Edizione numero 2 - Luglio 2019 Biosinforma - più di 80 ... · La chirurgia refrattiva si occupa...

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MAGAZINE DEL CENTRO MEDICO BIOSBiosinformaEdizione numero 2 - Luglio 2019

Ecco come questo semplice trattamento può “sigillare” la pelle, bloccando gli aloni fino a 12 mesi

Soffri di sudorazione eccessiva?

Euro 5,50COPIA OMAGGIO

Perché questi sintomi non dovrebbero mai essere sottovalutati

Gonfiore e senso di pesantezza alle gambe

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Giuliano Carollo,Direttore delCentro Medico Biosdi Zanè (VI)

Dott. Dario Surace,chirurgo oculista presso il

Centro Medico Bios - il primo specialista ad applicare la

tecnica Relex SMILEnel Norditalia.

Oggi gli occhiali sono solo una scelta estetica Scopri la tecnica più avanzata al mondo per correggerei difetti della vista senza dolore post-operatorio

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MAGAZINE DELCENTRO MEDICO BIOS

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Per informazioni e prenotazionipuoi contattare il Centro Medico Biosal numero 0445 314741.

Direttore Sanitario:Dr.ssa Alberta PegoraroMedico ChirurgoAut. Reg. n° 23 del 28/04/2016

Il suddetto messaggio informativo è conforme alle norme del Codice di Deontologia Medica e alle linee guida allegate al Codice.

Il Centro Medico Bios ha sede a Zanè (VI) in Via Monte Pasubio, 212/E.Oltre all’attività di Centro Analisi, aperta dalle 6.30 del mattino anche senza prenotazione, il Centro Bios mette a tua disposizione un poliambulatorio con più di 70 medici specialisti e un centro di Fisioterapia unico nel suo genere.


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in questa edizione:

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L’editorialedi Giuliano Carollo

Una vita senza occhiali ora si puòEcco la guida completa allachirurgia refrattiva

Gonfiore e senso di pesantezzaalle gambeLa pericolosa causa dei sintomiche colpiscono 19 milioni di italiani

Soffri di sudorazione eccessiva?Ecco come questo trattamentopuò bloccare gli aloni fino a 12 mesi

I professionisti e le disciplinedel Centro Medico Bios

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Centro Medico Bios - Zanè (VI) | Tel. 0445 314741

La vita di tutti i giorni non ci lascia un minuto di respiro.L’agenda è fitta di impegni. Nelle nostre settimane sisusseguono senza sosta scadenze, appuntamenti, telefonate urgenti. Peccato che in questa vita frenetica spesso tendiamo a trascurare ciò che è davvero prezioso: la nostrasalute.Quel lieve doloretto alla schiena? “Passerà, ora devo pensare alla giornata infernale che mi aspetta domani”.Quella sensazione di gambe gonfie? “Sarà perché ho passato troppo tempo in piedi, stasera riposo e staròmeglio”. E così finisce che classifichiamo questi piccoli dolori come normale amministrazione. Pensiamo che tutto si aggiusterà da sé, e torneremo ad essere più forti di prima.È davvero così? Il più delle volte, sì. Altre volte però stiamo sottovalutando le avvisaglie di una patologia che richiede l’intervento di un medico specializzato. Ora, se anche a te è capitato di ritrovarti nella situazione appena descritta, la colpa non è tua. Nessuno fino a questo momento ti ha permesso di avere delle informazioni per riconoscere immediatamente delle patologie di cui ignoravi perfino l’esistenza. Il mondo della medicina è rimasto qualcosa di troppo lontano dalla nostra quotidianità, con cui ci scontriamo nostro malgrado solo nel momento dell’emergenza.E se ci fosse un modo semplice, chiaro e pratico per avvicinarsi a questo mondo e tutelare il nostro benessere? Questo è l’obiettivo che mi sono dato quando ho deciso di lanciare BiosInforma, la prima rivista che porta i consigli dei medici e degli specialisti del Centro Bios direttamente a casa tua. Ho deciso di mettere gratuitamente a disposizione delle persone uno strumento divulgativo autorevole, ma pratico e di facile lettura.Attraverso interviste con specialisti di primo livello, BiosInforma ti porta a conoscere meglio le cause, i sintomi e le terapie di patologie molto comuni.Dopo il successo del primo numero lanciato a marzo, torniamo con una nuova uscita.Questo mese focalizzeremo la nostra attenzione sulla malattia venosa cronica, patologia potenzialmente pericolosa se non curata per tempo, e l’iperidrosi, ostacolo alla normalità per cui oggi esiste un valido rimedio.In più, avremo un ospite d’eccezione, il Dott. Dario Surace. Chirurgo oculista già primario dell’ospedale di Rovereto (TN) e di Santorso (VI), ci guiderà alla scoperta della tecnica più avanzata al mondo per correggere i difetti della vista, di cui è stato precursore assoluto nel Norditalia.Nuovi contenuti quindi, nuovi specialisti e interviste approfondite per portare avanti la nostra missione di salvaguardare la tua salute e quella delle persone a cui tieni di più.

