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- EFFETTO DELLA FORZA DI CORIOLIS
- EQUAZIONI PER IL MOTO DEI FLUIDI
Università degli Studi Roma Tre
Laurea Magistrale in
Ingegneria Civile per la Protezione dai Rischi Naturali
Corso: Idraulica Ambientale
Docente: Ing Claudia Adduce
http://host.uniroma3.it/docenti/adduce
2
SISTEMA DI RIFERIMENTO NON INERZIALE
Generalmente le equazioni della meccanica dei fluidi vengono scritte
per un sistema di riferimento inerziale (SRI) ovvero fisso.
La gente che vive sulla Terra percepisce però il movimento dei fluidi in
un sistema di riferimento non inerziale (SRNI), che ruota assieme al
nostro pianeta.
E’ quindi necessario scrivere le equazioni del moto in tale sistema di
riferimento non inerziale.
D’ora in poi si indicheranno con * le grandezze nel SRI e senza alcun
asterisco le grandezze nel SRNI.
xΩΩuΩxΩ
aaa 0 2dt
d*
3
SISTEMA DI RIFERIMENTO NON INERZIALE
a* è l’accelerazione nel SRI
a0 è l’accelerazione di trascinamento dovuta ad una variazione
nel tempo dell’origine del SRI.
a è l’accelerazione nel SRNI.
è l’accelerazione di Eulero, dovuta ad una variazione nel
tempo della velocità di rotazione dell’origine del SRI.
è l’accelerazione di Coriolis, ovvero la forza di Coriolis per
unità di massa e cambiata di segno.
è l’accelerazione centripeta, ovvero la forza centrifuga per
unità di massa e cambiata di segno.
Poiché sia la velocità di rotazione terrestre che l’origine del sistema di
riferimento non inerziale non variano nel tempo si ha d/dt=0 e a0=0
quindi xΩΩuΩaa 2*
xΩΩuΩxΩ
aaa 0 2dt
d*
xΩ
dt
d
uΩ2
xΩΩ
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EFFETTO DELLA FORZA CENTRIFUGA
- A differenza della forza di Coriolis, che è proporzionale alla velocità
della particella nel SRNI, la forza centrifuga dipende dalla velocità
di rotazione e dalla distanza della particella dall’asse di rotazione
ovvero -(x). Di conseguenza anche particelle ferme potrebbero
subire una spinta verso l’esterno, ma nessuna particella “vola” nello
spazio in quanto la forza di gravità lo impedisce.
- In assenza di rotazione le forze gravitazionali avrebbero l’effetto di
trattenere tutto il materiale terrestre sotto forma di un corpo sferico, la
spinta verso l’esterno operata dalla forza centrifuga distorce l’equilibrio
sferico producendo un leggero schiacciamento del pianeta ai poli.
- La forza centrifuga è diretta verso l’esterno, perpendicolarmente
all’asse di rotazione, mentre la forza di gravità punta verso il
centro del pianeta. La forza risultante assume una direzione
intermedia, precisamente la direzione della verticale locale. Ogni
particella inizialmente in quiete sulla superficie terrestre resterà in
quiete a meno di non essere soggetta ad altre forze.
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EFFETTO DELLA FORZA CENTRIFUGA
- Si definirà forza di gravità la forza risultante allineata con la verticale
locale e data dalla somma della forza di gravità effettiva e quella
centrifuga.
- A causa della distribuzione disomogenea delle rocce e del magma
sulla terra, la forza gravitazionale effettiva non è diretta verso il centro
della terra ed essa deforma la superficie terrestre in modo che tale
superficie risulti ortogonale alla forza di gravità totale.
- La superficie terrestre deformata va
sotto il nome di geoide e può essere
interpretata come la superficie degli
oceani in quiete. Essa rappresenta una
superficie equipotenziale, ovvero se
una particella si muove su tale
superficie non modifica la propria
energia potenziale.
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ESPERIMENTO SU VASCA ROTANTE
- Analogamente, in una vasca rotante di laboratorio la rotazione
produce uno spostamento del fluido verso le pareti finché la forza
dovuta al gradiente di pressione diretta verso l’interno non impedisce
tale spostamento. La forza di gravità diretta verso il basso e quella
centrifuga diretta verso l’esterno producono una risultante ortogonale
alla superficie fluida, che rappresenta la superficie equipotenziale.
