Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

53
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di Laurea Specialistica in Scienze e tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate” Efficacia del Nordic Walking sul profilo metabolico e antropometrico di un gruppo di donne con diabete di tipo II” Relatore: Tesi di Laurea: Prof. Marco Giorgio Baroni Valentina La Cava Anno Accademico 2011-2012

description

Efficacia del Nordic Walking sul profilo metabolico eantropometrico di un gruppo di donne con diabete di tipo II”

Transcript of Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Page 1: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI

FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA

Corso di Laurea Specialistica in

“Scienze e tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate”

“Efficacia del Nordic Walking sul profilo metabolico e antropometrico di un gruppo di donne con diabete di tipo II”

Relatore: Tesi di Laurea:

Prof. Marco Giorgio Baroni Valentina La Cava

Anno Accademico 2011-2012

Page 2: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e
Page 3: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI

FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA

Corso di Laurea Specialistica in

“Scienze e tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate”

“Efficacia del Nordic Walking sul profilo metabolico e antropometrico di un gruppo di donne con diabete di tipo II”

Relatore: Tesi di Laurea:

Prof. Marco Giorgio Baroni Valentina La Cava

Anno Accademico 2011-2012

Page 4: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e
Page 5: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Indice

Indice ..................................................................................................................... 5

Premessa .............................................................................................................. 6

Introduzione ........................................................................................................... 8

Il Diabete Mellito .................................................................................................. 10

Diagnosi del DMT2 .......................................................................................... 13

Patogenesi: ...................................................................................................... 14

Trattamento ...................................................................................................... 16

L’esercizio fisico. .......................................................................................... 16

Principali effetti benefici dell’esercizio fisico: ................................................ 17

Effetti dell’esercizio in acuto. ........................................................................ 18

Effetti dell’esercizio a lungo termine. ............................................................ 18

Il Nordic Walking ................................................................................................. 22

La tecnica del Nordic Walking .......................................................................... 24

Progetto motorio sperimentale: Il Nordic Walking e il diabete di tipo II. .............. 30

Caratteristiche dello studio. ................................................................................. 33

Risultati ................................................................................................................ 35

Discussione e conclusioni ................................................................................... 41

Bibliografia ........................................................................................................... 44

Page 6: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

PremessaQuesto lavoro nasce dalla passione che ho sviluppato negli ultimi due anni studiando le

malattie del metabolismo e il ruolo che l'attività fisica ricopre nei confronti di queste.

In particolare lo studio della sindrome metabolica, che sappiamo essere una condizione clinica

cronica in costante crescita dovuta all'interazione di diversi fattori di rischio causati da una

scorretta alimentazione unita ad uno stile di vita sedentario, ha motivato la mia scelta nel

strutturare un progetto motorio che si proponesse come stimolo per il paziente con diabete di

tipo II sedentario.

Numerose sperimentazioni hanno dimostrato l'importanza dell'attività fisica nel trattamento del

diabete di tipo II, ma ad oggi si incontrano ancora molti ostacoli nell'assicurare al paziente una

continuità nell'attività.

Questo è dovuto in parte all'incapacità da parte del paziente di vedere l'esercizio fisico come

un farmaco contro il diabete, ed in parte alla carenza di iniziative che assicurino delle attività a

lungo termine stimolanti ma allo stesso tempo dosate, monitorate ed efficaci.

La scelta di proporre il Nordic Walking al gruppo di lavoro è maturata dalla conoscenza della

versatilità di una disciplina che è si è inserita nel territorio italiano solo negli ultimi anni, e dalla

curiosità di verificare gli effetti sul diabete di tipo II di una camminata che garantisce: minor

percezione della fatica, coinvolgimento del 90% dei muscoli corporei e circa il 60% di

dispendio energetico in più rispetto alla camminata normale.

Essendo il Nordic Walking un'attività da svolgere in gruppo e all'aria aperta, ho strutturato un

protocollo che permettesse l'arruolamento di 20 donne, di età compresa tra i 40 e i 65 anni, al

fine di promuovere l'attività come mezzo per il controllo del diabete ed inoltre per facilitare la

creazione di un gruppo di persone che potessero discutere e confrontare tra di loro le

esperienze vissute con la patologia.

Il progetto si è svolto in 12 settimane, un periodo relativamente breve per poter includere tra gli

obiettivi lo studio della prevenzione delle complicanze , ma sufficiente come punto di partenza

nell'inquadrare il Nordic Walking come attività da proporre in protocolli adattati a lungo termine

nel Diabete.

Page 7: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

L'obiettivo di questa tesi è quello di verificare se il Nordic Walking apporta delle modificazioni

rilevanti sul profilo antropometrico, ematico e bioelettrico del paziente diabetico e se possa

incrementare il benessere generale percepito.

Page 8: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Introduzione

L'obiettivo di questa tesi è dimostrare come un attività aerobica a basso impatto osteoarticolare

qual'è il Nordic Walking possa influenzare le variabili alterate nel diabete di tipo II.

Per il protocollo sono state arruolate 20 donne con diagnosi di diabete di tipo II di età compresa

tra i 40 e i 65 anni, suddivise in due gruppi da 10, uno Attivo che ha svolto l'attività e uno di

Controllo che non ha seguito il training strutturato ma al quale è stato consigliato di praticare

una regolare attività fisica.

Le attività si sono svolte in un periodo di 3 mesi, un tempo limitato per la valutazione

dell'efficacia nella prevenzione delle complicanze ma valido come punto d'inizio per la

strutturazione di protocolli adattati con il Nordic Walking a lungo termine.

Si è scelto di confrontare le variabili ematiche (profilo glicemico e lipidico), antropometriche e di

fitness strettamente correlate con la patologia al basale e alla fine delle 12 settimane.

I risultati ottenuti alla fine dei lavori hanno mostrato delle differenze significative nei valori del

gruppo attivo in termini di Peso; BMI; Emoglobina Glicosilata; Hdl; Trigliceridi; Transaminasi

GPT; Resistenza; Reattanza e acqua cellulare totale.

Nel gruppo di controllo è risultata significativa la differenza media del peso pari a 1kg contro

2,5 kg del gruppo Attivo e la percentuale di acqua extracellulare.

Nel capitolo 1 della tesi è presente un inquadramento sulla patologia diabetica che comprende

un insieme di aspetti a partire dall'anamnesi al trattamento del diabete sino a stabilire il ruolo

dell'esercizio fisico sull' organismo con diabete di tipo II valutando le limitazioni e i benefici

indotti dall'attività in acuto e a lungo termine.

Il capitolo 2 è dedicato al Nordic Walking, una disciplina che ha trovato spazio in Italia solo

negli ultimi anni ma che, grazie alle su caratteristiche, si propone come attività fisica in grado di

far perdere peso, tonificare, migliorare la postura e contribuire al controllo del diabete.

Page 9: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Il progetto motorio oggetto di questa tesi viene presentato nel capitolo 3 in tutti i suoi aspetti

pratici che includono: la scelta del campionamento, i materiali, i metodi, gli obiettivi e la

metodologia di training.

Nel quarto capitolo vengono descritti tutti i risultati ottenuti nello studio con l'ausilio di alcune

tabelle e di grafici esplicativi dei valori statisticamente ottenuti.

Il quinto ed ultimo capitolo comprende la discussione dei risultati ottenuti e le conclusioni finali

sul ruolo del progetto nella prospettiva di iniziative future legate al Nordic Walking come attività

a lungo termine nel trattamento della patologia diabetica.

Page 10: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Capitolo 1

Il Diabete Mellito

Con il termine diabete mellito intendiamo una sindrome metabolica caratterizzata da livelli di

glucosio nel sangue più elevati rispetto alla norma (iperglicemia), con alterazioni del

metabolismo dei carboidrati, grassi e proteine derivati da un’inadeguata o assente produzione

dell'ormone insulina o da una scarsa capacità dei tessuti di utilizzare l'insulina stessa.

