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1 Commemorazione ad Avasinis, 2 maggio 2012 S iamo ormai giunti alla fine dell’anno scolastico 2011/2012, even- to importante perché sancirà anche la chiusura della Direzione Didattica di Trasaghis. Un avvenimento dettato dalla riforma scolastica che impone la creazione di istituti comprensivi cosiddetti verticali, “contenitori” di tutte le scuole, da quella dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado; sostanzialmente un unico istituto sarà responsabile dell’educazione del bambino dall’asilo alla scuola media inferiore, per usare i vecchi nomi. Nascerà quindi l’Istituto Comprensivo di Trasaghis. Si tratta di un avvenimento però tutt’altro che negativo ed anzi motivo di grande soddisfazione perché da questa riforma ne esce un istituto molto più grande, con quasi 800 alunni e 100 docenti, il cui territorio compren- derà i comuni di Trasaghis, Osoppo, Bordano, Venzone, Moggio Udinese, Resiutta e Resia. I motivi di soddisfazione sono svariati, uno dei quali è il fatto che la sede rimarrà nel plesso di Alesso che sarà opportunamente adeguato nelle dotazioni di ufficio per accogliere un maggior numero di addetti. Un altro motivo, forse il più importante, è che un istituto più grande avrà maggiore capacità di fornire esperienze formative di alto livello a beneficio degli alunni che lo frequentano. L’importanza della scuola, della bontà dell’offerta didattica, del livello di istruzione che essa può garantire ai nostri figli sono un valore fondamen- tale per una società. Credo che tutti possiamo concordare sul fatto che la civiltà di un popolo si basa sulla cultura dei suoi cittadini. E proprio sulla bontà dell’offerta formativa che voglio soffermarmi perché credo che non tutti siano al corrente dell’alto livello di preparazione che la Direzione Didattica di Trasaghis fornisce ai propri studenti. Dalle prove INVALSI (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione), che sono uno strumento del ministero dell’i- struzione per verificare appunto il livello formativo, ne esce che gli alunni di Trasaghis ottengono risultati superiori alla media regionale, la quale è superiore alla media delle scuole del nord Italia, che a sua volta è supe- riore alla media nazionale. Siamo insomma, lasciatemelo dire, fra i primi della classe! Un risultato ottimo, per il quale è doveroso ringraziare e dare merito al Dirigente scolastico, ai docenti ed a tutto il personale che hanno contribu- ito al raggiungimento di un obiettivo così prestigioso. Un risultato che naturalmente non deve farci dormire sugli allori, ma anzi deve essere lo sprone a fare ancora meglio, approfittando anche delle potenzialità offerte dal nuovo istituto che nascerà quest’anno. Un risultato che offre ai genitori la serenità e la tranquillità nel continuare a dare fiducia alle nostre scuole, confermando forse ciò che già sapevano ma che ora è avvalorato anche da dati oggettivi. Augusto Picco Sindaco di Trasaghis Sommario del n. 1-2012 Editoriale: un nuovo Istituto scolastico Madonna di Lourdes a Braulins Una casa da sfogliare (mostra didattica nel Centro Servizi) Ricordo della Direttrice Violino e del segretario comunale Dante Rossi Le commemorazioni del 2 maggio ad Avasinis e del 6 maggio Speciale: l’emigrazione antica da Alesso a Visignano d’Istria Attività del Consiglio comunale Analisi demografica: l’andamento del 2011 EDITORIALE n. 89 del 28 settembre 2009 UN NUOVO ISTITUTO PER CONTINUARE A DARE FIDUCIA ALLE NOSTRE SCUOLE

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Commemorazione ad Avasinis, 2 maggio 2012

Siamo ormai giunti alla fine dell’anno scolastico 2011/2012, even-to importante perché sancirà anche la chiusura della Direzione Didattica di Trasaghis.

Un avvenimento dettato dalla riforma scolastica che impone la creazione di istituti comprensivi cosiddetti verticali, “contenitori” di tutte le scuole, da quella dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado; sostanzialmente un unico istituto sarà responsabile dell’educazione del bambino dall’asilo alla scuola media inferiore, per usare i vecchi nomi. Nascerà quindi l’Istituto Comprensivo di Trasaghis.Si tratta di un avvenimento però tutt’altro che negativo ed anzi motivo di grande soddisfazione perché da questa riforma ne esce un istituto molto più grande, con quasi 800 alunni e 100 docenti, il cui territorio compren-derà i comuni di Trasaghis, Osoppo, Bordano, Venzone, Moggio Udinese, Resiutta e Resia. I motivi di soddisfazione sono svariati, uno dei quali è il fatto che la sede rimarrà nel plesso di Alesso che sarà opportunamente adeguato nelle dotazioni di ufficio per accogliere un maggior numero di addetti. Un altro motivo, forse il più importante, è che un istituto più grande avrà maggiore capacità di fornire esperienze formative di alto livello a beneficio degli alunni che lo frequentano.L’importanza della scuola, della bontà dell’offerta didattica, del livello di istruzione che essa può garantire ai nostri figli sono un valore fondamen-tale per una società. Credo che tutti possiamo concordare sul fatto che la

civiltà di un popolo si basa sulla cultura dei suoi cittadini. E proprio sulla bontà dell’offerta formativa che voglio soffermarmi perché credo che non tutti siano al corrente dell’alto livello di preparazione che la Direzione Didattica di Trasaghis fornisce ai propri studenti. Dalle prove INVALSI (Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione), che sono uno strumento del ministero dell’i-struzione per verificare appunto il livello formativo, ne esce che gli alunni di Trasaghis ottengono risultati superiori alla media regionale, la quale è superiore alla media delle scuole del nord Italia, che a sua volta è supe-riore alla media nazionale. Siamo insomma, lasciatemelo dire, fra i primi della classe!Un risultato ottimo, per il quale è doveroso ringraziare e dare merito al Dirigente scolastico, ai docenti ed a tutto il personale che hanno contribu-ito al raggiungimento di un obiettivo così prestigioso.Un risultato che naturalmente non deve farci dormire sugli allori, ma anzi deve essere lo sprone a fare ancora meglio, approfittando anche delle potenzialità offerte dal nuovo istituto che nascerà quest’anno.Un risultato che offre ai genitori la serenità e la tranquillità nel continuare a dare fiducia alle nostre scuole, confermando forse ciò che già sapevano ma che ora è avvalorato anche da dati oggettivi.

Augusto PiccoSindaco di Trasaghis

Sommario del n. 1-2012Editoriale: un nuovo Istituto scolasticoMadonna di Lourdes a BraulinsUna casa da sfogliare (mostra didattica nel Centro Servizi)Ricordo della Direttrice Violino e del segretario comunale Dante RossiLe commemorazioni del 2 maggio ad Avasinis e del 6 maggio

Speciale: l’emigrazione antica da Alesso a Visignano d’IstriaAttività del Consiglio comunaleAnalisi demografica: l’andamento del 2011

EDITORIALE

n. 89 del 28 settembre 2009

UN NUOVO ISTITUTO PER CONTINUARE A DARE fIDUCIA ALLE NOSTRE SCUOLE

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CRONACA

LA COMMEMORAzIONE DI AVASINIS

Anche quest’anno il Comune di Trasaghis ha proposto diversi appuntamenti per commemorare il 67° anniversario dell’ec-cidio di Avasinis, che colpì il piccolo paese il 2 maggio 1945,

nelle ultime, convulse ore della guerra, quando un reparto di S.S. penetrò ad Avasinis facendo strage di donne, bambini, anziani.

Le manifestazioni hanno avuto una significativa “anteprima” mar-tedì 1° maggio quando, nella Chiesa Parrocchiale, numerose persone hanno potuto assistere con commozione alla recita del monologo storico-civile “Un bel posto tranquillo”, scritto e proposto da Elena Vesnaver. Si tratta di una rappresentazione che rievoca la terribile vicenda dell’eccidio di Avasinis immaginando che essa venga filtrata attraverso gli occhi e il ricordo di una donna, Tina, una sopravvissuta all’eccidio, che rievoca quei fatti interrogandosi continuamente sul senso e sulle modalità di quelle vicende, eterna-mente combattuta nell’interrogarsi sul proprio comportamento e sulle tematiche della vendetta e del perdono. Lo spettacolo è stato finalista al premio “Per Voce Sola 2009” e ha ricevuto la menzione speciale dell’Istituto di Storia della Resistenza di Cuneo come migliore testo a contenuto politico e sociale .

Al termine, si è avuto lo scoprimento di una targa commemora-tiva all’ingresso del monumento-memoriale a ricordo delle vittime di Avasinis con una sintetica descrizione dei dolorosi fatti, destinata in primo luogo a informare quanti poco conoscono di quelle lontane vicende. Dopo l’introduzione del Sindaco Augusto Picco, è inter-venuto Pieri Stefanutti a riassumere le diverse iniziative proposte negli anni per contribuire a rinsaldare “il senso della memoria”,

attraverso la realizzazione di ricerche, pubblicazioni, materiali audiovisivi.

Mercoledì 2 maggio dopo il raduno alle 10.15, presso il Centro Sociale, si è formato il corteo che ha raggiunto la Chiesa Parrocchiale dove, alle 10.30, don Giulio ziraldo ha celebrata la Santa Messa.

