Esito ricerca Euricse

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TITOLO PROGETTO ARGOMENTO LUOGO - ORA DATA 1 I risultati raggiunti da Euricse: l’analisi empirica del progetto “Lavorare tutti conviene a tutti” Bolzano 21 Giugno 2012

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TITOLO PROGETTO

ARGOMENTO

LUOGO - ORA

DATA

1

I risultati raggiunti da Euricse:

l’analisi empirica del progetto

“Lavorare tutti conviene a tutti”

Bolzano 21 Giugno 2012

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Gli obiettivi dell’analisi empirica

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oAvere una panoramica dell’universo delle cooperative sociali di inserimento lavorativo in provincia di BolzanooIdentificare i tratti e le best practices a livello locale, confrontando la cooperazione sociale in provincia di Bolzano con il panorama nazionale, per capire ‘chi siamo’ e ‘come agiamo’oCapire l’efficienza e l’efficacia dell’azione di inserimento lavorativooCapire gli effetti delle politiche territoriali per suggerirne possibili miglioramenti e dare consigli di policy interne per migliorarsi come organizzazioni

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Primo strumento: analisi dell’universo

Obiettivo: verificare le dimensioni del fenomeno attingendo ai dati cameraliStrumento: estrazione delle cooperative sociali di inserimento dal dataset Osservatorio EuricseUniverso: al 2010, 42 cooperative sociali di tipo B attive,m che hanno depositato bilancio c/o la Camera di Commercio

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Risultati raggiuntiRisultati raggiuntianno

Valore Produzione

Costi Personale

Utile Esercizio

Patrimonio netto

2010 Media 529303 270559 -646 48643

Dev. std. 566781 298721 19701 113816

Mediana 370744 188953 790 24182

Minimo 0 0 -67320 -115786

Massimo 2459329 1439100 32456 530358

1° quartile 160804 65097 -3235 -1797

2° quartile 370744 188953 790 24182

3° quartile 627705 409110 8556 57772

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Secondo strumento: analisi delle Secondo strumento: analisi delle caratteristiche organizzativecaratteristiche organizzative

Obiettivo: indagare i tratti della cooperazione sociale nel suo complesso (numeri, livelli occupazionali e tratti degli inseriti, dati economico-finanziari, politiche formative e dell’inserimento, esiti degli inserimenti)Strumento: questionario alle cooperative, condiviso con Federsolidarietà e Legacoop, inviato a tutte e 43 le cooperative attive in provinciaModalità contatto: compilazione on-line autonoma dopo contatto e solleciti da Federsolidarietà e Legacoop; delle non aderenti alle due reti, ricerca riferimenti da Euricse Esito: 15 questionari completi + 2 con evidenti missing

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Risultati raggiunti: Risultati raggiunti: Caratteristiche delle cooperativeCaratteristiche delle cooperative

• Le cooperative sociali analizzate sono abbastanza recenti, con solo 2 nate prima della 381/91, 5 nate negli anni ‘90 e il 58,8% sorte dopo il 2000 (dati sulle cooperative del Nord-est al 2009 mostrano un 33% nate prima del 1991, contro il 28,3% nato dopo il 2000)

• Nascono prevalentemente per opera di gruppi di persone con ideali comuni (50%), ma in 5 casi sono promosse da un’altra cooperativa o associazione; ente pubblico presente solo in un caso

• Grande varietà di settori in cui sono attive (prevalenza dei servizi a domicilio e pulizie, ma molti micro-settori); complementarietà più che concorrenza tra cooperative

• Tutte le cooperative intervistate aderiscono a consorzi nazionali e centrali di rappresentanza; diffusa anche l’adesione a consorzi territoriali (7 su 17); praticano le ATI solo 4 cooperative sul totale e si tratta di quelle di più grandi dimensioni; le piccole non cercano sinergie per superare gli ostacoli della competitività negli appalti