Ti auguro una buona lettura!

Giuliano Carollo

Il modo più semplice, chiaro e praticoper tutelare il nostro benessere


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Una vita senza occhiali ora si può, ma le tecniche di correzione della vista NON sono tutte uguali.Ecco la guida completa allachirurgia refrattiva

Con circa 50 anni di continue evoluzioni tecniche, è una branca relativamente recente nel mondo dell’oculistica.Le velocissime innovazioni nel giro di pochi anni hanno reso possibile liberarsi per sempre dagli occhiali. In più, le operazioni chirurgiche sono sempre più efficaci e veloci in termini

di tempo di recupero post operatorio e prive di dolore.

Le tecniche di chirurgia disponibili sul mercato però NON sono tutte uguali. Esistono differenti tipologie, che in alcuni casi possono presentare anche dei limiti.

La chirurgia refrattiva si occupa di correggere i difetti della vista intervenendo sulla cornea o sul cristallino

Per saperne di più su questo tema piuttosto complesso, neabbiamo parlato con il Dott. Dario Surace, attualmente libero

professionista, già primario di Oculistica dell’Ospedale diRovereto prima e di Santorso (VI) poi.

Dott. Surace, che cos’è la chirurgia refrattiva?“La chirurgia refrattiva si occupa di correggere i difetti visivi modificando il punto in cui i raggi luminosi andranno a convergere. Essa comprende l’intero insieme di tecniche chirurgiche finalizzate a questo scopo. Viene utilizzata, quindi, per far sì che il paziente non abbia più bisogno di usare degli occhiali da vista.”

Dott. Dario Surace,chirurgo oculista presso il Centro Medico Bios - il primo specialista ad ap-plicare la tecnica Relex

SMILE nel Norditalia.

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Come funziona nello specifico?“All’interno dell’occhio, l’immagine a fuoco si forma dove i raggi luminosi rifratti da cornea e cristallino convergono, e quindi sulla retina negli occhi emmetropi (quelli di chi ci vede bene).Nel caso dei miopi, invece, il problema è dovuto alla maggiore lunghezza dell’occhio. I raggi convergono prima di arrivare alla retina, il che produce un’immagine sfocata.Nel caso degli ipermetropi, al contrario, l’immagine è sfuocata perché l’occhio è eccessivamente corto.La cornea è l’elemento più potente a disposizione dei nostri occhi per mettere a fuoco le immagini facendo convergere i raggi luminosi sulla retina.Quando andiamo a modificare la curvatura della cornea, cambiamo il punto di convergenza di cui abbiamo appena parlato, modificando la refrazione dei raggi luminosi che attraversano la cornea.Tutti gli interventi per la correzione dei difetti visivi sono basati su questo principio. Di qui, il nome chirurgia refrattiva.Gli occhiali da vista, per fare un esempio, funzionano allo stesso modo, modificando la convergenza dei raggi luminosi attraverso diverse curvature della superficie delle lenti.La cornea umana è una lente trasparente proprio come quella dell’occhiale. Se invece di deviare i raggi luminosi anteponendo una lente all’occhio, si varia la curvatura della cornea stessa in funzione dell’entità del difetto - proprio come con un occhiale da vista - le immagini andranno a fuoco. Questo è il principio basilare per la correzione della vista con il laser.Concetto semplice teoricamente a comprendersi, ma attuarlo richiede tecniche specifiche, ciascuna con specifici vantaggi e svantaggi.”

Come si è evoluta la chirurgia refrattiva?“La chirurgia refrattiva nasce tra gli anni ‘70 e gli ‘80.All’inizio l’operazione consisteva nell’effettuare dei “taglietti” sulla cornea.


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Provocando l’appiattimento del raggio di curvatura, permettevano la correzione della miopia: la cheratotomia radiale.Tuttavia, le complicanze erano decisamente frequenti, e la precisione non sufficiente.La prima svolta, determinante in questo settore, è stata l’introduzione della tecnologia laser ad eccimeri, alla fine degli anni ‘80.Il laser colpisce la superficie della cornea rimodellandola e correggendo il difetto visivo con una precisione maggiore della cheratotomia radiale. Facendo questo, però, a causa dell’effetto termico, provoca uno shock corneale con morte di un sottilissimo strato di cellule sottostanti. Abbastanza ininfluente da un punto di vista clinico, ma che in qualche caso può portare a regressione dell’effetto correttivo.Le evoluzioni della tecnologia laser in anni recenti hanno portato all’introduzione del cosiddetto laser a femtosecondi.Si tratta di una tecnologia che lascia intatti i tessuti attraversati, con effetto termico trascurabile (un punto debole delle tecniche laser utilizzate precedenti) e non provoca la morte delle cellule.”

