Evento Inaugurale 125 anni de Il Resto del Carlino

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IL RESTO DEL CARLINO - LA NAZIONE - IL GIORNO GIOVEDÌ 21 GENNAIO 2010 CRONACHE 21 N ON ci piace la retorica e neppure l’autocompiaci- mento, ma festeggiare 125 anni di vita è qualcosa di di- verso da un semplice complean- no. Nasceva nel 1885 il Resto del Carlino, davvero tanto tempo fa. Nasceva assieme a tante altre te- state, nell’entusia- smo di un’Italia da poco riunificata, con la scommessa di chi puntava sull’informazione in un Paese ancora semi-analfabeta. Tante testate, gior- nali e giornalini scomparsi, men- tre il Carlino arriva oggi a soffiare su un’immaginaria torta con 125 candeline. Senza retorica, dunque, ma un compleanno speciale richiede qualcosa di non banale. Il Carlino trasformerà il 2010 in una festa di dodici mesi. Un’occasione per ri- percorrere la nostra storia, ma so- prattuttopercondividereconino- stri lettori, le nostre città, momen- tidiincontro,diriflessioneedife- sta. Perché le radici che abbiamo in queste terre sono salde e vitali, perchè ai tanti nostri campanili dedichiamo un’attenzione quoti- diana, con le nostre cronache, con le trecento e passa pagine giorna- liere. Comehadettoildi- rettorePierluigi Vi- scialla presentazio- neufficialedellece- lebrazioni, «ci pia- cefesteggiareilpas- sato,madipiùpro- gettare il futuro, gettare ponti per i prossimi 125 anni». Alle spalle c’è un’avventu- ra giornalistica che ha fatto di un piccolofoglio bolognese una gran- de testata nazionale, che per pri- ma «inventò» e diede dignità alle cronache locali, che ospitò firme straordinarie della cultura. Uno sviluppo che ha portato il Carlino ad essere il cuore di un grandegruppo editoriale che com- prende altre storiche testate come La Nazione di Firenze e Il Giorno di Milano. Un giornale che festeggia 125annimastagiànelfu- turo, con l’allestimento di nuovi stabilimenti ti- pografici, con impianti all’avanguardia e muo- vendo passi decisi nel campo dei nuovi me- dia, a cominciare dal web, con Quotidiano. net epiùdi40porta- li cittadini che af- fiancano la carta stampata. Dodicimesidapassareas- sieme, con un calendario ricco di appuntamenti di spettacolo, di mostre, di incontri, di iniziative perigiovani.Unviaggionelleno- strecittàgrandiepiccole«perrin- saldareunpatto—comediceildi- rettore Visci — e per confermare un impegno». Questa pagina sarà la guida per chi ci vorrà seguire in questo compleanno speciale. Buon Carlino a tutti ALBUM Il primo numero uscito il 21 marzo 1885 e, a fianco, uno strillone in via Rizzoli a Bologna IL PROGRAMMA delle celebrazioni prevede decine di iniziative su tutto il territorio di diffu- sione del Carlino. Dopo la presentazione all’Ho- tel Carlton di Bologna il 15 dicembre scorso, nuovo appuntamento (aperto a tutti i lettori) per illustrare il programma degli eventi nelle Marche, martedì 26 gennaio ad Ancona. Il diret- tore Pierluigi Visci illustrerà il programma del- le celebrazioni in un incontro al Teatro delle Muse (inizio alle 11,30) cui seguirà un rinfre- sco. Saranno presenti le autorità locali. Il Carlino, 125 anni fra la gente Un’avventura giornalistica intrecciata con la storia e il costume COMPLEANNO Dodici mesi di iniziative, mostre, incontri in tutte le città LA POLIGRAFICI EDITORIALE è lieta di invi- tare i suoi lettori all’evento inaugurale delle celebra- zioni per i 125anni del Resto del Carlino. Si tratta dello spettacolo «Quattro maggiore» di Adi Da Samraj in scena sabato 30 gennaio alle 20.30 al Pa- lazzo della Cultura e dei Congressi di Bologna. Ilballetto,cheandràinscenainoccasionedellaNot- te Biana di Arte Fiera, è coreografato e firmato da Keith Ferrone, fondatore della Florence Dance CompanyinsiemeaMargaNativo,edèdedicatoalle «Quattro Stagioni» di Antonio Vivaldi, suonate dal- la celebre violinista Anne Sophie Mutter e rappre- sentate dalle splendide scenografie tratte dalla rac- colta di pannelli intitolati Alberti’s Window. Chi vorrà prendere parte allo spettacolo potrà preno- tare l’entrata gratuita (fino ad esaurimento dei posti) utilizzando il coupon che pubblichiamo qui sotto. LA PRESENTAZIONE MARTEDI’ AL TEATRO DELLE MUSE DI ANCONA Un programma ricco di eventi DA OGGI UNA PAGINA DEDICATA ALLE CELEBRAZIONI E AGLI APPUNTAMENTI CON I LETTORI LO SPETTACOLO INAUGURALE IL 30 A BOLOGNA NELLA NOTTE BIANCA DI ARTE FIERA Quattro stagioni per danzare QUATTRO MAGGIORE ADI DA SAMRAJ PER VIVALDI ENTRATA GRATUITA AL BALLETTO SABATO 30 GENNAIO ORE 20,30 PALAZZO DELLA CULTURA E DEI CONGRESSI PIAZZA COSTITUZIONE, 4/A - BOLOGNA Tutti coloro che chiameranno il numero 051 538924 dal lunedì al venerdì dalle ore 10,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 17,30, potranno prenotare l’entrata gratuita valida per due persone (fino ad esaurimento posti disponibili) per il balletto “Quattro Maggiore” Adi Da Samraj per Vivaldi in programmazione al Palazzo della Cultura e dei Congressi di Bologna il giorno 30 gennaio alle ore 20,30. Per accedere allo spettacolo i lettori dovranno presentare questo coupon. Fotocopie o altre riproduzioni non saranno accettate.

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Cari Lettori, inizia un viaggio, oggi, che attraverserà tutto il 2010. Il viaggio dell'orgoglio per chi ha il privilegio di portare avanti una impresa - il Resto del Carlino - che è la Storia, che è nella Storia. Un viaggio della memoria e della gratitudine per i tantissimi nostri predecessori che nel corso di 125 anni hanno creato, costruito, fatto crescere un Giornale.

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IL RESTO DEL CARLINO - LA NAZIONE - IL GIORNO GIOVEDÌ 21 GENNAIO 2010 CRONACHE 21 •

NON ci piace la retorica eneppure l’autocompiaci-mento, ma festeggiare

125 anni di vita è qualcosa di di-verso da un semplice complean-no. Nasceva nel 1885 il Resto delCarlino, davvero tanto tempo fa.Nasceva assieme a tante altre te-state, nell’entusia-smo di un’Italia dapoco riunificata,con la scommessadi chi puntavasull’informazionein un Paese ancorasemi-analfabeta.Tante testate, gior-nali e giornalini scomparsi, men-tre il Carlino arriva oggi a soffiaresu un’immaginaria torta con 125candeline.Senza retorica, dunque, ma uncompleanno speciale richiedequalcosa di non banale. Il Carlinotrasformerà il 2010 in una festa didodici mesi. Un’occasione per ri-percorrere la nostra storia, ma so-prattutto per condividere con i no-

stri lettori, le nostre città, momen-ti di incontro, di riflessione e di fe-sta. Perché le radici che abbiamoin queste terre sono salde e vitali,perchè ai tanti nostri campanilidedichiamo un’attenzione quoti-diana, con le nostre cronache, conle trecento e passa pagine giorna-

liere.Come ha detto il di-rettore Pierluigi Vi-sci alla presentazio-ne ufficiale delle ce-lebrazioni, «ci pia-ce festeggiare il pas-sato, ma di più pro-gettare il futuro,

gettare ponti per i prossimi 125anni». Alle spalle c’è un’avventu-ra giornalistica che ha fatto di unpiccolo foglio bolognese una gran-de testata nazionale, che per pri-ma «inventò» e diede dignità allecronache locali, che ospitò firmestraordinarie della cultura.Uno sviluppo che ha portato ilCarlino ad essere il cuore di ungrande gruppo editoriale che com-

prende altre storiche testatecome La Nazione di Firenzee Il Giorno di Milano. Ungiornale che festeggia125 anni ma sta già nel fu-turo, con l’allestimentodi nuovi stabilimenti ti-pografici, con impiantiall’avanguardia e muo-vendo passi decisi nelcampo dei nuovi me-dia, a cominciare dalweb, con Quotidiano.net e più di 40 porta-li cittadini che af-fiancano la cartastampata.Dodici mesi da passare as-sieme, con un calendario riccodi appuntamenti di spettacolo, dimostre, di incontri, di iniziativeper i giovani. Un viaggio nelle no-stre città grandi e piccole «per rin-saldare un patto — come dice il di-rettore Visci — e per confermareun impegno». Questa pagina saràla guida per chi ci vorrà seguire inquesto compleanno speciale.Buon Carlino a tutti

