EU JOINT ACTION ON DEMENTIA 2015-2018 (DEM 2) - ISS · 2020. 1. 21. · informativo Organizzazione...
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Implementazione di 2 “ best practices” nella gestione della demenza: l’esperienza
della AUSL di Modena
Andrea Fabbo, Lucia Bergamini, Luigi De Salvatore, Fausto Grandi, Barbara Manni
UOC Disturbi Cognitivi e Demenzeed il gruppo ISS: Ilaria Bacigalupo, Marco Canevelli, Teresa Di
Fiandra, Giuseppe Gervasi, Eleonora Lacorte, Flavia Mayer, Luana Penna, Nicola Vanacore
EU JOINT ACTION ON DEMENTIA2015-2018 (DEM 2)
Il modello «Modena» per la gestione delle demenze
Dall’avvio del progetto regionale demenze (DGR 2581/99) e delprogetto Cronos (2000) forte attenzione alla necessità di creareuna rete diffusa territoriale per la gestione delle persone condemenza e delle loro famiglie con la scelta di realizzare un Centroper i Disturbi Cognitivi in ogni DISTRETTO SANITARIO
Buona integrazione con la rete dei servizi, le associazioni divolontariato e l’ospedale (supporto alla diagnosi e gestione deicasi complessi)
Creazione di un modello assistenziale basato sul coinvolgimentofin dalla diagnosi del medico di medicina generale (progettodisturbi cognitivi mmg: dal 2002 con revisioni nel 2007 e nel2015)
Sviluppo di servizi specialistici (NODAIA Villa Igea, NucleiDemenze per assistenza residenziale temporanea e Centri DiurniDemenze) per rispondere alla vera emergenza del problemademenze: i disturbi comportamentali (BPSD)
L' AUSL di MODENA recepisce le indicazioni del nuovo Progetto regionale demenze (DGR 990/2016) e del Piano
Nazionale Demenze (G.U. n° 9 del 13.01.2015)
Mappa dei servizi, sistema
informativo
Organizzazione della rete integrata
Formazione continua: MMG, operatori dei servizi, avvio PDTA
Settimana Alzheimer, Caregiver Day, progetti con associazioni
Strutturazione della rete DISTURBI COGNITIVI EDEMENZE
Programma Aziendale Demenze
2015 2017
10 Centri - 7 Distrettuali e 3 Ospedalieri (2 Baggiovara 1 Carpi)
Criticità: Mancanza di uniformità nei diversi distretti:
• Differenze organizzative (le equipe afferivano a diverse strutture);
• Differenze tecniche (modalità di erogazione delle prestazioni).
2019
Istituzione SOC Disturbi Cognitivi e
Demenze
Interfaccia Provinciale: Ospedale; MMG; Centri di Salute Mentale (CSM) Socio Sanitario (CRA – Centri
Diurni) Gestione percorso specialistico per
le demenze: Nuclei Temporanei e Centri Diurni Demenze (DGR 514/2009)
Nuovo Modello Organizzativo
Regia Unica: afferenza univoca del personale sanitario;Integrazione: rete delle cure palliative – MMG per i percorsi; presenza nelle CdS (Castelfranco, Bomporto, Finale Emila, Montefiorino, Spilamberto, Pievepelago)Collegamento: Ospedale -Territorio;PDTA: completato PDTA Disturbi Cognitivi e Demenze con AOU di Modena, Ausl Modena e NOS.
