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Editoriale 1

Avviati i lavori di costruzione della chiesa Immacolata 2

L’ampliamento della pubblica illuminazione 3

Approvato lo schema di massima del nuovo PRG 4

Approvato il regolamento sui chioschi 4

La raccolta differenziata porta a porta 6

Pedara avrà la sua elisuperficie 7

La costruzione di un tempio crematorio e cinerario 8

Riattivato l’antico accesso al cimitero 9

Interventi dei Capi Gruppo Consiliari 10

Il Premio Ara di Giove 12

La rinata confraternita di S. Biagio ha compiuto 10 anni 13

La Fiera d’Estate Village 13

I 100 anni di nonna Peppina 13

I 70 anni della liberazione alleata 14

La festa di Maria SS. Annunziata 15

Ritorno sul Don 16

Nasce il Centro Commerciale Naturale 19

L’Etna diventa patrimonio dell’UNESCO 20

Il Comune aderisce al “Patto dei Sindaci” 21

L’istituto Casella alla scoperta della robotica 22

Mattia Preti e la sua opera 22

Presentato un libro sul Circolo “Unione” 23

Riproposto a scuola un laboratorio di educazione e cultura 23

Un progetto per villa Laudani 24

Collettive d’Arte 25

Tutti i volti della Giavì Pedara Volley 25

La stagione natatoria 2013/2014 25

Anniversari 25

La PGS Volley dell’Oratorio campione provinciale e regionale 26

L’allenamento dell’INTER a Pedara 26

L’oratorio Salesiano si rinnova 27

La promozione del Pedara Calcio 28

Il Premio Sportivo 2013 28

Strapedara 28

Lavorgo: una piccola Pedara 29

La contrada di Tarderìa 30

Redazionale 31

La ricca stagione di prosa 32

Il Premio Fotografico “Riscatta Pedara” 33

Poesie 33

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Sommario

www.comune.pedara.ct.itÈ il sito del Comune di Pedara. All’interno si possono trovare gli aggiornamenti sulleattività dell’Amministrazione, i servizi, gli eventi, i numeri utili e le notizie sulla Città.

Pedara NotizieORGANO UFFICIALE DEL COMUNE

Rassegna Periodica TrimestraleAnno XXIX nr. 109 - dicembre 2011

Anno XXX nr. 110 - marzo 2012

Direttore EditorialeAnthony Emanuele Barbagallo

Sindaco

Direttore ResponsabileSalvo De Luca

Segretaria di RedazionePina Bonanno

TestiAlfio Nicolosi - Mario Laudani

Giuseppe Pappalardo - Davide RussoSalvo De Luca - Giuseppe Mazzaglia

Carmelita Pappalardo

Hanno collaboratoRosita Pappalardo - Carla Ragusa

Pina Torrisi - Nella ToscanoAlfio Borzì - Nello Bonanno

Angelo Cristaudo - Salvo Di MauroNuccio Zappalà - Alfio Zapplà

Salvo Tomaselli - Franco CorsaroSalvo Bonaccorsi - p. Carmelo Coco

Mario Caruso - Gaetano PetraliaDario Barbagallo

FotografieGabriele Fasanaro - SDL Images

Direzione, Redazione, AmministrazioneSede Municipale

Piazza don Bosco • 95030 • PEDARA (CT)Tel. 095.7028111 • fax 095.7028112

e-mail: [email protected]

Registrazione Tribunale di Catanian. 626/3.3.1983

Editing - Grafica - LayoutSDL images

StampaTipolitografia F.lli Chiesa

Via G. Verdi, 54 - Nicolosi (CT)Tel. 095.911032 - [email protected]

DISTRIBUZIONE GRATUITA

In 4ª di copertina:un’eruzione dell’Etna

dello scorso ottobre vista da Pedara

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33Pedaranotizie

IMMAGINI & POESIA

Su iniziativa della Consulta Gio-

vanile, la scorsa estate è stato organiz-

zato un concorso fotografico volto a

promuovere le bellezze paesaggisti-

che, naturali ed architettoniche del ter-

ritorio comunale. Ri…scatta Pedara:

questo il nome dell’iniziativa che ha

coinvolto diversi fotografi locali che

hanno ripreso, attraverso tecnica e

creatività, numerosi particolari della

nostra città esprimendo, così, il loro

personale punto di vista su Pedara.

L’obiettivo della Consulta è so-

stanzialmente quello di coinvolgere i

giovani con progetti, iniziative ed at-

tività come occasioni di confronto e

di opportunità per il territorio.

Ri…scatta PedaraUn premio fotografico per la promozione del territorio

Veduta notturna del Santuario di Maria SS. Annunziata di Pierluigi Magaraci

Geometrie a Pedara di Angelo Scuderi

Riflesso della Basilica Santa Caterinadi Stefania Bisicchia

1 Classificata

2 Classificata

3 Classificata

PoesieDicembre

Freddo e nevoso dicembre,

sei tornato con le tue ombre

che appartengono anche al mio passato

ormai irritornante e dimenticato.

Umido e spoglio dicembre,

con le tue notti chiare come ambre

passate in casa al fuoco del camino,

anche tu fai rinascere Gesù Bambino.

Ritorna l’inverno e la pallida sfera.

La tua neve ci regala salutare gioia.

I tuoi crepuscoli ci immettono

nostalgica noia.

C’è chi ti odia e aspetta primavera.

Strade vuote o con genti infreddolite.

Uccelli in cerca di nuovi e caldi nidi.

Gatti e cani raminghi, famelici ed infidi.

Bianca luna e tremule stelle

per coppie invaghite.

Dicembre, amico mio,

m’ispiri nuove poesie,

mi fai avvicinare a Dio

e mi riempi di malinconie.

Dicembre, ritorna ancora,

ti aspetto con la mia solitudine

e ti vivo ogni ora

come una consueta abitudine.

Placido Carciola

’U cantu di la cicala

Ncuminciu già a pinzari

ca l’omu non raggiuna

pirchì truvari ‘n-postu

dici ch’è na fortuna.

Vulemu raggiunari?

dicu: a chi servi ‘n-postu

si non pi travagghiari?

Ju non travagghiu e cantu

di la matina â sira,

libera, e mi la vantu.

Ringrazziu la natura

ca mi criò cicala

non omu, ppi campari

tra lastimi e paura.

Gaetano Laudani

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Cari concittadini,

dopo anni di attesa è stata finalmente po-

sta la prima pietra per la costruzione del com-

plesso parrocchiale “Maria Immacolata” il cui

ambito territoriale interessa l’intera parte me-

ridionale di Pedara. L’Amministrazione Co-

munale ha notevolmente contribuito alla

realizzazione dell’importante progetto favoren-

do l’acquisizione del terreno e concedendo un

contributo complessivo di circa 500.000,00 Eu-

ro utili all’avvio dei lavori. L’apertura del can-

tiere ha, quindi, rappresentato un’altra tappa

verso l’edificazione della parrocchia e di un

centro sociale di aggregazione per la numerosa

popolazione della zona.

Nell’ambito delle opere di pubblica utili-

tà, vorrei segnalare anche il completamento

della nuova area cimiteriale, il cui ampliamen-

to ha rappresentato il primo grande investi-

mento compiuto dall’Amministrazione subito

dopo il mio insediamento nel 2005, e che in

questi ultimi anni ci ha visti impegnati in ma-

niera attiva, trattandosi di un intervento pri-

mario ed improrogabile, rilevante anche sotto

l’aspetto economico (circa 2 milioni di Euro il

costo complessivo dell’opera).

Il potenziamento dei servizi cimiteriali era

atteso ormai da tempo e l’acquisizione dell’ul-

teriore area consente già di mettere a disposi-

zione altri spazi per nuovi loculi e nuove cap-

pelle. Si è trattato di un impegno faticoso per il

quale si sono spese molte energie per far fronte

anche ad una serie di problematiche che hanno

accompagnato la gestione dell’intero progetto

oggi, però, in via di ultimazione. Prima della

scorsa commemorazione dei Defunti, si sono

conclusi i lavori esterni con il rivestimento del

muro che delimita la nuova area cimiteriale

mediante intonaco colorato e la collocazione di

una copertura in pietra lavica; lungo i viali e

attorno alle piazzette interne, invece, sono sta-

ti messi a dimora 100 cipressi e fiori che con-

tribuiranno ad arredare adeguatamente la

superficie che presto sarà attrezzata per acco-

gliere un tempio crematorio (il primo nella Si-

cilia orientale) il cui progetto preliminare è già

in procinto di essere reso esecutivo. Si tratta di

un moderno impianto tecnologico in grado di

far fronte al crescente numero di richieste di

cremazione e che consentirà di accrescere le en-

trate comunali in un momento di difficoltà eco-

nomica degli Enti locali.

Un caro saluto.

1Pedaranotizie

di Anthony Emanuele BarbagalloSindaco di Pedara

La rappresentazione internadella nuova chiesadi Maria Immacolata

Il muro esterno della nuova area cimiteriale

Editoriale

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Domenica 16 giugno alle ore 17,nel corso di un’affollata cerimonia, èstata posta la prima pietra del nuovocomplesso parrocchiale “Maria Im-macolata” alla presenza dell’arcive-scovo di Catania, mons. Gristina, delSindaco, On. Anthony Barbagallo, delparroco, padre Raffaele Landolfo, e dinumerose autorità civili e militari. Ilcomplesso di opere, che comprende lanuova parrocchia ed un ampio centrodi aggregazione sociale, sta per sor-gere non distante dagli attuali angustilocali siti nella zona di Pedara sud edesattamente all’incrocio tra la via Et-nea (Sp 42) e la via Verdi.

Si è trattato di un momento moltoatteso per la folta comunità che abita

la parte di Pedara al confine con Ma-scalucia, Trecastagni, Tremestieri e S.Giovanni La Punta perché la nuovastruttura, che sarà distribuita su circa1400 metri quadrati e su due livelli,oltre alla chiesa vera e propria - cheoccuperà circa 450 metri quadrati -potrà anche contare su un annessocomplesso parrocchiale dotato di sa-loni e aule per il catechismo più i ser-vizi. I lavori, che dureranno pocomeno di due anni, sono stati finanzia-ti per il 75% con fondi della Confe-renza Episcopale Italiana (CEI)derivanti dall’8xmille (servizio na-zionale per l’edilizia di culto) e per ilrestante 25% con fondi comunali pa-ri a circa 500.000,00 Euro, importoche sarà corrisposto in quattro rate dipari entità: la prima all’inizio dei la-vori, la seconda al 30% dall’avanza-mento degli stessi, la terza al 60% ela quarta, a saldo, alla ultimazione.

«La nuova chiesa - ha spiegato ilprogettista, arch. Mario Caruso - cor-risponderà ai parametri funzionali, di-mensionali e liturgici dettati dallaCuria e rispetterà i rapporti spazio tracelebrante e fedeli che assistono. Saràun edificio espressione artistica delnostro tempo». Quindi, una struttura

AMMINISTRAZIONE

DOPO LA CONCESSIONE DEL FINANZIAMENTO DA PARTE DELLA CEI

Avviati i lavori di costruzionedella nuova chiesa di Maria Immacolata

In basso, le autoritàpresenti al momento

dell’inaugurazione del cantiere

di Alfio Nicolosi

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3Pedaranotizie

AMMINISTRAZIONE

moderna e funzionale al servizio delvasto nucleo urbano a sud del paeseche, da ex “zona di villeggiatura”, siavvia adesso verso una nuova trasfor-mazione. Emozionatissimo padre Lan-dolfo che da anni si prende curadell’attività pastorale lì avviata nel1992 da don Alfio Pappalardo, com-pianto parroco della Chiesa Madre.Con gli occhi lucidi di commozione,alla cerimonia di inaugurazione delcantiere ha tracciato brevemente ilcammino intrapreso più di vent’anni fa

e che nel tempo ha visto formare unacomunità unita ed operosa.

«Sono molto soddisfatto - ha di-chiarato il Sindaco Barbagallo - per-ché grazie all’intervento del Comuneche ha finanziato prima l’espropriodel terreno e poi il 25% dell’opera ve-diamo realizzarsi il sogno di tanti;questo importante intervento urbani-stico rappresentato dal nuovo com-plesso parrocchiale consentirà agliabitanti della zona di acquisire unamaggiore identità».

Il settore Lavori Pubblici del Comune haadottato il provvedimento che prevede ilcompletamento dell’impianto di pubblica il-luminazione sul territorio comunale. Accol-te le richieste di numerosi cittadini residentiin diverse zone del territorio, soprattutto pe-riferiche - alcune delle quali a seguito di av-venute lottizzazioni - mediante un impegnodi spesa pari ad Euro 40.000,00 si può da-re seguito all’apposito progetto redatto dal-l’Ufficio Tecnico Comunale. Le stradeprincipalmente coinvolte sono: traversa divia Capponi, traversa di via Ungaretti, tra-versa di via Don Ludovico Pappalardo, viaTommaso Fazello.

Inoltre, sempre nell’ottica della valoriz-zazione del centro storico, è stata predi-sposta anche l’illuminazione artistica di viaLaudani mediante la collocazione dellostesso tipo di corpi illuminanti già installatisul corso Ara di Giove.

Approvato il progettoper l’ampliamentodella pubblica illuminazione.Nuovo impiantoanche per via Laudani

Il rendering dei prospetti esterni

La rappresentazione dell’interno

L’avanzamento dei lavori per la nuova chiesa

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AMMINISTRAZIONE

4Pedaranotizie

Approvato lo schema di massimadel nuovo PRG

È stato recentemente esposto nellaSala Consiliare alla visione dei citta-dini il progetto dello schema di mas-sima di revisione del PianoRegolatore Generale - lo strumentoche norma l’attività edificatoria al-l’interno del territorio comunale - re-datto dall’Ufficio del Piano (costituitoall’interno dell’Ufficio Tecnico Co-munale) guidato dall’architetto Ange-lo Cristaudo collaborato dai tecniciAntonino Zappalà e Alfio Puglisi. Nelnuovo strumento urbanistico è previ-sto trovino accoglimento le direttivedate dal Consiglio nel novembre del2010 e, dovendo essere frutto anchedella partecipazione dei cittadini edelle associazioni di categoria, attra-verso la pubblica visione dei vari ela-borati grafici, agli interessati è statadata la possibilità di proporre suggeri-menti e valutazioni, soprattutto in vi-sta di una sua redazione definitiva.

