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1 REPUBBLICA ITALIANA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO “M. Buonarroti – A. Pozzo” C.A.P.38122 TRENTO - Via Brigata Acqui, 15 - tel. 0461216811 - fax 0461984216 E.mail: [email protected] - Pagina Web http://www.buonarroti.tn.it ESAMI DI STATO a.s. 2017/2018 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO di CLASSE 5^ MECCANICA MECCATRONICA sez. C AFFISSO ALL’ALBO D’ISTITUTO il 15/05/2018

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REPUBBLICA ITALIANA

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO “M. Buonarroti – A. Pozzo”

C.A.P.38122 TRENTO - Via Brigata Acqui, 15 - tel. 0461216811 - fax 0461984216

E.mail: [email protected] - Pagina Web http://www.buonarroti.tn.it

ESAMI DI STATO a.s. 2017/2018

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO di CLASSE

5^ MECCANICA MECCATRONICA sez. C

AFFISSO ALL’ALBO D’ISTITUTO il 15/05/2018

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INDICE

1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO .................................................................... 41.1 Struttura e dati generali ..................................................................................... 41.2 Provenienza sociale, territoriale e scolastica degli alunni ................................ 5

2. PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO E DELLA CLASSE .............................. 52.1 Indirizzo di Meccanica e meccatronica ed energia ............................................. 52.2 Presentazione della classe ................................................................................. 7

2.2.1 Risultati ...................................................................................................... 7

2.3 Piano di studio per il triennio ............................................................................ 72.4 Metodologia CLIL ............................................................................................ 82.5 Continuità didattica ........................................................................................... 82.6 Organizzazione delle attività ............................................................................. 92.7 Alternanza scuola mondo del lavoro e orientamento post diploma .................. 92.8 Tipologia delle attività formative ...................................................................... 9

2.8.1 Attività/progetti nell’ anno scolastico 2015-16 .......................................... 9

2.8.2 Attività/progetti nell’ anno scolastico 2016-17 .......................................... 9

2.8.3 Attività/progetti nell’anno scolastico 2017-18 ......................................... 10

2.9 Criteri e strumenti della valutazione ............................................................... 112.10 Giudizio di ammissione all’esame di stato ..................................................... 122.11 Rapporti con le famiglie ................................................................................. 12

3. APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO ............................................................ 134. RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI ............................................... 14

4.1 Materia: ITALIANO ....................................................................................... 144.2 Materia: STORIA – EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ................... 174.3 Disciplina: INGLESE ..................................................................................... 214.4 Disciplina: MATEMATICA ........................................................................... 234.5 Disciplina: RELIGIONE ................................................................................. 264.6 Disciplina: DISEGNO, PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE (DPO) ........................................................................................... 284.7 Disciplina: MECCANICA MECCATRONICA ............................................. 314.8 Disciplina: SISTEMI E AUTOMAZIONI ...................................................... 354.9 Disciplina: TECNOLOGIA MECCANICA PROC. PROD. ......................... 394.10 Disciplina: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE ........................................... 44

5. ALLEGATI ........................................................................................................... 465.1 Simulazione di Prima Prova (Italiano) ........................................................... 465.2 Simulazione di Seconda Prova (Meccanica e Meccatronica) ......................... 535.3 1° Simulazione di Terza Prova 5 MMC (Inglese, Storia, Matematica, Tec. meccanica) ............................................................................................................... 555.4 2° Simulazione di Terza Prova (Matematica, Inglese, Disegno e Progettazione, Sistemi e Automazioni) ................................................................... 57

6. GRIGLIE DI VALUTAZIONE ............................................................................ 596.1 Griglia di valutazione per la prima prova (Italiano) ....................................... 59

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6.2 Griglia di valutazione per la seconda prova (Meccanica e Meccatronica Energia) ................................................................................................................... 606.3 Griglia di valutazione per la terza prova ......................................................... 61

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1. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

1.1 Struttura e dati generali Nei suoi oltre cento anni di storia l’ITT “Buonarroti ha svolto, nel contesto territoriale provinciale e regionale, un ruolo fondamentale nell’ambito dell’istruzione e formazione tecnica. Con l’accorpamento con l’Istituto “A.Pozzo” nell’a.s. 2016-‘17 la scuola ha ampliato ulteriormente la sua offerta formativa divenendo l’Istituto superiore più grande della Provincia di Trento. Gli indirizzi presenti sono: Chimica Materiali e Biotecnologie, Informatica, Elettrotecnica ed Elettronica, Meccanica Meccatronica ed Energia e Costruzioni Ambiente e Territorio. L’Istituto è inserito in una città ricca di risorse, sia sotto l’aspetto socio economico sia sotto l’aspetto culturale e formativo, come testimoniano le numerose associazioni culturali, di volontariato, facoltà universitarie e biblioteche dislocate su tutto il territorio comunale. L’attenzione dell’Istituto al contesto socio economico è attestata dai molteplici legami con la realtà produttiva territoriale nel settore industriale, artigianale, edile, ambientale e dei servizi attraverso una qualificata progettazione e l’attivazione di numerosi tirocini curricolari in Alternanza Scuola-Lavoro. In particolare, l’azione educativa e formativa condotta dai docenti è finalizzata alla crescita educativa, culturale e professionale dei giovani attraverso il sapere, il saper fare e l’agire, con particolare attenzione all’autonoma capacità critica e di giudizio. Il curricolo è caratterizzato da alcuni aspetti fondamentali: 1. un’aggiornata cultura tecnico-tecnologica che è alla base dell’apprendimento delle

conoscenze disciplinari e dell’esercizio delle competenze previste per consentire allo studente sia di orientarsi ed inserirsi proficuamente nella realtà economica e produttiva sia di accedere a corsi universitari;

2. l’esercizio di competenze culturali e professionali che permettano agli studenti di inserirsi in un contesto europeo, anche attraverso l’apprendimento delle lingue, i tirocini e gli scambi con altre realtà scolastiche;

3. il rilievo all’ambito umanistico che conserva un ruolo di primo piano per il suo valore fondante nella formazione culturale;

4. la costante attenzione all’esperienza di vita che l’alunno affronta negli anni cruciali della formazione della sua personalità con l’attivazione di iniziative e progetti mirati alla promozione del benessere psicofisico degli studenti e alla valorizzazione della componente femminile.

Le 74 classi dell’Istituto sono suddivise come segue:

− 13 classi prime − 12 classi seconde − 14 classi terze − 17 classi quarte (più una quarta serale) − 16 classi quinte (più una quinta serale).

Affrontano l’Esame di Stato nell’a.s. 2017/2018:

− 2 classi Chimica e materiali, − 1 classe Chimica biotecnologie ambientali, − 1 classe Chimica biotecnologie sanitarie, − 1 classe Automazione, − 2 classi Elettrotecnica, − 3 classi Informatica, − 3 classi Meccanica e meccatronica − 2 classi Costruzioni ambiente e territorio − 1 classe Geotecnico − 1 classe serale Costruzioni ambiente e territorio.

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L’Istituto è dotato complessivamente di 49 laboratori, reparti e aule speciali; vi lavorano 211 docenti e 71 collaboratori ATA tra assistenti di laboratorio, personale amministrativo e collaboratori scolastici. 1.2 Provenienza sociale, territoriale e scolastica degli alunni Gli studenti provengono da famiglie che si collocano sia nell’area del lavoro dipendente sia del lavoro autonomo e della piccola e media impresa. Non manca una componente afferente alla libera professione, soprattutto per quanto riguarda le professioni tecniche. L’ITT “Buonarroti-Pozzo” ha da sempre un rilievo provinciale e, per alcuni indirizzi, regionale; infatti, in particolar modo nelle specializzazioni del triennio, accoglie alunni provenienti da tutta la Provincia e oltre. Ciò comporta un diffuso pendolarismo che riguarda circa il 70% degli studenti, con un conseguente aggravio dei tempi necessari per raggiungere la scuola. Nei vari indirizzi gli studenti provengono, oltre che dalle classi seconde interne, soprattutto da Rovereto, Tione, Riva del Garda, Cles, Pergine Valsugana e Cavalese.

2. PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO E DELLA CLASSE

2.1 Indirizzo di Meccanica e meccatronica ed energia L’indirizzo di Meccanica e Meccatronica fornisce competenze specifiche nel campo dei materiali e delle attività produttive di interesse essendo in grado di sviluppare sinergia tra le fasi di progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti e nell’organizzazione dei relativi processi produttivi. Consente di contribuire all’innovazione, all’adeguamento tecnologico ed organizzativo delle imprese per il miglioramento della qualità e competitività dei prodotti e della sicurezza.

Obiettivi formativi trasversali raggiunti al termine del 5° anno:

• Capacità di concentrazione nel lavoro in classe; saper intervenire in modo pertinente ed autonomo durante le lezioni; consolidare la capacità di lavorare in aula e a casa, programmando il lavoro e sapendo chiedere aiuto in caso di difficoltà, fruendo pienamente del tempo scuola.

• Affrontare uno studio personale, intenso e rigoroso; saper puntare di volta in volta su obiettivi di apprendimento realistici e consapevoli e perseguirli con determinazione.

• Saper lavorare in gruppo, assumendo le proprie responsabilità nel raggiungere gli

obiettivi programmati insieme; contribuire positivamente all’ordine e all’organizzazione del lavoro in classe, per rendere serena la convivenza e proficuo il lavoro per tutti.

• Saper spiegare le motivazioni del proprio operato e saper assumere posizioni personali

motivate

• Saper assumere iniziative autonome e personali nell’affrontare i problemi di studio e i casi professionali.

• Saper cogliere la rilevanza della cultura e di solide competenze disciplinari per

realizzare le proprie aspirazioni umane e professionali e acquisire consapevolezza della necessità della formazione continua.

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• Saper utilizzare al meglio la tecnologia mantenendo il pieno controllo dei vari strumenti

• Saper adattare i propri comportamenti alle normative di sicurezza, cogliendo l’importanza di un loro rispetto rigoroso

• Avere acquisito la capacità di orientamento riguardo al proprio futuro professionale e/o

di studio, a partire da un’adeguata conoscenza di sé, delle opportunità professionali e del contesto socio-economico.

Obiettivi didattici raggiunti al termine del 5° anno: Conoscenze:

• Saper approfondire le conoscenze nelle discipline tecnico-scientifiche atte alla formazione del diplomato in meccanica.

• Possedere un’adeguata preparazione culturale nell’area storico-letteraria (seconda metà sec. XIX /sec.XX) ed un adeguato possesso della lingua italiana).

• Conoscere strutture comunicative e lessico della lingua inglese anche in campo tecnico. • Conoscere le caratteristiche di impiego, dei processi di lavorazione e del controllo di qualità

dei materiali; • Conoscere le norme del disegno tecnico; • Conoscere gli effetti prodotti sulle macchine e sugli elementi che li compongono durante il

loro funzionamento; • Conoscere il funzionamento dei vari elementi che compongono una macchina o un

meccanismo; • Conoscere le caratteristiche funzionali e di impiego delle macchine utensili; • Conoscere i fondamenti dell’organizzazione e della gestione della produzione industriale; • Conoscere i principi di funzionamento delle macchine a fluido; • Conoscere le caratteristiche della fabbrica automatica.

Competenze:

• Saper affrontare e risolvere problemi relativi alle varie disciplinari applicando le conoscenze acquisite in contesti diversi.

• Saper documentare adeguatamente con linguaggio appropriato gli aspetti tecnici ed organizzativi del proprio lavoro.

• Saper utilizzare in modo corretto linguaggi specifici delle vaie discipline • Saper comunicare in lingua inglese anche in ambito tecnico • Saper utilizzare gli strumenti tecnici ed informatici tipici delle varie discipline

Competenze specifiche dell’indirizzo di meccanica:

• Saper scegliere un materiale in base all’impiego, alle lavorazioni ed alla qualità del prodotto;

• Saper scegliere le macchine utensili più idonee per la realizzazione di un prodotto; • Saper realizzare il ciclo di lavorazione di un prodotto analizzandone anche i costi di

produzione; • Saper gestire la produzione di semplici manufatti in base alle macchine disponibili; • Saper gestire semplici processi automatici.

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2.2 Presentazione della classe L’attuale classe V°MMC al termine dell’a.s. 2017/2018, si compone di 10 alunni. Tutti gli studenti studiano la lingua inglese. La classe, articolata nei due indirizzi meccanica e informatica, ha lavorato unita solo per un certo numero di ore settimanali: lingua e letteratura italiana, storia - Educazione alla cittadinanza, matematica, religione, inglese e scienze motorie, mentre si è separata in aule e laboratori distinti nei due gruppi di indirizzo. Il Consiglio di classe nel corso del triennio ha subito un notevole cambio di docenti. La classe è composta da alunni eterogenei per temperamento, attitudini individuali e disponibilità al lavoro, gli alunni si sono diversificati per capacità, impegno e per interesse nelle diverse materie e di conseguenza la preparazione raggiunta è stata eterogenea. I risultati raggiunti dagli studenti talvolta non sono pienamente corrispondenti alle loro potenzialità o a causa dei tempi di studio non consoni o per tendenza all’approssimazione; gli esiti migliori si sono ottenuti nello sviluppo di specifici interessi, mentre le basi teoriche hanno richiesto a più riprese la sollecitazione del Consiglio di classe. Nel complesso comunque gli alunni hanno compiuto un percorso di apprendimento soddisfacente. Gli studenti hanno risposto in modo positivo alle proposte di attività interattive che sono state numerose e hanno contribuito alla crescita culturale e professionale degli studenti (alternanza scuola-lavoro, progetti, visite culturali, spettacoli, orientamenti universitari). Rimangono per molti studenti difficoltà legate all’espressione orale e alla comunicazione dovute in parte alle lacune accumulate nel tempo, in parte alla poca attitudine e propensione al dialogo e alla comunicazione in genere. Un gruppo di alunni ha sviluppato conoscenze e competenze a un buon livello studiando regolarmente e approfondendo i propri interessi, altri non hanno migliorato le proprie capacità di studio e lavoro poiché non si sono applicati in modo rigoroso ma hanno limitato l’impegno in vista delle scadenze. Nel corso del triennio tutti gli alunni hanno partecipato all’Alternanza Scuola-Lavoro. Nella classe c’è 1 alunno con Bisogni Educativi Speciali. Nell’a.s. scolastico 2015/2016 la terza si componeva di 11 alunni; a fine anno sono stati promossi: 05 alunni senza carenze formative e 06 con carenze formative. Nell’a.s. 2016/2017 la quarta si componeva di 12 alunni (1 alunno su trasferimento); a fine anno scolastico 6 sono stati promossi senza carenze formative, 4 con carenze formative, 2 alunni non sono stati ammessi alla classe Quinta. 2.2.1 Risultati ISCRITTI PROMOSSI CON C.F. RESPINTI RITIRATI/

TRASFERITI CLASSE 3a 11 11 06 00 00 CLASSE 4a 12 06 04 02 00 CLASSE 5a 10 10 2.3 Piano di studio per il triennio

Materia d’insegnamento Orario settimanale Prove

III IV V Religione 1 1 1 O Educazione fisica 2 2 2 P Lingua e lettere italiane 4 4 4 S/O Storia 2 2 2 O

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Inglese 3 3 3 O Matematica e complementi 4 4 3 P/O Disegno, progettaz. e organiz. industriale 4 6(3) 6(3) S/O Meccanica, macchine e energia 6(2) 5(2) 5(2) P/O Sistemi e automazione 5(2) 4(2) 4(2) P/O Tecnologie mecc. e di processo-prodotto 4(3) 4(3) 5(3) P/O

Totale ore settimanali 35 35 35

Le ore indicate tra parentesi sono di compresenza con l’insegnante tecnico-pratico. 2.4 Metodologia CLIL

Informazioni rispetto alla modalità in cui l’insegnamento di una DNL è stato attivato in lingua straniera attraverso la metodologia CLIL. In accordo con le scelte operate a livello provinciale anche il nostro Istituto ha favorito e promosso una serie importante di investimenti educativi nell’apprendimento integrato di disciplina e lingua (CLIL) e in quello dell’apprendimento delle lingue inglese e tedesca, lavorando sul rafforzamento delle competenze linguistiche e metodologiche dei docenti di discipline non linguistiche ed investendo sulla crescita linguistica degli studenti. In questo contesto sono stati attuate delle programmazioni in lingua inglese sulle seguenti discipline non linguistiche come da schema seguente. DA COMPILARE SOLO PER GLI ANNI INTERESSATI

a.s. Disciplina/e coinvolta/e Ore Presenza Madrelingua

15/16 // // NO

16/17 Sistemi e Automazione 33 NO

17/18 Disegno e prog. Industriali Meccanica mac. e energia

10 14

NO NO

Le programmazioni sono state di tipo modulare e hanno coinvolto, qualora necessario per il rafforzamento della parte linguistica, un docente madrelingua. Dal punto di vista metodologico è stata utilizzata una didattica di tipo fortemente laboratoriale con lo sviluppo di attività inerenti le conoscenze e le abilità delle discipline interessate, in rapporto all'indirizzo di studio. 2.5 Continuità didattica

Materia

3 MMC 2015/2016

4MMC

2016/2017

5 MMC

2017/2018 Religione Giolito M. Giolito M. Giolito M. Scienze motorie e sportive Demattè Andrea Tomasi Diego Tomasi Diego Lingua e lettere italiane D’Agostino Elisa Caliari Oriana Caliari Oriana Storia Alessandro D. Caliari Oriana Caliari Oriana Lingua straniera: inglese Broilo Chiara Sartori Daniela Sartori Daniela Matematica e complementi Sartori Teresa Nascivera Stefano Franceschetti A.