Il diabete interessa circa il 4-5% della popolazione mondiale, si stima che questo numero

possa salire sino ad interessare 300 milioni di persone nel mondo entro il 2025.

In Italia 3 milioni di persone hanno il diabete, si stima che un ulteriore milione di persone abbia

questa malattia senza saperlo e che 2,65 milioni di cittadini (6% della popolazione) soffrano di

alterata intolleranza al glucosio.

I costi del diabete per il budget della sanità italiana ammontano al 9% delle risorse ( più di 9,22

miliardi di EUR all'anno o 1,05 milioni di EUR ogni ora)

Page 11: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

In generale il costo della sanità per un cittadino italiano con diabete è in media di 2.600 EUR

all'anno, più del doppio rispetto a cittadini di pari età e sesso, ma senza diabete.

Secondo la più recente Classificazione messa a punto dall'Organizzazione Mondiale della

Sanità il diabete comprende due forme principali:

Diabete mellito di tipo 1

Diabete mellito di tipo 2

Oltre a queste forme vengono segnalati il diabete che compare per la prima volta durante la

gravidanza detto anche diabete gestazionale o gravidico, e un gruppo eterogeneo che

comprende le forme più rare.

Il diabete mellito di tipo I rappresenta il 5-10% dei casi ed è caratterizzato dalla perdita totale

o quasi totale della produzione di insulina a causa di una sofferenza o della distruzione delle

Beta cellule delle isole del Langherans del pancreas.

È una patologia immuno-mediata nella quale si può verificare un’insulite, l’attivazione dei

linfociti T e di autoanticorpi.

Colpisce prevalentemente i giovani, ma può comparire a tutte le età.

La patogenesi è multifattoriale, si pensa infatti sia causata da una predisposizione genetica

(alleli HLA di classe II) unitamente a fattori ambientali ( proteine nella dieta, glutine, virus).

L’insorgenza del Diabete mellito di tipo 1 è generalmente acuta, i sintomi più frequenti

includono: poliuria, polidipsia, iperfagìa, astenia, dimagrimento, dolori addominali, disturbi

cognitivi e disturbi della coscienza.

Page 12: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Il diabete mellito di tipo II rappresenta il 90-95% dei casi, ed è dovuto a un difetto della

secrezione insulinica,

che può progressivamente peggiorare nel tempo, che si instaura su una condizione

preesistente, più o meno severa, di insulino-resistenza su base multifattoriale.

Si stima che la diagnosi clinica di DMT2 sia mediamente preceduta da una fase

asintomatica della durata di circa 7 anni, durante i quali l’iperglicemia esercita

effetti deleteri a livello dei tessuti bersaglio, così che alla diagnosi clinica sono

spesso già presenti le complicanze della malattia.

È verosimile, quindi, che la diagnosi tempestiva della malattia consenta di ridurre il rischio di

complicanze.

Le complicanze del diabete mellito tipo 2, sia micro che macroangiopatiche, riducono

notevolmente l’aspettativa e la qualità di vita del paziente diabetico:

Complicanze Microvascolari:

Retinopatia diabetica

Nefropatia

Neuropatia

Complicanze Macrovascolari:

CVD

Stroke

Page 13: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

La patologia macrovascolare è la più frequente causa di morte nella popolazione diabetica,

mentre la nefropatia e la retinopatia diabetica sono le più frequenti cause di insufficienza renale

terminale e di cecità.

Si stima che i diabetici presentino un rischio di eventi cardiovascolari pari a quello della

popolazione non diabetica cardiopatica; Tale equivalenza è modulata dall’età, dal sesso

(maggiore rischio nelle donne diabetiche), dalla durata della malattia e dalla contemporanea

presenza di altri fattori di rischio cardiovascolare (familiarità per coronaropatia o morte

improvvisa, inattività fisica, fumo, peso corporeo e distribuzione del grasso corporeo,controllo

glicemico, pressione arteriosa, microalbuminuria, lipidi plasmatici).

Diagnosi del DMT2

In assenza dei sintomi tipici della malattia (poliuria, polidipsia e calo ponderale),

la diagnosi di diabete deve essere posta con il riscontro, confermato in almeno

due diverse occasioni di:

glicemia a digiuno > 126 mg/dl (con dosaggio su prelievo eseguito al mattino

dopo almeno 8 ore di digiuno)

oppure

glicemia > 200 mg/dl 2 ore dopo carico orale di glucosio eseguito con 75 g

(Oral Glucose Tolerance Test, OGTT)

oppure

Page 14: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

HbA1c > 6,5%

L’HbA1c sembra essere un parametro più affidabile e raccomandabile rispetto alla

glicemia in quanto è espressione della glicemia media di un lungo periodo e non di un singolo

momento e non soffre di alcuna influenza da parte di perturbazioni acute.

In presenza di sintomi tipici della malattia, la diagnosi di diabete deve essere

posta con il riscontro, anche in una sola occasione di:

Glicemia casuale > 200 mg/dl.

Patogenesi:

Il diabete di tipo 2 ha una eziologia multifattoriale, in quanto è causato dal concorso di più

fattori, sia genetici che ambientali.

I fattori causali responsabili provocano la malattia attraverso il concorso di due meccanismi

principali : l'alterazione della secrezione di insulina e la ridotta sensibilità dei tessuti bersaglio

(muscolo, fegato e tessuto adiposo) alla sua azione (insulino-resistenza).

Si pensa pertanto che il diabete Tipo 2 sia preceduto da una fase “prediabetica”, in cui la

resistenza dei tessuti periferici all'azione dell'insulina sia compensata da un aumento della

secrezione pancreatica di insulina (iperinsulinemia).

L'obesità viscerale riveste un ruolo di primo piano nello sviluppo della resistenza all'insulina.

Il tessuto adiposo è, infatti, in grado di produrre una serie di sostanze (leptina, TFN-α, acidi

grassi liberi, resistina, adiponectina), che concorrono allo sviluppo della insulino-resistenza.

Page 15: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Inoltre nell'obesità, il tessuto adiposo è sede di uno stato di infiammazione cronica a bassa

intensità, che rappresenta una fonte di mediatori chimici.

In questo frangente è necessario non sottovalutare i fattori di rischio che rendono alcune

persone più predisposte a sviluppare il DMT2:

IFG o IGT o pregresso diabete gestazionale o HbA1c 6-6,49%

Età ≥ 45 anni, con BMI ≥ 25 kg/m2

inattività fisica

familiarità di primo grado per DMT2

appartenenza a gruppo etnico ad alto rischio

ipertensione arteriosa (≥ 140/90 mmHg)

bassi livelli di colesterolo HDL (≥ 35 mg/dl) e/o elevati valori di trigliceridi (≥ 250 mg/

dl)

nella donna, parto di un neonato di peso > 4 kg

basso peso alla nascita (< 2,5 kg)

sindrome dell’ovaio policistico o altre condizioni di insulino-resistenza

evidenza clinica di malattie cardiovascolari

Ragazzi/e di età > 10 anni, con BMI > 85° percentile e due tra le seguenti

condizioni:

familiarità di primo o secondo grado per DMT2

madre con diabete gestazionale

segni di insulino-resistenza o ipertensione, dislipidemia, ovaio policistico, basso

peso alla nascita

Page 16: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

appartenenza a gruppo etnico ad alto rischio.

Trattamento

L'obiettivo del trattamento nel diabete di tipo 2 è di raggiungere e mantenere una

concentrazione ottimale di glucosio ematico, di lipidi, e bassi valori di pressione arteriosa così

da poter prevenire o ritardare le complicanze croniche del diabete.

I dati italiani del Progetto DAWN (Diabetes Attitudes Wishes e Needs), individuando le aree

critiche nel percorso di cura della persona con diabete, in particolare quelle dovute all’impatto

psicosociale della malattia, fanno emergere le carenze del processo assistenziale alle quali va

rivolta grande attenzione sia a livello nazionale che globale.

