitante
Zona A, B C Zona A, B C 4.50 mq per istruzione fino all’obbligo
2.00mq per attr. interesse comune : religiose, sociali,
sanitarie
9.00 mq per aree a parco, per il gioco e lo sport
2.50 mq per parcheggi
•• Zona E Zona E 6.00 mq per attrezzature per l’istruzione o di interesse comune
•• Zona FZona F 1.50 mq attrezzature per l’istruzione superiore all’obbligo
1.00 mq attrezzature sanitarie ed ospedaliere
15.00 mq parchi pubblici urbani e territoriali
Le opere di urbanizzazioneLe opere di urbanizzazione
Impianti e attrezzature destinate a conferire a un determinato tImpianti e attrezzature destinate a conferire a un determinato territorio le erritorio le
caratteristiche urbanecaratteristiche urbane
Opere di urbanizzazioneOpere di urbanizzazione
Primaria Secondaria Indotta
Le spese che il Comune deve affrontare per l’esecuzione delle opere di
urbanizzazione si definiscono oneri di urbanizzazione
Opere di urbanizzazione primariaOpere di urbanizzazione primaria
strade
gli spazi di sosta o di parcheggio
la rete fognaria
la rete idrica
la rete di distribuzione dell’energia elettrica, del gas, delle telecomunicazioni
gli spazi di verde attrezzato ( giardino od orto vicino alla casa, verde condominiale, le aiuole private e/o pubbliche di arredo urbano lungo le strade)
Opere di urbanizzazione secondariaOpere di urbanizzazione secondariaOpere volte alla realizzazione delle attrezzature di interesse Opere volte alla realizzazione delle attrezzature di interesse
pubblico che concorrono a soddisfare gli standard urbanisticipubblico che concorrono a soddisfare gli standard urbanistici
attrezzature per l’istruzione ( asili nido, scuole materne, scuole
dell’obbligo)
attrezzature di interesse comune ( municipi, uffici pubblici, chiese, biblioteche, centri sociali, culturali, sanitari e assistenziali, mercati)
verde attrezzato ( giardini pubblici, campi gioco, impianti sportivi di quartiere)
parcheggi pubblici di zona
Sono assimilati a questi le attrezzature e gli impianti di interesse generale quali le attrezzature per l’istruzione superiore all’obbligo, le attrezzature sanitarie e ospedaliere, i parchi pubblici urbani eterritoriali, gli stadi per competizioni sportive.
Opere di urbanizzazione indotteOpere di urbanizzazione indotte
parcheggi di superficie, in soprassuolo e in sottosuolo, sovrappassi e sottopassi pedonali e veicolari
mense pluriaziendali a servizio di insediamenti industriali o artigianali
impianti tecnici di interesse comunale o sovracomunale
impianti di smaltimento dei rifiuti solidi
sistemazione a verde delle fasce di protezione stradale, cimiteriale, di impianti produttivi e di sponde di fiumi e di laghi
manufatti occorrenti per arginature e terrazzamenti e per opere di consolidamento del terreno
Impianti di trasporto collettivo di interesse comunale e intercomunale
Legge nLegge n°°10 / 77 10 / 77
Norme per lNorme per l’’edificabilitedificabilitàà dei suolidei suoli
Legge quadro cioè legge che pone i principi fondamentali ai quali devono adeguarsi le Regioni nell’emanare le proprie normative urbanistiche.
Lascia spazio all’attività dei ComuniComuni ai quali spetta:
la formazione e l’adozione dei piani urbanistici
l’emanazione dei regolamenti edilizi comunali
il rilascio delle concessioni
Elementi fondamentali della legge riguardanoElementi fondamentali della legge riguardano::
il diritto di costruire
l’onerosità della concessione edilizia
il Programma Pluriennale di Attuazione del Piano Regolatore
La legge 10/77 ha innovato la disciplina della licenza edilizia sostituendola con la concessioneconcessione rendendola onerosaonerosa salvo alcune eccezioni e introducendo
l’istituto dell’autorizzazione autorizzazione per alcune opere minori.
Tale disciplina è stata in seguito ulteriormente modificata dal Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia
Il Programma Pluriennale di Attuazione è uno strumento amministrativostrumento amministrativo che rende
realizzabile le previsioni dello strumento urbanistico generale per archi temporali
(3-5 anni) in base ai fabbisogni e tenendo conto delle disponibilità delle risorse
pubbliche e private.