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• La base sociale è composta in media da 17.5 soci (min.3, max.56) prevalentemente da soci lavoratori ordinari (nr.medio 8.4) e svantaggiati (nr.medio 7), dove i primi sono presenti in tutte, i secondi sono assenti solo in due cooperative; pochi i soci familiari o volontari, più frequenti i soci sostenitori (nr.medio 3.7); assente l’ente pubblico come nel resto d’Italia

Cda del 30 settembre 2010 7

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• Tra le difficoltà economiche rilevate dalle cooperative sociali spicca l’accesso alle risorse pubbliche (dichiarato da metà delle intervistate) mentre 6 cooperative su 17 dichiarano di non aver alcun problema ad accedere a finanziamenti presso istituti bancari;

• Il livello di autonomia percepito è abbastanza o molto ridotto per 9 cooperative su 17, mentre è totale per una solo cooperativa;

• Il profilo futuro non si presenta roseo: 3 cooperative si dichiarano in crisi, 2 hanno ridimensionato la loro attività nell’ultimo quinquennio, tuttavia 9 sono fortunatamente cresciute

Cda del 30 settembre 2010 8

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Le risorse umaneLe risorse umane• Il numero di lavoratori ordinari in cooperativa sociale è in media di 22.5

per cooperativa, di cui la maggior parte (14) assunti a part-time; i contratti applicati sono nella maggior parte a tempo indeterminato (55%), ma si fa anche largo uso di determinati e atipici (differenza con il resto del Nord-est);

• Rispetto ai lavoratori svantaggiati, le cooperative intervistate impiegano in media 10.5 soggetti per cooperativa, di cui la maggior parte a part-time (6.5 contro 4); un quarto delle intervistate inserisce più di 15 soggetti svantaggiati, ma esistono anche cooperative in cui gli svantaggiati sono inseriti sono molto pochi (meno di 3) e solo a part-time; situazioni che fanno riflettere sull’impatto di queste organizzazioni

• Le cooperative intervistate non dichiarano la presenza in cooperativa di tipologie diverse da quelle ex.381, al contrario di quanto facciano molte cooperative a livello nazionale e del Nord-est

• La maggior parte delle cooperative (11 su 16 rispondenti) impiega, seppur per un monte ore abbastanza ridotto, anche volontari

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I soggetti inseriti e il progetto d’inserimentoI soggetti inseriti e il progetto d’inserimentoOltre ai numeri complessivi riportati, si osserva che:• in media le cooperative sociali occupano 1 lavoratore su 3 riconosciuto

invalido ai sensi della L.68/99 (% più elevata tra le cooperative neo-costituite e pari al 14% tra le grandi che hanno quindi un ruolo di inserimento diverso)

• Le tipologie di svantaggio più diffuse sono in ordine gli invalidi fisici e sensoriali (6 soggetti in media, equamente uomini e donne), i soggetti con disabilità mentale e dipendenti da stupefacenti (3.6 in media per entrambe le tipologie), le dipendenze da alcol (3 in media per cooperativa); le cooperative sembrano integrare svantaggi diversi più che ‘specializzarsi’ in una sola tipologia di svantaggio

• Sicuramente le cooperative sociali impiegano, seppur in modo limitato, anche lavoratori con difficoltà sul mercato del lavoro, sia tra gli ordinari che tra gli svantaggiati, ma si tratta quasi esclusivamente di persone con basso titolo di studio, più che di razionati dal mercato del lavoro in senso stretto;

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Le tecnologie formativeLe tecnologie formative

• Le cooperative sociali intervistate sembrano avere al loro interno figure professionali specifiche per accompagnare i soggetti inseriti: il 75% ricorre ai tutor, il 65% ha un responsabile sociale dipendente della cooperativa, talvolta sono presenti anche figure professionali specifiche in base alle disabilità, anche se spesso consulenti dall’esterno;

• I livelli di autonomia delle cooperative nella gestione dei progetti individualizzati per i lavoratori inseriti sono abbastanza bassi: nonostante solo 3 cooperative non dichiarino di seguire progetti individualizzati, tra quelli che li promuovono sono un terzo quelle che predispongono personalmente il progetto, mentre le altre sono supportate dai servizi sociali; la partnership con i servizi può comunque essere positiva, se sfrutta al meglio la conoscenza del soggetto; tecnologie più complete e autonome sembrano essere seguite dalle cooperative più giovani

