EDITORIALE - servidimaria.netservidimaria.net/sitoosm/it/notizie/2004/c04.pdf · Nessun segno di...

20
1 Luglio - Agosto 2004 COSMO 7-8 EDITORIALE DA FIRENZE (1304) A FERRARA (1404). IL DUPLICE CENTENARIO L’anno 2004 non è soltanto quello del VII centenario dell’approvazione pontificia dell’Or- dine, ma anche quello del VI centenario della rinascita di Monte Senario: una data, che qual- che scrittore della nostra storia ha voluto ricordare come quella del “risveglio del Monte”. L’insistenza con cui, nella sua lettera per il VII centenario dell’approvazione pontificia dell’Ordine, il Priore generale fra Ángel M. Ruiz Garnica ha parlato della necessità di ripen- sare e di rivivere le nostre radici fa assumere a questa seconda data centenaria un significato di rilievo, come peraltro alcune iniziative non hanno tralasciato di richiamare. Il convento di Monte Senario che, tra il 1249 e il 1256, appare posto a capo del primitivo Ordine dei “Servi della Vergine Maria”, era come scomparso dalla storia dell’Ordine a partire dal 1257, quando il Priore generale aveva stabilito dimora presso il convento suburbano di Fi- renze. Il redattore della stesura definitiva della Legenda de origine, probabilmente fra Pietro da Todi che nel 1317-18, parlando di Monte Senario, ne aveva sottolineato il valore di richia- mo alle origini, costatava anche lo stato di abbandono e di trascuratezza nel quale il convento era allora caduto. In quegli stessi anni vi risultavano presenti “eremiti o fraticelli”, dei quali il titolo popolare e una novella di Giovanni Boccaccio attestano la vita povera condotta “nei di- giuni e nelle orazioni”. Bisogna però arrivare fino al 1404 per trovare nuove e significative no- tizie sull’antico convento. In quell’anno il capitolo generale di Ferrara, celebrato sotto Anto- nio da Bologna in pieno periodo di scisma, programmò la restaurazione spirituale e materiale di Monte Senario dietro suggerimento del priore del convento di Firenze fra Pietro Silvestri. In quello stesso anno vi salì per primo, insieme ad un anonimo eremita che forse vi dimorava, fra Antonio da Siena, seguito, nei due anni successivi, da altri sei frati, poi da altri due, quasi tutti toscani. Nella nuova comunità si volle vivere con rigore la Regola di S. Agostino. Si adottò anche subito, a partire dal 1405, l’astinenza perpetua dalle carni. Nel 1412 vi si accolsero i primi no- vizi. I lavori di restauro del convento, infatti, erano a buon punto, anche se la chiesa sarebbe stata consacrata più tardi, restaurata grazie agli aiuti economici della nobile famiglia Della Stu- fa, che fece collocare il proprio stemma alla porta del tempio. Nel capitolo generale di Pisa del 1413, tenuto sotto il Priore generale fra Stefano da Sanse- polcro, e mentre l’Ordine aderiva al papa “pisano” Giovanni XXIII, i frati di Monte Senario ottennero dall’Ordine uno statuto giuridico particolare, atto a permettere alla fondazione di so- pravvivere e di non essere sviata dai suoi scopi. Fu deciso che il convento fosse posto sotto la diretta dipendenza del Priore generale e che il Priore provinciale di Toscana, pur compiendovi le consuete visite canoniche, non potesse inviarvi né rimuoverne alcun frate; che il convento, data la sua povertà, fosse dispensato per qualche tempo dal versare all’Ordine e alla Provincia le tasse consuete; che il priore locale fosse eletto ogni due anni dalla comunità stessa e fosse confermato direttamente dal Priore generale che ne doveva anche precisare i limiti di compe- tenza. Tali privilegi, malgrado successive difficoltà, dietro richiesta del “vicario generale” e priore del convento fra Bartolomeo da Firenze, furono convalidati dal Capitolo generale di Cesena e confermati nel 1436 da papa Eugenio IV, sostenitore di Movimenti di Osservanza, che li estese alle dipendenze del convento. Era allora Priore generale fra Niccolò da Perugia che resse l’Ordine dal 1437 al 1461!– che favorì il costituirsi dei primi conventi di “osservanza” nel nord Italia. In tutta la storia dell’Ordine ogni rinnovamento fu sempre, direttamente o indirettamente legato all’amore dei Servi di Maria per Monte Senario, ad un ritorno ideale sul Monte dei no- stri primi sette Santi Padri. Perciò sembra importante non dimenticare il duplice centenario che l’Ordine quest’anno celebra e sentire le due date nel segno di una ideale continuità. La redazione

Transcript of EDITORIALE - servidimaria.netservidimaria.net/sitoosm/it/notizie/2004/c04.pdf · Nessun segno di...

1

Luglio - Agosto 2004 COSMO 7-8

EDITORIALE

DA FIRENZE (1304) A FERRARA (1404). IL DUPLICE CENTENARIO

L’anno 2004 non è soltanto quello del VII centenario dell’approvazione pontificia dell’Or-

dine, ma anche quello del VI centenario della rinascita di Monte Senario: una data, che qual-

che scrittore della nostra storia ha voluto ricordare come quella del “risveglio del Monte”.

L’insistenza con cui, nella sua lettera per il VII centenario dell’approvazione pontificia

dell’Ordine, il Priore generale fra Ángel M. Ruiz Garnica ha parlato della necessità di ripen-

sare e di rivivere le nostre radici fa assumere a questa seconda data centenaria un significato di

rilievo, come peraltro alcune iniziative non hanno tralasciato di richiamare.

Il convento di Monte Senario che, tra il 1249 e il 1256, appare posto a capo del primitivo

Ordine dei “Servi della Vergine Maria”, era come scomparso dalla storia dell’Ordine a partire

dal 1257, quando il Priore generale aveva stabilito dimora presso il convento suburbano di Fi-

renze. Il redattore della stesura definitiva della Legenda de origine, probabilmente fra Pietro

da Todi che nel 1317-18, parlando di Monte Senario, ne aveva sottolineato il valore di richia-

mo alle origini, costatava anche lo stato di abbandono e di trascuratezza nel quale il convento

era allora caduto. In quegli stessi anni vi risultavano presenti “eremiti o fraticelli”, dei quali il

titolo popolare e una novella di Giovanni Boccaccio attestano la vita povera condotta “nei di-

giuni e nelle orazioni”. Bisogna però arrivare fino al 1404 per trovare nuove e significative no-

tizie sull’antico convento. In quell’anno il capitolo generale di Ferrara, celebrato sotto Anto-

nio da Bologna in pieno periodo di scisma, programmò la restaurazione spirituale e materiale

di Monte Senario dietro suggerimento del priore del convento di Firenze fra Pietro Silvestri.

In quello stesso anno vi salì per primo, insieme ad un anonimo eremita che forse vi dimorava,

fra Antonio da Siena, seguito, nei due anni successivi, da altri sei frati, poi da altri due, quasi

tutti toscani.

Nella nuova comunità si volle vivere con rigore la Regola di S. Agostino. Si adottò anche

subito, a partire dal 1405, l’astinenza perpetua dalle carni. Nel 1412 vi si accolsero i primi no-

vizi. I lavori di restauro del convento, infatti, erano a buon punto, anche se la chiesa sarebbe

stata consacrata più tardi, restaurata grazie agli aiuti economici della nobile famiglia Della Stu-

fa, che fece collocare il proprio stemma alla porta del tempio.

Nel capitolo generale di Pisa del 1413, tenuto sotto il Priore generale fra Stefano da Sanse-

polcro, e mentre l’Ordine aderiva al papa “pisano” Giovanni XXIII, i frati di Monte Senario

ottennero dall’Ordine uno statuto giuridico particolare, atto a permettere alla fondazione di so-

pravvivere e di non essere sviata dai suoi scopi. Fu deciso che il convento fosse posto sotto la

diretta dipendenza del Priore generale e che il Priore provinciale di Toscana, pur compiendovi

le consuete visite canoniche, non potesse inviarvi né rimuoverne alcun frate; che il convento,

data la sua povertà, fosse dispensato per qualche tempo dal versare all’Ordine e alla Provincia

le tasse consuete; che il priore locale fosse eletto ogni due anni dalla comunità stessa e fosse

confermato direttamente dal Priore generale che ne doveva anche precisare i limiti di compe-

tenza. Tali privilegi, malgrado successive difficoltà, dietro richiesta del “vicario generale” e

priore del convento fra Bartolomeo da Firenze, furono convalidati dal Capitolo generale di

Cesena e confermati nel 1436 da papa Eugenio IV, sostenitore di Movimenti di Osservanza,

che li estese alle dipendenze del convento. Era allora Priore generale fra Niccolò da Perugia –

che resse l’Ordine dal 1437 al 1461!– che favorì il costituirsi dei primi conventi di

“osservanza” nel nord Italia.

In tutta la storia dell’Ordine ogni rinnovamento fu sempre, direttamente o indirettamente

legato all’amore dei Servi di Maria per Monte Senario, ad un ritorno ideale sul Monte dei no-

stri primi sette Santi Padri. Perciò sembra importante non dimenticare il duplice centenario che

l’Ordine quest’anno celebra e sentire le due date nel segno di una ideale continuità.

La redazione

2

COSMO 7-8 Luglio - Agosto 2004

L’ASSASSINIO DI FRA FAUSTINO M. GAZZIERO

Sabato 24 luglio, mentre stava terminando di celebrare la Messa prefestiva nella cattedrale metropoli-

tana di Santiago del Cile, è stato assassinato da un membro di una setta satanica fra Faustino M. Gazzie-

ro De Stefani, presbitero, professo solenne, figlio della Provincia Veneta, assegnato al Vicariato Andino,

di famiglia nella comunità di Santa Teresita del Niño Jesús in Santiago del Cile. Nato a Lozzo Atestino

(Padova, Italia), aveva compiuto 69 anni e da oltre 40 anni si trovava in Cile. Riportiamo, quasi interamen-

te, il ricordo di un Diacono permanente amico di Fra Faustino e stretto collaboratore dei Servi.

L‟assassinio di fra Faustino la sera di sabato, verso le ore 18.00, mentre stava terminando la celebra-

zione della Messa nella cattedrale di Santiago ha suscitato in tutta la città una profonda emozione.

Nella casa parrocchiale di S. Teresita non c‟era nessuno e io, per una circostanza casuale, avevo pre-

so la macchina; la domestica mi disse che avevano chiamato dalla cattedrale. Erano circa le 18.30. Chia-

mai subito e seppi dell‟accaduto. Nel frattempo fra Erminio M. Manea era già giunto alla cattedrale. Lo

stesso fecero, non appena lo seppero, fra Victor M. Villegas e il vescovo fra Luigino M. Infanti. Quella se-

ra non si celebrò la Messa. Toccò a me compiere una celebrazione della Parola e dare l‟annuncio ufficiale

della morte del nostro “caro piccoletto”. Circa verso le dieci di sera, si decise di fare una veglia di preghie-

ra in suffragio di fra Faustino. La notizia della sua morte si stava diffondendo in maniera incredibile. Il tele-

fono squillava in continuazione. Stranamente c‟era soltanto p. Victor; p. Angelo M. Fiorese era in vacanza

e il Vicario fra Bernardino M. Zanella si trovava in Argentina. Alle prime ore di domenica mattina, io e fra

Victor ci siamo incaricati delle pratiche e formalità necessarie. Ci recammo all‟Hogar de Cristo, dove con

grande sensibilità hanno messo a nostra disposizione il meglio che avevano. I mezzi di comunicazione

stavano dando una eco vastissima all‟accaduto; qualcosa di simile accadde soltanto in occasione della

morte del nostro grande pastore l‟arcivescovo cardinale Raúl Silva Henriquez.

L‟arcivescovado aveva chiesto che, a motivo della prevista grande partecipazione di folla, la veglia

mortuaria avesse luogo in cattedrale. Fra Bernardino e mons. Luigino presero la decisione, mentre Victor

ed io provvedemmo a ritirare la salma presso l‟Istituto di Medicina Legale. Poi vennero anche fra Erminio

e fra Bernardino. Fu per me una grazia del Signore avere il compito di riconoscere l‟amico e di poterlo ve-

stire. Mi colpirono profondamente la pace che irradiava, la serenità e la trasparenza del suo sguardo.

Nessun segno di terrore per l‟aggressione di un pazzo che aveva agito in nome di Satana. Fui tanto preso

da quella commozione che, quando terminammo di vestirlo e di pregare, mi avvicinai a fra Faustino e lo

baciai sulla fronte per un ultimo “addio” all‟amico. Fecero altrettanto fra Erminio e fra Bernardino.