Legge nLegge n°°457/1978457/1978
Norme per lNorme per l’’edilizia residenzialeedilizia residenziale
• Affronta il problema del recupero edilizio
individuazione delle zone di recuperozone di recupero
Titolo IV
perimetrazioneperimetrazione, all’interno delle zone di
recupero, degli immoboli, complessi edilizi,
isolati e le aree che saranno oggetto dei
Piani di RecuperoPiani di Recupero
L’individuazione delle zone di recupero è una scelta discrezionale del
Comune in caso di degrado.
Art.31 Art.31
definisce le categorie di intervento sul patrimonio edilizio esistente e precisa che tali definizioni prevalgono sule disposizioni degli strumenti urbanistici
interventi di manutenzione ordinariainterventi di manutenzione ordinaria opere di riparazione, rinnovamento e
sostituzione delle finiture degli edifici e quelli necessari a integrare o mantenere
in efficienza gli impianti tecnologici esistenti
interventi di manutenzione straordinaria interventi di manutenzione straordinaria opere per rinnovare e sostituire parti
anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare e integrare i servizi igienico-
sanitari e tecnologici, che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità
immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni d’uso
interventi di restauro e risanamento conservativo interventi di restauro e risanamento conservativo opere rivolte a conservare
l’organismo quali il consolidamento, il ripristino, il rinnovo degli elementi
costitutivi dell’edificio, l’inserimento degli elementi accessori e degli impianti
richiesti dalle esigenze d’uso, l’eliminazione degli elementi estranei
all’organismo edilizio.
interventi di ristrutturazione edilizia interventi di ristrutturazione edilizia opere che trasformano gli organismi
edilizi mediante un insieme sistematico di interventi che possono portare a un
organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. ( Il Test Unico lo ha
in parte modificato)
interventi di ristrutturazione urbanisticainterventi di ristrutturazione urbanistica opere che possono portare anche
alla modificazione del disegno dei lotti, degli isolati e della rete stradale.
Legge Legge nn°°47/198547/1985Norme in materia di controllo dellNorme in materia di controllo dell’’attivitattivitàà urbanisticourbanistico--ediliziaedilizia; ;
sanzioni, recupero e sanatoria delle opere abusivesanzioni, recupero e sanatoria delle opere abusive
• Affronta due importanti temi rivolti a combattere l’abusivismo edilizio:
• Il controllo dell’attività urbanistico-edilizia
• La sanatoria delle opere realizzate abusivamente
Introduce il Certificato di destinazione urbanisticaCertificato di destinazione urbanistica
Contiene tutte le prescrizioni urbanistiche riguardanti l’area interessata, documento che deve essere obbligatoriamente allegato agli atti pubblici e privati di trasferimento di immobili
Legge Legge nn°°179/1992179/1992Norme per lNorme per l’’edilizia residenziale pubblicaedilizia residenziale pubblica
• Introduce il Piano integrato di intervento Piano integrato di intervento
Non è uno strumento urbanistico ma uno strumento operativo che consente di procedere in maniera ordinata all’edificazione o al recupero di intere parti della città con l’intervento di operatori pubblici o privati.
Legge nLegge n°°493/93493/93Disposizioni Disposizioni prpr ll’’accelerazione degli investimenti e il sostegno accelerazione degli investimenti e il sostegno
delldell’’occupazione e la semplificazione delle procedure in materia di occupazione e la semplificazione delle procedure in materia di
edilizia edilizia
• Istituisce i Programmi di Recupero Urbano (PRU)
Per la formazione di questi piani concorrono con competenze diverse Regioni, Comuni e operatori privati
Programmi di Riqualificazione Urbana ( PRIU)
Sono di competenza del Comune
Testo UnicoTesto UnicoD.P.RD.P.R 380/2001 modificato con 380/2001 modificato con D.LgsD.Lgs 301/2002301/2002
Riunisce e coordina le disposizioni legislative.
Ai sensi del nuovo T.U. sono due i titoli che legittimano un intervento edilizio.