ALBUMIl primonumero uscitoil 21 marzo1885 e, a fianco,uno strillonein via Rizzolia Bologna

IL PROGRAMMA delle celebrazioni prevededecine di iniziative su tutto il territorio di diffu-sione del Carlino. Dopo la presentazione all’Ho-tel Carlton di Bologna il 15 dicembre scorso,nuovo appuntamento (aperto a tutti i lettori)per illustrare il programma degli eventi nelleMarche, martedì 26 gennaio ad Ancona. Il diret-tore Pierluigi Visci illustrerà il programma del-le celebrazioni in un incontro al Teatro delleMuse (inizio alle 11,30) cui seguirà un rinfre-sco. Saranno presenti le autorità locali.

Il Carlino, 125 anni fra la genteUn’avventura giornalistica intrecciata con la storia e il costume

COMPLEANNODodici mesi

di iniziative, mostre,incontri in tutte

le città

LA POLIGRAFICI EDITORIALE è lieta di invi-tare i suoi lettori all’evento inaugurale delle celebra-zioni per i 125anni del Resto del Carlino. Si trattadello spettacolo «Quattro maggiore» di Adi DaSamraj in scena sabato 30 gennaio alle 20.30 al Pa-lazzo della Cultura e dei Congressi di Bologna.Il balletto, che andrà in scena in occasione della Not-te Biana di Arte Fiera, è coreografato e firmato da

Keith Ferrone, fondatore della Florence DanceCompany insieme a Marga Nativo, ed è dedicato alle«Quattro Stagioni» di Antonio Vivaldi, suonate dal-la celebre violinista Anne Sophie Mutter e rappre-sentate dalle splendide scenografie tratte dalla rac-colta di pannelli intitolati Alberti’s Window.Chi vorrà prendere parte allo spettacolo potrà preno-tare l’entrata gratuita (fino ad esaurimento dei posti)utilizzando il coupon che pubblichiamo qui sotto.

LA PRESENTAZIONE MARTEDI’ AL TEATRO DELLE MUSE DI ANCONA

Un programma ricco di eventi

DA OGGI UNA PAGINA DEDICATA ALLE CELEBRAZIONI E AGLI APPUNTAMENTI CON I LETTORI

LO SPETTACOLO INAUGURALE IL 30 A BOLOGNA NELLA NOTTE BIANCA DI ARTE FIERA

Quattro stagioni per danzare

Q U A T T R O M A G G I O R EA D I D A S A M R A J P E R V I V A L D I

E N T R A T A G R A T U I T A A L B A L L E T T O

S A B A T O 3 0 G E N N A I O O R E 2 0 , 3 0PALAZZO DELLA CULTURA E DEI CONGRESSI PIAZZA COSTITUZIONE, 4/A - BOLOGNATutti coloro che chiameranno il numero 051 538924 dal lunedì al venerdì dalle ore 10,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 17,30, potrannoprenotare l’entrata gratuita valida per due persone (fino ad esaurimento posti disponibili) per il balletto “Quattro Maggiore” Adi Da Samraj per Vivaldi in programmazione al Palazzo della Cultura e dei Congressi di Bologna il giorno 30 gennaio alle ore20,30. Per accedere allo spettacolo i lettori dovranno presentare questo coupon. Fotocopie o altre riproduzioni non saranno accettate.

MARTEDÌ 26 GENNAIO 2010 il Resto del Carlino CULTURA&SPETTACOLIEMILIA-ROMAGNA 27 ••

Il futuro?E’ a corto di soldi

Future Film Festival a Bologna

‘The Hole 3D’ di Joe Dante aprestasera al teatro Duse il FFF.A sinistra, una scena di ‘Avatar’:domani alle 19 l’incontro conJoe Letteri supervisore deglieffetti visivi del kolossal. In altoa destra, ‘Edison & Leo’ e,sotto, la grafica di Saul Bassdi BENEDETTA CUCCI

— BOLOGNA —

DA UNA PARTE la tecno-logia avanzata del 3D,dall’altra una tecnica vec-

chia e affascinante che sta tornan-do alla grande, la stop motion. Ec-co i due temi principi della dodi-cesima edizione delFuture Film Festi-val, l’evento cultu-rale fiore all’occhiel-lo delle nostre isti-tuzioni (comune,provincia, regioneche coprono il 25%del budget totale di 270mila euro)al via questa sera a Bologna alle21.30 al Teatro Duse con l’antepri-ma di The Hole 3D di Joe Dante,che però annuncia drammatica-mente, attraverso le parole diOscar Cosulich, direttore artisti-co con Giulietta Fara: «Dobbia-mo capire insieme alle istituzionise il festival interessa davvero allacittà. E’ una domanda che rilan-ciamo alla nuova amministrazio-ne, perché la manifestazione nonpuò abbassare le aspettative e di-ventare una sagra paesana e inol-tre abbiamo bisogno di basi soli-de per andare avanti. Quest’annoce l’abbiamo fatta per il rotto del-la cuffia». Il resto del festival, tol-to il sostegno pubblico, è fatto da-gli sponsor privati (tra cui Herache ha studiato per l’occasione un

percorso luminoso tra le sedi delfestival con totem del writer Mat-teo Capobianco, in arte Ufo5, ide-atore del marchio del FFF) e daisoci del Future Film, persone sin-gole che apprezzano e seguono daanni l’evento. Ma il malessere chesi respira nell’aria è anche reso

tangibile da certidettagli tecnici, percui un’iniziativa ci-nematografica delgenere ha col tem-po perso le sale ci-nematografiche edè costretta ogni an-no a rivedere le sue

location che non sono mai le stes-se (quest’anno teatro Duse e Palaz-zo Re Enzo). Anche Alberto Ron-chi, assessore alla cultura della re-gione, da parte sua offre spunti diriflessione: «Sul cinema dovrem-mo aprire forse un discorso per ca-

pire bene che modelli portareavanti per dare delle certezze condisponibilità complessive di am-pio respiro, per far sì che tutta laparte tecnico-organizzativa siameno faticosa. Regione, provin-cia e comune devono impegnarsiperché ogni anno non sia una cor-sa contro il tempo».

MA IN OGNI CASO il FutureFilm Festival va avanti, riservan-do occasioni di grande prestigioall’interno del suo programma.Già da un po’ si parla dell’attesoincontro col premio Oscar JoeLetteri (per Il Signore degli Anel-li), visual effects supervisor diAvatar e direttore di Weta Digi-tal che presenterà in anteprimamondiale domani alle 19 in un

“keynote speech” (ormai parlaredi ‘incontro’ è obsoleto per cosedel genere) il making of dello spet-tacolare film di James Cameron.Poi sabato sarà la volta del 3dDay,dalle 9.30 a Palazzo Re Enzo conla case history delle produzioni ita-liane e la presentazione tra gli al-tri, de Il volo di Wim Wenders,corto girato in stereoscopia. Inter-verrà anche Andrea Tito di Pana-sonic Italia per presentare in ante-prima nel nostro paese la tecnolo-gia 3D per home-entertainment.Sia sabato che domenica al Duseproiezioni in 3D di The Hole, leprime immagini di Toy Story 3,l’anteprima di 56 minuti del nuo-vo film della Dreamworks Dra-gon Trainer. L’altra faccia delFFF 2010 è la stop motion, detta

anche passo uno, una delle più an-tiche tecniche d’animazione chesta vivendo una seconda giovinez-za. FFF dedicò spazio alla tecnicagià alla prima edizione, con unomaggio alla Aardman Anima-tions (quelli di Wallace and Gro-mit) e quest’anno, oltre alla tavolarotonda di giovedì alle 10, all’in-contro con David Sproxton —co-fondatore della Aardman —venerdì alle 15 e al masterclasscon Merlin Crossingham alle 17,tutti alla sala Hera del Future Vil-lage a Palazzo Re Enzo, ci saràuna retrospettiva in due puntate(mercoledì e giovedì alle 15) dedi-cata a Saul Bass, il papà della mo-tion graphic, ovvero il disegnografico animato, che ha realizzatoi titoli di testa per film (piccolestorie che anticipavano l’atmosfe-ra della pellicola) quali L’uomo dalbraccio d’oro, La donna che visse duevolte, Anatomia di un omicidio, Intri-go internazionale e Psycho. Dedica-ti al tema anche due workshopper bambini e bambini venerdì esabato. Tra i film in concorso:Edison e Leo, Panique au Village,In The Attic-Who has a BirthdayToday? e Mai Mai Miracle di Su-nao Katabuchi.

