Estratto progetto assistenza specialistica 2010 2011

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PROGETTO DI RETE “AL DI LA' DEL LIMITE” (estratto) ANNO SCOLASTICO 2010/2011 I.I.S. “Via Domizia Lucilla” I.P.S.I.A. “Carlo Cattaneo” I.I.S. “Via delle Sette Chiese 259” I.P.S.I.A. “Edmondo De Amicis”

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PROGETTO DI RETE “AL DI LA' DEL LIMITE”

(estratto)

ANNO SCOLASTICO 2010/2011

I.I.S. “Via Domizia Lucilla”

I.P.S.I.A. “Carlo Cattaneo”

I.I.S. “Via delle Sette Chiese 259”

I.P.S.I.A. “Edmondo De Amicis”

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DESCRIZIONE DEL PROGETTO

1. Descrizione sintetica del progetto

PROGETTO DI RETE “AL DI LA' DEL LIMITE”

Nella vita ci si trova prigionieri dei propri limiti, a volte per difficoltà oggettive insite nella naturadel limite stesso, a volte per mancanza di fiducia nei propri mezzi. In alcune situazioni quei limiticosì invalicabili si dissolvono miracolosamente, ci aprono la strada per nuove esperienze emigliorano le nostre condizioni di vita. Spesso, però, quel miracolo non è casuale ma frutto di una valida crescita personale e di unaprogressiva acquisizione di fiducia in sé stessi. Tale percezione ci ha sempre spinti a considerare ilimiti, non un fardello da portare come segno di riconoscimento delle proprie difficoltà, ma untraguardo da superare ed un obiettivo perpetuamente rinnovabile. E’ proprio con la speranza che si possa sempre andare al di là del limite, ricercare e conquistare unacondizione migliore di vita, che abbiamo voluto chiamare il nostro progetto d’integrazione di rete“Al di là del limite” per valorizzare e sostenere tutti gli studenti “diversabili”, guidarliall’affermazione delle loro potenzialità e al superamento dei loro limiti.In ogni iniziativa progettata sarà prevista la partecipazione di compagni tutor i quali hanno ilcompito di affiancare il ragazzo diversamente abile nello svolgimento dell’attività e, nello stessotempo, possono acquisire una maggiore consapevolezza di sé e dell’altro confrontandosi con illimite. L’assistenza specialistica si pone come sostegno psicoeducativo rivolto ad allievi che presentanoproblemi di comportamento che limitano le loro capacità di relazione, adattamento edapprendimento. La presenza costante di una figura adulta e professionale, che medi tra l’alunno, isuoi compagni ed i suoi insegnanti, facilita la crescita relazionale, emotiva, affettiva e cognitivapermettendo, come conseguenza, una maturazione generale delle risposte comportamentali. Losviluppo dell’auto-consapevolezza e della mentalizzazione è l’obiettivo particolare di questamodalità di intervento.La partecipazione costante del personale specialistico, in ogni momento del percorso scolastico diciascun allievo, all’interno del gruppo classe, dalla progettazione alla lezione in aula, alle visitedidattiche ed ai viaggi d’istruzione, è elemento portante di una programmazione pluristrumentale econdivisa. Il progetto è pensato per coinvolgere, insieme agli studenti disabili cui è principalmente diretto, icompagni coetanei, i gruppi classe, i docenti curriculari, gli insegnanti di sostegno, le famiglie e lapiù ampia rete sociale di appartenenza e riferimento. Tenuto conto dell’aumento di alunni conDisturbi Specifici di Apprendimento e di alunni stranieri si prevede un’ attività di supportopsicologico-didattico rivolta a tutte le classi e principalmente alle prime con azioni specifiche versogli alunni che presentano maggiori difficoltà di integrazione con il gruppo classe. Fornire unmomento ed uno spazio di ascolto sembra molto utile per tutti gli studenti che, in una fasecertamente delicata della loro vita, necessitano di adulti, non riconosciuti come punitivi ogiudicanti, che si pongano con modalità relazionali comprensive e di confronto aperto. L’intento èquello di permettere il defluire delle tensioni e delle conflittualità individuali favorendo, alcontempo, la decentralizzazione e la defocalizzazione del sé dai vissuti di sofferenza ed ansietà.

