EURO 1,50 ANNO 55 - N. 12 Spagna UN PATTO La morte delle ...

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Servizio Clienti - Tel. 02 63797510 mail: [email protected] DEL LUNEDÌ Milano, Via Solferino 28 - Tel. 02 62821 Roma, Via Campania 59/C - Tel. 06 688281 www.corriere.it 9 771120 498008 60 3 2 1> In Italia EURO 1,50 ANNO 55 - N. 12 LUNEDÌ 21 MARZO 2016 di Ferruccio de Bortoli T ra primarie, gazebarie, rotture e sospetti, si è ormai definito il quadro delle candidature per le amministrative di giugno. A volte si ha l’impressione che gli aspiranti sindaci si occupino di tutto meno che dei destini del loro comune. Non sono poche le candidature di dispetto, se non di vendetta o di semplice bandiera. Ma se si vuole vincere disaffezione e astensionismo forse è il momento di discutere di programmi concreti. Con un’avvertenza. Inutile promettere ciò che un sindaco saggio e ragionevole sa di non poter mantenere. Dannoso lanciare idee su redditi di cittadinanza con i bilanci già dissestati. Ingannevole prefigurare un futuro di servizi municipali scandinavi quando le strade sono piene di buche e di spazzatura. Il miraggio della gratuità, poi, è semplicemente diseducativo. Un buon sindaco può fare molto per la sua città, ma è difficile che muti i destini di un Paese o incida sul processo di globalizzazione. Fa una certa tenerezza leggere nel piano strategico della città metropolitana di Reggio Calabria la promessa di felicità per i propri cittadini. Suscita persino simpatia il movimentismo planetario del sindaco di Messina che se ne va in giro con la maglietta «Free Tibet», evidentemente preoccupato di attirare investimenti cinesi in Sicilia. La definizione che diede Gabriele Albertini di se stesso quando era sindaco di Milano («Sono un amministratore di condominio») era eccessivamente riduttiva. continua a pagina 26 Aspiranti sindaci UN PATTO CIVICO NEI COMUNI In edicola Milan, pari con la Lazio Buffon portiere dei record Il Napoli vince in rimonta Servizi, commenti e classifiche da pagina 35 a pagina 39 Le idee Buoni o cattivi Cosa ci spinge a scegliere il male Nel supplemento culturale del Corriere Nuovo Csm: più donne e senza correnti La proposta di riforma. Escluso per un mandato chi ha avuto incarichi politici di Giovanni Bianconi L a parità di genere entra anche nel Consiglio superiore della magistratura: secondo la proposta che la Commissione per la riforma del Csm ha consegnato al ministro Guardasigilli, Andrea Orlando, è previsto il riequilibrio della presenza femminile. Altra novità: la riduzione del peso delle correnti. Escluso inoltre per un mandato chi abbia ricoperto incarichi politici. a pagina 17 UN FILM CONTRO IL BULLISMO Lettera d’amore sull’adolescenza N el luglio del 2008 Ivan Co- troneo beveva il caffè in un piccolo bar di Province- town, in Massachusetts. Da- vanti al caffè lesse un articolo di Newsweek sull’omicidio di Lawrence King, un ragazzo gay di 15 anni, liceale di Oxnard. alle pagine 22 e 23 con Tebano e Ulivi di Mika GIANNELLI Atene chiede uno stop al piano per i rimpatri dei mi- granti. Al rientro dal Consiglio di Bruxelles il premier greco Tsipras incontra ministri e consiglieri in una riunione d’emergenza per definire le misure di attuazione dell’ac- cordo tra Unione Europea e Turchia. Serve più tempo per gestire il carico di speranza e paura in arrivo dalla Turchia. L’intesa con Ankara che raffor- za le frontiere della Unione Eu- ropea con provvedimenti co- me l’immediato respingimen- to dei clandestini subito ricade sulle spalle della Grecia prova- ta da sei anni di austerità e ora dalle riforme previste dal terzo salvataggio. I migranti senza carte in regola saranno rispe- diti in Turchia. Il primo filtro dovrà scattare sulle isole del- l’Egeo. Il Papa chiede respon- sabilità per i profughi. alle pagine 8 e 9 Natale con un reportage di Francesco Battistini L’emergenza Atene: non siamo pronti. Il Papa: responsabilità Migranti, fermato il piano «Più tempo per i rimpatri» A Cuba La visita-simbolo del presidente Usa Obama, un atterraggio storico O bama è arrivato ieri sera a Cuba (nella foto, con la moglie e le figlie). Una visita storica: è il primo presidente degli Stati Uniti a mettere piede all’Avana dopo 88 anni. alle pagine 4 e 5 di Massimo Gaggi e Giuseppe Sarcina LE CASE DEL CAMPIDOGLIO Affitti a Roma, l’85% non paga La morte delle studentesse Erasmus Incidente in pullman: 13 vittime tra le ragazze in gita. La Farnesina: almeno 7 sono italiane Tredici studentesse morte, di cui 7 italiane: è il tragico bi- lancio di uno scontro avvenuto tra un autobus e un’auto sul- l’autostrada a Freginals, vicino a Tarragona, in Catalogna. A bordo del pullman viaggiava una sessantina di studenti Era- smus, di 22 nazionalità diver- se. «Il cuore spezzato per le vittime italiane e per le altre giovani vite distrutte nell’inci- dente in Spagna», ha scritto su Twitter il presidente del Con- siglio Matteo Renzi dopo che la Farnesina ha confermato la presenza di vittime italiane nell’incidente. Barcellona ha decretato due giorni di lutto. alle pagine 2 e 3 Pasqualetto Rosaspina, Serra LAPRESSE / EFE / JAUME SELLART EPA / ERNESTO MASTRASCUSA Spagna A bordo c’erano giovani di 22 nazionalità. Forse un colpo di sonno dell’autista. Renzi: «Ho il cuore spezzato» di Sergio Rizzo a pagina 21