«Il progetto - dichiara l’arch. Cri-staudo - come traduzione sinteticadelle direttive del Consiglio Comuna-le, è stato redatto sulla base della car-tografia fornita dall’AssessoratoRegionale al Territorio e si avvale an-che degli studi del geologo Daniele

Aversa, degli agronomi Giovanni Bo-naccorsi e Salvatore Pantò e soprat-tutto dell’elaborazione informatica deidati territoriali ed urbanistici per laconsultazione degli elaborati di PRG

del geologo Sebastiano Tarascio».Le scelte in esso contenute prendo-

no corpo anche dall’analisi degli ele-menti che scaturiscono dagli studipropedeutici, agricolo-forestali e geo-logici, dallo stato di fatto del territorio,dall’analisi dell’incremento della po-polazione attraverso l’individuazionedi vari “sistemi”: quello dei luoghicentrali, quello del verde e dell’am-biente naturale, quello della produzio-ne, dei servizi, delle infrastrutture edella comunicazione.

In sintesi, gli obiettivi programma-tici sono quelli qualificanti il Pianosotto l’aspetto della perequazione ur-banistica, della valorizzazione e sal-vaguardia ambientale, paesaggistica estorico-artistica, con un’attenzioneparticolare al commercio, all’artigia-nato e al turismo.

«Il Piano di revisione del PRG -aggiunge il Sindaco Anthony Barba-gallo - con i vari contributi di studio,mette a fuoco l’attuale situazione edi-ficatoria, demografica e soprattuttosocio-economica per una disciplinaurbanistica moderna ed efficace, dise-gnando quello che può essere lo svi-luppo futuro del nostro territorio».

Le scelte contenute si basano sull’analisi degli elementi che scaturiscono dagli studipropedeutici e disegnano lo sviluppo futuro del nostro territorio

Come traduzione sintetica delle direttive del Consiglio Comunale

Il Consiglio Comunale ha approvato il regolamento che disciplina l’in-stallazione dei chioschi sul suolo pubblico per la somministrazione dibevande ed alimenti. La concessione avrà una durata di 10 anni e alla sua scadenza, fat-ta salva ogni diversa decisione dell’Amministrazione Comunale, lastruttura dovrà essere rimossa a spese del concessionario che hal’obbligo di ripristinare la precedente condizione del sito. È previsto, inoltre, che le tariffe annuali di occupazione del suolo pub-blico debbano essere versate in anticipo, pena la decadenza dellaconcessione.Per ogni informazione al riguardo, gli interessati possono rivolgersi al-l’ufficio dell’Assessorato al Commercio ubicato nella sede di via Piz-zoferro.

Approvato il regolamentosui chioschi

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AMMINISTRAZIONESchema di massima del PRG

Particolare del Centro Storico

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A seguito degli accordi stabiliti trail Comune e il direttore tecnico di Si-meto Ambiente, e soprattutto dopouna preventiva fase informativa perl’utenza curata da alcuni volontaridell’associazione “Esplosione even-ti” allo scopo di migliorare il sistemadi conferimento e smaltimento in di-scarica, dallo scorso mese di giugnoil servizio di raccolta differenziataporta a porta è stato ampliato fino araggiungere anche la zona nord estdel territorio comunale. Per diversesettimane l’associazione di volonta-riato si è occupata del controllo delterritorio con l’obiettivo di ridurre ilformarsi delle micro discariche e ve-rificare con particolare attenzione chela raccolta dei materiali avvenisse inmodo corretto.

«La copertura del servizio è ades-so pari all’80% del territorio comu-nale - precisa l’assessore all’ecologia,arch. Alfio Cristaudo - e l’obiettivo èquello di arrivare presto ad una per-centuale del 50% di rifiuti differen-ziati dagli utenti; resta escluso ilterritorio più a nord perché troppo va-sto e dispersivo». Certamente il tristespettacolo dei cumuli di spazzaturafumanti presenti nelle periferie non èdegno di un paese civile. È davveroavvilente assistere ad un continuo ab-bandono di qualsiasi tipo e quantità dirifiuti in giro per le nostre strade dovela natura è stata sopraffatta da mate-riali e scarti altamente inquinanti so-prattutto nei pressi delle aree boschive,quando è attiva e funzionante l’isolaecologica di via Teocrito presso cuiconferire tutto ciò che “rifiutiamo”. «Èuna questione di educazione e buonavolontà - precisa ancora Cristaudo -perché nonostante tutti sappiano che èvietato abbandonare la spazzatura enonostante le ordinanze e il servizioinformativo attivato più volte ancheattraverso le pagine del nostro gior-nale, sono ancora molti coloro chetrasgrediscono a discapito della co-

munità generando un danno econo-mico e ambientale notevole».

La formazione delle micro discari-che determina per il Comune, infatti,una considerevole spesa extra:180.000,00 Euro le somme impiegatesolo nel 2012 per rimuoverle. Si trat-ta di denaro pubblico speso per man-canza di educazione e civiltà; un costoche certamente poteva essere evitatoma che invece si ripropone ogni annogravando pesantemente sulle cassecomunali insieme alle evasioni con-tributive.

Non si può essere sempre e solocapaci di consumare e sfruttare le ri-sorse del territorio e dell’ambiente cheinvece - pena un danno che ricade suogni contribuente - occorre rispettare,difendere e tenere pulito a cominciaredalla propria casa. Una specifica ordi-nanza sindacale, infatti, prevede chela pulizia del prospetto di ogni singo-la proprietà sia a carico di chi ci abita.

Il Comune si impegna ad una mag-giore vigilanza del territorio, a san-zionare i trasgressori colti in flagranzadi reato ambientale, ad intervenirenella rimozione dei rifiuti per tutelareanche la salute pubblica ed invita la

cittadinanza ad esser più consapevoleperché il rispetto delle regole e la di-fesa dell’ambiente producono un be-neficio per tutti.

6Pedaranotizie

AMMINISTRAZIONE

L’impegno contro le micro discariche e l’importanza dell’isola ecologica di via Teocrito

La raccolta differenziata porta a portaavviata anche nella zona nord est del paese

L’assessore Alfio Cristuado e l'ispettore della Polizia Locale Antonio Di Mauro sovrintendonoalle operazioni di bonifica dell’amianto

Il Centro Comunale di Raccolta di via Teo-crito è un’area attrezzata che consente aicittadini il conferimento dei seguenti rifiutiurbani differenziati:- carta e cartone- frazione organica- legno- scarti d’erba, foglie, ramaglie- contenitori di plastica (comprese casset-te ortofrutta)

- vetro (in lastra, damigiane, bottiglie)- rifiuti urbani ingombranti (elettrodomesti-ci, materassi, divani, mobili, ecc.)

È assolutamente vietato lo smaltimento dirifiuti speciali non assimilabili agli urbani orifiuti pericolosi.

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7Pedaranotizie

AMMINISTRAZIONE

La Regione Siciliana, allo scopo didotarsi di elisuperfici da porre al ser-vizio degli insediamenti urbani perconsentire, in caso di emergenze (diprotezione civile o sanitarie), opera-zioni di primo intervento, ha adottatoun programma di rete delle infrastrut-ture eliportuali (P.O. FESR Sicilia2007/2013 - Linea d’intervento1.2.3.3) redatto dal dipartimento re-gionale della Protezione Civile. Il Co-mune di Pedara è stato inserito in taleprogramma in priorità 2 al n. 83 perun importo di 400.000,00 Euro.

Il sito prescelto per la realizzazionedell’importante infrastruttura è ubicatonei pressi dello stadio comunale (vialeDello Sport, angolo viale Dei VespriSiciliani), all’interno di un terreno agri-colo in via di espropriazione. Si trattaun’area facilmente raggiungibile inquanto ben collegata dalla viabilità co-munale ed aperta a tutte le direzioni,verso la città e/o la montagna, nonchèposta a ridosso del presidio sanitario(ASL) e nei pressi dell’ufficio comu-nale di Protezione Civile.

«L’opera rappresenterà un insosti-tuibile punto di riferimento logistico

per tutti i mezzi di soccorso e le forzedell’ordine operanti sul territorio - di-chiara il sindaco Anthony Barbagallo -ed è stato sviluppato tenendo contodelle esigenze d’uso e gestione previstedalle vigenti normative attinenti alleoperazioni di volo. Questo intervento,inoltre, sarà determinante per miglio-rare la fruibilità e l’efficienza del no-stro poliambulatorio che presto saràpotenziato con nuovi reparti».

L’elisuperficie sarà agibile 24 oreal giorno e il suo basamento sarà di-mensionato in relazione alle misure“fuori tutto” del maggiore degli elicot-

teri abilitati all’uso, dotata di tutti i si-stemi di individuazione e segnalazionevisiva, ottica e luminosa verticale edorizzontale previsti, indicanti al pilotale dimensioni dell’area di approdo e didecollo, gli ostacoli, la direzione pre-ferenziale di avvicinamento, la dire-zione e l’intensità del vento insuperficie.

Dopo aver ottenuto l’attestazionedi conformità urbanistica e il parereigienico-sanitario, l’opera è stata af-fidata alla ditta esecutrice e a breve siprevede l’inizio dei lavori.

GIÀ LOCALIZZATA L’AREA E AFFIDATI I LAVORI

Pedara avrà la sua elisuperficieUn importante punto di riferimento logistico per le emergenzee a supporto del vicino poliambulatorio medico

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8Pedaranotizie

AMMINISTRAZIONE

Il programma dell’Amministrazione Comunale di rea-lizzare un tempio crematorio a Pedara sta per entrare nel-la sua fase operativa. Dopo l’inserimento nel PianoTriennale delle Opere Pubbliche, il progetto preliminare èin procinto di essere posto a base di gara di project finan-cing e, quindi, di essere eseguito a costo zero per la co-munità. Sarebbe il primo ad entrare in funzione nellaSicilia orientale.

La Chiesa Cattolica italiana ha ormai accettato la cre-mazione dei defunti tanto da pubblicare nella nuova edi-zione del “Rito delle esequie” un’apposita appendice con lepreghiere “in caso di cremazione”. La Regione Siciliana,con la Legge n. 18 del 17.08.2010, ha disciplinato la mate-ria stabilendo che i forni crematori devono essere costruitiall’interno delle aree cimiteriali nelle quali è necessario pre-vedere - in locali attigui - luoghi dove svolgere i riti di com-miato e un cinerario comune per la conservazione delleceneri di quei defunti che ne abbiano espresso volontà.

Il progetto prevede, inoltre, da parte del concessionario,il completamento dei loculi nei colombari situati nella zo-na di ampliamento del cimitero stesso. L’Amministrazio-ne Comunale intende realizzare tale opera in quanto, oltrea creare benefici in termini economici per il Comune, va acolmare l’attuale assenza di servizi simili nel territorio del-la Sicilia orientale in un momento di forte incremento del-le richieste di cremazione.

L’area destinata all’impianto crematorio è ubicata nel-la parte a nord-ovest del complesso cimiteriale, in posi-

zione strategica vicino al parcheggio, ed è collegata al-l’ingresso principale tramite un percorso pedonale e car-rabile idoneo al passaggio del carro funebre. La superficiecomplessiva occupata dal tempio è di circa 550 mq, di cuicirca 400 di superficie coperta e la restante parte destina-ta a giardino meditativo. L’edificio si compone dei se-guenti locali principali: sala del commiato dedicata allacommemorazione del defunto; locale forno crematorio consala controllo; locale deposito feretri; sala consegna cene-ri; uffici per la gestione amministrativa con piccolo localecommerciale e giardino della memoria con loculi per urnecinerarie. Il forno di cremazione avrà una struttura com-patta che comprenderà la camera di cremazione e la ca-mera di post-combustione dove i fumi verranno trattatitermicamente nel rispetto dei parametri di legge e nel piùassoluto rispetto dell’ambiente e delle più recenti norma-tive che riguardano le emissioni in atmosfera.

Tutti gli impianti tecnologici previsti per la cremazio-ne dovranno rispondere a determinati requisiti di sicurez-za e silenziosità di funzionamento, limitando al minimo leoperazioni manuali degli operatori per mezzo di un pro-

Come risposta al crescente numero di ricorsi al rito della cremazione

Il moderno impianto tecnologico andrebbe a colmare l’attuale assenza

di servizi simili nella Sicilia orientale

Nel cimitero comunale un tempio crematorio e cinerario

I cipressi messi a dimora nella nuova area cimiteriale

Uno dei nuovi ingressi

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cesso termico automatizzato. Il rivestimento della cameradi cremazione sarà del tipo refrattario e l’intero processodovrà rispondere alle vigenti norme in materia di igiene esicurezza.

Il completamento dei loculi è previsto nel livello infe-riore dei colombari già ultimati con il progetto di amplia-mento del Cimitero. Complessivamente, così comeprogrammato, si possono realizzare 280 loculi con anti-stante zona porticata (già esistente a livello strutturale).Sono previsti, inoltre, i lavori di rifinitura del portico, lademolizione del vecchio muro a ridosso delle adiacenticappelle e la creazione del vialetto pedonale.

9Pedaranotizie

Il progetto del tempio crematorio

Riattivato l’anticoaccesso al CimiteroRecentemente sono stati ultimati i lavori diripristino dell’antico accesso al Cimitero po-sto accanto al Santuario. Attivo fin dal 1880, l’ingresso era stato chiu-so alla fine degli Anni Cinquanta del secoloscorso quando il Sindaco, arch. GiuseppeNicosia, riqualificando l’area prospiciente lachiesa dell’Annunziata, per il Cimitero ave-va previsto un’altra e più comoda aperturapiù a nord, soprattutto in funzione dei suoifuturi ampliamenti. A tal fine fece consoli-dare la via Annunziata e realizzare la gran-de scalinata di accesso al nuovo sagratofrutto dell’abbassamento e, quindi, del livel-lamento della sede stradale.Per riaprire il vecchio portone, consideran-do la differenza di quota, l’Amministrazioneè stata obbligata a ripristinare la rampa discale in pietra. Nello stesso tempo è statocollocato un cancello in ferro ed esterna-mente è stato ricavato anche lo spazio peruna piccola aiuola.

