EDITORIALE Lavorare sul “motore” del fondo pensione · 3. perché una parte degli iscritti...

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aprile 2014 newsletter numero 12 Marzo è il mese dei bilanci, in cui si rano le somme di quanto si è fatto nell’anno precedente, marzo è il mese del nuovo campionato mondiale della Formula 1, in cui si riprende a parlare di motori, di circui, di pilo, cercando di comprendere chi ha il motore migliore, la vettura più affidabile e così a. Perché richiamare un mondo così lontano dalla predenza complementare, che vuole disnguersi per l’attenta gesone dei cos e per la prudenza con cui si gesscono i fondi pensione? Può essere ule tale parallelismo, dal momento che spiega bene come i fondi pensione non si possano mai fermare nella ricerca del connuo miglioramento dell’assetto del fondo, dell’organizzazione dell’offerta finanziaria e nella selezione dei migliori gestori per realizzarla. Appare ule guardare indietro i risulta delle stagioni, ops, perdonatemi il lapsus, degli esercizi passa e qualora siano posi, esserne fieri, ma ciò non garanrà in futuro la connuità di tali risulta per cui bisogna sempre connuare a lavorare. Quindi dopo un sinteco commento ai risulta del 2013, passeremo a esaminare le attà poste in essere dal fondo per migliorare l’offerta finanziaria nel 2013 e nel 2014. Come già ancipato nella Circolare 1/2014, i rendimen dei compar di Pegaso sono sta estremamente soddisfacen nel 2013, anche se vengono confronta con quelli comunica dalla Cop per il settore dei fondi pensione contrattuali e aper. Il principale comparto del fondo pensione per iscrit e per patrimonio gesto, il Bilanciato, presenta risulta interessan su tut gli orizzon temporali e superiori non solo a quelli registra dalla media dei fondi pensione contrattuali e aper, ma anche a quelli medi delle due categorie dei fondi pensione contrattuali fra cui si colloca (obbligazionari mis e bilancia). Il più giovane comparto Dinamico, ben più piccolo per risorse e iscrit, si difende adeguatamente presentando risulta migliori di quelli della media dei fondi pensione contrattuali e aper e della Lavorare sul “motore” del fondo pensione EDITORIALE di Paolo Bicicchi Vice Presidente di Pegaso Messaggio promozionale riguardante forme pensionische complementari. Prima dell’adesione leggere la Nota informava e lo Statuto. » Editoriale: Lavorare sul “motore” del fondo pensione Pag. 1 - 3 » Il punto del Direttore: Pag. 4 Ci ho guadagnato o ci ho perso? » Questo mese un contributo di… Mefop Pag. 5 Il rendimento di un fondo pensione tra percezione ed emozione » Conosciamo il gestore finanziario del Fondo Pag. 6 - 15 Anima Sgr, Pioneer Investments, Bnp Paribas Investment Partners, State Street Global Adsors In questo numero: Torna la Pegasonews con un numero dedicato interamente alla gesone finanziaria del fondo pensione, al fine di approfondire i risulta, di ana- lizzare le notà introdotte e di conoscere i gestori del fondo. Si dedica parcolare attenzione al tema della comprensione del rendimento realizzato dai singoli iscrit, dal momento che tale aspetto influenza in modo rilevante la soddisfazione nei confron del fondo pensione. Il tema della comu- nicazione costuirà il prossimo approfondimento della Pegasonews. A presto!

Transcript of EDITORIALE Lavorare sul “motore” del fondo pensione · 3. perché una parte degli iscritti...

aprile 2014newsletter numero 12

Marzo è il mese dei bilanci, in cui si tirano le somme di quanto si è fatto nell’anno precedente, marzo è il mese del nuovo campionato mondiale della Formula 1, in cui si riprende a parlare di motori, di circuiti, di piloti, cercando di comprendere chi ha il motore migliore, la vettura più affidabile e così via.Perché richiamare un mondo così lontano dalla previdenza complementare, che vuole distinguersi per l’attenta gestione dei costi e per la prudenza con cui si gestiscono i fondi pensione?Può essere utile tale parallelismo, dal momento che spiega bene come i fondi pensione non si possano mai fermare nella ricerca del continuo miglioramento dell’assetto del fondo, dell’organizzazione dell’offerta finanziaria e nella selezione dei migliori gestori per realizzarla.Appare utile guardare indietro i risultati delle stagioni, ops, perdonatemi il lapsus, degli esercizi passati e qualora siano positivi, esserne fieri, ma ciò non garantirà in futuro la continuità di tali risultati per cui bisogna sempre continuare a lavorare.Quindi dopo un sintetico commento ai risultati del 2013, passeremo a esaminare le attività poste in essere dal fondo per migliorare l’offerta finanziaria nel 2013 e nel 2014.Come già anticipato nella Circolare 1/2014, i rendimenti dei comparti di Pegaso sono stati estremamente soddisfacenti nel 2013, anche se vengono confrontati con quelli comunicati dalla Covip per il settore dei fondi pensione contrattuali e aperti.Il principale comparto del fondo pensione per iscritti e per patrimonio gestito, il Bilanciato, presenta risultati interessanti su tutti gli orizzonti temporali e superiori non solo a quelli registrati dalla media dei fondi pensione contrattuali e aperti, ma anche a quelli medi delle due categorie dei fondi pensione contrattuali fra cui si colloca (obbligazionari misti e bilanciati).Il più giovane comparto Dinamico, ben più piccolo per risorse e iscritti, si difende adeguatamente presentando risultati migliori di quelli della media dei fondi pensione contrattuali e aperti e della

Lavorare sul “motore” del fondo pensione

EDITORIALE

di Paolo Bicicchi Vice Presidente di Pegaso

Messaggio promozionale riguardante formepensionistiche complementari.Prima dell’adesione leggere la Nota informativa e lo Statuto.

» Editoriale: Lavorare sul “motore” del fondo pensione Pag. 1 - 3

» Il punto del Direttore: Pag. 4 Ci ho guadagnato o ci ho perso?

» Questo mese un contributo di… Mefop Pag. 5 Il rendimento di un fondo pensione tra percezione ed emozione

» Conosciamo il gestore finanziario del Fondo Pag. 6 - 15 Anima Sgr, Pioneer Investments, Bnp Paribas Investment Partners, State Street Global Advisors

In questo numero:

Torna la Pegasonews con un numero dedicato interamente alla gestione finanziaria del fondo pensione, al fine di approfondire i risultati, di ana-lizzare le novità introdotte e di conoscere i gestori del fondo. Si dedica particolare attenzione al tema della comprensione del rendimento realizzato dai singoli iscritti, dal momento che tale aspetto influenza in modo rilevante la soddisfazione nei confronti del fondo pensione. Il tema della comu-nicazione costituirà il prossimo approfondimento della Pegasonews. A presto!

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categoria dei fondi pensione contrattuali bilanciati.Per il comparto Garantito, il confronto è poco rappresentativo sia perché un anno fa è cambiata radicalmente la caratterizzazione della gestione, sia perché sono state pagate consistenti integrazioni di garanzia che non trovano rappresentazione nei rendimenti del comparto.