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Conclusione dei progetti e inserimento Conclusione dei progetti e inserimento esternoesterno

• Le cooperative sociali avevano come originario obiettivo prevalentemente (58.8%) l’inserimento del soggetto in modo stabile in cooperativa; oggi tale obiettivo è perseguito da meno della metà delle cooperative (7 su 16 rispondenti) , ma restano sempre poche quelle che fanno inserimento interno temporaneo e hanno come obiettivo esplicito il collocamento successivo sul mercato del lavoro aperto (3 cooperative all’origine, 1 sola oggi); le strategie miste sono quelle più praticate

• L’inserimento esterno è solo proprio obiettivo ma non agevolato dalla domanda di aziende locali o dei consorzi locali; è tuttavia vero che le cooperative che posizionano poi all’esterno cercano di formare i soggetti inseriti ad hoc rispetto alle esigenze del mercato del lavoro locale (5 cooperative) anche se spesso non hanno strategie per agevolare l’occupazione esterna (7 cooperative)

• Sebbene diffuse partnership per il collocamento con servici pubblici per il lavoro (utilizzati da 11 cooperative) sono carenti le partnership con le imprese private (presenti solo in due cooperative)

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Conclusione dei progetti e inserimento Conclusione dei progetti e inserimento esterno IIesterno II

• La maggior parte delle cooperative non prevede strumenti per facilitare l’assunzione sul mercato esterno

• Non ha mai previsto la creazione di altre unità produttive per favorirne il collocamento

• Presenta tassi di turn-over in entrata molto elevati (addirittura di 100 soggetti nell’ultimo quadriennio per le cooperative più grandi) ma tassi in uscita molto contenuti (in media pari a 10 contro i 21 entrati);

• Rispetto agli usciti nel 2010, la maggior parte dei soggetti ha finito l’inserimento e è rimasto occupato in cooperativa, una percentuale non marginale si è ritirata dal percorso di inserimento, seguono i casi di conclusione del percorso e successiva disoccupazione, e infine solo 22 soggetti sui 156 inseriti nel 2010 hanno trovato occupazione all’esterno

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Terzo strumento: analisi dell’efficacia dell’azione attraverso la valutazione data dagli svantaggiati. Strumento: realizzazione questionari con taglio psicologicoCampione: hanno aderito 38 soggetti tra quelli disponibili negli elenchi forniti dalle coop; dei 38: 8 psichiatrici, 18 dipendenze, 2 carcerati, 10 altro Tempi: interviste cominciate a febbraio, concluse ad aprile

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Il benessere psicologicoIl benessere psicologico

• La felicità media dichiarata è 4,75 su 7;• In confronto coi coetanei: media del 4,63/7;

15

Psichiatrico Dipendenza Carcere Altro Totaleottimista circa il futuro 3,38 3,41 4,00 3,40 3,43utile 3,63 3,65 3,00 3,80 3,65rilassato 3,00 3,12 2,50 2,90 3,00interessato alle altre persone 3,50 3,63 2,50 3,60 3,53energia in avanzo 2,13 3,00 3,00 2,50 2,68affrontato bene i problemi 3,50 3,53 4,00 3,70 3,59sentito bene con me stesso 3,75 3,50 3,50 3,40 3,53sentito vicino alle altre persone 3,38 3,29 3,00 3,40 3,32sentito sicuro 3,25 3,47 4,50 3,60 3,51in grado di farmi un’idea sulle cose 3,50 3,71 4,50 3,70 3,70sentito amato 3,25 2,94 3,50 3,30 3,14interessato in cose nuove 3,00 3,29 3,00 3,00 3,14sentito allegro 3,29 3,29 3,50 3,20 3,28

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Il benessere psicologio - 2Il benessere psicologio - 2