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Servizio Clienti - Tel. 02 63797510mail: [email protected] LUNEDÌ

Milano, Via Solferino 28 - Tel. 02 62821Roma, Via Campania 59/C - Tel. 06 688281

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In Italia EURO 1,50 ANNO 55 - N. 12LUNEDÌ 21 MARZO 2016

di Ferruccio de Bortoli

Tra primarie,gazebarie, rotturee sospetti, si èormai definitoil quadro delle

candidature per le amministrative di giugno.A volte si ha l’impressione che gli aspiranti sindaci si occupino di tutto meno che dei destini del loro comune. Non sono poche le candidature di dispetto, se non di vendetta o di semplice bandiera. Ma se si vuole vincere disaffezione e astensionismo forse è il momento di discutere di programmi concreti. Con un’avvertenza. Inutile promettere ciò che un sindaco saggio e ragionevole sa di non poter mantenere. Dannoso lanciare idee su redditi di cittadinanza con i bilanci già dissestati. Ingannevole prefigurareun futuro di servizi municipali scandinavi quando le strade sono piene di buche e di spazzatura. Il miraggio della gratuità, poi, è semplicemente diseducativo. Un buon sindaco può fare molto per la sua città, ma è difficile che muti i destini di un Paese o incida sul processo di globalizzazione. Fa una certa tenerezza leggere nel piano strategico della città metropolitana di Reggio Calabria la promessa di felicità per i propri cittadini. Suscita persino simpatia il movimentismo planetario del sindaco di Messina che se ne va in giro con la maglietta «Free Tibet», evidentemente preoccupato di attirare investimenti cinesi in Sicilia.

La definizione che diedeGabriele Albertini di se stesso quando era sindaco di Milano («Sono un amministratore di condominio») era eccessivamente riduttiva.

continua a pagina 26

Aspiranti sindaci

UN PATTOCIVICONEI COMUNI

In edicolaMilan, pari con la LazioBuffon portiere dei recordIl Napoli vince in rimontaServizi, commenti e classificheda pagina 35 a pagina 39

Le ideeBuoni o cattiviCosa ci spingea scegliere il maleNel supplementoculturale del Corriere