Passando a commentare le decisioni assunte dal Consiglio nel corso del 2013 e della prima parte del 2014 e ricordando che il comparto Garantito ha assunto una fisionomia stabile per i prossimi anni, si evidenzia preliminarmente il fatto che è stato tracciato un percorso, suddiviso in fasi, che si potrebbe sinteticamente rappresentare così:1. Revisione dell’asset allocation strategica dei comparti Bilanciato e Dinamico (gennaio-

marzo 2013)2. Revisione della struttura dei mandati (aprile 2013)3. Conferma dei gestori che sono stati valutati positivamente e rinnovo delle convenzioni

(aprile-giugno 2013)4. Aggiornamento dei benchmark dei comparti Bilanciato e Dinamico (luglio 2013)5. Selezione dei gestori specialistici, attivi e passivi (giugno-novembre 2013)6. Selezione dei gestori bilanciati a rischio controllato (dicembre 2013-maggio 2014)7. Introduzione dei fondi chiusi di investimento (classi di attività illiquide) (secondo

semestre 2014) 8. Introduzione di uno studio sistematico delle analisi delle necessità pensionistiche

degli iscritti di Pegaso (marzo-dicembre 2013)9. Introduzione di criteri ESG e adesione ai principi di investimento responsabile

dell’ONU (secondo semestre 2014)10. Revisione dell’offerta del fondo pensione: introduzione della possibilità di suddividere

la posizione fra due comparti e delle strategie automatiche di aumento della contribuzione e di variazione del comparto (secondo semestre 2014-primo semestre 2015).

Le prime sette fasi sono state studiate per migliorare il comportamento dei due comparti sotto il profilo della redditività e della rischiosità, mentre le altre fasi sono finalizzate a un utilizzo migliore e maggiormente consapevole dell’offerta finanziaria del fondo pensione da parte degli iscritti. Sulle ultime quattro fasi torneremo con un numero dedicato della Pegasonews e concentriamo l’attenzione sulle prime sei fasi che sono state effettuate o sono in via di completamento.

1. Revisione dell’asset allocation strategica dei comparti Bilanciato e Dinamico.La nuova impostazione dell’asset allocation strategica dei comparti Bilanciato e Dinamico del fondo pensione è stata caratterizzata dai seguenti rilevanti cambiamenti:

» Per la componente obbligazionaria in ragione del livello dei tassi di interesse estremamente bassi nell’area euro sono state individuate tre misure:

Pegaso“soluzioni“ concrete per il tuo futuro

via Savoia, 8200198 RomaTel.06.85357425Fax [email protected]

Vice Presidente:Paolo Bicicchi

Direttore:Andrea Mariani

Struttura:Patrizia MedelinaCristina OlivieriCrizia PaternianiAlessandro Ferretti

Progetto creativo: tango360.it

Pegaso Covip Fpc Covip Fpa

Bilanciato Dinamico Garantito Generale Obbli. Mist. Bilanciato Generale

2003 6,78% n.d. n.d. 5,00% 3,92% 6,94% 5,70%

2004 5,24% n.d. n.d. 4,50% 3,70% 5,00% 4,30%

2005 8,96% n.d. n.d. 7,50% 6,90% 7,90% 11,50%

2006 3,28% n.d. n.d. 3,80% 2,70% 5,60% 2,40%

2007 1,81% 1,10% n.d. 2,10% 2,10% 2,40% -0,40%

2008 -7,44% -17,21% 4,03% -6,30% -3,90% -9,40% -14%

2009 9,12% 10,97% 2,38% 8,50% 8,10% 10,40% 11,30%

2010 4,83% 7,79% 0,75% 3,00% 3,60% 3,60% 4,20%

2011 1,39% -1,47% 0,47% 0,10% 1,10% -0,60% -2,40%

2012 9,44% 8,31% 3,68% 8,20% 8,10% 9,20% 9,00%

2013 7,77% 10,57% 2,05% 5,40% 5,00% 6,60% 8,10%

3 anni 6,14% 5,67% 2,06% 4,51% 4,69% 4,98% 4,77%

5 anni 6,47% 7,14% 1,86% 4,99% 5,15% 5,76% 5,93%

10 anni 4,32% n.d. n.d. 3,59% 3,68% 3,92% 3,13%

Rendimenti annuali dei comparti di Pegaso e delle categorie Covip

- Dati Covip, Pegaso

» ridurre la duration strategica della componente obbligazionaria, per ridurre il rischio a fronte di un extra rendimento davvero troppo basso e per avere una strategia difensiva in caso di bruschi innalzamenti dell’inflazione;

» introdurre una parte del portafoglio investita in modo globale (per diversificare il rischio degli emittenti in euro);

» ampliare l’universo obbligazionario “corporate” investibile fino al limite investment grade e introdurre in misura limitata anche componenti sub-investment grade.

» Per la componente azionaria si è mantenuto il riferimento all’area globale, che in caso di revisione della normativa dei limiti di investimento potrà essere esteso in modo da includere i mercati emergenti.

» Si è introdotta la possibilità di investire in asset class illiquide come i fondi chiusi immobiliari e i fondi chiusi mobiliari (con attenzione al tema delle infrastrutture), rappresentando questa una strada necessaria per diversificare meglio il portafoglio, in qualche misura bloccato nel binomio azionario-obbligazionario, che ha dimostrato comportamenti poco diversificati anche in ragione delle variabili politiche. A tale riguardo si è proceduto alla modifica statutaria.

2. Revisione della struttura dei mandatiUna volta definita la nuova asset allocation strategica, anche in ragione dell’esperienza maturata, si sono assunte tre decisioni relative alla tipologia dei mandati da selezionare:a. Superare i mandati bilanciati tradizionali in favore dei mandati specialistici (è

rimasto soltanto un piccolo mandato bilanciato nel comparto Dinamico per ragioni di limitatezza delle risorse);

b. Differenziare i mandati specialistici fra attivi e passivi;c. Confermare i mandati bilanciati a rischio controllato (aumentandone il peso relativo

da 20% a 25% nel Bilanciato e riducendolo da 50% a 35% nel Dinamico).

3. Conferma dei gestori che sono stati valutati positivamente e rinnovo delle convenzioniFra i gestori in scadenza a giugno 2013, sono stati confermati senza necessità di un nuovo processo di selezione soltanto Bnp Paribas Investment Partners e State Street Global Advisors, entrambi gestori dei mandati obbligazionario euro.I due mandati sono stati lievemente diversificati per stile gestionale, dando a quello di State Street una connotazione più passiva e a quello di Bnp Paribas una più attiva. In questo numero potrete leggere le interviste ai due gestori e conoscere meglio le caratteristiche dei mandati.

4. Aggiornamento dei benchmark dei comparti Bilanciato e DinamicoIn ragione della riduzione della duration strategica si è proceduto a cambiare il benchmark obbligazionario dalla versione che includeva tutte le tipologie di scadenze (all maturities) a quello con scadenze comprese tra 1 e 7 anni. Con l’occasione si è passati alla famiglia di indici Bank of America Merrill Lynch, lasciando gli indici Jp Morgan.

5. Selezione dei gestori specialistici, attivi e passiviLa prima selezione ha assegnato 4 mandati a 3 gestori e in particolare:

» Il mandato Azionario Globale Attivo ha visto la vittoria del gestore uscente Anima Sgr (di cui potete leggere l’intervista in questo numero).

» Il mandato Obbligazionario Attivo ha visto la vittoria del gestore Raiffeisen. » I due mandati passivi, Azionario Globale nel Bilanciato e Bilanciato Globale nel

Dinamico sono stati aggiudicati a Eurizon Capital Sgr, già gestore di Pegaso.Eurizon e Raiffeisen saranno intervistati in un numero successivo della Pegasonews.