Quali sono le tecniche comunemente utiliz-zate oggi? “Oggi le tecniche comunemente utilizzate per questo genere di operazione sono tre: la PRK, la tecnica LASIK e la tecnica RELEX SMILE.I vantaggi della tecnica PRK, nata negli anni ‘80, rispetto ai tagli a mano libera in auge allora, sono due: è una tecnica semplice da eseguire, ed ha una buona prevedibilità.Per contro, la PRK ha dei limiti, come abbiamo già accennato.Lo shock termico derivato dall’operazione porta alla “morte” di un sottile strato di cellule: ciò può essere causa, in alcuni casi, di un offuscamento (haze), oltre a poter determinare nel tempo una possibile regressione dell’effetto correttivo. Inoltre la tecnica prevede la rimozione dell’epitelio corneale: ciò rende il periodo post-operatorio particolarmente doloroso, e prevede un tempo di recupero visivo piuttosto lento, fino a quando l’epitelio non ricresce.Con la tecnica LASIK, i problemi derivati da dolore post-operatorio e recupero visivo della PRK, vengono risolti.I lati negativi di questa tecnica riguardano una modesta difficoltà di esecuzione, e le possibili complicanze durante e dopo l’operazione (comunque rare).Per attuare questa tecnica è infatti necessaria la realizzazione di un flap, cioè di un sottile lembo, realizzato mediante un’incisione estesa sullo stroma corneale superficiale.

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Questo causa un certo grado di secchezza oculare per svariati mesi e quindi pazienti con occhio particolarmente secco non sono candidati ideali per questa tecnica.A ciò si devono anche aggiungere gli stessi effetti collaterali, anche se attenuati, che si presentano con la tecnica PRK, dato che viene utilizzato il medesimo laser ad eccimeri.Oltre a ciò, per via della delicatezza del flap, l’operazione è sconsigliata per sportivi esposti a traumi.Infine, la tecnica RELEX SMILE.RELEX SMILE è sicuramente quella tecnicamente più complessa e raffinata delle tre; utilizza solo il laser a femtosecondi e non più quello ad eccimeri.Ma, al di là della difficoltà tecniche, ininfluenti in mani esperte, è certamente la meno invasiva, e rappresenta il futuro della chirurgia refrattiva. La tecnica RELEX SMILE infatti permette di non avere alcuno shock corneale stromale, e dunque non causa la morte del sottile strato di cellule sottostanti al trattamento.Quindi, rispetto alla PRK, permette di evitare il problema dell’offuscamento (haze) che può complicare la tecnica e non è soggetta a regressione della correzione, garantendo, quindi, una grande stabilità del risultato.Nella SMILE, inoltre, non è necessario eseguire il flap e quindi non c’è necessità di fare un’incisione ampia: la robustezza della cornea viene solo minimamente intaccata e la secchezza oculare è minore e si risolve prima.Oltre alla durevolezza del risultato, ciò permette alla tecnica di essere utilizzata anche per gli sportivi. Per riassumere: • La tecnica RELEX funziona senza eccimeri• Funziona senza flap• Consiste in un’incisione piccolissima, di 3mm• Risparmia lo stroma corneale anteriore ed il plesso nervoso sub-basale Il risultato è la totale assenza di dolore nel post-operatorio, e un recupero rapido della vista ed assenza di regressione e minor rischio di occhio secco.Tali risultati si applicano ad un range di correzione molto ampio: da 1 a 10 diottrie di miopia, e fino a 5 diottrie di astigmatismo.Unico neo di questa innovativa tecnica, è la maggior difficoltà tecnica di esecuzione, che necessita di mani esperte.Sono in pochi i centri a proporla, e si tratta di eccellenze assolute.Ma rimane il fatto principale: oggi SMILE è la tecnica per la correzione di miopia e ipermetropia con la minore quantità di complicazioni e la migliore stabilità nel tempo e senza dolore.Per ottenere finalmente una vita libera dagli occhiali da vista, è sicuramente la migliore delle scelte possibili.”


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Oltre a miopia e ipermetropia la chirurgia refrattiva può correggere anche altri difetti della vista? “La risposta è sì, nello specifico la presbiopia.La presbiopia insorge per lo più tra i 40 ed i 50 anni e si manifesta come incapacità di mettere a fuoco da vicino. Questo genera difficoltà a leggere o lavorare al computer, perché il livello di accomodazione dell’occhio è diventato insufficiente per garantire una buona messa a fuoco alle brevi distanze.Dopo i 40 anni l’occhio mantiene invariata la capacità di mettere fuoco per lontano. La messa a fuoco a distanza intermedia si indebolisce, mentre per vicino viene gradualmente persa e peggiora fino alla totale dipendenza dalle lenti.Se poi coesiste un difetto visivo per lontano ci vorranno 2 paia di occhiali diversi, uno per lontano ed uno per vicino oppure delle lenti progressive.Usare due paia di occhiali è scomodo, perché costringe a un continuo scambio di lenti soprattutto per chi ha bisogno di alternare spesso visione per vicino e per lontano. Le lenti progressive, invece, sono inadatte all’utilizzo del computer, perché costringono il capo in una posizione fissa ed innaturale che può portare a disturbi cervicali.”