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16Il progetto si articola in varie attività che considerano l’alunno diversabile protagonista del suoprocesso integrativo e della sua crescita culturale, sociale e professionale.

1. Laboratorio itinerante (quattro scuole in rete): Il progetto è una sperimentazione diorientamento e scambio per scoprire le attitudini e gli interessi di ciascun alunno alloscopo di scegliere lo stage professionalizzante più idoneo. E’ costituito dalle seguentiattività :

laboratori di settori per permettere agli alunni di scoprire le proprie attitudini: laboratorio di cucina,laboratorio agrario, laboratorio tornio, laboratorio creativo, laboratorio informatico;attività sportive per migliorare le abilità motorie di base ed affinare la socializzazione: tiro conl’arco, rafting, dragon-boat, equitazione, peteca, bocce, bowling ecc;campi scuola finalizzati a migliorare l’autonomia personale e sociale. visite in aziende per approfondire le conoscenze relative ai diversi settori lavorativi.I compagni tutor affiancano gli allievi in situazione di disabilità in questo percorso acquisendo uncredito formativo.

2.2.2.2. Stages professionalizzanti e Tirocini Mirati presso le aziende o gli Istituti in rete

La prospettiva educativa che si esprime verso il lavoro e attraverso il lavoro è finalizzata:• all’acquisizione di autonomia personale• a stimolare la persona a scoprire se stessa• a rapportarsi alla realtà organizzativa e sociale• a tradurre la propria vocazione e le proprie capacità in una “passione lavorativo-professionale”• ad imparare un metodo per definire un progetto personale di vita e di lavoro, per acquisire lecompetenze ed assumersi una precisa responsabilità.

Se questo è valido per gli alunni cosiddetti “a sviluppo tipico” per gli alunni in situazione didisabilità risulta ancor più significativo. La scuola ha il compito di orientare e guidare il ragazzo diversamente abile verso il mondo dellavoro, costruendo con lui, con la sua famiglia, e gli enti coinvolti, un progetto di vita.

Si tratta di pensare insieme agli alunni in situazione di disabilità, dei percorsi formativi chepossano rispondere ai loro bisogni, desideri ed aspirazioni ed insieme ai genitori ed ai consigli diclasse, definire gli obiettivi, le modalità, i tempi di realizzazione e verifica.

Lo schema di lavoro prevede:

• La definizione nel PEI dell’area di interesse del ragazzo

• Ricerca di aziende disponibili ad attivare convenzioni con la scuola e convenzioni tra scuole

• Visite in aziende, laboratori ed officine presenti nel territorio per la definizione di ruoli e compitida assegnare

• Predisposizione di un piano di tirocinio (obiettivi, modalità e tempi)

• Attivazione della convenzione e assegnazione di un tutor aziendale e di un tutor scolastico.

• Verifiche periodiche sull’andamento del tirocinio (eventuali variazioni)

• Compilazione del certificato di competenze acquisite

Per elaborare un progetto di vita è indispensabile la costruzione di una rete interna ed esterna allascuola dando così la possibilità ad ogni allievo di trovare la propria strada ed il proprio modo diesprimersi.

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16Ogni scuola attiva all’interno delle proprie sedi queste tipologie di stage

Scuola Stage di settore I.P.S.I.A – Carlo Cattaneo Carrozzerie

AutoriparatoriSettore elettricoSettore termoidraulico

I.I.S.S. Sette Chiese Enti pubblici di assistenzaCaritasEneaCentro Italiano Solidarietà (CEIS)Centro Volontariato Regionale (CESV)

I.I.S. Domizia LucillaSezione Alberghiera

Sezione Agraria

CucinaSala BarRicevimentoFlorovivaisticaColtivazione ortaggi

IPSIA De Amicis Settore termoidraulicoOfficine meccaniche

Sulla base di esperienze realizzate negli anni passati, dalle scuole in rete, si prevedono, inoltre,stage mirati, in settori diversi da quelli sopraindicati per rispondere ai progetti di vita di ciascunalunno.

