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Servizio Clienti - Tel. 02 63797510 mail: [email protected] FONDATO NEL 1876 Milano, Via Solferino 28 - Tel. 02 62821 Roma, Via Campania 59/C - Tel. 06 688281 www.corriere.it 9 771120 498008 60 3 1 6> In Italia EURO 1,50 ANNO 141 - N. 64 MERCOLEDÌ 16 MARZO 2016 Meloni sfida Berlusconi Il centrodestra si spacca Giorgia Meloni è pronta allo strappo. Oggi scioglierà le riserve sulla sua candida- tura a sindaco di Roma. Questo nonostante nel cen- trodestra sia già in campa- gna elettorale Guido Berto- laso, candidato con la bene- dizione di Silvio Berlusconi. E a Napoli per i Cinquestelle ha vinto le primarie il brian- zolo Matteo Brambilla. alle pagine 5, 6, 8 e 9 Lotta all’Isis Indagine sulla strage di Parigi, forze speciali in azione per ore. Quattro agenti feriti Terrore e spari a Bruxelles Nel blitz ucciso un sospettato. Uno in fuga con le armi. Sotto assedio due asili Bruxelles blindata e paraliz- zata per ore: blitz antiterrori- smo delle forze speciali nel quartiere di Forest. L’azione è scattata durante un’indagine sugli attentati di Parigi. Ucciso un sospettato, un altro, o forse due, in fuga, quattro agenti fe- riti. E ci sarebbe un arresto. Sotto assedio due asili. Caccia all’uomo nella città sotto choc. alle pagine 2 e 3 Caizzi, Montefiori REUTERS / YVES HERMAN Elezioni Parte da Roma lo scontro per la successione Tentativi di rottamazione dopo 22 anni di alleanza L a domanda è che cosa succederà dopo la probabile spaccatura tra Forza Italia e Lega. Ovvero tra Berlusconi e Salvini. a pagina 8 di Massimo Franco L’ANALISI Un agente di polizia controlla la casa nel quartiere di Forest, a Bruxelles, dove è in corso il blitz antiterrorismo di Federico Fubini S embra un secolo fa quando l’allora premier spagnolo José Luis Zapatero festeggiava il «sorpasso» sull’Italia. Sembra un secolo, ma sono meno di nove anni. Allora la posta in gioco era un parametro un po’ astruso come il reddito per abitante stimato in proporzione al costo della vita. Pareva proprio che gli spagnoli stessero superando gli italiani, prima che entrambi i Paesi fossero colpiti da uno tsunami finanziario che nessuno dei due aveva visto arrivare. Oggi che non è più tempo di retorica dei sorpassi (ben nota anche da noi) la domanda che conta per gli italiani come per gli spagnoli è un’altra: è ancora possibile modernizzare un’economia mentre i prezzi continuano a cedere? Che sia fin troppo attuale lo si è visto ieri, quando l’Istat ha fatto sapere che in febbraio l’inflazione è stata ancora una volta negativa. I beni di consumo costano 0,3% meno di un anno fa, perché i produttori ormai cercano di intercettare i consumatori letteralmente a tutti i costi. La deflazione è un virus diabolico, perché riesce a dividere un Paese in ceti trasversali. Può piacere a chi vive di rendite o entrate certe, come i pensionati o i dipendenti pubblici: i ricavi restano uguali a prima, ma adesso comprano più beni e servizi proprio perché i prezzi sono scesi. La stessa dose di deflazione invece agisce come una tossina per chi vive sul mercato, poco importa se da imprenditore, lavoratore autonomo o dipendente. I consumatori rinviano gli acquisti, in attesa che un mobile o un software costino meno. continua a pagina 27 Deflazione e timori IL VIRUS DEI PREZZI CALANTI GIANNELLI RIFLESSIONI Non è giusto trasformare ogni desiderio in diritto