EDUCAZIONE classe complessità Persona RICERCA...

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1 CURRICOLO VERTICALE SCUOLA UNITARIA di base PRESCRITTIVITA’ TRAGUARDI per lo SVILUPPO delle COMPETENZE OBIETTIVI di APPRENDIMENTO DISCIPLINE Apprendimento cooperativo Apprendere ad apprendere linguaggi complessità FORMAZIONE docenti Istituto Comprensivo Comunità professionale RICERCA AUTONOMIA e RESPONSABILITA’ 8 Competenze-chiave per l’apprendimento permanente didattica elicoidale PROFILO dello studente Trasversalità progressività Continuità innovazione didattica unitarietà PROGETTAZIONE Inclusione AMBIENTE di APPRENDIMENTO bambini SCUOLA società classe Territorio genitori EDUCAZIONE Campi di esperienza studente INFANZIA INFANZIA PRIMARIA secondaria di 1° grado RIFLESSIONE Processi lunghi gioco GFMT – XXX Convegno di Didattica della Matematica Viareggio, 9 - 10 settembre 2013 Fiorenza Turiano Persona DISCONTINUITA’ Laboratorio valutazione METACOGNIZIONE Indicazioni Nazionali pedagogia chance cittadinanza valutazione percorso cambiamento 2012

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1

CURRICOLO VERTICALE

SCUOLA UNITARIA di base

PRESCRITTIVITA’TRAGUARDI per lo SVILUPPO delle COMPETENZE

OBIETTIVI di APPRENDIMENTOD

ISC

IPLI

NE

Apprendimento cooperativoApprendere ad apprendere

linguaggicomplessità

FORMAZIONE docenti

Istituto Comprensivo

Comunità professionale

RICERCA

AUTONOMIA e RESPONSABILITA’

8 Competenze-chiave per l’apprendimento permanente

didattica elicoidale

PROFILO dello studente

Trasversalità

progressività

Continuità

innovazione didattica

unitarietà

PROGETTAZIONE

Inclusione

AMBIENTE di APPRENDIMENTO bambini

SCUOLA società

classe

Territorio genitori

EDUCAZIONE

Campi di esperienza

studenteINFANZIA

INFANZIA PRIMARIA secondaria di 1° grado RIFLESSIONE

Processi lunghi

gioco

GFMT – XXX Convegno di Didattica della MatematicaViareggio, 9 - 10 settembre 2013

Fiorenza Turiano

Per

son

a

DISCONTINUITA’

Laboratorio

valutazione

METACOGNIZIONE

Indicazioni

Nazionali

pedagogia

chan

ce

cittadinanza

valutazione

per

cors

o

cambiamento

2012

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Le IN 2012 e il rinnovamento

Fiorenz@Turiano 2

Benvenuto cambiamento ! Il nemico della scuola, che rende le obiettive difficoltà ancora più devastanti, è l’immobilità, l’assuefazione a una realtà che deve invece essere messa in discussione e rinnovata. La scuola, come occasione insostituibile di emancipazione, si difende non resistendo, bensìmantenendo attivo il suo ruolo propulsore alla crescita della democrazia.Serve una stagione di cambiamento, serve rinforzare una cultura della scuola che sia in grado di progettare e sostenere il cambiamento. […]

La scuola, nell’affrontare la propria crisi, deve pensarsi come risorsa per aggredire la crisi della società: la scuola che si rinnova per aiutare la rinascita del Paese. (Domenico Chiesa)

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1° decreto attuativo della

riform

a Moratti

D. Lgs. n.59 /2004

Norme generali relative

alla scuola dell'infanzia e al prim

o ciclo

dell'istru

zione, a norma dell'a

rticolo 1 della legge

(delega) 28 marzo 2003, n. 53.