Permesso di costruirePermesso di costruire
Denuncia di inizio attivitDenuncia di inizio attivitàà
Istituisce lo Sportello unico per lSportello unico per l’’ediliziaedilizia
Semplifica la procedura per il rilascio del certificato di agibilità
Permesso di costruirePermesso di costruire
• Sostituisce la concessione edilizia
• Il rilascio è subordinato alla conformità alle previsioni degli strumenti urbanistici e all’esistenza delle urbanizzazioni primarie
• Ad eccezioni di alcuni casi previsti il rilascio del Permesso dicostruire implica la corresponsione di un contributocontributo in misura proporzionale all’incidenza degli oneri di urbanizzazione, nonché al costo di costruzione
• Le caratteristiche caratteristiche del Permesso di costruire sono:
ll’’irrevocabilitirrevocabilitàà
trasferibilittrasferibilitàà
ll’’onerositonerositàà
la validitla validitàà limitata nel tempolimitata nel tempo
la pubblicitla pubblicitàà
•• IrrevocabilitIrrevocabilitàà una volta rilasciato non può essere ritirato o diventare inefficace se non nei previsti casi di decadenza o per annullamento
•• TrasferibilitTrasferibilitàà può essere trasferito, insieme all’immobile, ai successori o aventi causa
•• OnerositOnerositàà viene rilasciato dietro versamento di un contributo, salvo alcuni casi di gratuità
•• ValiditValiditàà limitatalimitata nel permesso di costruire sono indicati i termini di inizio e di ultimazione dei lavori. Il termine per l’inizio dei lavori non può essere superiore a un anno dal rilascio del titolo, quello di ultimazione non può superare i tre anni dall’inizio dei lavori.
•• PubblicitPubblicitàà ne è data notizia al pubblico mediante affissione all’albo pretorio del Comune.
• Il permesso di costruire è richiesto per i seguenti interventi ( art.10 )
nuova costruzione
Permesso di costruirePermesso di costruire
ristrutturazione urbanistica
ristrutturazione edilizia
ristrutturazione edilizia interventi che portino ad un organismo in parte o del tutto diverso dal precedente, che comportino aumento di unità immobiliari, modifiche del volume, della sagoma, dei prospetti o delle superfici, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A, comportino mutamenti della destinazione d’uso.
Procedura per il rilascio del Permesso di Procedura per il rilascio del Permesso di
CostruireCostruire
• La domanda va presentata allo Sportello Unico corredata da:attestazione del titolo di legittimazioneelaborati progettualiautocertificazione circa la conformità del progetto alle norme igienico-sanitarie (edilizia residenziale)
Entro 10 giorni lo Sportello Unico comunica il nominativo del Responsabile del procedimentoentro 60 giorni dalla presentazione della domanda il Responsabile del procedimento cura l’istruttoria, acquisisce i pareri degli uffici comunali nonché pareri di altri enti o autorità chiamati a pronunciarsi sulla materia e formula una proposta di provvedimento. Sempre nei 60 giorni il Responsabile può chiedere modifiche di modesta entità al progetto presentato, illustrandone le ragioni. L’interessato deve integrare la documentazione nel termine di 15 giorni.
• Il Permesso di costruire è adottato dal dirigente o dal responsabile dell’ufficio entro 15 giorni dalla proposta di provvedimento emanata dal Responsabile del provvedimento e viene notificata all’interessato dallo Sportello Unico.
• I termini stabiliti dal Testo Unico sono raddoppiati per i Comuni con più di 100mila abitanti e per i progetti particolarmente complessi.
Denuncia dDenuncia d’’inizio attivitinizio attivitàà (D.I.A.)(D.I.A.)
• La Denuncia d’inizio attività è richiesta per i seguenti interventi
( art. 22 )
Interventi non elencati agli art.6 ( attività edilizia libera) e 10 (interventi subordinati al permesso di costruire) purché conformi alle previsioni degli strumenti urbanistici, dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico-edilizia vigente
varianti ai permessi di costruire che non incidono sui parametriurbanistici e sulle volumetrie, che non modificano la destinazione d’uso e la categoria edilizia, non alterano la sagoma dell’edificio e non violano le eventuali prescrizioni contenute nel permesso di costruire.
Possono essere realizzati mediante DIA gli interventi di ristrutturazione edilizia , di nuova costruzione o di ristrutturazione urbanistica in alternativa al Permesso di costruire. ( In questi casi diventa onerosa)
Presentazione della D.I.A. Presentazione della D.I.A.
• D.I.A corredata dagli elaborati grafici di progetto e da una dettagliata relazione a firma del progettista abilitato che assevera la conformità delle opere da realizzare agli strumenti urbanistici nonché il rispetto della normativa sulla sicurezza e di quella igienico-sanitaria,
presentata almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori allo Sportello Unico dal proprietario dell’immobile o dall’avente diritto.