Il corpo di fra Faustino fu trasportato in cattedrale. C‟era tanta gente ad attenderlo e la folla andava

aumentando continuamente. Tutti volevano unirsi al dolore della Chiesa e soprattutto dei Servi di Maria.

Fu deciso che i funerali avessero luogo il martedì, anche per permettere ai confratelli di altre comunità di

potervi partecipare. L‟arcivescovo di Santiago chiese espressamente di presiedere la celebrazione eucari-

stica. Il giorno prima, lunedì, si era riunita la conferenza episcopale per un ritiro; fu deciso dall‟unanimità

dai partecipanti di spostare l‟inizio del ritiro per permettere a tutti i vescovi di prendere parte alla Messa in

suffragio del primo martire dei Servi in Cile.

Ebbi la gioia di essere incaricato, insieme a fra Omar M. Leiva, della preparazione della liturgia. Ese-

guiva i canti il nostro coro di S. Teresita ed io ebbi l‟onore di posare l‟Evangeliario sul feretro e di procla-

mare il Vangelo.

Al termine della celebrazione alla quale erano presenti il Presidente della Repubblica e la sua consor-

te insieme a tante autorità, mi fu chiesto di mettermi in testa al corteo. Mi resi conto allora che stavo fa-

cendo quello che da anni avevo fatto insieme a fra Faustino. Tutti i sabati e le domeniche lo accompagna-

vo in automobile al cimitero cattolico o a quello generale; ora stavo facendo con lui l‟ultimo di questi viag-

gi, al termine dei quali sempre mi ringraziava.

Incredibile l‟omaggio reso dalla parrocchia al passaggio del corteo funebre. Dal Liceo fino alla chiesa

parrocchiale assistemmo ad una vera e propria pioggia di fiori, sebbene piovesse anche a dirotto. I mezzi

di comunicazione hanno trasmesso per intero i funerali e la partecipazione della gente è stata enorme. Ai

cimiteri generale e cattolico, tutti i dipendenti, sebbene fosse tardi, vollero rimanere sul posto di lavoro per

poter dare il loro addio a fra Faustino. Toccante anche l‟ultimo addio dei confratelli […].

Per me un sacerdote che celebra l‟Eucaristia e viene brutalmente ucciso è un Santo a tutti gli effetti.

Perciò, d‟ora in poi e per tutti i giorni della mia vita, altro non spero che di potermi incontrare con lui per

farlo salire sull‟auto celestiale, mentre pregherò il santo più amico di tutti i miei amici. Fra Faustino, prega

per noi.

Pedro Valenzuela B.

3

VISITA ALLA PROVINCIA MESSICANA

Dall‟11 maggio al 29 giugno, il Priore ge-nerale fra Ángel M. Ruiz Garnica, accompa-gnato da fra Honorio M. Martín Sánchez, Consigliere generale per l‟America Latina, ha compiuto la Visita canonica alla Provincia Messicana, della quale fa parte la presenza dell‟Ordine in Colombia.

La Provincia conta 10 comunità (1 a La Ceja, in Colombia) e 60 professi solenni; di questi, 9 sono al servizio dell‟Ordine e di altre Province; 5 professi temporanei; 4 novizi (1 colombiano); 14 prenovizi in filosofia (10 co-lombiani). Nella Provincia Messicana operano diverse espressioni della Famiglia dei Servi: le monache OSM; le suore Misioneras de María Dolorosa, le Serve di Maria Addolorata di No-cera, le Serve di Maria SS.ma Addolorata di Napoli, le Serve di Maria Addolorata di Chiog-gia, le Serve di Maria SS.ma Addolorata di Fi-renze (in Colombia), l‟Istituto Secolare Servi-tano, il Regnum Mariæ, le Diaconie laiche dei Servi e numerose fraternità dell‟OSSM.

La Famiglia dei Servi in Messico e Colom-bia costituisce una presenza marcatamente giovanile e in crescita; è impegnata nei settori dell‟evangelizzazione, dell‟educazione, in ope-re sociali (particolarmente nell‟assistenza ai bambini con problemi familiari), di inserimento tra gli indigeni, nella formazione, nella pasto-rale parrocchiale, nell‟insegnamento ecc. So-no pochissimi i frati e le suore di origine euro-pea. Ormai è arrivato “il tempo dei figli e delle figlie della propria terra”, nati dal coraggio e dalla fede dei pionieri della presenza dell‟Ordi-ne in queste chiese.

In tutto il territorio della Provincia si perce-piscono una grande vitalità e speranza nei confronti del futuro. Le presenze dei frati, del-le suore e dei laici sono presenze significati-ve, umili e con un forte senso dell‟ospitalità. Sono presenze popolari, stimate dalla gente per la capacità di accoglienza, di semplicità e di impegno. La dimensione mariana e la gioia che caratterizzano i nostri fratelli e le nostre sorelle danno un “colore” particolare all‟essere Servi e Serve in questa parte del mondo.

La Provincia messicana ha un proprio Pro-getto di vita e di servizio a livello provinciale,

COSMO 7-8 Luglio - Agosto 2004

al quale si ispirano le singole comunità nell‟e-laborazione dei rispettivi progetti comunitari e pastorali, nonché personali. Da sempre la Provincia ha prestato un‟attenzione particola-re all‟animazione vocazionale e alla formazio-ne iniziale, alla cura della mariologia e della pastorale mariana. Infatti, dispone di un pro-prio Centro Mariano con due sedi (Città del Messico e Guadalajara), dove si organizzano corsi di aggiornamento per la Famiglia dei Servi, sacerdoti, religiosi/e e laici per il conse-guimento del diploma in Mariologia. Notevole il contributo alla pietà popolare e la pubblica-zione di libri di carattere mariologico.

È pure significativo il contributo della Pro-vincia all‟Ordine e a varie giurisdizioni con im-pegni missionari. A Roma sono frati messicani il Priore generale e fra Ángel M. Camarillo, Segretario generale per le Comunicazioni, nonché diversi studenti nella comunità di For-mazione S. Alessio Falconieri. Frati messicani operano in Acre (Brasile), Mozambico e Uganda.

I dati emersi dalla Visita canonica alle co-munità della Provincia confermano le caratte-ristiche sopra ricordate. Un momento saliente della Visita, in tutte le comunità, è stato l‟in-contro con la locale Famiglia dei Servi. 11-15 MAGGIO: La Ceja (Medellín, Colombia). 6 frati (3 colombiani, 2 messicani, 1 venezue-lano), 9 prenovizi in filosofia. La comunità ri-siede in un‟ampia area chiamata Monte Sena-rio e cura pastoralmente diverse “veredas” (piccoli raggruppamenti di abitanti nella zona rurale); è impegnata nell‟insegna-mento, offre ospitalità per ritiri e incontri. Un frate vive un‟esperienza eremitica vicino al convento. A Medellín operano 6 comunità di suore Serve di Maria SS.ma Addolorata di Fi-renze; presente anche l‟Istituto Secolare Ser-vitano ( 4 membri) e l‟OSSM. 17-19 MAGGIO: La Divina Providencia (Mexico D.F.). È sede della Curia provinciale, di diversi Segretariati ed è parrocchia. Sulla emittente privata Maria Visión fra Gabriele M. Zúñiga conduce un programma sulla Liturgia e sul culto a san Pellegrino e fra Felipe M. Mari-scal Chávez, insieme a sr Ruth Guardado, delle Serve di Maria SS.ma Addolorata di Na-poli, un corso di divulgazione mariana. En-trambi i programmi sono molto seguiti e rag-giungono tutto il Messico. 24-32 MAGGIO: El Paso e Ciudad Juárez. Le due comunità vivono in città di frontiera (USA-Messico) con tutti i gravi problemi legati all‟im-

PRIORE GENERALE E CASE GENERALIZIE

4

COSMO 7-8 Luglio - Agosto 2004

migrazione. A Ciudad Juárez incontro con le suore Misioneras de María Dolorosa che stan-no intensificando le loro relazioni con l‟Ordine. Si tratta di una Congregazione di diritto dioce-sano che conta ca. 60 suore e che sono pre-senti anche a Lima (Perù). Anche a El Paso sono molto attive le fraternità OSSM. 1-3 GIUGNO: Guadalajara. Casa di formazione con 5 prenovizi in filosofia. Sono presenti an-che 2 comunità di suore Serve di Maria Addo-lorata di Nocera e le Misioneras de María Do-lorosa. I frati offrono un servizio pastorale nel-la cappella della comunità aperta alla gente. In comunità opera anche il Centro Mariano Provinciale. 3-7 GIUGNO: Aguascalientes. Comunità di for-mazione con 7 novizi (3 messicani, 3 boliviani, 1 colombiano). Sono presenti 3 comunità di Serve di Maria SS.ma Addolorata di Napoli impegnate soprattutto nell‟assistenza a bam-bini provenienti da famiglie in difficoltà e ad anziani. La Congregazione può contare su di un consistente numero di giovani suore nati-ve. 7-10 GIUGNO: Celaya. Casa di formazione per i candidati all‟Ordine (Seminario san Felipe). Conta 10 giovani candidati. A Celaya c‟è un monastero di monache OSM (3 monache messicane e 1 portoghese). Si sta ultimando la costruzione del monastero. I visitatori, insie-me alla locale fraternità OSSM hanno incontra-to anche l‟Assistente nazionale OSSM fra Mi-guel M. Stocco. Le monache chiedono colla-borazione per poter completare la costruzione del monastero. 11-14 GIUGNO: Guadalupe Xabugínii (Guadalupe dei poveri), ad Acatepec. Presen-za tra gli indigeni. La comunità, composta di 3 frati, vive poveramente in una casa molto umi-le, priva di energia elettrica e di acqua corren-te. I frati sono “compagni di viaggio degli indi-geni” e sono molto stimati dalla popolazione, della quale assistono 23 piccole comunità ec-clesiali sparse nel territorio. La comunità si colloca sulla linea dell‟inserimento e dell‟incul-turazione (Cfr. Capitolo gen. 2001, nn. 57-58). Attualmente la popolazione tlapaneca conta 150.000 membri, mentre in Messico la popo-lazione indigena è stimata in 6 milioni di per-sone; le lingue vive sono 62 e i dialetti 100. 16-19 GIUGNO: Xochimilco. Comunità dedita allo studio e alla divulgazione della mariolo-gia. Sede del Centro Mariano della Provincia. Molto partecipato l‟incontro dei Visitatori con la Famiglia dei Servi (suore Serve di Maria

SS.ma Addolorata di Napoli e Serve di Maria Addolorata di Chioggia, 4 fraternità OSSM, Diaconie laiche dei Servi, Amici e benefattori).

La Visita canonica è stata un momento di grande fiducia. C‟è un futuro, in queste terre, per il carisma dei Servi e delle Serve che ri-sponde efficacemente alla realtà e alle sfide di queste popolazioni. Anche il numero di voca-zioni, sia per i frati sia per le diverse Congre-gazioni femminili, è consolante. Frati e suore sono molto giovani e fortemente legati all‟Or-dine del quale intravvedono un futuro in nuovi ambiti di servizio, di inserimento e di missio-narietà.

fra Honorio M. Martín Sánchez

COMUNITÀ DI FORMAZIONE S. ALESSIO FALCONIERI

DAL “LIBRO DELLE CRONACHE”

I fatti salienti registrati in comunità nei mesi di maggio e giugno sono stati: l‟arrivo in co-munità, con la funzione di economo, di fra Giuseppe M. Zolla (VEN), già missionario in America Latina per 25 anni; c‟è stata poi la conclusione della Visita canonica alla comuni-tà compiuta dal Priore generale accompagna-to dal Consigliere generale fra Lourdusamy M. Anthonysamy nei giorni 26-30 aprile. Chiudendo la Visita, il Priore generale ha insi-stito sulla necessità che si tengano, senza de-roga alcuna, le riunioni comunitarie mensili che rappresentano un momento di formazio-ne, di verifica, di condivisione e di program-mazione della vita comunitaria; che sia sem-pre favorita l‟informazione e la comunicazione all‟interno della comunità onde evitare una “esegesi sbagliata” di fatti che spesso vengo-no male interpretati o infondatamente ingigan-titi. Al termine dell‟anno accademico, sei membri della comunità hanno conseguito il baccellierato. Infine, come ormai è consuetu-dine, in chiusura dell‟anno accademico è stato celebrato anche il rinnovo annuale della pro-fessione religiosa da parte dei professi tempo-ranei. La cerimonia ha avuto luogo durante l‟Eucaristia presieduta dal Consigliere genera-le fra Cesare M. Antonelli, in rappresentanza del Priore generale impegnato nella Visita ca-nonica alla Provincia messicana.