P uò ogni desiderio (escludendo beninteso quelli criminosi) costituire un diritto? Una delle pochissime persone che hanno affrontato questa domanda con rigore, chiarezza e umanità è stato Giuseppe Vacca, presidente dell’Istituto Gramsci. Come Vacca, pure Mario Tronti, senatore del Pd e, cosa ben più importante, leader e forte testa pensante dell’operaismo italiano degli anni Settanta, riconoscendo tutti i diritti alle coppie omosessuali (assistenza, eredità, convertibilità delle pensioni e così via), ha espresso forti riserve sulle adozioni gay, tanto da sottoscrivere il documento contrario a quest’ultime. Non è un caso che tali chiare e sofferte prese di posizione vengano da figure di rilievo della cultura marxista, formate da un pensiero forte capace di affrontare la drammaticità del reale e la difficoltà e necessità delle scelte. L’odierna e dominante «società liquida» (come l’ha chiamata Bauman) miscela invece ogni problema e ogni presa di posizione in una melassa sdolcinata e tirannica, in un conformismo che ammette tutto e il contrario di tutto. continua a pagina 26 di Claudio Magris Le aziende italiane che puntano all’estero di Corinna De Cesare a pagina 10 I romanzi di Eco e il fascino dei versi dei grandi poeti Il Nome della Rosa e Leopardi in edicola con il Corriere Campari su Grand Marnier Le iniziative IL REPORTAGE Il fantasma di Salah nel nuovo covo U na città di 50 mila abitanti. Bambini chiusi nell’asilo per paura. Forze dell’ordine ovunque a Forest. E poi l’obiet- tivo: l’appartamento all’ultimo piano di una palazzina se- miabbandonata in una piccola via del quartiere multietnico. Gli inquirenti lo avevano se- gnalato come un possibile co- vo utilizzato per dare un ap- poggio a Salah Abdeslam. a pagina 3 di Marco Imarisio LE PRIMARIE USA Florida e Ohio, verdetto decisivo per Trump D onald Trump da una par- te. Hillary Clinton dall’al- tra. Un voto decisivo per la sca- lata verso la Casa Bianca. Uno repubblicano, l’altra democra- tica. Il magnate dato in vantag- gio su Rubio in Florida ma in difficoltà in Ohio rispetto a Ka- sich. Clinton cerca di consoli- dare il vantaggio su Sanders. alle pagine 12 e 13 Rodotà di Giuseppe Sarcina Un patto sul divorzio prima delle nozze Pronta la legge per introdurre in Italia i «love contracts». «Passerà la paura di sposarsi» R ottamato 20 anni fa, con- dannato per truffa allo Stato, esiliato in Canada, e ora favorito per l’Eliseo: per i sondaggi Alain Juppé batterà Sarkozy alle pri- marie e tra un anno Marine Le Pen al ballottaggio. a pagina 14 di Aldo Cazzullo SONDAGGI FRANCESI JUPPÉ È TORNATO (PER VINCERE) L a prima volta al seggio. Con la scheda in mano «come un biglietto d’amore». Era il 1946. Per le donne fu il debutto come elettrici. Tra orgoglio e pregiudizi. «Obbediranno al prete o al marito». a pagina 23 di Gian Antonio Stella SETTANTA ANNI FA DONNE AL VOTO FESTA E PREGIUDIZI IDEE INCHIESTE L’ Italia accelera sugli accor- di prematrimoniali, i love contracts resi celebri dalle star di Hollywood. In Italia sono proibiti, ma una proposta di legge che li introduce nel no- stro ordinamento inizierà pre- sto l’iter alla Camera. Obiettivo del Pd è discuterla dopo le unioni civili, che consentono alle coppie di fatto di regolare per contratto gli aspetti eco- nomici di un legame affettivo. «Passerà la paura di sposarsi». a pagina 25. di Monica Guerzoni e-moderna.com caffemotta.com

