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Emissione N° 291 MEMBRAN 0885150331781 233178 SUPERJEWEL BOX 2011 WORLD MUSIC STIVELL ALAN EMERALD Sono trascorsi esattamente 50 anni da quando Alan Stivell, pioniere e principale artefice della rinascita e del rinnovamento della musica tradizionale bretone, pubblicò il suo album d’esordio, Telenn Geltiek. 40 anni invece sono trascorsi dalla pubblicazione di “Reflets” il primo album che vedeva Stivell anche nelle vesti di cantante e il primo lavoro in cui si delineava in modo compiuto la sua linea di ricerca musicale. In occasione di questa duplice ricorrenza il grande artista francese presenta il suo nuovo album intitolato “Emerald”. Questo nuovo lavoro è in modo esplicito un ritorno alle radici, in particolare alle sonorità folk-rock che hanno caratterizzato gran parte della carriera di Stivell, ma è anche un lavoro profondamente contemporaneo. Nelle sue musiche Stivell miscela i suoni di cornamuse elettriche ed acustiche – così come quelli dei suoi ultimi prototipi di arpa – attraverso arrangiamenti eclettici ed originali. Influenze gaeliche, anglosassoni, indiane e africane si fondono nella scrittura musicale di Stivell e nella sua particolare tecnica vocale. Utilizzando il Bretone, il Francese, l’Inglese, così come il Gaelico e i Gallese, Stivell ripropone le antiche canzoni popolari della Bretagna e degli altri paesi celtici e di lingua inglese. Canzoni oggi dimenticate che egli riporta in vita per farle conoscere e amare. Il nuovo lavoro del più grande musicista bretone: Alan Stivell! "EMERALD" propone le antiche canzoni popolari della Bretagna. 1 - Brittany’s - Ar Bleizi Mor - 5:56 2 - Lusk - Skye Boat Song - 4:08 3 - Marionig 3:29 4 - Tamm Ha Tamm - Rennes, Nantes & Brest - 3:16 5 - Gaels’ Call - Glaoch Na Ngael - 6:07 6 - Harplinn 4:13 7 - Goadec Rock 5:17 8 - Eibhlin - Eileen A Roon - 6:52 9 - Aquarelle - Er Penn All D‘Al Lanneg - 3:44 10 - An Hirañ Noz - Noël, Espoir - Ar Hyd Y Nos - 4:41 11 - Mac Crimon (Part I) 2:23 12 - Mac Crimon (Part Ii) 4:51 13 - Mac Crimon (Part Iii) 2:58 DAVIS MILES THE UNISSUED JAPANESE CONCERTS Miles Davis, si è recato in tour in Giappone per la prima volta nel mese di Luglio del 1964 con un quintetto che includeva il sassofonista Sam Rivers, il pianista Herbie Hancock, il bassista Ron Carter e il batterista Tony Williams. Anche se erano stati programmati diversi concerti, solo tre spettacoli hanno avuto luogo: il noto concerto del 14 Luglio alla Kohseinenkin Hall di Tokyo (pubblicato in Lp), e i due concerti inediti del 12 e 15 Luglio (rispettivamente all’Hibaya Yagai Ongaku-do Hall di Tokyo e al Maruyama Ongaku-do Hall di Kyoto), che vengono pubblicati per la prima volta in questo doppio cd. A metà del 1963 Miles aveva formato un gruppo completamente nuovo che era destinato a sostituire il quintetto classico con John Coltrane, Wynton Kelly, Paul Chambers e Jimmy Cobb. La nuova formazione includeva tre dei membri di quello che sarebbe diventato il suo secondo grande quintetto: Herbie Hancock al piano, Ron Carter al contrabbasso e Tony Williams alla batteria. Sono state conservate alcune date americane prima di quelle giapponesi qui proposte, tra I concerti del 12 e 15 luglio 1964 di Miles Davis durante il tour in Giappone. Per la prima volta su CD (CD doppio). Cd1 01 Autumn Leaves 11:08 02 So What 8:41 03 Stella By Starlight 10:58 04 Walkin' Into The Theme 9:47 Cd2 01 If I Were A Bell 10:44 02 Oleo 5:22 03 Stella By Starlight 8:56 04 Walkin' 7:21