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AMMINISTRAZIONE

10Pedaranotizie

PD

Cari concit-tadini, questo èil primo articoloche scrivo comeCapo Gruppodel Partito De-mocratico chesono orgogliosodi rappresenta-

re in Consiglio Comunale. Mi sentoin dovere di ringraziare tutti i con-cittadini che mi hanno sostenuto du-rante la campagna elettorale delmaggio 2010 ed ancora oggi midanno un grande supporto.

Il Gruppo Consiliare del PD si èinsediato durante la seduta del Ci-vico Consesso del 25/06/2013 ri-spettando gli Art. 2 e 3 delregolamento comunale dei GruppiConsiliari ed è composto dal sotto-scritto, dal Presidente del Consi-glio, prof. Giuseppe Consoli, e dalConsigliere P.I. Leonardo Laudani.Questo gruppo è nato dopo varie vi-cissitudini per dare un forte soste-gno politico all’azione di governodel Sindaco, On. Anthony Barba-gallo (Deputato Regionale del PDall’Assemblea Regionale), e a tuttala Giunta.

Il nostro impegno è quello di col-laborare con tutta l’Amministrazio-ne e di conseguenza vigilare sul suooperato affinché tutte le risorse ven-gano impiegate per il bene dellacollettività. Il Gruppo si propone difare da tramite tra la Cittadinanzae l’Amministrazione, per fare riav-vicinare i cittadini di ogni età, e so-prattutto i giovani, alla politica.

L’attività in Consiglio Comuna-le ha prodotto: l’approvazione delbilancio comunale 2012, il regola-mento che disciplina l’installazionedei chioschi per le attività commer-ciali, l’adesione all’iniziativa del-l’Unione Europea del “Patto deiSindaci” per la riduzione del 20%dell’emissione di CO2 e, per ultimo,solo per questioni calendariali,l’approvazione della determina sul-

lo schema di massima del PRG delComune, come primo passo per mo-dificare e rendere più moderno ilPRG in vigore.

Nei prossimi mesi l’attività con-siliare sarà indirizzata all’approva-zione di due atti amministrativiimportanti: il Bilancio di previsione2013 e il regolamento della TARES.

Giuseppe Pappalardo

ALLEANZA PER LA LIBERTÀ

Cari concit-tadini, il Consi-gliere BrunoSpitaleri insie-me al sottoscrit-to fanno notareche, anche que-st’anno come ilprecedente, si è

arrivati a non poter approvare il bi-lancio secondo le consuete scaden-ze. Questo perché, come tutti ormaisapranno, sia il governo regionale,sia quello nazionale sono stati inca-paci di gestire l’attuale congiuntu-ra economica.

È saltato il pagamento dell’ac-conto IMU sulla prima casa e, an-cora, al momento in cui scriviamo,non sappiamo se verrà tolta o menoquesta ingiusta imposta. Non si sabene come e cosa dovrà coprire laTARES. I vecchi ATO sono decadu-ti ed ancora le nuove SRR (Societàper la regolamentazione del servi-zio di gestione rifiuti), che ne do-vrebbero prendere il posto, nonsono decollate. Dopo l’abolizionedelle province, senza un’adeguatariorganizzazione delle competenze edegli oneri di queste, il Presidentedella Regione Crocetta si è resoprotagonista di un altro atto malde-stro di “ammodernamento”: le cit-tà metropolitane. Con queste nuovestrutture degli EE. LL. sparirebbe-ro 50 comuni, con relative storia,tradizioni e peculiari necessità. Tut-to verrebbe gestito a livello centra-

le da un super Sindaco, da unagiunta e da un consiglio metropoli-tani, che oggettivamente non po-tranno avere lo stesso controllo delterritorio. Ne conseguirebbe, infatti,un progressivo degrado per le peri-ferie già oggi molto trascurate.

Nonostante questo clima di in-stabilità, si è cercato di far frontealle esigenze della nostra comunitàe, in particolare, il nostro gruppo siè reso portavoce di alcune propostecome il servizio di bus navetta perla periferia Nord e Sud, da svolger-si con pulmini a basso impatto am-bientale; il nuovo regolamento peril parcheggio riservato ai residentidel centro storico. Ci siamo fattipromotori dell’iniziativa a favoredella LIS (Lingua Italiana dei Se-gni) e ci siamo schierati con il NOMUOS di Niscemi. L’attività consi-liare ha visto come atto di maggiorrilievo l’approvazione del prelimi-nare del PRG. Questo passo è mol-to importante in quanto indirizza lacrescita e lo sviluppo del nostropaese secondo alcune linee guidaben definite.

Sono previste 2 nuove piazze(Piazza Manganelli e Piazza MariaImmacolata). Si pone l’attenzionesulla SP141 per l’Etna con la rea-lizzazione dell’area mercatale e lariqualificazione dell’area di ap-provvigionamento idrico di PozzoMacrì. Il completamento della Cir-convallazione Nord. Viene ridefini-to di fatto il limite del Parcodell’Etna anche per mezzo dei vin-coli boschivi e relative aree di ri-spetto che non permettonol’edificazione di gran parte dellazona a nord di Tarderia. Per la zonaSud del paese si riconosce l’elevatadensità abitativa di alcune aree; re-centemente è stato anche dato avvioai lavori di realizzazione per la nuo-va chiesa dell’Immacolata.

Restano ancora enormi problemidi gestione delle micro discariche edella manutenzione delle strade pe-riferiche che anche a causa dellescarse risorse e della scarsa colla-

Interventi dei Capi Gruppo Consiliari

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AMMINISTRAZIONE

11Pedaranotizie

borazione di alcuni concittadinistentano a trovare una adeguata so-luzione. Siamo comunque a Vostradisposizione per farci portavocedelle Vostre idee e necessità che po-trete farci pervenire alle seguenti e-mail: [email protected] e/o [email protected].

L’occasione ci è gradita per au-gurare a tutti salute e felicità.

Davide Russo

PEDARESI DEMOCRATICILIBERI

In questa oc-casione che miviene offerta dicomunicare coni nostri concitta-dini, mi vogliosoffermare suilavori della ter-za commissione

consiliare di cui faccio parte: “Ter-ritorio e ambiente, urbanistica, la-vori pubblici, sviluppo economico”.

Da componente mi sono fattopromotore, insieme ad altri consi-glieri, di diversi incontri per affron-tare al più presto urgenze e prioritàpresso alcune arterie cittadine le cuicriticità hanno da tempo superatolivelli di guardia e di decenza.

Anni di noncuranza, di mancatocoordinamento con la messa in po-sa di cavi o tubazioni da parte di al-tri enti, di caditoie dissestate eotturate, di tombini mancanti e dilavori di rattoppo - tra l’altro spes-so maldestramente eseguiti - hannoridotto svariate strade a cosiddette“trazzere”, se non strade poderali oquanto meno in uno stato di disse-sto penoso su cui gli agenti atmo-sferici infieriscono rendendolepericolosissime per la pubblica in-columità. Inoltre, le aree di discari-che abusive - in particolare faccioriferimento a quella di via PietroMascagni dove i cittadini del luogonon possono recarsi nelle proprieabitazioni perché la strada è pienadi rifiuti di ogni tipo -“decorano” ilnostro paese ed evidenziano l’inci-viltà delle persone. Occorre reperi-re tutte le risorse economiche

necessarie per affrontare questereali bisogni del cittadino.

È il buon senso, è il senso dellapolitica che ci spinge a fare questerichieste e spronare tutti ad unoscatto in avanti. È anche da questoche si misura la capacità di unabuona amministrazione.

Giuseppe Pappalardo

PDL

Cari concit-tadini, nono-stante i diversisolleciti da par-te della mino-ranza, ancorauna volta il bi-lancio preventi-vo è stato

approvato quasi alla fine dell’anno.Questo significa che, a differenza diquanto affermato da alcuni espo-nenti della amministrazione attiva,si è andati avanti senza nessunaprogrammazione e soprattutto pri-vando il Consiglio Comunale di unodei suoi ruoli più importanti. Un’al-tra aggravante è che tutto questoaccade da più anni con degli effettinegativi.

Il Consiglio Comunale e le com-missioni consiliari vengono convo-cate raramente quando in realtàtanto lavoro si potrebbe fare. Adesempio, si potrebbero aggiornarediversi regolamenti che non sonopiù al passo con i tempi, snellire laburocrazia interna al Comune, ef-fettuare maggiori controlli sul terri-torio, rivedere i progetti del pianotriennale. Ma non accade nulla ditutto ciò; e questo perché? Forseper non dare voce alla minoranza operché esiste qualche esponente del-la maggioranza attiva che ragionacon una logica che potremmo defi-nire “Stalinista”.

Vi elenco le proposte più voltefatte dalla minoranza senza nessunriscontro:

• attivazione sportello sistema-zione bollette spazzatura

• sistemazione rotatorie scuola“Mons. Pennisi”

• sistemazione bambinopoli

• discerbamento e pulitura parco“Angelo D’Arrigo”

• maggior controllo del territorio• maggiore pulizia delle strade.Queste richieste non comporta-

no un utilizzo di cifre esose ma sol-tanto buona volontà; mi chiedo,allora, perché non vengono realiz-zate? Forse perché ancora qualcheamministratore non ha percepitoche nell’aria c’è un cambiamentodella nostra cultura e un risvegliodi quella coscienza civile spesso pa-ralizzata in questo nostro sistema?Oggi non è più pensabile la ricercadel consenso elettorale di tipo clien-telare (sistemazione della bollettadella spazzatura - pulizia della stra-da o del manto stradale). Finalmen-te era ora che ci arrivassimo.

Ma torniamo a noi: è forse perquesto che le iniziative della mino-ranza, anche se giuste, non vengo-no prese in considerazione? Daquando sono diventato papà, hocambiato il mio modo di pensare espesso mi chiedo: è questo il paeseche voglio, in cui devono crescere evivere i miei figli?

Le nostre proposte sono voltesoltanto a migliorare e rendere piùvivibile Pedara che è il paese doveio sono cresciuto e dove desideroche i miei figli, come quelli di tuttigli altri, abbiano la possibilità di vi-vere senza spazzatura per le stradee soprattutto senza bisogno del-l’aiuto del politico di turno per po-ter trovare lavoro e quindi poterseguire le proprie attitudini.

Alcune volte mi rammarico unpo’ per l’ostruzionismo presente an-che all’interno del Civico Consesso,ma ho la speranza che se ognuno dinoi, nel suo piccolo, continua asvolgere il proprio dovere - comefacciamo noi del gruppo di mino-ranza - le cose potranno cambiare emettere veramente così Pedara alprimo posto.

PRIMA DI TUTTO PEDARA(ma non a parole).

Mario Laudani

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12Pedaranotizie

EVENTI

Nella pagina, alcuni momenti della XIV edizione svoltasi lo scorso 27 agosto.Tra i premiati e gli ospiti presentati da Salvo La Rosa: Antonio Maggio, vincitore del festival di Sanremo Gio-vani; la cantante Greta Manuzzi, seconda classificata ad Amici 12 di Maria De Filippi; il dott. Carlo Scuderi,di Radio Cuore; il dott. Filippo Ciantìa, medico filantropo e dirigente di Expo 2015; la giornalista Rai e con-duttrice del Tg1, Emma D’Aquino; il cantautore siciliano Antonio Manforte; Carmelo Campochiaro, in rappre-sentanza del Premio musicale in memoria del pianista Gianluca Campochiaro e l’associazione di danzamultietnica “Città Amica”. La casa di moda Joely Couture ha organizzato una sfilata mentre il comico CarloKaneba ha rallegrato alcuni momenti con canti e battute. Ha concluso la serata densa di spettacolo ed emo-zioni la cantautrice Alexia, già vincitrice di Sanremo.

Il Premio ARA di GIOVEuna parata di stelle in piazza don Diego

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13Pedaranotizie

EVENTI

Con una solenne celebrazione, la confraternita di San Biagio ha ricordato i10 anni della ricostituzione. Tra quelle estinte è stata la prima a rinascere, se-guita a breve distanza da altre tre (S. Giuseppe, Annunziata, S. Antonio Aba-te), dopo gli anni della decadenza e soprattutto dopo la morte dell’ultimoconfratello. L’esistenza delle confraternite religiose a Pedara ha radici profon-de anche se quella di S. Biagio è la più giovane essendo sorta per la prima vol-ta nel 1916 per volontà di padre Recupero, rettore della omonima chiesa, chene fu fondatore con altri 13 iscritti.

L’evento fieristico ha aperto i battenti  l’11 agosto per la sua 19a edizione,allestito all’interno dell’area sportiva del parco comunale di piazza Don Bosco.La manifestazione si è sviluppata attraverso un itinerario che ha consentito aivisitatori di apprezzare le molteplici offerte di vari settori merceologici rac-chiusi in oltre 200 stand: prodotti tipici ed eno-gastronomici, articoli di arti-gianato, per il giardinaggio, il florovivaismo, l’hobby e il tempo libero, serviziper la casa, arredi e complementi, auto e moto, informatica, editoria e tanto al-tro. Non sono mancati momenti di intrattenimento con spettacoli, animazionee degustazioni per i circa 250.000 visitatori che hanno scelto di essere presen-ti a quella che da tempo è considerata tra le più importanti vetrine espositivedell’Isola.