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Tecn. Mec. proc. prod. Branca S. (ITP) Pedrolli Fiorenzo Podrecca Andrea Tecn. Mec. proc. prod. Micheli Ivan Mula G. (ITP) Mula G. (ITP) Meccanica, macchine e energia D’Arrigo L. (ITP) Bono G. (ITP) Militello Angelo Meccanica, macchine e energia Militello A. Militello A. Bono G. (ITP) Sistemi e automazione Branca S. (ITP) Bono G. (ITP) Zuchelli Luca Sistemi e automazioni Parisi M. Gadler G. Branca S. (ITP) Disegno e prog. industriale Militello Angelo Bono G. (ITP) Pedrolli Lorenzo Disegno e prog. industriale ///// De Concilis D. Bono Luca (ITP)

2.6 Organizzazione delle attività All’inizio dell’anno scolastico, con l’approvazione della Scheda di programmazione delle attività educative e didattiche, il Consiglio di Classe ha definito e condiviso il patto formativo con la classe, gli obiettivi cognitivi, formativi e metodologici, gli strumenti di osservazione e di verifica dei processi di apprendimento, la programmazione di attività integrative. Il Consiglio di classe ha presentato il Piano di lavoro, ossia la sintesi fra le varie discipline, soprattutto per quanto riguarda gli obiettivi generali e la scansione temporale, tenuto conto delle effettive caratteristiche e potenzialità degli studenti. Di seguito si elencano tali obiettivi generali interdisciplinari, comportamentali e cognitivi, declinati sulle 8 Competenze di cittadinanza, come da normativa ministeriale. 2.7 Alternanza scuola mondo del lavoro e orientamento post diploma Per quanto riguarda l’ASL già dall’anno scolastico 2015/2016 l’Istituto si è attivato per espletare quanto previsto dalla normativa. La attività svolte sono state diverse nei vari indirizzi e nelle singole classi e si possono riassumere nelle seguenti tipologie: seminari, incontri formativi con esperti, tirocini presso aziende o enti pubblici sia durante il periodo delle attività curricolari sia durante l’estate. Ogni studente ha compilato un elenco dettagliato e puntuale delle attività svolte nell’arco del triennio. Per quanto riguarda l’orientamento post diploma l’Istituto ha organizzato alcune attività interne e ha aderito alle proposte offerte dalle facoltà dell’Università di Trento e limitrofe nonché dall’Alta Formazione. 2.8 Tipologia delle attività formative 2.8.1 Attività/progetti nell’ anno scolastico 2015-16

• Certificazioni linguistiche • Settimana linguistica • Progetto Webtrotter • Quotidiano in classe • Nuove dipendenze • Olimpiadi Informatica • Gemellaggio Trapani • Gemellaggio Eutin • Ciaspole • Visita Curia Arcivescovile

2.8.2 Attività/progetti nell’ anno scolastico 2016-17

• Quotidiano in classe • Il posto occupato • Scrittori nella scuola: “Se consideri le colpe” A. Bajani

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• Acropark - val di Sole • Scambio Eutin • Settimana linguistica • Certificazioni linguistiche

2.8.3 Attività/progetti nell’anno scolastico 2017-18

• Quotidiano in classe • Il posto occupato: “Come le rose” spettacolo teatrale • Progetto scrittori nella scuola: “Una questione privata” Fenoglio (prof. A. Tamburini) • Spettacolo Orientamento Post Diploma “POST IT” • Progetto “Cantiere Europa” interventi dott. Marco Odorizzi • Progetto “On the Road: sulla rotta dei migranti” – intervento • “La Trento fascista” (percorso di architettura) • Visita al Vittoriale – Gardone • Visita al Meuseo A. Degasperi – Pieve Tesino • Rafting - val di Sole • Scambio Eutin • Settimana linguistica • Certificazioni linguistiche • Olimpiadi Informatica • Olimpiadi di matematica

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2.9 Criteri e strumenti della valutazione

STRUMENTI ADOTTATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE PER LA VERIFICA FORMATIVA ü CONTROLLO QUADERNO DI LAVORO/COMPITI SVOLTI ü OSSERVAZIONE ATTIVITÀ' APPLICATIVE SVOLTE IN CLASSE/LABORATORIO ü INTERROGAZIONE BREVE ü ESERCIZI DI RAPIDA SOLUZIONE ü DOMANDE DAL POSTO ü BREVI INTERVENTI ALLA LAVAGNA ü INTERROGAZIONE LUNGA ü TEMA O PROBLEMA ü QUESTIONARI ü RELAZIONI ü ESERCIZI ü ALTRO (tavole di disegno, prove pratiche di educazione fisica)

STRUMENTI COMUNI ADOTTATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE PER LA VERIFICA SOMMATIVA

ü INTERROGAZIONE LUNGA ü INTERROGAZIONE BREVE ü TEMA O PROBLEMA ü PROVE STRUTTURATE ü PROVE SEMISTRUTTURATE ü QUESTIONARI ü RELAZIONI ü ESERCIZI TEORICI E PRATICI ü PROBLEM SOLVING

ELEMENTI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE

ü IMPEGNO ü PARTECIPAZIONE ALL’ATTIVITA’ DIDATTICA ü METODO DI STUDIO ü PROGRESSO ü SITUAZIONE PERSONALE ü FREQUENZA REGOLARE ALLE LEZIONI

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2.10 Giudizio di ammissione all’esame di stato

In ottemperanza a quanto disposto nell’art. 2, comma 1 dell’O.M. n° 26 del 15 marzo 2007, in sede di scrutino finale il Consiglio di Classe formulerà un giudizio di ammissione per tutti gli studenti anche al fine di fornire alla Commissione d’esame gli elementi per una più completa conoscenza di ciascun candidato. Si presterà particolare attenzione a motivare le decisioni assunte nel caso di non ammissione ovvero nel caso di ammissione in presenza di carenze formative non saldate e/o di valutazioni non sufficienti nelle singole discipline.

2.11 Rapporti con le famiglie I rapporti con le famiglie sono stati in genere frequenti e positivi e, comunque, tali da consentire ad ogni genitore interessato di avere un quadro completo e tempestivo dell’andamento scolastico del proprio figlio, anche grazie all’utilizzo del registro elettronico e alle udienze generali convocate secondo un calendario pubblicato sul sito di Istituto. Quando è stato necessario, il Consiglio di classe e i singoli insegnanti si sono avvalsi delle comunicazioni dirette alla famiglia per segnalare eventuali problemi. Qualora sia emersa la necessità di un incontro prolungato per particolari problematiche, il genitore ha fissato un appuntamento con il coordinatore di classe o con l’insegnante interessato. Su richiesta dei rappresentanti di classe, inoltre, è stato possibile convocare una riunione di tutti i genitori con il coordinatore di classe. Al termine delle attività didattiche è stato fissato un colloquio con i coordinatori di classe per gli studenti con carenze formative e/o non ammessi alla classe successiva.

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3. APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO

Approvato dal Consiglio di classe della 5^MMC il giorno 15 maggio 2018, affisso all’Albo d’Istituto il 15 maggio 2018.

IRC GIOLITO MARIANGELA

ITALIANO CALIARI ORIANA

STORIA CALIARI ORIANA

INGLESE SARTORI DANIELA

MATEMATICA E COMPLEMENTI FRANCESCHETTI ANDREA

TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E PRODOTTO PODRECCA ANDREA

TECNOLOGIE MECCANICHE DI PROCESSO E PRODOTTO MULA GIOVANNI (ITP)

MECCANICA, MECCANICHE ED ENERGIA MILITELLO ANGELO

MECCANICA, MECCANICHE ED ENERGIA BONO GIUSEPPE (ITP)

SISTEMI E AUTOMAZIONI BRANCA STEFANO (ITP)

SISTEMI E AUTOMAZIONI ZUCHELLI LUCA

DISEGNO, PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE PEDROLLI LORENZO

DISEGNO, PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE BONO LUCA (ITP)

SCIENZE MOTORIE SPORTIVE TOMASI DIEGO

RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI

MAGOTTI DANIELE

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4. RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI SVOLTI

4.1 Materia: ITALIANO

RELAZIONE FINALE prof.ssa Oriana Caliari PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 5MMC

La V° MMC si compone di 10 alunni, il gruppo classe è coeso e capace di collaborare. Le attitudini degli studenti allo studio risultano diversificate, in alcuni casi sono spiccate e coltivate con adeguata applicazione, in altri casi sono meno evidenti e non accompagnate dalla determinazione necessaria. I risultati di alcuni studenti non sono pienamente corrispondenti alle potenzialità, a causa dei tempi di studio non consoni o per tendenza all’approssimazione; gli esiti migliori si sono ottenuti nello sviluppo di specifici interessi, mentre le basi teoriche hanno richiesto a più riprese la sollecitazione della docente. Nel complesso comunque gli alunni hanno compiuto un percorso di attuazione e apprendimento soddisfacente. La classe ha risposto in modo positivo alle proposte di attività interattive (progetti, visite culturali, spettacoli, orientamenti universitari) che sono state numerose e hanno contribuito alla crescita culturale e professionale degli alunni. La frequenza a scuola è stata assidua. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA DISCIPLINA

• Orientarsi nel contesto storico e culturale del periodo storico studiato; • Saper collegare un autore alle poetiche del suo tempo; • Saper collegare le opere alle varie fasi della poetica dell’autore e riconoscerne i

caratteri essenziali; • Saper ricostruire l’evoluzione nel tempo delle forme narrative; • Saper cogliere la novità e centralità dell’autore all’interno del panorama letterario del

suo tempo; • Saper rapportare i caratteri specifici di ciascuna opera e di ciascun testo alla poetica

letteraria; • Saper ricostruire l’evoluzione nel tempo del genere romanzesco; • Saper riconoscere nei testi i caratteri fondamentali; • Saper riconoscere i caratteri fondanti di un capolavoro letterario nell’interdipendenza

forma-contenuto.

STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO CONSEGUIMENTO: Lezione frontale dialogata con l’ausilio del manuale, ricerche lessicali sul dizionario, realizzazione guidata di schemi, lezione –applicazione (spiegazione seguita da esercizi applicativi), scrittura e revisione collettiva di parafrasi, analisi e commenti testuali. Lavori in coppia o di gruppo, gare di retorica, simulazioni, lezioni preparate in PPT dagli alunni (su temi specifici), schede didattiche (recensioni, analisi, questionari) presentate ai compagni. MATERIALI UTILIZZATI Libri di testo, video, PTT, lavagna multimediale, materiali in Internet.

RISULTATI RAGGIUNTI Quasi tutti gli alunni hanno raggiunto il livello di base negli obiettivi formativi e didattici programmati. Buona parte degli studenti ha conseguito una formazione soddisfacente, anche se a livelli di maturazione e autonomia personale; riguardo alla preparazione culturale generale i risultati medi sono sufficienti, con alcune punta di eccellenza in alcune discipline e alcuni elementi di fragilità, circoscritta a qualche area, da parte di altri.

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MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA ORALE Interrogazione (breve e lunga), colloquio, domande dal posto, brevi interventi dal posto, questionari, relazioni, ricerche, PTT, prove oggettive, verifica dell’attenzione in classe e esercizi assegnati come compito domestico. SCRITTO: Tema di italiano (tipologia A, B, C, D). Prove strutturate e semistrutturate: questionari volti all’accertamento delle conoscenze e delle abilità (esercizi di analisi, comprensione, rielaborazione di un testo letterario), trattazione sintetica di argomento di studio, quesiti di risposta singola, analisi e commento di un testo letterario.

