Ernani - Dipartimento Lettere, Arti e Scienze Sociali · audaci, da Macbeth alla trilogia)...

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Ernani LM - 2017

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ErnaniLM - 2017

Due modelli per un itinerario (F. Della Seta)

• NO a libretti preconfezionati• parte attiva nella scelta del soggetto (scelte

audaci, da Macbeth alla trilogia)• visione unitaria dell’opera ('tinta', no pezzi

staccati). Idea drammatica centrale che mette in moto la fantasia del compositore

• brevità, concisione, “parola scenica”• "fusione dei generi"• duetto come strumento elettivo del confronto

drammatico• ascesa del ruolo del baritono

Drammaturgia verdiana

Versioni operistiche

• [Romani-Bellini (frammenti, 1830)]

•Rossi-Gabussi, Ernani, Melodramma in 3 atti(Parigi, Théâtre-Italien, 25 novembre 1834)

•Bancalari-Mazzucato, Hernani, Azione lirica in 3 atti(Genova, Teatro Carlo Felice, 26 dicembre 1843)

•Piave-Verdi, Ernani, Dramma lirico in 4 parti(Venezia, Teatro La Fenice, 9 marzo 1844)

- Contratto- Scelta del soggetto (e accordi sul cast)

- Approvazione del soggetto in base al “programma” (o “selva”, ossia una stesura in prosa del testo con indicazione dei “numeri”)- [Abbozzo generale della musica]- Stesura del libretto (versificazione)- Composizione in “partitura-scheletro” (voci ebasso)- Strumentazione

Fasi della lavorazione di un’opera

Fasi di genesi dell'Ernani

• 28 maggio 1843: firma del contratto• 5 settembre: "Oh se si potesse fare l'Hernani sarebbe una gran bella cosa"

(Verdi a Mocenigo) [cambio di soggetto]• 20-26 settembre: 'selve' (programmi in prosa)• 29 novembre: libretto L'Onore castigliano (I stesura)• 3 dicembre: arrivo di Verdi a Venezia• [libretto autografo di Verdi]• 28 gennaio 1844: libretto definitivo, Ernani• 15 febbraio: inizio prove• 27 febbraio: consegna della partitura finita• 9 marzo: prima rappresentazione

Libretti e travestimenti dell'Ernani verdiano

Fase di genesi

• [due 'selve']

• Silva di Gomes, azione lirica in 4 parti (incompl., solo parte I)

• L'onore castigliano, azione lirica in 4 parti

• [copia del libretto autografa di Verdi]

• Ernani, dramma lirico in 4 parti

Fase evolutiva

• Elvira d'Aragona, dramma lirico in 4 parti (Palermo, 1844)

• Il Proscritto, ossia il Corsaro di Venezia, dramma lirico in 4 atti (Parigi 1846, indi Napoli 1847)

• [Demetrio Alvexi, Napoli 1845]

[Cast Ernani (4 agosto 1843)]

Elvira Ernani Don Carlo Silva

VE44 S. Loewe C. Guasco A. Superchi A. Selva

VE44* T. Brambilla G. Fraschini F. Coletti A. Selva

FI44 E. Frezzolini A. Poggi A. De Bassini G. Miral

MI44 R. Gabussi C. Guasco O. Mancusi I. Marini*

PR44 M. Barbieri Nini N. Ivanoff** F. Varesi S.L. Bouché

MI45 R. Gabussi E. Calzolari A. De Bassini S.L. Bouché

RM45 T. De Giuli N. Ivanoff F. Colini A. Zanchi

Paris46 T. Brambilla S. Malvezzi G. Ronconi P. Dérivis

Paris46* G. Brambilla L. Corelli G. Ronconi L. Tagliafico

St.Ptr.46 T. De Giuli C. Guasco F. Colini A. Tamburini

Cast Ernani

Rossini

"combinare l'ossatura"

[Gustavo Modena a Giovanni Tadolini, 1837]

Se le piace il soggetto, me lo scrive, mi dice in termini precisi per quando, come, e con quanti pezzi di musica lo vuole. Io le farò subito un primo sbozzo delle scene, […] di qui a due mesi ella avrà il libro in prosa, e poi per verseggiarlo bisognerà bene che ci troviamo assieme […] affin di precisare i ritmi, la lunghezza, e l'incrociamento dei versi. Amerei meglio ch'ella immaginasse la musica sul libro abbozzato in prosa e poi io fare i versi sulla sua musica: credo che sarà per tutti e due un gran risparmio d'impazzimenti.

