Educare all’Emozioni e all’Affettività · 2019-12-12 · educare all’emozioni e...
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Educare all’Emozioni e all’Affettività
D OT T.SSA MA RIA CACCET TA
PS I COLOGA PSI COTERAPEUTA
G D L SCUOLA – ORD INE P SICOLOG I LAZ IO
PS ICOTERAPEUTA CENTRO STUDI FOREPSY
FORMATRICE CENTRO STUDI ERI CKSON
DOT T. SSAMARIACACCET TA@G MAIL .COM
Quali Tematiche affronteremo oggi
• RUOLO DELL’EMOZIONI NEI PROCESSI DI CRESCITADELL’INDIVIDUO ;
• SCOPI DELL’EDUCAZIONE AFFETTIVA;
• INTRODUZIONE ALLA TERAPIA RAZIONALE EMOTIVA(RET);
MI PRESENTO
BrainstormingCOSA SONO LE
EMOZIONI?
Le emozioniEMOZIONI DI BASE
PAURA, TRISTEZZA, RABBIA, DISGUSTO,GIOIA, SORPRESA,
CARATTERISTICHE:
TRANSITORIETÀ, SPONTANEITÀ, VALENZA POSITIVA O NEGATIVA
Modelli organizzati di risposte fisiologiche ecomportamentali, specie-specifici, generati daparticolari situazioni.
Le emozioniLe emozioni sono un processo multicomponenziale,articolato in più componenti, hanno un decorsotemporale e sono attivate da stimoli interni o esterni.
(https://www.stateofmind.it/tag/emozioni/)
Le emozioniLE EMOZIONI POSITIVE CI SEGNALANO IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI SCOPI
LE EMOZIONI NEGATIVE LA LORO MINACCIA O
IL LORO FALLIMENTO
Le emozioni sono un misto di:
1. attivazione fisiologica,
2. modificazione delcomportamento,
3. esperienza soggettiva
Un’esperienza priva di emozioni è ritenuta di scarso interesse
Le emozioni
Le emozioniLe principali componenti:- la valutazione cognitiva (o appraisal) da parte dell’individuo di un determinato antecedente emotigeno;- l’attivazione fisiologica (o arousal) dell’organismo (ad esempio, variazioni nella frequenza cardiaca e e respiratoria, sudorazione, pallore, rossore, etc.)- le espressioni : verbali (e ad esempio il lessico emotivo) e non verbali (espressioni facciali, postura, gesti, etc.);-il comportamento vero e proprio finalizzato a mantenere o modificare il rapporto transazionale in corso tra individuo e ambiente;- valenza edonica: piacevolezza o spiacevolezza percepita
per il soggetto che la sta sperimentando
Quale funzione hanno le emozioni?• valutazione degli eventi ambientali
• rivalutazione di scopi e obiettivi, in atto per
•interruzione dei comportamenti
•segnalare nuove priorità
Le emozioni
Emozioni Rilevanza delle emozioni per l’adattamento sociale del
bambino e dell’adolescente
L’equilibrio emotivo facilita il superamento delle difficoltà
Un livello adeguato di coinvolgimento emotivo migliora le prestazioni
Le emozioni influenzano i rapporti interpersonali
Le reazioni emotive più frequenti diventano modalità di risposta abituali
Competenza Emotiva Un’inchiesta fatta a livello mondiale (WHO, 2007) riportadati piuttosto allarmanti: nell’attuale generazione dibambini è presente un maggior numero di problemiemozionali rispetto a quella precedente.
Oggi i giovanissimi sono:
più soli e depressi più rabbiosi e ribelli
più nervosi e inclini alla preoccupazione più impulsivi e aggressivi
Regolazione emotiva
LA REGOLAZIONE EMOTIVA PUÒ ESSERE DEFINITA COME LA
CAPACITÀ INDIVIDUALE DI REGOLARE LE PROPRIE EMOZIONI, SIA
POSITIVE CHE NEGATIVE, ATTENUANDOLE, INTENSIFICANDOLE O
SEMPLICEMENTE MANTENENDOLE (GROSS, 1998; 2007). CON
QUESTO TERMINE CI RIFERIAMO, QUINDI, AI PROCESSI COGNITIVI E
COMPORTAMENTALI CHE INFLUENZANO IL
Fattori innati coinvolti nella regolazione emotiva:
- temperamento: effortful control, ovvero la capacità di sopprimere intenzionalmente e attivamente una risposta dominante per attivarne una subdominante sulla base delle richieste del contesto (Eisenberg & Spinrad, 2004; Rothbart & Bates, 2006). L’effortful control si esplicita nella capacità di regolazione attentiva/controllo attentivo,ovvero l’abilità di focalizzare o dividere l’attenzione quando è necessario in una data situazione, o nell’abilità di inibire o attivare un comportamento quando richiesto, anche se non si vorrebbe farlo.
-neurofisiologia
- funzioni esecutive: inibizione, memoria di lavoro,pianificazione, flessibilità cognitiva, fluenza verbale.
