ESEMPIO Relazione tecnica di parte per Compagnia di Assicurazioni

Esempio di relazione tecnica di parte per compagnia di assicurazioni

Per. Ind. Francesco Evangelista – Via Vincenzo Caliendo, 125 – 80034 Marigliano (NA) Tel. 08119181156 Cell. 3297907424 Email. [email protected] www.infortunisticaevangelista.it Pag. 1

Egregio CTU

Spett.le Società

Studio Legale

NOTE TECNICHE RIFERITE

ALLA CONSULENZA….

Oggetto : Sin. Nr. ….

Come da mandato affidatoci dallo Studio Legale CALAMITA abbiamo partecipato alle operazioni peritali disposte nel merito del Giudizio pendente per il sinistro di cui all’evidenza in oggetto.

Il nominato CTU Ing. Cinque ha dato inizio alle operazioni peritali il giorno ……. alle ore ….. presso …….. sito in ……….., con ulteriori accessi fino al giorno ……., data di conclusione delle attività peritali.

Nel corso della Consulenza svolta si è provveduto ad ispezionare il luogo teatro del sinistro ed a rilevare le misure di ingombro di un veicolo similare a quello del convenuto.

Vista la impossibilità di eseguire l’accostamento dei due veicoli venuti in collisione, dopo attenta analisi della documentazione agli atti il CTU chiudeva le attività peritali.

In data …….. abbiamo ricevuto la bozza di relazione da parte del CTU ed andiamo di seguito ad analizzarne il contenuto, anticipando che non condividiamo l’operato e le conclusioni alle quali il CTU perviene.

QUESITI

I quesiti sono indicati nella relazione redatta dal CTU.



Come detto, nel corso delle attività peritali è stato possibile esclusivamente ispezionare i luoghi di causa ed a rilevare le misure di ingombro di un veicolo similare a quello del convenuto. Il CTU inizia bene la propria analisi affermando “Non sono presenti segni nella parte posteriore della vettura che configurino un violento urto diretto per tamponamento”. In ogni caso l’attenta analisi della documentazione agli atti ha fin da subito destato il sospetto sulla compatibilità della dinamica indicata in citazione.

LUOGO DEL SINISTRO Il sinistro si sarebbe verificato a ………….., alla Via …………., direzione ………….

Figura 1

Come il CTU indica nella propria relazione, il limite di velocità in quel tratto di strada è di 40 km/h. Il CTU fa presente che sul lato destro della carreggiata è presente un marciapiedi alto circa 15 cm ed in seguito un muretto che è alto all’incirca 30 cm.



Figura 2

Il veicolo attoreo Mitsubishi Pajero percorreva il tratto di strada quando, a dire dell’attore, veniva tamponato dal veicolo convenuto ed in conseguenza del tamponamento subiva una spinta tale da sormontare il marciapiedi, il muretto e di capovolgersi sul fianco sinistro. Tale dinamica, a differenza di quanto conclude il CTU in risposta al secondo quesito, appare oltremodo fantasiosa ed improbabile.

VEICOLO ATTOREO MITSUBISHI PAJERO TG.

DANNI VISIBILI DALLE FOTO

In particolare la dinamica del sinistro appare oltremodo improbabile in quanto non si riscontrano sul veicolo attoreo i segni del tamponamento paventato quale causa dell’evento.

Tutti i danni rilevati sul veicolo attoreo infatti appaiono chiaramente ed esclusivamente riconducibili all’impatto contro il marciapiedi e conseguente ribaltamento sul fianco sinistro.

Tra l’altro non è documentato fotograficamente il danno che avrebbe riportato il veicolo nell’impatto con il muretto di cinta.

Come si rileva chiaramente dalla figura 3, il veicolo non mostra il minimo segno del tamponamento.



Figura 3

Eppure riteniamo che per provocare la perdita di controllo del veicolo, tra l’altro di un veicolo così stabile come il fuoristrada dell’attore, l’impatto sarebbe dovuto essere molto violento, in special modo se l’attore procedeva nei limiti di velocità. (40 km/h).

