Esempi di PROGETTAZIONE ANTINCENDIO -...

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Antonio La Malfa Salvatore La Malfa Vasco Vanzini Roberto La Malfa Esempi di PROGETTAZIONE ANTINCENDIO CODICE DI PREVENZIONE INCENDI E NORME TECNICHE PRESCRITTIVE 1 a edizione

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Antonio La Malfa

Salvatore La Malfa

Vasco Vanzini

Roberto La Malfa

Esempi di

PROGETTAZIONE ANTINCENDIO CODICE DI PREVENZIONE INCENDI E NORME TECNICHE PRESCRITTIVE

1a edizione

Ci sono piugrave cose in cielo e in terra Orazio di quante ne sogni la tua filosofia William Shakespeare ldquoAmletordquo

copy Copyright Legislazione Tecnica 2015 La riproduzione lrsquoadattamento totale o parziale la riproduzione con qualsiasi mezzo noncheacute la memorizzazione elettronica sono riservati per tutti i paesi Finito di stampare nel mese di ottobre 2015 da LITOGRAF TODI Srl ndash Todi (PG) Legislazione Tecnica SrL 00144 Roma Via dellrsquoArchitettura 16 Servizio Clienti Tel 065921743 - Fax 065921068 servizioclientilegislazionetecnicait Portale informativo wwwlegislazionetecnicait Shop ltshoplegislazionetecnicait

I contenuti e le soluzioni tecniche proposte sono espressioni dellrsquoesperienza maturata nel corso degli anni dagli Autori Esse possono quindi soltanto essere fatte proprie dal lettore o semplicemente rigettate ed hanno lrsquointento di indirizzare e supportare il progettista nella scelta della soluzione che maggiormente si adatta alla situazione oggetto di analisi Rimane pertanto a carico del progettista la selezione della soluzione da adottare e le conseguenti analisi e dimensionamenti delle strutture e dei componenti Il lettore utilizza il contenuto del testo a proprio rischio ritenendo indenne lrsquoEditore e gli Autori da qualsiasi pretesa risarcitoria

Antonio La Malfa

Il Dott Ing Antonio La Malfa Dirigente Superiore del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco da molto tempo tratta le problematiche connesse allrsquoapplicazione dellrsquoinnovativo approccio ingegneristico nel settore della sicurezza antincendio che specie negli ultimi anni hanno riscosso un notevole interesse fra i professionisti antincendio Si egrave sempre occupato delle tematiche riguardanti la ricerca delle cause drsquoincendio noncheacute degli accorgimenti da attuare in fase progettuale per prevenire e proteggere una attivitagrave dai danni derivanti dallrsquoinsorgere di un incendio anche tramite lrsquoesecuzione di approfondite indagini sperimentali mirate ad accertare la qualitagrave e lrsquoidoneitagrave dei prodotti che sovente sono utilizzati nelle attivitagrave a rischio drsquoincendio Componente di commissioni nazionali ed internazionali di normazione nel campo della prevenzione incendi e relatore in numerosi convegni nazionali ed internazionali sulla sicurezza antincendio e sulla relativa organizzazione e gestione delle emergenze negli ambienti civili industriali ed artigianali Componente dellrsquoOsservatorio nazionale per lrsquoapproccio ingegneristico alla sicurezza antincendio istituito presso il Ministero dellrsquoInterno Ha partecipato ai lavori di stesura della Sezione M del Codice di prevenzione incendi che tratta i metodi di applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio nellrsquoattivitagrave di prevenzione incendi Ha effettuato attivitagrave di docenza nel settore della sicurezza antincendio presso

mdash la Scuola di Specializzazione in Sicurezza e Protezione Industriale presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Roma ldquoLa Sapienzardquo

mdash il Politecnico di Bari mdash lrsquoUniversitagrave degli Studi di Parma mdash lrsquoUniversitagrave degli Studi di Genova mdash lrsquoUniversitagrave degli Studi di Perugia mdash lrsquoUniversitagrave degli Studi di Ferrara mdash lrsquoUniversitagrave Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza mdash amministrazioni statali mdash svariati Ordini e Collegi professionali

Ha svolto attivitagrave di consulenza presso la Camera dei Deputati Egrave Autore dei due libri ldquoApproccio ingegneristico alla sicurezza antincendiordquo e ldquoPrevenzione incendi - Problemi pratici risolti - Approccio ingegneristicordquo che trattano in modo approfondito con una impostazione pratica che prevede la soluzione di svariati esempi di calcolo gli argomenti di prevenzione incendi anche attraverso lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio ingegneristico Ha pubblicato numerosi articoli sulla sicurezza antincendio su riviste specializzate fra le quali la prestigiosa rivista scientifica americana ldquoJournal of Fire Sciencesrdquo considerata fra quelle a piugrave elevata diffusione internazionale Egrave stato Dirigente dei Comandi di Cremona Parma Reggio Calabria e Bologna Attualmente svolge la funzione di Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Genova Salvatore La Malfa

Il Dott Ing Salvatore La Malfa si egrave laureato presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Parma preparando la tesi di laurea sullrsquoargomento ldquoSimulazione numerica dellrsquoevento incendio e analisi di rischio incendio per un ambiente industrialerdquo Egli ha frequentato con esito positivo sia il corso di specializzazione in prevenzione incendi previsto dal DLgs 1392006 sia il corso nazionale di aggiornamento patrocinato dal Ministero dellrsquoInterno ndash Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile ldquoProblematiche di prevenzione incendi e di ingegneria della sicurezza antincendiordquo

Egrave relatore in convegni nazionali riguardanti le tematiche di prevenzione incendi e di attuazione dellrsquoapproccio ingegneristico alla sicurezza antincendio Egrave docente in corsi di aggiornamento sulla prevenzione incendi rivolti a professionisti antincendio che hanno giagrave frequentato i corsi di specializzazione previsti dal DLgs 1392006 e dal DM 05082011 Effettua attivitagrave di consulenza e progettazione nel settore della prevenzione incendi e dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio per importanti aziende di rilevanza nazionale e internazionale Ha svolto attivitagrave di tutorato presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Parma per la materia di insegnamento ldquoTermofluidodinamica applicata alla progettazione antincendiordquo Egrave Autore unitamente allrsquoIng Antonio La Malfa dei due libri ldquoPrevenzione incendi ndash Problemi pratici risolti - Approccio ingegneristicordquo e ldquoApproccio ingegneristico alla sicurezza antincendiordquo Vasco Vanzini

lrsquoIng Vasco Vanzini si egrave laureato presso lrsquoUniversitagrave ldquoLa Sapienzardquo di Roma nel 2011 in Ingegneria della Sicurezza e Protezione Civile con tesi di laurea sullrsquoargomento ldquoValutazione quantitativa del Rischio e modellazione di calcolo avanzata in edifici per uffici di notevole altezzardquo e da allora si egrave sempre occupato delle problematiche connesse ai nuovi approcci alla ldquoSicurezza antincendiordquo Funzionario Tecnico Esperto del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dal 1988 ha svolto la sua attivitagrave dapprima presso il Comando di Milano dove ha avuto modo di arricchire la sua esperienza in particolar modo affrontando le tematiche connesse alla prevenzione incendi e al soccorso tecnico urgente in modo diretto e pratico e poi presso il Comando di Bologna Titolare delle Commissioni per le Materie Esplodenti Oli minerali Distributori carburanti e Gas Tossici componente delle Commissioni Provinciali e Comunali di Pubblico Spettacolo membro delle commissioni drsquoesame per lrsquoabilitazione alla professione di Fochino e per lrsquoabilitazione allrsquouso dei gas tossici Partecipa alle Conferenze dei Servizi e ai tavoli tecnici presso la Prefettura in occasione di ritrovamenti di ordigni bellici gestione delle emergenze di varia natura pianificazioni di emergenza delle grandi opere infrastrutturali e delle Dighe Partecipa alle esercitazioni di Difesa Civile Collaudatore esperto per la Provincia di Bologna Componente di gruppi di lavoro Componente di Commissioni di aggiudicazione appalti Docente ed esaminatore in attivitagrave di formazione Legge 8108 e Prevenzione Incendi Relatore in convegni nazionali inerenti la prevenzione incendi e il Codice Autore di numerosi articoli di carattere tecnico e scientifico su progettazione antincendio fire safety engineering vie di esodo gestione della sicurezza case history Roberto La Malfa

Il Dott Roberto La Malfa egrave Patrocinatore Legale e svolge lrsquoattivitagrave professionale in prevalenza nei settori del diritto civile diritto amministrativo diritto penale e diritto commerciale Egrave particolarmente esperto nel settore legislativo della sicurezza nei luoghi di lavoro per lrsquoapplicazione delle disposizioni stabilite dal DLgs 812008 e soprattutto nel campo della prevenzione incendi dove tratta nelle varie attivitagrave a rischio drsquoincendio le problematiche riguardanti lrsquoindividuazione delle varie procedure di polizia amministrativa e giudiziaria da adottare Egli inoltre tratta anche le specifiche procedure riferite al decreto legislativo 20121994 n 758 specie in presenza di illeciti penali commessi dai responsabili delle attivitagrave a rischio nel settore della prevenzione incendi Egrave Collaboratore degli Autori dei due libri ldquoApproccio ingegneristico alla sicurezza antincendiordquo e ldquoPrevenzione incendi - Problemi pratici risolti - Approccio ingegneristicordquo

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PREFAZIONE

Il rapido e continuo progresso tecnologico dei sistemi produttivi che si egrave verificato negli ultimi anni impone di dedicare sempre maggiore attenzione alle problematiche inerenti la sicurezza Il professionista antincendio grazie anche allrsquoimpegno profuso nella frequenza ai corsi di aggiornamento previsti tratta oggi piugrave che mai con elevata competenza e senso critico i vari procedimenti di prevenzione incendi Con lrsquoemanazione del DPR 1512011 si era inteso coniugare nel settore della prevenzione incendi lrsquoesigenza primaria di tutela della pubblica incolumitagrave funzione di preminente interesse pubblico con i principi generali dellrsquoattivitagrave amministrativa economicitagrave efficacia imparzialitagrave pubblicitagrave e trasparenza individuati dalla legge 07081990 n 241 ldquoLegge sul procedimento amministrativordquo La necessitagrave di semplificazione degli atti amministrativi e lrsquoesigenza di assicurare tempi rapidi per lrsquoavvio delle attivitagrave produttive senza ridurre nel contempo il livello di sicurezza previsto ha comportato la possibilitagrave di trasferire secondo il principio di sussidiarietagrave parte dei controlli che venivano effettuati dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai professionisti antincendio esperti del settore che sono ora tenuti ad asseverare la conformitagrave delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi ai requisiti di sicurezza antincendio Il decreto del Ministro dellrsquoInterno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo pubblicato nel Supplemento Ordinario alla GU n 192 del 20082015 meglio noto come Codice di prevenzione incendi egrave uno strumento flessibile che consente adesso al professionista antincendio di individuare al meglio le misure atte a contrastare il rischio incendio Il professionista antincendio ha ora pertanto la possibilitagrave prevista dal Codice di percorrere liberamente soluzioni progettuali alternative a quelle conformi che sono puntualmente descritte nelle sezioni S ldquoStrategia antincendiordquo individuata dal Codice Egrave proprio per lrsquoelevato grado di preparazione tecnica richiesto ai professionisti antincendio chiamati ora a trattare le problematiche di prevenzione incendi che nel Codice sono stati previsti strumenti alternativi che possono essere individuati solamente da quanti hanno specifiche ed approfondite conoscenze Il testo del Codice pur essendo organico e compatto non si presta perograve ad una lettura rapida in quanto risulta piuttosto articolato e complesso Il Codice integra il quadro normativo vigente e si puograve applicare alla progettazione realizzazione e allrsquoesercizio delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi ai sensi del DPR 01082011 n 151 per le quali non sono state ancora emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Per il professionista antincendio districarsi allrsquointerno delle diverse opportunitagrave offerte dalla normativa per lrsquoindividuazione della migliore soluzione alle varie problematiche di prevenzione incendi possibili egrave sicuramente complesso La presente Opera quindi si prefigge il principale obiettivo di rendere maggiormente comprensibili le disposizioni e le relative procedure di attuazione contemplate dal

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Codice enfatizzando le novitagrave piugrave significative che sono state introdotte inoltre per completezza sono stati anche esaminati dei casi riguardanti alcune attivitagrave dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi che il professionista antincendio incontra sovente nella pratica quotidiana Il lettore troveragrave nel libro una serie di mirati esempi pratici applicati a casi realistici che frequentemente si riscontrano nellrsquoattivitagrave di prevenzione incendi che lo agevoleranno nellrsquoindividuazione e nellrsquoapplicazione delle varie misure di sicurezza antincendio che il Responsabile dellrsquoattivitagrave deve adottare in modo da dare le migliori soluzioni alle varie tematiche cui si riferiscono i procedimenti di prevenzione incendi

Gli Autori

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INDICE

Elenco dei simboli 14 Elenco delle abbreviazioni 20

0 Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno

03082015 23 01 Premessa 23 02 Dallrsquoapproccio prescrittivo a quello prestazionale 26 03 La procedura prevista dal Codice di prevenzione incendi per lrsquoindividuazione delle

varie misure antincendio 28 04 Guida alla lettura degli esempi 29

1 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un capannone industriale

adibito a deposito di materiali combustibili e infiammabili vari secondo il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro Interno 03082015 31 11 Descrizione dellrsquoattivitagrave 32 12 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 35 13 Determinazione dei profili di rischio dellrsquoattivitagrave 35 14 Reazione al fuoco 37 15 Resistenza al fuoco 37

- Procedimento per il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto 39 16 Compartimentazione 44 17 Esodo 46 18 Gestione della sicurezza antincendio 52 19 Controllo dellrsquoincendio 54 110 Rivelazione ed allarme 58 111 Controllo di fumo e calore 61 112 Operativitagrave antincendio 63 113 Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio 65 114 Valutazione del rischio di esplosione 66 Conclusioni 67

2 Realizzazione di un nuovo magazzino con struttura autoportante in acciaio

adibito a deposito di materie plastiche e progettazione del relativo locale gruppo elettrogeno e di un locale trasformatori 69 21 Descrizione dellrsquoattivitagrave 70 22 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 73 23 Determinazione dei profili di rischio dellrsquoattivitagrave 74 24 Reazione al fuoco 74 25 Resistenza al fuoco 74 26 Compartimentazione 76

- Procedura per la determinazione tabellare della distanza di separazione in spazio a cielo libero al fine di limitare la propagazione dellrsquoincendio tra ambiti della stessa attivitagrave o tra attivitagrave diverse 76

27 Esodo 79 28 Gestione della sicurezza antincendio 79 29 Controllo dellrsquoincendio 81

__________ 8

210 Rivelazione ed allarme 85 211 Controllo di fumi e calore 86 212 Operativitagrave antincendio 88 213 Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio 89

- Cabina di trasformazione 90 - Gruppo elettrogeno 95 - Serbatoio di deposito 97

Conclusioni 98

3 Realizzazione di un asilo nido con solaio in legno Progettazione di un locale cucina e di un impianto fotovoltaico 99 31 Descrizione dellrsquoattivitagrave 100 32 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 101 33 Relazione tecnica di progetto 101

- Disposizioni comuni 101 - Classificazione 101 - Ubicazione 102 - Caratteristiche costruttive 102 - Reazione al fuoco dei materiali 104 - Scale 106 - Misure per il dimensionamento del sistema di esodo 106 - Aree ed impianti a rischio specifico 109 - Servizi tecnologici 109 - Aree a rischio specifico 113 - Impianti elettrici 113 - Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi 114 - Impianti di rivelazione e di segnalazione di allarme incendio 116 - Smaltimento fumo e calore 116 - Segnaletica di sicurezza 116 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio 117 - Informazione e formazione antincendio 118

4 Realizzazione di un edificio per uffici e dei relativi vani di sollevamento

(ascensori) secondo le specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Verifica del sistema di esodo con il Codice di prevenzione incendi 119 41 Descrizione dellrsquoattivitagrave 120 42 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 122 43 Relazione tecnica attestante la rispondenza dellrsquoedificio adibito ad uffici al DM

22022006 122 - Classificazione 122 - Ubicazione (punto 3 Titolo II DM 22022006) 122 - Separazioni-Comunicazioni (punto 4 Titolo II DM 22022006) 123 - Resistenza al fuoco (punto 51 Titolo II DM 22022006) 123 - Reazione al fuoco (punto 52 Titolo II DM 22022006) 123 - Compartimentazione (punto 53 Titolo II DM 22022006) 124 - Misure per lrsquoevacuazione in caso di emergenza (punto 6 Titolo II DM

22022006) 124 - Aerazione (punto 7 Titolo II DM 22022006) 126 - Attivitagrave accessorie (punto 8 Titolo II DM 22022006) 126 - Servizi tecnologici (punto 9 Titolo II DM 22022006) 127

__________ 9

- Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi (punto 10 Titolo II DM 22022006) 128

- Impianti di rilevazione segnalazione e allarme (punto 11 Titolo II DM 22022006) 128

- Sistema di allarme (punto 12 Titolo II DM 22022006) 129 - Segnaletica di sicurezza (punto 13 Titolo II DM 22022006) 129 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio (punto 14 Titolo II DM

22022006) 130 44 Relazione tecnica attestante la conformitagrave alla normativa verticale degli impianti

di sollevamento 130 Disposizioni generali 130 Vano di corsa 131 Misure di protezione attiva 131 Vani di corsa per ascensori antincendio 131 Norme di esercizio 132

45 Descrizione dellrsquoattivitagrave 133 46 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 135 47 Determinazione dei profili di rischio dellrsquoattivitagrave 135 48 Misure adottate nella strategia antincendio 135 49 Progettazione dellrsquoesodo 137

- Compartimentazione 137 - Sistema di vie di esodo 137 - Dati di ingresso per la progettazione del sistema drsquoesodo 138 - Progettazione dellrsquoesodo 139 - Lunghezza drsquoesodo 139 - Calcolo della larghezza minima delle vie di esodo orizzontali 140 - Calcolo della larghezza minima delle vie di esodo verticali 140 - Calcolo della larghezza minima delle uscite finali 141

410 Vani degli ascensori 141 Conclusioni 143

5 Verifica dellrsquoidoneitagrave del sistema di esodo di uno stabilimento industriale con il

metodo dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio 145 51 Descrizione dellrsquoattivitagrave 146 52 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 148 53 Generalitagrave 148 54 Lo scenario drsquoincendio di progetto 150 55 Verifica delle condizioni di sicurezza delle persone durante la fase di esodo 153 56 Calcolo di RSET 157 57 Calcolo di ASET 158 Conclusioni 161

6 Stima della curva di variazione nel tempo della potenza termica rilasciata da un

incendio che si sviluppa allrsquointerno di un deposito di legno 163 61 Descrizione dellrsquoattivitagrave 164 62 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 166 63 Generalitagrave 166 64 Stima della curva di variazione nel tempo della potenza termica 167 Conclusioni 172

__________ 10

7 Determinazione della curva naturale drsquoincendio che si sviluppa allrsquointerno di un archivio cartaceo 173 71 Descrizione dellrsquoattivitagrave 174 72 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 175 73 Generalitagrave 176 74 Calcolo della curva naturale drsquoincendio nel deposito di carta con il modello

drsquoincendio numerico semplificato descritto con la curva parametrica temperatura-tempo indicata nellrsquoAppendice A della norma UNI EN 1991-1-2 (Eurocodice 1) 179

Conclusioni 186 8 Progettazione dellrsquoimpianto fisso di estinzione con idranti a servizio di uno

stabilimento adibito alla lavorazione del legno 187 81 Descrizione dellrsquoattivitagrave 188 82 Generalitagrave 188 83 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 189 84 Premessa 189 85 La progettazione della rete idrica antincendio 197

- Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito 199 - Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico favorito 202 - Condizioni di funzionamento della pompa 205 - Calcolo della capacitagrave effettiva minima del serbatoio a capacitagrave ridotta 209 - Calcolo della capacitagrave del serbatoio di carburante del motore diesel 209

Conclusioni 210 9 Progettazione di un sistema di evacuazione naturale di fumo e calore a servizio

di un capannone industriale adibito a deposito di materie plastiche 211 91 Descrizione dellrsquoattivitagrave 212 92 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 212 93 Generalitagrave 212 94 Procedimento indicato nella norma UNI 9494-1 214 95 Calcolo dellrsquoaltezza Y dal pavimento libera da fumo 216 96 Valutazione della durata convenzionale di sviluppo dellrsquoincendio 216 97 Individuazione del gruppo di dimensionamento 216 98 Calcolo del numero e della superficie utile totale drsquoapertura degli evacuatori

naturali di fumo e calore da installare per ogni compartimento individuato a soffitto 217

99 Verifica del valore della superficie totale corretta per lrsquoafflusso di aria fresca 219 Conclusioni 220

10 Valutazione della resistenza al fuoco di un elemento strutturale portante in

acciaio presente in un deposito di combustibili vari 221 101 Descrizione dellrsquoattivitagrave 222 102 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 222 103 Valutazione analitica della resistenza al fuoco 223 Conclusioni 232

__________ 11

11 Valutazione della resistenza al fuoco di un elemento strutturale portante realizzato in calcestruzzo armato precompresso presente in un edificio monopiano adibito a palestra 233 111 Descrizione dellrsquoattivitagrave 234 112 Generalitagrave 235 113 Valutazione tabellare 235 114 Valutazione analitica 236

- Caratteristiche di resistenza dei materiali 237 - Scambio di calore dellrsquoelemento strutturale con lrsquoambiente 238 - Proprietagrave dei materiali 239 - Determinazione dellrsquoazione di progetto 242 - Variazione della temperatura nella sezione maggiormente sollecitata del

tegolo esposto alla curva nominale drsquoincendio standard 244 - Verifica della capacitagrave portante dellrsquoelemento strutturale portante della palestra

soggetto a flessione dopo 90 min di esposizione alla curva nominale drsquoincendio standard 246

- Dominio di rottura 249 Conclusioni 250

12 Realizzazione di unrsquoautorimessa condominiale e dellrsquoimpianto termico al

servizio di un edificio di civile abitazione 251 121 Descrizione dellrsquoattivitagrave 252 122 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 254 123 Relazione tecnica di progetto relativa allrsquoautorimessa 254

- Definizioni 254 - Generalitagrave 254 - Isolamento 255 - Altezza dei piani 255 - Superficie specifica di parcamento 255 - Strutture dei locali 255 - Comunicazioni 255 - Sezionamenti 256 - Accessi allrsquoautorimessa 256 - Pavimenti 256 - Ventilazione 256 - Misure per lo sfollamento delle persone 257 - Impianti tecnologici 258 - Mezzi ed impianti di protezione ed estinzione degli incendi 259 - Servizi annessi 259 - Norme di esercizio 260

124 Relazione tecnica di progetto relativa alla centrale termica 260 - Definizioni 260 - Caratteristiche costruttive 260 - Impianto interno di adduzione del gas 262 - Impianto elettrico 264 - Mezzi di estinzione degli incendi 264 - Segnaletica di sicurezza 264

__________ 12

13 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di una palestra di nuova realizzazione 265 131 Descrizione dellrsquoattivitagrave 266 132 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 267 133 Relazione tecnica di progetto della palestra 267

- Classificazione 267 - Scelta dellrsquoarea ed ubicazione 268 - Accesso allrsquoarea 268 - Caratteristiche costruttive 269 - Reazione al fuoco dei materiali 269 - Sistema di vie di uscita 269 - Ascensori e montacarichi 270 - Depositi 271 - Impianti di riscaldamento e condizionamento 271 - Impianti elettrici 271 - Impianto di allarme 272 - Mezzi ed impianti di protezione ed estinzione degli incendi 272 - Segnaletica di sicurezza 272 - Norme di esercizio 273

14 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un locale esistente da

adibire a sala concerti trattenimenti e attrazioni varie 275 141 Descrizione dellrsquoattivitagrave 276 142 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 278 143 Relazione tecnica di progetto relativa al locale di pubblico spettacolo 278

- Classificazione 278 - Ubicazione 279 - Separazioni e comunicazioni 279 - Resistenza al fuoco delle strutture 279 - Reazione al fuoco dei materiali 280 - Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala 281 - Misure per lrsquoesodo del pubblico 281 - Gestione della scena 284 - Aree ed impianti a rischio specifico 284 - Sistema di allarme rilevazione e segnalazione automatica degli incendi 286 - Mezzi e impianti di estinzione degli incendi 286 - Segnaletica di sicurezza 287 - Gestione della sicurezza 287 - Informazione e formazione del personale 288 - Istruzioni di sicurezza 288 - Piano di sicurezza antincendio 288 - Registro della sicurezza antincendio 289

15 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un edificio adibito ad attivitagrave

commerciale con cambio di destinazione drsquouso e contestuale richiesta di deroga 291 151 Descrizione dellrsquoattivitagrave 292 152 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 296 153 Relazione tecnica di progetto relativa al locale commerciale 296

- Ubicazione 296 - Caratteristiche costruttive 297 - Reazione al fuoco 297

__________ 13

- Compartimentazione 297 - Scale 297 - Ascensori scale e rampe mobili 298 - Misure per il dimensionamento delle vie di esodo 298 - Lunghezza dei percorsi di esodo 299 - Sistemi di vie di esodo 299 - Caratteristiche delle vie di esodo 299 - Larghezza totale delle vie di esodo 300 - Sistemi di apertura delle porte e di eventuali infissi 301 - Sistemi di controllo fumi 302 - Aree ed impianti a rischio specifico 302 - Impianti elettrici 303 - Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi 304 - Impianto di rivelazione segnalazione e allarme incendio 306 - Sistemi di diffusione sonora 306 - Segnaletica di sicurezza 307 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio 307

154 Procedimento di deroga 307 - Individuazione delle misure equivalenti atte a compensare lrsquoaumento di rischio

dovuto allrsquoimpossibilitagrave di poter rispettare integralmente il DM 27072010 308 APPENDICE

Decreto Ministero Interno 3 agosto 2015 309 Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139

Decreto Presidente Repubblica 1deg agosto 2011 n 151 540 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi a norma dellrsquoarticolo 49 comma 4-quater del decreto-legge 31 maggio 2010 n 78 convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010 n 122

Decreto Ministero Interno 7 agosto 2012 567 Disposizioni relative alle modalitagrave di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla documentazione da allegare ai sensi dellrsquoarticolo 2 comma 7 del decreto del Presidente della Repubblica 1deg agosto 2011 n 151

Tabelle 601

Grafici 607

__________ 14

ELENCO DEI SIMBOLI

LETTERE LATINE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

A Superficie lorda del piano del compartimento m2

Aa Superficie utile di apertura di un evacuatore naturale di fumo e calore m2

Af Superficie lorda del pavimento del compartimento m2

Ap Area complessiva delle armature di acciaio da pretensione cm2

As Superficie di un compartimento a soffitto m2

At Superficie totale di un compartimento m2

Av Area totale delle aperture verticali di ventilazione presenti in un

compartimento o in un localem2

AV Fattore di sezione di un elemento strutturale di acciaio m-1

Cz Coefficiente di correzione per la determinazione della superficie

corretta della superficie di afflusso dellrsquoaria fresca

D Diametro di una tubazione di acciaio mm

EA Energia termica rilasciata da un incendio fino allrsquoinizio della fase di incendio stazionario

kJ

Esoglia Soglia di irraggiamento termico dellrsquoincendio su un bersaglio kWm2

Fc Risultante delle tensioni di compressione agenti su un elemento

strutturalekN

Ffid Effetto dellrsquoazione di progetto in caso drsquoincendio su un elemento

strutturale

Ft Risultante delle tensioni di trazione agenti su un elemento strutturale kN

G Fattore adimensionale che considera le pareti e le aperture di ventilazione presenti in un compartimento

GK Valore caratteristico delle azioni permanenti agenti su un elemento strutturale

H Potere calorifico inferiore di un materiale combustibile MJkg

Les Massima lunghezza di esodo di riferimento m

Lesd Massima lunghezza di esodo m

LF Larghezza minima dellrsquouscita finale mm

LO Larghezza minima delle vie di esodo orizzontali mm

LU Larghezza unitaria della via di esodo in funzione del profilo rischio Rvita di riferimento

mmpersona

LV Larghezza minima delle vie di esodo verticali mm

MC Momento flettente di progetto agente su un elemento strutturale nella progettazione con il metodo agli stati limite

kNmiddotm

__________ 15

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

MG Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni permanenti

kNmiddotm

MQ Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni variabili

kNmiddotm

Mu Momento flettente resistente allo stato limite ultimo collasso di un

elemento strutturale kNmiddotm

N Potenza elettrica assorbita da una pompa kW

O

Fattore di ventilazione m05

PS Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave sfavorito della rete idrica antincendio

kPa

PF Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave favorito

della rete idrica antincendio kPa

Q Portata termica kW

Q Portata di acqua lmin

QKi Valore caratteristico delle azioni variabili agenti su un elemento

strutturale

Rck Resistenza caratteristica cubica a compressione a ventotto giorni del

calcestruzzo Nmm2

Rambiente Profilo di rischio relativo alla tutela dellrsquoambiente

Rbeni Profilo di rischio relativo alla salvaguardia dei beni economici

Rfid0 Resistenza di progetto in caso drsquoincendio di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo calcolata allrsquoistante iniziale

Rvita Profilo di rischio relativo alla salvaguardia della vita umana

RHR Potenza termica rilasciata da un incendio kW

RHRmax Potenza termica massima rilasciata da un incendio in un

compartimento kW

S Superficie di aerazione naturale m2

SCT Superficie corretta totale delle aperture di afflusso dellrsquoaria fresca m2

Ssm Superficie utile minima delle aperture di smaltimento di fumo e calore drsquoemergenza

m2

SUTEFC Superficie utile totale di apertura degli evacuatori naturali di fumo e calore installati in un compartimento

m2

SUT Superficie utile totale di evacuazione del fumo m2

Tg Temperatura dei gas di combustione degC

Tcr Temperatura critica di un elemento strutturale di acciaio degC

Tm

Temperatura della superficie di un elemento strutturale degC

Vv Capacitagrave effettiva del serbatoio a capacitagrave ridotta m3

Wxplast Modulo di resistenza plastico a flessione di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo cm3

Y Altezza dallo strato libero da fumo m

__________ 16

LETTERE LATINE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

a Distanza dellrsquoasse di unrsquoarmatura di acciaio di un elemento strutturale

dalla superficie piugrave vicina esposta al fuoco mm

b

Inerzia termica delle pareti che delimitano un compartimento J(m2middots05middotdegC)

bw Larghezza drsquoanima di travi a sezione variabile cm

ca Calore specifico a pressione costante dellrsquoacciaio kJ(kgmiddotdegC)

cp Calore specifico a pressione costante di un materiale kJ(kgmiddotdegC)

(dTdt)rif Velocitagrave di decremento nel tempo della temperatura durante la fase di

decadimento di un incendio allrsquointerno di un compartimento degCmin

di Distanza di separazione m

di Distanza di unrsquoarmatura di acciaio dal lembo superiore compresso di

un elemento strutturale in calcestruzzo armato cm

fcd Resistenza di calcolo cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fck Resistenza caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fctk Resistenza caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo Nmm2

fp(1)k Resistenza caratteristica allo snervamento dellrsquoacciaio da pretensione

allrsquo1 di deformazione totale Nmm2

fpd Resistenza di calcolo dellrsquoacciaio da pretensione Nmm2

fy Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a

caldo a temperatura ambiente Nmm2

fyT Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a caldo alla temperatura T

Nmm2

g Accelerazione di gravitagrave ms2

g Massa di un materiale combustibile kg

heq Altezza equivalente delle aperture verticali di ventilazione presenti in

un compartimento m

hi

Braccio della coppia interna cm

hS

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente sfavorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

hF

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente favorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

kc Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo

__________ 17

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

kct Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo

kp

Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza caratteristica allo snervamento allrsquo1 di deformazione totale di un

acciaio da pretensione

ksh Fattore di correzione relativo allrsquoeffetto ombra per elementi strutturali

di acciaio

kyT Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica allo snervamento di un acciaio laminato a caldo

m Fattore di partecipazione alla combustione di un combustibile

no Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo

orizzontale

nv Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo verticale

pi Percentuale di foratura dellrsquoi-ma piastra radiante

qf Carico drsquoincendio specifico di un compartimento antincendio MJm2

qfd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie del

pavimento di un compartimento MJm2

qtd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie totale di

un compartimento antincendio MJm2

t Tempo s

t

Tempo fittizio h

ta Tempo di allarme generale s

tA Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata raggiunge il valore massimo ed inizia la

fase di incendio stazionario s

tB Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento termina la fase di incendio stazionario

s

tC Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata si annulla

s

tdet Tempo di rivelazione di un incendio s

tpre Tempo di attivitagrave pre-movimento delle persone s

ttra Tempo di movimento delle persone s

t Tempo impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di

1000 kW s

tmax Tempo necessario allrsquoincendio per raggiungere in un compartimento

la temperatura massima h

u Velocitagrave dellrsquoacqua nella tubazione di una rete idrica antincendio ms

__________ 18

LETTERE GRECHE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Pdistr Perdite di carico distribuite in una rete idrica antincendio Pa

PtSomma delle perdite di carico distribuite e localizzate

in una rete idrica antincendio Pa

t Intervallo di tempo s

T Variazione di temperatura degC

Fattore di configurazione

Fattore di limitazione della partecipazione alla combustione

di un materiale combustibile

2i Coefficiente parziale relativo allrsquoazione variabile dominante

per combinazione dei carichi per azione eccezionale

Ad (t)Effetto delle azioni indirette di progetto causate

dallrsquoesposizione a un incendio

LETTERE GRECHE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Costante che regola lrsquoaumento di potenza termica rilasciata da un

incendio nella fase di crescita kWs2

i Coefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

c Coefficiente di scambio di calore per convenzione W(m2middotdegC)

r Coefficiente di scambio di calore per irraggiamento W(m2middotdegC)

iCoefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

Velocitagrave caratteristica prevalente di crescita dellrsquoincendio riferita al

tempo t in secondi impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di 1000 kW

m Fattore relativo a una misura antincendio aggiuntiva

nFattore che tiene conto delle differenti misure antincendio di un

compartimento

occCaratteristiche prevalenti degli occupanti che si trovano in un

compartimento

q1 Fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione al tipo

di attivitagrave svolta in un compartimento antincendio

__________ 19

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

q2 Fattore di rischio incendio che considera lrsquoattivitagrave svolta in un

compartimento antincendio

resEmissivitagrave risultante fra i gas caldi di combustione e un elemento

strutturale

cfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica del

calcestruzzo in caso drsquoincendio

sfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica allo

snervamento dellrsquoacciaio da pretensione allrsquo1 di deformazione totale in caso drsquoincendio

GA Coefficiente parziale di sicurezza per le azioni permanenti per

combinazione dei carichi per azione eccezionale

Coefficiente di sicurezza

Rendimento di una pompa

Conduttivitagrave termica di un materiale W(mmiddotdegC)

0 Grado di utilizzazione dellrsquoacciaio

Densitagrave di un materiale kgm3

a Densitagrave dellrsquoaria ambiente kgm3

__________ 20

ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

Art Articolo

Artt Articoli

ASET Available Safe Escape Time (Tempo disponibile per lrsquoesodo)

B60060 Evacuatore naturale di fumo e calore resistente ad una temperatura

di 600 degC per 60 min

BFRL Building and Fire Research Laboratory

CE Marcatura di qualitagrave della Comunitagrave Europea

CEI Comitato Elettrotecnico Italiano

Circ Circolare

DCPREV Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica

DLgs Decreto legislativo

DM Decreto ministeriale

DPR Decreto del Presidente della Repubblica

E Tenuta al fumo ed ai gas caldi di combustione

EI Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed Isolamento termico

EI-Sa Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed isolamento termico

e ai fumi freddi

ENFC Evacuatore naturale di fumo e calore

EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione

FDS Fire Dynamics Simulator

GSA Gestione Sicurezza Antincendio

H2O Acqua

IRAI Impianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio

ISO International Organization for Standardization

(Organizzazione Internazionale di Standardizzazione)

ISOTR Rapporto Tecnico emanato dallrsquoOrganizzazione Internazionale di

Standardizzazione

ISOTS Specificazione Tecnica emanata dallrsquoOrganizzazione Internazionale

di Standardizzazione

Lett Circ Lettera Circolare

NIST National Institute for Standards and Technology del Dipartimento

del Commercio degli Stati Uniti drsquoAmerica

NPSH Altezza netta assoluta di carico allrsquoaspirazione

Prot Protocollo

__________ 21

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

REI Elemento strutturale o prodotto da costruzione Capacitagrave portante - Tenuta al fumo e gas caldi di combustione-Isolamento termico

RSET Required Safe Escape Time (Tempo richiesto per lrsquoesodo)

S Tenuta al fumo e passaggio dei gas a temperatura ambiente

SEa Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza

permanentemente aperta

SEd

Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza provvista di elemento di chiusura non permanente ad apertura comandata da

posizione non protetta

SENFC Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore

UE Unione Europea

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione

UNI CENTS Specificazione Tecnica emanata dal Comitato Europeo di Normazione

che viene recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

UNI EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione che viene

recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

__________ 23

IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO DELLrsquoINTERNO 03082015 01 PREMESSA Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto del Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) rappresenta uno strumento flessibile che consente di individuare le misure atte a contrastare efficacemente il rischio incendio per quelle attivitagrave che sono soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 01082011 n 151 ldquoRegolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendirdquo che sono state individuate allrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 e per le quali non sono state emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Le norme tecniche di prevenzione incendi del Codice si possono applicare sia alle attivitagrave di nuova realizzazione sia in caso di intervento su attivitagrave esistenti alla data del 18112015 di entrata in vigore Nel caso di attivitagrave esistenti il Codice avragrave unrsquoapplicazione limitata alla parte interessata dallrsquointervento o allrsquointera attivitagrave a seconda che le misure di sicurezza antincendio esistenti nella restante parte non interessata dallrsquointervento risultino a giudizio del Progettista rispettivamente compatibili o incompatibili con la ristrutturazione o con lrsquoampliamento da realizzare Le indicazioni fornite dal Codice costituiscono un utile riferimento per la progettazione realizzazione ed esercizio anche di quelle attivitagrave indicate nellrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 che perograve non raggiungono i limiti previsti per essere assoggettate ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Il legislatore ha ravvisato la necessitagrave di semplificare e razionalizzare lrsquoattuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso lrsquointroduzione di un unico testo organico e sistematico di disposizioni applicabili a molte delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi Lrsquoambito di applicazione risulta pertanto di preminente carattere orizzontale sono state individuate altresigrave delle regole puntuali riferite alle aree a rischio specifico alle aree a rischio per atmosfere esplosive e ai vani degli ascensori Lrsquoallegato tecnico del Codice egrave suddiviso in quattro sezioni

Sezione G - Generalitagrave essa contiene i principi fondamentali per la progettazione della sicurezza antincendio applicabili indistintamente alle diverse attivitagrave

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 24

Sezione S - Strategia antincendio essa individua le misure antincendio di prevenzione protezione e gestionali applicabili alle diverse attivitagrave per definire la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio

Sezione V - Regole tecniche verticali essa descrive le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attivitagrave o ad ambiti di esse le cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione ldquoStrategia antincendiordquo egrave prevista in futuro lrsquoimplementazione di tale sezione con le regole tecniche riferite ad ulteriori attivitagrave

Sezione M - Metodi essa indica le metodologie progettuali Tale ultima Sezione M del Codice riveste particolare importanza in quanto descrive specie nella prima parte il metodo per la regolare applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio che rappresenta il modello ispiratore principe delle soluzioni alternative in aggiunta a quelle conformi che possono essere ricercate dal professionista antincendio Lrsquoattuazione dei principi della Fire Safety Engineering potragrave condurre

a alla verifica degli obiettivi di mantenimento della capacitagrave portante in caso drsquoincendio mediante lrsquoutilizzo solamente di curve naturali drsquoincendio rappresentative del fenomeno incendio ldquoragionevolmente credibilerdquo che puograve generarsi in funzione delle caratteristiche del combustibile e di quelle dellrsquoedificio allrsquointerno del quale si sviluppa la combustione quindi in determinati casi non ci saragrave piugrave bisogno di impiegare la procedura che determina la classe di resistenza al fuoco

b alla selezione degli scenari drsquoincendio di progetto che consentono di valutare quantitativamente anche il raggiungimento del fondamentale obiettivo di salvaguardia della vita umana attraverso la puntuale valutazione del tempo disponibile per lrsquoesodo (ASET acronimo di Available Safe Escape Time) e del tempo richiesto per lrsquoesodo (RSET acronimo di Required Safe Escape Time) in tale importante verifica che dovragrave essere eseguita secondo le indicazioni fornite nel Capitolo M3 del Codice saragrave applicato il modello piugrave severo fra quelli previsti per i gas tossici per i gas irritanti per il calore e per lrsquooscuramento della visibilitagrave da fumo

c alla valutazione quantitativa dellrsquoeffetto che si riscontra nei valori della potenza termica rilasciata nel tempo a seguito dellrsquointervento dei sistemi automatici di controllo dellrsquoincendio (sprinkler) o di completa estinzione dellrsquoincendio ad acqua (sprinkler di tipo ESFR acronimo di Early Suppression Fast Response) o water mist o a gas inerte

Fra le varie novitagrave introdotte dal Codice vi sono anche degli aspetti di carattere procedurale che integrano il quadro normativo esistente e rappresentano una evoluzione rispetto alle disposizioni di carattere esclusivamente amministrativo contenute nel DPR 1512011 Il Codice infatti mediante lrsquoutilizzo di un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali ha previsto diverse soluzioni progettuali che possono consentire un notevole risparmio di risorse di tempo e di denaro nella trattazione e nella definizione delle misure da adottare nello specifico procedimento di prevenzione incendi in grado di soddisfare le prestazioni richieste

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 25

per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio che di seguito si indicano

1 Soluzione conforme di immediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento del livello di prestazione attribuito tale soluzione di natura prescrittiva non richiede quindi ulteriori valutazioni tecniche (ad esempio ldquoLa lunghezza del corridoio cieco non puograve superare 15 mrdquo)

2 Soluzione alternativa che egrave diversa e piugrave flessibile della soluzione conforme Il professionista antincendio deve dimostrare mediante soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazioni tecniche il raggiungimento dello specifico livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi dal Codice (ad esempio qualora la distanza di separazione sia inferiore ai valori prescritti si deve dimostrare che comunque essa non comporta un livello di irraggiamento termico maggiore di un determinato valore massimo ammissibile)

3 Soluzione in deroga che rappresenta la soluzione progettuale per la quale occorre attivare la procedura indicata nellrsquoart 7 del DPR 1512011 in tale caso bisogneragrave dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio previsti nel paragrafo G27 del Codice

Il tutto egrave riepilogato nello schema di Figura 01

Figura 01 - Schema logico dellrsquoapproccio progettuale previsto dal

Codice di prevenzione incendi

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 26

02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

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31

ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

__________

32

11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

__________

33

Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

Pagine non disponibili in anteprima

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Esempio 1

__________

44

16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

__________

45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

__________

46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

__________

47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

__________

100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

__________

200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Ci sono piugrave cose in cielo e in terra Orazio di quante ne sogni la tua filosofia William Shakespeare ldquoAmletordquo

copy Copyright Legislazione Tecnica 2015 La riproduzione lrsquoadattamento totale o parziale la riproduzione con qualsiasi mezzo noncheacute la memorizzazione elettronica sono riservati per tutti i paesi Finito di stampare nel mese di ottobre 2015 da LITOGRAF TODI Srl ndash Todi (PG) Legislazione Tecnica SrL 00144 Roma Via dellrsquoArchitettura 16 Servizio Clienti Tel 065921743 - Fax 065921068 servizioclientilegislazionetecnicait Portale informativo wwwlegislazionetecnicait Shop ltshoplegislazionetecnicait

I contenuti e le soluzioni tecniche proposte sono espressioni dellrsquoesperienza maturata nel corso degli anni dagli Autori Esse possono quindi soltanto essere fatte proprie dal lettore o semplicemente rigettate ed hanno lrsquointento di indirizzare e supportare il progettista nella scelta della soluzione che maggiormente si adatta alla situazione oggetto di analisi Rimane pertanto a carico del progettista la selezione della soluzione da adottare e le conseguenti analisi e dimensionamenti delle strutture e dei componenti Il lettore utilizza il contenuto del testo a proprio rischio ritenendo indenne lrsquoEditore e gli Autori da qualsiasi pretesa risarcitoria

Antonio La Malfa

Il Dott Ing Antonio La Malfa Dirigente Superiore del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco da molto tempo tratta le problematiche connesse allrsquoapplicazione dellrsquoinnovativo approccio ingegneristico nel settore della sicurezza antincendio che specie negli ultimi anni hanno riscosso un notevole interesse fra i professionisti antincendio Si egrave sempre occupato delle tematiche riguardanti la ricerca delle cause drsquoincendio noncheacute degli accorgimenti da attuare in fase progettuale per prevenire e proteggere una attivitagrave dai danni derivanti dallrsquoinsorgere di un incendio anche tramite lrsquoesecuzione di approfondite indagini sperimentali mirate ad accertare la qualitagrave e lrsquoidoneitagrave dei prodotti che sovente sono utilizzati nelle attivitagrave a rischio drsquoincendio Componente di commissioni nazionali ed internazionali di normazione nel campo della prevenzione incendi e relatore in numerosi convegni nazionali ed internazionali sulla sicurezza antincendio e sulla relativa organizzazione e gestione delle emergenze negli ambienti civili industriali ed artigianali Componente dellrsquoOsservatorio nazionale per lrsquoapproccio ingegneristico alla sicurezza antincendio istituito presso il Ministero dellrsquoInterno Ha partecipato ai lavori di stesura della Sezione M del Codice di prevenzione incendi che tratta i metodi di applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio nellrsquoattivitagrave di prevenzione incendi Ha effettuato attivitagrave di docenza nel settore della sicurezza antincendio presso

mdash la Scuola di Specializzazione in Sicurezza e Protezione Industriale presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Roma ldquoLa Sapienzardquo

mdash il Politecnico di Bari mdash lrsquoUniversitagrave degli Studi di Parma mdash lrsquoUniversitagrave degli Studi di Genova mdash lrsquoUniversitagrave degli Studi di Perugia mdash lrsquoUniversitagrave degli Studi di Ferrara mdash lrsquoUniversitagrave Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza mdash amministrazioni statali mdash svariati Ordini e Collegi professionali

Ha svolto attivitagrave di consulenza presso la Camera dei Deputati Egrave Autore dei due libri ldquoApproccio ingegneristico alla sicurezza antincendiordquo e ldquoPrevenzione incendi - Problemi pratici risolti - Approccio ingegneristicordquo che trattano in modo approfondito con una impostazione pratica che prevede la soluzione di svariati esempi di calcolo gli argomenti di prevenzione incendi anche attraverso lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio ingegneristico Ha pubblicato numerosi articoli sulla sicurezza antincendio su riviste specializzate fra le quali la prestigiosa rivista scientifica americana ldquoJournal of Fire Sciencesrdquo considerata fra quelle a piugrave elevata diffusione internazionale Egrave stato Dirigente dei Comandi di Cremona Parma Reggio Calabria e Bologna Attualmente svolge la funzione di Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Genova Salvatore La Malfa

Il Dott Ing Salvatore La Malfa si egrave laureato presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Parma preparando la tesi di laurea sullrsquoargomento ldquoSimulazione numerica dellrsquoevento incendio e analisi di rischio incendio per un ambiente industrialerdquo Egli ha frequentato con esito positivo sia il corso di specializzazione in prevenzione incendi previsto dal DLgs 1392006 sia il corso nazionale di aggiornamento patrocinato dal Ministero dellrsquoInterno ndash Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile ldquoProblematiche di prevenzione incendi e di ingegneria della sicurezza antincendiordquo

Egrave relatore in convegni nazionali riguardanti le tematiche di prevenzione incendi e di attuazione dellrsquoapproccio ingegneristico alla sicurezza antincendio Egrave docente in corsi di aggiornamento sulla prevenzione incendi rivolti a professionisti antincendio che hanno giagrave frequentato i corsi di specializzazione previsti dal DLgs 1392006 e dal DM 05082011 Effettua attivitagrave di consulenza e progettazione nel settore della prevenzione incendi e dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio per importanti aziende di rilevanza nazionale e internazionale Ha svolto attivitagrave di tutorato presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Parma per la materia di insegnamento ldquoTermofluidodinamica applicata alla progettazione antincendiordquo Egrave Autore unitamente allrsquoIng Antonio La Malfa dei due libri ldquoPrevenzione incendi ndash Problemi pratici risolti - Approccio ingegneristicordquo e ldquoApproccio ingegneristico alla sicurezza antincendiordquo Vasco Vanzini

lrsquoIng Vasco Vanzini si egrave laureato presso lrsquoUniversitagrave ldquoLa Sapienzardquo di Roma nel 2011 in Ingegneria della Sicurezza e Protezione Civile con tesi di laurea sullrsquoargomento ldquoValutazione quantitativa del Rischio e modellazione di calcolo avanzata in edifici per uffici di notevole altezzardquo e da allora si egrave sempre occupato delle problematiche connesse ai nuovi approcci alla ldquoSicurezza antincendiordquo Funzionario Tecnico Esperto del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dal 1988 ha svolto la sua attivitagrave dapprima presso il Comando di Milano dove ha avuto modo di arricchire la sua esperienza in particolar modo affrontando le tematiche connesse alla prevenzione incendi e al soccorso tecnico urgente in modo diretto e pratico e poi presso il Comando di Bologna Titolare delle Commissioni per le Materie Esplodenti Oli minerali Distributori carburanti e Gas Tossici componente delle Commissioni Provinciali e Comunali di Pubblico Spettacolo membro delle commissioni drsquoesame per lrsquoabilitazione alla professione di Fochino e per lrsquoabilitazione allrsquouso dei gas tossici Partecipa alle Conferenze dei Servizi e ai tavoli tecnici presso la Prefettura in occasione di ritrovamenti di ordigni bellici gestione delle emergenze di varia natura pianificazioni di emergenza delle grandi opere infrastrutturali e delle Dighe Partecipa alle esercitazioni di Difesa Civile Collaudatore esperto per la Provincia di Bologna Componente di gruppi di lavoro Componente di Commissioni di aggiudicazione appalti Docente ed esaminatore in attivitagrave di formazione Legge 8108 e Prevenzione Incendi Relatore in convegni nazionali inerenti la prevenzione incendi e il Codice Autore di numerosi articoli di carattere tecnico e scientifico su progettazione antincendio fire safety engineering vie di esodo gestione della sicurezza case history Roberto La Malfa

Il Dott Roberto La Malfa egrave Patrocinatore Legale e svolge lrsquoattivitagrave professionale in prevalenza nei settori del diritto civile diritto amministrativo diritto penale e diritto commerciale Egrave particolarmente esperto nel settore legislativo della sicurezza nei luoghi di lavoro per lrsquoapplicazione delle disposizioni stabilite dal DLgs 812008 e soprattutto nel campo della prevenzione incendi dove tratta nelle varie attivitagrave a rischio drsquoincendio le problematiche riguardanti lrsquoindividuazione delle varie procedure di polizia amministrativa e giudiziaria da adottare Egli inoltre tratta anche le specifiche procedure riferite al decreto legislativo 20121994 n 758 specie in presenza di illeciti penali commessi dai responsabili delle attivitagrave a rischio nel settore della prevenzione incendi Egrave Collaboratore degli Autori dei due libri ldquoApproccio ingegneristico alla sicurezza antincendiordquo e ldquoPrevenzione incendi - Problemi pratici risolti - Approccio ingegneristicordquo

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PREFAZIONE

Il rapido e continuo progresso tecnologico dei sistemi produttivi che si egrave verificato negli ultimi anni impone di dedicare sempre maggiore attenzione alle problematiche inerenti la sicurezza Il professionista antincendio grazie anche allrsquoimpegno profuso nella frequenza ai corsi di aggiornamento previsti tratta oggi piugrave che mai con elevata competenza e senso critico i vari procedimenti di prevenzione incendi Con lrsquoemanazione del DPR 1512011 si era inteso coniugare nel settore della prevenzione incendi lrsquoesigenza primaria di tutela della pubblica incolumitagrave funzione di preminente interesse pubblico con i principi generali dellrsquoattivitagrave amministrativa economicitagrave efficacia imparzialitagrave pubblicitagrave e trasparenza individuati dalla legge 07081990 n 241 ldquoLegge sul procedimento amministrativordquo La necessitagrave di semplificazione degli atti amministrativi e lrsquoesigenza di assicurare tempi rapidi per lrsquoavvio delle attivitagrave produttive senza ridurre nel contempo il livello di sicurezza previsto ha comportato la possibilitagrave di trasferire secondo il principio di sussidiarietagrave parte dei controlli che venivano effettuati dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai professionisti antincendio esperti del settore che sono ora tenuti ad asseverare la conformitagrave delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi ai requisiti di sicurezza antincendio Il decreto del Ministro dellrsquoInterno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo pubblicato nel Supplemento Ordinario alla GU n 192 del 20082015 meglio noto come Codice di prevenzione incendi egrave uno strumento flessibile che consente adesso al professionista antincendio di individuare al meglio le misure atte a contrastare il rischio incendio Il professionista antincendio ha ora pertanto la possibilitagrave prevista dal Codice di percorrere liberamente soluzioni progettuali alternative a quelle conformi che sono puntualmente descritte nelle sezioni S ldquoStrategia antincendiordquo individuata dal Codice Egrave proprio per lrsquoelevato grado di preparazione tecnica richiesto ai professionisti antincendio chiamati ora a trattare le problematiche di prevenzione incendi che nel Codice sono stati previsti strumenti alternativi che possono essere individuati solamente da quanti hanno specifiche ed approfondite conoscenze Il testo del Codice pur essendo organico e compatto non si presta perograve ad una lettura rapida in quanto risulta piuttosto articolato e complesso Il Codice integra il quadro normativo vigente e si puograve applicare alla progettazione realizzazione e allrsquoesercizio delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi ai sensi del DPR 01082011 n 151 per le quali non sono state ancora emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Per il professionista antincendio districarsi allrsquointerno delle diverse opportunitagrave offerte dalla normativa per lrsquoindividuazione della migliore soluzione alle varie problematiche di prevenzione incendi possibili egrave sicuramente complesso La presente Opera quindi si prefigge il principale obiettivo di rendere maggiormente comprensibili le disposizioni e le relative procedure di attuazione contemplate dal

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Codice enfatizzando le novitagrave piugrave significative che sono state introdotte inoltre per completezza sono stati anche esaminati dei casi riguardanti alcune attivitagrave dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi che il professionista antincendio incontra sovente nella pratica quotidiana Il lettore troveragrave nel libro una serie di mirati esempi pratici applicati a casi realistici che frequentemente si riscontrano nellrsquoattivitagrave di prevenzione incendi che lo agevoleranno nellrsquoindividuazione e nellrsquoapplicazione delle varie misure di sicurezza antincendio che il Responsabile dellrsquoattivitagrave deve adottare in modo da dare le migliori soluzioni alle varie tematiche cui si riferiscono i procedimenti di prevenzione incendi

Gli Autori

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INDICE

Elenco dei simboli 14 Elenco delle abbreviazioni 20

0 Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno

03082015 23 01 Premessa 23 02 Dallrsquoapproccio prescrittivo a quello prestazionale 26 03 La procedura prevista dal Codice di prevenzione incendi per lrsquoindividuazione delle

varie misure antincendio 28 04 Guida alla lettura degli esempi 29

1 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un capannone industriale

adibito a deposito di materiali combustibili e infiammabili vari secondo il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro Interno 03082015 31 11 Descrizione dellrsquoattivitagrave 32 12 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 35 13 Determinazione dei profili di rischio dellrsquoattivitagrave 35 14 Reazione al fuoco 37 15 Resistenza al fuoco 37

- Procedimento per il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto 39 16 Compartimentazione 44 17 Esodo 46 18 Gestione della sicurezza antincendio 52 19 Controllo dellrsquoincendio 54 110 Rivelazione ed allarme 58 111 Controllo di fumo e calore 61 112 Operativitagrave antincendio 63 113 Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio 65 114 Valutazione del rischio di esplosione 66 Conclusioni 67

2 Realizzazione di un nuovo magazzino con struttura autoportante in acciaio

adibito a deposito di materie plastiche e progettazione del relativo locale gruppo elettrogeno e di un locale trasformatori 69 21 Descrizione dellrsquoattivitagrave 70 22 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 73 23 Determinazione dei profili di rischio dellrsquoattivitagrave 74 24 Reazione al fuoco 74 25 Resistenza al fuoco 74 26 Compartimentazione 76

- Procedura per la determinazione tabellare della distanza di separazione in spazio a cielo libero al fine di limitare la propagazione dellrsquoincendio tra ambiti della stessa attivitagrave o tra attivitagrave diverse 76

27 Esodo 79 28 Gestione della sicurezza antincendio 79 29 Controllo dellrsquoincendio 81

__________ 8

210 Rivelazione ed allarme 85 211 Controllo di fumi e calore 86 212 Operativitagrave antincendio 88 213 Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio 89

- Cabina di trasformazione 90 - Gruppo elettrogeno 95 - Serbatoio di deposito 97

Conclusioni 98

3 Realizzazione di un asilo nido con solaio in legno Progettazione di un locale cucina e di un impianto fotovoltaico 99 31 Descrizione dellrsquoattivitagrave 100 32 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 101 33 Relazione tecnica di progetto 101

- Disposizioni comuni 101 - Classificazione 101 - Ubicazione 102 - Caratteristiche costruttive 102 - Reazione al fuoco dei materiali 104 - Scale 106 - Misure per il dimensionamento del sistema di esodo 106 - Aree ed impianti a rischio specifico 109 - Servizi tecnologici 109 - Aree a rischio specifico 113 - Impianti elettrici 113 - Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi 114 - Impianti di rivelazione e di segnalazione di allarme incendio 116 - Smaltimento fumo e calore 116 - Segnaletica di sicurezza 116 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio 117 - Informazione e formazione antincendio 118

4 Realizzazione di un edificio per uffici e dei relativi vani di sollevamento

(ascensori) secondo le specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Verifica del sistema di esodo con il Codice di prevenzione incendi 119 41 Descrizione dellrsquoattivitagrave 120 42 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 122 43 Relazione tecnica attestante la rispondenza dellrsquoedificio adibito ad uffici al DM

22022006 122 - Classificazione 122 - Ubicazione (punto 3 Titolo II DM 22022006) 122 - Separazioni-Comunicazioni (punto 4 Titolo II DM 22022006) 123 - Resistenza al fuoco (punto 51 Titolo II DM 22022006) 123 - Reazione al fuoco (punto 52 Titolo II DM 22022006) 123 - Compartimentazione (punto 53 Titolo II DM 22022006) 124 - Misure per lrsquoevacuazione in caso di emergenza (punto 6 Titolo II DM

22022006) 124 - Aerazione (punto 7 Titolo II DM 22022006) 126 - Attivitagrave accessorie (punto 8 Titolo II DM 22022006) 126 - Servizi tecnologici (punto 9 Titolo II DM 22022006) 127

__________ 9

- Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi (punto 10 Titolo II DM 22022006) 128

- Impianti di rilevazione segnalazione e allarme (punto 11 Titolo II DM 22022006) 128

- Sistema di allarme (punto 12 Titolo II DM 22022006) 129 - Segnaletica di sicurezza (punto 13 Titolo II DM 22022006) 129 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio (punto 14 Titolo II DM

22022006) 130 44 Relazione tecnica attestante la conformitagrave alla normativa verticale degli impianti

di sollevamento 130 Disposizioni generali 130 Vano di corsa 131 Misure di protezione attiva 131 Vani di corsa per ascensori antincendio 131 Norme di esercizio 132

45 Descrizione dellrsquoattivitagrave 133 46 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 135 47 Determinazione dei profili di rischio dellrsquoattivitagrave 135 48 Misure adottate nella strategia antincendio 135 49 Progettazione dellrsquoesodo 137

- Compartimentazione 137 - Sistema di vie di esodo 137 - Dati di ingresso per la progettazione del sistema drsquoesodo 138 - Progettazione dellrsquoesodo 139 - Lunghezza drsquoesodo 139 - Calcolo della larghezza minima delle vie di esodo orizzontali 140 - Calcolo della larghezza minima delle vie di esodo verticali 140 - Calcolo della larghezza minima delle uscite finali 141

410 Vani degli ascensori 141 Conclusioni 143

5 Verifica dellrsquoidoneitagrave del sistema di esodo di uno stabilimento industriale con il

metodo dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio 145 51 Descrizione dellrsquoattivitagrave 146 52 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 148 53 Generalitagrave 148 54 Lo scenario drsquoincendio di progetto 150 55 Verifica delle condizioni di sicurezza delle persone durante la fase di esodo 153 56 Calcolo di RSET 157 57 Calcolo di ASET 158 Conclusioni 161

6 Stima della curva di variazione nel tempo della potenza termica rilasciata da un

incendio che si sviluppa allrsquointerno di un deposito di legno 163 61 Descrizione dellrsquoattivitagrave 164 62 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 166 63 Generalitagrave 166 64 Stima della curva di variazione nel tempo della potenza termica 167 Conclusioni 172

__________ 10

7 Determinazione della curva naturale drsquoincendio che si sviluppa allrsquointerno di un archivio cartaceo 173 71 Descrizione dellrsquoattivitagrave 174 72 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 175 73 Generalitagrave 176 74 Calcolo della curva naturale drsquoincendio nel deposito di carta con il modello

drsquoincendio numerico semplificato descritto con la curva parametrica temperatura-tempo indicata nellrsquoAppendice A della norma UNI EN 1991-1-2 (Eurocodice 1) 179

Conclusioni 186 8 Progettazione dellrsquoimpianto fisso di estinzione con idranti a servizio di uno

stabilimento adibito alla lavorazione del legno 187 81 Descrizione dellrsquoattivitagrave 188 82 Generalitagrave 188 83 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 189 84 Premessa 189 85 La progettazione della rete idrica antincendio 197

- Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito 199 - Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico favorito 202 - Condizioni di funzionamento della pompa 205 - Calcolo della capacitagrave effettiva minima del serbatoio a capacitagrave ridotta 209 - Calcolo della capacitagrave del serbatoio di carburante del motore diesel 209

Conclusioni 210 9 Progettazione di un sistema di evacuazione naturale di fumo e calore a servizio

di un capannone industriale adibito a deposito di materie plastiche 211 91 Descrizione dellrsquoattivitagrave 212 92 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 212 93 Generalitagrave 212 94 Procedimento indicato nella norma UNI 9494-1 214 95 Calcolo dellrsquoaltezza Y dal pavimento libera da fumo 216 96 Valutazione della durata convenzionale di sviluppo dellrsquoincendio 216 97 Individuazione del gruppo di dimensionamento 216 98 Calcolo del numero e della superficie utile totale drsquoapertura degli evacuatori

naturali di fumo e calore da installare per ogni compartimento individuato a soffitto 217

99 Verifica del valore della superficie totale corretta per lrsquoafflusso di aria fresca 219 Conclusioni 220

10 Valutazione della resistenza al fuoco di un elemento strutturale portante in

acciaio presente in un deposito di combustibili vari 221 101 Descrizione dellrsquoattivitagrave 222 102 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 222 103 Valutazione analitica della resistenza al fuoco 223 Conclusioni 232

__________ 11

11 Valutazione della resistenza al fuoco di un elemento strutturale portante realizzato in calcestruzzo armato precompresso presente in un edificio monopiano adibito a palestra 233 111 Descrizione dellrsquoattivitagrave 234 112 Generalitagrave 235 113 Valutazione tabellare 235 114 Valutazione analitica 236

- Caratteristiche di resistenza dei materiali 237 - Scambio di calore dellrsquoelemento strutturale con lrsquoambiente 238 - Proprietagrave dei materiali 239 - Determinazione dellrsquoazione di progetto 242 - Variazione della temperatura nella sezione maggiormente sollecitata del

tegolo esposto alla curva nominale drsquoincendio standard 244 - Verifica della capacitagrave portante dellrsquoelemento strutturale portante della palestra

soggetto a flessione dopo 90 min di esposizione alla curva nominale drsquoincendio standard 246

- Dominio di rottura 249 Conclusioni 250

12 Realizzazione di unrsquoautorimessa condominiale e dellrsquoimpianto termico al

servizio di un edificio di civile abitazione 251 121 Descrizione dellrsquoattivitagrave 252 122 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 254 123 Relazione tecnica di progetto relativa allrsquoautorimessa 254

- Definizioni 254 - Generalitagrave 254 - Isolamento 255 - Altezza dei piani 255 - Superficie specifica di parcamento 255 - Strutture dei locali 255 - Comunicazioni 255 - Sezionamenti 256 - Accessi allrsquoautorimessa 256 - Pavimenti 256 - Ventilazione 256 - Misure per lo sfollamento delle persone 257 - Impianti tecnologici 258 - Mezzi ed impianti di protezione ed estinzione degli incendi 259 - Servizi annessi 259 - Norme di esercizio 260

124 Relazione tecnica di progetto relativa alla centrale termica 260 - Definizioni 260 - Caratteristiche costruttive 260 - Impianto interno di adduzione del gas 262 - Impianto elettrico 264 - Mezzi di estinzione degli incendi 264 - Segnaletica di sicurezza 264

__________ 12

13 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di una palestra di nuova realizzazione 265 131 Descrizione dellrsquoattivitagrave 266 132 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 267 133 Relazione tecnica di progetto della palestra 267

- Classificazione 267 - Scelta dellrsquoarea ed ubicazione 268 - Accesso allrsquoarea 268 - Caratteristiche costruttive 269 - Reazione al fuoco dei materiali 269 - Sistema di vie di uscita 269 - Ascensori e montacarichi 270 - Depositi 271 - Impianti di riscaldamento e condizionamento 271 - Impianti elettrici 271 - Impianto di allarme 272 - Mezzi ed impianti di protezione ed estinzione degli incendi 272 - Segnaletica di sicurezza 272 - Norme di esercizio 273

14 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un locale esistente da

adibire a sala concerti trattenimenti e attrazioni varie 275 141 Descrizione dellrsquoattivitagrave 276 142 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 278 143 Relazione tecnica di progetto relativa al locale di pubblico spettacolo 278

- Classificazione 278 - Ubicazione 279 - Separazioni e comunicazioni 279 - Resistenza al fuoco delle strutture 279 - Reazione al fuoco dei materiali 280 - Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala 281 - Misure per lrsquoesodo del pubblico 281 - Gestione della scena 284 - Aree ed impianti a rischio specifico 284 - Sistema di allarme rilevazione e segnalazione automatica degli incendi 286 - Mezzi e impianti di estinzione degli incendi 286 - Segnaletica di sicurezza 287 - Gestione della sicurezza 287 - Informazione e formazione del personale 288 - Istruzioni di sicurezza 288 - Piano di sicurezza antincendio 288 - Registro della sicurezza antincendio 289

15 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un edificio adibito ad attivitagrave

commerciale con cambio di destinazione drsquouso e contestuale richiesta di deroga 291 151 Descrizione dellrsquoattivitagrave 292 152 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 296 153 Relazione tecnica di progetto relativa al locale commerciale 296

- Ubicazione 296 - Caratteristiche costruttive 297 - Reazione al fuoco 297

__________ 13

- Compartimentazione 297 - Scale 297 - Ascensori scale e rampe mobili 298 - Misure per il dimensionamento delle vie di esodo 298 - Lunghezza dei percorsi di esodo 299 - Sistemi di vie di esodo 299 - Caratteristiche delle vie di esodo 299 - Larghezza totale delle vie di esodo 300 - Sistemi di apertura delle porte e di eventuali infissi 301 - Sistemi di controllo fumi 302 - Aree ed impianti a rischio specifico 302 - Impianti elettrici 303 - Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi 304 - Impianto di rivelazione segnalazione e allarme incendio 306 - Sistemi di diffusione sonora 306 - Segnaletica di sicurezza 307 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio 307

154 Procedimento di deroga 307 - Individuazione delle misure equivalenti atte a compensare lrsquoaumento di rischio

dovuto allrsquoimpossibilitagrave di poter rispettare integralmente il DM 27072010 308 APPENDICE

Decreto Ministero Interno 3 agosto 2015 309 Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139

Decreto Presidente Repubblica 1deg agosto 2011 n 151 540 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi a norma dellrsquoarticolo 49 comma 4-quater del decreto-legge 31 maggio 2010 n 78 convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010 n 122

Decreto Ministero Interno 7 agosto 2012 567 Disposizioni relative alle modalitagrave di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla documentazione da allegare ai sensi dellrsquoarticolo 2 comma 7 del decreto del Presidente della Repubblica 1deg agosto 2011 n 151