AttivitAttivitàà edilizia liberaedilizia libera
• Il Testo Unico all’articolo 6 indica gli interventi che non sono sottoposti al preventivo controllo pubblico e che, pertanto, possono essere eseguiti senza titolo abilitativo
• Manutenzione ordinaria
• Eliminazione delle barriere architettoniche
Opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo
OPERE INTERNEOPERE INTERNE
• Il Testo Unico non comprende le opere interne tra gli interventi che necessitano del Permesso di costruire, per tanto si ritiene che tali opere siano soggette alla sola D.I.A.
• Per le singole unità immobiliari sono da considerarsi opere interne quelle che:
• Non comportino modifiche della sagoma e dei prospetti
• Non rechino pregiudizio alla statica dell’immobile
• Non modifichino la destinazione d’uso
S.C.I.AS.C.I.ASegnalazione certificata di Inizio AttivitSegnalazione certificata di Inizio Attivitàà
Introdotta dal D.L. 78/2010 e convertita in legge con la L.n°122/2010122/2010
Art. 4ter pur non modificando il T.U. sostituisce il termine D.I.A. con SCIA e di fatto la denuncia di inizio attività con la segnalazione certificata di inizio attività
La SCIA rende possibile ll’’inizio dei lavori lo stesso giorno in cui inizio dei lavori lo stesso giorno in cui viene presentataviene presentata la segnalazione all’amministrazione competente senza dover aspettare i 30 giorni previsti dalla DIA.
La segnalazione deve essere corredata dalle attestazioni e asseverazioni di tecnici abilitati relative alla sussistenza dei requisiti richiesti dalla legge, e deve essere accompagnata da tutti gli elaborati tecnici che devono poi consentire agli enti preposti di effettuare le dovute verifiche.
Il provvedimento non esprime in dettaglio i casi in cui si può far ricorso alla SCIA , ma la esclude qualora vi siano vincoli ambientali, esclude qualora vi siano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali.paesaggistici o culturali.
Certificato di agibilitCertificato di agibilitàà
T.U. art. 24,25,26T.U. art. 24,25,26
Attesta l’esistenza delle condizioni di
SicurezzaSicurezza
igieneigiene
salubritsalubritàà
risparmio energrisparmio energeticoetico
E’ necessario per gli edifici destinati ad abitazione sia per quelli destinati ad attività lavorative.
Viene rilasciato dal Dirigente (responsabile) del competente Ufficio Comunale per le opere di
Nuova costruzione
ricostruzioni o sopraelevazioni totali o parziali
interventi che influiscono sulla sicurezza igiene e salubrità e risparmio energetico
Procedimento rilascio del Certificato di Procedimento rilascio del Certificato di
AgibilitAgibilitàà
La domanda di rilascio (richiesta dal titolare del P.C. oppure dal soggetto che ha presentato la DIA) deve essere inoltrata allo Sportello Unicoper l’edilizia entro 20 giorni dalla data di ultimazione dei lavori.
Documentazione necessaria:
richiesta di accatastamento
dichiarazione di conformità nonché di salubrità
dichiarazione dell’impresa installatrice della conformità degli impianti (certificato di collaudo)
Entro 20 giorni dalla richiesta il responsabile dell’Ufficio rilascia il C. di agibilità (l’Ufficio può richiedere una sola volta una eventuale integrazione alla documentazione)
Vale il silenzio-assenso
Certificazione energeticaCertificazione energetica
L. 10/1991 L. 10/1991 D.Lgs.D.Lgs. 115/2008115/2008
Obbligatoria per :
edifici nuovi (richiesta di autorizzazione successiva al 8/10/2006)
edifici esistenti, dal 1/07/2009 per tutti gli atti di compravendita o locazione
Deve essere uno strumento di controllo e di informazione e di indirizzo affinché il costo della gestione climatica diventi un elemento discriminante per la determinazione del valore di mercato del bene.
SPORTELLO UNICO PER LSPORTELLO UNICO PER L’’EDILIZIAEDILIZIA
Art. 5 : ne prevede la costituzione da parte dei Comuni, anche associati tra loro.