Nuovo Csm: più donne e senza correnti La proposta di riforma. Escluso per un mandato chi ha avuto incarichi politici

di Giovanni Bianconi

L a parità di genere entraa n c h e n e l C o n s i g l i o

superiore della magistratura: secondo la proposta che la Commissione per la riforma del Csm ha consegnato al ministroGuardasigilli, Andrea Orlando, èprevisto il riequilibrio della presenza femminile. Altranovità: la riduzione del peso delle correnti. Escluso inoltreper un mandato chi abbiaricoperto incarichi politici.

a pagina 17

UN FILM CONTRO IL BULLISMO

Lettera d’amore sull’adolescenza

N el luglio del 2008 Ivan Co-troneo beveva il caffè in

un piccolo bar di Province-town, in Massachusetts. Da-vanti al caffè lesse un articolodi Newsweek sull’omicidio diLawrence King, un ragazzo gaydi 15 anni, liceale di Oxnard.

alle pagine 22 e 23con Tebano e Ulivi

di Mika

GIANNELLI Atene chiede uno stop al

piano per i rimpatri dei mi-granti. Al rientro dal Consigliodi Bruxelles il premier grecoTsipras incontra ministri econsiglieri in una riunioned’emergenza per definire lemisure di attuazione dell’ac-cordo tra Unione Europea eTurchia. Serve più tempo pergestire il carico di speranza epaura in arrivo dalla Turchia.L’intesa con Ankara che raffor-za le frontiere della Unione Eu-ropea con provvedimenti co-me l’immediato respingimen-to dei clandestini subito ricadesulle spalle della Grecia prova-ta da sei anni di austerità e oradalle riforme previste dal terzosalvataggio. I migranti senzacarte in regola saranno rispe-diti in Turchia. Il primo filtrodovrà scattare sulle isole del-l’Egeo. Il Papa chiede respon-sabilità per i profughi.

alle pagine 8 e 9 Natalecon un reportage di

Francesco Battistini

L’emergenza Atene: non siamo pronti. Il Papa: responsabilità

Migranti, fermato il piano«Più tempo per i rimpatri»

A Cuba La visita-simbolo del presidente Usa

Obama, un atterraggio storico

O bama è arrivato ieri sera a Cuba (nella foto, con la moglie e le figlie).Una visita storica: è il primo presidente degli Stati Uniti a mettere piede

all’Avana dopo 88 anni. alle pagine 4 e 5

di Massimo Gaggi e Giuseppe SarcinaLE CASE DEL CAMPIDOGLIO

Affitti a Roma, l’85% non paga

La morte delle studentesse ErasmusIncidente in pullman: 13 vittime tra le ragazze in gita. La Farnesina: almeno 7 sono italiane

Tredici studentesse morte,di cui 7 italiane: è il tragico bi-lancio di uno scontro avvenutotra un autobus e un’auto sul-l’autostrada a Freginals, vicinoa Tarragona, in Catalogna. Abordo del pullman viaggiavauna sessantina di studenti Era-smus, di 22 nazionalità diver-se. «Il cuore spezzato per levittime italiane e per le altregiovani vite distrutte nell’inci-dente in Spagna», ha scritto suTwitter il presidente del Con-siglio Matteo Renzi dopo chela Farnesina ha confermato lapresenza di vittime italianenell’incidente. Barcellona hadecretato due giorni di lutto.

alle pagine 2 e 3 PasqualettoRosaspina, Serra LA

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Spagna A bordo c’erano giovani di 22 nazionalità. Forse un colpo di sonno dell’autista. Renzi: «Ho il cuore spezzato»

di Sergio Rizzo a pagina 21

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Corriere della Sera Lunedì 21 Marzo 2016 CRONACHE 23

L’INTERVENTO MIKA

LETTERA D’AMORESULL’ADOLESCENZAPER NON SCEGLIEREDI ESSERE INVISIBILIVi racconto il mio dialogo con il registae la decisione di esserci con una canzone