"Io desidererei un libretto grandioso e

nell’istesso tempo appassionato, e che si

staccasse dal Nabucco e dai Crociati.

Siavi molto fuoco, azione moltissima, e

brevità". ["T’avverto che dovrà essere

appoggiato alla prima donna"]».

[Verdi a D. Bancalari, 11 giugno 1843]

[Verdi, 26 luglio 1843]

"Il Cromvello, per quanto io lo conosco storicamente, è certamente un bel sogetto; ma tutto dipende dal modo con cui è trattato. Io non conosco il Sig.r Piave, ma se la S.V. me lo assicura per buon poeta conoscente dell'effetto teatrale, e delle forme musicali, lo prego di farle consegnare la qui acclusa lettera".

[Verdi a Piave, Milano, 8 agosto 1843]

La selva del suo dramma che lessi di sfuggita a Senigallia, e che ora ho

letto più ponderatamente, ed i versi dell'introduzione vanno a meraviglia,

e non mi lasciano nulla a desiderare. Faccia pure una parte invece di un

pertichino nel terzetto dell'atto 2.° ma ometta l'aria. Lei sa meglio di me

che in questo genere di composizione, non c'è effetto se non c'è azione,

quindi parole sempre meno che si può. Ho visto anch'io che il terzetto

nella fine del 2.° atto non può esistere, e faccia come Lei crede basta che

ci sia interesse. Così pure nel finale dell'atto 3° faccia quel che crede,

quello che vien più naturale nell'azione basta che vi sia interesse. In

quanto alla durata dei pezzi la brevità non è mai un difetto. I metri poi

come lei vuole. Io poi non metto mai ceppi al genio dei poeti, e se Ella

darà un'occhiata ai libretti da me musicati vedrà che sono trattati con tutte

le libertà e senza essere rispettate le solite convenienze. Qualche volta per

verità ardisco fare alcune operazioni, ma questo lo faccio per l'effetto

generale della cosa ma non mai per me perché scrivere un duetto o

un'aria, o su un metro, o sull'altro per me è l'istessa cosa. Le raccomando

la brevità perché questa è voluta dal pubblico.

[Verdi a Mocenigo, 5 settembre 1843]

Oh se si potesse fare l’Hernani sarebbe una gran bella

cosa! È vero che sarebbe pel poeta una gran fatica, ma

prima di tutto io cercherei di compensarnelo, e poi

otterressimo sicuramente sul pubblico un più grande

effetto.

Il Sig.rPiave poi ha molta facilità nel verseggiare, e

nell’Hernani non vi sarebbe che ridurre e stringere:

l’azione è fatta: e l’interesse è immenso.

Domani scriverò a lungo al Sig.r Piave e stenderò tutte le

scene dell’Hernani che mi sembrano adattate. Io ho già

visto che tutto l’atto primo si può stringere in una magnifica

introduzione [= Atto I], e finire l’atto [= Atto II] dove D.

Carlos chiede a Silva Hernani che è nascosto dietro al suo

ritratto [Hernani, III. 6]. Fare l’atto secondo [= Atto III]

coll’atto 4 del dramma francese. E finire il terz’atto [= Atto

IV] col magnifico terzetto in cui muore Hernani et…

Verdi a Brenna (22.09.1843)

Raccomandi caldamente a Piave di accentuare [??] bene il verso e di non ommettere nissuna di quelle frasi potenti che sono nell'originale e che in scena fanno sempre un grande effetto.

[Verdi a Piave, 2 ottobre 1843]

Per l'amor di Dio non finisca col Rondò, ma faccia il terzetto: e questo terzetto anzi deve essere il miglior pezzo dell'opera.

Verdi a Piave (19.10.1843): "Ho ricevuto il finale [I]. Non le parlerò sul merito della poesia ... ma circa alla forma musicale, s'ella volesse uniformarsi alle mie idee ... mi farebbe piacere".