La Regolazione emotiva
Esercitiamoci COME MI SENTO
Sentimenti
Le cose in cui crediamo, a cui tendiamo, i desideri, i nostri valori personali;
I sentimenti sono vicini alle nostre passioni e alle dimensioni motivazionali della nostra identità;
L’Intelligenza Emotiva
Abilità di percepire , interpretare ed esprimere le emozioni;
L’abilità di produrre e di accedere a sensazioni emotive che facilitano le attività cognitive;
Le abilità di comprendere vari concetti riferiti alla vita affettiva;
Le abilità di usare un linguaggio specifico;
Le abilità di gestire le emozioni proprie e altrui in un modo che favorisca lo sviluppo personale il benessere e le relazioni sociali
L‘Intelligenza Emotiva
• CONSAPEVOLEZZADELLEPROPRIEEMOZIONI
• CONTROLLO• DELLE
EMOZIONI
• MOTIVAZIONEDI SE STESSI
• EMPATIA
• GESTIONE DELLERELAZIONIINTERPERSONALI
PROCESSI DI APPRENDIMENTO
COMPONENTI AFFETTIVO –EMOTIVE
Insegnare l’alfabeto delle emozioni e’ un processo simile a quello in cui si impara a leggere, poiche’ comporta la promozione della capacita’ di leggere e comprendere le proprie ed altrui emozioni e l’utilizzo di tali abilità per comprendere meglio se stessi e gli altri ”.
(Kindlon e Thompson, 2000– Intelligenza emotiva per un bambino che diventerà uomo)
Emotività e Apprendimento Il benessere emotivo è uno dei fattori piùimportanti tra quelli che determinano ilsuccesso scolasico.
I bambini felici apprendono meglio.
Anche se bambini tenuti sotto pressionepossono dare buoni risultati in termini di votiscolastici, il prezzo che viene pagato è molto alto se consideriamo lo stress e la tensioneemotiva.
Elementi individuali che caratterizzano l’esperienza di apprendimento
Motivazione
Stile Attribuzionale
Autostima
Motivazione
Motivazione
Estrinseca: Sostenuta dall’esterno attraverso l’uso sistematico di rinforzatori positivi ;
Intrinseca : E’ un riconoscimento personale da parte dell’allievo , dell’importanza che riveste per lui un tipo di acquisizione , con conseguente investimento spontaneo di energie e comportamanenti diretti alla meta
Autostima
L’Autostima è una VALUTAZIONE di SE’, diversa dall’autoefficacia. Dipende dalla forte presenza di un forte senso di valore personale che permetta di affrontare sia i fallimenti sia i successi
Che cosa significa Autostima ?
Autostima
Le principali componenti dell’autostima individuate da PLUMMER ( 2002) :
1)Conoscenza di se
2) Conoscenza del se e degli altri
3) Accettazione di se
4) Autonomia
5) Espressione di se
6) Fiducia in se stessi
7) Consapevolezza di se
Attribuzione
e stili attributivi
Lo stile attributivo è dato da quello schemapersonale tendenzialmente stabile utilizzato daognuno per spiegare i propri e gli altrui risultati.
Quanti e quali tipi di attribuzioni possonoesistere?
Che cosa significa Stile Attributivo?
Attribuzione Successo Attribuzione Insuccesso
Impegno Mancanza di impegno
Abilità Mancanza di abilità
Facilità compito Difficoltà del compito
Aiuto Mancanza di aiuto
Fortuna Sfortuna
)
Teorie Attributive
• Cause controllabili
• Cause incontrollabili
Cause successi o insuccessi
• Capacità
• Impegno
• Fortuna
• Difficoltà del compito
Quali sono le Dimensioni Principali
della vita Affettiva?
