EVE AR:V. presentazione

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Associazione culturale Eventi Arte Venezia

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Presentazione Associazione

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Associazione culturale Eventi Arte Venezia

Direttore: Matteo Efrem Rossi Responsabile atelier: Enrico Pontoglio Responsabile comunicazione: Tommaso Zanini Grafica: Marta Maldini

Associazione culturale Eventi Arte Venezia

Eventi Arte Venezia è un gruppo di sperimenta-zione artistica indipendente attivo nella proget-tazione, produzione e promozione per l’arte contemporanea. L’Associazione Culturale Eventi Arte Venezia, fondata nel 2008 da un gruppo di ex studenti IUAV e Cà Foscari, opera essenzial-mente su due versanti: da una parte lo spazio di Forte Marghera, un’ex tipografia riqualificata ad atelier e spazio per residenze artistiche tempo-ranee, dall’altra le collaborazioni esterne con iniziative legate alla comunicazione e alla diffu-sione delle ricerche artistiche contemporanee.

L’associazione culturale

Forte Marghera 2011

L’atelier di Forte Marghera si pone come centro permanente per lo sviluppo dei progetti legati all’attività dell’associazione, ma anche di realtà esterne che si appoggiano a questa particolare infrastruttura. La gestione dell’Atelier di Forte Marghera ha inaugurato la sua attività nel 2009 con la collettiva Aleph, evento collaterale alla 53° Biennale d’Arte di Venezia. La mostra ha

L’atelier

visto la partecipazione di giovani artisti attivi nell’ambito dell’innovazione artistica contempo-ranea tra i quali: Andrea Fabbro, Martino Gen-chi, Rachele Maistrello, Alberto Scodro, Claire Scoville e Marcello Spada. Sempre nei sugge-stivi spazi di Forte Marghera, Eventi Arte Vene-zia. ha ospitato successi artistici internazionali, performance, sound events e sperimentazioni teatrali. Dal 2010 l’associazione organizza inoltre un bando per l’assegnazione dell’atelier a tre artisti che, durante un anno di residenza,

Atelier di Forte Marghera 2010 - 2011

possono sviluppare la propria ricerca artistica supportati dai servizi dell’associazione. Quest’anno il bando ha visto la collaborazione attiva della Galleria a+a di Venezia. La sinergia tra le due parti ha contribuito ad allargare l’orizzonte e l’interesse della comunità artistica nazionale, garantendo degli alti standard quali-tativi nell’ambito dei progetti selezionati.

Selezione attività

2011

two in one #3 residenza con Rachele Maistrello e Daria Tommasi, fotografia.

processing projects, mostra collettiva e pubblicazione.

2010

two in one #2, residenza con Marta Maldini e Giulia Tamanini, video, pittura e fotografia.

two in one #1, Carlo Borin e Kaitlin McDonough, fotografia e pittura.

jiang he: oil spill in china, fotografia e video.

personale di aleska djurkovic, pittura.

kaitlin mcdonough solo exhibition, pittura.

2009

parallel 41, Barbara de Dominicis e Julia Kent, performance video.

2008

aleph, evento collaterale alla 53° Biennale arte di Venezia.

Senza titolo Marcello Spada 2009 installazione audio (Aleph 2008)

Senza titolo Rachele Maistrello 2009 installazione (Aleph 2008)

Eventi Arte Venezia è anche attiva grazie a una serie di iniziative e collaborazioni esterne tese alla divulgazione e alla promozione delle ricer-che che spaziano dall’ambito della grafica a quello dell’editoria. Il 2010 ha visto nascere le pubblicazioni jiang he: oil spill in china, instant book dedicato ai famosi scatti del foto-grafo cinese diffusi da Greenpeace all’indomani del disastro petrolifero avvenuto a Dailan nell’estate del 2010 e processing projects. Questa pubblicazione raccoglie una serie di progetti artistici che si relazionano alla città di Venezia e al suo territorio. La pubblicazione nasce dall’interesse verso la fase di sviluppo grafica e concettuale di un’idea artistica. L’attenzione viene posta verso tutti quegli strumenti di studio ed organizzazione proget-tuale che precedono la realizzazione effettiva di un’wwopera. Alla pubblicazione hanno partecipato: Bidhata K.C, David Behar, Deirdre Kelly, Graziano Meneghin, Marcello Spada, Marta Maldini, Neil Harbisson, Nikos Alexiou e Rachele Maistrello.

Pubblicazioni

A palm, the sky and the turquoise sea, a tropical beach. An image: reproduced in a thousand and more objects, selected from just as many cameras, painted, drawn, composed, reworked, reused and stored so effectively as to be mentally perceived by any person in less than a second. It would be trivial to reduce the discourse to the myth of an origin that cannot be removed, that is repeated and sensationalized until finally becoming the “king of the desktop”.

