ELOGIO DELLA BUONA EDUCAZIONE fate mai mancare nella vostra vita di coppia le for-mule di cortesia,...

15
ELOGIO DELLA BUONA EDUCAZIONE Riscoprire le belle maniere per riportare l’armonia nella nostra vita Maria Pedone

Transcript of ELOGIO DELLA BUONA EDUCAZIONE fate mai mancare nella vostra vita di coppia le for-mule di cortesia,...

Page 1: ELOGIO DELLA BUONA EDUCAZIONE fate mai mancare nella vostra vita di coppia le for-mule di cortesia, anche se potrebbero sembrarvi scontate. Chiedete sempre per favore, scusa, permesso

ELOGIO DELLA BUONA

EDUCAZIONERiscoprire le belle maniere

per riportare l’armonia nella nostra vita

Maria Pedone

Page 2: ELOGIO DELLA BUONA EDUCAZIONE fate mai mancare nella vostra vita di coppia le for-mule di cortesia, anche se potrebbero sembrarvi scontate. Chiedete sempre per favore, scusa, permesso

9

Indice

Presentazione

1. La buona educazione nelle relazioni 1. Una bella coppia educata 2. La buona educazione in famiglia3. Una convivenza educata è una convivenza

serena

2. La buona educazione dei bambini1. I bambini li vogliamo bene educati!2. I bambini a tavola3. Suggerimenti per mamme ansiose e bam-

bini schizzinosi 4. Ospiti fuori casa5. Le feste di compleanno6. Elogio dell’ordine7. La disciplina: che parola sconosciuta!

3. La buona educazione a scuola1. L’ABC a scuola2. I rapporti con gli insegnanti

pag. 13

» 17» 17» 21

» 22

» 25» 25» 26

» 28» 28» 29» 32» 34

» 37» 37» 39

Page 3: ELOGIO DELLA BUONA EDUCAZIONE fate mai mancare nella vostra vita di coppia le for-mule di cortesia, anche se potrebbero sembrarvi scontate. Chiedete sempre per favore, scusa, permesso

10

4. La buona educazione al lavoro1. L’abbigliamento: prima di tutto, decoro,

please!2. Il luogo di lavoro3. I rapporti personali 4. Le riunioni: che ottima occasione per com-

portarsi male!5. I colloqui di lavoro: che ottima occasione

per esser beneducati! 6. E per finire, qualche piccola regola di

buona creanza…

5. Le buone care vecchie maniere1. Le presentazioni2. Come rivolgersi alle persone 3. Conversare e discutere 4. Feste e cene 5. Al ristorante6. Ai ricevimenti7. I mezzi di trasporto8. E per finire: elogio della gentilezza

6. La buona educazione in rete1. Finché morte non ci separi…2. Consigli di svezzamento per smartphone-

dipendenti3. Ma tu non sei su WhatsApp?! 4. Ti ho mandato una email5. La buona educazione e i social network6. Educare i ragazzi al buon uso del web7. Ragazzi sicuri e corretti in rete

pag. 43

» 43» 44» 46

» 48

» 50

» 51

» 53» 54» 55» 56» 58» 59» 61» 62» 63

» 67» 68

» 68» 70» 71» 74» 76» 78

Page 4: ELOGIO DELLA BUONA EDUCAZIONE fate mai mancare nella vostra vita di coppia le for-mule di cortesia, anche se potrebbero sembrarvi scontate. Chiedete sempre per favore, scusa, permesso

11

7. Buona educazione ed ecologia1. Rifiuti o materiali di seconda vita? 2. L’obsolescenza programmata 3. Lo spreco del cibo4. L’importanza dei nostri comportamenti

Conclusione

pag. 81» 82» 86» 88» 90

» 93

Page 5: ELOGIO DELLA BUONA EDUCAZIONE fate mai mancare nella vostra vita di coppia le for-mule di cortesia, anche se potrebbero sembrarvi scontate. Chiedete sempre per favore, scusa, permesso

13

Presentazione

Perché le persone bene educate sono sempre più rare? E soprattutto, perché la buona educazione non è più

considerata un valore, né uno strumento per facilitare le relazioni e migliorare la nostra vita sociale?