DimensioniPrincipali dellavita Affettiva
EVENTI ATTIVANTI
EMOZIONI DI BASE
STATI D’ANIMO/UMORE
SENTIMENTI
ATTEGGIAMENTIGIUDIZI / PREGIUDIZI
EducazioneEmotivaAffettiva
S C O P I :
– I N C R E M E N TA R E L E C A PA C I TÀ D I A U T O R E G O L A Z I O N E
– M I G L I O R A R E L ' A U T O S T I M A : G E S T I R E E M O Z I O N I S P I A C E V O L I C O N S E G U E N T I A L L E D I F F I C O LTÀ
R E L A Z I O N A L I / S C O L A S T I C H E E M I G L I O R A R E C O N C E T T O D I S É
– M I G L I O R A R E L E R E L A Z I O N I S O C I A L I
Educazione Emotiva/affettiva
INDICAZIONI NAZIONALI SCUOLA DELL’ INFANZIA
AREA “SE E ALTRO”
RINFORZARE L’AUTONOMIA E LA STIMA DI SE ;
R ISPETTARE E AIUTARE GLI ALTRUI;
LAVORARE IN GRUPPO;
REGISTRARE MOMENTI CHE SUSCITANO PAURA, STUPORE, SGOMENTO; INTERROGARSI E DISCUTERE INSIEME SUL SENSO DEI SENTIMENTI;
INDIVIDUARE LE DIFFERENZE DI PENSIERI ;
Educazione Emotiva/affettiva
INDICAZIONI NAZIONALI : SCUOLAPRIMARIA
-I L S E , L E P RO P R I E C A PAC I TÀ , I P RO P R II N T E R ESS I , I C A M B I A M E N TI P E RS O N A L I N E LT E M P O ;
- L E R E L A Z I ON I T R A C O E TA N EI E A D U LT I ;
-L E P R I N C I PA L I D I F F E R EN Z E P S I C OLO G IC H E , CO M P O RTA M ENTA L I E D I R U O LO T R AM A S C H I E F E M M I N E ;
-AT T I VA R E AT T EG G IA ME N T I D I A S C O LTO, C O N O S C EN Z A E R E L A Z I ON I P O S I T IV E N E IC O N F RON TI D EG L I A LT R I ;
-ES E RC ITA R E M O DA L I TÀ S O C I A L M EN T EE F F I C ACI E M O R A L M EN TE L EG I T T IM E D I ES P R ESS IO N I D E L L E P RO P R I E E M OZ I O N I
-I N M O DA L I TA D I G I O C O, D I R E L A X ES P R I ME RE L A P RO P R I A E M OT I V ITÀ C O N A D EG UAT E AT T E N Z ION I AG L I A LT R I ;
Educazione Emotiva/affettiva
INDICAZIONI NAZIONALI : SCUOLASECONDARIA DI PRIMO GRADO
- TESTI LET TERARI E NON CHEAFFRONTANO IL PROBLEMA DELLACONOSCENZA DEL SÉ , DELL’AUTOSTIMADELLA RICERCA DI IDENTITÀ;
- ESPRESS IONI ARTIST ICHEDELL’AFFET TIV ITÀ E DELLA SESSUALITÀ IN EPOCA ODIERNA;
- ESSERE CONSAPEVOLI DELLE MODALITÀRELAZIONALI DA AT TUARE CON COETAENEI E ADULTI ;
-R ICONOSCERE AT TEGGIAMENTI E AT TIVITÀCHE SOT TOLINEANO NELLE RELAZIONIINTERPERSONALI GLI ASPET TI AFFET TIV I E NE FACIL ITANO LA CORRET TACOMUNICAZIONE ;
-CAMBIAMENTI F IS IC I E S ITUAZIONIPS ICOLOGICI
Educazione all’affettività
Attività Formali Percorsi Strutturati organizzati in sequenze di attività
Mirano allo sviluppo di competenze specifiche
Attività Informali Attività di insegnamento
Relazioni di aiuto in situazioni cariche emotivamente
Elaborazione nel gruppo di tematiche emotive
Programma di Educazione
Razionale Emotiva
L’educazione razionale emotiva e’ :
Un modello d’intervento dieducazione affettiva
che si è ormai ampiamente diffusoanche nel nostro Paese è l’EducazioneRazionale Emotiva (ERE)
Programmi di EducazioneRazionale Emotiva (REBT)
- STRATEGIE PREVENTIVE CHE MIRA A PROMUOVERE E FAVORIRE IL BENESSERE EMOTIVO DEL BAMBINO E DELL’ADOLESCENTE
- BASE FONDAMENTALE PER “CREARE UN TERRENO FERTILE” PER TUTTI GLI ALTRI TIPI DI APPRENDIMENTO;
-DA ATTUARE IN MODO TRASVERSALE IN TUTTE LE DISCIPLINE
- CLIMA DI FIDUCIA E COLLABORAZIONE SFRUTTANDO LA RISORSA COMPAGNI DI CLASSE”;
- MASSIMIZZARE LA CAPACITÀ DI GESTIRE EMOZIONI SPIACEVOLI, M INIMIZZANDO L’IMPATTO CHE ESSE DETERMINANO NELLA VITA DEL BAMBINO E MASSIMIZZANDO ALLO STESSO TEMPO L’ESPERIENZA DI STATI D’ANIMO PIACEVOLI;
Programmi di Educazione Razionale Emotiva (ERE) CIO’ CHE DIFFERENZIA L‘ERE DA ALTRI PROGRAMMI DI EDUCAZIONE AFFETTIVA È L’ENFASI POSTO SULL’APPRENDIMENTO DI ABILITÀ METACOGNTIVE;
Programmi di Educazione
Razionale Emotiva (ERE) CO SA S I I N T E N D E P E R A B I L I TÀ M E TACO GN I T I VE
Conoscere le emozioni vuol dire conoscere la mente
Programmi di EducazioneRazionale Emotiva (ERE)
L’ACCOSTAMENTO DEI DUE TERMINI “RAZIONALE” ED“ EMOTIVA” STA INDICARE IL SUPERAMENTO DEL DUALISMO MENTE-EMOZIONI E L’ADESIONE A UN MODELLO OLISTICO CHE VEDE LA DIMENSIONEEMOTIVA E LA DIMENSIONE COGNITIVASTRETTAMENTE INTERDIPENDENTI E INFLUENZANTESI A VICENDA.
