Enzo Rullani - Future Forum 2013

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Future Forum Cciaa Udine ottobre 2013 Nuovi orizzonti per le aggregazioni di impresa nella Bassa Friulana COSTRUIRE IL FUTURO LAVORANDO IN RETE LAVORANDO IN RETE Enzo Rullani Centro TeDIS, VIU, Venezia t.Lab, CFMT, Milano www.rullani.it

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Future Forum Cciaa Udine ottobre 2013Nuovi orizzonti per le aggregazioni di impresa nella

Bassa Friulana

COSTRUIRE IL FUTUROLAVORANDO IN RETELAVORANDO IN RETE

Enzo Rullani

Centro TeDIS, VIU, Veneziat.Lab, CFMT, Milano

www.rullani.it

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Un vero viaggio di scopertanon è visitare nuovi luoghima avere nuovi occhi ma avere nuovi occhi

Marcel Proust

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NON E’ UNA CRISI, MA UNA TRANSIZIONE

• La crisi ha aperto un cantiere, che accumula materiali «liberati» dallo sgretolamento del vecchio edificio: che cosa farne?

• Si possono usare questi materiali per ricostruire il vecchio edificio tamponando le falle; oppure per costruirne uno nuovo

• Le aziende devono cioè decidere se fronteggiare una crisi lunga, ma temporanea, o realizzare una transizione che prepara un nuovo modo di produrre, di transizione che prepara un nuovo modo di produrre, di lavorare e di vivere

= UN NUOVO PARADIGMAL’idea della crisi è ragionevole se si pensa che ci siano dei fattori esogeni che hanno turbato l’equilibrio in essere (errori di politica economica, sboom della finanza speculativa, ciclo congiunturale ecc.): superati gli errori tutto torna come prima

MA NON E’ COSI’PER VEDERLO, TUTTAVIA, SERVONO NUOVI OCCHI

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IL MONDO IN RIVOLUZIONEIL MONDO IN RIVOLUZIONE

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NIENTE SARA’ PIU’ COME PRIMA

PAESI 2000 2007 2011Cina 8,3 14,0 21,7India 1,8 2,9 3,3Brasile 2,0 2,6 3,5Russia 0,7 2,1 2,3BRIC totale 12,8 21,6 30,9Corea (sud) 3,1 3,9 4,0

Quote % su produzione manifatturiera mondiale

Stati Uniti 24,8 18,4 14,5Giappone 15,8 9,4 9,4UE-15 25,7 27,1 21,0Germania 6,6 7,4 6,3Italia 4,1 4,5 3,3Francia 4,0 3,9 2,9Regno Unito 3,5 3,0 2,0Spagna 2,0 2,5 1,7

* Dati Global Insight, elaborazioni CSC, a prezzi e dollari costanti

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DOBBIAMO SCALARE UN MURO

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Un sistema fuori equilibrio

Comparazione dei costi del lavoro tra diverse aree concorrenti nell’economia globale, anno 2011*

Norvegia 64,1 Spagna 28,4Svizzera 60,4 Nuova Zelanda 23,4Danimarca 51,7 Singapore 22,6Svezia 49,1 Grecia 21,8Germania 47,4 Israele 21,4Australia 46,3 Corea 18,9Finlandia 44,1 Argentina 15,9Finlandia 44,1 Argentina 15,9Austria 43,2 Rep. Ceca 13,1Olanda 42,3 Portogallo 12,9Francia 42,1 Brasile 11,6ITALIA 36,2 Taiwan 9,3Giappone 35,7 Ungheria 9,2USA 35,5 Polonia 8,8Regno Unito 30,8 Messico 6,5

Filippine 2,0* Compensation costs orari (paga + oneri nella media dei dipendenti della manifattura) in dollari USA (BLS, Department Labor, USA, dec 19, 2012)

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Fuori dal campo visivo sono per ora rimaste Cina e India

CINA e INDIA sono due elefanti entrati nel negozio delle cristallerie …. che ora cominciano a cadere