6. Selezione dei gestori bilanciati a rischio controllatoL’ultima fase, che è prossima a concludersi, è la selezione di due gestori per i tre mandati Bilanciati Globali a rischio controllato, due nel Bilanciato e uno nel Dinamico (già chiamati bilanciati globali GTAA).Il gestore uscente Allianz Global Advisors sarà sostituito dai nuovi gestori Candriam (ex Dexia Asset Management) e da Groupama Asset Management Sgr.Anche questi gestori e i loro mandati potranno essere conosciuti meglio in un successivo numero della newsletter di Pegaso.In conclusione è fondamentale comprendere che ogni iniziativa è assunta nell’obiettivo costante di migliorare la gestione finanziaria, facendo tesoro delle esperienze già fatte.

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La domanda potrebbe sembrare banale e si potrebbe chiudere affermando “senza dubbio ci ho guadagnato”, ma ciò non spiegherebbe:1. perché una parte dei lavoratori non si è iscritta a Pegaso;2. perché una piccola parte degli iscritti è convinta di avere una posizione inferiore ai

contributi versati (8,7% degli iscritti che ha risposto all’indagine sulla soddisfazione del 2013);

3. perché una parte degli iscritti ritiene che la scelta del fondo pensione sia stata meno conveniente rispetto a mantenere il Tfr in azienda (11,7% degli iscritti che ha risposto all’indagine sulla soddisfazione del 2013).

Allora è opportuno approfondire il tema partendo dai dati degli iscritti alla fine del 2013, confrontando la loro posizione con i versamenti effettuati e con quanto avrebbero avuto se avessero mantenuto il tfr (esercizio disponibile per ogni iscritto nell’area riservata). Premesso che non risultano iscritti con rendimenti negativi, per cui tutti hanno una posizione superiore a quanto hanno versato (tenendo conto di eventuali anticipazioni ricevute), appare piuttosto significativo il vantaggio medio in termini monetari e percentuali rispetto a quanto avrebbero avuto se fossero rimasti con il Tfr (per anno di iscrizione e per comparto).Tale vantaggio è calcolato non tenendo conto dei vantaggi fiscali che potrebbero ampliare ulteriormente il margine a favore del fondo pensione.L’iscritto medio ha più di 6mila euro di vantaggio rispetto all’aver mantenuto il Tfr in azienda (37,5% in più) e per gli iscritti della prima ora tale vantaggio sale fino a più di 9mila euro.

Qualcuno ha meno di quello che avrebbe avuto con il tfr in azienda?Il 2% degli iscritti attraverso il meccanismo del tacito conferimento ha valori di poco inferiori, al lordo delle imposte. Tuttavia, se si ricorda che dal 2007 il Tfr nel fondo pensione al momento della pensione riceve un’imposizione più favorevole, anche questi iscritti hanno avuto convenienza ad aderire, sebbene nel loro interesse dovrebbero attivare la contribuzione individuale per ricevere il contributo da parte dell’azienda.

Il vantaggio del fondo pensione si riduce esclusivamente alla contribuzione aziendale e ai vantaggi fiscali?Per chi ha scelto i comparti Bilanciato e Dinamico metà del vantaggio accumulato rispetto al Tfr deriva dall’andamento dei rendimenti finanziari (nel caso del comparto Garantito che ha un andamento molto più simile a quello del Tfr, tale vantaggio viene meno a fronte però di un andamento della gestione più tranquillo) e quindi è possibile affermare che il fondo pensione ha aggiunto il suo valore alla scelta effettuata.In conclusione è possibile affermare decisamente che la scelta di Pegaso ha avvantaggiato in modo evidente coloro che hanno dato fiducia al fondo pensione.

1999 - 2002 VANTAGGIO MEDIO

BILANCIATO € 9.422 46,17%

DINAMICO € 9.350 36,92%

GARANTITO € 6.981 32,19%

2003 - 2006

BILANCIATO € 5.903 37,90%

DINAMICO € 5.975 33,64%

GARANTITO € 3.597 25,50%

2007 - 2013

BILANCIATO € 3.658 33,25%

DINAMICO € 4.024 31,11%

GARANTITO € 1.744 18,36%

TOTALE COMPLESSIVO

€ 6.334 37,50%

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Ci ho guadagnato o ci ho perso?

Il punto del Direttore

di Andrea Mariani

“Ogni nostra cognizione prencipia nei sentimenti” - Leonardo da Vinci

Il cervello umano ha disponibili diverse fonti dalle quali attingere informazioni; una di queste, è sicuramente la realtà esterna che, attraverso i nostri organi sensoriali, viene appunto percepita. In questo modo la realtà fornisce un’informazione cosciente al rice-vente e attiva in prima battuta la “realtà interna inconscia”. Passando continuamente dall’istante presente (sistemi sensoriali) al ricordo di rappresentazioni (sistemi di memo-ria) e viceversa, la realtà interna inconscia permette di interiorizzare la percezione coin-volgendo il soggetto sia in emozioni (tristezza, gioia, rabbia) che in attivazione di stati somatici (palpitazione, sudorazione, stato di calma).

Possiamo riassumere questo breve percorso in un semplice schema:

La percezione quindi, accompagnata dalla memoria e dalla valutazione, dopo aver cau-sato una prima risposta emozionale (fisica e mentale), viene successivamente influenza-ta dai feedback che rimandano le emozioni.L’emozione gioca un ruolo decisivo nella percezione costituendo una modalità sensoriale rivolta verso l’interno dell’individuo. Non sono solo le percezioni a essere soggettive ma anche ciò che le emozioni percepiscono.

Ciò che viene percepito dal soggetto quando sente un’emozione è la sua risposta sogget-tiva ad un determinato evento , e non l’evento come tale. Per esempio, non è la visione di un serpente in mezzo all’erba che ci fa avere paura, ma il significato interno che diamo noi a quel che vediamo “Sarà una vipera, potrebbe mordermi e rischierei la morte” = emozione di paura.

La percezione non è quindi una rappresentazione del mondo oggettuale e per definizione razionale; ha più a che fare con la nostra sfera emotiva.

Il rendimento di un fondo pensione tra percezione ed emozione

Questo mese un contributo di... di Silvio Felicetti - Responsabile area comunicazione e marketing Mefop.Con il contributo del Dott. Vincenzo Russo - Psicologo e consulente Mefop.

Alcuni dati su MEFOP - Sviluppo Mercato Fondi Pensione

Mefop S.p.a. (società per lo sviluppo del Mercato dei Fondi Pensione) fondata nel 1999, al suo interno raccoglie un ampio panorama di fondi pensione (circa 80 soci) e la partecipazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che detiene la maggioranza assoluta delle azioni.Mefop è stata creata con l’obiettivo di studiare, interpretare e comunicare la previdenza complementare per favorirne lo sviluppo.

Perché studiare?Nel nostro paese i Fondi pensione si stanno affermando con difficoltà. Per favorire il processo di evoluzione del mercato è necessario studiarli per comprenderne appieno le potenzialità.

Perché interpretare?Questo mercato per crescere ha bisogno di conoscenza condivisa e accessibile.

Perché informare?Informare su ciò che abbiamo condiviso è lo strumento per ottenere l’affermazione della previdenza complementare.

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PERCEZIONESTIMOLO PROVENIENTE DAL MONDO ESTERNO REALTÀ INTERNA

STATO EMOTIVO FISICO MENTALE

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Questa introduzione sul ruolo dell’emoti-vità nella percezione serve a spiegare un fenomeno che si riscontra spesso tra gli iscritti ai fondi pensione indipendente-mente da quale fondo sia, da quanto sia bravo a comunicare e, in certa misura, an-che dal grado di istruzione o formazione dei suoi iscritti. Il fenomeno consiste nella sistematica sottostima del rendimento ot-tenuto dalla gestione finanziaria.La valutazione di quanto i contributi sono stati rivalutati dalla gestione del fondo ri-sente più dell’emotività degli iscritti che di un’analisi razionale delle informazioni che il fondo mette a disposizione.Questa affermazione ha trovato riscontro anche nell’indagine di soddisfazione de-gli iscritti dello scorso anno. Nel periodo compreso tra il 29/3 e il 16/5 2013 hanno risposto a un questionario 675 persone. Le domande miravano a comprendere se gli iscritti al fondo fossero generalmente sod-disfatti e quali componenti contribuivano maggiormente alla loro soddisfazione.

