elcampanon anonimasound gostoli

2
1 Sant'Angelo in Vado - Piazza Garibaldi Tel 0722/88835 Biancheria Teleria Tendaggi di Franca Salvi di Franca Salvi di Franca Salvi di Franca Salvi di Franca Salvi Il telaio Il telaio Il telaio Il telaio Il telaio S. ANGELO IN VADO (PU) Zona Industriale Tel. 0722/88231 autofficina DINI & BRAVI «La nostra musica era il frutto del periodo storico che vivevamo e l’originalità è stato il principale carattere distintivo». Sono i primi anni sessanta. In Italia fioriscono numerosi gruppi musicali compo- sti da giovani per i quali raccontare il proprio tempo significava viverlo da protagonisti. La volontà di riuscire a leggere, interpretare e scomporre la realtà, per unirla nuovamente attorno ad un senso nuovo con la passione della musica. In altre parole, esserci. Walter Monacchi, vadese, docente, con un timido sorriso sul volto ricorda quelle emozioni. E’ l’autunno del 1964 quando conosce due giovani studenti universitari ad Urbino. Ivan Graziani, originario di Teramo, suona la chitarra splendidamente; e Velio Gualazzi, un Anonima Sound, passione e sperimentazione in musica Alcuni concerti e prove della band a Sant’Angelo in Vado. Walter Monacchi, vadese e componente del gruppo, confida di aver scritto la canzone di successo“Fuori Piove”. aspirante batterista che al bar Belpassi conosce Ivan, rimanen- do affascinato dal suo talento. L’intenzione è quella di fondare un gruppo, al quale manca però la strumentazione giusta. Cosa che Walter, invece, a sedici anni già aveva. Il loro primo incontro è avvenuto per queste semplici ragioni ma l’avventura che ha inizio è veramente unica. «Non riuscivamo a trovare un nome e anche il genere musicale era del tutto innovativo». Così nasce l’Anonima Sound. Avevano personalità e caratteri molto differenti, una specie di tratti distintivi che emergevano nel rapporto personale ma anche nell’abbigliamento per i concerti, sempre intimamente ricercato. «Ivan era stravagante ed estroverso» - ricorda il bassista della band - «sicuro delle sue capacità». Una specie di d’annunziano legato alla sua terra di origine, l’Abruzzo, con il quale spesso si accendevano animate discussioni politiche. La convergenza era nella loro musica che di politica non parlava affatto, ma piuttosto ambiva a navigare nelle diverse sensibilità del suono. «Eravamo completamente immersi in quel periodo. Ci legava l’amore per i grandi complessi inglesi ma non volevamo imitarli. La nostra caratteristica è stata provare a fare qualcosa di diverso». Era il periodo dei Beatles, dei Rolling Stones e dei Jethro Tull: di quel rock che cominciava a cambiare gli stili di vita e i costumi della società. Di una generazione che viaggiava insieme unita dal desiderio di costruire il futuro, dalla volontà di provarci e la voglia di farsi sentire. Per quanto fossero attratti dai ritmi inglesi, l’Anonima Sound voleva qualcosa di più. Di loro, capace di far emergere assieme al talento anche la particolare unicità della melodia. La strada per l’innovazione passava attraverso la costruzione stessa degli strumenti. «Era voglia di sperimentare nella sonorità tutto ciò che potevamo immaginare e parlare alla nostra generazione». Così è stato. E’ complicato definire lo stile dell’Anonima Sound perché era una splendida contaminazione di più generi. Una musica da ascoltare che alla fine piaceva a più generazioni. «Ricordo ancora» - continua Monacchi - «le parole di un violinista. Era il primo violino alla Filarmonica di Vienna in concerto a Rimini. Dopo la sua esibizione ci diede un consiglio che tenemmo presente, questo: “mi raccomando ragazzi non usate sempre lo stesso suono per gli strumenti ma costruiteli per farli convivere con i ritmi della vita”». Nello stesso giorno avrebbero dovuto tenere uno spettacolo a Bellaria, in provincia di Rimini. «Era una giornata triste. Per colpa del mal tempo i concerti erano stati sospesi. Non aver avuto la possibilità di suonare» - confessa Walter - «mi ha dato l’opportunità di scrivere i miei pensieri». Nella sua mente nascono le parole “Fuori Piove” (1967) e la musica sarà di Graziani, ma non essendo nessuno dei due iscritti alla SIAE i firmatari saranno altri. L’eccezzionale singolo darà il nome al loro primo 45giri che ottenne un successo di vendite altrettanto straordinario. La seconda facciata contiene “Parla tu”, una canzone lanciata da Renzo Arbore al programma Bandiera gialla che viene, forse per queste ragioni, maggiormente apprezzata dal pubblico. Deci- samente numerose le collaborazioni che hanno avuto. Tra i quali compaiono, per la musica, i nomi di Roberto Vecchioni e Mogol; per gli arrangiamenti, invece, quello di Franco Monaldi, anch’egli vade- se, passato alla storia come uno dei più grandi maestri della musi- ca leggera italiana. Dopo aver vinto la tappa di Teramo, nel 1967 partecipano al Cantagiro. Da quel momento diventano dei veri pro- fessionisti ma nel profondo conti- nuavano a sentirsi semplici dilet- tanti. «Suonando gustavamo il piacere del rapporto con il pubblico». Fa- cevano attrazione ed erano molto gettonati, anche dal pubblico fem- minile. A Milano si sono esibiti con Lucio Dalla, ma anche i Nomadi, i Dik Dik, la Premiata Forneria Marconi e molti altri ancora. Ogni spettacolo aveva una durata di circa un’ora, di “pezzi” interamente loro, e riuscivano a fare circa centocinquanta serate all’anno. Alcuni concerti si sono tenuti anche a Sant’Angelo in Vado. Sicuramente diversi ricorderanno questo, ma pochi sono a conoscenza che alcune prove del gruppo di Giovanni Gostoli Segue a pag 15 AUTODIAGNOSI MULTIMARCA SERVIZIO CLIMA SERVIZIO GOMME CONSORZIATO REVISIONI AUTO TAGLIANDI SU TUTTE LE AUTO IN GARANZIA SENZA CHE QUESTA DECADA