A cura di Giacomo Pagoto, Staff Direzione
Rete Disturbi Cognitivi
Equipe:• 5 Geriatri dipendenti;• 17 Geriatri SUMAI;• 8 Infermieri;• 7 Psicologi;• 3 Neuropsicologi (da aprile 2019)• Collegamento con la Geriatria e la Neurologia dell’ AOU per
interventi di 2° e 3° livello• Progetto disturbi cognitivi MMG
10 CDCD (7 Distrettuali – 3 Ospedalieri)
Accordo con 503 MMG : progetto disturbi cognitivi
1 Nucleo Ospedaliero Demenze (20 PL cod. 056/060)
5 Nuclei Demenze Temporanei in CRA: 66 PL
2 Centri Diurni Demenze (Modena e Carpi): 45 posti
5 Associazioni di Familiari in Rete
702.949 ab.157.854 over 65 (22%)
Circa 12.000 pz in carico dal sistema
WP4 and WP5 – Disegno dello studio
WP4: implementazione dell’utilizzo del GP-COG come strumento di identificazione dellademenza nella medicina generale nella AUSLMO
WP5: implementazione di un sistema digestione delle emergenze comportamentalidi pz con demenza nel CDCD del Distretto diModena
CASI STIMATI DI DEMENZA IN PROVINCIA DI MODENA (1 Gennaio 2017) (pop 184,727; ≥ 65 anni : 43,997)
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1
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Live
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Anni di esperienza
1 fase: analisi della pratica clinica corrente attraverso lavalutazione del data base esistente ed una ricerca qualitativa(SWOT analysis) che ha coinvolto professionisti delle cureprimarie (MMG ed infermieri)
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10
20
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70
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%
Level of confidence
n=135mean: 3±07range: 1-4
Per entrambi gli studi WP4 e WP5
2a Fase: formazione dei professionisti ed implementazionenella pratica clinica
Pratica clinicacorrente
Pratica clinicaavanzata
Implementazione dellebuone pratiche
Formazione in aulaFormazione a distanza (FAD)
Monitoraggio
• I MMG si confrontano frequentemente con i disturbi soggettivi dimemoria che potrebbero essere sintomi precoci di malattia di Alzheimerper cui non vanno sottovalutati(Sperling RA et al., 2011)
• I MMG hanno un ruolo centrale nella gestione dei disturbicognitivi e comportamentali legati a demenza
– La valutazione delle funzioni cognitive è spesso avviata e gestita insetting diversi dalle cure primarie
• I mmg spesso non riconoscono la demenza durante le visite
– più del 76% delle persone con demenza non hanno mai ricevutoquesta diagnosi da parte del mmg (Boustani M et al., 2003; Lin JS et al. 2013)
• Il mancato riconoscimento è spesso dovuto alla non conoscenzae/o non utilizzo di strumenti adeguati
La demenza in medicina generale
MA
WP4 – Disegno dello studio
I motivi che raccomandano l’utilizzo del GP-COG nella primary care:1. GPCOG è lo strumento raccomandato per la medicina generale2. Il GPCOG è associato al CDR (Clinical Dementia Rating)3. Il GPCOG è stato validato con il MMSE
Symptoms of dementia screener (SDS) GPCOG
1) La ricerca scientifica evidenziava come la MG avesse difficoltà identificare e
riconoscere la demenza.
GPCog consente diagnosi tempestiva di demenza.
2) Inadeguatezza gold standard DSM-IV e IV-TR e strumenti psicometrici di base
(MMSE cut-off 24/30).
GPCog adegua la MG al gold standard del DSM-5
3) Necessità di strumenti psicometrici veloci, sensibili e specifici per la MG.
GPCog utilizza 3-5 minuti che i mmg hanno adisposizione per qualsiasi tipo di diagnosi perstudiare con sufficiente precisione le funzioni cognitive degli assistiti
GPCOG
Da A.Pirani, 2018
WP4 – Disegno dello studio
✓ I FaseBackground e raccolta dati nella pratica clinica corrente (SDS)
✓ II FaseFormazione MMG ed infermieri nell’utilizzo del GPCOG• Corso di formazione in aula (obbligatorio)• Corso di formazione a distanza (“FAD”)• Monitoraggio telefonico
✓ III FaseImplementazione utilizzo GPCOG
✓ IV FaseRaccolta dati ed analisi statistica
✓ V FaseReport finale
Il progetto ha coinvolto 142 MMG e 29 INFERMIERI delle cure primarie
Indicatoridi esito
3. Incremento di almeno 2 parametri clinic-epidemiologici (i.e. sens., spec., PPV, NPV) (SDS vs GPCOG)
2. Raggiungimento della percentuale del 60% dei MMG che hanno partecipato al corso di formazione a distanza (FAD)