Nel luglio del 2008Ivan Cotroneo stavabevendo il suo caffèmattutino in un pic-colo locale di Pro-

vincetown, in Massachusetts.Lo scrittore, ora regista, avevaappena finito di tradurre Dovela terra finisce di Michael Cun-ningham, un romanzo che cele-bra una delle città più antiche eliberali d’America. Dopo avercilavorato per molti mesi, avevavoluto andare a trovare Cunnin-gham e a vedere la città di per-sona. Fu quella mattina, davan-ti al caffè, che Cotroneo lesse unarticolo di Newsweek sull’omi-cidio di Lawrence King, un ra-gazzo gay di quindici anni, stu-dente di un liceo di Oxnard inCalifornia. Gli aveva sparato inclasse un suo compagno discuola, Brandon McInerney, dicui King si era invaghito. Da al-cune settimane McInerney ve-niva preso in giro in pubblicoda King.

«Sono rimasto scioccato dal-la violenza di questo omicidiofra adolescenti. Ero seduto in un caffè di una città che rappre-senta il futuro dell’America, eleggevo una storia che sembra-va provenire da un passato lon-tano».

Più di un anno dopo, Cotro-neo era in mezzo a una folla dialcune migliaia di manifestantia Roma, davanti al parlamento.Aspettavano che il governo vo-tasse una proposta di legge an-ti-discriminazioni, che avrebbereso illegale l’omofobia. Il dise-gno di legge era stato respinto ela folla era arrabbiata. «D’ora inpoi, sarà colpa loro. Ogni voltache saremo oggetto di crudeltà,sarà colpa loro», urlava un ma-nifestante diciannovenne ac-canto a Cotroneo.

«Sono tornato a casa senten-do di dover fare qualcosa. Dove-vo in qualche modo contribuirea cambiare le cose» mi dice Co-troneo, raccontandomi al tele-fono del momento in cui avevadeciso di scrivere un adatta-mento romanzato, ambientatoin Italia, dell’omicidio di LarryKing. «Volevo mostrare come ladiscriminazione possa esseredistruttiva, anche in personecosì giovani».

Il libro, Un Bacio, racconta lastoria di due studenti di liceo.Un ragazzo gay adottato, Loren-zo, che diventa amico e si inna-mora di Antonio, un compagnodi classe eterosessuale e stelladel basket, addolorato per lamorte di suo fratello maggiore.La storia si conclude comequella di Larry King, con un An-tonio disperato che spara a Lo-renzo in classe. Durante la pro-

mozione del libro, Cotroneo hafatto un giro per le scuole supe-riori e ha ascoltato le reazionidegli studenti che lo avevanoletto. Anche se era stato accoltocon entusiasmo ed empatia,Cotroneo si accorse subito diaver commesso un grave errore.

«Ho incontrato tante adole-scenti che si sentivano frustratee a volte arrabbiate per non es-sere state incluse nella storia.Continuavano a dirmi che nonerano immuni da questi pro-blemi — spiega Cotroneo — hocapito che le discriminazionisono collegate tra di loro».

Questa consapevolezza e leparole delle ragazze che avevaincontrato lo accompagnaronoper anni. Quando decise di fareil film, pensò di rimediare al-l’errore e inserì così il personag-gio più enigmatico della storia,una ragazza adolescente che sichiama Blu. Blu è una outsider,che nasconde precedenti espe-rienze di abusi, temendo che i

compagni di classe e i familiaripossano considerarla sporca ocontaminata. Rappresenta unaspetto che è parte di ogni ra-gazza adolescente e ha un ruoloimportante all’interno del film.

Antonio, Lorenzo e Blu for-mano un triangolo di amicizia eamore. In un modo o nell’altrosono tutti e tre discriminati e isolati. Sono personaggi veri,simpatici e antipatici al con-tempo. Blu è divertente e intelli-gente, ma può essere crudele efredda. Antonio è determinato e pensieroso, ma è incline ad accessi di rabbia e crudeltà. Lo-

renzo è un’esplosione di colorie di onestà, ma diventa facil-mente offensivo e antipatico.

Dopo la morte di Lorenzo so-no tutti e tre vittime e tutti e trehanno la vita rovinata. A spin-gerli al delitto non è quel chesono o quel che fanno, ma l’am-biente in cui vivono e l’isola-mento causato dalla discrimi-nazione che devono subire. È ilracconto di come una discrimi-nazione apparentemente irrile-vante possa condurre a una tra-gedia inaspettata.