3. Il progetto accoglienza in cui l’approccio psicologico diviene azione mirata allarisoluzione delle diverse problematiche scolastiche inerenti la disabilità, il disagiosocio-ambientale ed i disturbi di apprendimento. Favorendo anche un lavoro di :⇒ sensibilizzazione degli insegnanti curriculari ad attuare progetti cognitivi e

comportamentali individualizzati;⇒ condivisione, mediazione e confronto con le famiglie in relazione al percorso di

crescita dei loro figli .

4. Il gusto dell’artista dalla terra alla tavola: i ragazzi procedono alla semina ed allacoltivazione di alcuni prodotti della terra nell'orto e successivamente al loro utilizzonella preparazione di alcune ricette mediante attività in laboratorio di cucina al fine diacquisire una maggiore competenza professionale; inoltre tramite attività di laboratorioartistico potenzieranno la loro dimensione creativa alla ricerca di soluzioni originaliper abbellire la tavola. E’ prevista la partecipazione dei compagni tutor. Questoprogetto sarà svolto con l’Istituto d’arte ISA Roma 2, scuola capofila dell’altra rete conla quale abbiamo rapporti di partenariato e rappresenta, pertanto, un importante pontedi collegamento premessa per ulteriori forme di collaborazione.

5. Gruppo Sportivo: ha lo scopo, attraverso un lavoro specialistico in ambito sportivo, diportare i ragazzi ad una partecipazione consapevole e tecnicamente qualificata alle garedei Giochi Sportivi Studenteschi e alle iniziative di “Sport Integrato”. E’ prevista lapartecipazione dei compagni tutor.

6. Percorsi integrati della scuola superiore con la formazione professionale attraversoazioni di orientamento integrato - con il CFP E. Nathan di via Taby.

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7. Inserimento nel mondo del lavoro di ex-alunni diversamente abili in qualità di assi-stenti specialistico all’interno delle scuole della rete. Si prevede l’inserimento di alme-no 4 alunni per l’a.s. 2010-2011. Questa esperienza vuole essere una possibilità versouna realistica integrazione lavorativa, in un ambiente sensibilizzato ed accogliente checostituirà il passaggio verso l’assunzione di responsabilità in una prospettiva adulta.

8. Diventiamo abili: sapere, provare, conoscere..……il proprio corpo : i ragazzi sonoportati ad acquisire le posture corrette, a migliorare la motricità fine e la coordinazioneoculo-manuale utilizzando anche gli strumenti di sala e cucina e sono avviati allapratica sportiva. E’ prevista la partecipazione dei compagni tutor.

9. Percorsi di potenziamento dell’autonomia personale e di approfondimentodidattico nell’ambito dei singoli P.E.I. ;

10.10.10.10. Partecipazione a visite e viaggi d’istruzione;

11. Laboratorio "Creatività e globalità dei linguaggi espressivi". Laboratorio internoall'Istituto per gli alunni in situazione di gravità, che necessitano di interventicompensativi al fine di sviluppare autonomia, autostima, coscienza di sé, permettendouna ricaduta formativa sui comportamenti cognitivi.

12. Laboratorio teatrale integrato. Laboratorio interno all'Istituto con il compito disviluppare l'immaginazione e la creatività degli allievi orientandola verso un lavoro digruppo di alto profilo.

13. Progetto fattoria sociale Capodarco. L’agriturismo di proprietà di Capodarco aGrottaferrata organizza giornate di incontro con gruppi di alunni disabili. Tali incontrisono finalizzati al raggiungimento di una autonomia che possa essere propedeuticaall’avviamento al lavoro. Si organizzano uno o massimo due incontri settimanali pressol’agriturismo. Si prevede un contributo minimo da parte degli studenti poichéCapodarco include anche il pranzo negli incontri.

14. Progetto graffiti. La scuola mette a disposizione alcune pareti esterne dell’edificioscolastico. Si lavora o direttamente sulle pareti o su pannelli ad esse affisse. Un gruppodi studenti della scuola (disabili e non) insieme con dei “wrighter professionisti”realizzeranno delle opere sulle pareti o sui pannelli. Le tecniche utilizzate sarannoquelle tipiche dei graffiti murali moderni. Si prevede un contributo minimo da partedegli studenti per acquistare il materiale. Il progetto si svolgerà nelle ore scolastiche. Siprevede una presentazione dei lavori alla fine del progetto. La durata può variare da unincontro settimanale a più incontri.