La rinata confraternita di S. Biagio

ha compiuto 10 anni

La Fiera d’Estate Village

Festa grande a Pedara in casa Torrisi-Fran-china. La signora Giuseppina Torrisi (dasempre chiamata Peppina nel quartiere diS. Antonio dove abita da ottant’anni) haraggiunto il traguardo dei cento anni e a fe-steggiarla ha trovato parenti e amici. Ac-canto a lei il figlio Basilio Franchina(generale dell’Esercito in pensione) e le fi-glie Angela e Maria Teresa, con i nipotiMassimiliano, Alessandra, Michele e Mau-rizio. Don Giuseppe Dolcimascolo ha cele-brato per lei una messa alla presenza delSindaco Anthony Barbagallo, che ha offer-to la rituale torta con gli auguri dell’Ammi-nistrazione Comunale rappresentata perl’occasione anche dal vice sindaco, Anto-nio Fallica, dal capo settore ai Servizi So-ciali, Marinella Cantone, dall’assessoreDomenico Scirè e dal consigliere CarmeloMazzella. Sono intervenuti anche gli amicisalesiani don Francesco Raneri e don An-gelo Dominici.La signora Peppina sposò nel lontano 28dicembre 1932 nella chiesa di S. Nicola aTrecastagni (dove è nata) il pedarese Ciri-no Franchina (scomparso nel 1989) e daallora ha vissuto sempre a Pedara.

AN

I 100 anni di nonna Peppina

Operazione trasparenza nelle pagineon-line della rete civica

www.comune.pedara.ct.it

Attraverso immagini digitali viene favori-ta la consultazione e la stampa degli at-ti amministrativi per i quali è previstol'obbligo di pubblicità legale. Rimane comunque in uso anche il tradi-zionale Albo Pretorio costituito dalle ba-cheche collocate nella sede Municipale.

Albo Pretorio

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Su iniziativa dell’Associazione Culturale “Centro Sto-rico” di Pedara, lo scorso 7 agosto nella sala del centro gio-vanile di palazzo “Pulvirenti” si è fatta memoria del 70°anniversario della liberazione alleata. Esattamente 70 an-ni fa, proprio il 7 agosto del 1943, alle 17,15 le truppe diliberazione (inglesi, scozzesi e canadesi) sbarcate il 10 lu-glio tra Pachino e il golfo di Noto, facevano il loro ingres-so a Pedara ricacciando i Tedeschi verso est.

Gli eventi sono stati rievocati attraverso la partecipa-zione di esperti, studiosi, testimoni e reduci.

Dopo l’introduzione del Sindaco, On. Anthony Barba-gallo, il dr. Salvo De Luca, studioso locale, ha narrato i fat-ti di Pedara dalle incursioni aeree dei primi giorni di agostoalla completa liberazione avvenuta l’11; il dott. GiuseppeMazzaglia, esperto delle due Guerre Mondiali, e il dott.Nunzio Rapisarda, ex sindaco di Pedara, hanno offerto unquadro sintetico della guerra combattuta in Sicilia nel-l’estate del ’43; don Dolcimascolo, sacerdote salesiano, ha

testimoniato quegli eventi essendo in quei giorni, giovanechierico, presente a Pedara; il prof. Nello Giannitto, ricer-catore, docente a Pachino e studioso della Seconda Guer-ra Mondiale, ha presentato un raro filmato d’epocaproveniente dall’Imperial War Museum di Londra che mo-strava Pedara attraversata dalle truppe di liberazione.

All’appuntamento con la storia erano presenti anchedue ex combattenti pedaresi: il sig. Giuseppe Nicolosi, re-duce della ritirata di Russia, e il sig. Alfio Distefano redu-ce della battaglia di El Alamein, in nord Africa.

Il Sindaco, che come Deputato Segretario dell’Assem-blea Regionale Siciliana ha concesso il patrocinio all’ini-ziativa, ha consegnato un riconoscimento civico allamemoria della Sig.ra Maria Antonietta Morlini che pro-prio nell’agosto del ’43 si prodigò per mantenere in vita i13 ostaggi catturati dai Tedeschi a Pedara in quella che fuconsiderata la prima rappresaglia compiuta in Italia controla popolazione civile.

I 70 anni della liberazione alleata

A sinistra, un momento della commemorazione; in alto, il Sindaco conse-gna il riconoscimento alla memoria della signora Morlini al nipote Do-menico Toscano

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EVENTI

La FESTA di Maria SS. Annunziata 2013Nella pagina, alcuni momenti degli ultimi festeggiamenti mariani durante i quali si èfatta memoria dei trent’anni della costruzione della candelora dei bambini (1983-2013)prima foto a sinistra.

Carro Partito “Piazza”

Carro Partito “S. Antonio”

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EVENTI

16Pedaranotizie

Ritorno sul DON

Quest’anno ricorrono i 70 anni diquella che è passata alla storia come“La ritirata del Don”. Paradossalmen-te quella che fu una tragedia è statatrasformata, visto il valore dei nostrisoldati e degli Alpini in particolare, inun’epopea. Nessuno dei Paesi che ag-gredirono l’Unione Sovietica, insiemeall’Italia (Germania, Ungheria e Ro-mania) è riuscito a trasformare una to-tale disfatta in un luogo della memoriacollettiva perchè quando si pensa allapartecipazione dell’Italia alla “Cam-pagna di Russia” del 1941 - 1943, ilricordo va principalmente alla ritiratache effettuò il nostro Corpo d’Armata(l’ARMIR) nella steppa russa, in mez-zo alla neve e a 40° sotto zero.

Così come accaduto nel 2012 perl’anniversario della battaglia di El Ala-mein (1942), quest’anno i rappresen-tanti dell’Amministrazione Comunale,con il patrocinio dell’Assemblea Re-gionale Siciliana, hanno partecipato adun viaggio della memoria nei luoghiche videro combattere e morire i no-

stri soldati. Il Comune di Pedara, sen-sibile a questo tipo di iniziative, è for-temente coinvolto soprattutto per lapresenza di alcuni reduci della Secon-da Guerra Mondiale che tengono an-cora viva la memoria di quegli eventiaffinché non vengano dimenticati.

«Avanti Tridentina!» questo è il ri-cordo che Nuccio Zappalà ha del pa-dre Filippo, Alpino della mitica“Tridentina” inquadrato nella 122ª

Compagnia Artie-ri - BattaglioneMisto Genio, chequando parlavadella guerra di Rus-sia, e in particolaredella Ritirata delDon, gli brillavanogli occhi pensandoal suo comandantedi compagnia, uncapitano con la pi-stola in pugno ac-canto al generaleReverberi nelcorso della leg-gendaria battaglia diN i k o l a j e w i k a ,quando la “Triden-tina” ruppe l’accer-chiamento delle truppe corazzatesovietiche.

Iniziamo così il ricordo del “Viag-gio della memoria” in Russia effet-tuato dal 17 al 23 settembre 2013 dauna delegazione del Comune di Peda-ra con in testa il Sindaco, On. Antho-ny Barbagallo e il Presidente delConsiglio Comunale, prof. GiuseppeConsoli, con l’assessore Alfio Cri-staudo, il dr. Salvo De Luca, direttoredel periodico “Pedara Notizie” - ve-nuto a rendere omaggio al fratellomaggiore del padre, Giacomo, disper-so in Russia - Nuccio Zappalà e il

Un viaggio della memoria a 70 anni dal sacrificio italiano in Russiatra il ricordo dei sopravvissuti e dei parenti dei caduti

Il Sindaco Anthony Barbagallo rende omaggio ai caduti italiani davantiad un monumento a loro dedicato

La posa di una corona di fiori sul fiume Don

Filippo Zappalà(il primo in alto) e

Giuseppe Nicolosi

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dott. Giuseppe Mazzaglia che ha cu-rato l’organizzazione del viaggio e laconsulenza storica, tessendo in parti-colare i rapporti con gli storici russiprof. Cherkezov, dell’Università diTambov, e il dott. Polnikov di Ros-sosch, le cui indicazioni e approfondi-menti sul posto si sono dimostratemolto utili. Della comitiva faceva par-te dalla vicina Nicolosi l’insegnante inpensione Carmela Galvagna, accom-pagnata dal figlio, per rendere omag-gio al fratello Domenico morto inprigionia nella Rada di Tambov, e ungruppo proveniente dalla Val Camoni-ca, nel bresciano.

La prima tappa del “viaggio” - do-po una notte in treno da Mosca - è sta-ta il cimitero militare di Kirsanov,l’edificio che fu l’ospedale dei prigio-nieri di guerra dove trovò la morte ilpedarese Giuseppe Reitano, il sacra-rio all’interno del bosco di betulle nel-la Rada di Tambov (nel 1998 visitatodal Presidente Carlo Azeglio Ciampi)che accoglie i resti di 4.000 prigionie-ri di 29 nazionalità diverse, e la fore-sta di Tambov dove fu allestito ilCampo di prigionia sovietico n. 88.

Passando da Voronez, dopo ungiorno di viaggio in autobus si arrivaa Rossosch, cittadina della Russia eu-ropea sud occidentale. In quella che fula sede del comando italiano in Rus-sia, ad attendere c’era Alim Morozov,storico locale e fondatore del museoche accoglie numerosi reperti e docu-menti sulla presenza degli italiani sulDon. Morozov è autore di numerosiarticoli, saggi e racconti e da molti an-ni collabora con Onorcaduti nel-l’identificare le sepolture e farrientrare le salme dei militari.

Culmine del viaggio è stata la ce-lebrazione della S. Messa a ricordo ditutti i caduti e la commemorazione del20° anniversario della costruzionedell’asilo del “Sorriso” (che oggi ospi-ta 140 bambini russi) realizzato daglialpini a Rossosch, lì dove era la sededel comando dell’ARMIR e dove an-cora si trova la vecchia torre di avvi-stamento, di fronte la chiesaprincipale della città.

La visita di questi luoghi della me-moria è stato un momento veramentecommovente. Vedere quella corona difiori adagiarsi sulle acque del Don,sentire l’inno nazionale fatto echeg-

giare da un telefono cellulare, recitarele preghiere lì dove 70 anni fa c’erasolo disperazione e morte ha lasciatosenza parole. In quell’immensa pia-nura, tra gli estesi campi di girasole, ivillaggi con le isbe e le anziane babu-ske (nonne) che ricordavano i “buoniitaliani” (karasciò talianski), attornoa lapidi di duro granito riposano i no-stri soldati.

È stata una forte emozione trovar-si nei luoghi dove operò il pedareseGiuseppe Nicolosi (classe 1920), ulti-mo superstite e testimone di quell’im-mane tragedia; passare per Valujki evedere, infine, il vallone di Nikola-jewka, località che più di ogni altrarappresenta il sacrificio degli italiani,con il sottopassaggio della ferrovia e iterrapieni antistanti dove il 27 genna-io 1943 oltre 5.000 soldati italiani fu-rono falcidiati dai cannoni e dallemitragliatrici sovietiche e dove gli al-pini della Tridentina, fra cui il pedare-se Filippo Zappalà (1919-1985),riuscirono a sfondare l’accerchiamen-to sovietico e passare aprendosi di fat-to la strada verso l’Italia.

EVENTI

17Pedaranotizie

L’asilo di Rossosch il giorno della cerimonia

Il Sindaco dona al sig. Giuseppe Nicolosi un ricordo della città di Nikolajewika

L’incontro con Alin Morozov

Alcune delle Autorità presenti alla cerimonia

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EVENTI

18Pedaranotizie

Dopo l’inizio dell’Operazione “Barbarossa”(l’invasione dell’Unione Sovietica ndr) ancheMussolini volle contribuire alla campagna conl’invio di un Corpo di spedizione: in totale cir-ca 230.000 uomini che nel luglio del 1942presero parte all’offensiva estiva tedesca de-nominata “Operazione Blu”. Dopo due setti-mane di lotta, le forze italiane occuparono ilbacino minerario del fiume Mius, conquistan-do le città di Krasnyi Luch, e il 31 luglio ven-ne superato il fiume Donetz. L’armata italiana(ARMIR) venne successivamente destinataalla protezione del fianco sinistro delle truppetedesche impegnate nella battaglia di Stalin-grado. Tra l’inizio e la metà di agosto, gli ita-liani si schierarono lungo il bacino del Dondove, tra il 20 agosto 1942 e l’1 settembre letruppe sovietiche scatenarono un’offensiva divaste proporzioni riuscendo a stabilire due te-ste di ponte. Al sopraggiungere dell’inverno, l’ARMIR eraper intero schierata sul corso del fiume perun tratto di fronte lungo circa 270 km; da norda sud il Corpo d’Armata alpino (divisioni Tri-dentina, Julia e Cuneense con alle spalle ladivisione di fanteria Vicenza), il II Corpo d’Ar-

mata (divisioni di fanteria Cosseria e Raven-na) ed il XXXV Corpo d’Armata (ex CISR, di-visione di fanteria Pasubio, 298ª divisione difanteria tedesca e divisione di fanteria Sfor-zesca.L’Armata Rossa, dopo aver effettuato una pri-ma offensiva atta ad accerchiare la 6ª Arma-ta tedesca a Stalingrado, ne operò unasuccessiva dal 16 dicembre (Operazione“Piccolo Saturno”) contro le linee tenute dal IICorpo dell’ARMIR. Il primo attacco fu respin-to, ma il 17 dicembre i sovietici impiegaronole loro truppe corazzate e l’aviazione travol-gendo le linee della divisione Ravenna, ob-bligandola alla ritirata. Il 19 dicembre leavanguardie corazzate sovietiche erano giàpenetrate all’interno delle linee italiane chiu-dendole di fatto in un’immensa sacca insiemeai reparti tedeschi.Le truppe furono così costrette a cercare unavia di fuga dall’accerchiamento a piedi; le di-visioni di fanteria finirono in gran parte an-nientate, falcidiate dalla fame e dal freddo.L’offensiva sovietica non coinvolse il Corpod’Armata alpino che continuò a tenere le sueposizioni sul Don. Il 12 gennaio 1943 i sovie-tici diedero il via all’offensiva Ostrogorzk-Ros-sosch, travolgendo la 2ª Armata ungherese,schierata a nord del Corpo d’Armata alpino. Ilgiorno seguente investirono i resti delle fan-terie italiane schierate sull’esile fronte do-v’erano trincerati i resti della Cosseria, e anord-ovest sulla città di Rossosch. L’ordine diripiegare dal Don venne dato solo il 17 gen-naio. In testa alle colonne in ritirata si miseroi reparti della Tridentina; anche i resti della Vi-cenza riuscirono in qualche modo ad aprirsila strada verso ovest.Più a sud, invece, Julia e Cuneense dovette-ro sacrificarsi contro le forze corazzate so-vietiche per evitare che il fianco sinistro dellaritirata crollasse. Il 21 gennaio il generale Ga-riboldi avvertì il generale Nasci che Valuykiera caduta in mano russa e ordinò di punta-

re più a nord su Nikolajevka. La segnalazio-ne però non arrivò mai ai reparti superstiti,che continuavano a combattere battaglie diretroguardia venendo annientati o catturatidai russi presso Valuyki. A mezzogiorno del26 gennaio, dopo l’ultima sanguinosa batta-glia nell’abitato di Nikolajevka e dopo aver la-sciato sul campo migliaia di morti e di feriti, laTridentina riuscì a rompere l’accerchiamentosovietico.La ritirata del Corpo d’Armata alpino durò 10giorni: le truppe, stanche e sconvolte dalla fa-me, dalla stanchezza e dai combattimenti,coprirono più di 120 chilometri in condizioniclimatiche proibitive (temperature tra i meno35 e i meno 42 gradi). Il 30 gennaio i soprav-vissuti, insieme a circa 16.000 tra tedeschied ungheresi, arrivarono a Schebekino dovepoterono finalmente mettersi al sicuro. Conla quasi completa distruzione dell’ARMIR eb-be di fatto termine la partecipazione italianaalla campagna sul fronte orientale.Le perdite ufficiali fanno riferimento a quasi95.000 militari dichiarati dispersi: di questi,circa 25.000 caddero nelle battaglie sul Done durante la ritirata, mentre 70.000 furonopresi prigionieri. Dopo diversi anni rientraro-no in Italia solo poco più di 10.000 uomini.