[Mocenigo, 23 ottobre 1843:] "Il poeta omettendo e la scena dell'armadio, e quella del duello, giustificando l'apparire di D.C. nelle stanze di D. Elvira facendo nella terza e quarta parte risaltare bellamente assai il coraggio e la clemenza di questo sovrano sciolse il quesito [riserve] pienamente".

Verdi a Brenna (15 novembre 1843):

"ho toccato con mano che tante composizioni

non sarebbero cadute se vi fosse stata miglior

distribuzione nei pezzi, meglio calcolati gli

effetti, più chiare le forme musicali, insomma

se vi fosse stata maggior esperienza sì nel poeta

che nel maestro".

quando ho una idea generale di tutto il

poema le note si trovano sempre.

[Verdi a Piave, 19 agosto 1843]

Verdi

Se l’opera è di getto l’idea è Una ...

Per scrivere bene occorre scrivere quasi d’un fiato, riservandosi poi di accomodare, vestire, ripulire l’abbozzo generale; senza di che si

corre il rischio di produrre opera a lunghiintervalli, con musica a mosaico, priva di stilee di carattere.

Hugo, Hernani (II,3)

ERNANI (lo afferra per il braccio)

Sapete quale mano vi tiene stretto in questo momento?Ascoltatemi. Vostro padre ha fatto morire il mio, e io vi odio. Vi siete impadronito del mio titolo e dei miei beni, e io vi odio. Amiamo tutti e due la stessa donna, e io vi odio, vi odio; sì, ti odio con tutta l'anima!

[Hernani]

• III,4 (Ernani, D. Sol):

"No, perfino io stesso mi odio!"

"mi avevano creato per l'odio, ed ho saputo solo amare"

"Tu mi credi un uomo come gli altri, un essere intelligente, diretto alla sua meta. Ma t'inganni: sono una forza in moto (une force qui va)! Agente cieco di un funebre mistero, fatto di tenebre, uomo di sventura! Dove vado non so, ma sono spinto da un soffio ardente, da un fato insensato".

Amore

Odio, Vendetta

Onore

Morte (incombente)

Ernani – "Ingredienti" drammatici

"Rivoluzione" di Hugo

• Rifiuto delle unità aristoteliche (soprattutto luogo e tempo)

• Rifiuto dell'"unità di tono" (ossia, della separazione dei generi)

• Importanza dello sfondo storico (dramma "politico")

• Importanza della scenografia (couleur locale)

• Rivoluzione stilistica:

- trattamento più disinvolto del verso

- linguaggio più diretto e realistico

• Frequenza di colpi di scena (coups de théâtre)

• Spettacolo teatrale elevato ma anche "popolare"

• "Exagération des moyens" (patetismo incontrollato ed enfasi retorica)

Th. Gautier (1838)

Il merito principale di Hernani è la giovinezza; vi si respira da cima a fondo un profumo di linfa primaverile e di nuova fioritura dal fascino indescrivibile; tutte le qualità e tutti i difetti sono giovani; la grande passione, l'amore casto e profondo, l'eroica devozione, la fedeltà al patto d'onore, l'effervescenza lirica, l'allargamento delle proporzioni naturali, la forza smisurata (exagération de force).

G. B. SHAW (The World, 1892)

«Nel dramma Carlo è sublime nel sentimento, ma piuttosto noioso nel modo di esprimersi. Nell’opera è ugualmente sublime nel sentimento, ma conciso, grande, e commovente nel modo di esprimersi; con ciò dimostrando che la vera gloria di Hugo come poeta drammatico è di aver fornito libretti a Verdi.

[Ernani] è un prodotto ultraclassico del romanticismo, la grandiosa opera italiana in cui l’arte dell’esecutore consiste in uno splendido dispiegamento di eroismi personali, e il dramma si presenta come il più semplice e universale degli eccitanti per questi eroismi. […]».