description

Anonima Sound, passione e sperimentazione in musicaarticolo pubblicato su El Campanonperiodico della Pro Loco di Sant'Angelo in Vado

Transcript of elcampanon anonimasound gostoli

Page 1: elcampanon anonimasound gostoli

1

Sant'Angelo in Vado - Piazza Garibaldi Tel 0722/88835

BiancheriaTeleria

Tendaggidi Franca Salvidi Franca Salvidi Franca Salvidi Franca Salvidi Franca Salvi

Il telaioIl telaioIl telaioIl telaioIl telaio

S. ANGELO IN VADO (PU)Zona Industriale Tel. 0722/8823 1

autofficinaDINI & BRA VI

«La nostra musica era il frutto del periodo storico che vivevamoe l’originalità è stato il principale carattere distintivo». Sono i primianni sessanta. In Italia fioriscono numerosi gruppi musicali compo-sti da giovani per i quali raccontare il proprio tempo significavaviverlo da protagonisti. La volontà di riuscire a leggere, interpretaree scomporre la realtà, per unirla nuovamente attorno ad un senso

nuovo con la passione della musica. In altre parole, esserci.Walter Monacchi, vadese, docente, con un timido sorriso sul voltoricorda quelle emozioni. E’ l’autunno del 1964 quando conosce duegiovani studenti universitari ad Urbino. Ivan Graziani, originario diTeramo, suona la chitarra splendidamente; e Velio Gualazzi, un

Anonima Sound,passione e sperimentazione in musica

Alcuni concerti e prove della band a Sant’Angelo in Vado. Walter Monacchi, vadese e

componente del gruppo, confida di aver scritto la canzone di successo“Fuori Piove”.