MONTE SENARIO

5

UN NUMERO SPECIALE DELLA RIVISTA “MONTE SENARIO”, DEDICATO A

G. VANNUCCI E ALTRE INIZIATIVE

La rivista Monte Senario. Quaderni di spiri-tualità, in occasione del ventesimo anniversa-rio della scomparsa di fra Giovanni M. Van-nucci (1913-1984), ha voluto dedicargli il nu-mero di maggio-agosto 2004, titolandolo Gio-vanni M. Vannucci, discepolo dello Spirito. Dopo l‟editoriale di fra Clemente M. Nadalet, il fascicolo riunisce –nella sezione Sulle orme dei Servi– i contributi di fra Lorenzo M. Bono-mi (Breve biografia), di fra Giovanni M. Van-nucci (Umiltà e carità nel servire i poveri), di fra Luigi M. De Candido (Dire Maria in libertà e unità); nella sezione Chiese e mondo si leg-gono gli articoli di Luciano Martini (Giovanni Vannucci e la chiesa fiorentina), di fra Mario M. Masini (L’ermeneutica e la lectio divina) e di Lorenzo Artusi (L’eremo di San Pietro a Le Stinche ieri e oggi). Il dossier, sotto il titolo Nel cuore degli amici per sempre, raccoglie testimonianze dei frati Lorenzo M. Bonomi, Ermes M. Ronchi, Luigi M. De Vittorio e, inoltre, di Silvana Bellici Formilan, Grazia Lupi, Piero Lay, Antonio Miranda, Adolfo Asnaghi e Paolo Caselli. Per la sezione Frontiere del dialogo i 2 contributi di Andrea Andriotto (Vannucci, servo di Maria e amico di Dio) e di Giovanni Missagia (Andare al lar-go). Fra Eliseo M. Grassi presenta una Bi-bliografia scelta di Giovanni Vannucci.

* Sotto il titolo Memoria di Giovanni Maria Van-

nucci sono da ricordare le seguenti iniziative spirituali e culturali: PIEVE DI ROMENA (Arezzo): 6 giugno. Presentazione del libro curato da Massimo Orlandi: Giovanni Vannuc-ci, custode della luce; PISTOIA, convento di san Domenico: 11 giugno. Presentazione del numero della rivista Le opere e i giorni: Gio-vanni M. Vannucci: monaco universale. Intro-duzione all‟incontro di fra Silvano M. Maggia-ni, Preside della Pontificia Facoltà Teologica Marianum; MONTE SENARIO, Cimitero di San Martino: 18 giugno. Messa per l‟anniversario della morte di Giovanni M. Vannucci; FIRENZE, Convento della ss.ma Annunziata, 19 giugno: Incontro sul tema: Giovanni M. Vannucci, frate Servo di santa Maria e la Chiesa di Firenze; Luciano M. Martini: La Chiesa di Firenze negli anni ’50-’60; Luigi M. De Vittorio: Vannucci a Firenze (1952-1965); Marco Vannini, Il lin-guaggio della mistica in Giovanni M. Vannuc-

ci; Giovanna Carocci, Giorgio La Pira, testi-mone dello Spirito.

EGER INCONTRO CON

GLI AMICI DEI SERVI DI VIENNA

Le otto chiese dell‟Europa centrale, nell‟in-tento di creare tra di loro una maggiore comu-nione, invitano i fedeli a promuovere incontri internazionali. Accogliendo questa proposta fra Gerhard M. Walder e fra Philip M. Van Dael della comunità di Vienna hanno accom-pagnato –nei giorni 29 e 30 maggio– nove amici della loro comunità e sedici membri del-la Confraternita dell‟Addolorata della Repub-blica ceca in un viaggio a Eger e Budapest. Il gruppo ha trovato ospitalità presso l‟albergo del Seminario diocesano di Eger e presso il convento dei Servi. L‟Eucaristia è stata cele-brata, in più lingue, nel santuario dell‟Addolo-rata. Un omaggio è stato rivolto a Maria sia in chiesa sia nel grande refettorio, dove gli alun-ni della scuola di musica che ha la sua sede nei locali del convento hanno cantato e suo-nato inni mariani in ungherese. Durante il rin-fresco, il personale didattico e i genitori degli alunni, i frati e le suore Serve di Maria e i membri dell‟OSSM hanno espresso pubblica-mente il loro benvenuto agli ospiti.

fra Hubert M. Moons

MARIANUM

USCITO IL CALENDARIO 2004-2005

È uscito l‟Annuario Accademico 2004-2005 della Pontificia Facoltà Teologica Marianum. Come di consueto, l‟Annuario, dopo una Nota sulla storia della Facoltà, presenta: Organico della Facoltà (Corpo docente, Professori e do-centi 2004-2005, Professori e docenti OSA); Informazioni generali (Orario degli uffici, Nor-me per le immatricolazioni e le iscrizioni, Tas-se scolastiche, Norme relative agli elaborati, Riconoscimento civile dei titoli ecclesiastici); Calendario accademico 2004-2005 (Orario delle lezioni e periodi scolastici); Norme gene-rali degli Studi (Natura e finalità; La comunità accademica, il suo governo; I docenti; gli Stu-denti; Gli ufficiali e il personale ausiliario; L‟or-dinamento degli studi; I gradi accademici); I. Ciclo. Triennio Teologico istituzionale

(Programma 2004-2005). I Anno. Orario delle lezioni. I Anno. Programma II-III Anno. Orario delle lezioni. II-III Anno. II Ciclo. Bien-nio per la Licenza. (Programma 2004-2005.

Luglio - Agosto 2004 COSMO 7-8

6

COSMO 7-8 Luglio - Agosto 2004

Orario delle lezioni). III. Ciclo. Dottorato in Teologia con specializzazione in Mariologia. Corso Biennale di Mariologia (Programma 2004-2005. Orario delle lezioni); Corso Bien-nale di Scienze religiose (Programma 2004-2005. Orario delle lezioni); Corso “Donna e Cristianesimo”; Corso di Storia e Spiritualità dell’Ordine dei Servi di Maria (Programma 2004-2005; Orario delle lezioni); Corso trien-nale di Storia e Spiritualità dell’Ordine Carme-litano (Progranna 2004-2005; Orario delle le-zioni), Pubblicazioni della Facoltà (Rivista Ma-rianum, Scripta Pontificiae Facultatis Theolo-gicae Marianum, Pubblicazioni varie, Bibliote-ca, Dissertationes ad Lauream editae, Disser-tationes ad Lauream nondum editae). Istituti Associati al Marianum.

CONFITES

RIUNIONI DEL CONSIGLIO 2004

Il presente comunicato intende informare circa tematiche affrontate e le decisioni rag-giunte nelle riunioni che il consiglio della con-ferenza tenne il 15-16 aprile a Innsbruck (presente il consiglio intero: otto membri), il 3 maggio a Bologna (con preaccordo unitario presenti tre priori provinciali italiani, il coordi-natore, il segretario), il 5-7 a Pietralba (presente l’intero consiglio tranne il priore pro-vinciale di Spagna, assente per ragioni fami-liari).

Oltre il valore di convivenza e ricerca in sintonia, l‟agenda ha impegnato il consiglio intorno alle seguenti tematiche, tra le quali ri-confermata come prioritaria la formazione.

Presente il titolare del segretariato FORMA-

ZIONE ISTITUZIONALE fra Lucio M. Pinkus, il consiglio ribadisce programmi e progetti (tra i quali quelli formulati dal suddetto segretaria-to).

Esaurite le molteplici consultazioni neces-sarie onde verificare e acquisire la disponibili-tà di frati in impegni nel settore della formazio-ne istituzionale, il consiglio infine delibera quanto segue a tenore dello Statuto CONFI-

TES art. 17e; 26b; 27; 32. PRENOVIZIATO: la comunità di Siena resta sede del prenoviziato comune nazionale; maestro di prenoviziato viene eletto fra Paolo M. Orlandini. NOVIZIA-

TO COMUNE: la comunità di Isola Vicentina re-sta luogo del noviziato comune della CONFI-

TES; maestro di noviziato viene eletto fra Mo-reno M. Versolato.

Ulteriore tematica rilevante è stata l‟Anima-zione Vocazionale. Fra Giuseppe M. Zaupa, titolare del „coordinamento vocazionale‟, rag-guaglia circonstanziatamente e appassionata-mente intorno alla attività di questo organi-smo, da qualche tempo operante quasi in for-ma di volontariato con fratelli e sorelle della famiglia dei Servi, impegnato in organizzazio-ni promozionali in ambito di pastorale giovani-le e Animazione Vocazionale. Le iniziative per l‟estate 2004, già approvate dal consiglio CONFITES, sono: campiscuola per ragazzi e giovani in luglio; SenarioGiovani 2-8 agosto; esercizi spirituali per giovani in ricerca voca-zionale (Monte Senario 23-28 agosto); capito-lo dei giovani (Misano 29 ottobre-2 novem-bre).

Il Consiglio ribadisce la preferenza che l‟at-tività di Animazione Vocazionale sia organiz-zata in ambito territoriale, attivando le branche zonali o regionali di UNIFASI, come in parte sta già accadendo. Dopo il „capitolo dei giova-ni‟ il consiglio CONFITES prenderà in conside-razione la riorganizzazione o ristrutturazione del coordinamento (incombenza affidata dal capitolo interprovinciale 2003: cfr. program-mazione 3).

La PROGRAMMAZIONE per l‟anno venturo si concentra in alcune opportunità tra le quali: le seguenti riunioni: CONSIGLI PROVINCIALI: il Consiglio ne ravvisa l‟opportunità in particola-re in ragione degli argomenti in agenda: iden-tità e ambiti di collaborazione della CONFITES, integrazioni nel circuito della Unione Europea, tematiche/problematiche sulla formazione, eventuali seguiti dalla riunione generale in In-dia; ne fissa luogo e data: Misano, 18-20 gen-naio 2005; RETTORI di chiese „libere‟ in città (capitolo 2003 programmazione 21): la prepa-razione è in avanzata programmazione: il coordinatore diramerà inviti e particolareggia-ta agenda; giovani frati (Capitolo 2003: pro-grammazione, 12d): individuati circa 10 frati, viene affidata al coordinatore l‟organizzazione della riunione previo accordo con costoro stessi. RIUNIONE PLENARIA in India (santuario mariano di Vailankanni 23-30 novembre): il consiglio, sulla base del programma elaborato dal consiglio generalizio, concorda una pro-pria proposta in parte complementare in parte alternativa: la proposta verrà presentata nella

COLLABORAZIONE TRA LE PROVINCE

7

Luglio - Agosto 2004 COSMO 7-8

menzionata assemblea come voce unitaria della CONFITES.

Nel carnet consiliare sono state incluse an-che altre tematiche (rivista Le Missioni dei Servi di Maria…).

fra Luigi M. De Candido, segretario

INCONTRO DELL’UNICISS

Il giorno 17 aprile, presso l‟Istituto “Santa Giuliana” delle suore Mantellate Serve di Ma-ria di Pistoia ha avuto luogo l‟assemblea UNI-

CISS. Sono stati discussi e approfonditi alcuni argomenti trattati nel Convegno organizzato dall‟USMI (Unione Superiore Maggiori Italiane) nazionale. Sr Teresa Ricci (RAV) ha informa-to sul corso “Donna e Cristianesimo” tenuto nella Pontificia Facoltà Teologica “Marianum”. Sono stati presi in considerazione molti aspet-ti riguardanti questa cattedra. Fra Giuseppe M. Zaupa ha scritto alla Presidente dell’Unio-ne sr. M. Ermanna Luciano per invitare le Superiore generali al “Capitolo dei giovani” che si terrà presso l‟Istituto San Pellegrino di Misano Adriatico dal 29 ottobre al 2 novem-bre. È infatti auspicabile la presenza a questo importante momento di formazione nell‟ambito della Famiglia servitana delle Superiore gene-rali o di una loro rappresentante non solo dall‟Italia, ma anche dall‟estero.

Nel corso dell‟assemblea si è anche di-scusso sul modo di presentare le Congrega-zioni servitane e si è pensato di preparare una videocassetta nella quale esse siano presente singolarmente con riferimento soprattutto alle giovani. La Presidente sr Ermanna fa presen-te che fra Paolo M. Erthler, Coordinatore CONFITES, ha prospettato all’UNICISS la pos-sibilità di far dipendere il Coordinamento Vo-cazionale dai frati e dalle suore. Fra Paolo ha inoltre comunicato che i pannelli preparati per ricordare il VII centenario di approvazione dell‟Ordine sono disponibili per chiunque desi-deri esporli nei propri ambienti ed è anche di-sponibile un CD della Mostra del centenario. Sr Ermanna presenta una lettera di sr Rosau-ra Fabbri (SMR) in cui si informa che l’Istituto Storico OSM sta organizzando il primo Conve-gno storico della Famiglia dei Servi sul tema degli Ordini religiosi e della loro ripresa nel periodo 1847-1959. Pertanto si chiede di ave-re il nominativo di una sorella di ogni Congre-gazione a cui riferirsi per chiedere il materiale specifico. Ogni Superiora generale comuni-cherà il nominativo a sr Rosaura.