Indicazioni nazionali dei piani

di studio della scuola dell'In

fanzia, della scuola

Primaria, della scuola Secondaria di 1° grado e

il profilo

finale dello

studente

Una bussola per le scuoleUn orientamento

nel paesaggio educativo complesso

Fiorenz@Turiano 3

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Le IN 2012 accolgono

IN 2012

1999DPR 275

autonomia

scolastica

2006Legge 296 sancisce

l’obbligo di istruzione per

almeno 10 anni

2007 Decreto MIUR 31 luglio

Carattere sperimentale delle Indicazioni

Nazionali per il curricolo infanzia –primaria - sec 1° grado

2009DPR 89: revisione dell’assetto

ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del 1° ciclo;

2006Racc. Parlamento europeo

e Consiglio dell’Unione Europea sulle 8

competenze chiave per

l’apprendimento

permanente

2012•bozza delle IN2012 e ampia

consultazione rivolta alle scuole del 1° ciclo; •iniziative di informazione e

ascolto a supporto della consultazione realizzate su tutto il territorio nazionali; •contributi di soggetti

qualificati (esperti, associazioni, …)

Fiorenz@Turiano 4

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Dalle Indicazioni al curricolo• “Non ci aspettiamo un atteggiamento di mera “applicazione” di

queste Indicazioni, certamente non coerente con il principio

dell’autonomia responsabile, ma un dialogo aperto sul senso del

fare scuola, sull’esigenza di innovare le pratiche didattiche, sulla

gestione più efficace dei nuovi ambienti di apprendimento.

• Gli effetti reali delle Indicazioni cominciano adesso e sono affidati

alla responsabilità delle scuole.

• Vi propongo di considerare la fase di attuazione delle IN2012 come

un periodo di coinvolgimento attivo e diffuso di tutte le comunità

scolastiche nel quale torni a prevalere il gusto della ricerca,

dell’innovazione metodologica, della sfida dell’apprendimento

permanente, per allievi e insegnanti. “

( lettera del ministro Francesco Profumo, ( lettera del ministro Francesco Profumo, pag.1-2 - IN2012)

Fiorenz@Turiano 5

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Dalle Indicazioni al curricolo• “Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle

istituzioni scolastiche, le Indicazioni costituiscono il quadro di

riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole.

• Sono un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata

ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte

relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione

coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento

nazionale.

• Il curricolo di istituto è espressione della libertà d’insegnamento

e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte

della comunità scolastica e l’identità dell’istituto.” (IN 2012, Pag.17)

Fiorenz@Turiano 6

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La costruzione del curricolo come chanceLe IN12 ci offrono un’occasione per stringere un

patto tra la scuola e i genitori e tra la scuola e il territorio

che allarghi la comunità educante e rafforzi il suo messaggio educativo.

Fiorenz@Turiano 7

La scuola è investita da una domanda che comprende, insieme, l’apprendimento e il saper stare al mondo.

“Le funzioni educative sono meno definite di quando è sorta la scuola pubblica.

[…] vi è un’attenuazione della capacità adulta di presidio delle regole e del senso

del limite, […]. L’intesa tra adulti non è più scontata e implica la faticosa

costruzione di un’interazione tra le famiglie e la scuola, cui tocca ciascuna con il

proprio ruolo, esplicitare e condividere i comuni intenti educativi. “ ( pag 7)

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La costruzione del curricolo come chance

Assumere e quindi far emergere il ruolo strategico

che le IN 2012 assegnano agli insegnanti

nel processo di rinnovamento della scuola

dell’autonomia didattica e organizzativa

Fiorenz@Turiano 8

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La costruzione del curricolo come chance

Promuovere la Scuola comeambiente

di ricerca, sperimentazione e sviluppo (autonomia DPR 275/1999).

Valorizzare la professionalità docente colta, riflessiva, autonoma e responsabile.

“ La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si

sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa.” (pag.17)

Fiorenz@Turiano 9

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La costruzione del curricolo come chance

TECNOLOGIA

MATEMATICA

ST

OR

IA

AR

TE E

IM

MA

GIN

EITALIANO

SCIENZE

L’insegnante come figura ponte

tra le discipline e il Profilo dello studente

Fiorenz@Turiano 10

MUSICA

ED.FISIC

A ING

LES

EG

EOG

RA

FIA

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L’insegnante progettista

La progettazione di un curricolo richiede un atteggiamento riflessivo, soprattutto sul piano pedagogico-didattico:

•per una lettura interpretativa del testo delle IN allo scopo dicogliere le idee di scuola e di società che sono loro sottese;

•per dare un senso (un verso, un orientamento) alle proprie scelte didattiche;

•per cercare le coerenze tra le consuete pratiche didattiche e le IN2012;

•per evitare che la didattica venga fatta dai libri di testo e quindi per evitare di essere adottati dai libri di testo

•per favorire la formazione di allievi riflessivi e non riflettenti (allievo competente o allievo diligente?)

