ENERGIA, AMBIENTE, SCIENZA e SOCIETA’ · indispensabili a garantire la vita di tutte le specie...

30
ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 1/30 il Centro Internazionale di Fisica Teorica “Abdus Salam” (ICTP) la Fondazione Internazionale per il Progresso e la Libertà delle Scienze il Lions Club Trieste Host Distretto 108 TA 2 ENERGIA, AMBIENTE, SCIENZA e SOCIETA’ A come … AMBIENTE Mauro Tretiach Dipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste [email protected] Minima cura si maxima vis

Transcript of ENERGIA, AMBIENTE, SCIENZA e SOCIETA’ · indispensabili a garantire la vita di tutte le specie...

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 1/30

il Centro Internazionale di Fisica Teorica “Abdus Sa lam” (ICTP)la Fondazione Internazionale per il Progresso e la Libertà delle Scienze

il Lions Club Trieste Host Distretto 108 TA 2

ENERGIA, AMBIENTE,SCIENZA e SOCIETA’

A come … AMBIENTEMauro TretiachDipartimento di Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste

[email protected]

Minima cura si maxima

vis

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 2/30

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 3/30

… per un biologo l'ambiente è l'insieme delle risorse indispensabili a garantire la vita di tutte le specie viventi presenti sul nostro pianeta.

La vita di tutti gli esseri viventi, uomo compreso, èstrutturalmente legata alla vita di ogni altro organismo e alla persistenza delle condizioni fisico-climatiche che permettono lo scambio vitale di risorse fra gli esseri viventi.

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 4/30

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 5/30

L'idea fondamentale (“the Gaya theory”) è che il pianeta Terra debba la propria 'fortuna biologica' ad un insieme di complessi equilibri che le attività dell’uomo, per la loro pervasività ed imponenza, hanno cominciato a turbare in maniera sempre più evidente.

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 6/30

1) distruzione e/o semplificazione degli ambienti naturali (per lo sfruttamento delle risorse; in seguito all’urbanizzazione, per la messa a coltura delle terre ecc.)

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 7/30

2) sovrasfruttamento degli stock delle popolazioni di specie di interesse economico (per es. pesca), con conseguente stravolgimento delle reti trofiche marine

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 8/30

3) uso dei combustibili fossili, con alterazione dei piùimportanti cicli biogeochimici e problemi ambientali legati ai processi estrattivi

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 9/30

4) produzione e liberazione nell’ambiente di rifiuti e sostanze xenobiotiche, tossiche e nocive, molte delle quali persistenti e difficilmente biodegradabili.

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 10/30

E’ inoltre soprattutto un problema di SVILUPPO: quello stesso sviluppo che a suo tempo interessò prima l’Europa e poi l’America settentrionale, migliorando in maniera incredibile le condizioni di vita dei loro abitanti, e che si sta estendendo ora in maniera sempre più massiccia ai cosiddetti Paesi emergenti, e quindi a quelli del terzo e quarto mondo.

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 11/30

“Se voi allora avete inquinato, oggi lo facciamo no i: dove sta il problema?”

Il problema sta nell’entità e nella vastità dei fenomeni coinvolti, e nella compromissione che si è nel frattempo accumulata e progressivamente estesa, spesso in maniera non immediatamente percepibile, a zone sempre più vaste del pianeta.

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 12/30

L’eliminazione dei fattori perturbativi richiede la modificazione degli attuali processi produttivi senza che ciò incida sulla quantità e qualità delle merci prodotte.

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 13/30

Ciò in larga parte dipende da:

1) miglioramento tecnologico , che è possibile solo in conseguenza di forti investimenti nel settore della ricerca, non solo applicata ma anche di base;

2) scelte coraggiose , che sappiano indicare obiettivi a medio-lungo termine, anche ambiziosi, che siano chiari e ben definiti.

Un buon esempio può essere desunto dalla politica ambientale dell’UE nel campo della qualità dell’aria.

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 14/30

1) tassazione più incisiva di petrolio e carbone basata sul contenuto di zolfo (più è “sporco”, più è tassato);

2) miglioramenti tecnologici (per es. impianti di desolfora-zione più efficienti);

3) diffusione della metanizzazione per il riscaldamento domestico.

