EN 280 2005 Piattaforme Di Lavoro Elevabili

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7/26/2019 EN 280 2005 Piattaforme Di Lavoro Elevabili http://slidepdf.com/reader/full/en-280-2005-piattaforme-di-lavoro-elevabili 1/77 Ente riconosciuto con DPR n. 1522 del 20.9.1955 Membro Italiano ISO e CEN Ente Nazionale Italiano di Unificazione P.IVA 06786300159 CF 80037830157 Via Battistotti Sassi, 11b 20133 Milano - Italia Telefono (02) 700241 Telefax Sett. Vendite (02) 70105992 Telefax Sett. Tecnico (02) 70106106 Internet: http://www.uni.com CCP 31636202  LICENZA D’USO UNI riconosce al cliente di questo prodotto scaricato on-line dal webstore UNI (d’ora in avanti denominati solo “prodotto”) i diritti non esclusivi e non trasferibili di cui al dettaglio seguente, in conseguenza del pagamento degli importi dovuti. Il cliente ha accettato di essere vincolato ai termini fissati in questa licenza circa l'installazione e la realizzazione di copie o qualsiasi altro utilizzo del prodotto. La licenza d'uso non riconosce al cliente la proprietà del prodotto, ma esclusivamente un diritto d'uso secondo i termini fissati in questa licenza. UNI può modificare in qualsiasi momento le condizioni di licenza d'uso. COPYRIGHT Il cliente ha riconosciuto che:  –  il prodotto è di proprietà di UNI in quanto titolare del copyright -così come indicato all'interno del prodotto- e che tali diritti sono tutelati dalle leggi nazionali e dai trattati internazionali sulla tutela del copyright  –  tutti i diritti, titoli e interessi nel e sul prodotto sono e saranno di UNI, compresi i diritti di proprietà intellettuale. UTILIZZO DEL PRODOTTO Il cliente può installare ed utilizzare esclusivamente per fini interni del proprio personale dipendente una sola copia di questo prodotto, su postazione singola. Le condizioni per l'installazione che permetta la condivisione del prodotto da parte di più postazioni devono essere concordate con UNI. Al cliente è consentita la realizzazione di UNA SOLA COPIA del file del prodotto, ai fini di backup. Il testo del prodotto non può essere modificato, tradotto, adattato e ridotto. L'unica versione del testo che fa fede è quella conservata negli archivi UNI. È autorizzata la riproduzione -NON INTEGRALE- del prodotto solo su documenti ad esclusivo uso interno del cliente. È vietato dare il prodotto in licenza o in affitto, rivenderlo, distribuirlo o cederlo a qualunque titolo in alcuna sua parte, né in originale né in copia.  AGGIORNAMENTO DEL PRODOTTO Questo prodotto scaricato on-line dal webstore UNI è la versione in vigore al momento della vendita. Il prodotto è revisionato, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. UNI non si impegna ad avvisare il cliente della pubblicazione di varianti, errata corrige o nuove edizioni che modificano, aggiornano o superano completamente il prodotto; è importante quindi che il cliente si accerti di essere in possesso dell'ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti. RESPONSABILITA’ UNI Né UNI né un suo dirigente, dipendente o distributore può essere considerato responsabile per ogni eventuale danno che possa derivare, nascere o essere in qualche modo correlato con il possesso o l'uso del prodotto da parte del cliente. Tali responsabilità sono a carico del cliente. TUTELA LEGALE Il cliente assicura a UNI la fornitura di tutte le informazioni necessarie affinché sia garantito il pieno rispetto dei termini di questo accordo da parte di terzi. Nel caso in cui l'azione di terzi possa mettere in discussione il rispetto dei termini di questo accordo, il cliente si impegna a collaborare con UNI al fine di garantirne l'osservanza. UNI si riserva di intraprendere qualsiasi azione legale nei confronti del cliente a salvaguardia dei propri diritti in qualsiasi giurisdizione presso la quale vi sia stata una violazione del presente accordo. L'accordo è regolato dalla normativa vigente in Italia e il tribunale competente per qualsiasi controversia è quello di Milano. USER LICENSE For this product downloaded online from the UNI webstore (hereafter referred to as "products") UNI grants the client with the non-exclusive and non-transferable rights as specified in detail below, subordinate to payment of the sums due. The client accepted the limits stated in this license regarding the installation or production of copies or any other use of the products. The user license does not confer to clients ownership of the product, but exclusively the right to use according to the conditions specified in this license. UNI may modify the conditions of the user license at any time without notice. COPYRIGHT The client acknowledged that:  –  The product is property of UNI, as copyright owner –as specified in the product itsselves– and the said rights are governed by national legislation and international agreements on copyright.  –  All rights, deeds and interests in and on the product shall remain property of UNI, including those of intellectual property. PRODUCT USE The client may install and use a single copy of the product on one workstation exclusively for internal use by employed personnel. Conditions of installation which enable sharing of the product by multiple workstations must be agreed upon with UNI. The client is permitted to make ONE COPY ONLY for backup purposes. The text of the product may not be modified, translated, adapted or reduced. The only version of the authentic text is that conserved in the UNI archives. NON-INTEGRAL reproduction of the product is authorised only on documents used exclusively internally by the client. Granting of the product license, hire, resale, distribution or transfer of any part of the product, in its original version or copy is strictly prohibited. PRODUCT UPDATES This product downloaded online from the UNI webstore is the current version of the UNI standard valid at the time of sale. Products are revised, when necessary, with the publication of new editions or updates. UNI does not undertake to notify clients of publication of the said variants, errata corrige or new editions which modify, update or completely replace products; it is therefore important that the clients ensure possession of the latest edition and updates where relevant. UNI LIABILITY Neither UNI nor relative manager, employee or distributor may be held liable for any damage deriving/arising from or correlated to the use of any products by clients. Liability lies exclusively with the clients. LEGAL PROTECTION The client shall guarantee to UNI the supply of all information required to ensure the full observance of the terms of this agreement by third parties. Should the action of third parties compromise observance of the said terms of agreement, the client undertakes to collaborate with UNI to guarantee compliance. The agreement is governed by current standards in Italy, and in the event of dispute the competent court shall be that of Milan. UNI reserves to undertake legal action with respect to the client to safeguard specific rights in all aspects of jurisdiction in which the present agreement has been breached.

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Ente riconosciutocon DPR n. 1522del 20.9.1955Membro Italiano ISO e CEN

Ente Nazionale I tal iano

di Uni f icazione

P.IVA 06786300159

CF 80037830157

Via B attistotti Sassi, 11b20133 M ilano - Italia

Telefono (02) 700241Telefax Sett. Vendite (02) 70105992Telefax Sett. Tecnico (02) 70106106Internet: http://www.uni.com

CCP 31636202

 

LICENZA D’USO

UNI riconosce al cliente di questo prodotto scaricato on-line dalwebstore UNI (d’ora in avanti denominati solo “prodotto”) i diritti nonesclusivi e non trasferibili di cui al dettaglio seguente, in conseguenzadel pagamento degli importi dovuti. Il cliente ha accettato di esserevincolato ai termini fissati in questa licenza circa l'installazione e larealizzazione di copie o qualsiasi altro utilizzo del prodotto. La licenzad'uso non riconosce al cliente la proprietà del prodotto, maesclusivamente un diritto d'uso secondo i termini fissati in questalicenza. UNI può modificare in qualsiasi momento le condizioni dilicenza d'uso.

COPYRIGHT

Il cliente ha riconosciuto che: –   il prodotto è di proprietà di UNI in quanto titolare del copyright -così

come indicato all'interno del prodotto- e che tali diritti sono tutelatidalle leggi nazionali e dai trattati internazionali sulla tutela delcopyright

 –   tutti i diritti, titoli e interessi nel e sul prodotto sono e saranno di UNI,compresi i diritti di proprietà intellettuale.

UTILIZZO DEL PRODOTTO

Il cliente può installare ed utilizzare esclusivamente per fini interni delproprio personale dipendente una sola copia di questo prodotto, supostazione singola. Le condizioni per l'installazione che permetta lacondivisione del prodotto da parte di più postazioni devono essereconcordate con UNI. Al cliente è consentita la realizzazione di UNASOLA COPIA del file del prodotto, ai fini di backup. Il testo del

prodotto non può essere modificato, tradotto, adattato e ridotto.L'unica versione del testo che fa fede è quella conservata negli archiviUNI. È autorizzata la riproduzione -NON INTEGRALE- del prodottosolo su documenti ad esclusivo uso interno del cliente. È vietato dareil prodotto in licenza o in affitto, rivenderlo, distribuirlo o cederlo aqualunque titolo in alcuna sua parte, né in originale né in copia.

 AGGIORNAMENTO DEL PRODOTTO

Questo prodotto scaricato on-line dal webstore UNI è la versione invigore al momento della vendita. Il prodotto è revisionato, quandonecessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti.UNI non si impegna ad avvisare il cliente della pubblicazione divarianti, errata corrige o nuove edizioni che modificano, aggiornano osuperano completamente il prodotto; è importante quindi che il clientesi accerti di essere in possesso dell'ultima edizione e degli eventualiaggiornamenti.

RESPONSABILITA’ UNI

Né UNI né un suo dirigente, dipendente o distributore può essereconsiderato responsabile per ogni eventuale danno che possaderivare, nascere o essere in qualche modo correlato con il possessoo l'uso del prodotto da parte del cliente. Tali responsabilità sono acarico del cliente.

TUTELA LEGALE

Il cliente assicura a UNI la fornitura di tutte le informazioni necessarieaffinché sia garantito il pieno rispetto dei termini di questo accordo daparte di terzi. Nel caso in cui l'azione di terzi possa mettere indiscussione il rispetto dei termini di questo accordo, il cliente siimpegna a collaborare con UNI al fine di garantirne l'osservanza. UNIsi riserva di intraprendere qualsiasi azione legale nei confronti delcliente a salvaguardia dei propri diritti in qualsiasi giurisdizione pressola quale vi sia stata una violazione del presente accordo. L'accordo è

regolato dalla normativa vigente in Italia e il tribunale competente perqualsiasi controversia è quello di Milano.

USER LICENSE

For this product downloaded online from the UNI webstore (hereafterreferred to as "products") UNI grants the client with the non-exclusiveand non-transferable rights as specified in detail below, subordinate topayment of the sums due. The client accepted the limits stated in thislicense regarding the installation or production of copies or any otheruse of the products. The user license does not confer to clientsownership of the product, but exclusively the right to use according tothe conditions specified in this license. UNI may modify the conditions ofthe user license at any time without notice.

COPYRIGHT

The client acknowledged that: –  The product is property of UNI, as copyright owner –as specified in

the product itsselves– and the said rights are governed by nationallegislation and international agreements on copyright.

 –   All rights, deeds and interests in and on the product shall remainproperty of UNI, including those of intellectual property.

PRODUCT USE

The client may install and use a single copy of the product on oneworkstation exclusively for internal use by employed personnel.Conditions of installation which enable sharing of the product by multipleworkstations must be agreed upon with UNI. The client is permitted tomake ONE COPY ONLY for backup purposes. The text of the productmay not be modified, translated, adapted or reduced. The only version

of the authentic text is that conserved in the UNI archives.NON-INTEGRAL reproduction of the product is authorised only ondocuments used exclusively internally by the client. Granting of theproduct license, hire, resale, distribution or transfer of any part of theproduct, in its original version or copy is strictly prohibited.

PRODUCT UPDATES

This product downloaded online from the UNI webstore is the currentversion of the UNI standard valid at the time of sale. Products arerevised, when necessary, with the publication of new editions orupdates. UNI does not undertake to notify clients of publication of thesaid variants, errata corrige or new editions which modify, update orcompletely replace products; it is therefore important that the clientsensure possession of the latest edition and updates where relevant.

UNI LIABILITY

Neither UNI nor relative manager, employee or distributor may be heldliable for any damage deriving/arising from or correlated to the use ofany products by clients. Liability lies exclusively with the clients.

LEGAL PROTECTION

The client shall guarantee to UNI the supply of all information required toensure the full observance of the terms of this agreement by thirdparties. Should the action of third parties compromise observance of thesaid terms of agreement, the client undertakes to collaborate with UNI toguarantee compliance. The agreement is governed by currentstandards in Italy, and in the event of dispute the competent court shallbe that of Milan. UNI reserves to undertake legal action with respect tothe client to safeguard specific rights in all aspects of jurisdiction in

which the present agreement has been breached.

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NORMAEUROPEA

Pagina IUNI EN 280:2005

 © UNIRiproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documentopuò essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senzail consenso scritto dell’UNI.

www.uni.com

UNIEnte Nazionale Italianodi UnificazioneVia Battistotti Sassi, 11B20133 Milano, Italia

UNI EN 280

 

GIUGNO 2005

 

Piattaforme di lavoro mobili elevabili

 

Calcoli per la progettazione

 

Criteri di stabilità - Costruzione - Sicurezza - Esami e prove

 

Mobile elevating work platforms

 

Design calculations

 

Stability criteria - Construction - Safety - Examinations and tests

 

La norma specifica i requisiti tecnici e le misure di sicurezza pertutti i tipi e per tutte le dimensioni di piattaforme di lavoro elevabili,destinate a spostare persone alle posizioni di lavoro da cui pos-sano svolgere mansioni dalla piattaforma di lavoro, con l’intendi-mento che le persone accedano ed escano dalla piattaforma di

 

lavoro attraverso una posizione di accesso definita.

 

TT EE SS TT OO  II TT AA LL II AA NN OO

 

La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana dellanorma europea EN 280 (edizione luglio 2001) e dell’aggiorna-

 

mento A1 (edizione luglio 2004).

ICS 53.020.99

CARRIERI ENGINEERING SRL - 2007 - 514084 - eco

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 © UNI Pagina IIUNI EN 280:2005

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le partiinteressate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale statodell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’artein evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano diUnificazione, che li terrà in considerazione per l’eventuale revisione della norma stessa.

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni odi aggiornamenti.

È importante pertanto che gli utilizzatori delle stesse si accertino di essere in possessodell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.Si invitano inoltre gli utilizzatori a verificare l’esistenza di norme UNI corrispondenti allenorme EN o ISO ove citate nei riferimenti normativi.

PREMESSA NAZIONALE

 

La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-la norma europea EN 280 (edizione luglio 2001) e dell’aggiorna-mento A1 (edizione luglio 2004), che assumono così lo status dinorma nazionale italiana.

La presente norma è stata elaborata sotto la competenza dellaCommissione Tecnica UNI

 

Apparecchi di sollevamento e relativi accessori

 

La presente norma è stata ratificata dal Presidente dell’UNI, condelibera del 19 aprile 2005.

CARRIERI ENGINEERING SRL - 2007 - 514084 - eco

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This European Standard was approved by CEN onAmendment A1 modifies the European Standard EN 280:2001; it was approved by CEN on 13 May 2004.

CEN members are bound to comply with the CEN/CENELEC Internal Regulations which stipulate the conditions for giving this

European Standard the status of a national standard without any alteration. Up-to-date lists and bibliographical references con-cerning such national standards may be obtained on application to the Central Secretariat or to any CEN member.

This European Standard exists in three official versions (English, French, German). A version in any other language made bytranslation under the responsibility of a CEN member into its own language and notified to the Central Secretariat has the samestatus as the official versions.

CEN members are the national standards bodies of Austria, Belgium, Cyprus, Czech Republic, Denmark, Estonia, Finland,France, Germany, Greece, Hungary, Iceland, Ireland, Italy, Latvia, Lithuania, Luxembourg, Malta, Netherlands, Norway, Poland,Portugal, Slovakia, Slovenia, Spain, Sweden, Switzerland and United Kingdom.

 

 © UNI Pagina IIIUNI EN 280:2005

 

EUROPEAN COMMITTEE FOR STANDARDIZATIONCOMITÉ EUROPÉEN DE NORMALISATION

EUROPÄISCHES KOMITEE FÜR NORMUNG

Management Centre: rue de Stassart, 36 B-1050 Brussels

 

EUROPEAN STANDARDNORME EUROPÉENNEEUROPÄISCHE NORM

 

 © 2004 CEN All rights of exploitation in any form and by any means reserved worldwidefor CEN national Members.

English version

 

EN 280

 

July 2001

 

+ A1 July 2004

 

ICS 53.020.99

 

Mobile elevating work platforms - Design calculations - Stability criteria - Construction- Safety - Examinations and tests

 

Plates-formes élévatrices mobiles de personnel - Calculs deconception - Critère de stabilité - Construction - Sécurité -Examens et essais

Fahrbare Hubarbeitsbühnen - Berechnung -Standsicherheit - Bau - Sicherheit - Prüfungen

 

15 June 2001.

 

Ref. No. EN 280:2001/ A1:2004: E

CARRIERI ENGINEERING SRL - 2007 - 514084 - eco

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INDICE

 

 © UNI Pagina IVUNI EN 280:2005

 

PREMESSA

 

1

 

PREMESSA ALL’AGGIORNAMENTO A1

 

1

 

0 INTRODUZIONE

 

2

 

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

 

2

 

2 RIFERIMENTI NORMATIVI

 

3

 

3 TERMINI E DEFINIZIONI

 

4

 

figura 1

 

Illustrazione di alcune definizioni (1)

 

...................................................................................................... 6

 

figura 2

 

Illustrazione di alcune definizioni (2)

 

...................................................................................................... 6

 

4 ELENCO DEI PERICOLI

 

6

 

prospetto 1

 

Elenco dei pericoli significativi

 

.................................................................................................................. 7

 

5 REQUISITI E/O MISURE DI SICUREZZA

 

105.1 Generalità

 

................................................................................................................................................... 105.2 Calcoli strutturali e di stabilità

 

.......................................................................................................... 10

 

figura 3

 

Carico nominale - persone

 

..................................................................................................................... 11

 

figura 4

 

Carico nominale - equipaggiamento

 

................................................................................................... 11

 

figura 5

 

Esempi 1 e 2 delle combinazioni dei momenti massimi di ribaltamento dovuti asollecitazioni e forze

 

................................................................................................................................ 15

 

figura 6

 

Esempi 3 e 4 delle combinazioni dei momenti massimi di ribaltamento dovuti asollecitazioni e forze ................................................................................................................................ 16

 

figura 7

 

Esempi 5 e 6 delle combinazioni dei momenti massimi di ribaltamento dovuti asollecitazioni e forze

 

................................................................................................................................ 17

 

figura 8

 

Esempi 7 e 8 delle combinazioni dei momenti massimi di ribaltamento dovuti asollecitazioni e forze

 

................................................................................................................................. 18

 

prospetto 2

 

Esempi di direzioni e combinazioni di carichi e sollecitazioni per i calcoli di stabilità

 

........ 19

 

figura 9

 

Coefficiente spettrale di carico h 

 

.......................................................................................................... 205.3 Telaio e stabilizzatori

 

........................................................................................................................... 21

 

figura 10

 

Distanza di frenata massima per le piattaforme di lavoro mobili elevabili dei tipi 2 e 3

 

..... 245.4 Struttura estensibile

 

.............................................................................................................................. 25

 

prospetto 3

 

Soluzioni per la riduzione del rischio di ribaltamento e di superamento dellesollecitazioni ammesse

 

............................................................................................................................ 255.5 Sistemi di trasmissione di struttura estensibile

 

...................................................................... 285.6 Piattaforma di lavoro

 

............................................................................................................................ 33

5.7 Comandi

 

...................................................................................................................................................... 355.8 Apparecchiatura elettrica

 

................................................................................................................... 365.9 Sistemi idraulici

 

....................................................................................................................................... 375.10 Cilindri oleodinamici

 

.............................................................................................................................. 38

 

figura 11

 

Pressioni del cilindro; normale condizione operativa (cilindro in compressione)

 

................. 39

 

figura 12

 

Pressioni del cilindro; normale condizione operativa (cilindro in tensione)

 

............................ 39

 

figura 13

 

Pressioni del cilindro; guarnizione danneggiata

 

.............................................................................. 40

 

figura 14

 

Cilindri gemelli in compressione; normale condizione operativa

 

............................................... 40

 

figura 15

 

Cilindri gemelli in compressione; una linea bloccata

 

..................................................................... 415.11 Dispositivi di sicurezza

 

........................................................................................................................ 42

 

figura 16

 

Esempio per spiegare l'utilizzo delle categorie

 

................................................................................ 43

 

prospetto 4

 

Categorie dei dispositivi di sicurezza

 

.................................................................................................. 45

CARRIERI ENGINEERING SRL - 2007 - 514084 - eco

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 © UNI Pagina VUNI EN 280:2005

 

6 VERIFICA DEI REQUISITI E/O DELLE MISURE DI SICUREZZA

 

456.1 Esami e prove

 

.......................................................................................................................................... 456.2 Prove di tipo delle piattaforme di lavoro mobili elevabili

 

................................................... 486.3 Prove prima dell'introduzione sul mercato

 

............................................................................... 48

 

7 INFORMAZIONI PER L'USO

 

487.1 Manuale di istruzioni

 

............................................................................................................................ 487.2 Marcatura

 

................................................................................................................................................... 51

 

APPENDICE A USO DELLE PIATTAFORME DI LAVORO MOBILI ELEVABILI CON(informativa)

 

VELOCITÀ DEL VENTO MAGGIORI DI 12,5 M/S (SCALA BEAUFORT 6)

 

53

 

APPENDICE B FATTORI DINAMICI NEI CALCOLI DI STABILITÀ E STRUTTURALI

 

54(informativa)

 

APPENDICE C CALCOLO DEI SISTEMI DI TRASMISSIONE A FUNE

 

56(normativa)

 

prospetto C.1

 

Gruppi di trasmissione conformemente alle categorie di tempo di funzionamento

 

............ 56

 

prospetto C.2

 

Coefficienti c 

 

................................................................................................................................................ 57

 

prospetto C.3

 

Coefficienti h 

 

1

 

.............................................................................................................................................. 58

 

figura C.1

 

Angolo di deflessione

 

............................................................................................................................... 58

 

prospetto C.4

 

Coefficienti h 

 

2

 

.............................................................................................................................................. 59

 

figura C.2

 

Deflessione nella stessa direzione/direzione opposta

 

.................................................................. 60

 

figura C.3

 

Blocchi puleggia

 

......................................................................................................................................... 60

 

prospetto C.5

 

Efficienza dei blocchi puleggia

 

.............................................................................................................. 61

 

APPENDICE D ESEMPIO DI CALCOLO - SISTEMI DI TRASMISSIONE A FUNE

 

62(informativa)

 

figura D.1

 

Caso 1 .......................................................................................................................................................... 63

 

figura D.2

 

Caso 2 .......................................................................................................................................................... 64

 

prospetto D.1

 

Coefficienti operativi

 

................................................................................................................................. 65

 

prospetto D.2

 

Rapporto D 

 

min

 

 / 

 

d  

 

min

 

.................................................................................................................................... 65

 

figura D.3

 

Struttura estensibile retratta/estesa; determinazione del numero di sollecitazioni diflessione ω 

 

nelle singole funi per la determinazione dei diametri della puleggia e deltamburo

 

......................................................................................................................................................... 66

 

prospetto D.3

 

......................................................................................................................................................................... 66

 

APPENDICE E ESEMPIO DI CALCOLO - COEFFICIENTE "

 

s ", PROVA DEL CORDOLO 67(informativa)

 

figura

 

E.1

 

Piattaforma di lavoro mobile elevabile di fronte ad un ostacolo

 

................................................ 67

 

figura E.2

 

Piattaforma di lavoro mobile elevabile con un ostacolo

 

............................................................... 67

 

figura E.3

 

Energia potenziale

 

..................................................................................................................................... 68

 

APPENDICE ZA RELAZIONI FRA LA PRESENTE NORMA EUROPEA E LE DIRETTIVE UE

 

69(informativa)

 

BIBLIOGRAFIA

 

70

CARRIERI ENGINEERING SRL - 2007 - 514084 - eco

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 © UNI Pagina 1UNI EN 280:2005

 

PREMESSALa presente norma europea è stata elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 98"Piattaforme di sollevamento", la cui segreteria è affidata al DIN.

Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediantepubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro gennaio 2002, e lenorme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro gennaio 2002.

La presente norma europea è stata elaborata nell'ambito di un mandato conferito al CENdalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio ed è disupporto ai requisiti essenziali della/e Direttiva/e dell'UE.

Per quanto riguarda il rapporto con la/e Direttiva/e UE, si rimanda all'appendiceinformativa ZA che costituisce parte integrante della presente norma.

In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione deiseguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio,Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo,Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia eSvizzera.

PREMESSA ALL’AGGIORNAMENTO A1Il presente documento (EN 280:2001/A1:2004) è stato elaborato dal Comitato TecnicoCEN/TC 98 "Piattaforme di sollevamento", la cui segreteria è affidata al DIN.

Al presente aggiornamento alla norma europea EN 280:2001 deve essere attribuito lostatus di norma nazionale, o mediante pubblicazione di un testo identico o mediantenotifica di adozione, entro gennaio 2005, e le norme nazionali in contrasto devono essereritirate entro gennaio 2005.

Il presente documento è stato elaborato nell'ambito di un mandato conferito al CEN dallaCommissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio ed è di supporto airequisiti essenziali della/e Direttiva/e dell'UE.

Nella discussione della clausola di Salvaguardia Francese sul prEN 280:1998 la propostaè stata di fare riferimento alla EN 954-1 e alla EN ISO 13849-2:2003. Questa proposta èstata adottata dal TC 98 e il suo WG 1 ha avuto il compito di preparare un aggiornamento.

La decisione è stata basata sul seguente criterio: l'inserimento di questa proposta nelprogetto di norma ha richiesto un'altra inchiesta CEN per l'intero documento con laconseguenza che la pubblicazione della EN 280 è stata ulteriormente ritardata.

Il ritardo non è stato accettabile per le parti interessate. La divergenza tra il voto formaledella EN modificata, in accordo con la clausola di salvaguardia e la elaborazione di unaggiornamento, è stato ritenuto un modo accettabile per risolvere questo problema.

In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione deiseguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Cipro,Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia,

Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo,Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera eUngheria.

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0 INTRODUZIONEOggetto della presente norma europea è la definizione di regole per la protezione dipersone e oggetti dai rischi di incidenti associati con l'azionamento di piattaforme di lavoromobili elevabili (MEWP).

- La presente norma europea non ripete tutte le regole generali applicabili a tutti icomponenti elettrici, meccanici o strutturali.

- I requisiti di sicurezza della presente norma europea sono stati redatti sulla base chele piattaforme di lavoro mobili elevabili siano periodicamente sottoposte a revisione,conformemente alle istruzioni dei fabbricanti, alle condizioni di funzionamento, allafrequenza d'uso e alle normative nazionali.

Si presuppone inoltre che si controlli quotidianamente il funzionamento dellepiattaforme di lavoro mobili elevabili prima di azionarle e che queste non sianomesse in funzione a meno che tutti i dispositivi di comando e sicurezza richiesti nonsiano disponibili e funzionanti.

Se una piattaforma di lavoro mobile elevabile è utilizzata raramente, i controllidevono essere effettuati prima della messa in funzione.

Si suppone inoltre che le persone sulla piattaforma di lavoro, in caso di interruzione

della sorgente di potenza, non siano impossibilitate e possano concorrere alfunzionamento del dispositivo di emergenza sostitutivo.

- Per quanto possibile, la presente norma europea definisce solo i requisiti a cuidevono conformarsi materiali e apparecchiature ai fini della sicurezza e si supponeche le persone che utilizzano le piattaforme di lavoro mobili elevabili sianoadeguatamente addestrate.

- Ove nel testo per chiarezza sia riportata una misura di sicurezza a titoloesemplificativo, questa non deve essere considerata come l'unica soluzionepossibile. Qualsiasi altra soluzione che porti alla stessa riduzione dei rischi èammissibile, se si ottiene un livello di sicurezza equivalente.

- Poiché non è stato possibile trovare nessuna spiegazione soddisfacente per i fattoridinamici utilizzati per i calcoli di stabilità nelle precedenti norme nazionali, sono stati

adottati i risultati delle prove eseguite in conformità alla CEN/TC98/WG1 perdeterminare un fattore idoneo e un metodo di calcolo della stabilità per le piattaformedi lavoro mobili elevabili. Il metodo di prova è descritto nell'appendice B (informativa)come guida per i fabbricanti che desiderano utilizzare una maggiore o minorevelocità di operazione e avvalersi dello sviluppo dei sistemi di comando.

Analogamente, per evitare le immotivate incoerenze nei coefficienti di utilizzo delle funimetalliche delle altre norme relative agli apparecchi di sollevamento, sono stati inseritistralci appropriati della norma DIN 15020 comunemente accettata nel punto 5.4.2 enell'appendice C (normativa) con un esempio di lavoro nell'appendice D (informativa).

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE1.1 La presente norma europea specifica i requisiti tecnici e le misure di sicurezza per tutti i

tipi e per tutte le dimensioni di piattaforme di lavoro mobili elevabili, destinate a spostarepersone alle posizioni di lavoro da cui possano svolgere mansioni dalla piattaforma dilavoro, con l'intendimento che le persone accedano ed escano dalla piattaforma di lavoroattraverso una posizione di accesso definita.

1.2 La presente norma europea è applicabile ai calcoli di progettazione strutturale e ai criteridi stabilità, costruzione, esami e prove per la sicurezza prima che le piattaforme di lavoromobili elevabili siano messe in servizio per la prima volta. Definisce i pericoli derivantidall'uso delle piattaforme di lavoro mobili elevabili e descrive i metodi per l'eliminazione ola riduzione di questi pericoli.

Non copre i pericoli derivanti da:

a) funzionamento mediante dispositivi radio e altri dispositivi telecomandati;

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b) utilizzo in atmosfere potenzialmente esplosive;

c) incompatibilità elettromagnetica;

d) azionamento su sistemi elettrici sotto tensione;

e) utilizzo di gas compressi per i componenti portanti;

f) l'accesso o l'uscita dalla piattaforma di lavoro a livelli diversi.

1.3 La presente norma europea non si applica a:a) apparecchi di sollevamento del personale installate in maniera permanente a

disposizione di livelli definiti (vedere per esempio EN 81-1:1998 e EN 81-2:1998);

b) apparecchiature antincendio e di soccorso in caso di incendio (vedere per esempioprEN 1777:1994);

c) cabine di lavoro non guidate sospese mediante apparecchi di sollevamento (vedereper esempio EN 1808:1999);

d) sollevamento della posizione dell'operatore su trasloelevatori (vedere EN 528:1996);

e) sponde caricatrici (vedere prEN 1756-1:1994 e prEN 1756-2:1997);

f) piattaforme di lavoro autosollevanti su colonne (vedere EN 1495:1997);

g) apparecchiature delle zone fieristiche;h) piattaforme elevabili con un'altezza di sollevamento minore di 2 m (vedere

EN 1570:1998);

i) ascensori da cantiere per persone e materiali (vedere prEN 12159:1995);

 j) attrezzature per servizi aeroportuali di rampa (vedere per esempio prEN 1915-1 eprEN 1915-2:1995);

k) sollevamento della posizione dell'operatore su carrelli industriali (vedereprEN 1726-2:1999).

1.4 Classificazione

Le piattaforme di lavoro mobili elevabili sono suddivise in due gruppi principali:Gruppo A: le piattaforme di lavoro mobili elevabili nelle quali la proiezione verticale delbaricentro del carico è sempre all'interno delle linee di ribaltamento.

Gruppo B: le piattaforme di lavoro mobili elevabili nelle quali la proiezione verticale delbaricentro del carico può essere all'esterno delle linee di ribaltamento.

Relativamente allo spostamento, le piattaforme di lavoro mobili elevabili sono suddivise intre tipi:

tipo 1 Lo spostamento è consentito solo quando la piattaforma di lavoro mobile elevabileè in posizione di trasporto;

tipo 2 Lo spostamento con la piattaforma di lavoro sollevata è controllato da un punto dicomando sul telaio;

tipo 3 Lo spostamento con la piattaforma di lavoro sollevata è controllato da un punto dicomando sulla piattaforma di lavoro.

Nota I tipi 2 e 3 possono essere combinati.

1.5 La presente norma si applica a macchine prodotte 12 mesi dopo la pubblicazione dellapresente norma.

2 RIFERIMENTI NORMATIVILa presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizionicontenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati

del testo e sono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successivemodifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte

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nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti nondatati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento (compresi gliaggiornamenti).

EN 292-1:1991 Safety of machinery - Basic concepts, general principles fordesign - Part 1: Basic terminology, methodology

EN 292-2:1991 Safety of machinery - Basic concepts, general principles fordesign - Part 2: Technical principles and specifications

EN 292-2:1991 Safety of machinery - Basic concepts, general principles for /A1:1995 design - Part 2: Technical principles and specifications

EN 349 Safety of machinery - Minimum gaps to avoid crushing of partsof the human body

EN 418 Safety of machinery - Emergency stop equipment, functionalaspects - Principles for design

EN 954-1:1996 Safety of machinery - Safety related parts of control systems -Part 1: General principles for design

EN 1070:1998 Safety of machinery - Terminology

EN 60204-1:1997 Safety of machinery - Electrical equipment of machines - Part 1:General requirements (IEC 60204-1:1997)

EN 60529:1991 Degrees of protection provided by enclosures (IP code)(IEC 60529:1989)

EN ISO 13849-2:2003 Safety of machinery - Safety related parts of control systems -Part 2: Validation

ISO 3864:1984 Safety colours and safety signs

ISO 4302 Cranes - Wind load assessment

ISO 4305 Mobile cranes - Determination of stability

ISO 4309 Cranes - Wire ropes - Code of practice for examination anddiscard

CR 954-100:1999 Safety of machinery - Safety related parts of control systems -

Part 100: Guide on the use and application of EN 954-1:1996Nota Sono stati considerati solo i documenti r iconosciuti con lo stato di norma alla fine del gennaio 2000.

3 TERMINI E DEFINIZIONIAi fini della presente norma europea, si applicano i termini e le definizioni date nellaEN 1070:1998.

3.1 piattaforma di lavoro mobile elevabile (MEWP): Macchina mobile destinata a spostarepersone alle posizioni di lavoro, nelle quali svolgono mansioni dalla piattaforma di lavoro,con l'intendimento che le persone accedano ed escano dalla piattaforma di lavoro

attraverso una posizione di accesso definita e che sia costituita almeno da una piattaformadi lavoro con comandi, da una struttura estensibile e da un telaio. Nella presente norma,l'abbreviazione MEWP è utilizzata per piattaforma di lavoro mobile elevabile.

3.2 piattaforma di lavoro (vedere figura 1): Piattaforma o cabina recintata che possa esserespostata sotto carico nella posizione di lavoro richiesta e dalla quale possano essereeseguite operazioni di costruzione, riparazione, ispezione o altri lavori simili.

3.3 struttura estensibile  (vedere figura 1): Struttura collegata al telaio e ai supporti dellapiattaforma di lavoro. Consente lo spostamento della piattaforma di lavoro alla posizionerichiesta. Può essere, per esempio, un braccio o una scala singolo o telescopico oarticolato, o un meccanismo a forbice o qualsiasi loro combinazione, e può ruotare sullabase o meno.

3.4 telaio (vedere figura 1): Base della piattaforma di lavoro mobile elevabile. Può essere ditipo a trazione, a spinta, semovente, ecc.

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3.5 stabilizzatori  (vedere figura 1): Tutti i dispositivi e i sistemi utilizzati per stabilizzare lepiattaforme di lavoro mobili elevabili supportando e/o livellando l'intera piattaforma dilavoro mobile elevabile o la struttura estensibile, per esempio martinetti, dispositivi diblocco della sospensione, assi estensibili.

3.6 posizione di accesso1): Posizione che consente di accedere alla piattaforma di lavoro.

3.7 posizione di trasporto1)

: Posizione della piattaforma di lavoro richiesta dal fabbricante,nella quale la piattaforma di lavoro mobile elevabile è trasportata nel luogo di utilizzo.

3.8 abbassamento  (vedere figura 2): Tutte le operazioni per spostare la piattaforma ad unlivello inferiore.

3.9 sollevamento (vedere figura 2): Tutte le operazioni per spostare la piattaforma ad un livellosuperiore.

3.10 rotazione  (vedere figura 2): Movimento circolare della piattaforma di lavoro rispettoall'asse verticale.

3.11 orientamento (vedere figura 2): Movimento circolare della struttura estensibile rispettoall'asse verticale.

3.12 spostamento (vedere figura 2): Qualsiasi movimento del telaio con la piattaforma di lavoroin una posizione diversa da quella di trasporto.

3.13 piattaforma di lavoro mobile elevabile montata su veicolo: Piattaforma di lavoro mobileelevabile i cui comandi di spostamento sono posizionati nella cabina del veicolo.

3.14 piattaforma di lavoro mobile elevabile con comandi a terra: Piattaforma di lavoro mobileelevabile i cui comandi per il trasporto (movimento) motorizzato sono collocati in modo daessere azionati da una persona che cammina a fianco della piattaforma di lavoro mobileelevabile.

3.15 piattaforma di lavoro mobile elevabile semovente: Piattaforma di lavoro mobile elevabilecon i comandi di spostamento sulla piattaforma di lavoro.

3.16 carico nominale: Carico per cui la piattaforma di lavoro mobile elevabile è stata progettataper il normale impiego. Il carico nominale comprende persone, attrezzi e materiali cheagiscono verticalmente sulla piattaforma di lavoro.

Nota Una piattaforma di lavoro mobile elevabile può avere più di un carico nominale.

3.17 ciclo di carico: Ciclo che parte dalla posizione di accesso, l'esecuzione del lavoro e ilritorno alla posizione di accesso.

3.18 sistema di trasmissione a fune: Sistema che comprende una o più funi avvolte attorno atamburi e o su una puleggia di rinvio, nonché qualsiasi tamburo o puleggia di rinvio opuleggia compensatrice.

3.19 sistema di trasmissione a catena: Sistema che comprende una o più catene avvolte suruote dentate per catena e o su una pulegge per catene, nonché qualsiasi ruota dentatao puleggia per catena associata e puleggia compensatrice.

3.20 prova di tipo: Prova sul modello rappresentativo di un nuovo progetto o su un modello cheincorpora significative modifiche ad un progetto esistente, eseguita in nome e per contodel fabbricante o di un suo rappresentante autorizzato.

3.21 piattaforma di lavoro mobile elevabile ad azionamento totalmente manuale: Piattaformadi lavoro mobile elevabile i cui movimenti sono dovuti solo alla forza manuale.

1) Le posizioni di accesso e trasporto possono essere identiche.

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3.22 piattaforma di lavoro mobile elevabile montata su rotaie: Piattaforma di lavoro mobileelevabile il cui spostamento è guidato da rotaie.

3.23 sistema di rilevamento del carico: Sistema per il controllo del carico verticale e dellesollecitazioni verticali sulla piattaforma di lavoro.

Nota Il sistema include il/i dispositivo/i di misurazione, il metodo di montaggio dei dispositivi di misurazione e ilsistema di elaborazione del segnale.

3.24 sistema di rilevamento del momento: Sistema di monitoraggio del momento che agiscesulla linea di ribaltamento tendente a rovesciare la piattaforma di lavoro mobile elevabile.

Nota Il sistema include il/i dispositivo/i di misurazione, il metodo di montaggio dei dispositivi di misurazione e ilsistema di elaborazione del segnale.

3.25 area di lavoro: Spazio all'interno del quale la piattaforma di lavoro è progettata perlavorare, entro i carichi e le sollecitazioni specificate nelle normali condizioni di utilizzo.

Nota Le piattaforme di lavoro mobili elevabili possono avere più di un'area di lavoro.

figura 1 Illustrazione di alcune definizioni (1)Legenda

1 Piattaforma di lavoro (vedere punto 3.2)2 Struttura estensibile (vedere punto 3.3)

3 Telaio (vedere punto 3.4)4 Stabil izzatori (vedere punto 3.5)

figura 2 Illustrazione di alcune definizioni (2)Legenda

Abbassamento/sollevamento (vedere punto 3.8 e punto 3.9)

Rotazione (vedere punto 3.10)Orientamento (vedere punto 3.11)

Spostamento (vedere punto 3.12)

4 ELENCO DEI PERICOLII pericoli sono stati identificati in base al procedimento di valutazione del rischio e ai

corrispondenti requisiti formulati.Un pericolo non significativo e per il quale, pertanto, non sia formulato nessun requisito, èriportato nella colonna Requisiti corrispondenti come NS (non significativo).

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prospetto 1 Elenco dei pericoli significativi

Pericoli significativi Punti pertinenti della presentenorma

1 Pericoli di natura meccanica -

1.1 Pericolo di schiacciamento 5.2.4, 5.3.5, 5.3.23, 5.3.4, 5.6.9,

5.7.1, 7.2.131.2 Pericolo di cesoiamento 5.4.4, 5.7.1, 7.2.13

1.3 Pericolo di taglio o di sezionamento NS

1.4 Pericolo di impigliamento 5.3.20, 7.2.13

1.5 Pericolo di trascinamento o di intrappolamento 5.2.20, 7.2.13

1.6 Pericolo di urto 5.3.5, 5.3.25, 7.1.1.1 h)

1.7 Pericolo di perforazione o di puntura NS

1.8 Pericolo di strisciamento o abrasione 7.1.1.6 e)

1.9 Pericolo di iniezione di fluido ad alta pressione 5.9.1, 5.9.2, 5.9.3, 5.9.4, 5.9.5,5.9.10

1.10 Eiezione di par ti NS

1.11 Perdita di stabil ità (del macchinario e del le parti della macchina) 5.2, 5.3.2, 5.3.6, 5.3.7, 5.3.8,5.3.10, 5.3.11, 7.2.1 l)

1.12 Pericoli di scivolamento, inciampo e caduta 5.6.2, 5.6.3, 5.6.4, 5.6.5, 5.6.6,5.6.7, 7.2.13

2 Pericoli di natura elettrica causati, per esempio, da: -

2.1 Contatto elettrico (diretto o indiretto) 5.8, 7.1.1.2 g)

2.2 Fenomeni elettrostatici NS

2.3 Radiazioni termiche NS

2.4 Influenze esterne sulle apparecchiature elettriche 5.8.1

3 Pericoli di natura termica, che causano, per esempio: -

3.1 Bruciature e scottature da un possibile contatto di persone con fiamme oesplosioni e anche per radiazioni da sorgenti di calore

5.3.20

3.2 Effetti dannosi per la salute provocati da un ambiente di lavoro caldo o freddo 5.3.20

4 Pericoli generati dal rumore, che provocano, per esempio: -

4.1 Perdita dell'udito (sordità), altri disturbi fisiologici (per esempio, perditadell'equilibrio, perdita di percezione, ecc.)

NS

4.2 Interferenze con comunicazioni verbali, segnali acustici, ecc. NS

5 Pericoli generati da vibrazioni (risultanti in una varietà di disturbineurologici e vascolari)

5.3.24, 7.1.1.2 l)

6 Pericoli generati dalle radiazioni, in particolare da: -

6.1 Archi elettrici 7.1.1.2 g)

6.2 Laser NS

6.3 Fonti di radiazioni ionizzanti NS

6.4 Macchina che utilizzi campi elettromagnetici ad elevata frequenza 5.8.1

7 Pericoli generati da materiali e sostanze lavorati, utilizzati o prodotticome scarto da macchina, per esempio:

-

7.1 Pericoli da contatto o inalazione di fluidi dannosi, gas, nebbie, fumi e polveri 5.3.21, 5.3.25

7.2 Pericolo di incendio o di esplosione 5.3.22

7.3 Pericoli biologici o microbiologici (virus o batteri) NS

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8 Pericoli provocati dall'inosservanza dei principi ergonomici in fase diprogettazione della macchina (dovuti alla mancata corrispondenza delmacchinario con le caratteristiche e le capacità umane) causati, per

esempio, da:

-

8.1 Posizioni insalubri o sforzi eccessivi 5.6.6, 5.6.7

8.2 Inadeguata considerazione del l'anatomia mano-braccio o piede-gamba NS

8.3 Inosservanza dell'uso dei dispositivi di protezione individuale NS

8.4 Inadeguata illuminazione dell'area NS

8.5 Eccessivo o scarso impegno mentale, tensione, ecc. NS

8.6 Errore umano 5.7.1, 5.7.3

9 Combinazione di pericoli -

10 Pericoli causati da guasti nell'alimentazione di energia, dalla rottura diparti del macchinario e da altri guasti operativi, per esempio:

-

10.1 Guasto nell'alimentazione elettrica (dei circuiti elettrici e/o di comando) 5.3.12, 5.7.6, 5.7.8, 5.9.6, 5.9.7,5.9.8, 5.9.9

10.2 Eiezione imprevista di parti della macchina o di fluidi NS

10.3 Guasto/malfunzionamento del sistema di comando 5.3.27, 5.7.7

10.4 Errori di accoppiamento 5.8.1, 5.9.11

10.5 Ribaltamento, perdita imprevista di stabilità della macchina 5.2, 5.3.2, 5.3.6, 5.3.7, 5.3.8,7.2.1 k)

11 Pericoli causati dall'assenza (temporanea) e/o dalla posizioneincorretta di misure/mezzi di sicurezza, per esempio:

-

11.1 Tutti i tipi di protezioni 5.3.20

11.2 Tutti i tipi di dispositivi (di protezione) relativi alla sicurezza 5.3.10, 5.1111.3 Dispositivi di avvio e arresto 5.3.1, 5.4.5, 5.5.2.7, 5.5.3.7,

5.5.5.2, 5.6.3, 5.7.1, 5.7.2, 5.7.4,5.7.5, 5.7.8, 5.7.7

11.4 Insegne e segnali di sicurezza 5.3.2, 5.6.10, 5.7.3, 5.9.10

11.5 Tutti i tipi di dispositivi di informazione o avvertimento 5.3.2, 5.3.14, 5.6.11, 7.1.1.2 c),7.2

11.6 Dispositivi di scollegamento dell'alimentazione elettrica 5.3.27

11.7 Dispositivi di emergenza 5.7.5

11.8 Mezzi di alimentazione/estrazione dei pezzi in lavorazione NS

11.9 Apparecchiatura e accessori essenziali per una regolazione e/omanutenzione sicura 5.4.5, 5.9.1, 7.1.1.7 i), 7.1.1.7 d)

11.10 Apparecchiatura per l'evacuazione dei gas, ecc. 5.3.21

12 Illuminazione inadeguata del posto di lavoro NS

13 Pericoli dovuti a movimenti improvvisi/instabilità durante le operazioni 5.2, 5.3.2, 5.3.3, 5.3.6, 5.3.7,5.3.9, 5.3.10, 5.3.13, 5.6.1,5.7.1, 5.7.4, 5.7.5, 5.7.9