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PROGRAMMA FINALE ITALIANO 5MMC Testo in adozione: LABORATORIO di LETTERATURA 3* , Sambugar, Salà Ed. La Nuova Italia Cenni sul Positivismo, il Naturalismo francese. il Verismo italiano. Il romanzo naturalista: Emile Zola. Giovanni Verga: biografia e opere, fase preverista e verista, le tecniche narrative, la poetica. “I Malavoglia”: il progetto dei cicli dei Vinti, un romanzo sperimentale, temi, struttura, trama e significato dell’opera. Il pessimismo in Leopardi e Verga. Testi: La lupa, La famiglia Malavoglia, La Roba, L’addio alla roba, L’arrivo e l’addio di’Ntoni. Giosuè Carducci: biografia e opere. Testi: Pianto antico, Nevicata La Scapigliatura: Biografie: Baudelaire, Verlaine, Rimbaud. Testi: Spleen Gabriele D’Annunzio: biografia e opere. I romanzi del superuomo, influssi letteratura russa. Il Piacere: trama, genere, tecnica narrativa, il protagonista, le figure femminili, l’amore. Testi: Il ritratto di un esteta, La pioggia nel pineto (vv. 01-32) Giovanni Pascoli: biografia e poetica, la concordia e la solidarietà, il nazionalismo di Pascoli, il simbolismo, la poetica del fanciullino. Testi: X agosto, Il gelsomino notturno, Temporale, Il lampo; Tuono. “E’ dentro di noi il fanciullino”. Confronto: tra Pascoli, Leopardi, Verga e Carducci. Italo Svevo: biografie e opere. Modelli, psicanalisi, nevrosi, l’inetto, difetto di volontà, sentimento di rancore, verità inconfessabile, esplorare l’inconscio. Struttura e contenuti, tecniche narrative e stile del romanzo. “’Io narrante e io narrativo” p. 357. Una vita, Senilità, La coscienza di Zeno. Testi: L’ultima sigaretta, Un rapporto conflittuale, L’inettitudine di Zeno, Un salotto mai più interdetto. Luigi Pirandello: biografia e opere. Le novelle i saggi e i romanzi. Teatro: teatro nel teatro, “teatro dei miti”. Pensiero e poetica: formazione verista, studi di psicologia e filosofia, l’interpretazione della realtà, la crisi dei valori e l’”oltre". Differenza tra comico e umorismo. Testi: Così è (se vi pare), Come parla la verità. Da “Umorismo”: Il sentimento del contrario 389, “Il fu Mattia Pascal”: Premessa (393), Cambio treno. “Io e l’ombra” (403), da “Novelle per un anno”: La patente, Il treno ha fischiato. “I meandri della mente in Svevo e Pirandello” (449). Franz Kafka: biografia e opere. Testi: da “La metamorfosi”: Il risveglio di Greog. Lettera al padre 323. James Joyce: biografia e opere. La tecnica del flusso di coscienza 327. Testi: Da Ulisse: L’insonnia di Molly Giuseppe Ungaretti: biografia e opere. La centralità della parola 487. Testi: “In memoria”, “Veglia”, “Fratelli”, “Sono una creatura”, “San Martino al Carso”, “Allegria di naufragi”, “Mattina”, “Soldati" Eugenio Montale: biografia e opere. il correlativo oggettivo e la poetica degli oggetti, la dolorosa esperienza di vivere, l’evoluzione della figura femminile. Testi: ”Il mal di vivere”, da Ossi di Seppia: “Spesso il mal di vivere ho incontrato”, “Cigola la carrucola del pozzo" , “Non chiedeteci la parola”, Meriggiare pallido assorto”. Da “Le occasioni”: “Non recidere, forbice, quel volto”, da “Satura”: “Caro piccolo insetto”, “Ho sceso dandoti il braccio”. Umberto Saba: biografia e opere. Testi: da “Il Canzoniere”: Amai. Il Neorealismo: Cenni su: Pavese, Fenoglio, Pasolini, Primo Levi (Considerate se questo è un uomo), S. Quasimodo ((Ed è subito sera). Italo Calvino: Beppe Fenoglio: biografia e opere. Lettura integrale del romanzo “Una questione privata”. Scheda libro e PTT Italo Calvino: biografia e opere. Neorealismo e gusto fiabesco-fantastico, fantascienza e tecnica combinatoria. Calvino e la Resistenza. Prima fase: storia e fantasia. Seconda fase: scienza, comicità e sperimentalismo. Il sentiero dei nidi di ragno. Le Cosmicomiche. Le città invisibili. Testi: “Ersilia: la città itinerante”, “Il romanzo lo scrive chi legge”. PPT: Giornata della Memoria: Hannan Arendt “La banalità del male”, Video: Liliana Segre FILM: Il concerto”, regia Radu Mihaileanu (premio miglior film UE) La scrittura professionale: Diario di bordo metacognitivo dell’Alternanza Scuola Lavoro (produzione documento), Portfolio professionale (produzione documento), Il Curriculum Vitae – EUROPASS (aggiornamento), La

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presentazione attraverso slide, verbale di assemblea. FAKE NEWS: come riconocerle, paywall, procedure disciplinari per chi commette infrazioni. Biografie di imprenditori di successo: Adriano Olivetti, Brunello Cucinelli, Tommasi Damiano, Francesco Maria Bernardi (produzione ricerca/PTT). RAPPRESENTANTI STUDENTI LA DOCENTE Magotti Daniele (5MMC) Prof.ssa Oriana Caliari 4.2 Materia: STORIA – EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

RELAZIONE FINALE del prof. ssa Oriana Caliari

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La V° MMC si compone di 10 alunni, il gruppo classe è coeso e capace di collaborare. Nello studio della storia e dell’Educazione alla cittadinanza la classe ha mostrato interesse partecipando con interventi e approfondendo con illustrazioni in PPT. Le attitudini allo studio della materia in alcuni casi sono risultate spiccate e coltivate con adeguato studio, in altri casi sono state meno evidenti e non sono stete accompagnate dalla determinazione necessaria. Gli studenti sono apparsi interessarti allo studio della storia locale con particolare coinvolgimento sul tema della vita dei soldati nelle trincee trentine nel corso della Grande Guerra e sul percorso sull’Autonomia della Provincia di Trento. La classe ha risposto in modo positivo alle proposte di attività interattive: la visita al museo De Gasperi a Pieve Tesino, la visita al Vittoriale degli italiani a Gardone e il percorso sulla “Trento fascista” dove ogni studente ha illustrato la storia di un monumento della città. Per quanto riguarda il progetto del “Quotidiano in classe” nel corso dell’anno la lettura del giornale è servita lper ampliare contenuti disciplinari già acquisiti (colonialismo, globalizzazione, immigrazione, disastri ambientali) o per svilupparli da un diverso punto di vista. In sintesi la classe ha sviluppato conoscenze e competenze a un livello globalmente soddisfacente studiando e approfondendo i propri interessi, alcuni di loro però non hanno migliorato le proprie capacità di studio e lavoro poiché non si sono applicati in modo sistematico ma hanno limitato l’impegno in vista delle scadenze. La frequenza alle lezioni è stata assidua. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA DISCIPLINA

• Individuare i cambiamenti culturali, socio-economici e politici-istituzionali di un periodo storico.

• Leggere e interpretare gli aspetti della storia locale in relazione alla storia generale. • Ricostruire i processi di trasformazione del Novecento in Italia e nel mondo cogliendo gli

elementi di persistenza e di discontinuità. • Stabilire relazione causa-effetto fra fenomeni culturali, economici, teoretici e politici

nell’affrontare i caratteri degli imperialismi e dei nazionalismi europei • Stabilire collegamenti tra storia e economia • Ricostruire i processi di trasformazione della popolazione e del territorio sotto i regimi

totalitari cogliendo elementi di persistenza e discontinuità. • Stabilire relazioni di causa-effetto tra fenomeni culturali, economici, naturali e politici. • Individuare le strette interconessioni tra guerra, scienza e tecnologia • Individuare alcuni degli elementi su cui si fondano le problematiche ambientali presenti nel

mondo e il loro contributo che il singolo individuo può dare alla risoluzione • Stabilire collegamenti tra storia, economia e diritto

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STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO CONSEGUIMENTO Lezione frontale dialogata con l’ausilio del manuale, ricerche lessicali sul dizionario, realizzazione guidata di schemi, lezione –applicazione (spiegazione seguita da esercizi applicativi), scrittura e revisione collettiva di parafrasi, analisi e commenti testuali. Lavori in coppia o di gruppo, gare di retorica, simulazioni, lezioni preparate in PPT dagli alunni (su temi specifici), schede didattiche (recensioni, analisi, questionari) presentate ai compagni. MATERIALI UTILIZZATI Libri di testo, video, PTT, lavagna multimediale, materiali in Internet. RISULTATI RAGGIUNTI Quasi tutti gli alunni hanno raggiunto il livello di base negli obiettivi formativi e didattici programmati. Buona parte degli studenti ha conseguito una formazione soddisfacente, anche se a livelli di maturazione e autonomia personale i risultati medi sono sufficienti con qualche punta di eccellenza. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA Interrogazione (breve e lunga), colloquio, domande dal posto, brevi interventi dal posto, questionari, relazioni, ricerche, PTT, prove oggettive, verifica dell’attenzione in classe e esercizi assegnati come compito domesti

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PROGRAMMA FINALE DI STORIA - EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA 5MMC Testo in adozione: IL SEGNO DELLA STORIA 3* , De Luna, Meriggi Ed. Paravia LA SOCIETA’ DI MASSA E LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Definizione e caratteri principali L’ETA’ GIOLITTIANA Trasformazioni economiche e sociali. L’imperialismo italiano e la guerra in Libia. Destra e sinistra storica. LA PRIMA GUERRA MONDIALE Le cause della Grande Guerra. I protagonisti fuori dell’Europa. L’inizio della guerra. La Rivoluzione Russa e l’intervento degli USA. Dalla guerra alla pace. IL PRIMO DOPOGUERRA I problemi col dopoguerra in Europa e le divisioni tra l’Europa dei vinti e dei vincitori. Gli anni folli degli USA Modulo: “Mussolini a Trento, il rapporto con Cesare Battisti - Mussolini e Ida Dalser La GRANDE CRISI 1929: l’inizzio della crisi. La reazione alla crisi USA: la New Deal. Modulo: "La Trento fascista": Piazza Dante, stazione della ferroviaria, casa G.I.L., nuovo Hotel Trento, monumento a Cesare Battisti, Piazza Littorio, Caffè Città, Galleria dei Partigiani, Supercinema Vittoria, Galleria dei Legionari, palazzo delle Poste, Largo Porta Nuova e Casa Littoria, Piazza Mostra e scuole “Raffaello Sanzio. LE ORIGINI DEL FASCISMO: Biennio rosso, nascita del fascismo. La presa al potere. La costruzione di uno stato totalitario. I Patti Lateranensi. LA RUSSIA DALLA RIVOLUZIONE ALLO STALISMO Dalla rivoluzione di febbraio alla rivoluzione di ottobre. La costruzione dell’Unione. Il totalitarismo sovietico, lo stalinismo. Il NAZIONALSOCIALISMO IN GERMANIA: L’ascesa all potere di Hitler. Lo stato totalitario nazista. La politica economica e la spinta verso la guerra. IL REGIME FASCISTA: L’organizzazione del regime, il partito unico, l’antifascismo, la cultura e la società, la politica economica, la politica estera. Ed. Cittadinanza: La scuola e la società LA SECONDA GUERRA MONDIALE (1939-1942) L’attacco nazista. L’Italia in guerra. l’attacco dell’Unione Sovietica. La guerra nel pacifico. LA SECONDA GUERRA MONDIALE (1942-1945) Lo sterminio degli ebrei, le prime sconfitte dell’asse, il crollo del fascismo e la Resistenza in Italia. Lo scontro finale. LA RESISTENZA: il CLN, i partigiani, le stragi naziste in Italia (Fosse Ardeatine, Marzabotto). Processo di Norimberga: Adollf Eichmann e “La banalità del male” di H. Arendt (PTT) Modulo: "Alcide De GasperI": PTT: Le problematiche del Trentino sotto l'impero Asburgico, il giovane Alcide De Gasperi, De Gasperi al parlamento di Vienna e alla Dieta di Innsbruck, la guerra e il lavoro di De Gasperi per i

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profughi trentini. De Gasperi dal primo dopoguerra alla fondazione della Democrazia Cristiana. Dibattito sull'Autonomia, il referendum istituzionale del 2 giugno e De Gasperi alla costituente. L'ACCORDO DE GASPERI GRUBER. PROGETTO: “Cantiere Europa”: De Gasperi fondatore dell’UE + visita al mueo di Pieve Testino e incontro di formazione con il dott. Odorizzi Modulo: "L’INNO". storia e parafrasi testi : Inno del Trentino. Inno di Mameli. Inno alla Gioia. LA GUERRA FREDDA Il mondo alla fine della guerra fredda, gli USA capofila del blocco occidentale. L’Europa occidentalee nella sfera di influenza statunitense. L’URSS e i paesi comunisti. La cina e il Giappone. I DUE BLOCCHI TRA 1950 AL 1980 L’Unione sovietica e l’Est europeo, destalinizzazione e repressione. L’Europa occidentale tra sviluppo e integrazione. Il Sessantotto. FINE DELLA GUERRA FREDDA Dissoluzione dell’Unione Sovietica. Crollo dei regimi comunisti nell’Europa orientale. Gorbacev, fine URSS, da Eltsin a Putin, la Polonia di Solidarnosc. Guerra civile in Bosnia, guerra del Kosovo. La PERESTROJCA. L’ITALIA DALLA RICOSTRUZIONE AL BOOM L’Italia della ricostruzione (1945-1948). I partiti di massa. Il miracolo economico L’ITALIA NEGLI ANNI SESSANTA E SETTANTA Il sessantotto italiano. Il compromesso storico. Il terrorismo. Il Sessantotto a Trento. UN ALTRO MONDO TRA VECCHI E NUOVI STATI IL MEDIO ORIENTE: la questione palestinese e la crisi di Suez. L’America latina tra instabilità e dittature. LA MAFIA IN ITALIA Dalle origini alle stragi del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino DOPO L’11 SETTEMBRE L’attentato e l’invasione in Afghanistan. La guerra in Iraq e la primavera araba. Lo storico di fronte all’11 settembre: il silenzio impossibile. LE INTERVISTE IMPOSSIBILI A: Giovanni Giolitti, Benito Mussolini, Adolf Eichmann, Michail Gorbacev, De Gasperi e Togliatti, Nelson Mandela e Barack Obama RAPPRESENTANTI STUDENTI LA DOCENTE Magotti Daniele (5MMC) Prof.ssa Oriana Caliari

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4.3 Disciplina: INGLESE Disciplina: LINGUA INGLESE

RELAZIONE FINALE della prof.ssa Daniela Sartori PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe V MMC, da me seguita nei due ultimi anni di corso, è composta di 10 alunni di varia preparazione linguistica. Il gruppo classe ha saputo partecipare all'attività didattica proposta in maniera diversificata: alcuni alunni sono stati sostenuti da una discreta motivazione e si sono rivelati buoni esecutori. Una parte degli allievi però, benché abbiano dimostrato sufficiente impegno, presentano difficoltà nell’esprimersi in lingua e, nonostante l’apprendimento mnemonico non sia mai stato incoraggiato, spesso si sono accontentati di appropriarsi dei contenuti proposti dal testo senza elaborazione personale. Solo per una piccola parte si è riscontrata la capacità di gestire I'attività in modo autonomo.

OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA DISCIPLINA Riferimento normativo: documento tecnico del DM n.139 del 22 agosto 2007. Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo d’istruzione sono stati seguiti i seguenti obiettivi trasversali:

1 Imparare ad imparare 2 Progettare 3 Comunicare 4 Collaborare e partecipare 5 Agire in modo autonomo e responsabile 6 Risolvere problemi 7 Individuare collegamenti e relazioni 8 Acquisire ed interpretare l’informazione

STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO CONSEGUIMENTO Si è proceduto in modo tale da scavalcare la mediazione della lingua madre. Le lezioni si sono tenute in lingua inglese. I concetti e le parole nuove sono stati quasi sempre spiegati in lingua straniera. Le lezioni sono state molto raramente di tipo frontale. Si è cercato di lavorare in modo interattivo con la diretta e indispensabile partecipazione degli studenti, spesso depositari dei contenuti per quanto riguarda gli argomenti settoriali. La classe è in grado di discutere e confrontarsi su problematiche riguardanti i contenuti di alcune materie di indirizzo. Tutti gli studenti, seppur con diversi tempi e livelli di comprensione, sono in grado di percepire contenuti dall'ascolto di audio testi e dalla lettura di articoli e siti web. Gli studenti hanno altresì elaborato e analizzato concetti relativi alle conoscenze e competenze anche trasversali necessarie per una buona riuscita nel mondo del lavoro.

MATERIALI UTILIZZATI Il testo di riferimento é B. Franchi Martelli – H. Creek, English Tools for Mechanics, cui sono stati affiancati altri materiali in lingua forniti in fotocopia o ricavati in rete (video, filmati, ascolti). MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA La valutazione è avvenuta attraverso la costante verifica dell'efficacia della comunicazione e della correttezza dell'enunciazione e attraverso l’esposizione orale di argomenti trattati. Per la valutazione sono stati presi in considerazione le verifiche in classe e il risultato degli elaborati fatti in parte in classe e in parte a casa in forma cartacea o digitale. Si sono considerati inoltre gli interventi durante le lezioni.