Fiorenz@Turiano 11

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Insegnante riflessivo o riflettente?Studente riflessivo o riflettente?

Fiorenz@Turiano 12

“[…] propone situazioni e contesti in cui gli

alunni riflettono per capire il mondo e se

stessi, […], trovano stimoli per sviluppare il

pensiero analitico e critico, coltivano la

fantasia e il pensiero originale, si confrontano

per ricercare significati e condividere possibili

schemi di comprensione della realtà,

riflettendo sul senso e le conseguenze delle

proprie scelte”.

“[…] la scuola promuove un percorso di attività nel quale ogni alunno

possa assumere un ruolo attivo nel proprio apprendimento, […]

esprimere curiosità, […] assumere sempre maggiore consapevolezza di

sé, […]”

Il senso dell’esperienza educativa (pag.31)

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Il Curricolo d’istituto fa la differenza

Ciò che emerge dalle indagini internazionali e nazionali sulla situazione italiana è la forte disomogeneità dei risultati tra il Nord e il Sud del Paese e, nella stessa area geografica, tra scuola e scuola. Il confronto tra aree geografiche porta a pensare che la qualitàsociale della vita, il livello di salute del territorio influisca sui risultati. Il confronto tra scuole omogenee dello stesso territorio porta a congetturare che ci sia anche un’altra variabile, interna all’istituto, che favorisce il successo scolastico: il clima interno, cioè quel complesso intreccio di professionalità dei diversi attori (DS, insegnanti, ata), di dialogo interno, di qualità della proposta educativa, di organizzazione didattica…Insomma tutte quelle forze, implicite ed esplicite, che danno come risultante il curricolo di una scuola.

Fiorenz@Turiano 13

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Progettare un curricolo d’istituto

Riflettere insieme sulla

praticabilità

delle IN 2012,

cioè su cosa fare

perché / come / quando / con chi / per chi …

per tradurle in un progetto d’istituto

realizzabile, unitario, strutturante, che dia identità,

monitorabile, valutabile, migliorabile

Fiorenz@Turiano 14

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Curricolo e comunità professionale

La progettazione di un curricolo è una esperienza collegiale

che richiede anche l’apporto

del DS nel ruolo di

promotore, stimolatore e facilitatore

dei processi.

Fiorenz@Turiano 15

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Curricolo, comunità e crescita professionale

• La comunità è feconda se è plurale, se le diverse risorse vengono valorizzate e vengono messe a disposizione di tutti.

• La crescita professionale del docente non è da intendere in opposizione ai colleghi, ma costruita con un approccio cooperativo in una visione comunitaria.

• La singolarità non si perde nella collegialità: – Ciascuno mantiene la propria identità, la propria

responsabile libertà e autonomia; – Ciascuno sente di essere parte di un progetto

culturale.

Fiorenz@Turiano 16

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Esiste un algoritmo che dia in output un curricolo?

Ovviamente, NO!

Un curricolo

non è deterministico,

non si può escludere che sia complicato;

è un oggetto sicuramente complesso che

deve gestire la complessità.

Fiorenz@Turiano 17

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L’apprendimento è un processo complesso:

•E’ un intreccio tra saperi, relazioni, affettività, motivazioni, clima educativo, valori personali e collettivi, luoghi…

•E’ condizionato dalle persone coinvolte e ha effetto sulle persone coinvolte.

•È un processo sociale.

Questo intreccio è elemento costituente il curricolo.

Il sistema scuola deve dotarsi di uno

strumento flessibile per gestire tale complessità

Fiorenz@Turiano 18

La complessità

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Il curricolo non è un abito pret-à-porter

Ogni comunità professionale ha l’esigenza di confezionare un

abito sartoriale fatto su misura.

In base alle proprie esigenze, ogni scuola porta avanti il suo logos autonomamente e si fa laboratorio per la costruzione del suo curriculum.