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Emissione N° 291

MEMBRAN 0885150331781 233178 SUPERJEWEL BOX 2011 WORLD MUSIC

STIVELL ALAN EMERALD Sono trascorsi esattamente 50 anni da quando Alan Stivell, pioniere e principale artefice della rinascita e del rinnovamento della musica tradizionale bretone, pubblicò il suo album d’esordio, Telenn Geltiek. 40 anni invece sono trascorsi dalla pubblicazione di “Reflets” il primo album che vedeva Stivell anche nelle vesti di cantante e il primo lavoro in cui si delineava in modo compiuto la sua linea di ricerca musicale. In occasione di questa duplice ricorrenza il grande artista francese presenta il suo nuovo album intitolato “Emerald”. Questo nuovo lavoro è in modo esplicito un ritorno alle radici, in particolare alle sonorità folk-rock che hanno caratterizzato gran parte della carriera di Stivell, ma è anche un lavoro profondamente contemporaneo. Nelle sue musiche Stivell miscela i suoni di cornamuse elettriche ed acustiche – così come quelli dei suoi ultimi prototipi di arpa – attraverso arrangiamenti eclettici ed originali. Influenze gaeliche, anglosassoni, indiane e africane si fondono nella scrittura musicale di Stivell e nella sua particolare tecnica vocale. Utilizzando il Bretone, il Francese, l’Inglese, così come il Gaelico e i Gallese, Stivell ripropone le antiche canzoni popolari della Bretagna e degli altri paesi celtici e di lingua inglese. Canzoni oggi dimenticate che egli riporta in vita per farle conoscere e amare.

Il nuovo lavoro del più grande musicista bretone: Alan Stivell! "EMERA LD" propone le antiche canzoni popolari della Bretagna. 1 - Brittany’s - Ar Bleizi Mor - 5:56 2 - Lusk - Skye Boat Song - 4:08 3 - Marionig 3:29 4 - Tamm Ha Tamm - Rennes, Nantes & Brest - 3:16 5 - Gaels’ Call - Glaoch Na Ngael - 6:07 6 - Harplinn 4:13 7 - Goadec Rock 5:17 8 - Eibhlin - Eileen A Roon - 6:52 9 - Aquarelle - Er Penn All D‘Al Lanneg - 3:44 10 - An Hirañ Noz - Noël, Espoir - Ar Hyd Y Nos - 4:41 11 - Mac Crimon (Part I) 2:23 12 - Mac Crimon (Part Ii) 4:51 13 - Mac Crimon (Part Iii) 2:58

DAVIS MILES THE UNISSUED JAPANESE CONCERTS Miles Davis, si è recato in tour in Giappone per la prima volta nel mese di Luglio del 1964 con un quintetto che includeva il sassofonista Sam Rivers, il pianista Herbie Hancock, il bassista Ron Carter e il batterista Tony Williams. Anche se erano stati programmati diversi concerti, solo tre spettacoli hanno avuto luogo: il noto concerto del 14 Luglio alla Kohseinenkin Hall di Tokyo (pubblicato in Lp), e i due concerti inediti del 12 e 15 Luglio (rispettivamente all’Hibaya Yagai Ongaku-do Hall di Tokyo e al Maruyama Ongaku-do Hall di Kyoto), che vengono pubblicati per la prima volta in questo doppio cd. A metà del 1963 Miles aveva formato un gruppo completamente nuovo che era destinato a sostituire il quintetto classico con John Coltrane, Wynton Kelly, Paul Chambers e Jimmy Cobb. La nuova formazione includeva tre dei membri di quello che sarebbe diventato il suo secondo grande quintetto: Herbie Hancock al piano, Ron Carter al contrabbasso e Tony Williams alla batteria. Sono state conservate alcune date americane prima di quelle giapponesi qui proposte, tra

I concerti del 12 e 15 luglio 1964 di Miles Davis durante il tour in Giappone. Per la prima volta su CD (CD doppio). Cd1 01 Autumn Leaves 11:08 02 So What 8:41 03 Stella By Starlight 10:58 04 Walkin' Into The Theme 9:47 Cd2 01 If I Were A Bell 10:44 02 Oleo 5:22 03 Stella By Starlight 8:56 04 Walkin' 7:21

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DOMINO RECORDS 8436028697755 891212 2 CD JEWEL BOX 2011 JAZZ

cui gli spettacoli allo Shrine Auditorium di Los Angeles (3 Aprile) e al Village Vanguard di New York (7-12 Maggio). Anche se i concerti giapponesi riscossero grande successo, Miles e Rivers non andavano molto d'accordo. Rivers lasciò il quintetto non appena il gruppo ritornò negli Stati Uniti. Wayne Shorter fu chiamato a sostituirlo e si unì il quintetto la prima volta per il concerto all'Hollywood Bowl del 4 Settembre. Non esistonoaltre registrazioni di Miles Davis con Sam Rivers al di fuori dei tre concerti in Giappone del 1964.