aspirante batterista che al barBelpassi conosce Ivan, rimanen-do affascinato dal suo talento.L’intenzione è quella di fondareun gruppo, al quale manca peròla strumentazione giusta. Cosache Walter, invece, a sedici annigià aveva. Il loro primo incontroè avvenuto per queste sempliciragioni ma l’avventura che hainizio è veramente unica. «Nonriuscivamo a trovare un nome eanche il genere musicale era deltutto innovativo». Così nascel’Anonima Sound.Avevano personalità e caratterimolto differenti, una specie ditratti distintivi che emergevano nel rapporto personale ma anche nell’abbigliamento per i concerti,sempre intimamente ricercato. «Ivan era stravagante ed estroverso» - ricorda il bassista della band- «sicuro delle sue capacità». Una specie di d’annunziano legato alla sua terra di origine, l’Abruzzo,con il quale spesso si accendevano animate discussioni politiche. La convergenza era nella loro musicache di politica non parlava affatto, ma piuttosto ambiva a navigare nelle diverse sensibilità del suono.«Eravamo completamente immersi in quel periodo. Ci legava l’amore per i grandi complessi inglesima non volevamo imitarli. La nostra caratteristica è stata provare a fare qualcosa di diverso». Erail periodo dei Beatles, dei Rolling Stones e dei Jethro Tull: di quel rock che cominciava a cambiaregli stili di vita e i costumi della società. Di una generazione che viaggiava insieme unita dal desideriodi costruire il futuro, dalla volontà di provarci e la voglia di farsi sentire. Per quanto fossero attrattidai ritmi inglesi, l’Anonima Sound voleva qualcosa di più. Di loro, capace di far emergere assiemeal talento anche la particolare unicità della melodia. La strada per l’innovazione passava attraversola costruzione stessa degli strumenti. «Era voglia di sperimentare nella sonorità tutto ciò che potevamoimmaginare e parlare alla nostra generazione». Così è stato.E’ complicato definire lo stile dell’Anonima Sound perché era una splendida contaminazione di piùgeneri. Una musica da ascoltare che alla fine piaceva a più generazioni. «Ricordo ancora» - continuaMonacchi - «le parole di un violinista. Era il primo violino alla Filarmonica di Vienna in concerto aRimini. Dopo la sua esibizione ci diede un consiglio che tenemmo presente, questo: “mi raccomandoragazzi non usate sempre lo stesso suono per gli strumenti ma costruiteli per farli convivere con iritmi della vita”».Nello stesso giorno avrebbero dovuto tenere uno spettacolo a Bellaria, in provincia di Rimini. «Erauna giornata triste. Per colpa del mal tempo i concerti erano stati sospesi. Non aver avuto lapossibilità di suonare» - confessa Walter - «mi ha dato l’opportunità di scrivere i miei pensieri». Nellasua mente nascono le parole “Fuori Piove” (1967) e la musica sarà di Graziani, ma non essendonessuno dei due iscritti alla SIAE i firmatari saranno altri. L’eccezzionale singolo darà il nome al loroprimo 45giri che ottenne un successo di vendite altrettanto straordinario.La seconda facciata contiene “Parla tu”, una canzone lanciata da Renzo Arbore al programmaBandiera gialla che viene, forse per queste ragioni, maggiormente apprezzata dal pubblico. Deci-samente numerose le collaborazioni che hanno avuto. Tra i quali compaiono, per la musica, i nomi

di Roberto Vecchioni e Mogol; pergli arrangiamenti, invece, quello diFranco Monaldi, anch’egli vade-se, passato alla storia come unodei più grandi maestri della musi-ca leggera italiana. Dopo avervinto la tappa di Teramo, nel 1967partecipano al Cantagiro. Da quelmomento diventano dei veri pro-fessionisti ma nel profondo conti-nuavano a sentirsi semplici dilet-tanti.«Suonando gustavamo il piaceredel rapporto con il pubblico». Fa-cevano attrazione ed erano moltogettonati, anche dal pubblico fem-minile. A Milano si sono esibiti con

Lucio Dalla, ma anche i Nomadi, i Dik Dik, la Premiata Forneria Marconi e molti altri ancora. Ognispettacolo aveva una durata di circa un’ora, di “pezzi” interamente loro, e riuscivano a fare circacentocinquanta serate all’anno. Alcuni concerti si sono tenuti anche a Sant’Angelo in Vado.Sicuramente diversi ricorderanno questo, ma pochi sono a conoscenza che alcune prove del gruppo

di Giovanni Gostoli

Segue a pag 15

AUTODIAGNOSIMULTIMARCA

SERVIZIO CLIMASERVIZIO GOMME

CONSORZIATOREVISIONI

AUTO

TAGLIANDI SU TUTTE LE AUTO IN GARANZIASENZA CHE QUESTA DECADA

Page 2: elcampanon anonimasound gostoli

2

PITTORE EDILE - DECORATORE

Luccarini Francesco

Via Don W. Benedetti - Tel. 0722-88102Sant'Angelo in Vado

61048 - SANT'ANGELO IN VADO (PU) Via S. Veronica Giuliani, 5/A Tel. 0722/88822

OFFICINA MECCANICALAVAGGIO AUTOMATICO 24/H

VENDITA AUTO NUOVO ED USATO

GORBI LEONARDO

Via Nazionale - 61048 SANT'ANGELO IN VADO (PU) Tel. off. 0722/88017 Tel. ab 0722/88643