EDUCAZIONE RAZIONALE EMOTIVA SIGNIFICAAIUTARE IL BAMBINO A SVILUPPARE UN MODO DIPENSARE COSTRUTTIVO AL FINE DI GESTIRE MEGLIOFORTI EMOZIONI NEGATIVE QUALI RABBIA, DISPERAZIONE, ANSIA.
IN BREVE, SI TRATTA DI AIUTARE IL BAMBINO AD APPRENDERE COME METTERE LA MENTE AL SERVIZIODEL CUORE.
Programmi di EducazioneRazionale Emotiva (ERE)
L’EDUCAZIONE RAZIONALE EMOTIVA È UN’ESTENSIONE IN AMBITO EDUCATIVO DI QUEIPRINCIPI E DI QUEI METODI CHE SONO STATIAPPLICATI CON SUCCESSO NELL’AMBITO DI QUELLAPRASSI PSICOTERAPEUTICA DENOMINATA
TERAPIA COMPORTAMENTALE RAZIONALE EMOTIVA(REBT = RATIONAL EMOTIVE BEHAVIOR THERAPY) IDEATA DA ALBERT ELLIS
Programmi di Educazione
Razionale Emotiva (ERE)
L’EDUCAZIONERAZIONALEEMOTIVA NON VUOLE ESSEREUNA SEMPLICE CELEBRAZIONEDELLE EMOZIONI,MA VUOLESOPRATTUTTOINSEGNARE COME SUPERARE, AFFRONTARE E GESTIRE LE EMOZIONI
Programmi di EducazioneRazionale Emotiva (ERE)
Assunto di basedell’educazione razionaleemotiva
Non sono gli eventi di per séa creare sofferenza emotiva, ma il significato che diamo a tali eventi
Programmi di EducazioneRazionale Emotiva (ERE)
Nelle classi dove si applica efficacemente l’EREgli alunni risultano:
Più partecipativi e ben inseriti nella classe
Più impegnarti nell’apprendimento
Più motivati
Più predisposti a comportarsi in modo piùappropriato e meno propensi a manifestarecomportamenti problematici
Programmi di EducazioneRazionale Emotiva (ERE)
Fasi dell’educazione razionale-emotiva
FASE 1 Riconoscimento e identificazione delle emozioni
FASE 2 Identificazione del rapporto tra pensieri ed emozioni
FASE 3 Riconoscimento e trasformazione dei pensieri disfunzionali
1 FASE Programmi di EducazioneRazionale Emotiva (ERE)
Come dare un nome alle emozioni
Come riconoscere le proprie emozioni e
quelle degli altri
Come il nostro corpo reagisce alle
emozioni
Emozioni nocive, emozioni neutre,
emozioni sane
Programmi di EducazioneRazionale Emotiva (ERE)
Caratteristiche delle emozioni infantili
Sono intense
Compaiono con frequenza
Sono transitorie
Varia la modalità di espressione
L’intensità cambia con la crescita
Sono facilmente deducibili dal
comportamento
Programmi di EducazioneRazionale Emotiva (ERE)
Programmi di EducazioneRazionale Emotiva (ERE)
Programmi di EducazioneRazionale Emotiva (ERE)
Il Gioco del Mimo
Fai una faccia-------------------------------------------------
Il Barometro delle Emozioni
AutomonitoraggioSi propone ai bambini di Come ti senti oggi
monitorare al mattino il
proprio stato d’animo
scegliendo un viso che
descriva l’emozione. Si
invitano i bambini a
scegliere un altro viso
quando durante il giorno
cambia il loro stato
d’animo.
Mattia Maria Gemma giulio
Automonitoraggio
Termometro delle Emozioni
Indovina L’Emozione
Programmi di EducazioneRazionale Emotiva (ERE)
Fasi dell’educazione razionale-emotiva
FASE 1 Riconoscimento e identificazione delle emozioni
FASE 2 Identificazione del rapporto tra pensieri ed emozioni
FASE 3 Riconoscimento e trasformazione dei pensieri disfunzionali
Cosa potrebbe pensare Marco?
2 FASE
Il modello ABC delle emozioni
A= evento attivante (interno o esterno)
B= pensieri (cosa penso/immagino?cosa mi dico?)
C= conseguenze emozioni&
comportamenti (cosa provo?)(cosa faccio?)
A) Situazione B) Pensieri C)Emozioni Comportamenti
Descrivi
brevemente
la situazione
In cui ti sei
trovato
Indica ciò
che ti è
venuto in
mente
Descrivi come ti
sei comportato
Scheda degliABC
Cosa hai
provato ?
L intensità?