14 Progetto inadeguato/non ergonomico del posto di guida/esercizio 5.6.9

14.1 Pericoli dovuti ad ambienti pericolosi (contatto con parti in movimento, gas discarico, ecc.)

5.3.20, 5.3.21

14.2 visibilità insufficiente dal posto del guidatore/operatore 5.3.2, 5.3.23

14.3 Inadeguatezza di sedile/seduta (punto di riferimento del sedile) 5.3.24

14.4 Inadeguatezza/mancanza di ergonomicità del progetto/posizionamento deicomandi

5.6.9

prospetto 1 Elenco dei pericoli significativi (Continua)

Pericoli significativi Punti pertinenti della presentenorma

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14.5 Avvio/movimento del macchinario semovente 5.3.14, 5.3.15, 5.3.16, 5.3.17,5.3.18, 5.3.23, 5.7.1, 5.7.2, 5.7.4

14.6 Ingombro stradale del macchinario semovente 5.3.12, 5.3.16, 5.3.17, 5.3.19,

5.3.20

14.7 Movimento del macchinario con conducente a piedi 5.3.18, 5.7.2

15 Pericoli di natura meccanica -

15.1 Pericoli per le persone circostanti, dovuti a spostamenti non controllati 5.2.4, 5.4.5, 5.7.1

15.2 Pericoli dovuti alla rottura e/o all'eiezione di parti NS

15.3 Pericoli dovuti al ribaltamento (ROP) NS

15.4 Pericoli dovuti alla caduta di oggetti (FOP) NS

15.5 Inadeguati mezzi di accesso 5.6.6, 5.7.7

15.6 Pericoli causati da traini, accoppiamenti, connessioni , trasmissioni NS

15.7 Pericoli causati da batterie, fuoco, emissioni, ecc. 5.3.21, 5.3.22, 5.3.2516 Pericoli dovuti alle operazioni di sollevamento -

16.1 Mancanza di stabilità 5.2, 5.3.2, 5.3.6, 5.3.7, 5.3.8,5.3.10, 5.3.11, 5.4.1, 7.2.1 k)

16.2 Deragliamento del macchinario 5.3.26

16.3 Perdita di resistenza meccanica del macchinario e degli accessori disollevamento

5.2.5, 5.4.1, 5.4.7, 5.6.13,7.1.1.3 a) e b)

16.4 Spostamenti non controllati 5.3.3, 5.3.4, 5.3.5, 5.4, 5.5, 5.6.1

17 Inadeguata visibilità delle traiettorie delle parti in movimento 5.3.23

18 Pericoli causati dai lampi NS

19 Pericoli dovuti a carico/sovraccarico 5.4.120 Pericoli dovuti al sollevamento delle persone -

20.1 Resistenza meccanica 5.5.2, 5.5.3

20.2 Controllo del carico 5.4.1

21 Comandi -

21.1 Spostamento della piattaforma di lavoro 5.4, 5.6.1, 5.7.1, 5.7.4, 5.7.5,5.7.9, appendice C

21.2 Comando di sicurezza dello spostamento 5.7.1, 5.7.2, 5.7.4, 5.7.5

21.3 Comando di sicurezza della velocità 5.3.1, 5.3.17, 5.3.18, 5.4.6

22 Caduta delle persone -

22.1 Dispositivi di protezione individuale 5.6.2

22.2 Botole 5.6.8

22.3 Comando di ribaltamento della piattaforma di lavoro 5.6.1

23 Caduta/ribaltamento della piattaforma di lavoro -

23.1 Caduta/ribaltamento 5.2, 5.3.2, 5.3.3, 5.3.6, 5.3.7,5.3.8, 5.3.10, 5.3.11, 5.3.13,5.4.1, 5.4.2, 5.6.12, 5.9, 5.10

23.2 Accelerazione/frenata 5.3.17, 5.4.6, 5.5.1.6

24 Marcature 7.2

prospetto 1 Elenco dei pericoli significativi (Continua)

Pericoli significativi Punti pertinenti della presentenorma

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5 REQUISITI E/O MISURE DI SICUREZZA

5.1 GeneralitàIl fabbricante deve conformarsi ai requisiti descritti nel presente punto.

Inoltre, le macchine devono essere conformi, rispettivamente alle EN 292-1:1991,EN 292-2:1991 e al suo aggiornamento EN 292-2:1991/A1:1995 per i pericoli non coperti

dalla presente norma.

5.2 Calcoli strutturali e di stabilità

5.2.1 Generalità

È responsabilità del fabbricante:

a) per i calcoli strutturali, valutare i carichi e le sollecitazioni individuali nelle posizioni,direzioni e combinazioni che producono le sollecitazioni meno favorevoli per icomponenti, e

b) per i calcoli di stabilità, identificare le diverse posizioni della piattaforma di lavoromobile elevabile e le combinazioni di carichi e sollecitazioni che creano, insieme, le

condizioni di minima stabilità.

5.2.2 Carichi e sollecitazioni

Devono essere presi in considerazione i seguenti carichi e le seguenti sollecitazioni:

a) carico nominale (vedere punto 5.2.3.1);

b) carichi strutturali (vedere punto 5.2.3.2);

c) carichi del vento (vedere punto 5.2.3.3);

d) sollecitazioni manuali (vedere punto 5.2.3.4);

e) carichi e sollecitazioni particolari (vedere punto 5.2.3.5).

5.2.3 Determinazione di carichi e sollecitazioni

5.2.3.1 Carico nominale

Il carico nominale m  è: m  = n  · m p + m e  (1)

dove:

m p 80 kg (massa di una persona);

m e  ≥40 kg (massa minima degli attrezzi e dei materiali);

n  numero di persone ammesse sulla piattaforma di lavoro.

Si suppone che la massa di ciascuna persona agisca come carico puntiforme sullapiattaforma di lavoro ad una distanza orizzontale di 0,1 m dal bordo superiore interno delparapetto superiore. La distanza tra i carichi puntiformi deve essere di 0,5 m (vedere

figura 3 come esempio).Si suppone che la massa dell'equipaggiamento agisca come carico regolarmentedistribuito sul 25% del piano della piattaforma di lavoro. Se la pressione risultante superai 3 kN/m2  la percentuale del 25% può essere aumentata ad un numero che dia unapressione di 3 kN/m2 (vedere figura 4 come esempio).

Si suppone che tutti questi carichi siano collocati nelle posizioni che determinano i risultatipiù severi.

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figura 3 Carico nominale - personeDimensioni in metri

figura 4 Carico nominale - equipaggiamentoLegenda

1 Linea di ribaltamento

5.2.3.2 Carichi strutturali

Le masse dei componenti della piattaforma di lavoro mobile elevabile quando non sono inmovimento devono essere considerate come carichi strutturali statici.

Le masse dei componenti della piattaforma di lavoro mobile elevabile quando sono inmovimento devono essere considerate come carichi strutturali dinamici.

5.2.3.3 Carichi del vento

5.2.3.3.1 Tutte le piattaforme di lavoro mobili elevabili utilizzate all'esterno si ritengono soggette alvento ad una pressione di 100 N/m2, equivalente ad una velocità del vento di 12,5 m/s(scala di Beaufort 6).

Si suppone che le sollecitazioni del vento agiscano orizzontalmente al centro dell'areadelle parti della piattaforma di lavoro mobile elevabile, delle persone e degli

equipaggiamenti sulla piattaforma di lavoro e devono essere considerate comesollecitazioni dinamiche.

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Ciò non è applicato alle piattaforme di lavoro mobili elevabili destinate esclusivamenteall'impiego all'interno (vedere punto 7.2.6).

5.2.3.3.2 Coefficienti di forma applicati alle aree esposte al vento:

a) sezioni a L, U, T, I 1,6

b) sezioni scatolate 1,4

c) grandi aree piatte 1,2d) sezioni circolari, in base alla dimensione 0,8/1,2

e) persone direttamente esposte 1,0

Se occorrono ulteriori informazioni, soprattutto relativamente alle aree strutturalischermate, vedere ISO 4302. Per le persone schermate, vedere punto 5.2.3.3.3.4.

5.2.3.3.3 Superficie delle persone su una piattaforma di lavoro esposta al vento.

5.2.3.3.3.1 L'intera superficie di una persona deve essere 0,7 m2 (0,4 m larghezza media × 1,75 maltezza) con il centro dell'area 1,0 m al di sopra del piano della piattaforma di lavoro.

5.2.3.3.3.2 La superficie esposta di una persona in piedi su una piattaforma di lavoro dietro unasezione non perforata di recinzione alta 1,1 m deve essere 0,35 m2 con il centro dell'area1,45 m sopra il piano della piattaforma di lavoro.

5.2.3.3.3.3 Il numero delle persone direttamente esposte al vento deve essere calcolato come:

a) la lunghezza del lato della piattaforma di lavoro esposta al vento, conarrotondamento di 0,5 m, e divisa per 0,5 m, o

b) il numero di persone ammesse sulla piattaforma di lavoro se minore del numerocalcolato nel punto a).

5.2.3.3.3.4 Se il numero di persone ammesse sulla piattaforma di lavoro è maggiore di quello definitonel punto 5.2.3.3.3.3 a) deve essere applicato un coefficiente di forma di 0,6 al numero

eccedente di persone.

5.2.3.3.4 La forza del vento sugli attrezzi e sui materiali esposti sulla piattaforma di lavoro deveessere calcolata come il 3% della loro massa, che agisce orizzontalmente ad un'altezzadi 0,5 m al di sopra del piano della piattaforma di lavoro.

5.2.3.4 Sollecitazione manuale

Il valore minimo della sollecitazione manuale M   deve essere stimato in 200 N per lepiattaforme di lavoro mobili elevabili progettate per portare un'unica persona e 400 N perle piattaforme di lavoro mobili elevabili progettate per portare più di una persona, applicatoall'altezza di 1,1 m sopra al piano della piattaforma di lavoro. Qualsiasi sollecitazionemaggiore ammessa deve essere dichiarata dal fabbricante.

5.2.3.5 Carichi e sollecitazioni particolari

Carichi e sollecitazioni particolari sono creati da metodi di lavoro e condizioni d'usoparticolari della piattaforma di lavoro mobile elevabile, come gli oggetti portati sulla parteesterna della piattaforma di lavoro e le sollecitazioni del vento su grandi oggetti trasportatisulla piattaforma di lavoro.

Se un utente richiede tali metodi di lavoro e/o condizioni d'uso particolari, i carichi e lesollecitazioni risultanti devono essere presi in considerazione, come modifica del cariconominale, del carico strutturale, del carico del vento e/o delle sollecitazioni manuali, aseconda dei casi.

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5.2.4 Calcoli di stabilità

5.2.4.1 Sollecitazioni create dalle masse strutturali e dal carico nominale

Le sollecitazioni create dalle masse strutturali e dal carico nominale, che causanomomenti ribaltanti o stabilizzanti, devono essere moltiplicate per un fattore di 1,0 ecalcolate come sollecitazioni che agiscono verticalmente verso il basso. Perl'azionamento della struttura estensibile, queste sollecitazioni devono inoltre esseremoltiplicate per un fattore di 0,1 considerando la loro azione nella direzione delmovimento che crea il maggiore momento ribaltante.

I fabbricanti possono utilizzare fattori minori di 0,1, purché siano stati provati mediante lamisurazione degli effetti di accelerazione e decelerazione.

Per i movimenti di spostamento delle piattaforme di lavoro mobili elevabili di tipo 2 e 3, ilcoefficiente di 0,1 deve essere sostituito da un coefficiente "z ", che rappresenta lesollecitazioni prodotte dall'accelerazione e dalla decelerazione o dalla prova del cordolo(vedere punto 6.1.4.2.2.2). Questo coefficiente deve essere determinato mediantecalcolo o prove [vedere appendice E (informativa) per un esempio di calcolo].

5.2.4.2 Sollecitazioni del vento

Le sollecitazioni del vento devono essere moltiplicate per un coefficiente di 1,1 econsiderate nella loro azione orizzontale.

5.2.4.3 Sollecitazioni manuali

Le sollecitazioni manuali applicate dalle persone sulla piattaforma di lavoro devonoessere moltiplicate per un coefficiente di 1,1 e considerate nella loro azione nelladirezione che crea il maggiore momento ribaltante.

Nota Esempi di sollecitazioni sono riportati nelle figure 4, 5, 7, 8.

5.2.4.4 Calcolo dei momenti ribaltanti e stabilizzanti

I massimi momenti ribaltanti e i corrispondenti momenti stabilizzanti devono essere

calcolati considerando le linee di ribaltamento più sfavorevoli.Le linee di ribaltamento devono essere determinate in conformità alla ISO 4305, ma per ipneumatici pieni e riempiti di materiale espanso le linee di ribaltamento possono essereconsiderate a 1/4  della larghezza di contatto del pneumatico con il suolo dalla parteesterna della larghezza di contatto con il suolo.

I calcoli devono essere effettuati con la piattaforma di lavoro mobile elevabile nelleposizioni maggiormente sfavorevoli estese o retratte, con l'inclinazione massimaconsentita del telaio, definita dal fabbricante. Tutti i carichi e le sollecitazioni che possonoagire contemporaneamente, devono essere considerati nelle loro combinazioni piùsfavorevoli. Per esempio, quando il carico ha un effetto stabilizzante, deve essere fatto unulteriore calcolo di stabilità, supponendo che solo una persona (80 kg) sia sullapiattaforma di lavoro. Una tolleranza di 0,5° per imprecisione nell'impostazione della

piattaforma di lavoro mobile elevabile deve essere aggiunta all'inclinazione massimaconsentita del telaio, ammessa dal fabbricante. Esempi sono illustrati nel prospetto 2 enelle figure da 5 a 8. Possono essere utilizzati metodi grafici.

In ciascun caso, il momento stabilizzante calcolato deve essere maggiore del momentoribaltante calcolato.

Nel calcolo devono essere presi in considerazione i seguenti fattori di influenza:

a) tolleranze nella produzione dei componenti;

b) gioco delle connessioni della struttura estensibile;

c) deformazioni elastiche dovute agli effetti delle sollecitazioni;

d) cedimento di uno qualunque dei pneumatici qualora le piattaforme di lavoro mobili

elevabili siano supportate da pneumatici nella posizione di lavoro;e) caratteristiche di funzionamento del sistema di rilevamento del carico, del sistema di

rilevamento del momento e del controllo della posizione. Ciò deve contenere almenole seguenti informazioni:

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- picchi transitori causati da effetti dinamici a breve termine,

- isteresi,

- inclinazione della piattaforma di lavoro mobile elevabile,

- temperatura ambientale,

- diverse posizioni e distribuzione del carico sulla piattaforma di lavoro,

- precisione del sistema.La determinazione delle deformazioni elastiche deve essere ottenuta per viasperimentale o calcolo.

5.2.5 Calcoli strutturali

5.2.5.1 Generalità

I calcoli devono essere conformi con le leggi e i principi della meccanica applicata e conla resistenza dei materiali. Se sono utilizzate formule particolari, devono essere riportatele fonti, se generalmente disponibili. In caso contrario, le formule devono esseresviluppate in base a principi primi, in modo da poterne controllare la validità.

Tranne qualora diversamente dichiarato, si deve ritenere che carichi e sollecitazioniindividuali agiscano nelle posizioni, direzioni e combinazioni che producono le condizionipiù sfavorevoli.

Per tutti i componenti e giunti portanti, le informazioni richieste su sollecitazioni ocoefficienti di sicurezza devono essere incluse nei calcoli, in maniera chiara e verificabile.Se necessario per controllare il calcolo, devono essere forniti dettagli sulle dimensioniprincipali, sulle sezioni trasversali e sui materiali dei singoli componenti e giunti.

5.2.5.2 Metodi di calcolo

Il metodo di calcolo deve essere conforme con una delle norme di progettazione nazionaliriconosciute, come quelle dei Paesi EEA per le apparecchiature di sollevamento, cheincludono metodi di calcolo di resistenza alla fatica, fino a quando non sarà disponibile

una norma europea o internazionale idonea.I requisiti di cui ai precedenti punti 5.2.2 e 5.2.4 devono essere presi in considerazione perla determinazione di carichi e sollecitazioni da utilizzare nei calcoli. Il ricorso ad unanorma nazionale non deve modificare tali requisiti.

Devono essere prese in considerazione le deformazioni elastiche dei componenti sottili.

L'analisi definita nel punto 5.2.5.2 deve essere fatta per le peggiori combinazioni di caricoe deve includere gli effetti della prova da sovraccarico (vedere punto 6.1.4.3) e della provaoperativa (vedere punto 6.1.4.4).

Le sollecitazioni calcolate non devono superare i valori ammessi. I coefficienti di sicurezzacalcolati non devono essere minori dei valori richiesti.

I valori ammessi per le sollecitazioni e i valori richiesti per i coefficienti di sicurezza

dipendono dal materiale, dalla combinazione del carico e dal metodo di calcolo.

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figura 5 Esempi 1 e 2 delle combinazioni dei momenti massimi di ribaltamento dovuti a sollecitazioni e forze(vedere prospetto 2)a) Esempio 1

1 Linea di ribaltamento

2 Inclinazione max. +0,5°b) Esempio 2

1 Linea di ribaltamento2 Inclinazione max. +0,5°

3 Direzione di spostamento

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figura 6 Esempi 3 e 4 delle combinazioni dei momenti massimi di ribaltamento dovuti a sollecitazioni e forze(vedere prospetto 2)a) Esempio 3

1 Linea di ribaltamento

2 Inclinazione max. +0,5°b) Esempio 4

1 Linea di ribaltamento2 Inclinazione max. +0,5°

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figura 7 Esempi 5 e 6 delle combinazioni dei momenti massimi di ribaltamento dovuti a sollecitazioni e forze(vedere prospetto 2)a) Esempio 5

1 Linea di ribaltamento

2 Inclinazione max. +0,5°b) Esempio 6

1 Linea di ribaltamento2 Inclinazione max. +0,5°

3 Sbraccio limitato

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figura 8 Esempi 7 e 8 delle combinazioni dei momenti massimi di ribaltamento dovuti a sollecitazioni e forze(vedere prospetto 2)a) Esempio 7

1 Linea di ribaltamento

2 Inclinazione max. +0,5°b) Esempio 8

1 Linea di ribaltamento

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prospetto 2 Esempi di direzioni e combinazioni di carichi e sollecitazioni per i calcoli di stabilità (vedere figure da5 a 8)

Esempio Condizione di lavoro Cariconominale

Carichistrutturali

(S n)

Sollecitazionemanuale (M  )

Carichi delvento (W   )

Diagramma

x1,0 x0,1 x1,0 x0,1 x1,0 x0,1 x1,0 x0,1

1 sollevamento(abbassamento)

V A V A - - H H

2 spostamento

V S V S - - H H

3 spostamento

V S V S - - H H

4 stabilità in avanti,stazionario suun'inclinazione

V - V - A A H H

5 stabilità indietro,stazionario suun'inclinazione 80 Kg

V- V - A A H H

6 con sbraccio l imitato,stazionario suun'inclinazione,abbassamento V A V A - - H H

7 stazionario suun'inclinazione

V - V - A A H H

8 stazionario a li vel lo delterreno

80 KgV

- V - A A H H

Legenda V = verticale, H = orizzontale, A = angolare, S = all'angolo d'inclinazione

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5.2.5.2 Analisi

5.2.5.3.1 Analisi generale delle sollecitazioni

L'analisi generale delle sollecitazioni è la prova del cedimento dovuta a snervamento orottura. L'analisi deve essere fatta per tutti i componenti e i giunti portanti.

5.2.5.3.2 Analisi della stabilità elastica

L'analisi della stabilità elastica è la prova del cedimento dovuta a instabilità elastica (peresempio carico di punta, sciancatura). L'analisi deve essere fatta per tutti i componentiportanti sottoposti a carichi di compressione.

5.2.5.3.3 Analisi della resistenza alla fatica

L'analisi della resistenza alla fatica è la prova della rottura dovuta alla fluttuazione dellesollecitazioni. L'analisi deve essere fatta per tutti i componenti e i giunti portanti, critici perla fatica, prendendo in considerazione le caratteristiche costruttive, il grado di fluttuazionedelle sollecitazioni, nonché il numero di cicli di sollecitazioni. Il numero dei cicli disollecitazioni può essere un multiplo del numero dei cicli di carico.

figura 9 Coefficiente spettrale di carico η

X Carico nominale, in kgY   η

Poiché il numero di oscillazioni dovute alle sollecitazioni durante il trasporto non puòessere calcolato con precisione, la sollecitazione nella posizione di trasporto suicomponenti soggetti a vibrazione deve essere sufficientemente bassa da garantire unadurata alla fatica virtualmente infinita (vedere inoltre punti 5.4.7 e 5.6.13).

Il numero dei cicli di carico di una piattaforma di lavoro mobile elevabile di solito è ilseguente

da 4 × 104  - servizio leggero intermittente(per esempio 10 anni, 40 settimane all'anno, 20 h alla settimana,5 cicli di carico per h)

a 105  - servizio pesante (per esempio 10 anni, 50 settimane all'anno,40 h alla settimana, 5 cicli di carico per h).

Nella determinazione delle combinazioni di carico è possibile ridurre il carico nominale delcoefficiente spettrale di carico in base alla figura 9; i carichi del vento non devono esseretenute in considerazione.

Nota Per la progettazione di sistemi di trasmissione a fune metallica vedere appendice D.

Verifica dei requisiti del punto 5.2:

- mediante controllo del progetto, prove statiche e prova di sovraccarico.

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5.3 Telaio e stabilizzatori

5.3.1 Un dispositivo di sicurezza automatico in conformità al punto 5.11 deve essere fornito, perimpedire lo spostamento delle piattaforme di lavoro mobili elevabili con controlli a terra edelle piattaforme di lavoro mobili elevabili motorizzate di tipo 1 quando la piattaforma dilavoro non è nella posizione di trasporto.

Qualsiasi restrizione della velocità di spostamento per le piattaforme di lavoro mobilielevabili semoventi, quando la piattaforma di lavoro non è nella posizione di trasporto,deve essere automatica.

Verifica: - mediante controllo del progetto e prova di funzionamento.

5.3.2 Tutte le piattaforme di lavoro mobili elevabili devono essere dotate di un dispositivo disicurezza in conformità al punto 5.11 (per esempio una livella a bolla d'aria) che indichi sel'inclinazione del telaio rientra nei limiti ammessi dal fabbricante. Questo dispositivo deveessere protetto contro danni e modifiche accidentali delle sue impostazioni iniziali.

Per le piattaforme di lavoro mobili elevabili con stabilizzatori motorizzati, l'indicazionedeve essere chiaramente visibile da ciascuna posizione di comando degli stabilizzatori.

Sulle piattaforme di lavoro mobili elevabili di tipo 3 che raggiungono i limiti estremi di

inclinazione, ciò deve essere indicato mediante un segnale acustico, percepibile dallapiattaforma di lavoro.

Verifica: - mediante prova di funzionamento.

5.3.3 Qualsiasi spina di bloccaggio deve essere fissata contro lo sgancio non intenzionale (peresempio spina elastica) e la perdita (per esempio catena) accidentali.

Verifica - mediante esame visivo.