["tres para una"]

["l'onore castigliano"]

Ernanitenore

amore

Silvabasso

D. Carlo baritono

Intreccio amoroso("tres para una")

Elvirasoprano

Ernanitenore

amore

Silvabasso

D. Carlo baritono

Intreccio amoroso("tres para una")

Elvirasoprano

Terzetto parte II

Terzetto finale

Duetto/Terzetto parte I

Elvira (S)

Silva (B)

D. Carlo (Br)

riva

lità

Intreccio amoroso("tres para una")

Scena e Aria Carlo (parte II)

Una povera donna tormentata, violentata, torturata da

tre (bastava uno): un vecchio svenevole, un amante

forsennato (e masnadiero!), un rivale non corrisposto

che vuol ciò che vuole, ecco il nesso, ecco l’inviluppo

del melodramma... e per la verità, siam tropp’usi a

simili scene (veramente da commedia), perché debbano

fare una nuova impressione su noi.[«Il Pirata», Milano, 6 settembre 1844]

«c’è una fresca e appassionata voce

femminile assediata da tre voci virili,

che ognuna per conto proprio determina

con quella di lei un rapporto speciale».

G. Baldini

Ernani (T)

Silva (B)D. Carlo (Br)

Intreccio politico

cospirano contro

Atto I, II

Ernani (T) D. Carlo (Br)combatte per vendetta

Silva (B)suddito, complice

(Fine Atto II)Atto III

Atto I

Don Carlo Ernani

[HUGO]

salva

Atto II

Ernani D. Carlosalva

Atto III

Silva Ernanisalva

Atto IV

Don Carlo Ernani e Silva(e congiurati)

grazia

Atto V

Silva Ernanisi vendica di

[duello mancato ma: giuramento di Ernani; PATTO D'ONORE]

[duello mancato]

[duello mancato]

[congiura mancata]

Ernani DON GIOVANNI D'ARAGONA

Don Carlo CARLO V

[metamorfosi]

X

ATTO I

[Ernani] [Elvira] Don Carlo - Elvira + Ernani + Silva

ATTO II

Ernani - Elvira + Silva + Don Carlo

[Duetto] [Terzetto]

[Finale I]

Silva + Ernani + Elvira

[Duetto] [Terzetto]

[Aria Carlo]

[Silva + Ernani]giuramento

[Duetto]

ATTO I

[Ernani] [Elvira] Don Carlo - Elvira + Ernani + Silva

ATTO II

Ernani - Elvira + Silva + Don Carlo

[Duetto] [Terzetto]

[Finale I]

Silva + Ernani + Elvira

[Duetto] [Terzetto]

[Aria Carlo]

[Silva + Ernani]giuramento

[Duetto]

ATTO IV

Ernani - Elvira + Silva

ATTO III

[Morte di Ernani]

[Carlo diventa Imperatore – esce di scena]

[Terzetto][Scena]

Ern: Muto deserto speco

è il nuzial mio tetto[,]

quivi compagni ho meco

la veglia ed il sospetto[.]

Altro non ho di mio

che l’aria, il giorno, il rio[,]

nulla con te dividere

fuorché il dolor potrò.

Elv.: Tutto con te mio bene,

tutto con te possiedo[,]

d’uopo ho di te soltanto[.]

Sola quaggiù mi credo

se non ti sono accanto[.]

Per me non suona accento

se il tuo parlar non sento[.]

I rai del sol son tenebre

Se un guardo tuo non ho[.]

Ern.: Speme del tristo Ernani

m’ami così?

Elv.: S’io t’amo

Nol dicon sensi umani[.]

A 2: Sì fino all’ore estreme

al fianco tuo m’avrai[,]

per ricovrarci insieme

ampia è la terra assai[.]

Teco del fato all’onte

ferma opporrò la fronte

finché il tuo core a battere

io senta sul mio cor[.]

Bellini, Ernani. Frammento (Duetto Elvira-Ernani, atto I)

2 3

4

[R. Parker, Levels of Motivic Definition in "Ernani"]

[Preludio]

[Largo Finale I] [Aria D. Carlo – Atto II]

[Terzetto - Atto II]

La "battaglia di Hernani" (1830)

Francesco Hayez, Il bacio (1859)

[Mario Baroni, Le formule d'accompagnamento]

4 3 4 3 4 3

4 34 3

[Denis Gaita, uso delle appoggiature]

4 3 6 5

4 36 5

NN. 1-2

VE 1946

[Ernani] [Manzoni, Adelchi, atto IV]

Donizetti, Rosmonda d'Inghilterra (1834)

[Bozza]

[Versione def.]

