Elementi per interpretare e gestire i somatismi fisici e psichici.Cerchio Ifior
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Transcript of Elementi per interpretare e gestire i somatismi fisici e psichici.Cerchio Ifior
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Elementi per interpretare
e gestire i somatismi fisici
e psichici. Cerchio Ifior
Tratto da: http://ifior.forumfree.it/?t=59781720
[...] Il punto più facile da individuare e dal quale partire
è, ovviamente, il sintomo somatico, specialmente se esso
si presenta a livello fisico, in quanto se il somatismo è di
tipo comportamentale è di più complicata
individuazione, principalmente per i meccanismi di
difesa dell'Io.
Infatti se vi è la presenza di un sintomo fisico esso
diventa innegabile per l'Io (il quale, oltretutto, ha
ovviamente in sé il desiderio di risolvere un sintomo che
in qualche maniera lo limita e lo rende meno magnifico
di come vorrebbe apparire non solo a se stesso ma anche
agli altri), e questa innegabilità del sintomo abbassa o,
quanto meno, diminuisce le barriere che l'Io cerca di
innalzare, rese fragili dal suo bisogno di sentirsi al di
sopra di qualsiasi difficoltà.
Se il somatismo, invece, è di tipo comportamentale, la
sua analisi diventa molto più incerta e difficile per il
fatto che nelle reazioni del comportamento vi sono molti
più elementi accessori: ad esempio, il modo in cui vivete
un vostro comportamento psicosomatico può essere
fortemente influenzato e condizionato dagli influssi
provenienti dall'ambiente a voi esterno e, in particolare,
da quelli che derivano dagli archetipi transitori a cui
siete collegati.
Ma partiamo dal caso più semplice, cioè il somatismo di
tipo fisico, e cerchiamo di capire quali sono gli elementi
che il sintomo ci può fornire come punto di partenza,
tenendo ben presente alcuni punti fermi:
- il somatismo nasce da qualche cosa che non si è
compreso e che il corpo akasico ritiene non coerente con
le vibrazioni provenienti dalla Vibrazione Prima e dagli
Archetipi Permanenti.
- la non comprensione significa che la struttura dei corpi
inferiori e anche quella del corpo akasico non è ancora
tale da poter effettuare la giusta decodifica delle
vibrazioni che riceve, finendo col doverle interpretare e,
quindi, col soggettivizzarle.
- il somatismo si manifesta con gradi diversi di
interessamento dei corpi inferiori a seconda di dove è
situato il nucleo centrale del somatismo stesso; questo
significa che è possibile individuare in ogni somatismo
una componente fisica, una emotiva e una mentale.
La prima cosa che è possibile fare è quella di cercare di
definire con precisione quale sia l'organo bersaglio, in
quanto la sua localizzazione già di per sé può fornire
indicazioni utili.
Se, per esempio, il sintomo fisico riguarda la superficie
del vostro corpo questo, quasi sempre, indica che
probabilmente vi dovrete orientare verso il vostro
rapporto con l'esterno poiché la superficie del vostro
corpo è ciò che, immediatamente, gli altri percepiscono
di voi e, di conseguenza, il sintomo in quella
localizzazione indica una conflittualità di qualche tipo
tra voi stessi e ciò che vi è esterno.
Se, invece, il sintomo è localizzato all'interno del vostro
corpo questo indica non una conflittualità con ciò che vi
è esterno ma con ciò che voi siete veramente e che
esprimete all'esterno con il vostro comportamento.
Capisco che questo primo passo vi possa sembrare
troppo generico e che i dati che vi fornisce costituiscano
semplicemente una fase di orientamento della vostra
osservazione.
Ma, per fotuna, avete altri strumenti da poter adoperare
per affinare gli elementi collegati al somatismo.
Infatti, sia che si tratti di un somatismo fisico che di un
somatismo comportamentale, l'espressione del sintomo
(problema fisico in un caso, problema di espressione e
azione nell'altro) è accompagnato da emozioni e
pensieri.