Fiorenz@Turiano 19

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Lo Stato stabilisce le norme generali

• Obiettivi generali del processo formativo

• Obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze

• Discipline di insegnamento obbligatorie

• Orari obbligatori

• Sistemi di valutazione e controllo del servizio

Fiorenz@Turiano 20

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INFANZIA: 5 campi di esperienza

Traguardi per lo sviluppo

della competenzaper ciascun campo di

esperienzaImmagini,

suoni, colori

La conoscenza del mondo: Oggetti, fenomeni,

viventi Numero e spazio

Il sé e l’altro

Il corpo e il moviment

o

Discorsi e parole

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Primaria: obiettivi di apprendimento e traguardi

11

22

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44

55 TRAGUARDIper lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

TRAGUARDIper lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

OBIETTIVI OBIETTIVI

OBIETTIVI OBIETTIVI

Fiorenz@Turiano 22

Italiano, inglese, storia,

geografia, mate e scienze

Italiano, inglese, storia,

geografia, mate e scienze

Per ciascuna delle 10 discipline e IRC Per ciascuna delle 10 discipline e IRC

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Per ciascuna delle 10 discipline e IRC

Secondaria di 1° grado : obiettivi e traguardi

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22

33

TRAGUARDIper lo sviluppo delle competenze

al termine della scuola secondaria di 1° grado

TRAGUARDIper lo sviluppo delle competenze

al termine della scuola secondaria di 1° gradoOBIETTIVI OBIETTIVI

Fiorenz@Turiano 23

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Flessibilità tra libertà e prescrittività

Libertà di insegnamento (art.33 Costituzione)

Autonomia funzionale delle scuole, operativa e organizzativa

(art. 117 Costituzione)

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Gli obiettivi e i traguardi rappresentano i fili di trama, tesi a partire dallo studente, su cui ogni scuola tesse e intreccia la sua prassi

didattica.

Fiorenz@Turiano 25

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Traguardi e prove di valutazione

Nella loro prescrittività i traguardi per lo

sviluppo delle competenze costituiscono il

quadro di riferimento per le prove di valutazione

secondo una linea di ricerca che andrà

ulteriormente approfondita per salvaguardare la

centralità delle indicazioni curricolari rispetto

alle rilevazioni nazionali e internazionali.

Dal Testo redatto dal CSN 26-08-2013

Fiorenz@Turiano 26

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La progettazione e le coerenze

CURRICOLO

d’istituto

Documenti di

Associazioni disciplinari: UMI (Matematica 2001 e 2003)Matematica per il cittadino…

IN 2012Obiettivi - Traguardi

Profilo in uscita

8 Competenze-chiave per l’apprendimento permanente 1)Comunicazione nella lingua nazionale2)Comunicazione nelle lingue straniere 3)Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia4)Competenza digitale5)Imparare a imparare6)Competenze sociali e civiche7)Spirito di iniziativa e imprenditorialità8)Consapevolezza ed espressione culturale Fiorenz@Turiano 27

Idee, esperienze,

pratiche

didattiche esistenti

INVALSI

Piani nazionali

[email protected]

PQM

ISS

Poseidon

Libri di testo, risorse e materiali

didattici

Le discipline

altre

Il contesto

Nuclei fondanti della propria

disciplina

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3 aggettivi per esprimere la natura frattale

del curricolo d’istituto

CURricolo VErticale : CUR.VE.

CUrricolo ORIzzontale : CU.ORI.

CURricolo TRAsversale : [email protected]

Fiorenz@Turiano 28

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CUR.VE.

Il curricolo verticale non è solo la distribuzione diacronica di contenuti.

E’ la progettazione comune di

un percorso unitario scandito

da traguardi graduali e progressivi.

E’ il pensare e il ripensare

nel periodo lungo.

Fiorenz@Turiano 29

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Infanzia + Primaria +

Secondaria 1° grado = ___________________________

Scuola unitaria di base

Infanzia + Primaria +

Secondaria 1° grado = ___________________________

Scuola unitaria di base

Fiorenz@Turiano

Gli IC sono il contesto ideale

per costruire un

percorso progressivo

comune e coerente,

da condividere tra i diversi segmenti scolastici.