If we tried to discover why people, in their transoceanic travels, continue to mechanically appropriate the same images already present on their office desks, we inevitably fall into the discussion of our perceptive conditioning contrasted by the impossibility of an understanding unconditioned by nature. The answers are never certain: we are indeed in front of a symbol and precisely for this reason its matrix is hidden. Where will its genealogical tree end? Is it really a question of genealogy or of chronology? Or, rather, growths, mutations and hybrids that develop through the web?

The solution is to enter and get lost. To act like a detective through the dates, the possible references, the coincidences, and show my devotion towards the icon of apparent substance. And through emails to administrators of unlikely sites that I have never visited and the details of coinciding RGBs, I have attempted to near myself to the answer through a simple action: I have sewn the structure. Hence were born a series of mutating nervous systems, that, once brought to light, reveal the emptiness left by the needle revealing a sort of constellation. Just like the constellations look to the sky, our tropics look at something from far away. Fundamentally, the legends, icons and symbols don’t serve to be reached, if anything chased.

TropiciRachele Maistrello

The project was inspired and developed during the artist’s residence program Spot – studio dal vivo hosted at the la Sala del Camino of Santa Cosma e Damiano atelier, Giudecca - Venice.Curated by Francesco Ragazzi and Francesco Urbano - “E” cultural association. www.e-ven.net

Due to technological limitations of the early nineteenth century, images do not exist of the fall of St. Mark’s bell tower on July 14, 1902. Only a pho-tomontage exists of a crack splitting through the bell tower a little before the fall and various photographs taken soon after. The fall, other than disrupt-ing the equilibrium of the population, sparked a debate on the national and international level.

The Daily News and the Corriere della Sera spearheaded fundraising efforts for reconstruction; Venice had to recuperate the architectural physiognomy that the world admired. The only newspaper missing from the reconstruction efforts was the London-based Daily Express, who thought St. Mark’s Square to be more beautiful without its tower.

On April 25, 1903 reconstruction was begun and lasted until March 1912. The new tower was inaugurated April 25, 1912 in occasion of the Feast of St. Mark. “El paron de casa” (the lord of the house) was rebuilt how it was and where it was.

The project is to calculate, through archival footage, the area occupied by rubble after the fall, quantify the weight and after amassing an equal amount of rubble in the Square, to form a mound equal to the volume of mate-rial that makes up the bell tower.

ComeradoveraMarcello Spada

PR

OC

ES

SIN

G P

RO

JEC

TS

20

11

Processing projects 2010

5

Jiang He: Oil Spill in China 2010

10

Per valorizzare e dare visibilità agli artisti che collaborano con Eventi Arte Venezia è stato sviluppato il progetto two in one, una serie di mostre e residenze temporanee durante le quali una coppia di artisti condivide il luogo di lavoro ed uno spazio espositivo. Gli accosta-menti sono sviluppati, di volta in volta, per contrasto o similitudine di tematiche ed esteti-che differenti. two in one nasce immaginando le suggestioni e le sensazioni che scaturiscono dall’incontro tra i lavori di due artisti in un unico spazio. L’obiettivo del progetto è quello di inda- gare le relazioni percettive ed estetiche che si sviluppano in un accostamento serrato fra due ricerche artistiche.

Progetto residenziale Two in one

Two in one #1 2010

Two in one #2 2010

Bando 2011Artisti selezionati

Manuel Di Rita

Nasce il 17 settembre 1980 a Piove di Sacco, attualmente vive a Mestre. Manuel Di Rita si fa riconoscere dal principio degli anni novanta nella scena italiana dei graffiti, sotto lo pseudonimo di Peeta. La sua evolu-zione, caratterizzata dall’approccio verso diversi stili, si concretizza nella finale eleborazione di uno stile unico e personale che prende spunto dalla scultura e dal design industriale e giunge a una personalissima esecu-zione della pittura 3D. La fama come graffiti writer lo spinge ben presto oltre i confini italiani ed è proprio qui, soprattutto negli Stati Uniti e in Cana-da, che riscontra i primi grandi suc-cessi a livello internazionale.

Biografia

Alibi room 2010 acrilico su tela 50x50 cm

Confidence 2011 tecnica mista 120x69x17 cm

Cum control 2010 tecnica mista su tela 101,6x76,2 cm

Assist 2010 acrilico su tela 100x150 cm

Matthew Attard

Mentre il nostro sistema visivo osserva la realtà, compie una continua ricer-ca delle proprietà costanti della stessa, filtrando attraverso l’attività della corteccia cerebrale gli elementi essenziali al di là della continua mute-volezza del reale, allo stesso modo in cui l’artista evidenzia nella sua opera solo quelle caratteristiche della realtà indispensabili alla rappresentazione, affiancando e potenziando in tal modo l’attività del sistema visivo nella sua analisi del mondo. La conoscenza attraverso l’analisi e la registrazione delle qualità costanti ed essenziali è dunque una caratteristica fondamen-tale dei processi cognitivi, così come è una funzione peculiare dell’arte.

Vilma Torsell

Senza titolo schizzo su carta

Senza titolo schizzo su carta

Senza titolo fil di ferro

Senza titolo tecnica mista

Progetto grafico di Marta Maldini settembre 2011