Tali risultati, riferiti alla popolazione diabetica adulta , evidenziano l’esistenza di barriere

comunicative tra operatori sanitari e tra operatori sanitari e persone con diabete, di interruzioni

nella continuità assistenziale, di scarsa adesione alla terapia farmacologica e non

farmacologica (dieta e attività fisica) da parte dei pazienti, con ricadute sullo stato psicologico

e sulla vita personale e familiare della persone con diabete.

Le linee guida per attuare una razionale terapia in caso di DM non complicato prevedono

l'adozione da parte del paziente di uno stile di vita adeguato e funzionale al trattamento

farmacologico impostato, basato sulla dieta e sull’esercizio fisico.

La terapia nutrizionale è una componente fondamentale della gestione del diabete e

dell’educazione all’autogestione.

Le persone con diagnosi di DMT2 devono essere incoraggiate all’introduzione di

un’alimentazione ricca di fibre provenienti da ortaggi, frutta e cereali non raffinati e povera di

grassi di origine animale.

Un calo ponderale è raccomandato per tutti i soggetti adulti in sovrappeso.

Page 17: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

L’approccio principale per ottenere e mantenere il calo ponderale è la modificazione dello stile

di vita, che include una riduzione dell’apporto calorico

e un aumento dell’attività fisica.

Una moderata riduzione dell’apporto calorico (300-600 kcal/die) e un modesto incremento del

dispendio energetico (200-300 kcal/die) permettono un lento ma progressivo calo ponderale.

L’esercizio fisico.

Sebbene l'attività fisica sia un elemento chiave nella prevenzione e gestione del diabete di tipo

2 , attualmente molte persone con questa malattia non la praticano regolarmente.

Numerosi studi hanno stabilito l'importanza dell'attività fisica e del fitness nel diabete , ed è

ormai accertato che la pratica regolare migliora il controllo della glicemia e può prevenire o

ritardare il diabete di tipo 2, apportando miglioramenti al profilo lipidico, alla pressione arteriosa,

riducendo eventi cardiovascolari, mortalità e incrementando la qualità della vita.

Gli interventi strutturati infatti combinano l’esercizio fisico ad una modesta perdita di peso ed è

stato dimostrato che questa combinazione riduce il rischio di diabete di tipo 2 fino al 58% in

popolazioni ad alto rischio.

La maggior parte dei benefici dell’attività fisica sulla gestione del diabete si realizzano

attraverso gli adattamenti dell’azione dell’insulina, che si concretizzano attraverso il lavoro

aerobico e di resistenza.

Principali effetti benefici dell’esercizio fisico:

Riduzione del peso

Aumento della sensibilità all’insulina

Riduzione del tessuto adiposo viscerale

Riduzione colesterolo LDL

Aumento colesterolo HDL

Page 18: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Riduzione dei valori pressori in caso di ipertensione lieve

Aumento della traslocazione del GLUT-4

Modificazione dell’assetto lipidico anti-atergeno

Aumento del benessere generale percepito.

Effetti dell’esercizio in acuto.

Il mantenimento di livelli glicemici normali a riposo e durante l’esercizio dipende in gran parte

dal coordinamento e dall'integrazione dei sistemi endocrino e nervoso simpatico.

Diversi fattori influenzano l’utilizzo dei combustibili durante l’esercizio, i più importanti sono

l’intensità e la durata dell’attività.

All'inizio dell'esercizio, il glicogeno fornisce la maggior parte del carburante per i muscoli in

contrazione. Una volta esaurite le riserve di glicogeno, i muscoli utilizzano il glucosio in

circolazione, insieme con gli acidi grassi rilasciati dal tessuto adiposo e con l’aumentare della

durata si ha di conseguenza un aumento della gluconeogenesi da parte del fegato.

Durante una singola seduta di esercizio fisico aerobico, i livelli plasmatici delle catecolamine

salgono marcatamente, correlati con un notevole aumento della produzione di glucosio. Da tale

attività può derivare uno stato di iperglicemia e persistere fino a 1-2 ore, in quanto i livelli

plasmatici delle catecolamine e la produzione di glucosio non tornano a livelli di normalità

immediatamente dopo la cessazione dell'attività.

Effetti dell’esercizio a lungo termine.

Page 19: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

L'esercizio aerobico è la modalità maggiormente consigliata nella prevenzione e la gestione del

diabete.

Una settimana di allenamento aerobico può migliorare la sensibilità all'insulina nei soggetti con

diabete di tipo 2.

L’ allenamento aerobico moderato può migliorare la sensibilità all'insulina anche se solo per un

periodo di ore o giorni e, in minore intensità, incrementare l'azione dell'insulina.

L’esercizio può migliorare la capacità di risposta dei muscoli scheletrici all'insulina con un

aumento dell’espressione o dell’attività di proteine di segnalazione coinvolte nel metabolismo

del glucosio.

Potrà infatti aumentare l'attività della glicogeno sintasi e l’espressione della proteina GLUT4.

Diversi studi epidemiologici dimostrano chiaramente la relazione inversa tra stato di forma

fisica (VO2max) e sindrome metabolica. La VO2max dipende da una efficiente funzione

mitocondriale; nella obesità associata al diabete vi sono multiple alterazioni della funzione

mitocondriale correggibili mediante l’attività fisica aerobica che può migliorare anche del 30 %

la VO2max, soprattutto, nei soggetti sedentari e poco allenati.

Il miglioramento della composizione corporea e della sensibilità insulinica si associa ad un

assetto lipidico meno aterogeno (HDL aumentato, Trigliceridemia e LDL piccole e dense

ridotte) con diminuzione di oltre il 50% della mortalità per eventi cardiovascolari.

Per ottenere i benefici indotti è consigliata un attività che coinvolga la persona diabetica per un

minimo di 150 minuti alla settimana distribuiti in 3 giorni nei quali vengano svolte attività

aerobiche come: camminata a passo veloce, corsa leggera, nuoto, ciclismo, sci di fondo,

danza.

Il lavoro aerobico e di forza combinati risultano inoltre efficaci nel migliorare il controllo

glicemico e nel ridurre i fattori di rischio CVD.

Nella persona con diabete di tipo II l’esercizio fisico, come la terapia farmacologica, ha delle

controindicazioni in rapporto al dosaggio, al tipo, al volume, alla frequenza ed all’intensità.

Page 20: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

È pertanto necessaria una gestione integrata che preveda il coinvolgimento di più specialisti

nella valutazione pre e post attività.

In particolare le valutazioni pre-esercizio stimano le complicanze dovute alla patologia andando

ad eseguire test ed esami strumentali rivolti ai sistemi: cardiovascolare, sistema vascolare

periferico, sistema nervoso periferico e apparato visivo.

Il protocollo di attività studiato e adattato al profilo della singola persona diabetica si pone degli

obiettivi:

Generali (miglioramenti nella qualità di vita)

Specifici (↓glicemia, profilo lipidico, pressione arteriosa, prevenzione delle complicanze)

Fitness (↑ capacità aerobica, della forza, resistenza muscolare, ROM)

Complementari ( modificazioni dello stile di vita, socializzazione).

Le singole fasi del protocollo di lavoro dovranno essere sempre monitorate e adattate dal

professionista in attività motoria così che possano essere costantemente soddisfatti i criteri

base per il proseguimento del training:

Scelta dell’attività ( lavoro aerobico o di resistenza)

Continuità

Intensità

Progressione

Variabilità

Frequenza

Durata.

Page 21: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Oltre all’importanza sul piano pratico dell’esercizio nella terapia del diabete mellito, esiste

anche una fondamentale valenza psicologica, collegata all’aumento del senso di benessere e

di sicurezza e quindi alla diminuzione di ansia e depressione, con maggiore senso di autostima

e sensazione di “potenza” nei confronti della malattia.