Alle 11.30 nel Cimitero Monumentale dedicato ai “Martiri del 2 Maggio 1945” vi è stata la Cerimonia ufficiale con l’intervento del Sindaco di Trasaghis Augusto Picco, del presidente dell’Associazio-ne Vittime Civili della guerra Adriana Geretto e del Consigliere Regionale del f.V.G. Alessandro Tesini che ha tenuto l’orazione ufficiale. Tesini ha cercato, nel suo intervento, di attualizzare la gior-nata, cercando anche di rivolgersi e interloquire con le scolaresche presenti alla commemorazione: invitando cioè a fare in modo che l’impegno a ricordare assunto per decenni dalla gente di Avasinis e l’encomiabile lavoro di ricerca storica svolto nel territorio vadano a fondersi con un impegno quotidiano per consolidare valori di pace e di solidarietà.Alla commemorazione erano anche presenti il presidente dell’Anpi Vincenti con l’on. Ruffino, il consigliere regionale Della Mea, i sinda-ci di Bordano Colomba, di Cavazzo Iuri, il vicesindaco di Osoppo Ida Copetti, l’assessore Salvatorelli in rappresentanza del comune di Gemona, l’assessore Kristian franzil in rappresentanza del sinda-co di Udine furio Honsell e il consigliere zossi in rappresentanza del comune di Artegna, gli alunni della quinta elementare e della seconda media, con gli insegnanti, in rappresentanza delle scuole.

L’ingresso del memoriale con la nuova targa

Un momento del monologo di Elena Vesnaver - foto Walter Menegaldo

L’intervento di Alessandro Tesini

Lo scoprimento della targa

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CRONACA

fESTA DELLA MADONNA DI LOURDES A BRAULINS

Il gruppo volontari di Braulins assieme alla parrocchia e al Comune di Trasaghis ha orga-

nizzato per domenica 12 febbraio la festa della Madonna di Lourdes. Il programma della giornata (documentato dalle foto di Mario Trippari) ha previsto alle 10.15 il ritrovo dei partecipanti sul piazzale della chiesa, alle 10.30 la celebra-zione della santa messa da parte di padre Assuero degli Stimmatini con l’accompagnamento del grup-po corale di Alesso e quindi, alle 11.30, la processione per le vie del paese. Al termine, un momento conviviale, accanto alla predisposi-zione di un mercatino il cui ricavato sarà interamente devoluto in bene-ficenza.

Il coro nella messa di BraulinsDevozione alla Madonna di Lourdes

LA “CASA DA SfOGLIARE” NEL CENTRO SERVIzI DI ALESSO

SPAzIO BIBLIOTECA: PICCOLI LETTORI A BRAULINS

Le scuole della Direzione Didattica di Trasaghis sono state coinvolte nel progetto “La casa da sfo-gliare” , una mostra-gioco di libri per l’infanzia pro-

posta con la collaborazione dell’A.S.S. n. 3 e del Servizio Sociale dei Comuni. Nel Centro Servizi di Alesso, dal 24 febbraio al 9 marzo, è stata allestita questa originale mostra, che ha visto la partecipazione di numerose scolaresche ed anche di famiglie. Si tratta di “una casa dove al posto del latte nel frigo c’è un libro tutto bianco. Sotto il letto, invece della polvere, raccolte di fiabe. Nel bagno, al posto di morbidi asciugamani, tante storie colorate. È “La casa da sfogliare”, la mostra di libri dedicati all’infanzia, ideata e realizzata dall’associazio-ne culturale “0432” in collaborazione con la libreria “Pecora nera” e il Servizio Sociale dei Comuni. Un luogo dove imparare, giocando, che i libri sono importanti per crescere, fonte inesauribile di scoperte, emozioni, incontri”. L’iniziativa si inserisce nel progetto “Nati per leggere” e si propone come obiettivo principale quello di avvicinare i bambini alla lettura e offrire spunti biblio-grafici ai genitori e a quanti si occupano di educazione (bibliotecari, insegnanti, animatori, referenti di servizi educativi, ecc).

Venerdì 27 aprile le classi 3^ e 4^ della scuola elementare di Trasaghis hanno fatto visita alla Biblioteca Comunale.Durante questo incontro i ragazzi hanno scoperto un luogo

dove poter prendere in prestito libri e dvd, ma anche dove poter incontrarsi per studiare e fare i compiti a loro assegnati.La visita è proseguita con la visione del materiale messo a disposi-zione della biblioteca e alla ricerca di Librotto; per chi non lo sapes-se Librotto è un libro giocherellone che si diverte a fare scherzetti all’interno della biblioteca e che scrive un giornalino per la scuola elementare.Sfrutta la carta stampata per far conoscere cosa accade nella sua casa e per proporre ai piccoli lettori le ultime novità librarie.Alla fine della visita i ragazzi hanno fatto dei disegni e scritto alcuni pensieri, questi sono stati appesi in modo da rendere la biblioteca un luogo vivo dove ogni persona, piccola o grande che sia, possa esprimere i propri pensieri e condividerli con il resto della comu-nità.Si ricorda, a chi volesse passare a trovarci, che la biblioteca è aperta ogni martedì dalle ore 17:30 alle 19:30 e il sabato dalle ore 15:00 alle 19:00.

“Leggere è un’arte in via di estinzione e i libri sono specchi in cui troviamo solo ciò che abbiamo dentro di noi, la lettura coinvolge mente e cuore, due merci sempre più rare”.

Carlos Ruiz zafón (1964), scrittore spagnolo

Alla mostra La casa da sfogliare

Alunni in Biblioteca

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CRONACA

TRASAGHIS RICORDA LA DIRETTRICE VIOLINO

RICORDO DEL SEGRETARIO COMUNALE DANTE ROSSI

RICORDO DELLE VITTIME DEL 6 MAGGIO

Profonda commozione ha suscitato nel Comune di Trasaghis la scom-parsa della dottoressa Giovanna

Violino, che è stata Direttrice Didattica dal 1972 al 1994. Titolare della Direzione di Osoppo, con responsabilità quindi sulle scuole dei Comuni di Osoppo, forgaria, Bordano e Trasaghis, Giovanna Violino si trovò a fronteggiare l’emergenza causa-ta dal terremoto del 1976, dimostrando un eccezionale impegno per far fronte alle mutate condizioni: promosse quindi, nell’estate, l’istituzione delle attività sco-lastiche sotto le tende, coordinò il dram-matico esodo verso le località balneari

dopo il terremoto di settembre, seguendo il parallelo riavvio delle scuole a Lignano e nei prefabbricati allestiti nei paesi terremota-ti, partecipò e stimolò l’avvio della ricostruzione, condividendo la scelta dell’amministrazione comunale di realizzare un unico centro scolastico, accentrando le piccole scuole esistenti prima del terre-moto nelle diverse frazioni. fu naturalmente presente, nel 1978, con l’allora presidente della giunta regionale Comelli, all’inaugura-zione del nuovo centro studi di Alesso, seguendo poi con impegno professionale e affetto umano le attività didattiche proposte nelle materne di Avasinis e nelle elementari di Alesso.Molto attenta a seguire l’evoluzione civica e sociale dei paesi, non mancava mai di intervenire alle manifestazioni e alle commemo-razioni proposte dall’Amministrazione comunale, in particolare alle cerimonie del 2 maggio di Avasinis e dell’anniversario del ter-

remoto a Trasaghis. L’Amministrazione comunale, nel 1996, le consegnò una medaglia per ringraziarla dell’impegno profuso negli anni della ricostruzione. figlia di un partigiano osovano deportato nei campi di concentra-mento, intervenne spesso nelle scuole a portare la propria espe-rienza di vita e di impegno e a illustrare il significato dei valori della Resistenza; accettò con serietà e impegno anche l’invito rivoltole dal Comune di tenere, nel 1997, l’orazione ufficiale nella comme-morazione delle vittime dell’eccidio del 1945. A nome dell’Amministrazione comunale, hanno formulato espres-sioni di cordoglio il sindaco Augusto Picco e l’ex sindaco Ivo Del Negro che fu accanto alla Direttrice Violino in numerosissime occasioni pubbliche.