Gli IC sono il contesto ideale

per costruire un

percorso progressivo

comune e coerente,

da condividere tra i diversi segmenti scolastici.

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Inoltre l’IC “ facilita il raccordo con il secondo ciclo

del sistema di istruzione e formazione” (pag.18)

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CUR.VE. è la “ragione sociale” dell’IC

• Lavorare sulla continuità/discontinuità, ovvero sulla progressione di competenze, con una didattica elicoidale da realizzare attraverso una serie di ambienti di apprendimento, differenziati e progressivamente arricchiti, ma con una regia comune degli insegnanti dei 3 segmenti

• Favorire la contaminazione culturale tra gli insegnanti dei 3 segmenti

• Crescere professionalmente insieme, cioèinformarsi/aggiornarsi/formarsi all’interno di un progetto comune

Fiorenz@Turiano 31

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Continuità e discontinuità

La discontinuità è inevitabile in un processo di apprendimento significativo.

Può essere utile e feconda se è•gestibile e gestita consapevolmente dall’insegnante •sostenibile per lo studente,

cioè quando •produce ampliamento / ristrutturazione / riassestamento dei modelli e delle mappe concettuali in base alle nuove conoscenze e competenze, •porta ad un punto di vista più approfondito, articolato e consapevole sulle conoscenze e competenze.

( Es. passaggio da N a Q )

Fiorenz@Turiano 32

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CU.ORI.

Fiorenz@Turiano 33

I nuclei tematici e nuclei di processo

INFANZIALa conoscenza

del mondo:

Numero e

spazio

PRIMARIA

•Numeri•Spazio e figure•Relazioni, dati e previsioni

SECONDARIA 1° gr

•Numeri•Spazio e figure•Relazioni e funzioni•Dati e previsioni

Argomentare e congetturare -misurare – risolvere e porsi problemi

Argomentare e congetturare -misurare – risolvere e porsi problemi

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CU.ORI.Con il profilo dello studente all’orizzonte

e i traguardi come tappe progressive, il CU.ORI. è l’esplorazione riflessiva dei nuclei fondanti della

disciplina, per selezionare contenuti e metodologie in base:

• al loro contributo allo sviluppo della competenza disciplinare; • agli obiettivi di apprendimento disciplinari da raggiungere;• ai processi cognitivi da attivare in quella fase del curricolo; • alle pietre d’inciampo che gli allievi devono superare;

con lo scopo di progettare percorsi e realizzare ambienti di apprendimento

sensati ( = orientati) verso le competenze.

Fiorenz@Turiano 34

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CU.ORI.

Fiorenz@Turiano 35

PROFILO dello studentePROFILO dello studente

TRAGUARDI per lo sviluppo delle competenzeTRAGUARDI per lo sviluppo delle competenze

OBIETTIVI di apprendimento

OBIETTIVI di apprendimento

OSTACOLI cognitivi

OSTACOLI cognitivi

PROCESSI cognitivi

PROCESSI cognitivi

Progettazione di PERCORSI Progettazione di PERCORSI

COMPETENZE disciplinari

COMPETENZE disciplinari

AMBIENTI di apprendimentoAMBIENTI di apprendimento

SCELTA di contenuti e metodologie didatticheSCELTA di contenuti e metodologie didattiche

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Pietre d’inciampo: che fare?• Gli insegnanti:

– si attrezzano di molti e diversi strumenti per far emergere gli ostacoli cognitivi degli studenti;

– valorizzano l’errore come chance e come elemento intrinseco all’apprendimento;

– riflettono insieme per sperimentare metodologie didattiche opportune a muovere avanti il processo di apprendimento.

• Lo studente:

– accoglie l’errore come chance e come elemento intrinseco all’apprendimento;

– si riassesta sui necessari elementi di discontinuità.