Grazie ai numerosi studi pubblicati dall’American Diabetes Association (ADA) e dall’American

Association Of Sports Medicine il sistema sanitario riconosce nell’attività fisica un eccellente

sistema per mettere alla prova la capacità di autogestione della malattia.

Negli Stati Uniti, dove l’obesità sta diventando una vera piaga sociale ed economica, il Piano

Sanitario Nazionale “Healthy People 2010” ha individuato l’incremento dell’attività fisica come

uno dei principali obiettivi di salute per il Paese, e definito in maniera chiara i programmi per

incentivarne la pratica in tutte le fasi della vita (solo il 25% degli adulti pratica attività fisica

secondo i livelli minimi raccomandati, cioè 30 minuti di attività moderata almeno 5 giorni alla

settimana oppure 20 minuti di attività intensa 3 o più volte alla settimana).

L’indagine conoscitiva svolta nel 2003 sulla promozione dell’attività fisica negli ambulatori

diabetologici italiani è uno studio clinico randomizzato, che mediante questionario

autocompilato ha coinvolto 3673 persone con diabete tipo 2 in 70 Centri AntiDiabete su tutto il

territorio nazionale con l’obiettivo di:Individuare gli impedimenti allo svolgimento

dell’attività fisica; Conoscere il punto di vista delle persone con diabete di tipo 2 sul valore

terapeutico dell'esercizio fisico e Indagare sul gradimento dell’Operatore di Fitness Metabolica

nel team diabetologico.

I risultati di questo studio hanno dimostrato che la stragrande maggioranza dei pazienti (89,8%)

ritiene che un’attività fisica regolare possa migliorare il proprio diabete, ma solo il 52,6 % la

pratica regolarmente.

La pratica sportiva consapevolmente intrapresa "costringe" all’autocontrollo, insegna come

adattare alternativamente insulina e apporto di carboidrati al dispendio energetico, favorisce la

socializzazione, migliora l’autostima ed allena ad una disciplina di vita.

Page 22: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

In questo senso la figura del Professionista in Attività Motoria Preventiva e Adattata si propone

come supporto fisico-educativo con l’obiettivo di garantire una terapia più naturale nel ridurre i

rischi, le complicanze e la spesa sanitaria legata ai farmaci.

È necessario ricordare che l’attività fisica, se non condotta correttamente, può aggravare la

malattia e favorire le complicanze, motivo per il quale lo specialista in attività motoria dovrà

sempre incoraggiare il paziente all’attività seguendo alcuni fondamentali accorgimenti:

Sconsigliare l’attività con valori glicemici di partenza maggiori di 250- 300 mg/dl , o

minori di 80 mg/dl.

Nel caso di terapia insulinica o con antidiabetici orali controllare la glicemia prima e

post esercizio.

Regolare l’alimentazione e la terapia insulinica in funzione dell’intensità e della durata

dell’allenamento previsto, in accordo col diabetologo.

Page 23: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Il Nordic Walking

Il Nordic Walking è una disciplina sportiva che nasce dall'esigenza da parte degli sportivi di

tutto il mondo di praticare un attività che permettesse il coinvolgimento della muscolatura degli

arti superiori nella camminata e nella corsa, pone le sue radici negli anni 30, quando gli atleti di

sci di fondo cominciarono ad utilizzare i loro bastoni invernali durante gli allenamenti estivi, gli

esercizi in salita e le corse.

L’idea del Nordic Walking come attività fisica alla portata di tutti si sviluppa in Finlandia nei

primi anni 80.

Nel 1897 in occasione della “Finlandia kavely” a Tampere, una camminata lunga 36 km, la

dott.ssa Jaaskelainen fu l’unica persona a partecipare con i bastoncini dello sci di fondo,

suscitando l’interesse di tutti i partecipanti alla manifestazione.

La persona chiave per il lancio di questa disciplina è stato Tuomo Jantunen, che fondò la

Suomen Latu nel 1977, con l’obiettivo di promuovere tra i finlandesi l’attività fisica all’aria

aperta.

Il lancio ufficiale del “suavakaveley/Nordic Walking avvenne 20 anni dopo, nel 1997 infatti,

grazie ad un progetto del dott. Jantunen che prevedeva la pubblicazione di inserti nei giornali

locali e la produzione dei primi prototipi di bastoncini.

Da quel momento nacque una disciplina caratterizzata da un suo proprio nome, e dal suo

proprio attrezzo, il bastoncino da Nordic Walker.

Attualmente solo in Finlandia 720 000 persone praticano il Nordic Walking regolarmente

almeno una volta alla settimana.

Alcune stime del 2005 quantificano nell’ordine di circa 5,8 milioni le persone che praticano

questa disciplina settimanalmente.

Caratteristiche del Nordic Walking.

Page 24: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

La camminata nordica si basa su tre concetti fondamentali:

La postura

La corretta tecnica del cammino

Il corretto utilizzo di bastoncini specifici

Intendendo la postura come “La posizione del corpo nello spazio e la relazione tra i suoi

segmenti corporei” potremmo definire la corretta postura come la posizione più idonea nello

spazio in cui il baricentro generale del corpo (punto in cui si applica la risultante delle forze di

gravità che agiscono nei diversi punti del corpo umano) risulta allineato con il baricentro della

porzione superiore del corpo (anteriore alle prime vertebre dorsali) ed anteriore alla terza

vertebra lombare.

La postura è condizionata da fattori neurofisiologici, biomeccanici, emotivi, psicologici e

relazionali.

L’acquisizione della tecnica corretta tipica della camminata nordica ha come obiettivi

relativamente alla postura: l’equilibrio del capo sul collo e sulla colonna vertebrale, un corretto

allineamento delle spalle, l’abbassamento delle scapole, il corretto mantenimento della

porzione toracica grazie al sostegno dei muscoli addominali e dorsali, il mantenimento del

bacino in posizione neutra, e un equa distribuzione del peso corporeo sui tre punti di appoggio

dell’arcata plantare.

La camminata corretta è la base per lo svolgimento di attività come il Nordic Walking, ma

anche per la prevenzione di posture scorrette e dolori specialmente tra gli sportivi.

La deambulazione è condizionata dal sollevamento del centro di gravità e dalla esiguità della

base di appoggio.

Page 25: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

E' un atto complesso risultante dalle interazioni fra forze interne ed esterne coordinate dal

sistema di controllo posturale e dell'equilibrio, che regola attimo per attimo, tramite i muscoli, i

rapporti fra le forze.

La maggior parte dei gruppi muscolari degli arti inferiori sono attivi durante la deambulazione.

Il ciclo della deambulazione è compreso fra i due appoggi calcaneari dello stesso piede ed è

costituito da una fase portante (60% dell'intero ciclo) e una fase oscillante (40% dell'intero

ciclo).

L’apprendimento di uno schema motorio che focalizzi l’attenzione sulla deambulazione

adeguata passa infatti attraverso l’osservazione e lo studio dei tre periodi della locomozione: la

fase di contatto, la fase intermedia e la fase propulsiva.

I bastoncini da Nordic Walking sono costituiti da 5 componenti: la manopola ergonomica, il

lacciolo, la canna in fibra di carbonio, la punta e il gommino.

La lunghezza del bastone varia in base all’altezza, e può essere determinata attraverso la

formula: altezza x 0,68.

I bastoncini, inseriti nella camminata naturale, garantiscono maggiore sicurezza, stabilità e

spinta in avanti senza modificare lo schema motorio tipico della deambulazione e coinvolgendo

le fasce muscolari della parte superiore del corpo.

Un buon utilizzo costituisce il punto di contatto tra l’acquisizione di una postura corretta in fase

dinamica e il ripristino della gestualità tipica di un’andatura fluida.

La tecnica del Nordic Walking

Il Nordic Walking è una disciplina che può essere praticata da tutti indipendentemente dall’età,

dal sesso e dalla condizione fisica.