Da 0 a 5
Difficoltà ad individuare i pensieri
• Sono automatici
• Sono confusi con le emozioni
• Sono espressi in forma negativa
Difficoltà ad individuare le emozioni
• Sensazioni fisiche /intensità emozioni
Categorie di idee irrazionali
Pretese assolute
Intolleranza/Insopportabilità
Pensiero catastrofico
Visioni globali di sé e degli altri
Generalizzazioni
Pretese
assolute
• Include tutte le doverizzazioni ovvero gliimperativi che ci imponiamo ed i bisogniassoluti di cui sembra non poter fare ameno. Preferenze e desideri diventano così pretese ed esigenze assolute
Es:”Devo prendere sempre ottimi voti”, “Devo sempre ottenere ciò che voglio”, “Gli altridevono sempre comportarsi in un certo modo” “Non posso fare a meno della suaapprovazione”, “Non posso vivere senza di lui/lei”
Visioni globali di sé edegli altri
Tendenza a valutare se stessi e gli altri attraverso
giudizi globali sulla persona formulati a
partire da pochi comportamenti osservati.
Es: “Sono uno stupido, non capisco nulla”, “E’ una
persona cattiva, ce l’ha con me”
Intolleranza
e
Insopportabilità
• Pensieri che sostanzialmente indicano unabassa tolleranza della
frustrazione.
Es:” Non sopporto che gli altri non si comportinocome vorrei io”, “Non tollero critiche da partedegli altri”,
Pensiero
catastrofico
• Anticipazione di eventi futuri in manieraesageratamentenegativa.
Es: “E’ tremendo se all’interrogazione inizierò a tremare e balbettare, non ricorderò nulla, faròuna pessima figura, prenderò un brutto voto e mi sentirò uno schifo”
Generalizzazioni
• Pensare in termini di “tutto/nulla”, “sempre/mai”, “tutti/nessuno” produce unavisione della realtàmolto improbabile e disfattista.
Es: “Ce l’hanno tutti con me”, “Non riesco a fare nulla”, “Mi va sempre tutto storto”.
Caratteristiche
Sono pensieri rigidi, assolutistici edesagerati
Facilitano l’insorgere diemozioni spiacevoli intense eprolungate
Distorcono la realtà fornendone unavisione poco realistica
Ostacolano il raggiungimento dei propriscopi
Esercitazione
“Costruisci l’ABC”
Riconosci IL DIALOGO INTERNO di Dario ,degli Insegnanti, dei Genitori
Fase 2 Rendere consapevole il bambino che le emozioni sono influenzate dal proprio modo di pensare ed immaginare. Ciò aumenta il senso di
autoefficacia e lo farà sentire meno in balìa degli eventi.
Attività:
- Così penso, così mi sento(B---C)
- Disegniamo una storia
Così Penso Cosi Mi Sento
Obiettivo: Dimostrare che le emozioni sono influenzate da quello che pensiamo in certe situazioni
Materiale: scheda “Così penso, così mi sento”
Procedura: Distribuire la scheda e chiedere di scrivere l’emozione che si proverebbe.
Far riflettere sul come
mai le emozioni nella secondaparte sono cambiate e
ribadire il concetto che non sono lesituazioni a creare le
emozioni.
Programmi di EducazioneRazionale Emotiva (ERE)
Fasi dell’educazione razionale-emotiva
FASE 1 Riconoscimento e identificazione delle emozioni
FASE 2 Identificazione del rapporto tra pensieri ed emozioni
FASE 3 Riconoscimento e trasformazione dei pensieri disfunzionali
FASE 3 Analisi e Trasformazione
dei Pensieri
SINTONIZZATI CON IL TUO DIALOGO INTERNO
Tutti noi parliamo con noi stessi ogni giorno, il dialogo interno è un processo normale e spesso automatico.I nostri pensieri riguardo a una situazione possono essere vari e numerosi. Spesso non ci rendiamo conto del nostro dialogo interno. L’abilità di sintonizzarsi sul proprio dialogo interno è molto importante e ognuno di noi può acquisirla per affrontare in modo più positivo le emozioni spiacevoli e/o le situazioni difficili.
Analisi e Trasformazionedei Pensieri
Il nostro dialogo interno può esercitare una grande influenza sul nostro stato d'animo e sul nostro comportamento.
Le cose che diciamo a noi stessi non sono sempre utili. Ognuno di noi, nella stessa situazione, può avere un dialogo interno diverso.
Analisi e Trasformazionedei Pensieri
Integrazione curricolare : Italiano e Storia dell'Arte
Attività 1: ideazione e creazione di un poster.
Gli alunni realizzano un poster in cui comunicano I'idea che sono le cose che si pensano riguardo a una situazione, e non la situazione in sé, a influenzare i nostri sentimenti e le nostre azioni.
Attività 2: creazione di un annuncio video o audio.
Gli alunni progettano e realizzano un video, o un messaggio audio, in cui comunicano l'idea che sono le cose che si pensano riguardo a una situazione, e non quest'ultima, a influenzare i nostri sentimenti e le nostre azioni.