CINEMALa rassegna dedicataalle nuove frontiere

della tecnologiasi apre stasera

SABATO si apronoufficialmente lecelebrazioni per i 125 annidel Resto del Carlino. E perl’occasione il nostrogiornale invita i lettori apartecipare all’evento

inaugurale: alle 20.30 disabato, infatti, al Palazzodella Cultura e deiCongressi di Bologna va inscena lo spettacolo didanza «Quattro Maggiore»in occasione della Notte

Bianca di Arte Fiera. Chivorrà assistere allospettacolo potrà prenotarel’ingresso gratuito (fino adesaurimento posti)utilizzando il coupon chepubblichiamo a piedepagina. Lo spettacolo èfirmato da Keith Ferrone esi avvale delle scenografiedi Adi Da Samraj.

CRISIGli organizzatori:

«Bisogna chequesta città diasegnali seri»

La coreografia internazionale sbarca a Bolognaper festeggiare i 125 anni del ‘Carlino’

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S A B A T O 3 0 G E N N A I O O R E 2 0 , 3 0PALAZZO DELLA CULTURA E DEI CONGRESSI PIAZZA COSTITUZIONE, 4/A - BOLOGNATutti coloro che chiameranno il numero 051 538924 dal lunedì al venerdì dalle ore 10,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 17,30, potrannoprenotare l’entrata gratuita valida per due persone (fino ad esaurimento posti disponibili) per il balletto “Quattro Maggiore” Adi Da Samraj per Vivaldi in programmazione al Palazzo della Cultura e dei Congressi di Bologna il giorno 30 gennaio alle ore20,30. Per accedere allo spettacolo i lettori dovranno presentare questo coupon. Fotocopie o altre riproduzioni non saranno accettate.

• 20 CRONACHE IL RESTO DEL CARLINO - LA NAZIONE - IL GIORNO MERCOLEDÌ 27 GENNAIO 2010

I 1 2 5 A N N I D E L N O S T R O G I O R N A L E

Il Carlino e la sua storia: comincia un annoPresentate ieri al teatro delle Muse di Ancona le iniziative che porteremo in giro

di RAIMONDO MONTESI

— ANCONA —

UNA GRANDE festa mar-chigiana per i 125 anni deil Resto del Carlino. Ieri

mattina al Teatro delle Muse diAncona l’intera regione, attraver-so i suoi rappresentanti istituzio-nali, ha reso omaggio al ‘secolo eun quarto’ di vita del nostro quoti-diano. Dopo l’Emilia Romagna,le Marche, dove il Carlino arrivòcon le sue cronache locali nel1898, tredici anni dopo il grandedebutto bolognese. Fu l’inizio diun’avventura che vide protagoni-sti marchigiani come il senigallie-se Giulio Padovani e il conte anco-netano Giovanni Enrico Sturani,ricordati dal direttore PierluigiVisci per definire «il senso pro-fondo di una presenza antica, diun rapporto solido, inscindibiletra il giornale di Bologna e le Mar-che». Gli fa eco il presidente dellaRegione Gian Mario Spacca par-lando di «grande affetto della no-stra comunità perun giornale profon-damente radicatonel territorio. IlCarlino, animato dagrande senso di re-sponsabilità e impe-gno culturale, con-tribuisce quotidianamente a raf-forzare la coesione della comuni-tà marchigiana».Un sentito «buon compleanno»arriva anche dal sindaco di Anco-na Fiorello Gramillano, che defi-nisce questo 125˚ anniversario«una tappa importantissima per

un quotidiano dasempre legato al ter-ritorio, atteso nelleedicole tutte le mat-tine perché capacedi affrontare i realiproblemi della gen-te».

Gianni Rossetti, presidentedell’ordine dei giornalisti delleMarche rammenta i suoi 18 annitrascorsi al Carlino, e la «lunga tra-dizione» di un quotidiano «puntodi riferimento per la gente anchein occasione di tragedie come i ter-remoti del 1972 e del 1997». Ricor-

di personali per l’assessore provin-ciale alla cultura Carlo Pesaresi:«Ho studiato per molti anni a Bo-logna, e il Carlino non potevo nonleggerlo. Qualità, correttezza e li-bertà sono gli elementi imprescin-dibili attraverso cui il giornale dàampie garanzie ai lettori, ancheperché alle spalle ha editori puri».Il vicedirettore Pierluigi Masiniaggiunge la parola «responsabili-tà», quasi un dovere per quelloche è «il primo quotidiano delleMarche», e cita ad esempio la ras-segna dei ‘Concerti Aperitivo delCarlino’, pronta a sbarcare anche

in Emilia Romagna. Un eventoche in sei anni ha permesso di do-nare circa 150 mila euro all’ospe-dale pediatrico Salesi di Ancona.

SÌ, perché alle parole il nostroquotidiano ama affiancare i fatti,e lo dimostra anche in questa occa-sione: non solo discorsi celebrati-vi, ma iniziative concrete che mi-rano alla valorizzazione delle ec-cellenze regionali. Lo ricordanogli stessi Visci e Masini, ma ancheMichele Ambrosini, presidentedi Banca Marche, storico partnerdel Carlino in terra marchigiana.

Mostre, convegni, libri, manife-stazioni e degustazioni enogatro-nomiche ‘racconteranno’ il terri-torio non meno degli articoli chedal quel lontano 1898 illustranofatti e personaggi dell’unica regio-ne italiana ‘al plurale’. Accadràcon il sostegno di tanti soggetti.La mostra delle pagine ‘storiche’del giornale è realizzata insiemealla Confcommercio, i cui diretto-ri Massimiliano Polacco (Anco-na) e Davide Urban (Bologna),sottolineano il ruolo attivo di ungiornale che «ospitando le idee in-cide sulla realtà economica e poli-

SINDACIDa sinistrain senso orario:Gramillano,Meschini,Ceriscioli,Di Ruscio e Castelli

SOSTENITORIIl presidentedella RegioneSpaccae il presidentedi Banca MarcheAmbrosini

LA PLATEAMolto affollatae qualificata

Presenti personalitàda tutta la regione

IL RESTO DEL CARLINO - LA NAZIONE - IL GIORNO MERCOLEDÌ 27 GENNAIO 2010 CRONACHE 21 •

TRA I NUMEROSI ospitiil prefetto di Ancona Clau-dio Meoli, i presidenti diProvincia Fabrizio Ceset-ti (Fermo), Matteo Ricci(Pesaro) e Urbino), Fran-co Capponi (Macerata); isindaci di Pesaro (LucaCeriscioli), Macerata(Giorgio Meschini), Asco-li (Guido Castelli), Fermo(Saturnino Di Ruscio), Ci-vitanova (Massimo Mobi-li), Camerino (Dario Con-ti), Porto Recanati (Rosal-ba Ubaldi), San Severino(Cesare Martini), Tolenti-no (Luciano Ruffini), Mal-tignano (Massimo Di Pie-tro); il vicesindaco di Fa-no Mirco Carloni. E poiLauro Costa (vicepresi-dente Banca Marche),Giuseppe Casali (Confin-dustria Ancona) Gianfran-co Sabbatini, FondazioneCassa di Risparmio Pesa-ro; Francesco Balloni,Cna di Ascoli, Bruno Ca-panna ( Marche Holiday),Alberto Monachesi(Tipicità), Floro Bisello(Adusbef) Otello Renzi(Ais), Mara Stramucci(Unioncamere); Giancar-lo Rossi, Assivip. Senzadimenticare il decano, il95enne Bruno Squarcia,giornalista del Carlino diAscoli. Protagonisti delladegustazione di prodottitipici Vincenzo Spinosi,Salumificio del Conero,Caseificio Razzetti e Uma-ni Ronchi.