16

Psich. Dipend. Carc. Altro Totale

A volte mi sento depresso 2,75 2,41 3,50 3,30 2,78

Quando provo a fare qualcosa, solitamente ci riesco 4,50 3,82 4,50 4,00 4,05

A volte quando fallisco sento di non valere niente 2,63 2,88 3,50 2,50 2,76

Complessivamente, sono soddisfatto di me stesso 3,50 3,78 5,00 4,10 3,87

Sono pieno di dubbi riguardo esperienza 2,63 2,24 4,00 3,20 2,68

Io determino ciò che succederà nella vita 3,86 3,35 4,00 3,30 3,47

Sono capace di far fronte alla maggior parte dei miei problemi 2,75 3,47 4,00 3,70 3,41

Ci sono momenti in cui le cose per me sembrano piuttosto tristi e prive di speranza 3,00 2,59 4,50 3,10 2,92

Page 17: Esito ricerca Euricse

I contratti con la cooperativa ed il I contratti con la cooperativa ed il lavoro attualelavoro attuale

• Su 32 rilevazioni, in 28 al termine del primo lavoro in cooperativa hanno poi avuto un altro contratto

• In 22 lavorano tutt’ora nella stessa cooperativa• Sugli effetti psicologici di un eventuale mancato

inserimento, in 15 dichiarano che si sarebbero sentiti tristi ma volenterosi di trovare un altro lavoro. In 7 si sarebbero sentiti depressi

17

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Il lavoro attuale 1 – Caratteristiche ed Il lavoro attuale 1 – Caratteristiche ed ambiente organizzativoambiente organizzativo

• 26/32 svolgono mansioni per le quali sono stati formati dalla cooperativa, in 17/27 hanno maggiori riconoscimenti economici ed in 16/27 hanno maggiori riconoscimenti non economici

• L’apertura e la sensibilità dell’ambiente risultano buone

18

  Media Mediana

Credo che l'organizzazione mi tratti equamente 4,15 5

L'organizzazione mantiene un ambiente amichevole verso la diversità 4,31 5

L'org. rispetta i punti di vista di persone come me 4,19 4,5

I dirigenti mostrano impegno verso la diversità 3,91 4

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Il lavoro attuale 2 - SoddisfazioneIl lavoro attuale 2 - Soddisfazione

• La soddisfazione media attribuita a vari aspetti del lavoro attuale (sicurezza, autonomia, rapporti con colleghi e superiori) è buona è va da più di 3/5 a più di 4/5. Eccezione la retribuzione economica: 2,91/5.

• Dati medi: 874 euro mensili per 27,7 ore lavorative settimanali. Quasi 8 euro orarie nette.

• Volontà di restare nell’organizzazione!

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L’esperienza di inserimento – Tempi di L’esperienza di inserimento – Tempi di attesa e qualità dell’ambiente di lavoroattesa e qualità dell’ambiente di lavoro

• In casi 28 su 35 il soggetto era disoccupato ed alla ricerca di lavoro

• Tempo di attesa medio: 7,7 mesi• Ambiente di lavoro buono (relazioni e

sensibilità qualitativamente alte, stress basso)

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L’esperienza di inserimento 2 – Outcomes L’esperienza di inserimento 2 – Outcomes e percezioni sullo sfruttamentoe percezioni sullo sfruttamento

• Buone ricadute dell’esperienza in termini di formazione (professionalità, lavorare in gruppo, ecc…), punteggi da 3,5/5 in su

• Abbastanza buone le ricadute relazionali (attorno a 3/5)• In 20/29 credono che senza l’esperienza in cooperativa

sarebbero disoccupati• Attenzione! In 9/38 sono convinti che la cooperativa

stesse usando l’inserimento a proprio vantaggio. In 12/38 lo hanno pensato. Solo 17/38 non lo hanno mai pensato!