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Servizio Clienti - Tel. 02 63797510mail: [email protected] NEL 1876

Milano, Via Solferino 28 - Tel. 02 62821Roma, Via Campania 59/C - Tel. 06 688281

www.corriere.it9

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In Italia EURO 1,50 ANNO 141 - N. 64MERCOLEDÌ 16 MARZO 2016

Meloni sfida BerlusconiIl centrodestra si spacca

Giorgia Meloni è prontaallo strappo. Oggi scioglieràle riserve sulla sua candida-tura a sindaco di Roma.Questo nonostante nel cen-trodestra sia già in campa-gna elettorale Guido Berto-laso, candidato con la bene-dizione di Silvio Berlusconi.E a Napoli per i Cinquestelleha vinto le primarie il brian-zolo Matteo Brambilla.

alle pagine 5, 6, 8 e 9

Lotta all’Isis Indagine sulla strage di Parigi, forze speciali in azione per ore. Quattro agenti feriti

Terrore e spari a BruxellesNel blitz ucciso un sospettato. Uno in fuga con le armi. Sotto assedio due asili

Bruxelles blindata e paraliz-zata per ore: blitz antiterrori-smo delle forze speciali nelquartiere di Forest. L’azione èscattata durante un’indaginesugli attentati di Parigi. Uccisoun sospettato, un altro, o forsedue, in fuga, quattro agenti fe-riti. E ci sarebbe un arresto.Sotto assedio due asili. Cacciaall’uomo nella città sotto choc.

alle pagine 2 e 3Caizzi, Montefiori

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Elezioni Parte da Roma lo scontro per la successione

Tentativi di rottamazionedopo 22 anni di alleanza

L a domanda è che cosa succederà dopo laprobabile spaccatura tra Forza Italia e Lega.

Ovvero tra Berlusconi e Salvini. a pagina 8

di Massimo Franco

L’ANALISI

Un agente di polizia controlla la casa nel quartiere di Forest, a Bruxelles, dove è in corso il blitz antiterrorismo

di Federico Fubini

Sembra un secolo faquando l’allorapremier spagnoloJosé Luis Zapaterofesteggiava il

«sorpasso» sull’Italia. Sembra un secolo, ma sono meno di nove anni. Allora la posta in gioco era un parametro un po’ astruso come il reddito per abitante stimato in proporzione al costo della vita. Pareva proprio che gli spagnoli stessero superando gli italiani, prima che entrambi i Paesi fossero colpiti dauno tsunami finanziarioche nessuno dei due aveva visto arrivare.

Oggi che non è più tempodi retorica dei sorpassi (ben nota anche da noi) la domanda che conta per gli italiani come per gli spagnoli è un’altra: è ancora possibile modernizzare un’economia mentre i prezzi continuano a cedere? Che sia fin troppo attuale lo si è visto ieri, quando l’Istat ha fatto sapere che in febbraio l’inflazione è stata ancora una volta negativa. I beni di consumo costano 0,3% meno di un anno fa, perché i produttori ormai cercano di intercettare i consumatori letteralmente a tutti i costi.

La deflazione è un virus diabolico, perché riesce a dividere un Paese in ceti trasversali. Può piacere a chi vive di rendite o entrate certe, come i pensionati o i dipendenti pubblici: i ricavi restano uguali a prima, ma adesso comprano più beni e servizi proprio perché i prezzi sono scesi. La stessa dose di deflazione invece agisce come una tossina per chi vive sul mercato, poco importa se da imprenditore, lavoratore autonomo o dipendente. I consumatori rinviano gli acquisti, in attesa che un mobile o un software costino meno.

continua a pagina 27

Deflazione e timori

IL VIRUSDEI PREZZICALANTI

GIANNELLI

RIFLESSIONI

Non è giustotrasformareogni desiderioin diritto

P uò ogni desiderio (escludendo beninteso quelli

criminosi) costituire un diritto? Una delle pochissime persone che hanno affrontato questa domanda con rigore, chiarezza e umanità è stato Giuseppe Vacca, presidente dell’Istituto Gramsci. Come Vacca, pure Mario Tronti, senatore del Pd e, cosa ben più importante, leader e forte testa pensante dell’operaismo italiano degli anni Settanta, riconoscendotutti i diritti alle coppie omosessuali (assistenza, eredità, convertibilità delle pensioni e così via), ha espresso forti riserve sulle adozioni gay, tanto da sottoscrivere il documento contrario a quest’ultime. Non è un caso che tali chiare e sofferte prese di posizione vengano da figure di rilievo della cultura marxista, formate da un pensiero forte capace di affrontare la drammaticità del reale e la difficoltà e necessità delle scelte. L’odierna e dominante «società liquida» (come l’ha chiamata Bauman) miscela invece ogni problema e ogni presa di posizione in una melassa sdolcinata e tirannica, in un conformismo che ammette tutto e il contrario di tutto.