Le Madri generali hanno preparato un fax

da inviare alle suore Serve di Maria di Galeaz-za che stanno celebrando il loro Capitolo ge-nerale. Sr M. Rita Fattorini (SMR) consegna ad ogni Superiora generale gli Atti del Conve-gno UNIFAS di Fatima (luglio 2003) invitando chi desidera averne altre copie a farne richie-sta a sr Gina Casumaro.

Nel corso dell‟assemblea, sr M. Grazia Comparini, priora provinciale delle SMR, in-forma sul gruppo che sta portando avanti la riflessione sulla “dimensione contemplativa”. Raggiunge l‟assemblea anche il Consigliere generale fra Honorio M. Martín Sánchez che porta il saluto del Priore generale OSM e parla delle ultime notizie riguardanti l‟Ordine. La prossima assemblea viene fissata al 6 novem-bre p.v.

Da Camminiamo insieme,

4-5/2004, p.4-5.

NAC (NORTH AMERICAN CONFERENCE)

RIUNIONE DELLA CONFERENZA

La Conferenza regionale dell‟America del Nord si è riunita a Los Angeles (California, USA) nei giorni 6-7 maggio. La presiedeva il Coordinatore regionale fra Yvon M. Chali-foux. Erano presenti i frati Paul M. Novak, Socio provinciale USA, Ángel M. Vargas Gutiérrez e Rogelio M. Rayas, Priore e So-cio provinciali MEX, Gaétan M. Proulx e Paul M. McKeown, Priore e Socio provinciali CAN, Peregrine M. Graffius, segretario della Con-ferenza. In apertura della Riunione fra Pere-grine M. Graffius ha presentato l‟edizione in-glese del suo libro One in Love and Service: a Servants of Mary reflects on his roots, peraltro già uscito in edizione spagnola (Una sola al-ma un solo Corazón) che riunisce una serie di conferenze da lui tenute in America Latina nel 1989.

Fra i temi affrontati l‟attività delle Commis-sioni (mariana, vocazioni-formazione, Ordine secolare e Missioni), opportunità di riunire i tre Consigli nei prossimi tre anni, l‟incontro dei giovani frati, alcune proposte per il prossimo Capitolo generale, preparazione della prossi-ma riunione dei Priori e Vicari provinciali in In-dia.

Per la Commissione mariana è stato ap-provato il programma della prossima confe-renza da tenersi nei giorni 13-15 agosto al santuario The Grotto (Portland, Oregon) nel 150° anniversario della definizione del dogma dell‟Immacolata Concezione. Per la Commis-

8

sione Vocazioni-Formazione, il responsabile fra Rogelio M. Rayas ha informato sulla sua attività particolarmente in Messico. Con riferi-mento al materiale vocazionale, la Conferen-za ha deciso che, all‟incontro dei Priori e Vica-ri provinciali in India nel prossimo autunno sa-rà avanzata la proposta che ogni area dell‟Or-dine abbia materiale di propaganda vocazio-nale che rispetti le caratteristiche proprie delle aree di riferimento.

Sono stati quindi rinnovati i componenti delle Commissioni per l‟Ordine Secolare e le Missioni.

Si è riconosciuta l‟opportunità di una riunio-ne dei prossimi tre Consigli prima del prossi-mo Capitolo generale. Ampio spazio è stato dedicato all‟ipotesi che il prossimo Capitolo generale studi l‟eventualità che i Consiglieri generali risiedano non a Roma ma nelle ri-spettive aree di riferimento e possano essere gli stessi Coordinatori regionali. Un‟analisi più particolareggiata di questa materia sarà possi-bile dopo la prossima riunione dei Priori e Vi-cari provinciali in India. Il prossimo incontro della Conferenza è stato fissato per i giorni 23-24 settembre a Guadalajara o Puerto Va-llarte in Messico.

Da Council Communique USA,

June 7 2004, Appendix

BRASILIANA

FRA PAOLINO M. BALDASSARRI

“MEDICO HONORIS CAUSA”

Il Ministero della Salute dello Stato dell‟A-cre del Brasile, con apposito decreto, ha ap-provato il conferimento a fr Paolino M. Bal-dassarri della laurea honoris causa in medici-na da parte della Università di Rio Branco. La motivazione sottolinea come fra Paolino, per oltre 40 anni, abbia operato per la difesa della vita e della dignità della persona umana con la sua quotidiana assistenza medica. A fra Paolino, peraltro, in altre sedi, è stata ricono-sciuta vera competenza per quanto attiene alle cause ed alle più efficaci terapie della ma-laria nonché in materia di medicina omeopati-ca.

MESSICANA

RIUNIONE PROVINCIALE

Nei giorni 19-23 aprile, in località Las Pin-tas, ha avuto luogo la Riunione provinciale. Argomenti all‟ordine del giorno i seguenti: pa-storale vocazionale, valutazione della nostra presenza in Colombia, apertura canonica del-la comunità di inserimento-missione ad Acate-pec, Guerrero. In vista della Riunione, le com-missioni preparatorie avevano preparato, sui temi da affrontare, materiale che poi era a di-sposizione del partecipanti alla Riunione. Questa è stata aperta dalla relazione del Prio-re provinciale fra Ángel M. Vargas Gutiérrez che, dopo aver parlato dell‟attività del Consi-glio provinciale, si è intrattenuto sulla forma-zione (attualmente la Provincia conta 7 novizi ad Aguascalientes, 5 studenti a Guadalajara, 13 studenti in Colombia e 10 a Celaya; 5 pro-fessi sono a Roma). Il Priore provinciale, quin-di, si è soffermato sulla pastorale vocazionale, sull‟attività dei segretariati e sulla vita fraterna nelle comunità. La riflessione dei partecipanti alla Riunione si è soffermata soprattutto sulla situazione in Colombia e sono state formulate proposte sulla pastorale vocazionale (che sia un frate colombiano il responsabile di essa in Colombia e che si studi un progetto chiaro al riguardo), sulla formazione (importanza di creare due comunità di formazione in Colom-bia) nonché sull‟apostolato e l‟economia. Tut-to il materiale raccolto dai gruppi di riflessione è stato redatto in una sintesi da sottoporre poi all‟esame del Consiglio provinciale. Nel corso della Riunione, poi, sono state formulate con-crete risposte da parte dei gruppi di studio sul piano di Animazione Vocazionale della Pro-vincia, sui suoi contenuti, sulle strategie da seguire, sui metodi ecc.

NUOVO SEGRETARIO PROVINCIALE

Fra Alejandro M. Medina Frausto, già membro della comunità generalizia di S. Mar-cello in Roma, dopo aver conseguito la Licen-za in Teologia con specializzazione in Liturgia presso il Pontificio Istituto di Sant‟Anselmo (Roma), è rientrato in Messico, dove è stato nominato Segretario della Provincia.

PIEMONTE-ROMAGNA

COSMO 7-8 Luglio - Agosto 2004

PROVINCE, VICARIATI, DELEGAZIONI

9

BOLOGNA. RESTAURO DELLA CAPPELLA

GOZZADINI IN S. MARIA DEI SERVI

La Fondazione della Cassa di Risparmio di Bologna ha dimostrato la propria sensibilità nel contribuire al restauro della Cappella Goz-zadini (o del Santissimo) nella chiesa di S. Maria dei Servi. Si tratta della cappella centra-le delle tre cappelle absidali. Costruita a metà del Quattrocento, questa cappella, nel corso dei secoli, conobbe vicende alquanto trava-gliate fino a quando, nel 1910 fu realizzato un intervento consistente. Una lapide ancora pre-sente nella cappella ricorda questo intervento di restauro –promosso da fra Agostino M. Bellezze, sacrista– e le intenzioni che l’hanno guidato: un ripristino dell‟antico splendore. In realtà il risultato del restauro del 1910 può considerarsi una significativa espressione del-lo stile liberty fiorente allora a Bologna. L‟inter-vento di restauro attuale ha permesso il ricu-pero di questa cappella, e ci si augura anche delle altre due poste ai lati, restituendole al decoro del 1910, togliendo quell‟aspetto di ab-bandono che rattristava finora i visitatori della chiesa e soprattutto i frati Servi di Maria che quotidianamente l‟hanno sotto gli occhi.

fra Pacifico M. Branchesi

VICARIATO DELLE FILIPPINE PRIMO CAPITOLO VICARIALE.

GLI ELETTI, LE DECISIONI

Nei giorni 31 maggio - 4 giugno, presso il St. Alexis Center of Studies di Manila, annes-so al convento di S. Maria, sede del prenovi-ziato, è stato celebrato il primo Capitolo del neo Vicariato filippino. 37 i frati partecipanti, compresi il Priore provinciale della Provincia di Piemonte-Romagna fra Mario M. Azzario e il Socio provinciale fra Benito M. Fusco. In occasione del Capitolo, i responsabili per le Comunicazioni, hanno pubblicato sei numeri –uno al giorno– del foglio informativo Servite Link. The official Communications of the Phi-lippines Vicariate.

In apertura del Capitolo è stata letta la let-tera di convocazione del Priore provinciale, ha avuto luogo un rito penitenziale, poi l‟introniz-zazione della Bibbia, la lettura di alcuni brani scritturistici e di parte della lettera del Priore generale per il VII centenario di approvazione dell‟Ordine. Dopo un omaggio floreale alla Madonna, i capitolari, suddivisi in cinque grup-pi, hanno dedicato la mattinata del primo gior-no ad una approfondita riflessione sulla sud-

detta lettera del Priore generale. Quindi il Priore provinciale ha confermato fra Rhett M. Sarabia primo Vicario provinciale delle Filippi-ne e gli ha fatto dono di una immagine della Beata Vergine della Ghiara di Reggio Emilia.

Membri della Presidenza del Capitolo, oltre al Priore provinciale e al Vicario, membri di diritto, sono stati eletti i frati Andy M. Rivera, Dominador M. Javier e Rogerio M. Alago. Durante la Messa dello Spirito Santo, otto pro-fessi temporanei hanno rinnovato i loro voti.

Non tutte le relazioni, oltre quella del Vica-rio, sono state lette per intero in Capitolo. Quelle non lette sono state accompagnate in video da una breve sintesi vocale-musicale. Così pure, al momento delle votazioni per la nomina dei Consiglieri, sono stati proiettati su un grande schermo i nominativi di tutti i frati, così che si poteva seguire in tempo reale l‟as-segnazione dei voti.

Dopo ascoltate le relazioni e le risposte al-le domande di chiarimento, sono state forma-te tre Commissioni per lo studio dei seguenti punti. 1. Convenzione tra la Provincia di Pie-monte-Romagna e il Vicariato Filippino. Am-ministrazione. 2. Nome del Vicariato e Diretto-rio. 3. Programmazione e nuove aperture.

Circa il nome del Vicariato, a maggioranza assoluta è stato deciso che esso si chiami Vi-cariato Filippino-San Pellegrino. Particolar-mente ben riuscita la giornata dedicata alla Famiglia dei Servi.

L‟ultimo giorno del Capitolo si è proceduto alla nomina del Consiglio vicariale. Sono stati eletti: 1° Consigliere Dominador M. Javier, 2° Consigliere Joel M. Morata e 3° Consigliere Felizardo M. Rivera. Da notare che era stato eletto Consigliere fra Luigi M. Ilari che, con i frati Gerardo M. Maestrami, Tarcisio M. Rof-fi, Ettore M. Turrini e Giuseppe M. Benassi diede inizio alla fondazione nelle Filippine. Fra Ilari ha rinunciato alla nomina sia per l‟età, ma soprattutto perché desideroso che sia dato spazio ai giovani. Al termine del Capitolo, i frati partecipanti hanno reso omaggio alla tomba di fra Tarcisio M. Roffi.