21

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L’inserimento ha permesso di…L’inserimento ha permesso di…

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Psichiatrico

Dipendenza

Carcere

AltroTotale

Aumentare abilità nel lavoro e professionalità 3,88 3,56 5,00 3,70 3,74

Accrescere capacità di svolgere un lavoro in modo continuativo e costante

3,75 3,65 5,00 4,50 3,97

Aumentare capacità di relazionarmi con gli altri 3,00 3,35 5,00 4,00 3,54

Accrescere capacità di lavorare in gruppo 2,88 3,50 5,00 3,80 3,53

Accrescere capacità di seguire delle direttive e procedure talvolta rigide

2,75 3,00 5,00 3,60 3,22

Aumentare il mio impegno al lavoro 2,57 3,31 5,00 4,20 3,51

Darmi opportunità reali di svolgere un lavoro anche all’esterno della cooperativa

3,00 3,44 5,00 3,22 3,38

Diminuire il mio senso di isolamento nella società 2,50 3,53 3,00 3,20 3,17

Migliorare i miei rapporti con i famigliari 2,71 3,35 5,00 2,67 3,14

Migliorare i miei rapporti con la comunità locale (vicini, gente del quartiere, cittadini, etc.)

1,57 3,24 5,00 2,80 2,89

Contare maggiormente su supporti esterni, organizzazioni e servizi sociali

2,88 3,53 3,00 2,90 3,19

Darmi una certa indipendenza economica 4,13 3,25 3,50 3,40 3,50

Sentirmi un soggetto a minor rischio 3,13 3,75 4,00 3,00 3,42

Ridurre il rischio di dover ricorrere a metodi illeciti per procurarmi da vivere

2,50 3,00 5,00 2,50 2,86

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Conclusioni - Valutazione generaleConclusioni - Valutazione generale

• Voto medio sull’esperienza generale in cooperativa 7,41/10

• Voto medio sulla soddisfazione della propria vita 4,92/7

• La qualità dell’ambiente di lavoro è generalmente alta ed il benessere psicologico dei soggetti è in media buono

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Quarto strumento: l’efficienza dell’inserimento tra 2005 e 2010

Analisi costi benefici attraverso modelli excell alle cooperative sociali; Selezionate tra le 17 rispondenti 10 cooperative; alcune scartate per dimensione ridotta; Pervenuti 7 modelli discretamente completi Problemi sollevati: privacy, non disponibilità di dati

E raccolta presso i servizi invianti dei costi dei servizi alternativi e del loro ricorso Sostituita con assunzioni sui valori rilevati in altre province

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Beneficio netto a livello aziendaleVariabile Note esplicative Costi e benefici totali (in euro)

Media totale Senza outlierBeneficiIVA generata

Gettito fiscale sul valore aggiunto × nr. ore lavorate dai lavoratori svantaggiati / numero di ore lavorate totali

21.238 14.694

Costi o mancate entrateIRAP base imponibile IRAP × 1% quota

esenzione anni 2003 e 2004base imponibile IRAP × 4,25% quota esenzione anni 2005 e 2006valori poi riproporzionati alle ore lavorate dai soggetti svantaggiati

-14.704 -9.901

Contributi totali

voce A5 del conto economico - voci non relative ai contributi –contributi inerenti i singoli soggetti e erogati dal Comune

- 144.089 -87.179

Di cui:Contributi da rip.24

Eventuale quota della voce A5 del conto economico - 132.645 -79.309

Val. produzione e Iva svantaggiati aumentati significativamente per tutte le coop tra 2006-2010;val.min 6000Euro, val max 106.000

Base imponibile IRAP molto variabile negli anni e tra cooperative; min 50.000 max oltre 1milione; IRAP di conseguenza variabile tra 2000 e oltre 55.000 euro

Valore estremamente variabile tra cooperativa e cooperativa con min 50.000 maz oltre 450.000; per la stessa coop tra 2006 e 2010 aumenti di contributi nel quadriennio non superiori al 10’%

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Beneficio netto a livello individualeSeconda fase - Componente individualeBenefici Media al primo

annoIRPEF L’analisi rileva l’esenzione per i redditi minimi 1.158,76Pensione d’invalidità persa

Sulla base del grado di invalidità, pensioni non erogate se il salario lordo era superiore al limite stabilito dalle politiche previdenziali (media posto 0 chi non ha perso la pensione o non l’aveva)