CAMINETTI - ARTE FUNERARIAlavorazione artistica manuale

Ugolini Marmidi Ugolini Sauro & C. s.n.c

61048 SANT'ANGELO IN VADO (PS) Zona IndustrialeVia Emigrati Vadesi -Tel. e Fax 0722/818378 - Tel. ab 0722/88183

61040 - Borgopace (PU)Via Nazionale, 3

Cell. 349-7533054

produzione artigianale

SOCCORSO STRADALE

UTENSILERIA - HOBBISTICA - GIARDINAGGIOPRESSATURA TUBI IDRAULICI

CUSCINETTI - CINGHIE - RICAMBI

FERRAMENTA SPARAGNINI s.a.sdi Sparagnini Marco & C.

si sono tenute a San Bernardino. In quegli anni la gente si ritrovavaal Bar Centrale, locale che aveva in gestione la famiglia di Walter,per vedere le prime apparizioni. Principalmente, però, l’AnonimaSound preparava i suoi concerti al Teatro Sanzio di Urbino quandoancora non era stato ristrutturato ma «l’acustica era eccezionale».Negli anni successivi, quelli finali della loro avventura, si avvicinaanche un nuovo componente. Roberto Carlotto era un tastierista esuonava l’organo, un esperto di effetti applicati su Hammond. «Eraappassionato di elettronica» - racconta Walter - «e anche noi l’era-vamo. Un giorno, prima di un concerto, siamo saliti sul palco evedemmo Roberto che aveva smontato tutti i nostri strumenti. Nonsolo, gli aveva perfino ricomposti mescolandoli l’uno con l’altro.Una tragedia! Dopo un paio d’ore dovevamo suonare».Correva il 1969. L’ultimo arrivo nel gruppo sottolineava la continuaricerca di sperimentare sempre in misura maggiore. Un viaggioche da quel momento a breve si sarebbe concluso. «Abbiamopreparato un long play contenente 8-9 canzoni, molto bello, che poinon è uscito». L’avventura termina nel 1970 e le ragioni delloscioglimento sono legate al loro futuro. Ivan Graziani sarebbe dovutopartire per il militare. Velio Gualazzi aveva intrapreso la carrieraprofessionale e Walter Monacchi che, dopo aver conseguito lalaurea, per motivi di lavoro il trasferimento nel nord Italia sarebbestato prossimo.Ancora oggi la loro musica accompagna i ricordi di molte personee stimola la curiosità delle nuove generazioni. E’ il segno indelebiledi un’esperienza riuscita che ha visto Sant’Angelo in Vado presen-te. Dovremmo soffermarci più spesso a raccontare la storia dallaquale veniamo per guardare con speranza al futuro. Alcuni pensa-no superficialmente che non possa nascere nulla di buono nell’en-troterra e molto spesso al giudizio sbagliato si associa la complicitàdi noi stessi, nel non saper valorizzare le buone risorse che abbia-mo. Ma sappiamo che tutto ciò non è vero e che seppur con moltedifficoltà quando nasce qualcosa di forte è capace di lasciare unatraccia nel tempo che viene. Anche per questo servirebbe riscopri-re nuovamente l’orgoglio di vivere qui.