05 All Of You 10:11 06 Seven Steps To Heaven 2:56

CONNECTOR RECORDS 0821895988620 59886-2 JEWEL BOX 2011 JAZZ

SANDOVAL ARTURO, WDR BIG BAND MAMBO NIGHTS Con più di quaranta anni di carriera alle spalle, il trombettista cubano Arturo Sandoval ha lavorato in innumerevoli produzioni sia come solista che come sideman. Con "Mambo Nights", Sandoval non solo offre un’ennesima prova delle sue doti di interprete, ma dimostra anche come la sua vena creativa non si sia affatto esaurita col passare del tempo. Al suo fianco troviamo in questo nuovo lavoro la prestigiosa WDR Big Band, una delle più note realtà musicali europee, diretta da Philip Michael Mossman (già al fianco di Anthony Braxton, Roscoe Mitchell, Lionel Hampton, Art Blakey, Gerry Mulligan, Horace Silver, Dizzy Gillespie, Slide Hampton, Mario Bauza e Tito Puente. Fin dal brano d’apertura, “Sofrito” di Mongo Santamaria, è chiaro qual è l’intento di Arturo Sandoval e della WDR Big Band: far rivivere la grande musica del jazz afro-cubano rileggendo alcun delle sue pagine più famose. Se in questo classico senza tempo, Sandoval mantiene un profilo basso, nella traccia seguente, "Come Candela", scatena un magnifico fuoco d'artificio sonoro dando prova del suo virtuosismo. In particolare i suoi acuti lasciano l'ascoltatore a bocca aperta. Come ha scritto una volta un reporter del Washington Star dopo un suo concerto: "Sandoval raggiunge note che la maggior parte dei trombettisti a malapena conosco." L’album continua con "Asi Asi" di Perez Prado, il “Re del Mambo”, e con "Manteca", scritto da Dizzy Gillespie nel 1947, che rappresenta uno dei primi brani jazz con un tocco latino-americano. Nella traccia seguente, "A Mayra", Sandoval dimostra le sue doti di raffinato interprete di ballate esaltando la dolcezza di questa dichiarazione d'amore scritta da Bebo Valdés a sua figlia Mayra. Seguono una vivace interpretazione di "Autumn Leaves", “Mambo 9 ¾” e il grande classico "Oye Como Va", che viene ricondotto al suo ritmo originale cha-cha-cha. Dopo “Mambo Sandoval” e “Quiero Ir Contigo”, chiude l’album "Mambo Inn" di Mario Bauza, il brano forse più rappresentativo del Cubop per la sua miscela di bebop e ritmi afro-cubani.

La celebrazione del meglio del latin jazz cuban-bop fatto con tromba e orchestra. Sandoval è affiancato dalla prestigliosa WDR Big band. 1. Sofrito 2. Come Candela 3. Asi Asi 4. Manteca 5. A Mayra 6. Autumn Leaves 7. Mambo 9 3/4 8. Oye Como Va 9. Mambo Sandoval 10. Quiero Ir Contigo 11. Mambo Inn

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JAZZEYES 8033201460252 JE 010 DIGIPACK 2011 JAZZ