Una volta acquisita la tecnica corretta e impostato uno dei tre livelli di allenamento (Livello

Benessere, Fitness e Sport) il NW offre un modo facile ed efficace di: incrementare il livello di

Page 26: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

benessere percepito, allenare sino al 90% della muscolatura corporea, aumentare il dispendio

energetico di circa il 50% rispetto alla camminata normale, e migliorare la postura e tonificare i

muscoli degli arti inferiori insieme agli arti superiori e al tronco grazie al coinvolgimento di

muscoli quali : gran dorsale, trapezio, romboidi e tricipite.

Le caratteristiche principali della tecnica corretta del NW sono:

Lunghezza del passo naturale

Rotazione del bacino

Bastone in posizione diagonale

Mano rilassata e aperta

Estensione del braccio

Gomito piegato in avanti

Rotazione del busto

Sguardo in avanti

Corpo leggermente inclinato in avanti

Pull up

Vi sono delle varianti caratteristiche della tecnica base che risultano fondamentali per garantire

la sicurezza in terreni e percorsi di media ed elevata difficoltà :

Tecnica di salita

Tecnica di discesa

Alcuni studi scientifici pubblicati nel periodo compreso tra il 1992 e il 2004 mostrano come sia

possibile ottenere buoni risultati nei tre livelli di allenamento :

Page 27: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Livello Benessere; Adatto a tutti, effettuato ad un basso livello di intensità che garantisce una

maggiore sicurezza nel raggiungimento di una migliore condizione fisica anche per coloro che

hanno limitazioni fisiche dovute a patologie reumatiche, cardiache, metaboliche e neurologiche.

Livello Fitness; Costituisce un attività strutturata che coinvolge sin dalla prima sessione di

allenamento il sistema cardiovascolare aumentandone la capacità aerobica, incrementa la

tonicità dei muscoli dei distretti superiori e inferiori e porta ad un aumento del benessere

generale percepito.

Livello Sport; Studiato appositamente per gli atleti con un elevato grado di allenamento che

mirino ad oltrepassare alcuni limiti attraverso esercizi specifici per la resistenza, la velocità e la

potenza effettuati su percorsi di varia pendenza.

La sessione di allenamento di NW sarà in ogni caso strutturata in tre fasi:

La prima fase di riscaldamento prevede una mobilitazione delle principali articolazioni degli

arti inferiori e superiori attraverso esercizi a corpo libero e con l’ausilio dei bastoncini, flessioni

dell’anca e delle ginocchia, circonduzioni e flessioni delle spalle.

Nella fase di condizionamento l’atleta mette in pratica tutte le specifiche tecniche per

affrontare percorsi di basso-medio-alto livello ed allenare la capacità aerobica con frequenze

che variano dal 50% al 90 % della FCMax.

Nell’ultima parte dell’allenamento l’atleta si concentrerà con l'ausilio dei bastoncini su esercizi

di defaticamento e allungamento muscolare fondamentali per favorire l’eliminazione di

prodotti di scarto quali l’acido lattico e rilassare i muscoli affaticati.

Page 28: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Gli esercizi di allungamento dovranno essere eseguiti in maniera statica coinvolgendo

soprattutto i gastrocnemi, gli ischio crurali, il quadricipite femorale, i glutei e i muscoli delle

braccia e con una durata di almeno 20 secondi per ogni singolo esercizio.

Nordic Walking e salute.

Grazie alla sua versatilità il Nordic Walking risulta essere un attività facilmente integrabile nei

protocolli di attività fisica adattata.

A partire dagli anni 90’ alcuni studi scientifici hanno analizzato le modificazioni che questa

disciplina può apportare in quadri clinici patologici quali la vasculopatia periferica e alcune

patologie articolari:

Le risposte fisiologiche della camminata con e senza i Power Poles sono state

studiate da Hendricksons (1993) e da Porcari et al.(1997).

Il gruppo di studio composto da 16 donne (VO2 max 50 ml/kg/min) e 59 uomini ha

eseguito un protocollo motorio su un tapis roulant con e senza bastoni alla velocità di 6-7,5 km/

h.

Non state rilevate differenze nella risposta tra uomini e donne. È stato riscontrato che

l’utilizzo dei bastoni incrementava in maniera significativa l’assorbimento di ossigeno, la FC, e il

consumo energetico di circa il 20% rispetto alla camminata senza bastoni in soggetti in forma.

Nello studio del cammino di Porcari su tapis roulant condotto su 32 uomini e donne sani, la

camminata con bastoni ha avuto come risultato risposte di assorbimento di O2 superiori in

media del 23%, di consumo calorico superiori del 22% e di frequenza cardiaca superiori del

16% rispetto alla camminata senza bastoni.

I valori di RPE (tasso di sforzo percepito) si aggiravano su una media superiore di 1,5 unità con

l’uso di bastoni, e il modello di risposta era simile per uomini e donne.

Page 29: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

In uno studio pubblicato dal Cooper Institute Group in Texas, USA, il costo metabolico del

NW è stato confrontato alla camminata normale in 22 uomini e donne di 31 anni. (Morse t al.

2011, Church et al. 2002).

I partecipanti a tale studio hanno effettuato una camminata su una pista di 200 m all’aperto con

un Cosmed K4b per la misurazione del consumo di O2 e il cardiofrequenzimetro per il

monitoraggio della FC.

Lo studio ha indicato un aumento del 20% del consumo di O2, del dispendio calorico e della

FC nel NW rispetto alla camminata normale.

L’intervallo di incremento nel consumo di O2 è stato ampio (5,63%), riflettendo differenze

nell’intensità e nella tecnica di spinta con il bastone.

Lo sforzo percepito non si è differenziato tra le due modalità di camminata.

Nella spinta ad alta intensità con i bastoni la FC è incrementata di 35bpm rispetto alla regolare

camminata.

Nel 2003 Collins et al. Hanno pubblicato uno studio in cui sono stati esaminati 52 pazienti (65-

70 anni) con vascolopatia periferica (PVD).

Il programma era composto di tre sessioni settimanali di camminata con bastoni per 45 min.

È stata inclusa nel protocollo la somministrazione di Vitamina E ( dose 400 IU al dì).

I dati raccolti comprendevano l’assorbimento di O2 prima e dopo il culmine, un intervista sulla

qualità della vita e misurazioni bisettimanali della pressione periferica alle caviglie.

Il gruppo che ha inserito i bastoni nella camminata ha riscontrato un miglioramento significativo

nella tolleranza all’esercizio, un aumento della ICD (Initial claudication distance) e un aumento

della distanza e della velocità di marcia.

Page 30: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Il lavoro condotto da Wilson et al. (2001), ha avuto come obiettivo quello di determinare un

eventuale riduzione del carico agli arti inferiori durante una camminata su superficie piana.

È stata condotta un’analisi tridimensionale dell’andatura su 13 adulti sani in

seguito a 10 prove di camminata in cui sono state utilizzate 3 diverse condizioni di spinta con i

bastoni (posizione scelta, posizione dietro e posizione in avanti) e senza l’uso dei bastoni.

I risultati hanno dimostrato che ci sono state differenze nelle variabili cinetiche tra la camminata

con e senza bastoni.

L’utilizzo dei bastoni ha consentito infatti una riduzione delle forze di reazione verticali del

terreno sulle articolazioni e una riduzione dell’impulso angolare e dell’appoggio dell’apparato

estensore del ginocchio.

Page 31: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Progetto motorio sperimentale: Il Nordic Walking e il diabete

di tipo II.

Vista l’elevata incidenza e i costi correlati ai pazienti ai quali sia stata diagnosticata resistenza

insulinica e Diabete di II tipo la diagnosi precoce e l'impostazione di terapie fisiche e

farmacologiche adeguate risultano fondamentali per la riduzione di rischi di eventi

cardiovascolari tipici della sindrome metabolica.