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 15/30

Questa stessa politica non sta portando i suoi frutti nel caso degli NOx.

• N contenuto dei combustibili (“fuel NOx”) [poco]

• N derivante dalla combustione (“thermal NOx”) [tanto].

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 16/30

Controbilanciamento tra:

a) i miglioramenti dei sistemi di abbattimento in uscita;

b) l’aumento del numero di veicoli circolanti, e degli impianti di combustione in funzione.

Risultato : gli scenari futuri non prevedono alcuna flessione nei valori di concentrazione media in atmosfera, ed anzi un peggioramento in seguito agli apporti sempre più importanti dai paesi emergenti.

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 1/53

R come rifiutiProduciamo tanti rifiuti? Dobbiamo chiederci perché, e come si può fare a ridurli. Si deve intervenire per tamponare le situazioni contingenti, e si deve operare perché non se ne creino di nuove.

Le controtendenze saranno molte: banalmente, il “packaging” è estremamente importante per invogliare noi, i compratori, a scegliere proprio quel determinato prodotto. Ma il “packaging” diventerà pochi istanti dopo, il rifiuto da smaltire…

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 18/30

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 19/30

L’impianto industriale nel 2008 ha chiesto di poter svolgere nel suo impianto un’attività di recupero

dell’energia

Diversa composizione delle emissioni dopo la conversione

Diversa regolamentazione di questa tipologia di co-combustione

Da combustione dell’attuale PetCoke a combustione combinata di Pet Coke e CDR-Q

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 20/30

E’ stato chiesto di potenziare l’attività di monitoraggio sull’impianto prima e dopo l’avvio del co-incenerimento.

• Intensificazione dei rilievi al camino sui fumi;

• Installazione di una nuova centralina di rilevamento e potenziamento di quella già esistente;

• Svolgimento di uno studio di BIOACCUMULO nei territori circostanti l’impianto su metalli e sostanze tossiche come gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA).

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 21/30

19991999

Area di StudioArea di Studio

20072007

Bioaccumulo : permette di monitorare sul territorio

intensità e distribuzione delle deposizioni secche e

umide di inquinanti persistenti aerodispersi

(elementi in traccia, IPA) sfruttando l’alta

resistenza di alcuni organismi (licheni, muschi,

ecc.) a questi inquinanti e la loro predisposizione a

intrappolarli all’interno del loro corpo.

MATERIALE AUTOCTONO

Vantaggi:• Si può stimare una deviazione da condizioni di naturalità;

• Si possono confrontare i risultati con studi precedenti.

Alterazione molto alta

Naturalitàmolto alta

Campionamento vincolato dalla disponibilità di materiale sul territorio

Con scarsità di materiale non è possibile eseguire le analisi per la determinazione degli IPA

Lavorare solo con materiale autoctono presenta alcuni svantaggi

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 25/30

TRAPIANTI DI LICHENI

Vantaggi:• si può calcolare l’arricchimento in elementi del materiale trapiantato;

• si può elaborare un disegno di esposizione ad hoc, considerando dati territoriali come la direzione dei venti o la collocazione delle possibili fonti di emissione;

• il materiale trapiantato di solito è abbondante quindi è possibile effettuare anche le analisi degli IPA.

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 26/30

grigliato quadrato di 700 m Distribuzione spaziale

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 27/30

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 28/30

Sono previste:

● due campagne per la verifica del “bianco ambientale”(= la situazione ad oggi), una invernale ed una estiva, la prima delle quali è in corso di svolgimento;

● quattro campagne per la verifica ex-post dall’entrata in funzione della nuova linea di combustione, di cui di nuovo due invernali e due estive, a distanza di due anni l’una dall’altra.

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 29/30

Dal confronto dei dati emergerà in maniera inequivocabile se c’è un impatto ambientale, e se ne potrà stimare l’entità. Si potranno però anche conoscere gli effetti di altre attività sparse nell’area di studio, che comprende una zona industriale molto attiva, ed una città di piccole dimensioni oltre a numerosi centri minori.

Mauro Tretiach

Dipartimento di Scienze della Vita

Università di Trieste

[email protected]

ICTP, Leonardo Building, 29 marzo 2012 30/30