BANN AS YOU LIKE Battezzato con le iniziali dei quattro musicisti che lo compongono, il quartetto BANN schiera Seamus Blake al sax tenore, il chitarrista “progressive” Oz Noy, israeliano, e l’esperta coppia formata dal contrabbassista Jay Anderson e dal batterista Adam Nussbaum. Mescolando la chitarra fusion di Noy e le improvvisazioni jazz di Blake, sopra la solida ritmica di Anderson e Nussbaum, il loro album d’esordio in studio fissa il sound intrigante e creativo di questo innovativo gruppo fusion-acustico. In attività dal 2007, BANN ha avuto modo di far conoscere il suo particolare blend musicale come ospite di importanti rassegne e jazz club in Francia, Svezia, Finlandia, Germania, e proprio qui il canale satellitare 3Sat ha trasmesso parte del concerto tenuto dal quartetto all’Internationales Jazzfestival Viersen. È abbastanza facile parlare singolarmente dei membri del quartetto: Nussbaum è uno dei più rinomati ed eleganti batteristi della scena jazz fin dalla fine degli anni ’70, quando una tournée con il gruppo di John Scofield lo portò successivamente a creare il rinomato trio con Scofield e Steve Swallow; Jay Anderson è contrabbassista molto richiesto da figure che vanno da Paul Bley e Yosuke Yamashita a Michael Brecker, Mike Stern e Lee Konitz, per non dire di alcune delle sue collaborazioni non jazzistiche con Frank Zappa, Tom Waits e perfino Allen Ginsberg; il sassofonista Seamus Blake è una vecchia conoscenza della Jazz Eyes, che infatti ha licenziato il suo primo album dal vivo, il doppio Cd “Live in Italy”, ottenendo ottime critiche in tutto il mondo; Oz Noy è chitarrista Israeliano molto versatile, dal 1996 con base a New York City, capace di coprire jazz, funk, rock, blues e r&b, ha girato in tour e registrato con Jeff “Tain” Watts e Mike Manieri, senza contare le sue formazioni con i batteristi Anton Fig e Keith Carlock e con i bassisti Will Lee, James Genus e Reggie Washington. Tutto ciò rende la prima incisione in studio di BANN assolutamente da non perdere!

L'album d'esordio, registrato in studio, del quartetto BANN. 1. All The Things You Are (6:36) 2. Played Twice (6:54) 3. Guinnevere (8:20) 4. Will Call (3:54) 5. Days Of Old (4:50) 6. As You Like (6:28) 7. At Sundown (5:52) 8. Minor Shuffle (7:16) 9. Isotope (8:02) Seamus Blake - sax tenore Oz Noy - chitarra Jay Anderson - contrabbasso Adam Nussbaum - batteria

GROOVE MASTER 8015948302958 GME 011 DIGIPACK 2011 JAZZ

IOVENE ALBERTO WIRED ALONG “Wired Along” è il secondo progetto discografico del giovane pianista/compositore pugliese Alberto Iovene. Un disco elegante, seducente, con brani (tutti) originali scritti ed arrangiati dallo stesso pianista con il suo stile personalissimo, svelando temi e sonorità di grande ricchezza armonico-melodica, leggendo il flusso musicale attraverso un continuo dialogo con i suoi formidabili partners. Il tour promozionale che parte dal Blue Note di Milano è l’occasione per presentare il nuovo lavoro dal vivo con un quartetto formato da grandissimi nomi del jazz internazionale: Alberto Iovene (pianoforte), Dominique Di Piazza (basso a 5 corde), Manhu Roche (batteria), Daniele Scannapieco (sax tenore). Un concerto di assoluta freschezza, un progetto di grande levatura, che rivela il jazz come l’arte assoluta della creatività.

Alberto Iovese g iovane pianista -compositore pugliese. Brani originali! In concerto: 3 marzo - Milano, Blue Note feat. Di Piazza, Roche e Scannapieco.

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POLL WINNERS RECORDS 8436028697434 PWR 27265 JEWEL BOX 2011 JAZZ

DOLPHY ERIC, HUBBARD FREDDIE OUTWARD BOUND Eric Dolphy ha iniziato ad effettuare le sue prime registrazioni nel 1948 quando era un membro dell'orchestra di Roy Porter, e negli anni seguenti è diventato famoso come membro del quintetto di Chico Hamilton, prima di iniziare la sua collaborazione con Charles Mingus nel 1960. In quello stesso anno Dolphy ha registrato il progetto qui riproposto: “Outward Bound” (Prestige / New Jazz 8236), il suo primo album come leader. “Outward Bound” rappresenta anche la sua prima registrazione con il trombettista Freddie Hubbard, con il quale avrebbe poi partecipato a diversi progetti fino al 1964. Entrambi i musicisti hanno infatti suonato negli album “Free Jazz” di Ornette Coleman, “The Blues and the Abstract Truth” di Oliver Nelson, “Africa Brass” e “Olé” di John Coltrane, “Just Jazz” di Benny Golson, “The Body and the Soul” dello stesso Hubbard e “Out to Lunch” di Dolphy. Nell’album “Outward Bound” i due sono affiancati da Jaki Byard al pianoforte, George Tucker al contrabbasso e Roy Haynes alla batteria. Come bonus sono state aggiunte alla registrazione originale due alternative takes e due tracce registrate da Dolphy nel 1961 con il quintetto del trombettista Ted Curson.