La mattina di venerdì 30 marzo è deceduto all’ospedale di Gemona, dopo tre giorni di degenza, il segre-

tario comunale Dante Rossi. Era stato per tanti anni in servizio anche nel Comune di Trasaghis.Dante Rossi era nato a Interneppo di Bordano il 28 marzo 1923. Aveva studiato presso l’Istituto Tecnico “Alessandro Volta” di Trieste, ottenen-do il diploma di perito industriale edile. Durante la seconda guerra mondiale in qualità di militare del Genio ha parteci-pato dal 17 luglio 1942 all’8 settembre 1943 alle operazioni in Jugoslavia, con

la qualifica di marconista nella 12° Compagnia Trasmissioni della Divisione di fanteria “Sassari”.Dopo la guerra, il 13 marzo 1946 ha iniziato il servizio di segre-tario comunale nel Comune di Rive d’Arcano. Il 17 luglio 1949 ha partecipato al concorso di abilitazione alle funzioni di segretario comunale , risultando idoneo. E’ rimasto in servizio nel Comune di Rive d’Arcano fino al 1951, quando è stato trasferito nel Comune di Socchieve in Carnia (sede che raggiungeva tutte le settimane in bicicletta).Il 19 marzo 1962 ha iniziato il servizio nel Comune di Trasaghis, un impegno durato ininterrottamente fino al 30 giugno 1979,

quando è andato in quiescenza. Il segretario comunale Dante Rossi si è distinto in particolare nel periodo del dopo-terremoto. Si deve alla sua caparbietà e al suo grande impegno il recupero di gran parte del vecchio archivio del Comune: lo ricordo ancora in equilibrio sulle travi del pavimento del vecchio municipio gravemente lesionato, guidare i vigili del fuoco ed i volontari nel recupero dei fascicoli dell’archivio!. Nell’ottobre del 1976, dopo le due emergenze, il Commissario Straordinario per la Ricostruzione Giuseppe zamberletti, tramite il Prefetto di Udine Domenico Spaziante, conferì un attestato di benemerenza al segretario comunale di Trasaghis Dante Rossi per il suo impegno giornalmente svolto a Trasaghis nel municipio provvisorio. Dopo la consegna dell’encomio, Dante Rossi indirizzò una breve lettera al Commissario zamberletti in cui scriveva di avere fatto semplicemente il proprio dovere di funzionario dello Stato.Dante Rossi si era sposato con Diana Bressan a Somplago di Cavazzo Carnico il 21 marzo 1956. Dal matrimonio sono nati tre figli: Orazio nel 1958 ed i gemelli flavia e Gianluigi nel 1960. Dopo la pensione, la famiglia si era trasferita nella nuova casa ricostruita a Interneppo.La scomparsa di Dante Rossi lascia, tra chi l’ha conosciuto, il ricordo di una persona seria e rigorosa impegnata nella Pubblica Amministrazione.

Ivo Del Negro

La commemorazione del 36° anniversario del terremoto si è svolta quest’anno, causa maltempo, nella chiesa parrocchia-le di Trasaghis anziché, come consuetudine, nel cimitero.

Al termine della messa celebrata dal padre Stimmatino don Assuero, è intervenuto il Sindaco di Trasaghis Augusto Picco che ha rinnovato il ricordo di quei lutti dando lettura dei nomi delle 24 vittime del Comune di Trasaghis e sottolineando poi il senso della solidarietà ricevuta per aiutare a superare l’emergenza del

dopo-terremoto e l’impegno della popolazione per affrontare la ricostruzione.E’ stato ricordato anche il cap. Mc Bride caduto ad Avasinis durante il soccorso ai terremotati.Quest’anno, grazie alla collaborazione delle parrocchie, in ogni frazione del Comune, alle 21.06, sono stati suonati 24 rintocchi di campana proprio per ricordare quanti persero la vita a seguito dei terremoti del 1976.

La direttrice Giovanna Violino

Dante Rossi

La direttrice Violino ad Avasinis nel 1997

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Consegnato ad una chiesa alluvionataun prezioso ambone ligneo

Il 21 aprile per Genova è stata una giornata di festa e speran-za. Una delegazione della Pro Loco “Amici di Avasinis” ha con-segnato alla Parrocchia di Santa Maria di Quezzi un ambone ligneo, che da quel giorno fa bella mostra di sé nella chiesa di San Giuseppe in Pedegoli, sita sulla riva destra del torrente fereggiano, assunto alle cronache lo scorso novembre, quando la furia delle sue acque provocò morte e distruzione.

I soci della Pro Loco “Amici di Avasinis” sono rimasti attoniti d’innanzi alla imprevedibile forza delle acque che hanno violato, la vita di Genova e dei quartieri di Marassi e Quezzi. Ancor più colpiti ed in senso positivo, sono restati nel vedere donne e uomini di tutte le età prodigarsi per riportare la situazione alla normalità, davanti alla tv si sono rivissuti i tragici fatti del 1976 quando i nostri paesi furono disastrati dal terremoto. Allora la solidarietà da tutto il Mondo non mancò. Oggi Avasinis, e la sua Pro Loco, sono riconoscenti con il Mondo, per questo hanno voluto lasciare un segno di speranza a Genova donando un pre-zioso ambone scolpito nel legno di noce, in segno di amicizia e vicinanza tra friuli e Liguria.

Oltre ai drammi e allo spirito solidaristico molte sono le comu-nanze tra Avasinis e Genova sottolineate dal Presidente della Pro Loco Giovanni Rodaro, durante l’affollatissima cerimonia tenutasi nella chiesa di Pedegoli:

“Avasinis ed il suo capoluogo Trasaghis (dal latino Trans Aquas – oltre le acque) così come Quezzi sorge in un ambiente pede-montano circondato da torrenti e ruscelli. Ad Avasinis, in tutto l’Alto friuli e la Carnia, viva è la tradizione della lavorazione del

legno, a Quezzi sorge la Cappella di San Giuseppe, padre e fale-gname per eccellenza. Il nostro cittadino più illustre Mons. Luigi Ridolfi per ben 500 volte fino alla metà del secolo scorso, è salpato ed attraccato a Genova, per accompagnare ed assistere gli emigranti italiani a bordo delle navi della famiglia Cosulich dirette nelle Americhe.

Avasinis è una delle poche località del friuli ad ospitare un’edi-cola votiva contenente una statua della Madonna della Guardia.

Un’attivista della Pro Loco “Amici di Avasinis” ha trascorso la sua infanzia sull’isola della Capraia, ove Don Vasco Quoghi mosse i suoi primi passi da sacerdote. Don Vasco promosse l’apertura della Chiesa di San Giuseppe in Pedegoli e per molti anni operò come parroco del quartiere genovese”.

Nella piccola chiesa di San Giuseppe, sono ancora visibili le tracce dell’alluvione che ha compromesso gli intonaci ed il controsoffitto, tuttavia durante la cerimonia l’entusiasmo e lo spirito di fratellanza hanno sopito ogni tristezza e l’esempio della ricostruzione friulana ha entusiasmato i presenti, tra i quali mol-tissimi friulani residenti a Genova. Uno sprone a ricominciare è arrivato anche dal Sindaco di Trasaghis Augusto Picco, che attraverso Giovanni Rodaro ha inviato un messaggio applaudito dal pubblico.

La cerimonia si è conclusa con un rinfresco che ha visto sulle tavole insieme prodotti friulani e genovesi, vini, formaggi, salami, dolci, e immediatamente si è venuta a creare un’atmosfera di festa e di confidenza. Un gruppo di genovesi ha annunciato una prossima visita in friuli e ad Avasinis.

Daniele Martina

CRONACA

IL CUORE DI AVASINIS PER GENOVA

Il gruppo di Avasinis a Genova

Saluto del Presidente della Pro Loco

L’ambone donato

Osservando i danni dell’alluvione

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STORIA

RICORDO DEI NOVE ALPINI DEL COMUNE DI TRASAGHIS MORTI NELL’AffONDAMENTO DEL “GALILEA” NEL 1942

Il 28 marzo è stato ricordato il settantesimo anniversario dell’af-fondamento del piroscafo Galilea.Varato nel 1918, 131 metri di lunghezza, 8.000 tonnellate di

stazza, il piroscafo Galilea era stato requisito per scopi militari durante il secondo conflitto mondiale.Il 28 marzo 1942 il Galilea partì da Patrasso alla volta dell’Italia.faceva parte di un convoglio formato da altri cinque piroscafi (Aventino, Crispi, Italia, Piemonte e Viminale) che in Grecia avevano

imbarcato in totale 8.300 alpini della divisione Julia che, terminato il loro turno sul fronte greco-albanese, tornavano in licenza in Italia.Sul Galilea erano imbarcati 1.199 uomini, quasi tutti alpini del bat-taglione “Gemona”, alcuni bersaglieri, alcuni carabinieri, 99 civili di equipaggio, 16 militari addetti alle artiglierie e alcunie decine di detenuti politici greci (64 più 6 donne).Il convoglio viaggiava in doppia fila, con il Galilea in testa alla fila di dritta. Ai lati del convoglio procedevano alcune torpediniere, draga-mine e un incrociatore ausiliario.Sia le navi militari di scorta al convoglio, sia alcuni velivoli avevamo effettuato ricerche antisommergibile senza rilevare nulla.Sul fondale era invece in agguato il sommergibile “Proteus” della Marina Britannica.Alle 22,45 mentre era all’altezza di Antipaxo, il piroscafo fu colpito da un siluro nella parte prodiera. Il Galilea sbandò sulla sinistra e si appruò.A bordo si scatenò il panico. Le altri navi del convoglio e di scorta si dispersero per evitare il siluramento. Restò in zona solo la “Ca’ da Mosto” per raccogliere i naufraghi, ma dal piroscafo, nonostante il Comandante avesse fatto diramare il “si salvi chi può” nessuno si metteva in mare…..Erano alpini, equipaggiati con scarponi e abiti pesanti, con poca o nessuna dimestichezza con il mare. Venivano dalle vallate delle Alpi, pochi di loro sapevano nuotare, pochi di loro avevano visto il mare prima di allora. Il tenente Erasmo frisacco testimoniò poi: “ La nave sbandava immediatamente sul fianco sinistro, mentre continuava per circa dieci minuti la propria corsa gradatamente aumentando il proprio sbandamento. Mare molto mosso, foschia, raffiche di pioggia.Un numero abbastanza rilevante di militari si lanciava verso le scia-luppe e sottufficiali ivi accorsi cercavano di regolare, come la situa-zione lo permetteva, l’afflusso del personale e la discesa in mare.Difficilissima la calata delle scialuppe, delle quali quattro si sono sfasciate al primo urto contro i marosi, mentre una precipitava dall’alto carica di truppa, forse perché troppo gremita o per rottu-ra dei sostegni. La maggior parte delle persone lanciatesi o cala-tesi in mare mentre ancora la nave era in moto, finiva nel gorgo provocato dall’elica. La nave, quantunque fortemente sbandata, dava l’impressione di poter per qualche tempo mantenersi a galla e gli ufficiali presenti a bordo hanno cercato allora di trattenere il personale infondendo la calma per rendere più facile il salvataggio.Alle ore 3.45 circa la nave, sempre leggermente affondando, spa-riva sotto la superficie dell’acqua.Molte persone sono state viste sparire nel vortice prodotto dall’ac-