Fiorenz@Turiano 36

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Pietre d’inciampo: frazioni

L’argomento numeri razionali è uno di quelli in cui “vi è conflitto tra concetti appresi precedentemente e concetti acquisiti successivamente, cosicché idee ormai familiari possono interferire con l’apprendimento di nuove altre”. ( Resnick e altri, 1989)

Le frazioni e numeri decimali sono difficili:•Per le diverse rappresentazioni ¾ = 6/8 = …. = 0,75 = 75% 5,9 periodo9 = 6•Per l’inganno linguistico PERcentuale o SUccentuale?•Per il confronto •Per la confusione tra i termini intero e unità, usati come sinonimi•Per passare dalla parte al tutto•Per la frazione di una frazione•Per le semplificazioni 2 x 5 + 3 x 7

----------------2 x 3 x 11

•……

Anche la letteratura internazionale testimonia che “fractions are without doubt the most problematic area in elementary mathematics education” (Streefland 1991) Fiorenz@Turiano 37

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Pietre d’inciampo : ordinamento numeri razionali

Ordina i seguenti numeri dal minore al maggiore:

0,15 1 0,1 1,5 0,5 1,05

Fiorenz@Turiano 39

risposte 5 primaria 1 sec 1° gr 2 sec 1° gr 3 sec 1° gr

corrette 19% 26% 24% 41%

errate 81% 74% 76% 59%

Cinzia Bonotto: Università di Padova - Dati da Gruppo di ricerca

“Il numero più lungo è maggiore”: in chi usa questa regola non

sembra esserci consapevolezza che la parte decimale rappresenta la

parte frazionaria dell’unità, cosicchè nessuna conoscenza sulle

frazioni viene evocata. (Bonotto, 1993)

Si può supporre una conoscenza del sistema posizionale ancora fragile?

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Pietre d’inciampo: significato del risultato di un’operazione

In 1° sec 2° grado:

“Dobbiamo travasare 40 litri di olio in bottiglie da 1,5 litri. Quante bottiglie occorrono?”

Risposte corrette solo 52%

40 : 1,5 = 26, 6 periodico40 : 1,5 = 26,66666666740 : 1,5 = 26 e resto 1

Manca il controllo sul significato del risultato?

Processo di matematizzazione ancora molto fragile?

Fiorenz@Turiano 40

Lo studente non scrive alcun commento o spiegazione

Lo studente non scrive alcun commento o spiegazione

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Pietre d’inciampo: significato del risultato di un’operazione

Divisione con resto

Confronto dei seguenti 3 problemi:

•Quanti autobus da 50 posti deve noleggiare un’agenzia di viaggio che organizza una gita per 234 turisti?

234 : 50 = 4 con resto 34 � 4+1 autobus

•Quanti scatole da 50 cioccolatini puoi confezionare se hai 234cioccolatini?

234 : 50 = 4 con resto 34 � 4 scatole

•Carla ha diviso un nastro lungo 234 metri in 50 nastrini della stessa lunghezza. Qual è la lunghezza di ogni nastrino?

234 / 50 = 4,68 metri

Fiorenz@Turiano 41

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Pietre d’inciampo: il significato di un rapporto1° anno Sec 2° grado: “ Una confezione di biscotti da 300 gr costa 1.80 euro. Un’altra confezione da 260 gr dello stesso tipo di biscotti costa 1.69 euro. Quale confezione è più conveniente?”

Qual è il significato del quoziente? Ottengo grammi o euro o altro?euro 1,80 : gr 300 = 0,006 � quanto costa 1 gr di biscottieuro 1,69 : gr 260 = 0,0065

Qual è il significato del quoziente? Ottengo grammi o euro o altro?gr300 : euro 1,80 = 166,66 � quanti grammi di biscotti con 1 eurogr260 : euro 1,69 = 153,84

Qual è il significato del quoziente? Ottengo grammi o euro o altro?gr 260 : gr 300 = 0,866 euro 1,69 : euro 1,80 = 0,938 � il rapporto tra i costi > rapporto tra i grammi

� 1,69 è più caro in proporzione

Qual è il significato del quoziente? Ottengo grammi o euro o altro?gr 300 : gr 260 = 1,15 euro 1,80 : euro 1,69 = 1,06 � 1,80 è più conveniente in proporzione

Quale significato ha il CONFRONTO dei due risultati? Cosa mi dà l’informazione sulla convenienza, il maggiore o il minore?