- Per una velocità di rotazione di una
rivoluzione ogni due secondi ovvero
=30rpm (rpm = rotazioni al minuto) e
un diametro della vasca di D=40 cm, la
differenza di livello fra il centro e le
pareti risulta pari a di H=2 cm.
rpmss
30
minuti60
12
rotazione 1
2
rotazione 1
2
2
7
EFFETTO DELLA FORZA DI CORIOLIS: MOTO LIBERO
SU UN PIANO ROTANTE 2D
- Per valutare l’effetto della forza di Coriolis, si può considerare il moto
di una particella “libera”, ovvero soggetta unicamente alla forza di
gravità, la cui componente orizzontale si elide con la componente
orizzontale della forza centrifuga dovuta alla rotazione. Un esempio
può essere rappresentato da un piano orizzontale tangente al polo
Nord in cui sono assenti altre forze orizzontali.
- Se sulla particella non agiscono forze esterne la sua accelerazione
nel SRI è nulla (a*=0) quindi
svolgendo il prodotto vettoriale (il vettore rotazione è diretto secondo la
verticale = k ) ed esplicitando le due componenti u e v sul piano
orizzontale x-y si ottiene:
02 xΩΩuΩa
02
02
uDt
Dv:y
vDt
Du:x
uv
vu
kji
ji
0
00
8
EFFETTO DELLA FORZA DI CORIOLIS: MOTO LIBERO
SU UN PIANO ROTANTE 2D
La soluzione generale del sistema differenziale è data da
In cui f=2 è chiamato parametro di Coriolis, V e sono due costanti
d’integrazione. Si può verificare che il modulo della velocità della
particella non dipende dal tempo ed è pari a
Le due componenti di velocità variano nel tempo e ciò produce un
cambiamento della direzione della particella. Inoltre sapendo che
dx/dt=u e dy/dt=v ed integrando si ottiene
In cui x0 e y0 sono costanti di integrazione dipendenti dalle coordinate
iniziali della particella.
ftVcos v ftVsin u
V vu/
2122
sin cos -
cos sin
00
y
y
t
0 00
ftf
Vyy ft
f
Vxx
dtftVdy dt ftVdx
t
o
x
x
9
EFFETTO DELLA FORZA DI CORIOLIS: MOTO LIBERO
SU UN PIANO ROTANTE 2D
- Dalle relazioni precedenti si ottiene che la traiettoria della particella
segue in senso orario una circonferenza centrata nella posizione (x0 ,y0)
e di raggio V/f . Tale moto ciclico va sotto il nome di oscillazione
inerziale
- Per t=0 ipotizzando =0 si ha
- Per t=/2f ipotizzando =0 si ha
2
2
0
2
0
f
V yy xx
-
sin cos -
00
00
yyf
Vxx
ftf
Vyyft
f
Vxx
00f
Vyyxx
10
EFFETTO DELLA FORZA DI CORIOLIS: MOTO LIBERO
SU UN PIANO ROTANTE 2D
Se non vi fosse rotazione dell’ambiente f=0 il raggio di curvatura della
traiettoria della particella sarebbe infinito e la particella seguirebbe un
percorso rettilineo (moto rettilineo uniforme).
Se vi è rotazione dell’ambiente la particella ruota continuamente
seguendo una traiettoria circolare:
- se f>0 (l’ambiente ruota in senso antiorario) la particella ruota
verso destra (in senso orario);
- se f<0 (l’ambiente ruota in senso orario) la particella ruota verso
sinistra (in senso antiorario).
inerziale periodo
ambientedell' rotazione della periodo
2
22
2
fT
T
i
a
11
INTEPRETAZIONE GEOMETRICA DELL’OSCILLAZIONE
INERZIALE
- Si consideri un tavolo rotante e su di esso una particella inizialmente
(t=0) ad una distanza R dall’asse di rotazione e che si avvicina ad esso
con velocità u. Ad un certo istante t, la particella avrà percorso lungo
l’asse di rotazione il tratto ut e lateralmente la distanza Rt.