Tabelle 601

Grafici 607

__________ 14

ELENCO DEI SIMBOLI

LETTERE LATINE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

A Superficie lorda del piano del compartimento m2

Aa Superficie utile di apertura di un evacuatore naturale di fumo e calore m2

Af Superficie lorda del pavimento del compartimento m2

Ap Area complessiva delle armature di acciaio da pretensione cm2

As Superficie di un compartimento a soffitto m2

At Superficie totale di un compartimento m2

Av Area totale delle aperture verticali di ventilazione presenti in un

compartimento o in un localem2

AV Fattore di sezione di un elemento strutturale di acciaio m-1

Cz Coefficiente di correzione per la determinazione della superficie

corretta della superficie di afflusso dellrsquoaria fresca

D Diametro di una tubazione di acciaio mm

EA Energia termica rilasciata da un incendio fino allrsquoinizio della fase di incendio stazionario

kJ

Esoglia Soglia di irraggiamento termico dellrsquoincendio su un bersaglio kWm2

Fc Risultante delle tensioni di compressione agenti su un elemento

strutturalekN

Ffid Effetto dellrsquoazione di progetto in caso drsquoincendio su un elemento

strutturale

Ft Risultante delle tensioni di trazione agenti su un elemento strutturale kN

G Fattore adimensionale che considera le pareti e le aperture di ventilazione presenti in un compartimento

GK Valore caratteristico delle azioni permanenti agenti su un elemento strutturale

H Potere calorifico inferiore di un materiale combustibile MJkg

Les Massima lunghezza di esodo di riferimento m

Lesd Massima lunghezza di esodo m

LF Larghezza minima dellrsquouscita finale mm

LO Larghezza minima delle vie di esodo orizzontali mm

LU Larghezza unitaria della via di esodo in funzione del profilo rischio Rvita di riferimento

mmpersona

LV Larghezza minima delle vie di esodo verticali mm

MC Momento flettente di progetto agente su un elemento strutturale nella progettazione con il metodo agli stati limite

kNmiddotm

__________ 15

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

MG Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni permanenti

kNmiddotm

MQ Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni variabili

kNmiddotm

Mu Momento flettente resistente allo stato limite ultimo collasso di un

elemento strutturale kNmiddotm

N Potenza elettrica assorbita da una pompa kW

O

Fattore di ventilazione m05

PS Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave sfavorito della rete idrica antincendio

kPa

PF Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave favorito

della rete idrica antincendio kPa

Q Portata termica kW

Q Portata di acqua lmin

QKi Valore caratteristico delle azioni variabili agenti su un elemento

strutturale

Rck Resistenza caratteristica cubica a compressione a ventotto giorni del

calcestruzzo Nmm2

Rambiente Profilo di rischio relativo alla tutela dellrsquoambiente

Rbeni Profilo di rischio relativo alla salvaguardia dei beni economici

Rfid0 Resistenza di progetto in caso drsquoincendio di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo calcolata allrsquoistante iniziale

Rvita Profilo di rischio relativo alla salvaguardia della vita umana

RHR Potenza termica rilasciata da un incendio kW

RHRmax Potenza termica massima rilasciata da un incendio in un

compartimento kW

S Superficie di aerazione naturale m2

SCT Superficie corretta totale delle aperture di afflusso dellrsquoaria fresca m2

Ssm Superficie utile minima delle aperture di smaltimento di fumo e calore drsquoemergenza

m2

SUTEFC Superficie utile totale di apertura degli evacuatori naturali di fumo e calore installati in un compartimento

m2

SUT Superficie utile totale di evacuazione del fumo m2

Tg Temperatura dei gas di combustione degC

Tcr Temperatura critica di un elemento strutturale di acciaio degC

Tm

Temperatura della superficie di un elemento strutturale degC

Vv Capacitagrave effettiva del serbatoio a capacitagrave ridotta m3

Wxplast Modulo di resistenza plastico a flessione di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo cm3

Y Altezza dallo strato libero da fumo m

__________ 16

LETTERE LATINE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

a Distanza dellrsquoasse di unrsquoarmatura di acciaio di un elemento strutturale

dalla superficie piugrave vicina esposta al fuoco mm

b

Inerzia termica delle pareti che delimitano un compartimento J(m2middots05middotdegC)

bw Larghezza drsquoanima di travi a sezione variabile cm

ca Calore specifico a pressione costante dellrsquoacciaio kJ(kgmiddotdegC)

cp Calore specifico a pressione costante di un materiale kJ(kgmiddotdegC)

(dTdt)rif Velocitagrave di decremento nel tempo della temperatura durante la fase di

decadimento di un incendio allrsquointerno di un compartimento degCmin

di Distanza di separazione m

di Distanza di unrsquoarmatura di acciaio dal lembo superiore compresso di

un elemento strutturale in calcestruzzo armato cm

fcd Resistenza di calcolo cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fck Resistenza caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fctk Resistenza caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo Nmm2

fp(1)k Resistenza caratteristica allo snervamento dellrsquoacciaio da pretensione

allrsquo1 di deformazione totale Nmm2

fpd Resistenza di calcolo dellrsquoacciaio da pretensione Nmm2

fy Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a

caldo a temperatura ambiente Nmm2

fyT Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a caldo alla temperatura T

Nmm2

g Accelerazione di gravitagrave ms2

g Massa di un materiale combustibile kg

heq Altezza equivalente delle aperture verticali di ventilazione presenti in

un compartimento m

hi

Braccio della coppia interna cm

hS

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente sfavorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

hF

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente favorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

kc Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo

__________ 17

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

kct Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo

kp

Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza caratteristica allo snervamento allrsquo1 di deformazione totale di un

acciaio da pretensione

ksh Fattore di correzione relativo allrsquoeffetto ombra per elementi strutturali

di acciaio

kyT Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica allo snervamento di un acciaio laminato a caldo

m Fattore di partecipazione alla combustione di un combustibile

no Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo

orizzontale

nv Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo verticale

pi Percentuale di foratura dellrsquoi-ma piastra radiante

qf Carico drsquoincendio specifico di un compartimento antincendio MJm2

qfd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie del

pavimento di un compartimento MJm2

qtd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie totale di

un compartimento antincendio MJm2

t Tempo s

t

Tempo fittizio h

ta Tempo di allarme generale s

tA Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata raggiunge il valore massimo ed inizia la

fase di incendio stazionario s

tB Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento termina la fase di incendio stazionario

s

tC Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata si annulla

s

tdet Tempo di rivelazione di un incendio s

tpre Tempo di attivitagrave pre-movimento delle persone s

ttra Tempo di movimento delle persone s

t Tempo impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di

1000 kW s

tmax Tempo necessario allrsquoincendio per raggiungere in un compartimento

la temperatura massima h

u Velocitagrave dellrsquoacqua nella tubazione di una rete idrica antincendio ms

__________ 18

LETTERE GRECHE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Pdistr Perdite di carico distribuite in una rete idrica antincendio Pa

PtSomma delle perdite di carico distribuite e localizzate

in una rete idrica antincendio Pa

t Intervallo di tempo s

T Variazione di temperatura degC

Fattore di configurazione

Fattore di limitazione della partecipazione alla combustione

di un materiale combustibile

2i Coefficiente parziale relativo allrsquoazione variabile dominante

per combinazione dei carichi per azione eccezionale

Ad (t)Effetto delle azioni indirette di progetto causate

dallrsquoesposizione a un incendio

LETTERE GRECHE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Costante che regola lrsquoaumento di potenza termica rilasciata da un

incendio nella fase di crescita kWs2

i Coefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

c Coefficiente di scambio di calore per convenzione W(m2middotdegC)

r Coefficiente di scambio di calore per irraggiamento W(m2middotdegC)

iCoefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

Velocitagrave caratteristica prevalente di crescita dellrsquoincendio riferita al

tempo t in secondi impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di 1000 kW

m Fattore relativo a una misura antincendio aggiuntiva

nFattore che tiene conto delle differenti misure antincendio di un

compartimento

occCaratteristiche prevalenti degli occupanti che si trovano in un

compartimento

q1 Fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione al tipo

di attivitagrave svolta in un compartimento antincendio

__________ 19

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

q2 Fattore di rischio incendio che considera lrsquoattivitagrave svolta in un

compartimento antincendio

resEmissivitagrave risultante fra i gas caldi di combustione e un elemento

strutturale

cfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica del

calcestruzzo in caso drsquoincendio

sfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica allo

snervamento dellrsquoacciaio da pretensione allrsquo1 di deformazione totale in caso drsquoincendio

GA Coefficiente parziale di sicurezza per le azioni permanenti per

combinazione dei carichi per azione eccezionale

Coefficiente di sicurezza

Rendimento di una pompa

Conduttivitagrave termica di un materiale W(mmiddotdegC)

0 Grado di utilizzazione dellrsquoacciaio

Densitagrave di un materiale kgm3

a Densitagrave dellrsquoaria ambiente kgm3

__________ 20

ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

Art Articolo

Artt Articoli

ASET Available Safe Escape Time (Tempo disponibile per lrsquoesodo)

B60060 Evacuatore naturale di fumo e calore resistente ad una temperatura

di 600 degC per 60 min

BFRL Building and Fire Research Laboratory

CE Marcatura di qualitagrave della Comunitagrave Europea

CEI Comitato Elettrotecnico Italiano

Circ Circolare

DCPREV Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica

DLgs Decreto legislativo

DM Decreto ministeriale

DPR Decreto del Presidente della Repubblica

E Tenuta al fumo ed ai gas caldi di combustione

EI Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed Isolamento termico

EI-Sa Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed isolamento termico

e ai fumi freddi

ENFC Evacuatore naturale di fumo e calore

EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione

FDS Fire Dynamics Simulator

GSA Gestione Sicurezza Antincendio

H2O Acqua

IRAI Impianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio

ISO International Organization for Standardization

(Organizzazione Internazionale di Standardizzazione)

ISOTR Rapporto Tecnico emanato dallrsquoOrganizzazione Internazionale di

Standardizzazione

ISOTS Specificazione Tecnica emanata dallrsquoOrganizzazione Internazionale

di Standardizzazione

Lett Circ Lettera Circolare

NIST National Institute for Standards and Technology del Dipartimento

del Commercio degli Stati Uniti drsquoAmerica

NPSH Altezza netta assoluta di carico allrsquoaspirazione

Prot Protocollo

__________ 21

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

REI Elemento strutturale o prodotto da costruzione Capacitagrave portante - Tenuta al fumo e gas caldi di combustione-Isolamento termico

RSET Required Safe Escape Time (Tempo richiesto per lrsquoesodo)

S Tenuta al fumo e passaggio dei gas a temperatura ambiente

SEa Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza

permanentemente aperta

SEd

Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza provvista di elemento di chiusura non permanente ad apertura comandata da

posizione non protetta

SENFC Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore

UE Unione Europea

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione

UNI CENTS Specificazione Tecnica emanata dal Comitato Europeo di Normazione

che viene recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

UNI EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione che viene

recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

__________ 23

IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO DELLrsquoINTERNO 03082015 01 PREMESSA Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto del Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) rappresenta uno strumento flessibile che consente di individuare le misure atte a contrastare efficacemente il rischio incendio per quelle attivitagrave che sono soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 01082011 n 151 ldquoRegolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendirdquo che sono state individuate allrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 e per le quali non sono state emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Le norme tecniche di prevenzione incendi del Codice si possono applicare sia alle attivitagrave di nuova realizzazione sia in caso di intervento su attivitagrave esistenti alla data del 18112015 di entrata in vigore Nel caso di attivitagrave esistenti il Codice avragrave unrsquoapplicazione limitata alla parte interessata dallrsquointervento o allrsquointera attivitagrave a seconda che le misure di sicurezza antincendio esistenti nella restante parte non interessata dallrsquointervento risultino a giudizio del Progettista rispettivamente compatibili o incompatibili con la ristrutturazione o con lrsquoampliamento da realizzare Le indicazioni fornite dal Codice costituiscono un utile riferimento per la progettazione realizzazione ed esercizio anche di quelle attivitagrave indicate nellrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 che perograve non raggiungono i limiti previsti per essere assoggettate ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Il legislatore ha ravvisato la necessitagrave di semplificare e razionalizzare lrsquoattuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso lrsquointroduzione di un unico testo organico e sistematico di disposizioni applicabili a molte delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi Lrsquoambito di applicazione risulta pertanto di preminente carattere orizzontale sono state individuate altresigrave delle regole puntuali riferite alle aree a rischio specifico alle aree a rischio per atmosfere esplosive e ai vani degli ascensori Lrsquoallegato tecnico del Codice egrave suddiviso in quattro sezioni

Sezione G - Generalitagrave essa contiene i principi fondamentali per la progettazione della sicurezza antincendio applicabili indistintamente alle diverse attivitagrave

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 24

Sezione S - Strategia antincendio essa individua le misure antincendio di prevenzione protezione e gestionali applicabili alle diverse attivitagrave per definire la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio

Sezione V - Regole tecniche verticali essa descrive le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attivitagrave o ad ambiti di esse le cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione ldquoStrategia antincendiordquo egrave prevista in futuro lrsquoimplementazione di tale sezione con le regole tecniche riferite ad ulteriori attivitagrave

Sezione M - Metodi essa indica le metodologie progettuali Tale ultima Sezione M del Codice riveste particolare importanza in quanto descrive specie nella prima parte il metodo per la regolare applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio che rappresenta il modello ispiratore principe delle soluzioni alternative in aggiunta a quelle conformi che possono essere ricercate dal professionista antincendio Lrsquoattuazione dei principi della Fire Safety Engineering potragrave condurre

a alla verifica degli obiettivi di mantenimento della capacitagrave portante in caso drsquoincendio mediante lrsquoutilizzo solamente di curve naturali drsquoincendio rappresentative del fenomeno incendio ldquoragionevolmente credibilerdquo che puograve generarsi in funzione delle caratteristiche del combustibile e di quelle dellrsquoedificio allrsquointerno del quale si sviluppa la combustione quindi in determinati casi non ci saragrave piugrave bisogno di impiegare la procedura che determina la classe di resistenza al fuoco

b alla selezione degli scenari drsquoincendio di progetto che consentono di valutare quantitativamente anche il raggiungimento del fondamentale obiettivo di salvaguardia della vita umana attraverso la puntuale valutazione del tempo disponibile per lrsquoesodo (ASET acronimo di Available Safe Escape Time) e del tempo richiesto per lrsquoesodo (RSET acronimo di Required Safe Escape Time) in tale importante verifica che dovragrave essere eseguita secondo le indicazioni fornite nel Capitolo M3 del Codice saragrave applicato il modello piugrave severo fra quelli previsti per i gas tossici per i gas irritanti per il calore e per lrsquooscuramento della visibilitagrave da fumo

c alla valutazione quantitativa dellrsquoeffetto che si riscontra nei valori della potenza termica rilasciata nel tempo a seguito dellrsquointervento dei sistemi automatici di controllo dellrsquoincendio (sprinkler) o di completa estinzione dellrsquoincendio ad acqua (sprinkler di tipo ESFR acronimo di Early Suppression Fast Response) o water mist o a gas inerte

Fra le varie novitagrave introdotte dal Codice vi sono anche degli aspetti di carattere procedurale che integrano il quadro normativo esistente e rappresentano una evoluzione rispetto alle disposizioni di carattere esclusivamente amministrativo contenute nel DPR 1512011 Il Codice infatti mediante lrsquoutilizzo di un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali ha previsto diverse soluzioni progettuali che possono consentire un notevole risparmio di risorse di tempo e di denaro nella trattazione e nella definizione delle misure da adottare nello specifico procedimento di prevenzione incendi in grado di soddisfare le prestazioni richieste

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 25

per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio che di seguito si indicano

1 Soluzione conforme di immediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento del livello di prestazione attribuito tale soluzione di natura prescrittiva non richiede quindi ulteriori valutazioni tecniche (ad esempio ldquoLa lunghezza del corridoio cieco non puograve superare 15 mrdquo)

2 Soluzione alternativa che egrave diversa e piugrave flessibile della soluzione conforme Il professionista antincendio deve dimostrare mediante soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazioni tecniche il raggiungimento dello specifico livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi dal Codice (ad esempio qualora la distanza di separazione sia inferiore ai valori prescritti si deve dimostrare che comunque essa non comporta un livello di irraggiamento termico maggiore di un determinato valore massimo ammissibile)

3 Soluzione in deroga che rappresenta la soluzione progettuale per la quale occorre attivare la procedura indicata nellrsquoart 7 del DPR 1512011 in tale caso bisogneragrave dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio previsti nel paragrafo G27 del Codice

Il tutto egrave riepilogato nello schema di Figura 01

Figura 01 - Schema logico dellrsquoapproccio progettuale previsto dal

Codice di prevenzione incendi

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 26

02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

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31

ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

__________

32

11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

__________

33

Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

Pagine non disponibili in anteprima

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Esempio 1

__________

44

16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

__________

45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

__________

46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

__________

47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

__________

100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

__________

200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Antonio La Malfa

Il Dott Ing Antonio La Malfa Dirigente Superiore del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco da molto tempo tratta le problematiche connesse allrsquoapplicazione dellrsquoinnovativo approccio ingegneristico nel settore della sicurezza antincendio che specie negli ultimi anni hanno riscosso un notevole interesse fra i professionisti antincendio Si egrave sempre occupato delle tematiche riguardanti la ricerca delle cause drsquoincendio noncheacute degli accorgimenti da attuare in fase progettuale per prevenire e proteggere una attivitagrave dai danni derivanti dallrsquoinsorgere di un incendio anche tramite lrsquoesecuzione di approfondite indagini sperimentali mirate ad accertare la qualitagrave e lrsquoidoneitagrave dei prodotti che sovente sono utilizzati nelle attivitagrave a rischio drsquoincendio Componente di commissioni nazionali ed internazionali di normazione nel campo della prevenzione incendi e relatore in numerosi convegni nazionali ed internazionali sulla sicurezza antincendio e sulla relativa organizzazione e gestione delle emergenze negli ambienti civili industriali ed artigianali Componente dellrsquoOsservatorio nazionale per lrsquoapproccio ingegneristico alla sicurezza antincendio istituito presso il Ministero dellrsquoInterno Ha partecipato ai lavori di stesura della Sezione M del Codice di prevenzione incendi che tratta i metodi di applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio nellrsquoattivitagrave di prevenzione incendi Ha effettuato attivitagrave di docenza nel settore della sicurezza antincendio presso

mdash la Scuola di Specializzazione in Sicurezza e Protezione Industriale presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Roma ldquoLa Sapienzardquo

mdash il Politecnico di Bari mdash lrsquoUniversitagrave degli Studi di Parma mdash lrsquoUniversitagrave degli Studi di Genova mdash lrsquoUniversitagrave degli Studi di Perugia mdash lrsquoUniversitagrave degli Studi di Ferrara mdash lrsquoUniversitagrave Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza mdash amministrazioni statali mdash svariati Ordini e Collegi professionali

Ha svolto attivitagrave di consulenza presso la Camera dei Deputati Egrave Autore dei due libri ldquoApproccio ingegneristico alla sicurezza antincendiordquo e ldquoPrevenzione incendi - Problemi pratici risolti - Approccio ingegneristicordquo che trattano in modo approfondito con una impostazione pratica che prevede la soluzione di svariati esempi di calcolo gli argomenti di prevenzione incendi anche attraverso lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio ingegneristico Ha pubblicato numerosi articoli sulla sicurezza antincendio su riviste specializzate fra le quali la prestigiosa rivista scientifica americana ldquoJournal of Fire Sciencesrdquo considerata fra quelle a piugrave elevata diffusione internazionale Egrave stato Dirigente dei Comandi di Cremona Parma Reggio Calabria e Bologna Attualmente svolge la funzione di Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Genova Salvatore La Malfa

Il Dott Ing Salvatore La Malfa si egrave laureato presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Parma preparando la tesi di laurea sullrsquoargomento ldquoSimulazione numerica dellrsquoevento incendio e analisi di rischio incendio per un ambiente industrialerdquo Egli ha frequentato con esito positivo sia il corso di specializzazione in prevenzione incendi previsto dal DLgs 1392006 sia il corso nazionale di aggiornamento patrocinato dal Ministero dellrsquoInterno ndash Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile ldquoProblematiche di prevenzione incendi e di ingegneria della sicurezza antincendiordquo

Egrave relatore in convegni nazionali riguardanti le tematiche di prevenzione incendi e di attuazione dellrsquoapproccio ingegneristico alla sicurezza antincendio Egrave docente in corsi di aggiornamento sulla prevenzione incendi rivolti a professionisti antincendio che hanno giagrave frequentato i corsi di specializzazione previsti dal DLgs 1392006 e dal DM 05082011 Effettua attivitagrave di consulenza e progettazione nel settore della prevenzione incendi e dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio per importanti aziende di rilevanza nazionale e internazionale Ha svolto attivitagrave di tutorato presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Parma per la materia di insegnamento ldquoTermofluidodinamica applicata alla progettazione antincendiordquo Egrave Autore unitamente allrsquoIng Antonio La Malfa dei due libri ldquoPrevenzione incendi ndash Problemi pratici risolti - Approccio ingegneristicordquo e ldquoApproccio ingegneristico alla sicurezza antincendiordquo Vasco Vanzini

lrsquoIng Vasco Vanzini si egrave laureato presso lrsquoUniversitagrave ldquoLa Sapienzardquo di Roma nel 2011 in Ingegneria della Sicurezza e Protezione Civile con tesi di laurea sullrsquoargomento ldquoValutazione quantitativa del Rischio e modellazione di calcolo avanzata in edifici per uffici di notevole altezzardquo e da allora si egrave sempre occupato delle problematiche connesse ai nuovi approcci alla ldquoSicurezza antincendiordquo Funzionario Tecnico Esperto del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dal 1988 ha svolto la sua attivitagrave dapprima presso il Comando di Milano dove ha avuto modo di arricchire la sua esperienza in particolar modo affrontando le tematiche connesse alla prevenzione incendi e al soccorso tecnico urgente in modo diretto e pratico e poi presso il Comando di Bologna Titolare delle Commissioni per le Materie Esplodenti Oli minerali Distributori carburanti e Gas Tossici componente delle Commissioni Provinciali e Comunali di Pubblico Spettacolo membro delle commissioni drsquoesame per lrsquoabilitazione alla professione di Fochino e per lrsquoabilitazione allrsquouso dei gas tossici Partecipa alle Conferenze dei Servizi e ai tavoli tecnici presso la Prefettura in occasione di ritrovamenti di ordigni bellici gestione delle emergenze di varia natura pianificazioni di emergenza delle grandi opere infrastrutturali e delle Dighe Partecipa alle esercitazioni di Difesa Civile Collaudatore esperto per la Provincia di Bologna Componente di gruppi di lavoro Componente di Commissioni di aggiudicazione appalti Docente ed esaminatore in attivitagrave di formazione Legge 8108 e Prevenzione Incendi Relatore in convegni nazionali inerenti la prevenzione incendi e il Codice Autore di numerosi articoli di carattere tecnico e scientifico su progettazione antincendio fire safety engineering vie di esodo gestione della sicurezza case history Roberto La Malfa

Il Dott Roberto La Malfa egrave Patrocinatore Legale e svolge lrsquoattivitagrave professionale in prevalenza nei settori del diritto civile diritto amministrativo diritto penale e diritto commerciale Egrave particolarmente esperto nel settore legislativo della sicurezza nei luoghi di lavoro per lrsquoapplicazione delle disposizioni stabilite dal DLgs 812008 e soprattutto nel campo della prevenzione incendi dove tratta nelle varie attivitagrave a rischio drsquoincendio le problematiche riguardanti lrsquoindividuazione delle varie procedure di polizia amministrativa e giudiziaria da adottare Egli inoltre tratta anche le specifiche procedure riferite al decreto legislativo 20121994 n 758 specie in presenza di illeciti penali commessi dai responsabili delle attivitagrave a rischio nel settore della prevenzione incendi Egrave Collaboratore degli Autori dei due libri ldquoApproccio ingegneristico alla sicurezza antincendiordquo e ldquoPrevenzione incendi - Problemi pratici risolti - Approccio ingegneristicordquo

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PREFAZIONE

Il rapido e continuo progresso tecnologico dei sistemi produttivi che si egrave verificato negli ultimi anni impone di dedicare sempre maggiore attenzione alle problematiche inerenti la sicurezza Il professionista antincendio grazie anche allrsquoimpegno profuso nella frequenza ai corsi di aggiornamento previsti tratta oggi piugrave che mai con elevata competenza e senso critico i vari procedimenti di prevenzione incendi Con lrsquoemanazione del DPR 1512011 si era inteso coniugare nel settore della prevenzione incendi lrsquoesigenza primaria di tutela della pubblica incolumitagrave funzione di preminente interesse pubblico con i principi generali dellrsquoattivitagrave amministrativa economicitagrave efficacia imparzialitagrave pubblicitagrave e trasparenza individuati dalla legge 07081990 n 241 ldquoLegge sul procedimento amministrativordquo La necessitagrave di semplificazione degli atti amministrativi e lrsquoesigenza di assicurare tempi rapidi per lrsquoavvio delle attivitagrave produttive senza ridurre nel contempo il livello di sicurezza previsto ha comportato la possibilitagrave di trasferire secondo il principio di sussidiarietagrave parte dei controlli che venivano effettuati dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai professionisti antincendio esperti del settore che sono ora tenuti ad asseverare la conformitagrave delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi ai requisiti di sicurezza antincendio Il decreto del Ministro dellrsquoInterno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo pubblicato nel Supplemento Ordinario alla GU n 192 del 20082015 meglio noto come Codice di prevenzione incendi egrave uno strumento flessibile che consente adesso al professionista antincendio di individuare al meglio le misure atte a contrastare il rischio incendio Il professionista antincendio ha ora pertanto la possibilitagrave prevista dal Codice di percorrere liberamente soluzioni progettuali alternative a quelle conformi che sono puntualmente descritte nelle sezioni S ldquoStrategia antincendiordquo individuata dal Codice Egrave proprio per lrsquoelevato grado di preparazione tecnica richiesto ai professionisti antincendio chiamati ora a trattare le problematiche di prevenzione incendi che nel Codice sono stati previsti strumenti alternativi che possono essere individuati solamente da quanti hanno specifiche ed approfondite conoscenze Il testo del Codice pur essendo organico e compatto non si presta perograve ad una lettura rapida in quanto risulta piuttosto articolato e complesso Il Codice integra il quadro normativo vigente e si puograve applicare alla progettazione realizzazione e allrsquoesercizio delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi ai sensi del DPR 01082011 n 151 per le quali non sono state ancora emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Per il professionista antincendio districarsi allrsquointerno delle diverse opportunitagrave offerte dalla normativa per lrsquoindividuazione della migliore soluzione alle varie problematiche di prevenzione incendi possibili egrave sicuramente complesso La presente Opera quindi si prefigge il principale obiettivo di rendere maggiormente comprensibili le disposizioni e le relative procedure di attuazione contemplate dal

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Codice enfatizzando le novitagrave piugrave significative che sono state introdotte inoltre per completezza sono stati anche esaminati dei casi riguardanti alcune attivitagrave dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi che il professionista antincendio incontra sovente nella pratica quotidiana Il lettore troveragrave nel libro una serie di mirati esempi pratici applicati a casi realistici che frequentemente si riscontrano nellrsquoattivitagrave di prevenzione incendi che lo agevoleranno nellrsquoindividuazione e nellrsquoapplicazione delle varie misure di sicurezza antincendio che il Responsabile dellrsquoattivitagrave deve adottare in modo da dare le migliori soluzioni alle varie tematiche cui si riferiscono i procedimenti di prevenzione incendi

Gli Autori

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INDICE

Elenco dei simboli 14 Elenco delle abbreviazioni 20

0 Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno

03082015 23 01 Premessa 23 02 Dallrsquoapproccio prescrittivo a quello prestazionale 26 03 La procedura prevista dal Codice di prevenzione incendi per lrsquoindividuazione delle

varie misure antincendio 28 04 Guida alla lettura degli esempi 29

1 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un capannone industriale

adibito a deposito di materiali combustibili e infiammabili vari secondo il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro Interno 03082015 31 11 Descrizione dellrsquoattivitagrave 32 12 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 35 13 Determinazione dei profili di rischio dellrsquoattivitagrave 35 14 Reazione al fuoco 37 15 Resistenza al fuoco 37

- Procedimento per il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto 39 16 Compartimentazione 44 17 Esodo 46 18 Gestione della sicurezza antincendio 52 19 Controllo dellrsquoincendio 54 110 Rivelazione ed allarme 58 111 Controllo di fumo e calore 61 112 Operativitagrave antincendio 63 113 Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio 65 114 Valutazione del rischio di esplosione 66 Conclusioni 67

2 Realizzazione di un nuovo magazzino con struttura autoportante in acciaio

adibito a deposito di materie plastiche e progettazione del relativo locale gruppo elettrogeno e di un locale trasformatori 69 21 Descrizione dellrsquoattivitagrave 70 22 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 73 23 Determinazione dei profili di rischio dellrsquoattivitagrave 74 24 Reazione al fuoco 74 25 Resistenza al fuoco 74 26 Compartimentazione 76

- Procedura per la determinazione tabellare della distanza di separazione in spazio a cielo libero al fine di limitare la propagazione dellrsquoincendio tra ambiti della stessa attivitagrave o tra attivitagrave diverse 76

27 Esodo 79 28 Gestione della sicurezza antincendio 79 29 Controllo dellrsquoincendio 81

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210 Rivelazione ed allarme 85 211 Controllo di fumi e calore 86 212 Operativitagrave antincendio 88 213 Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio 89

- Cabina di trasformazione 90 - Gruppo elettrogeno 95 - Serbatoio di deposito 97

Conclusioni 98

3 Realizzazione di un asilo nido con solaio in legno Progettazione di un locale cucina e di un impianto fotovoltaico 99 31 Descrizione dellrsquoattivitagrave 100 32 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 101 33 Relazione tecnica di progetto 101

- Disposizioni comuni 101 - Classificazione 101 - Ubicazione 102 - Caratteristiche costruttive 102 - Reazione al fuoco dei materiali 104 - Scale 106 - Misure per il dimensionamento del sistema di esodo 106 - Aree ed impianti a rischio specifico 109 - Servizi tecnologici 109 - Aree a rischio specifico 113 - Impianti elettrici 113 - Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi 114 - Impianti di rivelazione e di segnalazione di allarme incendio 116 - Smaltimento fumo e calore 116 - Segnaletica di sicurezza 116 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio 117 - Informazione e formazione antincendio 118

4 Realizzazione di un edificio per uffici e dei relativi vani di sollevamento

(ascensori) secondo le specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Verifica del sistema di esodo con il Codice di prevenzione incendi 119 41 Descrizione dellrsquoattivitagrave 120 42 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 122 43 Relazione tecnica attestante la rispondenza dellrsquoedificio adibito ad uffici al DM

22022006 122 - Classificazione 122 - Ubicazione (punto 3 Titolo II DM 22022006) 122 - Separazioni-Comunicazioni (punto 4 Titolo II DM 22022006) 123 - Resistenza al fuoco (punto 51 Titolo II DM 22022006) 123 - Reazione al fuoco (punto 52 Titolo II DM 22022006) 123 - Compartimentazione (punto 53 Titolo II DM 22022006) 124 - Misure per lrsquoevacuazione in caso di emergenza (punto 6 Titolo II DM

22022006) 124 - Aerazione (punto 7 Titolo II DM 22022006) 126 - Attivitagrave accessorie (punto 8 Titolo II DM 22022006) 126 - Servizi tecnologici (punto 9 Titolo II DM 22022006) 127

__________ 9

- Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi (punto 10 Titolo II DM 22022006) 128

- Impianti di rilevazione segnalazione e allarme (punto 11 Titolo II DM 22022006) 128

- Sistema di allarme (punto 12 Titolo II DM 22022006) 129 - Segnaletica di sicurezza (punto 13 Titolo II DM 22022006) 129 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio (punto 14 Titolo II DM

22022006) 130 44 Relazione tecnica attestante la conformitagrave alla normativa verticale degli impianti

di sollevamento 130 Disposizioni generali 130 Vano di corsa 131 Misure di protezione attiva 131 Vani di corsa per ascensori antincendio 131 Norme di esercizio 132

45 Descrizione dellrsquoattivitagrave 133 46 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 135 47 Determinazione dei profili di rischio dellrsquoattivitagrave 135 48 Misure adottate nella strategia antincendio 135 49 Progettazione dellrsquoesodo 137

- Compartimentazione 137 - Sistema di vie di esodo 137 - Dati di ingresso per la progettazione del sistema drsquoesodo 138 - Progettazione dellrsquoesodo 139 - Lunghezza drsquoesodo 139 - Calcolo della larghezza minima delle vie di esodo orizzontali 140 - Calcolo della larghezza minima delle vie di esodo verticali 140 - Calcolo della larghezza minima delle uscite finali 141

410 Vani degli ascensori 141 Conclusioni 143

5 Verifica dellrsquoidoneitagrave del sistema di esodo di uno stabilimento industriale con il

metodo dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio 145 51 Descrizione dellrsquoattivitagrave 146 52 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 148 53 Generalitagrave 148 54 Lo scenario drsquoincendio di progetto 150 55 Verifica delle condizioni di sicurezza delle persone durante la fase di esodo 153 56 Calcolo di RSET 157 57 Calcolo di ASET 158 Conclusioni 161

6 Stima della curva di variazione nel tempo della potenza termica rilasciata da un

incendio che si sviluppa allrsquointerno di un deposito di legno 163 61 Descrizione dellrsquoattivitagrave 164 62 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 166 63 Generalitagrave 166 64 Stima della curva di variazione nel tempo della potenza termica 167 Conclusioni 172

__________ 10

7 Determinazione della curva naturale drsquoincendio che si sviluppa allrsquointerno di un archivio cartaceo 173 71 Descrizione dellrsquoattivitagrave 174 72 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 175 73 Generalitagrave 176 74 Calcolo della curva naturale drsquoincendio nel deposito di carta con il modello

drsquoincendio numerico semplificato descritto con la curva parametrica temperatura-tempo indicata nellrsquoAppendice A della norma UNI EN 1991-1-2 (Eurocodice 1) 179

Conclusioni 186 8 Progettazione dellrsquoimpianto fisso di estinzione con idranti a servizio di uno

stabilimento adibito alla lavorazione del legno 187 81 Descrizione dellrsquoattivitagrave 188 82 Generalitagrave 188 83 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 189 84 Premessa 189 85 La progettazione della rete idrica antincendio 197

- Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito 199 - Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico favorito 202 - Condizioni di funzionamento della pompa 205 - Calcolo della capacitagrave effettiva minima del serbatoio a capacitagrave ridotta 209 - Calcolo della capacitagrave del serbatoio di carburante del motore diesel 209

Conclusioni 210 9 Progettazione di un sistema di evacuazione naturale di fumo e calore a servizio

di un capannone industriale adibito a deposito di materie plastiche 211 91 Descrizione dellrsquoattivitagrave 212 92 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 212 93 Generalitagrave 212 94 Procedimento indicato nella norma UNI 9494-1 214 95 Calcolo dellrsquoaltezza Y dal pavimento libera da fumo 216 96 Valutazione della durata convenzionale di sviluppo dellrsquoincendio 216 97 Individuazione del gruppo di dimensionamento 216 98 Calcolo del numero e della superficie utile totale drsquoapertura degli evacuatori

naturali di fumo e calore da installare per ogni compartimento individuato a soffitto 217

99 Verifica del valore della superficie totale corretta per lrsquoafflusso di aria fresca 219 Conclusioni 220

10 Valutazione della resistenza al fuoco di un elemento strutturale portante in

acciaio presente in un deposito di combustibili vari 221 101 Descrizione dellrsquoattivitagrave 222 102 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 222 103 Valutazione analitica della resistenza al fuoco 223 Conclusioni 232

__________ 11

11 Valutazione della resistenza al fuoco di un elemento strutturale portante realizzato in calcestruzzo armato precompresso presente in un edificio monopiano adibito a palestra 233 111 Descrizione dellrsquoattivitagrave 234 112 Generalitagrave 235 113 Valutazione tabellare 235 114 Valutazione analitica 236

- Caratteristiche di resistenza dei materiali 237 - Scambio di calore dellrsquoelemento strutturale con lrsquoambiente 238 - Proprietagrave dei materiali 239 - Determinazione dellrsquoazione di progetto 242 - Variazione della temperatura nella sezione maggiormente sollecitata del

tegolo esposto alla curva nominale drsquoincendio standard 244 - Verifica della capacitagrave portante dellrsquoelemento strutturale portante della palestra

soggetto a flessione dopo 90 min di esposizione alla curva nominale drsquoincendio standard 246

- Dominio di rottura 249 Conclusioni 250

12 Realizzazione di unrsquoautorimessa condominiale e dellrsquoimpianto termico al

servizio di un edificio di civile abitazione 251 121 Descrizione dellrsquoattivitagrave 252 122 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 254 123 Relazione tecnica di progetto relativa allrsquoautorimessa 254

- Definizioni 254 - Generalitagrave 254 - Isolamento 255 - Altezza dei piani 255 - Superficie specifica di parcamento 255 - Strutture dei locali 255 - Comunicazioni 255 - Sezionamenti 256 - Accessi allrsquoautorimessa 256 - Pavimenti 256 - Ventilazione 256 - Misure per lo sfollamento delle persone 257 - Impianti tecnologici 258 - Mezzi ed impianti di protezione ed estinzione degli incendi 259 - Servizi annessi 259 - Norme di esercizio 260

124 Relazione tecnica di progetto relativa alla centrale termica 260 - Definizioni 260 - Caratteristiche costruttive 260 - Impianto interno di adduzione del gas 262 - Impianto elettrico 264 - Mezzi di estinzione degli incendi 264 - Segnaletica di sicurezza 264

__________ 12

13 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di una palestra di nuova realizzazione 265 131 Descrizione dellrsquoattivitagrave 266 132 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 267 133 Relazione tecnica di progetto della palestra 267

- Classificazione 267 - Scelta dellrsquoarea ed ubicazione 268 - Accesso allrsquoarea 268 - Caratteristiche costruttive 269 - Reazione al fuoco dei materiali 269 - Sistema di vie di uscita 269 - Ascensori e montacarichi 270 - Depositi 271 - Impianti di riscaldamento e condizionamento 271 - Impianti elettrici 271 - Impianto di allarme 272 - Mezzi ed impianti di protezione ed estinzione degli incendi 272 - Segnaletica di sicurezza 272 - Norme di esercizio 273

14 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un locale esistente da

adibire a sala concerti trattenimenti e attrazioni varie 275 141 Descrizione dellrsquoattivitagrave 276 142 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 278 143 Relazione tecnica di progetto relativa al locale di pubblico spettacolo 278

- Classificazione 278 - Ubicazione 279 - Separazioni e comunicazioni 279 - Resistenza al fuoco delle strutture 279 - Reazione al fuoco dei materiali 280 - Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala 281 - Misure per lrsquoesodo del pubblico 281 - Gestione della scena 284 - Aree ed impianti a rischio specifico 284 - Sistema di allarme rilevazione e segnalazione automatica degli incendi 286 - Mezzi e impianti di estinzione degli incendi 286 - Segnaletica di sicurezza 287 - Gestione della sicurezza 287 - Informazione e formazione del personale 288 - Istruzioni di sicurezza 288 - Piano di sicurezza antincendio 288 - Registro della sicurezza antincendio 289

15 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un edificio adibito ad attivitagrave

commerciale con cambio di destinazione drsquouso e contestuale richiesta di deroga 291 151 Descrizione dellrsquoattivitagrave 292 152 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 296 153 Relazione tecnica di progetto relativa al locale commerciale 296

- Ubicazione 296 - Caratteristiche costruttive 297 - Reazione al fuoco 297

__________ 13

- Compartimentazione 297 - Scale 297 - Ascensori scale e rampe mobili 298 - Misure per il dimensionamento delle vie di esodo 298 - Lunghezza dei percorsi di esodo 299 - Sistemi di vie di esodo 299 - Caratteristiche delle vie di esodo 299 - Larghezza totale delle vie di esodo 300 - Sistemi di apertura delle porte e di eventuali infissi 301 - Sistemi di controllo fumi 302 - Aree ed impianti a rischio specifico 302 - Impianti elettrici 303 - Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi 304 - Impianto di rivelazione segnalazione e allarme incendio 306 - Sistemi di diffusione sonora 306 - Segnaletica di sicurezza 307 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio 307

154 Procedimento di deroga 307 - Individuazione delle misure equivalenti atte a compensare lrsquoaumento di rischio

dovuto allrsquoimpossibilitagrave di poter rispettare integralmente il DM 27072010 308 APPENDICE

Decreto Ministero Interno 3 agosto 2015 309 Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139

Decreto Presidente Repubblica 1deg agosto 2011 n 151 540 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi a norma dellrsquoarticolo 49 comma 4-quater del decreto-legge 31 maggio 2010 n 78 convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010 n 122

Decreto Ministero Interno 7 agosto 2012 567 Disposizioni relative alle modalitagrave di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla documentazione da allegare ai sensi dellrsquoarticolo 2 comma 7 del decreto del Presidente della Repubblica 1deg agosto 2011 n 151

Tabelle 601

Grafici 607

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ELENCO DEI SIMBOLI

LETTERE LATINE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

A Superficie lorda del piano del compartimento m2

Aa Superficie utile di apertura di un evacuatore naturale di fumo e calore m2

Af Superficie lorda del pavimento del compartimento m2

Ap Area complessiva delle armature di acciaio da pretensione cm2

As Superficie di un compartimento a soffitto m2

At Superficie totale di un compartimento m2

Av Area totale delle aperture verticali di ventilazione presenti in un

compartimento o in un localem2

AV Fattore di sezione di un elemento strutturale di acciaio m-1

Cz Coefficiente di correzione per la determinazione della superficie

corretta della superficie di afflusso dellrsquoaria fresca

D Diametro di una tubazione di acciaio mm

EA Energia termica rilasciata da un incendio fino allrsquoinizio della fase di incendio stazionario

kJ

Esoglia Soglia di irraggiamento termico dellrsquoincendio su un bersaglio kWm2

Fc Risultante delle tensioni di compressione agenti su un elemento

strutturalekN

Ffid Effetto dellrsquoazione di progetto in caso drsquoincendio su un elemento

strutturale

Ft Risultante delle tensioni di trazione agenti su un elemento strutturale kN

G Fattore adimensionale che considera le pareti e le aperture di ventilazione presenti in un compartimento

GK Valore caratteristico delle azioni permanenti agenti su un elemento strutturale

H Potere calorifico inferiore di un materiale combustibile MJkg

Les Massima lunghezza di esodo di riferimento m

Lesd Massima lunghezza di esodo m

LF Larghezza minima dellrsquouscita finale mm

LO Larghezza minima delle vie di esodo orizzontali mm

LU Larghezza unitaria della via di esodo in funzione del profilo rischio Rvita di riferimento

mmpersona

LV Larghezza minima delle vie di esodo verticali mm

MC Momento flettente di progetto agente su un elemento strutturale nella progettazione con il metodo agli stati limite

kNmiddotm

__________ 15

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

MG Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni permanenti

kNmiddotm

MQ Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni variabili

kNmiddotm

Mu Momento flettente resistente allo stato limite ultimo collasso di un

elemento strutturale kNmiddotm

N Potenza elettrica assorbita da una pompa kW

O

Fattore di ventilazione m05

PS Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave sfavorito della rete idrica antincendio

kPa

PF Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave favorito

della rete idrica antincendio kPa

Q Portata termica kW

Q Portata di acqua lmin

QKi Valore caratteristico delle azioni variabili agenti su un elemento

strutturale

Rck Resistenza caratteristica cubica a compressione a ventotto giorni del

calcestruzzo Nmm2

Rambiente Profilo di rischio relativo alla tutela dellrsquoambiente

Rbeni Profilo di rischio relativo alla salvaguardia dei beni economici

Rfid0 Resistenza di progetto in caso drsquoincendio di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo calcolata allrsquoistante iniziale

Rvita Profilo di rischio relativo alla salvaguardia della vita umana

RHR Potenza termica rilasciata da un incendio kW

RHRmax Potenza termica massima rilasciata da un incendio in un

compartimento kW

S Superficie di aerazione naturale m2

SCT Superficie corretta totale delle aperture di afflusso dellrsquoaria fresca m2

Ssm Superficie utile minima delle aperture di smaltimento di fumo e calore drsquoemergenza

m2

SUTEFC Superficie utile totale di apertura degli evacuatori naturali di fumo e calore installati in un compartimento

m2

SUT Superficie utile totale di evacuazione del fumo m2

Tg Temperatura dei gas di combustione degC

Tcr Temperatura critica di un elemento strutturale di acciaio degC

Tm

Temperatura della superficie di un elemento strutturale degC

Vv Capacitagrave effettiva del serbatoio a capacitagrave ridotta m3

Wxplast Modulo di resistenza plastico a flessione di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo cm3

Y Altezza dallo strato libero da fumo m

__________ 16

LETTERE LATINE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

a Distanza dellrsquoasse di unrsquoarmatura di acciaio di un elemento strutturale

dalla superficie piugrave vicina esposta al fuoco mm

b

Inerzia termica delle pareti che delimitano un compartimento J(m2middots05middotdegC)

bw Larghezza drsquoanima di travi a sezione variabile cm

ca Calore specifico a pressione costante dellrsquoacciaio kJ(kgmiddotdegC)

cp Calore specifico a pressione costante di un materiale kJ(kgmiddotdegC)

(dTdt)rif Velocitagrave di decremento nel tempo della temperatura durante la fase di

decadimento di un incendio allrsquointerno di un compartimento degCmin

di Distanza di separazione m

di Distanza di unrsquoarmatura di acciaio dal lembo superiore compresso di

un elemento strutturale in calcestruzzo armato cm

fcd Resistenza di calcolo cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fck Resistenza caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fctk Resistenza caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo Nmm2

fp(1)k Resistenza caratteristica allo snervamento dellrsquoacciaio da pretensione

allrsquo1 di deformazione totale Nmm2

fpd Resistenza di calcolo dellrsquoacciaio da pretensione Nmm2

fy Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a

caldo a temperatura ambiente Nmm2

fyT Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a caldo alla temperatura T

Nmm2

g Accelerazione di gravitagrave ms2

g Massa di un materiale combustibile kg

heq Altezza equivalente delle aperture verticali di ventilazione presenti in

un compartimento m

hi

Braccio della coppia interna cm

hS

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente sfavorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

hF

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente favorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

kc Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo

__________ 17

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

kct Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo

kp

Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza caratteristica allo snervamento allrsquo1 di deformazione totale di un

acciaio da pretensione

ksh Fattore di correzione relativo allrsquoeffetto ombra per elementi strutturali

di acciaio

kyT Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica allo snervamento di un acciaio laminato a caldo

m Fattore di partecipazione alla combustione di un combustibile

no Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo

orizzontale

nv Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo verticale

pi Percentuale di foratura dellrsquoi-ma piastra radiante

qf Carico drsquoincendio specifico di un compartimento antincendio MJm2

qfd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie del

pavimento di un compartimento MJm2

qtd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie totale di

un compartimento antincendio MJm2

t Tempo s

t

Tempo fittizio h

ta Tempo di allarme generale s

tA Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata raggiunge il valore massimo ed inizia la

fase di incendio stazionario s

tB Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento termina la fase di incendio stazionario

s

tC Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata si annulla

s

tdet Tempo di rivelazione di un incendio s

tpre Tempo di attivitagrave pre-movimento delle persone s

ttra Tempo di movimento delle persone s

t Tempo impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di

1000 kW s

tmax Tempo necessario allrsquoincendio per raggiungere in un compartimento

la temperatura massima h

u Velocitagrave dellrsquoacqua nella tubazione di una rete idrica antincendio ms

__________ 18

LETTERE GRECHE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Pdistr Perdite di carico distribuite in una rete idrica antincendio Pa

PtSomma delle perdite di carico distribuite e localizzate

in una rete idrica antincendio Pa

t Intervallo di tempo s

T Variazione di temperatura degC

Fattore di configurazione

Fattore di limitazione della partecipazione alla combustione

di un materiale combustibile

2i Coefficiente parziale relativo allrsquoazione variabile dominante

per combinazione dei carichi per azione eccezionale

Ad (t)Effetto delle azioni indirette di progetto causate

dallrsquoesposizione a un incendio

LETTERE GRECHE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Costante che regola lrsquoaumento di potenza termica rilasciata da un

incendio nella fase di crescita kWs2

i Coefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

c Coefficiente di scambio di calore per convenzione W(m2middotdegC)

r Coefficiente di scambio di calore per irraggiamento W(m2middotdegC)

iCoefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

Velocitagrave caratteristica prevalente di crescita dellrsquoincendio riferita al

tempo t in secondi impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di 1000 kW

m Fattore relativo a una misura antincendio aggiuntiva

nFattore che tiene conto delle differenti misure antincendio di un

compartimento

occCaratteristiche prevalenti degli occupanti che si trovano in un

compartimento

q1 Fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione al tipo

di attivitagrave svolta in un compartimento antincendio

__________ 19

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

q2 Fattore di rischio incendio che considera lrsquoattivitagrave svolta in un

compartimento antincendio

resEmissivitagrave risultante fra i gas caldi di combustione e un elemento

strutturale

cfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica del

calcestruzzo in caso drsquoincendio

sfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica allo

snervamento dellrsquoacciaio da pretensione allrsquo1 di deformazione totale in caso drsquoincendio

GA Coefficiente parziale di sicurezza per le azioni permanenti per

combinazione dei carichi per azione eccezionale

Coefficiente di sicurezza

Rendimento di una pompa

Conduttivitagrave termica di un materiale W(mmiddotdegC)

0 Grado di utilizzazione dellrsquoacciaio

Densitagrave di un materiale kgm3

a Densitagrave dellrsquoaria ambiente kgm3

__________ 20

ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

Art Articolo

Artt Articoli

ASET Available Safe Escape Time (Tempo disponibile per lrsquoesodo)

B60060 Evacuatore naturale di fumo e calore resistente ad una temperatura

di 600 degC per 60 min

BFRL Building and Fire Research Laboratory

CE Marcatura di qualitagrave della Comunitagrave Europea

CEI Comitato Elettrotecnico Italiano

Circ Circolare

DCPREV Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica

DLgs Decreto legislativo

DM Decreto ministeriale

DPR Decreto del Presidente della Repubblica

E Tenuta al fumo ed ai gas caldi di combustione

EI Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed Isolamento termico

EI-Sa Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed isolamento termico

e ai fumi freddi

ENFC Evacuatore naturale di fumo e calore

EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione

FDS Fire Dynamics Simulator

GSA Gestione Sicurezza Antincendio

H2O Acqua

IRAI Impianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio

ISO International Organization for Standardization

(Organizzazione Internazionale di Standardizzazione)

ISOTR Rapporto Tecnico emanato dallrsquoOrganizzazione Internazionale di

Standardizzazione

ISOTS Specificazione Tecnica emanata dallrsquoOrganizzazione Internazionale

di Standardizzazione

Lett Circ Lettera Circolare

NIST National Institute for Standards and Technology del Dipartimento

del Commercio degli Stati Uniti drsquoAmerica

NPSH Altezza netta assoluta di carico allrsquoaspirazione

Prot Protocollo

__________ 21

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

REI Elemento strutturale o prodotto da costruzione Capacitagrave portante - Tenuta al fumo e gas caldi di combustione-Isolamento termico

RSET Required Safe Escape Time (Tempo richiesto per lrsquoesodo)

S Tenuta al fumo e passaggio dei gas a temperatura ambiente

SEa Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza

permanentemente aperta

SEd

Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza provvista di elemento di chiusura non permanente ad apertura comandata da

posizione non protetta

SENFC Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore

UE Unione Europea

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione

UNI CENTS Specificazione Tecnica emanata dal Comitato Europeo di Normazione

che viene recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

UNI EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione che viene

recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

__________ 23

IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO DELLrsquoINTERNO 03082015 01 PREMESSA Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto del Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) rappresenta uno strumento flessibile che consente di individuare le misure atte a contrastare efficacemente il rischio incendio per quelle attivitagrave che sono soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 01082011 n 151 ldquoRegolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendirdquo che sono state individuate allrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 e per le quali non sono state emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Le norme tecniche di prevenzione incendi del Codice si possono applicare sia alle attivitagrave di nuova realizzazione sia in caso di intervento su attivitagrave esistenti alla data del 18112015 di entrata in vigore Nel caso di attivitagrave esistenti il Codice avragrave unrsquoapplicazione limitata alla parte interessata dallrsquointervento o allrsquointera attivitagrave a seconda che le misure di sicurezza antincendio esistenti nella restante parte non interessata dallrsquointervento risultino a giudizio del Progettista rispettivamente compatibili o incompatibili con la ristrutturazione o con lrsquoampliamento da realizzare Le indicazioni fornite dal Codice costituiscono un utile riferimento per la progettazione realizzazione ed esercizio anche di quelle attivitagrave indicate nellrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 che perograve non raggiungono i limiti previsti per essere assoggettate ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Il legislatore ha ravvisato la necessitagrave di semplificare e razionalizzare lrsquoattuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso lrsquointroduzione di un unico testo organico e sistematico di disposizioni applicabili a molte delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi Lrsquoambito di applicazione risulta pertanto di preminente carattere orizzontale sono state individuate altresigrave delle regole puntuali riferite alle aree a rischio specifico alle aree a rischio per atmosfere esplosive e ai vani degli ascensori Lrsquoallegato tecnico del Codice egrave suddiviso in quattro sezioni

Sezione G - Generalitagrave essa contiene i principi fondamentali per la progettazione della sicurezza antincendio applicabili indistintamente alle diverse attivitagrave

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 24

Sezione S - Strategia antincendio essa individua le misure antincendio di prevenzione protezione e gestionali applicabili alle diverse attivitagrave per definire la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio

Sezione V - Regole tecniche verticali essa descrive le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attivitagrave o ad ambiti di esse le cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione ldquoStrategia antincendiordquo egrave prevista in futuro lrsquoimplementazione di tale sezione con le regole tecniche riferite ad ulteriori attivitagrave

Sezione M - Metodi essa indica le metodologie progettuali Tale ultima Sezione M del Codice riveste particolare importanza in quanto descrive specie nella prima parte il metodo per la regolare applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio che rappresenta il modello ispiratore principe delle soluzioni alternative in aggiunta a quelle conformi che possono essere ricercate dal professionista antincendio Lrsquoattuazione dei principi della Fire Safety Engineering potragrave condurre

a alla verifica degli obiettivi di mantenimento della capacitagrave portante in caso drsquoincendio mediante lrsquoutilizzo solamente di curve naturali drsquoincendio rappresentative del fenomeno incendio ldquoragionevolmente credibilerdquo che puograve generarsi in funzione delle caratteristiche del combustibile e di quelle dellrsquoedificio allrsquointerno del quale si sviluppa la combustione quindi in determinati casi non ci saragrave piugrave bisogno di impiegare la procedura che determina la classe di resistenza al fuoco

b alla selezione degli scenari drsquoincendio di progetto che consentono di valutare quantitativamente anche il raggiungimento del fondamentale obiettivo di salvaguardia della vita umana attraverso la puntuale valutazione del tempo disponibile per lrsquoesodo (ASET acronimo di Available Safe Escape Time) e del tempo richiesto per lrsquoesodo (RSET acronimo di Required Safe Escape Time) in tale importante verifica che dovragrave essere eseguita secondo le indicazioni fornite nel Capitolo M3 del Codice saragrave applicato il modello piugrave severo fra quelli previsti per i gas tossici per i gas irritanti per il calore e per lrsquooscuramento della visibilitagrave da fumo

c alla valutazione quantitativa dellrsquoeffetto che si riscontra nei valori della potenza termica rilasciata nel tempo a seguito dellrsquointervento dei sistemi automatici di controllo dellrsquoincendio (sprinkler) o di completa estinzione dellrsquoincendio ad acqua (sprinkler di tipo ESFR acronimo di Early Suppression Fast Response) o water mist o a gas inerte

Fra le varie novitagrave introdotte dal Codice vi sono anche degli aspetti di carattere procedurale che integrano il quadro normativo esistente e rappresentano una evoluzione rispetto alle disposizioni di carattere esclusivamente amministrativo contenute nel DPR 1512011 Il Codice infatti mediante lrsquoutilizzo di un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali ha previsto diverse soluzioni progettuali che possono consentire un notevole risparmio di risorse di tempo e di denaro nella trattazione e nella definizione delle misure da adottare nello specifico procedimento di prevenzione incendi in grado di soddisfare le prestazioni richieste

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 25

per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio che di seguito si indicano

1 Soluzione conforme di immediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento del livello di prestazione attribuito tale soluzione di natura prescrittiva non richiede quindi ulteriori valutazioni tecniche (ad esempio ldquoLa lunghezza del corridoio cieco non puograve superare 15 mrdquo)

2 Soluzione alternativa che egrave diversa e piugrave flessibile della soluzione conforme Il professionista antincendio deve dimostrare mediante soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazioni tecniche il raggiungimento dello specifico livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi dal Codice (ad esempio qualora la distanza di separazione sia inferiore ai valori prescritti si deve dimostrare che comunque essa non comporta un livello di irraggiamento termico maggiore di un determinato valore massimo ammissibile)

3 Soluzione in deroga che rappresenta la soluzione progettuale per la quale occorre attivare la procedura indicata nellrsquoart 7 del DPR 1512011 in tale caso bisogneragrave dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio previsti nel paragrafo G27 del Codice

Il tutto egrave riepilogato nello schema di Figura 01

Figura 01 - Schema logico dellrsquoapproccio progettuale previsto dal

Codice di prevenzione incendi

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 26

02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

Pagine non disponibili in anteprima

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31

ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

__________

32

11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

__________

33

Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

Pagine non disponibili in anteprima

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Esempio 1

__________

44

16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

__________

45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

__________

46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

__________

47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Page 4: Esempi di PROGETTAZIONE ANTINCENDIO - …ltshop.legislazionetecnica.it/show_doc.asp?nomedoc=...Antonio La Malfa Salvatore La Malfa Vasco Vanzini Roberto La Malfa Esempi di PROGETTAZIONE

Egrave relatore in convegni nazionali riguardanti le tematiche di prevenzione incendi e di attuazione dellrsquoapproccio ingegneristico alla sicurezza antincendio Egrave docente in corsi di aggiornamento sulla prevenzione incendi rivolti a professionisti antincendio che hanno giagrave frequentato i corsi di specializzazione previsti dal DLgs 1392006 e dal DM 05082011 Effettua attivitagrave di consulenza e progettazione nel settore della prevenzione incendi e dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio per importanti aziende di rilevanza nazionale e internazionale Ha svolto attivitagrave di tutorato presso lrsquoUniversitagrave degli Studi di Parma per la materia di insegnamento ldquoTermofluidodinamica applicata alla progettazione antincendiordquo Egrave Autore unitamente allrsquoIng Antonio La Malfa dei due libri ldquoPrevenzione incendi ndash Problemi pratici risolti - Approccio ingegneristicordquo e ldquoApproccio ingegneristico alla sicurezza antincendiordquo Vasco Vanzini

lrsquoIng Vasco Vanzini si egrave laureato presso lrsquoUniversitagrave ldquoLa Sapienzardquo di Roma nel 2011 in Ingegneria della Sicurezza e Protezione Civile con tesi di laurea sullrsquoargomento ldquoValutazione quantitativa del Rischio e modellazione di calcolo avanzata in edifici per uffici di notevole altezzardquo e da allora si egrave sempre occupato delle problematiche connesse ai nuovi approcci alla ldquoSicurezza antincendiordquo Funzionario Tecnico Esperto del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dal 1988 ha svolto la sua attivitagrave dapprima presso il Comando di Milano dove ha avuto modo di arricchire la sua esperienza in particolar modo affrontando le tematiche connesse alla prevenzione incendi e al soccorso tecnico urgente in modo diretto e pratico e poi presso il Comando di Bologna Titolare delle Commissioni per le Materie Esplodenti Oli minerali Distributori carburanti e Gas Tossici componente delle Commissioni Provinciali e Comunali di Pubblico Spettacolo membro delle commissioni drsquoesame per lrsquoabilitazione alla professione di Fochino e per lrsquoabilitazione allrsquouso dei gas tossici Partecipa alle Conferenze dei Servizi e ai tavoli tecnici presso la Prefettura in occasione di ritrovamenti di ordigni bellici gestione delle emergenze di varia natura pianificazioni di emergenza delle grandi opere infrastrutturali e delle Dighe Partecipa alle esercitazioni di Difesa Civile Collaudatore esperto per la Provincia di Bologna Componente di gruppi di lavoro Componente di Commissioni di aggiudicazione appalti Docente ed esaminatore in attivitagrave di formazione Legge 8108 e Prevenzione Incendi Relatore in convegni nazionali inerenti la prevenzione incendi e il Codice Autore di numerosi articoli di carattere tecnico e scientifico su progettazione antincendio fire safety engineering vie di esodo gestione della sicurezza case history Roberto La Malfa

Il Dott Roberto La Malfa egrave Patrocinatore Legale e svolge lrsquoattivitagrave professionale in prevalenza nei settori del diritto civile diritto amministrativo diritto penale e diritto commerciale Egrave particolarmente esperto nel settore legislativo della sicurezza nei luoghi di lavoro per lrsquoapplicazione delle disposizioni stabilite dal DLgs 812008 e soprattutto nel campo della prevenzione incendi dove tratta nelle varie attivitagrave a rischio drsquoincendio le problematiche riguardanti lrsquoindividuazione delle varie procedure di polizia amministrativa e giudiziaria da adottare Egli inoltre tratta anche le specifiche procedure riferite al decreto legislativo 20121994 n 758 specie in presenza di illeciti penali commessi dai responsabili delle attivitagrave a rischio nel settore della prevenzione incendi Egrave Collaboratore degli Autori dei due libri ldquoApproccio ingegneristico alla sicurezza antincendiordquo e ldquoPrevenzione incendi - Problemi pratici risolti - Approccio ingegneristicordquo

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PREFAZIONE

Il rapido e continuo progresso tecnologico dei sistemi produttivi che si egrave verificato negli ultimi anni impone di dedicare sempre maggiore attenzione alle problematiche inerenti la sicurezza Il professionista antincendio grazie anche allrsquoimpegno profuso nella frequenza ai corsi di aggiornamento previsti tratta oggi piugrave che mai con elevata competenza e senso critico i vari procedimenti di prevenzione incendi Con lrsquoemanazione del DPR 1512011 si era inteso coniugare nel settore della prevenzione incendi lrsquoesigenza primaria di tutela della pubblica incolumitagrave funzione di preminente interesse pubblico con i principi generali dellrsquoattivitagrave amministrativa economicitagrave efficacia imparzialitagrave pubblicitagrave e trasparenza individuati dalla legge 07081990 n 241 ldquoLegge sul procedimento amministrativordquo La necessitagrave di semplificazione degli atti amministrativi e lrsquoesigenza di assicurare tempi rapidi per lrsquoavvio delle attivitagrave produttive senza ridurre nel contempo il livello di sicurezza previsto ha comportato la possibilitagrave di trasferire secondo il principio di sussidiarietagrave parte dei controlli che venivano effettuati dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai professionisti antincendio esperti del settore che sono ora tenuti ad asseverare la conformitagrave delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi ai requisiti di sicurezza antincendio Il decreto del Ministro dellrsquoInterno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo pubblicato nel Supplemento Ordinario alla GU n 192 del 20082015 meglio noto come Codice di prevenzione incendi egrave uno strumento flessibile che consente adesso al professionista antincendio di individuare al meglio le misure atte a contrastare il rischio incendio Il professionista antincendio ha ora pertanto la possibilitagrave prevista dal Codice di percorrere liberamente soluzioni progettuali alternative a quelle conformi che sono puntualmente descritte nelle sezioni S ldquoStrategia antincendiordquo individuata dal Codice Egrave proprio per lrsquoelevato grado di preparazione tecnica richiesto ai professionisti antincendio chiamati ora a trattare le problematiche di prevenzione incendi che nel Codice sono stati previsti strumenti alternativi che possono essere individuati solamente da quanti hanno specifiche ed approfondite conoscenze Il testo del Codice pur essendo organico e compatto non si presta perograve ad una lettura rapida in quanto risulta piuttosto articolato e complesso Il Codice integra il quadro normativo vigente e si puograve applicare alla progettazione realizzazione e allrsquoesercizio delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi ai sensi del DPR 01082011 n 151 per le quali non sono state ancora emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Per il professionista antincendio districarsi allrsquointerno delle diverse opportunitagrave offerte dalla normativa per lrsquoindividuazione della migliore soluzione alle varie problematiche di prevenzione incendi possibili egrave sicuramente complesso La presente Opera quindi si prefigge il principale obiettivo di rendere maggiormente comprensibili le disposizioni e le relative procedure di attuazione contemplate dal

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Codice enfatizzando le novitagrave piugrave significative che sono state introdotte inoltre per completezza sono stati anche esaminati dei casi riguardanti alcune attivitagrave dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi che il professionista antincendio incontra sovente nella pratica quotidiana Il lettore troveragrave nel libro una serie di mirati esempi pratici applicati a casi realistici che frequentemente si riscontrano nellrsquoattivitagrave di prevenzione incendi che lo agevoleranno nellrsquoindividuazione e nellrsquoapplicazione delle varie misure di sicurezza antincendio che il Responsabile dellrsquoattivitagrave deve adottare in modo da dare le migliori soluzioni alle varie tematiche cui si riferiscono i procedimenti di prevenzione incendi

Gli Autori

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INDICE

Elenco dei simboli 14 Elenco delle abbreviazioni 20

0 Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno

03082015 23 01 Premessa 23 02 Dallrsquoapproccio prescrittivo a quello prestazionale 26 03 La procedura prevista dal Codice di prevenzione incendi per lrsquoindividuazione delle

varie misure antincendio 28 04 Guida alla lettura degli esempi 29

1 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un capannone industriale

adibito a deposito di materiali combustibili e infiammabili vari secondo il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro Interno 03082015 31 11 Descrizione dellrsquoattivitagrave 32 12 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 35 13 Determinazione dei profili di rischio dellrsquoattivitagrave 35 14 Reazione al fuoco 37 15 Resistenza al fuoco 37

- Procedimento per il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto 39 16 Compartimentazione 44 17 Esodo 46 18 Gestione della sicurezza antincendio 52 19 Controllo dellrsquoincendio 54 110 Rivelazione ed allarme 58 111 Controllo di fumo e calore 61 112 Operativitagrave antincendio 63 113 Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio 65 114 Valutazione del rischio di esplosione 66 Conclusioni 67

2 Realizzazione di un nuovo magazzino con struttura autoportante in acciaio

adibito a deposito di materie plastiche e progettazione del relativo locale gruppo elettrogeno e di un locale trasformatori 69 21 Descrizione dellrsquoattivitagrave 70 22 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 73 23 Determinazione dei profili di rischio dellrsquoattivitagrave 74 24 Reazione al fuoco 74 25 Resistenza al fuoco 74 26 Compartimentazione 76

- Procedura per la determinazione tabellare della distanza di separazione in spazio a cielo libero al fine di limitare la propagazione dellrsquoincendio tra ambiti della stessa attivitagrave o tra attivitagrave diverse 76

27 Esodo 79 28 Gestione della sicurezza antincendio 79 29 Controllo dellrsquoincendio 81

__________ 8

210 Rivelazione ed allarme 85 211 Controllo di fumi e calore 86 212 Operativitagrave antincendio 88 213 Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio 89

- Cabina di trasformazione 90 - Gruppo elettrogeno 95 - Serbatoio di deposito 97

Conclusioni 98

3 Realizzazione di un asilo nido con solaio in legno Progettazione di un locale cucina e di un impianto fotovoltaico 99 31 Descrizione dellrsquoattivitagrave 100 32 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 101 33 Relazione tecnica di progetto 101

- Disposizioni comuni 101 - Classificazione 101 - Ubicazione 102 - Caratteristiche costruttive 102 - Reazione al fuoco dei materiali 104 - Scale 106 - Misure per il dimensionamento del sistema di esodo 106 - Aree ed impianti a rischio specifico 109 - Servizi tecnologici 109 - Aree a rischio specifico 113 - Impianti elettrici 113 - Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi 114 - Impianti di rivelazione e di segnalazione di allarme incendio 116 - Smaltimento fumo e calore 116 - Segnaletica di sicurezza 116 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio 117 - Informazione e formazione antincendio 118

4 Realizzazione di un edificio per uffici e dei relativi vani di sollevamento

(ascensori) secondo le specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Verifica del sistema di esodo con il Codice di prevenzione incendi 119 41 Descrizione dellrsquoattivitagrave 120 42 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 122 43 Relazione tecnica attestante la rispondenza dellrsquoedificio adibito ad uffici al DM

22022006 122 - Classificazione 122 - Ubicazione (punto 3 Titolo II DM 22022006) 122 - Separazioni-Comunicazioni (punto 4 Titolo II DM 22022006) 123 - Resistenza al fuoco (punto 51 Titolo II DM 22022006) 123 - Reazione al fuoco (punto 52 Titolo II DM 22022006) 123 - Compartimentazione (punto 53 Titolo II DM 22022006) 124 - Misure per lrsquoevacuazione in caso di emergenza (punto 6 Titolo II DM

22022006) 124 - Aerazione (punto 7 Titolo II DM 22022006) 126 - Attivitagrave accessorie (punto 8 Titolo II DM 22022006) 126 - Servizi tecnologici (punto 9 Titolo II DM 22022006) 127

__________ 9

- Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi (punto 10 Titolo II DM 22022006) 128

- Impianti di rilevazione segnalazione e allarme (punto 11 Titolo II DM 22022006) 128

