EMERGENZE IN NEONATOLOGIA · 2016. 2. 23. · Archives de Pediatrie 2001 suppl.1 FEBBRE d.d. febbre...
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EMERGENZE INNEONATOLOGIA
Prof. N. [email protected]
Urgenza: improvvisa condizione per la quale, pur non esistendo un immediato pericolo di vita, si rende necessario adottare un adeguato
intervento terapeutico nel più breve tempo possibile.
Emergenza: condizione di pericolo di vita imminente per arresto cardiaco e/o respiratorio, per cui è indispensabile un immediato intervento terapeutico adeguato come la rianimazione cardio-
polmonare sia di base, che avanzata, e l’uso di strumenti e presidi di emergenza.
OGNI URGENZA PUO’ TRASFORMARSI IN EMERGENZA
PARAMETRI VITALI E SEGNI CLINICI DI “ALLARME”
• Apnea > 10 secondi• FR > 60 atti/min• Respiro agonico/distress respiratorio grave• (SaO2 < 94% in aria ambiente)• Cianosi con estremità fredde e marezzate• Polsi periferici flebili o assenti• Riempimento capillare > 2 secondi in paziente normotermico• Pupille anisocoriche o non reagenti• Convulsioni in atto• Glasgow Coma Scale < 12
Urgenze nel neonato/lattante
RESPIRATORIEINFETTIVE/NEUROLOGICHE
CARDIACHEMETABOLICHE
Emergenze nel neonato/lattanteARRESTO CARDIORESPIRATORIO
DA CAUSE RESPIRATORIE, CARDIACHE, NEUROLOGICHE
CRISI CONVLUSIVEINALAZIONE CORPI ESTRANEI
URGENZE RESPIRATORIE
Inappetenza, letargia, febbre, vomito, irritabilità
SEGNI DI ALLARME
FATTORE DI RISCHIO PER MAGGIORE GRAVITÀRidotto diametro vie aeree distali
Incompleto sviluppo ventilazione collaterale
FATTORE DI RISCHIO PER MALATTIADeficit immunitario (aspecifico, specifico)
Incompleto transfer anticorpi specifici (correlazione tra livelli di anticorpi materni anti‐VRS e resistenza a infezioni nei primi mesi)
PREMATURITÀ E INFEZIONI
Il neonato a rischio presenta una maggiore suscettibilità alle infezioni, inparticolare respiratorie, nei primi due anni di vita.
La prevenzione delle infezioni si basa sull’educazione dei genitori ad evitaresituazioni e contatti a rischio, al lavaggio delle mani e ad altreraccomandazioni date alla dimissione (evitare ambienti affollati, incentivareallattamento materno, evitare esposizione al fumo passivo, profilassi)
IL PROBLEMA DEI LATE PRETERM
LA PREMATURITÀ
• CAUSA MAGGIORE DI MORBILITÀ EPROGNOSTICAMENTE PIÙ IMPORTANTE SEQUELA FRAI NEONATI PRETERMINE
• USA 10‐150000/anno (50% neonati < 1000g)• Nuova BPD:
lieve distress respiratorioridotta alveolarizzazioneridotta superficie di scambiocrescita di vasi dismorfici
• Multifattoriale:Immaturità polmonareInfiammazione pre‐postnataleOssigeno
Ventilazione meccanica
LA PREMATURITÀ
LA BRONCODISPLASIA
Pretermine Assenza anticorpi materniRiduzione calibro vie aeree
Broncodisplasici Iper‐reattività bronchialeRidotta compliance polmonare
Cardiopatici Iper‐reattività vascolare polmonareIperafflusso polmonare
Con m.neuromuscolari Ridotta forza muscolare
Con deficit immunitari ridotta capacità eliminazione virus
NEONATI AD ALTO RISCHIO
Quando ospedalizzare
aspetto tossico apnee o cianosi tachipnea (>60/min) eta’ inferiore a 6 settimane ex-pretermine con età corretta <3 mesi cardiopatie patologia polmonare cronica grave Sao2 < 94% in aria problemi di alimentazione disidratazione >5% difficolta’ psicosociali
Cons. Conference Parigi 21/9/2000. Archives de Pediatrie 2001 suppl.1
FEBBRE d.d. febbre da disidratazione
RIFIUTO ALIMENTAZIONE
VOMITO
CRISI DI APNEA
CUTE PALLIDA, FREDDA, MAREZZATA