La Segreteria del Capitolo ha provveduto alla stesura ufficiale degli Atti che, dopo l‟ap-provazione dovuta e le traduzioni, saranno in-viati a tutte le comunità

Servite link, nn.1-6

TIROLESE

COSMO 7-8 Luglio - Agosto 2004

10

GRATZEN-NOVÉ-HRADY. CELEBRATO L’ALLARGAMENTO

DELLA COMUNITÀ EUROPEA

Il 1° maggio dieci nuovi Paesi sono entrati a far parte dell‟Unione europea. Il Katholiken-tag della Mitteleuropea celebrato al santuario di Mariazell il 22 maggio, al quale ha parteci-pato anche un folto gruppo di fedeli di Nové-Hrady, ha voluto essere una risposta ecclesia-le ad un evento politico ed economico desti-nato a decidere del nostro futuro. Fiduciosi in Dio, spetterà a noi consolidare e rafforzare i legami reciproci. Particolarmente nella Repub-blica Ceca va diminuendo sensibilmente il nu-mero dei cattolici. Quando venni a Nové Hra-dy nel 1991, secondo un pubblico censimen-to, si dichiaravano cattolici 4 milioni di Cechi. Secondo il censimento del 2001, i cattolici non sono di più di 2,7 milioni. La fede, come il gra-no d‟inverno, è come congelata nel terreno, ma non è morta, anzi vive. Il sole della nostra fede, la speranza e l‟amore scioglieranno la neve e il ghiaccio e tornerà la “ vera primave-ra di Praga” e la cosiddetta “Praga d‟oro” sarà nuovamente la “Praga santa”. Abbiamo voluto festeggiare il 1° maggio 2004 nella regione di Gratzen/Nové Hrady come il giorno di una fe-sta nuziale al confine. Quel giorno, infatti, a Nové-Hrady, nella chiesa dei Servi, ha avuto luogo una solenne concelebrazione presiedu-ta dal Vicario vescovile mons. Václav Dvorák, presenti numerosi sacerdoti della zo-na. È stato tenuto anche un concerto all‟inse-gna del motto: “Noi apparteniamo alla comune famiglia europea, la nostra lingua comune è la musica”.

Dal Bollettino di Nové-Hrady,

Ostern 2004

USA FRA JOHN PAWLIKOWSKI

E I RAPPORTI CRISTIANI-GIUDEI

Nei giorni 19-20 maggio, nell‟Auditorio Lo-renzo Sazié, presso il Dipartimento di Educa-zione in Scienze della Salute della Facoltà di Medicina dell‟Università del Cile ha avuto luo-go un importante Convegno sull‟attualità del celebre filosofo ebreo di Córdoba (Spagna), vissuto in Egitto, dove fu anche medico di Sa-ladino, Moisés Maimonide (1135-1204) nell‟800° anniversario della morte. Tra i relato-ri che si sono soffermati sull‟umanesimo del grande pensatore medievale, anche fra John M. Pawlikowski, USA, che ha parlato del

messaggio umanista di Maimonide, la cui po-sizione è stata anche confrontata con lo spiri-to della Dichiarazione Nostra Aetate del Con-cilio Vaticano II. Fra John Pawlikowski è an-che intervenuto, come relatore, al XVIII Mee-ting of the International Catholic-Jewish Liai-son Committee, celebrato a Buenos Aires nei giorni 5-6 luglio. Tema del Convegno era La Giustizia e la Carità come punto di incontro e di un‟azione concreta e convergente tra cri-stiani e giudei. Fra John ha svolto il tema Giu-stizia e carità nel mondo di oggi (Justice and Charity in the World of today).

ATTIVITÀ DEL PROMOTORE VOCAZIONALE

Particolarmente in vista della celebrazione della Giornata Mondiale di Preghiera per le vocazioni, il Promotore vocazionale provincia-le fra Paul M. Gins, dopo una sosta di Anima-zione Vocazionale al santuario The Grotto di Portland (USA), ha privilegiato i contatti con le scuole dei luoghi dove sono le nostre comuni-tà ed anche altrove. In occasione di questi nu-merosi contatti con gli studenti, è stato distri-buito materiale di propaganda per far cono-scere l‟Ordine. L‟animazione e la promozione vocazionali sono al momento una assoluta priorità della Provincia.

VENETA

CAPITOLO PROVINCIALE STRAORDINARIO

Nei giorni 22-25 giugno, presso la Casa di ospitalità dei Padri Carmelitani a S. Felice del Benaco sul Lago di Garda, è stato celebrato il Capitolo provinciale straordinario. Vi hanno partecipato il Priore provinciale fra Ferdinan-do M. Perri, i Consiglieri i frati Ermes M. Ronchi, Giuseppe M. Zaupa, Ermanno M. Bernardi, Stelio M. Pellegrinelli, Piergiorgio M. Di Domenico; il Segretario Tiberio M. Ve-scia; i Vicari Arockiasamy M. Susaimani (India), Bernardino M. Zanella (Vicariato An-dino) e il Delegato Adolfo M. Poier (Argentina), inoltre i priori Filippo M. Polotto, Giorgio M. Sasso, Giuseppe M. Baggio, Li-no M. Pacchin, Renzo M. Marcon, Espedito M. D’Agostini, Sergio M. Pachera, Cristiano M. Cavedon, A. M. Rizzotto, Gino Alberto M. Faccioli, Alessandro M. Bertacco, Giu-seppe M. Xotta (Jinja, Uganda), Pontiano M. Musoke (Kisoga) e 23 Delegati. Tra gli invita-ti, il Consigliere generale fra Lourdusamy M. Anthonisamy e il Coordinatore della CONFI-

TES fra Paolo M. Erthler. Tre i temi all‟ordine del giorno: 1. Suggeri-

COSMO 7-8 Luglio - Agosto 2004

11

menti per la Convenzione tra la Provincia Ve-neta e il Vicariato dell‟India; 2. Proposte atti-nenti all‟esposizione debitoria di Pietralba; 3. Proposte per una erigenda Casa per i frati ammalati.

Il Capitolo è stato aperto da una concele-brazione eucaristica presieduta dal Vicario dell‟India M. Susaimani che ha pubblicamente ringraziato la Provincia per il sostegno dato alla nuova fondazione. Sono seguite due con-ferenze sul voto di obbedienza, tenute rispetti-vamente dal monaco di Bose Riccardo Larini e dal Vicario apostolico emerito dell‟Aysén fra Aldo M. Lazzarin.

Per l‟analisi dei tre punti in agenda sono state create tre commissioni capitolari, i cui testi sono stati sottoposti ad una prima e se-conda votazione.

Le decisioni approvate dal Capitolo sono state riassunte in tre documenti. Il primo docu-mento contiene suggerimenti al Consiglio pro-vinciale per la stesura del testo definitivo della Convenzione tra la Provincia e il Vicariato dell‟India. Si riconosce innanzitutto la necessi-tà di una fase di attento accompagnamento da parte della Provincia nei confronti del Vica-riato; si conferma l‟intento di un sostegno eco-nomico al nuovo Vicariato; “il Capitolo, co-munque, ritiene che nel procedere alla scelta dei mezzi di autofinanziamento si seguano cri-teri che siano in sintonia con il nostro spirito servitano”. Il secondo documento sottolinea il positivo cammino in atto per la soluzione della situazione debitoria del convento di Pietralba. “Ogni comunità è invitata ad una amministra-zione oculata delle proprie risorse finanziarie e a programmare con fiducia il proprio futuro nel contesto delle regole stabilite dalle Costi-tuzioni, dal Direttorio provinciale e dai Capitoli provinciali”. Per Pietralba rimane l‟intento fer-mo della comunità a far fronte agli impegni as-sunti, pur in collaborazione con la Provincia, secondo le necessità. Il terzo documento ha conosciuto un iter più laborioso. Comunque il Capitolo è giunto alla conclusione di dare mandato “al Priore provinciale e al suo Consi-glio di predisporre all‟Istituto Missioni una pic-cola struttura attrezzata per l‟accoglienza di alcuni frati anziani e/o ammalati che hanno temporaneamente bisogno di cure particolari o di assistenza specialistica”.

Al termine del Capitolo, il Vicario provincia-le del Vicariato Andino e il Delegato provincia-le della Delegazione Rioplatense si sono in-contrati con il Consiglio provinciale. Circa l‟u-

nificazione delle due giurisdizioni, è stato de-ciso di costituire una commissione, formata di due membri, uno per ciascuna giurisdizione, che affronti il problema dopo aver consultato le rispettive comunità.

PONTE DELLA PRIULA

E IL CULTO A S. PELLEGRINO

Come già ricordato su COSMO (5-5.2003), grazie allo zelante promotore Carlo Pigro, la devozione a San Pellegrino Laziosi sta cono-scendo un notevole sviluppo a Ponte della Priula (Treviso) e nei centri abitati viciniori. Quest‟anno la celebrazione della festa liturgi-ca del Santo (4 maggio) è stata particolar-mente solenne. Per l‟occasione, il comitato promotore, allo scopo di divulgare la cono-scenza di questo grande santo, ha intrapreso una originale iniziativa. Una preziosa e antica statua di san Pellegrino, appartenente al san-tuario di Pietralba che risale al 1871 e che raf-figura San Pellegrino all‟atto del miracolo, è stata adottata dal gruppo di devoti e affidata al pittore e restauratore Antonio Sossai per il suo ricupero artistico. La statua restaurata è stata solennemente benedetta accanto al ca-pitello del Santo nel piazzale a lui dedicato al centro del paese di Ponte della Priula. Come spiega Carlo Pigro, “la statua restaurata è ri-masta esposta per qualche giorno nella chie-sa parrocchiale di Ponte della Priula; quindi è stata portata all‟abbazia di Follina ed è poi rientrata a Pietralba, dopo essere stata porta-ta in alcune chiese parrocchiali della diocesi su richiesta dei rispettivi parroci”.

Carlo Pigro

VICARIATO ANDINO AYSÉN. RICORDATO

MONS. ANTONIO M. MICHELATO

La chiesa dell‟Aysén ha voluto ricordare il 9 giugno l’anniversario della scomparsa del suo primo Pastore Mons. Antonio M. Miche-lato (†1968). “Rispondendo all’invito del ve-scovo di Ancud mons. Ramón Munita, p. An-tonio M. Michelato arrivò nella regione nel 1937 con un piccolo gruppo di missionari, tutti Servi di Maria. Di carattere gioviale, entusia-sta e zelante, si stabilì quindi a Coyhaique, facendosi carico delle necessità spirituali, educative e missionarie di quella popolazione. Fondò a Coyhaique la prima scuola particola-re “Generale Baquedano” che, alcuni anni più tardi si sarebbe chiamata “Mater Dei”. Pio XII, prendendo atto del fruttuoso lavoro portato

Luglio - Agosto 2004 COSMO 7-8

12

avanti in pochi anni dai Servi di Maria in que-sta regione, volle prima costituire la chiesa dell‟Aysén come Prefettura apostolica e nel 1955 l’elevò a Vicariato apostolico. Mons. Mi-chelato ebbe l‟onore e l‟onere di essere il pri-mo vescovo dell‟Aysén. Chi ha conosciuto mons. Michelato sa quanto egli abbia amato questa terra e i suoi abitanti. La percorse da nord a sud a cavallo, portando istancabilmen-te alla gente la luce e il conforto della fede, la Parola di Dio e la vita sacramentale. Fondò le parrocchie di Coyhaique, di Chile Chico, di Chaitén. Attenendosi alle linee pastorali dell‟e-piscopato cileno del tempo si preoccupò che in Aysén fosse curata l‟istruzione attraverso la creazione di collegi cattolici. Fu pioniere dell‟educazione secondaria a Coyhaique, aprendovi il primo liceo classico. Quelli di mons. Michelato furono vent‟anni di lavoro in-tenso, sostenuto in mezzo a infinite difficoltà, incomprensioni, ostacoli; tuttavia la sua fede, il suo amore a Cristo e alla Chiesa alimentaro-no sempre il suo impegno di pastore.

Un giorno d‟agosto del 1958 mons. Anto-nio M. Michelato lasciava la regione, povero come vi era giunto, lasciando in eredità una chiesa bene stabilita nel vasto territorio della Patagonia cilena. Mons. Michelato, nel suo tempo, è stato senza dubbio il principale stru-mento nelle mani di Dio perché il Suo Regno divenisse realtà in tanti cuori della gente dell‟Aysén e si traducesse in opere a benefi-cio di tutta la popolazione locale”. In margine a questa nota di fra Vladimiro M. Memo, Mons. Juan María Agurto Muñoz, OSM, at-tuale vescovo ausiliare di Ancud, ha scritto a COSMO per precisare: “Il territorio di Chaitén, Futalefú, Palena e Melinka, nel 1970, per un cambiamento dei confini ecclesiastici, passò alla diocesi di Ancud. Dopo che i Servi di Ma-ria, nel 1974, lasciarono la diocesi di Ancud, il vescovo diocesano ha cercato a lungo una nuova Congregazione religiosa che potesse essere di aiuto al clero locale. Proprio a Chai-tén è stata accolta solennemente la Congre-gazione dei padri Redentoristi della Provincia cilena. Nel presentare ai fedeli, nello scorso mese di giugno, i nuovi religiosi, è stato spon-taneo ricordare non soltanto i vescovi Servi di Maria mons. Antonio M. Michelato, mons. Ge-rardo M. Vielmo e mons. Bernardo M. Caz-zaro, ma anche i numerosi religiosi Servi di Maria che a Chaitén hanno lasciato un vivo ricordo come i frati Giovanni M. Todesco, Gabriele M. Cola, Marcello M. Frasson, Ma-

rio M. Zanella, Bruno M. Predonzani, Vladi-miro M. Memo, Juan M. Agurto M. ecc.