Qual è la migliore tecnica oggi per correggere la presbiopia?“Per ottenere una buona visione per vicino, che viene a mancare con l’insorgere della presbiopia, la miglior soluzione oggi disponibile è la Laser Blended Vision. Consiste nello sfruttare la dominanza oculare e la compensazione della messa a fuoco da vicino attraverso l’aumento della profondità di fuoco e la micromonovisione. L’occhio dominante viene specializzato nella visione per lontano e quello dominato nella visione per vicino, senza perdere la visione binoculare e la collaborazione fra i due occhi.La più recente evoluzione della tecnica Laser Blended Vision chiamata Presbyond® e consente di correggere contestualmente sia il difetto visivo per lontano (miopia, ipermetropia, astigmatismo) che quello per vicino (presbiopia). Questo avviene tramite tecnica LASIK implementata dalla compensazione aberrometrica della presbiopia e dalla micromonovisione. La maggior parte dei pazienti che si sottopongono a questo intervento è in grado di leggere, già dal giorno successivo al trattamento, sia per lontano che per vicino senza occhiali.”

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Qual è il primo passo per un paziente desideroso di correggere in modo defini-tivo i difetti della vista tramite chirurgia refrattiva?“Il primo passo è sicuramente una valutazione medica. Non tutti i candidati risulteranno idonei per questa tecnica ma, nel caso, esistono soluzioni alternative.L’idoneità dell’intervento laser deve essere accertata da un medico esperto in grado di determinare la soluzione migliore con una visita approfondita e mirata.”

Se vuoi liberarti per sempre dagli occhiali senza dolorepost-operatorio e recuperando la vista nel minor tempo possibile, presso il Centro Medico Bios hai la possibilitàdi ottenere una valutazione da parte del Dott. Suracead un prezzo agevolato.

Il Dott. Surace non solo è uno specialista dell’avanzatissima tecnica SMILE. È stato anche il primo luminare a praticarlain Italia settentrionale nel 2013, a Mestre.

In più è l’unico specialista nel Nord-Est ad utilizzare la tecnica laser Presbyond® per correggere la presbiopia e contemporaneamente un’ampia gamma di problemi di visione.

Per prenotare la tua visita presso ilCentro Medico Bios e scoprire come le più avanzate

tecniche di chirurgia refrattiva possono renderegli occhiali solo un ricordo,

chiama ora il numero 0445 314741.


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È questala pericolosa causa di sintomi come gonfiore e senso di pesantezza alle gambe, che colpiscono 19 milioni di italiani?

Sintomi comegonfiore e senso di pesantezza alle gambe non

dovrebbero mai essere presi alla leggera. Né si dovrebbero confon-dere con sintomi passeg-geri dovuti alla stanchez-za di una lunga giornata.

Dietro a questi segnali di allarme degli arti inferiori, che purtroppo sono dav-vero comuni, si potrebbe nascondere una pato-logia potenzialmente molto pericolosa.

È la terza patologia più diffusa dopo allergie e ipertensione.

Colpisce 19 milioni diitaliani, con una maggior incidenza sulle donne (oltre la metà, dal 50 al 55%).

Può peggiorare veloce-mente, e se non curata in tempo, può portare a gra-vi conseguenze con un impatto anche invalidante sulla vita della persona.Ma qual è questamalattia?

Oggi parliamo della Ma-lattia Venosa Cronica,comunemente abbreviata in MVC.

Una malattia che si ma-nifesta anche a livello visivo, con la comparsa di capillari di colore rosso overdastro.

In questo senso viene erroneamente confusa con inestetismi dovutiall’età, aumentando i rischi di posticipare la terapia e compromettere la qualità della vita.

Dott. Vittorio Gallo, cos’è la Malattia Venosa Cronica e come si manifesta?“Quando parliamo di malattia venosa cronica (MVC) degli arti inferiori, facciamo riferimento a quadri clinici estremamente diversi tra loro, anche se a volte sono coesistenti.

La MVC nelle fasi iniziali può manifestarsi con sintomi soggettivi come il dolore, senso di pesantezza, gonfiore, prurito alle gambe, anche in assenza di alcun segno visibile.

Nelle fasi più avanzate, invece, si possono avere problematiche più complesse. Ad esempio, la comparsa di lesioni cutanee e la formazione di vere e proprie ulcerazioni su base venosa.