In generale gli iscritti hanno dato un voto alto alla soddisfazione complessiva. Quasi il 60% ha dato più di 8 a Pegaso.

Analizzando i dati, però, abbiamo scoper-to che esiste una forte correlazione tra soddisfazione e attività di comunicazione del Fondo. I risultati finanziari, sebbene positivi, non hanno nella percezione degli iscritti la stessa forza di influenza.

Ciò non significa che il Fondo pensione non debba prodigarsi per ottenere rendimenti positivi ma che l’iscritto considera mol-to importante essere tenuto al corrente e aggiornato tempestivamente sulle scelte e sui risultati di Pegaso. Ma pur chiedendo di essere informato, non riesce a valutare quanto ha ottenuto dalla gestione finan-ziaria.Per comprendere la percezione degli iscrit-ti del rendimento abbiamo chiesto se pen-savano di avere ad oggi una posizione in-feriore ai contributi versati, superiore ma in misura inferiore al 15% oppure superio-re in misura superiore al 15%.

Rispetto ai contributi versati al Fondo pensione, la tua posizione lorda (consi-derando anche anticipazioni fruite) ad oggi è:

⌂ di importo inferiore (se ho versato 100, è meno di 100)

⌂ di importo superiore ma in una misura inferiore al 15% (se ho versato 100, è fra 100 e 115)

⌂ di importo superiore in una misura ol-tre il 15% (se ho versato 100, è più di 115)

Sulla base delle informazioni fornite nel ri-spondere al questionario (data di adesione al fondo, comparto scelto) sono stati cal-colati i rendimenti e confrontati con la per-cezione degli individui.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

RISPONDENTI 14 9 4 10 29 65 128 239 103 61

% 2,1% 1,4% 0,6% 1,5% 4,4% 9,8% 19,3% 36,1% 15,6% 9,2%

0,0%

20,0%

40,0%

60,0%

80,0%

100,0%

0

50

100

150

200

250

300

Soddisfazione complessiva

Figura 1

Livelli di soddisfazione espressi dagli iscritti nell’Indagine condotta

da Pegaso nel 2013

Per aiutare gli iscritti a comprendere meglio gli effettivi rendimenti conseguiti nella propria permanenza nel fondo pensione, il fondo pensione in collaborazione con Mefop sta elaborando un edugame che permetta di approfondire tale tematica in modo “euristico”, mettendosi quindi alla prova nella ricerca della risposta corretta.

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È stato così possibile suddividere gli iscrit-ti che hanno risposto all’indagine in tre ca-tegorie:

» i pessimisti (vedono rendimenti infe-riori al reale);

» i coerenti (vedono rendimenti in linea con il reale);

» gli ottimisti (vedono rendimenti mi-gliori del reale).

Su 376 soggetti sui quali è stato possibile effettuare il calcolo (nei restanti 300 man-cavano dei dati essenziali per questo tipo di analisi) il risultato è stato che gli otti-misti erano solo in 3. Il 45% delle persone (169 soggetti) ha una percezione coerente con i rendimenti ottenuti. Il dato interes-sante è che la maggior parte (204 perso-ne), pari al 54%, crede di aver ottenuto meno di quello che in realtà ha avuto.Dentro di noi pesa così tanto la possibile sensazione di rammarico o rimpianto (in inglese definito “regret”) da abbassare sistematicamente non solo le aspettative sul futuro (quanto guadagnerò dal fondo) ma anche su quanto penso di aver guada-gnato.

Gli esseri umani, infatti, non vogliono pro-vare lo stato d’animo negativo che si gene-ra quando si rendono conto che se aves-sero fatto una scelta diversa avrebbero ottenuto un risultato migliore.

Eppure i dati dimostrano che l’aspetto fi-nanziario è importante e che chi non sa valutare il rendimento ottenuto è comun-que meno soddisfatto di chi lo sa valutare (seppure sbagliando).

I commenti liberi al questionario rivelano poi la volontà di capirne di più sulla gestio-ne finanziaria.

Il fondo Pegaso sta da tempo cercando nuove vie di comunicazione con i pro-pri iscritti e sta studiando come l’aspetto emotivo influenzi il rapporto fondo/iscrit-to. Nuove ricerche, indagini sulla soddi-sfazione e applicazioni pratiche di quanto si studia avvicineranno sempre più la co-municazione del fondo al linguaggio di chi vi è iscritto. Con la certezza che iscritti più contenti siano il modo migliore di testimo-niare la bontà di una scelta.

Quale e’ la tua opinione? Partecipa al sondaggio e racconta la tua esperienza!

Entro il 30 aprile è possibile compilare il questionario on line sul sito www.fondopegaso.it. In alternativa può essere compilato anche in modalità cartacea e spedito per posta ordinaria (Via Savoia 82, 00198 Roma) o via fax (06.85302540) o in allegato a un messaggio di posta elettronica ([email protected]). Ti ringraziamo sin da ora per il tempo che ci dedicherai e per le utili indicazioni che ci permetteranno di migliorare la nostra attività.

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La vostra società è presente sin dall’i-nizio nel mondo della gestione dei fon-di pensione contrattuali. Quali sono le motivazioni di tale radicamento in un settore così specifico dell’industria del risparmio gestito?ANIMA SGR vanta una ultradecennale esperienza nel segmento della previdenza complementare; il coinvolgimento nel set-tore è dettato dalle potenzialità di sviluppo che riteniamo il segmento possa avere, vi-sto il grande margine di crescita in termini di masse e di aderenti che il sistema in-corpora ad oggi (i fondi pensione in Italia sono caratterizzati ad oggi da uno minore sviluppo in termini di pencentuale di ade-sione rispetto alla media degli altri paesi sviluppati). Questo segmento sta via via rivestendo (e rivestirà sempre più in fu-turo) un ruolo ancor più importante grazie alla comprensione da parte della platea di lavoratori dell’importanza di una pensione complementare nella fase di vita non lavo-rativa. ANIMA SGR è impegnata a rendersi par-tecipe di questo sviluppo mettendo a di-sposizione della propria clientela un’of-ferta completa e su misura, un’assistenza dedicata e accompagnata da una forte comprensione delle logiche che ispirano le scelte finanziarie degli attori del mercato.

Come si caratterizza la gestione del mandato azionario globale attivo di Pe-gaso? Nell’ambito dell’universo aziona-rio quale tipologie di attività e di titoli privilegiate?