Il CTU, in merito all’urto diretto è molto vago nella propria bozza, lasciando intendere di aver compreso che non si tratta di un danno evidente ma tentando in qualche modo di giustificare l’ingiustificabile e cioè che in realtà l’urto diretto non esiste.

Proseguendo nell’analisi dei danni, facciamo rilevare, come anticipato, che il danno contro il muretto non è provato fotograficamente, aggiungerei, il danno contro il muretto non c’è.

Figura 4



Invitiamo il CTU a cercare, individuare e segnalare che danno avrebbe subito l’auto dell’attore nell’impatto con il muretto.

Per facilitare la ricerca, abbiamo cerchiato in rosso la zona che avrebbe impattato il muro nella precedente figura nr. 4.

L’unica cosa che appare chiara è l’impatto dello pneumatico anteriore destro del fuoristrada contro il marciapiedi ed è proprio in tale danno che andrei a ricercare la causa del sinistro.

Figura 5

L’unico elemento chiaro è che il fuoristrada si è ribaltato sul fianco sinistro.

Figura 6



ANALISI DELLA DINAMICA

Tale ricostruzione si sposa con la considerazione che il CTU fa anche se sempre in modo alquanto vago dove lo stesso afferma: “I danni riportati dal veicolo attoreo sono compatibili con una dinamica di capovolgimento sul lato sinistro a seguito di uno sbandamento amplificato dalla rottura del pneumatico anteriore dx dovuto all’urto contro il marciapiedi che costeggia la carreggiata”

Effettivamente se la dinamica del sinistro fosse questa, sarebbe perfetta.

Il problema è che l’attore paventa un tamponamento che non ha alcun elemento a sostegno.

E’ evidente infatti che il veicolo attoreo non ha subito nessun tamponamento e che ha impattato il marciapiedi di destra innescando il ribaltamento.

Il CTU dunque, pur non avendo prova del tamponamento, tenta di giustificare il ribaltamento, aggiungendo una disattenzione del conducente del fuoristrada e il dissesto del manto stradale.

Facciamo presente al CTU che tali due ultime cause, sono le uniche cause certe e provate.

Di seguito riproponiamo l’accostamento grafico dei due veicoli venuti in collisione riportando in scala la misura del marciapiedi, del muretto e della ringhiera di protezione.

Figura 7

Come si rileva dalle figure 7-8 e come ha anche rilevato il CTU, nella zona del presunto urto diretto tra lo Scudo ed il Pajero, non si rilevano danni.



Figura 8

Di seguito invece andiamo a riproporre le fasi del ribaltamento che ribadiamo, è l’unico elemento certo della ricostruzione.

Figura 9



In ultima analisi facciamo rilevare che il CTU ha indicato la strada della verità tecnica del sinistro che ci ha occupati, affermando e facendo rilevare che l’urto con il marciapiedi ed il ribaltamento sono plausibili ma non si è inoltrato nella più delicata questione della insussistenza del nesso causale.

APPARE INFATTI EVIDENTE CHE:

LA DINAMICA DEL SINISTRO NON E’ COMPATIBILE CON I DANNI RISCONTRATI SUL VEICOLO PER QUANTO RIGUARDA

L’URTO DIRETTO

Facciamo infine rilevare che il valore commerciale indicato dal CTU non corrisponde ai mercuriali di riferimento che indicano invece quale valore del veicolo attoreo all’epoca del sinistro la cifra di euro 6.300,00.

Queste considerazioni tecniche scaturite nella fase peritale vogliono essere di supporto e di riferimento al CTU che non può esimersi dal prenderle in considerazione per poi evidenziare alla Autorità Giudicante quanto emerso nel rispetto della verità Giuridica senza omettere ed aggiungere nulla che non abbia avuto la verifica tecnica nel pieno rispetto delle identità professionale di tutti e nello stesso tempo vogliono essere di supporto al lavoro dei mandanti che ci onoriamo di rappresentare nell’interesse comune della Società nostra rappresentata.

Nell’augurare buon lavoro si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.

Marigliano ……

Per. Ind. Francesco Evangelista

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