di grandi eventinelle province delle Marche

di PIERLUIGI VISCI

CARI LETTORI,il 21 marzo 1898 il Resto del Carlino festeggiò iltredicesimo compleanno traslocando in una nuovae più adeguata sede, la terza, in piazza Calderini

6, Palazzo Loup. Poteva stampare 4 pagine, per due edi-zioni: una per la città di Bologna, l’altra per la Romagnae le Marche. Quello stesso anno si consumò il divorzio diGiulio Padovani da Amilcare Za-morani, il direttore-editore, l’illumi-nato padre padrone del Carlino pervent’anni e tredici giorni, dai mesisuccessivi alla nascita del giornalefino al 1905. Padovani era un bril-lante giovanotto di Senigallia, lau-reato a Pisa, trasferitosi a Bolognaper esercitare la professione forense,in realtà attratto dal giornalismo.Sotto i portici del Pavaglione incon-trò tre colleghi avvocati con la pas-sione, come lui, per il giornalismo:Cesare Chiusoli, Francesco Tonol-la e Alberto Carboni, che sarà il re-dattore responsabile del Carlino fi-no all’avvento di Zamorani, e siunì senza pensarci un minuto allanascente impresa editoriale. L’inve-stimento fu di cento lire a testa. Do-veva essere il Resto al Zigaro, simi-le al giornale fiorentino il Resto alSigaro. L’idea commerciale eraidentica: il giornale come resto didue centesimi al sigaro che ne costa-va otto. Sarebbero stati soprattutto itabaccai a diffonderlo. Ma fu pro-prio Padovani a far riflettere i colle-ghi: il giornale sarebbe morto al pri-mo aumento di prezzo del sigaro odel giornale. A Firenze accaddedue anni dopo. E così propose il Re-sto... del Carlino, che riprendevaquel modo di dire popolare ‘dare il resto del carlino’ chesignificava e significa infliggere una lezione supplementa-re, rivedere le bucce, regolare i conti e, per estensione, pungo-lare i potenti e fustigare i prepotenti. La testata era ed è unautentico progetto politico e civile permanente. Il nome e ilruolo del senigalliese Giulio Padovani e quella edizionedel 1898 ci danno il senso profondo di una presenza anti-ca, di un rapporto solido, inscindibile tra il ‘giornale di Bo-logna’ e le Marche. Perchè, ci ricorda Luciano Anselmi,critico letterario e drammaturgo fanese, in un bellissimo ar-ticolo del 1975, in questa terra c’è stato il ‘rifiuto di avventu-rarsi nella creazione di nuovi quotidiani dato che esisteva,ed esiste, un foglio di informazione che, pur non essendonato nelle Marche, vien qui considerato indigeno e questogiornale è il Resto del Carlino’. Ne sono testimonianza illu-stri collaboratori, preziose firme marchigiane che negli annicompaiono sulla mitica Terza pagina di Missiroli, prima,di Spadolini, poi: Ercole Luigi Morselli, Vincenzo Carda-relli, Fabio Tombari, Mario Puccini, Dino Garrone, UgoBetti.

QUESTO 125˚ anniversario cade nel centenario delle pri-me cronache marchigiane volute da un personaggio chiavenella storia del quotidiano bolognese: il conte anconetanoGiovanni Enrico Sturani. Avvocato come Padovani, coe-taneo del conterraneo Luigi Albertini, mitico direttore delCorriere della Sera. Un anno più tardi, sul finire dei 1910,gli viene affidata la direzione del giornale e una delle pri-me iniziative, impensabile per un uomo di conti, è quella diaprire uno spazio, una Edizione Speciale Marche e Um-bria. La sede è Ancona e la redazione affidata al giornali-sta Rodolfo Gabani, senigalliese come Padovani. Era ilprimo seme di quelle che saranno le edizioni locali de il Re-sto del Carlino e probabilmente di altri giornali regionali ointerregionali. Sturani morì da direttore nel 1912. NelleMarche devono passare 35 anni e due guerre per festeggia-re una nuova redazione di Ancona, che coprirà le cronachedoriche e di Pesaro. La rinascita della cronache locali è sol-lecitata dal direttore Gino Tibalducci, che chiama Mario

Pancioni, affiancato da Dario Zanasi, inviato da Bolo-gna per dare manforte. Una brillante penna, quella di Za-nasi, che ci ha lasciato un Viaggio nelle Marche (1961),con prefazione di Giovanni Spadolini, il cui nonno pater-no Luigi era marchigiano di Treia. Ci piacerebbe rieditarloin questo anno giubilare. Al Carlino di Pancioni collabore-ranno Ermete Grifoni, Franco Brinati, Attilio Pancioni eMariano Frontini, altro senigalliese. Frontini sarà poi ca-po di Ancona. Un lampo fu, poi, la direzione di Paolo Va-

lentini. E via via Riccardo Rolfini,Mario Di Tullio, Giorgio Corzola-

ni. Poi Dario De Libera-to che ha guidato l’uf-ficio per 14 anni, alle-vando molti suoi suc-cessori: Lucio Marti-no, il reggiano CorradoGuerra, Alessandro Ve-spignani, Lorenzo Moro-ni e l’attuale capo: An-drea Brusa. Come Pan-cioni nel ‘45 ad Ancona,anche il commendatorAlessandro Grossi a Pesa-ro nel 1947 creerà la reda-zione del Carlino. Il testimo-ne, nel 1956, passò a Gior-gio Guggi e nel 1965 a Sau-ro Brigidi, che resse per 20 ilCarlino, creando la pagina diUrbino, della quale si occupa-

va un giovanissimo PaoloNonni, che nell’anno del cente-nario diventa capo dell’ufficiodi Pesaro, che guida tuttora as-

sieme al coordinamento di tuttele edizioni marchigiane. Nel

1951 fu la volta di Macerata cheebbe come fondatore FernandoScattolini, cui subentrò una dellepiù importanti, brillanti e conosciu-te firme del Carlino, non solo nelle

Marche: Giancarlo Liuti. Da Liuti a Ugo Bellesi, dal1970 al 1998, cui seguiranno le gestioni Martino, Pirozzi,Vespignani, Brusa e ora Giorgio Guidelli. Sotto il regno diGiovanni Spadolini nel 1955 vede la luce la Cronaca diAscoli. La guida Alvaro Agostini, presto affiancato da Ne-mo Cuoghi. La responsabilità di Ascoli passa a GianluigiGasparri, che guiderà l’ufficio in periodi diversi fino al2000. Dal 2005 è Natalia Encolpio la responsabile dellaCronaca di Ascoli e della edizione di Fermo, nata nel2004, all’indomani del voto con il quale il Parlamento hacreato la Provincia di Fermo. Oggi possiamo parlare di cin-que quotidiani locali, che vengono stampati nelle Marche.Con il Gruppo Pigini siamo partner nella Rotopress di Lo-reto, dove dal 2002 stampiamo i giornali di Pesaro, Anco-na, Macerata, Ascoli e Fermo, ma anche quelli di Forlì,Cesena e Rimini.RINGRAZIO l’Editore. La signora Marisa MontiRiffeser, presidente di Poligrafici Editoriale, il dottorAndrea Riffeser Monti, vicepresidente e amministrato-re delegato, la cui famiglia edita il Resto del Carlinodalla metà degli anni ‘60, il periodo più lungo nella sto-ria di questa azienda. Li ringrazio per la libertà, l’indi-pendenza, l’autonomia che garantiscono ai giornali delGruppo. Tre valori che fanno di un foglio un Giornale.E per la passione con la quale progettano il futuro. Il 21marzo 1885, primo giorno di primavera, un nuovo gior-nale comparve sulla scena. Il fondo di presentazioneaveva per titolo un punto interrogativo. L’aveva scrittoGiulio Padovani e concludeva con questa sfida~ pro-vocazione: ‘Ci resta la vanità di credere che, se non riu-sciremo, il torto sarà tutto del pubblico, che non avràsaputo comprendere’. Quell’anno in Italia nacquero447 giornali e più di altrettanti morirono. Non il Restodel Carlino: il pubblico aveva ‘saputo comprendere’.Comprende da 125 anni e il pubblico ha sempre ragio-ne.Buon Carlino a tutti

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tica». Con il contributo del Mon-te dei Paschi di Siena, Carlo Cam-bi curerà il progetto ‘Le terre de IlResto del Carlino’, ovvero ‘125 iti-nerari alla scoperta delle bellezzedell’Emilia Romagna e delle Mar-che, per «rileggere con gli occhidella gente il modo di vivere attua-le in terre antiche». La rassegna‘Marchigiando – Tipicità’ vede ilCarlino e il festival dei prodotti ti-pici marchigiani di Fermo insie-me per proporre un vero festivaldel gusto in 125 tappe, con le ec-cellenze enogastronomiche.