Tra questi estremi, troviamo tutta una serie di situazioni intermedie, che sono sintomo di un progressivo peggioramento della malattia. Un esempio sono le varici, che rappresentano solo uno dei quadri intermedi.”

Esistono quindi diversi stadi, più o meno gravi della MVC. Come si suddividono e come è possibile riconoscerli?“Per inquadrare in modo sistematico le molteplici manifestazioni della MVC e poterne così seguire l’evoluzione clinica in un determinato paziente, è stata messa a punto una classificazione internazionale.

La classificazione di tipo clinico (C) suddivide la MVC nei seguenti stadi o classi:C0: assenza di segni clinici visibili o palpabili di malattia venosaC0s: presenza di sintomi in assenza di segni clinici visibili o palpabili di malattia venosaC1: presenza di teleangiectasie (capillari dilatati) o vene reticolari (di piccolo calibro)

Dott. Vittorio Gallo,medico chirurgo,

specialista in flebologia.

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Per saperne di più, e soprattutto per capire come comportarsi di fronte ai primi sintomi, abbiamo rivolto qualche domanda al Dott. Vittorio Gallo,

specialista flebologo del Centro Medico Bios.


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C2: presenza di vene varicose (varici)C3: presenza di edema (gonfiore) C4: turbe trofiche (alterazioni) cutanee di origine venosa: iperpig- mentazione, (alterazione del colore della pelle) eczema, etc. C5: presenza di ulcerazioni cutanee cicatrizzate C6: presenza di ulcerazioni cutanee in fase attiva

Come possiamo vedere dalla classificazione, le varici (C2), rappresentano un quadro sostanzialmente iniziale di malattia e sono ancora in una fase di reversibilità.

Viceversa, la comparsa dell’edema (C3) e delle alterazioni cutanee (C4-6) denotano l’insorgenza di uno stato di insufficienza venosa cronica (IVC).”

Cosa si sa sul decorso e sulle cause della MVC?“Il concetto fondamentale è che la MVC è una patologia cronica (appunto!), a carattere tendenzialmente progressivo.

Quindi se non è adeguatamente trattata sin dalle fasi iniziali, può portare a conseguenze talora anche gravi e fortemente impattanti sulla nostra qualità di vita.

Alla base della MVC ci sono alcuni fattori di rischio.

Tra questi i principali sono il fattore genetico (familiarità), il sesso (prevalenza nelle donne), le gravidanze, l’avanzare dell’età, il sovrappeso e l’esposizione al calore.

Alcuni studi di “comunità” hanno evidenziato come la MVC, nel 64-76% dei casi, fosse associata all’ortostatismo (lo stare in piedi) e all’esposizione alle alte temperature in ambito lavorativo.

La diagnosi è prima di tutto clinica, cui però deve seguire una attenta valutazione delle situazione emodinamica venosa.

A volte infatti si possono riscontrare delle problematiche, in presenza di quadri obiettivi ancora iniziali.

Ad esempio segni di reflusso valvolare con presenza di sole teleangectasie (capillari dilatati).

Indispensabile dunque, è l’esame ECOCOLORDOPPLER che il flebologo dovrebbe eseguire personalmente all’atto della visita, divenendo così una sorta di “terzo occhio”.”

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Chiama ora il numero 0445 314741 per richiedere il pacchettodi check up cardiologico a te riservato!

In cosa consiste di preciso la terapia per curare la MVC?“La terapia della MVC deve essere rivolta a migliorare la sintomatologia, ove presente, ma soprattutto a correggere l’ipertensione venosa causa di tutta una serie di modificazioni infiammatorie.

Queste modificazioni infiammatorie a cascata saranno la causa finale delle diverse manifestazioni cliniche.

Il punto cardine della terapia è l’elastocompressione, ovvero l’applicazione di calze elastiche specifiche.

Esistono in commercio diversi tipi di calze elastiche, confezionate con tessuti con caratteristiche fisio-dinamiche diverse.

La calza elastica va considerata a tutti gli effetti una terapia e quin-di la prima cosa da cui si deve partire è una corretta precrizione (quale tessuto? quale compressione? quale taglia?).

Anche la terapia medica occupa un ruolo importante e, secondo le varie linee guida, dovrebbe essere iniziata sin dagli stadi iniziali, con sostanze di provata efficacia.

La scleroterapia consiste nell’iniezione intravenosa di sostanze che, grazie ad un processo infiammatorio controllato, consentono l’occlusione del vaso, con conseguente scomparsa del tratto varicoso o comunque dilatato.

La terapia chirurgica, oggigiorno, offre molteplici soluzioni: dalle tecniche di chirurgia tradizionale (crossectomia, stripping corto, flebectomie) alle più innovative di ablazione endovasale eco-guidata mediante tecnica laser, radiofrequenza, sclero-mousse, ed altre.

Molte sono dunque le opportunità terapeutiche, ciascuna indicata per un determinato quadro clinico.