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PROGRAMMA LINGUA INGLESE - 5 MMC TESTO: English Tools for Mechanics, B. Franchi Martelli- H. Creek, ed. Minerva Scuola UNIT 1: FIRST STEPS INTO THE WORLD OF ENGINEERING What is engineering? (pg. 9-10) Communication in the world of engineering (pg. 11-12-13) UNIT 2: MATERIALS The origins of materials (pg.17) Characteristics of materials (pg.18) Properties of materials (pg.19-20) Types of materials (pg.20-21) Materials in engineering (pg.22-24) CLIL expansion: The industrial revolution (pg.40) UNIT 4: WORKING SAFELY Safety at work (pg. 43) Hazards in workshops (pg.44-45) Behaviour in the work environment (pg.46) General safety regulations (pg.47) Electrical hazards (pg.48) UNIT 6: RISK ASSESSMENT What is risk assessment (pg. 63) How to carry out a risk assessment (pg. 64) CLIL expansion: Towards mass production (pg.99) UNIT 15: ENGINES AND CAR TECHNOLOGY Vehicles in motion (pg.158-159) How car engines work (pg.160-161) Diesel engine (pg.162) UNIT 13: ENERGY Sources of energy: non renewable and renewable sources (pg.134-135) Climate is changing…why? (pg.136) The greenhouse effect (pg.137) How will global warming affect Britain’s weather? (pg.137) Solar energy (pg.138-139) Geothermal energy (pg.141) Nuclear power plants and the problem of nuclear waste (pg.146) Letture aggiuntive: Bertrand Russel asks: Has man a future? (pg.170) Robot submarines go to war (pg.172)

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4.4 Disciplina: MATEMATICA

RELAZIONE FINALE del prof. Andrea Franceschetti.

1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe V MMC-INC è composta da 20 studenti, 10 dell’indirizzo meccanico e 10 dell’indirizzo informatico. La classe è stata formata all’inizio del quarto anno dalla fusione di due classi, la IV MMC e la IV INC e forse questa divisione è rimasta strada facendo e visibile per esempio nella disposizione degli studenti in classe (i meccanici da una parte e gli informatici dall’altra) o nelle aspettative nei confronti del futuro: più propensi a proseguire gli studi all’università gli informatici, più propensi a non proseguire gli studi e all’immissione diretta nel mondo del lavoro i meccanici. Quando ad inizio anno scolastico ho preso la classe, gli studenti sono apparsi subito, complessivamente, ben disposti nei confronti del dialogo educativo e con una preparazione tale da poter affrontare serenamente le difficoltà del programma di matematica del quinto anno anche se in alcuni sono emerse, strada facendo, delle lacune relative ai programmi dei precedenti anni scolastici e questo anche in studenti che non hanno avuto il debito in matematica nel precedente anno scolastico.

2. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA DISCIPLINA

Tali obiettivi sono quelli dichiarati ad inizio anno scolastico nella programmazione e cioè:

• utilizzare i metodi e gli strumenti concettuali e operativi dell’analisi per affrontare situazioni e problemi di matematica;

• individuare le strategie appropriate per la risoluzione di problemi; • utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo algebrico ; individuare le strategie

appropriate per la risoluzione di problemi, facendo uso, ove necessario della via grafica

3. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO

CONSEGUIMENTO

Tutti i vari argomenti affrontati sono stati introdotti a partire da esempi nei quali si è privilegiato

l’aspetto grafico-intuitivo (per esempio per introdurre l’integrale definito) o si utilizzavano

situazioni note: definizioni e teoremi sono stati enunciati solo dopo almeno un esempio che

descrivesse ciò di cui si stava per parlare. Tutti i teoremi sono stati enunciati senza

dimostrazione. Su tutti gli argomenti affrontati si è fatto un adeguato numero di esercizi tratti

dal libro di testo, magari aumentato su richiesta degli studenti.

Tutte le volte che si è reso necessario si sono fatti dei brevi ripassi di argomenti affrontati in

precedenti anni scolastici.

4. MATERIALI UTILIZZATI

Libro di testo (M.Bergamini, A.Trifone, G,Barozzi “Matematica.verde” vol.4s e 5s) e appunti delle

lezioni.

5. RISULTATI RAGGIUNTI

Sotto il profilo dei risultati è possibile suddividere la classe in tre gruppi:

• un primo gruppo di studenti che ha ottenuto voti positivi o molto positivi e partecipato

attivamente alle lezioni nel corso di tutto l’anno scolastico;

• un secondo gruppo di studenti che, pur non ottenendo voti positivi nel corso di tutto l’anno

scolastico, ha comunque raggiunto un livello di preparazione almeno sufficiente;

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• un terzo gruppo di studenti che al momento non è ancora riuscito a raggiungere un livello di

preparazione almeno sufficiente; alcuni di questi studenti hanno avuto il debito in

matematica alla fine del quarto anno. In qualche caso la partecipazione alle lezioni non è

stata sempre attiva e viva come sarebbe stato necessario.

6. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA

Per le valutazioni si è privilegiata la prova scritta; anche le simulazioni di terza prova sono state utilizzate come prove di verifica.

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PROGRAMMA FINALE DI MATEMATICA 5MMC

Il programma svolto fino al giorno 2/5 si articola come segue: • L’integrale indefinito. Nozione di primitiva. Metodi per trovare le primitive. Integrale

indefinito di una funzione. Metodi per il calcolo degli integrali: integrazione immediata, per parti, per sostituzione e di funzioni razionali fratte.

• L’integrale definito. Definizione di funzione Integrale. Teorema fondamentale del calcolo integrale e sue applicazioni al calcolo di integrali. Area della parte di piano compresa tra il grafico di due o più funzioni. Calcolo della lunghezza di un arco di curva. Volumi di solidi ottenuti dalla rotazione del grafico di funzioni attorno all’asse x. Integrali impropri.

• Le equazioni differenziali. Equazioni differenziali del primo ordine: equazioni differenziali a variabili separabili, equazioni differenziali omogenee, equazioni differenziali lineari e il metodo di variazione delle costanti, l’equazione di Bernoulli, il problema di Cauchy. Equazioni differenziali lineari del secondo ordine a coefficienti costanti: caso omogeneo, integrale generale e equazione caratteristica, il problema di Cauchy.

Per quello che resta dell’anno scolastico si prevede di terminare le equazioni differenziali e di fare dei cenni sulle serie. RAPPRESENTANTI STUDENTI IL DOCENTE

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4.5 Disciplina: RELIGIONE

RELAZIONE FINALE della prof.ssa Mariangela Giolito

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è composta da nove studenti che fanno parte di una classe articolata. Alcuni ragazzi hanno frequentato la materia con la sottoscritta sin dalla prima classe altri solo per il triennio. Vi è stato un notevole miglioramento nel profitto. Se all’inizio del triennio si è presentata come una classe molto attenta, ma non così propositiva nella partecipazione; con il tempo si è evoluta. In un certo senso l’IRC è stato una delle materie che hanno rappresentato per i ragazzi la continuità. Durante il quarto anno hanno partecipato al viaggio di istruzione accompagnati dalla scrivente. Hanno tenuto un comportamento ideale sia durante le visite ai musei sia nei momenti di socializzazione. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA DISCIPLINA Oltre agli obiettivi traversali di cittadinanza i ragazzi hanno seguito le lezioni con l’intento di acquisire risultati attraverso gli obiettivi tipici della disciplina: - riconoscere l’universalità della esperienza religiosa come componente importante nella storia e nelle culture e quale possibile risposta alle questioni sull’esistenza ed individuare gli elementi fondamentali della religione, che la comunità cristiana è chiamata a testimoniare. -identificare tipologie e peculiarità del linguaggio delle religioni e descrivere eventi storici ed espressioni artistiche frutto della presenza della comunità cristiana nella storia locale e universale. -riconoscere, di fronte a situazioni riguardo alle quali si presentano varie posizioni e risposte etiche, quelle ispirate dal cristianesimo, nel rispetto delle diverse scelte. STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO CONSEGUIMENTO Accanto alla lezione frontale gli studenti sono stati sollecitati ad intervenire e ad attivarsi in proposte di letture individuali dei contenuti presentati. MATERIALI UTILIZZATI Sono stati utilizzati estratti da passi biblici, documenti della Chiesa, documentari e Powerpoint su personaggi ed eventi significativi, oltre alla lezione frontale con interventi degli studenti per approfondimenti o chiarimenti. RISULTATI RAGGIUNTI Dai voti dati si evince che la classe ha un profitto generale quasi buono, si è notato una maggiore destrezza e partecipazione nell’affrontare tematiche tipicamente umanistiche che si discostano molto dall’indirizzo intrapreso. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA Due valutazioni orali attraverso interrogazioni brevi, partecipazione. (come da piano di lavoro consiglio di classe)

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PROGRAMMA FINALE DI RELIGIONE 5MMC Concetto di ateismo e alcuni suoi rappresentanti L’etica della dottrina sociale della Chiesa: enciclica iniziale ed evoluzione storica; Il valore del pontificato e la cultura del nostro secolo in ambito religioso sociale e storico: • La figura del Papa e il Concilio Vaticano I • La Chiesa inizio ‘900 • Il Papato e i totalitarismi • Il Papato e il dopoguerra • Il Concilio Vaticano II • L’Ecumenismo Il Male dopo Auschwitz: incontro con la teologia post olocausto

Israele: il Popolo eletto che diviene nazione Figure esemplari per lo sviluppo storico sociale della cristianità La Chiesa e La Guerra Fredda RAPPRESENTANTI STUDENTI LA DOCENTE Mariangela Giolito

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4.6 Disciplina: DISEGNO, PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE (DPO)

RELAZIONE FINALE di prof. Lorenzo Pedrolli e prof. Luca Bono (ITP) PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Ci si riferisce alla sola parte di classe che segue il percorso meccanica-meccatronica (5MMC). L’atmosfera di classe è positiva, senza conflittualità interne. Il lavoro si è potuto svolgere in un’atmosfera rilassata e piuttosto informale. Il gruppo classe, anche grazie alla bassa numerosità, è sostanzialmente coeso. La propensione all’attività pratica è evidente, l’approfondimento teorico non desta tanto interesse quanto la possibilità di realizzare un progetto. Si sono evidenziate diverse lacune nelle capacità di progettazione, forse trascinate dall’anno precedente. Si sono dovuti riprendere diversi argomenti dell’anno precedente, gli studenti hanno mantenuto un atteggiamento interessato e per la maggior parte propositivo. L’attività in lingua inglese è stata recepita in modo non positivo, quindi si è preferito diffondere i contenuti in L2 in modo organico all’interno delle normali attività come soft CLIL. OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA DISCIPLINA Quanto segue è un estratto di quanto presentato con il piano di lavoro, a inizio anno.

• Organizzare il proprio apprendimento • Elaborare e realizzare progetti riguardanti le proprie attività di studio e di lavoro • Comprendere messaggi di genere diverso • Interagire in gruppo, in modo costruttivo per perseguire fini comuni e condivisi • Sapersi inserire in modo attivo e costruttivo nella vita sociale • Affrontare situazioni problematiche in modo metodico • Individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra fenomeni • Acquisire ed interpretare criticamente le informazioni ricevute.

STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO CONSEGUIMENTO

All’interno della materia è stata svolta un’attività di alternanza scuola-lavoro (ASL), che ha permesso di potenziare l’efficacia del team-work e le capacità organizzative. Gli studenti hanno dovuto organizzarsi il lavoro su un progetto autentico, anche applicando alcuni concetti di organizzazione industriale discussi durante la lezione tradizionale. L’attività di progettazione è stata svolta per la maggior parte come lavoro di gruppo, per favorire la peer-education. MATERIALI UTILIZZATI Il riferimento principale nello svolgimento dell’attività didattica è stato il Manuale di Meccanica, casa editrice HOEPLI. Il software di progettazione CAD utilizzato è Autodesk Inventor. È stato accennato il funzionamento del modulo di simulazione agli elementi finiti (FEM) e del modulo HSM per la generazione dei percorsi utensile (CAM). Per la realizzazione di alcuni particolari, necessari al progetto di ASL, è stato usato lo stesso software per poi passare il codice alla fresatrice a controllo numerico presente nello stesso laboratorio. Sono stati utilizzati alcuni temi di Seconda Prova degli anni passati come spunti di esercitazioni. RISULTATI RAGGIUNTI Gli studenti hanno raggiunto una sufficiente dimestichezza nella progettazione meccanica, necessaria anche allo svolgimento della Seconda Prova dell’esame di maturità, andando a potenziare e integrare ciò che da un punto di vista più teorico hanno affrontato nella materia di Meccanica e Macchine. Gli studenti hanno acquisito le basi di competenza necessarie a portare un’idea verso la sua realizzazione e industrializzazione. MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA

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Le attività di verifica hanno valutato la capacità di realizzare progetti il più possibile completi di organi meccanici. La seconda parte del voto riguarda la realizzazione del disegno esecutivo con il software CAD.

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PROGRAMMA FINALE DISEGNO; PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE (DPO) 5MMC

• Attrezzature di fabbricazione: concetti generali ed effetto delle tolleranze di posizionamento.

• Strutture aziendali: cenni storici, sistema azienda-territorio, funzioni aziendali, modelli organizzativi e organigrammi, costi di produzione, BEP.

• Processi produttivi e lay-out d’impianto: piano e tipi di produzione, flussi di lavoro, lotti economici di produzione, commessa; lay-out di stabilimento per processo e prodotto.

• Tecniche di programmazione: PERT e diagramma di Gantt, applicazione al progetto ASL.

• Cicli di lavorazione: sovrametalli, cartellini del ciclo di lavorazione, foglio di analisi operazione. Collegamento delle tolleranze e rugosità richieste con le lavorazioni necessarie ad ottenerle.

• Controllo qualità: concetti generali di qualità, ISO 9000 e 14000. • Progettazione meccanica: casi pratici di progettazione e dimensionamento di organi

meccanici, tolleranze geometriche e dimensionali, dimensionamento alberi, scelta dei cuscinetti, dimensionamento delle ruote dentate, dimensionamento di funi, dimensionamento di cinghie, scelta dei giunti di trasmissione.

• CAD/CAM: uso del software CAD Autodesk Inventor per realizzare modelli 3D e tavole esecutive dei particolari dimensionati e progettati. Introduzione alle tecniche CAM usando il nuovo modulo HSM di Autodesk Inventor, con esempi pratici per il progetto di ASL.

I RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI IL DOCENTE

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4.7 Disciplina: MECCANICA MECCATRONICA

RELAZIONE FINALE del prof. ANGELO MILITELLO

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Il comportamento della classe ha permesso di avere sempre un clima sereno durante le

attività in aula e in laboratorio. Nonostante questo il dialogo didattico è stato scarno: poche

osservazioni, domande, interventi e proposte. Anche nello studio la classe ha avuto un

rendimento molto variabile nel corso dell'anno scolastico e alcuni alunni hanno avuto una

certa difficoltà a dimostrare di avere raggiunto livelli di preparazione accettabili mostrando

carenze passate non adeguatamente recuperate.

OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA DISCIPLINA

La classe ha dimostrato di possedere poca propensione a concretizzare idee, a proporsi

con carattere collaborativo, ad esporre in maniera chiara, personale e con l'adeguato

vocabolario tecnico. Rari gli episodi in cui hanno dimostrato di sapere lavorare in gruppo.

Saper applicare le conoscenze e le competenze acquisite in modo trasversale.

I previsti obiettivi minimi della disciplina sono stati globalmente raggiunti.

STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO CONSEGUIMENTO

Sostanzialmente è stata utilizzata la didattica frontale: gli argomenti venivano spiegati

facendo uso della lavagna tradizionale e/o proiettando le pagine del libro digitale. Gli

argomenti sono stati sia introdotti che sviluppati con esempi applicativi che potevano

essere anche mostrati in laboratorio o facendo vedere dei filmati. Venivano poi svolti in aula

dal docente degli esercizi applicativi e ai ragazzi venivano assegnati degli esercizi da

svolgere in autonomia.

Alcuni approfondimenti sono stati lasciati alla ricerca autonoma dell'alunno che poi

esponeva il lavoro svolto in aula sotto forma di presentazione con Powerpoint.

MATERIALI UTILIZZATI È stata usata principalmente la lavagna tradizionale ma anche la proiezione del libro

digitale. Non sono però mancati i momenti in cui è stato adoperato il Manuale di Meccanica

per abituare la classe ad usarlo visto che potranno farlo durante l'Esame di Stato e, per

alcuni di loro, sarà un valido supporto nell'attività professionale.

RISULTATI RAGGIUNTI

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Come si diceva globalmente la classe ha raggiunto i requisiti minimi di apprendimento

anche se alcuni continuano a mostrare difficoltà quando si cerca di far loro affrontare

esercizi leggermente più complessi. L'applicazione non sempre costante e la poca

propensione agli approfondimenti in autonomia ha fatto maturare solo sporadicamente

risultati vicini all'eccellenza.

MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA

La verifica è stata fatta attraverso verifiche scritte e orali. Queste ultime alle volte sono

state svolte sotto forma di questionario scritto. I ragazzi sono stati sempre informati degli

argomenti oggetto della verifica.

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PROGRAMMA DI MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA CLASSE 5MMC A.S. 2017/2018

MODULO 1: MECCANISMI E TRASMISSIONI CON ORGANI RIGIDI E FLESSIBILI U.D. 1 SOLLECTAZIONE DI FATICA: Ciclo alterno simmetrico - Ciclo alterno asimmetrico - Ciclo pulsante - Ciclo dallo zero - Limite di resistenza a fatica e diagramma di Wöhler - Fattori che influenzano il limite di resistenza a fatica : dimensioni geometriche, finitura superficiale, forma del corpo, fattore di sensibilità all'intaglio - Dimensionamento e verifica a fatica. U.D. 2 LE RUOTE DI FRIZIONE: Ruote di frizione cilindriche: caratteristiche principali, definizioni, dimensionamento - Ruote di frizione a cuneo (Minotto) - Ruote di frizione coniche: dimensionamento U.D. 3 LE RUOTE DENTATE: Tipologie degli ingranaggi - Circonferenza primitiva - Modulo - Rapporto di trasmissione e numero di denti - La geometria del dente e della ruota - Regole del proporzionamento modulare - Cinematica dell'ingranamento: L'analisi dei moti durante l'ingranamento - Profilo a evolvente di cerchio - Ingranamento corretto: problema dell'interferenza - Numero minimo di denti - Potenza e rendimenti - Forze scambiate fra le ruote cilindriche e denti diritti - Dimensionamento a flessione delle ruote cilindriche a denti diritti - Dimensionamento a usura delle ruote cilindriche a denti diritti. U.D. 4 TRASMISSIONI CON CINGHIE: Trasmissione con cinghie e pulegge: principali vantaggi e svantaggi e tipologie di cinghie - Condizione di aderenza - Geometria del flessibile nell'accoppiamento di forza - Trasmissione con cinghie piatte: dimesionamento - Trasmissione con cinghie trapezoidali: dimensionameno.

MODULO 2: TERMODINAMICA U.D. 5 LE TRASFORMAZIONI DEI GAS PERFETTI E IL PRIMO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA La termodinamica applicata ai gas - Le coordinate termodinamiche - Gas ideale e gas reale - Il lavoro di un gas - Formulazione analitica e rappresentazione grafica del lavoro - Equazione di stato dei gas perfetti - - Trasformazioni termodinamiche dei gas ideali: isotermica, isocora, isobara, adiabatica e politropica - Il primo principio della termodinamica. U.D. 6 IL SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA Il rendimento di un ciclo. Il ciclo di Carnot. Il secondo principio della termodinamica. U.D. 7 I PRINCIPALI CICLI TERMODINAMICI IMPIEGATI NELLE MACCHINE A COMBUSTIONE INTERNA: Il ciclo OTTO - Il ciclo DIESEL - Il ciclo SABATHE'.

MODULO 3: MOTORI ENDOTERMICI U.D. 8 MOTORI A COMBUSTIONE INTERNA: CLASSIFICAZIONE E CICLI TEORICI: Principi di funzionamento dei motori endotermici - Architettura del motore endotermico alternativo - Grandezze geometriche caratteristiche del motore alternativo: alesaggio, corsa, cilindrata, volume della camera di scoppio/combustione, cilindrata totale, rapporto volumetrico di compressione - Classificazione dei motori endotermici alternativi: in base al tipo di accensione, in base al ciclo operativo, in base allo svolgimento della combustione, in base al sistema di alimentazione del combustibile, in base al sistema di alimentazione dell'aria comburente, in base alla disposizione dei cilndri, in base al tipo di combustibile, in base al sistema di raffreddamento - . Ciclo ideale Otto-Beau de Rochas. Ciclo ideale Diesel. Ciclo ideale Sabathè. Cicli ideali a confronto. Cicli reali dei motori endotermici - Differenza tra cicli termodinamici ideali e reali - Pressione media indicata - Rendimento indicato - Motori alternativia c.i. quattro tempi e due tempi. Ciclo di lavoro limite. Ciclo di lavoro indicato. Rendimento indicato, rendimento organico e rendimento utile. Consumo specifico di combustibile. Il coefficiente di riempimento. Pressione media effettiva. Potenza. Momento motore. Sovralimentazione. Curve caratteristiche potenza, coppia e consumo specifico.

MODULO 4 MECCANISMO BIELLA -MANOVELLA

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U.D. 9 DIMENSIONAMENTO DEL MANOVELLISMO E CINEMATICA DELLE CAMME Ripartizione delle masse nella biella - Calcolo strutturale della biella lenta - Calcolo strutturale della biella veloce. Calcolo strutturale della manovella e dei suoi perni - Camme ed eccentrici. U.D. 10 EQUILIBRATURA DEL SISTEMA BIELLA MANOVELLA Velocità e accelerazione del piede di biella. Forze alterne d'inerzia del primo e del secondo ordine. Equilibratura del sistema biella-manovella.

MODULO 5 LE MOLLE U.D. 11 MOLLE Molle di flesssione - Molle di torsione.

MODULO 6 REGOLAZIONE DELLE MACCHINE MOTRICI E VOLANO U.D. 13 REGOLAZIONE DELLE MACCHINE MOTRICI E VOLANO Controllo e regolazione automatica - Regolazione della velocità angolare delle macchine motrici - Il volano.

TESTI DI RIFERIMENTO

- Corso di meccanica, macchine ed energia. Edizione Openschool. Volume 3 Giuseppe Anzalone, Paolo Bassignana, Giuseppe Brafa Musicoro HOEPLI - MANUALE DI MECCANICA Ed. HOEPLI a cura di L. Caligaris, S. Fava, C. Tomasello - 1aedizione - HOEPLI Trento, 30 aprile 2018 Gli alunni Il Docente prof. Angelo MILITELLO

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4.8 Disciplina: SISTEMI E AUTOMAZIONI

RELAZIONE FINALE SISTEMI E AUTOMAZIONI

prof. Zucchelli Luca

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe mostra interesse per le attività proposte e disponibilità al dialogo educativo, sebbene non dimostri particolare interesse per discipline non strettamente legate alla meccanica (elettrotecnica e informatica). Il rapporto con gli studenti è sempre stato improntato sulla correttezza e il rispetto. L’attività didattica si è svolta in un clima sereno e partecipativo.

OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA DISCIPLINA

Padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza; riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche ed ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali; intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo; riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi. Definire, classificare e programmare sistemi di automazione integrata e robotica applicata ai processi produttivi Utilizzare i componenti logici di base riferiti a grandezze fisiche diverse, comprendendone l’analogia del funzionamento ed i limiti di impiego nei processi meccanici. Progettare reti logiche e sequenziali e realizzarle con assegnati componenti elementari. Applicare principi, leggi e metodi di studio dell’elettrotecnica e dell’elettronica.

STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO CONSEGUIMENTO

Lezione teorica frontale eventualmente supportata da attività di laboratorio.

MATERIALI UTILIZZATI Per l’anno in corso non è stato adottato alcun testo di riferimento. Il materiale utilizzato si basa su

appunti del docente, fotocopie, risorse on-line.

E’ stata fornita agli studenti copia cartacea/elettronica dei capitoli su trasduttori (cap.8), sistemi di

controllo (cap.7) e robotica (cap.12, 13 e 16) tratti dal libro SISTEMI E AUTOMAZIONE vol.3 –

Luigi Rossi, Ed. Di Piero Editore.

RISULTATI RAGGIUNTI La classe ha raggiunto una più che sufficiente capacità di raffrontarsi con le problematiche relative

agli argomenti principali del corso. Abbastanza critica la capacità di esprimersi chiaramente e con

un lessico adeguatamente tecnico e formale.

MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA

La valutazione si basa sulla: • Completezza del contenuto • Correttezza espressiva e uso di linguaggio specifico

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• Pertinenza della risposta

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Programma di Sistemi ed Automazione Classe V MMC a.s 2017/2018 Prof. Zucchelli Luca Prof. Branca Stefano

Ripasso approfondito di Pneumatica

• comandi manuali, semi-automatici, automatici • segnali non bloccanti e bloccanti

Elettropneumatica

• Elettrovalvole • Finecorsa elettrici • Circuiti elettropneumatici

Cenni di macchine a stati finiti

• Macchine di Moore e Mealy • rappresentazione grafica (diagrammi a stati e tabella transizioni)

Semiconduttori

• drogaggio • giunzione P-N • diodi, diodo zener, LED, fotodiodo • raddrizzatori a diodi • alimentatore stabilizzato a diodi

PLC (Programmable Logic Controller)

• Schema funzionale a blocchi • Analisi delle parti componenti - Linguaggio Ladder

Sensori e trasduttori

• Trasduttori analogici e digitali • Parametri caratteristici di un trasduttore

o Caratteristiche statiche (linearità, accuratezza, o cenni alle caratteristiche dinamiche

• Trasduttori assoluti ed incrementali • Trasduttori di temperatura (termistori, termoresistenze e termocoppie) • Trasduttori di posizione (encoder e potenziometri) • Trasduttori di forza/pressione (estensimetri)

Sistemi di regolazione e controllo

• Elementi di un sistema di controllo • Sistemi a catena aperta e chiusa • Sistemi di tipo ON/OFF e servosistemi • Ingressi canonici di riferimento • Modelli matematici e loro rappresentazione schematica • Comportamento di sistemi di primo e secondo ordine (da metà maggio) • Sistemi di tipo 0, tipo 1 e tipo 2 ed errore a regime (da metà maggio)

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Cenni di Robotica

1. Introduzione alla robotica; 2. I robot

a. caratteristiche b. struttura c. classificazione

3. Cenni relativi al problema cinematico diretto e inverso (da metà maggio) 4. Matrici di traslazione e rotazione (da metà maggio) 5. Programmazione (da metà maggio)

Utilizzo del Software Pneumatic Studio

Utilizzo del software Unity Pro

Utilizzo Robot Smart II

I docenti: Prof. Zucchelli Luca Prof. Branca Stefano Rappresentanti studenti: Degasperi Claudio Magotti Daniele

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4.9 Disciplina: TECNOLOGIA MECCANICA PROC. PROD.

RELAZIONE FINALE del prof. Andrea Podrecca

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è composta da 10 studenti, tutti maschi.Il quadro generale è positivo, con un ristretto

numero di studenti che spiccano sugli altri dal punto di vista del rendimento scolastico, mentre la

maggior parte si attesta attorno alla sufficienza. La partecipazione alle attività è stata

generalmente buona, anche se nel complesso viene preferita dagli studenti la lezione frontale

rispetto ad altre modalità che richiedono un atteggiamento più proattivo. Il comportamento si è

comunque sempre distinto per educazione e correttezza, anche se l’impegno nello studio

domestico non si è rivelato sempre all’altezza delle aspettative. L’esposizione orale e la

consapevolezza delle potenzialità degli strumenti informatici di scrittura, calcolo e presentazione

sono state altre due aree di intervento.

OBIETTIVI TRASVERSALI SPECIFICI PERSEGUITI ALL’INTERNO DELLA DISCIPLINA

Dato quanto osservato al punto 1, è stato predisposto un piano di attività che fosse volto

all’acquisizione di competenze nell’ambito delle seguenti aree:

i. comunicazione

ii. partecipazione e condivisione

iii. imparare ad imparare

iv. risolvere problemi.

.

STRATEGIE ATTIVATE E METODOLOGIE UTILIZZATE PER IL LORO CONSEGUIMENTO

Le attività svolte sono state le seguenti:

• attività aventi ad oggetto discussione, condivisione ed esposizione orale di argomenti

tecnici specifici, mediante la predisposizone di studi e di report finali

• elaborazione di esperienze e lavori di gruppo e presentazione di report comuni, anche

utilizzando gli strumenti informatici

• è stato dato impulso alla ricerca di informazioni in maniera autonoma attraverso la rete,

su argomenti o tematiche oggetto di successive lezioni

• la proposizione di casi concreti da risolvere in autonomia

MATERIALI UTILIZZATI Sono stati utilizzati il libro di testo, ulteriori libri della biblioteca di dipartimento, appunti online,

materiali multimediali, apparecchiature di laboratorio, manuali, computer e software apposito

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RISULTATI RAGGIUNTI In relazione agli obiettivi più sopra delineati, si è rilevato un notevole miglioramento del livello di

comunicazione interpersonale e un discreto sviluppo delle competenze di lavoro in gruppi. Inoltre,

sono state acquisite, mediante attività svolte al computer, le competenze di base per la redazione

di report tecnici mediante i più diffusi software di videoscrittura e di presentazione a video dei

risultati.

MODALITA’ E CRITERI DI VALUTAZIONE E DI VERIFICA Le modalità di verifica sono state di varia natura: verifiche scritte, verifiche orali, presentazione di

relazioni e lavori di gruppo, esposizione orale di attività svolte, osservazioni dirette durante le attività

in aula. I criteri utilizzati per le valutazioni sono stati quelli definiti nel relativo documento del

Dipartimento di Meccanica, cui si rimanda per maggiori dettagli.