1. Raggiungimento del 60% dei MMG cheutilizzaono il GPCOG nella pratica clinica
4. Raggiungimento della percentuale del 60% degli infermieri che somministrano il GPCOG insieme ai MMG
Indicatoridi processo
WP4 – Indicatori
WP4 – Indicatori di processo
1. Raggiungimento della percentuale del 60% dei MMG cheutilizzano il GPCOG nella pratica clinica
2. Raggiungimento della percentuale del 60% dei MMG chehanno partecipato al corso di formazione a distanza (FAD)
• MMG coinvolti nello studio : 142
• MMG che usano il GPCOG: 105
• % dei MMG che usano GPCOG: 73.9%
✔
• MMG invitati al corso FAD : 142
• MMG partecipanti al corso di formazione a distanza : 69
• % dei MMG partecipanti alla FAD : 48.6%
✗
SDS GPCOG
Numero 188 152
ETA’ (anni) 82,5±7,7 80,8±8,6
SESSO
121 Femmine (64%); 67 Maschi (36%) 95 Femmine (63%); 57 Maschi (37%)
SCOLARITA’ (anni) 5,8±3,1 6,3±3,6
DIAGNOSI
14 (8%) di cui 10 senza disturbi cognitivi e 4 con disturbi cognitivi soggettivi
8 (5%) di cui 4 senza disturbi cognitive e 4 con disturbi cognitive soggettivi
64 (34%) MCI 59 (39%) MCI
110 (58%) demenza 85 (55%) demenza CRITERI CLINICI NIA - DSM V NIA - DSM V
FASE I
Caratteristiche cliniche e demografiche dei 2 campioni(SDS vs GPCOG nella AUSL di Modena 2018)
WP4 – Indicatori di esito
3. Incremento di almeno 2 parametri clinic-epidemiologici(i.e. sens. , spec., PPV, NPV) (SDS vs GPCOG)
SDS ≥6 GPCOG ≤5
MCI n=64 n=59
Sensitivity (%) 80 53
Specificity (%) 29 63
Positive PV (%) 84 91
Negative PV (%) 24 15
Demenza n=109 n=85
Sensitivity (%) 84 81
Specificity (%) 60 63
Positive PV (%) 75 96
Negative PV (%) 73 24
✔
WP4 – indicatori di esito
4. Raggiungimento della percentuale del 60% degliinfermieri che somministrano il GPCOG insieme ai MMG
• Infermieri che hanno somministrato il GPCOG: 6
• Infermieri che hanno somministrato il GPCOG con il MMG : 5
• % degli infermieri che hanno somministrato il GPCOG con il
MMG : 83.3%
✔
WP5: implementazione di
un sistema di gestione delle
emergenze legate ai
disturbi comportamentali
dei pz con demenza nel
Distretto di Modena
PZ con BPSD
CDCD
DIPARTIMENTO DI EMERGENZA
MMG
Unità speciale per i BPSD (SCU-B Villa Igea)
SERVIZIO PSICHIATRICO
(CSM)
VISITA URGENTE (B)
VISITA NON URGENTE (P)
Visita domiciliare urgente
Visita ambulatoriale
urgente Domiciliare
Ambulatoriale Nessuna azioneFollow-up
TIPO DI RICHIESTA :U: urgenza entro le 24 h B: urgenza differibile ( 7-\0 giorni)P: Visita programmata
WP5 – Disegno dello studio
WP5 – Disegno dello studio
✓ I FaseBackground e raccolta dati sulla pratica clinica corrente
✓ II FaseFormazione sulla gestione dei BPSD• Corso in aula • Formazione a distanza (“FAD”)• Monitoraggio telefonico
✓ III FaseImplementazione nella gestione dei BPSD
✓ IV FaseRaccolta dati ed analisi statistica
✓ V FaseReport finale
LO STUDIO HA COINVOLTO 138 MMG DEL DISTRETTO DI MODENA
Indicatori di esito
2. Raggiungimento di un 20% di incremento del numerodelle telefonate dei MMG agli specialist del CDCD allafine della fase di implementazione
3. Incremento del numbero dei MMG che contattano ilCDCD per la gestione dei BPSD (dall’attuale 70 % all’
4. Incrementare la quota delle chiamate dei MMG aglispecialisti del CDCD che risolvono la crisi non urgenteattraverso un contatto telefonico (dal 44% al 50%)
5. Ridurre il numero degli accessi in PS di situazioni chepotrebbero essere gestiti a casa
1. Raggiungimento della percentuale del 60% dei MMG che hanno partecipato alla FAD
Indicatori di processo
WP5 – Indicatori
WP5 – Indicatori di processo
1. Raggiungere la percentuale del 60% dei MMG che hannopartecipato al corso di formazione a distanza
• MMG invitati alla FAD : 138
• MMG partecipanti al corso di formazione a distanza : 59
• % dei MMG partecipanti alla FAD : 42.8%✗
PZ con BPSD
CDCD
DIPARTIMENTO DI EMERGENZA
MMG
Unità speciale per i BPSD (SCU-B Villa Igea)
SERVIZIO PSICHIATRICO
(CSM)
VISITA URGENTE (B)
VISITA NON URGENTE (P)
Visita domiciliare urgente
Visita ambulatoriale
urgente Domiciliare
Ambulatoriale Nessuna azioneFollow-up
TIPO DI RICHIESTA :U: urgenza entro le 24 h B: urgenza differibile ( 7-\0 giorni)P: Visita programmata
WP5 – Disegno dello studio