- Sistema di allarme (punto 12 Titolo II DM 22022006) 129 - Segnaletica di sicurezza (punto 13 Titolo II DM 22022006) 129 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio (punto 14 Titolo II DM

22022006) 130 44 Relazione tecnica attestante la conformitagrave alla normativa verticale degli impianti

di sollevamento 130 Disposizioni generali 130 Vano di corsa 131 Misure di protezione attiva 131 Vani di corsa per ascensori antincendio 131 Norme di esercizio 132

45 Descrizione dellrsquoattivitagrave 133 46 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 135 47 Determinazione dei profili di rischio dellrsquoattivitagrave 135 48 Misure adottate nella strategia antincendio 135 49 Progettazione dellrsquoesodo 137

- Compartimentazione 137 - Sistema di vie di esodo 137 - Dati di ingresso per la progettazione del sistema drsquoesodo 138 - Progettazione dellrsquoesodo 139 - Lunghezza drsquoesodo 139 - Calcolo della larghezza minima delle vie di esodo orizzontali 140 - Calcolo della larghezza minima delle vie di esodo verticali 140 - Calcolo della larghezza minima delle uscite finali 141

410 Vani degli ascensori 141 Conclusioni 143

5 Verifica dellrsquoidoneitagrave del sistema di esodo di uno stabilimento industriale con il

metodo dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio 145 51 Descrizione dellrsquoattivitagrave 146 52 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 148 53 Generalitagrave 148 54 Lo scenario drsquoincendio di progetto 150 55 Verifica delle condizioni di sicurezza delle persone durante la fase di esodo 153 56 Calcolo di RSET 157 57 Calcolo di ASET 158 Conclusioni 161

6 Stima della curva di variazione nel tempo della potenza termica rilasciata da un

incendio che si sviluppa allrsquointerno di un deposito di legno 163 61 Descrizione dellrsquoattivitagrave 164 62 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 166 63 Generalitagrave 166 64 Stima della curva di variazione nel tempo della potenza termica 167 Conclusioni 172

__________ 10

7 Determinazione della curva naturale drsquoincendio che si sviluppa allrsquointerno di un archivio cartaceo 173 71 Descrizione dellrsquoattivitagrave 174 72 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 175 73 Generalitagrave 176 74 Calcolo della curva naturale drsquoincendio nel deposito di carta con il modello

drsquoincendio numerico semplificato descritto con la curva parametrica temperatura-tempo indicata nellrsquoAppendice A della norma UNI EN 1991-1-2 (Eurocodice 1) 179

Conclusioni 186 8 Progettazione dellrsquoimpianto fisso di estinzione con idranti a servizio di uno

stabilimento adibito alla lavorazione del legno 187 81 Descrizione dellrsquoattivitagrave 188 82 Generalitagrave 188 83 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 189 84 Premessa 189 85 La progettazione della rete idrica antincendio 197

- Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito 199 - Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico favorito 202 - Condizioni di funzionamento della pompa 205 - Calcolo della capacitagrave effettiva minima del serbatoio a capacitagrave ridotta 209 - Calcolo della capacitagrave del serbatoio di carburante del motore diesel 209

Conclusioni 210 9 Progettazione di un sistema di evacuazione naturale di fumo e calore a servizio

di un capannone industriale adibito a deposito di materie plastiche 211 91 Descrizione dellrsquoattivitagrave 212 92 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 212 93 Generalitagrave 212 94 Procedimento indicato nella norma UNI 9494-1 214 95 Calcolo dellrsquoaltezza Y dal pavimento libera da fumo 216 96 Valutazione della durata convenzionale di sviluppo dellrsquoincendio 216 97 Individuazione del gruppo di dimensionamento 216 98 Calcolo del numero e della superficie utile totale drsquoapertura degli evacuatori

naturali di fumo e calore da installare per ogni compartimento individuato a soffitto 217

99 Verifica del valore della superficie totale corretta per lrsquoafflusso di aria fresca 219 Conclusioni 220

10 Valutazione della resistenza al fuoco di un elemento strutturale portante in

acciaio presente in un deposito di combustibili vari 221 101 Descrizione dellrsquoattivitagrave 222 102 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 222 103 Valutazione analitica della resistenza al fuoco 223 Conclusioni 232

__________ 11

11 Valutazione della resistenza al fuoco di un elemento strutturale portante realizzato in calcestruzzo armato precompresso presente in un edificio monopiano adibito a palestra 233 111 Descrizione dellrsquoattivitagrave 234 112 Generalitagrave 235 113 Valutazione tabellare 235 114 Valutazione analitica 236

- Caratteristiche di resistenza dei materiali 237 - Scambio di calore dellrsquoelemento strutturale con lrsquoambiente 238 - Proprietagrave dei materiali 239 - Determinazione dellrsquoazione di progetto 242 - Variazione della temperatura nella sezione maggiormente sollecitata del

tegolo esposto alla curva nominale drsquoincendio standard 244 - Verifica della capacitagrave portante dellrsquoelemento strutturale portante della palestra

soggetto a flessione dopo 90 min di esposizione alla curva nominale drsquoincendio standard 246

- Dominio di rottura 249 Conclusioni 250

12 Realizzazione di unrsquoautorimessa condominiale e dellrsquoimpianto termico al

servizio di un edificio di civile abitazione 251 121 Descrizione dellrsquoattivitagrave 252 122 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 254 123 Relazione tecnica di progetto relativa allrsquoautorimessa 254

- Definizioni 254 - Generalitagrave 254 - Isolamento 255 - Altezza dei piani 255 - Superficie specifica di parcamento 255 - Strutture dei locali 255 - Comunicazioni 255 - Sezionamenti 256 - Accessi allrsquoautorimessa 256 - Pavimenti 256 - Ventilazione 256 - Misure per lo sfollamento delle persone 257 - Impianti tecnologici 258 - Mezzi ed impianti di protezione ed estinzione degli incendi 259 - Servizi annessi 259 - Norme di esercizio 260

124 Relazione tecnica di progetto relativa alla centrale termica 260 - Definizioni 260 - Caratteristiche costruttive 260 - Impianto interno di adduzione del gas 262 - Impianto elettrico 264 - Mezzi di estinzione degli incendi 264 - Segnaletica di sicurezza 264

__________ 12

13 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di una palestra di nuova realizzazione 265 131 Descrizione dellrsquoattivitagrave 266 132 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 267 133 Relazione tecnica di progetto della palestra 267

- Classificazione 267 - Scelta dellrsquoarea ed ubicazione 268 - Accesso allrsquoarea 268 - Caratteristiche costruttive 269 - Reazione al fuoco dei materiali 269 - Sistema di vie di uscita 269 - Ascensori e montacarichi 270 - Depositi 271 - Impianti di riscaldamento e condizionamento 271 - Impianti elettrici 271 - Impianto di allarme 272 - Mezzi ed impianti di protezione ed estinzione degli incendi 272 - Segnaletica di sicurezza 272 - Norme di esercizio 273

14 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un locale esistente da

adibire a sala concerti trattenimenti e attrazioni varie 275 141 Descrizione dellrsquoattivitagrave 276 142 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 278 143 Relazione tecnica di progetto relativa al locale di pubblico spettacolo 278

- Classificazione 278 - Ubicazione 279 - Separazioni e comunicazioni 279 - Resistenza al fuoco delle strutture 279 - Reazione al fuoco dei materiali 280 - Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala 281 - Misure per lrsquoesodo del pubblico 281 - Gestione della scena 284 - Aree ed impianti a rischio specifico 284 - Sistema di allarme rilevazione e segnalazione automatica degli incendi 286 - Mezzi e impianti di estinzione degli incendi 286 - Segnaletica di sicurezza 287 - Gestione della sicurezza 287 - Informazione e formazione del personale 288 - Istruzioni di sicurezza 288 - Piano di sicurezza antincendio 288 - Registro della sicurezza antincendio 289

15 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un edificio adibito ad attivitagrave

commerciale con cambio di destinazione drsquouso e contestuale richiesta di deroga 291 151 Descrizione dellrsquoattivitagrave 292 152 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 296 153 Relazione tecnica di progetto relativa al locale commerciale 296

- Ubicazione 296 - Caratteristiche costruttive 297 - Reazione al fuoco 297

__________ 13

- Compartimentazione 297 - Scale 297 - Ascensori scale e rampe mobili 298 - Misure per il dimensionamento delle vie di esodo 298 - Lunghezza dei percorsi di esodo 299 - Sistemi di vie di esodo 299 - Caratteristiche delle vie di esodo 299 - Larghezza totale delle vie di esodo 300 - Sistemi di apertura delle porte e di eventuali infissi 301 - Sistemi di controllo fumi 302 - Aree ed impianti a rischio specifico 302 - Impianti elettrici 303 - Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi 304 - Impianto di rivelazione segnalazione e allarme incendio 306 - Sistemi di diffusione sonora 306 - Segnaletica di sicurezza 307 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio 307

154 Procedimento di deroga 307 - Individuazione delle misure equivalenti atte a compensare lrsquoaumento di rischio

dovuto allrsquoimpossibilitagrave di poter rispettare integralmente il DM 27072010 308 APPENDICE

Decreto Ministero Interno 3 agosto 2015 309 Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139

Decreto Presidente Repubblica 1deg agosto 2011 n 151 540 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi a norma dellrsquoarticolo 49 comma 4-quater del decreto-legge 31 maggio 2010 n 78 convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010 n 122

Decreto Ministero Interno 7 agosto 2012 567 Disposizioni relative alle modalitagrave di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla documentazione da allegare ai sensi dellrsquoarticolo 2 comma 7 del decreto del Presidente della Repubblica 1deg agosto 2011 n 151

Tabelle 601

Grafici 607

__________ 14

ELENCO DEI SIMBOLI

LETTERE LATINE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

A Superficie lorda del piano del compartimento m2

Aa Superficie utile di apertura di un evacuatore naturale di fumo e calore m2

Af Superficie lorda del pavimento del compartimento m2

Ap Area complessiva delle armature di acciaio da pretensione cm2

As Superficie di un compartimento a soffitto m2

At Superficie totale di un compartimento m2

Av Area totale delle aperture verticali di ventilazione presenti in un

compartimento o in un localem2

AV Fattore di sezione di un elemento strutturale di acciaio m-1

Cz Coefficiente di correzione per la determinazione della superficie

corretta della superficie di afflusso dellrsquoaria fresca

D Diametro di una tubazione di acciaio mm

EA Energia termica rilasciata da un incendio fino allrsquoinizio della fase di incendio stazionario

kJ

Esoglia Soglia di irraggiamento termico dellrsquoincendio su un bersaglio kWm2

Fc Risultante delle tensioni di compressione agenti su un elemento

strutturalekN

Ffid Effetto dellrsquoazione di progetto in caso drsquoincendio su un elemento

strutturale

Ft Risultante delle tensioni di trazione agenti su un elemento strutturale kN

G Fattore adimensionale che considera le pareti e le aperture di ventilazione presenti in un compartimento

GK Valore caratteristico delle azioni permanenti agenti su un elemento strutturale

H Potere calorifico inferiore di un materiale combustibile MJkg

Les Massima lunghezza di esodo di riferimento m

Lesd Massima lunghezza di esodo m

LF Larghezza minima dellrsquouscita finale mm

LO Larghezza minima delle vie di esodo orizzontali mm

LU Larghezza unitaria della via di esodo in funzione del profilo rischio Rvita di riferimento

mmpersona

LV Larghezza minima delle vie di esodo verticali mm

MC Momento flettente di progetto agente su un elemento strutturale nella progettazione con il metodo agli stati limite

kNmiddotm

__________ 15

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

MG Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni permanenti

kNmiddotm

MQ Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni variabili

kNmiddotm

Mu Momento flettente resistente allo stato limite ultimo collasso di un

elemento strutturale kNmiddotm

N Potenza elettrica assorbita da una pompa kW

O

Fattore di ventilazione m05

PS Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave sfavorito della rete idrica antincendio

kPa

PF Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave favorito

della rete idrica antincendio kPa

Q Portata termica kW

Q Portata di acqua lmin

QKi Valore caratteristico delle azioni variabili agenti su un elemento

strutturale

Rck Resistenza caratteristica cubica a compressione a ventotto giorni del

calcestruzzo Nmm2

Rambiente Profilo di rischio relativo alla tutela dellrsquoambiente

Rbeni Profilo di rischio relativo alla salvaguardia dei beni economici

Rfid0 Resistenza di progetto in caso drsquoincendio di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo calcolata allrsquoistante iniziale

Rvita Profilo di rischio relativo alla salvaguardia della vita umana

RHR Potenza termica rilasciata da un incendio kW

RHRmax Potenza termica massima rilasciata da un incendio in un

compartimento kW

S Superficie di aerazione naturale m2

SCT Superficie corretta totale delle aperture di afflusso dellrsquoaria fresca m2

Ssm Superficie utile minima delle aperture di smaltimento di fumo e calore drsquoemergenza

m2

SUTEFC Superficie utile totale di apertura degli evacuatori naturali di fumo e calore installati in un compartimento

m2

SUT Superficie utile totale di evacuazione del fumo m2

Tg Temperatura dei gas di combustione degC

Tcr Temperatura critica di un elemento strutturale di acciaio degC

Tm

Temperatura della superficie di un elemento strutturale degC

Vv Capacitagrave effettiva del serbatoio a capacitagrave ridotta m3

Wxplast Modulo di resistenza plastico a flessione di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo cm3

Y Altezza dallo strato libero da fumo m

__________ 16

LETTERE LATINE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

a Distanza dellrsquoasse di unrsquoarmatura di acciaio di un elemento strutturale

dalla superficie piugrave vicina esposta al fuoco mm

b

Inerzia termica delle pareti che delimitano un compartimento J(m2middots05middotdegC)

bw Larghezza drsquoanima di travi a sezione variabile cm

ca Calore specifico a pressione costante dellrsquoacciaio kJ(kgmiddotdegC)

cp Calore specifico a pressione costante di un materiale kJ(kgmiddotdegC)

(dTdt)rif Velocitagrave di decremento nel tempo della temperatura durante la fase di

decadimento di un incendio allrsquointerno di un compartimento degCmin

di Distanza di separazione m

di Distanza di unrsquoarmatura di acciaio dal lembo superiore compresso di

un elemento strutturale in calcestruzzo armato cm

fcd Resistenza di calcolo cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fck Resistenza caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fctk Resistenza caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo Nmm2

fp(1)k Resistenza caratteristica allo snervamento dellrsquoacciaio da pretensione

allrsquo1 di deformazione totale Nmm2

fpd Resistenza di calcolo dellrsquoacciaio da pretensione Nmm2

fy Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a

caldo a temperatura ambiente Nmm2

fyT Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a caldo alla temperatura T

Nmm2

g Accelerazione di gravitagrave ms2

g Massa di un materiale combustibile kg

heq Altezza equivalente delle aperture verticali di ventilazione presenti in

un compartimento m

hi

Braccio della coppia interna cm

hS

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente sfavorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

hF

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente favorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

kc Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo

__________ 17

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

kct Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo

kp

Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza caratteristica allo snervamento allrsquo1 di deformazione totale di un

acciaio da pretensione

ksh Fattore di correzione relativo allrsquoeffetto ombra per elementi strutturali

di acciaio

kyT Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica allo snervamento di un acciaio laminato a caldo

m Fattore di partecipazione alla combustione di un combustibile

no Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo

orizzontale

nv Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo verticale

pi Percentuale di foratura dellrsquoi-ma piastra radiante

qf Carico drsquoincendio specifico di un compartimento antincendio MJm2

qfd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie del

pavimento di un compartimento MJm2

qtd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie totale di

un compartimento antincendio MJm2

t Tempo s

t

Tempo fittizio h

ta Tempo di allarme generale s

tA Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata raggiunge il valore massimo ed inizia la

fase di incendio stazionario s

tB Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento termina la fase di incendio stazionario

s

tC Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata si annulla

s

tdet Tempo di rivelazione di un incendio s

tpre Tempo di attivitagrave pre-movimento delle persone s

ttra Tempo di movimento delle persone s

t Tempo impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di

1000 kW s

tmax Tempo necessario allrsquoincendio per raggiungere in un compartimento

la temperatura massima h

u Velocitagrave dellrsquoacqua nella tubazione di una rete idrica antincendio ms

__________ 18

LETTERE GRECHE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Pdistr Perdite di carico distribuite in una rete idrica antincendio Pa

PtSomma delle perdite di carico distribuite e localizzate

in una rete idrica antincendio Pa

t Intervallo di tempo s

T Variazione di temperatura degC

Fattore di configurazione

Fattore di limitazione della partecipazione alla combustione

di un materiale combustibile

2i Coefficiente parziale relativo allrsquoazione variabile dominante

per combinazione dei carichi per azione eccezionale

Ad (t)Effetto delle azioni indirette di progetto causate

dallrsquoesposizione a un incendio

LETTERE GRECHE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Costante che regola lrsquoaumento di potenza termica rilasciata da un

incendio nella fase di crescita kWs2

i Coefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

c Coefficiente di scambio di calore per convenzione W(m2middotdegC)

r Coefficiente di scambio di calore per irraggiamento W(m2middotdegC)

iCoefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

Velocitagrave caratteristica prevalente di crescita dellrsquoincendio riferita al

tempo t in secondi impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di 1000 kW

m Fattore relativo a una misura antincendio aggiuntiva

nFattore che tiene conto delle differenti misure antincendio di un

compartimento

occCaratteristiche prevalenti degli occupanti che si trovano in un

compartimento

q1 Fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione al tipo

di attivitagrave svolta in un compartimento antincendio

__________ 19

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

q2 Fattore di rischio incendio che considera lrsquoattivitagrave svolta in un

compartimento antincendio

resEmissivitagrave risultante fra i gas caldi di combustione e un elemento

strutturale

cfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica del

calcestruzzo in caso drsquoincendio

sfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica allo

snervamento dellrsquoacciaio da pretensione allrsquo1 di deformazione totale in caso drsquoincendio

GA Coefficiente parziale di sicurezza per le azioni permanenti per

combinazione dei carichi per azione eccezionale

Coefficiente di sicurezza

Rendimento di una pompa

Conduttivitagrave termica di un materiale W(mmiddotdegC)

0 Grado di utilizzazione dellrsquoacciaio

Densitagrave di un materiale kgm3

a Densitagrave dellrsquoaria ambiente kgm3

__________ 20

ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

Art Articolo

Artt Articoli

ASET Available Safe Escape Time (Tempo disponibile per lrsquoesodo)

B60060 Evacuatore naturale di fumo e calore resistente ad una temperatura

di 600 degC per 60 min

BFRL Building and Fire Research Laboratory

CE Marcatura di qualitagrave della Comunitagrave Europea

CEI Comitato Elettrotecnico Italiano

Circ Circolare

DCPREV Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica

DLgs Decreto legislativo

DM Decreto ministeriale

DPR Decreto del Presidente della Repubblica

E Tenuta al fumo ed ai gas caldi di combustione

EI Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed Isolamento termico

EI-Sa Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed isolamento termico

e ai fumi freddi

ENFC Evacuatore naturale di fumo e calore

EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione

FDS Fire Dynamics Simulator

GSA Gestione Sicurezza Antincendio

H2O Acqua

IRAI Impianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio

ISO International Organization for Standardization

(Organizzazione Internazionale di Standardizzazione)

ISOTR Rapporto Tecnico emanato dallrsquoOrganizzazione Internazionale di

Standardizzazione

ISOTS Specificazione Tecnica emanata dallrsquoOrganizzazione Internazionale

di Standardizzazione

Lett Circ Lettera Circolare

NIST National Institute for Standards and Technology del Dipartimento

del Commercio degli Stati Uniti drsquoAmerica

NPSH Altezza netta assoluta di carico allrsquoaspirazione

Prot Protocollo

__________ 21

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

REI Elemento strutturale o prodotto da costruzione Capacitagrave portante - Tenuta al fumo e gas caldi di combustione-Isolamento termico

RSET Required Safe Escape Time (Tempo richiesto per lrsquoesodo)

S Tenuta al fumo e passaggio dei gas a temperatura ambiente

SEa Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza

permanentemente aperta

SEd

Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza provvista di elemento di chiusura non permanente ad apertura comandata da

posizione non protetta

SENFC Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore

UE Unione Europea

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione

UNI CENTS Specificazione Tecnica emanata dal Comitato Europeo di Normazione

che viene recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

UNI EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione che viene

recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

__________ 23

IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO DELLrsquoINTERNO 03082015 01 PREMESSA Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto del Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) rappresenta uno strumento flessibile che consente di individuare le misure atte a contrastare efficacemente il rischio incendio per quelle attivitagrave che sono soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 01082011 n 151 ldquoRegolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendirdquo che sono state individuate allrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 e per le quali non sono state emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Le norme tecniche di prevenzione incendi del Codice si possono applicare sia alle attivitagrave di nuova realizzazione sia in caso di intervento su attivitagrave esistenti alla data del 18112015 di entrata in vigore Nel caso di attivitagrave esistenti il Codice avragrave unrsquoapplicazione limitata alla parte interessata dallrsquointervento o allrsquointera attivitagrave a seconda che le misure di sicurezza antincendio esistenti nella restante parte non interessata dallrsquointervento risultino a giudizio del Progettista rispettivamente compatibili o incompatibili con la ristrutturazione o con lrsquoampliamento da realizzare Le indicazioni fornite dal Codice costituiscono un utile riferimento per la progettazione realizzazione ed esercizio anche di quelle attivitagrave indicate nellrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 che perograve non raggiungono i limiti previsti per essere assoggettate ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Il legislatore ha ravvisato la necessitagrave di semplificare e razionalizzare lrsquoattuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso lrsquointroduzione di un unico testo organico e sistematico di disposizioni applicabili a molte delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi Lrsquoambito di applicazione risulta pertanto di preminente carattere orizzontale sono state individuate altresigrave delle regole puntuali riferite alle aree a rischio specifico alle aree a rischio per atmosfere esplosive e ai vani degli ascensori Lrsquoallegato tecnico del Codice egrave suddiviso in quattro sezioni

Sezione G - Generalitagrave essa contiene i principi fondamentali per la progettazione della sicurezza antincendio applicabili indistintamente alle diverse attivitagrave

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 24

Sezione S - Strategia antincendio essa individua le misure antincendio di prevenzione protezione e gestionali applicabili alle diverse attivitagrave per definire la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio

Sezione V - Regole tecniche verticali essa descrive le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attivitagrave o ad ambiti di esse le cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione ldquoStrategia antincendiordquo egrave prevista in futuro lrsquoimplementazione di tale sezione con le regole tecniche riferite ad ulteriori attivitagrave

Sezione M - Metodi essa indica le metodologie progettuali Tale ultima Sezione M del Codice riveste particolare importanza in quanto descrive specie nella prima parte il metodo per la regolare applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio che rappresenta il modello ispiratore principe delle soluzioni alternative in aggiunta a quelle conformi che possono essere ricercate dal professionista antincendio Lrsquoattuazione dei principi della Fire Safety Engineering potragrave condurre

a alla verifica degli obiettivi di mantenimento della capacitagrave portante in caso drsquoincendio mediante lrsquoutilizzo solamente di curve naturali drsquoincendio rappresentative del fenomeno incendio ldquoragionevolmente credibilerdquo che puograve generarsi in funzione delle caratteristiche del combustibile e di quelle dellrsquoedificio allrsquointerno del quale si sviluppa la combustione quindi in determinati casi non ci saragrave piugrave bisogno di impiegare la procedura che determina la classe di resistenza al fuoco

b alla selezione degli scenari drsquoincendio di progetto che consentono di valutare quantitativamente anche il raggiungimento del fondamentale obiettivo di salvaguardia della vita umana attraverso la puntuale valutazione del tempo disponibile per lrsquoesodo (ASET acronimo di Available Safe Escape Time) e del tempo richiesto per lrsquoesodo (RSET acronimo di Required Safe Escape Time) in tale importante verifica che dovragrave essere eseguita secondo le indicazioni fornite nel Capitolo M3 del Codice saragrave applicato il modello piugrave severo fra quelli previsti per i gas tossici per i gas irritanti per il calore e per lrsquooscuramento della visibilitagrave da fumo

c alla valutazione quantitativa dellrsquoeffetto che si riscontra nei valori della potenza termica rilasciata nel tempo a seguito dellrsquointervento dei sistemi automatici di controllo dellrsquoincendio (sprinkler) o di completa estinzione dellrsquoincendio ad acqua (sprinkler di tipo ESFR acronimo di Early Suppression Fast Response) o water mist o a gas inerte

Fra le varie novitagrave introdotte dal Codice vi sono anche degli aspetti di carattere procedurale che integrano il quadro normativo esistente e rappresentano una evoluzione rispetto alle disposizioni di carattere esclusivamente amministrativo contenute nel DPR 1512011 Il Codice infatti mediante lrsquoutilizzo di un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali ha previsto diverse soluzioni progettuali che possono consentire un notevole risparmio di risorse di tempo e di denaro nella trattazione e nella definizione delle misure da adottare nello specifico procedimento di prevenzione incendi in grado di soddisfare le prestazioni richieste

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 25

per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio che di seguito si indicano

1 Soluzione conforme di immediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento del livello di prestazione attribuito tale soluzione di natura prescrittiva non richiede quindi ulteriori valutazioni tecniche (ad esempio ldquoLa lunghezza del corridoio cieco non puograve superare 15 mrdquo)

2 Soluzione alternativa che egrave diversa e piugrave flessibile della soluzione conforme Il professionista antincendio deve dimostrare mediante soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazioni tecniche il raggiungimento dello specifico livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi dal Codice (ad esempio qualora la distanza di separazione sia inferiore ai valori prescritti si deve dimostrare che comunque essa non comporta un livello di irraggiamento termico maggiore di un determinato valore massimo ammissibile)

3 Soluzione in deroga che rappresenta la soluzione progettuale per la quale occorre attivare la procedura indicata nellrsquoart 7 del DPR 1512011 in tale caso bisogneragrave dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio previsti nel paragrafo G27 del Codice

Il tutto egrave riepilogato nello schema di Figura 01

Figura 01 - Schema logico dellrsquoapproccio progettuale previsto dal

Codice di prevenzione incendi

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 26

02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

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31

ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

__________

32

11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

__________

33

Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

Pagine non disponibili in anteprima

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Esempio 1

__________

44

16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

__________

45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

__________

46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

__________

47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

Pagine non disponibili in anteprima

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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PREFAZIONE

Il rapido e continuo progresso tecnologico dei sistemi produttivi che si egrave verificato negli ultimi anni impone di dedicare sempre maggiore attenzione alle problematiche inerenti la sicurezza Il professionista antincendio grazie anche allrsquoimpegno profuso nella frequenza ai corsi di aggiornamento previsti tratta oggi piugrave che mai con elevata competenza e senso critico i vari procedimenti di prevenzione incendi Con lrsquoemanazione del DPR 1512011 si era inteso coniugare nel settore della prevenzione incendi lrsquoesigenza primaria di tutela della pubblica incolumitagrave funzione di preminente interesse pubblico con i principi generali dellrsquoattivitagrave amministrativa economicitagrave efficacia imparzialitagrave pubblicitagrave e trasparenza individuati dalla legge 07081990 n 241 ldquoLegge sul procedimento amministrativordquo La necessitagrave di semplificazione degli atti amministrativi e lrsquoesigenza di assicurare tempi rapidi per lrsquoavvio delle attivitagrave produttive senza ridurre nel contempo il livello di sicurezza previsto ha comportato la possibilitagrave di trasferire secondo il principio di sussidiarietagrave parte dei controlli che venivano effettuati dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai professionisti antincendio esperti del settore che sono ora tenuti ad asseverare la conformitagrave delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi ai requisiti di sicurezza antincendio Il decreto del Ministro dellrsquoInterno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo pubblicato nel Supplemento Ordinario alla GU n 192 del 20082015 meglio noto come Codice di prevenzione incendi egrave uno strumento flessibile che consente adesso al professionista antincendio di individuare al meglio le misure atte a contrastare il rischio incendio Il professionista antincendio ha ora pertanto la possibilitagrave prevista dal Codice di percorrere liberamente soluzioni progettuali alternative a quelle conformi che sono puntualmente descritte nelle sezioni S ldquoStrategia antincendiordquo individuata dal Codice Egrave proprio per lrsquoelevato grado di preparazione tecnica richiesto ai professionisti antincendio chiamati ora a trattare le problematiche di prevenzione incendi che nel Codice sono stati previsti strumenti alternativi che possono essere individuati solamente da quanti hanno specifiche ed approfondite conoscenze Il testo del Codice pur essendo organico e compatto non si presta perograve ad una lettura rapida in quanto risulta piuttosto articolato e complesso Il Codice integra il quadro normativo vigente e si puograve applicare alla progettazione realizzazione e allrsquoesercizio delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi ai sensi del DPR 01082011 n 151 per le quali non sono state ancora emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Per il professionista antincendio districarsi allrsquointerno delle diverse opportunitagrave offerte dalla normativa per lrsquoindividuazione della migliore soluzione alle varie problematiche di prevenzione incendi possibili egrave sicuramente complesso La presente Opera quindi si prefigge il principale obiettivo di rendere maggiormente comprensibili le disposizioni e le relative procedure di attuazione contemplate dal

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Codice enfatizzando le novitagrave piugrave significative che sono state introdotte inoltre per completezza sono stati anche esaminati dei casi riguardanti alcune attivitagrave dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi che il professionista antincendio incontra sovente nella pratica quotidiana Il lettore troveragrave nel libro una serie di mirati esempi pratici applicati a casi realistici che frequentemente si riscontrano nellrsquoattivitagrave di prevenzione incendi che lo agevoleranno nellrsquoindividuazione e nellrsquoapplicazione delle varie misure di sicurezza antincendio che il Responsabile dellrsquoattivitagrave deve adottare in modo da dare le migliori soluzioni alle varie tematiche cui si riferiscono i procedimenti di prevenzione incendi

Gli Autori

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INDICE

Elenco dei simboli 14 Elenco delle abbreviazioni 20

0 Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno

03082015 23 01 Premessa 23 02 Dallrsquoapproccio prescrittivo a quello prestazionale 26 03 La procedura prevista dal Codice di prevenzione incendi per lrsquoindividuazione delle

varie misure antincendio 28 04 Guida alla lettura degli esempi 29

1 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un capannone industriale

adibito a deposito di materiali combustibili e infiammabili vari secondo il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro Interno 03082015 31 11 Descrizione dellrsquoattivitagrave 32 12 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 35 13 Determinazione dei profili di rischio dellrsquoattivitagrave 35 14 Reazione al fuoco 37 15 Resistenza al fuoco 37

- Procedimento per il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto 39 16 Compartimentazione 44 17 Esodo 46 18 Gestione della sicurezza antincendio 52 19 Controllo dellrsquoincendio 54 110 Rivelazione ed allarme 58 111 Controllo di fumo e calore 61 112 Operativitagrave antincendio 63 113 Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio 65 114 Valutazione del rischio di esplosione 66 Conclusioni 67

2 Realizzazione di un nuovo magazzino con struttura autoportante in acciaio

adibito a deposito di materie plastiche e progettazione del relativo locale gruppo elettrogeno e di un locale trasformatori 69 21 Descrizione dellrsquoattivitagrave 70 22 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 73 23 Determinazione dei profili di rischio dellrsquoattivitagrave 74 24 Reazione al fuoco 74 25 Resistenza al fuoco 74 26 Compartimentazione 76

- Procedura per la determinazione tabellare della distanza di separazione in spazio a cielo libero al fine di limitare la propagazione dellrsquoincendio tra ambiti della stessa attivitagrave o tra attivitagrave diverse 76

27 Esodo 79 28 Gestione della sicurezza antincendio 79 29 Controllo dellrsquoincendio 81

__________ 8

210 Rivelazione ed allarme 85 211 Controllo di fumi e calore 86 212 Operativitagrave antincendio 88 213 Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio 89

- Cabina di trasformazione 90 - Gruppo elettrogeno 95 - Serbatoio di deposito 97

Conclusioni 98

3 Realizzazione di un asilo nido con solaio in legno Progettazione di un locale cucina e di un impianto fotovoltaico 99 31 Descrizione dellrsquoattivitagrave 100 32 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 101 33 Relazione tecnica di progetto 101

- Disposizioni comuni 101 - Classificazione 101 - Ubicazione 102 - Caratteristiche costruttive 102 - Reazione al fuoco dei materiali 104 - Scale 106 - Misure per il dimensionamento del sistema di esodo 106 - Aree ed impianti a rischio specifico 109 - Servizi tecnologici 109 - Aree a rischio specifico 113 - Impianti elettrici 113 - Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi 114 - Impianti di rivelazione e di segnalazione di allarme incendio 116 - Smaltimento fumo e calore 116 - Segnaletica di sicurezza 116 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio 117 - Informazione e formazione antincendio 118

4 Realizzazione di un edificio per uffici e dei relativi vani di sollevamento

(ascensori) secondo le specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Verifica del sistema di esodo con il Codice di prevenzione incendi 119 41 Descrizione dellrsquoattivitagrave 120 42 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 122 43 Relazione tecnica attestante la rispondenza dellrsquoedificio adibito ad uffici al DM

22022006 122 - Classificazione 122 - Ubicazione (punto 3 Titolo II DM 22022006) 122 - Separazioni-Comunicazioni (punto 4 Titolo II DM 22022006) 123 - Resistenza al fuoco (punto 51 Titolo II DM 22022006) 123 - Reazione al fuoco (punto 52 Titolo II DM 22022006) 123 - Compartimentazione (punto 53 Titolo II DM 22022006) 124 - Misure per lrsquoevacuazione in caso di emergenza (punto 6 Titolo II DM

22022006) 124 - Aerazione (punto 7 Titolo II DM 22022006) 126 - Attivitagrave accessorie (punto 8 Titolo II DM 22022006) 126 - Servizi tecnologici (punto 9 Titolo II DM 22022006) 127

__________ 9

- Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi (punto 10 Titolo II DM 22022006) 128

- Impianti di rilevazione segnalazione e allarme (punto 11 Titolo II DM 22022006) 128

- Sistema di allarme (punto 12 Titolo II DM 22022006) 129 - Segnaletica di sicurezza (punto 13 Titolo II DM 22022006) 129 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio (punto 14 Titolo II DM

22022006) 130 44 Relazione tecnica attestante la conformitagrave alla normativa verticale degli impianti

di sollevamento 130 Disposizioni generali 130 Vano di corsa 131 Misure di protezione attiva 131 Vani di corsa per ascensori antincendio 131 Norme di esercizio 132

45 Descrizione dellrsquoattivitagrave 133 46 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 135 47 Determinazione dei profili di rischio dellrsquoattivitagrave 135 48 Misure adottate nella strategia antincendio 135 49 Progettazione dellrsquoesodo 137

- Compartimentazione 137 - Sistema di vie di esodo 137 - Dati di ingresso per la progettazione del sistema drsquoesodo 138 - Progettazione dellrsquoesodo 139 - Lunghezza drsquoesodo 139 - Calcolo della larghezza minima delle vie di esodo orizzontali 140 - Calcolo della larghezza minima delle vie di esodo verticali 140 - Calcolo della larghezza minima delle uscite finali 141

410 Vani degli ascensori 141 Conclusioni 143

5 Verifica dellrsquoidoneitagrave del sistema di esodo di uno stabilimento industriale con il

metodo dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio 145 51 Descrizione dellrsquoattivitagrave 146 52 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 148 53 Generalitagrave 148 54 Lo scenario drsquoincendio di progetto 150 55 Verifica delle condizioni di sicurezza delle persone durante la fase di esodo 153 56 Calcolo di RSET 157 57 Calcolo di ASET 158 Conclusioni 161

6 Stima della curva di variazione nel tempo della potenza termica rilasciata da un

incendio che si sviluppa allrsquointerno di un deposito di legno 163 61 Descrizione dellrsquoattivitagrave 164 62 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 166 63 Generalitagrave 166 64 Stima della curva di variazione nel tempo della potenza termica 167 Conclusioni 172

__________ 10

7 Determinazione della curva naturale drsquoincendio che si sviluppa allrsquointerno di un archivio cartaceo 173 71 Descrizione dellrsquoattivitagrave 174 72 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 175 73 Generalitagrave 176 74 Calcolo della curva naturale drsquoincendio nel deposito di carta con il modello

drsquoincendio numerico semplificato descritto con la curva parametrica temperatura-tempo indicata nellrsquoAppendice A della norma UNI EN 1991-1-2 (Eurocodice 1) 179

Conclusioni 186 8 Progettazione dellrsquoimpianto fisso di estinzione con idranti a servizio di uno

stabilimento adibito alla lavorazione del legno 187 81 Descrizione dellrsquoattivitagrave 188 82 Generalitagrave 188 83 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 189 84 Premessa 189 85 La progettazione della rete idrica antincendio 197

- Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito 199 - Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico favorito 202 - Condizioni di funzionamento della pompa 205 - Calcolo della capacitagrave effettiva minima del serbatoio a capacitagrave ridotta 209 - Calcolo della capacitagrave del serbatoio di carburante del motore diesel 209

Conclusioni 210 9 Progettazione di un sistema di evacuazione naturale di fumo e calore a servizio

di un capannone industriale adibito a deposito di materie plastiche 211 91 Descrizione dellrsquoattivitagrave 212 92 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 212 93 Generalitagrave 212 94 Procedimento indicato nella norma UNI 9494-1 214 95 Calcolo dellrsquoaltezza Y dal pavimento libera da fumo 216 96 Valutazione della durata convenzionale di sviluppo dellrsquoincendio 216 97 Individuazione del gruppo di dimensionamento 216 98 Calcolo del numero e della superficie utile totale drsquoapertura degli evacuatori

naturali di fumo e calore da installare per ogni compartimento individuato a soffitto 217

99 Verifica del valore della superficie totale corretta per lrsquoafflusso di aria fresca 219 Conclusioni 220

10 Valutazione della resistenza al fuoco di un elemento strutturale portante in

acciaio presente in un deposito di combustibili vari 221 101 Descrizione dellrsquoattivitagrave 222 102 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 222 103 Valutazione analitica della resistenza al fuoco 223 Conclusioni 232

__________ 11

11 Valutazione della resistenza al fuoco di un elemento strutturale portante realizzato in calcestruzzo armato precompresso presente in un edificio monopiano adibito a palestra 233 111 Descrizione dellrsquoattivitagrave 234 112 Generalitagrave 235 113 Valutazione tabellare 235 114 Valutazione analitica 236

- Caratteristiche di resistenza dei materiali 237 - Scambio di calore dellrsquoelemento strutturale con lrsquoambiente 238 - Proprietagrave dei materiali 239 - Determinazione dellrsquoazione di progetto 242 - Variazione della temperatura nella sezione maggiormente sollecitata del

tegolo esposto alla curva nominale drsquoincendio standard 244 - Verifica della capacitagrave portante dellrsquoelemento strutturale portante della palestra

soggetto a flessione dopo 90 min di esposizione alla curva nominale drsquoincendio standard 246

- Dominio di rottura 249 Conclusioni 250

12 Realizzazione di unrsquoautorimessa condominiale e dellrsquoimpianto termico al

servizio di un edificio di civile abitazione 251 121 Descrizione dellrsquoattivitagrave 252 122 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 254 123 Relazione tecnica di progetto relativa allrsquoautorimessa 254

- Definizioni 254 - Generalitagrave 254 - Isolamento 255 - Altezza dei piani 255 - Superficie specifica di parcamento 255 - Strutture dei locali 255 - Comunicazioni 255 - Sezionamenti 256 - Accessi allrsquoautorimessa 256 - Pavimenti 256 - Ventilazione 256 - Misure per lo sfollamento delle persone 257 - Impianti tecnologici 258 - Mezzi ed impianti di protezione ed estinzione degli incendi 259 - Servizi annessi 259 - Norme di esercizio 260

124 Relazione tecnica di progetto relativa alla centrale termica 260 - Definizioni 260 - Caratteristiche costruttive 260 - Impianto interno di adduzione del gas 262 - Impianto elettrico 264 - Mezzi di estinzione degli incendi 264 - Segnaletica di sicurezza 264

__________ 12

13 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di una palestra di nuova realizzazione 265 131 Descrizione dellrsquoattivitagrave 266 132 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 267 133 Relazione tecnica di progetto della palestra 267

- Classificazione 267 - Scelta dellrsquoarea ed ubicazione 268 - Accesso allrsquoarea 268 - Caratteristiche costruttive 269 - Reazione al fuoco dei materiali 269 - Sistema di vie di uscita 269 - Ascensori e montacarichi 270 - Depositi 271 - Impianti di riscaldamento e condizionamento 271 - Impianti elettrici 271 - Impianto di allarme 272 - Mezzi ed impianti di protezione ed estinzione degli incendi 272 - Segnaletica di sicurezza 272 - Norme di esercizio 273

14 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un locale esistente da

adibire a sala concerti trattenimenti e attrazioni varie 275 141 Descrizione dellrsquoattivitagrave 276 142 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 278 143 Relazione tecnica di progetto relativa al locale di pubblico spettacolo 278

- Classificazione 278 - Ubicazione 279 - Separazioni e comunicazioni 279 - Resistenza al fuoco delle strutture 279 - Reazione al fuoco dei materiali 280 - Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala 281 - Misure per lrsquoesodo del pubblico 281 - Gestione della scena 284 - Aree ed impianti a rischio specifico 284 - Sistema di allarme rilevazione e segnalazione automatica degli incendi 286 - Mezzi e impianti di estinzione degli incendi 286 - Segnaletica di sicurezza 287 - Gestione della sicurezza 287 - Informazione e formazione del personale 288 - Istruzioni di sicurezza 288 - Piano di sicurezza antincendio 288 - Registro della sicurezza antincendio 289

15 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un edificio adibito ad attivitagrave

commerciale con cambio di destinazione drsquouso e contestuale richiesta di deroga 291 151 Descrizione dellrsquoattivitagrave 292 152 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 296 153 Relazione tecnica di progetto relativa al locale commerciale 296

- Ubicazione 296 - Caratteristiche costruttive 297 - Reazione al fuoco 297

__________ 13

- Compartimentazione 297 - Scale 297 - Ascensori scale e rampe mobili 298 - Misure per il dimensionamento delle vie di esodo 298 - Lunghezza dei percorsi di esodo 299 - Sistemi di vie di esodo 299 - Caratteristiche delle vie di esodo 299 - Larghezza totale delle vie di esodo 300 - Sistemi di apertura delle porte e di eventuali infissi 301 - Sistemi di controllo fumi 302 - Aree ed impianti a rischio specifico 302 - Impianti elettrici 303 - Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi 304 - Impianto di rivelazione segnalazione e allarme incendio 306 - Sistemi di diffusione sonora 306 - Segnaletica di sicurezza 307 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio 307

154 Procedimento di deroga 307 - Individuazione delle misure equivalenti atte a compensare lrsquoaumento di rischio

dovuto allrsquoimpossibilitagrave di poter rispettare integralmente il DM 27072010 308 APPENDICE

Decreto Ministero Interno 3 agosto 2015 309 Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139

Decreto Presidente Repubblica 1deg agosto 2011 n 151 540 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi a norma dellrsquoarticolo 49 comma 4-quater del decreto-legge 31 maggio 2010 n 78 convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010 n 122

Decreto Ministero Interno 7 agosto 2012 567 Disposizioni relative alle modalitagrave di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla documentazione da allegare ai sensi dellrsquoarticolo 2 comma 7 del decreto del Presidente della Repubblica 1deg agosto 2011 n 151

Tabelle 601

Grafici 607

__________ 14

ELENCO DEI SIMBOLI

LETTERE LATINE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

A Superficie lorda del piano del compartimento m2

Aa Superficie utile di apertura di un evacuatore naturale di fumo e calore m2

Af Superficie lorda del pavimento del compartimento m2

Ap Area complessiva delle armature di acciaio da pretensione cm2

As Superficie di un compartimento a soffitto m2

At Superficie totale di un compartimento m2

Av Area totale delle aperture verticali di ventilazione presenti in un

compartimento o in un localem2

AV Fattore di sezione di un elemento strutturale di acciaio m-1

Cz Coefficiente di correzione per la determinazione della superficie

corretta della superficie di afflusso dellrsquoaria fresca

D Diametro di una tubazione di acciaio mm

EA Energia termica rilasciata da un incendio fino allrsquoinizio della fase di incendio stazionario

kJ

Esoglia Soglia di irraggiamento termico dellrsquoincendio su un bersaglio kWm2

Fc Risultante delle tensioni di compressione agenti su un elemento

strutturalekN

Ffid Effetto dellrsquoazione di progetto in caso drsquoincendio su un elemento

strutturale

Ft Risultante delle tensioni di trazione agenti su un elemento strutturale kN

G Fattore adimensionale che considera le pareti e le aperture di ventilazione presenti in un compartimento

GK Valore caratteristico delle azioni permanenti agenti su un elemento strutturale

H Potere calorifico inferiore di un materiale combustibile MJkg

Les Massima lunghezza di esodo di riferimento m

Lesd Massima lunghezza di esodo m

LF Larghezza minima dellrsquouscita finale mm

LO Larghezza minima delle vie di esodo orizzontali mm

LU Larghezza unitaria della via di esodo in funzione del profilo rischio Rvita di riferimento

mmpersona

LV Larghezza minima delle vie di esodo verticali mm

MC Momento flettente di progetto agente su un elemento strutturale nella progettazione con il metodo agli stati limite

kNmiddotm

__________ 15

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

MG Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni permanenti

kNmiddotm

MQ Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni variabili

kNmiddotm

Mu Momento flettente resistente allo stato limite ultimo collasso di un

elemento strutturale kNmiddotm

N Potenza elettrica assorbita da una pompa kW

O

Fattore di ventilazione m05

PS Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave sfavorito della rete idrica antincendio

kPa

PF Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave favorito

della rete idrica antincendio kPa

Q Portata termica kW

Q Portata di acqua lmin

QKi Valore caratteristico delle azioni variabili agenti su un elemento

strutturale

Rck Resistenza caratteristica cubica a compressione a ventotto giorni del

calcestruzzo Nmm2

Rambiente Profilo di rischio relativo alla tutela dellrsquoambiente

Rbeni Profilo di rischio relativo alla salvaguardia dei beni economici

Rfid0 Resistenza di progetto in caso drsquoincendio di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo calcolata allrsquoistante iniziale

Rvita Profilo di rischio relativo alla salvaguardia della vita umana

RHR Potenza termica rilasciata da un incendio kW

RHRmax Potenza termica massima rilasciata da un incendio in un

compartimento kW

S Superficie di aerazione naturale m2

SCT Superficie corretta totale delle aperture di afflusso dellrsquoaria fresca m2

Ssm Superficie utile minima delle aperture di smaltimento di fumo e calore drsquoemergenza

m2

SUTEFC Superficie utile totale di apertura degli evacuatori naturali di fumo e calore installati in un compartimento

m2

SUT Superficie utile totale di evacuazione del fumo m2

Tg Temperatura dei gas di combustione degC

Tcr Temperatura critica di un elemento strutturale di acciaio degC

Tm

Temperatura della superficie di un elemento strutturale degC

Vv Capacitagrave effettiva del serbatoio a capacitagrave ridotta m3

Wxplast Modulo di resistenza plastico a flessione di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo cm3

Y Altezza dallo strato libero da fumo m

__________ 16

LETTERE LATINE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

a Distanza dellrsquoasse di unrsquoarmatura di acciaio di un elemento strutturale

dalla superficie piugrave vicina esposta al fuoco mm

b

Inerzia termica delle pareti che delimitano un compartimento J(m2middots05middotdegC)

bw Larghezza drsquoanima di travi a sezione variabile cm

ca Calore specifico a pressione costante dellrsquoacciaio kJ(kgmiddotdegC)

cp Calore specifico a pressione costante di un materiale kJ(kgmiddotdegC)

(dTdt)rif Velocitagrave di decremento nel tempo della temperatura durante la fase di

decadimento di un incendio allrsquointerno di un compartimento degCmin

di Distanza di separazione m

di Distanza di unrsquoarmatura di acciaio dal lembo superiore compresso di

un elemento strutturale in calcestruzzo armato cm

fcd Resistenza di calcolo cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fck Resistenza caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fctk Resistenza caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo Nmm2

fp(1)k Resistenza caratteristica allo snervamento dellrsquoacciaio da pretensione

allrsquo1 di deformazione totale Nmm2

fpd Resistenza di calcolo dellrsquoacciaio da pretensione Nmm2

fy Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a

caldo a temperatura ambiente Nmm2

fyT Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a caldo alla temperatura T

Nmm2

g Accelerazione di gravitagrave ms2

g Massa di un materiale combustibile kg

heq Altezza equivalente delle aperture verticali di ventilazione presenti in

un compartimento m

hi

Braccio della coppia interna cm

hS

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente sfavorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

hF

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente favorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

kc Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo

__________ 17

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

kct Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo

kp

Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza caratteristica allo snervamento allrsquo1 di deformazione totale di un

acciaio da pretensione

ksh Fattore di correzione relativo allrsquoeffetto ombra per elementi strutturali

di acciaio

kyT Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica allo snervamento di un acciaio laminato a caldo

m Fattore di partecipazione alla combustione di un combustibile

no Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo

orizzontale

nv Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo verticale

pi Percentuale di foratura dellrsquoi-ma piastra radiante

qf Carico drsquoincendio specifico di un compartimento antincendio MJm2

qfd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie del

pavimento di un compartimento MJm2

qtd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie totale di

un compartimento antincendio MJm2

t Tempo s

t

Tempo fittizio h

ta Tempo di allarme generale s

tA Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata raggiunge il valore massimo ed inizia la

fase di incendio stazionario s

tB Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento termina la fase di incendio stazionario

s

tC Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata si annulla

s

tdet Tempo di rivelazione di un incendio s

tpre Tempo di attivitagrave pre-movimento delle persone s

ttra Tempo di movimento delle persone s

t Tempo impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di

1000 kW s

tmax Tempo necessario allrsquoincendio per raggiungere in un compartimento

la temperatura massima h

u Velocitagrave dellrsquoacqua nella tubazione di una rete idrica antincendio ms

__________ 18

LETTERE GRECHE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Pdistr Perdite di carico distribuite in una rete idrica antincendio Pa

PtSomma delle perdite di carico distribuite e localizzate

in una rete idrica antincendio Pa

t Intervallo di tempo s

T Variazione di temperatura degC

Fattore di configurazione

Fattore di limitazione della partecipazione alla combustione

di un materiale combustibile

2i Coefficiente parziale relativo allrsquoazione variabile dominante

per combinazione dei carichi per azione eccezionale

Ad (t)Effetto delle azioni indirette di progetto causate

dallrsquoesposizione a un incendio

LETTERE GRECHE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Costante che regola lrsquoaumento di potenza termica rilasciata da un

incendio nella fase di crescita kWs2

i Coefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

c Coefficiente di scambio di calore per convenzione W(m2middotdegC)

r Coefficiente di scambio di calore per irraggiamento W(m2middotdegC)

iCoefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

Velocitagrave caratteristica prevalente di crescita dellrsquoincendio riferita al

tempo t in secondi impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di 1000 kW

m Fattore relativo a una misura antincendio aggiuntiva

nFattore che tiene conto delle differenti misure antincendio di un

compartimento

occCaratteristiche prevalenti degli occupanti che si trovano in un

compartimento

q1 Fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione al tipo

di attivitagrave svolta in un compartimento antincendio

__________ 19

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

q2 Fattore di rischio incendio che considera lrsquoattivitagrave svolta in un

compartimento antincendio

resEmissivitagrave risultante fra i gas caldi di combustione e un elemento

strutturale

cfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica del

calcestruzzo in caso drsquoincendio

sfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica allo

snervamento dellrsquoacciaio da pretensione allrsquo1 di deformazione totale in caso drsquoincendio

GA Coefficiente parziale di sicurezza per le azioni permanenti per

combinazione dei carichi per azione eccezionale

Coefficiente di sicurezza

Rendimento di una pompa

Conduttivitagrave termica di un materiale W(mmiddotdegC)

0 Grado di utilizzazione dellrsquoacciaio

Densitagrave di un materiale kgm3

a Densitagrave dellrsquoaria ambiente kgm3

__________ 20

ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

Art Articolo

Artt Articoli

ASET Available Safe Escape Time (Tempo disponibile per lrsquoesodo)

B60060 Evacuatore naturale di fumo e calore resistente ad una temperatura

di 600 degC per 60 min

BFRL Building and Fire Research Laboratory

CE Marcatura di qualitagrave della Comunitagrave Europea

CEI Comitato Elettrotecnico Italiano

Circ Circolare

DCPREV Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica

DLgs Decreto legislativo

DM Decreto ministeriale

DPR Decreto del Presidente della Repubblica

E Tenuta al fumo ed ai gas caldi di combustione

EI Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed Isolamento termico

EI-Sa Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed isolamento termico

e ai fumi freddi

ENFC Evacuatore naturale di fumo e calore

EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione

FDS Fire Dynamics Simulator

GSA Gestione Sicurezza Antincendio

H2O Acqua

IRAI Impianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio

ISO International Organization for Standardization

(Organizzazione Internazionale di Standardizzazione)

ISOTR Rapporto Tecnico emanato dallrsquoOrganizzazione Internazionale di

Standardizzazione

ISOTS Specificazione Tecnica emanata dallrsquoOrganizzazione Internazionale

di Standardizzazione

Lett Circ Lettera Circolare

NIST National Institute for Standards and Technology del Dipartimento

del Commercio degli Stati Uniti drsquoAmerica

NPSH Altezza netta assoluta di carico allrsquoaspirazione

Prot Protocollo

__________ 21

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

REI Elemento strutturale o prodotto da costruzione Capacitagrave portante - Tenuta al fumo e gas caldi di combustione-Isolamento termico

RSET Required Safe Escape Time (Tempo richiesto per lrsquoesodo)

S Tenuta al fumo e passaggio dei gas a temperatura ambiente

SEa Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza

permanentemente aperta

SEd

Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza provvista di elemento di chiusura non permanente ad apertura comandata da

posizione non protetta

SENFC Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore

UE Unione Europea

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione

UNI CENTS Specificazione Tecnica emanata dal Comitato Europeo di Normazione

che viene recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

UNI EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione che viene

recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

__________ 23

IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO DELLrsquoINTERNO 03082015 01 PREMESSA Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto del Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) rappresenta uno strumento flessibile che consente di individuare le misure atte a contrastare efficacemente il rischio incendio per quelle attivitagrave che sono soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 01082011 n 151 ldquoRegolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendirdquo che sono state individuate allrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 e per le quali non sono state emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Le norme tecniche di prevenzione incendi del Codice si possono applicare sia alle attivitagrave di nuova realizzazione sia in caso di intervento su attivitagrave esistenti alla data del 18112015 di entrata in vigore Nel caso di attivitagrave esistenti il Codice avragrave unrsquoapplicazione limitata alla parte interessata dallrsquointervento o allrsquointera attivitagrave a seconda che le misure di sicurezza antincendio esistenti nella restante parte non interessata dallrsquointervento risultino a giudizio del Progettista rispettivamente compatibili o incompatibili con la ristrutturazione o con lrsquoampliamento da realizzare Le indicazioni fornite dal Codice costituiscono un utile riferimento per la progettazione realizzazione ed esercizio anche di quelle attivitagrave indicate nellrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 che perograve non raggiungono i limiti previsti per essere assoggettate ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Il legislatore ha ravvisato la necessitagrave di semplificare e razionalizzare lrsquoattuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso lrsquointroduzione di un unico testo organico e sistematico di disposizioni applicabili a molte delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi Lrsquoambito di applicazione risulta pertanto di preminente carattere orizzontale sono state individuate altresigrave delle regole puntuali riferite alle aree a rischio specifico alle aree a rischio per atmosfere esplosive e ai vani degli ascensori Lrsquoallegato tecnico del Codice egrave suddiviso in quattro sezioni

Sezione G - Generalitagrave essa contiene i principi fondamentali per la progettazione della sicurezza antincendio applicabili indistintamente alle diverse attivitagrave

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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Sezione S - Strategia antincendio essa individua le misure antincendio di prevenzione protezione e gestionali applicabili alle diverse attivitagrave per definire la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio

Sezione V - Regole tecniche verticali essa descrive le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attivitagrave o ad ambiti di esse le cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione ldquoStrategia antincendiordquo egrave prevista in futuro lrsquoimplementazione di tale sezione con le regole tecniche riferite ad ulteriori attivitagrave

Sezione M - Metodi essa indica le metodologie progettuali Tale ultima Sezione M del Codice riveste particolare importanza in quanto descrive specie nella prima parte il metodo per la regolare applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio che rappresenta il modello ispiratore principe delle soluzioni alternative in aggiunta a quelle conformi che possono essere ricercate dal professionista antincendio Lrsquoattuazione dei principi della Fire Safety Engineering potragrave condurre

a alla verifica degli obiettivi di mantenimento della capacitagrave portante in caso drsquoincendio mediante lrsquoutilizzo solamente di curve naturali drsquoincendio rappresentative del fenomeno incendio ldquoragionevolmente credibilerdquo che puograve generarsi in funzione delle caratteristiche del combustibile e di quelle dellrsquoedificio allrsquointerno del quale si sviluppa la combustione quindi in determinati casi non ci saragrave piugrave bisogno di impiegare la procedura che determina la classe di resistenza al fuoco

b alla selezione degli scenari drsquoincendio di progetto che consentono di valutare quantitativamente anche il raggiungimento del fondamentale obiettivo di salvaguardia della vita umana attraverso la puntuale valutazione del tempo disponibile per lrsquoesodo (ASET acronimo di Available Safe Escape Time) e del tempo richiesto per lrsquoesodo (RSET acronimo di Required Safe Escape Time) in tale importante verifica che dovragrave essere eseguita secondo le indicazioni fornite nel Capitolo M3 del Codice saragrave applicato il modello piugrave severo fra quelli previsti per i gas tossici per i gas irritanti per il calore e per lrsquooscuramento della visibilitagrave da fumo

c alla valutazione quantitativa dellrsquoeffetto che si riscontra nei valori della potenza termica rilasciata nel tempo a seguito dellrsquointervento dei sistemi automatici di controllo dellrsquoincendio (sprinkler) o di completa estinzione dellrsquoincendio ad acqua (sprinkler di tipo ESFR acronimo di Early Suppression Fast Response) o water mist o a gas inerte

Fra le varie novitagrave introdotte dal Codice vi sono anche degli aspetti di carattere procedurale che integrano il quadro normativo esistente e rappresentano una evoluzione rispetto alle disposizioni di carattere esclusivamente amministrativo contenute nel DPR 1512011 Il Codice infatti mediante lrsquoutilizzo di un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali ha previsto diverse soluzioni progettuali che possono consentire un notevole risparmio di risorse di tempo e di denaro nella trattazione e nella definizione delle misure da adottare nello specifico procedimento di prevenzione incendi in grado di soddisfare le prestazioni richieste

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio che di seguito si indicano

1 Soluzione conforme di immediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento del livello di prestazione attribuito tale soluzione di natura prescrittiva non richiede quindi ulteriori valutazioni tecniche (ad esempio ldquoLa lunghezza del corridoio cieco non puograve superare 15 mrdquo)

2 Soluzione alternativa che egrave diversa e piugrave flessibile della soluzione conforme Il professionista antincendio deve dimostrare mediante soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazioni tecniche il raggiungimento dello specifico livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi dal Codice (ad esempio qualora la distanza di separazione sia inferiore ai valori prescritti si deve dimostrare che comunque essa non comporta un livello di irraggiamento termico maggiore di un determinato valore massimo ammissibile)

3 Soluzione in deroga che rappresenta la soluzione progettuale per la quale occorre attivare la procedura indicata nellrsquoart 7 del DPR 1512011 in tale caso bisogneragrave dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio previsti nel paragrafo G27 del Codice

Il tutto egrave riepilogato nello schema di Figura 01

Figura 01 - Schema logico dellrsquoapproccio progettuale previsto dal

Codice di prevenzione incendi

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

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ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

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11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

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Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

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Esempio 1

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16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

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45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

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Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

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47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

Pagine non disponibili in anteprima

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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  • 31-33
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  • 44-47
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  • 99-100
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  • 107-109
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  • 197-201
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  • 256-258
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Page 6: Esempi di PROGETTAZIONE ANTINCENDIO - …ltshop.legislazionetecnica.it/show_doc.asp?nomedoc=...Antonio La Malfa Salvatore La Malfa Vasco Vanzini Roberto La Malfa Esempi di PROGETTAZIONE

__________ 6

Codice enfatizzando le novitagrave piugrave significative che sono state introdotte inoltre per completezza sono stati anche esaminati dei casi riguardanti alcune attivitagrave dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi che il professionista antincendio incontra sovente nella pratica quotidiana Il lettore troveragrave nel libro una serie di mirati esempi pratici applicati a casi realistici che frequentemente si riscontrano nellrsquoattivitagrave di prevenzione incendi che lo agevoleranno nellrsquoindividuazione e nellrsquoapplicazione delle varie misure di sicurezza antincendio che il Responsabile dellrsquoattivitagrave deve adottare in modo da dare le migliori soluzioni alle varie tematiche cui si riferiscono i procedimenti di prevenzione incendi

Gli Autori

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INDICE

Elenco dei simboli 14 Elenco delle abbreviazioni 20

0 Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno

03082015 23 01 Premessa 23 02 Dallrsquoapproccio prescrittivo a quello prestazionale 26 03 La procedura prevista dal Codice di prevenzione incendi per lrsquoindividuazione delle

varie misure antincendio 28 04 Guida alla lettura degli esempi 29

1 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un capannone industriale

adibito a deposito di materiali combustibili e infiammabili vari secondo il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro Interno 03082015 31 11 Descrizione dellrsquoattivitagrave 32 12 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 35 13 Determinazione dei profili di rischio dellrsquoattivitagrave 35 14 Reazione al fuoco 37 15 Resistenza al fuoco 37

- Procedimento per il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto 39 16 Compartimentazione 44 17 Esodo 46 18 Gestione della sicurezza antincendio 52 19 Controllo dellrsquoincendio 54 110 Rivelazione ed allarme 58 111 Controllo di fumo e calore 61 112 Operativitagrave antincendio 63 113 Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio 65 114 Valutazione del rischio di esplosione 66 Conclusioni 67

2 Realizzazione di un nuovo magazzino con struttura autoportante in acciaio

adibito a deposito di materie plastiche e progettazione del relativo locale gruppo elettrogeno e di un locale trasformatori 69 21 Descrizione dellrsquoattivitagrave 70 22 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 73 23 Determinazione dei profili di rischio dellrsquoattivitagrave 74 24 Reazione al fuoco 74 25 Resistenza al fuoco 74 26 Compartimentazione 76

- Procedura per la determinazione tabellare della distanza di separazione in spazio a cielo libero al fine di limitare la propagazione dellrsquoincendio tra ambiti della stessa attivitagrave o tra attivitagrave diverse 76

27 Esodo 79 28 Gestione della sicurezza antincendio 79 29 Controllo dellrsquoincendio 81

__________ 8

210 Rivelazione ed allarme 85 211 Controllo di fumi e calore 86 212 Operativitagrave antincendio 88 213 Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio 89

- Cabina di trasformazione 90 - Gruppo elettrogeno 95 - Serbatoio di deposito 97

Conclusioni 98

3 Realizzazione di un asilo nido con solaio in legno Progettazione di un locale cucina e di un impianto fotovoltaico 99 31 Descrizione dellrsquoattivitagrave 100 32 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 101 33 Relazione tecnica di progetto 101

- Disposizioni comuni 101 - Classificazione 101 - Ubicazione 102 - Caratteristiche costruttive 102 - Reazione al fuoco dei materiali 104 - Scale 106 - Misure per il dimensionamento del sistema di esodo 106 - Aree ed impianti a rischio specifico 109 - Servizi tecnologici 109 - Aree a rischio specifico 113 - Impianti elettrici 113 - Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi 114 - Impianti di rivelazione e di segnalazione di allarme incendio 116 - Smaltimento fumo e calore 116 - Segnaletica di sicurezza 116 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio 117 - Informazione e formazione antincendio 118

4 Realizzazione di un edificio per uffici e dei relativi vani di sollevamento

(ascensori) secondo le specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Verifica del sistema di esodo con il Codice di prevenzione incendi 119 41 Descrizione dellrsquoattivitagrave 120 42 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 122 43 Relazione tecnica attestante la rispondenza dellrsquoedificio adibito ad uffici al DM

22022006 122 - Classificazione 122 - Ubicazione (punto 3 Titolo II DM 22022006) 122 - Separazioni-Comunicazioni (punto 4 Titolo II DM 22022006) 123 - Resistenza al fuoco (punto 51 Titolo II DM 22022006) 123 - Reazione al fuoco (punto 52 Titolo II DM 22022006) 123 - Compartimentazione (punto 53 Titolo II DM 22022006) 124 - Misure per lrsquoevacuazione in caso di emergenza (punto 6 Titolo II DM

22022006) 124 - Aerazione (punto 7 Titolo II DM 22022006) 126 - Attivitagrave accessorie (punto 8 Titolo II DM 22022006) 126 - Servizi tecnologici (punto 9 Titolo II DM 22022006) 127

__________ 9

- Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi (punto 10 Titolo II DM 22022006) 128

- Impianti di rilevazione segnalazione e allarme (punto 11 Titolo II DM 22022006) 128

- Sistema di allarme (punto 12 Titolo II DM 22022006) 129 - Segnaletica di sicurezza (punto 13 Titolo II DM 22022006) 129 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio (punto 14 Titolo II DM

22022006) 130 44 Relazione tecnica attestante la conformitagrave alla normativa verticale degli impianti

di sollevamento 130 Disposizioni generali 130 Vano di corsa 131 Misure di protezione attiva 131 Vani di corsa per ascensori antincendio 131 Norme di esercizio 132

45 Descrizione dellrsquoattivitagrave 133 46 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 135 47 Determinazione dei profili di rischio dellrsquoattivitagrave 135 48 Misure adottate nella strategia antincendio 135 49 Progettazione dellrsquoesodo 137

- Compartimentazione 137 - Sistema di vie di esodo 137 - Dati di ingresso per la progettazione del sistema drsquoesodo 138 - Progettazione dellrsquoesodo 139 - Lunghezza drsquoesodo 139 - Calcolo della larghezza minima delle vie di esodo orizzontali 140 - Calcolo della larghezza minima delle vie di esodo verticali 140 - Calcolo della larghezza minima delle uscite finali 141

410 Vani degli ascensori 141 Conclusioni 143

5 Verifica dellrsquoidoneitagrave del sistema di esodo di uno stabilimento industriale con il

metodo dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio 145 51 Descrizione dellrsquoattivitagrave 146 52 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 148 53 Generalitagrave 148 54 Lo scenario drsquoincendio di progetto 150 55 Verifica delle condizioni di sicurezza delle persone durante la fase di esodo 153 56 Calcolo di RSET 157 57 Calcolo di ASET 158 Conclusioni 161

6 Stima della curva di variazione nel tempo della potenza termica rilasciata da un

incendio che si sviluppa allrsquointerno di un deposito di legno 163 61 Descrizione dellrsquoattivitagrave 164 62 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 166 63 Generalitagrave 166 64 Stima della curva di variazione nel tempo della potenza termica 167 Conclusioni 172

__________ 10

7 Determinazione della curva naturale drsquoincendio che si sviluppa allrsquointerno di un archivio cartaceo 173 71 Descrizione dellrsquoattivitagrave 174 72 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 175 73 Generalitagrave 176 74 Calcolo della curva naturale drsquoincendio nel deposito di carta con il modello

drsquoincendio numerico semplificato descritto con la curva parametrica temperatura-tempo indicata nellrsquoAppendice A della norma UNI EN 1991-1-2 (Eurocodice 1) 179

Conclusioni 186 8 Progettazione dellrsquoimpianto fisso di estinzione con idranti a servizio di uno

stabilimento adibito alla lavorazione del legno 187 81 Descrizione dellrsquoattivitagrave 188 82 Generalitagrave 188 83 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 189 84 Premessa 189 85 La progettazione della rete idrica antincendio 197

- Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito 199 - Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico favorito 202 - Condizioni di funzionamento della pompa 205 - Calcolo della capacitagrave effettiva minima del serbatoio a capacitagrave ridotta 209 - Calcolo della capacitagrave del serbatoio di carburante del motore diesel 209

Conclusioni 210 9 Progettazione di un sistema di evacuazione naturale di fumo e calore a servizio

di un capannone industriale adibito a deposito di materie plastiche 211 91 Descrizione dellrsquoattivitagrave 212 92 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 212 93 Generalitagrave 212 94 Procedimento indicato nella norma UNI 9494-1 214 95 Calcolo dellrsquoaltezza Y dal pavimento libera da fumo 216 96 Valutazione della durata convenzionale di sviluppo dellrsquoincendio 216 97 Individuazione del gruppo di dimensionamento 216 98 Calcolo del numero e della superficie utile totale drsquoapertura degli evacuatori

naturali di fumo e calore da installare per ogni compartimento individuato a soffitto 217

99 Verifica del valore della superficie totale corretta per lrsquoafflusso di aria fresca 219 Conclusioni 220

10 Valutazione della resistenza al fuoco di un elemento strutturale portante in

acciaio presente in un deposito di combustibili vari 221 101 Descrizione dellrsquoattivitagrave 222 102 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 222 103 Valutazione analitica della resistenza al fuoco 223 Conclusioni 232