Costi orari del lavoro «compensation costs» rilevati dal Department of Labor US

Anno 2003 ……. 2006 2007 2008

CINA 0,62 0,81 1,06 1,36CINA 0,62 0,81 1,06 1,36- Aree urbane 1,07 1,47 1,83 2,38- Aree non urbane 0,44 0,53 0,64 0,82% su costo USA 2,2% 2,7% 3,4% 4,2%

INDIA 0,81 0,95 1,17 NA

Un piccolo confronto: ITALIA 2011 = 36,2

* Compensation costs orari pagati nella manifattura in dollari USA (BLS, Department of Labor, USA, dec 19, 2012)

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In prospettiva, LA MOBILITA’ DELLA CONOSCENZA E’ DESTINATA A CRESCERE

QUESTA E’ UNA SFIDA PER LE PICCOLE IMPRESE E PER I TERRITORI IN CUI ESSE OPERANO

- La maggiore mobilità della conoscenza è dovuta ai cambiamenti nel modo di produrre e di consumare:

- il legame più diretto della pratica con automatismi astratti (scienza, algoritmi, modelli, realtà virtuale o simulata)

- la modularizzazione della produzione in molte filiere

- l’uso universale delle ICT, di Internet e dei media- l’uso universale delle ICT, di Internet e dei media

- l’affermazione di standard e codici di uso generale

- lo sviluppo di linguaggi formali condivisi nella tecnologia, nella contabilità, nel diritto, nella comunicazione, negli stili di vita

- Dopo la caduta del comunismo (post-muro = 1989) il mercato globale si è unificato, standardizzando maggiormente le regole = mobilità incentivata

- Gli investimenti già fatti (in capitale umano, ricerca, infrastrutture, macchine) e quelli in corso che aumentano la capacità di assorbimento dei paesi emergenti

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Per fortuna, nei territori, LA CONOSCENZA GENERATIVA

non è mobile, ma localizzata

La conoscenza generativa, essendo legata alle capacità di specifiche persone collocate in specifici contesti di vita e di lavoro, non è facilmente trasferibile e riproducibile altrove

La sua riproduzione e il suo trasferimento sono possibili ma passano per processi di apprendimento, scambio e di condivisione che richiedono tempo, implicano costi e, in genere, espongono a rischi in termini di risultato

La conoscenza generativa è la risorsa distintiva che consente La conoscenza generativa è la risorsa distintiva che consente a persone, imprese e territori di mantenere e dare valore alla propria differenza, sul mercato globale, anche se è una differenza ad alto costo (dei fattori)

BISOGNA PERO’ RIUSCIRE COMUNQUE A TRARRE VANTAGGIO DAI PROCESSI MOLTIPLICATIVI DI RI-

USO DELLA CONOSCENZA, SIA DI QUELLA REPLICABILE CHE DI QUELLA GENERATIVA

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Fino alla crisi aumentava l’OCCUPAZIONE, ma non LA PRODUTTIVITA’

� dal 2001 all’ottobre 2008, l’occupazione era in crescita in Italia, ma non cresceva la produttività (il valore aggiunto pro-capite)

� dal 2008 al 2013 l’Italia ha avuto una stagnazione di PIL e di produttività, che l’ha fatta arretrare anche rispetto ai diretti concorrenti in Europa

Produttività: il problema irrisolto

rispetto ai diretti concorrenti in Europa

• nella manifattura questo vuol dire che i prezzi e i margini sono ridotti e che le quantità non possono crescere più di tanto se si riducono le quote di mercato

• nei servizi il problema della produttività è tuttora irrisolto (troppa regolazione, domanda non qualificata, tecnologie poco usate, permeabilità dal basso, innovazioni che non si propagano)

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Come AUMENTARE DI MOLTO LA PRODUTTIVITA’

= valore generato per ora lavorata o per euro investito?