TRA gli imprenditori e gli istitu-ti bancari che hanno voluto lega-re il proprio nome a questa festaci sono il gruppo della stilista An-na Marchetti, Fiandre Architectu-ral Surfaces (il presidente Grazia-no Verdi ricorda il premio intito-lato a Marco Biagi e la creazionedi una sala-auditorium a lui intito-lata) e la Bpa dell’Emilia Roma-gna, che sostiene il concorso foto-grafico ‘La mia vita, i miei luo-ghi’, rivolto agli under 30. «Vo-gliamo raccontare le persone —osserva il responsabile della comu-nicazione Sebastiano Simonini—, che dovranno inviare una fotodel luogo a cui sono più legate».

STORICALa prima pagina del nostrogiornale, datata 21 marzo 1885

UN INVITO ai nostri lettori per partecipare all’eventoinaugurale delle celebrazioni per i 125 anni de il Restodel Carlino. E’ quello che la Poligrafici Editoriale formu-la per lo spettacolo di danza in scena sabato alle 20.30 alPalazzo della Cultura e dei Congressi di Bologna.Chi vorrà prendere parte allo spettacolo potrà prenotarel’entrata gratuita (fino ad esaurimento posti) utilizzandoil coupon che pubblichiamo qui accanto. Il balletto«Quattro maggiore» firmato da Keith Ferrone, coreogra-fo newyorkese ormai fiorentino da circa vent’anni, va inscena in occasione della Notte Bianca di Arte Fiera.

P E R I N O S T R I L E T T O R I

Sabato c’è il balletto

IN TAVOLAIl direttore Viscicon Masini eZavatta«cucinano»per gli ospiticon Spinosi

DOMANI ALTREFOTO E SERVIZIOggi puoi vedere tutte lefotoe il programmasu www.ilrestodelcarlino.it

LA LUNGA AVVENTURA

Le Marche su queste pagine dal 1898con la testimonianza di prestigiose firme

•• 32 CULTURA&SPETTACOLIEMILIA-ROMAGNA il Resto del Carlino GIOVEDÌ 28 GENNAIO 2010

— BOLOGNA —

UN ACCORDO trilaterale, ministerodei beni culturali, Regione e fondazio-ni bancarie per la salvaguardia e il re-

stauro del patrimonio culturale sul territorio.L’Emilia Romagna è la prima regione a speri-mentarlo in Italia. L’impegno, già concretizza-to il 20 gennaio scorso a Roma con la firma delprotocollo d’intesa, alla presenza del ministrodei Beni culturali, Sandro Bondi, consentiràlo stanziamento rapido di risorse per aprire icantieri. Nel caso dell’Emilia Romagna si trat-ta di un primo impegno di 50 milioni di euro,messi a disposizione in parti tendenzialmenteuguali (un terzo ciascuno) dai soggetti coinvol-ti e che riguarda per ora 5 aree territoriali. Sitratta, più in dettaglio, dell’ex conventodell’Annunziata-ex caserma San Mamolo a Bo-logna; del palazzo Ducale di Sassuolo; dell’exmonastero dell’Annunziata a Tredozio (pro-vincia di Forlì); della Casa Minerbi-Dal sale ePalazzo Prosperi Sacrati a Ferrara; dell’area ar-cheologica di Classe a Ravenna.

«L’ACCORDO FORNISCE una risposta effi-

cace al dibattito su come coniugare le politi-che dei beni culturali con il decentramento;gli interessi pubblici con quelli privati», haspiegato Marco Cammelli, presidente dellaFondazione del Monte durante la presentazio-ne del progetto dove sono intervenuti ancheFabio Roversi Monaco, presidente della Fon-dazione Carisbo e dell’associazione tra Casse eMonti dell’Emilia Romagna, Carla di France-sco, direttore dei beni culturali e paesaggisticiper l’Emilia Romagna, Alberto Ronchi, asses-sore cultura, sport e progetto giovani della re-gione Emilia Romagna e i presidenti delle fon-

dazioni Cassa di risparmio di Forlì, Ravenna,Modena e Ferrara.

AL PROTOCOLLO seguiranno i singoli ac-cordi con le fondazioni per le aree di pertinen-za. Ogni realtà, infatti, fa caso a sè ma l’intentocomune è quello di rompere gli «schemi» delpassato con i lavori che rimangono in sospeso,i bandi da rifare ad ogni lotto d’intervento. Lavalorizzazione di questi beni sarà operata indue fasi: nella prima si interverrà sul migliora-mento della conservazione mediante interven-ti di studio, prevenzione, manutenzione, re-stauro storico-artistico. Nella seconda verran-no redisposti percorsi turistici e di itinerari cit-tadini e regionali. «Per ogni azione di recupe-ro — ha precisato Carla di Francesco — ver-ranno definiti gli apporti finanziari, le modali-tà di progettazione, gli esecutori, i piani di ge-stione e i tempi dei cantieri». La scelta dei sitida valorizzare è stata indicata proprio dalla di-rezione dei beni culturali. Nel caso bolognesedell’ex convento dell’Annunziata (nella foto),la durata dei lavori è prevista in due anni emezzo. L’impegno finanziario è stimato in 12milioni di euro.

Alessandro Goldoni

L’INTERVISTA IL MAESTRO ALBERTO VERONESI ALLA CARNEGIE HALL

«New York può diventare residenzadella Filarmonica di Bologna»

T E A T R O

Dante, Walter,la Gualtieri:

omaggi dalla scena

— BOLOGNA —

IL MAESTRO Alberto Vero-nesi, direttore artistico dell’Or-chestra Filarmonica del Tea-

tro Comunale sta per volare a NewYork. E’ stato nominato direttoremusicale dell’Opera Orchestra del-la Carnegie Hall dal 2011 (per il2010/2011 direttore aggiunto) e inquesto momento così importantesogna che il capoluogo emilianopossa spiccare un volo versol’internazionalità, lasciandosi allespalle le incomprensioni dei mesiscorsi che hanno travolto la Filar-monica. Che per lui è un’ orche-stra che può avere una grande visi-bilità. Anzi, preannuncia che«New York potrebbe diventareuna residenza della Filarmonica».Per la Grande Mela Veronesi hamolti progetti, che sono anche allabase della scelta della Carnegie neisuoi confronti, dettata da vari mo-tivi, tra cui la sua grande conoscen-za del repertorio italiano verista. E

nella lista di priorità ci sarà anchequella di portare opere di vari auto-ri italiani tra cui Marco Tutino.«Vorrei fare la Lupa che è un esem-pio di realismo». Ma se gli si chie-de come siano i rapporti con il so-vrintendente del teatro bolognese,Veronesi racconta, un po’ perples-so di una letteraspedita al maestroall’indirizzo del Co-munale, ma ritorna-tagli indietro inton-sa. Respinta al mit-tente. Dal cantosuo «anche le in-comprensioni con Tutino vannodimenticate in favore di una sta-gione di rilancio per la città».

E A TAL proposito lancia un ap-pello: «Bologna non può rasse-gnarsi, deve puntare sui suoi caval-li di razza. Facciamo in modo chetutti insieme si promuova Bolo-gna in uno sforzo per portare la no-stra cultura nel mondo. Dobbia-

mo far sognare questa città». E ag-giunge: «Si è avviato un momentodi riapertura e rilancio sul discor-so della Filarmonica, che guardocon attenzione e un certo orgoglioperché si è resistito alle incom-prensioni». Veronesi, che avrebbedovuto presto incontrare il sinda-

co Delbono riservaottime parole perquest’amministra-zione uscente, inparticolare per Lu-ciano Sita, sottoline-ando come «ci sianostate incomprensio-

ni e forse anche uno stile un po’ so-pra le righe del sindacato». Il mae-stro si appresta, dunque, a partireper New York dove succederà aEve Queler, fondatrice nel 1971dell’Opera Orchestra. «Sono ono-rato — dice — perché è una vetri-na molto importante che mi mettea livello degli altri grandi di NewYork».

b . c.