- Durante il tempo t il tavolo avrà ruotato
di un angolo t e ad un osservatore nel
SRNI la particella sembrerà essere
partita dal punto indicato col cerchio
aperto. Sebbene la traiettoria sia
perfettamente diritta nel SRI, per un
osservatore nel SRNI la traiettoria
apparente ruotata a destra.
- Se si considera una particella che dal centro si muove radialmente
verso l’esterno, nel SRI la traiettoria sarà rettilinea e percorrerà una
distanza ut. Nel SRNI la particella anziché arrivare nella posizione
indicata con l’asterisco, virerà apparentemente verso destra.
- La caratteristica di virare a destra è dovuta alla forza di Coriolis
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ACCELERAZIONE IN UN SISTEMA DI RIFERIMENTO 3D
- Consideriamo la Terra come una sfera perfetta, che ruota attorno al
suo asse verticale. Siano la latitudine e la longitudine di un
particolare punto sulla sua superficie, si consideri un sistema di
riferimento Cartesiano in cui l’asse x parallelo ai paralleli è orientato
verso est, l’asse y parallelo ai meridiani è orientato verso nord e
l’asse z è diretto come la verticale locale verso l’alto.
- Il vettore rotazione terrestre è
espresso come:
e l’accelerazione a meno del termine
centrifugo è data da
kjΩ sin cos
uΩu
2Dt
D sin
wvu
cos
kji
0uΩ
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ACCELERAZIONE IN UN SISTEMA DI RIFERIMENTO 3D
- Esplicitando le tre componenti dell’accelerazione
- Si definiscono le due quantità
f è positivo nell’emisfero settentrionale, nullo all’equatore e negativo
nell’emisfero meridionale.
f* è positivo sia nell’emisfero settentrionale che nel meridionale e si
annulla ai poli. In generale i termini moltiplicati per f* si trascureranno.
ufDt
Dwu cosΩ
Dt
Dw :z
fuDt
Dvu sinΩ
Dt
Dv :y
fvwfDt
Duv sinΩw cosΩ
Dt
Du :x
*
*
2
2
22
sin
wvu
cos
kji
0uΩ
cosΩf
sinΩf
* 2
2
Coefficiente di Coriolis
Reciproco del coefficiente di Coriolis
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ACCELERAZIONE IN UN SISTEMA DI RIFERIMENTO 3D
- I moti orizzontali (x, y) non forzati sono descritti dal sistema
analogo al sistema delle oscillazioni inerziali con la differenza che il
termine f dipende ora dalla latitudine.
- Le oscillazioni inerziali sulla terra hanno un periodo che varia tra
Ti=12 h (ai poli) e Ti= (all’equatore).
- Le oscillazioni inerziali sono piuttosto rare, in quanto esistono sempre
delle forzanti come i gradienti di pressione o altre forze, ma è comunque
possibile osservarle in natura.
0
0
fuDt
Dv :y
fvDt
Du :x
sinfTi
2 Periodo delle oscillazioni inerziali
nel sistema di riferimento 3D
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OSSERVAZIONE DI UN’OSCILLAZIONE INERZIALE
- Si mostra un diagramma vettoriale progressivo relativo ad una
corrente oceanica, costruito mediante la somma successiva di misure
di velocità in un punto fissato.
- Si osserva una traslazione della corrente
alla quale è sovrapposta un’oscillazione
oraria piuttosto regolare. Se si calcola il
periodo inerziale corrispondente alla
latitudine in cui è stata effettuata la misura
si ottiene un periodo di Ti=14 h che è in
accordo con il periodo dell’oscillazione
misurata.
- In questo modo l’osservazione conferma
la presenza di un’oscillazione inerziale.
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EQUAZIONI DEL MOTO
Equazione di continuità
Equazioni di Navier-Stokes
- Il termine g rappresenta la forza gravitazionale effettiva (la somma
della forza gravitazionale e di quella centrifuga) per unità di volume. La
geometria del sistema di riferimento adottato è di tipo sferico, mentre le
equazioni sono scritte in un sistema di coordinate Cartesiane, tale
approssimazione è valida per scale del moto molto inferiori al raggio
terrestre (<1000 Km).