La filosofia di gestione di ANIMA sgr è la gestione attiva modulata attraverso un processo di investimento strutturato per valorizzare al meglio le competenze e le capacità dei singoli gestori; il processo è strettamente integrato con l’attività di controllo e di risk management. A monte del processo di investimento, tramite una sintesi di ricerca interna ed esterna, si analizzano le principali variabili macroeconomiche e le interrelazioni tra le principali asset class ed i mercati per de-lineare un quadro macroeconomico pro-spettico dal quale emergono le indicazioni allocative e i temi di investimento.I “temi di investimento” sulla base dei quali si costruiscono i portafogli azionari di ANIMA, individuano all’interno dei macro trend di mercato dinamiche strutturali e/o catalizzatori di breve/medio periodo che fanno da motore alla crescita di un’azien-da o di un intero settore e sono trasversali alle scelte di asset allocation, country/sec-tor allocation, stock picking. In estrema sintesi, l’esposizione alle diffe-renti aree geografiche e ai settori, fermo restando la necessaria rappresentativi-tà dell’esposizione ai singoli paesi/aree geografiche e settori presenti all’interno del benchmark ed i limiti di scostamento contrattuali e/o regolamentari, è il risul-tato delle view di mercato espresse dal Comitato Investimenti e dei temi di inve-stimento risultanti dall’analisi sul mercato azionario. All’interno dell’universo investibile, poi, l’analisi fondamentale sui titoli “filtrati”

Risparmiare è sinonimo di “avere a cuore”ANIMA SGR un interlocutore privilegiato per gli investitori istituzionali

Alcuni dati su Anima Sgr

Masse gestite: 46.6 mld €

Clientale Istituzionale: 12.6 mld €

Fondi pensione: gli AUM riferiti al segmento previdenziale sono pari a 2.3 mld €

Chi e?

Eugenia Atrei Servizio Mandati Istituzionali Senior equity fund manager

Laureata in Economia Politica presso l’Università Bocconi di Milano. Nel 1998 lavora presso San Paolo Fondi come Assistente Gestore del comparto azionario Europa. Inizia l’esperienza in ANIMA SGR (gia MPS AM e Prima sgr) nel 1999 come Assistente Gestore dei comparti Equity Europa ed Equity Internazionale. Ha ricoperto il ruolo di Portfolio Manager dell’asset class Equity Euro al fianco di Lars Schickentanz per oltre un decennio. Dal 2011 è responsabile dell’asset class azionaria nel team dedicato ai Clienti Istituzionali.

Conosciamo il gestorefinanziario del Fondointervista a Eugenia Atrei - ANIMA Sgr

Comparto: Bilanciato

Nome Gestore: Eugenia Atrei

Sede operativa del gestore: Milano

Rendimento cumulato lordo al 31/12/2013 da inizio mandato (31/07/2010): 54,18% (vs. 50,29% del benchmark di riferimento)

Avvio mandato: 15/07/2010

Nuova attribuzione del mandato: 01/11/2013

Scadenza mandato: 31/10/2017

Benchmark: 100% MSCI The World Index Total Re-turn Net Dividend in Dollari, convertito in Euro con il cambio WM Reuters.

Tipologia di mandato: azionario globale

Stile di gestione: attivo, con TEV massimo 7%.

Limitazioni all’investimento: minimo 85% in azioni, derivati su azioni e OICR azionari. Esposizione massima a rischio di cambio 85% del portafoglio.

Rating minimo: investment grade

Commissione di overperformance: sì, pari al 10% dell’extraperformance conseguita sull’orizzonte del mandato di investimento (quadriennio)

Patrimonio allocato al mandato al 31 dicembre 2013: 45 mln di euro

per capitalizzazione, rischio, liquidità, se-lezionati in base al relative value, al mo-mentum e alla rappresentatività delle view e dei temi di investimento porta il gestore alla scelta di pesi attivi sui singoli titoli.

Come gestirete il mandato nel 2014? Quali rischi e opportunità intravedete nel corso dell’anno?Il 2012 e il 2013 sono stati caratterizzati da ritorni assoluti molto elevati sugli investi-menti azionari. Il 2014 potrebbe configu-rarsi invece come anno di “consolidamen-to” e registrare un guadagno nell’intorno di un 10% circa. Per poter conseguire questo risultato è tuttavia necessario che la crescita ame-ricana venga confermata dai dati macro intorno al 3.5% nonostante il tapering e che la ECB accompagni i timidi segnali di ripresa europea con un’espansione mone-taria a supporto del credito. Al momento solo la BOJ sta continuando la sua politica monetaria espansiva, ma il vero elemento di discontinuità rispetto al passato è che, mentre nel corso dell’ultima decade i tas-si di interesse reali sono stati in discesa appunto grazie all’abbondante liquidità immessa nel sistema, l’attuale scenario di base prevede tassi di interesse reali che risaliranno verso il 2% nel corso dei pros-simi 2-3 anni. Nel recente passato il risultato è stato che titoli con più elevata profittabilità, basso rischio e non correlati al settore finanziario venissero premiati con un costante rera-ting dei multipli: i titoli con esposizione alla

crescita globale sono stati i top performer dell’ultima decade. Ora, a titolo di esem-pio, il contributo alla crescita degli utili da “global growth” è in declino, perché i pae-si emergenti in tale contesto sono i sono i più penalizzati , sia in termini di debolezza delle valute, sia in termini di crescita.Quest’anno, pertanto uno degli obietti-vi primari sarà quello di ridimensionare l’importanza del tema strutturale “global growth” e quindi di ridurre nel nostro por-tafoglio quei nomi rappresentativi e che per molto tempo hanno generato l’alpha principale: sono titoli che si ritrovano tra-sversalmente in molti settori , consumer staples e consumer discretionary, ma an-che industriali e chimici. Proprio focalizzando l’attenzione su multi-pli e capacità di crescita endogena delle società, si privilegerà il posizionamento su titoli con esposizione domestica e/o sensi-bili alla ripresa europea, sia large che small cap, compatibilmente con la liquidità.Il tema realmente innovativo sarà l’M&A: molte società hanno necessità di mettere “al lavoro” il cash detenuto o hanno la pos-sibilità di levereggiare il bilancio. Ne sono esempi Facebook su Whats App ($19 Bn), Actavis su Forest Lab ($25 Bn), Volkswa-gen su Scania ($9,2 Bn). E’ un tema piut-tosto difficile da ricreare in portafoglio ma a cui si puo’ cercare esposizione creando basket di titoli che siano leader di nicchia o geografici, che possano essere vertical-mente integrati, o che abbiano cash in bi-lancio.

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Asset allocation: è la suddivisione del patrimonio tra azioni, obbligazioni, liquidità ecc…; consiste nella ripartizione del portafoglio tra le macro classi di strumenti finanziari all’interno dei diversi mercati di investimento.Sector/country allocation: rappresenta una sotto articolazione dell’asset allocation individuando all’interno della stessa le scelte riferite a strumenti riconducibili a particolari settori merceologici e/o aree geografiche.Stock Picking: rappresenta la scelta gestionale di inserire in portafoglio alcuni titoli rispetto ad altri nell’ambito della costruzione di un portafoglio investito in un certo mercato e veicolata tendenzialmente per il tramite di modelli di analisi tecnica e fondamentale.Tapering: graduale riduzione dell’acquisto di titoli da parte della Fed, strumento di politica monetaria espansiva.Alpha: extrarendimento di un portafoglio, risultato di scelte del gestore in particolare quelle indipendenti dall’andamento del mercato.Consumery discretionary e staples: consumi discrezionali (ciclici) e di base (non ciclici)Global growth: per crescita globale si intendono le dinamiche macroeconomiche riconducibili all’andamento della crescita misurata in termini di PIL delle aree geografiche nel loro complesso.

il Glossariodella nostra previdenza

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La vostra società si è affermata come leader nelle gestioni dei comparti garan-titi dei fondi pensione contrattuali. Quali sono le motivazioni di tale successo?A partire dal periodo immediatamente successivo all’entrata in vigore della ri-forma della previdenza complementare, Pioneer Investments si è attivata per po-ter implementare mandati con garanzia di restituzione di capitale. Il 2007 ha rappre-sentato il momento in cui i lavoratori di aziende con più 50 dipendenti hanno do-vuto decidere se lasciare il proprio TFR in azienda ovvero destinarlo alla previdenza complementare. I Comparti Garantiti di alcuni importan-ti Fondi Pensione Negoziali, che a partire dal luglio 2007 hanno scelto Pioneer In-vestments come gestore, hanno registrato fino ad oggi rendimenti in linea con il tasso di rivalutazione annua del TFR e gli stessi clienti hanno recentemente rinnovato la propria fiducia confermandoci nella ge-stione dei propri mandati. Inoltre rileviamo il fatto che dal 2012 la nostra proposta gestionale è stata ap-prezzata da altri 19 Fondi Pensione, i quali ci hanno accordato mandati in precedenza gestiti da Asset Manager differenti.