“Outward Bound” è il primo album di Eric Dolphy come leader. 01) G.W. 7:59 02) On Green Dolphin Street 5:46 03) Les 5:14 04) 245 6:51 05) Glad To Be Unhappy 5:29 06) Miss Toni 5:42 07) April Fool 4:11 08) G.W. [Alt. Tk] 12:09 09) 245 [Alt. Tk] 8:09 10) Bali Ha’i 4:26* 11) The Things We Did Last Summer 3:56* Come bonus sono state aggiunte due alternative takes e due tracce registrate da Dolphy nel 1961 con il quintetto del trombettista Ted Curson.

POLL WINNERS RECORDS 8436028697595 PWR 27261

GIBBS TERRY THE EXCITING TERRY GIBBS BIG BAND (+ SWING IS HERE! ) Exciting Terry Gibbs Big Band” (Verve 2151), album con una formazione straordinaria che comprende star del calibro di Joe Maini, Richie Kamuca, Bill Perkins, Conte Candoli e Frank Rosolino. Come bonus è stato aggiunto l’album “Swing Is Here!” (Verve MGVS 6.140), che presenta quasi la stessa band. La big band di Terry Gibbs è stata attiva solo per tre anni, dal 1959 al 1962, e no ha mai raggiunto grande notorietà perché non ha mai realizzato un tour e molte delle sue registrazioni sono state pubblicate molto tempo dopo il suo scioglimento. Tuttavia, coloro hanno avuto modo di ascoltare questa band durante la sua breve esistenza le hanno dato un nome significativo: “The Terry Gibbs Dream Band”. Anche se Terry Gibbs aveva registrato molti album come leader nel 1959, la sua prima registrazione con la propria big band arrivò con l'album “More Vibes on Velvet”, realizzato per Emarcy nel Novembre 1958. Una performance presso la Versailles Room a Hollywood nei primi mesi del 1959 è la prima testimonianza conosciuta della Dream Band, seguita dall’album “Launching a New Band” registrato per Mercury il 17 Febbraio 1959. Il successivo album in studio “Swing Is Here!”, registrato per Verve il 23 Febbraio 1960 è stato aggiunto come bonus a questa

CD che contiene due LP! La prima registrazione dal vivo dell'orchestra ad essere pubblicata quando la band era ancora in attività! 01 Day In, Day Out 3:08 02 Summit Blues 3:50 03 Limerick Waltz 2:51 04 You Don’t Know What Love Is 5:25 05 Sweet Georgia Brown 2:59 06 Nose Cone 2:56 07 Too Close For Comfort 4:06 08 Main Stem 4:37 09 Ja-Da 4:40 10 T And S 5:48 11 The Song Is You 2:33 12 It Might As Well Be Swing 3:13

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JEWEL BOX 2011 JAZZ

edizione. L’album principale qui riproposto, “The Exciting Terry Gibbs Big Band”, rappresenta invece la prima registrazione dal vivo dell'orchestra ad essere pubblicata quando la band era ancora in attività ed è stata realizzata tra il 20 e 22 Gennaio 1961.