qua che penetrava nell’interno della nave attraverso lo squarcio dovuto allo scoppio del siluro. Molti affogamenti sono stati dovuti al mare fortemente agitato, perché le onde di frequente travolgevano le zattere, rottami, e ricoprivano i naufraghi, quantunque forniti di salvagente.”.Alla fine i sopravvissuti furono solo 284.Alle 3,40 del 29 marzo il piroscafo si inabissò.finì così la storia del “Galilea” e di quasi mille alpini che, scampati alle battaglie sui Balcani, tornavano in licenza e trovarono la morte in mare. Secondo il riesame dei dati compiuto recentemente dal ricercatore Paolo Montina, nell’affondamento morirono circa 765 alpini, 70 marinai, altrettanti Carabinieri. Trecentocinquanta furono le vittime friulane, 150 della provincia di Pordenone, 200 di quella di Udine, dove ben 16 morti si contarono nella sola Majano che risultò il paese più colpito. Ci fu una dolorosa percentuale signi-ficativa anche per il Comune di Trasaghis, che ebbe 9 alpini periti nel naufragio.

NELL’AFFONDAMENTO DEL “GALILEA” PERIRONO DAL COMUNE DI TRASAGHIS

DE CECCO Aldo 18-6-1916di Amadio e Toffoletto Orsolanato e residente a Braulins di Trasaghis, coniugatoAlpino 8° Rgt., Btg. «Gemona»

DE CECCO Andrea 25-10-1911di Domenico e De Cecco Marianato e residente a Braulins di Trasaghis, coniugatoAlpino 8° Rgt., Btg. «Gemona»

DI DOI Giacomo 24-4-1921di Pietro e Del Bianco Orsolanato e residente ad Avasinis di Trasaghis, celibeAlpino 8° Rgt., Btg. «Gemona»

DI SANTOLO Bramante 28-6-1921di Rodolfo e Cecchini Orsolanato e residente a Peonis di Trasaghis, celibeCap. magg. 8° Rgt. Alpini, Btg. «Gemona»

fEREGOTTO Pietro 16-5-1915di francesco e feregotto Lucianato e residente a Braulins di Trasaghis, coniugatoAlpino 8° Rg., Btg. «Gemona»

STEfANUTTI Domenico 7-12-1921di Giovanni e Stefanutti Luigianato e residente ad Alesso di Trasaghis, celibeAlpino 8° Rgt, Btg. «Gemona»

STEfANUTTI Libero 8-5-1921 di Giovanni e zuliani M. Luigianato e residente ad Alesso di Trasaghis, celibeAlpino 8° Rgt., Btg. «Gemona»

STEfANUTTI Valentino 17-5-1920 di Clemente e Cucchiaro Marianato e residente ad Alesso di Trasaghis, celibeAlpino 8° Rgt., Btg. «Gemona»

URBAN Giovanni 4-8-1921di Giovanni e Rodaro Elisabettanato e residente ad Avasinis di Trasaghis, celibeAlpino 8° Rgt., Btg. «Gemona»

Tra i superstiti del “Galilea”, Luigi ORLANDO, cl. 1917 - nato ad Avasinis di Trasaghis - caporale - 8° Rgt. Alpini - btg. Gemona, insignito di medaglia d’argento al v. m. per azione di guerra sul Pindo (fronte Greco) nel 1940 e Vittorio CECCHINI di Trasaghis, cl. 1921, 8° Rgt. Alpini - btg. Gemona, insignito di croce di guerra.

La motonave Galilea

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STORIA

Èabbastanza ben documentata la fitta rete di rapporti e relazio-ni socio-economiche creatasi tra gli emigranti carnico-friulani e i paesi della penisola istriana. Eclatante il caso di Visignano,

una cittadina tra Umago e Parenzo che vide un notevole afflusso

di emigranti dalla Patria del friuli (tanto che i suoi abitanti veni-vano significativamente denominati “cargnei”). fu relativamente semplice l’inserimento fattivo nella realtà di Visignano: questo si estrinsecò in tutti i settori di attività. Lo studioso locale Antonio De Colle, dall’esame di svariata documentazione antica reperibile in loco, compitò ben 118 cognomi di origine carnico-friulana tra i residenti nella cittadina. Numerose le attestazioni riferite a perso-ne provenienti da quello che oggi è il Comune di Trasaghis (e par-ticolarmente da Alesso): De Colle porta il caso dei cognomi Cavan, Rabassi, Peressini e Stefanutti; a questi vanno con ogni probabilità aggiunti anche i Cuzzi, i Cucchiaro, i Colautto, i Tomat, i zuliani ed i Valent (e, chissà, forse anche i De Colle, anche se lo studioso indica la provenienza dal ramo di Ovaro). Il fenomeno migratorio fu abbastanza rilevante. In qualche caso esso fu temporaneo, per esempio per quanto riguarda una

famiglia Stefanutti: Il 17 genna-io 1729, dunque, ms. Daniel qm Giacomo Tomat, et ms. Anzolo qm floreano Stefinuto, et Donna Maria relicta del qm Domenico Stefinuto, et ms. Pietro qm Valentino etiam Stefinuto il quale facendo a nome di Donna Maria sua moglie, tutti di Allesso provvidero alla nomina a loro procuratore di ms. Valentino qm Gio:Giacomo Cavano della sud-deta Villa absente, e con sue lettere carica accettante affinché potesse a nome dei deleganti, vendere una peza di casa coperta di copo posta nell’ Isola dell Istria nella Villa di Visignano teritorio di Montona...Molto più frequentemente, l’emigra-zione diventava stabile, con la ces-sione dei beni posseduti nel paese di provenienza: Il 24 luglio 1737 Nicolò qm. Gio: Batta Rebbasso di questo loco ora abitante nelle parti d’Istria nella Villa di Visignano cede-

va a D. zuane qm. Gierolamo Rebbasso, et suo fratello francesco qualli facendo anco per nome d’altro fratello Nicolo per esser absente di qui loco d’Allesso... un pezza di Casa coperta di paglia rivoltata da terra sin al colmo con un casaglio appresso col suo cortivetto avanti... Idem altra pezza di stanza terranea rivoltata situata in esso cortivo con un camerino rivoltato ....., e con corti-veto, e pergola.. il tutto per prezzo, et valore di lire £. 924 s. 10.Da fine ‘600 (periodo delle più antiche attestazioni dei citati cogno-

mi) lungo tutto il ‘700 si assiste a un continuo, costante processo di inserimento produttivo e a un generale miglioramento della condizione sociale degli emigrati da Alesso e dai paesi circostanti. Svariate sono le attestazioni archivistiche, documentanti in primo luogo la “prestazione d’opera” relativa al proprio settore lavorativo: così, per esempio, mistro florean zulian, perito murador chiamato ancora nel 1691 a dirigere i lavori di ristrutturazione del pubbli-co torchio, o anche il caso dei mistri GioBatta e Nicolò germani Rabbas che nel 1750 sottoscrivevano un contratto per il riatto della Casa della Pieve, impegnandosi a murare la suddetta casa dalla pianta sino alla cima. Altre significative testimonianze relative al positivo inserimento della realtà socioeconomica di Visignano sono costituite dall’incarico dato a GioMaria Rabassi qm Gerolamo de Cargna, perito nell’ arte di muraro di costruire nel 1736 l’ altare di marmo dedicato a S. Quericio nella chiesa Parrocchiale,

nella qualifica di direzione dei lavori per la ricostruzione del cam-panile assunta nel 1763 da Nicolò Rebassi assieme ad altri tre visignanesi (direzione ricordata poi anche da una lapide in pietra posta sulla facciata dello stesso campanile), nell’affidamento della stima dei lavori della Loggia Comunale richiesta nel 1764 a Pietro Cucchiaro e Nicolò Cuzzi e anche dalla presenza a Visignano, nel 1785 di Daniel Persina da Alessio nella Cargna qualificato come mistro (termine, come si è visto, attribuito a esperti artigiani).Emblematico, infine, a suggello del definitivo inserimento nella real-tà istriana (alla terza generazione?), la nomina a zupano (carica corrispondente a quella di capo-paese, Podestà) che nel 1768 venne conferita a Gio:Batta Rabas.Diversi cognomi di origine friulana presenti a Visignano si sono estinti nei secoli; altri sono sopravvissuti quantomeno sino ai giorni dell’esodo seguito al trattato di pace italo-jugoslavo del 1947.Dopo la dissoluzione dello stato jugoslavo e la nascita della repub-blica croata, sembrano riprendere con vigore anche le iniziative culturali di riscoperta della storia locale proposte dalle Comunità degli Italiani in Istria: lo testimonia anche Mario Trippari che, in una recente visita a Visignano, oltre a fotografare nel cimitero della cittadina la presenza di lapidi che possono ancora fare riferimento all’antica emigrazione dal friuli all’Istria, ha raccolto positive indica-zioni in tal senso da parte delle associazioni culturali locali.