Dai tempi del primo galateo di Monsignor Della Casa conoscere e praticare le norme del comportamento sociale è stato considerato indispensabile per il vivere civile.

Da allora, e per quasi 5 secoli, i galatei sono stati rite-nuti un utile strumento per farsi strada nella vita, ottene-re successo, affrontare adeguatamente le più svariate si-tuazioni.

Non solo, la buona educazione e la bella conversazione sono stati ritenuti i tratti distintivi delle classi privilegiate, di coloro cioè che oltre a esser danarosi, erano anche col-ti e raffinati.

Ancora, da sempre non è stata la ricchezza a definire il vero signore, ma le belle maniere. Si poteva anche scalare la montagna delle differenze sociali e arrivare a conquista-re potere e successo, ma senza la conoscenza della buona educazione si sarebbe sempre stati considerati dei parve-nues, dei cafoni arricchiti.

Page 6: ELOGIO DELLA BUONA EDUCAZIONE fate mai mancare nella vostra vita di coppia le for-mule di cortesia, anche se potrebbero sembrarvi scontate. Chiedete sempre per favore, scusa, permesso

14

Nell’era dell’abbondanza e dell’ostentazione, invece, ha prevalso l’idea che le regole di comportamento, il “si fa, non si fa”, l’educazione e l’eleganza dei modi, fossero solo doveri ipocriti e vuote esteriorità, che soffocavano la libera espressione dell’individuo.

All’imposizione di inutili formalismi si sono giusta-mente contrapposte spontaneità e naturalezza, ma senza preoccuparsi di porre i limiti del rispetto degli altri alla li-bera affermazione del proprio ego e dei propri interessi.

Il risultato è una società imbarbarita, in cui è sempre più difficile vivere, e dove gli atteggiamenti prevalenti so-no quelli dell’ostilità piuttosto che della gentilezza, dell’in-differenza più che dell’attenzione verso gli altri.

La sospettosità è diventata il sentimento più diffuso, nelle città come nei piccoli centri, e su di essa si orienta il nostro modo di stare al mondo.

La persona che ho di fronte mi rispetterà o cercherà di prevaricarmi? Posso aspettare tranquillamente il mio turno per salire sull’autobus o devo sgomitare perché tanto lo fa-ranno gli altri?

Una delle conseguenze più negative della scomparsa della buona educazione è, infatti, quella di aver diminuito la prevedibilità delle azioni altrui, su cui in larga misura si basano le relazioni umane.

Non sappiamo più cosa aspettarci dagli altri. Un tem-po si poteva ragionevolmente prevedere che una domanda cortese avrebbe ricevuto una risposta di egual tenore, che a un invito sarebbe seguita una replica, che un ritardo sa-rebbe stato accompagnato da delle scuse.

Ancora, un tempo si poteva stare sicuri che un anzia-no avrebbe trovato un posto a sedere sull’autobus, che un oggetto prestato sarebbe stato restituito, che un’osserva-zione garbata non avrebbe scatenato un’aggressione in-controllata.

Page 7: ELOGIO DELLA BUONA EDUCAZIONE fate mai mancare nella vostra vita di coppia le for-mule di cortesia, anche se potrebbero sembrarvi scontate. Chiedete sempre per favore, scusa, permesso

15

Oggi chiunque può sperimentare quanto sia più faticoso vivere in una società dove disponibilità e gentilezza sono sempre più rare, mentre la prepotenza regna sovrana.

Ma allora, ora che è evidente che possiamo fare a meno di formalità e inutili perbenismi, ma non del rispetto de-gli altri, perché non cambiare le regole del gioco e tornare ad apprezzare l’utilità della buona educazione e la bellezza delle buone maniere?

Perché non ricominciare a insegnare le vecchie regole e, magari, stabilirne anche di nuove, funzionali ai cambia-menti in atto nella nostra società?