15. Progetto biodiversità e diversità. Presso la sede di Castel Fusano del Corpo forestaledello Stato si organizzano giornate di educazione ambientale, ippoterapia e pet terapy.Una volta a settimana con pausa pranzo. Si prevede un contributo minimo da partedegli studenti per il pranzo stesso. Nel caso non si voglia restare a pranzo si possonoprevedere anche due incontri settimanali.

Tutte le attività previste dai PEI dei singoli alunni iscritti saranno parte integrante del progettoglobale di rete e, pertanto, si potranno avvalere dell’assistenza specialistica.

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Dallo scorso anno scolastico è stato istituito un partenariato con la rete di scuoleche ha come scuola capofila L’istituto d’arte Roma 2 ed è stata definita unacollaborazione tra le due reti.

1.2 Obiettivi

1) Potenziamento dei percorsi d’integrazione nel rispetto dei diversi tempi eabilità e per lo sviluppo delle potenzialità di ciascun alunno ;

2) Acquisizione di un maggior grado di autonomia ;3) Incremento del senso di responsabilità di tutta la comunità educante nei

confronti delle persone diversamente abili ;4) Sviluppo di una maggiore coesione tra gli appartenenti al gruppo nel

raggiungimento di un obiettivo comune;5) Miglioramento della socializzazione;6) Sviluppo e incremento di semplici conoscenze, competenze e capacità

professionali ;7) Orientamento degli studenti nel mondo del lavoro.8) Sviluppo ed incremento delle conoscenze disciplinari di base.9) Promuovere la crescita personale sociale di ciascun allievo consentendogli di

effettuare consapevolmente la propria scelta orientativa.10) Consentire ad ogni alunno di sperimentare, attraverso l’attivazione dei diversi

laboratori, le proprie abilità attraverso l’integrazione delle diverseprofessionalità.

11) Acquisire elementi di conoscenza di sé e capacità di interagire con icoetanei rispettando le regole concordate

12) Acquisire abilità specifiche motorie in riferimento alle distinte attività13) Definire gradualmente le proprie abilità, difficoltà e potenzialità

mettendosi alla prova effettuando le diverse attività laboratoriali14) Descrivere e analizzare le caratteristiche dei diversi lavori e confrontarle

con i dati di autoconoscenza in vista della propria scelta lavorativa.

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16OBIETTIVI SPECIFICI DELLE ATTIVITÀ SPORTIVE

Attività ObiettiviDragon-boat e raftingTiro con l’arcoBocce , peteca e bowlingEquitazioneAtletica leggeraBasket integratoVolley integrato

Acquisire una capacità d’interazione nell’ambiente Acquisizione di tecniche specifiche delle varie discipline sportiveAcquisizione di un più corretto schema corporeo e motorioSviluppare e migliorare il senso del ritmo Migliorare le capacità condizionali e coordinativeMigliorare la postura Migliorare la mobilità articolare e periarticolare Rinforzare la prontezza dei riflessiPotenziare il tono muscolare generaleCondizionamento cardio-respiratorioCondizionamento neuromuscolareRispetto delle regole e capacità di lavorare insieme

Incontro con il mondo del lavoroTipologia ObiettiviRistoratoriVivaistiAziende di temoidraulica Officine meccanichePersonale Ata

Migliorare le capacità di comunicazioneApprofondire la conoscenza del mondo del lavoro attraverso l’intervista direttaagli esperti del settoreFavorire l’osservazione sistematica delle diverse attivitàConoscere i diversi sistemi economici e saper collocare all’interno di essi lediverse professioni