Compito : avere rapporti tra privati e pubblica amministrazione in caso di intervento edilizio per il quale sia richiesto il Permesso di Costruire o la DIA
Deve:Deve:
» Ricevere le domande per il rilascio del Permesso di Costruire, le denuncie di inizio attività
» Fornire informazioni
» Rilasciare i permessi di costruire, i certificati di agibilità e ogni altro atto a carattere urbanistico
Acquisisce direttamente:
il parere dell’ASL
il parere dei Vigili del Fuoco
promuove, a richiesta del responsabile del provvedimento, l’indizione di una conferenza dei servizi
per l ’acquisizione degli atti di assenso necessari per la realizzazione dell’intervento edilizio
• Autoriz. e certif. per costruzioni in zona sismica
• Atti di assenso per gli immobili vincolati
• Pareri di autorità competenti in materia di vincolo idrogeologico
• Nulla osta per aree naturali protette
• Assensi in materia di servitù ferroviarie e portuali
REGOLAMENTO EDILIZIOREGOLAMENTO EDILIZIO
L. 1150/1942L. 1150/1942
Si applica a tutto il territorio comunale
Le norme del regolamento si possono dividere in
Norme di procedura
norme di carattere urbanistico
norme di carattere igienico-sanitario
Il Regolamento edilizio è adottato con deliberazione del Consiglio Comunale, successivamente è inviato alla Regione per l’Approvazione. Alcune Regioni hanno elaborato “Regolamenti Edilizi Tipo” che i Comuni possono adottare con eventuali integrazioni e adeguamenti alle situazioni locali.
•• Norme di proceduraNorme di procedura : composizione, competenza e funzionamento dei vari organi ed uffici
•• Norme di carattere urbanisticoNorme di carattere urbanistico: es. distanza ed altezza dei fabbricati, tracciati stradali, tipologia degli edifici in relazione alle zone del territorio, aspetto estetico degli edifici ( norme inderogabili da parte dei privati)
•• Norme di carattere igienicoNorme di carattere igienico--sanitariosanitario: dimensioni delle costruzioni e servizi igienici e tecnici
LEGISLAZIONE SPECIALE LEGISLAZIONE SPECIALE
•• Tecnica costruttivaTecnica costruttiva :
L.64/1974 (norme antisismiche)
T.U. 422/1941 (leggi sanitarie)
D.M. 5/07/1975 (requisiti igienico-sanitari)
L. 1849/1938 (zone di interesse militare)
•• Vincoli monumentaliVincoli monumentali:
L.1089/1939 (cose di interesse storico-artistico)
L. 1497/1939 (bellezze naturali)
PIANO TERRITORIALE REGIONALEPIANO TERRITORIALE REGIONALE
• Strumento fondamentale della pianificazione urbanistica ha natura di indirizzo e di coordinamento, con lo scopo di indicare gli obiettivi strategici generali di uso e assetto del territorio.
• Deriva dal Piano Territoriale di Coordinamento (PTC) previsto dalla 1150/1942 che per anni non aveva trovato applicazione.
• Il contenuto di un PTR, predisposto in coerenza con le strategie europee e nazionali di sviluppo del territorio, è costituito dagli indirizzi e dalle direttive necessarie alla progettazione dei Piani Territoriali di Coordinamento Provinciali, dei Piano paesaggistici, dei Piani Regolatori Generali Comunali, dei Pianidi settore.
• Il PTR stabilisce:stabilisce:
gli orientamenti per l’identificazione dei “Sistemi territoriali”
(sistema naturalistico-ambientale cioè territorio non urbanizzato)
(sistema insediativo cioè insediamenti urbani)
(sistema relazionale cioè reti stradali, ferrovie, porti, aeroporti etc)
le prescrizioni riguardanti l’uso e la tutela delle risorse essenziali specifiche, i Piani di Settore, e la regolamentazione dei siti di riconosciuto valore paesistico
la documentazione che comprova l’applicazione della Direttiva Europea sulla Valutazione Ambientale Strategica
i termini temporali entro i quali le Province e i Comuni sono tenuti ad adeguare i rispettivi Piani.
L’adozione e l’approvazione di un PTR spettano alla Regione.
PIANO TERRITORIALE PIANO TERRITORIALE DIDI COORDINAMENTO COORDINAMENTO
PROVINCIALEPROVINCIALE
• Il PTCP, predisposto in coerenza con il PTR, è costituito dagli indirizzi e dalle direttive necessarie alla Progettazione dei Piani Regolatori Generali Comunali e/o intercomunali e dei Piani di settore.