__________ 11

11 Valutazione della resistenza al fuoco di un elemento strutturale portante realizzato in calcestruzzo armato precompresso presente in un edificio monopiano adibito a palestra 233 111 Descrizione dellrsquoattivitagrave 234 112 Generalitagrave 235 113 Valutazione tabellare 235 114 Valutazione analitica 236

- Caratteristiche di resistenza dei materiali 237 - Scambio di calore dellrsquoelemento strutturale con lrsquoambiente 238 - Proprietagrave dei materiali 239 - Determinazione dellrsquoazione di progetto 242 - Variazione della temperatura nella sezione maggiormente sollecitata del

tegolo esposto alla curva nominale drsquoincendio standard 244 - Verifica della capacitagrave portante dellrsquoelemento strutturale portante della palestra

soggetto a flessione dopo 90 min di esposizione alla curva nominale drsquoincendio standard 246

- Dominio di rottura 249 Conclusioni 250

12 Realizzazione di unrsquoautorimessa condominiale e dellrsquoimpianto termico al

servizio di un edificio di civile abitazione 251 121 Descrizione dellrsquoattivitagrave 252 122 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 254 123 Relazione tecnica di progetto relativa allrsquoautorimessa 254

- Definizioni 254 - Generalitagrave 254 - Isolamento 255 - Altezza dei piani 255 - Superficie specifica di parcamento 255 - Strutture dei locali 255 - Comunicazioni 255 - Sezionamenti 256 - Accessi allrsquoautorimessa 256 - Pavimenti 256 - Ventilazione 256 - Misure per lo sfollamento delle persone 257 - Impianti tecnologici 258 - Mezzi ed impianti di protezione ed estinzione degli incendi 259 - Servizi annessi 259 - Norme di esercizio 260

124 Relazione tecnica di progetto relativa alla centrale termica 260 - Definizioni 260 - Caratteristiche costruttive 260 - Impianto interno di adduzione del gas 262 - Impianto elettrico 264 - Mezzi di estinzione degli incendi 264 - Segnaletica di sicurezza 264

__________ 12

13 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di una palestra di nuova realizzazione 265 131 Descrizione dellrsquoattivitagrave 266 132 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 267 133 Relazione tecnica di progetto della palestra 267

- Classificazione 267 - Scelta dellrsquoarea ed ubicazione 268 - Accesso allrsquoarea 268 - Caratteristiche costruttive 269 - Reazione al fuoco dei materiali 269 - Sistema di vie di uscita 269 - Ascensori e montacarichi 270 - Depositi 271 - Impianti di riscaldamento e condizionamento 271 - Impianti elettrici 271 - Impianto di allarme 272 - Mezzi ed impianti di protezione ed estinzione degli incendi 272 - Segnaletica di sicurezza 272 - Norme di esercizio 273

14 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un locale esistente da

adibire a sala concerti trattenimenti e attrazioni varie 275 141 Descrizione dellrsquoattivitagrave 276 142 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 278 143 Relazione tecnica di progetto relativa al locale di pubblico spettacolo 278

- Classificazione 278 - Ubicazione 279 - Separazioni e comunicazioni 279 - Resistenza al fuoco delle strutture 279 - Reazione al fuoco dei materiali 280 - Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala 281 - Misure per lrsquoesodo del pubblico 281 - Gestione della scena 284 - Aree ed impianti a rischio specifico 284 - Sistema di allarme rilevazione e segnalazione automatica degli incendi 286 - Mezzi e impianti di estinzione degli incendi 286 - Segnaletica di sicurezza 287 - Gestione della sicurezza 287 - Informazione e formazione del personale 288 - Istruzioni di sicurezza 288 - Piano di sicurezza antincendio 288 - Registro della sicurezza antincendio 289

15 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un edificio adibito ad attivitagrave

commerciale con cambio di destinazione drsquouso e contestuale richiesta di deroga 291 151 Descrizione dellrsquoattivitagrave 292 152 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 296 153 Relazione tecnica di progetto relativa al locale commerciale 296

- Ubicazione 296 - Caratteristiche costruttive 297 - Reazione al fuoco 297

__________ 13

- Compartimentazione 297 - Scale 297 - Ascensori scale e rampe mobili 298 - Misure per il dimensionamento delle vie di esodo 298 - Lunghezza dei percorsi di esodo 299 - Sistemi di vie di esodo 299 - Caratteristiche delle vie di esodo 299 - Larghezza totale delle vie di esodo 300 - Sistemi di apertura delle porte e di eventuali infissi 301 - Sistemi di controllo fumi 302 - Aree ed impianti a rischio specifico 302 - Impianti elettrici 303 - Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi 304 - Impianto di rivelazione segnalazione e allarme incendio 306 - Sistemi di diffusione sonora 306 - Segnaletica di sicurezza 307 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio 307

154 Procedimento di deroga 307 - Individuazione delle misure equivalenti atte a compensare lrsquoaumento di rischio

dovuto allrsquoimpossibilitagrave di poter rispettare integralmente il DM 27072010 308 APPENDICE

Decreto Ministero Interno 3 agosto 2015 309 Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139

Decreto Presidente Repubblica 1deg agosto 2011 n 151 540 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi a norma dellrsquoarticolo 49 comma 4-quater del decreto-legge 31 maggio 2010 n 78 convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010 n 122

Decreto Ministero Interno 7 agosto 2012 567 Disposizioni relative alle modalitagrave di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla documentazione da allegare ai sensi dellrsquoarticolo 2 comma 7 del decreto del Presidente della Repubblica 1deg agosto 2011 n 151

Tabelle 601

Grafici 607

__________ 14

ELENCO DEI SIMBOLI

LETTERE LATINE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

A Superficie lorda del piano del compartimento m2

Aa Superficie utile di apertura di un evacuatore naturale di fumo e calore m2

Af Superficie lorda del pavimento del compartimento m2

Ap Area complessiva delle armature di acciaio da pretensione cm2

As Superficie di un compartimento a soffitto m2

At Superficie totale di un compartimento m2

Av Area totale delle aperture verticali di ventilazione presenti in un

compartimento o in un localem2

AV Fattore di sezione di un elemento strutturale di acciaio m-1

Cz Coefficiente di correzione per la determinazione della superficie

corretta della superficie di afflusso dellrsquoaria fresca

D Diametro di una tubazione di acciaio mm

EA Energia termica rilasciata da un incendio fino allrsquoinizio della fase di incendio stazionario

kJ

Esoglia Soglia di irraggiamento termico dellrsquoincendio su un bersaglio kWm2

Fc Risultante delle tensioni di compressione agenti su un elemento

strutturalekN

Ffid Effetto dellrsquoazione di progetto in caso drsquoincendio su un elemento

strutturale

Ft Risultante delle tensioni di trazione agenti su un elemento strutturale kN

G Fattore adimensionale che considera le pareti e le aperture di ventilazione presenti in un compartimento

GK Valore caratteristico delle azioni permanenti agenti su un elemento strutturale

H Potere calorifico inferiore di un materiale combustibile MJkg

Les Massima lunghezza di esodo di riferimento m

Lesd Massima lunghezza di esodo m

LF Larghezza minima dellrsquouscita finale mm

LO Larghezza minima delle vie di esodo orizzontali mm

LU Larghezza unitaria della via di esodo in funzione del profilo rischio Rvita di riferimento

mmpersona

LV Larghezza minima delle vie di esodo verticali mm

MC Momento flettente di progetto agente su un elemento strutturale nella progettazione con il metodo agli stati limite

kNmiddotm

__________ 15

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

MG Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni permanenti

kNmiddotm

MQ Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni variabili

kNmiddotm

Mu Momento flettente resistente allo stato limite ultimo collasso di un

elemento strutturale kNmiddotm

N Potenza elettrica assorbita da una pompa kW

O

Fattore di ventilazione m05

PS Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave sfavorito della rete idrica antincendio

kPa

PF Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave favorito

della rete idrica antincendio kPa

Q Portata termica kW

Q Portata di acqua lmin

QKi Valore caratteristico delle azioni variabili agenti su un elemento

strutturale

Rck Resistenza caratteristica cubica a compressione a ventotto giorni del

calcestruzzo Nmm2

Rambiente Profilo di rischio relativo alla tutela dellrsquoambiente

Rbeni Profilo di rischio relativo alla salvaguardia dei beni economici

Rfid0 Resistenza di progetto in caso drsquoincendio di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo calcolata allrsquoistante iniziale

Rvita Profilo di rischio relativo alla salvaguardia della vita umana

RHR Potenza termica rilasciata da un incendio kW

RHRmax Potenza termica massima rilasciata da un incendio in un

compartimento kW

S Superficie di aerazione naturale m2

SCT Superficie corretta totale delle aperture di afflusso dellrsquoaria fresca m2

Ssm Superficie utile minima delle aperture di smaltimento di fumo e calore drsquoemergenza

m2

SUTEFC Superficie utile totale di apertura degli evacuatori naturali di fumo e calore installati in un compartimento

m2

SUT Superficie utile totale di evacuazione del fumo m2

Tg Temperatura dei gas di combustione degC

Tcr Temperatura critica di un elemento strutturale di acciaio degC

Tm

Temperatura della superficie di un elemento strutturale degC

Vv Capacitagrave effettiva del serbatoio a capacitagrave ridotta m3

Wxplast Modulo di resistenza plastico a flessione di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo cm3

Y Altezza dallo strato libero da fumo m

__________ 16

LETTERE LATINE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

a Distanza dellrsquoasse di unrsquoarmatura di acciaio di un elemento strutturale

dalla superficie piugrave vicina esposta al fuoco mm

b

Inerzia termica delle pareti che delimitano un compartimento J(m2middots05middotdegC)

bw Larghezza drsquoanima di travi a sezione variabile cm

ca Calore specifico a pressione costante dellrsquoacciaio kJ(kgmiddotdegC)

cp Calore specifico a pressione costante di un materiale kJ(kgmiddotdegC)

(dTdt)rif Velocitagrave di decremento nel tempo della temperatura durante la fase di

decadimento di un incendio allrsquointerno di un compartimento degCmin

di Distanza di separazione m

di Distanza di unrsquoarmatura di acciaio dal lembo superiore compresso di

un elemento strutturale in calcestruzzo armato cm

fcd Resistenza di calcolo cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fck Resistenza caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fctk Resistenza caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo Nmm2

fp(1)k Resistenza caratteristica allo snervamento dellrsquoacciaio da pretensione

allrsquo1 di deformazione totale Nmm2

fpd Resistenza di calcolo dellrsquoacciaio da pretensione Nmm2

fy Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a

caldo a temperatura ambiente Nmm2

fyT Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a caldo alla temperatura T

Nmm2

g Accelerazione di gravitagrave ms2

g Massa di un materiale combustibile kg

heq Altezza equivalente delle aperture verticali di ventilazione presenti in

un compartimento m

hi

Braccio della coppia interna cm

hS

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente sfavorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

hF

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente favorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

kc Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo

__________ 17

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

kct Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo

kp

Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza caratteristica allo snervamento allrsquo1 di deformazione totale di un

acciaio da pretensione

ksh Fattore di correzione relativo allrsquoeffetto ombra per elementi strutturali

di acciaio

kyT Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica allo snervamento di un acciaio laminato a caldo

m Fattore di partecipazione alla combustione di un combustibile

no Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo

orizzontale

nv Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo verticale

pi Percentuale di foratura dellrsquoi-ma piastra radiante

qf Carico drsquoincendio specifico di un compartimento antincendio MJm2

qfd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie del

pavimento di un compartimento MJm2

qtd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie totale di

un compartimento antincendio MJm2

t Tempo s

t

Tempo fittizio h

ta Tempo di allarme generale s

tA Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata raggiunge il valore massimo ed inizia la

fase di incendio stazionario s

tB Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento termina la fase di incendio stazionario

s

tC Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata si annulla

s

tdet Tempo di rivelazione di un incendio s

tpre Tempo di attivitagrave pre-movimento delle persone s

ttra Tempo di movimento delle persone s

t Tempo impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di

1000 kW s

tmax Tempo necessario allrsquoincendio per raggiungere in un compartimento

la temperatura massima h

u Velocitagrave dellrsquoacqua nella tubazione di una rete idrica antincendio ms

__________ 18

LETTERE GRECHE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Pdistr Perdite di carico distribuite in una rete idrica antincendio Pa

PtSomma delle perdite di carico distribuite e localizzate

in una rete idrica antincendio Pa

t Intervallo di tempo s

T Variazione di temperatura degC

Fattore di configurazione

Fattore di limitazione della partecipazione alla combustione

di un materiale combustibile

2i Coefficiente parziale relativo allrsquoazione variabile dominante

per combinazione dei carichi per azione eccezionale

Ad (t)Effetto delle azioni indirette di progetto causate

dallrsquoesposizione a un incendio

LETTERE GRECHE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Costante che regola lrsquoaumento di potenza termica rilasciata da un

incendio nella fase di crescita kWs2

i Coefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

c Coefficiente di scambio di calore per convenzione W(m2middotdegC)

r Coefficiente di scambio di calore per irraggiamento W(m2middotdegC)

iCoefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

Velocitagrave caratteristica prevalente di crescita dellrsquoincendio riferita al

tempo t in secondi impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di 1000 kW

m Fattore relativo a una misura antincendio aggiuntiva

nFattore che tiene conto delle differenti misure antincendio di un

compartimento

occCaratteristiche prevalenti degli occupanti che si trovano in un

compartimento

q1 Fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione al tipo

di attivitagrave svolta in un compartimento antincendio

__________ 19

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

q2 Fattore di rischio incendio che considera lrsquoattivitagrave svolta in un

compartimento antincendio

resEmissivitagrave risultante fra i gas caldi di combustione e un elemento

strutturale

cfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica del

calcestruzzo in caso drsquoincendio

sfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica allo

snervamento dellrsquoacciaio da pretensione allrsquo1 di deformazione totale in caso drsquoincendio

GA Coefficiente parziale di sicurezza per le azioni permanenti per

combinazione dei carichi per azione eccezionale

Coefficiente di sicurezza

Rendimento di una pompa

Conduttivitagrave termica di un materiale W(mmiddotdegC)

0 Grado di utilizzazione dellrsquoacciaio

Densitagrave di un materiale kgm3

a Densitagrave dellrsquoaria ambiente kgm3

__________ 20

ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

Art Articolo

Artt Articoli

ASET Available Safe Escape Time (Tempo disponibile per lrsquoesodo)

B60060 Evacuatore naturale di fumo e calore resistente ad una temperatura

di 600 degC per 60 min

BFRL Building and Fire Research Laboratory

CE Marcatura di qualitagrave della Comunitagrave Europea

CEI Comitato Elettrotecnico Italiano

Circ Circolare

DCPREV Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica

DLgs Decreto legislativo

DM Decreto ministeriale

DPR Decreto del Presidente della Repubblica

E Tenuta al fumo ed ai gas caldi di combustione

EI Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed Isolamento termico

EI-Sa Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed isolamento termico

e ai fumi freddi

ENFC Evacuatore naturale di fumo e calore

EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione

FDS Fire Dynamics Simulator

GSA Gestione Sicurezza Antincendio

H2O Acqua

IRAI Impianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio

ISO International Organization for Standardization

(Organizzazione Internazionale di Standardizzazione)

ISOTR Rapporto Tecnico emanato dallrsquoOrganizzazione Internazionale di

Standardizzazione

ISOTS Specificazione Tecnica emanata dallrsquoOrganizzazione Internazionale

di Standardizzazione

Lett Circ Lettera Circolare

NIST National Institute for Standards and Technology del Dipartimento

del Commercio degli Stati Uniti drsquoAmerica

NPSH Altezza netta assoluta di carico allrsquoaspirazione

Prot Protocollo

__________ 21

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

REI Elemento strutturale o prodotto da costruzione Capacitagrave portante - Tenuta al fumo e gas caldi di combustione-Isolamento termico

RSET Required Safe Escape Time (Tempo richiesto per lrsquoesodo)

S Tenuta al fumo e passaggio dei gas a temperatura ambiente

SEa Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza

permanentemente aperta

SEd

Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza provvista di elemento di chiusura non permanente ad apertura comandata da

posizione non protetta

SENFC Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore

UE Unione Europea

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione

UNI CENTS Specificazione Tecnica emanata dal Comitato Europeo di Normazione

che viene recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

UNI EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione che viene

recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

__________ 23

IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO DELLrsquoINTERNO 03082015 01 PREMESSA Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto del Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) rappresenta uno strumento flessibile che consente di individuare le misure atte a contrastare efficacemente il rischio incendio per quelle attivitagrave che sono soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 01082011 n 151 ldquoRegolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendirdquo che sono state individuate allrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 e per le quali non sono state emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Le norme tecniche di prevenzione incendi del Codice si possono applicare sia alle attivitagrave di nuova realizzazione sia in caso di intervento su attivitagrave esistenti alla data del 18112015 di entrata in vigore Nel caso di attivitagrave esistenti il Codice avragrave unrsquoapplicazione limitata alla parte interessata dallrsquointervento o allrsquointera attivitagrave a seconda che le misure di sicurezza antincendio esistenti nella restante parte non interessata dallrsquointervento risultino a giudizio del Progettista rispettivamente compatibili o incompatibili con la ristrutturazione o con lrsquoampliamento da realizzare Le indicazioni fornite dal Codice costituiscono un utile riferimento per la progettazione realizzazione ed esercizio anche di quelle attivitagrave indicate nellrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 che perograve non raggiungono i limiti previsti per essere assoggettate ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Il legislatore ha ravvisato la necessitagrave di semplificare e razionalizzare lrsquoattuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso lrsquointroduzione di un unico testo organico e sistematico di disposizioni applicabili a molte delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi Lrsquoambito di applicazione risulta pertanto di preminente carattere orizzontale sono state individuate altresigrave delle regole puntuali riferite alle aree a rischio specifico alle aree a rischio per atmosfere esplosive e ai vani degli ascensori Lrsquoallegato tecnico del Codice egrave suddiviso in quattro sezioni

Sezione G - Generalitagrave essa contiene i principi fondamentali per la progettazione della sicurezza antincendio applicabili indistintamente alle diverse attivitagrave

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 24

Sezione S - Strategia antincendio essa individua le misure antincendio di prevenzione protezione e gestionali applicabili alle diverse attivitagrave per definire la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio

Sezione V - Regole tecniche verticali essa descrive le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attivitagrave o ad ambiti di esse le cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione ldquoStrategia antincendiordquo egrave prevista in futuro lrsquoimplementazione di tale sezione con le regole tecniche riferite ad ulteriori attivitagrave

Sezione M - Metodi essa indica le metodologie progettuali Tale ultima Sezione M del Codice riveste particolare importanza in quanto descrive specie nella prima parte il metodo per la regolare applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio che rappresenta il modello ispiratore principe delle soluzioni alternative in aggiunta a quelle conformi che possono essere ricercate dal professionista antincendio Lrsquoattuazione dei principi della Fire Safety Engineering potragrave condurre

a alla verifica degli obiettivi di mantenimento della capacitagrave portante in caso drsquoincendio mediante lrsquoutilizzo solamente di curve naturali drsquoincendio rappresentative del fenomeno incendio ldquoragionevolmente credibilerdquo che puograve generarsi in funzione delle caratteristiche del combustibile e di quelle dellrsquoedificio allrsquointerno del quale si sviluppa la combustione quindi in determinati casi non ci saragrave piugrave bisogno di impiegare la procedura che determina la classe di resistenza al fuoco

b alla selezione degli scenari drsquoincendio di progetto che consentono di valutare quantitativamente anche il raggiungimento del fondamentale obiettivo di salvaguardia della vita umana attraverso la puntuale valutazione del tempo disponibile per lrsquoesodo (ASET acronimo di Available Safe Escape Time) e del tempo richiesto per lrsquoesodo (RSET acronimo di Required Safe Escape Time) in tale importante verifica che dovragrave essere eseguita secondo le indicazioni fornite nel Capitolo M3 del Codice saragrave applicato il modello piugrave severo fra quelli previsti per i gas tossici per i gas irritanti per il calore e per lrsquooscuramento della visibilitagrave da fumo

c alla valutazione quantitativa dellrsquoeffetto che si riscontra nei valori della potenza termica rilasciata nel tempo a seguito dellrsquointervento dei sistemi automatici di controllo dellrsquoincendio (sprinkler) o di completa estinzione dellrsquoincendio ad acqua (sprinkler di tipo ESFR acronimo di Early Suppression Fast Response) o water mist o a gas inerte

Fra le varie novitagrave introdotte dal Codice vi sono anche degli aspetti di carattere procedurale che integrano il quadro normativo esistente e rappresentano una evoluzione rispetto alle disposizioni di carattere esclusivamente amministrativo contenute nel DPR 1512011 Il Codice infatti mediante lrsquoutilizzo di un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali ha previsto diverse soluzioni progettuali che possono consentire un notevole risparmio di risorse di tempo e di denaro nella trattazione e nella definizione delle misure da adottare nello specifico procedimento di prevenzione incendi in grado di soddisfare le prestazioni richieste

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 25

per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio che di seguito si indicano

1 Soluzione conforme di immediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento del livello di prestazione attribuito tale soluzione di natura prescrittiva non richiede quindi ulteriori valutazioni tecniche (ad esempio ldquoLa lunghezza del corridoio cieco non puograve superare 15 mrdquo)

2 Soluzione alternativa che egrave diversa e piugrave flessibile della soluzione conforme Il professionista antincendio deve dimostrare mediante soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazioni tecniche il raggiungimento dello specifico livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi dal Codice (ad esempio qualora la distanza di separazione sia inferiore ai valori prescritti si deve dimostrare che comunque essa non comporta un livello di irraggiamento termico maggiore di un determinato valore massimo ammissibile)

3 Soluzione in deroga che rappresenta la soluzione progettuale per la quale occorre attivare la procedura indicata nellrsquoart 7 del DPR 1512011 in tale caso bisogneragrave dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio previsti nel paragrafo G27 del Codice

Il tutto egrave riepilogato nello schema di Figura 01

Figura 01 - Schema logico dellrsquoapproccio progettuale previsto dal

Codice di prevenzione incendi

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 26

02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

Pagine non disponibili in anteprima

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31

ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

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32

11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

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33

Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

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Esempio 1

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44

16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

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45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

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46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

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47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

__________

258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

__________

281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

__________

282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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__________ 7

INDICE

Elenco dei simboli 14 Elenco delle abbreviazioni 20

0 Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno

03082015 23 01 Premessa 23 02 Dallrsquoapproccio prescrittivo a quello prestazionale 26 03 La procedura prevista dal Codice di prevenzione incendi per lrsquoindividuazione delle

varie misure antincendio 28 04 Guida alla lettura degli esempi 29

1 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un capannone industriale

adibito a deposito di materiali combustibili e infiammabili vari secondo il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro Interno 03082015 31 11 Descrizione dellrsquoattivitagrave 32 12 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 35 13 Determinazione dei profili di rischio dellrsquoattivitagrave 35 14 Reazione al fuoco 37 15 Resistenza al fuoco 37

- Procedimento per il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto 39 16 Compartimentazione 44 17 Esodo 46 18 Gestione della sicurezza antincendio 52 19 Controllo dellrsquoincendio 54 110 Rivelazione ed allarme 58 111 Controllo di fumo e calore 61 112 Operativitagrave antincendio 63 113 Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio 65 114 Valutazione del rischio di esplosione 66 Conclusioni 67

2 Realizzazione di un nuovo magazzino con struttura autoportante in acciaio

adibito a deposito di materie plastiche e progettazione del relativo locale gruppo elettrogeno e di un locale trasformatori 69 21 Descrizione dellrsquoattivitagrave 70 22 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 73 23 Determinazione dei profili di rischio dellrsquoattivitagrave 74 24 Reazione al fuoco 74 25 Resistenza al fuoco 74 26 Compartimentazione 76

- Procedura per la determinazione tabellare della distanza di separazione in spazio a cielo libero al fine di limitare la propagazione dellrsquoincendio tra ambiti della stessa attivitagrave o tra attivitagrave diverse 76

27 Esodo 79 28 Gestione della sicurezza antincendio 79 29 Controllo dellrsquoincendio 81

__________ 8

210 Rivelazione ed allarme 85 211 Controllo di fumi e calore 86 212 Operativitagrave antincendio 88 213 Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio 89

- Cabina di trasformazione 90 - Gruppo elettrogeno 95 - Serbatoio di deposito 97

Conclusioni 98

3 Realizzazione di un asilo nido con solaio in legno Progettazione di un locale cucina e di un impianto fotovoltaico 99 31 Descrizione dellrsquoattivitagrave 100 32 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 101 33 Relazione tecnica di progetto 101

- Disposizioni comuni 101 - Classificazione 101 - Ubicazione 102 - Caratteristiche costruttive 102 - Reazione al fuoco dei materiali 104 - Scale 106 - Misure per il dimensionamento del sistema di esodo 106 - Aree ed impianti a rischio specifico 109 - Servizi tecnologici 109 - Aree a rischio specifico 113 - Impianti elettrici 113 - Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi 114 - Impianti di rivelazione e di segnalazione di allarme incendio 116 - Smaltimento fumo e calore 116 - Segnaletica di sicurezza 116 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio 117 - Informazione e formazione antincendio 118

4 Realizzazione di un edificio per uffici e dei relativi vani di sollevamento

(ascensori) secondo le specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Verifica del sistema di esodo con il Codice di prevenzione incendi 119 41 Descrizione dellrsquoattivitagrave 120 42 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 122 43 Relazione tecnica attestante la rispondenza dellrsquoedificio adibito ad uffici al DM

22022006 122 - Classificazione 122 - Ubicazione (punto 3 Titolo II DM 22022006) 122 - Separazioni-Comunicazioni (punto 4 Titolo II DM 22022006) 123 - Resistenza al fuoco (punto 51 Titolo II DM 22022006) 123 - Reazione al fuoco (punto 52 Titolo II DM 22022006) 123 - Compartimentazione (punto 53 Titolo II DM 22022006) 124 - Misure per lrsquoevacuazione in caso di emergenza (punto 6 Titolo II DM

22022006) 124 - Aerazione (punto 7 Titolo II DM 22022006) 126 - Attivitagrave accessorie (punto 8 Titolo II DM 22022006) 126 - Servizi tecnologici (punto 9 Titolo II DM 22022006) 127

__________ 9

- Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi (punto 10 Titolo II DM 22022006) 128

- Impianti di rilevazione segnalazione e allarme (punto 11 Titolo II DM 22022006) 128

- Sistema di allarme (punto 12 Titolo II DM 22022006) 129 - Segnaletica di sicurezza (punto 13 Titolo II DM 22022006) 129 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio (punto 14 Titolo II DM

22022006) 130 44 Relazione tecnica attestante la conformitagrave alla normativa verticale degli impianti

di sollevamento 130 Disposizioni generali 130 Vano di corsa 131 Misure di protezione attiva 131 Vani di corsa per ascensori antincendio 131 Norme di esercizio 132

45 Descrizione dellrsquoattivitagrave 133 46 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 135 47 Determinazione dei profili di rischio dellrsquoattivitagrave 135 48 Misure adottate nella strategia antincendio 135 49 Progettazione dellrsquoesodo 137

- Compartimentazione 137 - Sistema di vie di esodo 137 - Dati di ingresso per la progettazione del sistema drsquoesodo 138 - Progettazione dellrsquoesodo 139 - Lunghezza drsquoesodo 139 - Calcolo della larghezza minima delle vie di esodo orizzontali 140 - Calcolo della larghezza minima delle vie di esodo verticali 140 - Calcolo della larghezza minima delle uscite finali 141

410 Vani degli ascensori 141 Conclusioni 143

5 Verifica dellrsquoidoneitagrave del sistema di esodo di uno stabilimento industriale con il

metodo dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio 145 51 Descrizione dellrsquoattivitagrave 146 52 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 148 53 Generalitagrave 148 54 Lo scenario drsquoincendio di progetto 150 55 Verifica delle condizioni di sicurezza delle persone durante la fase di esodo 153 56 Calcolo di RSET 157 57 Calcolo di ASET 158 Conclusioni 161

6 Stima della curva di variazione nel tempo della potenza termica rilasciata da un

incendio che si sviluppa allrsquointerno di un deposito di legno 163 61 Descrizione dellrsquoattivitagrave 164 62 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 166 63 Generalitagrave 166 64 Stima della curva di variazione nel tempo della potenza termica 167 Conclusioni 172

__________ 10

7 Determinazione della curva naturale drsquoincendio che si sviluppa allrsquointerno di un archivio cartaceo 173 71 Descrizione dellrsquoattivitagrave 174 72 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 175 73 Generalitagrave 176 74 Calcolo della curva naturale drsquoincendio nel deposito di carta con il modello

drsquoincendio numerico semplificato descritto con la curva parametrica temperatura-tempo indicata nellrsquoAppendice A della norma UNI EN 1991-1-2 (Eurocodice 1) 179

Conclusioni 186 8 Progettazione dellrsquoimpianto fisso di estinzione con idranti a servizio di uno

stabilimento adibito alla lavorazione del legno 187 81 Descrizione dellrsquoattivitagrave 188 82 Generalitagrave 188 83 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 189 84 Premessa 189 85 La progettazione della rete idrica antincendio 197

- Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito 199 - Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico favorito 202 - Condizioni di funzionamento della pompa 205 - Calcolo della capacitagrave effettiva minima del serbatoio a capacitagrave ridotta 209 - Calcolo della capacitagrave del serbatoio di carburante del motore diesel 209

Conclusioni 210 9 Progettazione di un sistema di evacuazione naturale di fumo e calore a servizio

di un capannone industriale adibito a deposito di materie plastiche 211 91 Descrizione dellrsquoattivitagrave 212 92 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 212 93 Generalitagrave 212 94 Procedimento indicato nella norma UNI 9494-1 214 95 Calcolo dellrsquoaltezza Y dal pavimento libera da fumo 216 96 Valutazione della durata convenzionale di sviluppo dellrsquoincendio 216 97 Individuazione del gruppo di dimensionamento 216 98 Calcolo del numero e della superficie utile totale drsquoapertura degli evacuatori

naturali di fumo e calore da installare per ogni compartimento individuato a soffitto 217

99 Verifica del valore della superficie totale corretta per lrsquoafflusso di aria fresca 219 Conclusioni 220

10 Valutazione della resistenza al fuoco di un elemento strutturale portante in

acciaio presente in un deposito di combustibili vari 221 101 Descrizione dellrsquoattivitagrave 222 102 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 222 103 Valutazione analitica della resistenza al fuoco 223 Conclusioni 232

__________ 11

11 Valutazione della resistenza al fuoco di un elemento strutturale portante realizzato in calcestruzzo armato precompresso presente in un edificio monopiano adibito a palestra 233 111 Descrizione dellrsquoattivitagrave 234 112 Generalitagrave 235 113 Valutazione tabellare 235 114 Valutazione analitica 236

- Caratteristiche di resistenza dei materiali 237 - Scambio di calore dellrsquoelemento strutturale con lrsquoambiente 238 - Proprietagrave dei materiali 239 - Determinazione dellrsquoazione di progetto 242 - Variazione della temperatura nella sezione maggiormente sollecitata del

tegolo esposto alla curva nominale drsquoincendio standard 244 - Verifica della capacitagrave portante dellrsquoelemento strutturale portante della palestra

soggetto a flessione dopo 90 min di esposizione alla curva nominale drsquoincendio standard 246

- Dominio di rottura 249 Conclusioni 250

12 Realizzazione di unrsquoautorimessa condominiale e dellrsquoimpianto termico al

servizio di un edificio di civile abitazione 251 121 Descrizione dellrsquoattivitagrave 252 122 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 254 123 Relazione tecnica di progetto relativa allrsquoautorimessa 254

- Definizioni 254 - Generalitagrave 254 - Isolamento 255 - Altezza dei piani 255 - Superficie specifica di parcamento 255 - Strutture dei locali 255 - Comunicazioni 255 - Sezionamenti 256 - Accessi allrsquoautorimessa 256 - Pavimenti 256 - Ventilazione 256 - Misure per lo sfollamento delle persone 257 - Impianti tecnologici 258 - Mezzi ed impianti di protezione ed estinzione degli incendi 259 - Servizi annessi 259 - Norme di esercizio 260

124 Relazione tecnica di progetto relativa alla centrale termica 260 - Definizioni 260 - Caratteristiche costruttive 260 - Impianto interno di adduzione del gas 262 - Impianto elettrico 264 - Mezzi di estinzione degli incendi 264 - Segnaletica di sicurezza 264

__________ 12

13 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di una palestra di nuova realizzazione 265 131 Descrizione dellrsquoattivitagrave 266 132 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 267 133 Relazione tecnica di progetto della palestra 267

- Classificazione 267 - Scelta dellrsquoarea ed ubicazione 268 - Accesso allrsquoarea 268 - Caratteristiche costruttive 269 - Reazione al fuoco dei materiali 269 - Sistema di vie di uscita 269 - Ascensori e montacarichi 270 - Depositi 271 - Impianti di riscaldamento e condizionamento 271 - Impianti elettrici 271 - Impianto di allarme 272 - Mezzi ed impianti di protezione ed estinzione degli incendi 272 - Segnaletica di sicurezza 272 - Norme di esercizio 273

14 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un locale esistente da

adibire a sala concerti trattenimenti e attrazioni varie 275 141 Descrizione dellrsquoattivitagrave 276 142 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 278 143 Relazione tecnica di progetto relativa al locale di pubblico spettacolo 278

- Classificazione 278 - Ubicazione 279 - Separazioni e comunicazioni 279 - Resistenza al fuoco delle strutture 279 - Reazione al fuoco dei materiali 280 - Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala 281 - Misure per lrsquoesodo del pubblico 281 - Gestione della scena 284 - Aree ed impianti a rischio specifico 284 - Sistema di allarme rilevazione e segnalazione automatica degli incendi 286 - Mezzi e impianti di estinzione degli incendi 286 - Segnaletica di sicurezza 287 - Gestione della sicurezza 287 - Informazione e formazione del personale 288 - Istruzioni di sicurezza 288 - Piano di sicurezza antincendio 288 - Registro della sicurezza antincendio 289

15 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un edificio adibito ad attivitagrave

commerciale con cambio di destinazione drsquouso e contestuale richiesta di deroga 291 151 Descrizione dellrsquoattivitagrave 292 152 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 296 153 Relazione tecnica di progetto relativa al locale commerciale 296

- Ubicazione 296 - Caratteristiche costruttive 297 - Reazione al fuoco 297

__________ 13

- Compartimentazione 297 - Scale 297 - Ascensori scale e rampe mobili 298 - Misure per il dimensionamento delle vie di esodo 298 - Lunghezza dei percorsi di esodo 299 - Sistemi di vie di esodo 299 - Caratteristiche delle vie di esodo 299 - Larghezza totale delle vie di esodo 300 - Sistemi di apertura delle porte e di eventuali infissi 301 - Sistemi di controllo fumi 302 - Aree ed impianti a rischio specifico 302 - Impianti elettrici 303 - Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi 304 - Impianto di rivelazione segnalazione e allarme incendio 306 - Sistemi di diffusione sonora 306 - Segnaletica di sicurezza 307 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio 307

154 Procedimento di deroga 307 - Individuazione delle misure equivalenti atte a compensare lrsquoaumento di rischio

dovuto allrsquoimpossibilitagrave di poter rispettare integralmente il DM 27072010 308 APPENDICE

Decreto Ministero Interno 3 agosto 2015 309 Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139

Decreto Presidente Repubblica 1deg agosto 2011 n 151 540 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi a norma dellrsquoarticolo 49 comma 4-quater del decreto-legge 31 maggio 2010 n 78 convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010 n 122

Decreto Ministero Interno 7 agosto 2012 567 Disposizioni relative alle modalitagrave di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla documentazione da allegare ai sensi dellrsquoarticolo 2 comma 7 del decreto del Presidente della Repubblica 1deg agosto 2011 n 151

Tabelle 601

Grafici 607

__________ 14

ELENCO DEI SIMBOLI

LETTERE LATINE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

A Superficie lorda del piano del compartimento m2

Aa Superficie utile di apertura di un evacuatore naturale di fumo e calore m2

Af Superficie lorda del pavimento del compartimento m2

Ap Area complessiva delle armature di acciaio da pretensione cm2

As Superficie di un compartimento a soffitto m2

At Superficie totale di un compartimento m2

Av Area totale delle aperture verticali di ventilazione presenti in un

compartimento o in un localem2

AV Fattore di sezione di un elemento strutturale di acciaio m-1

Cz Coefficiente di correzione per la determinazione della superficie

corretta della superficie di afflusso dellrsquoaria fresca

D Diametro di una tubazione di acciaio mm

EA Energia termica rilasciata da un incendio fino allrsquoinizio della fase di incendio stazionario

kJ

Esoglia Soglia di irraggiamento termico dellrsquoincendio su un bersaglio kWm2

Fc Risultante delle tensioni di compressione agenti su un elemento

strutturalekN

Ffid Effetto dellrsquoazione di progetto in caso drsquoincendio su un elemento

strutturale

Ft Risultante delle tensioni di trazione agenti su un elemento strutturale kN

G Fattore adimensionale che considera le pareti e le aperture di ventilazione presenti in un compartimento

GK Valore caratteristico delle azioni permanenti agenti su un elemento strutturale

H Potere calorifico inferiore di un materiale combustibile MJkg

Les Massima lunghezza di esodo di riferimento m

Lesd Massima lunghezza di esodo m

LF Larghezza minima dellrsquouscita finale mm

LO Larghezza minima delle vie di esodo orizzontali mm

LU Larghezza unitaria della via di esodo in funzione del profilo rischio Rvita di riferimento

mmpersona

LV Larghezza minima delle vie di esodo verticali mm

MC Momento flettente di progetto agente su un elemento strutturale nella progettazione con il metodo agli stati limite

kNmiddotm

__________ 15

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

MG Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni permanenti

kNmiddotm

MQ Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni variabili

kNmiddotm

Mu Momento flettente resistente allo stato limite ultimo collasso di un

elemento strutturale kNmiddotm

N Potenza elettrica assorbita da una pompa kW

O

Fattore di ventilazione m05

PS Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave sfavorito della rete idrica antincendio

kPa

PF Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave favorito

della rete idrica antincendio kPa

Q Portata termica kW

Q Portata di acqua lmin

QKi Valore caratteristico delle azioni variabili agenti su un elemento

strutturale

Rck Resistenza caratteristica cubica a compressione a ventotto giorni del

calcestruzzo Nmm2

Rambiente Profilo di rischio relativo alla tutela dellrsquoambiente

Rbeni Profilo di rischio relativo alla salvaguardia dei beni economici

Rfid0 Resistenza di progetto in caso drsquoincendio di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo calcolata allrsquoistante iniziale

Rvita Profilo di rischio relativo alla salvaguardia della vita umana

RHR Potenza termica rilasciata da un incendio kW

RHRmax Potenza termica massima rilasciata da un incendio in un

compartimento kW

S Superficie di aerazione naturale m2

SCT Superficie corretta totale delle aperture di afflusso dellrsquoaria fresca m2

Ssm Superficie utile minima delle aperture di smaltimento di fumo e calore drsquoemergenza

m2

SUTEFC Superficie utile totale di apertura degli evacuatori naturali di fumo e calore installati in un compartimento

m2

SUT Superficie utile totale di evacuazione del fumo m2

Tg Temperatura dei gas di combustione degC

Tcr Temperatura critica di un elemento strutturale di acciaio degC

Tm

Temperatura della superficie di un elemento strutturale degC

Vv Capacitagrave effettiva del serbatoio a capacitagrave ridotta m3

Wxplast Modulo di resistenza plastico a flessione di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo cm3

Y Altezza dallo strato libero da fumo m

__________ 16

LETTERE LATINE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

a Distanza dellrsquoasse di unrsquoarmatura di acciaio di un elemento strutturale

dalla superficie piugrave vicina esposta al fuoco mm

b

Inerzia termica delle pareti che delimitano un compartimento J(m2middots05middotdegC)

bw Larghezza drsquoanima di travi a sezione variabile cm

ca Calore specifico a pressione costante dellrsquoacciaio kJ(kgmiddotdegC)

cp Calore specifico a pressione costante di un materiale kJ(kgmiddotdegC)

(dTdt)rif Velocitagrave di decremento nel tempo della temperatura durante la fase di

decadimento di un incendio allrsquointerno di un compartimento degCmin

di Distanza di separazione m

di Distanza di unrsquoarmatura di acciaio dal lembo superiore compresso di

un elemento strutturale in calcestruzzo armato cm

fcd Resistenza di calcolo cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fck Resistenza caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fctk Resistenza caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo Nmm2

fp(1)k Resistenza caratteristica allo snervamento dellrsquoacciaio da pretensione

allrsquo1 di deformazione totale Nmm2

fpd Resistenza di calcolo dellrsquoacciaio da pretensione Nmm2

fy Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a

caldo a temperatura ambiente Nmm2

fyT Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a caldo alla temperatura T

Nmm2

g Accelerazione di gravitagrave ms2

g Massa di un materiale combustibile kg

heq Altezza equivalente delle aperture verticali di ventilazione presenti in

un compartimento m

hi

Braccio della coppia interna cm

hS

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente sfavorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

hF

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente favorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

kc Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo

__________ 17

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

kct Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo

kp

Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza caratteristica allo snervamento allrsquo1 di deformazione totale di un

acciaio da pretensione

ksh Fattore di correzione relativo allrsquoeffetto ombra per elementi strutturali

di acciaio

kyT Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica allo snervamento di un acciaio laminato a caldo

m Fattore di partecipazione alla combustione di un combustibile

no Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo

orizzontale

nv Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo verticale

pi Percentuale di foratura dellrsquoi-ma piastra radiante

qf Carico drsquoincendio specifico di un compartimento antincendio MJm2

qfd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie del

pavimento di un compartimento MJm2

qtd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie totale di

un compartimento antincendio MJm2

t Tempo s

t

Tempo fittizio h

ta Tempo di allarme generale s

tA Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata raggiunge il valore massimo ed inizia la

fase di incendio stazionario s

tB Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento termina la fase di incendio stazionario

s

tC Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata si annulla

s

tdet Tempo di rivelazione di un incendio s

tpre Tempo di attivitagrave pre-movimento delle persone s

ttra Tempo di movimento delle persone s

t Tempo impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di

1000 kW s

tmax Tempo necessario allrsquoincendio per raggiungere in un compartimento

la temperatura massima h

u Velocitagrave dellrsquoacqua nella tubazione di una rete idrica antincendio ms

__________ 18

LETTERE GRECHE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Pdistr Perdite di carico distribuite in una rete idrica antincendio Pa

PtSomma delle perdite di carico distribuite e localizzate

in una rete idrica antincendio Pa

t Intervallo di tempo s

T Variazione di temperatura degC

Fattore di configurazione

Fattore di limitazione della partecipazione alla combustione

di un materiale combustibile

2i Coefficiente parziale relativo allrsquoazione variabile dominante

per combinazione dei carichi per azione eccezionale

Ad (t)Effetto delle azioni indirette di progetto causate

dallrsquoesposizione a un incendio

LETTERE GRECHE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Costante che regola lrsquoaumento di potenza termica rilasciata da un

incendio nella fase di crescita kWs2

i Coefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

c Coefficiente di scambio di calore per convenzione W(m2middotdegC)

r Coefficiente di scambio di calore per irraggiamento W(m2middotdegC)

iCoefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

Velocitagrave caratteristica prevalente di crescita dellrsquoincendio riferita al

tempo t in secondi impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di 1000 kW

m Fattore relativo a una misura antincendio aggiuntiva

nFattore che tiene conto delle differenti misure antincendio di un

compartimento

occCaratteristiche prevalenti degli occupanti che si trovano in un

compartimento

q1 Fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione al tipo

di attivitagrave svolta in un compartimento antincendio

__________ 19

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

q2 Fattore di rischio incendio che considera lrsquoattivitagrave svolta in un

compartimento antincendio

resEmissivitagrave risultante fra i gas caldi di combustione e un elemento

strutturale

cfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica del

calcestruzzo in caso drsquoincendio

sfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica allo

snervamento dellrsquoacciaio da pretensione allrsquo1 di deformazione totale in caso drsquoincendio

GA Coefficiente parziale di sicurezza per le azioni permanenti per

combinazione dei carichi per azione eccezionale

Coefficiente di sicurezza

Rendimento di una pompa

Conduttivitagrave termica di un materiale W(mmiddotdegC)

0 Grado di utilizzazione dellrsquoacciaio

Densitagrave di un materiale kgm3

a Densitagrave dellrsquoaria ambiente kgm3

__________ 20

ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

Art Articolo

Artt Articoli

ASET Available Safe Escape Time (Tempo disponibile per lrsquoesodo)

B60060 Evacuatore naturale di fumo e calore resistente ad una temperatura

di 600 degC per 60 min

BFRL Building and Fire Research Laboratory

CE Marcatura di qualitagrave della Comunitagrave Europea

CEI Comitato Elettrotecnico Italiano

Circ Circolare

DCPREV Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica

DLgs Decreto legislativo

DM Decreto ministeriale

DPR Decreto del Presidente della Repubblica

E Tenuta al fumo ed ai gas caldi di combustione

EI Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed Isolamento termico

EI-Sa Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed isolamento termico

e ai fumi freddi

ENFC Evacuatore naturale di fumo e calore

EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione

FDS Fire Dynamics Simulator

GSA Gestione Sicurezza Antincendio

H2O Acqua

IRAI Impianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio

ISO International Organization for Standardization

(Organizzazione Internazionale di Standardizzazione)

ISOTR Rapporto Tecnico emanato dallrsquoOrganizzazione Internazionale di

Standardizzazione

ISOTS Specificazione Tecnica emanata dallrsquoOrganizzazione Internazionale

di Standardizzazione

Lett Circ Lettera Circolare

NIST National Institute for Standards and Technology del Dipartimento

del Commercio degli Stati Uniti drsquoAmerica

NPSH Altezza netta assoluta di carico allrsquoaspirazione

Prot Protocollo

__________ 21

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

REI Elemento strutturale o prodotto da costruzione Capacitagrave portante - Tenuta al fumo e gas caldi di combustione-Isolamento termico

RSET Required Safe Escape Time (Tempo richiesto per lrsquoesodo)

S Tenuta al fumo e passaggio dei gas a temperatura ambiente

SEa Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza

permanentemente aperta

SEd

Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza provvista di elemento di chiusura non permanente ad apertura comandata da

posizione non protetta

SENFC Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore

UE Unione Europea

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione

UNI CENTS Specificazione Tecnica emanata dal Comitato Europeo di Normazione

che viene recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

UNI EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione che viene

recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

__________ 23

IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO DELLrsquoINTERNO 03082015 01 PREMESSA Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto del Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) rappresenta uno strumento flessibile che consente di individuare le misure atte a contrastare efficacemente il rischio incendio per quelle attivitagrave che sono soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 01082011 n 151 ldquoRegolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendirdquo che sono state individuate allrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 e per le quali non sono state emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Le norme tecniche di prevenzione incendi del Codice si possono applicare sia alle attivitagrave di nuova realizzazione sia in caso di intervento su attivitagrave esistenti alla data del 18112015 di entrata in vigore Nel caso di attivitagrave esistenti il Codice avragrave unrsquoapplicazione limitata alla parte interessata dallrsquointervento o allrsquointera attivitagrave a seconda che le misure di sicurezza antincendio esistenti nella restante parte non interessata dallrsquointervento risultino a giudizio del Progettista rispettivamente compatibili o incompatibili con la ristrutturazione o con lrsquoampliamento da realizzare Le indicazioni fornite dal Codice costituiscono un utile riferimento per la progettazione realizzazione ed esercizio anche di quelle attivitagrave indicate nellrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 che perograve non raggiungono i limiti previsti per essere assoggettate ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Il legislatore ha ravvisato la necessitagrave di semplificare e razionalizzare lrsquoattuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso lrsquointroduzione di un unico testo organico e sistematico di disposizioni applicabili a molte delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi Lrsquoambito di applicazione risulta pertanto di preminente carattere orizzontale sono state individuate altresigrave delle regole puntuali riferite alle aree a rischio specifico alle aree a rischio per atmosfere esplosive e ai vani degli ascensori Lrsquoallegato tecnico del Codice egrave suddiviso in quattro sezioni

Sezione G - Generalitagrave essa contiene i principi fondamentali per la progettazione della sicurezza antincendio applicabili indistintamente alle diverse attivitagrave

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 24

Sezione S - Strategia antincendio essa individua le misure antincendio di prevenzione protezione e gestionali applicabili alle diverse attivitagrave per definire la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio

Sezione V - Regole tecniche verticali essa descrive le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attivitagrave o ad ambiti di esse le cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione ldquoStrategia antincendiordquo egrave prevista in futuro lrsquoimplementazione di tale sezione con le regole tecniche riferite ad ulteriori attivitagrave

Sezione M - Metodi essa indica le metodologie progettuali Tale ultima Sezione M del Codice riveste particolare importanza in quanto descrive specie nella prima parte il metodo per la regolare applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio che rappresenta il modello ispiratore principe delle soluzioni alternative in aggiunta a quelle conformi che possono essere ricercate dal professionista antincendio Lrsquoattuazione dei principi della Fire Safety Engineering potragrave condurre

a alla verifica degli obiettivi di mantenimento della capacitagrave portante in caso drsquoincendio mediante lrsquoutilizzo solamente di curve naturali drsquoincendio rappresentative del fenomeno incendio ldquoragionevolmente credibilerdquo che puograve generarsi in funzione delle caratteristiche del combustibile e di quelle dellrsquoedificio allrsquointerno del quale si sviluppa la combustione quindi in determinati casi non ci saragrave piugrave bisogno di impiegare la procedura che determina la classe di resistenza al fuoco

b alla selezione degli scenari drsquoincendio di progetto che consentono di valutare quantitativamente anche il raggiungimento del fondamentale obiettivo di salvaguardia della vita umana attraverso la puntuale valutazione del tempo disponibile per lrsquoesodo (ASET acronimo di Available Safe Escape Time) e del tempo richiesto per lrsquoesodo (RSET acronimo di Required Safe Escape Time) in tale importante verifica che dovragrave essere eseguita secondo le indicazioni fornite nel Capitolo M3 del Codice saragrave applicato il modello piugrave severo fra quelli previsti per i gas tossici per i gas irritanti per il calore e per lrsquooscuramento della visibilitagrave da fumo

c alla valutazione quantitativa dellrsquoeffetto che si riscontra nei valori della potenza termica rilasciata nel tempo a seguito dellrsquointervento dei sistemi automatici di controllo dellrsquoincendio (sprinkler) o di completa estinzione dellrsquoincendio ad acqua (sprinkler di tipo ESFR acronimo di Early Suppression Fast Response) o water mist o a gas inerte

Fra le varie novitagrave introdotte dal Codice vi sono anche degli aspetti di carattere procedurale che integrano il quadro normativo esistente e rappresentano una evoluzione rispetto alle disposizioni di carattere esclusivamente amministrativo contenute nel DPR 1512011 Il Codice infatti mediante lrsquoutilizzo di un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali ha previsto diverse soluzioni progettuali che possono consentire un notevole risparmio di risorse di tempo e di denaro nella trattazione e nella definizione delle misure da adottare nello specifico procedimento di prevenzione incendi in grado di soddisfare le prestazioni richieste

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 25

per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio che di seguito si indicano

1 Soluzione conforme di immediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento del livello di prestazione attribuito tale soluzione di natura prescrittiva non richiede quindi ulteriori valutazioni tecniche (ad esempio ldquoLa lunghezza del corridoio cieco non puograve superare 15 mrdquo)

2 Soluzione alternativa che egrave diversa e piugrave flessibile della soluzione conforme Il professionista antincendio deve dimostrare mediante soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazioni tecniche il raggiungimento dello specifico livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi dal Codice (ad esempio qualora la distanza di separazione sia inferiore ai valori prescritti si deve dimostrare che comunque essa non comporta un livello di irraggiamento termico maggiore di un determinato valore massimo ammissibile)

3 Soluzione in deroga che rappresenta la soluzione progettuale per la quale occorre attivare la procedura indicata nellrsquoart 7 del DPR 1512011 in tale caso bisogneragrave dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio previsti nel paragrafo G27 del Codice

Il tutto egrave riepilogato nello schema di Figura 01

Figura 01 - Schema logico dellrsquoapproccio progettuale previsto dal

Codice di prevenzione incendi

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 26

02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

Pagine non disponibili in anteprima

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31

ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

__________

32

11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

__________

33

Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

Pagine non disponibili in anteprima

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Esempio 1

__________

44

16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

__________

45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

__________

46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

__________

47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

__________

200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

__________

282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Page 8: Esempi di PROGETTAZIONE ANTINCENDIO - …ltshop.legislazionetecnica.it/show_doc.asp?nomedoc=...Antonio La Malfa Salvatore La Malfa Vasco Vanzini Roberto La Malfa Esempi di PROGETTAZIONE

__________ 8

210 Rivelazione ed allarme 85 211 Controllo di fumi e calore 86 212 Operativitagrave antincendio 88 213 Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio 89

- Cabina di trasformazione 90 - Gruppo elettrogeno 95 - Serbatoio di deposito 97

Conclusioni 98

3 Realizzazione di un asilo nido con solaio in legno Progettazione di un locale cucina e di un impianto fotovoltaico 99 31 Descrizione dellrsquoattivitagrave 100 32 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 101 33 Relazione tecnica di progetto 101

- Disposizioni comuni 101 - Classificazione 101 - Ubicazione 102 - Caratteristiche costruttive 102 - Reazione al fuoco dei materiali 104 - Scale 106 - Misure per il dimensionamento del sistema di esodo 106 - Aree ed impianti a rischio specifico 109 - Servizi tecnologici 109 - Aree a rischio specifico 113 - Impianti elettrici 113 - Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi 114 - Impianti di rivelazione e di segnalazione di allarme incendio 116 - Smaltimento fumo e calore 116 - Segnaletica di sicurezza 116 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio 117 - Informazione e formazione antincendio 118

4 Realizzazione di un edificio per uffici e dei relativi vani di sollevamento

(ascensori) secondo le specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Verifica del sistema di esodo con il Codice di prevenzione incendi 119 41 Descrizione dellrsquoattivitagrave 120 42 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 122 43 Relazione tecnica attestante la rispondenza dellrsquoedificio adibito ad uffici al DM

22022006 122 - Classificazione 122 - Ubicazione (punto 3 Titolo II DM 22022006) 122 - Separazioni-Comunicazioni (punto 4 Titolo II DM 22022006) 123 - Resistenza al fuoco (punto 51 Titolo II DM 22022006) 123 - Reazione al fuoco (punto 52 Titolo II DM 22022006) 123 - Compartimentazione (punto 53 Titolo II DM 22022006) 124 - Misure per lrsquoevacuazione in caso di emergenza (punto 6 Titolo II DM

22022006) 124 - Aerazione (punto 7 Titolo II DM 22022006) 126 - Attivitagrave accessorie (punto 8 Titolo II DM 22022006) 126 - Servizi tecnologici (punto 9 Titolo II DM 22022006) 127

__________ 9

- Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi (punto 10 Titolo II DM 22022006) 128

- Impianti di rilevazione segnalazione e allarme (punto 11 Titolo II DM 22022006) 128

- Sistema di allarme (punto 12 Titolo II DM 22022006) 129 - Segnaletica di sicurezza (punto 13 Titolo II DM 22022006) 129 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio (punto 14 Titolo II DM

22022006) 130 44 Relazione tecnica attestante la conformitagrave alla normativa verticale degli impianti

di sollevamento 130 Disposizioni generali 130 Vano di corsa 131 Misure di protezione attiva 131 Vani di corsa per ascensori antincendio 131 Norme di esercizio 132

45 Descrizione dellrsquoattivitagrave 133 46 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 135 47 Determinazione dei profili di rischio dellrsquoattivitagrave 135 48 Misure adottate nella strategia antincendio 135 49 Progettazione dellrsquoesodo 137

- Compartimentazione 137 - Sistema di vie di esodo 137 - Dati di ingresso per la progettazione del sistema drsquoesodo 138 - Progettazione dellrsquoesodo 139 - Lunghezza drsquoesodo 139 - Calcolo della larghezza minima delle vie di esodo orizzontali 140 - Calcolo della larghezza minima delle vie di esodo verticali 140 - Calcolo della larghezza minima delle uscite finali 141

410 Vani degli ascensori 141 Conclusioni 143

5 Verifica dellrsquoidoneitagrave del sistema di esodo di uno stabilimento industriale con il

metodo dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio 145 51 Descrizione dellrsquoattivitagrave 146 52 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 148 53 Generalitagrave 148 54 Lo scenario drsquoincendio di progetto 150 55 Verifica delle condizioni di sicurezza delle persone durante la fase di esodo 153 56 Calcolo di RSET 157 57 Calcolo di ASET 158 Conclusioni 161

6 Stima della curva di variazione nel tempo della potenza termica rilasciata da un

incendio che si sviluppa allrsquointerno di un deposito di legno 163 61 Descrizione dellrsquoattivitagrave 164 62 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 166 63 Generalitagrave 166 64 Stima della curva di variazione nel tempo della potenza termica 167 Conclusioni 172

__________ 10

7 Determinazione della curva naturale drsquoincendio che si sviluppa allrsquointerno di un archivio cartaceo 173 71 Descrizione dellrsquoattivitagrave 174 72 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 175 73 Generalitagrave 176 74 Calcolo della curva naturale drsquoincendio nel deposito di carta con il modello

drsquoincendio numerico semplificato descritto con la curva parametrica temperatura-tempo indicata nellrsquoAppendice A della norma UNI EN 1991-1-2 (Eurocodice 1) 179

Conclusioni 186 8 Progettazione dellrsquoimpianto fisso di estinzione con idranti a servizio di uno

stabilimento adibito alla lavorazione del legno 187 81 Descrizione dellrsquoattivitagrave 188 82 Generalitagrave 188 83 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 189 84 Premessa 189 85 La progettazione della rete idrica antincendio 197

- Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito 199 - Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico favorito 202 - Condizioni di funzionamento della pompa 205 - Calcolo della capacitagrave effettiva minima del serbatoio a capacitagrave ridotta 209 - Calcolo della capacitagrave del serbatoio di carburante del motore diesel 209

Conclusioni 210 9 Progettazione di un sistema di evacuazione naturale di fumo e calore a servizio

di un capannone industriale adibito a deposito di materie plastiche 211 91 Descrizione dellrsquoattivitagrave 212 92 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 212 93 Generalitagrave 212 94 Procedimento indicato nella norma UNI 9494-1 214 95 Calcolo dellrsquoaltezza Y dal pavimento libera da fumo 216 96 Valutazione della durata convenzionale di sviluppo dellrsquoincendio 216 97 Individuazione del gruppo di dimensionamento 216 98 Calcolo del numero e della superficie utile totale drsquoapertura degli evacuatori

naturali di fumo e calore da installare per ogni compartimento individuato a soffitto 217

99 Verifica del valore della superficie totale corretta per lrsquoafflusso di aria fresca 219 Conclusioni 220

10 Valutazione della resistenza al fuoco di un elemento strutturale portante in

acciaio presente in un deposito di combustibili vari 221 101 Descrizione dellrsquoattivitagrave 222 102 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 222 103 Valutazione analitica della resistenza al fuoco 223 Conclusioni 232

__________ 11

11 Valutazione della resistenza al fuoco di un elemento strutturale portante realizzato in calcestruzzo armato precompresso presente in un edificio monopiano adibito a palestra 233 111 Descrizione dellrsquoattivitagrave 234 112 Generalitagrave 235 113 Valutazione tabellare 235 114 Valutazione analitica 236

- Caratteristiche di resistenza dei materiali 237 - Scambio di calore dellrsquoelemento strutturale con lrsquoambiente 238 - Proprietagrave dei materiali 239 - Determinazione dellrsquoazione di progetto 242 - Variazione della temperatura nella sezione maggiormente sollecitata del

tegolo esposto alla curva nominale drsquoincendio standard 244 - Verifica della capacitagrave portante dellrsquoelemento strutturale portante della palestra

soggetto a flessione dopo 90 min di esposizione alla curva nominale drsquoincendio standard 246

- Dominio di rottura 249 Conclusioni 250

12 Realizzazione di unrsquoautorimessa condominiale e dellrsquoimpianto termico al

servizio di un edificio di civile abitazione 251 121 Descrizione dellrsquoattivitagrave 252 122 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 254 123 Relazione tecnica di progetto relativa allrsquoautorimessa 254

- Definizioni 254 - Generalitagrave 254 - Isolamento 255 - Altezza dei piani 255 - Superficie specifica di parcamento 255 - Strutture dei locali 255 - Comunicazioni 255 - Sezionamenti 256 - Accessi allrsquoautorimessa 256 - Pavimenti 256 - Ventilazione 256 - Misure per lo sfollamento delle persone 257 - Impianti tecnologici 258 - Mezzi ed impianti di protezione ed estinzione degli incendi 259 - Servizi annessi 259 - Norme di esercizio 260

124 Relazione tecnica di progetto relativa alla centrale termica 260 - Definizioni 260 - Caratteristiche costruttive 260 - Impianto interno di adduzione del gas 262 - Impianto elettrico 264 - Mezzi di estinzione degli incendi 264 - Segnaletica di sicurezza 264

__________ 12

13 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di una palestra di nuova realizzazione 265 131 Descrizione dellrsquoattivitagrave 266 132 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 267 133 Relazione tecnica di progetto della palestra 267

- Classificazione 267 - Scelta dellrsquoarea ed ubicazione 268 - Accesso allrsquoarea 268 - Caratteristiche costruttive 269 - Reazione al fuoco dei materiali 269 - Sistema di vie di uscita 269 - Ascensori e montacarichi 270 - Depositi 271 - Impianti di riscaldamento e condizionamento 271 - Impianti elettrici 271 - Impianto di allarme 272 - Mezzi ed impianti di protezione ed estinzione degli incendi 272 - Segnaletica di sicurezza 272 - Norme di esercizio 273

14 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un locale esistente da

adibire a sala concerti trattenimenti e attrazioni varie 275 141 Descrizione dellrsquoattivitagrave 276 142 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 278 143 Relazione tecnica di progetto relativa al locale di pubblico spettacolo 278

- Classificazione 278 - Ubicazione 279 - Separazioni e comunicazioni 279 - Resistenza al fuoco delle strutture 279 - Reazione al fuoco dei materiali 280 - Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala 281 - Misure per lrsquoesodo del pubblico 281 - Gestione della scena 284 - Aree ed impianti a rischio specifico 284 - Sistema di allarme rilevazione e segnalazione automatica degli incendi 286 - Mezzi e impianti di estinzione degli incendi 286 - Segnaletica di sicurezza 287 - Gestione della sicurezza 287 - Informazione e formazione del personale 288 - Istruzioni di sicurezza 288 - Piano di sicurezza antincendio 288 - Registro della sicurezza antincendio 289

15 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un edificio adibito ad attivitagrave

commerciale con cambio di destinazione drsquouso e contestuale richiesta di deroga 291 151 Descrizione dellrsquoattivitagrave 292 152 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 296 153 Relazione tecnica di progetto relativa al locale commerciale 296

- Ubicazione 296 - Caratteristiche costruttive 297 - Reazione al fuoco 297

__________ 13

- Compartimentazione 297 - Scale 297 - Ascensori scale e rampe mobili 298 - Misure per il dimensionamento delle vie di esodo 298 - Lunghezza dei percorsi di esodo 299 - Sistemi di vie di esodo 299 - Caratteristiche delle vie di esodo 299 - Larghezza totale delle vie di esodo 300 - Sistemi di apertura delle porte e di eventuali infissi 301 - Sistemi di controllo fumi 302 - Aree ed impianti a rischio specifico 302 - Impianti elettrici 303 - Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi 304 - Impianto di rivelazione segnalazione e allarme incendio 306 - Sistemi di diffusione sonora 306 - Segnaletica di sicurezza 307 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio 307

154 Procedimento di deroga 307 - Individuazione delle misure equivalenti atte a compensare lrsquoaumento di rischio

dovuto allrsquoimpossibilitagrave di poter rispettare integralmente il DM 27072010 308 APPENDICE

Decreto Ministero Interno 3 agosto 2015 309 Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139

Decreto Presidente Repubblica 1deg agosto 2011 n 151 540 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi a norma dellrsquoarticolo 49 comma 4-quater del decreto-legge 31 maggio 2010 n 78 convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010 n 122

Decreto Ministero Interno 7 agosto 2012 567 Disposizioni relative alle modalitagrave di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla documentazione da allegare ai sensi dellrsquoarticolo 2 comma 7 del decreto del Presidente della Repubblica 1deg agosto 2011 n 151

Tabelle 601

Grafici 607

__________ 14

ELENCO DEI SIMBOLI

LETTERE LATINE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

A Superficie lorda del piano del compartimento m2

Aa Superficie utile di apertura di un evacuatore naturale di fumo e calore m2

Af Superficie lorda del pavimento del compartimento m2

Ap Area complessiva delle armature di acciaio da pretensione cm2

As Superficie di un compartimento a soffitto m2

At Superficie totale di un compartimento m2

Av Area totale delle aperture verticali di ventilazione presenti in un

compartimento o in un localem2

AV Fattore di sezione di un elemento strutturale di acciaio m-1

Cz Coefficiente di correzione per la determinazione della superficie

corretta della superficie di afflusso dellrsquoaria fresca

D Diametro di una tubazione di acciaio mm

EA Energia termica rilasciata da un incendio fino allrsquoinizio della fase di incendio stazionario

kJ

Esoglia Soglia di irraggiamento termico dellrsquoincendio su un bersaglio kWm2

Fc Risultante delle tensioni di compressione agenti su un elemento

strutturalekN

Ffid Effetto dellrsquoazione di progetto in caso drsquoincendio su un elemento

strutturale

Ft Risultante delle tensioni di trazione agenti su un elemento strutturale kN

G Fattore adimensionale che considera le pareti e le aperture di ventilazione presenti in un compartimento

GK Valore caratteristico delle azioni permanenti agenti su un elemento strutturale

H Potere calorifico inferiore di un materiale combustibile MJkg

Les Massima lunghezza di esodo di riferimento m

Lesd Massima lunghezza di esodo m

LF Larghezza minima dellrsquouscita finale mm

LO Larghezza minima delle vie di esodo orizzontali mm

LU Larghezza unitaria della via di esodo in funzione del profilo rischio Rvita di riferimento

mmpersona

LV Larghezza minima delle vie di esodo verticali mm

MC Momento flettente di progetto agente su un elemento strutturale nella progettazione con il metodo agli stati limite

kNmiddotm

__________ 15

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

MG Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni permanenti

kNmiddotm

MQ Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni variabili

kNmiddotm

Mu Momento flettente resistente allo stato limite ultimo collasso di un

elemento strutturale kNmiddotm

N Potenza elettrica assorbita da una pompa kW

O

Fattore di ventilazione m05

PS Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave sfavorito della rete idrica antincendio

kPa

PF Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave favorito

della rete idrica antincendio kPa

Q Portata termica kW

Q Portata di acqua lmin

QKi Valore caratteristico delle azioni variabili agenti su un elemento

strutturale

Rck Resistenza caratteristica cubica a compressione a ventotto giorni del

calcestruzzo Nmm2

Rambiente Profilo di rischio relativo alla tutela dellrsquoambiente

Rbeni Profilo di rischio relativo alla salvaguardia dei beni economici

Rfid0 Resistenza di progetto in caso drsquoincendio di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo calcolata allrsquoistante iniziale

Rvita Profilo di rischio relativo alla salvaguardia della vita umana

RHR Potenza termica rilasciata da un incendio kW

RHRmax Potenza termica massima rilasciata da un incendio in un

compartimento kW

S Superficie di aerazione naturale m2

SCT Superficie corretta totale delle aperture di afflusso dellrsquoaria fresca m2

Ssm Superficie utile minima delle aperture di smaltimento di fumo e calore drsquoemergenza

m2

SUTEFC Superficie utile totale di apertura degli evacuatori naturali di fumo e calore installati in un compartimento

m2

SUT Superficie utile totale di evacuazione del fumo m2

Tg Temperatura dei gas di combustione degC

Tcr Temperatura critica di un elemento strutturale di acciaio degC

Tm

Temperatura della superficie di un elemento strutturale degC

Vv Capacitagrave effettiva del serbatoio a capacitagrave ridotta m3

Wxplast Modulo di resistenza plastico a flessione di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo cm3

Y Altezza dallo strato libero da fumo m

__________ 16

LETTERE LATINE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

a Distanza dellrsquoasse di unrsquoarmatura di acciaio di un elemento strutturale

dalla superficie piugrave vicina esposta al fuoco mm

b

Inerzia termica delle pareti che delimitano un compartimento J(m2middots05middotdegC)

bw Larghezza drsquoanima di travi a sezione variabile cm

ca Calore specifico a pressione costante dellrsquoacciaio kJ(kgmiddotdegC)

cp Calore specifico a pressione costante di un materiale kJ(kgmiddotdegC)