La seconda fase è, di conseguenza, quella di osservarvi
mentre il somatismo vi influenza, e di notare le emozioni
che la sua presenza vi suscita e i pensieri che, nel
momento in cui esso condiziona la vostra vita, lo
accompagnano.
Già questa osservazione può aiutarvi a individuare in
che direzione vanno le vostre incomprensioni, mettendo
in moto tutte le vostre componenti e i vostri processi
interiori (dall'Io al corpo akasico), fornendo dati
modificati alle vibrazioni che ritornano verso il corpo
akasico e portando, di conseguenza, a un allargamento
del sentire che si traduce, per ognuno di voi, in una
migliore possibilità di decodifica delle vibrazioni da
parte dei vostri corpi interiori.
Se il somatismo, invece, è di ordine comportamentale,
diventa importante cercare di individuare la vostra base
caratteriale, per riuscire a separare quelli che possono
essere elementi innati, tipici della vostra struttura
genetica da quegli elementi che, invece, scaturiscono
dall'intensità del somatismo caratteriale.
Per fare ancora un esempio, se avete inscritta nella
vostra base genetica una forte predisposizione
all'aggressività è facile che le vostre reazioni tendano ad
essere aggressive. A quel punto la vostra attenzione,
solitamente, si ferma a constatare il fatto che reagite
aggressivamente, mentre non è la vostra aggressività di
base la cosa importante, bensì quale sia l'elemento o la
situazione che si esplicano attraverso comportamenti
aggressivi; in altre parole, il punto importante risiede
nell'arrivare a individuare qual è l'incomprensione che
incanala la vostra personalità in una reazione aggressiva,
favorendone l'estrinsecazione in quel determinato modo
invece che in un altro (non va dimenticato, infatti, che
l'aggressività di cui stiamo parlando non si manifesta
sempre e comunque nell'individuo, ma si innesca solo in
determinate situazioni e, di conseguenza, come dicevo,
ciò che bisogna cercare di comprendere è quali sono
queste situazioni e cosa vi è in esse che inneschi la
componente aggressiva dell'individuo facendole
prendere il sopravvento sul ventaglio delle altre possibili
reazioni che possiede nel suo codice genetico.
Un'altra analisi utile da poter fare è quella che cerca di
individuare la parte simbolica del sintomo.
Se vogliamo fare un esempio semplice semplice
possiamo dire che se il sintomo fisico è localizzato nel
mal di schiena, questa localizzazione, simbolicamente,
potrebbe voler significare che c'è qualcosa che non
volete affrontare o che non volete fare, cercando di
giustificare a voi stessi la vostra ritrosia inducendo il
vostro corpo fisico a crearvi delle giustificazioni di
ordine fisico per rimandare o evitare qualche situazione
che non vi soddisfa.
Senza dubbio vi sembrerà complesso tutto questo, e di
difficile attuazione, ma vi garantisco che non è così:
molto spesso si tratta di favorire l'innesco di un processo
automatico che, a lungo andare, diventerà acquisito,
facilitando la vostra analisi e semplificandola, portando
come conseguenza quanto meno l'attenuazione del senso
di impotenza che, facilmente, avvertite quando il
sintomo si presenta senza venire analizzato e compreso.
Questi sono i punti di partenza, ciò che possiamo
proporre alla nostra cara Zifed come “nocciolo della
questione”.
Da lì in poi il lavoro andrà fatto da voi e avrà sfumature
diverse da individuo a individuo, tanto che ritengo sia
difficile poter fare un discorso veramente generalizzato.
Ci sono altri elementi che potremo fornirvi e che
possono aiutarvi (ad esempio può essere utile conoscere
il rapporto tra organi fisici e passaggio delle energie nei
vari corpi attraverso quei canali vibratori preferenziali
che abbiamo definito, mutuando il concetto dall'Oriente,
chakra e, se ve ne sarà la possibilità, affronteremo anche
questo argomento), ma crediamo che già i passi
suggeritivi fin qui possano darvi molto da pensare e, più
che altro, da fare.