Il Nordic Walking, attività aerobica a basso impatto sull'apparato osteo-articolare, si propone

come esercizio fisico in grado di apportare cambiamenti significativi rispetto all'assetto

metabolico, antropometrico e, in generale, allo stato di salute e benessere complessivo

percepito del paziente affetto da Diabete di tipo II.

Lo scopo di questo progetto motorio è dimostrare come il Nordic Walking praticato secondo i

principi dell’INWA (International Nordic Walking Federation) possa diventare , attraverso

sedute di allenamento strutturate e adattate al paziente diabetico , un’attività fisica idonea al

raggiungimento dei seguenti obiettivi:

Obiettivi specifici: Modificazione delle risposte metaboliche, valutazioni FFM, FM,

calorimetria indiretta, valutazione della forza massimale e valutazioni delle eventuali riduzioni

della terapia farmacologica.

Obiettivi trasversali: Incremento del benessere generale percepito.

Destinatari: Si è scelto di programmare il lavoro su 10 pazienti di sesso femminile, di età

compresa tra i 40 e i 65 anni, alle quali sia stato diagnosticato Diabete tipo II.

Durata del progetto: La durata complessiva del progetto è di 3 mesi.

Page 32: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Sedi di lavoro: Essendo il Nordic Walking un’attività da svolgere all'aria aperta le sedi scelte

per i lavori sono state: Parchi, ampi spazi verdi e spiagge.

Numero di sedute: Nelle prime 6 settimane 3 sessioni settimanali della durata di 60 minuti in

percorsi di bassa-media difficoltà.

Nelle ultime 6 settimane da 4 sessioni settimanali della durata di 90 minuti in percorsi di media-

elevata difficoltà.

Risorse materiali: Bastoncini da Nordic Walking.

Risorse umane: Valentina La Cava, Specializzanda in Scienze e Tecniche dell'attività motoria

Preventiva e Adattata, Nordic Walking Instructor.

Materiali per valutazioni e per il monitoraggio del training: Bilancia pesapersone,

antropometro, bioimpedenziometro, dinamometro, valutazioni variabili ematiche, pressorie,

metaboliche e di fitness.

Questionari sullo stato di salute proposti: IPAQ.

Metodologia training: Il training è stato suddiviso in due fasi di lavoro;

Nella prima fase, della durata di 6 settimane, il lavoro del gruppo si è concentrato

sull'esecuzione di esercizi volti allo sviluppo del corretto gesto tecnico tipico della camminata

nordica e da un periodo di allenamento adattato in percorsi di bassa/media difficoltà studiati per

valutare i livelli di fitness di partenza e incrementare la resistenza cardiovascolare, attraverso

Page 33: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

esercizi che hanno posto le pazienti nelle condizioni di poter sperimentare e personalizzare la

tecnica.

Nella seconda fase, della durata di 6 settimane, sono stati individuati e proposti dei percorsi di

media ed elevata difficoltà adeguati per la pratica del Nordic Walking , caratterizzati da diverse

pendenze, che hanno permesso l’impostazione di un allenamento adattato a carico

progressivo.

La sessioni di allenamento sono state adattate alle donne diabetiche distinguendo i 3 diversi

momenti nella singola seduta: Il riscaldamento, la fase di condizionamento, lo stretching e la

ginnastica respiratoria.

Durante il riscaldamento sono stati effettuati esercizi per la mobilità articolare insieme a flesso-

estensioni degli arti superiori, inferiori e del tronco con l’ausilio dei bastoncini.

La fase di condizionamento ha visto il gruppo impegnato inizialmente in percorsi di

bassa/media difficoltà di 4-5 km con lievi pendenze (7%), e in un secondo momento in

camminate di medio/alta difficoltà della lunghezza di circa 7 Km con pendenze tra il 10% e il

14%.

In questo periodo le pazienti sono state costantemente monitorate mediante la misurazione

della FC del polso radiale.

Nell’ultima parte dell’allenamento sono stati scelti esercizi di stretching specifici per le catene

muscolari coinvolte nella camminata nordica, effettuati con l’ausilio dei bastoncini e associati

alla ginnastica respiratoria per favorire il recupero ottimale e alleviare le tensioni muscolari.

Page 34: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Caratteristiche dello studio.

Lo studio ha come obiettivo l'analisi delle modificazioni delle variabili atropometriche,

metaboliche ed elettriche pre e post attività di un gruppo di 10 donne di età compresa tra i 40 e

i 65 anni con diagnosi di Diabete mellito di tipo II, confrontato ad un gruppo di controllo

composto da 10 donne con le medesime caratteristiche cliniche alle quali è stato consigliato di

fare attività fisica ma che non ha svolto il protocollo di attività fisica strutturata proposto.

L'attività fisica è stata svolta dal gruppo attivo in un periodo di 12 settimane con una frequenza

di 3 sessioni a settimana da 60-90 minuti caratterizzate da volumi di allenamento di tipo

incrementale.

Si è scelto di valutare le modificazioni delle variabili sopracitate nel periodo pre e post attività

al fine di studiare gli effetti che l'attività di Nordic Walking svolta dal gruppo attivo può

provocare sulla persona con patologia diabetica.

Variabili prese in esame.

Profilo Antropometrico:

• Peso

• Altezza

• BMI

Profilo ematico:

• Emoglobina glicosilata ( HbA1c)

• Colesterolo totale

• Colesterolo LDL

• Colesterolo HDL

Page 35: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

• Trigliceridi

• Gamma GT

• GOT

• GPT

Composizione corporea:

• Resistenza (Rz)

• Reattanza (Xc)

• Phase Angle

• Lean body max (Lbm)

• Free fat mass (Ffm)

• Total body water (Tbw)

• Extracellular body water (Ecw)

• Body cell mass (Bcm)

• Metabolismo basale relativo (Bmr)

• Body Fit Index (Bfi)

Profilo di fitness:

• Handgrip Test.

Gli strumenti utilizzati per le misurazioni comprendono:

Page 36: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

• Antropometro

• Bilancia pesapersone

• STA (Soft Tissue Analyzer)

• Dinamometro.

Sono stati inoltre proposti due questionari ad entrambi i gruppi per la valutazione del

benessere generale percepito e il livello di attività fisica di partenza:

• Short Form 36 (SF36)

• International Phisical Activity Questionnary (IPAQ)

L'analisi statistica dei dati è stata eseguita mediante l'utilizzo di test per il calcolo della media e

della deviazione standard al fine di valutare la significatività; e mediante il Paired Simple T test

sono stati confrontati i dati appaiati al basale e dopo le 12 settimane di entrambi I gruppi.

Risultati

Nella Tabella 1. vengono presentati i valori antropometrici e metabolici al basale di entrambi i

gruppi presi in esame.

Tra i 20 partecipanti, di età compresa tra i 40 e i 65 anni, il 50 per cento del gruppo attivo

risulta obeso, il 20 per cento sovrappeso e il 10 per cento normopeso.

Nel gruppo di controllo il 50 per cento risulta obeso, il 30 per cento in sovrappeso e il 20 per

cento normopeso.

Il Bmi e l'emoglobina glicosilata risultano sovrapponibili.

Nessun partecipante allo studio ha interrotto l'attività prima della fine delle 12 settimane.

Page 37: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Le differenze tra le variabili studiate nei due gruppi al tempo zero risultano statitisticamente

non significative.

1.Significatività delle variabili antropometriche e metaboliche a T0.

L'esame bioelettrico, i cui valori vengono mostrati inTabella 2, eseguito mediante l'utilizzo del

STA (Soft Tissue Analyzer) ,ha permesso di effettuare un analisi quantitativa e qualitativa della

massa corporea conduttiva dei partecipanti allo studio.

Anche nel caso delle misure bioelettriche l'analisi statistica ha mostrato una non significatività

al tempo zero tra i valori dei due gruppi,facilmente evideziabile dalla sovrapponiblità dei valori

di Reattanza, Percentuale di massa magra, Acqua totale, Angolo di Fase e della Massa

Cellulare Totale.