(dTdt)rif Velocitagrave di decremento nel tempo della temperatura durante la fase di

decadimento di un incendio allrsquointerno di un compartimento degCmin

di Distanza di separazione m

di Distanza di unrsquoarmatura di acciaio dal lembo superiore compresso di

un elemento strutturale in calcestruzzo armato cm

fcd Resistenza di calcolo cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fck Resistenza caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fctk Resistenza caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo Nmm2

fp(1)k Resistenza caratteristica allo snervamento dellrsquoacciaio da pretensione

allrsquo1 di deformazione totale Nmm2

fpd Resistenza di calcolo dellrsquoacciaio da pretensione Nmm2

fy Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a

caldo a temperatura ambiente Nmm2

fyT Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a caldo alla temperatura T

Nmm2

g Accelerazione di gravitagrave ms2

g Massa di un materiale combustibile kg

heq Altezza equivalente delle aperture verticali di ventilazione presenti in

un compartimento m

hi

Braccio della coppia interna cm

hS

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente sfavorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

hF

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente favorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

kc Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo

__________ 17

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

kct Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo

kp

Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza caratteristica allo snervamento allrsquo1 di deformazione totale di un

acciaio da pretensione

ksh Fattore di correzione relativo allrsquoeffetto ombra per elementi strutturali

di acciaio

kyT Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica allo snervamento di un acciaio laminato a caldo

m Fattore di partecipazione alla combustione di un combustibile

no Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo

orizzontale

nv Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo verticale

pi Percentuale di foratura dellrsquoi-ma piastra radiante

qf Carico drsquoincendio specifico di un compartimento antincendio MJm2

qfd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie del

pavimento di un compartimento MJm2

qtd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie totale di

un compartimento antincendio MJm2

t Tempo s

t

Tempo fittizio h

ta Tempo di allarme generale s

tA Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata raggiunge il valore massimo ed inizia la

fase di incendio stazionario s

tB Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento termina la fase di incendio stazionario

s

tC Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata si annulla

s

tdet Tempo di rivelazione di un incendio s

tpre Tempo di attivitagrave pre-movimento delle persone s

ttra Tempo di movimento delle persone s

t Tempo impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di

1000 kW s

tmax Tempo necessario allrsquoincendio per raggiungere in un compartimento

la temperatura massima h

u Velocitagrave dellrsquoacqua nella tubazione di una rete idrica antincendio ms

__________ 18

LETTERE GRECHE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Pdistr Perdite di carico distribuite in una rete idrica antincendio Pa

PtSomma delle perdite di carico distribuite e localizzate

in una rete idrica antincendio Pa

t Intervallo di tempo s

T Variazione di temperatura degC

Fattore di configurazione

Fattore di limitazione della partecipazione alla combustione

di un materiale combustibile

2i Coefficiente parziale relativo allrsquoazione variabile dominante

per combinazione dei carichi per azione eccezionale

Ad (t)Effetto delle azioni indirette di progetto causate

dallrsquoesposizione a un incendio

LETTERE GRECHE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Costante che regola lrsquoaumento di potenza termica rilasciata da un

incendio nella fase di crescita kWs2

i Coefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

c Coefficiente di scambio di calore per convenzione W(m2middotdegC)

r Coefficiente di scambio di calore per irraggiamento W(m2middotdegC)

iCoefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

Velocitagrave caratteristica prevalente di crescita dellrsquoincendio riferita al

tempo t in secondi impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di 1000 kW

m Fattore relativo a una misura antincendio aggiuntiva

nFattore che tiene conto delle differenti misure antincendio di un

compartimento

occCaratteristiche prevalenti degli occupanti che si trovano in un

compartimento

q1 Fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione al tipo

di attivitagrave svolta in un compartimento antincendio

__________ 19

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

q2 Fattore di rischio incendio che considera lrsquoattivitagrave svolta in un

compartimento antincendio

resEmissivitagrave risultante fra i gas caldi di combustione e un elemento

strutturale

cfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica del

calcestruzzo in caso drsquoincendio

sfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica allo

snervamento dellrsquoacciaio da pretensione allrsquo1 di deformazione totale in caso drsquoincendio

GA Coefficiente parziale di sicurezza per le azioni permanenti per

combinazione dei carichi per azione eccezionale

Coefficiente di sicurezza

Rendimento di una pompa

Conduttivitagrave termica di un materiale W(mmiddotdegC)

0 Grado di utilizzazione dellrsquoacciaio

Densitagrave di un materiale kgm3

a Densitagrave dellrsquoaria ambiente kgm3

__________ 20

ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

Art Articolo

Artt Articoli

ASET Available Safe Escape Time (Tempo disponibile per lrsquoesodo)

B60060 Evacuatore naturale di fumo e calore resistente ad una temperatura

di 600 degC per 60 min

BFRL Building and Fire Research Laboratory

CE Marcatura di qualitagrave della Comunitagrave Europea

CEI Comitato Elettrotecnico Italiano

Circ Circolare

DCPREV Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica

DLgs Decreto legislativo

DM Decreto ministeriale

DPR Decreto del Presidente della Repubblica

E Tenuta al fumo ed ai gas caldi di combustione

EI Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed Isolamento termico

EI-Sa Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed isolamento termico

e ai fumi freddi

ENFC Evacuatore naturale di fumo e calore

EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione

FDS Fire Dynamics Simulator

GSA Gestione Sicurezza Antincendio

H2O Acqua

IRAI Impianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio

ISO International Organization for Standardization

(Organizzazione Internazionale di Standardizzazione)

ISOTR Rapporto Tecnico emanato dallrsquoOrganizzazione Internazionale di

Standardizzazione

ISOTS Specificazione Tecnica emanata dallrsquoOrganizzazione Internazionale

di Standardizzazione

Lett Circ Lettera Circolare

NIST National Institute for Standards and Technology del Dipartimento

del Commercio degli Stati Uniti drsquoAmerica

NPSH Altezza netta assoluta di carico allrsquoaspirazione

Prot Protocollo

__________ 21

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

REI Elemento strutturale o prodotto da costruzione Capacitagrave portante - Tenuta al fumo e gas caldi di combustione-Isolamento termico

RSET Required Safe Escape Time (Tempo richiesto per lrsquoesodo)

S Tenuta al fumo e passaggio dei gas a temperatura ambiente

SEa Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza

permanentemente aperta

SEd

Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza provvista di elemento di chiusura non permanente ad apertura comandata da

posizione non protetta

SENFC Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore

UE Unione Europea

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione

UNI CENTS Specificazione Tecnica emanata dal Comitato Europeo di Normazione

che viene recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

UNI EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione che viene

recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

__________ 23

IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO DELLrsquoINTERNO 03082015 01 PREMESSA Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto del Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) rappresenta uno strumento flessibile che consente di individuare le misure atte a contrastare efficacemente il rischio incendio per quelle attivitagrave che sono soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 01082011 n 151 ldquoRegolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendirdquo che sono state individuate allrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 e per le quali non sono state emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Le norme tecniche di prevenzione incendi del Codice si possono applicare sia alle attivitagrave di nuova realizzazione sia in caso di intervento su attivitagrave esistenti alla data del 18112015 di entrata in vigore Nel caso di attivitagrave esistenti il Codice avragrave unrsquoapplicazione limitata alla parte interessata dallrsquointervento o allrsquointera attivitagrave a seconda che le misure di sicurezza antincendio esistenti nella restante parte non interessata dallrsquointervento risultino a giudizio del Progettista rispettivamente compatibili o incompatibili con la ristrutturazione o con lrsquoampliamento da realizzare Le indicazioni fornite dal Codice costituiscono un utile riferimento per la progettazione realizzazione ed esercizio anche di quelle attivitagrave indicate nellrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 che perograve non raggiungono i limiti previsti per essere assoggettate ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Il legislatore ha ravvisato la necessitagrave di semplificare e razionalizzare lrsquoattuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso lrsquointroduzione di un unico testo organico e sistematico di disposizioni applicabili a molte delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi Lrsquoambito di applicazione risulta pertanto di preminente carattere orizzontale sono state individuate altresigrave delle regole puntuali riferite alle aree a rischio specifico alle aree a rischio per atmosfere esplosive e ai vani degli ascensori Lrsquoallegato tecnico del Codice egrave suddiviso in quattro sezioni

Sezione G - Generalitagrave essa contiene i principi fondamentali per la progettazione della sicurezza antincendio applicabili indistintamente alle diverse attivitagrave

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 24

Sezione S - Strategia antincendio essa individua le misure antincendio di prevenzione protezione e gestionali applicabili alle diverse attivitagrave per definire la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio

Sezione V - Regole tecniche verticali essa descrive le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attivitagrave o ad ambiti di esse le cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione ldquoStrategia antincendiordquo egrave prevista in futuro lrsquoimplementazione di tale sezione con le regole tecniche riferite ad ulteriori attivitagrave

Sezione M - Metodi essa indica le metodologie progettuali Tale ultima Sezione M del Codice riveste particolare importanza in quanto descrive specie nella prima parte il metodo per la regolare applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio che rappresenta il modello ispiratore principe delle soluzioni alternative in aggiunta a quelle conformi che possono essere ricercate dal professionista antincendio Lrsquoattuazione dei principi della Fire Safety Engineering potragrave condurre

a alla verifica degli obiettivi di mantenimento della capacitagrave portante in caso drsquoincendio mediante lrsquoutilizzo solamente di curve naturali drsquoincendio rappresentative del fenomeno incendio ldquoragionevolmente credibilerdquo che puograve generarsi in funzione delle caratteristiche del combustibile e di quelle dellrsquoedificio allrsquointerno del quale si sviluppa la combustione quindi in determinati casi non ci saragrave piugrave bisogno di impiegare la procedura che determina la classe di resistenza al fuoco

b alla selezione degli scenari drsquoincendio di progetto che consentono di valutare quantitativamente anche il raggiungimento del fondamentale obiettivo di salvaguardia della vita umana attraverso la puntuale valutazione del tempo disponibile per lrsquoesodo (ASET acronimo di Available Safe Escape Time) e del tempo richiesto per lrsquoesodo (RSET acronimo di Required Safe Escape Time) in tale importante verifica che dovragrave essere eseguita secondo le indicazioni fornite nel Capitolo M3 del Codice saragrave applicato il modello piugrave severo fra quelli previsti per i gas tossici per i gas irritanti per il calore e per lrsquooscuramento della visibilitagrave da fumo

c alla valutazione quantitativa dellrsquoeffetto che si riscontra nei valori della potenza termica rilasciata nel tempo a seguito dellrsquointervento dei sistemi automatici di controllo dellrsquoincendio (sprinkler) o di completa estinzione dellrsquoincendio ad acqua (sprinkler di tipo ESFR acronimo di Early Suppression Fast Response) o water mist o a gas inerte

Fra le varie novitagrave introdotte dal Codice vi sono anche degli aspetti di carattere procedurale che integrano il quadro normativo esistente e rappresentano una evoluzione rispetto alle disposizioni di carattere esclusivamente amministrativo contenute nel DPR 1512011 Il Codice infatti mediante lrsquoutilizzo di un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali ha previsto diverse soluzioni progettuali che possono consentire un notevole risparmio di risorse di tempo e di denaro nella trattazione e nella definizione delle misure da adottare nello specifico procedimento di prevenzione incendi in grado di soddisfare le prestazioni richieste

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio che di seguito si indicano

1 Soluzione conforme di immediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento del livello di prestazione attribuito tale soluzione di natura prescrittiva non richiede quindi ulteriori valutazioni tecniche (ad esempio ldquoLa lunghezza del corridoio cieco non puograve superare 15 mrdquo)

2 Soluzione alternativa che egrave diversa e piugrave flessibile della soluzione conforme Il professionista antincendio deve dimostrare mediante soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazioni tecniche il raggiungimento dello specifico livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi dal Codice (ad esempio qualora la distanza di separazione sia inferiore ai valori prescritti si deve dimostrare che comunque essa non comporta un livello di irraggiamento termico maggiore di un determinato valore massimo ammissibile)

3 Soluzione in deroga che rappresenta la soluzione progettuale per la quale occorre attivare la procedura indicata nellrsquoart 7 del DPR 1512011 in tale caso bisogneragrave dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio previsti nel paragrafo G27 del Codice

Il tutto egrave riepilogato nello schema di Figura 01

Figura 01 - Schema logico dellrsquoapproccio progettuale previsto dal

Codice di prevenzione incendi

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

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ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

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11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

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Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

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Esempio 1

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44

16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

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45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

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46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

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47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

__________

200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

__________

201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

Pagine non disponibili in anteprima

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

__________

258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

Pagine non disponibili in anteprima

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Esempio 14

__________

281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

__________

282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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  • 44-47
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Page 9: Esempi di PROGETTAZIONE ANTINCENDIO - …ltshop.legislazionetecnica.it/show_doc.asp?nomedoc=...Antonio La Malfa Salvatore La Malfa Vasco Vanzini Roberto La Malfa Esempi di PROGETTAZIONE

__________ 9

- Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi (punto 10 Titolo II DM 22022006) 128

- Impianti di rilevazione segnalazione e allarme (punto 11 Titolo II DM 22022006) 128

- Sistema di allarme (punto 12 Titolo II DM 22022006) 129 - Segnaletica di sicurezza (punto 13 Titolo II DM 22022006) 129 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio (punto 14 Titolo II DM

22022006) 130 44 Relazione tecnica attestante la conformitagrave alla normativa verticale degli impianti

di sollevamento 130 Disposizioni generali 130 Vano di corsa 131 Misure di protezione attiva 131 Vani di corsa per ascensori antincendio 131 Norme di esercizio 132

45 Descrizione dellrsquoattivitagrave 133 46 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 135 47 Determinazione dei profili di rischio dellrsquoattivitagrave 135 48 Misure adottate nella strategia antincendio 135 49 Progettazione dellrsquoesodo 137

- Compartimentazione 137 - Sistema di vie di esodo 137 - Dati di ingresso per la progettazione del sistema drsquoesodo 138 - Progettazione dellrsquoesodo 139 - Lunghezza drsquoesodo 139 - Calcolo della larghezza minima delle vie di esodo orizzontali 140 - Calcolo della larghezza minima delle vie di esodo verticali 140 - Calcolo della larghezza minima delle uscite finali 141

410 Vani degli ascensori 141 Conclusioni 143

5 Verifica dellrsquoidoneitagrave del sistema di esodo di uno stabilimento industriale con il

metodo dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio 145 51 Descrizione dellrsquoattivitagrave 146 52 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 148 53 Generalitagrave 148 54 Lo scenario drsquoincendio di progetto 150 55 Verifica delle condizioni di sicurezza delle persone durante la fase di esodo 153 56 Calcolo di RSET 157 57 Calcolo di ASET 158 Conclusioni 161

6 Stima della curva di variazione nel tempo della potenza termica rilasciata da un

incendio che si sviluppa allrsquointerno di un deposito di legno 163 61 Descrizione dellrsquoattivitagrave 164 62 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 166 63 Generalitagrave 166 64 Stima della curva di variazione nel tempo della potenza termica 167 Conclusioni 172

__________ 10

7 Determinazione della curva naturale drsquoincendio che si sviluppa allrsquointerno di un archivio cartaceo 173 71 Descrizione dellrsquoattivitagrave 174 72 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 175 73 Generalitagrave 176 74 Calcolo della curva naturale drsquoincendio nel deposito di carta con il modello

drsquoincendio numerico semplificato descritto con la curva parametrica temperatura-tempo indicata nellrsquoAppendice A della norma UNI EN 1991-1-2 (Eurocodice 1) 179

Conclusioni 186 8 Progettazione dellrsquoimpianto fisso di estinzione con idranti a servizio di uno

stabilimento adibito alla lavorazione del legno 187 81 Descrizione dellrsquoattivitagrave 188 82 Generalitagrave 188 83 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 189 84 Premessa 189 85 La progettazione della rete idrica antincendio 197

- Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito 199 - Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico favorito 202 - Condizioni di funzionamento della pompa 205 - Calcolo della capacitagrave effettiva minima del serbatoio a capacitagrave ridotta 209 - Calcolo della capacitagrave del serbatoio di carburante del motore diesel 209

Conclusioni 210 9 Progettazione di un sistema di evacuazione naturale di fumo e calore a servizio

di un capannone industriale adibito a deposito di materie plastiche 211 91 Descrizione dellrsquoattivitagrave 212 92 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 212 93 Generalitagrave 212 94 Procedimento indicato nella norma UNI 9494-1 214 95 Calcolo dellrsquoaltezza Y dal pavimento libera da fumo 216 96 Valutazione della durata convenzionale di sviluppo dellrsquoincendio 216 97 Individuazione del gruppo di dimensionamento 216 98 Calcolo del numero e della superficie utile totale drsquoapertura degli evacuatori

naturali di fumo e calore da installare per ogni compartimento individuato a soffitto 217

99 Verifica del valore della superficie totale corretta per lrsquoafflusso di aria fresca 219 Conclusioni 220

10 Valutazione della resistenza al fuoco di un elemento strutturale portante in

acciaio presente in un deposito di combustibili vari 221 101 Descrizione dellrsquoattivitagrave 222 102 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 222 103 Valutazione analitica della resistenza al fuoco 223 Conclusioni 232

__________ 11

11 Valutazione della resistenza al fuoco di un elemento strutturale portante realizzato in calcestruzzo armato precompresso presente in un edificio monopiano adibito a palestra 233 111 Descrizione dellrsquoattivitagrave 234 112 Generalitagrave 235 113 Valutazione tabellare 235 114 Valutazione analitica 236

- Caratteristiche di resistenza dei materiali 237 - Scambio di calore dellrsquoelemento strutturale con lrsquoambiente 238 - Proprietagrave dei materiali 239 - Determinazione dellrsquoazione di progetto 242 - Variazione della temperatura nella sezione maggiormente sollecitata del

tegolo esposto alla curva nominale drsquoincendio standard 244 - Verifica della capacitagrave portante dellrsquoelemento strutturale portante della palestra

soggetto a flessione dopo 90 min di esposizione alla curva nominale drsquoincendio standard 246

- Dominio di rottura 249 Conclusioni 250

12 Realizzazione di unrsquoautorimessa condominiale e dellrsquoimpianto termico al

servizio di un edificio di civile abitazione 251 121 Descrizione dellrsquoattivitagrave 252 122 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 254 123 Relazione tecnica di progetto relativa allrsquoautorimessa 254

- Definizioni 254 - Generalitagrave 254 - Isolamento 255 - Altezza dei piani 255 - Superficie specifica di parcamento 255 - Strutture dei locali 255 - Comunicazioni 255 - Sezionamenti 256 - Accessi allrsquoautorimessa 256 - Pavimenti 256 - Ventilazione 256 - Misure per lo sfollamento delle persone 257 - Impianti tecnologici 258 - Mezzi ed impianti di protezione ed estinzione degli incendi 259 - Servizi annessi 259 - Norme di esercizio 260

124 Relazione tecnica di progetto relativa alla centrale termica 260 - Definizioni 260 - Caratteristiche costruttive 260 - Impianto interno di adduzione del gas 262 - Impianto elettrico 264 - Mezzi di estinzione degli incendi 264 - Segnaletica di sicurezza 264

__________ 12

13 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di una palestra di nuova realizzazione 265 131 Descrizione dellrsquoattivitagrave 266 132 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 267 133 Relazione tecnica di progetto della palestra 267

- Classificazione 267 - Scelta dellrsquoarea ed ubicazione 268 - Accesso allrsquoarea 268 - Caratteristiche costruttive 269 - Reazione al fuoco dei materiali 269 - Sistema di vie di uscita 269 - Ascensori e montacarichi 270 - Depositi 271 - Impianti di riscaldamento e condizionamento 271 - Impianti elettrici 271 - Impianto di allarme 272 - Mezzi ed impianti di protezione ed estinzione degli incendi 272 - Segnaletica di sicurezza 272 - Norme di esercizio 273

14 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un locale esistente da

adibire a sala concerti trattenimenti e attrazioni varie 275 141 Descrizione dellrsquoattivitagrave 276 142 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 278 143 Relazione tecnica di progetto relativa al locale di pubblico spettacolo 278

- Classificazione 278 - Ubicazione 279 - Separazioni e comunicazioni 279 - Resistenza al fuoco delle strutture 279 - Reazione al fuoco dei materiali 280 - Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala 281 - Misure per lrsquoesodo del pubblico 281 - Gestione della scena 284 - Aree ed impianti a rischio specifico 284 - Sistema di allarme rilevazione e segnalazione automatica degli incendi 286 - Mezzi e impianti di estinzione degli incendi 286 - Segnaletica di sicurezza 287 - Gestione della sicurezza 287 - Informazione e formazione del personale 288 - Istruzioni di sicurezza 288 - Piano di sicurezza antincendio 288 - Registro della sicurezza antincendio 289

15 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un edificio adibito ad attivitagrave

commerciale con cambio di destinazione drsquouso e contestuale richiesta di deroga 291 151 Descrizione dellrsquoattivitagrave 292 152 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 296 153 Relazione tecnica di progetto relativa al locale commerciale 296

- Ubicazione 296 - Caratteristiche costruttive 297 - Reazione al fuoco 297

__________ 13

- Compartimentazione 297 - Scale 297 - Ascensori scale e rampe mobili 298 - Misure per il dimensionamento delle vie di esodo 298 - Lunghezza dei percorsi di esodo 299 - Sistemi di vie di esodo 299 - Caratteristiche delle vie di esodo 299 - Larghezza totale delle vie di esodo 300 - Sistemi di apertura delle porte e di eventuali infissi 301 - Sistemi di controllo fumi 302 - Aree ed impianti a rischio specifico 302 - Impianti elettrici 303 - Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi 304 - Impianto di rivelazione segnalazione e allarme incendio 306 - Sistemi di diffusione sonora 306 - Segnaletica di sicurezza 307 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio 307

154 Procedimento di deroga 307 - Individuazione delle misure equivalenti atte a compensare lrsquoaumento di rischio

dovuto allrsquoimpossibilitagrave di poter rispettare integralmente il DM 27072010 308 APPENDICE

Decreto Ministero Interno 3 agosto 2015 309 Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139

Decreto Presidente Repubblica 1deg agosto 2011 n 151 540 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi a norma dellrsquoarticolo 49 comma 4-quater del decreto-legge 31 maggio 2010 n 78 convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010 n 122

Decreto Ministero Interno 7 agosto 2012 567 Disposizioni relative alle modalitagrave di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla documentazione da allegare ai sensi dellrsquoarticolo 2 comma 7 del decreto del Presidente della Repubblica 1deg agosto 2011 n 151

Tabelle 601

Grafici 607

__________ 14

ELENCO DEI SIMBOLI

LETTERE LATINE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

A Superficie lorda del piano del compartimento m2

Aa Superficie utile di apertura di un evacuatore naturale di fumo e calore m2

Af Superficie lorda del pavimento del compartimento m2

Ap Area complessiva delle armature di acciaio da pretensione cm2

As Superficie di un compartimento a soffitto m2

At Superficie totale di un compartimento m2

Av Area totale delle aperture verticali di ventilazione presenti in un

compartimento o in un localem2

AV Fattore di sezione di un elemento strutturale di acciaio m-1

Cz Coefficiente di correzione per la determinazione della superficie

corretta della superficie di afflusso dellrsquoaria fresca

D Diametro di una tubazione di acciaio mm

EA Energia termica rilasciata da un incendio fino allrsquoinizio della fase di incendio stazionario

kJ

Esoglia Soglia di irraggiamento termico dellrsquoincendio su un bersaglio kWm2

Fc Risultante delle tensioni di compressione agenti su un elemento

strutturalekN

Ffid Effetto dellrsquoazione di progetto in caso drsquoincendio su un elemento

strutturale

Ft Risultante delle tensioni di trazione agenti su un elemento strutturale kN

G Fattore adimensionale che considera le pareti e le aperture di ventilazione presenti in un compartimento

GK Valore caratteristico delle azioni permanenti agenti su un elemento strutturale

H Potere calorifico inferiore di un materiale combustibile MJkg

Les Massima lunghezza di esodo di riferimento m

Lesd Massima lunghezza di esodo m

LF Larghezza minima dellrsquouscita finale mm

LO Larghezza minima delle vie di esodo orizzontali mm

LU Larghezza unitaria della via di esodo in funzione del profilo rischio Rvita di riferimento

mmpersona

LV Larghezza minima delle vie di esodo verticali mm

MC Momento flettente di progetto agente su un elemento strutturale nella progettazione con il metodo agli stati limite

kNmiddotm

__________ 15

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

MG Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni permanenti

kNmiddotm

MQ Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni variabili

kNmiddotm

Mu Momento flettente resistente allo stato limite ultimo collasso di un

elemento strutturale kNmiddotm

N Potenza elettrica assorbita da una pompa kW

O

Fattore di ventilazione m05

PS Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave sfavorito della rete idrica antincendio

kPa

PF Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave favorito

della rete idrica antincendio kPa

Q Portata termica kW

Q Portata di acqua lmin

QKi Valore caratteristico delle azioni variabili agenti su un elemento

strutturale

Rck Resistenza caratteristica cubica a compressione a ventotto giorni del

calcestruzzo Nmm2

Rambiente Profilo di rischio relativo alla tutela dellrsquoambiente

Rbeni Profilo di rischio relativo alla salvaguardia dei beni economici

Rfid0 Resistenza di progetto in caso drsquoincendio di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo calcolata allrsquoistante iniziale

Rvita Profilo di rischio relativo alla salvaguardia della vita umana

RHR Potenza termica rilasciata da un incendio kW

RHRmax Potenza termica massima rilasciata da un incendio in un

compartimento kW

S Superficie di aerazione naturale m2

SCT Superficie corretta totale delle aperture di afflusso dellrsquoaria fresca m2

Ssm Superficie utile minima delle aperture di smaltimento di fumo e calore drsquoemergenza

m2

SUTEFC Superficie utile totale di apertura degli evacuatori naturali di fumo e calore installati in un compartimento

m2

SUT Superficie utile totale di evacuazione del fumo m2

Tg Temperatura dei gas di combustione degC

Tcr Temperatura critica di un elemento strutturale di acciaio degC

Tm

Temperatura della superficie di un elemento strutturale degC

Vv Capacitagrave effettiva del serbatoio a capacitagrave ridotta m3

Wxplast Modulo di resistenza plastico a flessione di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo cm3

Y Altezza dallo strato libero da fumo m

__________ 16

LETTERE LATINE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

a Distanza dellrsquoasse di unrsquoarmatura di acciaio di un elemento strutturale

dalla superficie piugrave vicina esposta al fuoco mm

b

Inerzia termica delle pareti che delimitano un compartimento J(m2middots05middotdegC)

bw Larghezza drsquoanima di travi a sezione variabile cm

ca Calore specifico a pressione costante dellrsquoacciaio kJ(kgmiddotdegC)

cp Calore specifico a pressione costante di un materiale kJ(kgmiddotdegC)

(dTdt)rif Velocitagrave di decremento nel tempo della temperatura durante la fase di

decadimento di un incendio allrsquointerno di un compartimento degCmin

di Distanza di separazione m

di Distanza di unrsquoarmatura di acciaio dal lembo superiore compresso di

un elemento strutturale in calcestruzzo armato cm

fcd Resistenza di calcolo cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fck Resistenza caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fctk Resistenza caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo Nmm2

fp(1)k Resistenza caratteristica allo snervamento dellrsquoacciaio da pretensione

allrsquo1 di deformazione totale Nmm2

fpd Resistenza di calcolo dellrsquoacciaio da pretensione Nmm2

fy Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a

caldo a temperatura ambiente Nmm2

fyT Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a caldo alla temperatura T

Nmm2

g Accelerazione di gravitagrave ms2

g Massa di un materiale combustibile kg

heq Altezza equivalente delle aperture verticali di ventilazione presenti in

un compartimento m

hi

Braccio della coppia interna cm

hS

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente sfavorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

hF

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente favorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

kc Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo

__________ 17

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

kct Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo

kp

Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza caratteristica allo snervamento allrsquo1 di deformazione totale di un

acciaio da pretensione

ksh Fattore di correzione relativo allrsquoeffetto ombra per elementi strutturali

di acciaio

kyT Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica allo snervamento di un acciaio laminato a caldo

m Fattore di partecipazione alla combustione di un combustibile

no Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo

orizzontale

nv Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo verticale

pi Percentuale di foratura dellrsquoi-ma piastra radiante

qf Carico drsquoincendio specifico di un compartimento antincendio MJm2

qfd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie del

pavimento di un compartimento MJm2

qtd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie totale di

un compartimento antincendio MJm2

t Tempo s

t

Tempo fittizio h

ta Tempo di allarme generale s

tA Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata raggiunge il valore massimo ed inizia la

fase di incendio stazionario s

tB Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento termina la fase di incendio stazionario

s

tC Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata si annulla

s

tdet Tempo di rivelazione di un incendio s

tpre Tempo di attivitagrave pre-movimento delle persone s

ttra Tempo di movimento delle persone s

t Tempo impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di

1000 kW s

tmax Tempo necessario allrsquoincendio per raggiungere in un compartimento

la temperatura massima h

u Velocitagrave dellrsquoacqua nella tubazione di una rete idrica antincendio ms

__________ 18

LETTERE GRECHE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Pdistr Perdite di carico distribuite in una rete idrica antincendio Pa

PtSomma delle perdite di carico distribuite e localizzate

in una rete idrica antincendio Pa

t Intervallo di tempo s

T Variazione di temperatura degC

Fattore di configurazione

Fattore di limitazione della partecipazione alla combustione

di un materiale combustibile

2i Coefficiente parziale relativo allrsquoazione variabile dominante

per combinazione dei carichi per azione eccezionale

Ad (t)Effetto delle azioni indirette di progetto causate

dallrsquoesposizione a un incendio

LETTERE GRECHE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Costante che regola lrsquoaumento di potenza termica rilasciata da un

incendio nella fase di crescita kWs2

i Coefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

c Coefficiente di scambio di calore per convenzione W(m2middotdegC)

r Coefficiente di scambio di calore per irraggiamento W(m2middotdegC)

iCoefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

Velocitagrave caratteristica prevalente di crescita dellrsquoincendio riferita al

tempo t in secondi impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di 1000 kW

m Fattore relativo a una misura antincendio aggiuntiva

nFattore che tiene conto delle differenti misure antincendio di un

compartimento

occCaratteristiche prevalenti degli occupanti che si trovano in un

compartimento

q1 Fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione al tipo

di attivitagrave svolta in un compartimento antincendio

__________ 19

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

q2 Fattore di rischio incendio che considera lrsquoattivitagrave svolta in un

compartimento antincendio

resEmissivitagrave risultante fra i gas caldi di combustione e un elemento

strutturale

cfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica del

calcestruzzo in caso drsquoincendio

sfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica allo

snervamento dellrsquoacciaio da pretensione allrsquo1 di deformazione totale in caso drsquoincendio

GA Coefficiente parziale di sicurezza per le azioni permanenti per

combinazione dei carichi per azione eccezionale

Coefficiente di sicurezza

Rendimento di una pompa

Conduttivitagrave termica di un materiale W(mmiddotdegC)

0 Grado di utilizzazione dellrsquoacciaio

Densitagrave di un materiale kgm3

a Densitagrave dellrsquoaria ambiente kgm3

__________ 20

ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

Art Articolo

Artt Articoli

ASET Available Safe Escape Time (Tempo disponibile per lrsquoesodo)

B60060 Evacuatore naturale di fumo e calore resistente ad una temperatura

di 600 degC per 60 min

BFRL Building and Fire Research Laboratory

CE Marcatura di qualitagrave della Comunitagrave Europea

CEI Comitato Elettrotecnico Italiano

Circ Circolare

DCPREV Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica

DLgs Decreto legislativo

DM Decreto ministeriale

DPR Decreto del Presidente della Repubblica

E Tenuta al fumo ed ai gas caldi di combustione

EI Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed Isolamento termico

EI-Sa Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed isolamento termico

e ai fumi freddi

ENFC Evacuatore naturale di fumo e calore

EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione

FDS Fire Dynamics Simulator

GSA Gestione Sicurezza Antincendio

H2O Acqua

IRAI Impianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio

ISO International Organization for Standardization

(Organizzazione Internazionale di Standardizzazione)

ISOTR Rapporto Tecnico emanato dallrsquoOrganizzazione Internazionale di

Standardizzazione

ISOTS Specificazione Tecnica emanata dallrsquoOrganizzazione Internazionale

di Standardizzazione

Lett Circ Lettera Circolare

NIST National Institute for Standards and Technology del Dipartimento

del Commercio degli Stati Uniti drsquoAmerica

NPSH Altezza netta assoluta di carico allrsquoaspirazione

Prot Protocollo

__________ 21

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

REI Elemento strutturale o prodotto da costruzione Capacitagrave portante - Tenuta al fumo e gas caldi di combustione-Isolamento termico

RSET Required Safe Escape Time (Tempo richiesto per lrsquoesodo)

S Tenuta al fumo e passaggio dei gas a temperatura ambiente

SEa Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza

permanentemente aperta

SEd

Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza provvista di elemento di chiusura non permanente ad apertura comandata da

posizione non protetta

SENFC Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore

UE Unione Europea

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione

UNI CENTS Specificazione Tecnica emanata dal Comitato Europeo di Normazione

che viene recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

UNI EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione che viene

recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

__________ 23

IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO DELLrsquoINTERNO 03082015 01 PREMESSA Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto del Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) rappresenta uno strumento flessibile che consente di individuare le misure atte a contrastare efficacemente il rischio incendio per quelle attivitagrave che sono soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 01082011 n 151 ldquoRegolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendirdquo che sono state individuate allrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 e per le quali non sono state emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Le norme tecniche di prevenzione incendi del Codice si possono applicare sia alle attivitagrave di nuova realizzazione sia in caso di intervento su attivitagrave esistenti alla data del 18112015 di entrata in vigore Nel caso di attivitagrave esistenti il Codice avragrave unrsquoapplicazione limitata alla parte interessata dallrsquointervento o allrsquointera attivitagrave a seconda che le misure di sicurezza antincendio esistenti nella restante parte non interessata dallrsquointervento risultino a giudizio del Progettista rispettivamente compatibili o incompatibili con la ristrutturazione o con lrsquoampliamento da realizzare Le indicazioni fornite dal Codice costituiscono un utile riferimento per la progettazione realizzazione ed esercizio anche di quelle attivitagrave indicate nellrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 che perograve non raggiungono i limiti previsti per essere assoggettate ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Il legislatore ha ravvisato la necessitagrave di semplificare e razionalizzare lrsquoattuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso lrsquointroduzione di un unico testo organico e sistematico di disposizioni applicabili a molte delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi Lrsquoambito di applicazione risulta pertanto di preminente carattere orizzontale sono state individuate altresigrave delle regole puntuali riferite alle aree a rischio specifico alle aree a rischio per atmosfere esplosive e ai vani degli ascensori Lrsquoallegato tecnico del Codice egrave suddiviso in quattro sezioni

Sezione G - Generalitagrave essa contiene i principi fondamentali per la progettazione della sicurezza antincendio applicabili indistintamente alle diverse attivitagrave

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 24

Sezione S - Strategia antincendio essa individua le misure antincendio di prevenzione protezione e gestionali applicabili alle diverse attivitagrave per definire la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio

Sezione V - Regole tecniche verticali essa descrive le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attivitagrave o ad ambiti di esse le cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione ldquoStrategia antincendiordquo egrave prevista in futuro lrsquoimplementazione di tale sezione con le regole tecniche riferite ad ulteriori attivitagrave

Sezione M - Metodi essa indica le metodologie progettuali Tale ultima Sezione M del Codice riveste particolare importanza in quanto descrive specie nella prima parte il metodo per la regolare applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio che rappresenta il modello ispiratore principe delle soluzioni alternative in aggiunta a quelle conformi che possono essere ricercate dal professionista antincendio Lrsquoattuazione dei principi della Fire Safety Engineering potragrave condurre

a alla verifica degli obiettivi di mantenimento della capacitagrave portante in caso drsquoincendio mediante lrsquoutilizzo solamente di curve naturali drsquoincendio rappresentative del fenomeno incendio ldquoragionevolmente credibilerdquo che puograve generarsi in funzione delle caratteristiche del combustibile e di quelle dellrsquoedificio allrsquointerno del quale si sviluppa la combustione quindi in determinati casi non ci saragrave piugrave bisogno di impiegare la procedura che determina la classe di resistenza al fuoco

b alla selezione degli scenari drsquoincendio di progetto che consentono di valutare quantitativamente anche il raggiungimento del fondamentale obiettivo di salvaguardia della vita umana attraverso la puntuale valutazione del tempo disponibile per lrsquoesodo (ASET acronimo di Available Safe Escape Time) e del tempo richiesto per lrsquoesodo (RSET acronimo di Required Safe Escape Time) in tale importante verifica che dovragrave essere eseguita secondo le indicazioni fornite nel Capitolo M3 del Codice saragrave applicato il modello piugrave severo fra quelli previsti per i gas tossici per i gas irritanti per il calore e per lrsquooscuramento della visibilitagrave da fumo

c alla valutazione quantitativa dellrsquoeffetto che si riscontra nei valori della potenza termica rilasciata nel tempo a seguito dellrsquointervento dei sistemi automatici di controllo dellrsquoincendio (sprinkler) o di completa estinzione dellrsquoincendio ad acqua (sprinkler di tipo ESFR acronimo di Early Suppression Fast Response) o water mist o a gas inerte

Fra le varie novitagrave introdotte dal Codice vi sono anche degli aspetti di carattere procedurale che integrano il quadro normativo esistente e rappresentano una evoluzione rispetto alle disposizioni di carattere esclusivamente amministrativo contenute nel DPR 1512011 Il Codice infatti mediante lrsquoutilizzo di un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali ha previsto diverse soluzioni progettuali che possono consentire un notevole risparmio di risorse di tempo e di denaro nella trattazione e nella definizione delle misure da adottare nello specifico procedimento di prevenzione incendi in grado di soddisfare le prestazioni richieste

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 25

per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio che di seguito si indicano

1 Soluzione conforme di immediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento del livello di prestazione attribuito tale soluzione di natura prescrittiva non richiede quindi ulteriori valutazioni tecniche (ad esempio ldquoLa lunghezza del corridoio cieco non puograve superare 15 mrdquo)

2 Soluzione alternativa che egrave diversa e piugrave flessibile della soluzione conforme Il professionista antincendio deve dimostrare mediante soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazioni tecniche il raggiungimento dello specifico livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi dal Codice (ad esempio qualora la distanza di separazione sia inferiore ai valori prescritti si deve dimostrare che comunque essa non comporta un livello di irraggiamento termico maggiore di un determinato valore massimo ammissibile)

3 Soluzione in deroga che rappresenta la soluzione progettuale per la quale occorre attivare la procedura indicata nellrsquoart 7 del DPR 1512011 in tale caso bisogneragrave dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio previsti nel paragrafo G27 del Codice

Il tutto egrave riepilogato nello schema di Figura 01

Figura 01 - Schema logico dellrsquoapproccio progettuale previsto dal

Codice di prevenzione incendi

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 26

02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

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31

ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

__________

32

11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

__________

33

Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

Pagine non disponibili in anteprima

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Esempio 1

__________

44

16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

__________

45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

__________

46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

__________

47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Page 10: Esempi di PROGETTAZIONE ANTINCENDIO - …ltshop.legislazionetecnica.it/show_doc.asp?nomedoc=...Antonio La Malfa Salvatore La Malfa Vasco Vanzini Roberto La Malfa Esempi di PROGETTAZIONE

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7 Determinazione della curva naturale drsquoincendio che si sviluppa allrsquointerno di un archivio cartaceo 173 71 Descrizione dellrsquoattivitagrave 174 72 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 175 73 Generalitagrave 176 74 Calcolo della curva naturale drsquoincendio nel deposito di carta con il modello

drsquoincendio numerico semplificato descritto con la curva parametrica temperatura-tempo indicata nellrsquoAppendice A della norma UNI EN 1991-1-2 (Eurocodice 1) 179

Conclusioni 186 8 Progettazione dellrsquoimpianto fisso di estinzione con idranti a servizio di uno

stabilimento adibito alla lavorazione del legno 187 81 Descrizione dellrsquoattivitagrave 188 82 Generalitagrave 188 83 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 189 84 Premessa 189 85 La progettazione della rete idrica antincendio 197

- Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito 199 - Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico favorito 202 - Condizioni di funzionamento della pompa 205 - Calcolo della capacitagrave effettiva minima del serbatoio a capacitagrave ridotta 209 - Calcolo della capacitagrave del serbatoio di carburante del motore diesel 209

Conclusioni 210 9 Progettazione di un sistema di evacuazione naturale di fumo e calore a servizio

di un capannone industriale adibito a deposito di materie plastiche 211 91 Descrizione dellrsquoattivitagrave 212 92 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 212 93 Generalitagrave 212 94 Procedimento indicato nella norma UNI 9494-1 214 95 Calcolo dellrsquoaltezza Y dal pavimento libera da fumo 216 96 Valutazione della durata convenzionale di sviluppo dellrsquoincendio 216 97 Individuazione del gruppo di dimensionamento 216 98 Calcolo del numero e della superficie utile totale drsquoapertura degli evacuatori

naturali di fumo e calore da installare per ogni compartimento individuato a soffitto 217

99 Verifica del valore della superficie totale corretta per lrsquoafflusso di aria fresca 219 Conclusioni 220

10 Valutazione della resistenza al fuoco di un elemento strutturale portante in

acciaio presente in un deposito di combustibili vari 221 101 Descrizione dellrsquoattivitagrave 222 102 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 222 103 Valutazione analitica della resistenza al fuoco 223 Conclusioni 232

__________ 11

11 Valutazione della resistenza al fuoco di un elemento strutturale portante realizzato in calcestruzzo armato precompresso presente in un edificio monopiano adibito a palestra 233 111 Descrizione dellrsquoattivitagrave 234 112 Generalitagrave 235 113 Valutazione tabellare 235 114 Valutazione analitica 236

- Caratteristiche di resistenza dei materiali 237 - Scambio di calore dellrsquoelemento strutturale con lrsquoambiente 238 - Proprietagrave dei materiali 239 - Determinazione dellrsquoazione di progetto 242 - Variazione della temperatura nella sezione maggiormente sollecitata del

tegolo esposto alla curva nominale drsquoincendio standard 244 - Verifica della capacitagrave portante dellrsquoelemento strutturale portante della palestra

soggetto a flessione dopo 90 min di esposizione alla curva nominale drsquoincendio standard 246

- Dominio di rottura 249 Conclusioni 250

12 Realizzazione di unrsquoautorimessa condominiale e dellrsquoimpianto termico al

servizio di un edificio di civile abitazione 251 121 Descrizione dellrsquoattivitagrave 252 122 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 254 123 Relazione tecnica di progetto relativa allrsquoautorimessa 254

- Definizioni 254 - Generalitagrave 254 - Isolamento 255 - Altezza dei piani 255 - Superficie specifica di parcamento 255 - Strutture dei locali 255 - Comunicazioni 255 - Sezionamenti 256 - Accessi allrsquoautorimessa 256 - Pavimenti 256 - Ventilazione 256 - Misure per lo sfollamento delle persone 257 - Impianti tecnologici 258 - Mezzi ed impianti di protezione ed estinzione degli incendi 259 - Servizi annessi 259 - Norme di esercizio 260

124 Relazione tecnica di progetto relativa alla centrale termica 260 - Definizioni 260 - Caratteristiche costruttive 260 - Impianto interno di adduzione del gas 262 - Impianto elettrico 264 - Mezzi di estinzione degli incendi 264 - Segnaletica di sicurezza 264

__________ 12

13 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di una palestra di nuova realizzazione 265 131 Descrizione dellrsquoattivitagrave 266 132 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 267 133 Relazione tecnica di progetto della palestra 267

- Classificazione 267 - Scelta dellrsquoarea ed ubicazione 268 - Accesso allrsquoarea 268 - Caratteristiche costruttive 269 - Reazione al fuoco dei materiali 269 - Sistema di vie di uscita 269 - Ascensori e montacarichi 270 - Depositi 271 - Impianti di riscaldamento e condizionamento 271 - Impianti elettrici 271 - Impianto di allarme 272 - Mezzi ed impianti di protezione ed estinzione degli incendi 272 - Segnaletica di sicurezza 272 - Norme di esercizio 273

14 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un locale esistente da

adibire a sala concerti trattenimenti e attrazioni varie 275 141 Descrizione dellrsquoattivitagrave 276 142 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 278 143 Relazione tecnica di progetto relativa al locale di pubblico spettacolo 278

- Classificazione 278 - Ubicazione 279 - Separazioni e comunicazioni 279 - Resistenza al fuoco delle strutture 279 - Reazione al fuoco dei materiali 280 - Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala 281 - Misure per lrsquoesodo del pubblico 281 - Gestione della scena 284 - Aree ed impianti a rischio specifico 284 - Sistema di allarme rilevazione e segnalazione automatica degli incendi 286 - Mezzi e impianti di estinzione degli incendi 286 - Segnaletica di sicurezza 287 - Gestione della sicurezza 287 - Informazione e formazione del personale 288 - Istruzioni di sicurezza 288 - Piano di sicurezza antincendio 288 - Registro della sicurezza antincendio 289

15 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un edificio adibito ad attivitagrave

commerciale con cambio di destinazione drsquouso e contestuale richiesta di deroga 291 151 Descrizione dellrsquoattivitagrave 292 152 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 296 153 Relazione tecnica di progetto relativa al locale commerciale 296

- Ubicazione 296 - Caratteristiche costruttive 297 - Reazione al fuoco 297

__________ 13

- Compartimentazione 297 - Scale 297 - Ascensori scale e rampe mobili 298 - Misure per il dimensionamento delle vie di esodo 298 - Lunghezza dei percorsi di esodo 299 - Sistemi di vie di esodo 299 - Caratteristiche delle vie di esodo 299 - Larghezza totale delle vie di esodo 300 - Sistemi di apertura delle porte e di eventuali infissi 301 - Sistemi di controllo fumi 302 - Aree ed impianti a rischio specifico 302 - Impianti elettrici 303 - Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi 304 - Impianto di rivelazione segnalazione e allarme incendio 306 - Sistemi di diffusione sonora 306 - Segnaletica di sicurezza 307 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio 307

154 Procedimento di deroga 307 - Individuazione delle misure equivalenti atte a compensare lrsquoaumento di rischio

dovuto allrsquoimpossibilitagrave di poter rispettare integralmente il DM 27072010 308 APPENDICE

Decreto Ministero Interno 3 agosto 2015 309 Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139

Decreto Presidente Repubblica 1deg agosto 2011 n 151 540 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi a norma dellrsquoarticolo 49 comma 4-quater del decreto-legge 31 maggio 2010 n 78 convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010 n 122

Decreto Ministero Interno 7 agosto 2012 567 Disposizioni relative alle modalitagrave di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla documentazione da allegare ai sensi dellrsquoarticolo 2 comma 7 del decreto del Presidente della Repubblica 1deg agosto 2011 n 151

Tabelle 601

Grafici 607

__________ 14

ELENCO DEI SIMBOLI

LETTERE LATINE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

A Superficie lorda del piano del compartimento m2

Aa Superficie utile di apertura di un evacuatore naturale di fumo e calore m2

Af Superficie lorda del pavimento del compartimento m2

Ap Area complessiva delle armature di acciaio da pretensione cm2

As Superficie di un compartimento a soffitto m2

At Superficie totale di un compartimento m2

Av Area totale delle aperture verticali di ventilazione presenti in un

compartimento o in un localem2

AV Fattore di sezione di un elemento strutturale di acciaio m-1

Cz Coefficiente di correzione per la determinazione della superficie

corretta della superficie di afflusso dellrsquoaria fresca

D Diametro di una tubazione di acciaio mm

EA Energia termica rilasciata da un incendio fino allrsquoinizio della fase di incendio stazionario

kJ

Esoglia Soglia di irraggiamento termico dellrsquoincendio su un bersaglio kWm2

Fc Risultante delle tensioni di compressione agenti su un elemento

strutturalekN

Ffid Effetto dellrsquoazione di progetto in caso drsquoincendio su un elemento

strutturale

Ft Risultante delle tensioni di trazione agenti su un elemento strutturale kN

G Fattore adimensionale che considera le pareti e le aperture di ventilazione presenti in un compartimento

GK Valore caratteristico delle azioni permanenti agenti su un elemento strutturale

H Potere calorifico inferiore di un materiale combustibile MJkg

Les Massima lunghezza di esodo di riferimento m

Lesd Massima lunghezza di esodo m

LF Larghezza minima dellrsquouscita finale mm

LO Larghezza minima delle vie di esodo orizzontali mm

LU Larghezza unitaria della via di esodo in funzione del profilo rischio Rvita di riferimento

mmpersona

LV Larghezza minima delle vie di esodo verticali mm

MC Momento flettente di progetto agente su un elemento strutturale nella progettazione con il metodo agli stati limite

kNmiddotm

__________ 15

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

MG Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni permanenti

kNmiddotm

MQ Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni variabili

kNmiddotm

Mu Momento flettente resistente allo stato limite ultimo collasso di un

elemento strutturale kNmiddotm

N Potenza elettrica assorbita da una pompa kW

O

Fattore di ventilazione m05

PS Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave sfavorito della rete idrica antincendio

kPa

PF Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave favorito

della rete idrica antincendio kPa

Q Portata termica kW

Q Portata di acqua lmin

QKi Valore caratteristico delle azioni variabili agenti su un elemento

strutturale

Rck Resistenza caratteristica cubica a compressione a ventotto giorni del

calcestruzzo Nmm2

Rambiente Profilo di rischio relativo alla tutela dellrsquoambiente

Rbeni Profilo di rischio relativo alla salvaguardia dei beni economici

Rfid0 Resistenza di progetto in caso drsquoincendio di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo calcolata allrsquoistante iniziale

Rvita Profilo di rischio relativo alla salvaguardia della vita umana

RHR Potenza termica rilasciata da un incendio kW

RHRmax Potenza termica massima rilasciata da un incendio in un

compartimento kW

S Superficie di aerazione naturale m2

SCT Superficie corretta totale delle aperture di afflusso dellrsquoaria fresca m2

Ssm Superficie utile minima delle aperture di smaltimento di fumo e calore drsquoemergenza

m2

SUTEFC Superficie utile totale di apertura degli evacuatori naturali di fumo e calore installati in un compartimento

m2

SUT Superficie utile totale di evacuazione del fumo m2

Tg Temperatura dei gas di combustione degC

Tcr Temperatura critica di un elemento strutturale di acciaio degC

Tm

Temperatura della superficie di un elemento strutturale degC

Vv Capacitagrave effettiva del serbatoio a capacitagrave ridotta m3

Wxplast Modulo di resistenza plastico a flessione di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo cm3

Y Altezza dallo strato libero da fumo m

__________ 16

LETTERE LATINE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

a Distanza dellrsquoasse di unrsquoarmatura di acciaio di un elemento strutturale

dalla superficie piugrave vicina esposta al fuoco mm

b

Inerzia termica delle pareti che delimitano un compartimento J(m2middots05middotdegC)

bw Larghezza drsquoanima di travi a sezione variabile cm

ca Calore specifico a pressione costante dellrsquoacciaio kJ(kgmiddotdegC)

cp Calore specifico a pressione costante di un materiale kJ(kgmiddotdegC)

(dTdt)rif Velocitagrave di decremento nel tempo della temperatura durante la fase di

decadimento di un incendio allrsquointerno di un compartimento degCmin

di Distanza di separazione m

di Distanza di unrsquoarmatura di acciaio dal lembo superiore compresso di

un elemento strutturale in calcestruzzo armato cm

fcd Resistenza di calcolo cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fck Resistenza caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fctk Resistenza caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo Nmm2

fp(1)k Resistenza caratteristica allo snervamento dellrsquoacciaio da pretensione

allrsquo1 di deformazione totale Nmm2

fpd Resistenza di calcolo dellrsquoacciaio da pretensione Nmm2

fy Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a

caldo a temperatura ambiente Nmm2

fyT Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a caldo alla temperatura T

Nmm2

g Accelerazione di gravitagrave ms2

g Massa di un materiale combustibile kg

heq Altezza equivalente delle aperture verticali di ventilazione presenti in

un compartimento m

hi

Braccio della coppia interna cm

hS

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente sfavorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

hF

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente favorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

kc Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo

__________ 17

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

kct Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo

kp

Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza caratteristica allo snervamento allrsquo1 di deformazione totale di un

acciaio da pretensione

ksh Fattore di correzione relativo allrsquoeffetto ombra per elementi strutturali

di acciaio

kyT Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica allo snervamento di un acciaio laminato a caldo

m Fattore di partecipazione alla combustione di un combustibile

no Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo

orizzontale

nv Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo verticale

pi Percentuale di foratura dellrsquoi-ma piastra radiante

qf Carico drsquoincendio specifico di un compartimento antincendio MJm2

qfd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie del

pavimento di un compartimento MJm2

qtd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie totale di

un compartimento antincendio MJm2

t Tempo s

t

Tempo fittizio h

ta Tempo di allarme generale s

tA Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata raggiunge il valore massimo ed inizia la

fase di incendio stazionario s

tB Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento termina la fase di incendio stazionario

s

tC Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata si annulla

s

tdet Tempo di rivelazione di un incendio s

tpre Tempo di attivitagrave pre-movimento delle persone s

ttra Tempo di movimento delle persone s

t Tempo impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di

1000 kW s

tmax Tempo necessario allrsquoincendio per raggiungere in un compartimento

la temperatura massima h

u Velocitagrave dellrsquoacqua nella tubazione di una rete idrica antincendio ms

__________ 18

LETTERE GRECHE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Pdistr Perdite di carico distribuite in una rete idrica antincendio Pa

PtSomma delle perdite di carico distribuite e localizzate

in una rete idrica antincendio Pa

t Intervallo di tempo s

T Variazione di temperatura degC

Fattore di configurazione

Fattore di limitazione della partecipazione alla combustione

di un materiale combustibile

2i Coefficiente parziale relativo allrsquoazione variabile dominante

per combinazione dei carichi per azione eccezionale

Ad (t)Effetto delle azioni indirette di progetto causate

dallrsquoesposizione a un incendio

LETTERE GRECHE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Costante che regola lrsquoaumento di potenza termica rilasciata da un

incendio nella fase di crescita kWs2

i Coefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

c Coefficiente di scambio di calore per convenzione W(m2middotdegC)

r Coefficiente di scambio di calore per irraggiamento W(m2middotdegC)

iCoefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

Velocitagrave caratteristica prevalente di crescita dellrsquoincendio riferita al

tempo t in secondi impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di 1000 kW

m Fattore relativo a una misura antincendio aggiuntiva

nFattore che tiene conto delle differenti misure antincendio di un

compartimento

occCaratteristiche prevalenti degli occupanti che si trovano in un

compartimento

q1 Fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione al tipo

di attivitagrave svolta in un compartimento antincendio

__________ 19

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

q2 Fattore di rischio incendio che considera lrsquoattivitagrave svolta in un

compartimento antincendio

resEmissivitagrave risultante fra i gas caldi di combustione e un elemento

strutturale

cfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica del

calcestruzzo in caso drsquoincendio

sfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica allo

snervamento dellrsquoacciaio da pretensione allrsquo1 di deformazione totale in caso drsquoincendio

GA Coefficiente parziale di sicurezza per le azioni permanenti per

combinazione dei carichi per azione eccezionale

Coefficiente di sicurezza

Rendimento di una pompa

Conduttivitagrave termica di un materiale W(mmiddotdegC)

0 Grado di utilizzazione dellrsquoacciaio

Densitagrave di un materiale kgm3

a Densitagrave dellrsquoaria ambiente kgm3

__________ 20

ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

Art Articolo

Artt Articoli

ASET Available Safe Escape Time (Tempo disponibile per lrsquoesodo)

B60060 Evacuatore naturale di fumo e calore resistente ad una temperatura

di 600 degC per 60 min

BFRL Building and Fire Research Laboratory

CE Marcatura di qualitagrave della Comunitagrave Europea

CEI Comitato Elettrotecnico Italiano

Circ Circolare

DCPREV Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica

DLgs Decreto legislativo

DM Decreto ministeriale

DPR Decreto del Presidente della Repubblica

E Tenuta al fumo ed ai gas caldi di combustione

EI Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed Isolamento termico

EI-Sa Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed isolamento termico

e ai fumi freddi

ENFC Evacuatore naturale di fumo e calore

EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione

FDS Fire Dynamics Simulator

GSA Gestione Sicurezza Antincendio

H2O Acqua

IRAI Impianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio

ISO International Organization for Standardization

(Organizzazione Internazionale di Standardizzazione)

ISOTR Rapporto Tecnico emanato dallrsquoOrganizzazione Internazionale di

Standardizzazione

ISOTS Specificazione Tecnica emanata dallrsquoOrganizzazione Internazionale

di Standardizzazione

Lett Circ Lettera Circolare

NIST National Institute for Standards and Technology del Dipartimento

del Commercio degli Stati Uniti drsquoAmerica

NPSH Altezza netta assoluta di carico allrsquoaspirazione

Prot Protocollo

__________ 21

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

REI Elemento strutturale o prodotto da costruzione Capacitagrave portante - Tenuta al fumo e gas caldi di combustione-Isolamento termico

RSET Required Safe Escape Time (Tempo richiesto per lrsquoesodo)

S Tenuta al fumo e passaggio dei gas a temperatura ambiente

SEa Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza

permanentemente aperta

SEd

Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza provvista di elemento di chiusura non permanente ad apertura comandata da

posizione non protetta

SENFC Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore

UE Unione Europea

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione

UNI CENTS Specificazione Tecnica emanata dal Comitato Europeo di Normazione

che viene recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

UNI EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione che viene

recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

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IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO DELLrsquoINTERNO 03082015 01 PREMESSA Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto del Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) rappresenta uno strumento flessibile che consente di individuare le misure atte a contrastare efficacemente il rischio incendio per quelle attivitagrave che sono soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 01082011 n 151 ldquoRegolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendirdquo che sono state individuate allrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 e per le quali non sono state emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Le norme tecniche di prevenzione incendi del Codice si possono applicare sia alle attivitagrave di nuova realizzazione sia in caso di intervento su attivitagrave esistenti alla data del 18112015 di entrata in vigore Nel caso di attivitagrave esistenti il Codice avragrave unrsquoapplicazione limitata alla parte interessata dallrsquointervento o allrsquointera attivitagrave a seconda che le misure di sicurezza antincendio esistenti nella restante parte non interessata dallrsquointervento risultino a giudizio del Progettista rispettivamente compatibili o incompatibili con la ristrutturazione o con lrsquoampliamento da realizzare Le indicazioni fornite dal Codice costituiscono un utile riferimento per la progettazione realizzazione ed esercizio anche di quelle attivitagrave indicate nellrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 che perograve non raggiungono i limiti previsti per essere assoggettate ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Il legislatore ha ravvisato la necessitagrave di semplificare e razionalizzare lrsquoattuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso lrsquointroduzione di un unico testo organico e sistematico di disposizioni applicabili a molte delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi Lrsquoambito di applicazione risulta pertanto di preminente carattere orizzontale sono state individuate altresigrave delle regole puntuali riferite alle aree a rischio specifico alle aree a rischio per atmosfere esplosive e ai vani degli ascensori Lrsquoallegato tecnico del Codice egrave suddiviso in quattro sezioni

Sezione G - Generalitagrave essa contiene i principi fondamentali per la progettazione della sicurezza antincendio applicabili indistintamente alle diverse attivitagrave

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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Sezione S - Strategia antincendio essa individua le misure antincendio di prevenzione protezione e gestionali applicabili alle diverse attivitagrave per definire la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio

Sezione V - Regole tecniche verticali essa descrive le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attivitagrave o ad ambiti di esse le cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione ldquoStrategia antincendiordquo egrave prevista in futuro lrsquoimplementazione di tale sezione con le regole tecniche riferite ad ulteriori attivitagrave

Sezione M - Metodi essa indica le metodologie progettuali Tale ultima Sezione M del Codice riveste particolare importanza in quanto descrive specie nella prima parte il metodo per la regolare applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio che rappresenta il modello ispiratore principe delle soluzioni alternative in aggiunta a quelle conformi che possono essere ricercate dal professionista antincendio Lrsquoattuazione dei principi della Fire Safety Engineering potragrave condurre

a alla verifica degli obiettivi di mantenimento della capacitagrave portante in caso drsquoincendio mediante lrsquoutilizzo solamente di curve naturali drsquoincendio rappresentative del fenomeno incendio ldquoragionevolmente credibilerdquo che puograve generarsi in funzione delle caratteristiche del combustibile e di quelle dellrsquoedificio allrsquointerno del quale si sviluppa la combustione quindi in determinati casi non ci saragrave piugrave bisogno di impiegare la procedura che determina la classe di resistenza al fuoco

b alla selezione degli scenari drsquoincendio di progetto che consentono di valutare quantitativamente anche il raggiungimento del fondamentale obiettivo di salvaguardia della vita umana attraverso la puntuale valutazione del tempo disponibile per lrsquoesodo (ASET acronimo di Available Safe Escape Time) e del tempo richiesto per lrsquoesodo (RSET acronimo di Required Safe Escape Time) in tale importante verifica che dovragrave essere eseguita secondo le indicazioni fornite nel Capitolo M3 del Codice saragrave applicato il modello piugrave severo fra quelli previsti per i gas tossici per i gas irritanti per il calore e per lrsquooscuramento della visibilitagrave da fumo

c alla valutazione quantitativa dellrsquoeffetto che si riscontra nei valori della potenza termica rilasciata nel tempo a seguito dellrsquointervento dei sistemi automatici di controllo dellrsquoincendio (sprinkler) o di completa estinzione dellrsquoincendio ad acqua (sprinkler di tipo ESFR acronimo di Early Suppression Fast Response) o water mist o a gas inerte

Fra le varie novitagrave introdotte dal Codice vi sono anche degli aspetti di carattere procedurale che integrano il quadro normativo esistente e rappresentano una evoluzione rispetto alle disposizioni di carattere esclusivamente amministrativo contenute nel DPR 1512011 Il Codice infatti mediante lrsquoutilizzo di un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali ha previsto diverse soluzioni progettuali che possono consentire un notevole risparmio di risorse di tempo e di denaro nella trattazione e nella definizione delle misure da adottare nello specifico procedimento di prevenzione incendi in grado di soddisfare le prestazioni richieste

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio che di seguito si indicano

1 Soluzione conforme di immediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento del livello di prestazione attribuito tale soluzione di natura prescrittiva non richiede quindi ulteriori valutazioni tecniche (ad esempio ldquoLa lunghezza del corridoio cieco non puograve superare 15 mrdquo)

2 Soluzione alternativa che egrave diversa e piugrave flessibile della soluzione conforme Il professionista antincendio deve dimostrare mediante soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazioni tecniche il raggiungimento dello specifico livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi dal Codice (ad esempio qualora la distanza di separazione sia inferiore ai valori prescritti si deve dimostrare che comunque essa non comporta un livello di irraggiamento termico maggiore di un determinato valore massimo ammissibile)

3 Soluzione in deroga che rappresenta la soluzione progettuale per la quale occorre attivare la procedura indicata nellrsquoart 7 del DPR 1512011 in tale caso bisogneragrave dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio previsti nel paragrafo G27 del Codice

Il tutto egrave riepilogato nello schema di Figura 01

Figura 01 - Schema logico dellrsquoapproccio progettuale previsto dal

Codice di prevenzione incendi

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

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ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

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11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

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Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

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Esempio 1

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16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

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Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

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Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

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47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

Pagine non disponibili in anteprima

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Esempio 12

__________

256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

__________

257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

__________

258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

__________

281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

__________

282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Page 11: Esempi di PROGETTAZIONE ANTINCENDIO - …ltshop.legislazionetecnica.it/show_doc.asp?nomedoc=...Antonio La Malfa Salvatore La Malfa Vasco Vanzini Roberto La Malfa Esempi di PROGETTAZIONE

__________ 11

11 Valutazione della resistenza al fuoco di un elemento strutturale portante realizzato in calcestruzzo armato precompresso presente in un edificio monopiano adibito a palestra 233 111 Descrizione dellrsquoattivitagrave 234 112 Generalitagrave 235 113 Valutazione tabellare 235 114 Valutazione analitica 236

- Caratteristiche di resistenza dei materiali 237 - Scambio di calore dellrsquoelemento strutturale con lrsquoambiente 238 - Proprietagrave dei materiali 239 - Determinazione dellrsquoazione di progetto 242 - Variazione della temperatura nella sezione maggiormente sollecitata del

tegolo esposto alla curva nominale drsquoincendio standard 244 - Verifica della capacitagrave portante dellrsquoelemento strutturale portante della palestra

soggetto a flessione dopo 90 min di esposizione alla curva nominale drsquoincendio standard 246

- Dominio di rottura 249 Conclusioni 250

12 Realizzazione di unrsquoautorimessa condominiale e dellrsquoimpianto termico al

servizio di un edificio di civile abitazione 251 121 Descrizione dellrsquoattivitagrave 252 122 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 254 123 Relazione tecnica di progetto relativa allrsquoautorimessa 254

- Definizioni 254 - Generalitagrave 254 - Isolamento 255 - Altezza dei piani 255 - Superficie specifica di parcamento 255 - Strutture dei locali 255 - Comunicazioni 255 - Sezionamenti 256 - Accessi allrsquoautorimessa 256 - Pavimenti 256 - Ventilazione 256 - Misure per lo sfollamento delle persone 257 - Impianti tecnologici 258 - Mezzi ed impianti di protezione ed estinzione degli incendi 259 - Servizi annessi 259 - Norme di esercizio 260

124 Relazione tecnica di progetto relativa alla centrale termica 260 - Definizioni 260 - Caratteristiche costruttive 260 - Impianto interno di adduzione del gas 262 - Impianto elettrico 264 - Mezzi di estinzione degli incendi 264 - Segnaletica di sicurezza 264

__________ 12

13 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di una palestra di nuova realizzazione 265 131 Descrizione dellrsquoattivitagrave 266 132 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 267 133 Relazione tecnica di progetto della palestra 267

- Classificazione 267 - Scelta dellrsquoarea ed ubicazione 268 - Accesso allrsquoarea 268 - Caratteristiche costruttive 269 - Reazione al fuoco dei materiali 269 - Sistema di vie di uscita 269 - Ascensori e montacarichi 270 - Depositi 271 - Impianti di riscaldamento e condizionamento 271 - Impianti elettrici 271 - Impianto di allarme 272 - Mezzi ed impianti di protezione ed estinzione degli incendi 272 - Segnaletica di sicurezza 272 - Norme di esercizio 273

14 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un locale esistente da

adibire a sala concerti trattenimenti e attrazioni varie 275 141 Descrizione dellrsquoattivitagrave 276 142 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 278 143 Relazione tecnica di progetto relativa al locale di pubblico spettacolo 278

- Classificazione 278 - Ubicazione 279 - Separazioni e comunicazioni 279 - Resistenza al fuoco delle strutture 279 - Reazione al fuoco dei materiali 280 - Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala 281 - Misure per lrsquoesodo del pubblico 281 - Gestione della scena 284 - Aree ed impianti a rischio specifico 284 - Sistema di allarme rilevazione e segnalazione automatica degli incendi 286 - Mezzi e impianti di estinzione degli incendi 286 - Segnaletica di sicurezza 287 - Gestione della sicurezza 287 - Informazione e formazione del personale 288 - Istruzioni di sicurezza 288 - Piano di sicurezza antincendio 288 - Registro della sicurezza antincendio 289

15 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un edificio adibito ad attivitagrave

commerciale con cambio di destinazione drsquouso e contestuale richiesta di deroga 291 151 Descrizione dellrsquoattivitagrave 292 152 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 296 153 Relazione tecnica di progetto relativa al locale commerciale 296

- Ubicazione 296 - Caratteristiche costruttive 297 - Reazione al fuoco 297

__________ 13

- Compartimentazione 297 - Scale 297 - Ascensori scale e rampe mobili 298 - Misure per il dimensionamento delle vie di esodo 298 - Lunghezza dei percorsi di esodo 299 - Sistemi di vie di esodo 299 - Caratteristiche delle vie di esodo 299 - Larghezza totale delle vie di esodo 300 - Sistemi di apertura delle porte e di eventuali infissi 301 - Sistemi di controllo fumi 302 - Aree ed impianti a rischio specifico 302 - Impianti elettrici 303 - Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi 304 - Impianto di rivelazione segnalazione e allarme incendio 306 - Sistemi di diffusione sonora 306 - Segnaletica di sicurezza 307 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio 307

154 Procedimento di deroga 307 - Individuazione delle misure equivalenti atte a compensare lrsquoaumento di rischio

dovuto allrsquoimpossibilitagrave di poter rispettare integralmente il DM 27072010 308 APPENDICE

Decreto Ministero Interno 3 agosto 2015 309 Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139

Decreto Presidente Repubblica 1deg agosto 2011 n 151 540 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi a norma dellrsquoarticolo 49 comma 4-quater del decreto-legge 31 maggio 2010 n 78 convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010 n 122

Decreto Ministero Interno 7 agosto 2012 567 Disposizioni relative alle modalitagrave di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla documentazione da allegare ai sensi dellrsquoarticolo 2 comma 7 del decreto del Presidente della Repubblica 1deg agosto 2011 n 151