Partendo dall’analisi dei vari ambiti della vita socia-le, dal lavoro, alla coppia, alla famiglia, senza dimenticare i social network, nel volume si evidenzia come i compor-tamenti inadeguati, quando non francamente maleduca-ti, portino a inasprire i rapporti personali e a peggiorare il clima relazionale e l’ambiente intorno a noi.

D’altro canto, la conoscenza delle regole della buona educazione mette in grado di affrontare con disinvoltura e sicurezza le varie situazioni della vita. Di più, le compe-tenze sociali, la capacità di mettere a proprio agio gli in-terlocutori, il saper mantenere buone relazioni con tutti, predispone favorevolmente le persone nei nostri confronti e rende la vita più facile e serena.

È partendo da questi presupposti che sono state scelte le regole di comportamento presentate, con il fine di sug-gerire modi di fare utili a migliorare la nostra vita perso-nale, il nostro rapporto con gli altri e il nostro ambiente sociale.

Page 8: ELOGIO DELLA BUONA EDUCAZIONE fate mai mancare nella vostra vita di coppia le for-mule di cortesia, anche se potrebbero sembrarvi scontate. Chiedete sempre per favore, scusa, permesso

17

1

La buona educazione nelle relazioni

1. Una bella coppia educata

Comincerò con la più elementare delle osservazioni: non fate mai mancare nella vostra vita di coppia le for-mule di cortesia, anche se potrebbero sembrarvi scontate.

Chiedete sempre per favore, scusa, permesso, usate la forma interrogativa piuttosto che l’imperativo e, quando te-lefonate in orario di lavoro, assicuratevi sempre che lui o lei possa parlare in quel momento, così come fareste con un estraneo.

Non abbiate modi possessivi nei confronti del vostro partner. Anche se vi amate follemente, non è detto che possa o voglia essere sempre a vostra disposizione e, se pure lo fosse, non è comunque un buon motivo per appro-fittarne e diventare dispotici.

La sua vita è ormai indissolubilmente unita alla vostra (si spera!), ma è possibile che non voglia rinunciare del tutto a quella precedente. Dunque evitate di parlare male dei suoi amici o delle sue amiche, anche se non vi piaccio-no, e non cadete nell’errore di criticare la sua famiglia, an-che se lui, o lei, lo fa.

Page 9: ELOGIO DELLA BUONA EDUCAZIONE fate mai mancare nella vostra vita di coppia le for-mule di cortesia, anche se potrebbero sembrarvi scontate. Chiedete sempre per favore, scusa, permesso

18

Pensate che voi potete dire quello che volete su vostra madre o vostro padre, ma difficilmente accetterete che lo faccia un’altra persona, anche se è vostro marito o vostra moglie.

E se per caso il vostro partner ha con i suoi genitori un atteggiamento critico e poco riguardoso, non solo non siete affatto autorizzati a fare lo stesso, ma dovrete essere cor-diali e rispettosi, e pretendere che in vostra presenza lui, o lei, si comporti con loro allo stesso modo.

Non gettate discredito sugli aspetti della vita del vo-stro compagno di cui non fate parte o che non vi piaccio-no. Trovo piuttosto incomprensibili, per fare un esempio, le donne che si innamorano perdutamente di un appassio-nato di calcio e poi passano le domeniche a compiangersi perché lui pensa solo alle partite, o quelle che perdono la testa per un rockettaro duro e poi si lamentano per le pro-prie orecchie.

Non insistete per condividere con la vostra metà an-che hobby e attività che interessano solo voi, per evitare di avere accompagnatori rassegnati e abulici (quando va be-ne), oppure apertamente critici.

Quindi, cari signori, se non ne avete voglia, non accom-pagnate le fidanzate a fare shopping come cagnolini recal-citranti, salvo poi denigrarle dicendo che sono indecise, lente e mai soddisfatte; e voi, care signore, per carità fate a meno di guardare con lui la partita di calcio, se non riusci-te a trattenervi da commenti e valutazioni fuori luogo.