Page 38: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Tabella 2. Significatività delle variabili bioelettriche a T0.

L'Hand Grip Test è stato inserito nello studio come metodo di valutazione della forza dell'arto

superiore in quanto l'attività fisica proposta ha previsto un coinvolgimento diretto della

porzione superiore del corpo.

Il test è stato eseguito dai componenti in fase pre e post attività con l'arto dominante ( 90% Dx,

10% Sx) senza mostare alcuna differenza significativa nell'analisi tra il gruppo attivo e il

gruppo di controllo.

Il confronto tra le variabili antropometriche e metaboliche al tempo Zero e alla fine delle 12

settimane del gruppo Attivo in Tabella 3 mostra:

• Una differenza significativa nel peso, con una riduzione media di 2,4 Kg.

• Diminuzione del BMI da 32,3 a 31,4 con P value pari a 0,022.

• Riduzione dell'emoglobina glicosilata (HbA1c) da 7,1 a 6,3 con una riduzione uguale

a 0,64.

• Aumento del Colesterolo HDL da 49,2 a 54,8 con un P value pari a 0,003.

Page 39: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

• Diminuzione dei Trigliceridi da 125,1 a 117 con diminuzione di 8,1.

• Riduzione transaminasi GPT da 38 a 31,1 con P value uguale a 0,087.

Tabella 3. Confronto tra variabili antropometriche e metaboliche del gruppo attivo pre e post attività.

In tabella 4 vengono confrontati i valori tra le variabili bioelettriche e di fitness che dall'analisi

risultano significative:

• Aumento della Resistenza (Rz) da 476,2 a 504,3 con P value uguale a 0,054.

• Aumento della Reattanza (Xc) da 42,1 A 46,3 con P value uguale a 0,036

• Diminuzione della Massa Magra (LBM) da 61,9% a 61,1% con P value uguale a 0,045.

• Riduzione dell'acqua totale (TBW) da 38,4 a 36,9 con P value pari a 0,056.

• Aumento della forza valutata attraverso l'Handgrip Test da 27,7 kg a 31,7 con una

differenza pari a 4 kg.

Page 40: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Tabella 4. Confronto tra variabili elettriche e di fitness muscolare del gruppo Attivo.

In tabella 5, è riportato un confronto dei valori del gruppo di controllo tra le variabili

antropometriche e metaboliche ai due tempi dello studio. I 10 componenti di tale gruppo non

hanno seguito il programma di attività fisica supervisionata ma è stato consigliato loro il

mantenimento di uno stile di vita attivo e la pratica costante di esercizio fisico.

Tabella 5. Confronto tra variabili antropometriche e metaboliche del gruppo di controllo.

L'analisi dei dati mostra una diminuzione media del peso pari a 1 kg alla fine delle 12

settimane, e nessuna evidenza significativa sul profilo metabolico, a causa della paragonabilità

dei valori dei due tempi.

Gruppo controllo T0 T1 P value

Peso 75,8± 74,8± 0,04BMI 31,7± 31,4± 0,19HbA1c 7,1± 7,1± 0,78Colesterolo 198,6± 200,3± 0,74HDL 56,2± 56,2± 1LDL 118,2± 122,6± 0,43Trigliceridi 108,8± 106,1± 0,71Gamma GT 21,1± 24,2± 0,16GPT 20,3± 22,5± 0,42GOT 19,1± 20± 0,74

Page 41: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Le grandezze biolettriche del gruppo di controllo (Tabella 6) valutate alla fine del protocollo

,mostrano una non significatività dei valori eccetto per la percentuale di ECW che mostra un P

value di confronto pari a 0,027.

Tabella 6. Confronto tra variabili bioelettriche e di fitness del gruppo di controllo.

T0 T1 P value

Rz 512,7± 520± 0,55Xc 45,4± 44,9± 0,38PA 5,1± 7,3± 0,73LBM 45,8± 44,8± 0,41LBM% 61,7± 61,3± 0,76FFM 30± 29,9± 0,97FFM% 38,2± 38,6± 0,76TBW 34,7± 34,3± 0,46TBW% 46,7± 46,8± 0,89ECW 17,4± 17,5± 0,88ECW% 50,2± 51± 0,03BCM 22,7± 21,8± 0,15BCM% 49,4± 48,4± 0,12BMR 1380,3± 1356,5± 0,23BFI 95,8± 93,4± 0,23HANDGRIP T 27± 26,7± 0,79

Gruppo controllo

Page 42: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Discussione e conclusioni

I risultati di questo studio evidenziano come Ie caratteristiche antropometriche, bioelettriche e

di fitness dei due gruppi fossero paragonabili al tempo zero (Paragrafo xx Tabella 1. e 2).

I valori mostrati nelle tabelle si riferiscono ai partecipanti che hanno seguito interamente il

training della durata di 12 settimane.

Lo studio evidenzia a T2 una riduzione di peso media di 2,4 kg del gruppo attivo (Tab.3) e una

riduzione media di 1kg nel gruppo di controllo (Tab.5),una diminuzione del BMI del gruppo

Attivo di 0,9 Kg/cm² rispetto alla differenza non significativa tra i due valori nel gruppo Ctrl.

L'emoglobina glicosilata (HbA1c) passando dal valore basale di 7.1% a 6.3% dopo 3 mesi, ha

subito una riduzione pari a 0,64 % nel gruppo Attivo, rispetto al valore di 7.1% rimasto

invariato nel gruppo di Controllo (Grafico 2).

T0 T170

72

74

76

78

80

82

84

82,580,1

75,8 74,8

Peso pre e post attivitàGruppo attivo Gruppo controllo

Tempo

Peso

( K

g )

Page 43: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Le modificazioni significative rispetto al basale nel gruppo Attivo sono risultate

significativamente più marcate confrontate con il gruppo di controllo anche per I livelli di HDL;

Trigliceridi;Transaminasi GOT; Resistenza; Reattanza; Massa Magra; TBW e Forza sviluppata

con l'arto superiore. (Tabella 4).

I soggetti coinvolti dell'attività fisica strutturata hanno dimostrato miglioramenti in tutti i

parametri sopracitati, mentre nel gruppo di Controllo i partecipanti hanno mostrato una

riduzione significativa solo nel peso e nella TBW %.

Nel periodo di studio è stato inoltre riscontrato un miglioramento dello stato di salute percepito

dal gruppo Attivo valutato con il Questionario SF36 rispetto ai risultati invariati ottenuti nel

gruppo di Controllo.

Nello specifico è stata evidenziata un diminuzione nelle limitazioni al ruolo fisico ed emotivo;

riduzione del dolore fisico; miglioramento della salute generale percepita, della vitalità, delle

attività sociali e della salute mentale.

Uno studio pubblicato nel 2011 da Fritz et al. dal titolo “Effetti del nordic walking sulla salute-

qualità della vita in soggetti in sovrappeso con diabete mellito di tipo 2 e ridotta o normale

T0 T15,8

6

6,2

6,4

6,6

6,8

7

7,2

7,1

6,3

7,1 7,1

HbA1c pre e post attivitàGruppo attivo Gruppo controllo

Tempo

HbA

1c

Page 44: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

tolleranza al glucosio” ha valutato gli effetti di 4 mesi di attività incrementale su 212

partecipanti riscontrando miglioramenti nella qualità del sonno e una significativa riduzione del

BMI, suggerendo il Nordic Walking come attività da introdurre in un contesto di assistenza

sanitaria primaria come attività a basso costo per favorire la perdita di peso e il miglioramento

dello stato di salute.

Altri studi a lungo termine strutturati con intensità di esercizio paragonabili a quelle proposte

con le attività di Nordic Walking, hanno accertato la possibilità di produrre effetti significativi

nella prevenzione delle complicanze nel paziente diabetico.