• Contiene:
–– Il quadro conoscitivo di riferimentoIl quadro conoscitivo di riferimento per la definizione degli obiettivi (aspetti fisici e morfologici, utilizzazione dei suoli, presenza di valori naturalistici paesaggistici e culturali, le dinamiche dei processi di sviluppo economico e social etc.)
–– LL’’individuazione dei sistemi territorialiindividuazione dei sistemi territoriali
–– LL’’individuazione degli ambiti urbanizzatiindividuazione degli ambiti urbanizzati
–– La localizzazioneLa localizzazione di impianti previsti da piani provinciali di settore
–– I termini temporaliI termini temporali entro i quali i Comuni sono tenuti ad adeguare i rispettivi PRG
PIANO TERRITORIALE PAESAGGISTICOPIANO TERRITORIALE PAESAGGISTICO
• Contiene le prescrizioni per la salvaguardia e lo sviluppo armonico di intere parti del territorio che si vogliono tutelare a motivo delle loro caratteristiche naturali e storiche e alla presenza di valori paesaggistici.
• Sono normati dal Codice dei Beni Culturali e del paesaggioCodice dei Beni Culturali e del paesaggio(1/05/2004) il quale prevede che le Regioni regolamentino partianche molto estese dei rispettivi territori attraverso la formazione di Ptp.
• E’ compito del compito del PtpPtp individuare e regolamentare le trasformazioni urbanistiche rendendole compatibili con la tutela del paesaggio
PIANO REGOLATORE GENERALEPIANO REGOLATORE GENERALE
• Strumento fondamentale della disciplina urbanistica di un Comune.
• Esso delinea non solo le scelte strategiche di assetto e di sviluppo del territorio comunale, tutelando l’integrità fisica e ambientale e l’identità culturale, ma individua e disciplina gli interventi di organizzazione e trasformazione urbanistica ed edilizia da realizzare in un limitato arco di tempo.
• Il nuovo PRGnuovo PRG si configura come un unico piano dai due aspetti:
Uno propriamente strutturale (strategico)
uno più propriamente operativo
Componente strategicaComponente strategica : ha natura politico-programmatica e si caratterizza come rapporto tra obiettivi, strategie, politiche e visioni del presente e del futuro per trasformare queste ultime in altrettante realtà.
Componente operativaComponente operativa : riguarda la capacità di conseguire gli obiettivi e gli esiti su cui il piano, nella sua componente strutturale, ha ottenuto il consenso, sia di promuoverne gli interventi di trasformazione previsti.
• Le due nuove figure di PRGPRG a cui fanno capo rispettivamente la componente strategica e quella operativa della pianificazione urbanistica locale sono
Piano Strutturale Comunale (PSC)Piano Strutturale Comunale (PSC)
Piano Operativo Comunale (POC)Piano Operativo Comunale (POC)
Piano Strutturale ComunalePiano Strutturale Comunale
Strumento urbanistico di prevalente natura strategica che, recependo le indicazioni e gli indirizzi dei piano territoriali, predispone un programma che ha come scopo principale quello di tutelare l’integrità fisico-ambientale e culturale del territorio comunale e di stabilire le linee fondamentali per la sua organizzazione.