Analisi e Trasformazionedei Pensieri
ESERCITAZIONE
Comportamento: Tornare a casa all’ora stabilita dai genitori
Pensieri che possono influenzare
Comportamento: non tornare a casa all’ora stabilita
Pensieri che possono influenzare
Analisi e Trasformazionedei Pensieri
ESERCITAZIONE
Giochi di ruolo
Analisi e Trasformazionedei Pensieri
Integrazioni Curriculari: Italiano
Analisi di un programma televisivo
Assegnate agli alunni il compito di rivedere e analizzare un programma televisivo, identificando, anche tramite esempi, gli stili di pensiero dei personaggi principali, quindi discutete in classe quanto gli alunni hanno potuto osservare: qual è lo stile di pensiero più importante che emerge dal programma? che influenza può esercitare sui telespettatori
Analisi e Trasformazionedei Pensieri
ESERCITAZIONE
Trova le prove
Quali sono le doti di un buon
Investigatore?
Analisi e Trasformazionedei Pensieri
Attività: che cosa pensano i personaggi famosi di fronte alle difficoltà?
- Marco Polo <<Sono pigro>
- Leonardo da Vinci <<Non sono creativo>>
- Vasco Rossi <Non avrò mai successo>>
- Alessandro Del Piero <Nello sport sono un vero fallimento
Analisi e Trasformazionedei Pensieri
Integrazione Curricolare: Studi sociali e italiano
Attività: osserviamo un investigatore.
Mostrare una videocassetta di un telefilm poliziesco avente come protagonista un investigatore tra quelli più popolari (ad esempio, il tenente colombo, poirot, la signora in giallo, ecc.). Gli alunni faranno un reso
Analisi e Trasformazionedei Pensieri
Integrazione Curricolare: Italiano
Attività: scriviamo un <<giallo>.
Prima variante: creazione di un racconto poliziesco.
Gli alunni scrivono un racconto <<giallo> in cui tengono conto delle caratteristiche
necessarie a un bravo investigatore per risolvere i casi:
1. non credere al primo pensiero o alla prima soluzione che viene in mente;
2. cercare le alternative;
3. valutarne la fondatezza e la veridicità.
Seconda variante: creazione di un <giallo>> a fumetti.
Gli alunni scrivono e illustrano un <<giallo> a fumetti in cui tengono conto delle
caratteristiche necessarie a un bravo investigatore per risolvere i casi:
l. non credere al primo pensiero o alla prima soluzione che viene in mente;
Procedura
A--- EVENTO ATTIVANTE
B--- PENSIERI IRRAZIONALI
C--- EMOZIONI E COMPORTAMENTI DISADATTATIVI
D-- RISTRUTTURAZIONE COGNITIVA
E--- NUOVE REAZIONI EMOTIVE E COMPORTAMENTALI ADATTATIVE
Analisi e Trasformazionedei Pensieri
Dannoso, deprimente, pessimista:
considera solo gli aspetti negativi della situazione, utilizza virus mentali.
Utile, realistico, ottimista:
considera allo stesso modo sia gli aspetti positivi, sia quelli negativi; . non utilizza virus mentali.
Ristrutturazione cognitiva
E’ la in discussione delle convinzioni irrazionali e nella loro sostituzione con dei pensieri più funzionali e adattativi che
esprimono:
- preferenze, desideri: “Vorrei….Mi piacerebbe….”
-convenienza, opportunità: “Sarebbe meglio se..”
-valutazioni sul proprio ed altrui comportamento:“Ho
commesso un errore…Si è comportato male”
-ridimensionamento più realistico dell’evento: “E’spiacevole ma non è la fine del mondo…è
sgradevole, fastidioso ma sopportabile”
Accorgimenti
• Abituarsi a pensare in maniera funzionale richiede uno sforzo consapevole e una pratica assidua e regolare.
• Si discutono i pensieri, non le emozioni!
• Vanno affrontati tutti gli elementi irrazionali di un pensiero (possono essere presenti più categorie);
• Utilizzare argomentazioni realistiche e non risposte consolatorie
• Non assumere un atteggiamento giudicante
• Lo scopo non è eliminare tutti i pensieri disfuzionali marendere il processo di ristrutturazione il più frequente e spontaneo possibile.
Analisi convinzioni personali Convinzioni Irrazionali Convinzioni Razionali
Convinzioni razionali• Io valgo anche se aqualcuno non piace ciòche faccio• Si può essere amicianche quando non sivuole fare le stesse cose• Alcuni bambini sonogentili con me; altriinvece a volte sicomportano male
Convinzioni irrazionali• Io devo piacere a tutti; se aqualcuno non piacciosignifica che non valgoniente.• Un amico è qualcuno che fasempre quello che voglio io.• Gli altri sono cattivi; se laprendono tutti con me
Fase 3
FACIL ITARE L’ IDENTIF ICAZIONE DEIPENSIERI DISFUNZIONALI CHEPROVOCANO EMOZIONISPIACEVOLI ED INTENSE ED APPRENDERE LA MODALITÀ DI TRASFORMARLI IN PENSIERI PIÙUTIL I .