Nello studio pubblicato da Balducci et al. dal titolo “Effetto di una strategia di intervento di

allenamento intensivo sui fattori di rischio cardiovascolare modificabili in soggetti con diabete

di tipo 2” sono stati valutati 691 pazienti ai quali è stato proposto un protocollo di attività fisica

aerobica per due sessioni settimanali che ha provocato una marcata riduzione dell'emoglobina

Glicosilata (HbA1c) evidenziando la necessità nei confronti di pazienti considerati ad alto

rischio di strutturare delle attività caratterizzate da volumi maggiori di lavoro per favorire

l'efficacia sui fattori di rischio cardiovascolare.

Tre mesi di attività supervisionata si configurano come periodo di tempo troppo breve per

poter rilevare una modificazione dei parametri che interessano la patologia diabetica a lungo

termine, la prevenzione delle complicanze e lo stile di vita dei partecipanti.

Sulle base degli studi sopracitati, il protocollo applicato in questa tesi si propone come spunto

nella strutturazione di progetti motori a lungo termine che permettano uno studio approfondito

dell'efficacia del Nordic Walking sugli tutti gli aspetti che caratterizzano la patologia diabetica e

le sue complicanze da parte dello specialista in Attività motoria preventiva e adattata.

Page 45: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Bibliografia

American Diabetes Association.

Diagnosi e classificazione del diabete mellito.

Diabetes Care.2010.

Balducci S, S Zanuso, Nicolucci A, et al.

Effetto di una strategia intensiva di intervento esercizio sui fattori di rischio

cardiovascolare modificabili in soggetti diabetici di tipo 2. Uno studio randomizzato

controllato.

L'Italiana di Diabetologia e di studio teorico. 2008.

Balducci S, Zanuso et al.

Changes in physical fitness predict improvementsmodifiable cardiovascular risk factors independently of body weight loss in subjects with type 2 diabetes participating in the Italian Diabetes and Exercise Study (IDES).

Diabetes Care 2012.

Bird SR,Hawley JA.Source

Exercise and type 2 diabetes: New prescription for an old problem.

School of Medical Sciences, RMIT University, Australia. 2012

Page 46: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Colagiuri S, Walker AE

Using an economic model of diabetes to evaluate prevention and care strategies in

Australia.

Health Aff (Millwood). 2008

Cuff DJ et al.

Effective exercise modality to reduce insulin resistance in women with type 2 diabetes.

Diabetes Care. 2003.

Delahanty LM et al.

Implications of the Diabetes Prevention Program and Look AHEAD clinical trials for

lifestyle interventions.

J Am Diet Assoc. 2008.

Dunstan DW. et al.

High-intensity resistance training improves glycemic control in older patients with type

2 diabetes.

Diabetes Care. 2002.

Mikalacki M. et Al.

Effect of nordic walking on functional ability and blood pressure in elderly women.

Eur J Prev Cardiol 2006

Page 47: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Fritz T. et al.

Effects of Nordic walking on health-related quality of life in overweight individuals with

Type 2 diabetes mellitus, impaired or normal glucose tolerance.

Diabet Med. 2011

Egger A. et al.

Different types of resistance training in patients with type 2 diabetes mellitus: effects on

glycemic control, muscle mass and strength.

Eur J Prev Cardiol. 2012

Eriksson J, et al.

Prevention of type II diabetes in subjects with impaired glucose tolerance: the Diabetes

Prevention Study (DPS) in Finland. Study design and 1-year interim report on the

feasibility of the lifestyle intervention programme.

Diabetologia. 1999.

Evans EM et al.

Aerobic power and insulin action improve in response to endurance exercise training

in healthy 77-87 yr olds.

J Appl Physiol. 2005

Fretts AM et al.

Modest Levels of Physical Activity Are Associated With a Lower Incidence of Diabetes in

a Population With a High Rate of Obesity: The Strong Heart Family Study.

Page 48: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Diabetes Care.2012.

Fritschi C, Quinn L et al.

Fatigue in Women With Type 2 Diabetes.

Diabetes Educ. 2012

Goulet ED et al.

Aerobic training improves insulin sensitivity 72-120 h after the last exercise session in

younger but not in older women.

Eur J Appl Physiol. 2005.

Healy GN, et al.

Breaks in sedentary time: beneficial associations with metabolic risk.

Diabetes Care. 2008.

Holten MK, et al.

Strength training increases insulin-mediated glucose uptake, GLUT4 content, and

insulin signaling in skeletal muscle in patients with type 2 diabetes.

Diabetes. 2004.

Human Movement Sciences Department, Old Dominion University, USA.

Physical activity: the forgotten tool for type 2 diabetes management. 2012

Page 49: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Ibanez J, et al.

Twice-weekly progressive resistance training decreases abdominal fat and improves

insulin sensitivity in older men with type 2 diabetes.

Diabetes Care. 2005.

C.Lucioni et al.

Il costo sociale del diabete di tipo 2 in Italia.

Studio CODE-2,. 2000

Tiina Arrankoski e Tuomo Kettunen

Il moderno Nordic Walking 2011.

Kang J, et al.

Effect of exercise intensity on glucose and insulin metabolism in obese individuals and

obese NIDDM patients.

Diabetes Care. 1996.

Kennedy JW, et al.

Acute exercise induces GLUT4 translocation in skeletal muscle of normal human

subjects and subjects with type 2 diabetes.

Diabetes. 1999.

Kirk A, et al.

Page 50: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

A randomized trial investigating the 12-month changes in physical activity and health

outcomes following a physical activity consultation delivered by a person or in written

form in type 2 diabetes: Time2Act.

Diabet Med. 2009.

Kirk AF,et al.

Promoting and maintaining physical activity in people with type 2 diabetes.

Am J Prev Med. 2004

Ko SH, et al .

Influence of the duration of diabetes on the outcome of a diabetes self-

management education program.

Diabetes Metab. J.2012

Medicine & Science in Sports & Exercise: Position stuntment . 2010

Larsen JJ, et al.

The effect of intense exercise on postprandial glucose homeostasis in type II diabetic

patients.

Diabetologia. 1999.

Maiorana A, et al.

Combined aerobic and resistance exercise improves glycemic control and fitness in

type 2 diabetes.

Page 51: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

Diabetes Res Clin Pract. 2002.

Manson JE, et al.

Physical activity and incidence of non-insulin-dependent diabetes mellitus in women.

Lancet. 1991.

Marliss EB, et al.

Intense exercise has unique effects on both insulin release and its roles in

glucoregulation.

Diabetes Care. 2009

Morrato EH. Et al.

Are health care professionals advising patients with diabetes or at risk for developing

diabetes to exercise more?

Diabetes Care. 2006.

Parkatti t. et al.

Improvements in functional capacity from Nordic walking: a randomized-controlled trial

among elderly people.

J Aging Phys Act.2012

Physical Activity Guidelines Advisory Committee.

Physical Activity Guidelines Advisory Committee Report.

Page 52: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

US Department of Health and Human Services; 2008.

Pi-Sunyer X, Blackburn G, Brancati FL, et al.

Reduction in weight and cardiovascular disease risk factors in individuals with type 2

diabetes: one-year results of the look AHEAD trial.

Diabetes Care. 2007.

Smith SC Jr, et al.

Guidelines for secondary prevention for patients with coronary and other

atherosclerotic vascular disease: endorsed by the National Heart, Lung, and Blood

Institute.

Circulation. 2006.

Standard Italiani per la cura del diabete mellito 2011.

Yates T et al.

The role of physical activity in the management of impaired glucose tolerance: a

systematic review.

Diabetologia. 2007.

Zierath JR.

Exercise Effects on Muscle Insulin Signaling and Action. Invited review: exercise

training-induced changes in insulin signaling in skeletal muscle.

Diabetes Care. 2002

Page 53: Efficacia Del Nordic Walking Sul Profilo Metabolico e

J Appl Physiol , et al.

Effects of moderate-intensity exercise training on plasma biomarkers of inflammation

and endothelial dysfunction in older patients with type 2 diabetes.

Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2006.