5.3.4 Le barre di comando delle piattaforme di lavoro mobili elevabili con comandi a terra e lebarre di traino devono essere fissate in modo sicuro al telaio; il distacco non intenzionalenon deve essere possibile se sono utilizzate spine di bloccaggio staccabili in conformitàal punto 5.3.3.

Verifica: - mediante esame visivo e prova.

5.3.5 Se le barre di comando e le barre di traino, quando non sono utilizzate, sono sollevate inposizione verticale (per esempio mediante un gancio), deve essere fornito un dispositivoautomatico per trattenere in posizione le barre; non deve essere possibile il rilascio nonintenzionale.

Per un telaio multi-asse, la distanza minima tra la barra di comando o la barra di trainocompletamente abbassata e il suolo deve essere di 120 mm.

Verifica: - mediante esame visivo, prova e misurazione.

5.3.6 Per le piattaforme di lavoro mobili elevabili costruite per il funzionamento con stabilizzatori,

gli stabilizzatori devono essere in grado di livellare il telaio entro l'inclinazione massimaconsentita durante il funzionamento sulla massima inclinazione ammessa dal fabbricante.

Verifica - mediante prova operativa e misurazione.

5.3.7 I piedi dello stabilizzatore devono essere costruiti per regolare la disomogeneità del suolodi almeno 10 gradi.

Verifica: - mediante esame visivo e misurazione.

5.3.8 Utilizzo di stabilizzatori

5.3.8.1 Le piattaforme di lavoro mobili elevabili devono essere dotate di un dispositivo di sicurezzain conformità al punto 5.11 che impedisca alla piattaforma di lavoro di funzionare al di fuori

delle posizioni consentite, a meno che gli stabilizzatori non siano impostati in conformitàalle istruzioni di funzionamento.

Verifica: - mediante controllo del progetto e prova di funzionamento.

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5.3.8.2 Le piattaforme di lavoro mobili elevabili costruite per l'azionamento senza stabilizzatori peruna gamma limitata di operazioni devono essere dotate di dispositivi di sicurezza inconformità al punto 5.11 che impediscano il funzionamento al di fuori di tale gammalimitata senza stabilizzatori.

Verifica: - mediante controllo del progetto e prova di funzionamento.

5.3.9 I requisiti di cui al punto 5.3.8 non sono obbligatori per le piattaforme di lavoro mobilielevabili totalmente manuali, con altezza del piano della piattaforma di lavoro dal livello delsuolo non maggiore di 5 m (vedere punto 7.2.15).

Queste piattaforme di lavoro mobili elevabili sono inoltre esenti da tutti i requisiti disicurezza che non possono essere soddisfatti senza sorgente di energia.

Verifica: - mediante controllo del progetto.

5.3.10 Le piattaforme di lavoro mobili elevabili con stabilizzatori motorizzati devono essere dotatedi un dispositivo di sicurezza in conformità al punto 5.11 che impedisca gli spostamentidegli stabilizzatori, a meno che la piattaforma di lavoro non si trovi nella posizione ditrasporto o entro la gamma limitata in conformità al punto 5.3.8. Quando la piattaforma dilavoro si trova nella gamma limitata, l'azionamento degli stabilizzatori non deve creare una

situazione di instabilità.Verifica: - mediante controllo del progetto e prova di funzionamento.

5.3.11 Gli stabilizzatori manuali devono essere progettati in modo da impedire qualsiasispostamento accidentale (per esempio mediante vite irreversibile).

Verifica: - mediante controllo del progetto e prova di funzionamento.

5.3.12 Le piattaforme di lavoro mobili elevabili semoventi devono essere dotate di freni su almenodue ruote sullo stesso asse, impegnati automaticamente quando si elimina o mancal'alimentazione ai freni, e devono essere in grado di fermare la piattaforma di lavoro mobileelevabile in conformità al punto 5.3.17 e di mantenerla in posizione di arresto.

I freni per rimanere impegnati non devono basarsi sulla pressione idraulica o pneumaticao sull'alimentazione elettrica.

Verifica: - mediante controllo del progetto e prova di funzionamento.

5.3.13 Gli spostamenti degli stabilizzatori devono essere limitati da arresti meccanici. Cilindrioleodinamici, appositamente progettati per tale scopo, soddisfano questo requisito.

Devono essere previsti mezzi per impedire spostamenti accidentali degli stabilizzatoridalla posizione di trasporto. Gli stabilizzatori devono essere bloccati nella posizione ditrasporto mediante due dispositivi di blocco separati per ciascuno stabilizzatore, almenouno dei quali funzionante in maniera automatica, come per esempio una spina dibloccaggio per gravità più un dente di arresto.

Si ritiene che gli stabilizzatori motorizzati che soddisfano i requisiti di cui ai punti 5.5.1.1 e

5.10 soddisfino il presente requisito.Verifica: - mediante controllo del progetto.

5.3.14 Le piattaforme di lavoro mobili elevabili montate su veicolo devono essere dotate di unindicatore visibile dai comandi di spostamento all'interno della cabina che segnali qualorauno dei componenti della piattaforma di lavoro mobile elevabile non sia nella posizione ditrasporto.

Verifica: - mediante prova di funzionamento.

5.3.15 Le piattaforme di lavoro mobili elevabili devono essere dotate di un dispositivo che neimpedisca l'uso non autorizzato (per esempio commutatore bloccabile).

Verifica: - mediante prova di funzionamento.

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5.3.16 Mediante l'utilizzo di uno o più dispositivi di sicurezza in conformità al punto 5.11, non deveessere possibile superare le seguenti velocità di spostamento con piattaforme di lavorocon equipaggio che non siano nella posizione di trasporto, sulle piattaforme di lavoromobili elevabili dei tipi 2 e 3:

a) 1,5 m/s per piattaforme di lavoro mobili elevabili montate su veicoli, quando siutilizzano i comandi di spostamento all'interno della cabina;

b) 3,0 m/s per le piattaforme di lavoro mobili elevabili montate su rotaie;c) 0,7 m/s per tutte le altre piattaforme di lavoro mobili elevabili semoventi dei tipi 2 e 3.

Verifica: - mediante controllo del progetto e prova di funzionamento.

5.3.17 Le piattaforme di lavoro mobili elevabili spostate entro le velocità massime sopra indicatesulla massima inclinazione consentita dal fabbricante devono potere essere frenate entrodistanze non maggiori di quelle riportate nella figura 10. Questa figura si basa sulladecelerazione media di 0,5 m/s2.

Nota Le distanze minime di frenata dipendono dal coefficiente "z " (vedere punto 5.2.4.1).

Verifica: - mediante prova di funzionamento.

5.3.18 La velocità massima di spostamento delle piattaforme di lavoro mobili elevabili concomandi a terra, con la piattaforma di lavoro nella posizione di trasporto, non devesuperare 1,7 m/s.

Verifica: - mediante misurazione.

5.3.19 Le piattaforme di lavoro mobili elevabili azionate nelle aree di traffico pubblico devonosoddisfare le norme locali sul traffico [vedere punto 7.1.1.2 f)].

5.3.20 Devono essere previste protezioni che impediscano alle persone nelle posizioni dicomando, oppure in piedi vicino alla piattaforma di lavoro mobile elevabile a terra o in altripunti di accesso, di toccare parti calde o parti pericolose dei sistemi di trasmissione.L'apertura o la rimozione di tali protezioni deve essere possibile solo mediante dispositivicollocati in luoghi completamente chiusi e bloccabili (per esempio cabine o scomparti)oppure mediante il ricorso ad attrezzi o chiavi forniti con la piattaforma di lavoro mobileelevabile.

Questo requisito non si applica agli impianti di scarico dei veicoli, conformi alle normativesul traffico stradale.

Verifica: - mediante esame visivo.

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figura 10 Distanza di frenata massima per le piattaforme di lavoro mobili elevabili dei tipi 2 e 3Legenda

A Per piattaforme di lavoro mobili elevabili montate su veicoli (comandi all'interno della cabina)

B Per piattaforme di lavoro mobili elevabili montate su rotaieC Per tutti gli altri tipi di piattaforme di lavoro mobili elevabili semoventiv  Velocità

s  Distanza di frenataX v  (m/s)Y s  (m)

5.3.21 Il tubo di scarico dei motori a combustione interna deve essere diretto lontano dalleposizioni di comando.

Verifica: - mediante esame visivo.

5.3.22 Il punto di rifornimento dei serbatoi per il gas o i carburanti liquidi (diversi dai liquidiignifughi) deve essere posto in modo da evitare qualsiasi incendio dovuto alla fuoriuscitasu parti molto calde, quali per esempio i tubi di scarico del motore.

Verifica: - mediante esame visivo.

5.3.23 Qualsiasi posizione di comando alla base o al livello del suolo deve consentireall'operatore il contatto visivo degli spostamenti risultanti, ove questi possano creare

pericoli. Questo vale soprattutto per la postazione di azionamento degli stabilizzatorimotorizzati che sono a contatto con il suolo e/o si sporgono oltre la larghezza del telaio.

I comandi di spostamento fissati al telaio e azionati dal livello del suolo devono essereposizionati in modo da costringere l'operatore a stare ad almeno 1 m dalla tangenteverticale alle ruote o ai cingoli.

Verifica: - mediante esame visivo.

5.3.24 Ogni sedile di guida deve essere tale da garantire al guidatore una posizione stabile edeve essere progettato nel rispetto dei principi ergonomici. Il sedile deve essereprogettato in modo da ridurre le vibrazioni trasmesse al guidatore al livello minimoragionevolmente possibile. I supporti del sedile devono sopportare tutte le sollecitazioni acui possono essere soggetti. Ove non vi sia un piano sotto al sedile del guidatore, ilguidatore deve avere poggiapiedi coperti di materiale anti-sdrucciolo.Verifica: - mediante esame visivo.

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5.3.25 Le batterie e i contenitori di tutte le piattaforme di lavoro mobili elevabili devono esseretrattenuti per evitare che il loro spostamento causi pericoli. Devono essere previsti mezziche trattengano il gruppo della batteria in modo che, in caso di rovesciamento, si evitiqualsiasi rischio di danneggiamento all'operatore derivante dallo spostamento dellabatteria o dall'eiezione di elettrolita.

Il contenitore, l'alloggiamento o il coperchio della batteria devono essere dotati di fori diventilazione idonei, in modo da evitare l'accumulo pericoloso di gas nei luoghi occupati

dagli operatori.Nota 1 L'esperienza insegna che, quando le aperture sono posizionate in modo che i gas possano uscire

liberamente, queste di solito sono soddisfacenti se hanno una sezione trasversale (in mm2) che risulta dallamoltiplicazione della capacità nominale di 5 h (in Ah) per la metà del numero di celle. Questo livello, tuttavia,non è destinato a coprire la condizione di carica.

Nota 2 Ulteriori informazioni relative all'avanzamento dei lavori del CEN/TC 150 "Carrelli industriali - Sicurezza"saranno riportate nella prossima revisione della presente norma.

Verifica: - mediante esame visivo.

5.3.26 Le piattaforme di lavoro mobili elevabili montate su rotaie devono essere dotate didispositivi che agiscono sulle rotaie, per impedire il deragliamento e dispositivi che

eliminino ostacoli dalle rotaie che possano causare il deragliamento (per esempio, pulisciguide).

Verifica: - mediante esame visivo.

5.3.27 Deve essere previsto un mezzo che scolleghi le piattaforme di lavoro mobili elevabili inmaniera sicura dalla sorgente di alimentazione esterna (vedere anche punto 5.8.2).

Verifica: - mediante prova di funzionamento.

5.4 Struttura estensibile

5.4.1 Metodi per evitare il ribaltamento e il superamento delle sollecitazioni ammesse

5.4.1.1 GeneralitàIn aggiunta alle disposizioni del punto 5.2.4.4 le piattaforme di lavoro mobili elevabilidevono essere dotate di dispositivi di comando che riducano il rischio di ribaltamento e disuperamento delle sollecitazioni ammesse, mediante una delle seguenti soluzioniequivalenti, indicate da una croce nel prospetto 3:

Nota Si noti che i comandi del carico o del momento non sono in grado di proteggere da un sovraccarico che superagrossolanamente il carico nominale.

5.4.1.2 Sistema di rilevamento del carico

Il sistema di rilevamento del carico è un dispositivo di sicurezza che deve funzionare nelmodo seguente:

a) Deve evitare qualsiasi movimento normale della piattaforma di lavoro dalla posizionestazionaria di lavoro dopo il raggiungimento del carico nominale e prima delsuperamento del 120% del carico nominale.

prospetto 3 Soluzioni per la riduzione del rischio di ribaltamento e di superamento delle sollecitazioni ammesse

Gruppo(vedere

punto 1.4)

Sistema di rilevamentodel carico e comando di

regolazione dellaposizione (vedere

punti 5.4.1.2 e 5.4.1.3)

Sistemi di rilevamentodel carico e del

momento (vedere punti5.4.1.2 e 5.4.1.4)

Sistema di rilevamentodel momento con criteridi sovraccarico avanzati(vedere punti 5.4.1.4 e

5.4.1.6)

Comando di regolazionedella posizione con criteri

avanzati di stabilità esovraccarico (vedere

punti 5.4.1.3, 5.4.1.5 e5.4.1.6)

A X X

B X X X X

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b) Quando lo spostamento normale è impedito, conformemente al punto a), devonoessere attivati un segnale di avvertimento, costituito da una luce rossa intermittentenella postazione di comando preselezionata e un segnale acustico, udibile inciascuna postazione di comando. La luce continua a lampeggiare sempre, perl'intera durata della condizione di cui al punto a) e il segnale acustico per periodi dialmeno 5 s, ripetuti ogni minuto.

c) Il movimento normale può essere riavviato solo dopo l'eliminazione del sovraccarico.

Per le piattaforme di lavoro mobili elevabili del gruppo A tipo 1, è ammesso che il sistemadi rilevamento del carico sia efficace solo quando sono sollevate dalla posizione diaccesso. In questo caso, per la prova da sovraccarico descritta al punto 6.1.4.3, il caricodi prova deve essere il 150% del carico nominale.

Il sistema di rilevamento del carico deve essere conforme ai requisiti del punto 5.11.

5.4.1.3 Comando di regolazione della posizione

5.4.1.3.1 Per evitare il ribaltamento della piattaforma di lavoro mobile elevabile o il superamentodelle sollecitazioni ammesse nella struttura della piattaforma di lavoro mobile elevabile, leposizioni consentite della struttura estensibile devono essere limitate automaticamente

mediante arresti meccanici (vedere punto 5.4.1.3.2) o dispositivi di limitazione nonmeccanici (vedere punto 5.4.1.3.3).

5.4.1.3.2 Ove le posizioni consentite siano limitate mediante arresti meccanici, questi devonoessere progettati in modo da resistere senza deformarsi alle massime sollecitazioniesercitate. Cilindri oleodinamici, appositamente progettati per tale scopo, soddisfanoquesto requisito.

5.4.1.3.3 Ove siano utilizzati dispositivi di limitazione non meccanici, le posizioni ammesse dellastruttura estensibile devono essere limitate da un dispositivo che misuri le posizioni dellastruttura estensibile e operi mediante i sistemi di comando per limitare gli spostamentiall'area di lavoro. Questo dispositivo deve essere affiancato ad un dispositivo di sicurezza,in conformità al punto 5.11.

5.4.1.4 Sistema di rilevamento del momento

Il sistema di rilevamento del momento è un dispositivo di sicurezza che deve funzionarenel modo seguente:

Quando si raggiunge il momento di ribaltamento ammesso (vedere punto 5.2.4.4), deveessere riprodotto un segnale visivo di avvertimento e ogni ulteriore movimento deveessere impedito, ad eccezione di quelli che riducono il momento di ribaltamento.

Il sistema di comando del sistema di rilevamento del momento deve essere conforme coni requisiti del punto 5.11.

5.4.1.5 Criteri di stabilità avanzati per piattaforme di lavoro di dimensioni limitate

Le piattaforme di lavoro mobili elevabili per un massimo di 2 persone possono essereescluse dal requisito dei sistemi di rilevamento del carico e del momento, se seguono"requisiti di stabilità avanzati".

Per conformarsi al requisito di "stabilità avanzata", la piattaforma di lavoro mobileelevabile deve essere progettata conformemente ai seguenti criteri:

1) Le dimensioni esterne della piattaforma di lavoro in qualsiasi sezione orizzontaledevono:

- Per 1 persona:avere una superficie non maggiore di 0,6 m2 con nessun lato più lungo di 0,85 m.

- Per 2 persone:avere una superficie non maggiore di 1,0 m2 con nessun lato più lungo di 1,4 m.

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2) Per la prova statica descritta al punto 6.1.4.2.1, deve essere utilizzato nel calcolo delcarico di prova un carico pari all’1,5 volte il carico nominale. Le altre combinazioni dicarichi e sollecitazioni devono rimanere come specificato nei punti 5.2.4.1, 5.2.4.2,5.2.4.3 e 5.2.4.4.

5.4.1.6 Criteri di sovraccarico avanzati per piattaforme di lavoro di dimensioni limitate

Le piattaforme di lavoro mobili elevabili per un massimo di 2 persone possono essereescluse dal requisito dei sistemi di rilevamento del carico, se seguono "requisiti disovraccarico avanzati".

Per conformarsi al requisito di "sovraccarico avanzato", la piattaforma di lavoro mobileelevabile deve essere progettata conformemente ai seguenti criteri:

1) Le dimensioni esterne della piattaforma di lavoro in qualsiasi sezione orizzontaledevono:

- Per 1 persona:avere una superficie non maggiore di 0,6 m2 con nessun lato più lungo di 0,85 m.

- Per 2 persone:avere una superficie non maggiore di 1,0 m2 con nessun lato più lungo di 1,4 m.

2) Per la prova di sovraccarico descritta al punto 6.1.4.3, il carico di prova deve essereil 150% del carico nominale.

5.4.1.7 Area di lavoro variabile con più di un carico nominale

Le piattaforme di lavoro mobili elevabili con più di un carico nominale e più di un'area dilavoro devono avere un indicatore della combinazione selezionata, visibile dallapiattaforma di lavoro.

La selezione mediante mezzi manuali è accettabile. In tale caso, la selezione può essereeffettuata solo se la piattaforma di lavoro si trova nell'area di lavoro per il nuovo cariconominale selezionato.

La piattaforma di lavoro mobile elevabile deve essere dotata di sistemi per il rilevamentodel carico e del momento (vedere punti 5.4.1.2 e 5.4.1.4) o di un sistema di rilevamento

del carico e di un comando di regolazione della posizione (vedere punti 5.4.1.2 e 5.4.1.3).

5.4.1.8 Area di lavoro variabile con un solo carico nominale

Per le piattaforme di lavoro mobili elevabili con un solo carico nominale e un'area di lavorovariabile, (per esempio piattaforme di lavoro mobili elevabili con posizioni variabili deglistabilizzatori) è accettabile la selezione mediante mezzi manuali. In tale caso, laselezione può essere effettuata solo se la struttura estensibile si trova nella posizione ditrasporto.

Verifica di tutti i requisiti del punto 5.4.1: - mediante controllo del progetto e prove (vederepunto 6.1.4).

5.4.2 Quando la struttura estensibile deve essere estesa o ritratta in una sequenza specifica,per evitare il sovraccarico e/o il ribaltamento, tale sequenza deve essere automatica.

La sequenza automatica deve essere parte del comando di regolazione della posizione(vedere punto 5.4.1.3) o del sistema di rilevamento del momento (vedere punto 5.4.1.4).

Verifica: - mediante controllo del progetto e prova di funzionamento.

5.4.3 Le piattaforme di lavoro mobili elevabili con montanti basculanti devono essere dotate dimezzi che fissino il montante nelle posizioni di trasporto e di lavoro. Non deve esserepossibile spostare la piattaforma di lavoro nella posizione di lavoro, fino a quando ilmontante non si trova nella sua posizione di lavoro.

Le piattaforme di lavoro mobili elevabili con montanti basculanti devono essere dotate diun dispositivo di sicurezza in conformità al punto 5.11, che consenta movimenti di

ribaltamento del montante solo quando la piattaforma di lavoro si trova nella posizione diaccesso.

Verifica: - mediante controllo del progetto e prova di funzionamento.

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5.4.4 I punti di intrappolamento e di cesoiamento tra le parti della struttura estensibile, il telaioe la piattaforma di lavoro devono essere evitati fornendo un riparo o distanze di sicurezzain conformità alla EN 349.

I punti di intrappolamento e cesoiamento devono essere considerati solo in quelle areeraggiungibili dalle persone sulla piattaforma di lavoro o in piedi vicino alla piattaforma dilavoro mobile elevabile a livello del suolo o negli altri punti di accesso.

Per le aree quali:- piattaforme girevoli che attraversano stabilizzatori/telai;

- punti di arresto per le strutture estensibili nella posizione di trasporto;

- stabilizzatori in movimento verso la posizione di trasporto

dove non è possibile né una distanza di sicurezza in conformità alla EN 349 né un riparo,devono essere forniti cartelli di avvertimento (vedere punto 7.2.13).

Sulle piattaforme di lavoro mobili elevabili progettate per il passaggio attraverso aperturedi larghezza di circa 1,2 m e altezza di circa 2 m, invece di un riparo rigido o flessibile èconsentita la soluzione seguente.

Il movimento verso il basso deve essere arrestato automaticamente mediante undispositivo di sicurezza in conformità al punto 5.11, in una posizione in cui, tra le estremità

esterne delle forbici, la distanza verticale non sia minore di 50 mm, in modo da impedirelo schiacciamento e il cesoiamento delle dita.

Un ulteriore spostamento verso il basso deve essere possibile solo dopo un intervallo ditempo idoneo, che consenta all'operatore di vedere se le persone dietro la piattaforma dilavoro mobile elevabile possono rimanere danneggiate, e un ulteriore comando da partedell'operatore.

Verifica: - mediante misurazione ed esame visivo.

5.4.5 Quando la piattaforma di lavoro di una piattaforma di lavoro mobile elevabile deve esseresollevata per la manutenzione ordinaria, deve essere fornito un dispositivo di bloccovincolato, che consenta di mantenere la struttura estensibile nella posizione richiesta. Taledispositivo di blocco deve essere in grado di sostenere una piattaforma di lavoro senzacarico e deve potere essere azionato da una posizione sicura; non deve causare danni anessuna parte della piattaforma di lavoro mobile elevabile (vedere punto 7.2.14).

Verifica: - mediante esame visivo e prova di funzionamento.

5.4.6 Non deve essere possibile superare le seguenti velocità:

a) 0,4 m/s per il sollevamento e l'abbassamento della piattaforma di lavoro;

b) 0,4 m/s per lo sfilamento del braccio;

c) 0,7 m/s per torsione o rotazione (velocità orizzontale all'estremità esterna dellapiattaforma di lavoro, misurata alla velocità massima).

Verifica: - mediante prova di funzionamento.

5.4.7 La struttura estensibile deve essere supportata nella posizione di trasporto in modo daevitare vibrazioni pericolose durante il trasporto (vedere punto 5.2.5.3.3).

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

5.5 Sistemi di trasmissione di struttura estensibile

5.5.1 Generalità

5.5.1.1 I sistemi di trasmissione devono essere progettati e costruiti in modo da impedire qualsiasispostamento accidentale della struttura estensibile.

Verifica: - mediante controllo del progetto e prova di funzionamento.