La tragica ritirata dell’armata italiana

Soldati pedaresicaduti in RussiaGENOVESE CIRINO (foto in basso)morto in prigionia il 29.3.1943presso Aleksin.

MOSCHETTO SALVATOREmorto in combattimento il 22.12.1942fronte russo/località sconosciuta.

PAPPALARDO ANTONINOmorto in prigionia il 29.01.1943presso il campo nr. 58 di Tiomnikoved ivi sepolto.

PULVIRENTI MARIOmorto in prigionia il 16.10.1943presso l’ospedale 1631 di ZubovaPoljana ed ivi sepolto.

REITANO GIUSEPPEmorto in prigionia il 16.02.1943. Sepolto presso Kirsanov/Rada di Tam-bov.

FICHERA GIUSEPPEmorto in combattimento il 31.12.1942fronte russo/località sconosciuta.

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TERRITORIO & AMBIENTE

19Pedaranotizie

I CCN, Centri Commerciali Natu-rali, costituiscono una realtà diffusain Italia da oltre un decennio ed han-no l’obiettivo di porre un’attenzioneparticolare sulle attività economicheposte nel cuore di ogni centro urbanoe che per questo si aggregano ed ope-rano integrandosi tra loro.

Anche a Pedara un gruppo di im-prese si è consorziato dando vita alCCN “Ara di Giove” per promuovereuna politica di sviluppo del territorioed una rete di attività commercialipianificando, al contempo, iniziativevolte alla valorizzazione delle risorselocali. Si tratta di una nuova realtà chevuole essere a misura d’uomo e ingrado di offrire servizi di qualità ed èregolata da un’apposita Legge regio-nale che prevede la promozione del-

l’immagine e dell’accessibilità deicentri storici negli ambiti urbani a vo-cazione turistica.

La presentazione del gruppo di Pe-dara è avvenuta presso il palazzo“Pulvirenti” dove si sono dati appun-

tamento i 24 commercianti, artigiani eimprenditori aderenti che hanno illu-strato l’idea e lo scopo del CCN “Aradi Giove”. Il presidente è MarinaConsoli, il vice presidente SebastianoRodelli, il segretario Marisa Consoli,i consiglieri sono Carmelo Mazzella,Francesco Caruso, Filippo Ponzo eAntonio Sciuto. L’arch. Alfio Zappa-là, invece, ha curato il progetto tecni-co. Presenti anche il Sindaco AnthonyBarbagallo e gli assessori GaetanoPetralia e Alfio Cristaudo, tutti soddi-sfatti perché certi che il gruppo potràessere in grado di garantire un’ade-guata attività di animazione urbana epromozione turistica con dirette rica-dute sull’economia locale. Il Sindaco,in particolare, ha ricevuto il mandatodi inoltrare la proposta per l’accredi-

tamento dell’istituendo CCN di Peda-ra all’Assessore Regionale per laCooperazione, il Commercio, l’Arti-gianato e la Pesca.

«Ai cittadini si propone di ritorna-re a vivere il centro storico - ha di-

chiarato Marina Consoli, presidentedel CCN pedarese -; l’“Ara di Giove”nasce per rivalutare il territorio e losviluppo del turismo, dove soprattut-to è importante il recupero di un’espe-rienza d’acquisto nei negozi divicinato basato sul rapporto di fiduciae professionalità tra esercente e con-sumatore».

La collaborazione tra gli esercentidiventa quindi strategica se riesce adelaborare strategie comuni di marke-ting, a fornire servizi ai consumatori,ad interagire con gli enti locali nellapromozione del territorio.

Nasce il Centro Commerciale Naturale

Per promuovere una politica di sviluppo del territorio

Locandina de Le notti delle note, l’iniziativaproposta dal CCN di Pedara lo scorso 24 e 25agosto quando in un affollato centro storicosi sono esibiti numerosi artisti di strada

I componenti del Direttivo con gli Assessori Petralia e Cristaudo

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In occasione della 37a sessione del Comitato del patrimo-nio mondiale organizzata nella città cambogiana di PhnomPenh alla presenza dei rappresentanti di oltre 180 Paesi, l'Et-na è stato proclamato patrimonio dell'Unesco avendo, l'Unio-ne internazionale per la conservazione della natura (Iucn) -agenzia incaricata di esaminare le proposte di iscrizione allaWorld Heritage List - riconosciuto l'importanza scientificaed educativa, l'eccezionale attività eruttiva e l'ultra-millena-ria notorietà del vulcano, icona del Mediterraneo, conside-randolo un esempio particolarmente significativo delle grandiere della storia della terra e dei processi geologici in atto,senza dimenticare il legame con la cultura, la storia e la mi-tologia.

«Il monte Etna - si legge nella dichiarazione - è rinomatoper l'eccezionale livello di attività vulcanica e per le testi-monianze inerenti a tale attività che risalgono a oltre 2700anni fa. La notorietà, l'importanza scientifica e i valori cul-turali ed educativi del sito possiedono un significato di rile-vanza globale».

Il riconoscimento è un'opportunità per il nostro territorioche adesso richiede più investimenti nello sviluppo sosteni-bile e nella salvaguardia ambientale. L’Etna è uno dei simbolidell'Italia e, in particolare, della Sicilia nel mondo e grandeattrazione nell’ambito del turismo naturalistico.

La superficie comunale inclusa nel riconoscimento Une-sco è quella compresa all’interno del Parco dell’Etna che dal-la periferia nord del paese giunge fino al monte Salto delCane a quota 1400 mt.

20Pedaranotizie

TERRITORIO & AMBIENTE

L’Etna diventapatrimoniodell’UnescoLa proclamazione è avvenutail 21 giugno 2013 in Cambogia

Da “icona del Mediterraneo”

Con l’Etna, i siti italiani Unesco diventano 49, di cui 6 siciliani:• Area archeologica di Agrigento (1997)• Villa Romana del Casale a Piazza Armerina (1997)• Isole Eolie (2000)• Le città tardo barocche del Val di Noto (2002)• Siracusa e la Necropoli rocciosa di Pantalica (2005)• Monte Etna (2013)

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21Pedaranotizie

Il sito comprende 19.237 ettari del Parcodell’Etna. Con un’altezza di 3.335 m sul li-vello del mare, l’Etna è la montagna piùelevata d’Italia al sud delle Alpi, la più altadell’area centro-mediterranea e di qual-siasi isola mediterranea. L’Etna è il vulca-no più attivo al mondo in termini difrequenza eruttiva; il più alto d’Europa e ilpiù grande vulcano basaltico composito ecopre un’area di 1.178 km2 sul livello delmare, raggiungendo un’altezza di oltre3.300 m. Il vulcano è caratterizzato daun’attività quasi incessante nei craterisommitali e da frequenti colate laviche dacrateri e fessure laterali. Quest’attività èdocumentata da almeno 2700 anni. La do-cumentazione scientifica relativa all’Etnarisale al XVII secolo. Nel IX secolo, famo-si scienziati europei, quali Charles Lyell eSartorius von Waltershausen, hanno con-dotto studi sistematici e la mappa di Wal-tershausen, della prima metà del IX secolorappresenta la prima mappa geologica diun vulcano di grandi dimensioni. Da quelmomento l’Etna è diventato il vulcano piùstudiato e monitorato al mondo. È consi-derato un laboratorio naturale per vulca-nologi, geofisici e altre discipline dellescienze della terra. Allo stato attuale l’Etnaè il risultato di una complessa storia erut-tiva che può farsi risalire a oltre 500.000anni fa. L’attività vulcanica centrale nellaregione etnea ha avuto inizio oltre 100.000anni fa. Circa 57.000 anni fa un’intensa at-tività vulcanica ha dato origine al vulcanoEllittico alto oltre 3.600 mt, mentre circa15.000 anni fa, l’attività principalmente ef-fusiva ha formato il più recente Mongibel-lo, le cui 357 colate coprono l’88%dell’intera superficie dell’Etna. La più gran-de eruzione esplosiva del Mongibello si èverificata nel 122 a.C., causando enormidanni alla città di Catania, città costierache ha subito anche un’eruzione lateralea bassa quota nel 1669. La più recentemappa geologica dell’Etna indica 122 co-late laviche nel periodo storico che va dal122 a.C. ad oggi. Attualmente l’Etna contaquattro crateri sommitali e una dozzina diconi di cenere vulcanica. Tuttavia la sua caratteristica morfologicapredominante è la Valle del Bove, unagrande depressione sul versante orientaledel vulcano creata da un fianco collassatomigliaia di anni fa.

C’era una volta un pino. Ora non più.Era uno dei componenti lo skyline di Pedara sud, situato in cima ai terrazzamenti di monteTroina tra “rasuli” e “varvacani”, insieme ad un edificio rurale e un carrubo. Era un grande esemplare di pino domestico che dominava la “Cisternazza”, in splendida po-sizione sul vigneto della storica famiglia Laudani della quale rappresentava il simbolo aral-dico. Un pino simile, infatti, era sempre presente all’interno dei loro possedimenti e perfinodinanzi la loro cappella cimiteriale, ma che pochi anni fa, inconsapevole di cosa rappre-sentasse, qualcuno decise di sopprimere. Una delle porte di accesso al paese, quindi, haperso il suo elemento più affascinante e dal grande valore storico e paesaggistico. Dopo aversopportato avversità di ogni tipo, i numerosi incendi estivi e i temporali dello scorso invernolo hanno ulteriormente indebolito e quindi abbattuto. Per sempre.

TERRITORIO & AMBIENTE

Il 9 Marzo 2007 l’Unione Europea ha adottato il documento “Energia per unmondo che cambia”, impegnandosi unilateralmente a ridurre le proprie emis-sioni di CO2 del 20% entro il 2020, aumentando nel contempo del 20% illivello di efficienza energetica e del 20% la quota di utilizzo delle fon-ti di energia rinnovabile sul totale del mix energetico.Il Piano di Azione dell’Unione Europea per l’efficienza energeticainclude come intervento prioritario la creazione di un “Patto dei Sindaci”come principale movimento europeo che impegna le autorità locali a rag-giungere e superare l’obiettivo europeo attraverso l’utilizzo di fonti energeticherinnovabili. Nell’ambito della “Campagna energia sostenibile per l’Europa”, il Comune di Pedaraha aderito all’iniziativa della UE impegnandosi a promuovere programmi e progetti d’avan-guardia per la produzione e l’uso di energia sostenibile. Con questa adesione si potrà fruiredel sostegno economico che la Regione Siciliana metterà a disposizione con lo scopo di prov-vedere alla redazione degli atti propedeutici alla stesura del relativo Piano d’Azione. «La no-stra disponibilità a seguire le raccomandazioni europee sulla necessità di migliorare l’efficienzaenergetica è certa - afferma il Sindaco Anthony Barbagallo - così come la consapevolezza chealla base delle molteplici azioni necessarie ci siano presto esempi concreti». Oltre il 50% del-le emissioni di gas serra nel mondo sono derivanti dalle attività umane ed è per questo chel’impegno dell’UE verso una loro riduzione è rivolta ai cittadini attraverso il coinvolgimento di-retto degli amministratori locali. Il loro ruolo nell’attuazione del “Patto dei Sindaci” diventa, quin-di, rilevante e li deve vedere in azione nella pianificazione territoriale attraverso l’introduzionedi misure di efficienza energetica e di validi progetti sull’energia rinnovabile.Per fissare determinati standard energetici occorre assumere decisioni strategiche che devo-no riguardare tutti gli ambiti dei servizi pubblici: dagli edifici all’illuminazione stradale, alla mo-bilità attraverso una viabilità più ragionata. Ai governi locali è affidato anche l’importante ruolodi informare e motivare i cittadini sull’uso dell’energia in maniera più intelligente a partire dalcoinvolgimento della popolazione scolastica.

Contro il cambiamento climatico e per l’uso di energia sostenibile

Il Comune aderisce al “PATTO dei SINDACI”

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22Pedaranotizie

CULTURA

L’istituto “Casella” alla scoperta della roboticaDopo Catania e Riva del Garda, per il terzo anno consecutivo l’Isti-

tuto Comprensivo “Salvatore Casella” di Pedara ha partecipato contre squadre alle gare nazionali di robotica organizzate dalla rete discuole RobocupJR-Italia dal 17 al 20 aprile a Montesilvano (Pescara).