[cantabile]

[tempo di mezzo]

[cabaletta]

[Coda di cabaletta: Bozza]

[Versione def.]

ERNANI[Andante, , DO]

Come rugiada al cespite Ad'un appassito fiore,d'aragonese vergine A'scendeami voce al core:fu quello il primo palpito Cd'amor che mi beò.

Il vecchio Silva stendere B1osa su lei la mano...domani trarla al talamo B2confida l'inumano...S'ella m'è tolta, ahi misero! A''d'affanno morirò!

A

A''

[…]

A'

A''

[…]

[All. giusto con brio, , SI]

(O tu che l'alma adora, Avien, la mia vita infiora;per noi d'ogni altro bene A'il loco amor terrà.Purché brillarti in viso B1

vegga soave un riso,gli stenti suoi, le pene B2Ernani scorderà.)gli stenti suoi, le pene A''Ernani scorderà.)

CAVATINA Ernani N. 1 – cabaletta (parte I)I stesura (L’onore castigliano) Versione def. [All. giusto con brio, , SI]

ERNANI(Vien, diletta, a chi t’adora, [ottonari]

vien la vita tu m’infiora;d’ogni gioia, d’ogni benea noi loco amor terrà!Il bandito le sue pene

per Elvira scorderà!)COROVieni… amore le tue pene

in delizie cangerà!

ERNANI(O tu che l'alma adora, [settenari]

vien, la mia vita infiora;per noi d'ogni altro beneil loco amor terrà.Purché brillarti in viso

vegga soave un riso,gli stenti suoi, le peneErnani scorderà.)

[Gabussi]

*

* Qual gioia allor confondereanime, baci, ardore…soave, inesprimibile,beata voluttà.

[Gabussi]

A

A

B

[Aria atto I – Adagio]

[Aria atto I – Cabaletta]

[Aria atto II – Adagio]

[Aria atto II – Cabaletta]

GABUSSI

VERDI

[Allegro giusto]

[Allegro con brio]

N. 3

ELVIRA[Andantino piuttosto vivo, 3/4, SI]

Ernani!... Ernani, involami Aall'aborrito amplesso.Fuggiam... se teco vivere A'mi sia d'amor concesso,per antri e lande inospite B1ti seguirà il mio piè.

Un Eden di delizia B2saran quegli antri a me.

Un Eden … A''B3+B4 [falsa coda]A''

ABIGAILLEAnch'io dischiuso un giorno A

ebbi alla gioia il core; tutto parlarmi intorno A'udia di santo amore; piangeva all'altrui pianto, B1+B2soffria degli altri al duol;

chi del perduto incanto A''mi torna un giorno sol?

piangeva all'altrui pianto, B3+B4 [falsa coda]soffria degli altri al duol;

chi del perduto incanto A''mi torna un giorno sol?

[Nabucco, Aria Abigaille]

[Bancalari-Mazzucato, Hernani, Scena e Cavatina Donna Sol]

[Allegro con brio, , SI]

(Tutto sprezzo, che d'Ernani Anon favella a questo core,non v'ha gemma che in amore A'possa l'odio tramutar.

Vola, o tempo, e presto reca B1di mia fuga il lieto istante,vola, o tempo, al core amante B2è supplizio l'indugiar.)

vola, o tempo, al core amante A''è supplizio l'indugiar.)

[Gabussi, atto I]

N. 4

[scena]

[adagio]

[Bellini, I puritani, Duetto atto III – Arturo-Elvira]

[Chopin, Bolero op. 19]

[Ritmo di Fandango]

[Terzetto parte I (stretta)]

[TESTO: sfida]

[MUSICA: amore]

["abuso di sincopi"]

4

[Trovatore, atto I]

N. 5

Silva, cronologia delle assegnazioni

1: ANTONIO SUPERCHI [baritono]: ipotesi di fargli iniziare l'adagio del Finale I; cavatina completa in prima stesura (L'onore castigliano)

2: SETTIMIO ROSI [basso]: tolta la cavatina, resta solo un recitativo

3: VINCENZO MEINI [baritono]: cantabile Infelice! e tuo credevi[rinuncia alla parte di Silva perché troppo bassa]

4: ANTONIO SELVA [basso]: forma definitiva con il cantabile già scritto in partitura scheletro.

