End of waste
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End Of Waste:applicazioni pratiche
Francesco LoroArpav
Osservatorio Rifiuti e Compostaggio
La definizione della Direttiva (Art. 6)
Cessazione della qualifica di rifiuto
• Operazioni di recupero• Criteri specifici definiti sulla
base di condizioni• Procedura di Comitato• Alcuni obiettivi minimi:
carta, C&D, PFU, Tessili• Possibilità di definire
standard nazionali
Direttiva Rifiuti (2008/98/CE)
• Meccanismo End of waste (EoW) regolato nell´art. 6• Motivazione per l’introduzione dell’EoW?
– Incoraggiare la produzione di materiali riciclati di alta qualità
– Aumentare, grazie a prodotti riciclati di alta qualità, la fiducia dei consumatori
– Diminuire gli oneri superflui & facilitare il mercato interno per il commercio di prodotti riciclati di alta qualità [cfr. COM(2005)666 def.].
• EoW presupposto necessario ed essenziale per creare cd. società del recupero/riciclo (premessa 28 ecc., art. 11)
Il Recepimento in Italia (D.Lgs 205/2010)Art. 184 ter (abroga il precedente Art. 181 bis)
Ricalca nei tratti essenziali le scelte europee
Introduce quattro diverse possibilità oltre ai Regolamenti comunitari:
1. EoW con Decreto Ministeriale (esempio CSS)
2. EoW attraverso D.M. 5/2/98
3. EoW attraverso autorizzazioni (art. 9bis)
4. EoW attraverso Accordi di programma specifici
Alcuni problemi interpretativi rispetto all’applicazione nel periodo transitorio
La genesi del Reg. 333/2011•I perché del Reg. 333/2011
La struttura del Regolamento•Articoli
•Allegati
Il ruolo dei controlli e della certificazione
Reg. 333/2011 sui rottami metallici
I lavori preparatori al Reg.333/2011 sono iniziati nel 2008.http://ftp.jrc.es/EURdoc/JRC53238.pdf
Reg. 333/2011: genesi del regolamento
La struttura del testoArtt. 1 e 2 : Campo di applicazione e Definizioni
Artt. 3 e 4 : Criteri per rottami di Fe ed Acciaio / Al.
Reg. 333/2011 sui rottami metallici
Criteri stabiliti sulla base delle condizioni dell’Art. 6 della Direttiva
1. Conformità del materiale in ingresso
2. Conformità del processo di recupero
3. Conformità dell’esito del recupero
4. Rispetto degli obblighi previsti agli artt. 5 e 6
1. Punto 2 degli allegati
2. Punto 3 degli allegati
3. Punto 1 degli allegati
Gli articoli 5 e 6:
Art. 5: Dichiarazione di conformitàIl produttore deve utilizzare un modello conforme all’All. III (anche elettronico) per ogni partita e deve trasmetterla al detentore successivo conservandone copia per un anno.
Art.6: Gestione della qualitàIl gestore deve attuare un sistema di qualità accessibile alle Autorità competenti che permetta di verificare:
1. Accettazione rifiuti in ingresso2. Monitoraggio di processo e verifica qualità output3. Radioattività4. Meccanismo di feedback
Reg. 333/2011 sui rottami metallici
• Il ruolo del sistema di gestione della qualità
• Organismi terzi ed indipendenti
• Periodicità del controllo (ogni 3 anni)
• Ruolo dei controlli
Reg. 333/2011 sui rottami metallici
Come soddisfare le disposizioni dell’art. 6?