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5.5.1.2 Se la fonte di alimentazione può produrre una potenza superiore a quella richiesta dalsistema di trasmissione della struttura estensibile e/o della piattaforma di lavoro, deveessere prevista una protezione per il sistema di trasmissione della struttura estensibile e/odella piattaforma di lavoro per impedire danni (per esempio mediante un dispositivo dilimitazione della pressione).

L'utilizzo di innesti a frizione non soddisfa il requisito.

Verifica: - mediante controllo del progetto.5.5.1.3 Le catene o le cinghie di trasmissione devono essere utilizzate nei sistemi di trasmissione

soltanto a condizione che gli spostamenti accidentali della piattaforma di lavoro sianoautomaticamente impediti qualora si verifichi la rottura di una catena o di una cinghia. Ciòpuò essere ottenuto mediante l'impiego di una scatola di auto-mantenimento o medianteil controllo della catena/cinghia con un dispositivo di sicurezza, in conformità al punto 5.11.

Non devono essere utilizzate cinghie piatte.

Verifica: - mediante controllo del progetto e prova di funzionamento.

5.5.1.4 I sistemi di trasmissione manuali devono essere progettati e costruiti in modo da impedireil contraccolpo delle maniglie.

Verifica: - mediante controllo del progetto e prova di funzionamento.

5.5.1.5 Se uno stesso movimento può essere effettuato mediante un sistema di trasmissione siamotorizzato che manuale (per esempio in un sistema di emergenza sostitutivo) e sesussiste il pericolo di danno derivante dall'innesto contemporaneo di entrambi i sistemi,questo deve essere evitato, per esempio mediante dispositivi di bloccaggio, valvole dichiusura o valvole di bypass.

Verifica: - mediante controllo del progetto e prova di funzionamento.

5.5.1.6 Un sistema di frenatura deve essere previsto su tutti i sistemi di trasmissione. Per glispostamenti di sollevamento, questo sistema deve essere un dispositivo di bloccoautomatico o un dispositivo di auto-mantenimento. Il sistema di frenatura deve essere

applicato automaticamente quando il sistema di trasmissione non riceve più energia.Il sistema di frenatura deve garantire che la piattaforma di lavoro, caricata con un caricopari a 1,1 volte il carico nominale, possa essere arrestata e mantenuta in qualsiasiposizione in tutte le condizioni operative possibili. Il rilascio accidentale di questidispositivi non deve essere possibile.

Verifica: - mediante controllo del progetto e prova di funzionamento.

5.5.2 Sistemi di trasmissione a fune metallica

5.5.2.1 I diametri di fune metallica, tamburo e puleggia devono essere calcolati in conformitàall’appendice C, supponendo che l'intero carico sia supportato da un sistema con funemetallica. Non devono essere utilizzati sistemi di trasmissione a trazione.

I sistemi di trasmissione a fune metallica devono avere un dispositivo o un sistema che,nel caso di guasto del sistema di trasmissione a fune metallica, limiti lo spostamentoverticale della piattaforma di lavoro a pieno carico a 0,2 m. Questo requisito deve esseresoddisfatto mediante:

a) un dispositivo meccanico azionato mediante innesto con la struttura estensibile.Questo dispositivo di sicurezza deve portare gradualmente la piattaforma di lavoropiù il carico nominale ad un arresto e mantenervela nel caso di un guasto al sistemadi trasmissione a fune metallica. La decelerazione media non deve superare 1,0 gn.Il corretto funzionamento del dispositivo deve essere dimostrato mediante calcolo eprova/e. Qualsiasi molla che azioni questo dispositivo deve essere una molla dicompressione guidata con estremità fissate, oppure con un diametro del filo

maggiore della metà del passo in condizioni operative, per limitare l'accorciamentodella molla in caso di rottura, o

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b)

1) un secondo sistema con fune metallica, progettato in conformità con il primosistema, dotato di un dispositivo che fornisca una tensione approssimativamenteuguale nei due sistemi con funi metalliche, tale pertanto da raddoppiare ilcoefficiente di lavoro, o

2) un secondo sistema con fune metallica, progettato in conformità con il primo

sistema, dotato di un dispositivo che garantisca che il secondo sistema prendameno della metà del carico nelle condizioni operative, ma sia in grado disostenere il carico completo se il primo sistema non funziona, o

3) un secondo sistema con funi metalliche, conforme al punto b) 1), con diametridel tamburo e della puleggia maggiori, per aumentare la durata a fatica delsecondo sistema di almeno due volte la durata calcolata del primo sistema.

Un guasto del primo sistema deve essere rilevato automaticamente.

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

5.5.2.2 Le funi metalliche che supportano il carico devono essere realizzate di acciaio conrivestimento galvanico e avere le seguenti caratteristiche:

a) diametro: 8 mm minimo;

b) numero di fili: 114 minimo;

c) grado di resistenza dei fili: 1 570 N/mm2 minimo;1 960 N/mm2 massimo.

Il carico di rottura minimo delle funi metalliche deve essere riportato su un certificato.

Le funi metalliche utilizzate direttamente per sollevare o supportare la piattaforma dilavoro non devono includere nessuna giunta tranne che alle estremità.

Le funi metalliche di acciaio inossidabile possono essere utilizzate con le disposizioniappropriate.

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

5.5.2.3 Se più di una fune metallica è attaccata in un punto, deve essere fornito un dispositivo perbilanciare approssimativamente la tensione delle funi metalliche.

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

5.5.2.4 Le funi metalliche devono potere essere ritensionate.

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

5.5.2.5 Per i terminali delle funi metalliche possono essere utilizzati solo

- giunzioni;

- ferrule pressate di alluminio;

- ferrule pressate di acciaio anti-invecchiamento;

- o fissaggi a cuneo.

Come terminali delle funi metalliche portanti non possono essere utilizzati morsetti a U.

La giunzione tra la fune metallica e il terminale della fune metallica deve essere in gradodi resistere almeno all'80% del carico di rottura minimo della fune metallica.

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

5.5.2.6 L'esame visivo delle funi metalliche e dei terminali delle funi metalliche deve esserepossibile, preferibilmente, senza dovere togliere le funi metalliche o senza dovereeffettuare rilevanti operazioni di smontaggio dei componenti strutturali della piattaforma dilavoro mobile elevabile.

Se è dimostrato che ciò non sia possibile attraverso le aperture di ispezione, i fabbricantidevono fornire istruzioni dettagliate per l'esame [vedere punto 7.1.1.7 f)].

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

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5.5.2.7 Le piattaforme di lavoro mobili elevabili con piattaforme di lavoro che sono sollevate eabbassate mediante funi metalliche, devono essere dotate di un dispositivo di sicurezzain conformità al punto 5.11 che interrompa gli spostamenti che determinano le condizionidi fune allentata. Gli spostamenti nella direzione opposta devono essere possibili. Questodispositivo non è necessario se non si può verificare una condizione di fune allentata.

Verifica: - mediante controllo del progetto e prova di funzionamento.

5.5.2.8 I tamburi di avvolgimento devono essere scanalati e devono essere forniti mezzi cheimpediscano che la fune metallica fuoriesca dalle estremità del tamburo, per esempioflange che si estendono per un'altezza almeno doppia del diametro della fune metallicaoltre lo strato superiore.

Verifica: - mediante esame visivo.

5.5.2.9 Solo uno strato di fune metallica deve essere avvolto sul tamburo, a meno che non siautilizzato uno speciale sistema di avvolgimento.

Verifica: - mediante esame visivo.

5.5.2.10 Almeno 2 giri di fune metallica devono rimanere sul tamburo quando la strutturaestensibile e/o la piattaforma di lavoro sono nella posizione estrema.

Verifica: - mediante prova di funzionamento ed esame visivo.

5.5.2.11 Ciascuna fune metallica deve essere correttamente fissata al tamburo. Il fissaggio devepotere sostenere l'80% del carico di rottura minimo della fune metallica.

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

5.5.2.12 Devono essere previsti dispositivi che impediscano la fuoriuscita accidentale delle funimetalliche dalle pulegge, anche in condizioni di fune allentata.

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

5.5.2.13 La sezione trasversale della parte inferiore delle scanalature dei tamburi di avvolgimento

e delle pulegge a gola per funi deve essere circolare rispetto ad un angolo non minore di120 gradi.

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

5.5.3 Sistemi di trasmissione a catena

5.5.3.1 I sistemi di trasmissione a catena devono avere un dispositivo o un sistema che, nel casodi un guasto al sistema di trasmissione a catena, limiti lo spostamento verticale dellapiattaforma di lavoro a pieno carico a 0,2 m. Questo requisito deve essere soddisfattomediante:

a) un sistema di trasmissione a catena con un coefficiente operativo di almeno 5 più undispositivo meccanico funzionante mediante innesto con la struttura estensibile.Questo dispositivo di sicurezza deve portare gradualmente la piattaforma di lavoropiù il carico nominale ad un arresto e mantenervela nel caso di un guasto al sistemadi trasmissione. La decelerazione media non deve superare 1,0 gn. Il correttofunzionamento del dispositivo deve essere dimostrato mediante calcolo e prova/e.Qualsiasi molla che azioni questo dispositivo deve essere una molla dicompressione guidata con estremità fissate oppure con un diametro del filomaggiore della metà del passo in condizioni operative, per limitare l'accorciamentodella molla in caso di rottura, o

b)

1) due sistemi di trasmissione a catena, ciascuno con coefficiente operativo dialmeno 4 (in totale 8 minimo) e con un dispositivo che fornisca

approssimativamente una tensione uguale ai due sistemi a catena, o2) due sistemi di trasmissione a catena, il primo dei quali con coefficiente operativo

di almeno 5 quando sostiene l’intero carico e il secondo sistema di trasmissionecon coefficiente operativo di almeno 4 (per un totale di almeno 9 quando

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supportano l’intero carico) e con un dispositivo che garantisca che il secondosistema supporti meno della metà del carico in condizioni operative, ma sia ingrado di supportare l’intero carico in caso di guasto al primo sistema.

Un guasto al primo sistema deve essere rilevato automaticamente.

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

5.5.3.2 Non devono essere utilizzate catene a maglia rotonda.Il carico di rottura minimo della catena deve essere riportato su un certificato.

Verifica: - mediante esame visivo.

5.5.3.3 Se più di una catena è attaccata ad un punto, deve essere previsto un dispositivo chebilanci approssimativamente la tensione nelle catene.

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

5.5.3.4 Le catene devono potere essere ritensionate.

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

5.5.3.5 La giunzione tra la catena e il terminale della catena deve essere in grado di resisterealmeno al 100% del carico di rottura minimo della catena.

Verifica: - mediante controllo del progetto.

5.5.3.6 L'esame visivo delle catene e dei terminali delle catene deve essere possibile,preferibilmente, senza dovere togliere le catene o senza dovere effettuare rilevantioperazioni di smontaggio dei componenti strutturali della piattaforma di lavoro mobileelevabile.

Se è dimostrato che ciò non sia possibile attraverso le aperture di ispezione, i fabbricantidevono fornire istruzioni dettagliate per l'esame [vedere punto 7.1.1.2 f)].

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

5.5.3.7 Le piattaforme di lavoro mobili elevabili con piattaforme di lavoro che sono sollevate eabbassate mediante catene, devono essere dotate di un dispositivo di sicurezza inconformità al punto 5.11 che interrompa gli spostamenti che determinano le condizioni dicatena allentata. Gli spostamenti nella direzione opposta devono essere possibili. Questodispositivo non è necessario se non si può verificare una condizione di catena allentata.

Verifica: - mediante controllo del progetto e prova di funzionamento.

5.5.3.8 Devono essere previsti mezzi che impediscano lo spostamento accidentale delle cateneda ruote dentate o pulegge, anche in condizioni di fune allentata.

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

5.5.4 Sistemi di trasmissione con madre viti

5.5.4.1 La sollecitazione di progetto di madre viti e dadi non deve essere maggiore di 1/6 delcarico massimo di rottura del materiale utilizzato. Il materiale delle madre viti deve avereuna resistenza all'abrasione maggiore di quella del materiale del dado portante.

Verifica: - mediante controllo del progetto.

5.5.4.2 Il meccanismo della madre vite deve essere progettato in modo da impedire laseparazione della piattaforma di lavoro dal meccanismo durante il normale impiego.

Verifica: - mediante esame visivo.

5.5.4.3 Ciascuna madre vite deve avere un dado portante e un dado di sicurezza a carico nullo.Il dado di sicurezza deve essere caricato solo in caso di guasto al dado portante. Non deveessere possibile sollevare la piattaforma di lavoro dalla posizione di accesso quando ildado di sicurezza è sottoposto a carico.

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

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5.5.4.4 Deve essere possibile rilevare l'usura dei dadi portanti senza dovere effettuare rilevantioperazioni di smontaggio.

Verifica: - mediante esame visivo.

5.5.4.5 Le madre viti devono essere dotate di dispositivi (per esempio fermi meccanici) adentrambe le estremità che impediscano ai dadi portanti e di sicurezza di uscire dallemadre viti.

Verifica: - mediante esame visivo.

5.5.5 Sistemi di trasmissione a cremagliera

5.5.5.1 La sollecitazione di progetto delle cremagliere non deve essere maggiore di 1/6 del caricomassimo di rottura del materiale utilizzato.

Verifica: - mediante controllo del progetto.

5.5.5.2 I sistemi di trasmissione a cremagliera devono avere un dispositivo di sicurezza inconformità al punto 5.11, attuato mediante un regolatore di eccesso di velocità.

Questo dispositivo di sicurezza deve portare gradualmente la piattaforma di lavoro più il

carico nominale ad un arresto e mantenervela nel caso di un guasto al meccanismo disollevamento. La decelerazione media non deve superare 1,0 gn. Se questo dispositivo disicurezza è azionato, l'alimentazione deve essere interrotta automaticamente.

Verifica: - mediante controllo del progetto e prova di funzionamento.

5.5.5.3 In aggiunta ai normali rulli di guida della piattaforma di lavoro devono essere previstidispositivi positivi ed efficaci, che impediscano che il pignone di un dispositivo ditrasmissione o di sicurezza esca dall'innesto con la cremagliera. Questi dispositivi devonogarantire che il movimento assiale del pignone sia limitato in modo che almeno 2/3dell'altezza del dente sia sempre impegnato nella cremagliera. Devono inoltre limitare lospostamento radiale del pignone dalla posizione normale di presa di oltre 1/3 dell'altezzadel dente.

Verifica: - mediante esame visivo.

5.5.5.4 L'esame visivo dei pignoni deve essere possibile senza dovere togliere i pignoni o senzadovere effettuare rilevanti operazioni di smontaggio dei componenti strutturali dellapiattaforma di lavoro mobile elevabile.

Verifica: - mediante esame visivo.

5.6 Piattaforma di lavoro

5.6.1 Il livello della piattaforma di lavoro non deve variare di oltre 5° dal piano orizzontale o dalpiano del telaio o di qualsiasi piattaforma girevole durante gli spostamenti della strutturaestensibile, oppure a causa dei carichi e delle forze durante il funzionamento.

Il sistema di livellamento deve incorporare un dispositivo di sicurezza in conformità alpunto 5.11 che, in caso di guasto al sistema, mantenga il livello della piattaforma entroulteriori 5°.

Verifica: - mediante controllo del progetto e prova di funzionamento.

I sistemi di livellamento meccanico che utilizzano tiranterie o leve soddisfano questorequisito se sono progettati per supportare almeno il doppio del carico loro imposto.

Per le funi metalliche e le catene vedere punti 5.5.2.1 e 5.5.3.1.

Verifica: - mediante controllo del progetto.

I cilindri oleodinamici nei sistemi di livellamento idraulico devono essere conformi al punto5.10.2.

Verifica: - mediante prova di funzionamento.

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5.6.2 Su tutti i lati di ciascuna piattaforma di lavoro devono essere previste protezioni perimpedire la caduta di persone e materiali. La protezione deve essere fissata in modosicuro alla piattaforma di lavoro e deve, almeno, essere costituita da corrimano alti almeno1,1 m, parapiedi alti almeno 0,15 m e corrimano intermedi a distanza non maggiore di0,55 m dagli altri corrimano o dai parapiedi. Nei punti di accesso alla piattaforma di lavorol'altezza dei parapiedi può essere ridotta a 0,1 m.

I corrimano devono essere costruiti in modo da supportare carichi concentrati di 500 N

per persona, applicati nelle posizioni meno favorevoli nella direzione meno favorevole, aintervalli di 0,5 m, senza causare una deformazione permanente dei corrimano. Almenola metà dei materiali che costituiscono la piattaforma di lavoro deve essereauto-estinguente.

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

5.6.3 Nessuna parte della protezione mobile ai fini dell'accesso alla piattaforma di lavoro devepotersi piegare o aprire verso l'esterno. Deve essere costruita in modo che ritorniautomaticamente alla posizione chiusa e fissata, oppure che sia interbloccata medianteun dispositivo di sicurezza in conformità al punto 5.11, per impedire il funzionamento dellapiattaforma di lavoro mobile elevabile fino a quando non è chiusa e fissata. Non devepotere essere aperta in maniera accidentale. I parapetti intermedi scorrevoli o con

cerniere verticali che ritornano automaticamente nella posizione di protezione nonrichiedono di essere fissati e bloccati.

Verifica: - mediante esame visivo.

5.6.4 Il piano della piattaforma di lavoro, incluse eventuali botole, deve essere anti-sdrucciolo edrenante (per esempio lamiera striata o a losanghe). Eventuali aperture sul piano o tra ilpiano e il parapiedi o i cancelli di accesso devono essere di dimensioni tali da impedire ilpassaggio di una sfera di 15 mm di diametro.

Verifica: - mediante esame visivo.

Il piano della piattaforma di lavoro e di eventuali botole, deve essere in grado di sostenereil carico nominale distribuito in conformità al punto 5.2.3.1.

Verifica: - mediante controllo del progetto.

5.6.5 Come corrimano o cancelli di accesso non possono essere utilizzati catene o funi.

Verifica: - mediante esame visivo.

5.6.6 Quando la distanza tra il livello di accesso e il piano della piattaforma di lavoro nellaposizione di accesso supera 0,4 m, la piattaforma di lavoro mobile elevabile deve esseredotata di una scala di accesso. I gradini o i pioli non devono distare oltre 0,3 m e devonoavere distanza uguale tra l'ultimo gradino/piolo e il piano della piattaforma di lavoro. L'ultimogradino/piolo non deve essere oltre 0,4 m al di sopra del livello di accesso. Ciascun gradinoo piolo deve essere largo almeno 0,3 m, profondo almeno 25 mm e deve essereanti-sdrucciolo. La parte anteriore di gradini e pioli deve distare orizzontalmente almeno

0,15 m dalla struttura di supporto o da qualsiasi altro componente della piattaforma di lavoromobile elevabile. La scala di accesso deve essere simmetrica rispetto al cancello diaccesso.

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

5.6.7 Devono essere previsti maniglie, corrimano o adeguati dispositivi simili per facilitarel'arrampicata sulla scala di accesso alla piattaforma di lavoro. Devono essere disposti inmodo da evitare l'uso di comandi e tubature come maniglie o appoggiapiedi.

Verifica: - mediante esame visivo.

5.6.8 Le botole sulle piattaforme di lavoro devono essere fissate in modo sicuro alla piattaformadi lavoro, così che non possano essere aperte in maniera accidentale. Le botole nondevono potersi aprire verso il basso o scivolare lateralmente.Verifica: - mediante esame visivo.

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5.6.9 Deve essere fornita una protezione per impedire danni alle mani delle persone cheoperano i comandi, per esempio quando una piattaforma di lavoro si sposta nelleimmediate vicinanze di altri oggetti.

Verifica: - mediante esame visivo.

5.6.10 Le piattaforme di lavoro mobili elevabili di tipo 3 devono essere dotate di un dispositivo diavvertimento acustico (per esempio una sirena) azionato dalla piattaforma di lavoro.

Verifica: - mediante prova di funzionamento.

5.6.11 Le piattaforme di lavoro mobili elevabili di tipo 2 devono essere dotate di mezzi dicomunicazione (per esempio radio ricetrasmittente) tra le persone sulla piattaforma dilavoro e il guidatore.

Verifica: - mediante esame visivo e prova di funzionamento.

5.6.12 Gli spostamenti della piattaforma di lavoro relativi alla struttura estensibile devono esserelimitati mediante arresti meccanici. Cilindri oleodinamici, appositamente progettati per talescopo, soddisfano questo requisito.

Verifica: - mediante controllo del progetto e prova di funzionamento.

5.6.13 La piattaforma di lavoro deve essere supportata, in posizione di trasporto, in modo daevitare vibrazioni pericolose durante il trasporto (vedere punto 5.2.5.2.3).

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

5.7 Comandi

5.7.1 Le piattaforme di lavoro mobili elevabili devono essere dotate di comandi tali che tutti glispostamenti della piattaforma di lavoro mobile elevabile possano avvenire solo mentre icomandi sono azionati. I comandi, una volta rilasciati, devono automaticamente ritornarein posizione neutra. Non è necessario che i comandi di movimento nelle cabine dellepiattaforme di lavoro mobili elevabili montate su veicolo siano di questo tipo.

Tutti i comandi, soprattutto quelli azionati a pedale, devono essere costruiti in modo daimpedire qualsiasi azionamento accidentale. I comandi a pedale devono avere superficieanti-sdrucciolo ed essere di facile pulizia.

I comandi devono essere collocati in modo da evitare qualsiasi pericolo per l'operatorederivante dalle parti in movimento della piattaforma di lavoro mobile elevabile.

Verifica: - mediante prova di funzionamento ed esame visivo.

5.7.2 Sulle piattaforme di lavoro mobili elevabili dei tipi 2 e 3 non deve essere possibile azionarei comandi di spostamento contemporaneamente a qualsiasi altro comando. Ciò non siapplica alle piattaforme di lavoro mobili elevabili montate su rotaia.

Ciò si deve ottenere mediante un dispositivo di sicurezza in conformità al punto 5.11.

Verifica: - mediante controllo del progetto e prova di funzionamento.

5.7.3 La direzione di tutti gli spostamenti della piattaforma di lavoro mobile elevabile deveessere chiaramente indicata sopra o nelle vicinanze dei comandi mediante testo o simboli.Tutti i comandi devono essere disposti per un funzionamento logico, ove possibile.

Verifica: - mediante esame visivo e prova di funzionamento.

5.7.4 I dispositivi di comando devono essere collocati sulla piattaforma di lavoro. Ciò nonimpedisce la presenza di comandi doppi azionati dal livello base o del piano. I comandidoppi devono essere protetti contro l'azionamento non autorizzato e possono essereutilizzati come dispositivi di emergenza (vedere punto 5.7.9).

Se lo spostamento può essere controllato da diverse posizioni di comando, i comandidevono essere interbloccati nella posizione di comando doppia, in modo che il comandosia possibile solo dalla posizione di comando preselezionata.

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Ciò si deve ottenere mediante un dispositivo di sicurezza in conformità al punto 5.11.

Verifica: - mediante prova di funzionamento ed esame visivo.

5.7.5 Le piattaforme di lavoro mobili elevabili devono essere dotate di comandi di arresto diemergenza in conformità con la EN 418 in ciascuna postazione di comando.

I comandi di arresto di emergenza non sono richiesti sulle piattaforme di lavoro mobili

elevabili con valvole di regolazione dell'intera portata, con impugnature di comandocollegate meccanicamente alle bobine di comando (azionamento manuale).

