Esercizio di Autosservazione

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Esercizio di Autosservazione prof.ing.Spinarelli Mauro

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Esercizio di Autosservazione

prof.ing.Spinarelli Mauro

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Livelli da tenere presenti ?

• Chi ? : Allievi del triennio di informatica• Cosa ? : specificita concettuali (Sistemi e Tecnologie e

Progettazione ) !• Come ? : tecnologie (piattaforma digitale)• Perché ? : caratteristiche personali (da ingegnere ho sentito

il bisogno di informatizzare i processi ricorrenti nell’insegnamento-apprendimento : come la lettura di una risorsa e la produzione di varie forme di rielaborazione personali ad esempio risposte a domande, creazione di quiz ed altro) http://bricks.maieutiche.economia.unitn.it/?p=5772

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Chi, cosa, come, con cosa ?A chi si vuole insegnare: il mio intento è rivolgermi sia allo studente che alla persona Cosa si vuole insegnare : il mio riferimento è sia la materia di conoscenza ma soprattutto il soggetto che apprende (logocentrica-psicocentrica)Come insegnare: sto sviluppando uno stile di leadership per coinvolgere e motivare gli studenti a sedersi alla tavola rotonda per progettare, organizzare e gestire insieme a me un laboratorio didattico intorno al programma da svolgere. Con che cosa si vuole insegnare : tramite la piattaforma ho portato il libro e il quaderno dentro lo smartphone. In questo modo cerco di prendere gli studenti della net generation là dove sono per poi portarli avanti.

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Lo Studente è Passivo

• La fatica dell’insegnante dipende dalla reazione degli studenti nei confronti di ciò che viene proposto come progetto didattico.

• Le specificità concettuali delle mie materie mi facilitano nel coinvolgimento dello studente e nella risoluzione dei conflitti di interesse.

• Sono disponibile ad una mediazione tra le mie posizioni e gli interessi della classe, tra le strutture progettate dei programmi e le strutture emergenti dagli studenti.

• La mediazione avviene non sulle posizioni ma sugli interessi.

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A) DIDATTICA ESPOSITIVA

La più utilizzata e la più responsabilizzante per l’insegnante.

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Didattica Espositiva con la Flipped Classroom

• Metodo espositivo puro. Quando presento un nuovo argomento proietto la risorsa e anticipo quali saranno le domande a cui gli studenti dovranno rispondere dopo lo studio. Quindi faccio una panoramica generale dell’argomento senza approfondire troppo.

• Metodo espositivo partecipativo. Quando presento un nuovo argomento gli studenti possono porre domande e intervenire secondo modalità di oscillazione negoziate.

• Metodo espositivo interrogativo. Dopo lo svolgimento dei compiti pongo agli studenti le stesse domande ma in classe e verifico se il messaggio è stato compreso correttamente ed assegno dei punti bonus a chi risponde correttamente.

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B) DIDATTICA LABORATORIALE

Il laboratorio è uno “spazio mentale attrezzato”, una forma mentis, un modo di interagire con la realtà per comprenderla e/o per cambiarla.

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Rielaborare in gruppo

• In classe cerco di predisporre contesti operativi per riscoprire, reinventare, ricostruire i concetti, cercando di produrre delle domande ben formate sull’argomento in studio. Ad esempio, stimolo la creazione di quiz e nodi semantici attraverso la costituzione di gruppi per produrre e fruire contenuti disciplinari.

• Pongo anche l’attenzione sulle modalità di interazione fra gli attori del processo formativo e quindi stimolo una riflessione metacognitiva proponendo la metafora dell’attore e del regista per spiegare i ruoli.

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Principi Guida per gli Attori del Gruppo

• Rendo espliciti i seguenti principi di base dell’apprendimento cooperativo in gruppi di studio :

• 1) Interazione simultanea (tutti i partecipanti del gruppo devono essere attivi);

• 2) Partecipazione equa (ognuno da il giusto contributo al lavoro del gruppo);

• 3) Responsabilità individuale (ognuno ha un voto in base al suo contributo);

• 4) Interdipendenza positiva (Il voto di ognuno dipende anche dal voto complessivo del gruppo).

Reti di calcolatori

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Azioni da mettere in atto1. Variare gli stimoli allo scopo di mantenere l'attenzione degli allievi e di non

cadere nella monotonia. 2. Sensibilizzare al problema da trattare, in modo da predisporre un terreno fertile

alle nuove conoscenze. 3. Ricapitolare e integrare le conoscenze; in altri termini, saper fare un bilancio

cognitivo, una sintesi, delle associazioni e dei transfer. 4. Ricorrere al silenzio e alle indicazioni non verbali. 5. Rafforzare la motivazione e la partecipazione dello studente sostenendo l’allievo

nella fatica di apprendere. 6. Saper delimitare i problemi. 7. Controllare la comprensione degli studenti. 8. Saper porre dei problemi complessi. 9. Porre dei problemi discriminatori. 10. Essere sensibile alle reazioni degli allievi. 11. Ricorrere alle immagini e agli esempi. 12. Raffinare la tecnica d'esposizione. 13. Suscitare una comunicazione completa nella classe.