VICARIATO DELL’INDIA PRIMO CAPITOLO VICARIALE.

GLI ELETTI, LE DECISIONI

Nei giorni 31 maggio- 5 giugno, nella co-munità di formazione Jyothi Matha Alayam, a Chennai, ha avuto luogo il primo Capitolo del neo-costituito Vicariato dell‟India. Dalla Pro-vincia madre erano presenti: il Priore provin-ciale fra Ferdinando M. Perri, il Consigliere provinciale fra Giuseppe M. Zaupa e fra Giu-seppe M. Bernardi, pioniere della fondazione indiana. 29 i frati partecipanti, oltre al Consi-gliere generale fra Lourdusamy M. Anthoni-samy. Dopo il benvenuto ai capitolari da parte del Delegato provinciale uscente fra John M. Roncalli, la preghiera di apertura è stata ac-compagnata da un omaggio alla Vergine e con il dono al Vicariato, da parte del Priore provinciale, di una statua della Madonna di Monte Berico. Tra i primi atti del Capitolo, la conferma del Vicario provinciale fra Susaima-ni M. Arockiasamy.

Dopo la lettura degli articoli costituzionali riguardanti il Vicariato e un intervento del Prio-re provinciale, fra Giuseppe M. Zaupa ha con-dotto una riflessione sulle differenze tra Dele-gazione e Vicariato. Contemporaneamente, i capitolari, con un intervento di fra Giuseppe M. Bernardi, hanno pubblicamente ringraziato il padre gesuita I. M. Joseph –presente in Ca-pitolo– per l‟aiuto decisivo dato alla fondazio-ne OSM indiana nei primi anni di vita. Quali membri della Presidenza –oltre a quelli di dirit-to– sono stati eletti i frati Savariappan M. Arockiam e Sagayadoss M.

La seconda parte del primo giorno del Ca-pitolo è stata dedicata alla Famiglia servitana, con la partecipazione delle suore Serve di Maria dell‟India, delle fraternità dell‟Ordine se-colare di Trichy e di Chennai e degli amici dei Servi. L‟incontro si è chiuso con la proiezione della nuova video cassetta sulla missione dei Servi in India.

La liturgia mattutina delle successive gior-nate capitolari è stata vissuta in comunione con una parte dell‟Ordine: con l‟Ordine in Afri-ca, il 1° giugno; con l‟Ordine in Europa, il 2 giugno; con l‟Ordine nelle Americhe, il 3 giu-gno; con l‟Ordine in Asia e Australia il 4 giu-gno.

Dopo le relazioni in Capitolo del Delegato provinciale uscente, dei priori delle cinque co-

COSMO 7-8 Luglio - Agosto 2004

13

munità del Vicariato, delle varie commissioni e segretariati, il Capitolo ha intensamente lavo-rato –attraverso gruppi e commissioni– al te-sto del Direttorio preparato da una commissio-ne precapitolare nonché alla formulazione di indicazioni per la futura Convenzione con la Provincia Veneta. Il Capitolo ha quindi deciso che il nome del Vicariato sia Aikiya Annai In-dian Vicariate (Vicariato Indiano Madonna dell‟Unità).

Il Capitolo ha anche trattato dell‟abito dei Servi in India. Fino ad oggi si usava un abito leggero e bianco, nello stile dei gesuiti, ferma-to con una cintura. Il Capitolo, accogliendo il parere del Priore provinciale, ha deciso per la scelta di due abiti: l‟abito tradizionale e univer-sale dei Servi da indossare per le solennità OSM, in occasione dei Capitoli e in altre circo-stanze significative. Il secondo abito, quello attuale, sarà indossato per la attività pastorali fuori della comunità.

Dopo le elezioni dei Consiglieri, il Consiglio del nuovo Vicariato risulta così formato: Su-saimani M. Arockiasamy, Vicario provinciale; Savariappan M. Arockiam, 1° Consigliere; Stephen M. Aroquiadass, 2° Consigliere; Lucas M. Michael, 3° Consigliere e Michael-raj M. Manickam, 4° Consigliere.

È NATA L’UNIFAS-MEXICO

In preparazione da tempo, il giorno 24 giu-gno, presso il Convento de La Divina Provi-dencia, a Città del Messico, si è costituita l‟U-

NIFAS-MEXICO. Con lettera del 10 maggio, il Priore provinciale fra Ángel M. Vargas aveva convocato per la data suddetta le sorelle dele-gate residenti nella Provincia Messicana delle Suore Serve di Maria Addolorata di Chioggia, Serve di Maria SS.ma Addolorata di di Noce-ra, la Superiora generale delle Misioneras de María Dolorosa, i rappresentanti dell‟Ordine Secolare e una sorella del Regnum Mariæ. L‟importanza della creazione dell‟UNIFAS na-zionale è anche legata al fatto che la prossi-ma Assemblea dell‟UNIFAS Internazionale avrà luogo in Messico. Alla nascita dell‟UNI-

FAS-MEXICO erano presenti, a motivo della recentissima Visita canonica della Provincia Messicana, anche il Priore generale e fra Ho-norio M. Martín Sánchez. Hanno quindi sot-

toscritto l‟atto costitutivo il Priore generale fra Ángel M. Ruiz Garnica, il Priore provinciale della Provincia messicana fra Ángel M. Var-gas Gutiérrez; M. María Alzira Ferreira G., monaca Serva di Maria; Suor Reynalda Quiñónes, delle Misioneras de María Doloro-sa; suor Dolores Aguiri, delle Serve di Maria SS.ma Addolorata di Napoli; sr. Ana Minerva Chicatto, delle Serve di Maria Addolorata di Chioggia; Renata Marcacci delle Serve di Maria addolorata di Nocera; Silvia Curiel Cu-riel, del Regnum Mariæ e Graciela Curiel Hernández, dell’Ordine Secolare OSM.

SPAGNA

CONVIVENZA OSSM IN ANDALUCIA

Domenica 18 aprile, l‟Ordine Secolare dei Servi di Maria di Cadice, ha celebrato in que-sta città l‟Incontro regionale OSSM di Pasqua, con la partecipazione di membri delle diverse fraternità e confraternite OSSM di tutta l’Anda-lusia. Numerosi i partecipanti che, dopo una visita ad alcuni monumenti della città, si sono incontrati per l‟eucaristia nella chiesa di S. Lo-renzo. Ha presieduto l‟assemblea eucaristica il Decano della cattedrale di Cadice D. Enri-que Arroyo. Dopo la Messa, il cronista dell‟Ordine secolare D. José A. Millán Pozo ha tenuto una conversazione sul patrimonio artistico sia della chiesa sia della nostra cap-pella. L‟incontro è terminato con un‟agape fra-terna. Per accogliere l‟incontro del prossimo anno è stata invitata la fraternità OSSM di Sivi-glia.

Da Servitas. Boletín Informativo,

marzo-mayo 2004

MONACHE IL CENTESIMO NUMERO DEL FOGLIO INFORMATIVO DELLA

FEDERAZIONE MONACHE OSM IN ITALIA

Nato nel giugno 1977 nel monastero di Ro-ma con modestissima diffusione, nel 1979 la redazione del bollettino passò al monastero di Montecchio Emilia e toccò le 40 copie. Nel 1985 le copie divennero 200 e nel 1987 arri-varono a 300. Attualmente se ne stampano 350 copie. Come viene spiegato in apertura del centesimo numero dall‟Assistente religioso fra Giancarlo M. Bruni: “Il significato ultimo del Foglio Informativo, comunicando sia noti-zie che esperienze e studi, è di essere espressione di una effettiva comunione in at-to, al servizio di essa. Aiutateci a continuare,

Luglio - Agosto 2004 COSMO 7-8

FAMIGLIA SERVITANA

14

anche per quei laici dal “cuore monastico” che in queste semplici e scarne pagine hanno tro-vato briciole di pane per il senso della loro vita quotidiana. Sì, perché la vita monastica –quando è autentica– tocca le fibre profonde del cuore umano, del quale condivide le do-mande offrendo alcune risposte attese e fati-cate”. Il crescente sviluppo del Foglio Informa-tivo delle claustrali della Federazione italiana è conferma dell‟accresciuta comunione all‟in-terno della Famiglia servitana, della quale es-se sono una fondamentale espressione.

NAMPULA (MOZAMBICO) L’INTERESSE DEL

MINISTERO AFFARI ESTERI ITALIANO

In data 6 maggio, il Vicario generale dell‟Ordine fra Honorio M. Martín Sánchez, con riferimento alla scomparsa di bambini e al traffico di loro organi in atto a Nampula (Mozambico), scriveva al Ministro degli Affari Esteri Italiano a nome dell‟Ordine e dell‟intera Famiglia dei Servi in tutto il mondo chiedendo “di voler dare continuità alla sua decisa posi-zione nei confronti del Governo Mozambicano affinché si arrivi quanto prima ad una investi-gazione seria, imparziale e veritiera che metta fine a questa orrenda situazione di disumani-tà, si chiarisca quanto è avvenuto sinora, si puniscano i colpevoli, si dia protezione alle nostre monache e a quanti hanno denunciato i fatti”. In data 11 giugno, il Ministro degli Affari Esteri Italiano On.le Franco Frattini, nella sua risposta ha precisato: “Non abbiamo tra-scurato occasione per mantenere la pressione su questo aspetto e abbiamo costantemente agito anche attraverso la nostra Ambasciata a Maputo. Da ultimo abbiamo parlato dei fatti di Nampula anche con il Ministro degli Esteri Mozambicano Leonardo Simão, durante una sua recente visita a Roma in occasione della Giornata dell‟Africa. Abbiamo reiterato la pro-fonda emozione che questi fatti hanno provo-cato in Italia e sottolineato l‟importanza di fare chiarezza per salvaguardare l‟immagine stes-sa del Mozambico. Lo stesso Presidente Chissano ha dimostrato piena consapevolez-za quando ha pubblicamente dichiarato in Parlamento di non poter permettere che il Paese sia trasformato in “un terreno fertile per tali atti disumani”. Tuttavia, come Lei ha giu-stamente affermato, non è soltanto la causa di queste sparizioni a dover attirare l‟attenzione e l‟impegno delle autorità competenti. L‟obiet-tivo primario deve essere quello di eliminare il

fenomeno delle sparizioni di innocenti qualun-que sia la causa che lo provochi. Desidero as-sicurarLe che continuerò a seguire personal-mente la questione con il massimo impegno. L‟Ambasciata italiana a Maputo è in contatto con le locali autorità giudiziarie e di polizia e ci informa costantemente sull‟evoluzione delle indagini”.

COMPASSIONISTE RIUNITO IL “SENATO”

DELLA CONGREGAZIONE

Segnaliamo soltanto ora, non avendone avuto notizia in antecedenza, una importante iniziativa della Congregazione. Nei giorni 2-7 gennaio 2004, presso la Casa generalizia di Roma, si è riunito il Senato della Congrega-zione. 35 le partecipanti, e cioè: tutte le priore delle comunità italiane; sr Antonella Morrone per la Missione cilena; sr Dotty, sr Shaly e sr. Sonia, per la fondazione indiana; sr. Edvige e sr Eleonora Simonelli per le Filippine. As-senti le sorelle del Vicariato canadese. Due gli ospiti speciali: fra Paolo M. Erthler OSM, gui-da spirituale e sr Rosanna Benedetti, religio-sa della Congregazione delle Suore di Gesù Buon Pastore, esperta per la programmazione e guida del Senato. L‟incontro, aperto da un intervento della Priora generale sr Ermanna Luciano, è stato seguito da cinque giorni di verifica, di revisione, di confronto e di dialogo sul cammino compiuto dalla Congregazione in questi ultimi tre anni, secondo le indicazioni e la programmazione del Capitolo generale del 2000. Sr Rosanna ha guidato i lavori di questi giorni attenendosi al triplice criterio: vedere, valutare e agire. Le partecipanti hanno lavora-to suddivise in quattro gruppi, dalle cui conclu-sioni è stata tratta la sintesi conclusiva, tem-pestivamente distribuita alle partecipanti. Guardando alla realtà attuale della Congrega-zione ci si è reso conto che l‟Istituto è ringio-vanito dal punto di vista anagrafico grazie al crescente numero di vocazioni; le suore gio-vani si integrano molto bene nella vita e nelle attività comunitarie. Si è più consapevoli che ogni sorella è un dono di Dio, ed è una ric-chezza per ogni comunità e per l‟intero Istitu-to. Si è preso coscienza dell‟importanza del dialogo per migliorare i rapporti fraterni;

COSMO 7-8 Luglio - Agosto 2004

CONGREGAZIONI

15

dell‟indispensabilità della preghiera personale e comunitaria, dello studio della Parola di Dio, della pietà eucaristica e mariana. Particolare rilevanza il Senato della Congregazione ha dato alla multiculturalità, per cui, dove è possi-bile, la Congregazione deve curare in loco la prima formazione delle candidate.