Verifica: - mediante controllo del progetto e prova di funzionamento

5.7.6 Le valvole di regolazione pilota e a solenoide devono essere progettate e installate inmodo da arrestare lo spostamento corrispondente nel caso di caduta di tensione.

Verifica: - mediante controllo del progetto e prova operativa.

5.7.7 All'avvio, o al ripristino dopo un'interruzione dell'alimentazione, non deve avvenire alcunmovimento se non per azione deliberata da parte dell'operatore.

Verifica: - mediante prova di funzionamento.

5.7.8 Le piattaforme di lavoro mobili elevabili devono essere dotate di un sistema di emergenzasostitutivo idoneo (per esempio una pompa a mano, un'unità di alimentazione secondaria,valvole di abbassamento per gravità) per garantire che, in caso di guasto all'alimentazioneelettrica, la piattaforma di lavoro possa essere riportata in una posizione dalla quale siapossibile scendere senza pericoli, tenendo conto della necessità di manovrare lapiattaforma lontano da ostruzioni (vedere punto 7.2.4).

La posizione dei comandi del sistema di emergenza deve essere facilmente accessibileda terra (vedere punto 5.7.4).

I requisiti di cui sopra non devono essere applicati qualora sia possibile lasciare oaccedere a qualsiasi posizione della piattaforma di lavoro in altro modo (per esempiomediante scale fisse).

Verifica: - mediante controllo del progetto e prova di funzionamento.

5.7.9 Deve essere previsto un dispositivo che garantisca che la velocità di spostamento dellapiattaforma di lavoro sia limitata a 1,4 volte la velocità normale, anche in operazionid'emergenza.

Verifica: - mediante controllo del progetto e prova di funzionamento.

5.7.10 Deve essere previsto un dispositivo che garantisca che la velocità di spostamento dellapiattaforma di lavoro sia limitata a 1,4 volte la velocità normale, anche qualora azionata insituazioni di emergenza.

Verifica: - mediante controllo di funzionamento.

5.8 Apparecchiatura elettrica

5.8.1 L'apparecchiatura elettrica delle piattaforme di lavoro mobili elevabili devono essereconformi alle norme CENELEC, soprattutto ai requisiti della EN 60204-1:1997. Se percondizioni particolari le piattaforme di lavoro mobili elevabili sono utilizzate al di fuori deilimiti degli elementi seguenti della EN 60204-1:1997:

a) 4.3.2 alimentazioni c.c.;

b) 4.4.2 temperatura ambientale dell'aria;

c) 4.4.4 altitudine;

d) 15.4.3 connessione agli elementi in movimento della macchina

sono necessari scostamenti e il fabbricante deve prendere le misure di sicurezzanecessarie e/o dichiarare eventuali limiti operativi nel manuale di istruzioni.

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I requisiti di compatibilità elettromagnetica relativi devono essere osservati.

Nota Ulteriori informazioni relative all'apparecchiatura elettrica delle piattaforme di lavoro mobili elevabili alimentatea batteria sono comprese nella successiva revisione della presente norma.

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

5.8.2 Un interruttore principale deve essere collocato in posizione facilmente accessibile. Deve

potere essere fissato in posizione isolata, mediante l'impiego di un lucchetto o di un altromezzo equivalente, per garantire che non sia utilizzato in maniera accidentale.

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

5.8.3 I cavi devono essere a trefoli multipli, quando è richiesta la flessibilità e, se richiesto,devono essere resistenti all'olio.

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

5.8.4 Le batterie devono essere protette contro i danni derivanti da cortocircuiti e contro i dannidi natura meccanica. Lo scollegamento (isolamento) della batteria, vale a direl'interruzione dell'alimentazione elettrica (per esempio durante la carica), deve esserefacilmente possibile e non deve richiedere l'utilizzo di attrezzi.

Verifica: - mediante esame visivo.

5.8.5 Se necessario per impedire l'ingresso dell'acqua, il grado minimo di protezione fornitodalle strutture deve essere IP 54, in conformità con la EN 60529:1991. I fabbricanti devonoprendere in considerazione qualsiasi condizione d'uso prevedibile (per esempio fluididiversi dall'acqua) che richieda un maggiore grado di protezione.

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

5.9 Sistemi idraulici

5.9.1 Il sistema idraulico deve includere il dispositivo di limitazione della pressione (per esempiola valvola limitatrice di pressione) prima della prima valvola di regolazione. Se nel sistema

idraulico sono utilizzate pressioni massime differenti, deve essere fornito più di undispositivo di limitazione della pressione.

La regolazione dei dispositivi di limitazione della pressione deve richiedere l'uso di attrezzie deve potere essere sigillata.

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

5.9.2 Le tubature e relativi collegamenti che possono essere soggetti alla pressione massimaconsentita da un dispositivo di limitazione della pressione, devono essere progettati inmodo da sostenere una pressione almeno doppia, senza deformazioni permanenti (Rp0,2).Se durante il normale impiego i componenti possono essere soggetti a pressioni maggioridi quelle ammesse dal dispositivo di limitazione della pressione, devono essere progettatiin modo da sostenere una pressione almeno doppia di tale pressione, senza deformazionipermanenti (Rp0,2); vedere anche punto 5.10.1.2 per le condizioni di guasto.

Verifica: - mediante controllo del progetto.

5.9.3 La pressione di scoppio dei tubi flessibili, inclusi i raccordi, che può essere soggetta allapressione massima consentita da un dispositivo di limitazione della pressione, deveessere non meno di due volte tale pressione.

Verifica: - mediante controllo del progetto.

5.9.4 Tutti i componenti del sistema idraulico diversi da quelli specificati nei punti 5.9.2, 5.9.3 e5.10 devono essere tarati almeno per la pressione massima a cui devono essere soggetti,incluso qualsiasi aumento temporaneo dell'impostazione della pressione, necessario per

l'esecuzione della prova da sovraccarico (vedere punto 6.1.4.3).Verifica: - mediante controllo del progetto.

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5.9.5 Ciascun circuito idraulico deve essere dotato di collegamenti sufficienti per i manometriper il controllo del corretto funzionamento.

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

5.9.6 Il progetto del sistema idraulico deve consentire lo spurgo dell'aria intrappolata.

Verifica: - mediante controllo del progetto.

5.9.7 Qualsiasi serbatoio per fluidi con apertura verso l'esterno deve essere dotato di un filtrodell'aria in aspirazione.

Verifica: - mediante esame visivo.

5.9.8 Qualsiasi serbatoio per fluidi deve essere dotato di dispositivi facilmente accessibili cheindichino sia il livello del fluido massimo ammesso che il livello minimo necessario quandola piattaforma di lavoro mobile elevabile è in posizione di trasporto.

Verifica: - mediante esame visivo e prova di funzionamento.

5.9.9 Ciascun sistema idraulico deve avere mezzi per garantire il livello di pulizia del fluido peril corretto funzionamento del sistema e dei suoi componenti.

Verifica: - mediante controllo del progetto.

5.9.10 Nei sistemi idraulici che includono accumulatori a gas, devono essere previsti mezzi perla ventilazione automatica della pressione del liquido o che isolino positivamentel'accumulatore quando il sistema si trova nello stato non pressurizzato.

Se da progetto la pressione dell'accumulatore a gas deve essere conservata quando ilsistema è spento, devono essere fornite informazioni complete per una manutenzionecorretta sopra o vicino all'accumulatore in posizione visibile. Le informazioni devonoincludere la dichiarazione "Attenzione - Vaso sotto pressione". Tali informazioni devonoessere duplicate nel manuale di istruzioni [vedere punto 7.1.1.7 d)] sul diagramma delcircuito.

Sull'accumulatore a gas deve essere riportata un'etichetta di avvertenza "Attenzione -Vaso sotto pressione. Scaricare prima dello smontaggio".

Verifica: - mediante controllo del progetto ed esame visivo.

5.9.11 I tubi idraulici flessibili devono essere progettati o identificati o collocati in modo da evitarequalsiasi collegamento scorretto causa di pericoli, per esempio che determini l'inversionedello spostamento di un cilindro oleodinamico.

Verifica: - mediante esame visivo.

5.10 Cilindri oleodinamici

5.10.1 Progettazione strutturale

5.10.1.1 Il progetto dei cilindri portanti deve essere basato sull'analisi delle pressioni, dei carichi edelle sollecitazioni durante le normali condizioni operative e nelle condizioni di guasto(vedere punto 5.10.1.3).

5.10.1.2 Normali condizioni operative

5.10.1.2.1 Deformazione 

È responsabilità del fabbricante identificare le condizioni operative che producono lecombinazioni di lunghezza estesa, pressione, deflessioni e carichi e sollecitazioni esterni,che creano le massime condizioni di deformazione.

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figura 11 Pressioni del cilindro; normale condizione operativa (cilindro in compressione)LegendaF  Carico p  Pressione sistema p FC Pressione normaleZ   Flusso limitato

figura 12 Pressioni del cilindro; normale condizione operativa (cilindro in tensione)LegendaF  Carico

 p  Pressione sistema p FT Pressione normaleZ   Flusso limitato

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figura 13 Pressioni del cilindro; guarnizione danneggiataLegendaF  CaricoX  Guarnizione danneggiata- Pressione uguale nella parte superiore e inferiore del pistone

- Il carico è supportato dalla superficie dello stelo invece che dalla superficie del pistone

- La pressione normale p FC aumenta in base al rapporto D 2 / d 2

figura 14 Cilindri gemelli in compressione; normale condizione operativaLegendaF  Carico p  Pressione sistema p FC Pressione normale dovuta al caricoZ   Flusso limitato

π d2

4

----------π D

2

4

----------

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figura 15 Cilindri gemelli in compressione; una linea bloccataLegendaB  Carico di puntaF  Carico p  Pressione sistema p FC  Pressione normale dovuta al carico

Y   Linea bloccataZ   Flusso ristretto

5.10.1.2.2 Caratteristiche costruttiveIl progetto dei giunti saldati deve essere conforme al punto 5.2.5.2. I giunti filettati portantidevono essere conformi alle norme relative e i calcoli delle sollecitazioni devono tenere inconsiderazione le ridotte superfici di taglio dovute alle tolleranze di produzione e ladeformazione elastica causata dalle pressioni idrauliche. Il progetto dei giunti filettatisoggetti a carichi di trazione variabili deve tenere in considerazione gli effetti della fatica eimpedire una separazione accidentale (svitatura).

5.10.1.2.3 Condizioni che determinano pressioni superiori a quelle dei dispositivi di limitazione dellapressione (vedere figure da 11 a 15):

a) l'effetto dei dispositivi che riducono la velocità dei cilindri al di sotto della velocità chepotrebbe risultare dalla completa alimentazione dei cilindri, causando un carico di

pressione interna aggiuntivo alla pressione normale dovuta ai carichi applicatiesternamente. Questa ulteriore pressione può essere determinata dal rapporto

D 2 / (D 2 − d 2)

dove:

D  è il diametro del pistone e d   è il diametro dello stelo del pistone, quando uncilindro è in tensione e il dispositivo di controllo della velocità agisce sulla corona.Il dispositivo di controllo della velocità può avere la forma della valvola diregolazione, parzialmente aperta o chiusa;

b) l'effetto dell'espansione termica del fluido contenuto nel cilindro a riposo.

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5.10.1.3 Condizioni di guasto

5.10.1.3.1 La pressione normale generata può aumentare in base al rapporto D 2 / d 2  a causa diperdite di olio attraverso le guarnizioni del pistone nei cilindri a doppia azione sotto carichidi compressione. Questo influisce soprattutto sulle sollecitazioni nel tubo e nella testa delcilindro e queste non devono essere maggiori del limite di snervamento (R p0,2). Il rapportoè il coefficiente minimo di sicurezza per valvole, tubi flessibili e tubazioni che sono alla

stessa pressione del cilindro, a meno che l'aumento di pressione non sia limitato da altricomponenti idraulici.

5.10.1.3.2 Quando lo stesso meccanismo è azionata da più di un cilindro (vedere figure 14 e 15) deveessere preso in considerazione l'effetto che un cilindro sia bloccato e assuma o determinicarichi maggiori. Nel caso di cilindri a doppia azione, questo include le sollecitazionigenerate dall'altro cilindro/dagli altri cilindri o la sollecitazione richiesta per spostare l'altrocilindro.

Nelle condizioni di guasto, la sollecitazione massima calcolata non deve essere superioreal limite di snervamento del materiale (R p0,2).

5.10.2 I cilindri che supportano il carico devono essere dotati di un dispositivo di sicurezza in

conformità al punto 5.11 che impedisca lo spostamento accidentale causato dal guasto diuna tubazione esterna [escluse quelle indicate nel punto c)], fino a quando non è rilasciatoda una forza esterna.

Se a tale fine sono utilizzate valvole di blocco, queste devono chiudersi automaticamente,per impedire che il fluido fuoriesca dai cilindri, fino a quando queste non sono apertemediante una forza esterna.

Esse devono essere:

a) parte integrante con il cilindro, oppure

b) montate direttamente e in modo stabile con flangia, oppure

c) poste vicino al cilindro e collegate ad esso mediante tubazioni rigide (quanto piùbrevi possibile), con connessioni saldate o flangiate e calcolate nello stesso modo

del cilindro.Altri tipi di raccordi, come raccordi a forzamento o raccordi per tubi con svasatura nonsono consentiti tra il cilindro e la valvola di blocco.

Nota Questi requisiti soddisfano il punto 5.5.1.6.

Verifica dei requisiti del punto 5.10: - mediante controllo del progetto, prova difunzionamento ed esame visivo.

5.11 Dispositivi di sicurezza

5.11.1 Nella norma, ogniqualvolta si fa riferimento al presente punto, le prestazioni delle partilegate alla sicurezza devono, nel caso di guasti, essere conformi alle categorie (ricavate

dalla EN 954-1) fornite nel prospetto 4.

5.11.2 La validazione delle funzioni e delle categorie di sicurezza nel punto 5.11.1 è fornita nellaEN ISO 13849-2:2003. Come illustrato nella figura 16 sottostante, ricavata dallaCR 954-100, si può ottenere una funzione di sicurezza combinando un dato numero dicomponenti realizzati con tecnologie diverse (per esempio meccanica, idraulica,pneumatica, elettronica) e selezionando la categoria di ogni componente tenendo contodella tecnologia utilizzata. Occorre notare, per esempio, che una funzione di sicurezza dicategoria 3 si può ottenere mediante una combinazione appropriata di componenti dicategoria 1.

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figura 16 Esempio per spiegare l'utilizzo delle categorieLegenda

1 Segnale di uscita

2 Cassetto di distribuzione3 Attuatori

4 Spostamento pericoloso

5 Funzione di controllo6 Riparo7 Segnale di ingresso

8 Logica di comando elettronica9 Dispositivo di controllo della posizione

10 Campo di applicazione della EN 954-1

Nota Le funzioni di avvio e di arresto sono state omesse per maggiore semplicità dell'esempio.

La figura 16 è un diagramma schematico delle parti legate alla sicurezza che fornisconouna delle funzioni per il comando dell'attuatore di una macchina. Questo non è undiagramma funzionale/operativo ed è incluso solo per dimostrare il principio dellacombinazione di categorie e tecnologie in quest'unica funzione.

ll comando è fornito attraverso una logica di comando elettronica e un cassetto didistribuzione controllato a intervalli regolari (vedere EN 954-1:1996, punto 6.2.3). Ilrischio è ridotto mediante un riparo interbloccato che impedisce di accedere allasituazione pericolosa quando il riparo è chiuso e impedisce l'avvio dell'attuatore quando ilriparo è aperto.

Per questo esempio, le parti del sistema di comando legate alla sicurezza combinateiniziano nel punto 7 e terminano nel punto 1 (vedere figura 16).

Le parti legate alla sicurezza che forniscono una funzione di sicurezza sono: camma delriparo, dispositivo di controllo della posizione, logica di comando elettronica, cassetto didistribuzione e il mezzo di interconnessione.

Queste parti legate alla sicurezza combinate forniscono una funzione di arresto (vedereEN 954-1:1996, punto 5.2) come funzione di sicurezza (per la definizione, vedereEN 954-1:1996, punto 3.6). All'apertura del riparo, i contatti nel dispositivo di posizione siaprono e la logica di comando elettronica invia alla cassetta di distribuzione un segnaleper arrestare il flusso del fluido come uscita delle parti del sistema di comando legate allasicurezza. Nella macchina, ciò arresta lo spostamento pericoloso dell'attuatore.

Questa combinazione di parti legate alla sicurezza crea una funzione di sicurezza perdimostrare la suddivisione in categorie basata sui requisiti della EN 954-1:1996, punto 6.Essa considera la possibilità e la probabilità che si verifichino guasti che possono influire

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sulla capacità di tali parti combinate di eseguire la funzione di sicurezza. Utilizzandoquesti principi, le parti legate alla sicurezza illustrate in figura 16 possono esseresuddivise nelle categorie seguenti:

- Categoria 1 per i dispositivi di controllo della posizione elettromeccanici.

Per ridurre la probabilità di guasti, questo dispositivo è composto da componentisperimentati applicati utilizzando principi di sicurezza sperimentati, per esempio

operazione di apertura positiva, sovradimensionamento (vedere EN 954-1:1996,punti 3 e 6.2.2);

- Categoria 3 per la logica di comando elettronica.

Per aumentare il livello delle prestazioni di sicurezza di questa logica di comandoelettronica, la struttura di questa parte del sistema di comando legata alla sicurezzaè progettata in modo da essere in grado di rilevare la maggior parte dei singoliguasti, per esempio ridondanza (vedere EN 954-1:1996, punto 6.2.4);

- Categoria 2 per il cassetto di distribuzione controllato.

Per ottenere il livello desiderato di prestazioni di sicurezza, questa parte legata allasicurezza utilizza componenti che sono controllati periodicamente, per esempiomonitoraggio, per rilevare i guasti che non sono stati evitati utilizzando principi disicurezza sperimentati (vedere la EN 954-1:1996, punto 6.2.3).

Nota Si deve tenere conto anche della posizione, delle dimensioni e della configurazione dei mezzi diinterconnessione.

L'obiettivo generale è che ognuna delle parti legate alla sicurezza raggiunga un livellosimile di prestazioni di sicurezza in modo che il contributo delle parti del sistema dicomando legate alla sicurezza fornisca la riduzione del rischio richiesta. Pertanto sidevono considerare sia l'affidabilità sia la struttura all'interno delle parti del sistema dicomando legate alla sicurezza.

5.11.3 L'effetto combinato dell'utilizzo corretto da parte di un operatore addestrato, del sistemadi comando, del sistema operativo e del sistema di sicurezza deve essere ilraggiungimento di una categoria di sicurezza come illustrata nel prospetto 4.

Deve essere possibile escludere un dispositivo di sicurezza elencato nel prospetto 4 soloin modo sicuro, utilizzando un dispositivo separato di categoria uguale o superiore.

Si possono utilizzare categorie diverse da quelle illustrate nel prospetto 4 (vedere punto6.3 della EN 954-1:1996), ma si dovrebbe mantenere il comportamento del sistemaprevisto in caso di guasto/i. Si dovrebbero indicare i motivi dello scostamento. Tali motivi,per la scelta di categorie diverse da quelle preferite, possono essere l'utilizzo di tecnologiediverse, per esempio componenti idraulici o elettromeccanici sperimentati (categoria 1) incombinazione con sistemi elettrici o elettronici (categoria 3 o 4).

Il fabbricante può utilizzare un dispositivo di sicurezza di una categoria inferiore rispetto aquelle illustrate nel prospetto 4. In questo caso deve effettuare un'analisi del rischio eottenere l'approvazione di un organismo notificato.

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Per dispositivi di sicurezza che incorporano solo parti meccaniche, non è richiesta alcunacategoria specifica.

6 VERIFICA DEI REQUISITI E/O DELLE MISURE DI SICUREZZA

6.1 Esami e prove

6.1.1 GeneralitàGli esami e le prove per garantire che le piattaforme di lavoro mobili elevabili sianoconformi alla presente norma devono comprendere:

a) controlli del progetto (vedere punto 6.1.2);

b) controlli della produzione (vedere punto 6.1.3);

c) prove (vedere punto 6.1.4).

I risultati degli esami e delle prove, oltre al nome e all'indirizzo della/e persona/e che lihanno eseguiti, devono essere registrati in un rapporto firmato.

I limiti di esami e prove per diverse circostanze sono riportati nei punti 6.1.4, 6.2, 6.3,7.1.1.5 e 7.1.1.6.

6.1.2 Controllo del progettoIl controllo del progetto deve verificare che la piattaforma di lavoro mobile elevabile siaprogettata in conformità con la presente norma. Deve includere il controllo dei seguentidocumenti:

a) disegni con le dimensioni principali della piattaforma di lavoro mobile elevabile;

b) descrizione della piattaforma di lavoro mobile elevabile con le informazioninecessarie sulle sue capacità;

c) informazioni sui materiali utilizzati;

d) diagrammi dei circuiti elettrici, idraulici e pneumatici;

e) manuale di istruzioni;

f) calcoli.

I documenti devono contenere tutte le informazioni necessarie per consentire il controllodei calcoli.

prospetto 4 Categorie dei dispositivi di sicurezza

Punto della norma Categoria del la EN 954-1

5.3.15.3.25.3.8.1

5.3.8.25.3.105.3.165.4.1.25.4.1.3.35.4.1.45.4.35.4.45.5.1.35.5.2.75.5.3.75.5.5.25.6.15.6.3

5.7.25.7.45.10.2

111

33133311211132

B11

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6.1.3 Controllo della produzione

Il controllo della produzione deve verificare che:

a) la piattaforma di lavoro mobile elevabile sia prodotta in conformità con i documenticontrollati;

b) i componenti siano in conformità con i disegni;

c) siano disponibili certificati di prova per ciascun tipo di fune, catena e tubo flessibileidraulico o pneumatico. Questi certificati devono indicare la forza minima di rottura ola pressione di scoppio, come opportuno;

d) la qualità delle saldature, soprattutto di quelle dei componenti portanti, sia garantitamediante il ricorso alla/e norma/e europea/e appropriata/e;

e) la costruzione e l'installazione delle parti (soprattutto dei dispositivi di sicurezza) siain conformità con la presente norma.

6.1.4 Prove

6.1.4.1 Generalità

Devono essere effettuate prove per verificare che:

a) la piattaforma di lavoro mobile elevabile sia stabile;

b) la piattaforma di lavoro mobile elevabile sia strutturalmente solida;

c) tutte le funzioni operino in modo corretto e sicuro;

d) le marcature siano riportate.

Possono essere richiesti supporti particolari, per consentire l'esecuzione di queste provein modo sicuro sulle piattaforme di lavoro mobili elevabili senza doppi controlli, inconformità al punto 5.7.4.

6.1.4.2 Prove di stabilità

6.1.4.2.1 Prove statiche

La piattaforma di lavoro mobile elevabile deve essere impostata alla massima inclinazioneconsentita del telaio, definita dal fabbricante, più 0,5° con qualsiasi stabilizzatoreutilizzato, come specificato dal fabbricante. Devono essere applicati carichi di prova perrappresentare tutte le combinazioni di carico e sollecitazione meno favorevoli, specificatenei punti 5.2.4.1, 5.2.4.2, 5.2.4.3 e 5.2.4.4.

La prova può essere eseguita a livello del suolo se i carichi di prova sono ricalcolati perincludere gli effetti dell'inclinazione massima consentita del telaio, definita dal fabbricantepiù 0,5°.