Pieri Stefanutti

Si ringraziano per la collaborazione Decio Tomat e Mario Trippari

BIBLIOGRAfIABUCHICH B., Visignano d’Istria, Comunità di Visignano - Ist. Reg. per la cultura istrana, Trieste 1994DE COLLE A., Note storiche su Visignano d’ Istria, dattiloscritto inedito, 1912DE COLLE A., friulani nel comune di Visignano d’Istria, “Ce fastu?”, 1960STEfANUTTI P., Dalessàns in Istria, “Dalès un timp par vivi” n. 4, agosto 1986, p. 7STEfANUTTI P., TOMAT D., Murari, sartori, mercanti, tesseri, in: Cramars, Atti del Covegno internazionale di studi, Agraf 1997, pp. 273-294

EMIGRAzIONE DEI SECOLI PASSATI: DA ALESSO A VISIGNANO D’ISTRIA

Lapide di Pietro Rabas

Lapide di Melchiorre Rabas

La loggia di Visignano

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CJANTON FURLAN

A scuele, cjalantsi ator e domandant ai nonos e a personis che a àn vivût chês esperiencis, i vin provât a cerî di capî cemût che al ere une volte il lavôr intai cjamps e intai prâts,

ce imprescj che a si dopravin e cemût che a vegnivin fatis chês ativitâts. Al è stât interessant ancje viodi cemût che i stes lavôrs, in puescj difarents, a vegnissin fats in manieris che si somein ma che no son compagnis e ancje che i stes imprescj doprâts a vessin nons difarents a secon-de dal paîs: i vin metût a confront Dalès, Vasinas e Braulins, cerint di doprâ ancje il mût di fevelâ tipic dai trê paîs.

Tal cjamp e tal ort a si dopravin la forcja a cuatri pics pal ledan, la pala, la vuargina, la sapa e il sapin, la vangja, la sesula, il riscjel, il sarcli e il sarclut, il rali par parâ jù il ledan, il zei, il picon, i raclis par tignî sù fasui, cudu-mars, pomodoros e cezara, il sborfedôr o bagnaort, il spiçot par semenâ il radic, las fuarpias das vîts…

Tal prât e par fâ fen a coventavin: il falcet, la côt, il codâr, las batadorias cul marcjel, il riscjel, il cos, las cuardas dal fen, la sesula, la barela, la forcja a trê pics, la lôza, las caruculas par puartâ jù il fen cu la cuarda, la fruça-doria.

Dal mês di Mai fint in Setembar a si fasevin trê o cuatri tais di fen intal plan e un inta mont.Il prin tai a si lu faseva fra Mai e Jugn, e a si lu cla-mava “cultura”.Tor la metât di Lui a si faseva il secont tai, che a si clamava “Altiûl”.Il tierç e il cuart tai a si ju fase-va fra Avost e Setembar; a si clamavin un “Muiart” e chel ati “Cuart” o “Secont muiart”.Il fen fat in mont a si clamava “Fen mars” e a si faseva in Lui o in Avost.La jerba a si taia-va cul falcet o cu la sesula; dopo a si la faseva secjâ intal soreli e a si

la zirava cu la forcja a trê pics o cul riscjel, pui voltas.Di sera a si faseva il fen in cavol e a si lu taponava par tema da ploia.Il dì dopo si lu scavolava, ven a stâi si lu tornava a slargjâ o a spandi e cuant che al era sut a si lu puartava intal taulât o cul cos o cu la barela o ancja, dopo vêlu metût in fas cu las cuardas, sul cjâf.Dopo vê finît l’ultin tai di fen, a si puartava tal prât il ledan par coltâ il teren, a si scjerniva o a si lu spandeva e dopo, da vierta, a si lava a fruçâlu cu la fruçadoria.La fruçadoria a era fata di breas metudas dongja e sot a veva i clauts o i listons par fruçâ miôr il ledan.Sora, par vê pui pês, a si metevin cuatri claps o ancja un frut piçul sentât parsora.

A fen sù pal Brancot, sore BraulinsSul mont Brancot, da bande di Braulins, si taiave la erbe par fâ fen une volte ad an, a fin dal mês di Lui.La erbe a vignive taiade dulà che a si rivave cul falcet e il rest, che al ere il pui, cu la sesule.Dopo taiade la erbe, si la tirave dongje e chê che a ere ta la ombrene, si la tirave fûr tal soreli.

Dopo a vignive zirade e voltade 1 o 2 voltes, daûr il timp.La sere prime di vignî jù da mont, a si meteve “in code” e dopo in cavol.Cualchi volte a si cuvierzevin i cavoi, par che no si bagnassin, cuntun raustin di erbe verde.Tal indoman il fen al vignive discavolât e tornât a spandi. Tal dopo

misdì al vignive voltât, e timp permetint, se al ere sec, si faseve il fas.Il fas a si faseve metint dôs cuardes a bas, paraleles tra lôr, si cjapave des braçades di fen, les “raustes” (ogni rauste a ere la unitât dal fas, in pratiche al ere un braç di fen ben fissât che al vignive fat batint il fen cul riscjel cuintri les gjambes dal contadin. - a volevin 5 o 6 raustes par fâ un fas) une dongje chê altre e dopo a si strenzeve la prime cuarde, chê devant, che a costituive la part devant dal fas (li che a si poiave il cjâf).Par sistemâ la part daûr dal fas, bisugnave fâ un raustin (une rauste piçule, pleade in doi) che al vignive leât cu la cuarde daûr e che al servive a dâ une base a forme di “piramide” al fas e, in pui, al permeteve che il pês dal fas al las no domo sul cjâf ma ancje su les spales.

I disarìn ancje che alì che al si poiave il cjâf a vignive fate une cove in mût che al fos ben belançât e che il pês al fos distribuît ben par dopo frontâ la dissese da mont.A chest pont il fas al ere pront e se fat ben al ere a forme di tronc di piramide cuadrangolâr, come che o disevin prin, cu la part pui largje (code) che al podeve poiâ ben tes polses.La polse a ere un murut di claps alt 70-80 cm, alì che a si poiave il fas.A erin polses piçules, par une o dôs persones, polses grandes che a podevin ospitâ ancje decines di fas. A erin metudes tai puescj pui strategjics dai trois, par esempli a vignivin costruides tas croseres impurtantes o dongje une risultive di aghe o dopo une curve o une dissese particolarmenti dificile. Intant da polse si podeve bevi un got di aghe dal caratelut. Un fen interessant al ere chel che a Braulins a clamavin overnari, un fen di alte montagne, clamât cussì par vie che al vignive tirât dongje tai prâts che dispès a erin invuluçats de fumate.

Fa fen in mont, di Dalès a VasinasIn mont a si faseva un sôl tai di fen, a si rivava a fandint doi nomo dulà che a si podeva coltâ, cul ledan o la cinisa, dongja dal stali. Par taiâ la jerba, il falcet a si lu bateva ogni cuatri-cinc oras e a si pas-sava la côt ogni dîs minûts, a seconda dal tipo di jerba.Tai prâts, una volta taiât il fen, a si lu meteva in riâl e dopo a si lu faseva in cavol. I vielis a disevin che, par jessi bon, il fen al veva di fâ una not “a boli” in cavol.Par fâ il fas a si metevin las cuardas incro-sadas intal prât e parsora a si metevin siet rostas di fen.Las feminas a fasevin i fas in mont e dopo, par puartâju jù, a cjapavin un fas a la volta e a lu puartavin fint inta pousa, li che a si fermavin, dopo a fasevin un ati toc, fint a chê ata pousa e cussì, dopo l’ultin toc, a rivavin a cjasa. A fasevin cussì (a si clamava “mudâ il fas”) par che il viaç al sameàs mancul pesant.

Test par cure dai fruts de scuele Primarie di Dalès. Dissens dai fruts e dal gjenitôr Gianpiero Stefanutti. A si ringrazie pe colaborazion ancje Zuan Cucchiaro, Giuseppe Del Cozzo, Onorina Pittino, Adalgisa Rabassi, Fiorella Stefanutti.