Da Compassioniste-News,

gennaio-aprile 2004

GALEAZZA REPUBBLICA CECA. LA COMUNITÀ DI DOBRA VODA, UN “SEGNO”

PER UN FUTURO DI SPERANZA

Dopo la caduta del muro di Berlino, i ve-scovi dell‟Europa dell‟est chiesero agli istituti religiosi di fare ritorno nei loro Paesi. Dal 1993 i nostri fratelli Servi di Maria erano ritornati a Nové Hrady/Gratzen. In passato, infatti, essi avevano una solida presenza in quella regio-ne. Il vescovo di Budweis Mons. A. Liska ci invitò a lavorare nella sua diocesi. Accogliem-mo l‟invito e, nello spirito del nostro carisma, ci recammo nella Repubblica ceca. Inizial-mente eravamo due suore italiane e una tede-sca. Le difficoltà iniziali non furono poche, a cominciare dall‟apprendimento della lingua. Ci stabilimmo a Dobra Voda, non lontano a Böhm. Budweis, dove si trova un santuario dell‟Addolorata. Dovemmo affrontare anche il problema della casa. Grazie all‟aiuto di bene-fattori tedeschi e italiani e il sostegno della Congregazione e della organizzazione Reno-vabis oggi disponiamo di una nostra abitazio-ne. La nostra attuale attività pastorale va dall‟assistenza agli ammalati al catechismo in parrocchia, dalla preparazione ai sacramenti all‟insegnamento scolastico. La nostra piccola comunità si rende conto, oggi, di essere un piccolo “segno” per un futuro di speranza tra una popolazione sulla quale ancora pesa l‟e-redità del comunismo ateo.

Theresia Becker

NAPOLI

DRAMMA A PIEDRAS NEGRAS (MESSICO)

Domenica 4 aprile, la città di Piedras Ne-gras è stata colpita da una catastrofe di di-mensioni inaudite; è straripato il fiume Escon-dido, portando sul quartiere Villa de Fuente, dove noi abitiamo, distruzione e desolazione. Attorno alle ore 20.00 è mancata la corrente elettrica e abbiamo portato i bambini a dormi-re. Dopo pochi minuti hanno bussato con vio-

lenza alla porta per avvertirci che stava arri-vando la piena del fiume; l‟acqua già comin-ciava ad entrare dal portone principale. In fret-ta abbiamo preso un po‟ di acqua, latte e pa-ne e abbiamo radunato i bambini in un solo dormitorio del secondo piano, ma il livello dell‟acqua continuava a salire. Alle ore 21.00 l‟acqua aveva già ricoperto totalmente il primo piano. Aiutate da alcuni vicini di casa ci siamo messe in salvo salendo sul tetto della casa, dove siamo rimaste fino alle tre di notte, insie-me ad una cinquantina di persone. A quell‟ora sono venuti a prenderci con gli elicotteri per portarci in un albergo dove siamo rimaste tut-ta la settimana. Prima di poter rientrare nella nostra casa abbiamo dovuto pulirla, poiché dappertutto c‟erano fango e detriti. Ogni cosa che si trovava nel primo piano è andata di-strutta: gli elettrodomestici, gli arredi della chiesa, i libri e tante altre cose. Grazie a Dio, però, noi stiamo bene. Abbiamo vissuto la set-timana santa accompagnando veramente il Signore nella sua passione. Siamo state ac-canto al dolore di tante persone, abbiamo vi-sto la corrente d‟acqua trascinare persone che non hanno trovato scampo. La domenica di Pasqua, otto giorni dopo la catastrofe, nella Plaza di Villa de Fuente, il vescovo mons. Alonso Gerardo ha celebrato l’Eucaristia in-sieme ad alcuni sacerdoti in suffragio delle persone morte durante l‟inondazione.

Le sorelle di Piedras Negras, NAP

RIPARATRICI IL 50° ANNIVERSARIO DELL’INCORONAZIONE

DELL’ADDOLORATA DI ROVIGO

L‟Associazione Mariologica Interdisciplina-re Italiana (Roma) e il Centro Mariano “Beata Vergine Addolorata” (Rovigo) delle Serve di Maria Riparatrici, per ricordare il 50° anniver-sario (1954-2004) dell‟incoronazione dell‟Ad-dolorata di Rovigo hanno organizzato per i giorni 10-12 settembre a Rovigo il XVII Collo-quio internazionale di Mariologia sul tema: Lo sguardo di Maria sul mondo contemporaneo. La tre giorni, presieduta da Stefano De Fio-res, Direttore editoriale dell’Associazione Ma-riologica Interdisciplinare Italiana è stata affi-data a interventi di rilievo. In apertura il saluto del vescovo di Adria-Rovigo mons. Lucio So-ravito de Franceschi e della Priora generale delle Serve di Maria Riparatrici sr M. Rita Fat-torini. Temi delle conferenze e relazioni i se-guenti: Gli occhi di Maria scrutano il cosmo.

Luglio - Agosto 2004 COSMO 7-8

16

Lettura storico-culturale del prodigio di Rovigo del 1895 (Massimo Cattaneo, dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”); Il fenome-no rodigino: storia dell’immagine, interpreta-zione dei devoti (sr Maria Maura Muraro, SMR e fra Luigi M. De Candido OSM, docenti dell‟Istituto di Scienze Religiose di Monte Beri-co-Vicenza e alla Pontificia Facoltà Teologica Marianum di Roma); Gli occhi dolenti di Maria nella tradizione iconografica-Oriente e Occi-dente- proiezioni (Maria Pia del Frari, icono-grafa); Presentazione del volume di Domenico Agasso, Maria Dolores, il fascino dell’inattuale (Coordinatore don Bruno Cappato, direttore responsabile del settimanale La Settimana della diocesi di Adria-Rovigo), Provocazioni per l’oggi (Franca Zambonini, di Famiglia cri-stiana); Una ragione per vivere: andare verso gli altri con la bontà di Maria (Stefano De Fio-res); Il linguaggio degli occhi nella Bibbia (Ermes M. Ronchi OSM, docente alla Pont. Fac. Teol. Marianum); “Vedendo la Madre e il discepolo” (Gv 19,26). Lo sguardo di Cristo su Maria e i credenti: inizio di un cammino ecu-menico (Katharina Kinder, pastora evangeli-ca, Svizzera); Servizio e riparazione nel con-testo dell’antropologia relazionale (Sabino Palumberi, ordinario di antropologia filosofica all‟Università Pontificia Salesiana); Lo sguar-do di Maria “tipo eminente della condizione femminile” scruta il mondo attuale (Gloria Jo-sefina Viero, dottoranda al Dipartimento di Teologia di Rio de Janeiro e Monica Gomes Coutinho, Brasile, licenziata al Marianum); Sintesi conclusiva. Orientamenti e prospettive teologico-pastorali (Stefano de Fiores e sr Maria Marcellina Pedico SMR, docenti alla Pont. Fac. Teol. Marianum).

Hanno partecipato al colloquio, come pre-sidenti di sessione o come moderatori mons. Angelo Amato, Segretario della Congrega-zione per la Dottrina della Fede, Don Giam-pietro Ziviani, docente di Teologia dogmatica alla Facoltà dell‟Emilia Romagna, fra Giovan-ni M. Sperman, direttore dell’Istituto Superio-re di Scienze Religiose di Monte Berico-Vicenza, don Mauro Prando, licenziato a Ve-nezia in teologia ecumenica.

ISS

ASSEMBLEA NAZIONALE DELL’ISS D’ITALIA

Nei giorni 3-4 giugno si è tenuta a Milano l‟Assemblea nazionale dell‟Istituto Secolare Servitano Italiano. L‟assemblea ha anche pro-ceduto alla nomina del nuovo Consiglio. È stata eletta nuova Presidente nazionale Maria Treves di Saint Vincent (Aosta), Vice-presidente Maria Luisa Fornaroli di Senigal-lia (Ancona) e Consigliera Antonia Cerruti di Venaria (Torino). Il nuovo Consiglio, subito riunito, ha completato gli incarichi eleggendo Coordinatrice di formazione Elvira Frazzi di Reggio Emilia, Delegata Mariana Adriana Mi-racoli di Milano e Segretaria Antonia Cerruti. A breve termine sarà anche stabilito il pro-gramma per l‟anno sociale 2004-2005. Com‟era nostro comune desiderio è stato con-fermato Assistente religioso dell‟Istituto fra Venanzio M. Ramasso, al quale dobbiamo viva gratitudine per averci sempre sostenute in questi anni. Vivissimi ringraziamenti sono stati espressi alla Presidente uscente Pina Pisicchio e al suo Consiglio per il lavoro svol-to nell‟ultimo triennio.

Antonia Cerruti

OSSM

ANNUALE DELL’OSSM IRLANDESE

Sabato 29 maggio presso il convento di Benburb (Co. Tyrone, Irlanda), si sono riuniti per il ritiro annuale un certo numero di membri delle sette Fraternità dell‟OSSM di Irlanda. Queste Fraternità si trovano sia nella Repub-blica irlandese sia nell‟Irlanda del Nord. Salu-tiamo sempre con gioia questa occasione di incontrarsi come Servi di Maria laici, per rin-saldare i nostri legami, per condividere gioie e sofferenze, per sviluppare la nostra spiritualità mariana. La gioia del nostro incontro è im-mancabilmente rafforzata dalla splendida ac-coglienza che ci riservano i frati di Benburb. Quest‟anno, poi, abbiamo avuto l‟onore di avere con noi l‟Assistente nazionale fra Ber-nard M. Thorne.

Quest‟anno il nostro ritiro è stato guidato da fra Paul M. Addison che ha trattato del tema: “Essere al servizio con Maria”. Abbiamo trascorso una giornata viva e stimolante, arric-chita dall‟abbondanza di scambi di idee forti e di informazione. Il ritiro si è concluso con una celebrazione eucaristica, durante la quale –

COSMO 7-8 Luglio - Agosto 2004

LAICI

17

altra occasione molto lieta– Patricia Morgan della Fraternità di Glenavy ha fatto la sua Pro-messa. Un‟agape fraterna ha preceduto il no-stro ritorno a casa.

Barbara Goff

SOTTO IL MONTE. È uscita recentemente per le Editions Gregoriennes (La Fresquière,

04340 Mèolans-Revel), sotto il titolo Pètrir la pierre, la traduzione francese delle prime due raccolte di poesie di fra David M. Turoldo Io non ho mani e Udii una voce. Si tratta di un evento editoriale di rilevante importanza. La comunità di Sotto il Monte ha provveduto a trasmettere all‟editore alcuni indirizzi delle co-munità OSM e di altri gruppi legati all’Ordine in Belgio, Francia e Canada. MISANO ADRIATICO. Il 3 luglio, presso l’Isti-tuto San Pellegrino, la comunità e il Segreta-riato di Giustizia e Pace della Provincia di Pie-monte-Romagna, in collaborazione con l‟am-ministrazione comunale e con il patrocinio del-la Provincia di Rimini, hanno promosso un in-contro sulla Giustizia in Italia. Hanno parteci-pato Gerardo Colombo, Sostituto Procurato-re di Milano, Felice Casson, Procuratore del-la Repubblica di Venezia, Pietro Grasso, Procuratore della Repubblica di Palermo, Claudio Castelli, Giudice per le inchieste pre-liminari, Piero Calabrò, giudice del Tribunale di Monza. DENIA (Spagna). È stato ricordato quest’anno il 50° anniversario della creazione della par-rocchia di S. Antonio di Denia. La solenne concelebrazione commemorativa è stata pre-sieduta dal Priore provinciale fra Antonio M. Moreno che ha colto l’occasione della ricor-renza per parlare del VII centenario di appro-vazione dell‟Ordine. Il coro Orfeo di Denia ha eseguito una messa cantata sotto la direzione del M° Javier Piera. Al termine della messa, ha cantato la bravissima soprano Gabriela Landa. REGGIO EMILIA. Per ricordare il 50° anniver-sario dell‟elevazione a basilica del santuario della B.V. della Ghiara, la comunità ha pubbli-cato un elegante opuscolo che contiene, oltre

Luglio - Agosto 2004 COSMO 7-8

ad alcune bellissime illustrazioni, una nota storica sul santuario, il testo del Breve pontifi-cio di Pio XII del 23 aprile 1954 per l‟elevazio-ne a Basilica del santuario, la riproduzione in fac-simile del medesimo Breve e due pagine su La Madonna della Ghiara glorificata dall’ar-te. OSSM-Lombardia-Veneto. Dopo le recenti elezioni, il Consiglio provinciale dell‟Ordine Secolare OSM di Lombardia-Veneto risulta co-sì composto: Priore provinciale: Riccardo Lo-renzon (Fraternità di Malo, Vicenza); Consi-glieri: Donata Scapol (Fraternità di Follina); Lina Munaretto (Fraternità di Monte Berico); Luciano Dal Vecchio (Fraternità di Milano-San Siro); Dario Zgur (Fraternità di Triste); Giuseppe Gianfreda (Fraternità di Udine). VIENNA. La comunità di Vienna ha promosso una sottoscrizione per il restauro della Cap-pella di S. Pellegrino, gioiello di arte barocca, nella nostra chiesa di Servitengasse, della ca-pitale austriaca. Attualmente la Cappella, eret-ta nel 1727, è ridotta in pessime condizioni e il costo per il necessario restauro è molto eleva-to. La richiesta di contributi va indirizzata a: Renovierung der Peregrini Kapelle, Konto Nummer 41400134007. Volksbank Wien-AG, BLZ 43000.