ATTIVITÀ
IL MIO MODO DIPENSARE
E GIOCO “LA SFIDA” (TABELLONE E CARTE
PENSIERI UTIL I EDANNOSI)
I V IRUS MENTALI E ILGIOCODELL’ACCHIAPPAVIRUS
GIOCO DEL PENSARE,DEL SENTIRE EDEL FARE
Attività:I Veleni della Mente
Obiettivo: Far acquisire ai bambini la capacità di distinguere i pensieri utili dai pensieri dannosi e di ricorrere ai pensieri utili in situazioni difficili
Materiali: Quaderno di lavoro, scheda “Pensieri
dannosi e pensieri utili”, cartoncini colorati;
I Veleni della Mente Procedura: chiedere ai bambini di indicare a turno una cosa spiacevole che è loro capitata di recente in seguito alla quale hanno provato un’emozione spiacevole, come rabbia, tristezza o paura
Distribuire la scheda dei pensieri utili e dei pensieri dannosi e chiedere si riconoscono tra i pensieri dannosi un pensiero che assomiglia a quello che hanno avuto nell’episodio raccontato
Vedi scheda
Analisi e Trasformazionedei Pensieri
Gioco di squadre
“Sedia Calda”
Leggiamo insieme
La storia degli Uomini ciechi
Osserviamo
3 FASE Analisi e Trasformazionedei Pensieri
Esercitiamoci : Libro Educazione Razionale EmotivaLa storia della «Volpe Giulia »
3 FASE: Analisi e Trasformazionedei Pensieri
ALTRE ATTIVITA’ DA SVOLGERE IN CLASSE
- Lettura di storie in cui individuare pensieri negativi (“Una brutta delusione” tratto da Educazione Razionale Emotiva, Di Pietro)
- Il crucipuzzle
-Il giardino dei pensieri
-Carte dei pensieri utili e dannosi
-Posso Provarci (tratto da Libro Educazione Razionale Emotiva, Di Pietro)
3 FASE: Analisi e Trasformazionedei Pensieri
Posso Provarci
Materiali: Preparare un percorso rettilineo di 5-6 metri attaccando per terra due strisce parallele di nastro adesivo per pacchi, distanziate di circa 50 cm ciascuna;
Procedura: Uno alla volta i bambini dovranno seguire il percorso fino in fondo alla stanza con un libro in testa, cercando di non farlo cadere. Poi dovranno tornare indietro ad occhi bendati, cercando di rimanere dentro le strisce che delimitano il percorso. Spiegare che non è obbligatorio provare e che si può anche rinunciare
Obiettivo: Importanza dell’impegnarsi anche in cose che sembrano difficili, dell’ importanza di provare e riprovare , dell’esercizio.
3 FASE: Analisi e Trasformazione dei Pensieri
Sta a te decidere se avere uno stile di pensiero utile o dannoso.
I pensieri utili...o sono realistici, ossia prendono in considerazione, in un giusto rapporto, sia gli aspetti negativi, sia quelli positivi;ci aiutano a farci sentire il meglio possibile, mettendoci nelle condizioni di dare il massimo in una determinata situazione.I pensieri dannosi...' sono incentrati sui soli aspetti negativi di una situazione problematica, sono deivirus mentali; ci fanno stare male, impedendoci di dare il massimo per affrontare la situazione.
3 FASE: Analisi e Trasformazione
dei Pensieri
L’erba voglio nel mi giardino. Trasforma le richieste irragionevoli di Paolo
-Paolo e la partita di calcio
(Tratto da Educazione Razionale Emotiva Di Pietro)
3 FASE: Analisi e Trasformazione
dei Pensieri
✓ Trasformare favole, fiabe, filastrocche modificando i comportamenti dei protagonisti;
✓ Esercitarsi su comportamenti e conseguenze. indicare quali potrebbero essere le conseguenze vicine nel tempo e quelle lontane nel tempo di alcuni comportamenti;
✓ Le armi della mente: imparare pensieri utili per fronteggiare situazioni in cui ci si sente frustrati;
ALLENAMENTOEMOTIVODEL BAMBINO
1) Rispecchiare l’emozione del bambino
“Vedo che adesso sei proprio arrabbiato”
2) Ricostruire l’evento scatenante
“Cosa è successo?”