continua a pagina 26

di Claudio Magris

Le aziende italianeche puntano all’estero di Corinna De Cesarea pagina 10

I romanzi di Ecoe il fascino dei versidei grandi poetiIl Nome della Rosa e Leopardiin edicola con il Corriere

Campari su Grand Marnier Le iniziative

IL REPORTAGE

Il fantasmadi Salahnel nuovo covo

U na città di 50 mila abitanti.Bambini chiusi nell’asilo

per paura. Forze dell’ordineovunque a Forest. E poi l’obiet-tivo: l’appartamento all’ultimopiano di una palazzina se-miabbandonata in una piccolavia del quartiere multietnico.Gli inquirenti lo avevano se-gnalato come un possibile co-vo utilizzato per dare un ap-poggio a Salah Abdeslam.

a pagina 3

di Marco Imarisio

LE PRIMARIE USA

Florida e Ohio,verdetto decisivoper Trump

D onald Trump da una par-te. Hillary Clinton dall’al-

tra. Un voto decisivo per la sca-lata verso la Casa Bianca. Unorepubblicano, l’altra democra-tica. Il magnate dato in vantag-gio su Rubio in Florida ma in difficoltà in Ohio rispetto a Ka-sich. Clinton cerca di consoli-dare il vantaggio su Sanders.

alle pagine 12 e 13 Rodotà

di Giuseppe Sarcina

Un patto sul divorzio prima delle nozzePronta la legge per introdurre in Italia i «love contracts». «Passerà la paura di sposarsi»

R ottamato 20 anni fa, con-dannato per truffa allo Stato,

esiliato in Canada, e ora favorito per l’Eliseo: per i sondaggi Alain Juppé batterà Sarkozy alle pri-marie e tra un anno Marine Le Pen al ballottaggio. a pagina 14

di Aldo Cazzullo

SONDAGGI FRANCESI

JUPPÉ È TORNATO(PER VINCERE)

L a prima volta al seggio. Conla scheda in mano «come

un biglietto d’amore». Era il1946. Per le donne fu il debuttocome elettrici. Tra orgoglio epregiudizi. «Obbediranno alprete o al marito». a pagina 23

di Gian Antonio Stella

SETTANTA ANNI FA

DONNE AL VOTOFESTA E PREGIUDIZI

IDEE INCHIESTE L’ Italia accelera sugli accor-

di prematrimoniali, i lovecontracts resi celebri dalle stardi Hollywood. In Italia sonoproibiti, ma una proposta dilegge che li introduce nel no-stro ordinamento inizierà pre-sto l’iter alla Camera. Obiettivodel Pd è discuterla dopo leunioni civili, che consentonoalle coppie di fatto di regolareper contratto gli aspetti eco-nomici di un legame affettivo.«Passerà la paura di sposarsi».

a pagina 25.

di Monica Guerzoni

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26 Mercoledì 16 Marzo 2016 Corriere della Sera

tempo cara, da un partito o dauna chiesa in cui ci si era rico-nosciuti. Invece la velocità del-le conversioni o delle apostasieè invece sempre più alta, non siriesce più a seguire chi ha fon-dato un nuovo partito o unanuova corrente perché questisono già riconfluiti in un altroalveo, così come non si riesce astar dietro a chi si separa da chiper mettersi con chi nelle rivi-ste illustrate che si leggono dalparrucchiere.

Diritti e desideri. Ogni desi-derio, se è forte, chiede, esigedi essere appagato, e in questatensione, qualsiasi sia il desi-derio, c’è uno struggimento,una nostalgia dolorosa che so-no parte essenziale della nostra

persona. Possono tutti esserericonosciuti per legge? Anchel’incesto può essere brutaleviolenza ma anche passioneumana, come ci hanno raccon-tato tante umanissime storie divita vissuta e tanta grande let-teratura. In Svezia, anni fa, unfratello e una sorella avevanochiesto di sposarsi, cosa chenon fu loro concessa e non cre-do solo per timori eugenetici,che potrebbero comunque ve-nire in vari modi aggirati.Freud (per tali ragioni pure du-ramente attaccato) ci ha inse-gnato che con la sublimazionedi certi desideri, a esempio manon solo quelli edipici, con laloro trasformazione in un’altra

forma di amore, ha inizio la ci-viltà. È una sciagura sublimaretroppo, ma lo è anche non su-blimare nulla. Si è visto nellafamiglia tradizionale un nucleodell’antropologia civile. La fa-miglia tradizionale può esseree molte volte è stata anche vio-lenta, soffocante e nemica dellibero sviluppo della persona.È ovvio che persone capaci diintelligente e attento amorepossano far crescere un bambi-no meglio di genitori carnali incoscienti e snaturati o anchesolo ottusamente incapaci diintelligente amore.