In pubblico

Lo status di coppia non comporta indiscrete esibizioni di affetto in pubblico, per esempio scambiandosi effusio-ni (siì, sono all’antica, ma se proprio voglio vedere due che si baciano appassionatamente vado al cinema e non in piz-

Page 10: ELOGIO DELLA BUONA EDUCAZIONE fate mai mancare nella vostra vita di coppia le for-mule di cortesia, anche se potrebbero sembrarvi scontate. Chiedete sempre per favore, scusa, permesso

19

zeria) oppure intrattenendo gli astanti con lunghe disser-tazioni sulla propria inesprimibile felicità o, al contrario, sulle proprie inconciliabili divergenze.

E per carità lasciate perdere di appellarvi con improba-bili vezzeggiativi: cicci, fiorellino, bimba, cucciolone mio, ecc., che vanno rigorosamente usati solo in privato.

L’essere felicemente fidanzati non comporta nemmeno prendersi con il partner quelle libertà che (mi auguro) non ci si prende con gli altri: per esempio interromperlo o per-sino correggerlo mentre parla.

Evitate assolutamente un comportamento simile: nei confronti del vostro partner e di chiunque; anche se sba-glia una pronuncia straniera o si confonde con le date, la correzione mette in risalto l’errore e in imbarazzo il mal-capitato, e non aggiunge nulla di significativo al discorso.

Non intromettetevi nella conversazione e non commen-tatela con frasi tipo: “Caro, questa l’ho già sentita mille volte!”, oppure “Racconto io, tu non lo sai fare, o ancora Amore, ma non ti accorgi che stai annoiando tutti?”.

Anche ammesso che sia vero, in nessun caso si ha il di-ritto di interloquire e di interferire: ognuno è responsabile di se stesso, tanto chi parla quanto chi ascolta, e non ci si può arrogare il diritto di decidere per gli altri cosa posso-no dire e quello che devono ascoltare.

Solo in un caso è ammesso interrompere (con garbo!) la conversazione: quando cioè ci si accorge che il discor-so ha preso una piega imbarazzante, che potrebbe portare verso una gaffe o mettere in imbarazzo qualcuno dei pre-senti, o ancora quando diventa evidente che l’interlocutore è a disagio.

Evitate di approfittare della compagnia di amici, fami-liari o conoscenti per ironizzare sul vostro partner, farlo oggetto di frecciatine, raccontare sue abitudini personali, o metterlo in ridicolo.

Page 11: ELOGIO DELLA BUONA EDUCAZIONE fate mai mancare nella vostra vita di coppia le for-mule di cortesia, anche se potrebbero sembrarvi scontate. Chiedete sempre per favore, scusa, permesso

20

Provocare nella certezza che dovrà incassare per non polemizzare in presenza di tutti, oppure nella speranza di trascinarlo in un litigio con testimoni è una mancanza di rispetto. E se non volete averne per il vostro compagno, abbiatene almeno per coloro che sono in vostra compa-gnia. Non è affatto piacevole stare insieme a due persone che si stuzzicano o si attaccano davanti agli altri, creando un clima di tensione e turbando la serenità del gruppo.

I litigi

I litigi sono inevitabili, non sono piacevoli, ma possono essere utili: il conflitto, se affrontato in modo costruttivo, è fonte di cambiamento e di crescita. Però bisogna saper liti-gare e mantenere anche nella lite il rispetto dei limiti e la buona educazione.

Prima di tutto cercate di non fare baruffa in presenza di altre persone, compreso, se possibile, i figli, e nemmeno sollecitate l’opinione o l’intervento di parenti e amici af-finché prendano le parti dell’uno o dell’altro o facciano da paciere, li mettereste solo in difficoltà.

Con il litigio si possono esprimere le proprie ragioni, magari la rabbia e l’ostilità repressa nei confronti dell’altra persona, ma non deve avere l’obiettivo di aggredire, ferire e umiliare chi ci sta di fronte. Deve essere un confronto, una partita di scherma, se volete, ma non un duello all’ar-ma bianca, mirato a far male.