1.3 Metodologia

Grazie alle attività peculiari del progetto globale di rete si intende perseguire l’obiettivodell’integrazione nel tessuto della scuola nel rispetto delle potenzialità individuali e nel tentativo diampliarle. Sarà pertanto offerto un ampliamento delle esperienze didattiche in ambientiprofessionalizzanti (laboratori) con la creazione di un gruppo di riferimento composto da compagnid’istituto con funzioni di tutor, docenti specializzati e curriculari, assistenti specializzati e tecnici dilaboratori per permettere a tutti i componenti di acquisire una maggiore forza sociale, unorientamento più consapevole per le future scelte professionali, una maggiore sensibilità neiconfronti della diversità.L’attività si delineerà lungo i seguenti punti di intervento: assistenza e sostegno costanti dentro efuori l’aula; contenimento psicologico durante le possibili situazioni di crisi; collaborazionecostante con gli insegnanti di riferimento; colloqui individuali informali; colloqui individualiformali, a cadenza settimanale, come completamento ed arricchimento del PEI (piano educativoindividualizzato); collaborazione attiva alla strutturazione del PEI che preveda il sostegno allenormali attività didattiche, la partecipazione ai laboratori integrati che la scuola predispone per gliallevi disabili e non, gli incontri strutturati tra l’alunno e le diverse figure professionali che ruotanointorno a lui; interventi di informazione e mediazione con il gruppo classe; mediazione con lafamiglia e con la più ampia rete sociale; mediazione con i servizi sociali di riferimento edaffidamento.

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16Metodologia di riferimento

1) collaborazione di tutte le figure professionali coinvolte nel progetto mediante lacondivisione delle esperienze didattiche e di laboratorio.

2) Individuazione delle esigenze dei singoli alunni in collaborazione con ASL e famiglia econseguente scelta della più opportuna modalità di relazione e programmazione degliopportuni interventi.

3) Scambio di competenze fra gli Istituti IPSIA Cattaneo, IISS Sette Chiese, IPSIA De AmicisIISS via D. Lucilla Sez. Agraria e Sez. Alberghiera in occasione degli incontri programmatiper il progetto “Laboratorio Itinerante”.

2. Fasi e tempi di attuazione del progetto

Fase Iniziale: Individuazione delle situazioni di partenza di ciascun alunno – Rilevazione bisogni edattitudini – definizione dei piani d’ intervento – Assegnazione dell’assistenza specialistica utile allarealizzazione del piano. Tempi: settembre-Ottobre

Fase Intermedia: - Svolgimento delle attività progettuali – flessibilità progettuale ed organizzativain relazione alle verifiche ed ai bisogni emergenti di ciascun alunno – attivazione di eventualiinterventi correttivi. Tempi: Novembre – gennaio Fase A Febbraio – aprile Fase B

Fase finale: valutazione dell’efficacia degli interventi – annotazione dei punti di criticità e di forza Tempi: Maggio-giugno

2.2 Indicare i compiti specifici assegnati agli assistenti specialistici:

1) Attività che favoriscono l’autonomia e la comunicazione degli alunni portatori di handicap:• affiancamento degli alunni diversabili durante le attività didattiche in aula e in laboratorio

svolte all’interno degli Istituti coinvolti per la realizzazione del progetto “Laboratorio.Itinerante” e nelle visite didattiche e d’istruzione programmate

• attività di prevenzione degli incidenti in ambito scolastico degli alunni affidati• gestione di brevi spazi di “alleggerimento”• accompagnamento e supporto in attività ricreative e culturali, non strettamente didattiche

2) Attività volte a favorire la vita di relazione degli alunni affidati e la loro socializzazione perpromuovere l’espressione delle potenzialità personali, in particolare per:

• ricercare forme di comunicazione con compagni di scuola e insegnanti,• favorire la partecipazione degli alunni a tutte le attività ricreative, di laboratorio e culturali

messe in campo dalla scuola• attività di assistenza e accompagnamento nelle gite e/o attività didattiche scolastiche ed

anche extrascolastiche programmate dalla scuola, comunicate preventivamente e concordatecon l’ufficio Pubblica Istruzione del Comune.

Si prevede la nomina di un coordinatore tra gli assistenti impegnati in ogni istituto – con il compitodi essere il mediatore tra il docente responsabile del progetto e gli altri assistenti e funzione di tutorper gli alunni diversamente abili che svolgono il ruolo di assistente.