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C) CULTURA CONVERGENTE

Richiede alla scuola di ripensare i vecchi concetti di insegnamento che hanno plasmato i programmi e le metodologie didattiche.

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Portare la Scuola nel Cellulare

• Computer e cellulari hanno accorpato molteplici funzioni e si sono trasformati in telefono, televisione, stereo, fotocamera, tutto-in-uno.

• I contenuti della comunicazione vengono declinati in ogni formato, per potersi spostare da un mezzo all'altro e ricevere così una distribuzione sempre più capillare e pervasiva. http://goo.gl/cLpos3

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Alfabetizzazione Digitale• L'Età della Partecipazione, inaugurata dalla Rete, è carica

di promesse: cittadinanza attiva, consumo consapevole, creatività diffusa, intelligenza collettiva, saperi condivisi, scambio di conoscenze. Tuttavia, se ci si aspetta di vederla sorgere all'orizzonte come un'alba scontata e inevitabile, si finirà per trasformarla nel suo contrario, producendo una nuova, vasta massa di esclusi.

• Sarà necessario diffondere un nuovo modello di alfabetizzazione mediatica per rimuovere le “barriere architettoniche digitali” con cui si confronta chi non è un nativo digitale.

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Nativi e Migranti Digitali

• Tra "nativi" e "immigrati" dell'era digitale e partecipativa ci sono attitudini molto differenti, approcci diversi agli stessi media. Questo non significa che le comunità non possano confrontarsi ed educarsi a vicenda. Troppo spesso si preferisce erigere steccati, insistere su stereotipi come "i giovani sono tutti smanettoni" oppure "i giovani chattano e basta" e via discorrendo.

• Nessuno sembra capace di attivare un confronto sulle "competenze digitali" che sempre più determinano la formazione sociale, culturale e professionale degli individui.

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Cultura della Convergenza tra Docenti e Studenti

• La convergenza è un viaggio non un punto di arrivo, è un processo guidato dall'alto verso il basso (dai docenti), e dal basso verso l'alto (dagli studenti).

• La convergenza richiede alla scuola di ripensare i vecchi concetti di insegnamento che hanno plasmato i programmi e le metodologie didattiche.

• Se i vecchi studenti erano considerati soggetti passivi (fermi) i nuovi sono attivi (in movimento), se i vecchi studenti erano isolati i nuovi sono connessi socialmente.

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"METAFORA" (Eticamente discutibile, ma indiscutibilmente efficace)

Liberamente tratto da "La sfida dell'educazione nella modernità liquida (Bauman)"

• Un insegnante per centrare il suo obiettivo deve fare del suoinsegnamento un "missile intelligente".Per i vecchi studenti, generalmente più fermi e meno connessisocialmente, era sufficiente un "missile balistico”.

• Nel momento in cui iniziano a muoversi la direzione dei missilibalistici e la loro gittata sono già state decise in base allaposizione del bersaglio.

• Tali caratteristiche ne fanno l'arma ideale in una guerra di posizione dove i bersagli restano fermi.

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“Lanciare Missili Intelligenti”

• Tuttavia la Net Generation che emerge dalla 'modernità liquida' è una generazione in movimento.A questo punto agli insegnanti serve un missile intelligente, che possa cambiare la propria direzione (insegnamento) mentre è in volo, a seconda delle circostanze.

• Un missile che sappia individuare i movimenti del bersaglio, apprendere tutto ciò che può essere appreso sulla direzione e velocità del bersaglio (studente),ed estrapolare dalle informazioni raccolte i dati sul luogo nel quale le traiettorie dell'insegnante e degli studenti possono incontrarsi (Cultura convergente).

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Long Life Learning• Un insegnamento di questo tipo non può mai sospendere

non può mai sospendere, tanto mai esaurire, la raccolta e l'elaborazione delle informazioni durante il volo (anno scolastico). Infatti il bersaglio potrebbe non smettere mai di muoversi, pertanto il calcolo del punto di impatto deve necessariamente venire aggiornato e corretto di continuo. Da questa prospettiva i programmi didattici, rigidamente strutturati preventivamente, sono più adatti per essere caricati all'interno dei missili balistici.

• I nuovi studenti richiedono maggiore attenzione positiva per essere coinvolti, è necessario aprire delle parentesi all'interno dei programmi di istruzione per poter accogliere anche i loro interessi.