Perciò non usate parole offensive, critiche feroci e sar-castiche, non tirate colpi bassi, per esempio utilizzando confidenze che avete ricevuto in passato, con lo scopo di ferire o umiliare, sono tutte cose che difficilmente verran-no dimenticate e perdonate, anche a pace fatta.

Infine, non ostinatevi ad aspettare che sia l’altro a fare il primo passo, sappiate riconoscere i vostri torti e chiede-

Page 12: ELOGIO DELLA BUONA EDUCAZIONE fate mai mancare nella vostra vita di coppia le for-mule di cortesia, anche se potrebbero sembrarvi scontate. Chiedete sempre per favore, scusa, permesso

21

re scusa, e siate anche capaci di accettare le scuse e perdo-nare, tutti possiamo sbagliare.

E una volta fatta la pace, non ricominciate dicendo: “… però avevo ragione io!”.

2. La buona educazione in famiglia

In famiglia valgono le stesse regole che in coppia: fac-ciamo in modo che la vita familiare sia improntata alla gentilezza e al rispetto.

Cominciamo dai toni, che non saranno mai alti, e dai modi, che saranno sempre garbati. A casa, come del resto dovunque, lasciamo da parte il tono di comando e utiliz-ziamo sempre le formule di cortesia.

Cerchiamo sempre di mantenere un clima cordiale, educato e sereno, anche nei momenti di maggiore pressio-ne e difficoltà, che in una famiglia non mancano mai.

Questo però non vuol dire evitare a tutti i costi le di-scussioni e i litigi, anzi, le paci artificiose non sono mai salutari.

Perciò, quando si vengono a creare problemi e motivi di contrasto, è meglio affrontare subito il conflitto per cerca-re di risolverlo, anche a costo di litigare, piuttosto che far finta che tutto vada bene, reprimere la rabbia e instaurare un clima familiare apparentemente tranquillo, ma in realtà pieno di tensione e malcelata ostilità.

Vi sarà certamente capitato di vedere un marito rivol-gersi abitualmente alla moglie in modo aspro e astioso, o una madre apostrofare i figli sempre con tono di rimprove-ro. Spesso sono gli stessi che si vantano che nella loro fa-miglia non si litiga mai, ma che utilizzano ogni pretesto per sfogare il risentimento con comportamenti velatamente ostili ma apertamente maleducati. Sarebbe invece più utile

Page 13: ELOGIO DELLA BUONA EDUCAZIONE fate mai mancare nella vostra vita di coppia le for-mule di cortesia, anche se potrebbero sembrarvi scontate. Chiedete sempre per favore, scusa, permesso

22

e costruttivo affrontare il problema e chiarire i motivi del-la propria rabbia nei confronti dell’altro, in modo da trova-re un accordo che renda tutti più sereni.

Anche i litigi continui tra fratelli sono un vero e pro-prio flagello e possono seriamente compromettere la pace di una famiglia. Aldilà degli inevitabili attriti dati dalla di-versità personale e dalla convivenza, spesso questo peren-ne stato di tensione, che esplode poi in vera e propria osti-lità a volte per un nonnulla, deriva dal fatto che i genitori si pongono come obiettivo quello di sedare velocemente la disputa, a scapito ora dell’uno o dell’altro figlio (cedi tu perché sei più grande, o perché sei più piccolo, o perché così tu sei buono e tuo fratello no) piuttosto che attivarsi a cercare le ragioni profonde del conflitto e tentare di risol-verlo.

3. Una convivenza educata è una convivenza serena

Stabiliamo delle regole della famiglia e facciamo in modo che vengano rispettate da tutti, facendo appello al-la responsabilità e alla partecipazione di ognuno. Collabo-rare è molto più piacevole che ubbidire e cooperare per un obiettivo comune è più gratificante e più efficace che esse-re obbligati al rispetto di regole non condivise.

Si saluta quando si entra e quando si esce, si avvisa su dove si va e quando si pensa di tornare e si rispettano gli orari di rientro (questa casa non è un albergo!).