Come si caratterizza la gestione del comparto Garantito di Pegaso? Quale tipologie di classi di attività utilizzate?Il portafoglio in cui è investito il comparto Garantito di Pegaso è rappresentato pre-valentemente da titoli obbligazionari go-

vernativi europei con scadenza inferiore ai 5 anni, a cui si aggiungono posizioni tatti-che in titoli societari.Una parte residuale del portafoglio è de-dicata agli investimenti in azioni interna-zionali (fino a un massimo del 10% del pa-trimonio).La gestione del mandato prevede una grande attenzione alla gestione del rischio e al monitoraggio dello stesso, in modo da ridurre le potenziali perdite.

Come gestirete il mandato nel 2014? Quali rischi e opportunità intravedete nel corso dell’anno?Nel 2014 le nostre indicazioni per gli inve-stimenti vedono ancora una preferenza per i cosiddetti “risky asset”, in particolare per le azioni e le emissioni societarie ad elevato merito creditizio. Occorre tuttavia una maggiore cautela rispetto agli ultimi due anni che va tradotta in una gestione attiva dell’esposizione al rischio. Infatti, una buona parte del recupero azionario post-crisi è già stato registrato (il rendi-mento annualizzato dell’azionario globa-le è a circa il 20% dai minimi del 2009): ciò è avvenuto in gran parte grazie ad un periodo di espansione dei multipli di mer-cato, senza un’analoga crescita degli uti-li. Insomma, agli interventi delle banche centrali che hanno supportato la stabilità e, in buona parte, la crescita dei mercati finanziari, è necessario che facciano se-guito buoni fondamentali dell’economia reale (crescita degli utili, miglioramento

Raggiungere l’eccellenza attraverso l’innovazione e la qualità della gestione

Alcuni dati su Pioneer Investments

Masse gestite: (al 31/12/2013 – dati in mln €) totali 173.925 di cui 86.803 in Italia

Clientale Istituzionale: totali 69.014 di cui 42.270 in Italia

Fondi pensione: totali 12.624 di cui 5.324 in Italia

intervista a Paolo Casadonte - Pioneer Investments

Conosciamo il gestorefinanziario del Fondo

Chi è?

Paolo CasadontePaolo Casadonte è in Pioneer Investments Management SGRpA dal 2012 come Senior Sales Manager per il mercato italiano. In precedenza ha lavorato in AIG Investments come responsabile della clientela istituzionale per il sud Europa e Country Manager Italia.

Nel 2003 prese la responsabilità del desk italiano alla Compagnie Benjamin de Rothschild, società del gruppo LCF Rothschild, attiva nel quantitative asset management. Ha cominciato la sua carriera nel 1996 in Deutsche Bank ricoprendo diversi ruoli nella divisione Corporate and Investment Banking a Roma, Milano e New York.

Comparto: Garantito

Nome Gestore: Enrico Bovalini

Sede operativa del gestore: Milano

Avvio mandato: 01/01/2013

Scadenza mandato: 31/12/2022

Rendimento cumulato lordo al 31/12/2013 da inizio mandato (31/12/2012): 2,34% (vs. 2,44% del benchmark operativo e 1,92% del Tfr)

Benchmark e parametro di rischio: Il Comparto Garantito è caratterizzato dall’obiettivo di conseguire, sull’orizzonte temporale coincidente con la durata della convenzione, un rendimento almeno pari a quello del tasso di rivalutazione del TFR, indipendentemente dall’andamento dei mercati finanziari, con un profilo di rischio definito attraverso un vincolo di TEV rispetto al benchmark operativo, massima pari al 3% su base annua.

Benchmark (ai fini della definizione dell’obiettivo del rendimento e della commissione di incentivo): 75% indice FOI + 1,5% Indice FOI = indice dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai ed Impiegati, accertato dall’ISTAT.

Benchmark (ai fini del controllo della gestione e della rischiosità): 20% BofA Merrill Lynch Emu Government Bills Index in Euro; 75% BofA Merrill Lynch 1-3 Year Euro Government Index in Euro; 5% MSCI The World Index Total Return Net Dividend in Dollari, convertito in Euro con il cambio WM Reuters.

Parametro di rischio TEV pari al 3% su base annua.

Tipologia di mandato: obbligazionario misto.

Stile di gestione: attivo, con TEV massimo 3%

Limitazioni all’investimento: minimo 90% in obbligazioni e titoli di Stato. Per la componente obbligazionaria non sono consentiti investimenti in emissioni non denominate in euro. Massimo 10% in azioni, futures su indici azionari e OICR azionari di paesi appartenenti all’OCSE. Sono ammesse nel limite del 5% azioni di paesi non OCSE soltanto se quotati su mercati regolamentati di paesi OCSE (GDR, ADR, EDR,....).

Rating minimo: investment grade.

Commissione di overperformance: sì, pari al 10% dell’extra-rendimento rispetto al Tfr, corrisposto sul primo quinquennio (2013-2017) e nel secondo quinquennio (2018-2022) con meccanismo di highwater mark.

Patrimonio allocato al mandato al 31 dicembre 2013: 56 milioni di euro.

dell’efficienza produttiva, ecc.). Qualora così non fosse, è molto probabile che si creino situazioni di stress dei mercati e di volatilità crescente, soprattutto nel mo-mento in cui il ruolo delle banche centrali in termini di politiche accomodanti diventi meno preponderante. In un tale scenario diventa cruciale il ruolo del gestore e la sua capacità di distinguere le società le cui valutazioni sono cresciute essenzialmente per il supporto tecnico venuto dal mercato da quelle che hanno saputo invece raffor-zare la propria posizione competitiva e/o ristrutturare il proprio business, collocan-dosi meglio per beneficiare della possibile crescita mondiale.Sul fronte obbligazionario, molto dipen-derà dalle reazioni del mercato alle riduzio-ni degli stimoli monetari in Usa e all’anda-mento dell’economia globale che potrebbe essere penalizzata dal rallentamento dei mercati emergenti. Nel 2014 sarà fonda-mentale continuare a monitorare i rischi che potrebbero presentarsi e condizionare le nostre scelte di investimento. Tra quelli da osservare con attenzione vi sono, ol-tre ad importanti tensioni geopolitiche, il cambiamento di percezione dell’efficacia ed effetto delle politiche monetarie da parte degli investitore e il rischio deflazio-ne. Questa possibilità, che riteniamo per il momento costituire un rischio “di coda” e quindi non centrale nel nostro scenario, potrebbe tuttavia mettere a repentaglio tutti gli sforzi fatti per stimolare l’econo-mia ed è invisa al fondo monetario e alle banche centrali.