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2.3 lndicare i livelli e le modalità di integrazione tra docenti curriculari,docenti di sostegno ed operatori specialistici:

L’integrazione tra docenti curriculari, docenti di sostegno ed operatori specialisticisi sviluppa

• in occasione delle riunioni del Consiglio di Classe, GLHO, GLHI e Collegio dei Docenti• con colloqui quotidiani fra docente di sostegno e docenti curricolari• con riunioni stabilite in accordo con la direzione del consorzio che fornisce gli operatori

dell'assistenza specialistica• con riunioni tra docenti specializzati, docenti curricolari ed assistenti specializzati per

programmare e realizzare le attività di laboratorio progettuali • in occasione delle riunioni del Consiglio di rete per coordinare le attività del progetto “Al di

la del limite”

L’obiettivo è quello di costruire un’équipe in grado di muoversi in modo coordinato ed integrato,sia in relazione ai differenti ruoli sia in relazione alle specifiche competenze professionali.E’ prevista la creazione di un’area di coordinamento di cui faranno parte tutte le componenticoinvolte nei processi di integrazione in particolare i docenti di sostegno o dei GLH, i docenticurriculari, gli operatori e il personale ATA.Nei diversi Istituti Scolastici sarà individuata la figura di un referente/responsabile con funzione dicoordinamento delle attività di informazione e comunicazione tra le differenti componenti interneal singolo Istituto, e di integrazione e verifica delle attività ed iniziative promosse ed attuate dallarete di scuole coinvolte nel progetto.

2.4 Indicare il sistema di valutazione del progetto nelle fasi ex ante, in itinereed ex post:

L’integrazione degli interventi tra docenti curriculari, di sostegno ed operatori specialistici avverràattraverso incontri periodici mensili di analisi, definizione degli interventi, verifica eriprogettazione. Si tratta di momenti strutturati di incontro e confronto poli-funzionale in cuil’equipe prende in carico la situazione di ciascun alunno, definisce le modalità di interventoattraverso la strutturazione di un contratto formativo per ciascun alunno. L’attività si delineerà lungo le seguenti linee di intervento:

• gruppi ed incontri di feedback informativi;• gruppi di coordinamento delle attività;• gruppi emotivi che affrontino le problematiche affettive ed emotive tipiche del

rapporto con gli adolescenti e della loro gestione finalizzata all’educazione.Compito del coordinatore del progetto sarà quello di organizzare il piano degli incontri e costituirel’elemento di riferimento per i diversi soggetti coinvolti.

Fase ex ante• Valutazione in sede di GLHO e GLHI con la collaborazione della componente ASL e

famiglia ;• Valutazione in occasione delle riunioni di rete del progetto “Laboratorio itinerante”;• Somministrazione di un questionario d’ingresso mirato a rilevare nelle classi dei ragazzi

partecipanti al progetto globale d’istituto : la sensibilità e la disponibilità nei confronti deicompagni con disabilità ; gli interessi e le aspettative dei ragazzi diversabili coinvolti ;

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16Fase in itinere

• Osservazione diretta ;• Livello di gradimento espresso da alunni e genitori ;• Articoli sul giornale d’istituto ;

Fase ex post• Valutazione in sede di GLHO e GLHI con la collaborazione della componente ASL e

famiglia ;• Valutazione in occasione delle riunioni di rete del progetto “Laboratorio itinerante”;• Somministrazione di un questionario d’uscita mirato a rilevare nelle classi dei ragazzi

partecipanti al progetto globale d’istituto l’incidenza delle esperienze vissute sullaconsapevolezza delle difficoltà di attuazione dell’integrazione e sulla creazione di unatteggiamento di solidarietà ; la rispondenza delle attività del progetto alle aspettative ed agliinteressi dei ragazzi diversabili ;

• Verifica delle competenze realmente acquisite con le attività progettuali medianteesercitazioni scritte e pratiche nei vari laboratori.

3.3 Indicare le modalità di coinvolgimento e di collaborazione con il personaleATA:

• individuazione dei collaboratori scolastici aggiornati sull’assistenza di base o eventualivolontari

• segnalazione dei casi bisognosi di tale assistenza ai rispettivi GLHO e individuazione dellecompetenze specifiche del collaboratore scolastico (il punto va messo all’OdG del GLHO edin tale sede verranno indicate con precisione le mansioni di tale collaboratore)

3.4 Indicare le modalità di aggiornamento del personale laureato e nonimpegnato nel progetto

Tutti gli assistenti partecipano al corso di aggiornamento “Formazione continua” .