Alberto Veronesi: «Leincomprensioni vannodimenticate per rilanciare ilcapoluogo emiliano»

POLEMICHE«Vorrei portare in Usa

un’opera di Tutinoma lui rimanda le mielettere al mittente»

Restauri,arrivano50milioniPer cinque palazzi intervento di Stato, Regione, banche

UN INVITO ai nostri lettori per partecipare all’eventoinaugurale delle celebrazioni per i 125 anni de il Restodel Carlino. E’ quello che la Poligrafici Editoriale formu-la per lo spettacolo di danza in scena sabato alle 20.30 alPalazzo della Cultura e dei Congressi di Bologna.Chi vorrà prendere parte allo spettacolo potrà prenotarel’entrata gratuita (fino ad esaurimento posti) utilizzandoil coupon che pubblichiamo qui accanto. Il balletto«Quattro maggiore» firmato da Keith Ferrone, coreogra-fo newyorkese ormai fiorentino da circa vent’anni, va inscena in occasione della Notte Bianca di Arte Fiera.

P E R I N O S T R I L E T T O R I

Sabato c’è il balletto

— BOLOGNA —

ANCHE Monica Guerri-tore legge Dante. ‘Dall’In-ferno... all’Infinito’ è il ti-tolo dello spettacolo chel’attrice porta in scena sta-sera alle 21 al TeatroDehon di Bologna conversi di dante e altri gran-di.· SEMPRE a Bolognatorna alla luce il primospettacolo del Teatro Val-doca, ‘Lo spazio dellaquiete’ di MariangelaGualtieri. La nuova ver-sione, rinnovata rispettoa quella originaria del1983, andrà in scena oggie domani alle 21.15 a Tea-tri di Vita (via Emilia Po-nente 485).·UN OMAGGIO a Wal-ter Chiari è invece quelloche rivolge Matteo Bellicon ‘Le guerre di Waltere altre storie’ alla Sala In-terAction dell’Arena delSiole. Repliche fino a do-menica (feriali ore 21.30,festino 16.30).·ANTONIETTA Later-za affronta invece al Tea-tro delle Moline un viag-gio senza censure nella vi-ta intima di una donna‘speciale’ (la Laterza èhandicappata) con ‘Sire-ne’ in replica fino a dome-nica con spettacoli nei fe-riali alle 21.15 e nel festi-vo alle 17.

Q U AT T R O M A G G I O R EA D I D A S A M R A J P E R V I VA L D I

E N T R ATA G R AT U I TA A L B A L L E T T O

S A B AT O 3 0 G E N N A I O O R E 2 0 , 3 0P A L A Z Z O D E L L A C U L T U R A E D E I C O N G R E S S I P I A Z Z A C O S T I T U Z I O N E , 4 / A - B O L O G N ATutti coloro che chiameranno il numero 051 538924 dal lunedì al venerdì dalleore 10,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 17,30, potranno prenotare l’entrata gratuita valida per due persone (fino ad esaurimento posti disponibili) per il balletto “Quattro Maggiore” Adi Da Samraj per Vivaldi in programmazione al Palazzo della Cultura e dei Congressi di Bologna il giorno 30 gennaio alle ore 20,30. Per accedere allo spettacolo i lettori dovranno presentare questo coupon. Fotocopie o altre riproduzioni non saranno accettate.

Questa Sera:ROBERTO SCAGLIONI

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• 20 CRONACHE IL RESTO DEL CARLINO - LA NAZIONE - IL GIORNO VENERDÌ 29 GENNAIO 2010

di BENEDETTA CUCCI

SI AVVICINA la data fatidi-ca di domani: al Palazzo del-la Cultura e dei Congressi di

Bologna (ore 20.30) lo spettacolodi danza internazionale QuattroMaggiore, Adi Da Samraj per Vi-valdi inaugura i festeggiamentidei 125 anni del Resto del Carli-no. Un appuntamento aperto atutti i lettori che potranno preno-tare l’ingresso gratuito (fino adesaurimento posti) utilizzando ilcoupon che pubblichiamo a piededi pagina. Un evento di danza chetrae grande ispirazione dalla musi-ca (Vivaldi riproposto dalla violi-nista Anne Sophie Mutter) edall’arte (l’opera del pittore, scul-tore, filosofo, scrittore e guru ame-ricano Adi Da Samraaj). Succede-rà nel corso dellaNotte Bianca in oc-casione di Arte Fie-ra e vedrà protago-nista la FlorenceDance Company,compagnia la cui ri-cerca va nella dire-zione del linguaggio contempora-neo, partendo dalla grande danza.E non potrebbe essere altrimenti,visto che direttore artistico, insie-me a Keith Ferrone, coreografo eregista dello spettacolo, è Marga

Nativo, prima ballerina ètoile delTeatro Comunale di Firenze pertanti anni. Lei ha danzato con eper i più grandi ballerini e coreo-grafi di tutti i tempi. La Nativo siè ritirata dalle scene negli anni Ot-tanta, nel pieno della forma «per-ché non volevo che il pubblico mivedesse ‘decaduta’». Si è poi dedi-cata alla formazione (fondando al-la fine del decennio la scuola didanza, dove sono cresciuti i balle-

rini che vedremo inscena domani) e alFlorence Dance Fe-stival.

Signora Nativo,è la prima voltadellavostracom-pagnia a Bolo-

gna. Come prosegue il vostrocammino?

«Siamo molto felici, soprattuttoperché la danza deve riprendere ilposto che le spetta. E poi sappia-mo che stiamo andando nella dire-

zione giusta con questo spettaco-lo che è diventato grande grazie al-la collaborazione con un celebreartista quale Adi Da Samraj. Lasua energia si sposa con la danza.Dove per danza noi inten-diamo quella cosa rigoro-sa che ben poco ha ache fare con la societàdi oggi. La tv relegaquesta disciplina inspazi angusti, dimen-ticando la devozionee la preparazione cheservono per diventareballerino. Chi studia tantovuole andare nei teatri, non cer-to in televisione. Ma quel che ve-dete lì, sul piccolo schermo, nonha nulla a che fare con la danzaclassica o il balletto. Con quelloche diffondiamo noi alla scuola»

Lei dopo aver lasciato i palco-scenicidi tutto ilmondohade-ciso di dedicarsi a questa la-voro, non potendo resistere

comunque al ri-chiamo delle

punte?«Ho iniziato a danzare

piccolissima e sono entrataal Comunale in un momento feli-cissimo. Ho danzato coi più gran-di, con Léonide Massine, AurelMilloss che ha fatto rinascere ladanza in Italia e portato Firenze alivelli altissimi, con Béjart. Hoballato con Rudolf Nureyev. La-voravamo con grandi pittori conGuttuso, Manzù, Cagli e musici-

sti come Berio e Nono. Io capar-biamente sono voluta rimanere aFirenze, non volevo andarmenedall’Italia come tanti hanno fatto,forse proprio perché tanto io con igrandi lavoravo comunque e suipalcoscenici internazionali danza-vo da ospite. Non mi interessavala fama, ma la possibilità di lavora-re con gli artisti migliori. E, finitala carriera, ho voluto portare ilmio sapere nella formazione, dedi-candomi anima e corpo all’inse-gnamento. Non danzo più davent’anni».

Cosa ha portato in più nel vo-stropercorsoquestospettaco-lo?

«Siamo a un altissimo livello e lacollaborazione, come dicevo, ciha spinti a fare un passo oltre, asuperare noi stessi per l’energìapresente. I ballerini sono entrativisceralmente nel lavoro e devo di-re che nelle loro espressioni c’èqualcosa di nuovo. E’ la prima vol-ta che lo vedo e credo sia la soddi-sfazione di chi pensa che ce la puòdavvero fare»

A BOLOGNAL’Europauditoriumospita l’evento per

i 125 anni del CarlinoParla Marga Nativo

SOTTO LA direzione artistica di Marga Nati-vo e Keith Ferrone, la Florence Dance Com-pany (che apre le celebrazioni per i 125 anni delResto del Carlino) è il risultato artistico del Flo-rence Dance Cultural Center. Composta princi-palmente da danzatori che hanno seguito e se-guono i corsi di formazione professionale dellascuola, rappresenta il corpo produttivo del Flo-rence Dance Festival. Dal 2002 l’attività della

Compagnia è finanziata dalla Regione Toscanae dal Dipartimento dello Spettacolo dal vivo delMinistero e si avvale della residenza triennale alTeatro Goldoni, concessa dall’assessorato allacultura del Comune di Firenze. La scelta deiballetti da mettere in scena nasce da progetti tea-trali originali di Keith Ferrone che cura la core-ografia e la regia privilegiando collaborazioni ar-tistiche di pregio.