La prima formazione, “Etnino”, composta da dodici alunni dellascuola secondaria (Gloria Cannavò, Federico Di Benedetto, Damia-no Di Giovanni, Giuseppe Impellizzeri, Gabriele Lombardo, FlavioLanzafame, Gianpiero Laudani, Claudia Pulvirenti, Enrico Pulviren-ti, Salvatore Scirè, Syria Sgarlato e Paolo Stile), ha gareggiato per lacategoria Dance under 14 accompagnata dalla professoressa RosaCosta. Gli alunni hanno presentato una performance della durata didue minuti sul tema dell’educazione personalizzata e della singola-rità personale, durante la quale dieci ragazzi hanno interagito bal-lando su musiche ottenute dal mixaggio di due brani: “The wall” deiPink Floyd e “Party Rock”, con tre robot Lego NXT da loro program-mati durante un progetto pomeridiano curato dalle professoresse Ro-sa Costa e Silvana Previti.

La seconda, l’“Allegra Robo-Brigata”, formata da undici alunni del-le classi 1^B e 2^F della scuola primaria (Adriana Babus, Alfio Con-soli, Gabriele Cristaudo, Davide Leone, Matteo Iacolino, Agata Iudica,Mattia Lanzafame, Martina Macrì, Ludovico Mirone, Oriana Moschel-la e Gabriele Salamone) ha partecipato alla categoria Theater under8, accompagnata dalle insegnanti Giovanna Conti, Angela Licari eCarmela Rita Pappalardo e dai genitori degli alunni. Di questo grup-

po ha fatto parte anche una bambina autistica di classe seconda. Il gruppo ha recitato in due minuti - come da regolamento - sce-

ne tratte dalla storia di Peter Pan interagendo con ben sette robot:due Scribbler programmati dai ragazzini di classe seconda e cinqueBee-bot giocattolo programmabili che gli alunni, compresa la bimbaspeciale, hanno programmato sul palco. I testi recitati in rima sonostati scritti dai bambini di classe seconda e il tutto è stato preparatodurante un progetto extracurriculare al quale ha aderito anche la do-cente di inglese Gemy Spaziano che ha curato la realizzazione del-le scritte in inglese presenti sui disegni dei bambini.

La terza, di nome “Etna Rescue”, era formata da tre studenti discuola secondaria: Alex Brown, Manlio Sapienza e Simone Strano.

Gli alunni, guidati dall’insegnante Carmela Rita Pappalardo, han-no condotto una sperimentazione nazionale sull’uso del robot mO-wey che la ditta di produzione spagnola vuole commercializzare inItalia. Sono state scelte dieci scuole aderenti alla rete robocupJR(quella di Pedara è stata una di esse) per condurre un’attività di ri-cerca-azione sperimentale durante la quale il mOwey è stato pro-grammato per affrontare una gara di Rescue. Nel corso dellasperimentazione i ragazzi pedaresi hanno ottenuto i complimenti deirappresentanti del mOwey per aver dimostrato sul campo la capaci-tà di saperlo riprogrammare secondo le necessità della gara.

CRP

Gli alunni della scuola secondaria facenti parte della squadra “Etnino”

L’“Allegra robo brigata” dopo aver recitato una scena in rima trattadalla fiaba di Peter Pan

Nell’ambito delle commemorazioni per il quar-to centenario della nascita di Mattia Preti(1613-2013) celebrate in tutto il mondo in me-moria del grande maestro del barocco italia-no, lo scorso 10 agosto presso la sala delcentro giovanile di palazzo “Pulvirenti” l’Asso-ciazione Culturale “Centro Storico” con il pa-trocinio dell’ARS ha organizzato un incontrodi studio presieduto dal dott. Sandro Debono,senior curator del National Museum of FineArts, Heritage - Malta, con lo scopo di illu-strare l’attività artistica di Mattia Preti rico-

struendo i contesti storici e culturali in cui sitrovò ad operare durante la sua eccezionaleparabola creativa. Per l’occasione, il dr. De-bono ha mostrato anche alcune immagini del-la mostra internazionale da lui organizzata evoluta dal presidente della Repubblica di Mal-ta presso il palazzo magistrale di La Valletta.La dott.ssa Laura Petralia, storica dell’Arte,ha inoltre esposto le tecniche di studio mes-se in campo per realizzare l’esclusivo e im-portante progetto scientifico “Preti ripete sèstesso” che ha coinvolto l’opera più replicatadel grande artista calabrese: “Il Martirio di S.Caterina”, di cui l’omonima Basilica di Peda-ra conserva una copia.

L’intervento del Dr. Debono

Appuntamento con l’Arte:Mattia Preti e la sua opera

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23Pedaranotizie

CULTURA

Per il terzo anno consecutivo presso l’Istituto Comprensivo “S.Casella” si è realizzato il progetto didattico “Il tesoro nel giardi-no”, un’attività patrocinata dalla Presidenza del Consiglio de-stinata principalmente ai componenti del Baby Consiglio cheha previsto lo svolgimento di diversi laboratori aventi per temalo studio del territorio. Con l’intervento di esperti esterni è sta-ta, infatti, approfondita la conoscenza del patrimonio culturaleed ambientale attenzionando alcuni valori autoctoni e tradizio-nali. Eventi, eredità immateriali, narrazione storica sono statisolo alcuni degli argomenti trattati con uno spazio particolarededicato anche all’Etna e alla lingua siciliana. Sul finire dell’anno scolastico, per una classe di terza sono sta-ti organizzati anche alcuni incontri con due ex combattenti pe-daresi: Giuseppe Nicolosi, reduce della ritirata di Russia, e AlfioDistefano, reduce della battaglia di El Alamein, in nord Africa.Entrambi hanno potuto testimoniare la loro forte esperienza diguerra con immagini, documenti e racconti che hanno emozio-nato docenti ed alunni. L’incontro con Alfio Distefano

L’incontro con Giuseppe Nicolosi

In occasione dei 170 anni del primo statuto

Presentato un volume sul Circolo “Unione”

Lo scorso 28 settembre c. a., presso i locali sociali dipiazza Don Diego Pappalardo, è stato presentato il volume“Pedara e il suo Circolo. Alle radici della so-cialità borghese” scritto da Salvo De Luca, suincarico del Consiglio Direttivo del Circolostesso, perché potesse contenere le vicendestoriche del sodalizio ottocentesco e metterlea disposizione di tutti i soci. Dopo i saluti delpresidente Pippo Distefano e gli interventi delSindaco, On. Avv. Anthony Barbagallo, e delSegretario, dott. Rosario Pulvirenti, l’autoreha operato una disamina storica degli eventiche nel 1843 favorirono la nascita della “Ca-mera di conversazione” per la classe borghe-se del paese (i “Civili”), tanto da poteraffermare che la sua esistenza è correlata a quella dell’in-tera comunità.

Il tentativo di indagare la storia del Circolo attraversouna ricerca condotta e fondata su un ampio vaglio di fon-ti archivistiche e a stampa ha aperto inevitabilmente unnuovo filone di studio legato alla borghesia pedarese pre epost-unitaria e alla storiografia sia locale che regionale. Siè messo in luce un secolo (l’Ottocento) ricco di occasionie trasformazioni che influirono a fondo nella società sici-liana, e di tante piccole storie che svelano aspetti poco co-nosciuti e per molti versi sorprendenti anche della stessaPedara: dalla nascita del Comune all’Unità d’Italia, dallarifondazione del Circolo nel 1886 all’avvento fascista; daldopoguerra ad oggi.

Si scoprono nondimeno le vocazioni associazionistichedi un popolo, rivelatrici di inedite forme di scambi sociali

pubblici, pur se rigorosamente maschili, tanto che la “Ca-mera di conversazione” divenne ben presto la moderna ca-

sa del corporativismo borghese, fenomenosociale che nel territorio muoveva allora i pri-mi passi. I capitoli del libro analizzano a fon-do il contesto socio-economico del paese chefino alle soglie del XX secolo conservava an-cora una fisionomia essenzialmente agraria,dove oggetto di specifica attenzione sono ipossidenti e quei professionisti legati alle at-tività commerciali e industriali. Lo studiocontiene anche un interessante capitolo dedi-cato all’epoca mussoliniana quando il Circo-lo - inteso come struttura - ebbe un ruolodeterminante nella società fascistizzata del

tempo: per oltre un decennio fu il simbolo del regime, lacasa del potere, il luogo da cui si esercitava il dominio sul-le masse con autorità e disciplina.

Dall’attività di ricerca, dunque, è stato possibile sco-prire un panorama ricco di vicende e personaggi che invarie epoche hanno concorso all’evoluzione economica esociale locale, ed è in questa prospettiva che acquistanosempre più importanza i soggetti portatori di memoria, eil Circolo è uno di questi: vissuto come negli ultimi duesecoli è vissuta Pedara, registrando un cambiamento a co-minciare dal dopoguerra quando la borghesia lo abban-donò. Una borghesia oggi in buona parte senza piùmemoria, storia e cultura che si è lasciata attirare dallacittà o che si è estinta e con l’abbandono delle proprie di-more è andato perduto anche un pezzo consistente del pa-trimonio artistico e architettonico del paese.

Riproposto a scuola un laboratoriodi educazione e cultura

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BENI CULTURALI

Su invito del Sindaco, la scorsa estate l’assessore re-gionale ai Beni Culturali, Mariarita Sgarlata, è stata ospi-te dell’Amministrazione Comunale. L’esponente delgoverno regionale è stata accolta presso il Municipio do-ve ha ricevuto i saluti della Giunta, del presidente delConsiglio, prof. Giuseppe Consoli, e dei dirigenti. Infor-mata sui diversi siti di interesse culturale e monumenta-le presenti sul territorio comunale, il Sindaco haaccompagnato la dott.ssa Sgarlata a visitare villa “Lau-dani”, una delle più antiche residenze della cittadina, datempo non più abitata e, quindi, ridotta ad uno stato diabbandono. Su di essa si è nuovamente acceso l’interes-se della pubblica amministrazione al fine di rivalutarnel’importanza storica, monumentale e artistica.

«Data la rilevanza del sito e ciò che rappresenta perl’intera comunità - ha dichiarato l’assessore Sgarlata aconclusione della visita - mi impegnerò a seguire l’iter delprogetto di recupero dell’intero complesso residenziale».

Il progetto definitivo, redatto dall’arch. Fabrizio Rus-so, prevede il consolidamento, il restauro e il riuso del-l’immobile con destinazione “Art Hotel”. Il Comune hainserito fin dal 2005 il progetto preliminare per l’acqui-sto e il risanamento conservativo dell’edificio nel PianoTriennale delle opere pubbliche e, al fine di reperire i fon-di necessari, ha già fatto istanza di contributo presso laRegione Siciliana tramite i programmi per l’attuazioneterritoriale dell’Asse VI “Sviluppo urbano sostenibile”del PO FESR Sicilia 2007-2013. Il progetto è già statoreso di livello definitivo, munito di tutti i pareri e i vistinecessari.

Notevolmente soddisfatto il Sindaco Barbagallo cheha aggiunto:«Siamo felici che un rappresentante del go-verno regionale abbia accolto il nostro invito: dare con-cretezza al progetto di risanamento di villa Laudani vuoldire recuperare parte del nostro passato, una testimo-nianza dall’alto valore architettonico che impreziosisceil centro storico pedarese, tra i più ricchi e articolati del-l’Etna».

L’assessore regionale ai Beni Culturali sostiene il piano del Comune

Un progetto per villa LAUDANI

In passato era stata annunciata l’intenzione della Provincia Regio-nale di Catania di acquisire al proprio patrimonio immobiliare l’inte-ro complesso monumentale, ma poi quell’interesse sfumò. Il tempo,intanto, ha fatto il suo corso deteriorando quel che rimaneva delladimora di una delle famiglie più ricche del paese, edificata a partiredalla seconda metà del XVIII sec., periodo in cui i Laudani divenne-ro ricchi proprietari terrieri. Durante l’Ottocento alcuni di loro ricopri-rono più volte la carica di Sindaco, detenendo un forte poteredecisionale capace di influenzare in funzione della loro non trascu-rabile posizione, secondi solo ai Faro.

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SPORT E TEMPO LIBERO

Collettive d’arte

Una delle attività realizzate durante l’an-no dalla Consulta Giovanile è stata laraccolta delle uova di Pasqua: un pro-getto di solidarietà per donare un sorri-so ai bimbi meno fortunati.

La Pro Loco di Pedara, con il patrocinio delComune, dal 16 al 21 agosto e dal 5 all’8settembre ha organizzato due collettived’arte presso le sale del palazzo “Pulviren-ti”. Hanno esposto i seguenti pittori: Antoni-no Aiello, Giovanni Bonaccorso, AntonioCosentino, Gaetano Laudani, Antonella Pe-tralia, Vito Tomaselli, Katia Zuppelli.Un’altra esposizione si è svolta nella salaconsiliare dal 19 al 21 agosto con le operedi Katia Aiello, Santa Battaglia, Silvano Rai-ti e Salvatore Spina.

La presentazione è avvenuta presso la sala dell’Expo di Pedara all’inizio delnuovo anno agonistico 2013-2014. Sul palco, a descrivere il mondo Giavì, èstata Alessandra Trovato, storica animatrice della Società, che ha messo in evi-denza tutti i settori del sodalizio sportivo, dalla serie C, alle sezioni giovaniliquali l’under 13/14/15 maschile, la I divisione, l’under 16 femminile, l’under14 femminile, l’under 13 3 x 3 femminile, il settore cas 1 misto, il cas 2 fem-minile e il II gruppo maschile. Il tutto corredato da immagini e musica conschede dettagliate e foto, e dall’entrata in scena delle mascotte Giavotto e Gra-vina. Non sono mancati i ringraziamenti per l’Amministrazione Comunale, glisponsor e l’Istituto Comprensivo “S. Casella” di Pedara che ormai da qualcheanno sostiene il progetto School & Volley.