I carichi di prova possono essere applicati in qualsiasi punto sufficientemente robusto, senecessario, per evitare l'eccessiva sollecitazione di qualsiasi parte della piattaforma dilavoro mobile elevabile.

La prova deve essere ripetuta in tutte le posizioni più sfavorevoli, estese o retratte. Esempisono riportati nel prospetto 2 e nelle figure da 5 a 8.

La piattaforma di lavoro mobile elevabile è ritenuta stabile se può essere portata ad unacondizione di equilibrio stabile senza ribaltarsi, mentre supporta i carichi di prova.

Inoltre, si deve dimostrare che, a seguito dell'applicazione di forze manuali in conformità alpunto 5.2.3.4 in qualsiasi posizione della piattaforma di lavoro, la piattaforma di lavoro nonmostri nessuna deformazione permanente.

6.1.4.2.2 Prove dinamiche sulle piattaforme di lavoro mobili elevabili di tipo 2 e 3

6.1.4.2.2.1 Generalità

Le piattaforme di lavoro mobili elevabili di tipo 2 e 3 devono essere sottoposte alle provedel cordolo e alle prove di frenata con il carico nominale distribuito uniformemente sullametà della piattaforma che crea il maggior momento di ribaltamento nel caso di provaspecifico.

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6.1.4.2.2.2 Prove del cordolo

Le piattaforme di lavoro mobili elevabili di tipo 2 e 3, ad eccezione delle piattaforme dilavoro mobili elevabili montate su rotaia, devono essere azionate a livello del terreno allamassima velocità di spostamento consentita per portare:

a) una ruota motrice per volta a contatto con un cordolo di altezza di 0,1 mperpendicolare alla direzione di guida, e

b) entrambe le ruote motrici contemporaneamente a contatto con lo stesso cordolo, ec) una ruota motrice per volta, non a contatto con lo stesso cordolo, e

d) entrambe le ruote motrici contemporaneamente non a contatto con lo stessocordolo.

Le prove devono essere ripetute nelle direzioni avanti e indietro, in ciascuna posizioneestesa della piattaforma di lavoro mobile elevabile e, se sono consentite diverse velocitàdi spostamento per le diverse altezze, a ciascuna di tali altezze alle massime velocitàconsentite per tali altezze.

Durante queste prove non è necessario simulare l'effetto della velocità del ventoammessa.

Durante l'esecuzione delle prove precedenti, la piattaforma di lavoro mobile elevabile non

deve ribaltarsi.

6.1.4.2.2.3 Prove di frenata

Le piattaforme di lavoro mobili elevabili dei tipi 2 e 3 devono essere frenate quanto piùrapidamente consentito dai comandi, nelle direzioni avanti e indietro, in ciascunaposizione e combinazione di inclinazione, carichi e sollecitazioni della piattaforma dilavoro mobile elevabile, che insieme creano le condizioni di stabilità minima e, se sonoconsentite diverse velocità di spostamento per le diverse altezze, a ciascuna di tali altezzealle massime velocità consentite per tali altezze.

Durante queste prove non è necessario simulare l'effetto della velocità del ventoammessa.

Durante l'esecuzione delle prove precedenti, la piattaforma di lavoro mobile elevabile nondeve ribaltarsi e la distanza di frenata deve essere conforme al punto 5.3.17.

6.1.4.3 Prova di sovraccarico

Il carico di prova deve essere 125% del carico nominale per le piattaforme di lavoro mobilielevabili motorizzate e 150% del carico nominale delle piattaforme di lavoro mobilielevabili ad azionamento manuale.

Tutti gli spostamenti con i carichi di prova devono essere eseguiti con accelerazione edecelerazione appropriate, con un sicuro controllo del carico. Se devono essere eseguitidiversi spostamenti con il carico di prova (per esempio sollevamento, abbassamento,torsione, spostamento), gli spostamenti desiderati devono essere eseguiti separatamentee con attenzione, tenendo in debita considerazione le posizioni meno favorevoli e quando

le vibrazioni associate ai precedenti spostamenti si sono attenuate.Se, a causa delle diverse combinazioni di carichi o di sbraccio di una piattaforma di lavoromobile elevabile sono necessari diversi carichi di prova, tutti gli spostamenti devonoessere eseguiti con tutti i carichi di prova, ad eccezione di quando le condizioni menofavorevoli possono essere simulate in maniera sufficiente mediante una prova difunzionamento.

Durante la prova di sovraccarico la piattaforma di lavoro mobile elevabile deve essere alivello del suolo e la struttura estensibile deve essere messa in ciascuna posizione checrei la massima sollecitazione su qualsiasi parte portante della piattaforma di lavoromobile elevabile.

Durante questa prova non è necessario simulare l'effetto della velocità del vento

ammessa.

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Durante la prova di sovraccarico i sistemi di frenatura devono essere in grado di arrestaree mantenere in posizione il/i carico/carichi di prova. Dopo avere tolto il/i carico/carichi diprova, la piattaforma di lavoro mobile elevabile non deve mostrare nessuna deformazionepermanente.

6.1.4.4 Prove di funzionamneto

Le prove di funzionamento devono dimostrare che:

a) la piattaforma di lavoro mobile elevabile può essere azionata in modo regolare pertutti i movimenti, mentre supporta il 110% del carico nominale alle velocità nominali;

b) tutti i dispositivi di sicurezza funzionano correttamente;

c) le velocità massime consentite non sono superate;

d) le accelerazioni e decelerazioni massime consentite non sono superate.

6.2 Prove di tipo delle piattaforme di lavoro mobili elevabiliLa prima piattaforma di lavoro mobile elevabile realizzata in base ad un nuovo progetto oche incorpori modifiche significative rispetto ad un progetto esistente, deve esseresottoposta a:

a) controllo del progetto (vedere punto 6.1.2);b) controllo della produzione (vedere punto 6.1.3);

c) prove (vedere punto 6.1.4).

6.3 Prove prima dell'introduzione sul mercatoLe piattaforme di lavoro mobili elevabili costruite in conformità con un modello sottopostoa prova di tipo devono essere sottoposte a:

a) prova di frenata (vedere punto 6.1.4.2.2.3);

b) prova di sovraccarico (vedere punto 6.1.4.3);

c) prove di funzionamento (vedere punto 6.1.4.4)

prima di essere introdotte sul mercato.

7 INFORMAZIONI PER L'USO

7.1 Manuale di istruzioni

7.1.1 Generalità

7.1.1.1 Il fabbricante o il suo rappresentate autorizzato con sede nella Unione Europea deveredigere un manuale di istruzioni, conforme al punto 5.5 nella EN 292-2:1991 e con il suo

aggiornamento EN 292-2:1991/A1:1995 in una delle lingue dell'Unione Europea.Le istruzioni per le operazioni di manutenzione che devono essere eseguite solo dapersonale specializzato devono essere separate dalle altre istruzioni.

Il manuale di istruzioni deve includere le seguenti informazioni:

7.1.1.2 Istruzioni funzionali che forniscano dettagli per un uso sicuro, per esempio:

a) caratteristiche e descrizione della piattaforma di lavoro mobile elevabile e usoprevisto;

b) informazioni sulla messa in opera della piattaforma di lavoro mobile elevabile e sullaresistenza allo schiacciamento del suolo;

c) posizione, scopo e uso di tutti i comandi normali, comandi di abbassamento in caso

di emergenza e tutti i dispositivi di arresto di emergenza;d) divieto di sovraccarico della piattaforma di lavoro;

e) divieto di utilizzo di un apparecchio di sollevamento;

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f) normative nazionali sul traffico;

g) divieto di toccare i conduttori elettrici in tensione;

h) evitare il contatto con oggetti fissi (edifici, ecc.) o con oggetti in movimento (veicoli,apparecchi di sollevamento, ecc.);

i) divieto di aumentare lo sbraccio o l'altezza di lavoro della piattaforma di lavoromobile elevabile mediante attrezzature aggiuntive, per esempio scale;

 j) divieto di qualsiasi aggiunta che aumenti il carico del vento sulla piattaforma di lavoromobile elevabile, per esempio cartelloni pubblicitari (per le eccezioni, vedere punto5.2.3.5);

k) limitazioni ambientali [vedere punto 5.8.1 b) e c)];

l) informazioni sulla vibrazione;

m) importanti controlli quotidiani sulla condizione di sicurezza della macchina (perdite diolio, raccordi/connessioni elettrici deboli, tubi flessibili/cavi sfregati, condizioni dipneumatici/freni/batterie, danni da collisione, targhetta istruzioni nascoste,dispositivi di sicurezza particolari, ecc.);

n) installazione di corrimani rimovibili;

o) divieto di salire e scendere dalla piattaforma di lavoro quando elevata;

p) precauzioni per gli spostamenti con la piattaforma di lavoro quando elevata.

7.1.1.3 Informazioni per il trasporto e l'immagazzinaggio, per esempio:

a) qualsiasi condizione particolare per fissare le parti della piattaforma di lavoro mobileelevabile per il trasporto al luogo di utilizzo;

b) metodo di caricamento su altri veicoli/imbarcazioni per il trasporto al luogo di utilizzo,inclusi punti di sollevamento, massa, centro di gravità, ecc. ai fini del sollevamento;

c) precauzioni da prendere prima di periodi di immagazzinaggio al coperto eall'esterno;

d) controlli da effettuare prima dell'utilizzo dopo periodi di immagazzinaggio,

esposizione a condizioni ambientali estreme (caldo, freddo, umidità, polvere, ecc.).

7.1.1.4 Messa in esercizio, per esempio:

a) prove prima dell'introduzione sul mercato (vedere punto 6.3);

b) controlli da effettuare su alimentazione elettrica, oli idraulici, lubrificanti, ecc. al primoutilizzo, dopo lunghi periodi di immagazzinaggio o cambiamenti delle condizioniambientali (inverno, estate, nuova ubicazione geografica, ecc.).

7.1.1.5 Esami e prove periodici, per esempio:

a) esami e prove periodici da eseguire in conformità alle condizioni operative e allafrequenza di utilizzo;

b) il contenuto di esami e prove periodici, vale a dire:1) un esame visivo della struttura con attenzione speciale alla corrosione e agli altri

danni alle parti e alle saldature portanti,

2) un esame dei sistemi meccanico, idraulico, pneumatico ed elettrico conattenzione particolare ai dispositivi di sicurezza,

3) una prova volta a dimostrare l'efficacia dei dispositivi di frenata e/o disovraccarico,

4) prove operative (vedere punto 6.1.4.4);

c) l'avviso che la frequenza e la portata degli esami e delle prove periodici può anchedipendere dalle normative nazionali.

Nota Di solito non è necessario smontare le parti in occasione degli esami periodici, a meno che nonsussistano dubbi sull'affidabilità e sicurezza. La rimozione di coperchi, l'apertura di botole diosservazione e il riportare la piattaforma di lavoro mobile elevabile alla posizione di trasporto non sonoconsiderate operazioni di smontaggio.

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7.1.1.6 Gli esami e le prove dopo modifiche o riparazioni significative ad una piattaforma di lavoro mobileelevabile già in uso devono comprendere:

a) controllo del progetto (vedere punto 6.1.2);

b) controllo della produzione (vedere punto 6.1.3);

c) prove di funzionamento (vedere punto 6.1.4)

in base al tipo di modifiche o riparazioni eseguite.

Ai fini della presente norma europea "modifiche significative" o "riparazioni significative"sono modifiche di tutta o di una parte della piattaforma di lavoro mobile elevabile cheinfluiscono su stabilità, resistenza o prestazioni.

7.1.1.7 Informazioni sulla manutenzione per l 'utilizzo da parte di personale addestrato (vedereintroduzione), per esempio:

a) informazioni tecniche sulla piattaforma di lavoro mobile elevabile, inclusi i diagrammidei circuiti elettrico/idraulico;

b) materiali soggetti a consumo che richiedono controlli regolari/frequenti (lubrificanti,livello e condizione dell'olio idraulico, batterie, ecc.);

c) funzioni di sicurezza da controllare ad intervalli specifici, inclusi dispositivi di

sicurezza, attuatori portanti, dispositivo sostitutivo in caso di emergenza, qualsiasiapparecchiatura di arresto in caso di emergenza;

d) misure da prendere per garantire la sicurezza durante la manutenzione;

e) controllo di eventuali deterioramenti pericolosi (corrosione, incrinatura, abrasione,ecc.);

f) criteri per il metodo e la frequenza degli esami e della riparazione/sostituzione delleparti, per esempio:

1) sistemi di trasmissione a fune metallica. Le funi metalliche singole in conformitàal punto 5.5.2.2 a), o le prime e le seconde funi nei sistemi conformi al punto5.5.2.2 b) 1) o b) 2) o b) 3) devono essere sostituite quando in una di tali funisono individuati i criteri di usura indicati nella ISO 4309,

2) sistemi di trasmissione a catena. Le catene singole in conformità al punto 5.5.3.2 a),o le coppie di catene in conformità al punto 5.5.3.2 b) 1) o b) 2) devono esseresostituite quando in una di tali catene sono individuati i limiti di usura indicati dalfabbricante della catena,

3) altri componenti, se applicabile (per esempio vita prevista);

g) l'importanza di utilizzare solo parti di ricambio approvate dal fabbricante, soprattuttoper i componenti portanti e legati alla sicurezza;

h) la necessità di ottenere l'approvazione del fabbricante per eventuali modifiche chepossano influire su stabilità, resistenza o prestazioni;

i) parti che richiedono una regolazione, inclusi i particolari di settaggio;

 j) qualsiasi prova/controllo dopo la manutenzione necessario per garantire unacondizione di utilizzo sicura.

7.1.1.8 Modifica dell'uso previsto

Deve essere almeno notificato che l'utente deve ottenere le linee guida e l'approvazionedel fabbricante per metodi o condizioni di lavoro particolari che non rientrino in quellispecificati dal fabbricante [vedere punto 7.1.1.2 a)].

7.1.2 Il manuale di istruzioni deve contenere disposizioni per registrare:

a) i risultati di esami e prove;

b) le principali modifiche e riparazioni

nonché su come conservare i certificati.

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7.2 Marcatura

7.2.1 Una o più targhette durature del fabbricante, contenenti le seguenti informazioni indelebili,devono essere attaccate in maniera permanente alla piattaforma di lavoro mobileelevabile in una posizione facilmente visibile:

a) nome del fabbricante o del fornitore;

b) Paese di fabbricazione;c) designazione del modello;

d) numero di serie o di fabbricazione;

e) anno di fabbricazione;

f) massa a vuoto in kilogrammi;

g) carico nominale in kilogrammi;

h) carico nominale come il numero di persone e il peso dell'attrezzatura consentito inkilogrammi;

i) sollecitazione manuale massima consentita in newton;

 j) velocità del vento massima consentita in metri al secondo;

k) inclinazione massima consentita del telaio;l) informazioni sull'alimentazione idraulica, se è utilizzata una fonte di alimentazione

esterna idraulica;

m) informazioni sull'alimentazione elettrica, se è utilizzata una fonte di alimentazioneesterna elettrica.

Parti di queste informazioni possono essere ripetute in altri punti appropriati dellapiattaforma di lavoro mobile elevabile (vedere punti 7.2.2 e 7.2.7).

7.2.2 Le seguenti informazioni devono essere marcate in modo permanente e chiaro suciascuna piattaforma di lavoro in posizione facilmente visibile:

a) il carico nominale in kilogrammi;

b) il carico nominale come il numero di persone e il peso dell'apparecchiaturaconsentito in kilogrammi;

c) la sollecitazione manuale massima consentita in newton;

d) la velocità del vento massima consentita in metri al secondo;

e) i carichi e le sollecitazioni particolari consentiti, se applicabile.

Se è stato progettato più di un carico nominale, questi devono essere classificati inrelazione alla configurazione della piattaforma di lavoro mobile elevabile.

7.2.3 Le piattaforme di lavoro mobili elevabili con piattaforma di lavoro che può essere estesa,allargata o spostata relativamente alla sua struttura estensibile, devono essere marcatecon il carico nominale che può essere sopportato in tutte le posizioni e configurazioni dellapiattaforma di lavoro.

7.2.4 Le istruzioni per l'uso del sistema di emergenza sostitutivo (vedere punto 5.6.9) devonoessere posizionate vicino ai relativi comandi.

7.2.5 Le piattaforme di lavoro mobili elevabili con piattaforme di lavoro principali e secondariedevono essere marcate con il carico nominale totale e con i carichi nominali per ciascunapiattaforma di lavoro.

7.2.6 Le piattaforme di lavoro mobili elevabili progettate per essere utilizzate esclusivamente alcoperto (senza tenere in considerazione le spinte del vento) devono essere marcate a talefine in modo permanente e chiaro in posizione visibile.

7.2.7 I punti per il collegamento di fonti di alimentazione di potenze esterne devono esseremarcati in modo permanente e chiaro con le informazioni fondamentali sull'alimentazionedi potenza (vedere punto 7.2.1).

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7.2.8 Le parti che possono essere staccate per ragioni operative (per esempio piattaforme dilavoro, stabilizzatori) devono essere marcate in maniera permanente e chiara in posizionefacilmente visibile con:

a) il nome del fabbricante o del fornitore;

b) la designazione del modello della piattaforma di lavoro mobile elevabile;

c) il numero di serie o di fabbricazione della piattaforma di lavoro mobile elevabile.

7.2.9 Una versione abbreviata delle istruzioni per l'utilizzo della piattaforma di lavoro mobileelevabile deve essere affissa in maniera permanente e chiara in posizione idonea. Laversione abbreviata deve almeno indirizzare l'operatore alle istruzioni per l'uso.

7.2.10 Tutte le estremità sporgenti delle piattaforme di lavoro mobili elevabili devono esseremarcate con i colori indicanti pericolo (vedere ISO 3864:1984).

7.2.11 Ciascuno stabilizzatore/ciascuna ruota deve essere marcata in maniera permanente echiara in posizione facilmente visibile con il carico massimo sul suolo che può esserenecessario sostenere durante il funzionamento della piattaforma di lavoro mobileelevabile.

7.2.12 La pressione dei pneumatici deve essere riportata sulla piattaforma di lavoro mobileelevabile.

7.2.13 Ove non sia possibile prevedere spazi di sicurezza o ripari adeguati, devono essereriportate notifiche di avvertenza (vedere punto 5.4.4).

7.2.14 Una segnalazione deve essere riportata sulla piattaforma di lavoro mobile elevabile dotatadi un dispositivo di blocco ausiliario in conformità al punto 5.4.5, che comunichi allepersone di non passare nello spazio sotto ad una piattaforma di lavoro e una strutturaestensibile sollevate durante la manutenzione, se il dispositivo di blocco non è inposizione.

7.2.15 Le piattaforme di lavoro mobili elevabili in conformità al punto 5.3.9 che richiedono l'utilizzodi stabilizzatori devono essere dotate di un avvertimento nella posizione dell'operatoreche comunichi all'operatore la necessità di posizionare gli stabilizzatori.

7.2.16 I sistemi idraulici con accumulatore carico di gas devono riportare un'etichetta diavvertenza sull'accumulatore carico di gas "Attenzione - Vaso sotto pressione. Scaricareprima dello smontaggio".

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APPENDICE A USO DELLE PIATTAFORME DI LAVORO MOBILI ELEVABILI CON VELOCITÀ DEL(informativa) VENTO MAGGIORI DI 12,5 m/s (SCALA BEAUFORT 6)

Il WG 1 della CEN/TC 98 ha adottato la scala Beaufort 6 dopo avere preso inconsiderazione diverse norme precedenti e l'esperienza degli utilizzatori delle piattaformedi lavoro mobili elevabili. Una reazione significativa da parte degli utilizzatori era cherappresentava un limite naturale; a tale livello di spinta del vento gli operatori divenivano

consapevoli degli effetti del vento ed erano riluttanti ad utilizzare le macchine.L'occorrenza occasionale, o localmente regolare, di velocità del vento maggiori è statariconosciuta e discussa, ma si è ritenuto immotivato prevedere che tutte le piattaforme dilavoro mobili elevabili siano progettate per circostanze eccezionali immediatamentericonoscibili da parte degli operatori.

Questo ha tenuto conto del fatto che le sollecitazioni del vento aumentano del quadratodella velocità del vento.

Si è concordato che le velocità del vento rientrano nella categoria "carichi e sollecitazioniparticolari" (vedere punto 5.1.2.5) e possono essere affrontate:

a) dal fabbricante, che specifica che velocità del vento superiori sono accettabili[vedere punto 7.2.1 j)], o

b) mediante misure quali la riduzione nel numero delle persone ammesse sullapiattaforma di lavoro in tali condizioni. La maggior parte dei fabbricanti ha utilizzatoquesto procedimento, fornendo dettagli appropriati nei manuali di istruzioni operativi.Questo approccio è coerente con il requisito di addestramento per gli operatori nellaDirettiva per l'uso di attrezzature di lavoro (89/655/CEE), articolo 7.

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APPENDICE B FATTORI DINAMICI NEI CALCOLI DI STABILITÀ E STRUTTURALI(informativa)

B.1 Calcoli di stabilitàSono stati presi in considerazione i diversi metodi per determinare la stabilità, utilizzati

nelle norme esistenti, quali per esempio:a) applicazione di un fattore al carico nominale. Si è concordato, infine, che questo

metodo non era adeguato, soprattutto per macchine grandi con grandi massestrutturali;

b) applicazione di diversi fattori al carico nominale, alle masse strutturali, ecc. applicativerticalmente. Questi fattori variavano da una norma all'altra e in nessun caso eranosupportati da esperimenti o calcoli;

c) carico residuo, vale a dire una percentuale del peso totale della piattaforma di lavoromobile elevabile che deve rimanere sul lato non caricato quando il carico nominale èsupportato sulla piattaforma di lavoro. Questo metodo si è rivelato non pratico permacchine con stabilizzatori di ampiezza variabile e con diverse linee di ribaltamentoa distanze variabili dal centro di torsione.

Si è calcolato che il metodo da utilizzare deve tenere in considerazione non solo le massestrutturali, il carico nominale, le sollecitazioni del vento, le sollecitazioni manuali, ecc. maanche i loro effetti dinamici, se applicabili, espressi come percentuale che agisce indirezione dello spostamento. Si è concordato inoltre che il metodo di calcolo deve esserecontrollato mediante una prova di tipo di stabilità statica, che rappresenta il momento diribaltamento calcolato, elemento non richiesto da altre norme.

Questo metodo tuttavia lasciava ancora vuota la cifra della percentuale da utilizzare pergli effetti dinamici e si è concordato di determinare tale valore in maniera sperimentale. Ilmetodo scelto consisteva nel misurare la deformazione degli stabilizzatori, durante ilfunzionamento della struttura estensibile con il carico nominale sulla piattaforma di lavoro,sul presupposto che il carico sugli stabilizzatori determina la stabilità.

Prendendo le sollecitazioni statiche come unità, le fluttuazioni delle sollecitazioni, quandosi invertivano i comandi per produrre le oscillazioni più violente possibile, variavano da unminimo di 0,9 a un massimo di 1,2, su una curva simile a un'onda sinusoidale. È statoconsiderato che le forze dinamiche che producevano questo risultato potevano essererappresentate da una prova statica calcolata utilizzando il valore medio. Il valore medio1,05 è stato arrotondato a 1,10 per fornire un margine sostanziale di sicurezza; diversifabbricanti hanno effettuato dei calcoli per confrontare i carichi di prova risultanti con ipropri metodi di prova esistenti.