È dallo studio che fiorisce la nuova danza

Parte la festaIn punta di piediDomani il balletto per i nostri lettori

Sopra, un momento di«Quattro Maggiore». A sinistra,Marga Nativo, direttriceartistica con Keith Ferrone (neltondo), dell’evento di domani.Sotto, il coupon con il quale inostri lettori potranno accedereallo spettacolo

Q U A T T R O M A G G I O R EA D I D A S A M R A J P E R V I V A L D I

E N T R A T A G R A T U I T A A L B A L L E T T O

S A B A T O 3 0 G E N N A I O O R E 2 0 , 3 0PALAZZO DELLA CULTURA E DEI CONGRESSI PIAZZA COSTITUZIONE, 4/A - BOLOGNATutti coloro che chiameranno il numero 051 538924 dal lunedì al venerdì dalle ore 10,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 17,30, potrannoprenotare l’entrata gratuita valida per due persone (fino ad esaurimento posti disponibili) per il balletto “Quattro Maggiore” Adi Da Samraj per Vivaldi in programmazione al Palazzo della Cultura e dei Congressi di Bologna il giorno 30 gennaio alle ore20,30. Per accedere allo spettacolo i lettori dovranno presentare questo coupon. Fotocopie o altre riproduzioni non saranno accettate.

SABATO 30 GENNAIO 2010 il Resto del Carlino CULTURA&SPETTACOLIEMILIA-ROMAGNA 39 ••

di PIERFRANCESCO PACODA

E’UNA ESPLOSIONE dicolori, proprio come An-tonio Vivaldi aveva im-

maginato, il balletto QuattroMaggiore, Adi Da Samraj del co-reografo americano (naturalizza-to fiorentino) Keith Ferrone. Lamessa in scena, ad opera della Flo-rence Dance Company, ispiratanaturalmente alle Quattro Stagio-ni (Vivaldi è riproposto dalla violi-nista Anne Sophie Mutter) inau-gura le celebrazioni per i 125 annide il Resto del Carlino stasera alle20.30 al Palazzo dei Congressi diBologna. Un’occasione dedicataai nostri lettori: chi vuole parteci-pare deve ritagliare il coupon pub-blicato in questa pagina e presen-tarsi stasera a teatro. L’invito è va-lido per due persone. Non potevaesserci scelta più appropriata peruna serata che mescola cultura efesta in occasione della NotteBianca di Arte Fiera. Lo spettaco-lo è basato sulle immagini di uno

dei seducenti artisti contempora-nei, Adi Da Samraj, i cui lavori so-no stati esposti in Italia in mostrecurate da Achille Bonito Oliva.Ammiratore delle geometrie ‘pri-marie’, delle ‘forme’ che evocanola bellezza dei panorami naturali(lui, da molti anni vive alle isoleFiji), Samraj ha creato per ‘Quat-tro Maggiore’ una scenografia-omaggio al pittore Leon BattistaAlberti, l’inventore delle leggi sul-la prospettiva.Richard Quinn è il responsabiledi Da Plastique, la società che tra-

sforma i ‘sogni’ dell’artista ingrandi spettacoli, come quelloche vedremo stasera a Bologna.

Quinn, che rapporto c’è tra illavoro di Samraj e ‘QuattroMaggiore’.

«Queste scenografie sono un inter-vento sull’ambiente ed hanno lacapacità di entrare immediata-mente in relazione con la musicae la danza, sollecitando il livello‘spirituale’ del pubblico. E’ unaesperienza unica, perché lo spetta-tore non riesce più a distinguere iconfini tra le coreografie, il suono

e i colori che attraversano il palco.E’ una interpretazione di Vivaldiche ci fa vivere le ‘Quattro Stagio-ni’ con una intensità che scaturi-sce dai giochi di prospettive multi-ple».

Quello della prospettiva èuno degli elementi centralidel lavoro di Samraj.

«Sì, perché la prospettiva permet-te di giocare con lediversi angolazionidello sguardo. C’euna grande ammira-zione per Leon Bat-tista Alberti, secon-do il quale la tela diun pittore è comeuna finestra aperta,attraverso la quale noi possiamoammirare la scena dipinta. Quel-lo delle prospettve è un gioco checi aiuta a fruire l’opera da differen-ti aspetti».

A proposito di forme, i lavoridi Adi Da Samraj nascono daelementari geometrie.

«Sono geometrie molto sempliciche contengono gli elementi base,i cerchi, le croci, i triangoli. E’ uninvito a tornare alle proprie radi-ci, all’essenza delle cose, a togliereda se stessi le sovrapposizioni. Lasua è un’arte ‘primaria’ senza su-perflui abbellimenti, perché il‘bello’ che vuole evocare è dentrodi noi».

C’è un ‘messag-gio’ nei lavoriche Adi DaSamraj ha pre-parato per‘Quattro Mag-giore’?

«Certo, per un uo-mo considerato damolti decenni una

guida spirituale ogni azione deveessere pensata, come dicevo pri-ma, su vari livelli. L’arte, questo èil messaggio rivolto a tutti quelliche verranno a vedere ‘QuattroMaggiore’, è innanzitutto comuni-cazione, è un metodo che dobbia-mo usare per parlare di libertà».

QUESTA SERAIn scena il balletto

che apre le celebrazioniper i 125 anni

del Resto del Carlino

S’alza il sipariosulla festa

Al Palazzo dei Congressi di Bologna

CI SONO ancora posti per vede-re stasera alle 20.30 lo spettaco-lo ‘Quattro Maggiore’ (nella foto)al Palazzo dei Congressi di Bolo-gna che apre le celebrazioni dei125 anni del nostro giornale. Ilettori che vogliono parteciparedevono ritagliare il coupon pub-blicato in pagina e mostrarloall’ingresso del teatro. Ogni cou-pon è valido per due persone.

Un couponda ritagliare

Q U A T T R OM A G G I O R EADI DA SAMRAJ PER VIVALDI

OMAGGIO PER DUE PERSONEPER ASSISTERE AL BALLETTO

SABATO 30 GENNAIO ORE 20,30 PALAZZO DELLA CULTURA E DEI CONGRESSI PIAZZA COSTITUZIONE, 4/A - BOLOGNARitaglia e consegna questo coupon stasera al Palazzo della Cultura e dei Congressi di Bologna. L’ingresso è valido per due persone. E’ val ido solo i l coupon in or iginale.

•• 10 BOLOGNAPRIMOPIANO il Resto del Carlino DOMENICA 31 GENNAIO 2010

UN’ETÀ ANAGRAFICAcui non corrisponde peròun aspetto altrettanto vetu-

sto. Perché, come ha detto, dal pal-co il direttore Pierluigi Visci: «IlCarlino è un po’ anzianotto magiovanissimo nello spirito». For-se anche per non tradire il giornoche il destino gli ha riservato perla propria nascita, il 21 marzo1885, lo schiudersi della primave-ra. Tra poco meno di due mesi ta-glierà il traguardo prestigioso dei125 anni «ma — ha continuato Vi-sci — abbiamo voluto cominciarei festeggiamenti in contempora-nea con Arte Fiera». Che proprioieri celebrava la sua Notte Biancanumero 3 con un calendario ric-chissimo di appuntamenti tra cuiha voluto inserire anche la grandefesta di un giornale «che ha inmente di realizzare — sono sem-pre parole del direttore — pro-grammi interessanti per il futu-ro». E, rivolto ai lettori che hannorisposto all’invito, gremendo la sa-la dell’Europauditorium: «Mo-stre, convegni e concerti accompa-gneranno voi lettori fino a dicem-bre, nella speranza che vogliate se-guirci, a Bologna, come nelle altreprovince della regione, nelle Mar-che e a Rovigo, dove la nostra dif-fusione è più massiccia».PRIMA dello spettacolo ‘QuattroMaggiore’ della Florence DanceCompany è stato offerto anche unArtistic Dinner: tanto e vario fin-ger food freddo e caldo ma ancheun sostanzioso e classicissimo pri-mo piatto bolognese come le lasa-gne verdi. Per chi, tra i vip, am-messi alla sala abbia preferito spi-luccare svolazzando da un tavoloall’altro il catering offriva crostinidi pane, pomodoro, basilico e pe-corino di fossa, caponata di vege-tali, pane nero al burro e salmone,involtini di melanzane con capri-no e olive, strudel con zenzero everdure, frittatine rustiche e unaghiotta scelta di fritti come bom-boloni salati, lecca lecca di mozza-rella, crocchette, triangoli di cre-ma. Più internazionale l’angolodei bicchierini da cui si potevanogustare cous cous alle verdure e ri-so Uncle Ben’s all’orientale. E