3) Dimostrare come pensare in modo positivo
4) Esaminare possibili soluzioni
Modalità ristrutturazione con bambini e adolescenti
Ricorrere alla messa in discussione dei pensieri
dannosi con soggetti che hanno raggiunto un
livello di sviluppo cognitivo corrispondente allo stadio
finale delle operazioni concrete o l’inizio
delle operazioni formali. Evocare e modellare pensieri
razionali con soggetti che hanno raggiunto un livello di
sviluppo cognitivo corrispondente allo stadio
preoperatorio e delle operazioni concrete
Fornire un modello per le Autoistruzioni
5 FASI
1) Cosa devo fare
2) Valuto le alternative
3) Mi concentro
4) Scelgo una risposta
5) Ricontrollo e mi conngratulo
I diversi Modi di risolvere un problema
Esercitiamoci
Mindfulnessa scuola
Cosa dire ame stesso
Obiettivo: Imparare pensieri utili da ripetere quando si viene presi in giro o si riceve un dispetto
Procedura: Chiedere ai bambini di indicare situazioni in cui sono stati presi in giro e pensare insieme a cosa si può fare per rimanere tranquilli
Esempi pensieri utili:
E’ fastidioso essere presi in giro ma si può sopportare;
Se non gli do corda smetterà;
Imparare strategie per gestire momenti negativi
Obiettivo: imparare a dirigere la mente verso tematiche positive per evitare di abbattersi quando si viene trattati male;
Procedura: Disegnare una mongolfiera
1) Amici con cui si trova meglio;
2) Cose che riescono meglio;
3) Cose che gli piacciono di più
4) Alcune cose belle che sono successe
Imparare a Collaborare
La grande sfida della scuola, degli insegnanti
Emozioni e RelazioniI Compagni di classe sono la risorsa più preziosa per attivare processi inclusivi;
Valorizzare la dimensione di gruppo è la strategia inclusiva più efficace per sviluppare anche negli alunni con BES la zona prossimale di sviluppo e realizzare i potenziali di apprendimento di ciascuno;
Numerose ricerche ( Walberg e Greenberg, 1997) dimostrano come l’ambiente interpersonale in classe influenzi:
- Atteggiamenti degli alunni
- Interessi
- Impegno
- Rendimento,
- Prosocialità
Realizzare Attività’ di Clima
Tra le attività di clima possibili:
- Mi presento
- Cassetto degli sfoghi
- Ripercorrere
esperienze positive
- Cirle Time
Imparare a Collaborare
Alcune Attività :
- Costruiamo insieme
- Le sedie musicali
- Puzzle di gruppo
-- La ruota dell’amicizia
- Salva l’ amico
(Tratto dal libro Educazione Razionale Emotiva, Di Pietro, Ed. Erickson)
Come consolidare abilità diautoregolazione emotiva
✓Collegare il più possibile i contenuti di un percorso di educazione socio-affettiva alle esperienze di vita quotidiana dei bambini;
✓Integrare i contenuti del programma di educazione socio-affettiva con i programmi Curricolari;
✓Portare avanti il programma di educazione soci-affettiva per almeno tre anni adattandolo alle diverse età.
Un percorso strutturato
✓Articolato in specifiche attività;
✓Si presta alla verifica dei risultati;
✓E’ ricco di aiuti per chi lo conduce;
✓E facilmente replicabile;
✓E ‘ condiviso nel team docenti e nell’offerta formativa della scuola ;
✓E’ un rituale che si attende: ha uno spazio dedicato, protetto, che si fa attendere in un preciso momento della giornata
ConcludendoNoi non vogliamo una nuova generazione di bambini con un elevato quoziente intellettivo, ma con bassa capacità di gestione delle emozioni; con capacità di competere, ma incapaci di cooperare; con grandi abilità nell’uso del computer, ma con scarsa consapevolezza di sé; molto assorbiti dal loro grande “io”, ma con poca responsabilità verso il più importante “noi”
( Miriam Edelma)
Bibliografia
- Di Pietro «L’Educazione Razionale Emotiva « (Erickson,2016);
Di Pietro «L’ABC delle mie Emozioni. 8-13 anni» (Erickson 1999);
Di Pietro «L’ABC delle mie Emozioni. 4-7 anni» (Erickson 1999);
Di Pietro, Dacomo, « Giochi e Attività sulle emozioni. Nuovi materiali per l’Educazione Razionale Emotiva (Ericskson, 2007);
Greensberg «Penso dunque mi sento Meglio» ( Ericskon 1998);
Robert. Di Pietro « Positivamente» (Erickson, 2004);
Verità «Con la testa tra le favole. Favole per bambini che pensano serenamente » (Erickson, 2015)
Se cercheremo di aumentare la consapevolezza, di controllare più
efficacemente i nostri sentimenti negativi, di conservare il nostro ottimismo, di essere perseveranti nonostante le
frustrazioni, di aumentare la nostra capacità di essere empatici e di stabilire
legami sociali, in altre parole,
se presteremo attenzione in modo sistematico all’intelligenza emotiva,
potremo sperare in un futuro più sereno. (Goleman,1996)
Grazie per l’attenzione
Maria Caccetta
Psicologa, Psicoterapeuta, Formatrice
GDL Psicologia e Scuola
Ordine Psicologi, Lazio
Educare all’Affettività Roma, 8 Ottobre, 2019