Tabelle 601

Grafici 607

__________ 14

ELENCO DEI SIMBOLI

LETTERE LATINE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

A Superficie lorda del piano del compartimento m2

Aa Superficie utile di apertura di un evacuatore naturale di fumo e calore m2

Af Superficie lorda del pavimento del compartimento m2

Ap Area complessiva delle armature di acciaio da pretensione cm2

As Superficie di un compartimento a soffitto m2

At Superficie totale di un compartimento m2

Av Area totale delle aperture verticali di ventilazione presenti in un

compartimento o in un localem2

AV Fattore di sezione di un elemento strutturale di acciaio m-1

Cz Coefficiente di correzione per la determinazione della superficie

corretta della superficie di afflusso dellrsquoaria fresca

D Diametro di una tubazione di acciaio mm

EA Energia termica rilasciata da un incendio fino allrsquoinizio della fase di incendio stazionario

kJ

Esoglia Soglia di irraggiamento termico dellrsquoincendio su un bersaglio kWm2

Fc Risultante delle tensioni di compressione agenti su un elemento

strutturalekN

Ffid Effetto dellrsquoazione di progetto in caso drsquoincendio su un elemento

strutturale

Ft Risultante delle tensioni di trazione agenti su un elemento strutturale kN

G Fattore adimensionale che considera le pareti e le aperture di ventilazione presenti in un compartimento

GK Valore caratteristico delle azioni permanenti agenti su un elemento strutturale

H Potere calorifico inferiore di un materiale combustibile MJkg

Les Massima lunghezza di esodo di riferimento m

Lesd Massima lunghezza di esodo m

LF Larghezza minima dellrsquouscita finale mm

LO Larghezza minima delle vie di esodo orizzontali mm

LU Larghezza unitaria della via di esodo in funzione del profilo rischio Rvita di riferimento

mmpersona

LV Larghezza minima delle vie di esodo verticali mm

MC Momento flettente di progetto agente su un elemento strutturale nella progettazione con il metodo agli stati limite

kNmiddotm

__________ 15

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

MG Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni permanenti

kNmiddotm

MQ Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni variabili

kNmiddotm

Mu Momento flettente resistente allo stato limite ultimo collasso di un

elemento strutturale kNmiddotm

N Potenza elettrica assorbita da una pompa kW

O

Fattore di ventilazione m05

PS Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave sfavorito della rete idrica antincendio

kPa

PF Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave favorito

della rete idrica antincendio kPa

Q Portata termica kW

Q Portata di acqua lmin

QKi Valore caratteristico delle azioni variabili agenti su un elemento

strutturale

Rck Resistenza caratteristica cubica a compressione a ventotto giorni del

calcestruzzo Nmm2

Rambiente Profilo di rischio relativo alla tutela dellrsquoambiente

Rbeni Profilo di rischio relativo alla salvaguardia dei beni economici

Rfid0 Resistenza di progetto in caso drsquoincendio di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo calcolata allrsquoistante iniziale

Rvita Profilo di rischio relativo alla salvaguardia della vita umana

RHR Potenza termica rilasciata da un incendio kW

RHRmax Potenza termica massima rilasciata da un incendio in un

compartimento kW

S Superficie di aerazione naturale m2

SCT Superficie corretta totale delle aperture di afflusso dellrsquoaria fresca m2

Ssm Superficie utile minima delle aperture di smaltimento di fumo e calore drsquoemergenza

m2

SUTEFC Superficie utile totale di apertura degli evacuatori naturali di fumo e calore installati in un compartimento

m2

SUT Superficie utile totale di evacuazione del fumo m2

Tg Temperatura dei gas di combustione degC

Tcr Temperatura critica di un elemento strutturale di acciaio degC

Tm

Temperatura della superficie di un elemento strutturale degC

Vv Capacitagrave effettiva del serbatoio a capacitagrave ridotta m3

Wxplast Modulo di resistenza plastico a flessione di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo cm3

Y Altezza dallo strato libero da fumo m

__________ 16

LETTERE LATINE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

a Distanza dellrsquoasse di unrsquoarmatura di acciaio di un elemento strutturale

dalla superficie piugrave vicina esposta al fuoco mm

b

Inerzia termica delle pareti che delimitano un compartimento J(m2middots05middotdegC)

bw Larghezza drsquoanima di travi a sezione variabile cm

ca Calore specifico a pressione costante dellrsquoacciaio kJ(kgmiddotdegC)

cp Calore specifico a pressione costante di un materiale kJ(kgmiddotdegC)

(dTdt)rif Velocitagrave di decremento nel tempo della temperatura durante la fase di

decadimento di un incendio allrsquointerno di un compartimento degCmin

di Distanza di separazione m

di Distanza di unrsquoarmatura di acciaio dal lembo superiore compresso di

un elemento strutturale in calcestruzzo armato cm

fcd Resistenza di calcolo cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fck Resistenza caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fctk Resistenza caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo Nmm2

fp(1)k Resistenza caratteristica allo snervamento dellrsquoacciaio da pretensione

allrsquo1 di deformazione totale Nmm2

fpd Resistenza di calcolo dellrsquoacciaio da pretensione Nmm2

fy Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a

caldo a temperatura ambiente Nmm2

fyT Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a caldo alla temperatura T

Nmm2

g Accelerazione di gravitagrave ms2

g Massa di un materiale combustibile kg

heq Altezza equivalente delle aperture verticali di ventilazione presenti in

un compartimento m

hi

Braccio della coppia interna cm

hS

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente sfavorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

hF

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente favorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

kc Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo

__________ 17

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

kct Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo

kp

Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza caratteristica allo snervamento allrsquo1 di deformazione totale di un

acciaio da pretensione

ksh Fattore di correzione relativo allrsquoeffetto ombra per elementi strutturali

di acciaio

kyT Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica allo snervamento di un acciaio laminato a caldo

m Fattore di partecipazione alla combustione di un combustibile

no Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo

orizzontale

nv Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo verticale

pi Percentuale di foratura dellrsquoi-ma piastra radiante

qf Carico drsquoincendio specifico di un compartimento antincendio MJm2

qfd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie del

pavimento di un compartimento MJm2

qtd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie totale di

un compartimento antincendio MJm2

t Tempo s

t

Tempo fittizio h

ta Tempo di allarme generale s

tA Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata raggiunge il valore massimo ed inizia la

fase di incendio stazionario s

tB Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento termina la fase di incendio stazionario

s

tC Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata si annulla

s

tdet Tempo di rivelazione di un incendio s

tpre Tempo di attivitagrave pre-movimento delle persone s

ttra Tempo di movimento delle persone s

t Tempo impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di

1000 kW s

tmax Tempo necessario allrsquoincendio per raggiungere in un compartimento

la temperatura massima h

u Velocitagrave dellrsquoacqua nella tubazione di una rete idrica antincendio ms

__________ 18

LETTERE GRECHE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Pdistr Perdite di carico distribuite in una rete idrica antincendio Pa

PtSomma delle perdite di carico distribuite e localizzate

in una rete idrica antincendio Pa

t Intervallo di tempo s

T Variazione di temperatura degC

Fattore di configurazione

Fattore di limitazione della partecipazione alla combustione

di un materiale combustibile

2i Coefficiente parziale relativo allrsquoazione variabile dominante

per combinazione dei carichi per azione eccezionale

Ad (t)Effetto delle azioni indirette di progetto causate

dallrsquoesposizione a un incendio

LETTERE GRECHE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Costante che regola lrsquoaumento di potenza termica rilasciata da un

incendio nella fase di crescita kWs2

i Coefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

c Coefficiente di scambio di calore per convenzione W(m2middotdegC)

r Coefficiente di scambio di calore per irraggiamento W(m2middotdegC)

iCoefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

Velocitagrave caratteristica prevalente di crescita dellrsquoincendio riferita al

tempo t in secondi impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di 1000 kW

m Fattore relativo a una misura antincendio aggiuntiva

nFattore che tiene conto delle differenti misure antincendio di un

compartimento

occCaratteristiche prevalenti degli occupanti che si trovano in un

compartimento

q1 Fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione al tipo

di attivitagrave svolta in un compartimento antincendio

__________ 19

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

q2 Fattore di rischio incendio che considera lrsquoattivitagrave svolta in un

compartimento antincendio

resEmissivitagrave risultante fra i gas caldi di combustione e un elemento

strutturale

cfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica del

calcestruzzo in caso drsquoincendio

sfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica allo

snervamento dellrsquoacciaio da pretensione allrsquo1 di deformazione totale in caso drsquoincendio

GA Coefficiente parziale di sicurezza per le azioni permanenti per

combinazione dei carichi per azione eccezionale

Coefficiente di sicurezza

Rendimento di una pompa

Conduttivitagrave termica di un materiale W(mmiddotdegC)

0 Grado di utilizzazione dellrsquoacciaio

Densitagrave di un materiale kgm3

a Densitagrave dellrsquoaria ambiente kgm3

__________ 20

ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

Art Articolo

Artt Articoli

ASET Available Safe Escape Time (Tempo disponibile per lrsquoesodo)

B60060 Evacuatore naturale di fumo e calore resistente ad una temperatura

di 600 degC per 60 min

BFRL Building and Fire Research Laboratory

CE Marcatura di qualitagrave della Comunitagrave Europea

CEI Comitato Elettrotecnico Italiano

Circ Circolare

DCPREV Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica

DLgs Decreto legislativo

DM Decreto ministeriale

DPR Decreto del Presidente della Repubblica

E Tenuta al fumo ed ai gas caldi di combustione

EI Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed Isolamento termico

EI-Sa Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed isolamento termico

e ai fumi freddi

ENFC Evacuatore naturale di fumo e calore

EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione

FDS Fire Dynamics Simulator

GSA Gestione Sicurezza Antincendio

H2O Acqua

IRAI Impianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio

ISO International Organization for Standardization

(Organizzazione Internazionale di Standardizzazione)

ISOTR Rapporto Tecnico emanato dallrsquoOrganizzazione Internazionale di

Standardizzazione

ISOTS Specificazione Tecnica emanata dallrsquoOrganizzazione Internazionale

di Standardizzazione

Lett Circ Lettera Circolare

NIST National Institute for Standards and Technology del Dipartimento

del Commercio degli Stati Uniti drsquoAmerica

NPSH Altezza netta assoluta di carico allrsquoaspirazione

Prot Protocollo

__________ 21

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

REI Elemento strutturale o prodotto da costruzione Capacitagrave portante - Tenuta al fumo e gas caldi di combustione-Isolamento termico

RSET Required Safe Escape Time (Tempo richiesto per lrsquoesodo)

S Tenuta al fumo e passaggio dei gas a temperatura ambiente

SEa Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza

permanentemente aperta

SEd

Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza provvista di elemento di chiusura non permanente ad apertura comandata da

posizione non protetta

SENFC Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore

UE Unione Europea

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione

UNI CENTS Specificazione Tecnica emanata dal Comitato Europeo di Normazione

che viene recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

UNI EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione che viene

recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

__________ 23

IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO DELLrsquoINTERNO 03082015 01 PREMESSA Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto del Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) rappresenta uno strumento flessibile che consente di individuare le misure atte a contrastare efficacemente il rischio incendio per quelle attivitagrave che sono soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 01082011 n 151 ldquoRegolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendirdquo che sono state individuate allrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 e per le quali non sono state emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Le norme tecniche di prevenzione incendi del Codice si possono applicare sia alle attivitagrave di nuova realizzazione sia in caso di intervento su attivitagrave esistenti alla data del 18112015 di entrata in vigore Nel caso di attivitagrave esistenti il Codice avragrave unrsquoapplicazione limitata alla parte interessata dallrsquointervento o allrsquointera attivitagrave a seconda che le misure di sicurezza antincendio esistenti nella restante parte non interessata dallrsquointervento risultino a giudizio del Progettista rispettivamente compatibili o incompatibili con la ristrutturazione o con lrsquoampliamento da realizzare Le indicazioni fornite dal Codice costituiscono un utile riferimento per la progettazione realizzazione ed esercizio anche di quelle attivitagrave indicate nellrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 che perograve non raggiungono i limiti previsti per essere assoggettate ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Il legislatore ha ravvisato la necessitagrave di semplificare e razionalizzare lrsquoattuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso lrsquointroduzione di un unico testo organico e sistematico di disposizioni applicabili a molte delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi Lrsquoambito di applicazione risulta pertanto di preminente carattere orizzontale sono state individuate altresigrave delle regole puntuali riferite alle aree a rischio specifico alle aree a rischio per atmosfere esplosive e ai vani degli ascensori Lrsquoallegato tecnico del Codice egrave suddiviso in quattro sezioni

Sezione G - Generalitagrave essa contiene i principi fondamentali per la progettazione della sicurezza antincendio applicabili indistintamente alle diverse attivitagrave

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 24

Sezione S - Strategia antincendio essa individua le misure antincendio di prevenzione protezione e gestionali applicabili alle diverse attivitagrave per definire la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio

Sezione V - Regole tecniche verticali essa descrive le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attivitagrave o ad ambiti di esse le cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione ldquoStrategia antincendiordquo egrave prevista in futuro lrsquoimplementazione di tale sezione con le regole tecniche riferite ad ulteriori attivitagrave

Sezione M - Metodi essa indica le metodologie progettuali Tale ultima Sezione M del Codice riveste particolare importanza in quanto descrive specie nella prima parte il metodo per la regolare applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio che rappresenta il modello ispiratore principe delle soluzioni alternative in aggiunta a quelle conformi che possono essere ricercate dal professionista antincendio Lrsquoattuazione dei principi della Fire Safety Engineering potragrave condurre

a alla verifica degli obiettivi di mantenimento della capacitagrave portante in caso drsquoincendio mediante lrsquoutilizzo solamente di curve naturali drsquoincendio rappresentative del fenomeno incendio ldquoragionevolmente credibilerdquo che puograve generarsi in funzione delle caratteristiche del combustibile e di quelle dellrsquoedificio allrsquointerno del quale si sviluppa la combustione quindi in determinati casi non ci saragrave piugrave bisogno di impiegare la procedura che determina la classe di resistenza al fuoco

b alla selezione degli scenari drsquoincendio di progetto che consentono di valutare quantitativamente anche il raggiungimento del fondamentale obiettivo di salvaguardia della vita umana attraverso la puntuale valutazione del tempo disponibile per lrsquoesodo (ASET acronimo di Available Safe Escape Time) e del tempo richiesto per lrsquoesodo (RSET acronimo di Required Safe Escape Time) in tale importante verifica che dovragrave essere eseguita secondo le indicazioni fornite nel Capitolo M3 del Codice saragrave applicato il modello piugrave severo fra quelli previsti per i gas tossici per i gas irritanti per il calore e per lrsquooscuramento della visibilitagrave da fumo

c alla valutazione quantitativa dellrsquoeffetto che si riscontra nei valori della potenza termica rilasciata nel tempo a seguito dellrsquointervento dei sistemi automatici di controllo dellrsquoincendio (sprinkler) o di completa estinzione dellrsquoincendio ad acqua (sprinkler di tipo ESFR acronimo di Early Suppression Fast Response) o water mist o a gas inerte

Fra le varie novitagrave introdotte dal Codice vi sono anche degli aspetti di carattere procedurale che integrano il quadro normativo esistente e rappresentano una evoluzione rispetto alle disposizioni di carattere esclusivamente amministrativo contenute nel DPR 1512011 Il Codice infatti mediante lrsquoutilizzo di un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali ha previsto diverse soluzioni progettuali che possono consentire un notevole risparmio di risorse di tempo e di denaro nella trattazione e nella definizione delle misure da adottare nello specifico procedimento di prevenzione incendi in grado di soddisfare le prestazioni richieste

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 25

per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio che di seguito si indicano

1 Soluzione conforme di immediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento del livello di prestazione attribuito tale soluzione di natura prescrittiva non richiede quindi ulteriori valutazioni tecniche (ad esempio ldquoLa lunghezza del corridoio cieco non puograve superare 15 mrdquo)

2 Soluzione alternativa che egrave diversa e piugrave flessibile della soluzione conforme Il professionista antincendio deve dimostrare mediante soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazioni tecniche il raggiungimento dello specifico livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi dal Codice (ad esempio qualora la distanza di separazione sia inferiore ai valori prescritti si deve dimostrare che comunque essa non comporta un livello di irraggiamento termico maggiore di un determinato valore massimo ammissibile)

3 Soluzione in deroga che rappresenta la soluzione progettuale per la quale occorre attivare la procedura indicata nellrsquoart 7 del DPR 1512011 in tale caso bisogneragrave dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio previsti nel paragrafo G27 del Codice

Il tutto egrave riepilogato nello schema di Figura 01

Figura 01 - Schema logico dellrsquoapproccio progettuale previsto dal

Codice di prevenzione incendi

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

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31

ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

__________

32

11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

__________

33

Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

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Esempio 1

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44

16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

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45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

__________

46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

__________

47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

__________

100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

__________

108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

__________

109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

__________

200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

__________

201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

__________

256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

__________

257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

__________

258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

__________

281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

__________

282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Page 12: Esempi di PROGETTAZIONE ANTINCENDIO - …ltshop.legislazionetecnica.it/show_doc.asp?nomedoc=...Antonio La Malfa Salvatore La Malfa Vasco Vanzini Roberto La Malfa Esempi di PROGETTAZIONE

__________ 12

13 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di una palestra di nuova realizzazione 265 131 Descrizione dellrsquoattivitagrave 266 132 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 267 133 Relazione tecnica di progetto della palestra 267

- Classificazione 267 - Scelta dellrsquoarea ed ubicazione 268 - Accesso allrsquoarea 268 - Caratteristiche costruttive 269 - Reazione al fuoco dei materiali 269 - Sistema di vie di uscita 269 - Ascensori e montacarichi 270 - Depositi 271 - Impianti di riscaldamento e condizionamento 271 - Impianti elettrici 271 - Impianto di allarme 272 - Mezzi ed impianti di protezione ed estinzione degli incendi 272 - Segnaletica di sicurezza 272 - Norme di esercizio 273

14 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un locale esistente da

adibire a sala concerti trattenimenti e attrazioni varie 275 141 Descrizione dellrsquoattivitagrave 276 142 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 278 143 Relazione tecnica di progetto relativa al locale di pubblico spettacolo 278

- Classificazione 278 - Ubicazione 279 - Separazioni e comunicazioni 279 - Resistenza al fuoco delle strutture 279 - Reazione al fuoco dei materiali 280 - Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala 281 - Misure per lrsquoesodo del pubblico 281 - Gestione della scena 284 - Aree ed impianti a rischio specifico 284 - Sistema di allarme rilevazione e segnalazione automatica degli incendi 286 - Mezzi e impianti di estinzione degli incendi 286 - Segnaletica di sicurezza 287 - Gestione della sicurezza 287 - Informazione e formazione del personale 288 - Istruzioni di sicurezza 288 - Piano di sicurezza antincendio 288 - Registro della sicurezza antincendio 289

15 Adeguamento alle norme di prevenzione incendi di un edificio adibito ad attivitagrave

commerciale con cambio di destinazione drsquouso e contestuale richiesta di deroga 291 151 Descrizione dellrsquoattivitagrave 292 152 Inquadramento ai fini della prevenzione incendi 296 153 Relazione tecnica di progetto relativa al locale commerciale 296

- Ubicazione 296 - Caratteristiche costruttive 297 - Reazione al fuoco 297

__________ 13

- Compartimentazione 297 - Scale 297 - Ascensori scale e rampe mobili 298 - Misure per il dimensionamento delle vie di esodo 298 - Lunghezza dei percorsi di esodo 299 - Sistemi di vie di esodo 299 - Caratteristiche delle vie di esodo 299 - Larghezza totale delle vie di esodo 300 - Sistemi di apertura delle porte e di eventuali infissi 301 - Sistemi di controllo fumi 302 - Aree ed impianti a rischio specifico 302 - Impianti elettrici 303 - Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi 304 - Impianto di rivelazione segnalazione e allarme incendio 306 - Sistemi di diffusione sonora 306 - Segnaletica di sicurezza 307 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio 307

154 Procedimento di deroga 307 - Individuazione delle misure equivalenti atte a compensare lrsquoaumento di rischio

dovuto allrsquoimpossibilitagrave di poter rispettare integralmente il DM 27072010 308 APPENDICE

Decreto Ministero Interno 3 agosto 2015 309 Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139

Decreto Presidente Repubblica 1deg agosto 2011 n 151 540 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi a norma dellrsquoarticolo 49 comma 4-quater del decreto-legge 31 maggio 2010 n 78 convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010 n 122

Decreto Ministero Interno 7 agosto 2012 567 Disposizioni relative alle modalitagrave di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla documentazione da allegare ai sensi dellrsquoarticolo 2 comma 7 del decreto del Presidente della Repubblica 1deg agosto 2011 n 151

Tabelle 601

Grafici 607

__________ 14

ELENCO DEI SIMBOLI

LETTERE LATINE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

A Superficie lorda del piano del compartimento m2

Aa Superficie utile di apertura di un evacuatore naturale di fumo e calore m2

Af Superficie lorda del pavimento del compartimento m2

Ap Area complessiva delle armature di acciaio da pretensione cm2

As Superficie di un compartimento a soffitto m2

At Superficie totale di un compartimento m2

Av Area totale delle aperture verticali di ventilazione presenti in un

compartimento o in un localem2

AV Fattore di sezione di un elemento strutturale di acciaio m-1

Cz Coefficiente di correzione per la determinazione della superficie

corretta della superficie di afflusso dellrsquoaria fresca

D Diametro di una tubazione di acciaio mm

EA Energia termica rilasciata da un incendio fino allrsquoinizio della fase di incendio stazionario

kJ

Esoglia Soglia di irraggiamento termico dellrsquoincendio su un bersaglio kWm2

Fc Risultante delle tensioni di compressione agenti su un elemento

strutturalekN

Ffid Effetto dellrsquoazione di progetto in caso drsquoincendio su un elemento

strutturale

Ft Risultante delle tensioni di trazione agenti su un elemento strutturale kN

G Fattore adimensionale che considera le pareti e le aperture di ventilazione presenti in un compartimento

GK Valore caratteristico delle azioni permanenti agenti su un elemento strutturale

H Potere calorifico inferiore di un materiale combustibile MJkg

Les Massima lunghezza di esodo di riferimento m

Lesd Massima lunghezza di esodo m

LF Larghezza minima dellrsquouscita finale mm

LO Larghezza minima delle vie di esodo orizzontali mm

LU Larghezza unitaria della via di esodo in funzione del profilo rischio Rvita di riferimento

mmpersona

LV Larghezza minima delle vie di esodo verticali mm

MC Momento flettente di progetto agente su un elemento strutturale nella progettazione con il metodo agli stati limite

kNmiddotm

__________ 15

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

MG Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni permanenti

kNmiddotm

MQ Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni variabili

kNmiddotm

Mu Momento flettente resistente allo stato limite ultimo collasso di un

elemento strutturale kNmiddotm

N Potenza elettrica assorbita da una pompa kW

O

Fattore di ventilazione m05

PS Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave sfavorito della rete idrica antincendio

kPa

PF Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave favorito

della rete idrica antincendio kPa

Q Portata termica kW

Q Portata di acqua lmin

QKi Valore caratteristico delle azioni variabili agenti su un elemento

strutturale

Rck Resistenza caratteristica cubica a compressione a ventotto giorni del

calcestruzzo Nmm2

Rambiente Profilo di rischio relativo alla tutela dellrsquoambiente

Rbeni Profilo di rischio relativo alla salvaguardia dei beni economici

Rfid0 Resistenza di progetto in caso drsquoincendio di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo calcolata allrsquoistante iniziale

Rvita Profilo di rischio relativo alla salvaguardia della vita umana

RHR Potenza termica rilasciata da un incendio kW

RHRmax Potenza termica massima rilasciata da un incendio in un

compartimento kW

S Superficie di aerazione naturale m2

SCT Superficie corretta totale delle aperture di afflusso dellrsquoaria fresca m2

Ssm Superficie utile minima delle aperture di smaltimento di fumo e calore drsquoemergenza

m2

SUTEFC Superficie utile totale di apertura degli evacuatori naturali di fumo e calore installati in un compartimento

m2

SUT Superficie utile totale di evacuazione del fumo m2

Tg Temperatura dei gas di combustione degC

Tcr Temperatura critica di un elemento strutturale di acciaio degC

Tm

Temperatura della superficie di un elemento strutturale degC

Vv Capacitagrave effettiva del serbatoio a capacitagrave ridotta m3

Wxplast Modulo di resistenza plastico a flessione di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo cm3

Y Altezza dallo strato libero da fumo m

__________ 16

LETTERE LATINE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

a Distanza dellrsquoasse di unrsquoarmatura di acciaio di un elemento strutturale

dalla superficie piugrave vicina esposta al fuoco mm

b

Inerzia termica delle pareti che delimitano un compartimento J(m2middots05middotdegC)

bw Larghezza drsquoanima di travi a sezione variabile cm

ca Calore specifico a pressione costante dellrsquoacciaio kJ(kgmiddotdegC)

cp Calore specifico a pressione costante di un materiale kJ(kgmiddotdegC)

(dTdt)rif Velocitagrave di decremento nel tempo della temperatura durante la fase di

decadimento di un incendio allrsquointerno di un compartimento degCmin

di Distanza di separazione m

di Distanza di unrsquoarmatura di acciaio dal lembo superiore compresso di

un elemento strutturale in calcestruzzo armato cm

fcd Resistenza di calcolo cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fck Resistenza caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fctk Resistenza caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo Nmm2

fp(1)k Resistenza caratteristica allo snervamento dellrsquoacciaio da pretensione

allrsquo1 di deformazione totale Nmm2

fpd Resistenza di calcolo dellrsquoacciaio da pretensione Nmm2

fy Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a

caldo a temperatura ambiente Nmm2

fyT Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a caldo alla temperatura T

Nmm2

g Accelerazione di gravitagrave ms2

g Massa di un materiale combustibile kg

heq Altezza equivalente delle aperture verticali di ventilazione presenti in

un compartimento m

hi

Braccio della coppia interna cm

hS

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente sfavorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

hF

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente favorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

kc Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo

__________ 17

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

kct Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo

kp

Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza caratteristica allo snervamento allrsquo1 di deformazione totale di un

acciaio da pretensione

ksh Fattore di correzione relativo allrsquoeffetto ombra per elementi strutturali

di acciaio

kyT Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica allo snervamento di un acciaio laminato a caldo

m Fattore di partecipazione alla combustione di un combustibile

no Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo

orizzontale

nv Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo verticale

pi Percentuale di foratura dellrsquoi-ma piastra radiante

qf Carico drsquoincendio specifico di un compartimento antincendio MJm2

qfd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie del

pavimento di un compartimento MJm2

qtd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie totale di

un compartimento antincendio MJm2

t Tempo s

t

Tempo fittizio h

ta Tempo di allarme generale s

tA Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata raggiunge il valore massimo ed inizia la

fase di incendio stazionario s

tB Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento termina la fase di incendio stazionario

s

tC Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata si annulla

s

tdet Tempo di rivelazione di un incendio s

tpre Tempo di attivitagrave pre-movimento delle persone s

ttra Tempo di movimento delle persone s

t Tempo impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di

1000 kW s

tmax Tempo necessario allrsquoincendio per raggiungere in un compartimento

la temperatura massima h

u Velocitagrave dellrsquoacqua nella tubazione di una rete idrica antincendio ms

__________ 18

LETTERE GRECHE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Pdistr Perdite di carico distribuite in una rete idrica antincendio Pa

PtSomma delle perdite di carico distribuite e localizzate

in una rete idrica antincendio Pa

t Intervallo di tempo s

T Variazione di temperatura degC

Fattore di configurazione

Fattore di limitazione della partecipazione alla combustione

di un materiale combustibile

2i Coefficiente parziale relativo allrsquoazione variabile dominante

per combinazione dei carichi per azione eccezionale

Ad (t)Effetto delle azioni indirette di progetto causate

dallrsquoesposizione a un incendio

LETTERE GRECHE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Costante che regola lrsquoaumento di potenza termica rilasciata da un

incendio nella fase di crescita kWs2

i Coefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

c Coefficiente di scambio di calore per convenzione W(m2middotdegC)

r Coefficiente di scambio di calore per irraggiamento W(m2middotdegC)

iCoefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

Velocitagrave caratteristica prevalente di crescita dellrsquoincendio riferita al

tempo t in secondi impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di 1000 kW

m Fattore relativo a una misura antincendio aggiuntiva

nFattore che tiene conto delle differenti misure antincendio di un

compartimento

occCaratteristiche prevalenti degli occupanti che si trovano in un

compartimento

q1 Fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione al tipo

di attivitagrave svolta in un compartimento antincendio

__________ 19

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

q2 Fattore di rischio incendio che considera lrsquoattivitagrave svolta in un

compartimento antincendio

resEmissivitagrave risultante fra i gas caldi di combustione e un elemento

strutturale

cfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica del

calcestruzzo in caso drsquoincendio

sfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica allo

snervamento dellrsquoacciaio da pretensione allrsquo1 di deformazione totale in caso drsquoincendio

GA Coefficiente parziale di sicurezza per le azioni permanenti per

combinazione dei carichi per azione eccezionale

Coefficiente di sicurezza

Rendimento di una pompa

Conduttivitagrave termica di un materiale W(mmiddotdegC)

0 Grado di utilizzazione dellrsquoacciaio

Densitagrave di un materiale kgm3

a Densitagrave dellrsquoaria ambiente kgm3

__________ 20

ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

Art Articolo

Artt Articoli

ASET Available Safe Escape Time (Tempo disponibile per lrsquoesodo)

B60060 Evacuatore naturale di fumo e calore resistente ad una temperatura

di 600 degC per 60 min

BFRL Building and Fire Research Laboratory

CE Marcatura di qualitagrave della Comunitagrave Europea

CEI Comitato Elettrotecnico Italiano

Circ Circolare

DCPREV Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica

DLgs Decreto legislativo

DM Decreto ministeriale

DPR Decreto del Presidente della Repubblica

E Tenuta al fumo ed ai gas caldi di combustione

EI Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed Isolamento termico

EI-Sa Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed isolamento termico

e ai fumi freddi

ENFC Evacuatore naturale di fumo e calore

EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione

FDS Fire Dynamics Simulator

GSA Gestione Sicurezza Antincendio

H2O Acqua

IRAI Impianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio

ISO International Organization for Standardization

(Organizzazione Internazionale di Standardizzazione)

ISOTR Rapporto Tecnico emanato dallrsquoOrganizzazione Internazionale di

Standardizzazione

ISOTS Specificazione Tecnica emanata dallrsquoOrganizzazione Internazionale

di Standardizzazione

Lett Circ Lettera Circolare

NIST National Institute for Standards and Technology del Dipartimento

del Commercio degli Stati Uniti drsquoAmerica

NPSH Altezza netta assoluta di carico allrsquoaspirazione

Prot Protocollo

__________ 21

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

REI Elemento strutturale o prodotto da costruzione Capacitagrave portante - Tenuta al fumo e gas caldi di combustione-Isolamento termico

RSET Required Safe Escape Time (Tempo richiesto per lrsquoesodo)

S Tenuta al fumo e passaggio dei gas a temperatura ambiente

SEa Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza

permanentemente aperta

SEd

Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza provvista di elemento di chiusura non permanente ad apertura comandata da

posizione non protetta

SENFC Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore

UE Unione Europea

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione

UNI CENTS Specificazione Tecnica emanata dal Comitato Europeo di Normazione

che viene recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

UNI EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione che viene

recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

__________ 23

IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO DELLrsquoINTERNO 03082015 01 PREMESSA Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto del Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) rappresenta uno strumento flessibile che consente di individuare le misure atte a contrastare efficacemente il rischio incendio per quelle attivitagrave che sono soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 01082011 n 151 ldquoRegolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendirdquo che sono state individuate allrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 e per le quali non sono state emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Le norme tecniche di prevenzione incendi del Codice si possono applicare sia alle attivitagrave di nuova realizzazione sia in caso di intervento su attivitagrave esistenti alla data del 18112015 di entrata in vigore Nel caso di attivitagrave esistenti il Codice avragrave unrsquoapplicazione limitata alla parte interessata dallrsquointervento o allrsquointera attivitagrave a seconda che le misure di sicurezza antincendio esistenti nella restante parte non interessata dallrsquointervento risultino a giudizio del Progettista rispettivamente compatibili o incompatibili con la ristrutturazione o con lrsquoampliamento da realizzare Le indicazioni fornite dal Codice costituiscono un utile riferimento per la progettazione realizzazione ed esercizio anche di quelle attivitagrave indicate nellrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 che perograve non raggiungono i limiti previsti per essere assoggettate ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Il legislatore ha ravvisato la necessitagrave di semplificare e razionalizzare lrsquoattuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso lrsquointroduzione di un unico testo organico e sistematico di disposizioni applicabili a molte delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi Lrsquoambito di applicazione risulta pertanto di preminente carattere orizzontale sono state individuate altresigrave delle regole puntuali riferite alle aree a rischio specifico alle aree a rischio per atmosfere esplosive e ai vani degli ascensori Lrsquoallegato tecnico del Codice egrave suddiviso in quattro sezioni

Sezione G - Generalitagrave essa contiene i principi fondamentali per la progettazione della sicurezza antincendio applicabili indistintamente alle diverse attivitagrave

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 24

Sezione S - Strategia antincendio essa individua le misure antincendio di prevenzione protezione e gestionali applicabili alle diverse attivitagrave per definire la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio

Sezione V - Regole tecniche verticali essa descrive le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attivitagrave o ad ambiti di esse le cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione ldquoStrategia antincendiordquo egrave prevista in futuro lrsquoimplementazione di tale sezione con le regole tecniche riferite ad ulteriori attivitagrave

Sezione M - Metodi essa indica le metodologie progettuali Tale ultima Sezione M del Codice riveste particolare importanza in quanto descrive specie nella prima parte il metodo per la regolare applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio che rappresenta il modello ispiratore principe delle soluzioni alternative in aggiunta a quelle conformi che possono essere ricercate dal professionista antincendio Lrsquoattuazione dei principi della Fire Safety Engineering potragrave condurre

a alla verifica degli obiettivi di mantenimento della capacitagrave portante in caso drsquoincendio mediante lrsquoutilizzo solamente di curve naturali drsquoincendio rappresentative del fenomeno incendio ldquoragionevolmente credibilerdquo che puograve generarsi in funzione delle caratteristiche del combustibile e di quelle dellrsquoedificio allrsquointerno del quale si sviluppa la combustione quindi in determinati casi non ci saragrave piugrave bisogno di impiegare la procedura che determina la classe di resistenza al fuoco

b alla selezione degli scenari drsquoincendio di progetto che consentono di valutare quantitativamente anche il raggiungimento del fondamentale obiettivo di salvaguardia della vita umana attraverso la puntuale valutazione del tempo disponibile per lrsquoesodo (ASET acronimo di Available Safe Escape Time) e del tempo richiesto per lrsquoesodo (RSET acronimo di Required Safe Escape Time) in tale importante verifica che dovragrave essere eseguita secondo le indicazioni fornite nel Capitolo M3 del Codice saragrave applicato il modello piugrave severo fra quelli previsti per i gas tossici per i gas irritanti per il calore e per lrsquooscuramento della visibilitagrave da fumo

c alla valutazione quantitativa dellrsquoeffetto che si riscontra nei valori della potenza termica rilasciata nel tempo a seguito dellrsquointervento dei sistemi automatici di controllo dellrsquoincendio (sprinkler) o di completa estinzione dellrsquoincendio ad acqua (sprinkler di tipo ESFR acronimo di Early Suppression Fast Response) o water mist o a gas inerte

Fra le varie novitagrave introdotte dal Codice vi sono anche degli aspetti di carattere procedurale che integrano il quadro normativo esistente e rappresentano una evoluzione rispetto alle disposizioni di carattere esclusivamente amministrativo contenute nel DPR 1512011 Il Codice infatti mediante lrsquoutilizzo di un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali ha previsto diverse soluzioni progettuali che possono consentire un notevole risparmio di risorse di tempo e di denaro nella trattazione e nella definizione delle misure da adottare nello specifico procedimento di prevenzione incendi in grado di soddisfare le prestazioni richieste

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 25

per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio che di seguito si indicano

1 Soluzione conforme di immediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento del livello di prestazione attribuito tale soluzione di natura prescrittiva non richiede quindi ulteriori valutazioni tecniche (ad esempio ldquoLa lunghezza del corridoio cieco non puograve superare 15 mrdquo)

2 Soluzione alternativa che egrave diversa e piugrave flessibile della soluzione conforme Il professionista antincendio deve dimostrare mediante soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazioni tecniche il raggiungimento dello specifico livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi dal Codice (ad esempio qualora la distanza di separazione sia inferiore ai valori prescritti si deve dimostrare che comunque essa non comporta un livello di irraggiamento termico maggiore di un determinato valore massimo ammissibile)

3 Soluzione in deroga che rappresenta la soluzione progettuale per la quale occorre attivare la procedura indicata nellrsquoart 7 del DPR 1512011 in tale caso bisogneragrave dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio previsti nel paragrafo G27 del Codice

Il tutto egrave riepilogato nello schema di Figura 01

Figura 01 - Schema logico dellrsquoapproccio progettuale previsto dal

Codice di prevenzione incendi

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 26

02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

Pagine non disponibili in anteprima

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31

ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

__________

32

11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

__________

33

Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

Pagine non disponibili in anteprima

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Esempio 1

__________

44

16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

__________

45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

__________

46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

__________

47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

__________

109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

__________

200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

__________

257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

__________

258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

__________

281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

__________

282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Page 13: Esempi di PROGETTAZIONE ANTINCENDIO - …ltshop.legislazionetecnica.it/show_doc.asp?nomedoc=...Antonio La Malfa Salvatore La Malfa Vasco Vanzini Roberto La Malfa Esempi di PROGETTAZIONE

__________ 13

- Compartimentazione 297 - Scale 297 - Ascensori scale e rampe mobili 298 - Misure per il dimensionamento delle vie di esodo 298 - Lunghezza dei percorsi di esodo 299 - Sistemi di vie di esodo 299 - Caratteristiche delle vie di esodo 299 - Larghezza totale delle vie di esodo 300 - Sistemi di apertura delle porte e di eventuali infissi 301 - Sistemi di controllo fumi 302 - Aree ed impianti a rischio specifico 302 - Impianti elettrici 303 - Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi 304 - Impianto di rivelazione segnalazione e allarme incendio 306 - Sistemi di diffusione sonora 306 - Segnaletica di sicurezza 307 - Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio 307

154 Procedimento di deroga 307 - Individuazione delle misure equivalenti atte a compensare lrsquoaumento di rischio

dovuto allrsquoimpossibilitagrave di poter rispettare integralmente il DM 27072010 308 APPENDICE

Decreto Ministero Interno 3 agosto 2015 309 Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139

Decreto Presidente Repubblica 1deg agosto 2011 n 151 540 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi a norma dellrsquoarticolo 49 comma 4-quater del decreto-legge 31 maggio 2010 n 78 convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010 n 122

Decreto Ministero Interno 7 agosto 2012 567 Disposizioni relative alle modalitagrave di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione incendi e alla documentazione da allegare ai sensi dellrsquoarticolo 2 comma 7 del decreto del Presidente della Repubblica 1deg agosto 2011 n 151

Tabelle 601

Grafici 607

__________ 14

ELENCO DEI SIMBOLI

LETTERE LATINE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

A Superficie lorda del piano del compartimento m2

Aa Superficie utile di apertura di un evacuatore naturale di fumo e calore m2

Af Superficie lorda del pavimento del compartimento m2

Ap Area complessiva delle armature di acciaio da pretensione cm2

As Superficie di un compartimento a soffitto m2

At Superficie totale di un compartimento m2

Av Area totale delle aperture verticali di ventilazione presenti in un

compartimento o in un localem2

AV Fattore di sezione di un elemento strutturale di acciaio m-1

Cz Coefficiente di correzione per la determinazione della superficie

corretta della superficie di afflusso dellrsquoaria fresca

D Diametro di una tubazione di acciaio mm

EA Energia termica rilasciata da un incendio fino allrsquoinizio della fase di incendio stazionario

kJ

Esoglia Soglia di irraggiamento termico dellrsquoincendio su un bersaglio kWm2

Fc Risultante delle tensioni di compressione agenti su un elemento

strutturalekN

Ffid Effetto dellrsquoazione di progetto in caso drsquoincendio su un elemento

strutturale

Ft Risultante delle tensioni di trazione agenti su un elemento strutturale kN

G Fattore adimensionale che considera le pareti e le aperture di ventilazione presenti in un compartimento

GK Valore caratteristico delle azioni permanenti agenti su un elemento strutturale

H Potere calorifico inferiore di un materiale combustibile MJkg

Les Massima lunghezza di esodo di riferimento m

Lesd Massima lunghezza di esodo m

LF Larghezza minima dellrsquouscita finale mm

LO Larghezza minima delle vie di esodo orizzontali mm

LU Larghezza unitaria della via di esodo in funzione del profilo rischio Rvita di riferimento

mmpersona

LV Larghezza minima delle vie di esodo verticali mm

MC Momento flettente di progetto agente su un elemento strutturale nella progettazione con il metodo agli stati limite

kNmiddotm

__________ 15

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

MG Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni permanenti

kNmiddotm

MQ Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni variabili

kNmiddotm

Mu Momento flettente resistente allo stato limite ultimo collasso di un

elemento strutturale kNmiddotm

N Potenza elettrica assorbita da una pompa kW

O

Fattore di ventilazione m05

PS Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave sfavorito della rete idrica antincendio

kPa

PF Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave favorito

della rete idrica antincendio kPa

Q Portata termica kW

Q Portata di acqua lmin

QKi Valore caratteristico delle azioni variabili agenti su un elemento

strutturale

Rck Resistenza caratteristica cubica a compressione a ventotto giorni del

calcestruzzo Nmm2

Rambiente Profilo di rischio relativo alla tutela dellrsquoambiente

Rbeni Profilo di rischio relativo alla salvaguardia dei beni economici

Rfid0 Resistenza di progetto in caso drsquoincendio di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo calcolata allrsquoistante iniziale

Rvita Profilo di rischio relativo alla salvaguardia della vita umana

RHR Potenza termica rilasciata da un incendio kW

RHRmax Potenza termica massima rilasciata da un incendio in un

compartimento kW

S Superficie di aerazione naturale m2

SCT Superficie corretta totale delle aperture di afflusso dellrsquoaria fresca m2

Ssm Superficie utile minima delle aperture di smaltimento di fumo e calore drsquoemergenza

m2

SUTEFC Superficie utile totale di apertura degli evacuatori naturali di fumo e calore installati in un compartimento

m2

SUT Superficie utile totale di evacuazione del fumo m2

Tg Temperatura dei gas di combustione degC

Tcr Temperatura critica di un elemento strutturale di acciaio degC

Tm

Temperatura della superficie di un elemento strutturale degC

Vv Capacitagrave effettiva del serbatoio a capacitagrave ridotta m3

Wxplast Modulo di resistenza plastico a flessione di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo cm3

Y Altezza dallo strato libero da fumo m

__________ 16

LETTERE LATINE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

a Distanza dellrsquoasse di unrsquoarmatura di acciaio di un elemento strutturale

dalla superficie piugrave vicina esposta al fuoco mm

b

Inerzia termica delle pareti che delimitano un compartimento J(m2middots05middotdegC)

bw Larghezza drsquoanima di travi a sezione variabile cm

ca Calore specifico a pressione costante dellrsquoacciaio kJ(kgmiddotdegC)

cp Calore specifico a pressione costante di un materiale kJ(kgmiddotdegC)

(dTdt)rif Velocitagrave di decremento nel tempo della temperatura durante la fase di

decadimento di un incendio allrsquointerno di un compartimento degCmin

di Distanza di separazione m

di Distanza di unrsquoarmatura di acciaio dal lembo superiore compresso di

un elemento strutturale in calcestruzzo armato cm

fcd Resistenza di calcolo cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fck Resistenza caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fctk Resistenza caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo Nmm2

fp(1)k Resistenza caratteristica allo snervamento dellrsquoacciaio da pretensione

allrsquo1 di deformazione totale Nmm2

fpd Resistenza di calcolo dellrsquoacciaio da pretensione Nmm2

fy Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a

caldo a temperatura ambiente Nmm2

fyT Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a caldo alla temperatura T

Nmm2

g Accelerazione di gravitagrave ms2

g Massa di un materiale combustibile kg

heq Altezza equivalente delle aperture verticali di ventilazione presenti in

un compartimento m

hi

Braccio della coppia interna cm

hS

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente sfavorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

hF

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente favorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

kc Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo

__________ 17

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

kct Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo

kp

Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza caratteristica allo snervamento allrsquo1 di deformazione totale di un

acciaio da pretensione

ksh Fattore di correzione relativo allrsquoeffetto ombra per elementi strutturali

di acciaio

kyT Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica allo snervamento di un acciaio laminato a caldo

m Fattore di partecipazione alla combustione di un combustibile

no Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo

orizzontale

nv Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo verticale

pi Percentuale di foratura dellrsquoi-ma piastra radiante

qf Carico drsquoincendio specifico di un compartimento antincendio MJm2

qfd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie del

pavimento di un compartimento MJm2

qtd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie totale di

un compartimento antincendio MJm2

t Tempo s

t

Tempo fittizio h

ta Tempo di allarme generale s

tA Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata raggiunge il valore massimo ed inizia la

fase di incendio stazionario s

tB Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento termina la fase di incendio stazionario

s

tC Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata si annulla

s

tdet Tempo di rivelazione di un incendio s

tpre Tempo di attivitagrave pre-movimento delle persone s

ttra Tempo di movimento delle persone s

t Tempo impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di

1000 kW s

tmax Tempo necessario allrsquoincendio per raggiungere in un compartimento

la temperatura massima h

u Velocitagrave dellrsquoacqua nella tubazione di una rete idrica antincendio ms

__________ 18

LETTERE GRECHE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Pdistr Perdite di carico distribuite in una rete idrica antincendio Pa

PtSomma delle perdite di carico distribuite e localizzate

in una rete idrica antincendio Pa

t Intervallo di tempo s

T Variazione di temperatura degC

Fattore di configurazione

Fattore di limitazione della partecipazione alla combustione

di un materiale combustibile

2i Coefficiente parziale relativo allrsquoazione variabile dominante

per combinazione dei carichi per azione eccezionale

Ad (t)Effetto delle azioni indirette di progetto causate

dallrsquoesposizione a un incendio

LETTERE GRECHE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Costante che regola lrsquoaumento di potenza termica rilasciata da un

incendio nella fase di crescita kWs2

i Coefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

c Coefficiente di scambio di calore per convenzione W(m2middotdegC)

r Coefficiente di scambio di calore per irraggiamento W(m2middotdegC)

iCoefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

Velocitagrave caratteristica prevalente di crescita dellrsquoincendio riferita al

tempo t in secondi impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di 1000 kW

m Fattore relativo a una misura antincendio aggiuntiva

nFattore che tiene conto delle differenti misure antincendio di un

compartimento

occCaratteristiche prevalenti degli occupanti che si trovano in un

compartimento

q1 Fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione al tipo

di attivitagrave svolta in un compartimento antincendio

__________ 19

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

q2 Fattore di rischio incendio che considera lrsquoattivitagrave svolta in un

compartimento antincendio

resEmissivitagrave risultante fra i gas caldi di combustione e un elemento

strutturale

cfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica del

calcestruzzo in caso drsquoincendio

sfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica allo

snervamento dellrsquoacciaio da pretensione allrsquo1 di deformazione totale in caso drsquoincendio

GA Coefficiente parziale di sicurezza per le azioni permanenti per

combinazione dei carichi per azione eccezionale

Coefficiente di sicurezza

Rendimento di una pompa

Conduttivitagrave termica di un materiale W(mmiddotdegC)

0 Grado di utilizzazione dellrsquoacciaio

Densitagrave di un materiale kgm3

a Densitagrave dellrsquoaria ambiente kgm3

__________ 20

ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

Art Articolo

Artt Articoli

ASET Available Safe Escape Time (Tempo disponibile per lrsquoesodo)

B60060 Evacuatore naturale di fumo e calore resistente ad una temperatura

di 600 degC per 60 min

BFRL Building and Fire Research Laboratory

CE Marcatura di qualitagrave della Comunitagrave Europea

CEI Comitato Elettrotecnico Italiano

Circ Circolare

DCPREV Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica

DLgs Decreto legislativo

DM Decreto ministeriale

DPR Decreto del Presidente della Repubblica

E Tenuta al fumo ed ai gas caldi di combustione

EI Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed Isolamento termico

EI-Sa Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed isolamento termico

e ai fumi freddi

ENFC Evacuatore naturale di fumo e calore

EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione

FDS Fire Dynamics Simulator

GSA Gestione Sicurezza Antincendio

H2O Acqua

IRAI Impianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio

ISO International Organization for Standardization

(Organizzazione Internazionale di Standardizzazione)

ISOTR Rapporto Tecnico emanato dallrsquoOrganizzazione Internazionale di

Standardizzazione

ISOTS Specificazione Tecnica emanata dallrsquoOrganizzazione Internazionale

di Standardizzazione

Lett Circ Lettera Circolare

NIST National Institute for Standards and Technology del Dipartimento

del Commercio degli Stati Uniti drsquoAmerica

NPSH Altezza netta assoluta di carico allrsquoaspirazione

Prot Protocollo

__________ 21

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

REI Elemento strutturale o prodotto da costruzione Capacitagrave portante - Tenuta al fumo e gas caldi di combustione-Isolamento termico

RSET Required Safe Escape Time (Tempo richiesto per lrsquoesodo)

S Tenuta al fumo e passaggio dei gas a temperatura ambiente

SEa Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza

permanentemente aperta

SEd

Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza provvista di elemento di chiusura non permanente ad apertura comandata da

posizione non protetta

SENFC Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore

UE Unione Europea

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione

UNI CENTS Specificazione Tecnica emanata dal Comitato Europeo di Normazione

che viene recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

UNI EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione che viene

recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

__________ 23

IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO DELLrsquoINTERNO 03082015 01 PREMESSA Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto del Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) rappresenta uno strumento flessibile che consente di individuare le misure atte a contrastare efficacemente il rischio incendio per quelle attivitagrave che sono soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 01082011 n 151 ldquoRegolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendirdquo che sono state individuate allrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 e per le quali non sono state emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Le norme tecniche di prevenzione incendi del Codice si possono applicare sia alle attivitagrave di nuova realizzazione sia in caso di intervento su attivitagrave esistenti alla data del 18112015 di entrata in vigore Nel caso di attivitagrave esistenti il Codice avragrave unrsquoapplicazione limitata alla parte interessata dallrsquointervento o allrsquointera attivitagrave a seconda che le misure di sicurezza antincendio esistenti nella restante parte non interessata dallrsquointervento risultino a giudizio del Progettista rispettivamente compatibili o incompatibili con la ristrutturazione o con lrsquoampliamento da realizzare Le indicazioni fornite dal Codice costituiscono un utile riferimento per la progettazione realizzazione ed esercizio anche di quelle attivitagrave indicate nellrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 che perograve non raggiungono i limiti previsti per essere assoggettate ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Il legislatore ha ravvisato la necessitagrave di semplificare e razionalizzare lrsquoattuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso lrsquointroduzione di un unico testo organico e sistematico di disposizioni applicabili a molte delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi Lrsquoambito di applicazione risulta pertanto di preminente carattere orizzontale sono state individuate altresigrave delle regole puntuali riferite alle aree a rischio specifico alle aree a rischio per atmosfere esplosive e ai vani degli ascensori Lrsquoallegato tecnico del Codice egrave suddiviso in quattro sezioni

Sezione G - Generalitagrave essa contiene i principi fondamentali per la progettazione della sicurezza antincendio applicabili indistintamente alle diverse attivitagrave

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 24

Sezione S - Strategia antincendio essa individua le misure antincendio di prevenzione protezione e gestionali applicabili alle diverse attivitagrave per definire la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio

Sezione V - Regole tecniche verticali essa descrive le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attivitagrave o ad ambiti di esse le cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione ldquoStrategia antincendiordquo egrave prevista in futuro lrsquoimplementazione di tale sezione con le regole tecniche riferite ad ulteriori attivitagrave

Sezione M - Metodi essa indica le metodologie progettuali Tale ultima Sezione M del Codice riveste particolare importanza in quanto descrive specie nella prima parte il metodo per la regolare applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio che rappresenta il modello ispiratore principe delle soluzioni alternative in aggiunta a quelle conformi che possono essere ricercate dal professionista antincendio Lrsquoattuazione dei principi della Fire Safety Engineering potragrave condurre

a alla verifica degli obiettivi di mantenimento della capacitagrave portante in caso drsquoincendio mediante lrsquoutilizzo solamente di curve naturali drsquoincendio rappresentative del fenomeno incendio ldquoragionevolmente credibilerdquo che puograve generarsi in funzione delle caratteristiche del combustibile e di quelle dellrsquoedificio allrsquointerno del quale si sviluppa la combustione quindi in determinati casi non ci saragrave piugrave bisogno di impiegare la procedura che determina la classe di resistenza al fuoco

b alla selezione degli scenari drsquoincendio di progetto che consentono di valutare quantitativamente anche il raggiungimento del fondamentale obiettivo di salvaguardia della vita umana attraverso la puntuale valutazione del tempo disponibile per lrsquoesodo (ASET acronimo di Available Safe Escape Time) e del tempo richiesto per lrsquoesodo (RSET acronimo di Required Safe Escape Time) in tale importante verifica che dovragrave essere eseguita secondo le indicazioni fornite nel Capitolo M3 del Codice saragrave applicato il modello piugrave severo fra quelli previsti per i gas tossici per i gas irritanti per il calore e per lrsquooscuramento della visibilitagrave da fumo

c alla valutazione quantitativa dellrsquoeffetto che si riscontra nei valori della potenza termica rilasciata nel tempo a seguito dellrsquointervento dei sistemi automatici di controllo dellrsquoincendio (sprinkler) o di completa estinzione dellrsquoincendio ad acqua (sprinkler di tipo ESFR acronimo di Early Suppression Fast Response) o water mist o a gas inerte

Fra le varie novitagrave introdotte dal Codice vi sono anche degli aspetti di carattere procedurale che integrano il quadro normativo esistente e rappresentano una evoluzione rispetto alle disposizioni di carattere esclusivamente amministrativo contenute nel DPR 1512011 Il Codice infatti mediante lrsquoutilizzo di un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali ha previsto diverse soluzioni progettuali che possono consentire un notevole risparmio di risorse di tempo e di denaro nella trattazione e nella definizione delle misure da adottare nello specifico procedimento di prevenzione incendi in grado di soddisfare le prestazioni richieste

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 25

per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio che di seguito si indicano

1 Soluzione conforme di immediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento del livello di prestazione attribuito tale soluzione di natura prescrittiva non richiede quindi ulteriori valutazioni tecniche (ad esempio ldquoLa lunghezza del corridoio cieco non puograve superare 15 mrdquo)

2 Soluzione alternativa che egrave diversa e piugrave flessibile della soluzione conforme Il professionista antincendio deve dimostrare mediante soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazioni tecniche il raggiungimento dello specifico livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi dal Codice (ad esempio qualora la distanza di separazione sia inferiore ai valori prescritti si deve dimostrare che comunque essa non comporta un livello di irraggiamento termico maggiore di un determinato valore massimo ammissibile)

3 Soluzione in deroga che rappresenta la soluzione progettuale per la quale occorre attivare la procedura indicata nellrsquoart 7 del DPR 1512011 in tale caso bisogneragrave dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio previsti nel paragrafo G27 del Codice

Il tutto egrave riepilogato nello schema di Figura 01

Figura 01 - Schema logico dellrsquoapproccio progettuale previsto dal

Codice di prevenzione incendi

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 26

02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

Pagine non disponibili in anteprima

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31

ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

__________

32

11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

__________

33

Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

Pagine non disponibili in anteprima

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Esempio 1

__________

44

16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

__________

45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

__________

46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

__________

47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

__________

100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

__________

109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

__________

200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

__________

201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

__________

282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Page 14: Esempi di PROGETTAZIONE ANTINCENDIO - …ltshop.legislazionetecnica.it/show_doc.asp?nomedoc=...Antonio La Malfa Salvatore La Malfa Vasco Vanzini Roberto La Malfa Esempi di PROGETTAZIONE

__________ 14

ELENCO DEI SIMBOLI

LETTERE LATINE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

A Superficie lorda del piano del compartimento m2

Aa Superficie utile di apertura di un evacuatore naturale di fumo e calore m2

Af Superficie lorda del pavimento del compartimento m2

Ap Area complessiva delle armature di acciaio da pretensione cm2

As Superficie di un compartimento a soffitto m2

At Superficie totale di un compartimento m2

Av Area totale delle aperture verticali di ventilazione presenti in un

compartimento o in un localem2

AV Fattore di sezione di un elemento strutturale di acciaio m-1

Cz Coefficiente di correzione per la determinazione della superficie

corretta della superficie di afflusso dellrsquoaria fresca

D Diametro di una tubazione di acciaio mm

EA Energia termica rilasciata da un incendio fino allrsquoinizio della fase di incendio stazionario

kJ

Esoglia Soglia di irraggiamento termico dellrsquoincendio su un bersaglio kWm2

Fc Risultante delle tensioni di compressione agenti su un elemento

strutturalekN

Ffid Effetto dellrsquoazione di progetto in caso drsquoincendio su un elemento

strutturale

Ft Risultante delle tensioni di trazione agenti su un elemento strutturale kN

G Fattore adimensionale che considera le pareti e le aperture di ventilazione presenti in un compartimento

GK Valore caratteristico delle azioni permanenti agenti su un elemento strutturale

H Potere calorifico inferiore di un materiale combustibile MJkg

Les Massima lunghezza di esodo di riferimento m

Lesd Massima lunghezza di esodo m

LF Larghezza minima dellrsquouscita finale mm

LO Larghezza minima delle vie di esodo orizzontali mm

LU Larghezza unitaria della via di esodo in funzione del profilo rischio Rvita di riferimento

mmpersona

LV Larghezza minima delle vie di esodo verticali mm

MC Momento flettente di progetto agente su un elemento strutturale nella progettazione con il metodo agli stati limite

kNmiddotm

__________ 15

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

MG Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni permanenti

kNmiddotm

MQ Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni variabili

kNmiddotm

Mu Momento flettente resistente allo stato limite ultimo collasso di un

elemento strutturale kNmiddotm

N Potenza elettrica assorbita da una pompa kW

O

Fattore di ventilazione m05

PS Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave sfavorito della rete idrica antincendio

kPa

PF Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave favorito

della rete idrica antincendio kPa

Q Portata termica kW

Q Portata di acqua lmin

QKi Valore caratteristico delle azioni variabili agenti su un elemento

strutturale

Rck Resistenza caratteristica cubica a compressione a ventotto giorni del

calcestruzzo Nmm2

Rambiente Profilo di rischio relativo alla tutela dellrsquoambiente

Rbeni Profilo di rischio relativo alla salvaguardia dei beni economici

Rfid0 Resistenza di progetto in caso drsquoincendio di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo calcolata allrsquoistante iniziale

Rvita Profilo di rischio relativo alla salvaguardia della vita umana

RHR Potenza termica rilasciata da un incendio kW

RHRmax Potenza termica massima rilasciata da un incendio in un

compartimento kW

S Superficie di aerazione naturale m2

SCT Superficie corretta totale delle aperture di afflusso dellrsquoaria fresca m2

Ssm Superficie utile minima delle aperture di smaltimento di fumo e calore drsquoemergenza

m2

SUTEFC Superficie utile totale di apertura degli evacuatori naturali di fumo e calore installati in un compartimento

m2

SUT Superficie utile totale di evacuazione del fumo m2

Tg Temperatura dei gas di combustione degC

Tcr Temperatura critica di un elemento strutturale di acciaio degC

Tm

Temperatura della superficie di un elemento strutturale degC

Vv Capacitagrave effettiva del serbatoio a capacitagrave ridotta m3

Wxplast Modulo di resistenza plastico a flessione di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo cm3

Y Altezza dallo strato libero da fumo m

__________ 16

LETTERE LATINE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

a Distanza dellrsquoasse di unrsquoarmatura di acciaio di un elemento strutturale

dalla superficie piugrave vicina esposta al fuoco mm

b

Inerzia termica delle pareti che delimitano un compartimento J(m2middots05middotdegC)

bw Larghezza drsquoanima di travi a sezione variabile cm

ca Calore specifico a pressione costante dellrsquoacciaio kJ(kgmiddotdegC)

cp Calore specifico a pressione costante di un materiale kJ(kgmiddotdegC)

(dTdt)rif Velocitagrave di decremento nel tempo della temperatura durante la fase di

decadimento di un incendio allrsquointerno di un compartimento degCmin

di Distanza di separazione m

di Distanza di unrsquoarmatura di acciaio dal lembo superiore compresso di

un elemento strutturale in calcestruzzo armato cm

fcd Resistenza di calcolo cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fck Resistenza caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fctk Resistenza caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo Nmm2

fp(1)k Resistenza caratteristica allo snervamento dellrsquoacciaio da pretensione

allrsquo1 di deformazione totale Nmm2

fpd Resistenza di calcolo dellrsquoacciaio da pretensione Nmm2

fy Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a

caldo a temperatura ambiente Nmm2

fyT Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a caldo alla temperatura T

Nmm2

g Accelerazione di gravitagrave ms2

g Massa di un materiale combustibile kg

heq Altezza equivalente delle aperture verticali di ventilazione presenti in

un compartimento m

hi

Braccio della coppia interna cm

hS

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente sfavorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

hF

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente favorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

kc Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo

__________ 17

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

kct Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo

kp

Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza caratteristica allo snervamento allrsquo1 di deformazione totale di un

acciaio da pretensione

ksh Fattore di correzione relativo allrsquoeffetto ombra per elementi strutturali

di acciaio

kyT Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica allo snervamento di un acciaio laminato a caldo

m Fattore di partecipazione alla combustione di un combustibile

no Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo

orizzontale

nv Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo verticale

pi Percentuale di foratura dellrsquoi-ma piastra radiante

qf Carico drsquoincendio specifico di un compartimento antincendio MJm2

qfd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie del

pavimento di un compartimento MJm2

qtd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie totale di

un compartimento antincendio MJm2

t Tempo s

t

Tempo fittizio h

ta Tempo di allarme generale s

tA Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata raggiunge il valore massimo ed inizia la

fase di incendio stazionario s

tB Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento termina la fase di incendio stazionario

s

tC Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata si annulla

s

tdet Tempo di rivelazione di un incendio s

tpre Tempo di attivitagrave pre-movimento delle persone s

ttra Tempo di movimento delle persone s

t Tempo impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di

1000 kW s

tmax Tempo necessario allrsquoincendio per raggiungere in un compartimento

la temperatura massima h

u Velocitagrave dellrsquoacqua nella tubazione di una rete idrica antincendio ms

__________ 18

LETTERE GRECHE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Pdistr Perdite di carico distribuite in una rete idrica antincendio Pa

PtSomma delle perdite di carico distribuite e localizzate

in una rete idrica antincendio Pa

t Intervallo di tempo s

T Variazione di temperatura degC

Fattore di configurazione

Fattore di limitazione della partecipazione alla combustione

di un materiale combustibile

2i Coefficiente parziale relativo allrsquoazione variabile dominante

per combinazione dei carichi per azione eccezionale

Ad (t)Effetto delle azioni indirette di progetto causate

dallrsquoesposizione a un incendio

LETTERE GRECHE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Costante che regola lrsquoaumento di potenza termica rilasciata da un

incendio nella fase di crescita kWs2

i Coefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

c Coefficiente di scambio di calore per convenzione W(m2middotdegC)

r Coefficiente di scambio di calore per irraggiamento W(m2middotdegC)

iCoefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

Velocitagrave caratteristica prevalente di crescita dellrsquoincendio riferita al

tempo t in secondi impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di 1000 kW

m Fattore relativo a una misura antincendio aggiuntiva

nFattore che tiene conto delle differenti misure antincendio di un

compartimento

occCaratteristiche prevalenti degli occupanti che si trovano in un

compartimento

q1 Fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione al tipo

di attivitagrave svolta in un compartimento antincendio

__________ 19

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

q2 Fattore di rischio incendio che considera lrsquoattivitagrave svolta in un

compartimento antincendio

resEmissivitagrave risultante fra i gas caldi di combustione e un elemento

strutturale

cfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica del

calcestruzzo in caso drsquoincendio

sfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica allo

snervamento dellrsquoacciaio da pretensione allrsquo1 di deformazione totale in caso drsquoincendio

GA Coefficiente parziale di sicurezza per le azioni permanenti per

combinazione dei carichi per azione eccezionale

Coefficiente di sicurezza

Rendimento di una pompa

Conduttivitagrave termica di un materiale W(mmiddotdegC)

0 Grado di utilizzazione dellrsquoacciaio

Densitagrave di un materiale kgm3

a Densitagrave dellrsquoaria ambiente kgm3

__________ 20

ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

Art Articolo

Artt Articoli

ASET Available Safe Escape Time (Tempo disponibile per lrsquoesodo)

B60060 Evacuatore naturale di fumo e calore resistente ad una temperatura

di 600 degC per 60 min

BFRL Building and Fire Research Laboratory

CE Marcatura di qualitagrave della Comunitagrave Europea

CEI Comitato Elettrotecnico Italiano

Circ Circolare

DCPREV Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica

DLgs Decreto legislativo

DM Decreto ministeriale

DPR Decreto del Presidente della Repubblica

E Tenuta al fumo ed ai gas caldi di combustione

EI Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed Isolamento termico

EI-Sa Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed isolamento termico

e ai fumi freddi

ENFC Evacuatore naturale di fumo e calore

EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione

FDS Fire Dynamics Simulator

GSA Gestione Sicurezza Antincendio

H2O Acqua

IRAI Impianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio

ISO International Organization for Standardization

(Organizzazione Internazionale di Standardizzazione)

ISOTR Rapporto Tecnico emanato dallrsquoOrganizzazione Internazionale di

Standardizzazione

ISOTS Specificazione Tecnica emanata dallrsquoOrganizzazione Internazionale

di Standardizzazione

Lett Circ Lettera Circolare

NIST National Institute for Standards and Technology del Dipartimento

del Commercio degli Stati Uniti drsquoAmerica

NPSH Altezza netta assoluta di carico allrsquoaspirazione

Prot Protocollo

__________ 21

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

REI Elemento strutturale o prodotto da costruzione Capacitagrave portante - Tenuta al fumo e gas caldi di combustione-Isolamento termico

RSET Required Safe Escape Time (Tempo richiesto per lrsquoesodo)

S Tenuta al fumo e passaggio dei gas a temperatura ambiente

SEa Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza

permanentemente aperta

SEd

Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza provvista di elemento di chiusura non permanente ad apertura comandata da

posizione non protetta

SENFC Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore

UE Unione Europea

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione

UNI CENTS Specificazione Tecnica emanata dal Comitato Europeo di Normazione

che viene recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

UNI EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione che viene

recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

__________ 23

IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO DELLrsquoINTERNO 03082015 01 PREMESSA Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto del Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) rappresenta uno strumento flessibile che consente di individuare le misure atte a contrastare efficacemente il rischio incendio per quelle attivitagrave che sono soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 01082011 n 151 ldquoRegolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendirdquo che sono state individuate allrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 e per le quali non sono state emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Le norme tecniche di prevenzione incendi del Codice si possono applicare sia alle attivitagrave di nuova realizzazione sia in caso di intervento su attivitagrave esistenti alla data del 18112015 di entrata in vigore Nel caso di attivitagrave esistenti il Codice avragrave unrsquoapplicazione limitata alla parte interessata dallrsquointervento o allrsquointera attivitagrave a seconda che le misure di sicurezza antincendio esistenti nella restante parte non interessata dallrsquointervento risultino a giudizio del Progettista rispettivamente compatibili o incompatibili con la ristrutturazione o con lrsquoampliamento da realizzare Le indicazioni fornite dal Codice costituiscono un utile riferimento per la progettazione realizzazione ed esercizio anche di quelle attivitagrave indicate nellrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 che perograve non raggiungono i limiti previsti per essere assoggettate ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Il legislatore ha ravvisato la necessitagrave di semplificare e razionalizzare lrsquoattuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso lrsquointroduzione di un unico testo organico e sistematico di disposizioni applicabili a molte delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi Lrsquoambito di applicazione risulta pertanto di preminente carattere orizzontale sono state individuate altresigrave delle regole puntuali riferite alle aree a rischio specifico alle aree a rischio per atmosfere esplosive e ai vani degli ascensori Lrsquoallegato tecnico del Codice egrave suddiviso in quattro sezioni

Sezione G - Generalitagrave essa contiene i principi fondamentali per la progettazione della sicurezza antincendio applicabili indistintamente alle diverse attivitagrave

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 24

Sezione S - Strategia antincendio essa individua le misure antincendio di prevenzione protezione e gestionali applicabili alle diverse attivitagrave per definire la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio

Sezione V - Regole tecniche verticali essa descrive le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attivitagrave o ad ambiti di esse le cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione ldquoStrategia antincendiordquo egrave prevista in futuro lrsquoimplementazione di tale sezione con le regole tecniche riferite ad ulteriori attivitagrave