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PROGRAMMA TECNOL.MEC.PROC.PROD. – 5MMC Prof. Podrecca – Mula Modulo 1 – I diagrammi di equilibrio U.d.A 1 – Introduzione. Struttura atomica della materia. Definizioni di fasi, componenti ed equilibrio di un sistema. La regola delle fasi U.d.A 2 – I diagrammi di equilibrio. Diagramma delle fasi per ipotesi di solubilità completa e parziale allo stato solido. La regola della leva. Diagrammi di stato con formazione di composto intermetallico; trasformazioni allotropiche U.d.A 3 - Il diagramma Fe-C: acciai e ghise, punti notevoli (peritettico, eutettico ed eutettoide) e strutture presenti (cubica a facce centrate e cubica a corpo centrato). Strutture delle ghise ipoeutettiche ed ipereutettiche, ledeburite e ledeburite trasformata. U.d.A 4 - I fenomeni legati alla solidificazione:dimensione della grana e segregazione. Solidificazione lenta e rapida: struttura policristallina ed accrescimento dendritico. Modulo 2 – I materiali metallici e le leghe ferrose U.d.A 1 - Microstrutture, reticolo cristallino, grani e bordi di grano. Allotropia U.d.A 2 - Deformazioni del reticolo cristallino. Difetti di punto. Difetti di linea, superficie e volume. Moto delle dislocazioni. Effetto delle difettosità sulle caratteristiche meccaniche dei materiali U.d.A 3 - Sistemi di designazione degli acciai. La designazione alfanumerica Modulo 3 – Trattamenti termici e termochimici U.d.A 1 – Introduzione. Definizione di trattamento termico e dei principali parametri. U.d.A 2 – La tempra. Scopo della tempra, modalità operative; variazione della velocità di raffreddamento. La tempra isotermica e la tempra termale. U.d.A 3 - Le curve di Bain, costruzione ed illustrazione. Elementi e fattori che influenzano le curve di Bain U.d.A 4 Ricottura e normalizzazione. Ricottura: completa, di coalescenza, di ricristallizzazione e di addolcimento. U.d.A 5 - Temprabilità, drasticità del mezzo e curve ad U per la determinazione della temprabilità degli acciai. La prova Jominy U.d.A 6 - Trattamenti termochimici: carbocementazione e nitrurazione. Parametri fondamentali e tipi di cemento. I trattamenti termici dopo cementazione: tempra superficiale e rigenerazione del cuore Modulo 4 – Prove distruttive U.d.A 1 - La prova di trazione. Parametri caratteristici. Curva sforzo-deformazione U.d.A 2 - La prova di durezza. Durezza Brinell, Vickers e Rockwell U.d.A 3 – La prova di resilienza. Definizione di resilienza e significato. Principio di funzionamento del pendolo di Charpy per la misura della resilienza. Dimensioni dell'intaglio e calcolo della resilienza. Relazione tra tenacità, resilienza e duttilità. La transizione duttile – fragile U.d.A 4 – La prova di fatica. Andamento delle tensioni. Rottura a fatica. Tipi di prove a fatica Modulo 5 – Controlli non distruttivi U.d.A 1 - Metodo con ultrasuoni: principio fisico e modalità di esecuzione della prova. Vantaggi e svantaggi. Campo di applicazione U.d.A 2 - Metodo con liquidi penetranti: principio fisico e modalità di esecuzione della prova. Vantaggi e svantaggi. Campo di applicazione

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PROGRAMMA DI LABORATORIO MECCANICO TECNOLOGICO Laboratorio tecnologico Prova di trazione su macchina universale Prove di durezza

Ø Metodo Vickers Ø Metodo Rockwell Ø Metodo Brinell

Prova di resilienza; Prova Jominy; Analisi metallografia; Analisi dei materiali con metodi non distruttivi – ultrasuoni Reparti di lavorazione: Macchine utensili a controllo numerico CONTENUTI: COMPONENTI CONTROLLABILI DELLA MACCHINA

• assi di avanzamento • azionamento degli avanzamenti • dispositivo di misura • mandrino • dispositivi di bloccaggio pezzo • dispositivi di cambio utensile • assi di rotazione e assi di avanzamento complementari.

UTENSILI

• portautensili • dimensioni dell'utensile

FUNZIONI DI CONTROLLO • modi di controllo • controllo delle funzioni macchina

COMPONENTI DEL SISTEMA DI CONTROLLO • pannello di controllo (console) • comandi di funzione-macchina • comandi di programmazione • apparecchiature ausiliarie esterne • funzionamento del calcolatore • esempio posizionamento degli assi

FATTORI CHE INFLUISCONO SULLA LAVORAZIONE • influenza del fattore "macchina" sulla lavorazione • influenza dei fattori "utensile" e "refrigerante" • influenza dei fattori "pezzo" e "materiali"

PARAMETRI DI TAGLIO IN TORNITURA • avanzamento e profondità di passata • numero di giri del mandrino e velocità di taglio

PARAMEMETRI DI TAGLIO IN FRESATURA • numero di giri del mandrino e velocità di avanzamento • profondità di taglio e impegno del tagliente

SISTEMI DI COORDINATE • sistema di coordinate a due assi • sistema di coordinate a tre assi • sistema di coordinate macchina

PUNTI DI ORIGINE E PUNTI DI RIFERIMENTO

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• punto zero macchina M • punto di riferimento R • punto zero-pezzo W • punti di riferimento dell'utensile

MOVIMENTI DI LAVORO • interpolazione lineare • interpolazione circolare • compensazione del raggio utensile o del raggio dei taglienti

-CLASSIFICAZIONE DEI CONTROLLI NUMERICI - CONTROLLO PUNTO A PUNTO, PARASSIALE , CONTINUO. - COSTRUZIONE DI UN PROGRAMMA A CN - LINGUAGGIO DI PROGRAMMAZIONE - STESURA ED ESECUZIONE DI SEMPLICI PROGRAMMI SU TORNIO PADOVANI E CENTRO DI LAVORO SIMAK.

Trento, Firma docenti Firma rappresentanti

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4.10 Disciplina: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Classe 5INC-MMC Anno Scolastico 2017-18 Materia: Scienze motorie e sportive Insegnante: prof. Diego Tomasi Classe articolata, equilibrata numericamente fra le articolazioni e spesso in competizione anche sportiva fra le 2 articolazioni. Comunque bene inseriti nell’ambiente palestra, partecipi alla lezione e alle attività sportive proposte. Alcuni studenti sono degli atleti agonisti e raccolgono dei risultati ed un profitto di eccellenza. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi (in fasce differenziate di profitto) in termini di conoscenze, competenze, capacità: • tecnica e didattica della pallavolo, del gioco del calcio, del basket, dell’unihockey • uso e applicazione dei piccoli e grandi attrezzi (in particolare: palla medica, cavallo, panca,

spalliera); • tecnica di esercizi a corpo libero (addominali, dorsali, stiramenti, esempi di equilibrio, ecc.); • attività di resistenza, di forza, di velocità e articolarità. Inoltre gli studenti: • hanno acquisito padronanza e controllo corporeo; • hanno sviluppato buone capacità coordinative, articolari e di equilibrio; • sanno raffrontarsi con gli altri in modo corretto e con giusto agonismo; • sanno osservare e riconoscere i propri limiti e capiscono che il successo non va valutato in termini

assoluti (= il record), bensì in termini relativi. Quasi tutti gli alunni hanno saputo riorganizzare in modo personale le conoscenze e le competenze, trasformandole in capacità che permettono loro di regolare e controllare il movimento. Il programma nel corrente anno scolastico, considerate le situazioni che lo hanno favorito o limitato quali l’interesse per le varie attività dimostrato dagli allievi, l’attitudine specifica degli stessi, il grado di educazione psico-motoria raggiunto, le attrezzature a disposizione in palestra, nel piazzale etc. si è così articolato: Potenziamento fisiologico, consolidamento e miglioramento degli schemi motori di base attraverso esercizi:

• a carico naturale e aggiuntivo, • di opposizione e resistenza, • con piccoli a ai grandi attrezzi, codificati e non codificati, • di controllo tonico e della respirazione, • con varietà e ampiezza di ritmo, in condizioni spazio temporali diversificate, • di equilibrio, in condizioni dinamiche complesse e di volo.

Avviamento alla pratica sportiva attraverso:

• attività sportive individuali e/o di squadra • l’organizzazione di attività e di arbitraggio degli sport individuali e di squadra praticati

Si è ritenuto valido dare ampio spazio all’attività sportiva che, oltre ad avere un notevole stimolo allenante dal punto di vista del potenziamento fisiologico e del miglioramento degli schemi motori di base, favorisce e rinsalda il rapporto con gli altri, la collaborazione e la comunicazione, il senso di responsabilità. Considerata l’età adulta degli allievi ed il grado di preparazione, l’insegnamento è stato impartito con metodo analitico e fin dove possibile individualizzato. Valutazione:

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Tenuto conto che la valutazione dell’attività motoria, appartiene alla categoria delle “produzioni complesse”, per le quali è difficile definire costantemente criteri oggettivi, si sono adottati test riguardanti le unità didattiche specifiche, inoltre si sono valutati interesse e assiduità per la disciplina. Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione: Pre-atletici generali e specifici, allungamento attivo e passivo, mobilità articolare, miglioramento della funzione cardio respiratoria e circolatoria, attività ed esercizi di opposizione e resistenza con e senza attrezzi.

Settembre - giugno

Esercitazioni di coordinazione dinamica generale e specifica, andature a ritmi variati, esercitazioni individuali e di gruppo con e senza attrezzi in forma variata ed in situazioni diversificate

Settembre - giugno

Propedeutici e gioco: calcetto, basket, pallavolo, fresbee, baseball, test di resistenza,degli addominali,lungo da fermo

Settembre - giugno

Esercizi di potenziamento muscolare in sala macchine Ottobre - maggio Uscita sul territorio per attività di Rafting (Val di sole) Maggio 2018 Corso di primo soccorso con gli esperti del 118 per un totale di 6 lezioni di cui 4 pratiche. Test scritto con valutazione.

Febbraio- marzo

Ore effettivamente svolte nell’arco dell’anno Trento maggio 2018 Prof. Diego Tomasi________________

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5. ALLEGATI

5.1 Simulazione di Prima Prova (Italiano)

Data simulazione prima prova 2 maggio 2018

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. Tip. A: Analisi del testo "Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue. Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte. Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si sentiva minacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo. Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima, era invalicabile, – almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia – perché era la Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il noto. L’ignoto, perché là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato, temuto e disprezzato. Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano fatto parte dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato per la prima volta, è stato contemporaneamente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti. Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo." (Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005) Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura del “mito asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali. 1. Comprensione del testo 1.1. Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo. 2. Analisi del testo 2.1. Analizza gli aspetti formali (lingua, lessico, ecc.) del testo. 2.2. Spiega l’idea di frontiera espressa dall’autore. 2.3. Illustra l’idea di viaggio espressa nel brano. 2.4. Spiega l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”.

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2.5. Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti 3.1. Proponi una interpretazione complessiva del testo, facendo riferimento a opere di altri autori del Novecento che trattino le stesse tematiche (viaggio, confine, frontiera , limite, anche in senso figurato), ed eventualmente a tue esperienze personali. Tip. B- Ambito artistico-letterario. Argomento: Lavoro e lavoratori nella letteratura e nelle arti.

Egli era davvero un brutto ceffo, torvo, ringhioso, e selvatico. Al mezzogiorno, mentre tutti gli altri operai della cava si mangiavano in crocchio la loro minestra, e facevano un po' di ricreazione, egli andava a rincantucciarsi col suo corbello fra le gambe, per rosicchiarsi quel po' di pane bigio, come fanno le bestie sue pari, e ciascuno gli diceva la sua, motteggiandolo, e gli tiravan dei sassi, finché il soprastante lo rimandava al lavoro con una pedata. Ei c'ingrassava, fra i calci, e si lasciava caricare meglio dell'asino grigio, senza osar di lagnarsi. Era sempre cencioso e sporco di rena rossa, che la sua sorella s'era fatta sposa, e aveva altro pel capo che pensare a ripulirlo la domenica. Nondimeno era conosciuto come la bettonica per tutto Monserrato e la Caverna, tanto che la cava dove lavorava la chiamavano «la cava di Malpelo», e cotesto al padrone gli seccava assai. Insomma lo tenevano addirittura per carità e perché mastro Misciu, suo padre, era morto in quella stessa cava. Era morto così, che un sabato aveva voluto terminare certo lavoro preso a cottimo, di un pilastro lasciato altra volta per sostegno dell'ingrottato, e dacché non serviva più, s'era calcolato, così ad occhio col padrone, per 35 o 40 carra di rena. Invece mastro Misciu sterrava da tre giorni, e ne avanzava ancora per la mezza giornata del lunedì. Era stato un magro affare e solo un minchione come mastro Misciu aveva potuto lasciarsi gabbare a questo modo dal padrone; perciò appunto lo chiamavano mastro Misciu Bestia, ed era l'asino da basto di tutta la cava. Ei, povero diavolaccio, lasciava dire, e si contentava di buscarsi il pane colle sue braccia, invece di menarle addosso ai compagni, e attaccar brighe. Malpelo faceva un visaccio, come se quelle soperchierie cascassero sulle sue spalle, e così piccolo com'era aveva di quelle occhiate che facevano dire agli altri: - Va là, che tu non ci morrai nel tuo letto, come tuo padre -. Invece nemmen suo padre ci morì, nel suo letto, tuttoché fosse una buona bestia. Zio Mommu lo sciancato, aveva detto che quel pilastro lì ei non l'avrebbe tolto per venti onze, tanto era pericoloso; ma d'altra parte tutto è pericolo nelle cave, e se si sta a badare a tutte le sciocchezze che si dicono, è meglio andare a fare l'avvocato. Dunque il sabato sera mastro Misciu raschiava ancora il suo pilastro che l'avemaria era suonata da un pezzo, e tutti i suoi compagni avevano accesa la pipa e se n'erano andati dicendogli di divertirsi a grattar la rena per amor del padrone, o raccomandandogli di non fare la morte del sorcio. (G. Verga, “Rosso Malpelo” da “Vita dei campi”, 1880) E a nessuno passava per il capo che, date le specialissime condizioni in cui quell’infelice viveva da tanti anni, il suo caso poteva anche essere naturalissimo; e che tutto ciò che Belluca diceva e che pareva a tutti delirio, sintomo della frenesia, poteva anche essere la spiegazione più semplice di quel suo naturalissimo caso. Veramente, il fatto che Belluca, la sera avanti, s’era fieramente ribellato al suo capoufficio, e che poi, all’aspra riprensione di questo, per poco non gli s’era scagliato addosso, dava un serio argomento alla supposizione che si trattasse di una vera e propria alienazione mentale. Perché uomo più mansueto e sottomesso, più metodico e paziente di Belluca non si sarebbe potuto immaginare. Circoscritto… sì, chi l’aveva definito così? Uno dei suoi compagni d’ufficio. Circoscritto, povero Belluca, entro i limiti angustissimi della sua arida mansione di computista, senz’altra memoria che non fosse di partite aperte, di partite semplici o doppie o di storno, e di defalchi e prelevamenti e impostazioni; note, libri-mastri, partitarii, stracciafogli e via dicendo. Casellario ambulante: o

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piuttosto, vecchio somaro, che tirava zitto zitto, sempre d’un passo, sempre per la stessa strada la carretta, con tanto di paraocchi. (L. Pirandello, “Il treno ha fischiato” da ‘L’uomo solo” in “Novelle per un anno”, 1914) Alessio sfrecciava a velocità folle sulla strada deserta del porto industriale, illuminato da un filare rado di lampioni. Erano le undici di sera. L’ hi-fi pompava nel deserto. La Peugeot di Alessio si riconosceva da lontano, questo perché ci aveva montato sopra tre alettoni stile Batman. L’aveva addirittura abbassata di dieci centimetri per renderla più aggressiva. Ma il suo sogno era la Golf GT. Sul sedile accanto c’era Cristiano, l’amico di una vita, senza cintura e con il gomito fuori dal finestrino. Non potevano parlarsi: la musica era troppo alta. Del resto quando restava solo con una persona, Alessio era di poche parole. Alle dieci, finito il turno, si era fatto una doccia veloce, scartavetrandosi via il nero del coke dalla pelle, aveva timbrato il cartellino ed era schizzato in macchina. Era stanco, dopo otto ore filate al carroponte a scaricare carri siluro di acciaio nelle siviere dirette alle colate continue. Ma non esiste che vado a letto, è sabato sera, è estate. (Silvia Avallone, Acciaio, Rizzoli 2010)