Non dimentichiamoci che dietro ad ogni quadro clinico c’è una persona, con delle peculiarità specifiche.

Compito del flebologo è quello di individuare il trattamento più indicato per quel determinato paziente, come un abile sarto, capace di confezionare un vestito “su misura”.”


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Il migliore percorso terapeutico per evitare il decorso della MVC quindi nasce da un consulto medico personalizzato.

Una terapia efficace per una persona con uno specifico quadro clinico, difficilmente potrà esserlo per un’altra persona. Anche se i sintomi sono simili.

E come hai potuto leggere dall’intervista con il Dott. Vittorio Gallo, nella cura della MVC il tempismo fa tutta la differenza del mondo.

Ritardare eccessivamente il trattamento può portare ad un veloce peggioramento.

Se non curati, con il passare dei mesi e degli anni i sintomi si aggraveranno in modo irreversibile.

Ecco perché se ritieni di aver riscontrato uno dei sintomi

descritti sopra - gonfiore, dolore, senso di pesantezza alle gambe, comparsa di capillari visibili - la cosa migliore da fare è ottenere al più presto un parere medico.

Presso il Centro Medico Bios, il Dott. Vittorio Gallo potrà visitare le tue gambe e valutare la tua situazione specifica.

Di fronte ad un quadro sospetto, saprà indirizzarti verso esami specialistici per identificare le cause dei sintomi.

E in caso di diagnosi dei primi stadi di MVC, saprà scegliere per te la terapia più adatta, per far tornare a stare bene le tue gambe nel minor tempo possibile.

Non attendere oltre.Chiama il numero 0445 314741 e prenota la tua visita con il Dott. Vittorio Gallo.

Un trattamento su misura per le tue gambe presso il Centro Medico Bios

L a sudorazione eccessiva è un problema molto comune, che in

Italia colpisce più di2 milioni di persone.

Può essere generalizzata, oppure riguardare parti specifiche del corpo.

In particolare, per chi soffre di sudorazione eccessiva sotto le ascelle, l’iperidrosi ascellare, si tratta di un problema che può rivelarsi un vero e proprio blocco nelle relazioni.

Gli scomodi aloni che si allargano con il passare delle ore, se non dei minuti, sono un forte motivo di imbarazzo quando arriva il momento di affrontare un incontro importante, personale o di lavoro.

Per non parlare dellebelle stagioni e deiprimi caldi.

Basta che la temperatura si alzi di qualche grado per rendere praticamente impossibile indossare vestiti dai colori sgargianti.

L’iperidrosi quindi è un problema che può intaccare anche la sfera sociale della persona, condizionandola fortemente sotto il profilo psicologico ed emozionale.

Diventa quasi uno spiacevole segno distintivo, su cui la persona non ha alcun controllo. Così molto spesso chi è affetto da iperidrosi ascellare evita volutamente determinati contesti sociali, come feste, cerimonie, convegni.

Tende ad evitare determinate attività come l’attività fisica di gruppo, e ad isolarsi.

Oppure spende molto tempo cercando di curare momentaneamente il problema, per nasconderlo per quanto possibile agli altri.

Ma se fino a qualche tempo fa era praticamente una condanna a vita, oggi esiste un trattamento per risolverlo in modo pressoché definitivo.

Si tratta di una procedura tanto semplice quanto efficace, che consente di bloccare la sudorazione eccessiva sotto le ascelle e i suoi spiacevoli effetti sull’aspetto estetico della persona.

Per approfondire l’argomento ne abbiamo parlato con uno specialista in questo campo, il Dott. Alessandro Salviati del Centro Medico Bios.

Soffri di sudorazione eccessiva? Ecco come questo semplice tratta-mento può “sigillare” la pelle, bloccando gli aloni fino a 12 mesi

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Dott. Salviati, ma che cos’è in pratica l’iperi-drosi?“L’iperidrosi è una condizione che comporta una produzione eccessiva di sudore da parte delle ghiandole sudoripare localizzate sulle ascelle. In casi normali, la sudorazione è un sistema che il nostro orga-nismo ha per regolare la temperatura corporea. In sostanza, quando sentiamo troppo caldo, il corpo sente che la temperatura è aumentata oltre i limiti normali. Per risolvere la situazione, il cervello invia dei segnali alle zone periferiche (quindi, in questo caso, alla nostra pelle), stimolandola produzione di sudore. Evaporando, il sudore riduce la temperatura corporea e la riporta ai valori fisiologici.Alcune persone, tuttavia, sono soggette ad un’eccessiva produzione di sudore. Questa condizione è dovuta ad un aumento del numero di ghiandole sudoripare, e alla cosiddetta iperattività del sistema nervoso simpatico. In due parole, l’iperidrosi non è altro che ipersudorazione.”