4 Forme di collaborazione previste nel progetto

Il progetto, si collega, ad altri progetti attivi già da alcuni anni nei nostri Istituti con la finalità dicostruire per ciascun alunno disabile un PEI che risponda all’esigenza di pensare un progetto divita:

• progetto Laboratorio Itinerante (strutturato in rete con altre scuole superiori di II grado: IISS via delle Sette Chiese, Istituto Agrario e Alberghiero via Cesare Lombroso) come percorso diorientamento verso la conoscenza di sé, autonomia negli spostamenti in città, esperienze diversifi-cate di laboratorio per scoprire le proprie attitudini – (fondamentale l’accompagnamento per alcunidei nostri alunni degli assistenti specialistici)• progetto Tirocini Mirati – esperienze dirette in aziende anche in settori diversi da quelliprevisti dai nostri istituti per dare l’opportunità a ciascun alunno di trovare la propria strada lavora-tiva, per rispettare le aspirazioni ed i limiti di ognuno.

Collaborazioni con le ASL di zona: cooperazioni con psicologi ed operatori della ASL diappartenenza degli alunni in situazione di disabilità per partecipazione ai GLH operativi neiquali si definiscono i PDF ed i PEI. Collaborazioni con il C.O.L. ed i CFP con la finalità di garantire interventi specifici (bilanci dicompetenze, arricchimento offerta formativa, stage presso i centri di formazione, e progettoponte per gli alunni in uscita) da personale competente e rispondere alle esigenze emergentidegli alunni.

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16Il progetto prevede forme di raccordo con il Consorzio Tiresia per il servizio di assistenzaspecialistica e con la ditta Vivenda s.p.a. che fornisce il servizio mensa presso le scuole per iltirocinio degli alunni diversamente abili.

Progetto fattoria sociale Capodarco. L’agriturismo di proprietà di Capodarco a Grottaferrataorganizza giornate di incontro con gruppi di alunni disabili. Tali incontri sono finalizzati alraggiungimento di una autonomia che possa essere propedeutica all’avviamento al lavoro. Siorganizzano uno o massimo due incontri settimanali presso l’agriturismo. Si prevede uncontributo minimo da parte degli studenti poiché Capodarco include anche il pranzo negliincontri.

Progetto graffiti. La scuola mette a disposizione alcune pareti esterne dell’edificio scolastico. Silavora o direttamente sulle pareti o su pannelli ad esse affisse. Un gruppo di studenti della scuola(disabili e non) insieme con dei “wrighter professionisti” realizzeranno delle opere sulle pareti osui pannelli. Le tecniche utilizzate saranno quelle tipiche dei graffiti murali moderni. Si prevedeun contributo minimo da parte degli studenti per acquistare il materiale. Il progetto si svolgerànelle ore scolastiche. Si prevede una presentazione dei lavori alla fine del progetto. La durata puòvariare da un incontro settimanale a più incontri.

Progetto biodiversità e diversità. Presso la sede di Castel Fusano del Corpo forestale delloStato si organizzano giornate di educazione ambientale, ippoterapia e pet terapy. Una volta asettimana con pausa pranzo. Si prevede un contributo minimo da parte degli studenti per ilpranzo stesso. Nel caso non si voglia restare a pranzo si possono prevedere anche due incontrisettimanali.

4.2 Indicare e specificare l'eventuale utilizzo di risorse umane ed economicheproprie della scuola (o delle scuole) o assegnate da altro organismo (es.Ufficio Scolastico Regionale; nel caso di personale si prega di specificare ilruolo svolto all'interno del progetto):

• individuazione dei collaboratori scolastici aggiornati sull’assistenza di base o eventualivolontari

• segnalazione dei casi bisognosi di tale assistenza ai rispettivi GLHO e individuazione dellecompetenze specifiche del collaboratore scolastico (il punto va messo all’OdG del GLHO edin tale sede verranno indicate con precisione le mansioni di tale collaboratore)

Le risorse umane che vengono utilizzate sono i docenti curriculari e di sostegno dei consigli diclasse in cui i ragazzi in situazione di disabilità sono inseriti. In particolare si evidenziano lerisorse utilizzate per il laboratorio itinerante e per i tirocini mirati.