Fiorenz@Turiano 42

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Pietre d’inciampoConcept image and concept definition […]

(David Tall & Shlomo Vinner 1981)

All’interno di uno stesso concetto, può nascere un conflitto tra l’immagine che lo studente si crea al primo contatto con tale concetto e le successive articolazioni, approfondimenti, definizioni o sistematizzazioni dello stesso concetto.

Fiorenz@Turiano 43

EsempioL’angolo è la parte di piano compresa

tra due semirette che hanno la stessa origine.

Esempio:Il valore assoluto di un numero è il numero senza segno

Esempio: Proporzionalitàdiretta (l’una cresce e l’altra cresce)inversa (l’una cresce e l’altra diminuisce)

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Pietre d’inciampo: non sempre completamente evitabili

“L’istruzione, come tutte le umane forme di

comunicazione, procede sotto l’implicita

assunzione che lo studente userà il materiale a

lui presentato per fare inferenze e

interpretazioni, che completano e danno senso

a ciò che l’insegnante o il testo dice. Nel fare

questo tipo di inferenze e interpretazioni gli

allievi fanno molto probabilmente errori almeno

temporanei”. Resnick e altri (1989)

Fiorenz@Turiano 44

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Pietre d’inciampo: numeri razionali

Fiorenz@Turiano 45

SNV052012

SNV052012

• L’errore può essere causato da interferenze con il linguaggio naturale? es. decimo confuso con decina?

• Si può supporre una conoscenza del sistema posizionale ancora fragile?

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SNV062012

SNV062012

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Pietre d’inciampo: la moltiplicazione in Q

Fiorenz@Turiano 47

SNV062012

SNV062012

Discontinuità tra N e Q •Il valore del prodotto può essere minore di uno dei due fattori

Convinzioni errate•La moltiplicazione fa crescere …

•La divisione fa rimpicciolire …

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Pietre d’inciampo: dalla parte al tutto

Fiorenz@Turiano 48

Oltre al concetto di frazione è richiesta una buona visione spaziale

SNV052012

SNV052012

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Pietre d’inciampo: dalla parte al tutto

Fiorenz@Turiano 49

SNV062012

SNV062012

Il concetto di frazione si intreccia con la equiscomposizione di figure e con una buona visione spaziale

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Pietre d’inciampo: dalla parte al tutto

Fiorenz@Turiano 50

Corretta errata altro

30,1% 42,5% 27,3%

PN2012

PN2012

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[email protected]

Con il profilo dello studente all’orizzonte e i traguardi come tappe progressive,

il [email protected] èl’esplorazione riflessiva dei nuclei fondanti della

disciplina per selezionare i contenuti e le metodologie in base

ai contributi che la stessa disciplina può apportare

allo sviluppo delle competenze trasversali.

Fiorenz@Turiano 51

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[email protected]

Il curricolo d’istituto non è la somma dei curricoli disciplinari.

E’ un progetto unitario per l’educazione al pensare e al comprendere,

per poter leggere il mondo attraverso le diverse lenti delle discipline.

Fiorenz@Turiano 52

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[email protected]

E’ necessaria una lettura unitaria delle discipline.

Se da un lato può evitare una proposta dannosa e anacronistica di saperi separati, dall’altro può far emergere il contributo di ciascuna disciplina allo sviluppo delle competenze cognitive e non cognitive, differenti e specifiche ad ogni approccio disciplinare.

Tale proposta culturale unitaria trova pieno significato nel profilo delle competenze al termine del primo ciclo.

Fiorenz@Turiano 53

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“La valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando si evitano due rischi: •sul piano culturale, quello della frammentazione dei saperi; •sul piano didattico, quello dell’impostazione trasmissiva.

Le discipline non vanno presentate come territori da proteggere definendo confini rigidi, ma come chiavi interpretative disponibili ad ogni possibile utilizzazione.

I problemi complessi richiedono, per essere esplorati, che i diversi punti di vista disciplinari dialoghino e che si presti attenzione alle zone di confine e di cerniera fra discipline.” ( pag. 32)

Fiorenz@Turiano 54

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[email protected]

Fiorenz@Turiano 55

• E’ insegnare con la disciplina mentre si insegna la

disciplina (Ermanno Morello)

• E’ lavorare ai confini della propria disciplina verso un meticciamento culturale.