L’amore omosessuale puòessere elevato o turpe al pari diquello eterosessuale. Bastaaver letto Il Grande Sertão diJoão Guimarães Rosa per sape-re e capire che ci si innamoranon di un sesso, ma di una per-sona. Ma gli antichi Greci cele-bravano l’amore omosessualeper il suo rapporto anche spiri-tualmente diverso con la gene-razione, con la radice dualedell’umanità. Ho conosciuto econosco omosessuali bravi ge-nitori del loro figlio — avuto dauna donna, non da un utero af-fittato. In ogni caso, il protago-nista non è il desiderio dellacoppia né omo né eterosessua-le, bensì il bambino, che co-munque nasce da un uomo eda una donna e la cui matura-zione è verosimilmente arric-chita dalla crescita non neces-sariamente con i genitori natu-rali ma con un uomo e unadonna, espressione per eccel-lenza di quella diversità (cultu-rale, nazionale, sessuale, etni-ca, religiosa e così via) che è diper sé più creativa e formativadi ogni identità a senso unico.Il bambino, ha scritto su Face-book Vannino Chiti, «è sogget-to di diritti, non un mero og-getto di desideri».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

di Sergio Rizzo

NIENTE VITALIZIOAI POLITICI CONDANNATI:UNA LEZIONE DI RIGOREARRIVA DALLA SICILIA

I n quest’Italia dove la politica troppospesso viene identificata con il malcostume capita che dalla tanto vituperata Sicilia arrivi una lezione di

rigore. Capita che la locale sezione della Corte dei conti respinga il ricorso di un ex consigliere regionale privato un anno fa del vitalizio. Non uno qualsiasi: Vincenzo Lo Giudice, detto «Mangialasagne». Già sindaco di Canicattì, era stato per 13 anni deputato regionale prima di essere arrestato nel 2004 nell’ambito di un’inchiesta per mafia. La condanna a 11 anni e 4 mesi, seguita da una seconda a 2 anni e 8 mesi per concussione, non gli ha però impedito di incassare per ben nove anni, dal primo luglio 2006, il vitalizio regionale. Finché, a marzo del 2015, la scure abbattutasi sull’assegno dell’ex governatore Totò Cuffaro non colpisce pure lui. Immediato ricorso, che però il 25 febbraio 2016 la Corte dei conti respinge senza esitazioni. La sentenza spiega con chiarezza che il vitalizio va revocato in base all’articolo 28 del codice penale, con il quale si stabilisce che il condannato a una pena con interdizione perpetua dei pubblici uffici, sanzione prevista per condanne superiori a cinque anni, non può incassare assegni dallo Stato. Punto e basta. Questo, però, vale solo in Sicilia. Perché le regole introdotte lo scorso anno per Camera e Senato non fanno riferimento alcuno a quell’articolo 28 del codice penale. Articolo nel quale, per esempio, non è prevista la restituzione dell’assegno statale con tanto di arretrati in caso di riabilitazione. Un beneficio invece contemplato eccome dal regolamento sull’abolizione dei vitalizi parlamentari. Giusto un mese fa un ex deputato già condannato a 8 anni per bancarotta fraudolenta, Gianmario Pellizzari, si è visto restituire l’assegno da 5.481 euro netti mensili (più sei mesi di arretrati, ovvio) dopo essere stato riabilitato dal tribunale di sorveglianza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il corsivo del giorno