Dt
D0u
0
z
w
y
v
x
u
zw
yv
xu
t
p
Dt
DufuΩ
u 22
wz
pguf
Dt
Dw
vy
pfu
Dt
Dv
ux
pfvwf
Dt
Du
*
*
2
2
2
17
EQUAZIONI DEL MOTO
- Si sono introdotte 5 incognite (u,v,w,, p), ma si hanno 4 equazioni. E’
necessario introdurre un’ulteriore relazione (equazione di stato), che
dipenderà dal particolare tipo di fluido, bisogna quindi distinguere fra
acqua e aria.
Equazione di stato per l’acqua
- Se il fluido è incomprimibile come accade per l’acqua a temperature e
pressioni ordinarie si ha = constante
- In oceano in realtà la densità è funzione sia della temperatura, T, che
della salinità, S.
T0,S0,0, sono valori di riferimento, mentre è il coefficiente di
espansione termica, il coefficiente di contrazione salina.
SST-T-1 0 00
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EQUAZIONI DEL MOTO
Equazione di stato per l’aria secca
L’aria secca in atmosfera si comporta come un gas ideale
R è una costante e T è la temperatura assoluta.
Equazione di stato per l’aria umida
Molto spesso l’aria atmosferica contiene umidità, quindi si introduce
l’umidità specifica, q.
Il set di equazioni non è completo in quanto si è aggiunta un’equazione,
ma si sono aggiunte anche altre due incognite (temperatura e salinità o
temperatura e umidità)
RT
p
acqua'dvapordimassacasecaria'dmassa
acqua'dvapordimassa
aria'dmassa
acqua'dvapordimassaq
q.RT
p
60801
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EQUAZIONI DEL MOTO
Con l’equazione di stato si è introdotta, per l’aria secca, una nuova
incognita (la temperatura, T) e due nuove incognite per l’aria umida (la
temperatura, T e l’umidità specifica, q) e per l’acqua (la temperatura, T e
la salinità, S). Sarà quindi necessario aggiungere ulteriori equazioni per
chiudere il problema.
Equazione di bilancio dell’energia
- Il principio di conservazione dell’energia, noto come la prima legge
della termodinamica, afferma che la variazione di energia interna di una
particella materiale è uguale al calore che essa riceve meno il lavoro
meccanico che produce per unità di massa e di tempo.
- L’energia interna, misura dell’agitazione termica delle molecole che
costituiscono la particella, è proporzionale alla temperatura assoluta T
con CV calore specifico a volume costante.
LQDt
De
TCe V
20
EQUAZIONI DEL MOTO
Equazione di bilancio dell’energia
- Il termine Q, rappresenta il solo calore acquistato dalla particella per
contatto attraverso il processo di diffusione, con kT conduttività termica.
Si trascurano eventuali sorgenti e pozzi interni di calore (condensazione
ed evaporazione)
- Il lavoro meccanico prodotto dal fluido è dato dalla forza (pressione x
area) moltiplicata scalarmente per lo spostamento e dopo alcuni calcoli
si può ottenere che
- Sostituendo i singoli termini si ottiene l’equazione di bilancio
dell’energia
- Nel caso dell’acqua tenendo conto della sua incomprimibilità si può
effettuare la semplificazione
z
w
y
v
x
uppL
u
Tkz
w
y
v
x
up
Dt
DTC TV
2
0 u
Tk
Q T 2
21
EQUAZIONI DEL MOTO
Equazione di bilancio della salinità
Per l’oceano una particella d’acqua distribuisce il suo contenuto salino
mediante la diffusione, in cui s è il coefficiente di diffusione della
salinità.
La salinità verrà misurata in psu (Practical Salinity Units) corrispondente
al rapporto tra la conduttività di un campione di acqua di mare e quella di
una soluzione standard di cloruro di potassio. I rapporti sono
adimensionali.
Equazione di bilancio dell’umidità
Per l’aria umida il bilancio dell’umidità sarebbe più complicato, ma
trascurando l’evaporazione e la condensazione, si ha che l’umidità viene
redistribuita attraverso un processo diffusivo, mediante contatto con le
particelle a differente contenuto di umidità. q è il coefficiente di
diffusione dell’umidità.