L’Amministrazione comunale si avvale del PSC per
– Programmare le strategie elaborandole in parte in base ai contenuti dei PTR e in parte in base ai Piani di settore ( es. Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico), e in parte in base alle problematiche locali non ancora risolte
– Attuare le politiche urbane ( per esempio il risparmio dei suoli agricoli fertili da destinazioni extragricole, lo sviluppo delle piccole e medie aziende industriali e/o artigianali, sviluppo del turismo etc)
Piano Operativo ComunalePiano Operativo ComunaleStrumento urbanistico di natura operativa che recepisce le previsioni del
PSC e all’interno di queste:
– Individua gli immobili che saranno oggetto di trasformazione
– Stabilisce tutti gli elementi necessari per garantire gli interventi di tutela, organizzazione e trasformazione del territorio
L’Amministrazione comunale si avvale del POC per
1. Compiere le azioni amministrative che devono trasformare le strategie in “programmi dettagliati”
2. Decidere dove e quando intervenire per attuare il PSC grazie a
• Verifiche preliminari dello stato di attuazione della pianificazione (bilancio urbanistico) e della sostenibilitàambientale (bilancio ambientale)
• Previsioni di spesa
• Proposte di intervento formulate da privati o da società
Caratteristiche del PSCCaratteristiche del PSC
• Il PSC contiene:
• Il rapporto (ricognizione demografica, economica e sociale)
• Lo statuto dei luoghi ( individua i caratteri strutturanti del territorio e dell’ambiente naturale e specifica le condizioni necessarie per la tutela)
• La relazione ( obiettivi, linee guida del progetto del piano, gli indirizzi , i criteri adottati etc)
• Le norme tecniche di attuazione
• La valutazione della sostenibilità ambientale
•• Il PSC stabilisce:Il PSC stabilisce:
• Indirizzi e parametri urbanistci ed edilizi
• I criteri e le modalità per una corretta applicazione del principio di equità urbanistica
• La natura delle analisi, necessarie per effettuare una valutazione di sostenibilità ambientale
• Le misure di salvaguardia
• Il PSC individua:PSC individua:
• Le parti del territorio comunale da conservare e da salvaguardare, oltre alle aree ritenute idonee ad accogliere attrezzature e soazicollettivi, i sistemi delle principali vie di comunicazione e le fasce di rispetto dle infrastrutture.
• Il PSC prevedePSC prevede:
• Il numero di abitanti futuri ( previsione di norma di un decennio)
• La riorganizzazione delle attività produttive, comprese quelle agricole, direzionali, commerciali e turistiche.
• Gli elaborati del PSCelaborati del PSC sono:
1. La Relazione illustrativaRelazione illustrativa dei criteri e delle scelte di piano
2. Le Tavole di pianoTavole di piano ( 1:25000, 1:10000, 1:5000)
3. Le Norme Tecniche di AttuazioneNorme Tecniche di Attuazione
4. La valutazione della sostenibilitvalutazione della sostenibilitàà ambientaleambientale
Caratteristiche del POCCaratteristiche del POC
•• Il POC provvedeIl POC provvede:
• a selezionare le azioni su cui il Comune prevede di concentrare in modo esclusivo gli interventi nell’arco dei cinque anni di validità del POC.
• Regolare e definire le modalità di attuazione degli interventi
• Definire dal punto di vista quantitativo le dotazioni territoriali che concorrono a realizzare lo “standard di qualità urbana e di qualitàecologico ambientale”
• Localizzare le opere e i servizi pubblici e di interesse pubblico.
Gli elaborati del POCelaborati del POC sono:
La Relazione IllustrativaRelazione Illustrativa, le Tavole di pianoTavole di piano ( 1:2000, 1:5000, 1:1000), ll’’Analisi di coerenzaAnalisi di coerenza (documento che serve a verificare le potenzialità e le debolezze del POC, gli Approfondimenti Approfondimenti ( di nature geotecnica e idrogeologica)
PIANO PARTICOLAREGGIATO ESECUTIVO PIANO PARTICOLAREGGIATO ESECUTIVO
(PPE)(PPE)
Strumento di iniziativa pubblica di attuazione del PRG.
Deve indicare:
1. La rete stradale
2. Le masse e le altezze delle costruzioni lungo le principali strade o piazze
3. Gli spazi riservati a opere o impianti di interesse pubblico
4. Gli edifici destinati a demolizione o ricostruzione o oggetto direstauro o bonifica edilizia
5. Suddivisione degli isolati in lotti fabbricabili
6. Gli elenchi catastali delle proprietà da espropriare o da vincolare
Deve essere corredato da una relazione di spesa e da una rappresentazione planovolumetrica molto dettagliata.
La procedura di formazioneprocedura di formazione e approvazione di un PPEPPE si può riassumere in queste fasi:
1. Compilazione a cura del Comune
2. Adozione del Piano con deliberazione del Consiglio Comunale
3. Deposito del Piano adottato presso la Segreteria Comunale e pubblicazione per estratto all’Albo pretorio del Comune per 30 giorni durante i quali chiunque può prenderne visione e presentare, nei successivi 30 giorni, osservazioni nel pubblico interesse.
Sulle osservazioni è chiamato a esprimersi il Consiglio Comunale in sede di approvazione apportando eventuali modifiche.
Il PPE assume efficacia a partire dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione, la sua approvazione equivale a dichiarazione di pubblica utilità, per cui gli immobili necessari alla realizzazione del Piano possono essere sottoposti a procedimentodi esproprio. esproprio.