SEGUE DALLA PRIMA

Tranne ciò che conte-sta il suo nichilismogiulivo e totalitario. Ildiritto — ricordava direcente sul Piccolo un

autorevole costituzionalista,Sergio Bartole — tutela l’indivi-duo ma anche la società e nonpuò disinteressarsi delle rica-dute di una legge sull’antropo-logia civile ossia sui fonda-menti che tengono insiemeuna comunità e una società.Uno dei primissimi a capire latrasformazione delle autenti-che e umane visioni del mondoin un indistinto titillamentopulsionale è stato Pasolini,quando scriveva sull’aborto oquando diceva che il voto per ildivorzio era un voto giusto —anche lui aveva votato a favoredel divorzio — che tuttaviamolti avevano dato per ragionisbagliate. La maggioranza ave-va votato come lui, ma egli nonpoteva riconoscersi in essa,perché lui aveva votato per il di-vorzio quale rimedio a situa-zioni dolorose e bloccate, qualepossibilità di ricomporre esi-stenze inceppate.

Rimedio ovvero eccezioneche non negava i valori e senti-menti della famiglia né la fun-zione formatrice della sua uni-tà. Quella maggioranza cheaveva votato come lui gli riusci-va odiosa, espressione di un re-lativismo nichilista che riducetutto, anche sentimenti e valo-ri, a merce di scambio e tendesempre più a dissolvere ogniunità forte di vita e di pensiero.Lo si constata sempre più inogni settore, dalla politica allacultura alla vita privata. È iltrionfo del consumo, denun-ciato da Pasolini; del consumoche esorbita dal suo ambito —il consumo e la possibilità diaccedervi sono ovviamente unafondamentale condizione di vi-ta dignitosa e godibile — peringlobare ogni aspetto della re-altà e dell’esistenza.

«Il riconoscimento per leggedel desiderio individuale qualefonte della libertà e del diritto»— ha detto Giuseppe Vacca —crea inevitabilmente fram-mentazione e atomizzazione inogni campo. Non a caso nasco-no molte nuove e spesso effi-mere formazioni politiche sor-te dall’impulso a scindersi, alla

prima divergenza, da una pre-cedente aggregazione con lacui linea prevalente non si con-corda. Molti anni fa, in uno deisuoi geniali saggi, Lealtà, defe-zione e protesta, Albert Hirsch-man analizzava le diverse pos-sibilità, reazioni e soluzioniche possono verificarsi quandoall’interno di una compagine(collettiva o personale, partitopolitico, chiesa, matrimonio ounione di fatto) sorgono dellecontroversie.

Se i contrasti, anche chiaritiduramente e mai del tutto su-perati, risultano compatibili,l’unione persiste: i coniugi nondivorziano, i compagni non silasciano, i dissidenti non esco-no dal partito o dalla chiesa. Sei contrasti si rivelano — per ra-gioni oggettive o per la psicolo-gia dei contendenti — inconci-liabili, l’unità viene intaccata:secessione dal partito, micro-scisma della chiesa quello diLefebvre, separazione dei par-tener. Il distacco può avvenirenel rispetto e nella persistenzadi un legame affettivo oppurenello scontro violento, in cuil’originario legame si trasfor-ma in feroce avversione.

Se quel legame, di qualsiasigenere, era stato autentico, lasua rottura non dovrebbe avve-nire senza responsabili tentati-vi di sanare le ferite. Si assisteinvece a una continua accelera-zione dei processi dissolutivi,uscite, rientri e nuove uscite dagruppi politici e proliferazionedi questi ultimi, tempi semprepiù abbreviati per lo sciogli-mento delle unità famigliari eaffettive, eterno amore che fi-nisce alla prima lite per la scel-ta delle vacanze. Se acquistouno shampoo e non ne sonosoddisfatto, posso sostituirloimmediatamente, ma dovreb-be essere diverso se il distaccoavviene da una persona un

ANALISICOMMENTI

Adozioni Conosco gay che sono ottimi genitori di piccoli avuti da una madre e non da un utero in affitto Ma un figlio nasce da un uomo e una donna e la sua maturazione è arricchita dalla diversità di queste figure

di Claudio Magris

I BIMBI SONO SOGGETTINON OGGETTI DI DIRITTI

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ProspettivaOgni desiderio se è forte esige di essere appagato ma non bisogna pensaresolo a se stessi

La telecamera entra perla prima volta nelcampo di sterminio.Segue Saul, rincorre lagrande X rossa sulla

sua schiena, il marchio delSonderkommando, accompa-gna il suo sguardo, scruta im-placabile il mostruoso che locirconda, indugia sul suo vol-to. Ed è il volto indimenticabi-le, opaco e icasticamenteespressivo dell’attore e poetaGéza Röhrig. Girato con unatecnica quasi desueta, il film

fuga la spettacolarità delle im-magini, sceglie la prospettivadel protagonista, restituiscequell’universo asfittico.