Tutti i volti della A.S.D. GIAVI’ PEDARA VOLLEY

Nozze d’Oro

Sebastiano Mangano e Domenica Sapuppohanno raggiunto l’ambizioso traguardo del-le nozze di diamante. Da oltre un ventennioresidenti nel nostro Comune, hanno festeg-giato i loro sessanta anni di matrimonio cir-condati dall’affetto dei propri cari. A lorogiungano i calorosi auguri della Redazione.

Nozze di Diamante

Lo scorso 1 giugno 2013, Domenico Pappa-lardo e Graziella Sgarlata hanno ricordato illoro 50° anniversario di matrimonio circon-dati dall’affetto dei loro cari. La Redazione augura ai due coniugi tanti an-ni ancora felici.

STAGIONE NATATORIA 2013/2014Si rende noto che l’assessorato alle Politiche Giovanili ha stipulato un protocollo d’intesacon la piscina “Madonna degli Ulivi” - associazione dilettantistica ITALIA M.C.N. di Via-grande.TARIFFE APPLICATE CON CONVENZIONE- Per tutti i residenti, scuola nuoto e perfezionamento € 55,00 (bisettimanale) € 65,00(trisettimanale).- Per tutti i residenti over 60, mensile di scuola nuoto e perfezionamento € 40,00 (bisetti-manale) € 50,00 (trisettimanale).- Gym bisettimanale € 63,00 - trimestrale € 72,00 - Nuoto libero € 72,00.Iscrizione € 20,00Orario: tutti i giorni dalle ore 9,00 alle ore 15,00.Condizioni di applicabilità:gli speciali sconti saranno applicati solo per la suddetta convenzione e non sono cumula-bili con altre convenzioni.La presente convenzione avrà validità dal 16/09/2013 al 01/06/2014.Per ulteriori informazioni chiamare il Comune di Pedara al nr. 095/7028180.

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SPORT & TEMPO LIBERO

26Pedaranotizie

L’assessorato alle Politiche Sociali, in collaborazione con la cooperativa “Comunità dei giovani” lo scorso 27 luglio ha organizza-to la consueta gara di ballo per coppie di anziani. All’evento hanno partecipato anche ballerini di danza latino-americana allietatidalla musica dei Kalispera. La serata si è conclusa con gli attesi balli di gruppo.

L’allenamento dell’INTERa Pedara

Un sogno che si realizza, anni di sa-crifici, sforzi e impegni finalmente con-sacrati dal dolcissimo gusto dellavittoria. Stiamo parlando delle ragazzedella PGS “Padre Alfio Barbagallo”dell’Oratorio salesiano di Pedara lau-reatasi campione provinciale e regiona-le nella categoria under 19 di volley. Lasquadra si è contesa la vittoria finalecon ben 10 squadre al termine di un

campionato lungo e pieno di insidie: unrisultato raggiunto con tanto impegno econ una crescita costante anno dopo an-no e, nonostante molte delusioni e se-condi posti, il gruppo non ha maimollato e si è cementato mirando sem-pre più all’obiettivo che adesso è statoraggiunto. Alla vittoria del titolo pro-vinciale ha fatto seguito quello regio-nale conquistato in una finalespettacolare ed avvincente, dove il li-vello tecnico sportivo ha messo in ri-salto le doti che le ragazze hannoacquisito negli anni. Encomiabile è il

percorso umano e formativo, oltre chesportivo, che le giovani atlete hannofatto lungo questi anni; un gruppo chenon si è mai disgregato davanti allesconfitte ma che ha sempre lottato perraggiungere i traguardi fissati. Ciò cherende questi risultati ancor più esaltan-ti è il fatto che questo gruppo ha inizia-to il suo percorso diversi anni fa pressol’Oratorio salesiano di Pedara, su quel-

le mattonelle note a tutti i pedaresi, do-ve generazioni di giovani si sonoformate.

L’Oratorio di Pedara continua la suamissione di accoglienza come punto diriferimento educativo e ricreativo, dan-do la possibilità a tutti di poter dare sfo-go alle proprie sensibilità artistiche,sportive e umane.

La partecipazione alle nazionali del2014 rappresenta il prossimo ambizio-so obiettivo delle campionesse regio-nali dell’Oratorio di Pedara, a caccia dinuovi successi.

La PGS volley dell’Oratorio salesianocampione provinciale e regionale

Lo scorso 1 settembre l’Inter ha scelto lostadio comunale di Pedara per l’allena-mento di rifinitura in vista dell’incontro dicalcio che avrebbe disputato contro il Ca-tania in serata. Grande l’affluenza di pub-blico fin dalla prima mattina quandonumerosi tifosi si sono accalcati ai cancelliin attesa della squadra giunta in pullmanqualche ora dopo. La preparazione si èsvolta a porte chiuse e solo alla sua con-clusione calciatori e allenatore si sono bre-vemente concessi ai sostenitori con scattifotografici e strette di mano.L’Amministrazione Comunale, presente conil Sindaco, Anthony Barbagallo e l’asses-sore allo Sport, Alfio Cristaudo, ha accoltola comitiva nerazzurra donando all’allena-tore Walter Mazzarri un dipinto su pietra la-vica realizzato dall’arch. Salvo Di Mauro.

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Presente a Pedara da oltre 120 anni (l’incontro con iprimi Salesiani risale al 1892) l’Oratorio è ancora oggi unluogo dove si attua la formazione della gioventù conformeall’ideale di don Bosco.

Esso, infatti, è il fulcro di tutta la vasta opera salesia-na dichiarò don Villani in occasione del 25° della fonda-zione dell’Istituto e dell’inaugurazione dei nuovi locali.Era il pomeriggio dell’11 marzo 1923, e dopo otto mesi dilavori don Filippo Rinaldi, terzo successore di don Bosco,veniva a Pedara per benedire il nuovo Oratorio tra l’entu-siasmo ed il fervore di tutti. Sorto a sud dei cortili, era fre-quentato da un nutrito numero di giovani che vi ricevevanol’istruzione catechistica e un’educazione basata sui prin-cipi formativi salesiani. Dopo trent’anni, nel 1963, l’Ora-torio si trasferirà in via Rua S. Antonio e la struttura del1923 sarà demolita per lasciare posto ad altri cortili.

In quello stesso sito, su quelle stesse fondamenta, oggicampeggia una tensostruttura, da poco ultimata seguendole normative Coni. Si tratta di un “impianto d’esercizio”polivalente di oltre 700 mq (30x24) capace di risponderealle esigenze dei giovani: basket, volley, calcio a 5, palla-mano, danza e ginnastica artistica sono solo alcune dellediscipline che vi si possono praticare.

Il progetto è nato 3 anni fa ma solo nell’ultimo anno havisto accelerarsi l’iter burocratico che ne ha consentito, in-fine, il suo compimento. Oltre alla struttura principale, èprevista anche la realizzazione dei locali accessori e com-plementari quali gli spogliatoi, i magazzini, i servizi igie-nici, i disimpegni tecnici e le salette per riunioni.

La tensostruttura si inserisce all’interno di un progettopiù vasto che prevede la completa riqualificazione del-l’Oratorio articolato in tre grandi poli: aggregativo, con at-tività di danza, musica e palestra e l’avvio di altrediscipline minori (biliardo, tiro con l’arco, ping-pong, gio-

chi da tavolo, calcio balilla) che si possono svolgere alchiuso nei locali storici al piano terra (ex aule ed ex refet-torio) dove sono già accolti la segreteria, la direzione e ilbar; sportivo: con l’utilizzo dei cortili e della nuova strut-tura; culturale: con il recupero degli edifici di via Rua S.Antonio dove sarà possibile creare un laboratorio teatralecon sale prove e depositi per le scenografie, gestendo almeglio le potenzialità del teatro stesso.

«Si tratta di un ritorno al futuro - afferma don Carme-lo Coco, direttore dell’Oratorio - visto che con rinnovatoimpegno noi Salesiani, ripartendo dal passato, pensiamoal futuro della comunità con servizi, ambienti più sicuri econfortevoli anche in inverno. Siamo consapevoli dell’im-pegno economico che ci stiamo assumendo e per questoconfidiamo nella generosità della gente. Si spera, adesso,che gli sforzi di quanti si sono adoperati per assicurare aigiovani di Pedara la struttura e i mezzi necessari per fre-quentare quella che da sempre è definita “palestra for-mativa” delle virtù possano essere sostenuti da tutti,specialmente da coloro che hanno a cuore la famiglia sa-lesiana e don Bosco».

Mentre altrove la Congregazione dismette Oratori eScuole e tutte le attività vengono ridimensionate, a Pedarasi rilancia con un grande piano formativo e strutturale pro-iettato verso il futuro.

L’investimento iniziale per il nuovo impianto è di circa150.000,00 Euro, ma nel suo complesso tutto il progettodei “tre poli” sfiora i 500.000,00 Euro. Una follia? «Nondirei - chiosa don Carmelo - e anche se il nostro Istitutonon dispone delle risorse necessarie, credendo nella Prov-videnza e in don Bosco è possibile che anche questi sognidiventino realtà».

SPORT & TEMPO LIBERO

27Pedaranotizie

L’Oratorio Salesiano si rinnovaCOME “PALESTRA FORMATIVA” DELLE VIRTù

La relizzazione di un grande progetto per la sua completa riqualificazione

In questa pagina,la tensostruttura realizzata nel cortile del collegio

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SPORT & TEMPO LIBERO

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Il Premio Sportivo 2013L’evento, presentato dal giornalista Giaco-mo Cagnes, si è svolto lo scorso luglio nelcortile di palazzo “Pulvirenti” ed ha visto iseguenti premiati:

– ASD Città di Pedara, team calcio – Atletica Pedara, team di atletica leggera – PGS Pedara Volley – Giavì Pedara Volley – Servizio Aereo Guardia Costiera Catania – Gruppo Sportivo Polizia Municipale

Catania – Giuseppe Raciti, presidente regionale

arbitri – Antonio Di Stefano, Ass. Massaggiatori

Sportivi Italiani – ASD Orizzonte Catania – Gaetano Guttà, pugile – Marco Manniti, ex presidente Coni

provinciale e Fidal – Nuccio Marino, ex allenatore di calcio – Polisportiva Torre del Grifo Sincronet,

nuoto sincronizzato – Alessandro Costantino, Kung Fu

tradizionale – Nino Lombardo, musicista – Gionatha Spines, ex attaccante del

Catania calcio – Daniele Lo Porto, giornalista – Salvo Falcone, dirigente di Video

Mediterraneo – Antonio Di Cataldo, ex calciatore del

Pedara calcio – Armando Pantanelli, ex portiere del

Catania calcio.Strapedara 2013

Il taglio del nastro della Strapedara 2013 da parte del Sindaco Anthony Barbagalloaccanto a don Lorenzo Anastasi, salesiano, parroco della comunità “Maria Ausiliatri-ce” di Canicattì (AG), già consigliere e direttore dell’Oratorio presso l’Istituto “SanGiuseppe” di Pedara.

La promozione del Pedara Calcio

Dopo un campionato di vertice in prima categoria nella stagione 2012 - 2013 classificandosiin seconda posizione, dopo molti anni, per via del ripescaggio, l'Atletico Pedara approda inPromozione (Girone C) assieme a squadre blasonate come il Giarre Calcio, la Leonzio el'Atletico Catania.Un successo maturato grazie all’impegno di tutti: dal presidente, Dario Barbagallo, ai dirigentiFranco Corsaro, Andrea Caruso, Turi Torrisi e Giovanni Sciacca, dal Mister, Giuseppe Mo-schetto, al preparatore atletico, Rosario Verona, dal preparatore dei portieri, Enrico Pensa-bene, al magazziniere, il mitico Carmelo. In alto, da sx verso dx, Enrico De Carlo - Danilo Maugeri - Mossuto - Seby Crispino - SalvoPonzo - Davide Ardizzone - Tullio Tommasino - Simone Lagona - Ivan Di Rienzo - Orazio Stra-no - Ludovico Gambino - Hamed - Santo Di Stefano - Lorenzo Cutrona - Rannone - GiovanniBorzì - Danilo La Rocca - Peppe Alessandrino - Vincenzo Corsaro.

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Gli italiani sono stati protagonistidel più grande esodo migratorio dellastoria moderna con quasi 25 milionidi partenze registrate dal 1861 in poi.Si trattò di un fenomeno che toccò tut-te le regioni italiane con la Sicilia po-sta tra quelle a dare il maggiorcontributo con la popolazione agrariain prima fila, alla quale si affiancaro-no presto artigiani, muratori ed operaiedili. Gli anni Sessanta del Novecen-to segnarono l’apice dell’espatrio si-ciliano verso l’Europa (oltre 1 milionedi individui) dove mai prima di allorac’era stata tanta richiesta di manodo-pera, soprattutto nelle aree più indu-strializzate di Francia, Svizzera,Belgio e Germania. Tutto avveniva at-traverso una vera catena di trasferi-mento “familiare” o di “mestiere”.

Fu il caso di un gruppo di pedare-si che in Svizzera, nel borgo di La-vorgo (nel Canton Ticino), diede vitaad una piccola comunità di operai eartigiani dediti all’edilizia e alla lavo-razione della pietra.