Quali sono le cause dell’iperidrosi?“L’iperidrosi può essere dovuta a diversi fattori, che possono essere organici o non identificabili.Tra le cause organiche troviamo:• Ipertiroidismo, quindi una condizione caratterizzata da un’eccessiva produzione di ormoni della tiroide;• Neuropatie periferiche, quindi un cattivo funzionamento dei nervi appartenenti al sistema nervoso periferico;• Squilibri ormonali;• Neoplasie;• Altre condizioni.Nel caso di una causa non identificabile, si parla invece di iperidrosi primitiva.”

Dott. Alessandro Salviati, medico chirurgo,

specializzato in chirurgiaplastica ricostruttiva.


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È possibile liberarsi dall’ipersudorazione?“In molti casi l‘iperidrosi può essere solamente un piccolo fastidio. Ma, a seconda della sua entità, può anche diventare un problema per le relazioni sociali, o nella vita lavorativa e affettiva. Fortunatamente, oggi esistono delle soluzioni concrete per la cura di questo problema.

In casi più gravi, può essere necessario un intervento chirurgico, ma per la maggior parte delle persone è sufficiente un semplice trattamento farmacologico. Si tratta di un’iniezione di tossina botulinica.

Il trattamento prevede una serie di microiniezioni nella cute delle ascelle, eseguite con aghi sottilissimi e che penetrano nella pelle poco più di 1 mm.Questo farmaco agisce bloccando l’azione delle ghiandole sudoripare.

In poche parole, questo farmaco “sigilla” i pori attraverso i quali fuoriesce il sudore, permettendo di eliminare il problema.”

Quali sono i vantaggi del trattamento farma-cologico?“Al di là dell’ovvio vantaggio in termini pratici, l’iniezione di tossina botulinica è particolarmente conveniente per altre 4 ragioni:

• Il trattamento non richiede anestesia, è una semplice procedura da laboratorio; • la procedura presenta minimi fastidi per il paziente, e non è dolorosa;• il rischio di effetti collaterali è praticamente nullo. Si potrebbero formare dei piccoli lividi nella zona trattata, ma si tratta di un problema passeggero;• il trattamento dura fino a 12 mesi.”

Quante iniezioni è necessario fare?“Come detto, la durata dell’effetto del farmaco varia tra gli 8 e i 12 mesi. Normalmente, è sufficiente sottoporsi ad un singolo trattamento annuale.

Il consiglio è sempre di eseguirlo a fine inverno o all’inizio della primavera, così che l’effetto sia massimo nei mesi più caldi dell’anno.”

Riservata ai lettori di BiosInforma, il magazinedel Centro Medico Bios.

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Come hai potuto leggere dall’intervista al Dott. Salviati,la sudorazione eccessiva sotto le ascelle oggi non è più un imbarazzante problema con cui convivere per molti anni.

Le persone che ne soffrono hanno a disposizione i mezzi e le conoscenze per trattarlo adeguatamente, senza dolore e con effetti duraturi.

In particolare il trattamento farmacologico può consentire di iniziare a condurre una vita normale.

Una vita finalmente libera dall’imbarazzo, e dal timore che degli aloni sotto le ascelle influiscano sul giudizio delle altre persone.

Ma come accade per qualunque condizione patologica, non è possibile intraprendere un percorso di cura senza prima aver identificato la causa specifica del problema.

È sempre necessario il parere di uno specialista, che indirizzerà la persona verso il percorso terapeutico più adatto.Ecco perché, se ritieni di avere un problema di sudorazione eccessiva sotto le ascelle, è importante

iniziare dal parere di un medico specializzato, che abbia già affrontato molti casi come il tuo.

La buona notizia è che questo mese presso il Centro Medico Bios hai la possibilità di ricevere una valutazione GRATUITA da parte del Dott. Salviati, esperto nella cura dell’iperidrosi e nei relativi trattamenti farmacologici.

Si tratta di un’esclusiva promozione riservata ai lettori di BiosInforma.

Per prenotare la tua visita e trovare finalmente sollievo dagli aloni,ti basterà seguire le istruzioni che trovi nella pagina successiva.

Ti avverto però che si tratta di una promozione con una durata limitata.

Il mio consiglio è di fissare il tuo appuntamento il prima possibile, perché dopo la scadenza la visita di valutazione del Dott. Salviati tornerà al prezzo di listino.

Ti aspettiamo presso il Centro Medico Bios!

Giuliano CarolloDirettore del Centro Medico Bios.

L’iperidrosi ascellare non è più un problema se inizi da qui

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Dopo la visita, il Dott. Salviati ti sapràconsigliare l’eventuale terapia più adatta

per il tuo caso specifico.

Il prezzo di listino della visita è di € 100,00 ma presentando questa rivista alla reception puoi

ottenerla GRATUITAMENTE!