13 Dancing In The Dark 3:08 14 Moonglow 2:44 15 Bright Eyes 5:07 16 The Fat Man 3:06 17 My Reverie 3:00 18 Softly, As In A Morning Sunrise 3:45 19 Evil Eyes 5:21 20 Back Bay Shuffle 2:44

POLL WINNERS RECORDS 8436028697410 PWR 27263 JEWEL BOX 2011 JAZZ

MODERN JAZZ QUARTET PYRAMID (+ PATTERNS) Questa pubblicazione ripropone nellla sua interezza l’album Pyramid (Atlantic LP1325) del Modern Jazz Quartet (John Lewis al piano, Milt Jackson al vibrafono, Percy Heath al basso, Connie Kay alla batteria). Secondo le discografie, le prime sessioni che hanno dato vita a questo album si sono svolte a Lenox tra il 22 e il 29 Agosto 1959 (a quel tempo John Lewis era direttore della famosa Lenox School of Jazz). Di quelle sessioni sono stati pubblicati solo i brani “Django” e “Romaine” (entrambi su Pyramid). L’album sarebbe poi stato completato nel corso di altre due sessioni tenutesi a New York una il 21 Dicembre 1959 e l’altra il 15 Gennaio 1960. Prima di queste sessioni invernali il Modern Jazz Quartet aveva registrato, in due sessioni consecutive il 9 e 10 Ottobre 1959, il disco “Patterns” qui proposto come bonus album. L’album consisteva in una serie di arrangiamenti per quartetto scritti da John Lewis della musica dalla sua colonna sonora per il film Odds Against Tomorrow.

L’album "Pyramid" proposto nella sua interezza! Due LP in questo CD! 01 Vendome 2:33 02 Pyramid 10:53 03 It Don’t Mean A Thing (If It Ain’t Got That Swing) 5:04 04 Django 4:38 05 How High The Moon 6:18 06 Romaine 7:21 07 Skating In Central Park 6:11* 08 No Happiness For Slater 5:23* 09 A Social Call 4:50* 10 Cue 9 5:04* 11 A Cold Wind Is Blowing 7:33* 12 Odds Against Tomorrow 3:36* 13 Django 7:04** Come bonus l'album "Patterns".

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POLL WINNERS RECORDS 8436028697427 PWR 27264 JEWEL BOX 2011 JAZZ

MULLIGAN GERRY THE CONCERT JAZZ BAND La strumentazione è stata sempre molto importante per Gerry Mulligan (1927-1996) che fu uno dei primi ad escludere il pianoforte dalla sezione ritmica jazz. Mulligan sperimentava continuamente nuove formazioni e una delle più famose è senza dubbio la sua Concert Jazz Band, orchestra in cui spiccavano i nomi di Zoot Sims, Bob Brookmeyer, Conte Candoli, Gene Quill e Mel Lewis. L’album omonimo riproposto in questa pubblicazione rappresenta il primo lavoro della band ed è stato registrato in tre sessioni. La prima, del 21 Maggio 1960, sembra sia stata la prima sessione in assoluto della band e ha prodotto un solo brano: "I'm Gonna Go Fishin", che è stato originariamente pubblicato diviso in due parti. Tutti e sette i brani restanti dell'album sono stati registrati in due date consecutive il 25 e 27 Luglio del 1960. Tuttavia, altre tre sessioni si sono svolte tra quelle di Maggio e di Luglio, precisamente dal primo al 3 Giugno 1960. Secondo le discografie, undici titoli sono stati registrati in quella occasione, ma solo quattro sono arrivati sino a noi: “Barbara’s Theme”, “I Know, Don’t Know How”, “Out of This World” e “Sweet and Slow”. Tutte e quattro le canzoni sono state aggiunte qui come un bonus. Poco dopo queste sessioni in studio, il produttore Norman Granz portò la band in tour per l'Europa. Le ultime tre tracce bonus di questo cd sono state registrate a Milano durante questo tour.

"THE CONCERT JAZZ BAND" rappresenta il primo lavoro di Gerry Mulligan con la band omonima. 01 Sweet And Slow 5:17 02 Bweebida Bobbida 5:47 03 Manoir De Mes Rêves (Django’s Castle) 3:49 04 You Took Advantage Of Me 4:39 05 Out Of This World 3:50 06 My Funny Valentine 5:03 07 Broadway 5:21 08 I’m Gonna Go Fishin’ 5:54 09 I Know, Don’t Know How 4:38* 10 Barbara’s Theme 5:08* 11 Sweet And Slow [First Version] 4:25* 12 Out Of This World [First Version] 3:38* 13 Go Home [Live] 7:47* 14 Apple Core [Live] 4:18* 15 Barbara’s Theme [Live] 5:32* Bonus tracks : “Barbara’s Theme”, “I Know, Don’t Know How”, “Out of This World” e “Sweet and Slow”.