VECJOS IMPRESCJ PAR LAVORÂ LA TIERE E FÂ FEN

Imprescj dal cjamp e dal prât

La barela

Intal cjamp

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ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO COMUNALE

In apertura di seduta, il Sindaco ha dato il benvenuto al Segretario comu-nale dott.ssa Vittoria Angeli che, dopo un lungo periodo di malattia, è rientrata in servizio nonostante non sia del tutto ristabilita e – a nome di tutti i Consiglieri comunali presenti – le ha augurato un buon rientro ed un sincero “in bocca al lupo“. La dott.ssa Angeli ha ringraziato di cuore il Sindaco e tutti i Consiglieri comunali. Ha comunicato poi che la Giunta Regionale FVG ha approvato il Piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche per l’anno scolastico 2012/2013. Nel nostro caso viene soppressa la Direzione Didattica e costituito l’Istituto Comprensivo di Trasaghis (strutturato in modo verticale, cioè comprendente la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di I° grado) con il subentro, rispetto all’attuale configurazione, di tre nuovi Comuni: Resia, Resiutta e Moggio Udinese. Il Consigliere di minoranza. Gianni Toffoletto ha chiesto chiarimenti in merito ai lavori per la realizzazione della fermata TPL nella frazione di Braulins. Il Sindaco ha risposto che è intenzione dell’Amministrazione comunale indire al più presto una riunione pubblica nella suddetta

frazione per esaminare la que-stione. Il Consiglio ha poi determina-to, all’unanimità, i costi ed i prezzi di cessione delle aree destinate ad attività produt-tive da cedere in proprietà o in diritto di superficie nel P.I.P. (prezzo di cessione €. 5,00/mq; quota incidenza opere di urbanizzazione €. 10,00/mq; quota incidenza opere di urbanizzazione parco fotovol-taico €. 4,00/mq), i costi ed i prezzi di cessione delle

aree destinate alla residenza nei Comprensori P.E.E.P. (Comprensorio di Trasaghis €. 10,00/mq; prezzo di cessione aree €. 7,00/mq; costo opere di urbanizzazione €. 3,00/mq ); di determinare per l’anno 2012 in €. 25,00 al metro quadrato il prezzo di cessione dei lotti edificabili compresi nel P.R.P.C. in località Cjalcôr della frazione di Alesso (tale importo non comprende gli oneri di urbanizzazione e le spese contrat-tuali connesse con la stipula dei conseguenti atti di cessione. Il Sindaco ha poi illustrato il Programma triennale dei lavori pubblici in esame ed in particolare l’elenco delle opere da realizzare nel 2012, elenco che potrebbe subire modifiche ed integrazioni nel corso dell’an-no, al verificarsi delle condizioni legate alla concessione di contributi da parte degli organismi competenti per inserire nuovi interventi o modifi-care quelli già previsti. E’ intervenuto il Capogruppo della minoranza consiliare Giorgio Rodaro per evidenziare che “manca un’adeguata attività di ricerca di finanzia-menti e contributi regionali e provinciali, giovandosi dell’opera dei nume-rosi assessori, della cui attività ad oggi non conosciamo i frutti. Questa carenza determina un’insufficienza nella programmazione triennale delle opere pubbliche”. Il Gruppo della minoranza consiliare ha quindi preannunciato l’astensione e il programma è stato pertanto approvato con i soli voti della maggioranza. Con votazione palese unanime il Consiglio ha approvato il “Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari per il triennio 2012-2014. Dopo aver approvato il relativo regolamento applicativo, in 10 articoli, il Consiglio ha poi iniziato a discutere sull’imposta IMU.Il Sindaco ha introdotto l’argomento affermando che l’Amministrazione comunale con la nuova imposta municipale propria (IMU) deve cercare di mantenere il medesimo introito derivante dalla vecchia ICI, illustrando quindi in modo ampio e dettagliato la proposta formulata dall’Amministrazione comunale circa la determinazione delle aliquote per il corrente anno, fornendo le motivazioni che hanno indotto a tali scelte .Il Capogruppo della minoranza consiliare Giorgio Rodaro ha suggerito, per compensare i minori introiti dalla riduzione delle aliquote, “un asses-sore in meno, con la vendita di beni immobili non indispensabili, che potrebbero creare spese di investimento e di manutenzione ed infine con un maggior introito dalla vendita di legname. Il Sindaco ha replicato al Consigliere Rodaro precisando che, a livello prudenziale, la spesa corrente deve essere coperta da entrate certe. Il Consigliere di minoranza. Gianni Toffoletto ha suggerito che si potreb-be anche accettare la proposta dell’Amministrazione comunale di deter-minare nel 0,50% l’aliquota in questione, fermo restando che – se la manovra Monti proponesse, come ventilato, dei miglioramenti in merito – si potrebbe valutare in futuro un’aliquota minore E’ intervenuto il Capogruppo della maggioranza consiliare Ivo Del Negro per condividere lo spirito della proposta del Consigliere Toffoletto, sottolineando infatti che al momento è difficile fare una previsione sull’introito nelle casse comunali e che, solo a consuntivo, si potranno

valutare future scelte diverse, rilevando quindi che al momento attuale la scelta dello 0,50% sia prudenzialmente corretta e segnalando che il Consorzio B.I.M. si sta attivando per la verifica e la rideterminazione delle rendite catastali degli impianti idroelettrici presenti nel territorio, ai fine del pagamento della vecchia ICI. Ha sottolineato che se tale proce-dura dovesse avere esito positivo, nel nostro caso la Società Edipower dovrebbe versare al Comune delle ingenti somme derivanti da detta imposta .Con votazione palese unanime il Consiglio ha quindi deliberato di deter-minare per l’anno 2012 le seguenti aliquote dell’Imposta Municipale Propria (IMU) : 0,76% aliquota base 0,50% aliquota ridotta per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale 0,20% aliquota ridotta per i fabbricati rurali ad uso strumentale di fissare in €. 200 la detrazione per l’unità immobiliare adibita ad abi-tazione principale e per le relative pertinenze, con maggiorazione di €. 50 per ciascun figlio di età non superiore a ventisei anni, fermo restando che l’importo complessivo della maggiorazione non può superare l’importo massimo di €. 400.

All’unanimità sono stati definiti i criteri per l’assegnazione di incarichi di studio, di ricerca e di consulenza e l’elenco di Commissioni, Comitati ed Organismi ritenuti indispensabili. Successivamente, con i voto contrario del consigliere Daniele Rossi, sono state approvate le Indennità di carica spettanti agli amministratori.

Il Consiglio ha poi iniziato a discutere per l’approvazione del bilancio di previsione 2012. Il Sindaco ha sottolineato che “nella predisposizione del bilancio 2012 l’obiettivo primario consiste nel miglioramento dell’ef-ficienza e della capacità di rispondere adeguatamente ed equamente ai bisogni dei cittadini e degli utenti, anche se è stato necessario mante-nere una politica di rigido contenimento della spesa corrente, in conse-guenza dei tagli operati dalla Regione sui trasferimenti ordinari agli Enti locali ed in particolare ai Comuni, che sono rimasti comunque sostan-zialmente invariati rispetto all’anno precedente, meno – ovviamente – il trasferimento ex ICI di circa €. 74.000 e la somma per l’assistenza di €. 60.000 che viene trasferita direttamente all’Azienda Sanitaria. Per quanto riguarda invece le spese correnti, si è avuto un aumento della spesa sanitaria di circa €. 25.000, dovuta alla differenza nel riparto derivante dal trasferimento regionale, sulla base dei rendiconti presentati alla Regione, che – per quanto ci riguarda – sono sempre stati puntuali e precisi. L’altro aumento di spesa previsto in €. 20.000 è stato necessario per garantire il servizio mensa ai dipendenti comunali, nel rispetto del loro vigente contratto di lavoro. Nonostante i tagli, si è riusciti a mantenere pressoché inalterate tasse e tariffe assicurando ai cittadini un alto livello dei servizi; la spesa per alcuni di essi è fra le più contenute della zona (ad esempio trasporto scolastico gratuito). Viene confermata anche per il corrente anno la non applicazione dell’addizionale IRPEF e della TOSAP sui passi carrai e sono state attuate politiche di controllo sui tributi locali e gli uffici comu-nali sono stati incaricati di procedere ad opportune verifiche”. Dopo aver evidenziato la delicatezza del momento per le finanze comunali, ha aggiunto che “sarà sempre più difficile mantenere alti gli attuali livelli dei servizi ai cittadini come l’Amministrazione comunale ha cercato di garantire fino a questo momento” e che “l’obiettivo dell’Amministrazio-ne comunale sarà quindi di ricercare nuove fonti di finanziamento del bilancio, attraverso lo sfruttamento di fonti alternative, quali l’acqua, la vendita di lotti boschivi ecc.” Il Sindaco ha quindi dato lettura quindi delle deliberazioni adottate dalla Giunta comunale nella seduta del 5 marzo scorso, con le quali è stato determinato per il corrente anno l’ammontare di tasse, imposte, tariffe, canoni e contribuzioni per vari servizi comunali ed ha illustrato in modo ampio e dettagliato la relazione del Revisore dei Conti sottolineando che da parte del Revisore è stata rilevata la congruità, la coerenza e l’attendibilità contabile delle previsioni di bilancio, dei programmi e dei progetti con l’espressione di parere favorevole sulla proposta di bilancio di previsione. Aperta la discussione, è intervenuto il Consigliere di minoranza Gianni Toffoletto per chiedere alcune delucidazioni in merito alla previsione, in entrata, di pari importo al precedente anno e non un importo supe-riore per i parcometri nella zona del Lago. Il Sindaco ha risposto che si è scelto di essere prudenti e, quindi, in via cautelativa è stato previsto il medesimo importo dell’anno precedente per gli introiti derivanti dai parcometri e inoltre che è intenzione dell’Amministrazione comunale, assieme ai Comuni limitrofi, costituire un Gruppo Europeo di Interesse

Commemorazione vittime di Avasinis

SEDUTA DEL 21MARZO 2012

0,76% aliquota base

0,50% aliquota ridotta per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale

0,20% aliquota ridotta per i fabbricati rurali ad uso strumentale

di fissare in €. 200 la detrazione per l’unità immobiliare adibita ad abi-tazione principale e per le relative pertinenze, con maggiorazione di €. 50 per ciascun figlio di età non superiore a ventisei anni, fermo restando che l’importo complessivo della maggiorazione non può superare l’importo massimo di €. 400.