Tutto cominciò quando Alfio Maz-zaglia (1935-2005), che da giovaneaveva appreso l’antico mestiere discalpellino dal padre Peppino nella ca-va dei fratelli Laudani (Culazzi) di Pe-dara (la “pirrera dei Culazzi” sitrovava dove oggi sorge lo stadio co-munale, nei pressi della chiesa di S.Maria delle Grazie), alla fine degli an-ni Cinquanta decise di lasciare Pedarae trasferirsi in Piemonte, ad AndornoMicca, patria dell’eroe di Torino Pie-

tro Micca. Dopo circa un anno di la-voro all’interno di una cava di granito,gli fu consigliato di recarsi a Lavorgo,in Svizzera, nel distretto della Leven-tina, nel Canton Ticino, l’unico Can-tone italiano della ConfederazioneElvetica. Nel piccolo borgo delle AlpiLepontine trovò lavoro presso un’al-tra cava di granito appartenente allafamiglia Fornasier, di chiare originivenete, e considerando che si era nelpieno sviluppo dell’estrazione del pre-giato marmo, anche Mazzaglia attivòuna catena migratoria chiamando a séprima il fratello Nino, poi man manogli amici. Nel volgere di poco a La-vorgo giunsero 20 Pedaresi a formareuna “piccola” Pedara: Giovanni Riela(Scilicchi), scalpellino; Pippo Sciac-ca, scalpellino; Tano Consoli (Cuccu),muratore; Domenico Moschetto(Macca), muratore; Alfio Zappalà(Cicchitta), scalpellino; Alfio Zappalà(Puricella), manovale; Turi Agosta(Sangiuvannisi), muratore; Nino Pe-tralia (Pizzudda), scalpellino e musi-cista; Nino Raciti (Cicala), manovale;Turi Petralia (Pizzudda), barbiere; En-zo Zappalà (Bambola), muratore; Ni-no Pappalardo (Sasizzu), manovale;Placidino Riela, muratore; Alfio Pap-palardo (Rapparinu), manovale; Gio-vanni Sambataro (Rascel), manovale;Nunzio Pulvirenti (Piriceddu), mano-vale; Turi Sambataro (Patàna), mano-vale - lavorò ad Ambi Piotta; NedduMotta, scalpellino.

Si guadagnava bene: gli scalpellini4,20 franchi l’ora, i muratori 3 e i ma-novali 1,20. Agli inizi degli Anni Ses-santa il franco svizzero valeva circa150 lire, mentre in Sicilia si ricavava-

no circa 1000 lire al giorno; gli scal-pellini, inoltre, avevano la possibilitàdi lavorare anche a cottimo. NinoMazzaglia, che faceva il manovale, ri-

corda come i pezzi lavorati dal fratel-lo Alfio fossero i migliori e GianniFornasier li metteva in bella mostrasui camion diretti a Bellinzona, Luga-no, Zurigo e Berna.

I Pedaresi si inserirono molto be-ne nella semplice vita di Lavorgo; nonsubirono manifestazioni di razzismo odi intolleranza, frequentavano l’unicobar del paese la cui proprietaria eraPiera e a volte erano anche invitati acena da qualche abitante del luogo. Ladomenica, come si evince dalla foto,vestivano in giacca e cravatta, qualcu-no andava a messa, altri andavano nel-la pista di ghiaccio a Chiggiogna, altriancora a ballare, ma spesso si giocavaa briscola da Piera, a bere una birrapensando a casa e alle fidanzate.

LAVORGO: una “piccola” Pedaradi Giuseppe Mazzaglia

IL RACCONTO

Alfio Mazzaglia nella cava di Lavorgo

Il gruppo di pedaresi nel bar di Lavorgo:da sinistra in piedi, Salvatore Agosta, Piera (pro-prietaria del Bar), Alfio Mazzaglia, Luigi Messina;da sinistra seduti: Alfio Zappalà, Gaetano Consoli,Alfio Pappalardo.Di spalle, un ragazzo della provincia di Salerno

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LUOGHI DELLA MEMORIA

30Pedaranotizie

È una frazione e un piccolo borgorurale situato a circa 5 km a nord diPedara. L’etimologia resta incerta; trale ipotesi, lo Scandurra azzarda un ri-ferimento a campo terroso, ma non èda escludere che l’origine sia da ricer-care tra la terminologia araba di cui èricca la nostra toponomastica.

Tarderìa (Tardarìa in lingua sici-liana) è una contrada da sempre com-presa nella regione nemorosa (cioèboschiva) dell’Etna, la parte più anord del “bosco di Catania” primadella sommità del vulcano. Sulle ori-

gini dell’insediamento agricolo non sipossiedono notizie dettagliate. I primiriferimenti documentati finora cono-sciuti sono contenuti nelle cronache dialcune eruzioni dell’Etna: una di esse,nel 1634, minacciò Pedara passandoproprio per il territorio di Tarderìa. Fuuna colata che durò a lungo tanto chei Catanesi portarono in processionesul fronte lavico il sacro velo di S.Agata.

In altri antichi documenti si legge:“Questo suolo è in gran parte desti-nato agli alti alberi e ai variati frutti

con cui la provvidenza compensar vo-glia il peso dell’arida estate”. La cita-zione, quindi, corrisponde esattamentealla dettagliata descrizione che ne fa lostorico Tommaso Fazello quando nel‘700 ricorda questi posti fitti di abeti,faggi e castagni, tanto vasti quantoimpraticabili; zone silenziose e deser-te che tutt’intorno presentavano alcu-ne “bocche di fornace rotonda”coperte di boschi (come gli attuali cra-teri spenti di monte Difeso, monte Ar-so o monte Po). Non c’erano ancorastrade, ma solo mulattiere che bosca-ioli e carbonai percorrevano con dif-ficoltà. Il sentiero più trafficato ed

Un insediamento rurale all’interno di un antico bosco

La contrada di TARDERÌAdi Salvo De Luca

Particolare di una mappa del territorio risalenteall’Ottocento dove è presente anche lacontrada di Tarderìa

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LUOGHI DELLA MEMORIA

31Pedaranotizie

attrezzato era quello che transitava neipressi di Tarderìa e conduceva fino alvulcano. Era la “via della neve” chenella seconda parte del Seicento i Pe-daresi provvidero a consolidare inmodo da garantire un più comodo ac-cesso alle “tacche”, naturali serbatoidi accumulo da cui trarre la neve, ali-mento che all’epoca era considerato“di lusso”.

Secondo altre testimonianze sulterritorio, apprendiamo che “perl’aspetto del suolo e delle campagne,tutto intorno era irto di pietre ruvidis-sime e bruciate che il fuoco dell’Etnaaveva eruttato fin dai primordi e poinella successione dei tempi, aggiun-gendo le nuove sopra le antiche. Daqueste pietre bruciate si formavanosabbia e cenere che rendevano ferti-lissimo il terreno, assai ricco di pa-scoli tanto che le bestie si nutrivano asazietà”. Per questo motivo la zona èstata sempre dotata di singolare capa-cità produttiva, con “sorgenti inesau-ribili e correnti d’acqua perenni,sebbene il fuoco e il continuo scorre-re di massi trasportati abbiano tra-volto o ricoperto interamente moltesorgive”. In contrada “Simita”, infatti,poco prima di Tarderìa, esistevaun’antica fonte d’acqua che il grandeterremoto del 1693 fece scomparire.

Considerato che alla fine del Sei-cento il territorio era ancora allo statoprimitivo, l’insediamento rurale do-vette svilupparsi solo durante il seco-lo successivo quando, una voltaperduto il monopolio sul commercio

della neve, i Pedaresi si concentraronoesclusivamente sulla coltivazione del-la terra. Mele, pere, ciliegie, castagne,uva e soprattutto il grano di montagna(chiamato irmanu) furono i prodottimaggiormente ricavati, introdotti poifino ai mercati di Acireale e Cataniaattraverso una fitta rete di mulattiere.Il borgo rurale, però, assunse la suaconfigurazione attuale probabilmentedurante l’Ottocento quando da Cata-nia giunse un’abbondante richiesta dilegna per il riscaldamento e l’alimen-tazione delle fornaci. Fu così che, ol-tre ai contadini e ai carbonai, siaggiunse anche un nutrito numero diboscaioli che affidavano a bordonarie carrettieri anche la legna di ginestraperché più adatta ai piccoli forni per ibiscotti.

La località di Tarderìa è citata an-che ne “I Vicerè” di Federico De Ro-berto. Quando a Catania irruppe ilcolera, i membri della famiglia Uzedafuggirono dalla città,“rifugiati qua elà pel Bosco etneo”, e per la duches-sa Radalì Uzeda l’autore immaginò unricovero presso la grande masseria anord di Pedara.

Tarderìa oggi è principalmente unarisorsa ambientale, un luogo di villeg-giatura estiva e meta di numerosi ap-passionati che amano visitare il suoricco ed esteso sottobosco di ciclami-ni, felci e funghi. Dell’antico insedia-mento rurale fatto di povereabitazioni, magazzini e stalle sono ri-masti solo pochi edifici attorno ad uncortile con cisterna (’u bagghiu).

Il lato nord della masseria di Tarderìa fino a qualche decennio fa

Tra le esigenze più sentite dall’uomo con-temporaneo c’è quella di vivere in un am-biente salubre ed esteticamente piacevole.La rivoluzione industriale, se da un lato hamigliorato il tenore di vita di ampi strati so-ciali ha dall’altro creato degli squilibri nel-l’ecosistema globale. I centri urbani del mondo sviluppato sonosoffocati dal traffico, dallo smog, dalle esa-lazioni industriali; le acque, spesso usatesenza razionalità e rispetto, cominciano giàa scarseggiare, quando non sono avvelena-te da ogni sorta di microrganismi patogeni.L’utilizzo di fonti fossili di energia - petrolio ecarbone soprattutto - produce come sottopro-dotto l’immissione nell’atmosfera di biossidodi carbonio (CO2), un gas che contribuisce adaumentare l’effetto serra, quindi il riscalda-mento terrestre, fonte, secondo molti studiosi,di cambiamenti climatici catastrofici.

E poi ci sono i rifiuti solidi urbani che con-corrono al disastro ecologico determinato dalcambiamento radicale della produzione edell’economia. Da più parti si vuole, però,raggiungere un obiettivo comune: garantireall’uomo una vita più armoniosa e salubrepossibile. Come? Non certo solo a parole. Ilfatto di intervenire sul modo di produrre e so-prattutto di cercare fonti di energia pulite ègià un buon segnale, ma è nel territorio incui viviamo che bisogna muovere ulterioripassi. Il Comune ha aderito al “Patto dei Sin-daci” (vedi articolo all’interno del giorna-le) che prevede la riduzione delle emissionidi CO2, combatte come può il deplorevole fe-nomeno delle discariche abusive, tutela il pa-trimonio urbanistico, architettonico e artisticocosì pieno di storia, ma senza la collabora-zione dei cittadini e la loro sensibilità difficil-mente si potranno ottenere i risultati tantoauspicati a favore dell’ambiente.Sull’uomo di oggi ricadono gravi responsa-bilità; cooperiamo tutti affinché le testimo-nianze più alte delle civiltà che ci hannopreceduto siano accessibili anche alle ge-nerazioni future.

Salvo De Luca

La tutela ambientalecome obiettivo comune

REDAZ IONALE

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SPETTACOLI

32Pedaranotizie

Da sette anni Pedara ospita le migliori realtà artistichedel territorio con la redazione di un cartellone teatrale ra-gionato che anche in questa passata stagione ha avuto unostraordinario successo di critica e di pubblico. Una varie-tà di generi ha visto il susseguirsi delle rappresentazioni,con la messa in scena di novità assolute (Arsura d’amurie Assassinate la zitella) e di testi di autori (De Filippo eScarpetta) da noi mai rappresentati.

L’esilarante commedia d’apertura Un giorno da leone,anzi due, ha visto protagonista Antonello Pugliesi, auten-tico mattatore del teatro vernacolare regionale. L’intrec-cio, denso di significati, in questi due atti ci ha ricordato ilmiglior teatro di tradizione. Tratta da pìeces francesi, l’ori-ginale trama si accosta all’uomo siculo mettendone a nu-do i tabù e i desideri di un’avventura galante, travalicandola triste routine di una vita quotidiana di coppia ormai al lu-micino.

L’assodata realtà artistica locale ha avuto per protago-nisti la compagnia “Chiacchiri e patacchiri” con Assassi-nate la zitella, una brillante novità con un intreccio dalsapore anglosassone. A seguire, Gatta ci cova, un classicoda tempo assente dalle nostre scene, proposto dalla filo-drammatica “Exallievi don Bosco”. Dopo il successo nel-la trascorsa stagione di ‘Mprestimi a tò muggheri, nonpoteva mancare un altro protagonista d’eccellenza: Gian-carlo Kory con la divertente commedia di Alfredo Danese’U Raffinatu.

La compagnia del teatro stabile di Nicolosi “Amici delTeatro”, graditissimi ospiti fissi della rassegna, a cui va lanostra particolare gratitudine, ha rappresentato da par lo-ro Non ti pago di Eduardo De Filippo e la travolgentecommedia di Scarpetta Miseria e nobiltà suggellando, conl’impareggiabile interpretazione di Nuccio Pappalardo, diAgata Tarso, Orazio Torrisi e di tutti gli attori comprima-ri, un successo annunciato.

Ma l’assoluta novità in cartellone è stata Arsura d’amu-ri, un recital poetico diretto da Salvo Tomaselli sullo spun-to dell’importante monografia che Alfio Patti ha dedicatoalle liriche di Graziosa Casella (1906-1959), ardente poe-tessa etnea, di lingua siciliana, i cui testi sono praticamen-te scomparsi dalla circolazione  e che sono statipazientemente ricomposti su testimonianze e documentirarissimi. «Una presentazione che ha assunto le movenzevivacissime di uno spettacolo poetico - scrive SergioSciacca - con lo stesso Alfio Patti che modulava alla chi-tarra canti e dolori della nostra concittadina che nel primoNovecento osava affermare  la passione dell’amore senzaveli. Due attrici piene di talento (Cettina Distefano e Pi-nella Intili) hanno interpretato le voluttà e i sospiri di Gra-ziosa, mentre Giuseppe Rizzo rappresentava il contornodell’amato bene e una serie di dotte trasfigurazioni pitto-riche davano l’immagine del sogno sempre nuovo e sem-pre immutabile della chimera d’amore».

Arsura d’amuri si colloca certamente tra quegli eventiculturali di ampia portata che suggestionano lo spettatoree magicamente lo conducono oltre la dimensione linearedel tempo e dello spazio, lì dove la forza della poesia si fadensa di pensiero.

La ricca stagione di prosa pedarese

I protagonisti di Arsura d’amuri