El costo de la vida

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{ Gli autori Visual data Orizzonti Mappe Informazione sulla mammografia La visualizzazione e l’analisi dei dati di questa settimana è a cura dei visual designer Gianluca Seta (www.nascuto.com) e Samuel Granados (www.sgranados.es) di ISIDORO TROVATO P otere di spesa è una defini- zione rassicurante: coniuga la forza (il potere) con la ca- pacità d’acquisto. Ma se il po- tere cala e l’acquisto diventa sempre più costoso, l’aspetto rassicu- rante svanisce. Questo è quanto emer- ge dai dati Istat sulle spese degli italia- ni che, tra conferme e sorprese, foto- grafano i cambiamenti degli ultimi an- ni. E così scopriamo che una famiglia media (coppia con un figlio) con un reddito di 2.726 euro al mese, ne spende 477 per mangiare, 2.011 per spese non alimentari e rimane con cir- ca 250 euro di «risparmi». Natural- mente si tratta di una media e quindi, come insegna il pollo di Trilussa, mol- to meglio andare nello specifico. Il da- to di partenza è il divario (profondo) tra Nord e Sud: i settentrionali spen- dono circa 2.800 euro al mese e i meri- dionali vanno poco oltre i 1.900. A parte le voci canoniche (casa, bol- lette, energia e assicurazione auto) cresciute al ritmo del costo della vita, è interessante monitorare voci «socia- li» come la sanità: la nostra famiglia tipo spende quasi 100 euro al mese per la salute ma, rispetto al 2010, inve- ste più in medicinali che in visite spe- cialistiche. È la vittoria della medicina fai da te o il frutto di una spending re- view della sanità? Anche le spese legate ai trasporti hanno subito una forte impennata, ma solo se ci riferiamo al «trasporto operativo» (auto, carburante, auto- bus, tram e taxi); se invece guardiamo ai viaggi per turismo, il discorso cam- bia. Gli italiani (da Nord a Sud) hanno tagliato le spese dedicate al tempo li- bero, alla cultura e ai viaggi. Fa im- pressione scoprire che la nostra fami- glia spende 4,7 euro al mese per libri non scolastici ma non smette di crede- re nella sorte e ne investe 5,1 in lotte- rie, e poi spende in tovaglioli e piatti di carta la stessa cifra mensile (9,5 eu- ro) riservata a giornali e riviste (pur sempre di carta si tratta). Un originale slalom tra prezzi, tagli e rinunce. Ma, per fortuna, un’espe- rienza ancora lontana da quella di Marcovaldo, il manovale protagoni- sta delle novelle di Italo Calvino, che quando, a fine mese, senza soldi, an- dava al supermercato con la famiglia, riempiva il carrello solo per l’emozio- ne di vederlo pieno. E poi rimetteva tutto sugli scaffali. Altro che potere di spesa. © RIPRODUZIONE RISERVATA di Giuseppe Remuzzi La spending review delle famiglie Sopra le righe La mammografia salva la vita? Forse, ma c’è dell’altro. David Cameron che si occupa di ricerca sul cancro in Scozia ha incontrato i giornalisti per spiegare che lo screening salva probabilmente 1.300 vite all’anno almeno in Inghilterra, ma 4 mila donne vengono operate per niente. Dei media, solo «The Guardian» e «The Sun» hanno scritto le cose come stanno. Gli altri, no. Comunità scientifica e media non sono sempre fatti per intendersi. Calano le spese dedicate a tempo libero, cultura e viaggi mentre aumentano quelle per medicinali e trasporti. Lo slalom mensile dell’italiano tra prezzi, tagli e rinunce 11 LA LETTURA CORRIERE DELLA SERA DOMENICA 9 DICEMBRE 2012

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En qué gastan su dinero las familias italianas. Infografía realizada junto a Gianluca Seta, para Il Corriere della Sera

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Gli autori

Visual data

Orizzonti Mappe

Informazione sulla mammografia

La visualizzazione e l’analisidei dati di questa settimanaè a cura dei visual designerGianluca Seta (www.nascuto.com)e Samuel Granados(www.sgranados.es)

di ISIDORO TROVATO

Potere di spesa è una defini-zione rassicurante: coniugala forza (il potere) con la ca-pacità d’acquisto. Ma se il po-tere cala e l’acquisto diventa

sempre più costoso, l’aspetto rassicu-rante svanisce. Questo è quanto emer-ge dai dati Istat sulle spese degli italia-ni che, tra conferme e sorprese, foto-grafano i cambiamenti degli ultimi an-ni. E così scopriamo che una famigliamedia (coppia con un figlio) con unreddito di 2.726 euro al mese, ne

spende 477 per mangiare, 2.011 perspese non alimentari e rimane con cir-ca 250 euro di «risparmi». Natural-mente si tratta di una media e quindi,come insegna il pollo di Trilussa, mol-to meglio andare nello specifico. Il da-to di partenza è il divario (profondo)tra Nord e Sud: i settentrionali spen-dono circa 2.800 euro al mese e i meri-dionali vanno poco oltre i 1.900.

A parte le voci canoniche (casa, bol-lette, energia e assicurazione auto)cresciute al ritmo del costo della vita,è interessante monitorare voci «socia-li» come la sanità: la nostra famiglia

tipo spende quasi 100 euro al meseper la salute ma, rispetto al 2010, inve-ste più in medicinali che in visite spe-cialistiche. È la vittoria della medicinafai da te o il frutto di una spending re-view della sanità?

Anche le spese legate ai trasportihanno subito una forte impennata,ma solo se ci riferiamo al «trasportooperativo» (auto, carburante, auto-bus, tram e taxi); se invece guardiamoai viaggi per turismo, il discorso cam-bia. Gli italiani (da Nord a Sud) hannotagliato le spese dedicate al tempo li-bero, alla cultura e ai viaggi. Fa im-

pressione scoprire che la nostra fami-glia spende 4,7 euro al mese per librinon scolastici ma non smette di crede-re nella sorte e ne investe 5,1 in lotte-rie, e poi spende in tovaglioli e piatti

di carta la stessa cifra mensile (9,5 eu-ro) riservata a giornali e riviste (pursempre di carta si tratta).

Un originale slalom tra prezzi, taglie rinunce. Ma, per fortuna, un’espe-rienza ancora lontana da quella diMarcovaldo, il manovale protagoni-sta delle novelle di Italo Calvino, chequando, a fine mese, senza soldi, an-dava al supermercato con la famiglia,riempiva il carrello solo per l’emozio-ne di vederlo pieno. E poi rimettevatutto sugli scaffali. Altro che poteredi spesa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

di Giuseppe Remuzzi

La spending review delle famiglie

Sopra le righeLa mammografia salva la vita? Forse, ma c’èdell’altro. David Cameron che si occupa diricerca sul cancro in Scozia ha incontrato igiornalisti per spiegare che lo screening salvaprobabilmente 1.300 vite all’anno almeno in

Inghilterra, ma 4 mila donne vengono operateper niente. Dei media, solo «The Guardian»e «The Sun» hanno scritto le cose comestanno. Gli altri, no. Comunità scientificae media non sono sempre fatti per intendersi.

Calano le spese dedicate a tempo libero, cultura e viaggimentre aumentano quelle per medicinali e trasporti.Lo slalom mensile dell’italiano tra prezzi, tagli e rinunce

11LA LETTURACORRIERE DELLA SERADOMENICA 9 DICEMBRE 2012