Rispetto ai metodi di prova esistenti (che variavano considerevolmente) il nuovo metodomostrava carichi di prova leggermente inferiori per alcune macchine più piccole (minori di10 m), cifre simili per macchine di dimensioni medie (fino a 20 m) e cifreconsiderevolmente superiori per le macchine più grandi (fino a 70 m), a causa dei centri di

gravità più alti.Il valore di 1,10 (1,0 verticale più 0,10 angolare) è stato accettato in quanto forniva unaprova più affidabile sull'intera gamma di tipi e dimensioni di macchine rispetto ai metodiprecedenti. Darebbe carichi di tipo-prova da 1,5 a 8 volte il carico nominale, prendendo inconsiderazione le combinazioni massime possibili di carichi, sollecitazione e condizionioperative. Si è ritenuto che l'aumento da 1,05 a 1,10 fornisse un ulteriore margine disicurezza, soprattutto considerando l'improbabilità che tutte le condizioni peggiori siverificassero contemporaneamente.

Le oscillazioni prodotte durante le prove erano molto più forti di quelle che si produconoanche con un errato utilizzo accidentale alle normali velocità operative massime,indicando che i risultati erano collegati più alla flessibilità di assorbimento dell'energia ealla frequenza naturale della struttura che alle velocità operative.

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B.2 Calcoli strutturaliÈ ovvio che, sottoposte allo stesso tipo di errato utilizzo, le fluttuazioni dovute allesollecitazioni nell'estremità superiore della struttura estensibile sarebbero molto maggiori."L'esperienza alle condizioni di servizio note è la base più preziosa e affidabile per unprogetto" (BS 2573, parte 2) ma si consigliano i fabbricanti di effettuare prove conestensimetro analoghe, per controllare che le sollecitazioni di picco rientrino nei limiti disollecitazione massimi consentiti per i particolari specifici del progetto. Essendo di naturamolto intermittente, di solito non devono essere presi in considerazione nei calcoli diresistenza alla fatica.

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APPENDICE C CALCOLO DEI SISTEMI DI TRASMISSIONE A FUNE(normativa)

 C.1 GeneralitàUn "sistema di trasmissione a fune" comprende le funi che si avvolgono su tamburi e su

o attorno a pulegge, nonché qualsiasi tamburo, puleggia e pulegge compensatriciassociati.

Le pulegge compensatrici sono pulegge attorno alle quali di solito le funi sono in contattodurante il funzionamento, lungo un segmento non superiore a tre volte il diametro dellafune.

Le funi che non sono avvolte su tamburi e/o pulegge (funi portanti e funi di tensionamento)e le brache di fune non sono considerate nella presente appendice.

C.2 Calcolo dei sistemi di trasmissione a funeNel calcolo dei sistemi di trasmissione a fune devono essere presi in considerazione iseguenti fattori, che influenzano la vita operativa di una fune:

a) modalità di funzionamento (gruppo di trasmissione);

b) diametro fune (coefficiente c  );

c) diametri di tamburi, pulegge e pulegge compensatrici [coefficiente (h 1 × h 2)];

d) scanalature delle pulegge.

I componenti meccanici devono essere classificati secondo la loro modalità difunzionamento in un "gruppo di trasmissione" conforme al prospetto C.1, per raggiungereuna durata in servizio adeguatamente lunga. La classificazione è fatta in base allecategorie del tempo di funzionamento, che prendono in considerazione il tempo medio difunzionamento del sistema di trasmissione a fune. Per quanto riguarda la classificazionein categorie per tempo di funzionamento, il fattore determinante è il tempo medio difunzionamento per giorno relativamente ad un anno.

prospetto C.1 Gruppi di trasmissione conformemente alle categorie di tempo di funzionamento

Categoriatempo di

funzionamento

Simbolo V  006 V  012 V  025 V  05 V  1 V  2 V  3 V  4 V  5

Tempo medio di funzionamento per giorno in ore,

relativamente ad un anno

fino a

0,125

>0,125

fino a0,25

>0,25

fino a0,5

>0,5

fino a 1

>1 fino

a 2

>2 fino

a 4

>4 fino

a 8

>8 fino

a 16

>16

Caricocollettivo

N° Termine Spiegazione Gruppo di trasmissione

1 leggero i l carico massimo si presentasolo raramente

1Em 1EM 1Dm 1Cm 1Bm 1Am 2m 3m 4m

2 medio carichi bassi, medi e massimisi verificano con frequenzapraticamente uguale

1Em 1Dm 1Cm 1Bm 1Am 2m 3m 4m 5m

3 pesante i l carico massimo si presentaquasi continuamente

1Dm 1Cm 1Bm 1Am 2m 3m 4m 5m 5m

Se la durata di un ciclo di carico è di 12 min o più lunga, la trasmissione a fune può essere classificata in un gruppo di trasmissione minore di quello

determinato dalla categoria del tempo di funzionamento e dal carico collettivo.

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C.3 Calcolo dei diametri della fune (coefficiente c  )Il diametro della fune d   (in mm) è determinato conformemente all'equazione sottoriportata, dalla forza di trazione (in N) calcolata sulla fune S :

(C.1)

I valori del coefficiente c  (in mm/ ) sono riportati nel prospetto C.2 per i diversi gruppi di

trasmissione. Questi valori si applicano sia alle funi lucide che a quelle galvanizzate.La forza di trazione S  calcolata sulla fune è determinata dalla forza di trazione statica nellafune, prendendo in considerazione le forze di accelerazione e l'efficacia del sistema ditrasmissione a fune (vedere punto C.5).

Gli elementi che non occorre prendere in considerazione includono: Forze diaccelerazione fino al 10% delle forze di trazione statiche.

C.4 Calcolo dei diametri dei tamburi di avvolgimento, delle pulegge a gola delle funi edelle pulegge compensatrici [coefficiente (h 1 ×××× h 2)]Il diametro D  dei tamburi, delle pulegge e delle pulegge compensatrici rispetto al centrodella fune, è calcolato dal diametro minimo della fune d min determinato in conformità conil punto C.3, in base alla seguente equazione:

D min = h 1 · h 2 · d min  (C.2)

Nella precedente equazione, h 1  e h 2  sono coefficienti non-dimensionali. Il fattore h 1

dipende dal gruppo di trasmissione e dal progetto della fune ed è elencato nel prospettoC.3; il fattore h 2  dipende dalla disposizione del sistema di trasmissione a fune ed èelencato nel prospetto C.4.

Funi di diametro maggiore (fino a 1,25 volte il diametro calcolato della fune) possonoessere disposte su tamburi, pulegge e pulegge compensatrici con diametri calcolati inbase ai prospetti C.3 e C.4 per la stessa forza di trazione della fune, e senza nessunpeggioramento della durata, purché il raggio della scanalatura sia almeno 0,525 volte ildiametro della fune. Diametri maggiori del tamburo, della puleggia e della puleggiacompensatrice aumentano la durata della fune.

prospetto C.2 Coefficienti c  

Gruppo di trasmissione c  in mm/ per funi metalliche che non sono del tipo antiavvolgimento

Resistenza nominale dei singoli fili N/mm2

1 570 1 770 1 960

1Em - 0,0670 0,0630

1Dm - 0,0710 0,0670

1Cm - 0,0750 0,0710

1Bm 0,0850 0,0800 0,0750

1Am 0,0900 0,0850

2m 0,095

3m 0,106

4m 0,118

5m 0,132

d min c S ⋅=

N

N

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Per la determinazione di h 2, i sistemi di trasmissione a fune sono classificati in base alnumero ω  di sollecitazioni di flessione alternata che la parte della fune sottoposta allesollecitazioni meno favorevoli deve sopportare durante un ciclo di carico (sollevamento eabbassamento del carico). Il numero ω   corrisponde alla somma dei seguenti valoriindividuali per gli elementi del sistema di trasmissione a fune:

figura C.1 Angolo di deflessioneTamburo   ω  = 1Puleggia per deflessione nella stessa direzione, α  > 5° ω  = 2

Puleggia per deflessione nella direzione opposta, α  > 5° ω  = 4Puleggia, α  ≤ 5° (vedere figura C.1) ω  = 0

Puleggia compensatrice ω  = 0Attacco estremità della fune ω  = 0

La deflessione nella direzione opposta deve essere presa in considerazione se l'angolotra i piani di due pulegge adiacenti (attraversate dalla fune in successione) ammonta adoltre 120° (vedere figura C.2).

prospetto C.3 Coefficienti h 1

Gruppo ditrasmissione

Tamburo e funi che non sonodel tipo antiavvolgimento

Puleggia e funi che non sonodel tipo antiavvolgimento

Puleggia compensatrice e funiche non sono del tipo

antiavvolgimento

1Em 10 11,2 10

1Dm 11,2 12,5 10

1Cm 12,5 14 12,5

1Bm 14 16 12,5

1Am 16 18 14

1m 18 20 14

3m 20 22,4 16

4m 22,4 25 16

5m 25 28 18

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prospetto C.4 Coefficienti h 2

Descrizione Esempi di composizione delle trasmissioni a fune

Esempi di applicazione(tamburi illustrati con doppie linee)

ω  h 21) per

tamburi,pulegge

compensatrici

pulegge

Le funi sono avvolte sutamburi e non oltre2 pulegge, con deflessionenella stessa direzione, o1 puleggia, con deflessionenella direzione opposta

ω  = 1   ω  = 3   ω  = 5   ω  = 5   ≤5 1 1

Le funi sono avvolte sutamburi e non oltre

4 pulegge, con deflessionenella stessa direzione, o2 pulegge, con deflessionenella stessa direzione e1 puleggia, con deflessionenella direzione opposta, o2 pulegge, con deflessionenella direzione opposta

ω  = 7 2 blocchi di pulegge,

ciascuno con ω  = 7

ω  = 7

ω  = 9

da 6a 9

1 1,12

Le funi sono avvolte sutamburi e almeno5 pulegge, con deflessionenella stessa direzione, o3 pulegge, con deflessionenella stessa direzione più1 puleggia, con deflessione

nella direzione opposta, o1 puleggia, con deflessionenella stessa direzione più2 pulegge, con deflessionenella direzione opposta, o3 pulegge, con deflessionenella direzione opposta

2 blocchi di pulegge, ciascuno con ω  = 11   ω  = 13   ≥10 1 1,25

*) Puleggia compensatrice.1) La correlazione tra ω  e h 2 relativamente alla descrizione e agli esempi di applicazione è valida solo a condizione che un segmento della fune sia

avvolto sull'intero gruppo di trasmissione a fune durante una corsa di lavoro. Per la determinazione di h 2, devono essere considerati solo i valori chesi presentano nel segmento meno favorevole della fune.

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figura C.2 Deflessione nella stessa direzione/direzione oppostaDeflessione nella stessa direzione Deflessione in direzione opposta

C.5 Efficienza dei sistemi di trasmissione a funeL'efficienza di un sistema di trasmissione a fune, per il calcolo della forza di trazione dellafune, in conformità al punto C.3, è determinata in base alla seguente equazione:

(C.3)

dove:

i numero di pulegge fisse tra il tamburo e il blocco puleggia o il carico;

n  numero di strati di fune in un blocco puleggia. Un  blocco puleggia consiste nellasomma totale di tutti gli strati di fune e delle pulegge per una fune avvolta attorno ad

un tamburo (vedere figura C.3);ηF efficienza del blocco puleggia

(C.4)

ηR efficienza di una puleggia;

ηS efficienza del sistema di trasmissione a fune.

figura C.3 Blocchi puleggiaBlocco puleggia Blocco puleggia doppio a quattro strati,

due strati; composto da due blocchi puleggiaciascuno di due strati;n  = 2 2 × (n  = 2)

ηS   ηR( )iηF   ηR( )

i 1n ---

1   ηR( )n

1   ηR–

-----------------------⋅ ⋅=⋅=

ηF1n ---

1   ηR( )n

1   ηR–

-----------------------⋅=

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L'efficienza di una puleggia dipende dal rapporto fra il diametro della puleggia e ildiametro della fune (D / d ), dal progetto della fune e dalla lubrificazione della fune, oltre adipendere dal tipo di disposizione dei supporti della puleggia (supporti a strisciamento osupporti antifrizione). Per quanto siano stati provati valori più precisi mediante prove, peri calcoli devono essere adottati i valori seguenti:

per i supporti a str isciamento ηR = 0,96;

per i supporti antifrizioneη

R = 0,98.I valori di efficienza del prospetto C.5 sono calcolati sulla base dei valori precedenti.

Non si deve tenere in considerazione nessuna efficienza nel caso di puleggecompensatrici.

prospetto C.5 Efficienza dei blocchi puleggia

n  2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

ηF Supporti astrisciamento

0,98 0,96 0,94 0,92 0,91 0,89 0,87 0,85 0,84 0,82 0,81 0,79 0,78

ηF Supportiantifrizione

0,99 0,98 0,97 0,96 0,95 0,94 0,93 0,92 0,91 0,91 0,90 0,89 0,88

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c) Calcolare i diametri dei tamburi e delle pulegge dall'equazione (C.2):

Il coefficiente h 1  per il gruppo di trasmissione è preso dal prospetto C.3. Ilcoefficiente h 2 è determinato dal numero totale di sollecitazioni alternate nella partedella fune sottoposta alle sollecitazioni meno favorevoli, utilizzando il prospetto C.4.

D.1.4 Esempio di calcolo

D.1.4.1 Generalità

Il seguente esempio illustra il procedimento, ma i valori per il carico sono stati scelti inmodo da dare esattamente un diametro di 9 mm per la fune metallica, così che icoefficienti nel prospetto siano minimi.

D.1.4.2 Modalità di funzionamento (gruppo di trasmissione) (vedere punto C.2 e prospetto C.1) 

a) Caso 1, servizio leggero intermittente (EN 280):

40 000 cicli di carico in 10 anni = cicli di carico/giorno

= 10,96 cicli di carico/giorno (D.1)

Il caso peggiore è considerato quello di un braccio di 25 m (r  ) che si sposta di 180° (360°in totale) a 0,4 m/s (v  ) (vedere figura D.1).

Il tempo di funzionamento per un ciclo di carico è

(D.2)

Il tempo medio di funzionamento/giorni in ore, relativamente ad un anno, risulta dalleequazioni (D.1) e (D.2)

➾ 10,96 × 393 s/giorno = 1,12 h/giorno ➾ categoria V1 (vedere prospetto C.1)

Il prospetto C.1 dà un gruppo di trasmissione 1Am

 per la categoria V1, servizio medio.

figura D.1 Caso 1

D min h 1 h 2× d min×=

40 000365 10×-----------------------

π  2r ⋅

v --------------

π  2 25 m s ⋅ ⋅ ⋅ ⋅

0,4 m ⋅--------------------------------------- 393s = =

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b) Caso 2, servizio pesante (EN 280):

100 000 cicli di carico in dieci anni = cicli di carico/giorno

= 27,4 cicli di carico/giorno (D.3)

Il caso peggiore è considerato quello di un braccio di 10 m (r  ) che si sposta di 90° (180°)a 0,4 m/s (v ) (vedere figura D.2).

Il tempo di funzionamento per un ciclo di carico è

(D.4)

Il tempo medio di funzionamento/giorni in ore, relativamente ad un anno, risulta dalleequazioni (D.3) e (D.4)

➾ 78,5 × 27,4 s/giorno = 0,6 h/giorno ➾ categoria V05 (vedere prospetto C.1)

Il prospetto C.1 dà un gruppo di trasmissione 1Am per la categoria V05, servizio pesante.

figura D.2 Caso 2

Il gruppo di trasmissione 1Am è adottato come appropriato per tutte le piattaforme dilavoro mobili elevabili conformi alla presente norma.

D.1.4.3 Calcolo del diametro minimo della fune (vedere punto C.3)

Il diametro minimo della fune è

(D.5)

dove S   è il carico calcolato nella fune in newton. Per le trasmissioni del gruppo 1Am  ilprospetto C.2 dà:

c  = 0,090 per funi 1 570 N/mm2 ;

c  = 0,085 per funi 1 770 N/mm2 ;

c  = 0,085 per funi 1 960 N/mm2 

in condizioni che non siano antiavvolgimento.

Rispettivamente per S  = 10 000 N e c  = 0,09 l'equazione S  = 11 211 N e c  = 0,085 (D.5)porta ad un diametro minimo della fune di 9 mm.

D.1.4.4 Coefficienti operativi

Dalla ISO 2408, prospetto 5, il carico minimo di rottura delle funi metalliche di diametro9 mm è

F 01 = 47 300 N (anima di fibra);

F 02 = 51 000 N (anima di acciaio).

Sulla base della ISO 2408, prospetto 5 (grado di resistenza alla trazione 1 770 N/mm2),risultano i seguenti coefficienti operativi per le funi di 9 mm (vedere prospetto D.1):

100 000365 10×-----------------------

π  r ⋅

v ----------

π  10 m s ⋅ ⋅ ⋅

0,4 m ⋅------------------------------- 78,5s = =

d min c S ⋅=

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D.2 Calcolo dei diametri dei tamburi, delle pulegge e delle pulegge statiche

Utilizzando l'equazione del punto C.4D min = h 1 · h 2 · d min  

I coefficienti h 1 per il gruppo di trasmissione 1Am sono desunti dal prospetto C.3.

I coefficienti h 2 sono determinati dal numero totale ω t di sollecitazioni alternate, ω  nellaparte della fune sottoposta alle sollecitazioni meno favorevoli utilizzando il prospetto C.4.La figura D.3 e il prospetto D.3 mostrano che il valore h 2 per le piattaforme di lavoro mobilielevabili di solito è 1.

In queste circostanze

D min / d min = h 1 · h 2  (D.6)

e il seguente rapporto risulta per le piattaforme di lavoro mobili elevabili (vedere prospettoD.2):

prospetto D.1 Coefficienti operativi

Grado di resistenza allatrazione R 0

N/mm2

Coefficiente operativo Equazione

Anima di fibra Anima di acciaio

1 770

(S 

 = 11 211 N)

4,22 4,55

1 570(S  = 10 000 N)

4,20 4,52

1 960(S  = 11 211 N)

4,67 5,04

prospetto D.2 Rapporto D min / d  min 

Descrizione   ω t h 2 h 1 D min / d  min

Tamburo ≤5 1 16 16

da 6 a 9 1 16 16

≥10 1 16 16

Deflessione puleggiaα  > 5°nella stessa direzione

≤5 1 18 18

da 6 a 9 1,12 18 20,16

≥10 1,25 18 22,5

Deflessione puleggiaα  > 5°nella direzione opposta

≤5 1 18 18

da 6 a 9 1,12 18 20,16

≥10 1,25 18 22,5

Deflessione puleggiaα  ≤ 5° inqualsiasi direzione e puleggiacompensatrice (per esempio aggancioestremità della fune)

≤5 1 14 14

da 6 a 9 1 14 14

≥10 1 14 14

F  01,02

S ---------------

F  01,02

S ---------------

1 5701 770---------------⋅

F  01,02

S ---------------

1 9601 770---------------⋅

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figura D.3 Struttura estensibile retratta/estesa; determinazione del numero di sollecitazioni di flessione ω  nellesingole funi per la determinazione dei diametri della puleggia e del tamburoLegenda

1 Tamburo doppio ω  = 1 + 1

2 Puleggia (deflessione nella direzione opposta) ω  = 43 Puleggia (deflessione nella stessa direzione) ω  = 2

4 Puleggia (deflessione nella stessa direzione) ω  = 25 Aggancio estremità della fune ω  = 0

prospetto D.3 

Fune Numero di sollecitazioni di flessione alternateω  h 2

A1A2BC

12

1 + 4 = 52

1111

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APPENDICE E ESEMPIO DI CALCOLO - COEFFICIENTE "s ", PROVA DEL CORDOLO(informativa)

figura  E.1 Piattaforma di lavoro mobile elevabile di fronte ad un ostacoloLegendam  Massa della piattaforma di lavoro mobile elevabile [kg]v  Velocità (0,7 m/s)

Dimensioni in metri

figura E.2 Piattaforma di lavoro mobile elevabile con un ostacoloLegendaA Linea di ribaltamento

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figura E.3 Energia potenzialeLegenda

A Linea di ribaltamento

Dimensioni in metri

a) Energia cinetica della piattaforma di lavoro mobile elevabile

(cioè z   = 0,0245)

b) Energia potenziale necessaria per il ribaltamento

Conclusione:E cinetica < E pot, cioè nessun ribaltamento

E cineticam 

2-----v 

2 m 

2----- 0,7

2m 

2s 

2–

⋅= =

m  0,245m 2s 

2–

⋅=

E pot m x m y s  –( )⋅=⋅=

m s 2

a 2

+ s –( )⋅=

m  42

0,72

+ 4–( )m ⋅=

m  0,6m 2s 

2–

⋅=

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APPENDICE ZA RELAZIONI FRA LA PRESENTE NORMA EUROPEA E LE DIRETTIVE UE(informativa)

La presente norma europea è stata elaborata nell'ambito di un mandato conferito al CENdalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea di Libero Scambio ed è disupporto ai requisiti essenziali delle seguenti Direttive UE:

Direttiva sui macchinari 98/37/CE, modificata dalla Direttiva 98/79/CE.

La conformità alla presente norma fornisce un mezzo per soddisfare i requisiti essenzialispecifici della Direttiva interessata e dei regolamenti EFTA associati.

AVVERTENZA: Altri requisiti e altre Direttive UE possono essere applicabili ai prodottiche rientrano nello scopo e campo di applicazione della presente norma.

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BIBLIOGRAFIAEN 81-1:1998 Safety rules for the construction and installation of lifts - Part 1:

Electric lifts

EN 81-2:1998 Safety rules for the construction and installation of lifts - Part 2:Hydraulic lifts

EN 528:1996 Rail dependent storage and retrieval equipment - Safety

EN 1495:1997 Lifting platforms - Mast climbing work platformsEN 1570:1998 Safety requirements for lifting tables

prEN 1726-2:1999 Safety of industrial trucks - Self-propelled trucks up to andincluding 10 000 kg capacity and tractors with a draw-bar pull upto and including 20 000 N - Part 2: Additional requirements fortrucks with elevating operator position and trucks specificallydesigned to travel with elevated loads

prEN 1756-1:1994 Tail lifts - Platform lifts for mounting on wheeled vehicles - Safetyrequirements - Part 1: Tail lifts for goods

prEN 1756-2:1997 Tail lifts - Platform lifts for mounting on wheeled vehicles - Safetyrequirements - Part 2: Tail lifts for passengers

prEN 1777:1994 Hydraulic platforms (HPs) for fire services - Safety requirementsand testing

EN 1808:1999 Suspended access equipment

prEN 1915-1:1995 Aircraft ground support equipment - General requirements - Part 1:Basic safety requirements

prEN 1915-2:1995 Aircraft ground support equipment - General requirements - Part 2:Stability and strength requirements, calculations and test methods

prEN 12159:1995 Builders hoists for persons and materials with vertically guidedcages

ISO 2408 Steel wire ropes for general purposes - Characteristics

ISO 4301-4 Cranes and related equipment - Classification - Part 4: Jib cranes

ISO 4308-2 Cranes and lifting appliances - Selection of wire ropes - Part 2:Mobile cranes - Coefficient of utilisation

ISO 8087 Mobile cranes - Drum and sheave sizes

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