È Auschwitz-Birkenau. Mapotrebbe essere anche Sobi-bór o Treblinka o Chełmno –un Vernichtungslager, uncampo di annientamento,non di lavoro. La differenza èdecisiva. Perché la «soluzionefinale» si è compiuta nelle of-ficine hitleriane dove la catenadi montaggio fabbricava inin-terrottamente cadaveri, dovegli esseri umani, chiamatiStücke, «pezzi», venivano in-trodotti con il raggiro nelle ca-

mere a gas e, una volta gassati,venivano bruciati e ridotti in-fine al nulla della cenere. Dellefabbriche di cadaveri, dove lamortalità raggiunse il 99%, si sa ancora molto poco; quasitutti i superstiti tornarono daAuschwitz che era campo siadi concentramento che disterminio.

Si può dire allora che Il fi-glio di Saul, scritto e direttodal giovane regista unghereseLászló Nemes, sia il primofilm sulla Shoah. Perché rom-pe i tabù, varca la soglia dellacamera a gas, a cui si era fer-mato Spielberg in Schindler’s

List, si spinge nel luogo del-l’annientamento, entra nelmondo in cui abita il Sonde-rkommando. E solleva così lagrande questione di queimembri del «comando spe-ciale» obbligati a lavorare nel-le officine della morte. Ebreicostretti a incenerire altriebrei. Qualcuno parla ancora,con leggerezza, di «collabora-tori». Già Primo Levi aveva in-trodotto l’espressione inquie-tante: «zona grigia».

Se Nemes sceglie di guar-dare lo sterminio con gli oc-chi di Saul Ausländer, è perdire che non potremo maitentare di capire, se non ci in-terrogheremo sulla figuraemblematica del Sonderkom-mando. Non per risponderecon moralistiche condanne,bensì per considerare lucida-mente la responsabilità fran-tumata che i boia nazisti han-

no inaugurato. Ecco la loro in-venzione più feroce e più du-ratura.

Anche nella sceneggiaturaraffinata e nella trama subli-me il film oltrepassa i limitidel cinema, quelli dell’arte, coinvolge la riflessione filoso-fica, chiama in causa il pensie-ro. Nell’officina dove sopravvi-ve Saul, tra la camera a gas e ilforno crematorio, irrompe lavita, quella di un bambino un-dicenne che respira ancora. Ilboia lo finisce con un colpo.Ma quel corpo diventa perSaul motivo di riscatto. Non èsuo figlio; potrebbe esserlo.Cerca un rabbino per una de-gna sepoltura. E mentre, sullosfondo di tutti i terribili rumo-ri del lager, gli ordini in tede-sco si susseguono ingiungen-do di lavorare velocemente i«pezzi», Saul ripete che quelcorpo è integro. Ma perché,

proprio quando si prepara larivolta armata del Sonderkom-mando, Saul vorrebbe solosottrarre quel cadavere dibambino alla voracità del for-no? Che senso ha? I compagniglielo rimproverano: «Tradi-sci i vivi per un morto». Saulsceglie un’altra via. Punta l’in-dice sull’offesa arrecata alla di-gnità della morte. Questo èl’oltraggio supremo che Au-schwitz ha inferto all’umanità.La sepoltura del figlio è il ri-scatto di Saul.

Questo film, destinato a di-ventare un classico, è indi-spensabile per capire non so-lo quel che è avvenuto, ma an-che quel che avviene nel no-stro mondo, un mondo cheresta all’ombra di Auschwitz.E dovrebbe essere visto so-prattutto da insegnanti e stu-denti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

di Donatella Di Cesare

«IL FIGLIO DI SAUL» E LA SHOAH

QUANDO UN FILM OLTREPASSA I LIMITI DEL CINEMA E DELL’ARTE