[5: IGNAZIO MARINI (Milano 1844): aggiunta della cabaletta Infin che un brando vindice, tratta dall'Oberto]

Oberto (Barcellona 1841)

Ernani (Milano 1844)

Ernani (Milano 1844) Oberto (Barcellona 1841)

Bancalari-MazzucatoFinale I

2

4

[Finale I – Largo]

Stretta Finale I

N. 6

[Galop]

[Macbeth, Finale II]

[Ernani, Atto II]

N. 7

[Rossi-Gabussi, atto I]

[Gabussi] [Verdi]

N. 8

[Lucia di Lammermoor]

ARIA Carlo N. 8 – cabaletta (parte II)I stesura (L’onore castigliano) Versione definitiva [Moderato, , SI]

D. CARLOS (prendendola amorosamente per mano)Vieni meco, sol di rose

infiorar ti vo' la vita;meco vieni, ore penoseper te il tempo non avrà.Tergi il pianto, o giovanetta,

se al tuo re sei tu gradita…pensa al gaudio che t'aspetta,che felice ti farà.

D. CARLOSVieni meco, sol di rose A

intrecciar ti vo' la vita;meco vieni, ore penose A’per te il tempo non avrà.Tergi il pianto, o giovanetta, B1

dalla guancia scolorita; B2pensa al gaudio che t'aspetta, A’che felice ti farà.

CAVATINA Ernani N. 1 – cabaletta (parte I)I stesura (L’onore castigliano) Versione def. [All. giusto con brio, , SI]

ERNANI(Vien, diletta, a chi t’adora, [ottonari]

vien la vita tu m’infiora;d’ogni gioia, d’ogni benea noi loco amor terrà!Il bandito le sue pene

per Elvira scorderà!)COROVieni… amore le tue pene

in delizie cangerà!

ERNANI(O tu che l'alma adora, [settenari]

vien, la mia vita infiora;per noi d'ogni altro beneil loco amor terrà.Purché brillarti in viso

vegga soave un riso,gli stenti suoi, le peneErnani scorderà.)

N. 9

[Coro]

[MIb]

[SOLb]

['crescendo']

N. 9bis (Aria Ernani)

Odi il voto, o grande Iddio, A (minore)che al tuo soglio un cor ti porta; A'deh, ti piaccia il brando mio B1 di quel sangue dissetar. B2[deh, ti piaccia il brando mio B3

di quel sangue dissetar.] B4Nell’angoscia del mio core A (maggiore)

questo è sol che mi conforta: A'del trafitto genitore Bl’ombra inulta alfin placar. C[l’ombra inulta io vo' placar.] B[l’ombra inulta io vo' placar.] C

Atto III

10. SCENA CARLO 11. CONGIURA 12. FINALE III

E vincitor de' secoli… CLEMENZA

[Della Seta]

Atto III

10. SCENA CARLO 11. CONGIURA 12. FINALE III

E vincitor de' secoli… CLEMENZA

[Della Seta]

LAb FAdo SI

Verdi a Piave (2 ottobre 1843):

"Non so capire perché si faccia un cambiamento di scena nell'atto terzo. A me non persuade perché la posizione è comune, si prolunga l'azione, bisogna fare un Coro inutile nella sala del trono, e così l'effetto scenico diminuisce. Parmiche al momento che Carlo comparisce e sorprende i congiurati l'azione debba progredire celermente sino alla fine dell'atto. Un cambiamento di scena disturberebbe immensamente l'uditorio ed interrompe l'azione".

Atto III a confronto

SELVA 1

Appartamento nel palazzo imperiale di Aquisgrana.

(Recitativo)

Sotterraneo. Tomba arcuata [?] di Carlo Magno.

(Cabaletta)

Galleria nel palazzo di Aquisgrana.

(Gioia degli sposi)

SELVA 2

Sotterranei sepolcrali che rinserrano la tomba di Carlo Magno in Aquisgrana etc. etc.

Gran sala del trono nel palazzo imperiale di Aquisgrana etc.