È un film coraggioso e im-portante, non per il finale a sen-sazione, che è anzi la parte piùfacile. È coraggioso per il modoumano e tenero con cui raccon-ta la storia. Perché dà voce e il-lumina la parte più oscura e dif-ficile del crescere, e lo fa con ri-spetto. È più di un sempliceammonimento, è una dolorosalettera d’amore all’adolescenza.Cotroneo ha fatto un film in cuigli adolescenti possono ricono-scersi senza sentirsi trattati conpaternalismo, e con cui gliadulti possono entrare in sinto-nia, ripensando a com’erano al-la loro età. Il complesso terzettomostra l’inutilità delle etichettee le difficoltà dell’adolescenza,sottolineando ancora una voltache è impossibile generalizzarequando si parla di sessualità e amore.

Ho composto la musica per ilfilm e ho fatto un video musica-le con Ivan Cotroneo, dopo avervisto un’anteprima e aver in-contrato sei mesi fa lo scrittorenella sua casa di Roma. Ho tro-vato che il film era girato conamore e aveva un tono origina-le: profondamente «pop», maserio e divertente al contempo.Di persona, Cotroneo è un uo-mo riservato. Un osservatoredel mondo circostante e un la-voratore instancabile. Scriveogni giorno, e questo progettoè il risultato di un viaggio dura-to otto anni.

Dopo aver guardato il film,ne abbiamo parlato e lui è cam-biato, diventando vivace e ciar-liero. Ha parlato per ore senzafermarsi fino alle tre e mezzodel mattino, mentre la sua pro-duttrice cercava di non far vede-re che si stava addormentandosul divano. Ho capito che que-sto film lo toccava personal-mente. I suoi personaggi sonoesuberanti, mentre lui di solitoè discreto e prudente. Ho il so-spetto che questo nasca dallasua adolescenza, che abbia im-parato a rendersi invisibile perpaura di essere oggetto di cru-deltà o discriminazione. I suoipersonaggi, pieni di vita e caoti-ci, sono la sua rivincita, e nonsembra che abbia finito.

«Pensi che questo film possacontribuire a cambiare le co-se?» gli chiedo al telefono.«Non lo so, e forse non lo sapròmai». In ogni caso il film e isuoi protagonisti hanno giàcambiato lui.

(Traduzionedi Maria Sepa)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Su Corriere.itSul nostro sito le video interviste al regista, ai protagonisti del film e agli studenti delle scuole di Pisa

di Mika

Stop Mika nel video della canzone che compare per il film «Un bacio» di Ivan Cotroneo

Chi è

Mika, terzo di cinque fratelli, nasce il 18 agosto del 1983 a Beirut da madre liba-nese maronita e padre statu-nitense. La sua famiglia si trasferisce a Parigi nel 1984 a causa della guerra civile libanese. A nove anni va a vivere a Londra

Nel 2007 pubblica il singolo «Grace Kelly» e arriva il successo. In Italia è stato giudice delle ultime tre edizioni di «X Factor»

Lo scorso 8 agosto alcuni manifesti che pubblicizza-vano il suo concerto al Nelson Mande-la Forum di Firenze sono stati imbrattati con scritte omofobe. Lui ha replicato lanciando l’hashtag #Rompiamo-IlSilenzio e #Lamorefa-quelchevuole

Antonio, Lorenzo e Blu formano un triangolo di amicizia e amoreIn un modo o nell’altro sono tutti e tre discriminati e isolati Sono personaggi veri, simpatici e antipatici allo stesso tempo

«Pensi che questo film possa contribuire a cambiare le cose?» chiedo al telefono a Cotroneo «Non lo so, e forse non lo saprò mai» In ogni caso il film e i suoi protagonisti hanno già cambiato lui

Attenzione: spoiler per quei balordi che ancora fanno le scenette se qualcuno gli rivela la trama di un film

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Empatia«I ragazzi possono riconoscersi senza sentirsi trattati con paternalismo»

Tenerezza«È un lavoro coraggioso per il modo umano e tenero con cui si racconta la storia»