Sezione M - Metodi essa indica le metodologie progettuali Tale ultima Sezione M del Codice riveste particolare importanza in quanto descrive specie nella prima parte il metodo per la regolare applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio che rappresenta il modello ispiratore principe delle soluzioni alternative in aggiunta a quelle conformi che possono essere ricercate dal professionista antincendio Lrsquoattuazione dei principi della Fire Safety Engineering potragrave condurre

a alla verifica degli obiettivi di mantenimento della capacitagrave portante in caso drsquoincendio mediante lrsquoutilizzo solamente di curve naturali drsquoincendio rappresentative del fenomeno incendio ldquoragionevolmente credibilerdquo che puograve generarsi in funzione delle caratteristiche del combustibile e di quelle dellrsquoedificio allrsquointerno del quale si sviluppa la combustione quindi in determinati casi non ci saragrave piugrave bisogno di impiegare la procedura che determina la classe di resistenza al fuoco

b alla selezione degli scenari drsquoincendio di progetto che consentono di valutare quantitativamente anche il raggiungimento del fondamentale obiettivo di salvaguardia della vita umana attraverso la puntuale valutazione del tempo disponibile per lrsquoesodo (ASET acronimo di Available Safe Escape Time) e del tempo richiesto per lrsquoesodo (RSET acronimo di Required Safe Escape Time) in tale importante verifica che dovragrave essere eseguita secondo le indicazioni fornite nel Capitolo M3 del Codice saragrave applicato il modello piugrave severo fra quelli previsti per i gas tossici per i gas irritanti per il calore e per lrsquooscuramento della visibilitagrave da fumo

c alla valutazione quantitativa dellrsquoeffetto che si riscontra nei valori della potenza termica rilasciata nel tempo a seguito dellrsquointervento dei sistemi automatici di controllo dellrsquoincendio (sprinkler) o di completa estinzione dellrsquoincendio ad acqua (sprinkler di tipo ESFR acronimo di Early Suppression Fast Response) o water mist o a gas inerte

Fra le varie novitagrave introdotte dal Codice vi sono anche degli aspetti di carattere procedurale che integrano il quadro normativo esistente e rappresentano una evoluzione rispetto alle disposizioni di carattere esclusivamente amministrativo contenute nel DPR 1512011 Il Codice infatti mediante lrsquoutilizzo di un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali ha previsto diverse soluzioni progettuali che possono consentire un notevole risparmio di risorse di tempo e di denaro nella trattazione e nella definizione delle misure da adottare nello specifico procedimento di prevenzione incendi in grado di soddisfare le prestazioni richieste

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio che di seguito si indicano

1 Soluzione conforme di immediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento del livello di prestazione attribuito tale soluzione di natura prescrittiva non richiede quindi ulteriori valutazioni tecniche (ad esempio ldquoLa lunghezza del corridoio cieco non puograve superare 15 mrdquo)

2 Soluzione alternativa che egrave diversa e piugrave flessibile della soluzione conforme Il professionista antincendio deve dimostrare mediante soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazioni tecniche il raggiungimento dello specifico livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi dal Codice (ad esempio qualora la distanza di separazione sia inferiore ai valori prescritti si deve dimostrare che comunque essa non comporta un livello di irraggiamento termico maggiore di un determinato valore massimo ammissibile)

3 Soluzione in deroga che rappresenta la soluzione progettuale per la quale occorre attivare la procedura indicata nellrsquoart 7 del DPR 1512011 in tale caso bisogneragrave dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio previsti nel paragrafo G27 del Codice

Il tutto egrave riepilogato nello schema di Figura 01

Figura 01 - Schema logico dellrsquoapproccio progettuale previsto dal

Codice di prevenzione incendi

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

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ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

__________

32

11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

__________

33

Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

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Esempio 1

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44

16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

__________

45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

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46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

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47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

__________

282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Page 15: Esempi di PROGETTAZIONE ANTINCENDIO - …ltshop.legislazionetecnica.it/show_doc.asp?nomedoc=...Antonio La Malfa Salvatore La Malfa Vasco Vanzini Roberto La Malfa Esempi di PROGETTAZIONE

__________ 15

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave

DI MISURA

MG Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni permanenti

kNmiddotm

MQ Momento flettente agente su un elemento strutturale che egrave prodotto dalle azioni variabili

kNmiddotm

Mu Momento flettente resistente allo stato limite ultimo collasso di un

elemento strutturale kNmiddotm

N Potenza elettrica assorbita da una pompa kW

O

Fattore di ventilazione m05

PS Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave sfavorito della rete idrica antincendio

kPa

PF Pressione di alimentazione dellrsquoidrante idraulicamente piugrave favorito

della rete idrica antincendio kPa

Q Portata termica kW

Q Portata di acqua lmin

QKi Valore caratteristico delle azioni variabili agenti su un elemento

strutturale

Rck Resistenza caratteristica cubica a compressione a ventotto giorni del

calcestruzzo Nmm2

Rambiente Profilo di rischio relativo alla tutela dellrsquoambiente

Rbeni Profilo di rischio relativo alla salvaguardia dei beni economici

Rfid0 Resistenza di progetto in caso drsquoincendio di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo calcolata allrsquoistante iniziale

Rvita Profilo di rischio relativo alla salvaguardia della vita umana

RHR Potenza termica rilasciata da un incendio kW

RHRmax Potenza termica massima rilasciata da un incendio in un

compartimento kW

S Superficie di aerazione naturale m2

SCT Superficie corretta totale delle aperture di afflusso dellrsquoaria fresca m2

Ssm Superficie utile minima delle aperture di smaltimento di fumo e calore drsquoemergenza

m2

SUTEFC Superficie utile totale di apertura degli evacuatori naturali di fumo e calore installati in un compartimento

m2

SUT Superficie utile totale di evacuazione del fumo m2

Tg Temperatura dei gas di combustione degC

Tcr Temperatura critica di un elemento strutturale di acciaio degC

Tm

Temperatura della superficie di un elemento strutturale degC

Vv Capacitagrave effettiva del serbatoio a capacitagrave ridotta m3

Wxplast Modulo di resistenza plastico a flessione di un elemento strutturale in

acciaio laminato a caldo cm3

Y Altezza dallo strato libero da fumo m

__________ 16

LETTERE LATINE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

a Distanza dellrsquoasse di unrsquoarmatura di acciaio di un elemento strutturale

dalla superficie piugrave vicina esposta al fuoco mm

b

Inerzia termica delle pareti che delimitano un compartimento J(m2middots05middotdegC)

bw Larghezza drsquoanima di travi a sezione variabile cm

ca Calore specifico a pressione costante dellrsquoacciaio kJ(kgmiddotdegC)

cp Calore specifico a pressione costante di un materiale kJ(kgmiddotdegC)

(dTdt)rif Velocitagrave di decremento nel tempo della temperatura durante la fase di

decadimento di un incendio allrsquointerno di un compartimento degCmin

di Distanza di separazione m

di Distanza di unrsquoarmatura di acciaio dal lembo superiore compresso di

un elemento strutturale in calcestruzzo armato cm

fcd Resistenza di calcolo cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fck Resistenza caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fctk Resistenza caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo Nmm2

fp(1)k Resistenza caratteristica allo snervamento dellrsquoacciaio da pretensione

allrsquo1 di deformazione totale Nmm2

fpd Resistenza di calcolo dellrsquoacciaio da pretensione Nmm2

fy Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a

caldo a temperatura ambiente Nmm2

fyT Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a caldo alla temperatura T

Nmm2

g Accelerazione di gravitagrave ms2

g Massa di un materiale combustibile kg

heq Altezza equivalente delle aperture verticali di ventilazione presenti in

un compartimento m

hi

Braccio della coppia interna cm

hS

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente sfavorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

hF

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente favorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

kc Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo

__________ 17

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

kct Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo

kp

Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza caratteristica allo snervamento allrsquo1 di deformazione totale di un

acciaio da pretensione

ksh Fattore di correzione relativo allrsquoeffetto ombra per elementi strutturali

di acciaio

kyT Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica allo snervamento di un acciaio laminato a caldo

m Fattore di partecipazione alla combustione di un combustibile

no Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo

orizzontale

nv Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo verticale

pi Percentuale di foratura dellrsquoi-ma piastra radiante

qf Carico drsquoincendio specifico di un compartimento antincendio MJm2

qfd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie del

pavimento di un compartimento MJm2

qtd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie totale di

un compartimento antincendio MJm2

t Tempo s

t

Tempo fittizio h

ta Tempo di allarme generale s

tA Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata raggiunge il valore massimo ed inizia la

fase di incendio stazionario s

tB Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento termina la fase di incendio stazionario

s

tC Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata si annulla

s

tdet Tempo di rivelazione di un incendio s

tpre Tempo di attivitagrave pre-movimento delle persone s

ttra Tempo di movimento delle persone s

t Tempo impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di

1000 kW s

tmax Tempo necessario allrsquoincendio per raggiungere in un compartimento

la temperatura massima h

u Velocitagrave dellrsquoacqua nella tubazione di una rete idrica antincendio ms

__________ 18

LETTERE GRECHE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Pdistr Perdite di carico distribuite in una rete idrica antincendio Pa

PtSomma delle perdite di carico distribuite e localizzate

in una rete idrica antincendio Pa

t Intervallo di tempo s

T Variazione di temperatura degC

Fattore di configurazione

Fattore di limitazione della partecipazione alla combustione

di un materiale combustibile

2i Coefficiente parziale relativo allrsquoazione variabile dominante

per combinazione dei carichi per azione eccezionale

Ad (t)Effetto delle azioni indirette di progetto causate

dallrsquoesposizione a un incendio

LETTERE GRECHE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Costante che regola lrsquoaumento di potenza termica rilasciata da un

incendio nella fase di crescita kWs2

i Coefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

c Coefficiente di scambio di calore per convenzione W(m2middotdegC)

r Coefficiente di scambio di calore per irraggiamento W(m2middotdegC)

iCoefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

Velocitagrave caratteristica prevalente di crescita dellrsquoincendio riferita al

tempo t in secondi impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di 1000 kW

m Fattore relativo a una misura antincendio aggiuntiva

nFattore che tiene conto delle differenti misure antincendio di un

compartimento

occCaratteristiche prevalenti degli occupanti che si trovano in un

compartimento

q1 Fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione al tipo

di attivitagrave svolta in un compartimento antincendio

__________ 19

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

q2 Fattore di rischio incendio che considera lrsquoattivitagrave svolta in un

compartimento antincendio

resEmissivitagrave risultante fra i gas caldi di combustione e un elemento

strutturale

cfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica del

calcestruzzo in caso drsquoincendio

sfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica allo

snervamento dellrsquoacciaio da pretensione allrsquo1 di deformazione totale in caso drsquoincendio

GA Coefficiente parziale di sicurezza per le azioni permanenti per

combinazione dei carichi per azione eccezionale

Coefficiente di sicurezza

Rendimento di una pompa

Conduttivitagrave termica di un materiale W(mmiddotdegC)

0 Grado di utilizzazione dellrsquoacciaio

Densitagrave di un materiale kgm3

a Densitagrave dellrsquoaria ambiente kgm3

__________ 20

ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

Art Articolo

Artt Articoli

ASET Available Safe Escape Time (Tempo disponibile per lrsquoesodo)

B60060 Evacuatore naturale di fumo e calore resistente ad una temperatura

di 600 degC per 60 min

BFRL Building and Fire Research Laboratory

CE Marcatura di qualitagrave della Comunitagrave Europea

CEI Comitato Elettrotecnico Italiano

Circ Circolare

DCPREV Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica

DLgs Decreto legislativo

DM Decreto ministeriale

DPR Decreto del Presidente della Repubblica

E Tenuta al fumo ed ai gas caldi di combustione

EI Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed Isolamento termico

EI-Sa Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed isolamento termico

e ai fumi freddi

ENFC Evacuatore naturale di fumo e calore

EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione

FDS Fire Dynamics Simulator

GSA Gestione Sicurezza Antincendio

H2O Acqua

IRAI Impianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio

ISO International Organization for Standardization

(Organizzazione Internazionale di Standardizzazione)

ISOTR Rapporto Tecnico emanato dallrsquoOrganizzazione Internazionale di

Standardizzazione

ISOTS Specificazione Tecnica emanata dallrsquoOrganizzazione Internazionale

di Standardizzazione

Lett Circ Lettera Circolare

NIST National Institute for Standards and Technology del Dipartimento

del Commercio degli Stati Uniti drsquoAmerica

NPSH Altezza netta assoluta di carico allrsquoaspirazione

Prot Protocollo

__________ 21

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

REI Elemento strutturale o prodotto da costruzione Capacitagrave portante - Tenuta al fumo e gas caldi di combustione-Isolamento termico

RSET Required Safe Escape Time (Tempo richiesto per lrsquoesodo)

S Tenuta al fumo e passaggio dei gas a temperatura ambiente

SEa Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza

permanentemente aperta

SEd

Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza provvista di elemento di chiusura non permanente ad apertura comandata da

posizione non protetta

SENFC Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore

UE Unione Europea

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione

UNI CENTS Specificazione Tecnica emanata dal Comitato Europeo di Normazione

che viene recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

UNI EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione che viene

recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

__________ 23

IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO DELLrsquoINTERNO 03082015 01 PREMESSA Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto del Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) rappresenta uno strumento flessibile che consente di individuare le misure atte a contrastare efficacemente il rischio incendio per quelle attivitagrave che sono soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 01082011 n 151 ldquoRegolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendirdquo che sono state individuate allrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 e per le quali non sono state emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Le norme tecniche di prevenzione incendi del Codice si possono applicare sia alle attivitagrave di nuova realizzazione sia in caso di intervento su attivitagrave esistenti alla data del 18112015 di entrata in vigore Nel caso di attivitagrave esistenti il Codice avragrave unrsquoapplicazione limitata alla parte interessata dallrsquointervento o allrsquointera attivitagrave a seconda che le misure di sicurezza antincendio esistenti nella restante parte non interessata dallrsquointervento risultino a giudizio del Progettista rispettivamente compatibili o incompatibili con la ristrutturazione o con lrsquoampliamento da realizzare Le indicazioni fornite dal Codice costituiscono un utile riferimento per la progettazione realizzazione ed esercizio anche di quelle attivitagrave indicate nellrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 che perograve non raggiungono i limiti previsti per essere assoggettate ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Il legislatore ha ravvisato la necessitagrave di semplificare e razionalizzare lrsquoattuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso lrsquointroduzione di un unico testo organico e sistematico di disposizioni applicabili a molte delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi Lrsquoambito di applicazione risulta pertanto di preminente carattere orizzontale sono state individuate altresigrave delle regole puntuali riferite alle aree a rischio specifico alle aree a rischio per atmosfere esplosive e ai vani degli ascensori Lrsquoallegato tecnico del Codice egrave suddiviso in quattro sezioni

Sezione G - Generalitagrave essa contiene i principi fondamentali per la progettazione della sicurezza antincendio applicabili indistintamente alle diverse attivitagrave

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 24

Sezione S - Strategia antincendio essa individua le misure antincendio di prevenzione protezione e gestionali applicabili alle diverse attivitagrave per definire la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio

Sezione V - Regole tecniche verticali essa descrive le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attivitagrave o ad ambiti di esse le cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione ldquoStrategia antincendiordquo egrave prevista in futuro lrsquoimplementazione di tale sezione con le regole tecniche riferite ad ulteriori attivitagrave

Sezione M - Metodi essa indica le metodologie progettuali Tale ultima Sezione M del Codice riveste particolare importanza in quanto descrive specie nella prima parte il metodo per la regolare applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio che rappresenta il modello ispiratore principe delle soluzioni alternative in aggiunta a quelle conformi che possono essere ricercate dal professionista antincendio Lrsquoattuazione dei principi della Fire Safety Engineering potragrave condurre

a alla verifica degli obiettivi di mantenimento della capacitagrave portante in caso drsquoincendio mediante lrsquoutilizzo solamente di curve naturali drsquoincendio rappresentative del fenomeno incendio ldquoragionevolmente credibilerdquo che puograve generarsi in funzione delle caratteristiche del combustibile e di quelle dellrsquoedificio allrsquointerno del quale si sviluppa la combustione quindi in determinati casi non ci saragrave piugrave bisogno di impiegare la procedura che determina la classe di resistenza al fuoco

b alla selezione degli scenari drsquoincendio di progetto che consentono di valutare quantitativamente anche il raggiungimento del fondamentale obiettivo di salvaguardia della vita umana attraverso la puntuale valutazione del tempo disponibile per lrsquoesodo (ASET acronimo di Available Safe Escape Time) e del tempo richiesto per lrsquoesodo (RSET acronimo di Required Safe Escape Time) in tale importante verifica che dovragrave essere eseguita secondo le indicazioni fornite nel Capitolo M3 del Codice saragrave applicato il modello piugrave severo fra quelli previsti per i gas tossici per i gas irritanti per il calore e per lrsquooscuramento della visibilitagrave da fumo

c alla valutazione quantitativa dellrsquoeffetto che si riscontra nei valori della potenza termica rilasciata nel tempo a seguito dellrsquointervento dei sistemi automatici di controllo dellrsquoincendio (sprinkler) o di completa estinzione dellrsquoincendio ad acqua (sprinkler di tipo ESFR acronimo di Early Suppression Fast Response) o water mist o a gas inerte

Fra le varie novitagrave introdotte dal Codice vi sono anche degli aspetti di carattere procedurale che integrano il quadro normativo esistente e rappresentano una evoluzione rispetto alle disposizioni di carattere esclusivamente amministrativo contenute nel DPR 1512011 Il Codice infatti mediante lrsquoutilizzo di un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali ha previsto diverse soluzioni progettuali che possono consentire un notevole risparmio di risorse di tempo e di denaro nella trattazione e nella definizione delle misure da adottare nello specifico procedimento di prevenzione incendi in grado di soddisfare le prestazioni richieste

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 25

per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio che di seguito si indicano

1 Soluzione conforme di immediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento del livello di prestazione attribuito tale soluzione di natura prescrittiva non richiede quindi ulteriori valutazioni tecniche (ad esempio ldquoLa lunghezza del corridoio cieco non puograve superare 15 mrdquo)

2 Soluzione alternativa che egrave diversa e piugrave flessibile della soluzione conforme Il professionista antincendio deve dimostrare mediante soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazioni tecniche il raggiungimento dello specifico livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi dal Codice (ad esempio qualora la distanza di separazione sia inferiore ai valori prescritti si deve dimostrare che comunque essa non comporta un livello di irraggiamento termico maggiore di un determinato valore massimo ammissibile)

3 Soluzione in deroga che rappresenta la soluzione progettuale per la quale occorre attivare la procedura indicata nellrsquoart 7 del DPR 1512011 in tale caso bisogneragrave dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio previsti nel paragrafo G27 del Codice

Il tutto egrave riepilogato nello schema di Figura 01

Figura 01 - Schema logico dellrsquoapproccio progettuale previsto dal

Codice di prevenzione incendi

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 26

02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

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31

ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

__________

32

11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

__________

33

Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

Pagine non disponibili in anteprima

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Esempio 1

__________

44

16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

__________

45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

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46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

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47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

__________

282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Page 16: Esempi di PROGETTAZIONE ANTINCENDIO - …ltshop.legislazionetecnica.it/show_doc.asp?nomedoc=...Antonio La Malfa Salvatore La Malfa Vasco Vanzini Roberto La Malfa Esempi di PROGETTAZIONE

__________ 16

LETTERE LATINE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

a Distanza dellrsquoasse di unrsquoarmatura di acciaio di un elemento strutturale

dalla superficie piugrave vicina esposta al fuoco mm

b

Inerzia termica delle pareti che delimitano un compartimento J(m2middots05middotdegC)

bw Larghezza drsquoanima di travi a sezione variabile cm

ca Calore specifico a pressione costante dellrsquoacciaio kJ(kgmiddotdegC)

cp Calore specifico a pressione costante di un materiale kJ(kgmiddotdegC)

(dTdt)rif Velocitagrave di decremento nel tempo della temperatura durante la fase di

decadimento di un incendio allrsquointerno di un compartimento degCmin

di Distanza di separazione m

di Distanza di unrsquoarmatura di acciaio dal lembo superiore compresso di

un elemento strutturale in calcestruzzo armato cm

fcd Resistenza di calcolo cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fck Resistenza caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo Nmm2

fctk Resistenza caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo Nmm2

fp(1)k Resistenza caratteristica allo snervamento dellrsquoacciaio da pretensione

allrsquo1 di deformazione totale Nmm2

fpd Resistenza di calcolo dellrsquoacciaio da pretensione Nmm2

fy Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a

caldo a temperatura ambiente Nmm2

fyT Resistenza caratteristica di snervamento di un acciaio laminato a caldo alla temperatura T

Nmm2

g Accelerazione di gravitagrave ms2

g Massa di un materiale combustibile kg

heq Altezza equivalente delle aperture verticali di ventilazione presenti in

un compartimento m

hi

Braccio della coppia interna cm

hS

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente sfavorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

hF

Dislivello esistente fra la quota di installazione dellrsquoidrante idraulicamente favorito e lrsquoasse della pompa in una rete idrica

antincendio m

kc Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a compressione del calcestruzzo

__________ 17

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

kct Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo

kp

Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza caratteristica allo snervamento allrsquo1 di deformazione totale di un

acciaio da pretensione

ksh Fattore di correzione relativo allrsquoeffetto ombra per elementi strutturali

di acciaio

kyT Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica allo snervamento di un acciaio laminato a caldo

m Fattore di partecipazione alla combustione di un combustibile

no Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo

orizzontale

nv Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo verticale

pi Percentuale di foratura dellrsquoi-ma piastra radiante

qf Carico drsquoincendio specifico di un compartimento antincendio MJm2

qfd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie del

pavimento di un compartimento MJm2

qtd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie totale di

un compartimento antincendio MJm2

t Tempo s

t

Tempo fittizio h

ta Tempo di allarme generale s

tA Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata raggiunge il valore massimo ed inizia la

fase di incendio stazionario s

tB Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento termina la fase di incendio stazionario

s

tC Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata si annulla

s

tdet Tempo di rivelazione di un incendio s

tpre Tempo di attivitagrave pre-movimento delle persone s

ttra Tempo di movimento delle persone s

t Tempo impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di

1000 kW s

tmax Tempo necessario allrsquoincendio per raggiungere in un compartimento

la temperatura massima h

u Velocitagrave dellrsquoacqua nella tubazione di una rete idrica antincendio ms

__________ 18

LETTERE GRECHE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Pdistr Perdite di carico distribuite in una rete idrica antincendio Pa

PtSomma delle perdite di carico distribuite e localizzate

in una rete idrica antincendio Pa

t Intervallo di tempo s

T Variazione di temperatura degC

Fattore di configurazione

Fattore di limitazione della partecipazione alla combustione

di un materiale combustibile

2i Coefficiente parziale relativo allrsquoazione variabile dominante

per combinazione dei carichi per azione eccezionale

Ad (t)Effetto delle azioni indirette di progetto causate

dallrsquoesposizione a un incendio

LETTERE GRECHE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Costante che regola lrsquoaumento di potenza termica rilasciata da un

incendio nella fase di crescita kWs2

i Coefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

c Coefficiente di scambio di calore per convenzione W(m2middotdegC)

r Coefficiente di scambio di calore per irraggiamento W(m2middotdegC)

iCoefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

Velocitagrave caratteristica prevalente di crescita dellrsquoincendio riferita al

tempo t in secondi impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di 1000 kW

m Fattore relativo a una misura antincendio aggiuntiva

nFattore che tiene conto delle differenti misure antincendio di un

compartimento

occCaratteristiche prevalenti degli occupanti che si trovano in un

compartimento

q1 Fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione al tipo

di attivitagrave svolta in un compartimento antincendio

__________ 19

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

q2 Fattore di rischio incendio che considera lrsquoattivitagrave svolta in un

compartimento antincendio

resEmissivitagrave risultante fra i gas caldi di combustione e un elemento

strutturale

cfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica del

calcestruzzo in caso drsquoincendio

sfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica allo

snervamento dellrsquoacciaio da pretensione allrsquo1 di deformazione totale in caso drsquoincendio

GA Coefficiente parziale di sicurezza per le azioni permanenti per

combinazione dei carichi per azione eccezionale

Coefficiente di sicurezza

Rendimento di una pompa

Conduttivitagrave termica di un materiale W(mmiddotdegC)

0 Grado di utilizzazione dellrsquoacciaio

Densitagrave di un materiale kgm3

a Densitagrave dellrsquoaria ambiente kgm3

__________ 20

ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

Art Articolo

Artt Articoli

ASET Available Safe Escape Time (Tempo disponibile per lrsquoesodo)

B60060 Evacuatore naturale di fumo e calore resistente ad una temperatura

di 600 degC per 60 min

BFRL Building and Fire Research Laboratory

CE Marcatura di qualitagrave della Comunitagrave Europea

CEI Comitato Elettrotecnico Italiano

Circ Circolare

DCPREV Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica

DLgs Decreto legislativo

DM Decreto ministeriale

DPR Decreto del Presidente della Repubblica

E Tenuta al fumo ed ai gas caldi di combustione

EI Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed Isolamento termico

EI-Sa Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed isolamento termico

e ai fumi freddi

ENFC Evacuatore naturale di fumo e calore

EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione

FDS Fire Dynamics Simulator

GSA Gestione Sicurezza Antincendio

H2O Acqua

IRAI Impianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio

ISO International Organization for Standardization

(Organizzazione Internazionale di Standardizzazione)

ISOTR Rapporto Tecnico emanato dallrsquoOrganizzazione Internazionale di

Standardizzazione

ISOTS Specificazione Tecnica emanata dallrsquoOrganizzazione Internazionale

di Standardizzazione

Lett Circ Lettera Circolare

NIST National Institute for Standards and Technology del Dipartimento

del Commercio degli Stati Uniti drsquoAmerica

NPSH Altezza netta assoluta di carico allrsquoaspirazione

Prot Protocollo

__________ 21

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

REI Elemento strutturale o prodotto da costruzione Capacitagrave portante - Tenuta al fumo e gas caldi di combustione-Isolamento termico

RSET Required Safe Escape Time (Tempo richiesto per lrsquoesodo)

S Tenuta al fumo e passaggio dei gas a temperatura ambiente

SEa Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza

permanentemente aperta

SEd

Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza provvista di elemento di chiusura non permanente ad apertura comandata da

posizione non protetta

SENFC Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore

UE Unione Europea

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione

UNI CENTS Specificazione Tecnica emanata dal Comitato Europeo di Normazione

che viene recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

UNI EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione che viene

recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

__________ 23

IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO DELLrsquoINTERNO 03082015 01 PREMESSA Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto del Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) rappresenta uno strumento flessibile che consente di individuare le misure atte a contrastare efficacemente il rischio incendio per quelle attivitagrave che sono soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 01082011 n 151 ldquoRegolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendirdquo che sono state individuate allrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 e per le quali non sono state emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Le norme tecniche di prevenzione incendi del Codice si possono applicare sia alle attivitagrave di nuova realizzazione sia in caso di intervento su attivitagrave esistenti alla data del 18112015 di entrata in vigore Nel caso di attivitagrave esistenti il Codice avragrave unrsquoapplicazione limitata alla parte interessata dallrsquointervento o allrsquointera attivitagrave a seconda che le misure di sicurezza antincendio esistenti nella restante parte non interessata dallrsquointervento risultino a giudizio del Progettista rispettivamente compatibili o incompatibili con la ristrutturazione o con lrsquoampliamento da realizzare Le indicazioni fornite dal Codice costituiscono un utile riferimento per la progettazione realizzazione ed esercizio anche di quelle attivitagrave indicate nellrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 che perograve non raggiungono i limiti previsti per essere assoggettate ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Il legislatore ha ravvisato la necessitagrave di semplificare e razionalizzare lrsquoattuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso lrsquointroduzione di un unico testo organico e sistematico di disposizioni applicabili a molte delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi Lrsquoambito di applicazione risulta pertanto di preminente carattere orizzontale sono state individuate altresigrave delle regole puntuali riferite alle aree a rischio specifico alle aree a rischio per atmosfere esplosive e ai vani degli ascensori Lrsquoallegato tecnico del Codice egrave suddiviso in quattro sezioni

Sezione G - Generalitagrave essa contiene i principi fondamentali per la progettazione della sicurezza antincendio applicabili indistintamente alle diverse attivitagrave

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 24

Sezione S - Strategia antincendio essa individua le misure antincendio di prevenzione protezione e gestionali applicabili alle diverse attivitagrave per definire la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio

Sezione V - Regole tecniche verticali essa descrive le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attivitagrave o ad ambiti di esse le cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione ldquoStrategia antincendiordquo egrave prevista in futuro lrsquoimplementazione di tale sezione con le regole tecniche riferite ad ulteriori attivitagrave

Sezione M - Metodi essa indica le metodologie progettuali Tale ultima Sezione M del Codice riveste particolare importanza in quanto descrive specie nella prima parte il metodo per la regolare applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio che rappresenta il modello ispiratore principe delle soluzioni alternative in aggiunta a quelle conformi che possono essere ricercate dal professionista antincendio Lrsquoattuazione dei principi della Fire Safety Engineering potragrave condurre

a alla verifica degli obiettivi di mantenimento della capacitagrave portante in caso drsquoincendio mediante lrsquoutilizzo solamente di curve naturali drsquoincendio rappresentative del fenomeno incendio ldquoragionevolmente credibilerdquo che puograve generarsi in funzione delle caratteristiche del combustibile e di quelle dellrsquoedificio allrsquointerno del quale si sviluppa la combustione quindi in determinati casi non ci saragrave piugrave bisogno di impiegare la procedura che determina la classe di resistenza al fuoco

b alla selezione degli scenari drsquoincendio di progetto che consentono di valutare quantitativamente anche il raggiungimento del fondamentale obiettivo di salvaguardia della vita umana attraverso la puntuale valutazione del tempo disponibile per lrsquoesodo (ASET acronimo di Available Safe Escape Time) e del tempo richiesto per lrsquoesodo (RSET acronimo di Required Safe Escape Time) in tale importante verifica che dovragrave essere eseguita secondo le indicazioni fornite nel Capitolo M3 del Codice saragrave applicato il modello piugrave severo fra quelli previsti per i gas tossici per i gas irritanti per il calore e per lrsquooscuramento della visibilitagrave da fumo

c alla valutazione quantitativa dellrsquoeffetto che si riscontra nei valori della potenza termica rilasciata nel tempo a seguito dellrsquointervento dei sistemi automatici di controllo dellrsquoincendio (sprinkler) o di completa estinzione dellrsquoincendio ad acqua (sprinkler di tipo ESFR acronimo di Early Suppression Fast Response) o water mist o a gas inerte

Fra le varie novitagrave introdotte dal Codice vi sono anche degli aspetti di carattere procedurale che integrano il quadro normativo esistente e rappresentano una evoluzione rispetto alle disposizioni di carattere esclusivamente amministrativo contenute nel DPR 1512011 Il Codice infatti mediante lrsquoutilizzo di un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali ha previsto diverse soluzioni progettuali che possono consentire un notevole risparmio di risorse di tempo e di denaro nella trattazione e nella definizione delle misure da adottare nello specifico procedimento di prevenzione incendi in grado di soddisfare le prestazioni richieste

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 25

per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio che di seguito si indicano

1 Soluzione conforme di immediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento del livello di prestazione attribuito tale soluzione di natura prescrittiva non richiede quindi ulteriori valutazioni tecniche (ad esempio ldquoLa lunghezza del corridoio cieco non puograve superare 15 mrdquo)

2 Soluzione alternativa che egrave diversa e piugrave flessibile della soluzione conforme Il professionista antincendio deve dimostrare mediante soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazioni tecniche il raggiungimento dello specifico livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi dal Codice (ad esempio qualora la distanza di separazione sia inferiore ai valori prescritti si deve dimostrare che comunque essa non comporta un livello di irraggiamento termico maggiore di un determinato valore massimo ammissibile)

3 Soluzione in deroga che rappresenta la soluzione progettuale per la quale occorre attivare la procedura indicata nellrsquoart 7 del DPR 1512011 in tale caso bisogneragrave dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio previsti nel paragrafo G27 del Codice

Il tutto egrave riepilogato nello schema di Figura 01

Figura 01 - Schema logico dellrsquoapproccio progettuale previsto dal

Codice di prevenzione incendi

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 26

02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

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31

ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

__________

32

11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

__________

33

Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

Pagine non disponibili in anteprima

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Esempio 1

__________

44

16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

__________

45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

__________

46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

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47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Page 17: Esempi di PROGETTAZIONE ANTINCENDIO - …ltshop.legislazionetecnica.it/show_doc.asp?nomedoc=...Antonio La Malfa Salvatore La Malfa Vasco Vanzini Roberto La Malfa Esempi di PROGETTAZIONE

__________ 17

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

kct Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica cilindrica a trazione del calcestruzzo

kp

Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza caratteristica allo snervamento allrsquo1 di deformazione totale di un

acciaio da pretensione

ksh Fattore di correzione relativo allrsquoeffetto ombra per elementi strutturali

di acciaio

kyT Fattore di riduzione al variare della temperatura della resistenza

caratteristica allo snervamento di un acciaio laminato a caldo

m Fattore di partecipazione alla combustione di un combustibile

no Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo

orizzontale

nv Numero totale di occupanti che impiegano una via di esodo verticale

pi Percentuale di foratura dellrsquoi-ma piastra radiante

qf Carico drsquoincendio specifico di un compartimento antincendio MJm2

qfd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie del

pavimento di un compartimento MJm2

qtd Carico drsquoincendio specifico di progetto riferito alla superficie totale di

un compartimento antincendio MJm2

t Tempo s

t

Tempo fittizio h

ta Tempo di allarme generale s

tA Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata raggiunge il valore massimo ed inizia la

fase di incendio stazionario s

tB Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento termina la fase di incendio stazionario

s

tC Tempo dopo il quale durante un incendio in un compartimento la potenza termica rilasciata si annulla

s

tdet Tempo di rivelazione di un incendio s

tpre Tempo di attivitagrave pre-movimento delle persone s

ttra Tempo di movimento delle persone s

t Tempo impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di

1000 kW s

tmax Tempo necessario allrsquoincendio per raggiungere in un compartimento

la temperatura massima h

u Velocitagrave dellrsquoacqua nella tubazione di una rete idrica antincendio ms

__________ 18

LETTERE GRECHE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Pdistr Perdite di carico distribuite in una rete idrica antincendio Pa

PtSomma delle perdite di carico distribuite e localizzate

in una rete idrica antincendio Pa

t Intervallo di tempo s

T Variazione di temperatura degC

Fattore di configurazione

Fattore di limitazione della partecipazione alla combustione

di un materiale combustibile

2i Coefficiente parziale relativo allrsquoazione variabile dominante

per combinazione dei carichi per azione eccezionale

Ad (t)Effetto delle azioni indirette di progetto causate

dallrsquoesposizione a un incendio

LETTERE GRECHE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Costante che regola lrsquoaumento di potenza termica rilasciata da un

incendio nella fase di crescita kWs2

i Coefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

c Coefficiente di scambio di calore per convenzione W(m2middotdegC)

r Coefficiente di scambio di calore per irraggiamento W(m2middotdegC)

iCoefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

Velocitagrave caratteristica prevalente di crescita dellrsquoincendio riferita al

tempo t in secondi impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di 1000 kW

m Fattore relativo a una misura antincendio aggiuntiva

nFattore che tiene conto delle differenti misure antincendio di un

compartimento

occCaratteristiche prevalenti degli occupanti che si trovano in un

compartimento

q1 Fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione al tipo

di attivitagrave svolta in un compartimento antincendio

__________ 19

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

q2 Fattore di rischio incendio che considera lrsquoattivitagrave svolta in un

compartimento antincendio

resEmissivitagrave risultante fra i gas caldi di combustione e un elemento

strutturale

cfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica del

calcestruzzo in caso drsquoincendio

sfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica allo

snervamento dellrsquoacciaio da pretensione allrsquo1 di deformazione totale in caso drsquoincendio

GA Coefficiente parziale di sicurezza per le azioni permanenti per

combinazione dei carichi per azione eccezionale

Coefficiente di sicurezza

Rendimento di una pompa

Conduttivitagrave termica di un materiale W(mmiddotdegC)

0 Grado di utilizzazione dellrsquoacciaio

Densitagrave di un materiale kgm3

a Densitagrave dellrsquoaria ambiente kgm3

__________ 20

ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

Art Articolo

Artt Articoli

ASET Available Safe Escape Time (Tempo disponibile per lrsquoesodo)

B60060 Evacuatore naturale di fumo e calore resistente ad una temperatura

di 600 degC per 60 min

BFRL Building and Fire Research Laboratory

CE Marcatura di qualitagrave della Comunitagrave Europea

CEI Comitato Elettrotecnico Italiano

Circ Circolare

DCPREV Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica

DLgs Decreto legislativo

DM Decreto ministeriale

DPR Decreto del Presidente della Repubblica

E Tenuta al fumo ed ai gas caldi di combustione

EI Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed Isolamento termico

EI-Sa Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed isolamento termico

e ai fumi freddi

ENFC Evacuatore naturale di fumo e calore

EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione

FDS Fire Dynamics Simulator

GSA Gestione Sicurezza Antincendio

H2O Acqua

IRAI Impianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio

ISO International Organization for Standardization

(Organizzazione Internazionale di Standardizzazione)

ISOTR Rapporto Tecnico emanato dallrsquoOrganizzazione Internazionale di

Standardizzazione

ISOTS Specificazione Tecnica emanata dallrsquoOrganizzazione Internazionale

di Standardizzazione

Lett Circ Lettera Circolare

NIST National Institute for Standards and Technology del Dipartimento

del Commercio degli Stati Uniti drsquoAmerica

NPSH Altezza netta assoluta di carico allrsquoaspirazione

Prot Protocollo

__________ 21

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

REI Elemento strutturale o prodotto da costruzione Capacitagrave portante - Tenuta al fumo e gas caldi di combustione-Isolamento termico

RSET Required Safe Escape Time (Tempo richiesto per lrsquoesodo)

S Tenuta al fumo e passaggio dei gas a temperatura ambiente

SEa Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza

permanentemente aperta

SEd

Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza provvista di elemento di chiusura non permanente ad apertura comandata da

posizione non protetta

SENFC Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore

UE Unione Europea

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione

UNI CENTS Specificazione Tecnica emanata dal Comitato Europeo di Normazione

che viene recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

UNI EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione che viene

recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

__________ 23

IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO DELLrsquoINTERNO 03082015 01 PREMESSA Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto del Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) rappresenta uno strumento flessibile che consente di individuare le misure atte a contrastare efficacemente il rischio incendio per quelle attivitagrave che sono soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 01082011 n 151 ldquoRegolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendirdquo che sono state individuate allrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 e per le quali non sono state emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Le norme tecniche di prevenzione incendi del Codice si possono applicare sia alle attivitagrave di nuova realizzazione sia in caso di intervento su attivitagrave esistenti alla data del 18112015 di entrata in vigore Nel caso di attivitagrave esistenti il Codice avragrave unrsquoapplicazione limitata alla parte interessata dallrsquointervento o allrsquointera attivitagrave a seconda che le misure di sicurezza antincendio esistenti nella restante parte non interessata dallrsquointervento risultino a giudizio del Progettista rispettivamente compatibili o incompatibili con la ristrutturazione o con lrsquoampliamento da realizzare Le indicazioni fornite dal Codice costituiscono un utile riferimento per la progettazione realizzazione ed esercizio anche di quelle attivitagrave indicate nellrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 che perograve non raggiungono i limiti previsti per essere assoggettate ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Il legislatore ha ravvisato la necessitagrave di semplificare e razionalizzare lrsquoattuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso lrsquointroduzione di un unico testo organico e sistematico di disposizioni applicabili a molte delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi Lrsquoambito di applicazione risulta pertanto di preminente carattere orizzontale sono state individuate altresigrave delle regole puntuali riferite alle aree a rischio specifico alle aree a rischio per atmosfere esplosive e ai vani degli ascensori Lrsquoallegato tecnico del Codice egrave suddiviso in quattro sezioni

Sezione G - Generalitagrave essa contiene i principi fondamentali per la progettazione della sicurezza antincendio applicabili indistintamente alle diverse attivitagrave

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 24

Sezione S - Strategia antincendio essa individua le misure antincendio di prevenzione protezione e gestionali applicabili alle diverse attivitagrave per definire la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio

Sezione V - Regole tecniche verticali essa descrive le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attivitagrave o ad ambiti di esse le cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione ldquoStrategia antincendiordquo egrave prevista in futuro lrsquoimplementazione di tale sezione con le regole tecniche riferite ad ulteriori attivitagrave

Sezione M - Metodi essa indica le metodologie progettuali Tale ultima Sezione M del Codice riveste particolare importanza in quanto descrive specie nella prima parte il metodo per la regolare applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio che rappresenta il modello ispiratore principe delle soluzioni alternative in aggiunta a quelle conformi che possono essere ricercate dal professionista antincendio Lrsquoattuazione dei principi della Fire Safety Engineering potragrave condurre

a alla verifica degli obiettivi di mantenimento della capacitagrave portante in caso drsquoincendio mediante lrsquoutilizzo solamente di curve naturali drsquoincendio rappresentative del fenomeno incendio ldquoragionevolmente credibilerdquo che puograve generarsi in funzione delle caratteristiche del combustibile e di quelle dellrsquoedificio allrsquointerno del quale si sviluppa la combustione quindi in determinati casi non ci saragrave piugrave bisogno di impiegare la procedura che determina la classe di resistenza al fuoco

b alla selezione degli scenari drsquoincendio di progetto che consentono di valutare quantitativamente anche il raggiungimento del fondamentale obiettivo di salvaguardia della vita umana attraverso la puntuale valutazione del tempo disponibile per lrsquoesodo (ASET acronimo di Available Safe Escape Time) e del tempo richiesto per lrsquoesodo (RSET acronimo di Required Safe Escape Time) in tale importante verifica che dovragrave essere eseguita secondo le indicazioni fornite nel Capitolo M3 del Codice saragrave applicato il modello piugrave severo fra quelli previsti per i gas tossici per i gas irritanti per il calore e per lrsquooscuramento della visibilitagrave da fumo

c alla valutazione quantitativa dellrsquoeffetto che si riscontra nei valori della potenza termica rilasciata nel tempo a seguito dellrsquointervento dei sistemi automatici di controllo dellrsquoincendio (sprinkler) o di completa estinzione dellrsquoincendio ad acqua (sprinkler di tipo ESFR acronimo di Early Suppression Fast Response) o water mist o a gas inerte

Fra le varie novitagrave introdotte dal Codice vi sono anche degli aspetti di carattere procedurale che integrano il quadro normativo esistente e rappresentano una evoluzione rispetto alle disposizioni di carattere esclusivamente amministrativo contenute nel DPR 1512011 Il Codice infatti mediante lrsquoutilizzo di un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali ha previsto diverse soluzioni progettuali che possono consentire un notevole risparmio di risorse di tempo e di denaro nella trattazione e nella definizione delle misure da adottare nello specifico procedimento di prevenzione incendi in grado di soddisfare le prestazioni richieste

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 25

per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio che di seguito si indicano

1 Soluzione conforme di immediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento del livello di prestazione attribuito tale soluzione di natura prescrittiva non richiede quindi ulteriori valutazioni tecniche (ad esempio ldquoLa lunghezza del corridoio cieco non puograve superare 15 mrdquo)

2 Soluzione alternativa che egrave diversa e piugrave flessibile della soluzione conforme Il professionista antincendio deve dimostrare mediante soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazioni tecniche il raggiungimento dello specifico livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi dal Codice (ad esempio qualora la distanza di separazione sia inferiore ai valori prescritti si deve dimostrare che comunque essa non comporta un livello di irraggiamento termico maggiore di un determinato valore massimo ammissibile)

3 Soluzione in deroga che rappresenta la soluzione progettuale per la quale occorre attivare la procedura indicata nellrsquoart 7 del DPR 1512011 in tale caso bisogneragrave dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio previsti nel paragrafo G27 del Codice

Il tutto egrave riepilogato nello schema di Figura 01

Figura 01 - Schema logico dellrsquoapproccio progettuale previsto dal

Codice di prevenzione incendi

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 26

02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

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31

ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

__________

32

11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

__________

33

Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

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Esempio 1

__________

44

16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

__________

45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

__________

46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

__________

47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

__________

200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

__________

281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

__________

282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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__________ 18

LETTERE GRECHE MAIUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Pdistr Perdite di carico distribuite in una rete idrica antincendio Pa

PtSomma delle perdite di carico distribuite e localizzate

in una rete idrica antincendio Pa

t Intervallo di tempo s

T Variazione di temperatura degC

Fattore di configurazione

Fattore di limitazione della partecipazione alla combustione

di un materiale combustibile

2i Coefficiente parziale relativo allrsquoazione variabile dominante

per combinazione dei carichi per azione eccezionale

Ad (t)Effetto delle azioni indirette di progetto causate

dallrsquoesposizione a un incendio

LETTERE GRECHE MINUSCOLE

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

Costante che regola lrsquoaumento di potenza termica rilasciata da un

incendio nella fase di crescita kWs2

i Coefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

c Coefficiente di scambio di calore per convenzione W(m2middotdegC)

r Coefficiente di scambio di calore per irraggiamento W(m2middotdegC)

iCoefficiente dipendente dal carico drsquoincendio specifico e dalla

dimensione di una piastra radiante

Velocitagrave caratteristica prevalente di crescita dellrsquoincendio riferita al

tempo t in secondi impiegato dalla potenza termica per raggiungere il valore di 1000 kW

m Fattore relativo a una misura antincendio aggiuntiva

nFattore che tiene conto delle differenti misure antincendio di un

compartimento

occCaratteristiche prevalenti degli occupanti che si trovano in un

compartimento

q1 Fattore che tiene conto del rischio di incendio in relazione al tipo

di attivitagrave svolta in un compartimento antincendio

__________ 19

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

q2 Fattore di rischio incendio che considera lrsquoattivitagrave svolta in un

compartimento antincendio

resEmissivitagrave risultante fra i gas caldi di combustione e un elemento

strutturale

cfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica del

calcestruzzo in caso drsquoincendio

sfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica allo

snervamento dellrsquoacciaio da pretensione allrsquo1 di deformazione totale in caso drsquoincendio

GA Coefficiente parziale di sicurezza per le azioni permanenti per

combinazione dei carichi per azione eccezionale

Coefficiente di sicurezza

Rendimento di una pompa

Conduttivitagrave termica di un materiale W(mmiddotdegC)

0 Grado di utilizzazione dellrsquoacciaio

Densitagrave di un materiale kgm3

a Densitagrave dellrsquoaria ambiente kgm3

__________ 20

ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

Art Articolo

Artt Articoli

ASET Available Safe Escape Time (Tempo disponibile per lrsquoesodo)

B60060 Evacuatore naturale di fumo e calore resistente ad una temperatura

di 600 degC per 60 min

BFRL Building and Fire Research Laboratory

CE Marcatura di qualitagrave della Comunitagrave Europea

CEI Comitato Elettrotecnico Italiano

Circ Circolare

DCPREV Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica

DLgs Decreto legislativo

DM Decreto ministeriale

DPR Decreto del Presidente della Repubblica

E Tenuta al fumo ed ai gas caldi di combustione

EI Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed Isolamento termico

EI-Sa Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed isolamento termico

e ai fumi freddi

ENFC Evacuatore naturale di fumo e calore

EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione

FDS Fire Dynamics Simulator

GSA Gestione Sicurezza Antincendio

H2O Acqua

IRAI Impianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio

ISO International Organization for Standardization

(Organizzazione Internazionale di Standardizzazione)

ISOTR Rapporto Tecnico emanato dallrsquoOrganizzazione Internazionale di

Standardizzazione

ISOTS Specificazione Tecnica emanata dallrsquoOrganizzazione Internazionale

di Standardizzazione

Lett Circ Lettera Circolare

NIST National Institute for Standards and Technology del Dipartimento

del Commercio degli Stati Uniti drsquoAmerica

NPSH Altezza netta assoluta di carico allrsquoaspirazione

Prot Protocollo

__________ 21

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

REI Elemento strutturale o prodotto da costruzione Capacitagrave portante - Tenuta al fumo e gas caldi di combustione-Isolamento termico

RSET Required Safe Escape Time (Tempo richiesto per lrsquoesodo)

S Tenuta al fumo e passaggio dei gas a temperatura ambiente

SEa Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza

permanentemente aperta

SEd

Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza provvista di elemento di chiusura non permanente ad apertura comandata da

posizione non protetta

SENFC Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore

UE Unione Europea

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione

UNI CENTS Specificazione Tecnica emanata dal Comitato Europeo di Normazione

che viene recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

UNI EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione che viene

recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

__________ 23

IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO DELLrsquoINTERNO 03082015 01 PREMESSA Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto del Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) rappresenta uno strumento flessibile che consente di individuare le misure atte a contrastare efficacemente il rischio incendio per quelle attivitagrave che sono soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 01082011 n 151 ldquoRegolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendirdquo che sono state individuate allrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 e per le quali non sono state emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Le norme tecniche di prevenzione incendi del Codice si possono applicare sia alle attivitagrave di nuova realizzazione sia in caso di intervento su attivitagrave esistenti alla data del 18112015 di entrata in vigore Nel caso di attivitagrave esistenti il Codice avragrave unrsquoapplicazione limitata alla parte interessata dallrsquointervento o allrsquointera attivitagrave a seconda che le misure di sicurezza antincendio esistenti nella restante parte non interessata dallrsquointervento risultino a giudizio del Progettista rispettivamente compatibili o incompatibili con la ristrutturazione o con lrsquoampliamento da realizzare Le indicazioni fornite dal Codice costituiscono un utile riferimento per la progettazione realizzazione ed esercizio anche di quelle attivitagrave indicate nellrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 che perograve non raggiungono i limiti previsti per essere assoggettate ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Il legislatore ha ravvisato la necessitagrave di semplificare e razionalizzare lrsquoattuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso lrsquointroduzione di un unico testo organico e sistematico di disposizioni applicabili a molte delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi Lrsquoambito di applicazione risulta pertanto di preminente carattere orizzontale sono state individuate altresigrave delle regole puntuali riferite alle aree a rischio specifico alle aree a rischio per atmosfere esplosive e ai vani degli ascensori Lrsquoallegato tecnico del Codice egrave suddiviso in quattro sezioni

Sezione G - Generalitagrave essa contiene i principi fondamentali per la progettazione della sicurezza antincendio applicabili indistintamente alle diverse attivitagrave

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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Sezione S - Strategia antincendio essa individua le misure antincendio di prevenzione protezione e gestionali applicabili alle diverse attivitagrave per definire la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio

Sezione V - Regole tecniche verticali essa descrive le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attivitagrave o ad ambiti di esse le cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione ldquoStrategia antincendiordquo egrave prevista in futuro lrsquoimplementazione di tale sezione con le regole tecniche riferite ad ulteriori attivitagrave

Sezione M - Metodi essa indica le metodologie progettuali Tale ultima Sezione M del Codice riveste particolare importanza in quanto descrive specie nella prima parte il metodo per la regolare applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio che rappresenta il modello ispiratore principe delle soluzioni alternative in aggiunta a quelle conformi che possono essere ricercate dal professionista antincendio Lrsquoattuazione dei principi della Fire Safety Engineering potragrave condurre

a alla verifica degli obiettivi di mantenimento della capacitagrave portante in caso drsquoincendio mediante lrsquoutilizzo solamente di curve naturali drsquoincendio rappresentative del fenomeno incendio ldquoragionevolmente credibilerdquo che puograve generarsi in funzione delle caratteristiche del combustibile e di quelle dellrsquoedificio allrsquointerno del quale si sviluppa la combustione quindi in determinati casi non ci saragrave piugrave bisogno di impiegare la procedura che determina la classe di resistenza al fuoco

b alla selezione degli scenari drsquoincendio di progetto che consentono di valutare quantitativamente anche il raggiungimento del fondamentale obiettivo di salvaguardia della vita umana attraverso la puntuale valutazione del tempo disponibile per lrsquoesodo (ASET acronimo di Available Safe Escape Time) e del tempo richiesto per lrsquoesodo (RSET acronimo di Required Safe Escape Time) in tale importante verifica che dovragrave essere eseguita secondo le indicazioni fornite nel Capitolo M3 del Codice saragrave applicato il modello piugrave severo fra quelli previsti per i gas tossici per i gas irritanti per il calore e per lrsquooscuramento della visibilitagrave da fumo

c alla valutazione quantitativa dellrsquoeffetto che si riscontra nei valori della potenza termica rilasciata nel tempo a seguito dellrsquointervento dei sistemi automatici di controllo dellrsquoincendio (sprinkler) o di completa estinzione dellrsquoincendio ad acqua (sprinkler di tipo ESFR acronimo di Early Suppression Fast Response) o water mist o a gas inerte

Fra le varie novitagrave introdotte dal Codice vi sono anche degli aspetti di carattere procedurale che integrano il quadro normativo esistente e rappresentano una evoluzione rispetto alle disposizioni di carattere esclusivamente amministrativo contenute nel DPR 1512011 Il Codice infatti mediante lrsquoutilizzo di un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali ha previsto diverse soluzioni progettuali che possono consentire un notevole risparmio di risorse di tempo e di denaro nella trattazione e nella definizione delle misure da adottare nello specifico procedimento di prevenzione incendi in grado di soddisfare le prestazioni richieste

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio che di seguito si indicano

1 Soluzione conforme di immediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento del livello di prestazione attribuito tale soluzione di natura prescrittiva non richiede quindi ulteriori valutazioni tecniche (ad esempio ldquoLa lunghezza del corridoio cieco non puograve superare 15 mrdquo)

2 Soluzione alternativa che egrave diversa e piugrave flessibile della soluzione conforme Il professionista antincendio deve dimostrare mediante soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazioni tecniche il raggiungimento dello specifico livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi dal Codice (ad esempio qualora la distanza di separazione sia inferiore ai valori prescritti si deve dimostrare che comunque essa non comporta un livello di irraggiamento termico maggiore di un determinato valore massimo ammissibile)

3 Soluzione in deroga che rappresenta la soluzione progettuale per la quale occorre attivare la procedura indicata nellrsquoart 7 del DPR 1512011 in tale caso bisogneragrave dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio previsti nel paragrafo G27 del Codice

Il tutto egrave riepilogato nello schema di Figura 01

Figura 01 - Schema logico dellrsquoapproccio progettuale previsto dal

Codice di prevenzione incendi

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

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31

ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

__________

32

11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

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33

Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

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Esempio 1

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44

16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

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45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

__________

46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

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47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

__________

100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

__________

108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Page 19: Esempi di PROGETTAZIONE ANTINCENDIO - …ltshop.legislazionetecnica.it/show_doc.asp?nomedoc=...Antonio La Malfa Salvatore La Malfa Vasco Vanzini Roberto La Malfa Esempi di PROGETTAZIONE

__________ 19

SIMBOLO DESCRIZIONE UNITAgrave DI MISURA

q2 Fattore di rischio incendio che considera lrsquoattivitagrave svolta in un

compartimento antincendio

resEmissivitagrave risultante fra i gas caldi di combustione e un elemento

strutturale

cfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica del

calcestruzzo in caso drsquoincendio

sfiFattore parziale di sicurezza della resistenza caratteristica allo

snervamento dellrsquoacciaio da pretensione allrsquo1 di deformazione totale in caso drsquoincendio

GA Coefficiente parziale di sicurezza per le azioni permanenti per

combinazione dei carichi per azione eccezionale

Coefficiente di sicurezza

Rendimento di una pompa

Conduttivitagrave termica di un materiale W(mmiddotdegC)

0 Grado di utilizzazione dellrsquoacciaio

Densitagrave di un materiale kgm3

a Densitagrave dellrsquoaria ambiente kgm3

__________ 20

ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

Art Articolo

Artt Articoli

ASET Available Safe Escape Time (Tempo disponibile per lrsquoesodo)

B60060 Evacuatore naturale di fumo e calore resistente ad una temperatura

di 600 degC per 60 min

BFRL Building and Fire Research Laboratory

CE Marcatura di qualitagrave della Comunitagrave Europea

CEI Comitato Elettrotecnico Italiano

Circ Circolare

DCPREV Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica

DLgs Decreto legislativo

DM Decreto ministeriale

DPR Decreto del Presidente della Repubblica

E Tenuta al fumo ed ai gas caldi di combustione

EI Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed Isolamento termico

EI-Sa Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed isolamento termico

e ai fumi freddi

ENFC Evacuatore naturale di fumo e calore

EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione

FDS Fire Dynamics Simulator

GSA Gestione Sicurezza Antincendio

H2O Acqua

IRAI Impianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio

ISO International Organization for Standardization

(Organizzazione Internazionale di Standardizzazione)

ISOTR Rapporto Tecnico emanato dallrsquoOrganizzazione Internazionale di

Standardizzazione

ISOTS Specificazione Tecnica emanata dallrsquoOrganizzazione Internazionale

di Standardizzazione

Lett Circ Lettera Circolare

NIST National Institute for Standards and Technology del Dipartimento

del Commercio degli Stati Uniti drsquoAmerica

NPSH Altezza netta assoluta di carico allrsquoaspirazione

Prot Protocollo

__________ 21

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

REI Elemento strutturale o prodotto da costruzione Capacitagrave portante - Tenuta al fumo e gas caldi di combustione-Isolamento termico

RSET Required Safe Escape Time (Tempo richiesto per lrsquoesodo)

S Tenuta al fumo e passaggio dei gas a temperatura ambiente

SEa Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza

permanentemente aperta

SEd

Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza provvista di elemento di chiusura non permanente ad apertura comandata da

posizione non protetta

SENFC Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore

UE Unione Europea

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione

UNI CENTS Specificazione Tecnica emanata dal Comitato Europeo di Normazione

che viene recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

UNI EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione che viene

recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

__________ 23

IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO DELLrsquoINTERNO 03082015 01 PREMESSA Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto del Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) rappresenta uno strumento flessibile che consente di individuare le misure atte a contrastare efficacemente il rischio incendio per quelle attivitagrave che sono soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 01082011 n 151 ldquoRegolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendirdquo che sono state individuate allrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 e per le quali non sono state emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Le norme tecniche di prevenzione incendi del Codice si possono applicare sia alle attivitagrave di nuova realizzazione sia in caso di intervento su attivitagrave esistenti alla data del 18112015 di entrata in vigore Nel caso di attivitagrave esistenti il Codice avragrave unrsquoapplicazione limitata alla parte interessata dallrsquointervento o allrsquointera attivitagrave a seconda che le misure di sicurezza antincendio esistenti nella restante parte non interessata dallrsquointervento risultino a giudizio del Progettista rispettivamente compatibili o incompatibili con la ristrutturazione o con lrsquoampliamento da realizzare Le indicazioni fornite dal Codice costituiscono un utile riferimento per la progettazione realizzazione ed esercizio anche di quelle attivitagrave indicate nellrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 che perograve non raggiungono i limiti previsti per essere assoggettate ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Il legislatore ha ravvisato la necessitagrave di semplificare e razionalizzare lrsquoattuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso lrsquointroduzione di un unico testo organico e sistematico di disposizioni applicabili a molte delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi Lrsquoambito di applicazione risulta pertanto di preminente carattere orizzontale sono state individuate altresigrave delle regole puntuali riferite alle aree a rischio specifico alle aree a rischio per atmosfere esplosive e ai vani degli ascensori Lrsquoallegato tecnico del Codice egrave suddiviso in quattro sezioni

Sezione G - Generalitagrave essa contiene i principi fondamentali per la progettazione della sicurezza antincendio applicabili indistintamente alle diverse attivitagrave

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 24

Sezione S - Strategia antincendio essa individua le misure antincendio di prevenzione protezione e gestionali applicabili alle diverse attivitagrave per definire la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio

Sezione V - Regole tecniche verticali essa descrive le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attivitagrave o ad ambiti di esse le cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione ldquoStrategia antincendiordquo egrave prevista in futuro lrsquoimplementazione di tale sezione con le regole tecniche riferite ad ulteriori attivitagrave

Sezione M - Metodi essa indica le metodologie progettuali Tale ultima Sezione M del Codice riveste particolare importanza in quanto descrive specie nella prima parte il metodo per la regolare applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio che rappresenta il modello ispiratore principe delle soluzioni alternative in aggiunta a quelle conformi che possono essere ricercate dal professionista antincendio Lrsquoattuazione dei principi della Fire Safety Engineering potragrave condurre

a alla verifica degli obiettivi di mantenimento della capacitagrave portante in caso drsquoincendio mediante lrsquoutilizzo solamente di curve naturali drsquoincendio rappresentative del fenomeno incendio ldquoragionevolmente credibilerdquo che puograve generarsi in funzione delle caratteristiche del combustibile e di quelle dellrsquoedificio allrsquointerno del quale si sviluppa la combustione quindi in determinati casi non ci saragrave piugrave bisogno di impiegare la procedura che determina la classe di resistenza al fuoco

b alla selezione degli scenari drsquoincendio di progetto che consentono di valutare quantitativamente anche il raggiungimento del fondamentale obiettivo di salvaguardia della vita umana attraverso la puntuale valutazione del tempo disponibile per lrsquoesodo (ASET acronimo di Available Safe Escape Time) e del tempo richiesto per lrsquoesodo (RSET acronimo di Required Safe Escape Time) in tale importante verifica che dovragrave essere eseguita secondo le indicazioni fornite nel Capitolo M3 del Codice saragrave applicato il modello piugrave severo fra quelli previsti per i gas tossici per i gas irritanti per il calore e per lrsquooscuramento della visibilitagrave da fumo

c alla valutazione quantitativa dellrsquoeffetto che si riscontra nei valori della potenza termica rilasciata nel tempo a seguito dellrsquointervento dei sistemi automatici di controllo dellrsquoincendio (sprinkler) o di completa estinzione dellrsquoincendio ad acqua (sprinkler di tipo ESFR acronimo di Early Suppression Fast Response) o water mist o a gas inerte

Fra le varie novitagrave introdotte dal Codice vi sono anche degli aspetti di carattere procedurale che integrano il quadro normativo esistente e rappresentano una evoluzione rispetto alle disposizioni di carattere esclusivamente amministrativo contenute nel DPR 1512011 Il Codice infatti mediante lrsquoutilizzo di un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali ha previsto diverse soluzioni progettuali che possono consentire un notevole risparmio di risorse di tempo e di denaro nella trattazione e nella definizione delle misure da adottare nello specifico procedimento di prevenzione incendi in grado di soddisfare le prestazioni richieste

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 25

per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio che di seguito si indicano

1 Soluzione conforme di immediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento del livello di prestazione attribuito tale soluzione di natura prescrittiva non richiede quindi ulteriori valutazioni tecniche (ad esempio ldquoLa lunghezza del corridoio cieco non puograve superare 15 mrdquo)

2 Soluzione alternativa che egrave diversa e piugrave flessibile della soluzione conforme Il professionista antincendio deve dimostrare mediante soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazioni tecniche il raggiungimento dello specifico livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi dal Codice (ad esempio qualora la distanza di separazione sia inferiore ai valori prescritti si deve dimostrare che comunque essa non comporta un livello di irraggiamento termico maggiore di un determinato valore massimo ammissibile)

3 Soluzione in deroga che rappresenta la soluzione progettuale per la quale occorre attivare la procedura indicata nellrsquoart 7 del DPR 1512011 in tale caso bisogneragrave dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio previsti nel paragrafo G27 del Codice

Il tutto egrave riepilogato nello schema di Figura 01

Figura 01 - Schema logico dellrsquoapproccio progettuale previsto dal

Codice di prevenzione incendi

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

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ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

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11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

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Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

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Esempio 1

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16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

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45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

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46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

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47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

__________

282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

Art Articolo

Artt Articoli

ASET Available Safe Escape Time (Tempo disponibile per lrsquoesodo)

B60060 Evacuatore naturale di fumo e calore resistente ad una temperatura

di 600 degC per 60 min

BFRL Building and Fire Research Laboratory

CE Marcatura di qualitagrave della Comunitagrave Europea

CEI Comitato Elettrotecnico Italiano

Circ Circolare

DCPREV Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica

DLgs Decreto legislativo

DM Decreto ministeriale

DPR Decreto del Presidente della Repubblica

E Tenuta al fumo ed ai gas caldi di combustione

EI Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed Isolamento termico

EI-Sa Tenuta al fumo e gas caldi di combustione ed isolamento termico

e ai fumi freddi

ENFC Evacuatore naturale di fumo e calore

EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione

FDS Fire Dynamics Simulator

GSA Gestione Sicurezza Antincendio

H2O Acqua

IRAI Impianto di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio

ISO International Organization for Standardization

(Organizzazione Internazionale di Standardizzazione)

ISOTR Rapporto Tecnico emanato dallrsquoOrganizzazione Internazionale di

Standardizzazione

ISOTS Specificazione Tecnica emanata dallrsquoOrganizzazione Internazionale

di Standardizzazione

Lett Circ Lettera Circolare

NIST National Institute for Standards and Technology del Dipartimento

del Commercio degli Stati Uniti drsquoAmerica

NPSH Altezza netta assoluta di carico allrsquoaspirazione

Prot Protocollo

__________ 21

ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

REI Elemento strutturale o prodotto da costruzione Capacitagrave portante - Tenuta al fumo e gas caldi di combustione-Isolamento termico

RSET Required Safe Escape Time (Tempo richiesto per lrsquoesodo)

S Tenuta al fumo e passaggio dei gas a temperatura ambiente

SEa Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza

permanentemente aperta

SEd

Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza provvista di elemento di chiusura non permanente ad apertura comandata da

posizione non protetta

SENFC Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore

UE Unione Europea

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione

UNI CENTS Specificazione Tecnica emanata dal Comitato Europeo di Normazione

che viene recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

UNI EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione che viene

recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

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IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO DELLrsquoINTERNO 03082015 01 PREMESSA Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto del Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) rappresenta uno strumento flessibile che consente di individuare le misure atte a contrastare efficacemente il rischio incendio per quelle attivitagrave che sono soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 01082011 n 151 ldquoRegolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendirdquo che sono state individuate allrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 e per le quali non sono state emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Le norme tecniche di prevenzione incendi del Codice si possono applicare sia alle attivitagrave di nuova realizzazione sia in caso di intervento su attivitagrave esistenti alla data del 18112015 di entrata in vigore Nel caso di attivitagrave esistenti il Codice avragrave unrsquoapplicazione limitata alla parte interessata dallrsquointervento o allrsquointera attivitagrave a seconda che le misure di sicurezza antincendio esistenti nella restante parte non interessata dallrsquointervento risultino a giudizio del Progettista rispettivamente compatibili o incompatibili con la ristrutturazione o con lrsquoampliamento da realizzare Le indicazioni fornite dal Codice costituiscono un utile riferimento per la progettazione realizzazione ed esercizio anche di quelle attivitagrave indicate nellrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 che perograve non raggiungono i limiti previsti per essere assoggettate ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Il legislatore ha ravvisato la necessitagrave di semplificare e razionalizzare lrsquoattuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso lrsquointroduzione di un unico testo organico e sistematico di disposizioni applicabili a molte delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi Lrsquoambito di applicazione risulta pertanto di preminente carattere orizzontale sono state individuate altresigrave delle regole puntuali riferite alle aree a rischio specifico alle aree a rischio per atmosfere esplosive e ai vani degli ascensori Lrsquoallegato tecnico del Codice egrave suddiviso in quattro sezioni

Sezione G - Generalitagrave essa contiene i principi fondamentali per la progettazione della sicurezza antincendio applicabili indistintamente alle diverse attivitagrave

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 24

Sezione S - Strategia antincendio essa individua le misure antincendio di prevenzione protezione e gestionali applicabili alle diverse attivitagrave per definire la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio

Sezione V - Regole tecniche verticali essa descrive le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attivitagrave o ad ambiti di esse le cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione ldquoStrategia antincendiordquo egrave prevista in futuro lrsquoimplementazione di tale sezione con le regole tecniche riferite ad ulteriori attivitagrave

Sezione M - Metodi essa indica le metodologie progettuali Tale ultima Sezione M del Codice riveste particolare importanza in quanto descrive specie nella prima parte il metodo per la regolare applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio che rappresenta il modello ispiratore principe delle soluzioni alternative in aggiunta a quelle conformi che possono essere ricercate dal professionista antincendio Lrsquoattuazione dei principi della Fire Safety Engineering potragrave condurre

a alla verifica degli obiettivi di mantenimento della capacitagrave portante in caso drsquoincendio mediante lrsquoutilizzo solamente di curve naturali drsquoincendio rappresentative del fenomeno incendio ldquoragionevolmente credibilerdquo che puograve generarsi in funzione delle caratteristiche del combustibile e di quelle dellrsquoedificio allrsquointerno del quale si sviluppa la combustione quindi in determinati casi non ci saragrave piugrave bisogno di impiegare la procedura che determina la classe di resistenza al fuoco

b alla selezione degli scenari drsquoincendio di progetto che consentono di valutare quantitativamente anche il raggiungimento del fondamentale obiettivo di salvaguardia della vita umana attraverso la puntuale valutazione del tempo disponibile per lrsquoesodo (ASET acronimo di Available Safe Escape Time) e del tempo richiesto per lrsquoesodo (RSET acronimo di Required Safe Escape Time) in tale importante verifica che dovragrave essere eseguita secondo le indicazioni fornite nel Capitolo M3 del Codice saragrave applicato il modello piugrave severo fra quelli previsti per i gas tossici per i gas irritanti per il calore e per lrsquooscuramento della visibilitagrave da fumo

c alla valutazione quantitativa dellrsquoeffetto che si riscontra nei valori della potenza termica rilasciata nel tempo a seguito dellrsquointervento dei sistemi automatici di controllo dellrsquoincendio (sprinkler) o di completa estinzione dellrsquoincendio ad acqua (sprinkler di tipo ESFR acronimo di Early Suppression Fast Response) o water mist o a gas inerte

