Estratto Regolamento Struttura Tecnica 10-11-12 Settembre 2004 Comitato Regionale Piemonte Settore...
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10-11-12 Settembre 2004
Comitato Regionale Piemonte
Settore Arbitri
Estratto Regolamento Struttura
Tecnica
Estratto del
Regolamento Struttura Tecnica
Nozioni sulla funzione e sulla figura dell’arbitro nella FIPAV.
10-11-12 Settembre 2004
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Tecnica
L’arbitro è
- Un tesserato FIPAV che
1) abbia ricevuto l’abilitazione a dirigere gare della serie nel cui ruolo è inquadrato
2) sia validamente ed efficacemente inseriti nel quadro nazionale arbitri ed in quelli regionale e provinciale della FIPAV
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Nomina e requisiti
Possono essere nominati arbitri i cittadini italiani e stranieri che:1) Siano di buona condotta morale e civile
2) Siano di idonea costituzione fisica
3) Abbiano superato le prescritte prove tecniche
4) Abbiano formalmente aderito alla FIPAV con la sottoscrizione del tesseramento ed il pagamento della relativa quota
5) Abbiano compiuto il 16° anno di età.
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Idonea costituzione fisica
L’idoneità fisica all’attività arbitrale è certificata da un medico. L’attività sportiva, a parte il caso della serie A, è da considerarsi NON AGONISTICA.
Il certificato che il medico rilascia ha validità di un anno.
Pertanto annualmente l’arbitro deve sottoporsi alla visita medica, inviando alla Commissione competente copia dell’attestato.
E’ chiaro che i requisiti di idoneità fisica devono essere in possesso ad inizio stagione. Pertanto sul modulo di disponibilità viene richiesta la certificazione in corso di validità.
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Adesione alla FIPAVCome ogni tesserato FIPAV, l’arbitro aderisce alla Federazione tramite
il versamento di una quota annuale. Per il primo anno di attività il tesseramento è gratuito!
Il versamento, che dal punto di vista amministrativo può essere effettuato fino al 30 novembre, assicura all’arbitro il tesseramento fino al termine della stagione (chiusura dell’anno agonistico: agosto)
Poiché l’adesione alla FIPAV è requisito dell’arbitro, fintantoché lo stesso non abbia versato la quota annuale, questi non può essere considerato arbitro e pertanto non può essere utilizzato per la direzione di nessuna gara.
Per questo motivo risulta obbligatorio versare la quota entro l’inizio della propria attività!
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Chi controlla?
L’attività di controllo della corretta situazione amministrativa e della idoneità all’attività arbitrale è riservata alle Commissioni di competenza per ruolo e territorialità.
Tra le funzioni della C.A.N. (Commissione Arbitri Nazionale), del F.A.R. (Fiduciario Arbitri Regionale) e del F.A.P. (Fiduciario Arbitri Provinciale) ci sono anche quelle di controllo della correttezza della situazione amministrativa dell’arbitro e della sua idoneità sanitaria.
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Doveri degli arbitri1) Devono rispettare tutti gli obblighi imposti a tutti gli aderenti alla
FIPAV2) Devono tenere in ogni circostanza un comportamento adeguato alla loro funzione
3) Non devono rendere pubbliche le proprie designazioni prima che l’organo federale che le ha predisposte non le abbia diffuse
4) Non devono rilasciare dichiarazioni in ordine: ai propri rapporti gara, alle proprie decisioni durante la gara, alle delibere che la FIPAV abbia assunto a seguito dei propri referti o rapporti
5) Devono mantenersi aggiornati ed in buona forma fisica
LA VIOLAZIONE DEI DOVERI DALL’1) AL 4) COSTITUISCE INFRAZIONE DISCIPLINARE
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IncompatibilitàL’esercizio delle funzioni arbitrali è incompatibile
con:- Presidente della FIPAV, di un Comitato Regionale o Provinciale, componente del Consiglio Federale o consigliere del C.R. o C.P.
- Commissioni Gare a livello Nazionale, Regionale o Provinciale
- Componente della CAN o della CNO (Commissione Nazionale Osservatori)- Osservatore (ma può, anzi deve, fare il Tutor se nazionale)
- Presidente o Dirigente di un sodalizio affiliato FIPAV. L’incompatibilità con il Dirigente diventa applicabile solo quando l’arbitro sia effettivo.- Allenatore
- Atleta (solo per gli arbitri di ruolo nazionale). Nel caso in cui un arbitro provinciale o regionale sia tesserato come atleta, allora non potrà dirigere gare del campionato in cui gioca.
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DistinzioniGli arbitri della FIPAV si distinguono in:
Segnapunti federale
Arbitro Aspirante Arbitro Effettivo
Qualifica che può essere conseguita da
persone di ambo i sessi con un’età minima di
16 anni frequentando e superando l’apposito corso provinciale. Gli
Arbitri Aspiranti hanno il dovere, nei primi tre
anni di attività, di svolgere le funzioni di segnapunti federale.
Oltre ai requisiti di base, è necessaria la
licenza di scuola media inferiore. La nomina è
di competenza del CAP. Si può rimanere
Aspiranti per sole cinque stagioni. Al
termine della quinta stagione da Aspirante,
l’arbitro cessa di essere tale.
L’arbitro aspirante può richiedere di diventare effettivo dopo almeno due stagioni di attività in cui abbia partecipato ad almeno un corso di
aggiornamento. La nomina ad Arbitro
Effettivo è di competenza della CAN, qualora sia positivo il parere espresso dal
CAP e dal CAR.
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RiconoscimentiEsistono poi due riconoscimenti particolari
per gli arbitri effettivi:
Arbitro Nazionale Arbitro BenemeritoDa non confondersi con l’arbitro
di Ruolo Nazionale. Può essere riconosciuta la nomina ad
arbitro nazionale a coloro che in almeno cinque stagioni di serie A, abbiano arbitrato un minimo di 50 gare nella suddetta serie
Arbitri non più nei quadri ma che abbiano svolto attività meritoria per almeno dieci
stagioni agonistiche svolgendo anche attività collaterale per il settore. Gli arbitri benemeriti hanno diritto al tesseramento
gratuito.
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Struttura del settoreResponsabile del Settore Arbitrale
Commissione Arbitri Nazionale
Fiduciario Arbitri Regionali
Fiduciario Arbitri Provinciali
Tutte le nomine sopra descritte sono annuali e sono a carico del Consiglio Federale, che – per i FAR ed i FAP - si basa sulle
indicazioni fornite rispettivamente dai Presidenti Regionali e Provinciali.
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Struttura del settore
Ad ogni livello (Nazionale, Regionale e Provinciale) si affianca alle Commissioni o ai Commissari un CENTRO DI
QUALIFICAZIONE:C.Q.N.: Centro di Qualificazione Nazionale
C.Q.R.: Centro di Qualificazione Regionale
C.Q.P.: Centro di Qualificazione Provinciale
Le competenze dei Centri di qualificazione sono, ad ogni livello, legate al miglioramento delle prestazioni arbitrali tramite gli
aggiornamenti tecnici, la diffusione delle modifiche regolamentari e della corretta interpretazione delle regole di
gioco.