SDt
DSS
2
qDt
Dqq
2
22
SOMMARIO EQUAZIONI DEL MOTO
Aria
- 7 variabili: u, v, w, p, , T, e q
- 7 equazioni: 1 equazione di continuità, 3 equazioni di bilancio della
quantità di moto, 1 equazione di stato, 1 equazione dell’energia, 1
equazione per l’umidità.
Acqua
- 7 variabili: u, v, w, p, , T, e S
- 7 equazioni: 1 equazione di continuità, 3 equazioni di bilancio della
quantità di moto, 1 equazione di stato, 1 equazione dell’energia, 1
equazione per la salinità.
23
APPROSSIMAZIONE DI BOUSSINESQ
- Nella maggior parte dei sistemi geofisici la densità dei fluidi varia di
poco attorno ad un valore medio. In oceano per T=4°C e S=34.7 la
densità a pressione atmosferica è =1028 kg/m3 e le variazioni di
densità non superano i 3 kg/m3. Negli estuari dove pur si osservano le
più elevate variazioni di densità non si supera il 3%.
- In aria le variazioni di densità possono essere molto elevate fino al
100% di variazione, ma se si considera solo la Troposfera, che è la
parte più bassa dell’atmosfera (10 Km di spessore), le variazioni di
densità non superano il 5%.
- Si può introdurre l’approssimazione di Boussinesq: la densità è data
dalla somma di un valor medio e di una variazione di densità, dovuta alla
stratificazione e al moto dei fluidi e che risulta sempre molto inferiore al
valor medio
00 '' con t,z,y,x
24
EQUAZIONE DI CONTINUITÀ SEMPLIFICATA
MEDIANTE L’APPROSSIMAZIONE DI BOUSSINESQ
Le variazioni di velocità nello spazio e nel tempo sono molto maggiori
delle corrispondenti variazioni di densità, quindi 1<<3, inoltre 2>>3,
quindi anche 2>>1. In conclusione l’equazione di continuità si riduce ad
una conservazione del volume.
0 u
Dt
D 00 '' con t,z,y,x
000
u'
'
Dt
D
00
Dt
D00
0 uu'
'
Dt
D
Dt
D
00
z
w
y
v
x
u
z
w
y
v
x
u
zw
yv
xu
t
'''''
1 2 3
0
z
w
y
v
x
u
00
uuu
'''
t
1 2 3
25
EQUAZIONI DI BILANCIO DELLA QUANTITÀ DI MOTO
SU x-y SEMPLIFICATE
La densità compare come fattore moltiplicativo nel solo termine di
sinistra ed applicando l’approssimazione di Boussinesq e dividendo per
0 si ottiene
00 '' con t,z,y,x
vy
pfu
Dt
Dv
ux
pfvwf
Dt
Du *
2
0
2
0
1
1
0
vy
pfu
Dt
Dv
ux
pfvwf
Dt
Du
'
*'
2
0
2
0
Viscosità
cinematica
26
EQUAZIONE DI BILANCIO DELLA QUANTITÀ DI MOTO
SEMPLIFICATA SU Z
La densità compare come fattore moltiplicativo sia nel termine di sinistra
che in un termine a destra, applicando l’approssimazione di Boussinesq
si ottiene
Il termine g tiene conto del peso del fluido che causa un aumento della
pressione con la profondità. La pressione stessa è quindi somma di un
termine idrostatico p0 e di una parte non idrostatica p’ (pressione
dinamica)
00 con '' t,z,y,x wz
pguf
Dt
Dw '*' 2
00
wz
pguf
Dt
Dw * 2
0
gdzdpgzP)z(pt,z,y,xp)z(pp '
000000 con
wz
pguf
Dt
Dw ''* 2
00
1
wz
p
z
pgguf
Dt
Dw ''* 20
00
27
EQUAZIONE DI BILANCIO DELL’ENERGIA
SEMPLIFICATA PER L’ACQUA
- Per la continuità del volume (equazione di continuità semplificata) si
può eliminare il secondo termine a primo membro. La densità compare
come fattore moltiplicativo solo nel termine di sinistra, applicando
l’approssimazione di Boussinesq e si ottiene
- Nel caso di moto turbolento si può assumere che s=T= , diffusività
turbolenta, in quanto nella turbolenza la diffusione è dovuta a vortici
che mescolano alla stessa velocità sia il sale che il calore. Viene
frequentemente adottato il valore s=T==10-2 m2/s.