Fra le varie novitagrave introdotte dal Codice vi sono anche degli aspetti di carattere procedurale che integrano il quadro normativo esistente e rappresentano una evoluzione rispetto alle disposizioni di carattere esclusivamente amministrativo contenute nel DPR 1512011 Il Codice infatti mediante lrsquoutilizzo di un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali ha previsto diverse soluzioni progettuali che possono consentire un notevole risparmio di risorse di tempo e di denaro nella trattazione e nella definizione delle misure da adottare nello specifico procedimento di prevenzione incendi in grado di soddisfare le prestazioni richieste

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio che di seguito si indicano

1 Soluzione conforme di immediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento del livello di prestazione attribuito tale soluzione di natura prescrittiva non richiede quindi ulteriori valutazioni tecniche (ad esempio ldquoLa lunghezza del corridoio cieco non puograve superare 15 mrdquo)

2 Soluzione alternativa che egrave diversa e piugrave flessibile della soluzione conforme Il professionista antincendio deve dimostrare mediante soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazioni tecniche il raggiungimento dello specifico livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi dal Codice (ad esempio qualora la distanza di separazione sia inferiore ai valori prescritti si deve dimostrare che comunque essa non comporta un livello di irraggiamento termico maggiore di un determinato valore massimo ammissibile)

3 Soluzione in deroga che rappresenta la soluzione progettuale per la quale occorre attivare la procedura indicata nellrsquoart 7 del DPR 1512011 in tale caso bisogneragrave dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio previsti nel paragrafo G27 del Codice

Il tutto egrave riepilogato nello schema di Figura 01

Figura 01 - Schema logico dellrsquoapproccio progettuale previsto dal

Codice di prevenzione incendi

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

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ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

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32

11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

__________

33

Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

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Esempio 1

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44

16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

__________

45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

__________

46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

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47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

__________

100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Page 21: Esempi di PROGETTAZIONE ANTINCENDIO - …ltshop.legislazionetecnica.it/show_doc.asp?nomedoc=...Antonio La Malfa Salvatore La Malfa Vasco Vanzini Roberto La Malfa Esempi di PROGETTAZIONE

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ABBREVIAZIONE DENOMINAZIONE

REI Elemento strutturale o prodotto da costruzione Capacitagrave portante - Tenuta al fumo e gas caldi di combustione-Isolamento termico

RSET Required Safe Escape Time (Tempo richiesto per lrsquoesodo)

S Tenuta al fumo e passaggio dei gas a temperatura ambiente

SEa Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza

permanentemente aperta

SEd

Apertura di smaltimento del fumo e calore drsquoemergenza provvista di elemento di chiusura non permanente ad apertura comandata da

posizione non protetta

SENFC Sistema di Evacuazione Naturale di Fumo e Calore

UE Unione Europea

UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione

UNI CENTS Specificazione Tecnica emanata dal Comitato Europeo di Normazione

che viene recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

UNI EN Norma emanata dal Comitato Europeo di Normazione che viene

recepita dallrsquoEnte Nazionale Italiano di Unificazione

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IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO DELLrsquoINTERNO 03082015 01 PREMESSA Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto del Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) rappresenta uno strumento flessibile che consente di individuare le misure atte a contrastare efficacemente il rischio incendio per quelle attivitagrave che sono soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 01082011 n 151 ldquoRegolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendirdquo che sono state individuate allrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 e per le quali non sono state emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Le norme tecniche di prevenzione incendi del Codice si possono applicare sia alle attivitagrave di nuova realizzazione sia in caso di intervento su attivitagrave esistenti alla data del 18112015 di entrata in vigore Nel caso di attivitagrave esistenti il Codice avragrave unrsquoapplicazione limitata alla parte interessata dallrsquointervento o allrsquointera attivitagrave a seconda che le misure di sicurezza antincendio esistenti nella restante parte non interessata dallrsquointervento risultino a giudizio del Progettista rispettivamente compatibili o incompatibili con la ristrutturazione o con lrsquoampliamento da realizzare Le indicazioni fornite dal Codice costituiscono un utile riferimento per la progettazione realizzazione ed esercizio anche di quelle attivitagrave indicate nellrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 che perograve non raggiungono i limiti previsti per essere assoggettate ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Il legislatore ha ravvisato la necessitagrave di semplificare e razionalizzare lrsquoattuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso lrsquointroduzione di un unico testo organico e sistematico di disposizioni applicabili a molte delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi Lrsquoambito di applicazione risulta pertanto di preminente carattere orizzontale sono state individuate altresigrave delle regole puntuali riferite alle aree a rischio specifico alle aree a rischio per atmosfere esplosive e ai vani degli ascensori Lrsquoallegato tecnico del Codice egrave suddiviso in quattro sezioni

Sezione G - Generalitagrave essa contiene i principi fondamentali per la progettazione della sicurezza antincendio applicabili indistintamente alle diverse attivitagrave

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

__________ 24

Sezione S - Strategia antincendio essa individua le misure antincendio di prevenzione protezione e gestionali applicabili alle diverse attivitagrave per definire la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio

Sezione V - Regole tecniche verticali essa descrive le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attivitagrave o ad ambiti di esse le cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione ldquoStrategia antincendiordquo egrave prevista in futuro lrsquoimplementazione di tale sezione con le regole tecniche riferite ad ulteriori attivitagrave

Sezione M - Metodi essa indica le metodologie progettuali Tale ultima Sezione M del Codice riveste particolare importanza in quanto descrive specie nella prima parte il metodo per la regolare applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio che rappresenta il modello ispiratore principe delle soluzioni alternative in aggiunta a quelle conformi che possono essere ricercate dal professionista antincendio Lrsquoattuazione dei principi della Fire Safety Engineering potragrave condurre

a alla verifica degli obiettivi di mantenimento della capacitagrave portante in caso drsquoincendio mediante lrsquoutilizzo solamente di curve naturali drsquoincendio rappresentative del fenomeno incendio ldquoragionevolmente credibilerdquo che puograve generarsi in funzione delle caratteristiche del combustibile e di quelle dellrsquoedificio allrsquointerno del quale si sviluppa la combustione quindi in determinati casi non ci saragrave piugrave bisogno di impiegare la procedura che determina la classe di resistenza al fuoco

b alla selezione degli scenari drsquoincendio di progetto che consentono di valutare quantitativamente anche il raggiungimento del fondamentale obiettivo di salvaguardia della vita umana attraverso la puntuale valutazione del tempo disponibile per lrsquoesodo (ASET acronimo di Available Safe Escape Time) e del tempo richiesto per lrsquoesodo (RSET acronimo di Required Safe Escape Time) in tale importante verifica che dovragrave essere eseguita secondo le indicazioni fornite nel Capitolo M3 del Codice saragrave applicato il modello piugrave severo fra quelli previsti per i gas tossici per i gas irritanti per il calore e per lrsquooscuramento della visibilitagrave da fumo

c alla valutazione quantitativa dellrsquoeffetto che si riscontra nei valori della potenza termica rilasciata nel tempo a seguito dellrsquointervento dei sistemi automatici di controllo dellrsquoincendio (sprinkler) o di completa estinzione dellrsquoincendio ad acqua (sprinkler di tipo ESFR acronimo di Early Suppression Fast Response) o water mist o a gas inerte

Fra le varie novitagrave introdotte dal Codice vi sono anche degli aspetti di carattere procedurale che integrano il quadro normativo esistente e rappresentano una evoluzione rispetto alle disposizioni di carattere esclusivamente amministrativo contenute nel DPR 1512011 Il Codice infatti mediante lrsquoutilizzo di un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali ha previsto diverse soluzioni progettuali che possono consentire un notevole risparmio di risorse di tempo e di denaro nella trattazione e nella definizione delle misure da adottare nello specifico procedimento di prevenzione incendi in grado di soddisfare le prestazioni richieste

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio che di seguito si indicano

1 Soluzione conforme di immediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento del livello di prestazione attribuito tale soluzione di natura prescrittiva non richiede quindi ulteriori valutazioni tecniche (ad esempio ldquoLa lunghezza del corridoio cieco non puograve superare 15 mrdquo)

2 Soluzione alternativa che egrave diversa e piugrave flessibile della soluzione conforme Il professionista antincendio deve dimostrare mediante soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazioni tecniche il raggiungimento dello specifico livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi dal Codice (ad esempio qualora la distanza di separazione sia inferiore ai valori prescritti si deve dimostrare che comunque essa non comporta un livello di irraggiamento termico maggiore di un determinato valore massimo ammissibile)

3 Soluzione in deroga che rappresenta la soluzione progettuale per la quale occorre attivare la procedura indicata nellrsquoart 7 del DPR 1512011 in tale caso bisogneragrave dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio previsti nel paragrafo G27 del Codice

Il tutto egrave riepilogato nello schema di Figura 01

Figura 01 - Schema logico dellrsquoapproccio progettuale previsto dal

Codice di prevenzione incendi

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

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ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

__________

32

11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

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33

Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

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Esempio 1

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44

16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

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45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

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46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

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47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO DELLrsquoINTERNO 03082015 01 PREMESSA Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto del Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) rappresenta uno strumento flessibile che consente di individuare le misure atte a contrastare efficacemente il rischio incendio per quelle attivitagrave che sono soggette ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 01082011 n 151 ldquoRegolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendirdquo che sono state individuate allrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 e per le quali non sono state emanate specifiche regole tecniche di prevenzione incendi Le norme tecniche di prevenzione incendi del Codice si possono applicare sia alle attivitagrave di nuova realizzazione sia in caso di intervento su attivitagrave esistenti alla data del 18112015 di entrata in vigore Nel caso di attivitagrave esistenti il Codice avragrave unrsquoapplicazione limitata alla parte interessata dallrsquointervento o allrsquointera attivitagrave a seconda che le misure di sicurezza antincendio esistenti nella restante parte non interessata dallrsquointervento risultino a giudizio del Progettista rispettivamente compatibili o incompatibili con la ristrutturazione o con lrsquoampliamento da realizzare Le indicazioni fornite dal Codice costituiscono un utile riferimento per la progettazione realizzazione ed esercizio anche di quelle attivitagrave indicate nellrsquoart 2 comma 1 del DM 03082015 che perograve non raggiungono i limiti previsti per essere assoggettate ai controlli di prevenzione incendi da parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Il legislatore ha ravvisato la necessitagrave di semplificare e razionalizzare lrsquoattuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso lrsquointroduzione di un unico testo organico e sistematico di disposizioni applicabili a molte delle attivitagrave soggette ai controlli di prevenzione incendi Lrsquoambito di applicazione risulta pertanto di preminente carattere orizzontale sono state individuate altresigrave delle regole puntuali riferite alle aree a rischio specifico alle aree a rischio per atmosfere esplosive e ai vani degli ascensori Lrsquoallegato tecnico del Codice egrave suddiviso in quattro sezioni

Sezione G - Generalitagrave essa contiene i principi fondamentali per la progettazione della sicurezza antincendio applicabili indistintamente alle diverse attivitagrave

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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Sezione S - Strategia antincendio essa individua le misure antincendio di prevenzione protezione e gestionali applicabili alle diverse attivitagrave per definire la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio

Sezione V - Regole tecniche verticali essa descrive le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attivitagrave o ad ambiti di esse le cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione ldquoStrategia antincendiordquo egrave prevista in futuro lrsquoimplementazione di tale sezione con le regole tecniche riferite ad ulteriori attivitagrave

Sezione M - Metodi essa indica le metodologie progettuali Tale ultima Sezione M del Codice riveste particolare importanza in quanto descrive specie nella prima parte il metodo per la regolare applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio che rappresenta il modello ispiratore principe delle soluzioni alternative in aggiunta a quelle conformi che possono essere ricercate dal professionista antincendio Lrsquoattuazione dei principi della Fire Safety Engineering potragrave condurre

a alla verifica degli obiettivi di mantenimento della capacitagrave portante in caso drsquoincendio mediante lrsquoutilizzo solamente di curve naturali drsquoincendio rappresentative del fenomeno incendio ldquoragionevolmente credibilerdquo che puograve generarsi in funzione delle caratteristiche del combustibile e di quelle dellrsquoedificio allrsquointerno del quale si sviluppa la combustione quindi in determinati casi non ci saragrave piugrave bisogno di impiegare la procedura che determina la classe di resistenza al fuoco

b alla selezione degli scenari drsquoincendio di progetto che consentono di valutare quantitativamente anche il raggiungimento del fondamentale obiettivo di salvaguardia della vita umana attraverso la puntuale valutazione del tempo disponibile per lrsquoesodo (ASET acronimo di Available Safe Escape Time) e del tempo richiesto per lrsquoesodo (RSET acronimo di Required Safe Escape Time) in tale importante verifica che dovragrave essere eseguita secondo le indicazioni fornite nel Capitolo M3 del Codice saragrave applicato il modello piugrave severo fra quelli previsti per i gas tossici per i gas irritanti per il calore e per lrsquooscuramento della visibilitagrave da fumo

c alla valutazione quantitativa dellrsquoeffetto che si riscontra nei valori della potenza termica rilasciata nel tempo a seguito dellrsquointervento dei sistemi automatici di controllo dellrsquoincendio (sprinkler) o di completa estinzione dellrsquoincendio ad acqua (sprinkler di tipo ESFR acronimo di Early Suppression Fast Response) o water mist o a gas inerte

Fra le varie novitagrave introdotte dal Codice vi sono anche degli aspetti di carattere procedurale che integrano il quadro normativo esistente e rappresentano una evoluzione rispetto alle disposizioni di carattere esclusivamente amministrativo contenute nel DPR 1512011 Il Codice infatti mediante lrsquoutilizzo di un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali ha previsto diverse soluzioni progettuali che possono consentire un notevole risparmio di risorse di tempo e di denaro nella trattazione e nella definizione delle misure da adottare nello specifico procedimento di prevenzione incendi in grado di soddisfare le prestazioni richieste

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio che di seguito si indicano

1 Soluzione conforme di immediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento del livello di prestazione attribuito tale soluzione di natura prescrittiva non richiede quindi ulteriori valutazioni tecniche (ad esempio ldquoLa lunghezza del corridoio cieco non puograve superare 15 mrdquo)

2 Soluzione alternativa che egrave diversa e piugrave flessibile della soluzione conforme Il professionista antincendio deve dimostrare mediante soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazioni tecniche il raggiungimento dello specifico livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi dal Codice (ad esempio qualora la distanza di separazione sia inferiore ai valori prescritti si deve dimostrare che comunque essa non comporta un livello di irraggiamento termico maggiore di un determinato valore massimo ammissibile)

3 Soluzione in deroga che rappresenta la soluzione progettuale per la quale occorre attivare la procedura indicata nellrsquoart 7 del DPR 1512011 in tale caso bisogneragrave dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio previsti nel paragrafo G27 del Codice

Il tutto egrave riepilogato nello schema di Figura 01

Figura 01 - Schema logico dellrsquoapproccio progettuale previsto dal

Codice di prevenzione incendi

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

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ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

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11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

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Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

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Esempio 1

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16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

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45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

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46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

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47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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Sezione S - Strategia antincendio essa individua le misure antincendio di prevenzione protezione e gestionali applicabili alle diverse attivitagrave per definire la strategia antincendio al fine di ridurre il rischio di incendio

Sezione V - Regole tecniche verticali essa descrive le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili a specifiche attivitagrave o ad ambiti di esse le cui misure tecniche previste sono complementari o integrative a quelle generali previste nella sezione ldquoStrategia antincendiordquo egrave prevista in futuro lrsquoimplementazione di tale sezione con le regole tecniche riferite ad ulteriori attivitagrave

Sezione M - Metodi essa indica le metodologie progettuali Tale ultima Sezione M del Codice riveste particolare importanza in quanto descrive specie nella prima parte il metodo per la regolare applicazione dellrsquoingegneria della sicurezza antincendio che rappresenta il modello ispiratore principe delle soluzioni alternative in aggiunta a quelle conformi che possono essere ricercate dal professionista antincendio Lrsquoattuazione dei principi della Fire Safety Engineering potragrave condurre

a alla verifica degli obiettivi di mantenimento della capacitagrave portante in caso drsquoincendio mediante lrsquoutilizzo solamente di curve naturali drsquoincendio rappresentative del fenomeno incendio ldquoragionevolmente credibilerdquo che puograve generarsi in funzione delle caratteristiche del combustibile e di quelle dellrsquoedificio allrsquointerno del quale si sviluppa la combustione quindi in determinati casi non ci saragrave piugrave bisogno di impiegare la procedura che determina la classe di resistenza al fuoco

b alla selezione degli scenari drsquoincendio di progetto che consentono di valutare quantitativamente anche il raggiungimento del fondamentale obiettivo di salvaguardia della vita umana attraverso la puntuale valutazione del tempo disponibile per lrsquoesodo (ASET acronimo di Available Safe Escape Time) e del tempo richiesto per lrsquoesodo (RSET acronimo di Required Safe Escape Time) in tale importante verifica che dovragrave essere eseguita secondo le indicazioni fornite nel Capitolo M3 del Codice saragrave applicato il modello piugrave severo fra quelli previsti per i gas tossici per i gas irritanti per il calore e per lrsquooscuramento della visibilitagrave da fumo

c alla valutazione quantitativa dellrsquoeffetto che si riscontra nei valori della potenza termica rilasciata nel tempo a seguito dellrsquointervento dei sistemi automatici di controllo dellrsquoincendio (sprinkler) o di completa estinzione dellrsquoincendio ad acqua (sprinkler di tipo ESFR acronimo di Early Suppression Fast Response) o water mist o a gas inerte

Fra le varie novitagrave introdotte dal Codice vi sono anche degli aspetti di carattere procedurale che integrano il quadro normativo esistente e rappresentano una evoluzione rispetto alle disposizioni di carattere esclusivamente amministrativo contenute nel DPR 1512011 Il Codice infatti mediante lrsquoutilizzo di un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali ha previsto diverse soluzioni progettuali che possono consentire un notevole risparmio di risorse di tempo e di denaro nella trattazione e nella definizione delle misure da adottare nello specifico procedimento di prevenzione incendi in grado di soddisfare le prestazioni richieste

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio che di seguito si indicano

1 Soluzione conforme di immediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento del livello di prestazione attribuito tale soluzione di natura prescrittiva non richiede quindi ulteriori valutazioni tecniche (ad esempio ldquoLa lunghezza del corridoio cieco non puograve superare 15 mrdquo)

2 Soluzione alternativa che egrave diversa e piugrave flessibile della soluzione conforme Il professionista antincendio deve dimostrare mediante soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazioni tecniche il raggiungimento dello specifico livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi dal Codice (ad esempio qualora la distanza di separazione sia inferiore ai valori prescritti si deve dimostrare che comunque essa non comporta un livello di irraggiamento termico maggiore di un determinato valore massimo ammissibile)

3 Soluzione in deroga che rappresenta la soluzione progettuale per la quale occorre attivare la procedura indicata nellrsquoart 7 del DPR 1512011 in tale caso bisogneragrave dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio previsti nel paragrafo G27 del Codice

Il tutto egrave riepilogato nello schema di Figura 01

Figura 01 - Schema logico dellrsquoapproccio progettuale previsto dal

Codice di prevenzione incendi

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

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ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

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11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

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Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

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Esempio 1

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16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

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45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

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46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

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47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio che di seguito si indicano

1 Soluzione conforme di immediata applicazione nei casi specificati che garantisce il raggiungimento del livello di prestazione attribuito tale soluzione di natura prescrittiva non richiede quindi ulteriori valutazioni tecniche (ad esempio ldquoLa lunghezza del corridoio cieco non puograve superare 15 mrdquo)

2 Soluzione alternativa che egrave diversa e piugrave flessibile della soluzione conforme Il professionista antincendio deve dimostrare mediante soluzioni progettuali prestazionali che richiedono ulteriori valutazioni tecniche il raggiungimento dello specifico livello di prestazione impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio ammessi dal Codice (ad esempio qualora la distanza di separazione sia inferiore ai valori prescritti si deve dimostrare che comunque essa non comporta un livello di irraggiamento termico maggiore di un determinato valore massimo ammissibile)

3 Soluzione in deroga che rappresenta la soluzione progettuale per la quale occorre attivare la procedura indicata nellrsquoart 7 del DPR 1512011 in tale caso bisogneragrave dimostrare il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio impiegando uno dei metodi di progettazione della sicurezza antincendio previsti nel paragrafo G27 del Codice

Il tutto egrave riepilogato nello schema di Figura 01

Figura 01 - Schema logico dellrsquoapproccio progettuale previsto dal

Codice di prevenzione incendi

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

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ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

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32

11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

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Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

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Esempio 1

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16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

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45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

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46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

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47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Page 25: Esempi di PROGETTAZIONE ANTINCENDIO - …ltshop.legislazionetecnica.it/show_doc.asp?nomedoc=...Antonio La Malfa Salvatore La Malfa Vasco Vanzini Roberto La Malfa Esempi di PROGETTAZIONE

Il Codice di prevenzione incendi emanato con decreto Ministro dellrsquoInterno 03082015

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02 DALLrsquoAPPROCCIO PRESCRITTIVO A QUELLO PRESTAZIONALE I contenuti tecnici del Codice delineano pertanto un nuovo approccio metodologico piugrave aderente al progresso tecnologico e agli standard internazionali che consentiragrave il passaggio da un sistema piugrave rigido caratterizzato da regole prescrittive ad uno che predilige lrsquoapproccio prestazionale capace cioegrave di raggiungere i livelli di sicurezza antincendio previsti attraverso un insieme di soluzioni tecniche piugrave flessibili e aderenti alle peculiari esigenze delle diverse attivitagrave Si evidenzia che nel tradizionale approccio prescrittivo egrave il legislatore che effettua la valutazione del rischio incendio stabilendo le prescrizioni minime ritenute idonee a compensarlo dopo aver fissato il livello di sicurezza ritenuto accettabile con considerazioni e valutazioni di ordine sociale e politico per quanto riguarda la salvaguardia della vita umana degli interessi pubblici e la tutela dei beni Tale metodo non consente quindi al professionista antincendio di individuare misure di sicurezza alternative in autonomia sulla base di scelte progettuali adeguatamente giustificate che consentono di verificare con criteri oggettivi il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza antincendio La rispondenza di ogni singolo aspetto della sicurezza ai requisiti richiesti ottiene un insieme ritenuto soddisfacente ma il valore attribuibile ad ogni misura antincendio approntata sfugge poicheacute il relativo processo logico per la definizione del livello di prestazione prescritto non egrave di immediata comprensione per tale motivo lrsquoapplicazione dellrsquoapproccio prescrittivo da parte dei Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco nelle attivitagrave non dotate di specifiche regole tecniche di prevenzione incendi puograve condurre a valutazioni non omogenee sul territorio nazionale dei progetti di cui allrsquoart 3 del DPR 1512011 con conseguente imposizione in casi similari di prescrizioni di sicurezza antincendio significativamente diverse mentre lrsquoimpossibilitagrave di ottemperare a specifiche regole tecniche prescrittive di prevenzione incendi applicabili ad una determinata attivitagrave ha come unica possibilitagrave risolutiva del problema il ricorso allrsquoistituto della deroga indicato allrsquoart 7 del DPR 1512011 Tale modalitagrave di approccio alla sicurezza risulta dunque efficace per regolare il caso generale ordinario e in qualche modo catalogabile allrsquointerno di uno schema standard ma si dimostra restrittiva e poco flessibile rappresentando un limite rispetto alle libere scelte progettuali soprattutto in considerazione di opere architettoniche complesse consentite dal progresso tecnologico e dalle nuove tecniche di costruzione Nel metodo prestazionale proposto dal Codice i requisiti richiesti sono raggiunti dalla struttura in una visione sistemica drsquoinsieme potendosi combinare in maniera differente le varie misure antincendio individuate per conseguire gli obiettivi di sicurezza antincendio previsti Agli obiettivi minimi e standardizzati tipici dellrsquoapproccio prescrittivo se ne possono aggiungere di nuovi che riguardano non solo lrsquoincolumitagrave delle persone e dei soccorritori la stabilitagrave strutturale per prestabiliti periodi di tempo e la limitata propagazione dellrsquoincendio allrsquointerno dellrsquoopera da costruzione e nei confronti di quelle limitrofe ma anche la salvaguardia dellrsquoambiente la tutela degli edifici pregevoli per arte e storia e la continuitagrave di esercizio per le opere strategiche Le caratteristiche richieste alla costruzione sia in relazione alla necessitagrave di limitare i rischi connessi alla stabilitagrave degli elementi strutturali portanti e alla propagazione dei

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ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

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32

11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

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33

Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

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Esempio 1

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16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

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45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

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46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

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47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

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32

11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

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33

Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

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Esempio 1

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44

16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

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45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

__________

46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

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47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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ESEMPIO 1

ADEGUAMENTO ALLE NORME DI PREVENZIONE INCENDI DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE

ADIBITO A DEPOSITO DI MATERIALI COMBUSTIBILI E INFIAMMABILI VARI SECONDO IL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI EMANATO CON DECRETO MINISTRO INTERNO 03082015

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione delle problematiche di sicurezza antincendio di un

edificio industriale adibito a deposito di combustibili solidi e liquidi infiammabili vari secondo le disposizione contenute nel decreto Ministro Interno 03082015 ldquoApprovazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi dellrsquoarticolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n 139rdquo (pubblicato nel Supplemento Ordinario n 51 alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n 192 del 20082015) da qui in poi denominato semplicemente Codice

il calcolo del carico drsquoincendio specifico di progetto lrsquoanalisi di unrsquoarea a rischio specifico costituita da un deposito di

liquidi infiammabili seguendo la Regola Tecnica Verticale indicata nel Capitolo V1 del Codice

il caso di un soppalco servito da scale non protette In ciascun paragrafo dellrsquoesempio saragrave indicata fra parentesi la sezione del Codice cui si fa riferimento (generalitagrave G strategia S regole tecniche verticali V metodi M) pertanto ad esempio lrsquoindicazione S1 significa che si fa riferimento alla sezione S1 del Codice

Esempio 1

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32

11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

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33

Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

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Esempio 1

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44

16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

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45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

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46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

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47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Esempio 1

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11 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave Un edificio esistente e isolato egrave stato adibito a deposito di materiali combustibili e liquidi infiammabili vari Il capannone egrave realizzato con pilastri in calcestruzzo armato ordinario ed ha la copertura sostenuta da travi a doppia pendenza realizzate in calcestruzzo armato precompresso Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano le distanze dalle pareti perimetrali del fabbricato alla recinzione che individua il confine di proprietagrave sono di 20 m su tre lati e di 35 m dal fronte principale dellrsquoedificio (si veda la fig 11) Sono presenti due accessi carrabili larghi 6 m posizionati sulla pubblica via Lrsquoampio cortile essendo mantenuto sgombro da materiali consente un raggio di volta adeguato alla circolazione dei mezzi di autotrasporto utilizzati per la movimentazione della merce in deposito e in transito Gli edifici piugrave vicini anchrsquoessi a destinazione industriale sono posti ad una distanza di 45 m dalle pareti perimetrali dellrsquoedificio Lrsquoedificio ha pianta rettangolare con lunghezza di 100 m e larghezza di 50 m per una superficie di 5000 m2 ubicati al piano terra adibiti a deposito di merci varie ai quali occorre aggiungere 350 m2 posti al piano soppalcato che si trova ad unrsquoaltezza di 315 m destinati ad ufficio lrsquoaltezza massima del capannone egrave di 1050 m Lrsquoedificio egrave suddiviso in due ambienti che risultano separati da una parete leggera realizzata con telaio in profili metallici rivestiti da lastre isolanti di silicato di calcio di spessore 30 mm cadauna in particolare il primo ambiente avente la superficie del pavimento pari a 4750 m2 comprensiva di quella del piano soppalcato viene utilizzato per una superficie di 4400 m2 per lrsquoimmagazzinamento dei solidi combustibili (legno carta materie plastiche ecc) mentre nellrsquoaltro di superficie pari a 600 m2 sono depositati dei liquidi infiammabili (solventi alcool ecc) Tali ambienti che costituiscono due compartimenti antincendio comunicano tramite un portone resistente al fuoco a chiusura automatica del tipo a scorrimento che viene comandato dallrsquointervento del sistema fisso automatico di rivelazione e di segnalazione allarme incendio Sulle pareti esterne dellrsquoedificio sono presenti tre portoni per lrsquoaccesso dei muletti utilizzati per il carico e scarico dei materiali aventi tutti larghezza di 5 m ed altezza di 4 m due dei quali sono ubicati nel deposito solidi combustibili e uno nel deposito liquidi infiammabili Nelle pareti esterne sono altresigrave realizzate otto porte di accesso pedonali ciascuna di altezza 2 m e larghezza 090 m (sei nel deposito dei solidi combustibili e due in quello dei liquidi infiammabili) con funzione di uscite finali (uscite drsquoemergenza) in quanto risultano in diretta comunicazione con lrsquoampio cortile che viene considerato luogo sicuro in aggiunta su ciascuna delle due pareti esterne piugrave lunghe vi sono delle aperture di ventilazione con il davanzale posto a 550 m dal pavimento aventi lunghezza 97 m ed altezza 2 m Lrsquoarea di ricarica muletti egrave posizionata allrsquoesterno del capannone

Esempio 1

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33

Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

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Esempio 1

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44

16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

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45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

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46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

__________

47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

__________

100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

__________

109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

__________

200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

__________

282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Page 29: Esempi di PROGETTAZIONE ANTINCENDIO - …ltshop.legislazionetecnica.it/show_doc.asp?nomedoc=...Antonio La Malfa Salvatore La Malfa Vasco Vanzini Roberto La Malfa Esempi di PROGETTAZIONE

Esempio 1

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Figura 11 - Planimetria del deposito di materiali combustibili vari

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Esempio 1

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16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

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Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

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Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

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47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Esempio 1

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16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

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45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

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46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

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47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Esempio 1

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44

16 (S3 V1) COMPARTIMENTAZIONE La finalitagrave della compartimentazione consiste nel limitare la propagazione dellrsquoincendio e dei suoi effetti verso altre attivitagrave o allrsquointerno dellrsquoattivitagrave stessa come riportato nel Capitolo S31 del Codice Il deposito di liquidi infiammabili che egrave contraddistinto da un elevato carico drsquoincendio specifico egrave stato individuato come unrsquoarea a rischio specifico pertanto in relazione allrsquoesito della valutazione del rischio cosigrave come previsto al paragrafo V12 del Codice e in applicazione della tabella S32 essa viene racchiusa in compartimento antincendio In considerazione dellrsquoelevato carico drsquoincendio specifico qf e per la presenza di sostanze pericolose in quantitagrave significativa allrsquoattivitagrave viene attribuito un livello di prestazione III come da tabella S3-1 del Codice ne consegue che la separazione realizzata fra i due depositi di liquidi infiammabili e solidi combustibili dovragrave contrastare la propagazione dellrsquoincendio e quella dei fumi freddi allrsquointerno della stessa attivitagrave per un periodo congruo con la durata dellrsquoincendio La classe minima di resistenza al fuoco (si rammenta che essa esprime lrsquointervallo di tempo espresso in min definito in base al carico drsquoincendio specifico di progetto durante il quale il compartimento antincendio garantisce la resistenza al fuoco quando viene interessato dalla curva nominale drsquoincendio standard) per garantire con una soluzione conforme il livello di prestazione III egrave determinata in base alla tabella 18

Tabella 18 - Classe minima di resistenza al fuoco

Carico drsquoincendio specifico di progetto (qfd) Classe

Non superiore a 200 MJm2 Nessun requisito

Non superiore a 300 MJm2 15

Non superiore a 450 MJm2 30

Non superiore a 600 MJm2 45

Non superiore a 900 MJm2 60

Non superiore a 1200 MJm2 90

Non superiore a 1800 MJm2 120

Non superiore a 2400 MJm2 180

Superiore a 2400 MJm2 240

Esempio 1

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45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

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46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

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47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

__________

201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

__________

282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Page 32: Esempi di PROGETTAZIONE ANTINCENDIO - …ltshop.legislazionetecnica.it/show_doc.asp?nomedoc=...Antonio La Malfa Salvatore La Malfa Vasco Vanzini Roberto La Malfa Esempi di PROGETTAZIONE

Esempio 1

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45

Tenuto conto che il carico drsquoincendio specifico di progetto del deposito di liquidi infiammabili egrave pari a 164050 MJm2 la parete di separazione non portante comune ai due compartimenti antincendio ha caratteristiche di resistenza al fuoco EI 120 corrispondente appunto alla maggiore delle classi dei compartimenti come previsto nel paragrafo S25 del Codice mentre il portone automatico di comunicazione fra i due depositi poicheacute egrave stata applicata una soluzione conforme di livello III ha resistenza al fuoco pari a EI120-Sa Lrsquoassenza di compartimentazione antincendio fra gli uffici e il magazzino di combustibili solidi egrave permessa in quanto si ribadisce che gli uffici sono da considerarsi inseriti nel reparto produttivo e funzionali allrsquoattivitagrave industriale Lrsquoedificio egrave stato suddiviso in due compartimenti antincendio per limitare la propagazione dellrsquoincendio al suo interno nel rispetto dei limiti massimi indicati nella tabella S3-4 noncheacute delle indicazioni di cui al paragrafo S361 del Codice trattandosi di aree dellrsquoattivitagrave con profilo di rischio diverso Il compartimento deposito solidi combustibili egrave a prova di fumo nei confronti dellrsquoarea a rischio specifico costituita dal deposito dei liquidi infiammabili in quanto questrsquoultima egrave dotata di sistema per lrsquoevacuazione naturale del fumo e del calore che risulta essere in grado di mantenere i fumi al di sopra dei varchi di comunicazione come indicato al paragrafo S354 del Codice

Tabella 19 - Massima superficie lorda dei compartimenti antincendio

Compartimento Profilo di rischio

Rvita

Quota del compartimento

[m]

Superficie del compartimento [m2]

Solidi combustibili A2 lt 12 4750 lt nessun limite (1)

Liquidi infiammabili A4 lt 12 600 lt 16000

(1) devono essere comunque rispettati i limiti imposti dai regolamenti edilizi comunali

Tutte le chiusure dei varchi di comunicazione fra i compartimenti antincendio avranno la stessa classe di resistenza al fuoco EI120-Sa in particolare il portone scorrevole saragrave munito di fermo elettromagnetico in apertura asservito ad un impianto di rivelazione automatica drsquoincendio (IRAI) mentre gli sportelli dei cavedi impiantistici saranno mantenuti permanentemente chiusi Le prestazioni di resistenza al fuoco dei prodotti e degli elementi strutturali riportati in tabella 110 sono estratti dalla tabella S2-9 del Codice

Esempio 1

__________

46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

__________

47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

__________

100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

__________

108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

__________

109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

__________

200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

__________

201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Page 33: Esempi di PROGETTAZIONE ANTINCENDIO - …ltshop.legislazionetecnica.it/show_doc.asp?nomedoc=...Antonio La Malfa Salvatore La Malfa Vasco Vanzini Roberto La Malfa Esempi di PROGETTAZIONE

Esempio 1

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46

Il portone resistente al fuoco saragrave contrassegnato su entrambi i lati con un cartello UNI EN ISO 7010-M001 riportante il messaggio ldquoPorta resistente al fuoco a chiusura automaticardquo essendo munito come giagrave detto di fermo elettromagnetico in apertura La compartimentazione antincendio nellrsquoattraversamento di impianti tecnologici saragrave garantita con lrsquoadozione di idonei sistemi sigillanti resistenti al fuoco Non egrave previsto lrsquoattraversamento delle compartimentazioni da parte di canalizzazioni aerauliche

Tabella 110 - Prestazioni degli elementi di compartimentazione

Simbolo Prestazione Criterio di impiego

E Tenuta Contenimento di fumi caldi gas caldi e fiamme

I Isolamento Limitare la possibilitagrave di propagazione dellrsquoincendio per contatto tra materiale combustibile e faccia dellrsquoelemento di compartimentazione non esposta allrsquoincendio

Sa Tenuta di fumo Contenimento di fumi e gas a temperatura ambiente

La limitazione della propagazione dellrsquoincendio verso le altre attivitagrave egrave garantita dalla distanza di separazione su spazio a cielo libero che egrave di 45 m ampiamente conservativa rispetto a quanto richiesto infatti si ribadisce che essa egrave maggiore sia della massima altezza della costruzione che egrave pari a 1050 m sia della distanza che si ricava utilizzando la tabella S3-7 del Codice

17 (S4) ESODO Il sistema drsquoesodo ha la finalitagrave di assicurare che gli occupanti dellrsquoattivitagrave possano raggiungere o permanere in un luogo sicuro in caso drsquoincendio a prescindere dallrsquointervento dei Vigili del Fuoco cosigrave come indicato al paragrafo S41 del Codice Nellrsquoattivitagrave soggetta ai controlli di prevenzione incendi essendo possibile garantire per tutti gli occupanti lrsquoesodo immediato verso un luogo sicuro in applicazione di quanto prescritto al paragrafo S43 del Codice egrave stato attribuito un livello di prestazione I con una soluzione di tipo conforme in particolare egrave stato previsto lrsquoesodo simultaneo la procedura di evacuazione viene attivata per tutti gli occupanti dopo la verifica dellrsquoeffettiva presenza dellrsquoincendio che viene svolta in 2 min dagli addetti allrsquoemergenza Ciascun compartimento antincendio egrave dotato di un numero sufficiente di vie di esodo di altezza minima pari a 2 m che conducono gli occupanti direttamente allrsquoesterno in luogo sicuro (piazzale esterno)

Esempio 1

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47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

__________

100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Esempio 1

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47

Il punto di raccolta saragrave contrassegnato con cartello UNI EN ISO 7010-E007 o equivalente e saragrave individuato ad una distanza dallrsquoedificio superiore alla sua altezza onde evitare il pericolo per le persone derivante dallrsquoeventuale crollo dello stesso Lrsquoarea cortiliva in considerazione della propria ampiezza e del suo sicuro collegamento con la pubblica via puograve essere considerata un luogo sicuro Tutte le superfici di calpestio lungo le vie di esodo non sono sdrucciolevoli Le porte installate lungo le vie di esodo sono facilmente identificabili e facilmente apribili da tutti gli occupanti le caratteristiche sono le seguenti

Tabella 111 - Caratteristiche delle porte installate lungo le vie di esodo

Compartimento Caratteristiche

locali Occupanti serviti

(persone) Verso di apertura

Dispositivo di apertura

Solidi combustibili non aperti al

pubblico lt 50 per ciascun compartimento

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 179

Liquidi infiammabili area a rischio

specifico

gt 5 nel caso di indisponibilitagrave di una via

di esodo orizzontale

nel verso dellrsquoesodo

UNI EN 1125

Non sono presenti porte ad azionamento automatico lungo le vie di esodo e in ogni caso non vi egrave alcuna esigenza particolare di dotarsi di sistemi di controllo delle porte in caso di emergenza Le due scale al servizio degli uffici sono larghe entrambe 120 m e sbarcano al piano terra nel deposito solidi combustibili in prossimitagrave delle uscite finali esse consentono lrsquoesodo senza inciampo degli occupanti essendo dotate di corrimano laterale gradini con pedata e alzata costanti di idoneo valore e di pianerottolo intermedio di sosta Le due scale al servizio del piano soppalcato sono del tipo non protetto e tanto viene consentito dal paragrafo S471 del Codice alle condizioni riportate nella tabella 112 che nellrsquoattivitagrave sono tutte rispettate

Tabella 112 - Requisiti delle vie drsquoesodo verticali

Rvita Tipologia drsquoesodo

Attivitagrave sorvegliata

da IRAI

Caratteristiche delle vie di

esodo

Lunghezza drsquoesodo

(m)

Corridoi ciechi

A2 Simultaneo

SI con livello di

prestazione IV

Indipendenti in quanto

contrapposte

Non protette 45 lt 60

NO Consentite scale non protette

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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  • 31-33
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  • 44-47
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Page 36: Esempi di PROGETTAZIONE ANTINCENDIO - …ltshop.legislazionetecnica.it/show_doc.asp?nomedoc=...Antonio La Malfa Salvatore La Malfa Vasco Vanzini Roberto La Malfa Esempi di PROGETTAZIONE

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99

ESEMPIO 3

REALIZZAZIONE DI UN ASILO NIDO CON SOLAIO IN LEGNO PROGETTAZIONE DI UN LOCALE CUCINA E DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Il lettore in questo esempio troveragrave la trattazione di un asilo nido secondo la specifica regola tecnica di

prevenzione incendi diramata con DM 16072014 la progettazione di un locale contenente una cucina con

alimentazione a gas metano di potenzialitagrave termica minore di 116 kW

la trattazione di un impianto fotovoltaico la valutazione analitica di resistenza al fuoco di un elemento

strutturale in legno

Esempio 3

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100

31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Esempio 3

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31 DESCRIZIONE DELLrsquoATTIVITAgrave La progettazione antincendio che si intende realizzare egrave riferita ad un nuovo asilo nido pensato per stimolare lrsquointerazione fra il bambino e lo spazio circostante secondo una visione ldquopedagogicardquo in cui nulla egrave lasciato al caso e quindi dalla distribuzione delle aree funzionali alla scelta dei materiali di costruzione fino allrsquointegrazione fra ambiente interno ed esterno Lrsquoedificio prevede lrsquouso di materiali naturali o riciclati a basso impatto ambientale La struttura portante orizzontale saragrave costituita da solai di legno con travi in abete massiccio di altezza H di 024 m larghezza B pari a 018 m lunghezza di 6 m tali travi sono disposte con interasse di 1 m mentre i pilastri verranno realizzati in calcestruzzo armato Lrsquoelevata coibentazione assicurata la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti costituenti le pareti esterne delle aule e di buona parte delle aree comuni noncheacute il ricorso a sistemi allrsquoavanguardia per il recupero dellrsquoacqua piovana e lrsquoinserimento sulla copertura di un impianto fotovoltaico consentiranno di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dellrsquoedificio Lrsquoopera egrave costituita da un corpo di fabbrica principale di superficie in pianta pari a 1284 m2 ed unrsquoaltezza massima pari a 480 m al quale sono annesse due strutture secondarie strutturalmente indipendenti e funzionalmente collegate adibite a servizi pertinenti lrsquoattivitagrave che hanno rispettivamente superficie in pianta di 66 m2 e 119 m2

ed unrsquoaltezza massima pari a 330 m e 390 m Nel plesso che egrave ubicato in una localitagrave posta a 100 m sopra il livello del mare verragrave insediato un asilo nido rivolto ai bambini di etagrave compresa tra sei mesi e tre anni La struttura in analisi costituisce un unico edificio di nuova realizzazione di tipo isolato costruito per tale specifica destinazione che egrave caratterizzato da uno sviluppo in linea ad un solo piano Lrsquoattivitagrave in oggetto egrave servita da una pompa di calore integrata da una caldaia murale alimentata a gas metano avente una potenzialitagrave termica pari a 35 kW Egrave inoltre presente un locale per la preparazione dei pasti con una cucina avente lunghezza di 590 m e larghezza di 360 m che viene alimentata a gas metano i cui fuochi sviluppano una potenzialitagrave termica pari a 55 kW Lrsquoarea cortiliva egrave ampia e in piano La costruzione egrave prevista per una presenza complessiva di centottantasei persone presenti tutte al piano terra delle quali centoventi sono bambini che sono suddivisi in sei sezioni ciascuna dotata di una zona dormitorio e di una uscita di sicurezza sfociante direttamente sullrsquoampio cortile costituente luogo sicuro Si verifichi nella situazione descritta se la realizzazione dellrsquoedificio rispetta le prescrizioni contenute nel DM 16072014 per lrsquoinsediamento di un asilo nido o se contrariamente sia necessario individuare ulteriori misure di prevenzione incendi

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Esempio 3

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Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

__________

109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Page 39: Esempi di PROGETTAZIONE ANTINCENDIO - …ltshop.legislazionetecnica.it/show_doc.asp?nomedoc=...Antonio La Malfa Salvatore La Malfa Vasco Vanzini Roberto La Malfa Esempi di PROGETTAZIONE

Esempio 3

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107

Figura 31 - Estratto della planimetria dellrsquoasilo nido

Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Esempio 3

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108

Sistema di vie di uscita

Il complesso saragrave provvisto di un sistema organizzato di vie di esodo dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile in relazione alla capacitagrave di deflusso La struttura saragrave dotata complessivamente di undici uscite verso luogo sicuro ubicate in posizioni contrapposte In particolare sono previste sei uscite di sicurezza sul fronte principale una per ogni sezione tre uscite di sicurezza sul retro in posizione ragionevolmente contrapposta per lrsquoesodo dalle parti comuni noncheacute due uscite di sicurezza in corrispondenza dellrsquoedificio secondario adibito a servizi Tutte le uscite di sicurezza hanno larghezza di 120 m e pertanto vi sono in totale ventidue moduli di uscita La misurazione della larghezza delle singole uscite saragrave eseguita nel punto piugrave stretto della luce La verifica del sistema di esodo egrave riportata nella tabella 35

Tabella 35 - Verifica del sistema di vie di esodo

Tipologia locali Tipologia occupanti

Persone presenti

Modulidi uscita

Verifica della capacitagrave di deflusso

Sezioni bambini 120

12 13812 = 115 lt 50 educatori 18

Atrio zona di accoglienza

genitori vari 20 9 206 = 333 lt 50

Uffici e servizi personale addetto

28 2 282 = 14 lt 50

La larghezza delle uscite di sicurezza dal piano egrave dunque superiore al rapporto tra il massimo affollamento previsto e la capacitagrave di deflusso determinata dalla norma Lunghezza delle vie di uscita

La lunghezza del percorso effettivo lungo le vie di uscita non saragrave superiore a 30 m da ogni punto dellrsquoasilo nido fino al raggiungimento del luogo sicuro che egrave rappresentato dallrsquoampio cortile esterno Non sono presenti corridoi ciechi e restringimenti puntuali Tutte le vie di esodo portano ad uscite che adducono direttamente allrsquoesterno Tutte le porte che si aprono verso le parti comuni interne non ridurranno la larghezza utile dei corridoi al di sotto di 12 m

Esempio 3

__________

109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

__________

200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

Pagine non disponibili in anteprima

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

__________

257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Esempio 3

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109

Tutte le porte delle uscite di sicurezza si apriranno nel verso dellrsquoesodo a semplice spinta mediante un dispositivo antipanico con barra a spinta o con barra a contatto in conformitagrave alla norma UNI EN 1125 Aree ed impianti a rischio specifico Tutti gli impianti saranno progettati e realizzati secondo la regola dellrsquoarte in conformitagrave alle vigenti norme di prevenzione incendi Detti impianti possiederanno requisiti atti al raggiungimento dei seguenti obiettivi

non altereranno le compartimentazioni antincendio eviteranno il ricircolo dei prodotti della combustione o di altri gas ritenuti

pericolosi non produrranno a causa di avarie eo guasti propri fumi che si possano

diffondere nei locali serviti non costituiranno elemento di propagazione di fumo eo fiamme anche nella

fase iniziale dellrsquoincendio Sono presenti complessivamente i seguenti servizi tecnologici

impianto di produzione di calore impianto di condizionamento e ventilazione impianto confezionamento pasti impianto fotovoltaico

Servizi tecnologici Nellrsquointera attivitagrave il riscaldamento e la ventilazione-condizionamento dei vari locali avverranno mediante un impianto centralizzato costituito da una pompa di calore di potenza elettrica pari a 80 kW installata allrsquoaperto Nel gruppo frigorifero saranno utilizzati come fluidi frigorigeni prodotti non infiammabili Le condotte non attraverseranno luoghi sicuri che non siano a cielo libero neacute vie di uscita Lrsquoimpianto saragrave dotato di un dispositivo di comando manuale situato in un punto facilmente accessibile per lrsquoarresto dei ventilatori in caso di incendio In corrispondenza dellrsquoattraversamento delle strutture di delimitazione del locale cucina nelle condotte saragrave installata una serranda tagliafuoco con caratteristiche EI 60 Come integrazione alla pompa di calore per la produzione della sola acqua calda saragrave installata nel locale tecnico una caldaia murale di potenzialitagrave termica inferiore a 35 kW

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Page 42: Esempi di PROGETTAZIONE ANTINCENDIO - …ltshop.legislazionetecnica.it/show_doc.asp?nomedoc=...Antonio La Malfa Salvatore La Malfa Vasco Vanzini Roberto La Malfa Esempi di PROGETTAZIONE

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Esempio 8

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85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

Pagine non disponibili in anteprima

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Esempio 8

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197

85 LA PROGETTAZIONE DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO Lo stabilimento adibito alla lavorazione del legno egrave stato precedentemente considerato unrsquoarea con livello di pericolositagrave 2 ed egrave stata prevista una rete idranti con la presenza della protezione interna ed esterna Per la protezione interna ed esterna dello stabilimento sono stati previsti in totale quattordici idranti cosigrave suddivisi

protezione interna dieci idranti a muro aventi ciascuno diametro DN 45 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro 12 mm e coefficiente K caratteristico di erogazione indicato dal costruttore pari a 76 l(minmiddotMPa05) essi sono ubicati allrsquointerno dellrsquoattivitagrave in prossimitagrave delle uscite dellrsquoedificio e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 40 in acciaio zincato

protezione esterna sei idranti a colonna soprasuolo con prestazione elevata aventi ciascuno diametro DN 70 corredati da tubazioni flessibili e lancia erogatrice a getto pieno e frazionato con ugello di diametro di 14 mm essi sono posizionati allrsquoesterno del fabbricato ad una distanza di 7 m dalle pareti perimetrali e sono alimentati singolarmente con diramazioni DN 70

Tutte le diramazioni che alimentano i vari idranti sono derivate da un circuito idraulico interrato posto allrsquoesterno del fabbricato chiuso ad anello costituito da una tubazione di polietilene ad alta densitagrave resistente ad una pressione di 16 MPa avente diametro di 90 mm per avere una velocitagrave dellrsquoacqua contenuta e ridurre le perdite di carico allrsquointerno dellrsquoedificio e nei vari tratti fuori terra le tubazioni sono realizzate in acciaio zincato In considerazione del fatto che lo stabilimento egrave stato individuato come unrsquoarea da proteggere con un livello di pericolositagrave 2 tenuto conto delle indicazioni esposte nel punto B312 dellrsquoAppendice B della norma UNI 10779 nel progetto della rete idrica verragrave previsto il funzionamento simultaneo dei quattro idranti a colonna soprasuolo con attacco drsquouscita DN 70 che risultano idraulicamente piugrave sfavoriti per altimetria e distanza senza alcuna contemporaneitagrave di intervento degli idranti DN 45 impiegati per la protezione interna garantendo a ciascuno di essi per un tempo di almeno 60 min una portata drsquoacqua di almeno 300 lmin con una pressione residua non minore di 030 MPa (si specifica che le perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile sono state prudenzialmente stimate nel complesso pari a 50 kPa) al riguardo si precisa che in questo modo sono anche assicurate le prestazioni idrauliche necessarie per il regolare funzionamento degli idranti a muro installati per la protezione interna dellrsquoedificio (infatti gli idranti a muro DN 45 necessitano per il loro corretto funzionamento di prestazioni di portata e pressione minori di quelle richieste dagli idranti DN 70) Gli idranti saranno opportunamente segnalati nelle forme previste dal DLgs 812008 e saranno tutti corredati da tubazioni flessibili di lunghezza massima pari a 25 m

Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

Pagine non disponibili in anteprima

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Esempio 12

__________

256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Esempio 8

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198

Figura 81 - Planimetria dello stabilimento per la lavorazione del legno con ubicazione degli idranti a muro ed a colonna soprasuolo

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

__________

200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

Pagine non disponibili in anteprima

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

__________

257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

__________

258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

Pagine non disponibili in anteprima

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

__________

282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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  • 31-33
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  • 44-47
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  • 99-100
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  • 107-109
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  • 197-201
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  • 256-258
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Page 45: Esempi di PROGETTAZIONE ANTINCENDIO - …ltshop.legislazionetecnica.it/show_doc.asp?nomedoc=...Antonio La Malfa Salvatore La Malfa Vasco Vanzini Roberto La Malfa Esempi di PROGETTAZIONE

Esempio 8

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199

Allrsquoesterno dellrsquoedificio in posizione segnalata e facilmente accessibile egrave presente un attacco di mandata UNI 70 per lrsquoautopompa dei Vigili del Fuoco che risulta opportunamente collegato alla rete idrica dellrsquoimpianto di estinzione in modo da poter alimentare in caso di bisogno i vari idranti presenti Poicheacute lrsquoacquedotto comunale non assicura la pressione minima richiesta e la portata drsquoacqua che sono necessari per il corretto funzionamento dellrsquoimpianto egrave stata prevista la realizzazione di un serbatoio di capacitagrave ridotta in calcestruzzo avente capacitagrave effettiva di 444 m3 che egrave rincalzato dallrsquoacquedotto comunale per mezzo di una tubazione di diametro di 80 mm il rincalzo drsquoacqua nella riserva idrica avviene automaticamente e contemporaneamente al funzionamento della pompa di surpressione ed egrave comandato da due valvole a galleggiante idonee allo scopo Le prestazioni idrauliche di progetto della rete idranti saranno assicurate da un gruppo di pompaggio con pompe di surpressione e di mantenimento aventi adeguate caratteristiche le pompe saranno installate in posizione sottobattente e verranno collegate alla predetta riserva idrica con una tubazione di aspirazione di diametro 150 mm (si precisa che la pompa di mantenimento della pressione egrave installata in parallelo a quelle di surpressione e verragrave azionata da un dispositivo automatico di comando indipendente che saragrave regolato in modo che la pompa entri in funzione prima di quelle di surpressione e si arresti al ristabilimento della pressione nellrsquoimpianto) Il gruppo di pompaggio saragrave alimentato con linea elettrica preferenziale mediante un cavo resistente al fuoco conforme alla norma CEI 2045 Al mancare dellrsquoenergia elettrica per garantire con continuitagrave le prestazioni idrauliche richieste dallrsquoimpianto fisso di estinzione ad idranti egrave stato previsto in caso di caduta di pressione a valle lrsquointervento di una motopompa diesel ad avviamento automatico Lrsquoalimentazione idrica egrave quindi di tipo singolo e saragrave realizzata nel rispetto della norma UNI EN 12845 Le portate circolanti nelle varie tubazioni che compongono la rete idrica chiusa ad anello sono state calcolate con il metodo di Hardy-Cross e sono riportate nelle relative figg 81 e 82 Calcolo della curva di domanda del circuito idraulico sfavorito La pressione PS di calcolo che la pompa deve fornire per garantire allrsquoidrante a colonna soprasuolo numero 12 idraulicamente piugrave sfavorito per altimetria e distanza una pressione di 300 kPa nel caso di funzionamento contemporaneo anche degli idranti a colonna sfavoriti 11 13 e 14 derivati tutti dalla rete idrica chiusa ad anello tenuto anche conto delle perdite di carico localizzate nel corpo dellrsquoidrante e di quelle distribuite nella tubazione flessibile vale

Ps = 350 + ΔPt + 98 hs

Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Esempio 8

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200

In tale espressione hS rappresenta il dislivello esistente espresso in m fra il punto di installazione dellrsquoidrante numero 12 piugrave sfavorito e quello del manometro inserito sulla mandata della pompa che egrave pari a 6 m mentre ΔPt egrave la somma delle perdite di carico distribuite e localizzate espressa in kPa che si hanno nel circuito idraulico a partire dallrsquoidrante in questione fino al punto di installazione della pompa Le perdite di carico localizzate sono state valutate trasformandole in lunghezza di tubazione equivalente in funzione dei diametri delle tubazioni utilizzate e della peculiaritagrave del circuito idraulico avvalendosi dellrsquoAppendice C della norma UNI 10779 le perdite di carico per attrito nelle tubazioni (perdite di carico distribuite) sono state invece calcolate con la formula di Hazen-Williams

605 middot 109 middot Q185

ΔPdistr =

D487 middot C185

dove

ΔPdistr egrave la perdita di carico unitaria per attrito valutata in millimetri di colonna drsquoacqua al metro di tubazione (1 mmH2Om = 98 Pam)

Q egrave la portata circolante nel relativo tratto di tubazione espressa in lmin D rappresenta il diametro interno medio della tubazione espresso in mm C egrave la costante dipendente dalla natura della tubazione che per il polietilene

puograve assumersi pari a 150 tuttavia per tenere conto dellrsquoinevitabile invecchiamento che le tubazioni subiranno nel tempo si assumeragrave cautelativamente per la costante C il valore di 120

Si ricava

PS = 300 + 50 + 473 + 6 middot 98 = 4561 kPa

Esempio 8

__________

201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

Pagine non disponibili in anteprima

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Esempio 12

__________

256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

__________

257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

__________

258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

Pagine non disponibili in anteprima

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Esempio 14

__________

281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Esempio 8

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201

Figura 82 - Circuito idraulico sfavorito con i relativi quattro idranti a colonna soprasuolo operativi

Pagine non disponibili in anteprima

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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

__________

257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

__________

258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

Pagine non disponibili in anteprima

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Esempio 14

__________

281

Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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  • 31-33
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  • 44-47
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  • 99-100
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  • 107-109
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Esempio 12

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256

Sezionamenti Lrsquoautorimessa essendo ubicata al primo piano interrato costituisce un unico compartimento antincendio di superficie pari a 1920 m2 inferiore al valore di 2500 m2 che egrave consentito in considerazione delle caratteristiche dellrsquoautorimessa (mista chiusa e posizionata al primo piano interrato) Le scale e gli ascensori di accesso saranno racchiusi in vani realizzati con strutture non combustibili di resistenza al fuoco almeno REI 120 e muniti di porte almeno EI 120 provviste di sistema di autochiusura Le corsie di manovra consentiranno il facile movimento degli autoveicoli e avranno ampiezza non inferiore a 45 m e a 5 m nei tratti antistanti i box ortogonali alla corsia Accessi allrsquoautorimessa Lrsquoautorimessa saragrave servita da due rampe rettilinee a doppio senso di marcia di larghezza non inferiore a 45 m La rampe completamente scoperte presentano pendenza inferiore al 20 e lunghezza pari a circa 17 m Pavimenti I pavimenti hanno una pendenza sufficiente per il convogliamento in collettori delle acque Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non si svolgeranno operazioni quali ad esempio riparazioni meccaniche eo interventi di lavaggio e pertanto non saragrave presente un dispositivo di separazione di liquidi infiammabili dalle acque residue (lettera prot n P5234108 sott 2232 del 29052002) La pavimentazione saragrave realizzata con materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili Le soglie dei vani di comunicazione fra i compartimenti (ovvero tra il corsello ed i filtri a prova di fumo) avranno un livello lievemente superiore di almeno 3divide4 cm a quello dei pavimenti contigui per evitare lo spargimento di liquidi da un compartimento allrsquoaltro Ventilazione Lrsquoautorimessa saragrave munita di un sistema di aerazione naturale costituito da aperture di ventilazione ricavate nelle pareti (in corrispondenza dei cancelli di accesso) e nei soffitti Le aperture di aerazione saranno distribuite il piugrave possibile uniformemente e a una distanza reciproca non superiore a 40 m in modo da fornire un efficace ed uniforme

Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Esempio 12

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257

ricambio drsquoaria allrsquoambiente noncheacute lo smaltimento del calore e dei fumi di un eventuale incendio Le aperture di areazione naturale avranno una superficie di ventilazione pari complessivamente a 7722 m2 che egrave maggiore del minimo ammissibile pari ad 125 della superficie in pianta del compartimento infatti risulta 7722 m2 gt 125 middot 1920 m2 = 7680 m2 Una frazione di tale superficie non inferiore a 0003 m2 per metro quadrato di pavimento saragrave completamente priva di serramenti in particolare nellrsquoautorimessa in esame tutte le aperture risultano prive di serramenti La superficie di ventilazione egrave garantita da

due aperture in corrispondenza dei cancelli di accesso di superficie rispettivamente pari a 1100 m2 e 1012 m2

diciotto aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ciascuna avente altezza 380 m e larghezza 060 m Viene inoltre considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alla presenza di griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

ulteriori quattro aperture ricavate nel solaio soprastante il corsello drsquoaccesso ai posti auto ognuna lunga 480 m e larga 130 m Anche per queste aperture viene considerato un coefficiente riduttivo pari a 085 che tiene conto della riduzione della superficie di ventilazione dovuta alle griglie metalliche calpestabili a protezione delle aperture

La superficie Av di ventilazione complessiva a servizio dellrsquoautorimessa egrave uguale a

Av = 1100 + 1012 + 18 middot (380 middot 060 middot 085) + 4 middot (480 middot 130 middot 085) = 7722 m2 Lrsquoaerazione naturale per ciascun box saragrave assicurata mediante la realizzazione di aperture sulle serrande basculanti (griglie eo feritoie) di superficie non inferiore a 1100 di quella in pianta di ciascun box Misure per lo sfollamento delle persone La densitagrave di affollamento egrave calcolata in base alla ricettivitagrave massima dellrsquoautorimessa Trattandosi di locali non sorvegliati essa saragrave pari ad una persona per ogni 10 m2 di superficie lorda del compartimento Poicheacute la superficie egrave pari a 1920 m2 lrsquoaffollamento risultante saragrave pari a

01 personem2 middot 1920 m2 = 192 persone Essendo lrsquoautorimessa ubicata al primo piano interrato la capacitagrave di deflusso saragrave pari a 375 persone per ciascun modulo di uscita

Esempio 12

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Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Esempio 12

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258

Lrsquoautorimessa saragrave provvista di un sistema organizzato di vie di uscita per il deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso lrsquoesterno o in luogo sicuro in caso di incendio o di pericolo di altra natura La larghezza delle vie di uscita saragrave multipla del modulo di uscita e non inferiore a 120 m (due moduli) misurata nel punto piugrave stretto Il sistema di vie di esodo saragrave caratterizzato dalle seguenti uscite

due uscite di sicurezza realizzate sui cancelli di ingresso che immettono direttamente su spazio scoperto di larghezza pari a 120 m ciascuna (quattro moduli)

una uscita che immette al vano scala C attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 120 m (due moduli)

una uscita che immette al vano scala D attraverso filtro a prova di fumo di larghezza pari a 110 m (un modulo) egrave consentito infatti ai sensi del punto 3104 del DM 01021986 che nel caso di due o piugrave uscite una possa avere larghezza inferiore a 120 m con un minimo di 060 m

La larghezza totale delle uscite saragrave determinata dal rapporto fra il massimo affollamento ipotizzabile e la capacitagrave di deflusso pertanto risulta necessaria la presenza almeno di un numero N di moduli di uscita pari a

N = 192375 = 6 Poicheacute vi sono sette moduli di uscita ne consegue che risulta verificato il regolare dimensionamento del sistema di vie di esodo Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro sono ubicate in modo da essere raggiungibili con percorsi massimi di esodo inferiori a 40 m Il numero delle uscite saragrave pari a quattro e verranno posizionate in punti ragionevolmente contrapposti Impianti tecnologici Allrsquointerno dellrsquoattivitagrave non egrave prevista la presenza di un impianto di riscaldamento Lrsquoimpianto elettrico di nuova realizzazione saragrave conforme al DM 372008 Lrsquoautorimessa saragrave dotata di impianto di illuminazione di sicurezza alimentato da sorgente di energia indipendente da quella della rete di illuminazione ordinaria nello specifico lrsquoimpianto di illuminazione di sicurezza avragrave le seguenti caratteristiche

1 inserimento automatico ed immediato non appena venga a mancare lrsquoilluminazione normale

2 livello di illuminamento necessario allo svolgimento delle operazioni di sfollamento e comunque non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal pavimento in prossimitagrave delle uscite di sicurezza

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Esempio 14

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Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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282

Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Esempio 14

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Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Esempio 14

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Distribuzione e sistemazione dei posti nella sala Allrsquointerno della sala principale non sono previsti posti a sedere che risultano invece essere presenti soltanto nella zona del bar e nelle aree per le attivitagrave accessorie tali posti saranno comunque posizionati in modo da non costituire impedimenti ed ostacoli allrsquoesodo delle persone in caso di emergenza Misure per lrsquoesodo del pubblico Il calcolo dellrsquoaffollamento egrave stato effettuato secondo quanto indicato nella nota del Ministero dellrsquoInterno prot n P21664109 sott 53 del 20111997 considerando soltanto una superficie pari a 36547 m2 che corrisponde a quella delle sale che compongono il locale utilizzate dal pubblico per assistere alle attrazioni varie con esclusione delle aree in cui vengono svolte le attivitagrave accessorie in particolare egrave stata considerata la superficie compresa entro il perimetro interno delle pareti delimitanti il locale comprensiva di tutti gli spazi accessibili al pubblico quali la biglietteria la sala per le attivitagrave varie e la zona bar mentre non egrave stata considerata la superficie del guardaroba del palco e della zona prepalco quella delle aree riservate alla gestione e alla manutenzione dellrsquoattivitagrave e quella delle aree non accessibili al pubblico (uffici attivitagrave accessorie sale prove sale riprese digitali ecc) Lrsquoaffollamento massimo previsto per il locale di pubblico spettacolo cosigrave come stabilito dal punto 41 del DM 19081996 viene calcolato per i locali classificati di tipo e) considerando una densitagrave di affollamento di 07 personem2 Il prodotto fra la superficie considerata e la densitagrave di affollamento determina il massimo affollamento previsto che per il locale in questione risulta pari a 255 persone (36547 m2 middot 07 personem2 = 255 persone) A queste vanno aggiunte le dieci persone musicisti animatori artisti vari ed eventuale personale di servizio alla scena che al massimo possono essere presenti sul palco essendo questo di tipo integrato nella sala e non dotato di vie di uscita ad uso esclusivo ne consegue che il numero complessivo di persone da considerare per la sala di pubblico spettacolo corrisponde pertanto a 265 persone Per quanto riguarda la parte di attivitagrave destinata a sale proveattivitagrave promozionali lrsquoaffollamento egrave stato determinato in funzione delle effettive presenze previste nel numero di massimo 50 persone presenti contemporaneamente al piano terra delle quali non piugrave di 25 potenzialmente presenti nelle sale relax a disposizione dei musicisti e degli animatori poste al piano primo Tali presenze non sono cumulabili con quelle della sala di pubblico spettacolo in quanto non contemporanee La capacitagrave di deflusso egrave stata considerata pari a 50 per la sala attrazioni varie in quanto essa egrave posta al piano terra ubicata ad una quota corrispondente al piano di riferimento mentre egrave pari a 375 per i locali adibiti a sala relax a disposizione dei musicisti e degli animatori che sono posti al piano primo ad una quota di 330 m

Esempio 14

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Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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Esempio 14

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Il sistema di vie di uscita che egrave stato realizzato attraverso percorsi indipendenti condurragrave gli occupanti verso il luogo sicuro individuato nellrsquoarea cortiliva esterna La larghezza totale delle uscite da ogni piano espressa in numero di moduli di uscita non saragrave inferiore a due moduli e pertanto a 12 m essa verragrave dimensionata in base al rapporto tra il massimo affollamento previsto al piano e la predetta relativa capacitagrave di deflusso I percorsi del sistema di vie di uscita comprenderanno corridoi vani di accesso alle scale e di uscita allrsquoesterno scale e passaggi in genere Il dimensionamento delle vie di uscita tenuto conto dei valori di affollamento precedentemente indicati risulta conforme alle disposizioni del DM 19081996 come specificato in tabella 141

Tabella 141 - Dimensionamento delle vie di uscita

Destinazione drsquouso

Capacitagrave di

deflusso

Larghezza delle vie di uscita necessaria

(numero moduli di uscita)

Moduli di uscita minimi

richiesti

Moduli di uscita

realizzati

Sala da ballo 50 L = (26550) middot 06 = 318 6 6

Sale prove e riprese digitali

50 L = (5050) middot 06 = 060 2 4

Sala relax 375 L = (253750) middot 06 = 018 2 2

Lrsquoaltezza dei percorsi non saragrave in ogni caso inferiore a 2 m La larghezza utile dei percorsi saragrave misurata deducendo lrsquoingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori Tra gli elementi sporgenti non saranno considerati quelli posti ad unrsquoaltezza superiore a 2 m ed eventuali corrimano con sporgenza non superiore ad 8 cm Nella zona bar e in prossimitagrave del palco sono presenti gradini con pedate ed alzate rispettivamente non inferiori a 30 cm e non superiori a 18 cm segnalati con dispositivi luminosi Le uscite presenti allrsquointerno della sala permetteranno di assicurare un esodo secondo criteri di uniformitagrave e simmetria rispetto allrsquoasse longitudinale della stessa Le vie di uscita saranno tenute sgombre da materiali che possano costituire impedimento al regolare deflusso delle persone Non saranno installate superfici vetrate o specchi che possano trarre in inganno sulla direzione dellrsquouscita Non sono presenti rampe e superfici inclinate in genere allrsquointerno dellrsquoattivitagrave I pavimenti ed i gradini in particolare non presenteranno superfici sdrucciolevoli

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