WP5 – indicatori di esito
3. Incrementare il numero delle chiamate dei MMG aglispecialisti del CDCD per la gestione dei BPSD (dall’attuale 70 % all’ 80 %)
• Numero dei MMG che hanno contattato il CDCD prima della fase
di implementazione (Gennaio-settembre 2017): 56.5% (78/138)
• Numero dei MMG che hanno contattato il CDCD alla fine della fase
di implementazione (Gennaio-settembre 2018): 70.3% (97/138)
• Incremento del numero delle telefonate alla fine della fase di
implementazione : 13.8%
✔
4. Incrementare le chiamate dei MMG al CDCD per la risoluzione di crisi non urgenti (dal 44% al 50%)
• Percentuale delle chiamate prima della fase di implementazione
(Gennaio-settembre 2017): 44.1% (60/136)
• Percentuale della chiamate che risolvono la crisi dopo la fase di
implementazione (Gennaio –settembre 2018): 38.2% (68/178)
• Differenza nella percentuale di chiamate che risolvono la crisi alla
fine della fase di implementazione : - 5.9%
✗
WP5 – indicatori di esito
5. Ridurre il numero degli accessi in PS di casi che potrebberoessere gestiti a casa
• Numero degli accessi al PS prima della fase della implementazione
(2017): 360
• Numero degli accessi al PS alla fine della fase di implementazione
(2018): 311
• Differenza nel numero degli accessi al PS alla fine della fase di
implementazione - 13.6%
✔
WP5 – indicatori di esito
WP4 e WP5 – Punti di forza e di debolezza
Punti di forza
Punti di debolezza
• Adozione di uno strumento validato per individuare i deficit cognitive nel setting del
• Collaborazione fra infermieri e MMG nell’ individuare ed inviare aglispecialisti le persone con disturbi cognitivi
• Implementazione di una modalità formale e sostenibile (chiamatatelefonica ) per favorire l’interazione fra mmg e specialista del CDCD;
• Prospettiva epidemiologica sull’entità dei BPSD nella città di Modena
• Parziale coinvolgimento dei MMG nella formazione a distanza(<50%);
• Coinvolgimento limitato degli infermieri nella somministrazione del
GPCOG (6 out of 29);
• Avvio del pdta demenze (interaziendale, ospedale- territorio) appena
formalizzato
CENTRO DIURNO TRADIZIONALE
FASE CHI COSA OBIETTIVODOVE
SOSP
ETTO
D
IAG
NO
STIC
O
MMG
DIA
GN
OSI
E C
URA
Persona con età > 65AA?
Identificazioneprecoce disturbi
cognitivi e appropriatezza di
accesso
Degenza Area Medica/
Chirurgica/PS
AmbulatorioMMG/CdS
Diagnosi tempestiva della malattia e
proposta di intervento terapeutico e non
Ulteriori accertamenti?
NO
CON
TIN
UIT
A'
ASS
IZTE
NZI
ALE
CDCD
SI
NO
Specialista/Medico PS
Persona con sospettodisturbo cognitivo e/o
comportamentale
Visita ambulatoriale ed impegnativa per accesso
Refertazione e dimissione con
invio MMG
CDCD I° livello - Distrettuale- Attività ambulatoriale- Consulenza c/o Domicilio/CD/CRA- Consulenza UU.OO. sui casi complessi
CDCD II° livello - Neurologia(UU.OO. Neurologia di Carpi e UU.OO. Neurologia AOU): - Attività ambulatoriale- Day service
Esami ematochimici liquoraliValutazione Neuropsicologica estesaRMN CerebraleAltri esami/consulenze eventuali
CDCD II° livello - GeriatriaOCSAE Baggiovara- Approfondimento diagnostico anziani con demenza, gravi disturbi del comportamento e comorbidità- Esami ematochimici/liquorali- Valutazione Neuropsicologica estesa- RMN Cerebrale- Altri esami/consulenze eventuali
Accesso al PDTA?
SI
PUASS
PAI
SI
Specialista -Neurologo
e/o Geriatra - Psicologo
NO
Lettera di dimissione
Operatoridel Team
UVM
Famiglia
NUCLEI DEMENZE
CASA RESIDENZA ANZIANI (CRA)
Coinvolgimento ASSOCIAZIONI in ogni tempo
AVA
NZA
TA E
CU
REPA
LLIA
TIV
E
Associazioni
ADI
CENTRO DIURNO SPECIALISTICOPresa in cura della
Persona e della famiglia
Gestione demenza avanzata e/o
terminale
NODAIA
RETE SERVIZI A BASSA SOGLIA
MMG
FIGURE SEGNALANTI
Altro Medico Ospedaliero
RETE LOCALE CURE PALLIATIVE:
- Domicilio- Ambulatorio- Ospedale- Hospice
Seat
tivat
e da
lle fi
gure
seg
nala
nti
Psicologo
Neurologo e/o Geriatra -Psicologo
PDTA
Modena
2019
Coinvolte le 3 aziende sanitarie provincia di Modena
Lavori in corso
Avvio della raccolta indicatori PDTA 1 gennaio 2020
Costruzione del cruscotto «demenze»
Monitoraggio progetto demenze MMG
Monitoraggio attività CDCD
Monitoraggio accessi PS , ricoveri, strutture, ADI