Risposte:

1) Catturando l’energia delle ONDE che alimentano la TRANSIZIONE in corso e forniscono grandi la TRANSIZIONE in corso e forniscono grandi potenziali di valore

2) Investendo di più e meglio nella CONOSCENZA facendola rendere in modo che l’investimento possa continuare

3) Imparando a lavorare IN RETE in modo da avere la conoscenza generativa che serve per fare cose più innovative e difficili, sfruttando al massimo i moltiplicatori della loro propagazione replicativa

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PER INNOVARE NON BASTA AVERE LE BUONE IDEE

BISOGNA APPOGGIARLE ALLA CORRENTE DEI GRANDI TREND CHE TRASFORMANO IL MONDO CREANDO SPAZI PER CERTE INNOVAZIONI E CHIUDENDO LE POSSIBILITA’ PER ALTRE

L’innovatore di successo sa come fare L’innovatore di successo sa come fare

S U R F I N G

sulle quattro grandi onde che stanno plasmando il mondo intorno a noi

L’INNOVAZIONE NON RIGUARDA PIU’ SOLTANTO I PRODOTTI E I PROCESSI, MA LA RELAZIONE TRA L’IMPRESA E IL NUOVO PARADIGMA EMERGENTE

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IL PENTAGONO DELLE FORZE CHE PLASMANO IL CAPITALISMO GLOBALE DELLA CONOSCENZA

GLOBALIZZAZIONE

IL MOTOREIPER-CONNESSIONEAUTOMAZIONE

WORLDMAKING

RI-PERSONALIZZAZI

ONE

IL MOTOREsi esplora la complessità rendendolagovernabile

IPER-CONNESSIONEAUTOMAZIONE

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GLOBALIZZAZIONE

LE FILIERE DIVENTANO GLOBALI:VALORIZZARE LE DIFFERENZE DISTINTIVE

LA CO-PRODUZIONE TRA I DIVERSI:SHARED VALUE, CONTROLLO, RESPONSABILITA’

CONDIVISABISOGNA SCEGLIERE IL PROPRIO RUOLO:

SPECIALISTA, SYSTEM INTEGRATOR, CONNETTORE, SPECIALISTA, SYSTEM INTEGRATOR, CONNETTORE, INTERPRETE, DISTRIBUTORE, META-ORGANIZZATORESCOMMETTERE SU UNA VOCAZIONE TRA LE TANTE