A tavola si arriva puntuali e non si comincia a mangia-re prima che tutti siano seduti, non si smanetta col cellula-re o si impone il silenzio per ascoltare la televisione.

Non si fanno commenti ironici o negativi sulle pie-tanze che sono state servite, anche se sono scotte, senza

Page 14: ELOGIO DELLA BUONA EDUCAZIONE fate mai mancare nella vostra vita di coppia le for-mule di cortesia, anche se potrebbero sembrarvi scontate. Chiedete sempre per favore, scusa, permesso

23

sale o salate, piuttosto sono gentili e bene accetti i com-plimenti.

Non ci si alza prima degli altri commensali e se è pro-prio necessario lo si fa chiedendo il permesso. Non si la-scia il piatto in tavola perché qualcun altro lo tolga, ma quanto meno si riordina il proprio posto, si piega il tova-gliolo, si ripongono le posate nel piatto e, se necessario, si aiuta a sparecchiare e rigovernare.

Si rispettano gli spazi di tutti i componenti della fami-glia, non si lasciano in giro i propri oggetti ed effetti per-sonali, e si mantengono ordinati e puliti non solo gli spazi comuni ma anche la propria camera e il proprio armadio.

Non si è invadenti, si bussa prima di entrare in stan-za da letto o in bagno o si chiede permesso se la porta è aperta.

Si è discreti: non si raccontano davanti a tutti le male-fatte di qualcuno, né dei figli, né dei genitori. Se si vuo-le raccontare un episodio che riguarda un altro familiare, si chiede prima il suo permesso, bambini compresi, anche loro hanno amor proprio.

La proprietà personale va rispettata anche tra i compo-nenti di una famiglia e non si prenderanno oggetti o capi di abbigliamento altrui senza prima aver ottenuto il con-senso del proprietario.

Non si sfoga sugli altri il proprio malumore sbattendo porte, gridando e buttando cose per terra.

Si cerca di rispettare i tempi e le esigenze di tutti: non si urla da una stanza all’altra, non si suona a tutto volume la chitarra alle 11 di sera, non si fa rumore mentre qualcu-no studia o dorme, ma nemmeno si pretende il silenzio as-soluto per ore.

Infine, anche se la convivenza è sempre impegnativa, si cerca di essere accomodanti: non si rinfacciano continua-mente gli errori altrui (Lasci sempre tutto in disordine),

Page 15: ELOGIO DELLA BUONA EDUCAZIONE fate mai mancare nella vostra vita di coppia le for-mule di cortesia, anche se potrebbero sembrarvi scontate. Chiedete sempre per favore, scusa, permesso

24

non si brontola (In questa casa va tutto male!), non si iro-nizza (Ecco arrivato il ritardatario, come al solito tutti ad aspettare te!), non si è irriguardosi (Volete sapere cosa ha combinato oggi vostro fratello?).

Così i problemi non si risolvono, in compenso il clima familiare peggiora.

Qualche parola sulla collaboratrice domestica

Quando a far parte della vita familiare entra anche una colf, si devono seguire le stesse regole di buona educazio-ne che valgono per gli altri componenti della famiglia.

Le si dà del lei, a meno che non sia molto giovane, e si pretende che i bambini siano educati e rispettosi nei suoi confronti.

Si sarà sempre attendibili e puntuali, tanto negli orari quanto nei pagamenti, si eviterà per esempio di farla veni-re inutilmente e di rimandarla casa perché ci si è dimenti-cati dell’appuntamento.

Date sempre indicazioni precise sul lavoro che volete sia fatto e siate voi per primi ordinati e puliti se volete che la colf riesca a fare bene il suo lavoro.

Se avete delle osservazioni da fare, fatele sempre con gentilezza e, come è necessario far notare gli errori per-ché il lavoro venga fatto meglio, non mancate nemmeno di complimentarvi quando è stato svolto bene.

Infine, siate sempre affabili e cortesi in modo che le persone possano lavorare a casa vostra con serenità.