G. Courbet “Filatrice addormentata” 1853

F. Depero “Tornio e telaio” 1949 Tip. B-Ambito socio-economico. Argomento: Consumismo e crescita sostenibile

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Qual è da molti anni la prima destinazione in assoluto degli americani in vacanza? Non è Parigi né Roma, non il Messico e neanche i Caraibi. Sono gli outlet, i centri commerciali dove si vendono prodotti di griffe super scontati. E’ un sintomo dell’ossessione nazionale per i saldi, gli sconti, le liquidazioni, i prezzi stracciati, la gara a chi offre sempre di più per sempre meno, una vertiginosa corsa al ribasso. E’ il capitalismo cheap, nel doppio senso di “poco caro” ma anche “scadente”. Cheap: The high coast of Discount Culture (Cheap: l’alto costo della cultura dello sconto) è il saggio-inchiesta di Ellen Schell, docente alla Boston University che Richard Bernstein sul “New York Times” ha celebrato come una lucida diagnosi delle patologie del consumismo made in USA. La rincorsa al prezzo più basso possibile in America ha raggiunto estremi sconosciuti nel resto del mondo: la sola catena di ipermercati Wal Mart, se fosse uno Stato-nazione, sarebbe il decimo partner commerciale della Cina. Cheap è decadimento generale di qualità, valori, professionalità. I super sconti praticati da Wal Mart si traducono in bassi salari, perdita di conquiste sociali, inquinamento e sprechi. I mutui sub prime e la benzina americana a basso costo sono altri esempi di un cheap solo apparente che si prende vendette feroci sul debitore, sull’ambiente. Dalle fabbriche in rovina del Midwest impoverito dalle delocalizzazioni, alle desolanti cittadine nate attorno a uno shopping mall come centro di vita sociale, Ellen Schell denuncia il volto nascosto della cultura cheap e il modo in cui ha trasfigurato l’America. (F. Rampini, Slow economy. Rinascere con saggezza, Milano, Mondadori, 2009) Chi denigra la globalizzazione troppo spesso ne sottovaluta i vantaggi, ma i suoi fautori sono stati, se possibile, ancora meno imparziali. Per loro, la globalizzazione (associata tipicamente all’accettazione del capitalismo trionfante, sul modello americano) è progresso; i Paesi in via di sviluppo devono accettarla se vogliono crescere e combattere la povertà in maniera efficace. Ma per molti nel mondo in via di sviluppo la globalizzazione non ha portato i vantaggi economici sperati. Un divario progressivamente più accentuato tra ricchi e poveri ha ridotto in miseria un numero sempre maggiore di persone del Terzo Mondo, costrette a sopravvivere con meno di un dollaro al giorno. Malgrado le reiterate promesse di ridurre la povertà fatte negli ultimi dieci anni del XX secolo, il numero effettivo di persone che vivono in povertà è invece aumentato di quasi cento milioni mentre, allo stesso tempo, il reddito mondiale complessivo è cresciuto in media del 2,5 per cento annuo. In Africa, le grandi aspirazioni seguite all’indipendenza coloniale sono rimaste prevalentemente irrealizzate e il continente precipita sempre più nella miseria, con i redditi che scendono e il tenore di vita che si abbassa. L’aspettativa di vita, faticosamente migliorata negli ultimi decenni, conosce un’inversione di tendenza. Il flagello dell’Aids è sicuramente al centro di questo declino, ma la povertà uccide altrettanto. Persino i Paesi che, abbandonato il socialismo africano, sono riusciti a insediare governi ragionevolmente onesti, hanno messo in pari i bilanci e ridotto l’inflazione, si scoprono oggi incapaci di attirare gli investitori privati, senza i quali non hanno alcuna possibilità di promuovere una crescita sostenibile (E. Stiglitz, La globalizzazione e i suoi sostenitori, Torino, Einaudi, 2003) E’ auspicabile che per un’economia ambientale si incentivi a tutti i livelli, prima di tutto istituzionali e poi culturali, l’uso razionale e sobrio delle risorse vitali, con tanti piccoli accorgimenti quotidiani e con riflessioni sui danni che provoca questo massiccio ricorso all’usa e getta, che fino a 50 anni fa non esisteva. Nel futuro dovranno nascere nuovi prodotti ecocompatibili. Ciò diventerà un problema di politica economica perché, per far nascere questi nuovi prodotti, occorre una rete di complementarità cioè una rete di infrastrutture avanzate, che tengano conto di una realtà, in cui i vincoli e i limiti ambientali diventano sempre più stretti e pressanti. Prodotti utili ma devastanti per l’ambiente come gli imballaggi sono responsabili del 40% del peso dei rifiuti solidi urbani (RSU) prodotti e del 55% del loro volume. Sono la frazione più consistente del RSU, la più eterogenea e in costante aumento; per questo, dovrebbero essere utilizzati solo quando sono strettamente necessari e ripensati, nella loro riusabilità e nella loro decomponibilità, secondo paradigmi di riferimento non più economici, ma ecologici. (G.I. Salvador, Oltre “rifiuti zero”: quattro strategie per la riduzione dei rifiuti, in S. Montanari (a cura di), Rifiuto: riduco e riciclo per vivere meglio, Bologna, Arianna editrice, 2009) Tip. B-Ambito storico-politico.

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Argomento: Il sistema politico del totalitarismo Fatto caratteristico, i movimenti totalitari europei, quelli fascisti come quelli comunisti dopo il 1930, reclutarono i loro membri in questa massa manifestatamente indifferente, che tutti gli altri partiti avevano lasciato da parte perché troppo apatica o troppo stupida. Il risultato fu che in maggioranza essi furono composti da persone che non erano mai apparse prima sulla scena politica. Ciò consentì l'introduzione di metodi interamente nuovi nella propaganda e un atteggiamento di indifferenza per gli argomenti degli avversari; oltre a porsi al di fuori e contro il sistema dei partiti nel suo insieme, tali movimenti trovarono un seguito in settori che non erano mai stati raggiunti, o “guastati” da quel sistema. Quindi non ebbero bisogno di confutare le opinioni contrarie preferendo metodi di terrore o guerra civile alla persuasione. (H. Arendt, Le origini del totalitarismo, Bompiani, Milano, 1978) Gli elementi dello stato totalitario 1. Un'ideologia elaborata, consistente in un corpo ufficiale di dottrine che abbraccia tutti gli aspetti vitali dell'esistenza umana (...); questa ideologia è caratteristicamente accentrata e proiettata verso uno stadio finale e perfetto della umanità, essa cioè contiene un'affermazione chiliastica basata sul rifiuto radicale della società esistente insieme alla conquista del mondo per una società nuova. 2. Un partito unico di massa guidato tipicamente da un solo uomo, il “dittatore” (...) 3. Un sistema di terrore, sia fisico che psichico, realizzato attraverso il controllo del partito e della polizia segreta (...) 4.Un monopolio, quasi completo e tecnologicamente condizionato, del controllo, nelle mani del partito e del governo, di tutti i mezzi di effettiva comunicazione di massa, come la stampe, la radio e il cinema. 5. Un monopolio egualmente tecnologicamente condizionato e quasi completo dell'uso effettivo di tutti gli strumenti della lotta armata. 6. Un controllo centralizzato e la guida dell'intera economia attraverso il coordinamento burocratico di entità corporative (...) (C.J. Friedrich- Z. Brzezinski, Totalitarian Dictatorship and Auctocracy, in R. De Felice, Le interpretazioni del fascismo, Laterza, Bari, 1974) Con la legge del Gran Consiglio la Rivoluzione compie la sua trasformazione e si risolve pienamente nello Stato. Il Partito cessa definitivamente di essere un partito, e manda perciò il suo segretario nel Consiglio dei Ministri. Come organizzazione della grande maggioranza nazionale o delle masse politicamente significative del popolo italiano, esso diventa la Nazione: la Nazione che esprime dal suo seno il Governo e perciò lo riconosce e ne è governata. (...) Con questa costituzionalizzazione del Regime s'inizia la nuova storia, a cui tutti gl'Italiani sono invitati a collaborare sotto l'emblema del Littorio. (G. Gentile, La legge del Gran Consiglio, in “Educazione fascista”, a. VI n. 9, settembre 1928) L'avvento del fascismo non avvenne sull'onda di una rivoluzione vittoriosa, come accadde allo stalinismo, né come conseguenza di un trionfo elettorale, come si verificò nel caso tedesco; fu piuttosto il risultato di una rinnovata riproposizione del compromesso tra vecchie e nuove élite, tra populismo democratico e autoritarismo, tra le forze tradizionali, che miravano all'“involuzione massima di uno stato liberale” e alla soppressione dei diritti politici e civili di uno stato di diritto, e i ceti emergenti, che puntavano alla creazione di un ordine nuovo di stampo totalitario. Un compromesso, insomma, tra rivoluzione e reazione. (A. De Bernardi, Il fascismo italiano e le sue interpretazioni, in A. De Bernardi, S. Guarracino, Il Fascismo, Bruno Mondadori, Milano, 1998) Tip. B-Ambito tecnico-scientifico. Argomento: La sicurezza alimentare La moda del momento? Il cibo biologico. Sempre più persone oggi scelgono prodotti bio, pensando alla propria salute ma anche al futuro del nostro pianeta. L'agricoltura biologica, infatti, viene spesso proposta come alternativa più ecologica all'agricoltura convenzionale, e anche per questo motivo è il settore alimentare in più rapida crescita sia nel Nord America che in Europa. Ma

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l'effettiva sostenibilità del biologico, e i suoi benefici per la salute, andrebbero valutati caso per caso. A suggerirlo su Science Advances è il nuovo studio del team di ricercatori della University of British Columbia che ha indagato i vantaggi e gli svantaggi dell’agricoltura biologica per la salute e per l’ambiente. Il settore biologico è in crescita su tutti i fronti. Tuttavia, vi sono dei pro e dei contro. "Il biologico è spesso proposto come la soluzione ai problemi ambientali e alimentari, ma abbiamo scoperto che i costi e i benefici variano fortemente a seconda del contesto in cui ci si trova”, spiega Verena Seufert, autrice e ricercatrice dell'Institute for Resources, Environment and Sustainability (Ires). Nel loro studio, Seufert e il co-autore Navin Ramankutty hanno analizzato pro e contro di alcuni impianti di coltivazione biologica, utilizzando 17 criteri diversi, tra cui la resa del raccolto, l'impatto sui cambiamenti climatici, il sostentamento degli agricoltori e la salute dei consumatori. I ricercatori hanno scoperto che se da una parte l'agricoltura biologica promuove la biodiversità locale, un più alto valore nutrizionale dei prodotti e una maggiore redditività per gli agricoltori, ha tuttavia degli svantaggi, come prezzi ben più alti e bassi rendimenti rispetto all'agricoltura tradizionale.[…] La morale, spiegano i due autori dello studio, è che il bio non è sempre meglio, e un’adozione indiscriminata di queste tecniche di coltivazione avrebbe gravi ripercussioni sull’ambiente, soprattutto in termini di consumo del suolo. “La coltivazione biologica può essere considerata migliore in termini di biodiversità, ma gli agricoltori avranno bisogno di più terra da coltivare per ottenere la stessa quantità di cibo”, spiega Seufert. “Ed è bene ricordare che la conversione del suolo per l'agricoltura è la causa principale della perdita degli habitat e del cambiamento climatico”. (http://www.repubblica.it/salute/alimentazione/2017/04/10/news) Metalli pesanti (persino alluminio nel riso), residui di fitofarmaci, micotossine, diossine, additivi e coloranti. Ecco cosa si trova in alcuni alimenti che entrano o cercano di entrare nell’Unione europea. Quasi sempre questi prodotti contaminati sono scoperti, respinti alle frontiere dei 27 Paesi membri più attenti ai controlli, e nella classifica dei virtuosi l’Italia si colloca senz’altro al primo posto. A contrastare i tentativi di aggirare la vigilanza c’è un grande “occhio” europeo, il Rasff (Rapid Alert System Food and Feed), un sistema rapido di allerta che in tempo reale, 24 ore su 24, è in grado d raccogliere le segnalazioni provenienti dagli stati aderenti. […] Con questa task force di sentinelle inflessibili sono state scoperte, anche nei primi tre mesi di quest’anno, presenze di contaminazioni biologiche in alcuni alimenti entrati nell’Ue o prodotti nell’area comunitaria: in particolare micotossine, nella frutta secca, salmonelle, streptococchi, listeria, E. Colicoliformi, biotossine algali. Il maggior numero di prodotti irregolari riguarda la pesca, con la presenza di mercurio e cadmio soprattutto nei molluschi (Vietnam e Spagna i Paesi più sanzionati). Per la carne capofila il Brasile, seguito da Germania, Francia, Polonia, Gran Bretagna, Spagna, Italia. E la Germania è in testa per il maggior numero di segnalazioni nel settore latte e derivati. (G. Quaglia, Un "grande occhio" vigila sui prodotti che cercano di entrare in Europa, La Stampa, 26 giugno 2011) Gli alimenti derivati da organismi geneticamente modificati (OGM) sono ormai presenti sugli scaffali dei supermercati di molti Paesi e sembrano destinati a occupare un posto sempre più importante sulla nostra tavola. D’altro canto, l’obbligo di dichiararne l’origine sulle etichette consente ai consumatori europei di decidere se acquistarli o no. E se è vero che le scelte alimentari sono il risultato di un processo decisionale complesso in cui giocano fattori di natura culturale, etica, morale ed economica, le considerazioni sulla sicurezza alimentare hanno un peso fondamentale. In Italia e nell’Unione europea, le procedure per valutare la sicurezza di un alimento da OGM sono fissate da specifiche direttive. La valutazione della sicurezza è un processo capillare in grado di individuare elementi di rischio per la salute umana che la modificazione genetica potrebbe introdurre rispetto all’alimento di origine. L’autorizzazione alla commercializzazione per uso alimentare può essere concessa solo se è stato dimostrato che la modificazione genetica non causa aumenti del rischio per la salute, né perdita, o alterazioni indesiderate, delle caratteristiche nutrizionali rispetto al cibo di riferimento”. (Le Scienze, gennaio 2004) Tip. C – Tema di argomento storico

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La Resistenza italiana non è stata solo una lotta contro il nazismo, ma anche contro il fascismo e, quindi, è stata anche una guerra civile. Descrivi la natura complessa di questo momento storico così importante per la ricostruzione dell’Italia dopo la Seconda guerra mondiale e la ventennale dittatura fascista. Tip. D – Tema di ordine generale Il tema dello straniamento e del senso di inadeguatezza dell’individuo in una società che premia l’intraprendenza e il successo, è di grande attualità. In quale modo e in quali forme, secondo te, la società attuale opera un condizionamento di questo tipo sui singoli individui, e con quali conseguenze? Esponi al riguardo le tue considerazioni argomentandole opportun

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5.2 Simulazione di Seconda Prova (Meccanica e Meccatronica) Simulazione 2° Prova MECCANICA, MACCHINE ED ENERGIA Il candidato svolga la prima parte della prova e due dei quesiti proposti nella seconda parte. PRIMA PARTE Un motore elettrico, Fig. 1, aziona, tramite una coppia di ruote dentate cilindriche a denti diritti, un albero di trasmissione (1) alla cui estremità opposta risulta calettato un disco (2), il quale nella parte esterna porta un perno (3). Il perno scorre all’interno di una scanalatura praticata sul particolare (4), per la trasformazione del moto rotatorio dell’albero nel moto alternativo dello stesso particolare (4).