*L’offerta è valida fino al 30/09/2019

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Via Monte Pasubio, 212/E - Zanè (VI)Tel: 0445 314741 - www.centromedicobios.com

Orari di apertura del CentroDa Lunedì a Venerdì:6:30 / 19:00

Analisi del sangueDa Lunedì a Sabato senza prenotazione:6:30 / 10:00

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P.S. Le prestazioni mediche del Centro Bios sono detraibili dalle tasse!

Ecco i professionisti e le discipline del Centro Medico Bios.

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CONSULENZE SPECIALISTICHE

AGOPUNTURADr.ssa Francesca VittorelliALLERGOLOGIADr. Giuseppe PariseANDROLOGIAProf. Dr. Guglielmo BonanniDr. Aldo TamaiANESTESIA E TERAPIADEL DOLOREDr. Giampiero GalloDr. Eduardo Gabriele RuggieroCARDIOLOGIADr.ssa Ionela Cristina MolanDr. Riccardo VedovelloCHIRURGIA E MEDICINAESTETICADr. Mario PariseDr. Alessandro SalviatiCHIRURGIA GENERALEDr. Carlo FerrariDr. Vittorio GalloCHIRURGIA PLASTICADr. Mario PariseDr. Alessandro SalviatiCOLON PROCTOLOGIADr. Claudio MissagliaDERMATOLOGIADr.ssa Stefania BanoDr. Antonio De StefaniDIAGNOSTICA per IMMAGINI(ECOGRAFIE ed ECODOPPLER)Dr. Carlo FerrariDr. Elvis LelaDr. Aurelio MarigoDIETOLOGIA E SCIENZEdell’ALIMENTAZIONEDr. Paolo PillaCONSULENZA NUTRIZIONALEDr.ssa Paola CalgaroENDOCRINOLOGIAProf. Dr. Guglielmo BonanniFLEBOLOGIADr. Vittorio GalloGASTROENTEROLOGIADr. Pierluigi ZanellaGERIATRIADr. Aurelio Marigo

GINECOLOGIADr. Vincenzo AmalfiDr.ssa Daniela GarbinDr.ssa Silvia MelappioniDr. Alberto PendiniDr. Mario Saverio SaccoMEDICINA del LAVORODr. Cristian CecchinatoDr. Calogero MinnellaDr. Sergio SerrainoMEDICINA DELLO SPORTDr.ssa Christina PapadopoulouDr. Antonio RebecchiMEDICINA INTERNADr. Giuseppe PariseDr. Pierluigi ZanellaNEUROCHIRURGIA e CHIRURGIA DELLA COLONNA VERTEBRALEDr. Luca BorianiDr. Alessandro ZalaffiNEUROLOGIADr. Bruno Dal PràDr. Diego DolcettaOCULISTICADr. Leonardo FacinDr.ssa Giovanna GrazianiDr. Dario SuraceOMEOPATIADr.ssa Anna EberleDr. Manlio FornaleDr. Pierluigi GreseleORTOPEDIA e TRAUMATOLOGIADr. Luca BorianiDr. Giuseppe ConsiglioDr. Marco CorradinDr. Giovanni SamboDr. Alexandros ZachosOSSIGENO-OZONO TERAPIADr. Giampiero GalloDr. Eduardo Gabriele RuggieroDr. Giovanni SamboDr. Alexandros ZachosDr. Alessandro ZalaffiOTORINOLARIGOIATRIAe AUDIOLOGIADr. Pierluigi GreseleDr. Guido StrazzaboscoPEDIATRIADr. Manlio Fornale

PSICHIATRIADr. Riccardo D’AvanzoREUMATOLOGIADr.ssa Rosa CortesiDr.ssa Mariagrazia LorenzinSENOLOGIADr. Carlo FerrariUROLOGIADr. Luca MeggiatoDr. Mojtaba RahmatiDr. Aldo Tamai

ALTRE PRESTAZIONI SANITARIE

FISIOTERAPIA eRIEDUCAZIONE FUNZIONALEDr. Elia BagnaraDr.ssa Alessia CarottaDr. Francesco ConteDr.ssa Francesca OlivaDr.ssa Federica PapaDr.ssa Laura SalbegoDr.ssa Tiziana PesericoLOGOPEDIA per BAMBINIDr.ssa Giulia ZanettiOSTEOPATIADr.ssa Anna ZanivanPODOLOGIADr.ssa Benedetta SabbadinPSICOLOGIADr.ssa Laura BinottoDr. Massimo BogarelliDr.ssa Giulia BusatoDr.ssa Anna NeresiniDr. Andrea NovelloDr.ssa Mariaelena PanozzoPSICOMOTRICITA’Dr. Andrea Gennaro

PRESTAZIONI INFERMIERISTICHE E PRELIEVI DEL SANGUE

Edizione numero 2 - Luglio 2019 Biosinforma - più di 80 ... · La chirurgia refrattiva si occupa...

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