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ATTIVITà DEL CONSIGLIO COMUNALE

Economico con lo scopo di promuovere, realizzare e gestire progetti comunitari. Il Bilancio di Previsione è stato quindi approvato con 7 voti a favore da marte della maggioranza e 5 astensioni espresse dai Consiglieri di minoranza. Il Consiglio ha poi approvato una ulteriore proroga, sino al 31 dicembre 2012, dei termini per la regolarizzazione dei passi carrai, soprattutto per chiarire la posizione di coloro che utilizzano un passo carraio per accedere a terreni agricoli, al fine di espletare la loro attività. E’ stato poi approvato il nuovo schema dell’atto di delega all’Azienda per i Servizi Sanitari n° 3 “Alto friuli” per la gestione nel periodo dal 1° gen-naio al 22 novembre 2012 del Servizio Sociale dei Comuni nell’ambito distrettuale 3.1 del Gemonese, Canal del ferro e Val Canale, nonché le “direttive” proposte dall’arch. Dri Giorgio di Udine per la formazione della variante n° 18 al Piano Regolatore Generale Comunale.

E’ stata anche riscontrata l’opportunità di attestare l’esistenza di inte-ressi pubblici prevalenti riferite ad alcune opere realizzate a Braulins, optando quindi per il mantenimento delle opere in questione, anziché procedere alla loro demolizione.

Il Consiglio è stato poi chiamato a prendere atto della chiusura dell’ini-ziativa della raccolta di firme, promossa dalla minoranza, per l’indi-zione di un referendum consultivo comunale sul potenziamento della centrale idroelettrica di Somplago. Il Sindaco ha ribadito che l’oggetto del referendum riguarda una materia che non può essere considerata di esclusiva competenza comunale dall’art. 8 del D.Lgs. 267/2000; che non è ancora stato adottato il regolamento di cui all’art. 69 comma 5 dello Statuto comunale, che disciplina i requisiti di ammissibilità, i tempi, le condizioni di accoglimento e le modalità organizzative della consultazione. Richiamandosi al parere espresso dalla Regione fVG – Direzione Centrale della funzione Pubblica – in data 21.09.2011, la consultazio-ne popolare non può essere indetta. Ha ricordato anche che questi elementi erano stati comunicati ai Consiglieri del Gruppo di minoranza il 27.12.2011 e che è, prima del Consiglio, stata indetta, a inizio gennaio, una riunione tra la Giunta comunale ed i Consiglieri comunali di minoranza per il punto della situazione. Il Consigliere di minoranza. Gianni Toffoletto è intervenuto per precisare che la richiesta all’Amministrazione comunale di portare in Consiglio comunale l’argomento era finalizzata alla sola presa d’atto da parte del Consiglio della comunicazione scritta del Sindaco e non della decisione presa, salvaguardando comunque l’azione della raccolta di firme, a pare-re della minoranza, del tutto corretta. Il Sindaco, nell’esprimere l’apprezzamento per il comportamento dei Consiglieri di minoranza, ha ribadito che da parte dell’Amministrazione comunale non si è trattata di una decisione politica bensì dettata esclu-sivamente dalla vigente legislazione in materia. Il Consiglio Comunale, all’unanimità, ha preso quindi atto che la richiesta di indizione di un referendum consultivo comunale sulla questione del progetto di potenziamento della centrale idroelettrica di Somplago è risultata non ammissibile.

Il Sindaco ha poi richiamato il provvedi-mento della Giunta comunale n° 116 del 28.07.2011 col quale si deliberava di partecipare al procedimento amministra-tivo avviato per la verifica di assoggettabi-lità alla procedura di Valutazione Impatto Ambientale del progetto relativo alla rea-lizzazione di una centralina idroelettrica sul torrente Leale, preannunciando il parere favorevole dell’Amministrazione con una serie di prescrizioni. E’ intervenuto il Capogruppo della mino-ranza consiliare. Giorgio Rodaro per sot-tolineare che dal punto di vista dell’impat-to ambientale, la minoranza consiliare è favorevole alla realizzazione dell’opera in esame, aggiungendo che “permangono perplessità circa la convenienza, per que-sto Comune, di realizzare autonomamen-te l’opera, confidando in un forte aiuto della Regione, che dia priorità al Comune stesso in sede di concessione, certi che l’unica fonte di entrata di que-sto Comune siano ormai solamente il bosco e l’acqua, le cui potenzialità dovrebbero essere appannaggio dei nostri soli concittadini”. Ha poi preso la parola il Capogruppo della maggioranza consiliare Ivo Del Negro per chiarire che per l’esame da parte della competente Direzione Regionale fVG non esiste una precedenza nei confronti di un

Ente pubblico rispetto ad uno privato. Infatti, la valutazione di un pro-getto da parte degli organismi regionali competenti va fatta nel merito del medesimo e non in relazione a chi l’ha presentato, esprimendo poi perplessità sul fatto che la Direzione Regionale non abbia esaminato i due diversi progetti riguardanti lo stesso intervento, presentati alla Direzione regionale confrontandoli fra loro e valutandone le diverse proposte avanzate. Alla fine il Consiglio Comunale, all’unanimità, ha espresso parere favo-revole, subordinato al rispetto delle seguenti prescrizioni : provvedere ad una preventiva ed adeguata verifica delle portate idrauliche indicate in progetto; tenuto conto di eventuali riduzioni di portata delle attuali sorgenti captate l’opera potrebbe pregiudicare futuri ampliamenti delle captazioni dell’acquedotto comu-nale in quanto interessa sor-genti poste nell’alveo del torrente; l’opera in questione si colloca di zona di vincolo idro-geologico con difficili ripristi-ni ambientali e soprattutto non è previ-sta dal vigente PRGC; l ’u l ter iore captazione si inserisce in un territorio forte-mente antropizzato (autostrada, oleodotto, gasdotti, elettrodotti, deriva-zioni di interesse nazionale, ecc.);

la derivazione può produrre alterazioni nel corso d’acqua nella parte a valle della captazioni in progetto; le opere hanno una forte interferenza con il sistema acquedottistico comunale che risale agli anni 60-70, per il quale necessita pensare al suo rifacimento; nelle interferenze con la rete attuale si dovrà prevedere la sostituzione del tratto interessato con spese a carico del proponente; la stradina di accesso alle sorgenti – sezione 2,5 ml – ha forti pen-denze in profilo e trasversali, richiede continue e costanti manutenzioni per caduta massi ed erosioni, non ha aree di sosta o movimentazione, appare quindi problematico ed impattante un cantiere con le dimensioni programmate; risulta necessario acquisire un progetto con le modalità di realizzazione dell’opera; l’eventuale realizzazione dell’opera deve garantire il ripristino dello stato dei luoghi;

la realizzazione dell’opera dovrà in ogni caso preliminarmente garantire la stipula di apposita convenzione con codesto Ente al fine di stabilire adegua-te compensazioni ambientali ed econo-miche e di ripristino a fine esercizio, prima della conferenza di servizi per l’autorizzazione unica. In chiusura, sono stati recepiti all’una-nimità il testo della 1^ Convenzione Internazionale sui Diritti delle Persone con disabilità approvato al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite ed il testo della petizione pubblica “ Ripristino delle cure per insufficienza venosa cerebro spinale e promozione dell’avvio di centri multidisciplinari per la diagnosi nel friuli Venezia Giulia”. Sempre all’unanimità, il Consiglio ha espresso solidarietà ai Comuni colpiti dal riassetto dei servizi offerti da

Poste Italiane SpA nella nostra Regione, condividendo e sostenendo l’azione dell’A.N.C.I. del f.V.G. tesa alla risoluzione del problema attraver-so un tavolo regionale di concertazione fra Comuni e Poste Italiane SpA con la mediazione delle Prefetture della Regione f.V.G.