VADO, è l’Associazione Culturale nata dallavolontà dei commercianti vadesi di essere disupporto alla promozione del nostro paese e dicercare di contrastare la desertificazione dei centristorici, caratterizzata dalla diminuzione del nu-mero di esercizi e da una riduzione della capacitànei confronti della grande distribuzione.L’idea del Centro Commerciale nel centro Storicosi è rivelata una felice intuizione, che ha vistol’unione di oltre 100 commercianti di Sant’Ange-lo in Vado sotto un’unica bandiera volta al ser-vizio, alla visibilità e ad una politica commercialesolidale. La nostra avventura nasce con la ma-nifestazione “Shopping di sera”, creata e volutaotto anni fa, dall’allora nostro presidente DavideBrincivalli, che è stato e sarà per sempre la nostra memoria, il nostro perno e la forza per andare avanti onorandola sua capacità di unione e di riappacificazione. Ci manca, come manca a tutto Sant’Angelo in Vado e il nostropiù grande auspicio è di poter continuare con quello spirito che ci ha saputo trasmettere.L’edizione di questa estate di Shopping di Sera sarà dedicata al “Made in Italy”, ossia vi coinvolgeremo in unviaggio virtuale nelle principali città italiane che promuovono tutto il bello e il buono d’Italia. Ogni mercoledìavremo l’opportunità di “visitare” e conoscere Napoli, Roma, Rimini, Firenze, Milano, Torino e Sant’Angelo inVado. Inizieremo il 2 luglio per concludere il 13 agosto. Ce la stiamo mettendo tutta per poter rimanere una delleiniziative estive più riuscite e apprezzate della nostra provincia e che ha visto altri comuni cercare di imitarcisenza però ottenere risultati lusinghieri. E’ una festa articolata e lunga che riesce a stare in piedi solo grazieall’apporto di tutti.Come attuale Presidente di “Vado” colgo l’occasione per salutarvi ed invitarvi a partecipare numerosi a tuttele nostre iniziative.

Il PresidenteLuca Litti

Associazione commercianti “VADO”

Aretè = eccellenza. Per i greci questa era la virtù più importante di un uomo vero. Ciascuno, nel suocampo di attività, nella sua vita, doveva prodigarsi per raggiungere la perfezione: il vasaio per realizzarei vasi più belli, lo scultore le più belle statue, il navigante per guidare con la massima perizia la sua nave,il poeta per scrivere le poesie più sublimi.Per tutti coloro che vivono la loro vita in questo modo, il periodo più bello è proprio quello della ricercaquando attraverso lo sforzo continuo, sentono nascere qualcosa di cui loro stessi, ad un certo punto,si sentono stupiti ed ammirati.Oggi, però, nel mondo della globalizzazione, la spinta all’eccellenza viene ostacolata da una pedagogiache punta sulla facilità, sulla mediocrità e sulla improvvisazione e, il risultato di tale fenomeno è che inostri ragazzi, non avendo delle informazioni corrette e degli esempi su cui basarsi, non sanno concen-trarsi, argomentare, non sanno dibattere nemmeno tra di loro e quindi si bloccano di fronte al primoostacolo.Mentre coloro che vorrebbero una educazione rigorosa vengono sistematicamente osteggiati.Non ci rendiamo conto che con la banalità e la mediocrità la società non si sviluppa e l’individuo sichiude sempre più in se stesso e sul proprio egoismo.L’eccellenza si ottiene solo se, ogni volta, facciamo meglio della volta precedente: a tal proposito, miviene in mente la storia di tanti amici i quali, fin da ragazzi hanno svolto lavori umili e faticosi e crescendoogni volta diventano più bravi; ma, l’abitudine a fare le cose in modo perfetto l’hanno imparata fin dapiccoli e nello svolgere i lavori più difficili e non quelli più sbrigativi.Solo chi è esigente con se stesso sviluppa la capacità di giudicare ciò che è buono e ciò che non èbuono. Un grande musicista si accorge subito di una nota sbagliata, un bravo imprenditore sa organiz-zare al meglio la propria impresa. Noi avremmo bisogno di gente di questo genere in tutti i campi, dallascuola alla politica, dalla famiglia alla società. Avremmo bisogno di sentirci tutti dirigenti nel contestoin cui operiamo. Ma, tutto comincia dall’individuo, dalla sua disponibilità, dal suo impegno ad averecome obiettivo il raggiungimento dell’aretè = eccellenza.

Se vuoi ottenere l’eccellenza non fare sconti a te stessodi Giannalberto Luzi

Via Vito Massani, snS. Angelo in Vado (PU)

Tel. 0722/818753

Genter Games.a.s.

Le foto di questo articolo sono a cura di Claudio Meloni