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POLL WINNERS RECORDS 8436028697656 PWR 27266 JEWEL BOX 2011 JAZZ

TATUM ART THE LEGENDARY 1956 SESSION Questa pubblicazione ripropone l’album originale The Art Tatum Trio (Verve MGV-8118), che vede il superbo pianista accompagnato dal bassista Red Callender e dal batterista Jo Jones. Questa è stata tra le ultime sessioni registrate da Tatum, che sarebbe morto poco dopo il 5 novembre 1956 all'età di 47 anni. Come bonus alle dieci tracce dell'album originale sono state aggiunte versioni differenti di sette brani inclusi nell’album. Art Tatum è stato principalmente un solista virtuoso, e molto raramente ha suonato con musicisti che non facevano parte del suo trio abituale. Questa è una delle ragioni per cui le registrazioni realizzate da Norman Granz nel 1955 e 1956 che vedono Tatum affiancato da altre due grandi stelle del jazz sono così importanti nella discografia del pianista. Inoltre il trio classico di Tatum, non era composto da pianoforte, basso e batteria, ma da pianoforte, chitarra e basso. La batteria è assente nella maggior parte delle registrazioni in trio di Tatum a parte quelle rare occasioni in cui il trio è affiancato da una band più grandi. Questo è un altro aspetto che rende la sessione qui proposto particolarmente interessante. infine, con l'eccezione di due tracce registrate in una affollata jam session al Carnegie Hall il 23 Aprile 1941, questa è l'unica registrazione conservata di Tatum e Jo Jones insieme.

"THE LEGENDARY 1956 SESSION" è stata tra le ultime sessioni registrate da Art Tatum prima della sua scomparsa all'età di 47 anni. Questa è l'unica registrazione conservata di Tatum e Jo Jones insieme. 01. Just One Of Those Things 7:14 02. More Than You Know 3:37 03. Some Other Spring 4:44 04. If 3:33 05. Blue Lou 3:03 06. Love For Sale 5:32 07. Isn’t It Romantic 3:58 08. I’ll Never Be The Same 4:54 09. I Guess I’ll Have To Change My Plans 3:41 10. Trio Blues 5:06 11. Just One Of Those Things 3:16* 12. More Than You Know 4:14* 13. Some Other Spring 3:38* 14. Blue Lou 2:44* 15. Love For Sale 4:40* 16. Isn’t It Romantic 4:33* 17. I’ll Never Be The Same 6:36*

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POLL WINNERS RECORDS 8436028697403 PWR 27262 JEWEL BOX 2011 JAZZ

ROACH MAX WE INSIST! - FREEDOM NOW SUITE L’etichetta Candid Records ha iniziato a produrre album a New York nel 1960, con lo scrittore jazz e attivista per i diritti civili Nat Hentoff come produttore artistico e autore delle note di copertina. Nello stesso anno della sua nascita, la Candid ha pubblicato il famoso album “We Insist! Freedom Now Suite” (Candid CJM8002), che testimonia lo straordinario talento di Max Roach (accompagnato qui tra gli altri da Coleman Hawkins, Booker Little e l'allora poco nota Abbey Lincoln), la sua influenza nel mondo del jazz e le sue idee politiche. Nel Luglio 1960 Max Roach e Charles Mingus, alla ricerca di un trattamento più equo per gli artisti di colore, avevano organizzato un "festival ribelle" in concomitanza con il prestigioso Jazz Festival di Newport. Da quella esperienza è nato l’album del Jazz Artists Guild, intitolato Newport Rebels. Due dei brani di quell'album, "Cliff Walk" e “T’Aint Nobody’s Bizness if I Do”, appartengono a una sessione che ha avuto luogo il 1 Novembre 1960 con Max Roach e Abbey Lincoln. La sessione completa - originariamente apparsa divisa su due diversi album: The Jazz Life (CJM8019 Candid) e Newport Rebels (CJM8022 Candid) - è qui aggiunta come bonus.