Verdi a Brenna (15 novembre 1843)

"Chi sarà quel Maestro che potrà metter in musica senza seccare 100 versi di Recitativo come in questo terz'atto?"

N. 10

Oh, de' verd'anni miei Asogni e bugiarde larve,se troppo vi credei, A’l'incanto ora disparve.S'ora chiamato sono B1al più sublime trono, B2della virtù com'aquila A’’ …sui vanni m'alzerò;e vincitor de' secoli C (barform)

il nome mio farò.

[Romanza Carlo (Parte III)]

LYRIC FORM

[Vc solo]

[orchestra]

[fa]

[LAb]

[V/LAb]

N. 11

Scena della congiura – MOTIVO 1

Scena della congiura – MOTIVO 2

Si ridesti il Leon di Castiglia A Si magg.

e d'Iberia ogni monte, ogni lito

eco formi al tremendo ruggito, A'

come un dì contro i Mori oppressor.

Siamo tutti una sola famiglia, B1 Fa# magg.

pugnerem colle braccia, co' petti;

schiavi inulti più a lungo e negletti B2

non sarem finché vita abbia il cor.

Sia che morte ne aspetti, o vittoria, B3 (Fa#)

pugnerem, ed il sangue de' spenti

nuovo ardire ai figliuoli viventi, B4

forze nuove al pugnare darà.

Sorga alfine radiante di gloria, A Si

sorga un giorno a brillare su noi...

sarà Iberia feconda d'eroi, A'dal servaggio redenta sarà...

L’onore castigliano ErnaniSi ridesti il Leon di Castiglia

e d’Iberia ogni monte, ogni litoeco formi al tremendo ruggito,come un dì contro i Mori oppressor.

Siamo tutti una sola famiglia,pugnerem colle braccia, co’ petti;schiavi inulti, più a lungo e neglettinon sarem finché vita abbia il cor.

Morte colga o n’arrida vittoria,pugneremo, e col sangue de’ spentiscriveranno i figliuoli viventi:qui regnare sol dee libertà.

Qui s’assida in suo trono di gloria;s’incoroni d’ulivo la chioma,e se Gracchi, se Bruti ebbe Roma,Gracchi e Bruti anco Iberia darà.

Si ridesti il Leon di Castigliae d’Iberia ogni monte, ogni litoeco formi al tremendo ruggito,come un dì contro i Mori oppressor.

Siamo tutti una sola famiglia,pugnerem colle braccia, co’ petti;schiavi inulti più a lungo e neglettinon sarem finché vita abbia il cor.

Sia che morte ne aspetti, o vittoria,pugnerem, ed il sangue de’ spentinuovo ardire ai figliuoli viventi,forze nuove al pugnare darà.

Sorga alfine radiante di gloria,sorga un giorno a brillare su noi...sarà Iberia feconda d’eroi,dal servaggio redenta sarà...

Va', pensiero, sull'ali dorate, A Fa# magg.

va' ti posa sui clivi, sui colli,

ove olezzano libere e molli A'

l'aure dolci del suolo natal!

Del Giordano le rive saluta, B1

di Sïonne le torri atterrate... B2

Oh mia patria sì bella e perduta! A'

Oh membranza sì cara e fatal!

Arpa d'ôr dei fatidici vati C (ff) Do# magg.

perché muta dal salice pendi? (pp)

Le memorie nel petto raccendi, C' (ff)

ci favella del tempo che fu! (pp)

O simìle di Sòlima ai fati B3 [Fa# min.]

traggi un suono di crudo lamento, B4

o t'ispiri il signore un concento A' Fa# magg.

che ne infonda al patire virtù!

NABUCCO, Coro di schiavi

ERNANI, Coro di congiurati

ERNANI, Coro di congiurati

BALLO IN MASCHERA, Terzetto di congiurati

Verdi, Un ballo in maschera (congiura atto III)

N. 12

[A-A']

[B+C]

[Fa maggiore]

[TUTTI]

NN. 13-14

[Parte IV]

2

[ante catastrofe]

[post catastrofe]

V I I V

[Elvira]

[Silva]

[Terzetto finale, Andante assai mosso]

Bianconi