La validità è fissata in 10 anni. A decorrere dalla data di adozione del PPE sono applicate le misure di salvaguardia di cui alla legge 1902/1952 e successive modificazioni.
Piano di zona per lPiano di zona per l’’Edilizia Economica e Edilizia Economica e
Popolare (PEEP)Popolare (PEEP)
• E’ uno strumento urbanistico esecutivo istituito dalla legge n°167/1962 contenente le Disposizioni per favorire l’acquisizione di aree fabbricabili per l’edilizia economica e popolare.
FinalitFinalitàà della legge:
1. Assicurare ai Comuni la disponibilità di aree per interventi di edilizia abitativa a basso costo
2. Fare in modo che tali interventi non avvenissero in modo casuale, ma in base a programmi e progetti ben definiti e adeguatamente inseriti nell’ambiente
• I contenuti e l’iter procedurale del PEEP sono gli stessi previsti per il PPE.
• Il PEEP approvato ha validità 18 anni che può essere prorogata, per non più di due anni, con provvedimento regionale.
• Al pari del PPE, l’adozione del PEEP determina l’applicazione dellmisure di salvaguardia.
• Giuridicamente il PEEP ha lo stesso valore del PPE e per questo motivo comporta la dichiarazione di pubblica utilità, perciò le aree comprese nel PEEP sono soggette a procedimento di esproprio. A esproprio avvenuto i Comuni possono
Concedere il diritto di superficie sulle aree
espropriate a favore di enti e cooperative
edilizie
cederle in proprietà a cooperative edilizie o singoli operatori nei limiti di una quota non inferiore al 20% e non superiore al 40% in termini volumetrici
Piano per Insediamenti Produttivi (PIP)Piano per Insediamenti Produttivi (PIP)
• E’ finalizzato alla razionale organizzazione dei nuovi insediamenti industriali e/o artigianali di produzione nonché al riordino di quelli esistenti.
• L’iniziativa per la formazione del PIP spetta al Comune, previa autorizzazione della Regione
• Le aree da comprendere nel PIP devono essere scelte fra quelle destinate a insediamenti produttivi dal PRG in vigore.
ContenutiContenuti
1. Delimitazione del territorio interessato dal Piano
2. I progetti di massima delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria
3. L’organizzazione della viabilità interna ed esterna e dei relativi collegamenti
4. L’individuazione di eventuali insediamenti produttivi esistenti damantenere, ristrutturare, ampliare
5. Delimitazione dei lotti da destinare alla costruzione di nuovi fabbricati ovvero di quelli esistenti da riordinare
6. Norme tecniche necessarie a disciplinare gli interventi previsti
7. I programmi e tempi di attuazione del Piano
8. Previsione di spesa
9. Relazione di compatibilità ambientale
Il PIP ha validità decennale dalla data del decreto regionale che lo approva, e, al pari di un PPE, la sua adozione determina l’applicazione delle misure di salvaguardia.
Giuridicamente un PIP ha la stessa efficacia del PPE e le aree comprese sono soggette a procedimento di esproprio.
Piano Esecutivo Convenzionato (PEC)Piano Esecutivo Convenzionato (PEC)
• Il PEC è promosso da privatiprivati
• Non può imporre limitazioni efficaci sulla proprietà privata da cui scaturisca il potere da parte dell’Ente pubblico di espropriare.
Elementi fondanti del PEC:
1. La convenzioneconvenzione fra Comune e privati proponenti il PEC per stabilire le modalità di intervento, oneri e relative garanzie, tempi di attuazione
2. La verifica degli standard urbanisticiverifica degli standard urbanistici stabiliti da PRG
3. Il rispetto dei parametririspetto dei parametri e gli indici
4. La traduzione graficatraduzione grafica delle scelte urbanistiche riguardanti la viabilità interna, l’ubicazione dei fabbricati, la sistemazione delle attrezzature pubbliche negli appositi spazi a esse riservati, laforma e l’estensione dei lotti.
Caratteristiche del PEC:Caratteristiche del PEC:
I PEC sono approvati con deliberazione del Consiglio Comunale.
Le destinazioni d’uso delle aree e dei fabbricati fissati dal PEC hanno efficacia nei confronti di chiunque. Va precisato che anche in presenza di un PEC approvato esiste l’obbligo da parte dei privati di chiedere il permesso di costruire per gli interventi in esso previsti.