TACHICARDIA/BRADICARDIA
IRRITABILITÀ, LETARGIA, CONVULSIONI
PETECCHIE
FONTANELLA PULSANTE
URGENZE INFETTIVE – segni clinici
FORME PRECOCI: < 7 giorni di vita - MORTALITÀ 5-15%
FATTORI DI RISCHIO: SGA, PROM, febbre materna
Polmonite, sepsi e 30% casi meningite
FORME TARDIVE:
7-30 giorni - MORTALITÀ 2-10%
meningite e frequenti sequele neurologiche
STREPTOCOCCO BETA-EMOLITICO GRUPPO B
RIDUZIONE INFEZIONE 70%
SCREENING UNIVERSALE
INIZIO PROFILASSI ANTIBIOTICA
Condizione patologica di inadeguata perfusione tissutale, secondaria alla disfunzione cardiovascolare che si verifica in corso di infezione sistemica
Lo shock settico si deve sospettare in tutti i neonati con distress
respiratorio e ridotta perfusione, in presenza di storia materna positiva
per corioamnionite o prolungata rottura di membrane e
scadimento delle condizioni cliniche in un
neonato con sepsi
CONVULSIONI
Automatismi
C. Miocloniche
C. Toniche
Apnee
URGENZE NEUROLOGICO/METABOLICHE
Lombroso C. Neonatal seizures:a clinician’s overview.Brain & Development 1996:18: 1-28
Malformazioni SNC
Infezioni SNC
Rosolia, CMV, Toxoplasma, Herpes simplex, Listeria, E. coli, Streptococco, Haemophilus
influenzae
Alterazioni elettrolitiche
Ipoglicemia (Galattosemia, insulinoma, leucinosi)
Ipocalcemia late-onset
immaturità dei sistemi di escrezione renale dei fosfati
Iponatriemia (SIADH da infezioni o emorragia)
Errori congeniti del metabolismo
Eziologia convulsioni
ESORDIO MALATTIE METABOLICHE
In gravidanza
Alla nascita
Dopo la nascita
–MORTE IMPROVVISA
–DETERIORAMENTO CLINICO
Elementi di sospetto clinico
VOMITO
LETARGIA
IPOTONIA, CONVULSIONI, SINGHIOZZO INTRATTABILE
APNEA O DISTRESS RESPIRATORIO INSPIEGABILE
SEPSI, IN PARTICOLARE DA E.COLI
ODORE “STRANO”
ITTERO PERSISTENTE
DISMORFIE
ORGANOMEGALIA
STORIA FAMILIARE SIGNIFICATIVA
CONSANGUINEITÀ DEI GENITORI
Danno neurologico tipo intossicazione
ACIDURIE ORGANICHE– MSUD, ACIDURIA METILMALONICA,
PROPIONICA E ISOVALERICA
ERRORI CONGENITI CICLO UREA
TIPICO INASPETTATO PEGGIORAMENTO(scarsa suzione, possibile coma,
disturbi respiratori, bradicardia, ipotermia)
URGENZE
CARDIOLOGICHE
soffio
cianosi
segni di scompenso
anormalità dei polsi arteriosi
SEGNI DI ALLARME
RIFIUTO ALIMENTAZIONESCARSA CRESCITA
TACHICARDIATACHIPNEA
EPATOMEGALIA
ETA' VEGLIA MEDIA SONNONeonato - 3 mesi 85 - 205 140 80 - 1603 mesi - 2 anni 100 - 190 130 75-1602 anni - 10 anni 60 - 140 80 60- 9010 anni - > 10 anni 60 - 100 75 50 90
CAUSE DI MANCATA DIAGNOSI
PERSISTENZA “FISIOLOGICA” DI ELEVATE PRESSIONI POLMONARI
cardiopatie con shunt sn-dx
stenosi polmonare
PERVIETA’ DEL DOTTO ARTERIOSO
coartazione aortica,
stenosi aortica “critica”
cardiopatie cianogene con ipoafflusso polmonare
Possibili falsi negativiPER PDA
URGENZE CHIRURGICHE
SEGNI DI ALLARME
Addome acuto
Vomito persistente
Disidratazione
Pianto inconsolabile
Ernia incarcerata (ex-pretermine!)
Torsione testicolo
Stenosi del piloro
Occlusione intestinale
URGENZE CHIRURGICHE
TRAUMI
USTIONI
TEMPERATURA BAGNETTO
temperatura dell’acqua non superiore a50°C
Controllare sempre la temperaturadell'acqua prima di immergervi il bambino
Acqua corrente
LIQUIDI CALDI
Non bere mai bevande calde con ilbambino in braccio o cucinare con ilbambino in braccio
TEMPERATURA DEL LATTE
CADUTE
FASCIATOIO
(Non lasciare mai solo il bambino sul fasciatoio, dimensioni minime del fasciatoio 60 x 80 posto un angolo della stanza)
IN BRACCIO
ATTENZIONE ALLAPOSSIBILITA’ DI
MALTRATTAMENTI!