esofago

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esofago duodeno GASTRECTOMIA TOTALE ndicazioni: eoplasia dello stomaco ravi lesioni da caustici

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esofago. duodeno. GASTRECTOMIA TOTALE. Indicazioni: Neoplasia dello stomaco Gravi lesioni da caustici. Evento fisiopatologico. Diagnosi infermieristica – Problema collaborativo. Emorragia cronica, che provoca una anemizzazione lieve-moderata-grave. - PowerPoint PPT Presentation

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duodeno

GASTRECTOMIATOTALE

Indicazioni:Neoplasia dello stomacoGravi lesioni da caustici

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Evento fisiopatologico Diagnosi infermieristica – Problema collaborativo

Emorragia cronica, che provoca una anemizzazione lieve-moderata-grave

Intolleranza all’attività fisica correlato a compromissione del sistema di trasporto dell’ossigeno secondaria ad anemia. Ansia correlata a timore e paura secondarie a perita ematica macroscopica. Alterazioni sensoriali-percettive correlate a compromissione del trasporto di ossigeno a livello celebrale secondario ad anemia.Disfagia Alterazione della nutrizione (inferiore al fabbisogno) correlata a diminuito desiderio di ingerire alimenti secondario a disfagia

NEL PREOPERATORIO -1

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Singhiozzo (episodico, costante) da irritazione/infiltrazione neoplastica del nervo frenico e/o dei pilastri diaframmatici

Alterazione del comfort correlata singhiozzo secondario ad infiammazione (da infiltrazione tumorale) del nervo frenico

Alterazione del pattern respiratorio per tabagismo o patologia polmonare

Rischio di alterazione della funzione respiratoria correlato a riduzione del meccanismo di clearance ciliare, risposta infiammatoria e aumentata produzione di muco secondaria a fumo di sigaretta o patologia polmonare specifica.

NEL PREOPERATORIO - 2

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duodeno

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duodeno

“ansa a Y”

anastomosi esofago-digiunale

“piede della ansa a Y”

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duodeno

anastomosi esofago-digiunale

qui si mescolano alimenti, bile e secreto pancreatico

alimenti

bile e bile e succo pancreaticosucco pancreatico

“cul di sacco”

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Linee-guida per il postoperatorio

Mobilizzazione

Precoce, prima giornata postoperatoria

Nutrizione Per os: dopo 6-7 giorni dall’intervento, per consentire la cicatrizzazione dell’anastomosi, iniziando con liquidi in piccole quantità

Eliminazione Il catetere vescicale può essere rimosso quando la situazione emodinamica sia stabile; la peristalsi riprende dopo 48 ore circa dall’intervento, con successiva apertura dell’alvo a gas e feci

Respirazione Insegnare al paziente esercizi respiratori già nel preoperatorio; incoraggiare la mobilizzazione 

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Presenza di CVC e somministrazione di NPT

Rischio di infezione correlato a sede di possibile invasione di microrganismi secondario a presenza di linee invasive(CVC)

Alterazione del comfort (crampi, distensione, nausea e vomito), correlata a tipo di formula, velocità di somministrazione e temperatura della soluzione (in caso di nutrizione entrale) Diarrea, correlata a risposta sfavorevole alla formula, alla velocità di somministrazione o alla temperatura (in caso di nutrizione entrale) Rischio di squilibrio idroelettrolitico

DIAGNOSI INFERMIERISTICHE POSTOPERATORIE - 1DIAGNOSI INFERMIERISTICHE POSTOPERATORIE - 1

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DIAGNOSI INFERMIERISTICHE POSTOPERATORIE - 2DIAGNOSI INFERMIERISTICHE POSTOPERATORIE - 2

Sindrome tipo “dumping”

Paura correlata a senso di morte imminente secondaria a dolore retrosternale da distensione.

Ansia alla ripresa dell’alimentazione per os

Ansia correlata a minaccia reale o percepita dell’integrità biologica secondaria a malattia.

Febbre per versamento pleurico reattivo

Rischio di deficit del volume dei liquidi correlato a perdite secondarie a febbre.

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duodeno

anastomosi esofago-digiunale

bulbo duodenalesuturato

(“affondato”)

complicanza: deiscenza* complicanza: deiscenza*

la saliva e il cibo ingerito escono dalla breccia nell’anastomosi e scolano in addomeED ESCONO NEL DRENAGGIO

La bile e il succo pancreaticoLa bile e il succo pancreaticoescono dal moncone duodenaleescono dal moncone duodenalee scolano in addomee scolano in addomeED ESCONO NEL DRENAGGIOED ESCONO NEL DRENAGGIO

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duodeno

anastomosi esofago-digiunale

bulbo duodenalesuturato

(“affondato”)

complicanza: deiscenza* complicanza: deiscenza*

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febbresaliva, bile, alimenti nel drenaggiosinghiozzo, dolore epigastrico

febbredolore in ipocondrio dxbile nel drenaggio

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complicanza: complicanza: FEBBRE FEBBRE

circa il 40% dei pazienti sottoposti a chirurgia maggiore ha febbre nel postoperatorio; si tratta di una febbre

dovuta alla atelectasia polmonare transitoria, che si risolve entro 48 ore

febbre che compare tardivamente, intorno alla quinta giornata postoperatoria:

infezione della ferita?deiscenza anastomotica?

raccolta ascessuale addominale?

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dopo gastrectomia totale vengono meno la funzione di serbatoioe la secrezione peptica dello stomaco

l’ansa digiunale che sostituisce lo stomaco è un viscere tubulare, con una capacità ben inferiore

che non secerne acido ne’ pepsina

gli alimenti arriveranno nell’intestino tenue così come vengono gli alimenti arriveranno nell’intestino tenue così come vengono deglutiti; la masticazione assume un’importanza molto grandedeglutiti; la masticazione assume un’importanza molto grande

occorre che il cibo sia sminuzzato perché occupi il occorre che il cibo sia sminuzzato perché occupi il minor volume possibileminor volume possibile

si deve sconsigliare di bere durante il pasto:si deve sconsigliare di bere durante il pasto:l’acqua potrebbe essere assorbita dagli alimenti l’acqua potrebbe essere assorbita dagli alimenti ingeriti,ingeriti,con un notevole aumento del volume e conseguente con un notevole aumento del volume e conseguente distensionedistensionedell’ansa digiunale dell’ansa digiunale

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duodeno

duodeno

duodenoricostruzione sec. Billroth I

ricostruzionesec. Billroth II

GASTRECTOMIEPARZIALI

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Linee-guida per il post operatorio

Mobilizzazione: precoce, prima giornata postoperatoriaNutrizione: per os: dopo 7-8 giorni dall’interventoEliminazione: il catetere vescicale può essere rimosso quando la situazione emodinamica sia stabile la peristalsi riprende dopo 48 ore circa dall’intervento, con successiva apertura dell’alvo a gas e feci

sono relativamente frequenti le complicanzefunzionali:Dumping syndromeSindrome dell’ansa afferente