“We Insist!" testimonia lo straordinario talento di Max Roach! Gli album "The Jazz Life" e "Newport Rebels" sono stati aggiunti come bonus. 01. Driva’ Man 5:18 02. Freedom Day 6:09 03. Triptych: Prayer/ Protest/ Peace 8:10 04. All Africa 8:02 05. Tears For Johannesburg 9:42 06. Oh Yeah, Oh Yeah 7:00* 07. Cliff Walk 9:45* 08. Tain’t Nobody’s Bizness If I Do 7:17*

BLUE SERGE 8015948302873 BLS 036 JEWEL BOX 2011 JAZZ

MARTIN ETTORE DIECISTORIE Vincitore al Concorso di Barga nel 1999, finalista a Sassari 'Scrivere in Jazz' 2006 e nuovamente a Barga nel 2010, il sassofonista vicentino Ettore Martin si propone, oltre che come eccellente strumentista, come uno dei più interessanti compositori e arrangiatori dell'attuale panorama jazzistico nazionale. Diecistorie è un progetto che ha nell'originalità del proprio “suono” il principale punto di forza; gli intrecci timbrico-ritmici puntano a valorizzare i contrasti e le alternanze per dar vita a forme compositive e metriche inusuali, ad un “colore” orchestrale a volte cameristico, pur rimanendo decisamente nellʼambito jazz. In questa musica si mescolano lʼamore per il jazz-rock inglese anni ʻ70 (Nucleus, Centipede, Michael Gibbs), il rigore di una scrittura orchestrale moderna e compatta e la libertà di cercare/creare spazi improvvisativi ogni volta nuovi e diversi. Ci sono, nelle dieci tracce di questo cd, più di ventʼanni di musica ascoltata, scritta, suonata e vissuta, che si traducono in dieci racconti che raccontano come siamo e come vorremmo essere. Sono dieci storie in musica che parlano di noi e delle nostre vite.

Il nuovo lavoro del multipremiato sassofonista Ettore Martin. Uno stile jazz tutto personale!

Page 9: Emissione N° 291 - · PDF fileFin dal brano d’apertura, “Sofrito” di Mongo Santamaria, è chiaro qual è l’intento di Arturo Sandoval e della WDR Big Band: far rivivere la

TIMBA 0821895982925 59829-2 JEWEL BOX + SLIPCASE 2011 WORLD MUSIC

VARIOUS ARTISTS THE BAR AT BUENA VISTA L'Avana e l'epoca d'oro degli anni Cinquanta. Nel quartiere di Buena Vista c'è un club chiamato Social Club de Buena Vista, dove gli artisti più conosciuti si incontrano. Al bar del club si parla della vita culturale dell'Avana, della musica e dei passi di danza più recenti. "The Bar At Buena Vista" rapisce l'ascoltatore per riportarlo indietro a quel periodo d’oro della musica cubana riproponendone i grandi successi interpretati da straordinari musicisti. Pio Leiva, membro del leggendario Buena Vista Social Club, canta la ballata "Desvuelo de Amor" e "Yo no soy Mentiroso" che lo hanno reso famoso in tutta Cuba. Il maestro di pianoforte cubano "Rubalcaba" interpreta il successo "El Manisero" e José Artemio Castaneda canta la sua canzone "Maracaibo Oriental", scritta per Beny Moré. Il più grande successo del Buena Vista Social Club "Chan Chan", composta da Francisco Repilado, meglio noto come Compay Segundo, è cantata da i suoi nipoti. Teresita Cartula, che insieme con Omara Portuondo è stata uno delle cantanti cubane più famose dell'epoca, canta invece il classico "Oye Ramon". Per tutti gli amanti della musica cubana, questa compilation rappresenta insomma un’occasione imperdibile per rivivere il fascino di un'epoca e di una musica che hanno incantato il mondo intero.

"The Bar At Buena Vista" ci riporta a l'Avana degli anni cinquanta! La musica che ha incantanto un mondo intero. 1. A Buena Vista 2. Changüi A Reve 3. Maracaibo Oriental 4. El Manisero 5. Mambo 6. Desvuelo De Amor 7. I Remember Dizz 8. Yo No Soy Mentiroso 9. Chan Chan 10. Oye Ramon 11. Asi Son Con El Son 12. Los Herederos 13. Rubalcaba

Grazie dell’attenzione e cordiali saluti da EGEA Records & Distribution.

Silvia Valderrama Ufficio Stampa - EGEA Music C.so Mazzini, 12 - 12037 SALUZZO (CN) Tel. +39 0175 217323 Fax. +39 0175 475154 E-Mail: [email protected] Skype: silvia valderrama http://www.egeamusic.com