192,77

Minimo vitale risparmiato

Se non prevista la pensione di invalidità, inserito minimo vitale se disoccupato o inattivo (media posto pari a 0 chi aveva la pensione)

4.426,51

Risparmi nei servizi

Minori uscite nette legate ai servizi socio-sanitari ed assistenziali offerti ai soggetti svantaggiati

3.153,41 (media per più

anni Costi o mancate entrateEsenzione INPS o SCAU

Sulla base di aliquota INPS o SCAU applicata al lavoratore e del numero di giorni esenti nell’anno di riferimento, l’esenzione è:Salario lordo × gg.esenzione × aliquota

-2.674,96

Contributi individuali

Somma dichiarata dalle cooperative sociali, imputata a singolo lavoratore in base alle ore lavorate

-721,83

Situazioni contrattuali molto variabili: stipendi medi di 8800 Euro, con variabilità per ogni tipologia di svantaggio e inferiore in media per portatori di handicap fisico;

Solo 10 soggetti su 102 titolari di invalidità, di cui 3 totale; 3 su 10 hanno continuato a percepire la pensione per non aver raggiunto il reddito

Assunto per tutti i soggetti senza precedente pensione, ma con quote diverse assumendo in famiglia/soli

Influenza dei risparmi da carcere (37mila a testa) ma solo 7 inseriti in totale;

Lavoratori esenti per l’intera durata contrattuale; media superiore leggermente per disabili mentali

Presente solo in 2cooperative sulle 7 aderenti

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Risultati raggiuntiRisultati raggiunti• La componente aziendale è enormemente influenzata

dal livello di contributi ricevuti; questi sono solo parzialmente legati alla dimensione organizzativa (numero di soggetti inseriti e fatturato) e ciò compromette l’efficienza della distribuzione;

• La sola componente individuale produce un risparmio netto per la PA, anche se i soggetti inseriti in provincia di Bolzano sembrano aver generato meno risparmi della media nazionale nella riduzione del ricorso ai servizi sociali (da loro dichiarazioni)

• Complessivamente, calcolato sul totale lavoratori svantaggiati inseriti in ciascun anno, le cooperative sociali generano per ogni soggetto inserito un costo sociale e non un risparmio, pari a Euro 10.100 in media al primo anno, che si riduce a circa 5.000 negli anni successivi. Causa: politiche distorte di contribuzione

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Risultati raggiuntiRisultati raggiunti• Domanda: contributi

superiori generano maggiori performance? Esiste un legame tra le due?

• Quali delle cooperative sociali analizzate riescono a generare risparmi anziché costi netti? (esistono best practices?)

-20000

0

20000

40000

60000

80000

100000

120000

6000

5055

0

5900

0

1E+0

5

1E+0

5

9245

4 0

6166

2

5283

9

7490

3

1E+0

5

1E+0

5

1E+0

5

1E+0

5

1E+0

5

1E+0

5

4E+0

5

5E+0

5

5E+0

5

Serie1

Solo una cooperativa ha ricevuto negli anni analizzati contributi ridotti che l’hanno portata a generare benefici netti

Il beneficio aumenta quando si inseriscono detenuti (maggior risparmio da servizi)

Esistono worst practices in cui il costo di certi soggetti supera i 30.000 Euro l’anno

Page 29: Esito ricerca Euricse

Osservazioni conclusiveOsservazioni conclusive• Efficienza: nota dolente, ma la politica può essere

interpretata come intervento di welfare più che di lavoro? Intese come laboratori protetti?

• Efficacia: se valutata in termini di benessere, buona azione di inserimento, benessere psicologico, buon ambiente organizzativo, ma per chi esce potrebbe causare depressione; se valutata dal punto di vista quantitativo, molti progetti falliti e basso numero di usciti per altro impiego;

• Sistema locale e partnership: eccessiva dipendenza? Sembrano bassi i livelli di autonomia e la ricerca di indipendenza economica e partnership col pubblico

• Vostre osservazioni