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il Glossariodella nostra previdenza

Rischio di coda: per rischio di coda si intende un rischio estremo, causato da una grave crisi finanziaria o economica, le cui probabilità di accadimento sono basse, ma gli effetti molto gravi. Il termine deriva dall’estremità delle curve di distribuzione rappresentate nei grafici a campana che illustrano le probabilità statistiche che si verifichi un determinato evento.Multipli di mercato: per multipli di mercato si intende l’insieme di rapporti tra prezzi di mercato (quotazioni) di uno strumento finanziario e una data grandezza di bilancio. Tra i multipli più comunemente utilizzati vi sono il “prezzo/utile per azione” (price to earnings, P/E) e il “prezzo/valore di libro” (price to book value, P/B).Volatilità: con il termine volatilità si definisce il grado di variazione di prezzo nel tempo di uno strumento finanziario. Più ampie sono le oscillazioni dei valori nel periodo di osservazione preso a riferimento, maggiore sarà la volatilità. In economia al concetto di volatilità viene comunemente associato il rischio di un determinato strumento finanziario.

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Alcuni dati su Bnp Paribas Investment Partners

BNPP IP, interamente controllata dal gruppo BNP Paribas, è uno dei principali gestori europei con attivi gestiti pari a circa EUR 480 Miliardi (al 31/12/13), di cui il 67% per conto di clientela istituzionale. In Italia, considerato uno dei mercati “core” dal gruppo, siamo presenti dal 1998 attraverso una Società di gestione del Risparmio (Sgr) in grado di rispondere alle specifiche esigenze del mercato domestico.Il mondo della previdenza rappresenta una componente molto rilevante della nostra clientela in tutto il mondo, e siamo in relazione da circa 15 anni con i fondi pensione contrattuali italiani.

La vostra società è presente sin dall’i-nizio nel mondo della gestione dei fon-di pensione contrattuali. Quali sono le motivazioni di tale radicamento in un settore così specifico dell’industria del risparmio gestito?Il mondo della previdenza rappresenta una componente molto rilevante della no-stra clientela istituzionale in tutto il mon-do. Abbiamo una vasta esperienza nella gestione di attivi con finalità previdenziali, in ambiti regolamentari specifici da paese a paese e gestiamo un’ampia gamma di prodotti e servizi con diversi obiettivi ge-stionali (portafogli tradizionali, bilanciati o specializzati, attivi o passivi, programmi di “risk overlay”). Abbiamo guardato con molta attenzione alla nascita e allo svilup-po della previdenza complementare italia-na e abbiamo proposto i nostri servizi di gestione partecipando sistematicamente alle selezioni. La nostra esperienza in Ita-lia si è consolidata nel tempo, e siamo ora gestori di diversi fondi pensione oltre che casse previdenziali. Anche per il futuro, continueremo a sviluppare le nostre com-petenze a supporto del mondo della previ-denza in Italia, in funzione dell’evoluzione della normativa.

Come si caratterizza la gestione del mandato obbligazionario area euro di Pegaso? Nell’ambito dell’universo obbli-gazionario quali tipologie di attività e di titoli privilegiate?Il mandato obbligazionario area Euro di Pegaso è un portafoglio con un bench-mark costituito da titoli di stato. Il manda-

to tuttavia copre un ambito più vasto, in modo da beneficiare delle opportunità de-rivanti da scadenze più lunghe così come dalle obbligazioni finanziarie, industriali, ”agencies” e”covered bonds”. Troviamo opportunità in ogni tipo di attività e titolo, tuttavia ci piace decisamente il profilo di rischio/rendimento dei “covered bonds” . Infatti, queste obbligazioni sono solita-mente emesse da un’istituzione finanziaria e garantite da un pool di prestiti, benefi-ciando del doppio ricorso all’istituzione fi-nanziaria e al pool collaterale. Questi titoli hanno dimostrato di essere finora molto resistenti, con una volatilità minore in tem-pi di crisi, come dimostrato dal comporta-mento delle migliori “Cedulas” spagnole nel 2011 e nel 2012 rispetto alla volatilità dei titoli di stato spagnoli. Certamente, la maggior parte degli investimenti rimane in titoli di stato, ma i “covered bonds” hanno rappresentato un’importante componente del mandato nel 2013.

Come gestirete il mandato nel 2014? Quali rischi e opportunità intravedete nel corso dell’anno?Dall’inizio dell’anno abbiamo già colto al-cune opportunità. Innanzitutto, il portafo-glio è stato sovra-pesato in titoli di stato spagnoli, e in misura minore in titoli di stato italiani, finora con risultati positivi. Il mandato ha inoltre beneficiato della diver-sificazione del credito, in particolare attra-verso il debito subordinato di solide ban-che e assicurazioni. Riguardo al rischio, ci aspettiamo che i tassi a lungo termine co-mincino a salire durante il 2014/inizio 2015

La gestione prudente che crea valore

intervista a Marina Gatti e Arnaud Guilhem Lamy - BNP PARIBAS

Conosciamo il gestorefinanziario del Fondo

e questo ovviamente avrà un impatto sulle performance del mandato. Comunque, c’è stato un disallineamento tra i comporta-menti delle banche centrali: la Fed sta at-tuando una stretta monetaria, mentre la BCE sta esaminando delle possibili misure più espansive tenuto conto dell’inflazione molto bassa. Rimaniamo positivi sui tas-si a breve/medio termine, che beneficia-no dell’orientamento della BCE e offrono ancora valore, in particolare attraverso un roll-down. Sul lato del credito, i debiti subordinati sono ancora attraenti e alcuni arbitraggi tra settori (per esempio, titoli di stato sotto-pesati vs “covered bonds” vs obbligazioni industriali) possono costitui-re un’ulteriore fonte di performance per il mandato, come già l’anno scorso. Infine, i titoli di stato spagnoli e italiani offrono ancora rendimenti interessanti in questo contesto di politica monetaria.

Chi è?

Marina GattiResponsabile della relazione con Fondo PegasoClient Relationship Manager, BNP Paribas Investment Partners Sgr, Milano.

Arnaud Guilhem LamyGestore del mandato Fondo PegasoMarket Head Financial and Covered Bonds, Euro Sovereign & Aggregate Fixed Income team, BNP Paribas Asset Management , Paris.

Comparto: Bilanciato

Nome Gestore: Arnauld Guilhem Lamy

Sede operativa del gestore: Parigi

Rendimento cumulato lordo al 31/12/2013 da inizio mandato (31/07/2010): 16,44% (vs. 15,26% del benchmark di riferimento)

Avvio mandato: 15/07/2010

Rinnovo: 01/07/2013

Scadenza mandato: 30/06/2017

Benchmark: 100% BofA Merrill Lynch 1-7 Year Euro Government Index in Euro

Tipologia di mandato: obbligazionario area euro

Stile di gestione: attivo, con TEV massimo 2,5%.

Limitazioni all’investimento: minimo 80% in obbligazioni, titoli di Stato, derivati su titoli di Stato e OICR obbligazionari. Sono consentiti investimenti fuori dall’area euro nella misura del 10%

Rating minimo: investment grade, con una quota pari al 5% sub-investment grade (non inferiore a Ba3 di Moody’s o rating equivalente di S&P’s)

Commissione di overperformance: sì, pari al 10% dell’extraperformance conseguita sul primo biennio e meccanismo di highwater mark per il secondo biennio

Indice di Turnover: il tasso di rotazione deve essere contenuto entro il valore obiettivo del 120%, che in situazio-ne di stress di mercato può raggiungere il 200%

Patrimonio allocato al mandato al 30 novembre 2013: 96 mln di euro

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il Glossariodella nostra previdenza

Covered bond: si tratta di obbligazioni garantite, emesse da una banca o altro intermediario finanziario: in caso di fallimento dell’emittente, il rimborso è assicurato dalla possibilità di rivalersi su attività appositamente segregate a garanzia (per esempio crediti fondiari e ipotecari, crediti nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni o garantiti dalle medesime).Agencies: Obbligazione emessa da un’agenzia e ente governativo (di un paese dell’Unione Europea, USA…).Cedula: obbligazione emessa da una banca o intermediario finanziario spagnolo: ha la stessa natura di un “covered bond”.Debito subordinato: debito caratterizzato dalla clausola di postergazione, che fa sì che il portatore di obbligazioni “subordinate” viene soddisfatto dopo altri creditori, considerati “privilegiati”.Rendimento “roll down”: Il rendimento di un’obbligazione aumenta quando il suo valore converge verso la pari (cioè il valore a cui un’obbligazione sarà rimborsata alla scadenza): il rendimento “roll down” è tanto più alto quanto la scadenza dei titoli è ravvicinata.