Si considerino i seguenti elementi di calcolo: - potenza del motore elettrico P = 5 kW; - numero di giri del motore elettrico: n1 = 1100 giri/min; - numero di giri dell'albero di trasmissione (1): n2 = 250 giri/min Il candidato, accompagnando il calcolo con considerazioni tecniche congrue e coerenti, dopo aver scelto un acciaio per le ruote dentate e per il perno, ed aver fissato con motivati criteri ogni altro parametro o elemento di calcolo eventualmente mancante e necessario: - Dimensioni la coppia di ruote dentate cilindriche a denti diritti; - Dimensioni il diametro del perno (3), in corrispondenza della posizione in cui l'elemento traslante (4) si trovi a metà della sua corsa. SECONDA PARTE 1. Il candidato, in riferimento all'elaborato scritto, esegua il dimensionamento dell'albero in corrispondenza della prima ruota dentata, realizzato in acciaio C40 e sollecitato solo a torsione, il

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dimensionamento della linguetta di calettamento e determini il diametro definitivo dell'albero stesso tenuto conto della maggiorazione per la presenza della linguetta. 2. Il candidato definisca le leggi di variazione delle forze d'inerzia delle masse traslanti in funzione dell'angolo di rotazione dell'albero motore proponendo un'adeguata rappresentazione grafica delle stesse. 3. Il candidato, in riferimento alla trasmissione di potenza tra due alberi paralleli, descriva sinteticamente le diverse tipologie in funzione dei principali parametri (potenza, distanza, ecc.). Per ogni tipologia ne enunci pregi e difetti, corredando le affermazioni con esempi applicativi. 4. Il candidato, in base alle proprie conoscenze e competenze, descriva sinteticamente i principali metodi utilizzati per il calcolo strutturale della biella nel cinematismo biella-manovella. Durata massima della prova 5 ore È consentito soltanto l’uso di tavole numeriche, manuali tecnici e calcolatrici non programmabili. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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5.3 1° Simulazione di Terza Prova 5 MMC (Inglese, Storia, Matematica, Tec. meccanica)

Data 1°simulazione Terza Prova - 16 febbrario 2018

Numero quesiti: 3 Durata della prova: 3 ore. Consegna: SIMULAZIONE INGLESE - 5MMC Answer the following questions in no more than 10 lines. 1. What are the effects that global warming has already produced? 2. Mention some of the opportunities people have to reduce their carbon footprint. 3. What is permaculture? How did its principles change the lives of John Rudgard and his wife? SIMULAZIONE STORIA - ED. CITTADINANZA – 5MMC Candidato _______________________________ MATERIA STORIA DOMANDE:

1) Analizza le due definizioni di “guerra di logoramento” e “guerra di posizione” e illustra il loro significato con puntuali riferimenti storici. ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

2) In cosa consiste e da cosa fu provocata la “secessione dell’Aventino” ? ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

3) Il patto De Gasperi- Gruber _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

(Per ogni risposta rispondere in MAX 10 righe)

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SIMULAZIONE MATEMATICA - 5MMC Simulazione MATEMATICA della terza prova, classe V MMC-INC, a.s. 2017/18. 1) Calcolare il seguente integrale indefinito:

.

2) Calcolare l’area della porzione di piano cartesiano racchiusa tra la parabola di

equazione e la retta di equazione .

3) Stabilire se la funzione è integrabile un senso improprio

nell’intervallo e calcolare il valore dell’integrale nel caso sia convergente.

SIMULAZIONE TECNOLOGIA MECCANICA – 5MMC QUESITI TECNOLOGIA MECCANICA 1. Quali sono le fasi ed i composti presenti nel diagramma Fe-C per gli acciai?

2. Dopo averne descritto le finalità, elencare la sequenza di attività che caratterizzano la prova Jominy

3. Descrivere scopi e modalità del trattamento termico di ricottura

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5.4 2° Simulazione di Terza Prova (Matematica, Inglese, Disegno e Progettazione, Sistemi e Automazioni)

Data 2°simulazione Terza Prova – 04 maggio 2018

Materie: Inglese, Matematica, Disegno e progettazione indst.,Sistemi e automazioni) Numero quesiti: 3 Durata della prova: 3 ore. Consegna:

Seconda simulazione della terza prova MATEMATICA classe V MMC-INC, a.s. 2017/18, 4/5/18.

1) Calcolare il volume del solido generato dalla rotazione attorno all’asse della

porzione di piano cartesiano limitata dal grafico della funzione ,

dall’asse e dalle rette di equazione e

2) Stabilire se la funzione è integrabile o meno un senso improprio nell’intervallo

3) Considera la seguente equazione differenziale:

.

Si chiede:

Determinarne l’integrale generale; Determinare la soluzione corrispondente alle

condizioni ,

Simulazione Terza Prova Classe 5 MMC Materia: Lingua inglese 4 maggio 2018 Answer the following questions in no more than 10 lines. 1. What did mass production mean for the factory workers in the early 1900s? 2. What type of Industrial Revolution is taking place now? 3. Explain some of the most important features which characterise manufacturing in Industry 4.0.

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Simulazione di Terza prova Sistemi e Automazione 5MMC

CANDIDATO:____________________________ Confronto fra logica cablata e logica programmabile Descrizione di un trasduttore: i potenziometri Definizione di robot industriale, relativi movimenti ed organi di presa.

5^ MECCANICA MECCATRONICA Classe 5MMC Data

Simulazione di TERZA PROVA

DISEGNO, PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE INDUSTRIALE La prova consiste di quesiti a risposta singola (tipologia B) per i quali è predisposto un numero massimo di 10 righe. Nome ____________ punteggio /15 Cognome ____________ QUESITI

1. Cosa rappresenta e come viene usato il Break Even Point (BEP)? 2. Cos’è, cosa contiene e come si redige il cartellino di lavorazione? 3. Quali sono i fattori da considerare nella scelta e dimensionamento dei cuscinetti a sfere o

rulli?

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6. GRIGLIE DI VALUTAZIONE

6.1 Griglia di valutazione per la prima prova (Italiano)

(rielaborata sul modello proposto dall’Invalsi) Valutazione delle competenze di scrittura INDICATORI COMPETENZE:

DESCRITTORI di ciascuna competenza

LIVELLO

Valutazione per singola competenza (Punteggio in quindicesimi) basso:5-7 medio-basso: 8-10 medio-alto: 11-13 alto: 14-15

basso

mediobasso

medio -alto

alto

I. TESTUALE Impostazione e articolazione complessiva del testo

a) Rispetto delle consegne (secondo il tipo di prova) b) Coerenza e coesione nello svolgimento del discorso sul piano dei contenuti c) Ordine nell’impaginazione e partizioni del testo (in capoversi ed eventuali paragrafi)

II. GRAMMATICALE Uso delle strutture grammaticali e del sistema ortografico ed Interpuntivo

a) Padronanza delle strutture morfosintattiche e della loro flessibilità e varietà. Uso consapevole della punteggiatura in relazione al tipo di testo b) Correttezza ortografica

III. LESSICALE-SEMANTICA Disponibilità di risorse lessicali e dominio della semantica

a) Consistenza del repertorio lessicale b) Appropriatezza semantica e coerenza specifica del registro lessicale c) Uso adeguato dei linguaggi settoriali

IV. IDEATIVA Capacità di elaborazione e di ordinamento delle idee

a) Scelta di argomenti pertinenti b) Organizzazione degli argomenti intorno a un’idea di fondo c) Consistenza e precisione di informazioni e dati d) Rielaborazione delle informazioni attraverso commenti e valutazioni personali non estemporanee

Valutazione globale: VOTO sull’elaborato nel suo complesso (in quindicesimi):

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6.2 Griglia di valutazione per la seconda prova (Meccanica e Meccatronica Energia) GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA – MECCANICA MECCATRONICA ENERGIA

Alunno: ________________________________________________ classe: 5MMC

Griglia valutazione seconda prova scritta esame di stato

PRIMA PARTE PUNTEGGI MASSIMO ATTRIBUIBILE 10/15

A. Scelta dei materiali e delle grandezze incognite __________( 0-10)

B. Uso delle unità di misura __________( 0-10)

C. Spiegazione chiara dei calcoli __________( 0-10)

D. Correttezza dei calcoli __________( 0-10)

E. Completezza dello svolgimento __________( 0-10)

PUNTEGGIO PARTE PRIMA = ( A+B+C+D+E)/5 = _____________

SECONDA PARTE PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE 5/15

PUNTEGGIO PARTE SECONDA = _____________

PUNTEGGIO TOTALE = ________/15

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6.3 Griglia di valutazione per la terza prova

I QUESITO II QUESITO III QUESITO

Nul

lo

Sca

rso

Suf

ficie

nte A

degu

ato N

ullo

Sca

rso

Suf

ficie

nte A

degu

ato N

ullo

Sca

rso

Suf

ficie

nte A

degu

ato

0 1 2 3 0 1 2 3 0 1 2 3 Competenza linguistica generale e specifica. Correttezza formale

Capacità di analisi del problema. Rispondenza alle richieste

Conoscenze appropriate. Correttezza nella documentazione e argomentazione

Organizzazione dei dati, impostazione corretta, logica e chiara

Capacità di soluzione e/o presentazione delle risposte con efficacia

Totale .........../15

.........../15

.........../15

.........../15

Criterio per la verifica della corrispondenza fra indicatori e livelli delle terze prove Livello di prestazione conseguito punteggio

Punteggio

Della disciplina non ha o ha qualche nozione isolata e priva di significato 0-4 su 15

Conosce in modo frammentario gli argomenti essenziali; è disorganizzato nel lavoro di analisi e sintesi.

5-7 su 15

Conosce in modo superficiale e generico gli elementi essenziali o fraintende alcuni argomenti importanti; fatica a trasferire le conoscenze in contesti nuovi ed ha carenze di sintesi

8-9 su 15

Sa ripetere con sufficiente precisione gli argomenti più importanti; comprende e usa i diversi linguaggi proposti in modo semplice.

10 su 15

Dimostra diligenti conoscenze su quasi tutti gli argomenti; è capace di sintesi e lavora con ordine.

11-12 su 15

Conosce con sicurezza e sa effettuare collegamenti all'interno delle discipline. 13-14 su 15

Ha ottima conoscenza delle discipline; è capace di approfondimenti critici, di analisi e sintesi puntuali, di affrontare con ordine e logica i problemi.

15 su 15

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Griglia per la correzione e la valutazione di una prova di matematica

indicatori Gravemente insufficiente insufficiente sufficiente discreto buono distinto ottimo

Voti parziali 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6

Possesso di conoscenze relative all'argomento e al quadro di riferimento Conoscenze scarse o assenti Conoscenze frammentarie lacunose e superficiali

Possesso di conoscenze di base con qualche lieve imprecisione

Conoscenze di base corrette e complete

Conoscenze corrette e coerenti.

Conoscenze Conoscenze complete. complete, approfondite e puntuali

Voti parziali 0,5 0,75 1 1,25 1,5 1,75 2

Comprensione del quesito, uso di terminologia specifica, correttezza linguaggio e calcoli Comprensione scarsa o nulla, gravi errori di calcolo, morfo- sintattici ed ortografici Comprensione limitata ed errori diffusi

Comprensione generica e presenza di alcuni errori espressivi o di simbologia o di calcolo

Comprensione adeguata con qualche imprecisione linguistica o di utilizzo della simbologia o di calcolo.

Buona comprensione con qualche imprecisione linguistica o di utilizzo della simbologia. Calcoli corretti.

Buona comprensione registro linguistico adeguato e calcoli corretti e uso adeguato della simbologia Ottima comprensione uso efficace della terminologia, calcoli e simbologia precisi.

Voti parziali 0,5 0,75 1 1,25 1,5 1,75 2

Capacità di organizzazione logica e di sintesi Organizzazione logica scarsa o nulla Presenza di gravi errori nella organizzazione logica

Impostazione logica complessivamente corretta

Impostazione logica corretta

Quadro logico corretto e sintesi accettabile

Quadro logico corretto, sintesi ed elaborazione buone Quadro logico preciso e corretto, sintesi espositiva e rielaborazione

Punteggio 4 5 complessivo

6 7 8 9 10

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVA DI SISTEMI E AUTOMAZIONI

TIPOLOGIA B COGNOME E NOME ALUNNO

Indicatori Descrittori Valutazione Capacità di interpretare la

richiesta specifica centrando i punti nodali dell’argomento proposto

con pertinenza.

Inadeguata 1

Adeguata 2 Completa ed esauriente 3

Conoscenza dei contenuti Nulla o frammentaria 1 Scarsa 2 Parziale 3

Imprecisa 4 Essenziale 5

Precisa 6 Esauriente 7

Esposizione dei contenuti: terminologia specifica, correttezza formale ed

organizzazione espositiva

Scorretta 1

Impropria 2 Tutto sommato corretta ma con qualche imprecisione 3

Corretta 4 Precisa ed appropriata 5

PUNTEGGIO CONSEGUITO

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Griglia di valutazione terza prova DISEGNO E PROGETTAZIONE INDUSTRIALE

COGNOME E NOME DEL CANDIDATO: ____________________________________________

Indicatori

Gravemente

insufficiente

Insuff. Suffi. Discreto Buono Ottimo Punti ass.

1 - 3 4 - 5 6 7 7.5 8 Possesso

di conoscenze relative

sia all’argomen

to che al quadro di

riferimento generale

Conoscenze

scarse o assenti

Conoscenze

frammentarie,

lacunose e/o

superficiali

Possesso di

conoscenze di base

con qualche

imprecisione

Corrette conoscenze di base

Conoscenze complete

Conoscenze

complete,

approfondite e puntuali

0 - 1 1.5 2 2.5 3 3.5

Comprensione del quesito,

possesso di terminologia specifica, correttezza

del linguaggio

e/o dei calcoli

Comprensione

scarsa o nulla, gravi

errori di calcolo, morfo-

sintattici ed

ortografici

Comprensione

limitata ed errori

diffusi

Comprensione

generica e qualche grave errore

espressivo

Buona comprensione con qualche

imprecisione

linguistica e/o di

calcolo

Buona comprensione, registro linguistico adeguato e/o calcoli

corretti

Ottima comprensione, con uso efficace

della terminologia, calcoli precisi, registro linguistico alto

0 - 1 1.5 2 2.5 3 3.5

Capacità di organizzazione logica, di critica, di rielaborazio

ne e di sintesi

Organizzazione logica

scarsa o nulla

Presenza di gravi

errori nella

organizzazione logica

Impostazione logica

corretta

Quadro logico

corretto e sintesi

accettabile

Quadro logico

corretto, sintesi ed

elaborazione buone

Quadro logico

preciso e

corretto, sintesi espositi

va e rielaborazione ottime

Valutazione globale : VOTO sull’elaborato nel suo complesso (in quindicesimi): ______ / 15