POSSIBILIRENDERE RICONOSCIBILE LA PROPRIA DIFFERENZAESTENDERE IL RAGGIO DI AZIONE A MONTE E A

VALLECERCARE NUOVI FORNITORI E NUOVI CLIENTI

MOLTIPLICARE L’USO DELLA PROPRIA COMPETENZA, DEL PROPRIO SERVIZIO, DELLA PROPRIA IDEA

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IPER-CONNESSIONE

TUTTI VIVIAMO IMPEGNATI IN UNA MOLTEPLICITA’ DI RELAZIONI CHE SI SOVRAPPONGONO

FINE DELLA DISTANZA:IL VICINO DIVENTA LONTANO, IL LONTANO DIVENTA

VICINO

NUOVI MEZZI PER TRASFERIRE LA CONOSCENZA NELLO NUOVI MEZZI PER TRASFERIRE LA CONOSCENZA NELLO SPAZIO E NEL TEMPO

ICT E SMATERIALIZZAZIONE:DUE FORZE CHE SI SOSTEGONO A VICENDA

NUOVA ARCHITETTURA DELLO SPAZIOLOCALE, METROPOLITANO, GLOBALE, CLOUD

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AUTOMAZIONE

LE MACCHINE DIVENTANO PROGRESSIVAMENTE CAPACI DI GESTIRE LA VARIETA’ CODIFICATA A BASSO COSTO E

IN TEMPO REALEROBOT, INTELLIGENZA ARTIFICIALE, CODIFICAZIOE E

ARTIFICIALIZZAZIONE DEL MONDORISPONDITORI AUTOMATICIINTERNET DELLE COSEINTERNET DELLE COSE

NUOVI SETTORI:GREEN, BIO, NANOTECH, AEROSPAZIO

PRODUZIONE ON DEMANDAUMENTO DELLA VELOCITA’ DI REAZIONE E DEL

CAMBIAMENTO DA FRONTEGGIARE

ELIMINAZIONE O SVALORIZZAZIONE DI MOLTI COMPITI ROUTINARI CHE ERANO DEL CETO MEDIO

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WORLDMAKING

IDEE MOTRICI:QUALITA’ DEL VIVERE E DEL LAVORARE

DE-COSTRUZIONE E RI-COSTRUZIONE DEGLI AMBIENTI DI VITA E DI LAVORO

SOSTENIBILITA’ DEI CONTESTI ARTIFICIALI MESSI IN CAMPO

AMBIENTE NATURALE, PAESAGGIO, CULTURA STORICA AMBIENTE NATURALE, PAESAGGIO, CULTURA STORICA DEI LUOGI

BENI COMUNI E TERRITORIOSMART CITIES

COMUNITA’ DI QUARTIERE E INNOVAZIONI CONDIVISE

MOBILITA’ GEO-LOCALIZZATA:LA COSTRUZIONE DI UN QUI E ORA VIRTUALE

COMUNITA’ DI SENSO

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RI-PERSONALIZZAZIONE

AUTO-ORGANIZZAZIONE, A PARTIRE DAL BASSOECONOMIA DELLO SCIAME

L’ESPERIENZA CREA VALOREIL MOTORE DELLA PRODUTTIVITA’:

SENSO ,LEGAMI, VALORECOMPLESSITA’

VALORIZZARE UNA BUONA IDEA:ACCESSO, CREATIVITA’ MOLTIPLICAZONE, CONTROLLOACCESSO, CREATIVITA’ MOLTIPLICAZONE, CONTROLLO

INSTABILITA’:CICLI DI ASPETTATIVE, INCERTEZZA RADICALE SUL

FUTURO POSSIBILERISCHIO, INIZIATIVA PERSONALE

LE PERSONE CONTANONON C’E CAMBIAMENTO DUREVOLE SENZA RICAMBIO

DELLE PERSONEGIOVANI, DONNE, VISIONARI, MAKERS

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LA CHIAVE DI ACCESSO a queste innovazioni:

COSTRUIRE RETI TRA IMPRESECOSTRUIRE RETI TRA IMPRESE

= collaborazione stabile tra più imprese che consente uina affidabile

divisione del lavoro cognitivo

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Usare le reti: la potenza produttivistica del moltiplicatore

• Se la specializzazione in rete (tra 5 operatori) porta

ciascun operatore a ridurre di 5 volte l’ampiezza del campo

cognitivo su cui investe e il peso degli investimenti richiesti

• gli scambi (commercio), il bacino di ri-uso e il valore generato dall’impiego della conoscenza posseduta crescono anch’essi di 5 volte

• ……. e di quasi 5 volte cresce la produttività, intesa come valore generato da un’ora di lavoro (o da un euro di capitale) spesa nella produzione di conoscenza, visto che la maggior parte di costi di produzione e di propagazione della conoscenza impiegata sono fissi

Domanda conseguente:DI QUANTO AUMENTERA’ IL PROFITTO

SULL’INVESTIMENTO FATTO?

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QUATTRO MODI DI PRODURRE VALORE ATTRAVERSO L’APPRENDIMENTO IN RETE

• CO-INNOVAZIONE = si mettono insieme risorse complementari per affrontare problemi più complessi di quelli affrontabili singolarmente e per avere accesso rapidamente al sapere altrui

• SPECIALIZZAZIONE RECIPROCA = focalizzando le proprie competenze su core competences differenti, si riduce

l’investimento e si aumentano i rendimenti

• CONDIVISIONE DELLE ECCEDENZE COGNITIVE = si mettono insieme le eccedenze cognitive che ciascuno possiede e mettono insieme le eccedenze cognitive che ciascuno possiede e non usa

• ALLARGAMENTO DEL BACINO DI IMPIEGO = si sfruttano le capacità di presidio di altri per aumentare i moltiplicatori di uso delle conoscenze di ciascuno (su altri campi, in altri mercati, per altri usi ecc.)