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4.3 Indicare le modalità di un eventuale coinvolgimento nel progetto del mondodel volontariato:

Progetto integrato di attività pomeridiane per lo sviluppo e l’autonomia di adolescenti disabiliin accordo con l'Associazione Hàgape 2000 e con il patrocinio del Municipio XI.

Progetto “Gli occhi, il cuore, le mani…quando l’impegno si fa solidarietà” in cui i ragazzi delleseconde classi si cimentano in esperienze di volontariato presso la mensa Caritas di ColleOppio ed in collaborazione con il Centro Tata Giovanni.

4.4 Indicare le modalità di attuazione di eventuali attività volte a promuoverela solidarietà tra studenti della stessa classe e/o scuola, (es. attività ditutoraggio di alunni normodotati in favore di compagni disabili…. ):

Il tutoraggio degli alunni normo-dotati nei confronti dei loro compagni diversabili è una parteindispensabile di ogni processo di integrazione in quanto la condivisione delle esperienzeprogettuali produce in tutti i ragazzi partecipanti un notevole arricchimento umano, sociale eculturale.

4.5 Indicare, se previste all'interno del progetto, eventuali modalità dicoinvolgimento delle famiglie degli alunni con disabilità, in un'ottica dicostruzione del progetto di vita globale:

Il rapporto costante con la famiglia e/o Tutor è un intervento importante per facilitare quellaalleanza intersistemica necessaria al conseguimento di risultati efficaci con gli studentiinteressati nei diversi interventi. L’informazione costante e periodica sugli interventi svoltipermette alle famiglie di diventare parte costitutiva ed attiva di questi ultimi, permettendoneuna più proficua evoluzione nel mantenimento, anche fuori dall’ambito scolastico, delle lineeprogrammatiche generali.L’attività si delineerà lungo i seguenti punti di intervento:

• colloqui di sostegno con i genitori sulle problematiche adolescenziali e relative alla di-sabilità e all’integrazione multiculturale;

•••• presa di contatto con le famiglie;• gestione delle crisi relazionali tra scuola e famiglia;• interventi di prevenzione e fronteggiamento della dispersione scolastica;• gruppi di educazione emotiva con famiglie di studenti disabili.

Dip. IX Servizio 2 Interventi in campo sociale- Ufficio famiglia -Viale di Villa Pamphili 84 - 00152 RomaTel. 06 67665321/5322 - fax 06 67665330

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Page 13: Estratto progetto assistenza specialistica 2010 2011

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4.6 Si suggerisce per patologie gravi come l'autismo di adottare, perl'individuazione di personale specialistico, le linee guida del SINPIA(Società Italiana di Neuro Psichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza)

E’ in via di attuazione il progetto “L’uomo vitruviano” pensato per favorirel’integrazione degli alunni autistici

Proposta di Modello Organizzativo:

OGNI RETE INTERISTTUZIONALE E' COMPOSTA DA:

1. GRUPPO INTERDISCIPLINARE-INTERISTITUZIONALE.

2. CONFERENZA DEI RESPONSABILI,

3. ESECUTIVO DELLA CONFERENZA DEI RESPONSABILI

4. COORDINATORE TECNICO DEL PROGETTO DI RETE

CONFERENZA RESPONSABILI

La Conferenza dei Responsabili delle Istituzioni Pubbliche e private che partecipanoalla rete interistituzionale si riunirà periodicamente (non meno di 4 volte l’anno) perproporre innovazioni ed adeguamenti nella programmazione, verificare larealizzazione dei Progetti Educativi Individuali, valutare l’incidenza delle iniziativesulla didattica, l’organizzazione scolastica, l’organizzazione dei servizi territorialisocio-sanitari sulle famiglie.

IL COORDINATORE DEL PROGETTO DI RETE

Il Coordinamento Tecnico del Progetto è affidato ad uno dei componenti della rete, èauspicabile affidare questo ruolo ai responsabili dei servizi territoriali della ASL(TSMREE o SERVIZIO DISABILI ADULTI)

Dip. IX Servizio 2 Interventi in campo sociale- Ufficio famiglia -Viale di Villa Pamphili 84 - 00152 RomaTel. 06 67665321/5322 - fax 06 67665330

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