- Tale ipotesi non è valida se la diffusione è dominata da processi
molecolari.
00 con '' t,z,y,xTkx
w
x
v
x
up
Dt
DTC TV
2
2
0 TkDt
DTC TV T
Dt
DTT
2 con 0
V
TT
C
k
Diffusività
cinematica
28
EQUAZIONE DI BILANCIO DELL’ENERGIA
SEMPLIFICATA PER L’ACQUA
Se s=T=, combinando l’equazione dell’energia semplificata, con
quella della salinità e quella di stato si ottiene un’equazione per la
variazione della densità, che sostituisce l’equazione dell’energia.
- Per l’aria la trattazione viene rimandata ad un corso più specialistico.
- Come conseguenza dell’approssimazione di Boussinesq si ha che la
densità viene sostituita dal suo valore medio 0 ovunque, eccetto che
nel prodotto con l’accelerazione di gravità e nell’equazione dell’energia
(variazione di densità).
- Poiché nelle equazioni semplificate le variabili originarie e p non
compaiono più, d’ora in poi si elimineranno gli indici ‘ e si indicheranno
rispettivamente come e p, le deviazioni di densità e pressione.
NB: l’unica equazione in cui avremo ancora la pressione totale è quella
di stato.
''
Dt
D
2
29
RIEPILOGO EQUAZIONI SEMPLIFICATE PER L’ACQUA
0
z
w
y
v
x
u
EQUAZIONE DI
CONTINUITA’
wz
pguf
Dt
Dw
vy
pfu
Dt
Dv
ux
pfvwf
Dt
Du
''*
'
'*
2
00
2
0
2
0
1
1
1
EQUAZIONI DI
NAVIER-STOKES
''
Dt
D
2 EQUAZIONE DELLA
VARIAZIONE DI DENSITA’
30
RIEPILOGO EQUAZIONI SEMPLIFICATE PER PER L’ARIA
0
z
w
y
v
x
u
EQUAZIONE DI
CONTINUITA’
wz
pguf
Dt
Dw
vy
pfu
Dt
Dv
ux
pfvwf
Dt
Du
''*
'
'
*
2
00
2
0
2
0
1
1
1
EQUAZIONI DI
NAVIER-STOKES
''
Dt
D
2 EQUAZIONE DELLA
VARIAZIONE DI DENSITA’
31
RIEPILOGO EQUAZIONI SEMPLIFICATE PER L’ACQUA
0
z
w
y
v
x
u
EQUAZIONE DI
CONTINUITA’ w
z
pguf
Dt
Dw
vy
pfu
Dt
Dv
ux
pfvwf
Dt
Du
''*
*
2
00
2
0
2
0
1
1
1
EQUAZIONI DI
NAVIER-STOKES
SST-T-1 0 00 EQUAZIONE DI STATO
''
Dt
D
2
EQUAZIONE DELLA
VARIAZIONE DI DENSITA’
SDt
DSS
2EQUAZIONE
DELLA SALINITA’
TDt
DTT
2 EQUAZIONE DELL’ENERGIA
32
RIEPILOGO EQUAZIONI SEMPLIFICATE PER PER L’ARIA
0
z
w
y
v
x
u
EQUAZIONE DI
CONTINUITA’ wz
pguf
Dt
Dw
vy
pfu
Dt
Dv
ux
pfvwf
Dt
Du
''*
*
2
00
2
0
2
0
1
1
1
EQUAZIONI DI
NAVIER-STOKES
RT
p
q.RT
p
60801EQUAZIONI DI STATO
qDt
Dqq
2EQUAZIONE
DELL’UMIDITA’
TDt
DTT
2 EQUAZIONE DELL’ENERGIA
''
Dt
D
2
EQUAZIONE DELLA
VARIAZIONE DI DENSITA’