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Alcuni dati su State Street Global Advisors

Masse gestite al 31.12.2013: 1.701 miliardi di eurodi cui per clientela previdenziale italiana6.463.719.017 euro

La vostra società è fra i leader a livello globale nelle gestioni di tipo passivo. Quali sono le motivazioni di tale successo?L’indicizzazione è la strategia d’investimento sviluppata originariamente da parte di SSgA e continua ad essere una delle competenze di base della società. In aggiunta, la società sta investendo ingenti risorse per arricchire la gamma di offerta, che comprende non solo strategie passive tradizionali ma anche di tipo Alternative Beta (portafogli che replicano indici costruiti secondo criteri differenti dalla capitalizzazione di mercato o dalla quantità di debito emesso).Si ritiene che i benefici della gestione passiva siano la facilità di gestione, il costo ridotto, la liquidità, la trasparenza e la prevedibilità dei rendimenti. Le elevate economie di scala e l’esperienza maturata nella gestione passiva forniscono ad SSgA importanti vantaggi competitivi, quali la possibilità di investire in infrastrutture tecnologiche all’avanguardia e l’elevato peso negoziale nell’attività di intermediazione di titoli e di strumenti d’investimento. Il team di gestione viene pienamente supportato dalla struttura di SSgA, in modo da consentire un miglioramento costante delle infrastrutture tecnologiche e degli strumenti a supporto dell’operatività quotidiana. Su base annuale, SSgA alloca circa il 10-15% del proprio budget ad investimenti in infrastrutture tecnologiche a supporto della gestione indicizzata.

L’impegno nei confronti della gestione passiva è ulteriormente testimoniato dalla presenza di team dedicati di professionisti degli investimenti. L’elevata esperienza maturata dai team di gestione consente di offrire ai clienti soluzioni sempre più evolute, utilizzando tecniche di indicizzazione sempre più complesse. I mercati finanziari evolvono rapidamente, così come le opportunità di investimento. I team di gestione di SSgA hanno le conoscenze e l’esperienza necessarie per fornire ai clienti soluzioni in grado di replicare un’ampia gamma di benchmark attraverso differenti metodologie e strumenti d’investimento.

Come si caratterizza la gestione passiva del mandato obbligazionario area euro di Pegaso? Il mandato in gestione mira a replicare fedelmente l’andamento dell’indice di riferimento e, come si evince dalla tabella riportata accanto, le caratteristiche del portafoglio sono assolutamente allineate a quelle del benchmark. Per fare un esempio, il portafoglio detiene esposizioni ai Paesi che compongono l’indice di riferimento nelle medesime proporzioni del benchmark stesso.

Come si riesce a ottenere un andamento così prossimo a quello dell’indice di riferimento?Il processo di investimento indicizzato di SSgA mira a replicare l’andamento del benchmark di riferimento investendo in

Si rinnova la partnership tra Pegaso e SSgA

intervista a Antonio Iaquinta - State Street Global Advisors

Conosciamo il gestorefinanziario del Fondo

Chi è?

Antonio Iaquinta Responsabile del business istituzionale di State Street Global Advisors Italia.

Dopo la laurea in Economia delle Istituzioni e dei Mercati Finanziari all’Università Bocconi, nel 2005 inizia la propria attività lavorativa presso Barclays Global Investors, Londra, con il compito di sviluppare il mercato istituzionale e wholesale italiano per BGI e iShares. Dal 2008 passa a State Street Global Advisors Milano, dove si occupa dello sviluppo del mercato istituzionale italiano.

un portafoglio di titoli ben diversificato che appartengono all’indice stesso. Nel far ciò, il team di gestione cerca di replicare le caratteristiche principali che guidano l’andamento dell’indice: tassi di interesse, rendimento, esposizione per paesi e per scadenze. Si procede poi al ribilanciamento in linea con il benchmark alla fine di ogni mese al fine di inserire le nuove emissioni che possono essere entrate nell’universo di riferimento e per dismettere le emissioni che sono uscite dal parametro stesso. Nell’eseguire tale attività, ci si assicura di minimizzare i costi di negoziazione e di avere un turnover di portafoglio più contenuto rispetto all’indice stesso. Il risultato è un mandato di gestione fortemente allineato all’indice di riferimento e una performance registrata assolutamente in linea con il proprio benchmark. La dovuta attenzione del team di gestione è di fondamentale importanza ed è supportata da un rigoroso processo di gestione del rischio.

Comparto: BilanciatoTeam di gestione dedicato alle gestioni passive

Sede operativa del gestore: Parigi

Rendimento cumulato lordo al 31/12/2013 da inizio mandato (31/07/2010): 15,30% (vs. 15,26% del benchmark di riferimento)

Avvio mandato: 15/07/2010

Rinnovo del mandato: 01/07/2013

Scadenza mandato: 30/06/2017

Benchmark: 100% BofA Merrill Lynch 1-7 Year Euro Government Index in Euro

Tipologia di mandato: obbligazionario area euro

Stile di gestione: passivo, con TEV massimo 1%

Limitazioni all’investimento: minimo 80% in obbligazioni, titoli di Stato, derivati su titoli di Stato e OICR obbligazionari. Non sono consentiti investimenti fuori dall’area euro.

Rating minimo: investment grade

Commissione di overperformance: sì, pari al 10% dell’extraperformance conseguita sul primo biennio e meccanismo di highwater mark per il secondo biennio

Indice di Turnover: il tasso di rotazione deve essere in linea con quello del benchmark.

Patrimonio allocato al mandato al 30 novembre 2013: 96 mln di euro

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Universo di riferimento

Numero di emissioni

Yield to Mat

Coupon Moody Rating

S&P Rating

Fitch Rating

Portafoglio in gestione

133 1.264 3.208 AA3/A1 A-/BBB+ AA-/A+

Benchmark di riferimento

167 1.262 3.277 AA3/A1 A-/BBB+ AA-/A+

Dati aggiornati al 31 Dicembre 2013

il Glossariodella nostra previdenza

Indicizzazione: stile di gestione che mira a replicare fedelmente il rendimento dell’indice di riferimento.Benchmark: parametro oggettivo di riferimento utilizzato per confrontare la performance di un portafoglio con l’andamento del mercato (FONTE: BORSA ITALIANA) oppure Parametro oggettivo di riferimento che viene utilizzato per verificare i risultati della gestione (FONTE COVIP).Turnover di portafoglio: quota del portafoglio di un fondo pensione che nel periodo di riferimento è stata “ruotata” ovvero sostituita con altri titoli o forme di investimento (FONTE COVIP).Yield to Maturity: rendimento implicito di un’obbligazione nell’ipotesi sia detenuta fino a scadenza.

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