1. Applicare un SGQ che dimostri la conformità ai criteri degli art. 3 e 4
2. Prevedere una serie di procedimenti documentati
3. Prevedere nel SGQ gli obblighi di monitoraggio
4. Controllo dei fornitori
Reg. 333/2011 sui rottami metallici
Reg. 333/2011 sui rottami metallici
La dichiarazione di conformità
• Allegato III• Obbligo di conservazione di una
copia• Trasmissione ai soggetti
coinvolti• Può essere rilasciato solo dopo
le risultanze positive dell’audit
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CRITERI per ROTTAMI di FERRO e ACCIAIO: art. 3 – ALLEGATO I
Rifiuti in ingressocriteri p.to 2
Rifiuti in ingressocriteri p.to 2 trattamento
criteri p.to 3
trattamentocriteri p.to 3
Rottame in uscitacriteri p.to 1
+Rispetto art. 5 e 6
Rottame in uscitacriteri p.to 1
+Rispetto art. 5 e 6
controlli a vista su tutti i rifiuti da
personale qualificato formato
il personale qualificato classifica ogni partita
fa un controllo visivo su ogni partita (2%estranei, ossidi,
oli, radioattività, pericolosità, POPs, contenitori a
pressione)
Almeno ogni 6 mesi merceologica sugli estranei
Reg. 333/2011 sui rottami metallici
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CRITERI per ROTTAMI di ALLUMINIO e sue LEGHE: art. 4 – ALLEGATO II
Rifiuti in ingressocriteri p.to 2
Rifiuti in ingressocriteri p.to 2 trattamento
criteri p.to 3
trattamentocriteri p.to 3
Rottame in uscitacriteri p.to 1
+Rispetto art. 5 e 6
Rottame in uscitacriteri p.to 1
+Rispetto art. 5 e 6
controlli a vista su tutti i rifiuti da
personale qualificato formato
il personale qualificato classifica ogni partita
fa un controllo visivo su ogni partita (5%estranei o resa al 90%, PVC, oli,
radioattività pericolosità, POPs, contenitori a pressione)
Almeno ogni 6 mesi merceologica sugli estranei/resa del metallo
Reg. 333/2011 sui rottami metallici
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Verifica visiva
Personale qualificato
Controllo di filiera
Certificazione della filiera
Verifica visiva
Personale qualificato
Controllo di filiera
Certificazione della filiera
problemi
Reg. 333/2011 sui rottami metallici
Stessi presupposti del Reg. 333/2011
Stessa struttura (Articoli + Allegati)
Stesse condizioni per la definizione dello status di EoW
Entrata in vigore dal 11 giugno 2013
Il Reg. (CE) 1179/2012Cocciame di Vetro
Alcuni numeri sulla raccolta del vetro
Quantità Vetro pro capite 2011
Quantità
Vetro pro capite 2010
Quantita vetro pro capite (italia) 2010
Vetro raccolto in Veneto da RU 2010
40 kg/ab 39 kg/ab 29 kg/ab 191.000 t
Il Reg. (CE) 1179/2012
• I criteri sono definiti all’Art. 3 e all’Allegato 1
Punto 1Specifiche tecniche (cliente, settore)
Componenti non vetrose
Assenza caratteristiche di pericolo
Punto 2
Sono ammessi i rifiuti recuperabili del vetro da imballaggio, vetro piano, vasellame privo di vetro al Pb
E’ escluso il vetro da raccolta indifferenziata e vetro da servizi sanitari
Punto 3I rifiuto contenenti vetro devono essere raccolti, separati, trasformati e tenuti divisi dalle altre tipologie
I processi di preparazione devono essere completati
Per ogni punto sono previsti gli obblighi minimi di monitoraggio interno
Il Reg. (CE) 1179/2012
Art. 4 “Dichiarazione di conformità”– Per ciascuna partita– Allegato II– Obbligo di trasmissione e
conservazione– Anche in formato elettronico
Il Reg. (CE) 1179/2012
Art. 5 Sistema di gestione• Attestazione di un
organismo terzo ed indipendente
• Richieste competenze specifiche– NACE 38– NACE 23.1
Il Reg. (CE) 1179/2012
IL CSS
Obiettivi:
1.ridurre i quantitativi di emissioni clima alteranti
2.Ridurre il ricorso alla discarca
3.Rispetto della gerarchia dei rifiuti
Il DM CSS - EoW
Combustibile Solido Secondario:Il combustibile solido prodotto da rifiuti che rispetta le caratteristiche di classificazione e di specificazione individuate delle norme tecniche UNI CEN/TS 15359 e successive modifiche ed integrazioni; fatta salva l'applicazione dell'articolo 184-ter, il combustibile solido secondario, e' classificato come rifiuto speciale
Il D. Lgs 205/2010 abroga la definizione di CDR ed introduce all’ Art. 183 comma 1 lett. cc
RIMANE UN RIFIUTO
CDR vs CSS vs CSS-EoW
CDR CSS CSS-EoWE’un rifiuto non pericoloso E’un rifiuto non pericoloso NON E’ UN RIFIUTO
E’ un combustibile solido E’ un combustibile solido E’ un combustibile solido
Si genera attraverso un trattamento
Si genera attraverso un trattamento
Si genera attraverso un trattamento
E’ottenuto da rifiuti urbani e speciali
E’ottenuto da rifiuti urbani e speciali
E’ottenuto da una limitata tipologia di rifiuti urbani e speciali non pericolosi
Due tipologie (CDR / CDRQ) Molte tipologie (125) Molte tipologie (18)
E’un tipo di CSS Non é un CDR E’un sottoinsieme del CSS
IL CSS• La definizione delle specifiche tecniche del CSS
risale ai primi anni 2000• Le norme tecniche sono state sviluppate
nell’ambito del WG343 al quale ha preso parte il CTI
IL CSS EOW
• Parametri piú restrittivi rispetto al CSS
• Individuazione dei CER ammissibili
• Produttori autorizzati AIA• Utilizzatori industriali
(cementifici – centrali) • Filiera certificata• Registrazione REACh
Art. 6 della Direttiva 2008/98/CE
La classificazione del CSS EOWLa norma UNI prevede 5 classi per i parametri PCI, Cl, Hg.