• E’ l’intreccio sensato dei saperi disciplinari, ciascuno dei quali è portatore di un suo valore formativo in forza dei propri contenuti e metodi, offre materiali e strumenti per l’educazione al pensare e al comprendere.

• E’ la riflessione sulle pratiche consolidate nelle discipline per trovare le possibili convergenze per la formazione delle competenze-chiave del profilo.

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• A partire da una aggiornata epistemologia di ciascuna disciplina, la raccolta e la promozione di attività didattiche centrate sull’integrazione disciplinare appare indubbiamente utile.

• Nella scuola dell’infanzia, dove non esiste partizione disciplinare, potranno essere i campi di esperienza l’oggetto della corrispondente attenzione, per costruire percorsi di formazione e di ricerca attenti sia alle dimensioni specifiche dell’educazione del bambino (i campi), sia agli aspetti trasversali comuni a tutto il curricolo del primo ciclo.

Dal Documento redatto dal CSN per le misure di accompagnamento delle IN2012

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Esempi di contributi che la matematica può apportare allo sviluppo delle competenze trasversali

• “Un ruolo strategico svolge l’acquisizione di efficaci

competenze comunicative nella lingua italiana che non è

responsabilità del solo insegnante di italiano, ma è compito

condiviso da tutti gli insegnanti, ciascuno per la propria aera

o disciplina, al fine di curare in ogni campo una precisa

espressione scritta e orale” ( Aree disciplinari e discipline - pag.18)

• “[…] contribuisce a sviluppare la capacità di comunicare e di

discutere, di argomentare in modo corretto, di comprendere i

punti di vista e le argomentazione degli altri” ( MATEMATICA pag. 60)

• “Un’attenzione particolare andrà dedicata allo sviluppo della

capacità di esporre e di discutere con i compagni le soluzioni

e i procedimenti seguiti” (MATEMATICA pag.60)

Fiorenz@Turiano 57

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L’acquisizione degli strumenti del “pensare”, del

“comunicare”, del “porre e risolvere problemi”, e

del “rappresentare” è sottesa a tutte le

discipline che devono assicurare la padronanza

delle strumentalità di base, a partire dalle

fondamentali abilità di lettura e scrittura, nella

pluralità e ricchezza delle loro accezioni.

Dal Documento redatto dal CSN per le misure di accompagnamento delle IN2012

Fiorenz@Turiano 58

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“Nella scuola del 1° ciclo la progettazione didattica, mentre continua a

valorizzare le esperienze con approcci educativi attivi, è finalizzata a guidare

i ragazzi lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle

discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi.” (pag.18)

“I docenti [...] promuovono attività significative nelle quali gli strumenti e i

metodi caratteristici delle discipline si confrontano e si intrecciano tra loro” (

pag 17)

Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a

loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali. ( pag.33)

Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse

continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando

e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può

offrire. ( pag 33)

Fiorenz@Turiano 59

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[email protected]“Le discipline, cosG come noi le conosciamo, sono state storicamente separate l’una dall’altra da confini convenzionali che non hanno alcun riscontro con l’unitarietà tipica dei processi di apprendimento. “

“Nelle IN2012 le discipline non sono aggregate in aree precostituite per non favorire un’affinità più intensa tra alcune rispetto ad altre, volendo rafforzare cosG trasversalità e interconnessioni più ampie e assicurare l’unitarietà del loro insegnamento. “

“Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali all’ottimale utilizzazione delle risorse è comunque rimessa all’autonoma valutazione di ogni scuola.“Pag.17

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Perché dovremmo fare tutto ciò?

Per non cedere alla demotivazione.

Perché abbiamo rispetto e orgoglio del nostro lavoro e della nostra professionalità.

Perché nei confronti delle generazioni future vogliamo essere testimoni, “di atti, di scelte, di passioni capaci di

testimoniare appunto, come si possa stare in questo

mondo con desiderio e, al tempo stesso, con

responsabilità.”Massimo Recalcati – Il complesso di Telemaco

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Contagiamoci

la fierezza di essere insegnanti

e il piacere del nostro lavoro,

appassionato e competente.

Vi ringrazio per l’attenzione

Fiorenz@Turiano 62