PER AUMENTARE LA PRODUTTIVITA’ DEGLI ASSETS IMMATERIALI NON BASTA LAVORARE IN RETE, BISOGNA

FARE UNA DI QUESTE COSE O UN INSIEME DI ESSE

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Che cosa è in sostanza una RETE: la trama su cui la conoscenza si propaga

COMUNICAZIONE

interpreta la conoscenza che cambia contesto

LOGISTICA

Trasferisce la conoscenza nello spazio e nel tempo

Trasporti, Stocks, ICT, Internet

Linguaggi, significati e codici condivisi

Diritti di proprietà, contratti, consorzi, fiducia, reciprocità, dono

Internet

GOVERNANCE

Regola i diritti e i doveri dello scambio o della condivisione

codici condivisi

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Verso un sistema di relazioni A TRE LIVELLI

Per organizzare la divisione del lavoro servono

legami di diversa natura, da usare in modo COMPLEMENTARE1. FILIERA OPERATIVA (divisone del lavoro

nelle fasi e funzioni del processo produttivo)produttivo)

2. RETE COGNITIVA (divisione del lavoro nella produzione e nell’uso delle conoscenze)

3. CLUSTER DI PROSSIMITA’ (divisione del lavoro nelle relazioni non separabili dal contesto territoriale)

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I TRE LIVELLI OPERANO INSIEME

� In buona parte filiera operativa, rete cognitiva e

cluster di prossimità si sovrappongono (ad

esempio nell’impresa fordista = circuito

proprietario, o nel distretto industriale =

sistema locale

� Ma oggi tendono a differenziarsi per effetto

della dilatazione delle reti nello spazio globaledella dilatazione delle reti nello spazio globale

� In questo sistema complesso di relazioni

devono distribuirsi funzioni che richiedono un

diverso mix di CONOSCENZA GENERATIVA e la CONOSCENZA REPLICATIVA

� Ciascuna impresa va alla ricerca delle

complementarità operative, cognitive e contestuali nel suo sistema di relazioni

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LE FILIERE CHE HANNO PRESO FORMA IN PASSATO, OGGI SI STANNO ALLARGANDO E

INTEGRANDO CON NUOVI MEZZI

� Le filiere (insieme alle reti e ai clusters) costituiscono l’OSSATURA INVISIBILE del nostro sistema produttivo, che nelle rappresentazioni statistiche e teoriche sembra fatto solo di imprese e di settori

� Le 4500 medie imprese italiane (nella manifattura) delegano all’esterno (alla filiera dei tanti fornitori e distributori) il 79% del valore che producono per i loro distributori) il 79% del valore che producono per i loro clienti

� Non è sempre stato così: nel fordismo le filiere, reti e clusters erano endogene alla grande impresa (integrazione verticale)

� Nel capitalismo distrettuale filiere, reti e clusters erano addensati in un luogo

� Oggi le filiere si allargano e si integrano con nuovi mezzi per legare locale e globali, materiale e immateriale secondo la logica del capitalismo globale della conoscenza

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE

Per chi volesse approfondire i temi trattati:

• Rullani E. et al. (2012), Innovazione e produttività. Alla ricerca di nuovi modelli di business per le imprese di servizi, Angeli, Milano

• Rullani E., Modernità sostenibile. Idee, filiere e servizi per uscire dalla crisi, Marsilio, Venezia, 2010

• Prandstraller F., Rullani E., Creatività in rete. L’uso strategico delle ICT per la nuova economia dei servizi, Angeli, Milano, 2009

• Plechero M., Rullani E., Innovare. Re-inventare il made in Italy, Egea, Milano, 2007Milano, 2007

•Rullani E., Dove va il Nordest. Vita, morte e miracoli di un modello, Marsilio, Venezia, 2006

•Bonomi A., Rullani E., Il capitalismo personale. Vite al lavoro, Einaudi, Torino, 2005

• Rullani E., La fabbrica dell’immateriale, Carocci, Roma, 2004

• Rullani E., Economia della conoscenza. Creatività e valore nel capitalismo delle reti, Carocci, Roma, 2004