Per essere definito EOW il CSS deve rientrare nella classe 3 (PCI, Cl) e 2 (Hg).Deve essere verificato ogni sottolotto di produzione
Caratteristiche di classificazione
Caratteristica Misura statisticaUnità di
misura
Valori limite per classe
1 2 3 4 5
PCI media MJ/kg t.q. ≥ 25 ≥ 20 ≥ 15 ≥ 10 ≥ 3
Cl media % s.s. ≤ 0,2 ≤ 0,6 ≤ 1,0 ≤ 1,5 ≤ 3
Hgmediana mg/MJ t.q. ≤ 0,02 ≤ 0,03 ≤ 0,08 ≤ 0,15 ≤ 0,50
80° percentile mg/MJ t.q. ≤ 0,04 ≤ 0,06 ≤ 0,16 ≤ 0,30 ≤ 1,00
La specificazioneCaratteristiche di specificazione
ParametroMisura
statisticaUnità di misura
Valore Limite
Parametri fisiciCeneri Media % s.s (1)Umidità Media % t.q. (1)
Parametri chimiciAntimonio (Sb) Mediana mg/kg s.s. 50Arsenico (As) Mediana mg/kg s.s. 5Cadmio (Cd) Mediana mg/kg s.s. 5Cromo (Cr) Mediana mg/kg s.s. 100Cobalto (Co) Mediana mg/kg s.s. 20Manganese (Mn) Mediana mg/kg s.s. 250Nichel (Ni) mediana mg/kg s.s. 30Piombo (Pb) mediana mg/kg s.s. 250Rame (Cu) mediana mg/kg s.s. 500Tallio (Tl) mediana mg/kg s.s. 5Vanadio (V) mediana mg/kg s.s. 10
Σ metalli mediana mg/kg s.s. --
I parametri di specificazione
Nella CEN 15359 i parametri di specificazione sono definiti in sede contrattuale tra produttore ed utilizzatore
Nel CSS EoW per i parametri di specificazione sono definiti i valori limite e le frequenze analitiche in funzione della potenzialitá impiantistica (verifica per ogni lotto di produzione)
Rifiuti ammessi
• Rifiuti urbani• Rifiuti speciali non
pericolosi• Non sono ammessi alcuni
rifiuti non pericolosi (Allegato III)
• Rispetto della gerarchia dei rifiuti
• Uso di altri materiali purché non pericolosi
La produzione e l’uso del CSSObiettivo: Massima tutela ambientale
Produzione Cementifici Centrali termoelettriche
Solo impianti autorizzati AIA
Capacitá di produzione superiore alle 500 t/d di clinker
Potenza termica superiore a 50 Mw
Certificazione qualitá ambientale
Autorizzazione AIA Autorizzazione AIA
UNI EN 15358 Uni EN ISO 14001 Uni EN ISO 14001
Registrazione EMAS Registrazione EMAS
Emissioni conformi al D.Lgs 133/05
Emissioni conformi al D.Lgs 133/05
La dichiarazione di conformitá
• Rispetto delle prescizione tecniche• Verifica dei parametri di
classificazione• Verifica dei dati dell’utilizzatore• Rispetto delle disposizioni
nazionali e comunitarie sull’immissione al commercio (REACh)
• Obbligo di sistemi di gestione della qualitá• Schemi specifici con elementi standard:
– Procedure di processo– Monitoraggio di processo e recording– Controllo degli output
• Norma specifica per gli impianti CSS (UNI EN 15358) o registrazione EMAS
Sistema di gestione della qualitá
Disciplina del deposito, trasporto ed utilizzo.
• Limitare la movimentazione del CSS presso depositi intermedi
• Limitazioni temporali al deposito• Limitare le possibili fonti di alterazione del CSS• Documentazione in triplice copia
Garantire la qualitá del CSS tra produttore ed utilizzatore
Quali altri settori?• Carta• Rottami di rame e
leghe di rame• Biowaste• Rifiuti plastici• Aggregati riciclati
http://susproc.jrc.ec.europa.eu/activities/waste/index.html
Grazie per la cortese attenzione
Loro FrancescoOsservatorio Rifiuti e Compostaggio – ARPAV