B R E V I

18

Luglio - Agosto 2004 COSMO 7-8

GENERAL SECRETARY FOR JUSTICE AND PEACE

ORDER OF FRIAR SERVANTS OF MARY

PIAZZA SAN MARCELLO, 5

00187 ROMA – RM

ITALY

SCOMPARSA DEI BAMBINI A NAMPULA: ULTIME NOTIZIE

Dopo la coraggiosa denuncia delle monache Serve di Maria, la decisa posizione

assunta dal vescovo di Nampula e dalla Conferenza dei Vescovi del Mozambico, a

Nampula sembra essersi fermato il traffico dei bambini; soprattutto la scomparsa dei

bambini di strada.

La campagna di sensibilizzazione promossa dall’Ordine dei Servi di Maria che

ha portato alla raccolta di 259.800 firme, giunte da ogni parte del mondo, ha mobilitato

l’interesse dei media (stampa, radio e televisione) e delle organizzazioni politiche e

umanitarie.

Il 4 maggio la Commissione Europea ha annunciato ufficialmente di aver stan-

ziato 10 milioni di euro per appoggiare il sistema giudiziario e investigativo del Mo-

zambico, con particolare riferimento al traffico di persone e di organi umani.

Il presidente del Parlamento europeo in carica, in una lettera indirizzata al Se-

gretariato Generale di Giustizia e Pace dell’Ordine, ha assicurato che seguirà con parti-

colare attenzione lo svolgimento delle indagini perché sia fatta piena luce sulla trage-

dia e i colpevoli siano puniti.

La diocesi di Nampula ha istituito una commissione, della quale fanno parte

anche le monache Serve di Maria, che collabora con la Procura Generale mozambica-

na, per raccogliere e verificare la veridicità dei fatti riguardanti il traffico dei minori e

concludere così le indagini.

Il Segretario generale di Giustizia e Pace dell’Ordine dei Servi di Maria ha re-

datto un dossier sulla sparizione di bambini e sul traffico degli organi a Nampula.

Il dossier è stato consegnato all’Alto Commissariato dei Diritti Umani - ONU,

al Presidente della Commissione e del Parlamento Europeo, all’Ambasciatore del Mo-

zambico in Italia e ai presidenti della Camera dei deputati e del Senato italiani. Anche

le fotocopie delle firme stanno per essere inviate.

Ringraziamo quanti hanno partecipato alla campagna firmando l’appello perché

il Governo del Mozambico porti a termine quanto prima le indagini. Siamo consapevo-

li che il traffico dei bambini non è solo un problema del Mozambico. Le ultime stime

dell’UNICEF e dell’ONU calcolavano ufficiosamente un traffico di 700.000 persone

l’anno per un giro d’affari di 7 miliardi di dollari Usa; ma queste stime non erano riu-

scite ad attirare l’attenzione dell’opinione pubblica.

Dopo i fatti di Nampula, denunciati dalle monache Serve di Maria, cresce la

speranza che il traffico di esseri umani venga affrontato e fermato nel mondo intero.

Patrick Carroll, OSM

19

COSMO 7-8 Luglio - Agosto 2004

PAGINA DI ANIMAZIONE MISSIONARIA

MEMORIA E NOSTALGIA DOPO TRENT’ANNI DI MISSIONE IN CILE

Riportiamo questa significativa pagina di una suora già missionaria in Cile in uno dei periodi più

delicati, ma anche più ricchi dello sviluppo della giovane chiesa dell’Aysén.

Correva l’anno 1947-1948. Io ero a Montughi, nella comunità di noviziato delle Suore Serve di Ma-

ria SS.ma Addolorata di Firenze. Un giorno riceviamo la visita di un frate Servo di Maria fra Antonio

M. Michelato, dal 1937 missionario in Patagonia (Cile), che da sette anni era Prefetto apostolico in Ay-

sén, in una zona dove non era ancora costituita la gerarchia ecclesiastica ordinaria. Come era consuetu-dine nei noviziati, le visite importanti rivestivano un carattere giubilare: perciò quel prelato nostro fratel-

lo, che era di passaggio anche a Firenze proveniente dalla sua missione cilena, venne introdotto nella

“sala rossa” del nostro convento. Novizie e postulanti eravamo state tutte convocate per salutarlo e per

sentire che cosa ci avrebbe detto. “Chi di voi –disse quasi subito rivolto a noi giovani– vuole venire ad

aiutarci nella missione in Cile? “. Tutte alzarono gioiosamente la mano in segno evidente di assenso; io

non alzai la mano. Padre Antonio se ne accorse e mi disse: “E tu?”. “Non ho questa vocazione missiona-

ria –risposi–; in Italia c’è tanto bisogno”. Pensavo con nostalgia alla mia parrocchia di Milano, quella impiantata appena un paio di anni prima dai Servi di Maria nella periferia della città nel quartiere di San

Siro e dedicata alla Madonna Addolorata: quei frati ci avevano educato alla “missionarietà vicino casa”.

Padre Antonio non si arrese al mio rifiuto. Aggiunse che se ero disposta a fare il voto di obbedienza,

al quale –insieme agli altri voti– mi stavo preparando, in quella adesione c’era anche la missione. Allora

io soggiunsi: “Se l’obbedienza mi chiederà di andare in missione, allora andrò”. La Priora generale, pre-

sente all’incontro, raccolse questa mia espressione. Quella stessa Priora generale che aveva conservato

nella sua memoria quella mia espressione di disponibilità all’obbedienza, qualche anno dopo, nel mese

di ottobre 1951, mi propose la missione in Cile. La nostra Congregazione, nel 1938, aveva avviato la sua prima fondazione fuori dell’Italia, proprio in Cile: si trattava veramente di una missione. Non era nei

miei progetti andare in missione laggiù, ma certamente lo era nei progetti di Dio manifestatimi attraver-

so l’obbedienza, non imposta, ma liberamente accettata.

Il 13 gennaio 1952 si parte, senza nulla sapere della lingua locale; senza preparazione né remota né

prossima. Il mese e quattro giorni di viaggio in mare mi permisero di riflettere, pregare, piangere e avvi-

cinarmi ai compagni di navigazione, tra i quali due cileni che furono i miei primi maestri di lingua spa-

gnola e dai quali appresi le prime conoscenze delle caratteristiche del Cile. Non ero dunque preparata alla missione. Come primo ostacolo portavo con me affetti, usanze, tradizioni e cultura mia. Non avevo

ancora assimilato il mandato evangelico che anche a me diceva: chi lascia padre, madre, casa eccetera

nel mio nome è degno di me, altrimenti non ne è degno. Io non avevo lasciato niente; il mio mondo era

tutto con me. Non conoscendo né la lingua né la storia né la realtà di quella frazione di mondo che mi

aspettava, con tutto il “mio” bagaglio culturale entrai “missionaria” sicura di me stessa. Allora nessuno

ci preparava: ci mandavano in missione così perché –dicevano– l’obbedienza fa miracoli. Dopo tanti

errori, un poco alla volta scoprii che cosa voleva dire anche a me l’apostolo Paolo quando scrive di es-

sersi fatto tutto a tutti (1 Cor 9,20): dovevo farmi cilena con i cileni: imparare a parlare, a cantare, a bal-lare, a gioire, a piangere “alla cilena” fu il mio impegno prioritario.

Nella missione cilena, precisamente nella città di Coyhaique, capitale della regione dell’Aysén, fui

impegnata nella scuola. Proprio la scuola, nella complessa pastorale educativa, che era orientata verso le

tre fasce degli insegnanti, degli alunni e dei loro genitori, ha costituito la mia missione prioritaria. In

seguito, aperta a cogliere le ricchezze del Concilio Ecumenico Vaticano II, la chiesa cilena si aprì alla

priorità della famiglia come campo preferenziale e nacque, anche se “parto difficile”, la catechesi fami-

liare. Vent’anni di scuola (1962-1982) in questo nuovo cammino di rinnovata catechesi hanno lasciato in me anche un senso di colpa. Molto ho ricevuto; non so se ho saputo dare in giusta proporzione. La

chiesa cilena, chiesa adolescente, ricca di progetti, ansiosa di rinnovamento, certamente mi ha spinta ad

azioni pastorali a volte premature e azzardate, che mettevano in crisi vescovi e parroci, tanto che qualcu-

no mi aveva definita “suor dinamite”. Riconosco la temerarietà di molte mie decisioni. I cari compagni

missionari del Vicariato di Aysén potrebbero testimoniarlo, ma non mi pento, solo mi sento in debito

perché la forza adolescente della chiesa cilena mi ha aiutato a non temere le “cose nuove”.

Sr Valeria Tarricone, FIR

20

COSMO Piazza San Marcello, 5

00187 ROMA – Italy tel. (+39) 06 699 30 1 fax (+39) 06 679 2131

Posta elettronica:

[email protected]

Direttore Responsabile: Lino M. Pacchin

Editore: Casa Generalizia Servi di Maria

Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 55/91 del 1° febbraio 1991

Stampato in proprio

COSMO viene inviato gratuitamente a chiunque ne faccia richiesta. Ogni destinatario è tuttavia pregato a inviare un contributo annuo tramite CCP n. 29430006 intestato a: Economato generale osm, Piazza San Marcello, 5 – 00187 ROMA, Italy.

S O M M A R I O

L‟ASSASSINIO DI FRA FAUSTINO M. GAZZIERO 2

PRIORE GENERALE

E CASE GENERALIZIE

VISITA ALLA PROVINCIA MESSICANA

S. ALESSIO FALCONIERI

MONTE SENARIO

EGER

MARIANUM

3

4

5

5

5

COLLABORAZIONE TRA LE PROVINCE

CONFITES

INCONTRO DELL‟UNICISS

NAC

6

7

7

PROVINCE, VICARIATI, DELEGAZIONI

BRASILIANA

MESSICANA

PIEMONTE-ROMAGNA

VICARIATO DELLE FILIPPINE

TIROLESE

USA

VENETA

VICARIATO ANDINO

VICARIATO DELL‟INDIA

8

8

9

9

10

10

10

11

12

FAMIGLIA SERVITANA

È NATA L‟UNIFAS-MESSICO

SPAGNA

MONACHE

NAMPULA

13

13

13

14

CONGREGAZIONI

COMPASSIONISTE

GALEAZZA

NAPOLI

RIPARATRICI

14

15

15

15

LAICI OSM

ISS

OSSM

16

16

GIUSTIZIA E PACE

ANIMAZIONE MISSIONARIA

18

19

BREVI

EDITORIALE

17

1

Luglio - Agosto 2004 COSMO 7-8

FOTOCRONACA

1. Fra Faustino M. Gazziero De Stefani.

2. La Ceja (Colombia), maggio 2004. Incontro

della Famiglia dei Servi con il Priore genera-

le.

3. Aguascalientes (Mexico). I novizi di Messi-

co, Colombia e Bolivia con il Priore genera-

le.

4. Eger (Ungheria). Amici dei Servi di Vienna

in visita alla comunità ungherese.

5. Guadalajara (México). 50° di sacerdozio di

fra Valerio M. Maccagnan.

6. Immagine dei partecipanti al primo Capitolo

del neo Vicariato dell’India.

7. Todi. Monastero SS. Annunziata delle SMR.

Partecipanti all’Assemblea plenaria della

CLIOS.

8. México D.F. Convento Divina Providencia.

Costituzione dell’UNIFAS-MEXICO.

9. Benburb (Irlanda). Partecipanti al ritiro an-

nuale OSSM irlandese.

10. Acatepec (Guerrero, México), giugno 2004.

Nativi assistiti dalla nuova comunità OSM.

11. Acatepec (Guerrero, México). Accoglienza

del Priore generale.

12. Ponte alla Priula (Veneto). Statua restaurata

di S. Pellegrino.