sempre al bicchiere il carrello deidolci con crema fredda alla gelati-na di lamponi, la panna cottaall’anice e cioccolato, una sorta dicrema catalana con la crosta di ca-ramello e macedonia a volontà.Il tutto innaffiato da vini bianchie rossi, chiacchiere in libertà tragli ospiti e la sensazione che il ca-lore di un party d’affetti e di tribu-to al quotidiano che informa dasempre la gente di questa terra dibuongustai, rappresenti davveroun buon viatico per i mesi che ver-ranno e che vedranno il Carlinoancora più protagonista e non so-lo come veicolo di notizie ma co-me fautore esso stesso di eventiche faranno notizia.

Lorella Bolelli

TANTI OSPITI AL PRIMO APPUNTAMENTO

Gli amici del giornale

I QUADRI di Adi Da Samraj vengono montati a vista, a sipario ormaiaperto. Sullo sfondo il rumore di un tuono scandisce il ticchettio di unapioggia battente. Poi erompe l’inconfondibile attacco della Primaveradi Vivaldi e ‘Quattro Maggiore’, il balletto ispirato proprio ai quattroceleberrimi concerti per violino del geniale Prete Rosso, entra nel vivodella sua sommessa coreografia, opera di Keith Ferrone che introducela serata di nero vestito, richiamando l’importanza dell’arte come fon-damentale veicolo di comunicazione. Lui, il concetto l’ha messo in pra-tica collaborando intensamente con il guru, newyorchese di nascita,ora residente nelle Fiji, che qui è scenograficamente presente con gliesiti della sua nuova frontiera esplorativa, quella della tecnologia digita-le di cui si avvale per dar vita alle complesse e sofisticate immagini cheincarnano i suoi insegnamenti religiosi e filosofici (il ciclo dei lavori èquello conosciuto come ‘Alberti’s Window’ in omaggio a Leon BattistaAlberti e alla sua invenzione della prospettiva). E anche il titolo delballetto della Florence Dance Company si richiama proprio a questoaccostamento tra plasticità e movimento, arte visiva, che alterna coloricaldi e freddi, e musica. Così come anche i movimenti studiati da Ferro-ne hanno voluto sottolineare la stretta parentela con l’illustre ascenden-te architettonico: i nastri, le posizioni dei ballerini, il contrappunto cheha dato un’ottica di prospettive multiple all’intero impianto.

LO SPETTACOLO INAUGURALE

Vivaldi ispira la danzae l’arte di Adi Da Samraj

Il Carlino festeggia 125Al Palazzo dei Congressi di Bologna l’avvio

DOMENICA 31 GENNAIO 2010 il Resto del Carlino BOLOGNAPRIMOPIANO 11 ••

GLI AMICI amici c’erano tutti e anche se lalista ufficiale degli invitati ne avrebbe previ-sti molti molti di più. Ma chi ha perso l’ou-

verture dei festeggiamenti per i 125 anni, avrà altreoccasioni lungo tutto quest’anno per testimoniarela vicinanza e l’amicizia verso il giornale della città,la cui tradizione affonda le radici nel lontano 1885.Per l’evento di apertura, ospitato da Bologna Fierenel suo Palazzo dei Congressi, gli ospiti arrivano al-la spicciolata, accolti dall’editore Andrea RiffeserMonti, arrivato per primo, accompagnato dal figlioe dalla direttrice delle relazioni esterne, StefaniaDal Rio. A far gli onori di casa il direttore di Qn-Re-sto del Carlino, Pierluigi Visci, insieme al condiret-tore di Qn, Gabriele Canè, al vice direttore del Re-sto del Carlino, Pierluigi Masini, al direttore diQuotidiano.Net, Xavier Jacobelli. Per la società Po-ligrafici Editoriale presenti anche Luca Ceroni, ilcondirettore generale, e il presidente del CentroStampa, Salvatore Petronelli. La società di pubbli-cità Spe era rappresentata dal suo direttore genera-le, Franco Cisco.Tra gli esponenti istituzionali che hanno risposto

all’invito, il deputato Udc Gianluca Galletti, lavice presidente della Regione, Maria Giusep-

pina Muzzarelli, il consigliere provincialeFabio Tartarini, il sindaco di San Lazza-

ro Marco Macciantelli e il suo prede-cessore Aldo Bacchiocchi, il collegadi Ravenna, Fabrizio Matteucci, An-drea Babbi, amministratore delegatodell’Apt servizi regionale, il questoredi Rimini, Antonio Pezzano. Poi ilmondo dell’associazionismo che haannoverato il direttore generale Con-

fcommercio per la regione Emilia Ro-magna, Davide Urban, il direttore di

Ascom Bologna, Giancarlo Tonelli, Lan-franco Massari di Confcooperative.

Tra gli esponenti dell’imprenditoria bancariaAntonio Patuelli, il presidente della Cassa di Ri-sparmio di Ravenna, Filippo Sassoli de Bianchi,vice presidente della Fondazione Carisbo e il diret-tore territoriale retail del Monte dei Paschi di Sie-na, Sergio Braga. Il versante produttivo che sta af-fiancando il giornale nell’organizzazione del carnetdi eventi ha schierato Graziano Verdi, presidente eamministratore delegato della Graniti Fiandre, To-maso Grassi, presidente di Hyppo Group Cesenatespa, Anna Marchetti, la stilista modenese che dànome all’omonimo gruppo, presente con la figliaJessica e il marito, Enrico Manaresi della Techno-gym e Luigi Angelini per la Wellness FoundationTecnogym. E siccome la notte era quella bianca diArt First, non poteva mancare Silvia Evangelisti,la direttrice della kermesse fieristica e vari galleristitra cui Patrizia Sturiale. Avvistati anche DanieleCorticelli e Gabriella Castelli in scintillante giac-chino di paillettes.

RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI, DELL’ECONOMIA, DELLE IMPRESE, DELL’ASSOCIAZIONISMO E DELLA CULTURA

all’ouverture delle manifestazioni per l’anniversario

Nella pagina a fianco,dall’alto, a sinistra,

Filippo Sassoli de Bianchicon Andrea Riffeser

Monti; a destra, GrazianoVerdi; sotto, Pierluigi

Visci con l’editoreAndrea Riffeser Monti e

suo figlio Matteo

anni guardando al futurodelle celebrazioni che dureranno dodici mesi

A sinistra, uno scorcio della saladell’Europauditorium,e, adestra, un quadro del balletto.In basso, da sinistra, AntonioPatuelli e la moglie; sindaco diRavenna, Fabrizio Matteuccicon il direttore Visci; ancoraVisci con la vice presidente dellaRegione, Maria GiuseppinaMuzzarelli. Sotto, la stilistaAnna Marchetti con la famiglia;a sinistra, Andrea Babbi econsorte con il vice direttoredel Carlino, Pierluigi Masini, cheha al suo fianco SilviaEvangelisti. A fondo pagina, dasinistra, il sindaco di SanLazzaro, Marco Macciantellicon la moglie e un’amicatedesca; l’ex sindaco di SanLazzaro, Aldo Bacchiocchi, conl’onorevole Gianluca Galletti,Giancarlo Tonelli e AndreaRiffeser Monti. Nel tondo,Gabriella Castelli

EVENTO INAUGURALE

30 Gennaio 2010

Palazzo della Cultura e dei

Congressi - Bologna

EVENTO INAUGURALE

30 Gennaio 2010

Palazzo della Cultura e dei

Congressi - Bologna