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Il Ponte di Braulins in un periodo di siccità

Lago, nuove attrezzature al parco giochi

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COMUNE INfORMA

LAVORI E REALIzzAzIONIIntervento di taglio piante al “Parco al Lago”Il Servizio Manutentivo della Regione ha provveduto ai lavori di taglio pian-te al “Parco al Lago”

Ammodernamento area giochia Braulins e Trasaghis – Nuova area giochi ad Alesso Sono stati completati i lavori di ammodernamento dell’area giochi sull’a-rea retrostante la Biblioteca a Braulins nonché si è provveduto alla sosti-tuzione della pavimentazione dell’area giochi di Trasaghis con la posa di un pavimento in tartan; è inoltre stata avviata anche la creazione di una area analoga sulla sponda destra del torrente Palar ad Alesso.

Completati i lavori sul torrente Tremugna a PeonisNel tratto terminale del torrente sono stati potenziati gli argini in riva destra ed adeguato il guado. I lavori di Peonis sono stati ese-guiti dalla ditta Costruzioni Vidoni snc di forgaria nel friuli (UD).

Una novità per la stagione turistica di quest’anno. Ristrutturata l’area giochi al “Parco al Lago”Con l’impegno assunto dall’Amministrazione comunale di sistemazione dei parchi gioco nelle frazioni, si è voluto procedere anche al rinnovo del parco giochi sul lago e, prima dell’avvio della stagione turistica, sono stati completati i lavori. E’ stata così interamente ristrutturata l’area giochi presso il “Parco al Lago”.

Completata l’isola ecologicadel parco al lago

Per dare la possibilità ai turisti di poter smaltire corretta-mente i rifiuti l’Amministrazione comunale, con propri fondi di bilancio ha previsto la formazione di un’isola ecologica nell’area retrostante i servizi igienici nel parco del Lago.Per la nuova stagione turistica che è alle porte sarà quindi possibile, per i frequentatori del lago, disporre di una zona attrezzata dove conferire i rifiuti in forma differenziata.

Taglio di legna al lago

Il nuovo parco giochi Braulins

Lago, l’isola ecologica ristrutturata

Rinnovata l’area giochi al lago

Peonis, Lavori sul rioTremugna

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Notizie e informazioni del Comune di Trasaghis

Periodico quadrimestrale dell’Amministrazione Comunale di Trasaghis

N. 1 – 31 maggio 2012

Autorizzazione del Tribunale di Tolmezzo n. 89del 28 settembre 2009

Direttore responsabile: Augusto PiccoDirezione e redazione: Giunta Municipale

Coordinamento redazionale: Pieri Stefanutti

Hanno collaborato a questo numero: A.S.S. n. 3, Fabiana Zilli, Ivo Del Negro, Resi Forgiarini, Pro Loco Avasinis, Mario Trippari, Uffici

comunali

Fotografie: Archivio Centro di Documentazione, Archivio Municipio di Trasaghis, Resi Forgiarini, Walter Menegaldo, Mario Trippari

Stampa: Tipografia Graphis– Fagagna

Nel 2011 la popolazione è diminuita (ma ci sono 21 nuovi nati)Anche nel 2011 per il secondo anno consecutivo la popolazione resi-dente nel Comune di Trasaghis è diminuita: di 29 unità.Il 1° gennaio 2011 i residenti erano 2.337 (1.168 maschi e 1.169 femmine). Nel corso del 2011 i nuovi nati sono stati 21 (12 maschi e 9 femmine), 1 in più del 2010.II morti, sempre nel corso del 2011, sono stati 29 (15 maschi e 14 femmine), 3 in meno del 2010.Sono state invece 47 le persone immigrate da altri Comuni, mentre quelle cancellate per emigrazione verso altri Comuni sono state 68. Al 31 dicembre 2011 la popolazione residente nel Comune di Trasaghis era dunque composta da 2.308 abitanti (1.152 maschi e 1.156 femmine).Analizzando l’andamento demografico, si può notare che la differenza tra i nati ed i morti è di - 8 , contro i - 12 del 2010. Si conferma molto positivo il numero dei nuovi nati, che è di 21 (1 in più rispetto al 2010).Il vero fattore negativo è quindi il movimento della popolazione, che presenta un saldo negativo di - 21 unità, migliore comunque di quello del 2010 che era di - 43.Credo vada nuovamente sottolineato positivamente il numero dei nuovi nati che, costantemente, negli ultimi anni si attesta attorno alle 20 unità e questo è sicuramente un elemento di garanzia per il futuro del Comune di Trasaghis.Il numero dei cittadini stranieri presenti nel Comune è di 82 (32 maschi e 50 femmine), 3 in meno rispetto al 2010. I cittadini stranieri nel Comune di Trasaghis rappresentano una percentuale del 3,55% della popolazione residente, un dato inferiore a quello del 2010 che era del 3,63%. Negli ultimi anni gli stranieri sono in costante diminu-zione nel Comune di Trasaghis. I più numerosi sono gli Albanesi con

18 unità, seguiti dai Rumeni con 16, dai Macedoni con 14, Polacchi con 8, Marocchini con 5, Ucraini con 4, Croati con 3 e poi gli altri, con numeri inferiori.

Nel Comune c’è una concittadina ultra centena-ria, Maria Virginia (Gina) Di Santolo di Peonis, che il prossimo 7 settembre compirà 103 anni. Il compleanno numero 102 non è stato festeg-giato perché poco più di due mesi prima era deceduta la figlia Elsa, di75 anni. Il prossimo 7 settembre, dunque, speriamo di potere festeg-giare “la Gjina” dato che i 103 anni non sono mai stati raggiunti, almeno nell’ultimo secolo, da abitanti del nostro Comune.

Ivo Del Negro

COMUNE INFORMA

Maria Virginia “Gina”Di Santolo

ANAGRAFE dal 1 gennaio al 30 aprile 2012

COMUNE INFORMA

Nati

CAPUANO Anna Norma Maria, di Gianluca e di Collavizza Marina, n. a Udine il 16-02-2012

STEFANUTTI Laura, di Henry e di IMRE Viktoria Ibolya, n. a Tolmezzo il 18-03-2012

PERSELLO Davide, di Daniele e di Cucchiaro Christine, n. a San Daniele del Friuli il 10-04-2012

PICCO Isabel, di Alex e di Candolini Vittoria, n. a Tolmezzo il 16-04-2012

ROSSI Caterina, di Daniele e di Petris Elena, n. a Tolmezzo il 19-04-2012

Matrimoni

DI GIANANTONIO Francesco e HOSOOOKA Yoshiko,cgt. a Trasaghis il 25-02-2012 SCHEMBARI Salvatore e CESCHIA Viviana,cgt. a Gemona del Friuli il 28-04-2012

Deceduti

FRANZIL Rosa,n. il 28-07-1929, m. a Gemona del Friuli il 3-01-2012 VENUTI Maria Pierina,n. il 22-06-1933, m. a Gemona del Friuli il 10-01-2012 ZILLI Lina,n. il 12-06-1913, m. a Tolmezzo il 17-01-2012 DEL NEGRO Antonio,n. l’8-10-1936, m. a Gemona del Friuli il 25-01-2012RODARO Elena,n. il 21-06-1928, m. a Trasaghis il 4-02-2012 PERESSINI Mauron. il 4-11-1961, m. a San Daniele del Friuli il 5-02-2012 SCHNEIDER Alfion. il 15-02-1954, m. a Trasaghis l’8-02-2012 CUCCHIARO Margherita,n. il 17-07-1933, m. a Trasaghis il 20-02-2012 STEFANUTTI Damiano,n. l’11-09-1961, m. a Trasaghis il 25-03-2012 RIDOLFO Mattia,n. il 14-11-1919, m. a Trasaghis il 17-04-2012 STEFANUTTI Rino,n. il 27-09-1958, m. a Trasaghis il 27-04-2012

Laureati

Cucchiaro Laura Maria, nata il 05.12.1987, residente a Trasaghis in frazione Alesso, si è laureata il 19/04/2012 nel corso di laurea magistrale a ciclo unico quinquennale in giurisprudenza, presso l’Uni-versità degli Studi di Udine con la tesi “Il difficile riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo in materia di appalti pubblici”

Stefanutti Alessandra, nata a Gemona del Friuli (Ud) il 18 maggio 1987, residente e domiciliata in Trasaghis nella frazione di Alesso, si e’ laureata l’8 marzo 2012 in filosofia presso l’Università degli Studi di Udine, Facoltà di Lettere e Filosofia, con una tesi del titolo:”Figure di maestri e studenti di “artes” nel Friuli medioevale”.

Frazione Residenti NATI MORTI IMMIGR. EMIGR. Incremento Residenti al 01.01.2011 Decremento 31.12.1011

ALESSO 919 10 8 9 28 - 17 902

AVASINIS 316 2 5 8 7 -2 314

BRAULINS 298 2 5 7 8

- 4

294

PEONIS 318 2 4 8 9 - 4 314

TRASAGHIS 486 5 7 16 16 -12 484

TOTALE2.337

21 29 47 68 - 29 2.308

di cui m. 1.168 m. 12 m. 15 m. 21 m. 34 m. - 16 m. 1.152

f. 1.169 f. 9 f . 14 f. 26 f. 34 f. - 13 f. 1.156