Edgar Allan Poe - Racconti

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Transcript of Edgar Allan Poe - Racconti

EDGAR ALLAN POE Il Barilozzo di AmontilladoIL POZZO E IL PENDOLOMorellaIl crollo della casa degli UsherIl seppellimento prematuroIl Cuore i!elatoreLa maschera della morte rossaIl gatto neroLO "CAABEO D#OOIl Cor!oLe !icende relati!e al caso del signor $aldemarLigeiaIl Barilozzo di AmontilladoAvevo sopportato come meglio avevo potuto le mille offese di Fortunato. Ma quando egli si spinse sino ad insultarmi giurai vendetta. Voi per che ben conoscete la natura del mio animo nonimmagineretecertocheiopossaavereespressoalcuna minaccia. MisareivendicatoCOL TM!O"questoloavevo ben stabilito# ma la determina$ione stessa con la quale avevo decisodiagireprecludevaogniideadirischio. %onsoltanto dovevopunire# madovevofarlosen$ariportarnedanno. &n torto non ' riparato# se la puni$ione ricade sul vendicatore" e rimaneugualmenteinespiato# seil vendicatorenonriescea farsi riconoscere da colui che gli ha recato offesa.Vogliofarechiaramenteintenderechenonhodatomodoa Fortunaton(conparolen(congesti di dubitaredellamia buona disposi$ione d)animo nei suoi riguardi. Continuai# com)era mia abitudine# a sorridergli# ed egli non si accorse mai che il mio sorriso A*++Onasceva dal pensiero del suo prossimo annientamento.Aveva un punto debole# questo Fortunato# bench( per altri versi fosse uomo da incutere rispetto e persino paura. gli si vantava di essere gran conoscitore di vini. !ochi italiani hanno il temperamento del vero V,-T&O+O. di solito il loro entusiasmo ' adeguato al tempo e alle circostan$e# e si affina soprattutto nell)imbrogliare i M,LL,O%A,-+ inglesi o austriaci. ,n fatto di pittura e di gemme# Fortunato# come tutti i suoi compatrioti# era un ciarlatano" ma in quanto a vini vecchi se ne intendeva. +otto questo riguardo io non differivo molto dalui" eroanch)ioespertodi vini italiani# enecompravoin grande quantit/ ogni qualvolta mi era possibile.Fuversol)imbrunire# inunaseraincui il carnevaleal suo colmoimpa$$ivanellesueestremefollie# cheioincontrai il mio amico. Mi si avvicin con eccessivo calore# poich( aveva bevutomoltissimo. ra travestitoda buffone. indossava un abito aderente a strisce# e in capo aveva il caratteristico berretto conico ornato di campanelli. Fui tanto pi0 felice di vederlo# in quantononavevoaffattoimmaginatodi potergli stringerela mano.1li dissi. 2 Mio caro Fortunato# che fortuna di incontrarti. +tai particolarmente bene# quest)oggi3 Ma io ho ricevuto un barile di quel che passa col nome di Amontillado# e ho i miei dubbi.2 Come4 2 esclam. 2 Amontillado4 &n barile4 ,mpossibile.proprio nel me$$o del carnevale425oimieidubbi# 2replicai" 2esonostatotanto scioccoda pagareil pre$$ochemi hannochiestosen$a consultarti in merito. ma nonsonoriuscitoa trovarti# e avevopaura di perdere un buon affare.2 Amontillado32 5o i miei dubbi...2 Amontillado32 ... e vorrei diradarli.2 Amontillado32*al momentochesei impegnato# meneandr) daLucresi. %essuno ' pi0 bravo di lui in fatto di giudi$io critico. Lui sapr/ dirmi...2 Lucresi non sa distinguere l)Amontillado dallo 6eres.2 ppure alcuni stupidi sostengono che il giudi$io di Lucresi pu stare a paragone del tuo.2 +u andiamo.2 *ove42 %elle tue cantine.2 %o# amico mio" non abuser) certo della tua cortesia. Capisco che sei impegnato. Lucresi...2 ,o non ho nessun impegno" andiamo.2 %o# caro. 7ui non si tratta d)impegno# ma del brutto raffreddore di cui mi accorgo sei afflitto. Le mie cantine sono umidissime. sono tutte incrostate di salnitro.2andiamo lo stesso# che importa4 ,l mio raffreddore ' una sciocche$$a.Amontillado4 Ti hannoimbrogliato" einquantoaLucresi ti ripeto che non ' capace di distinguere lo 6eres dall)Amontillado.Cos8 dicendo# Fortunatosi impadron8 del miobraccioeio# dopoessermi copertoil voltoconunamascheradi setaed essermi avvoltoinun-OC5LA&-# acconsentii che mi sospingesse verso il mio !ALA99O., servi non erano in casa" si erano tutti eclissati a festeggiare il carnevale. Avevodettoloroche nonsarei rientratosinoal mattino seguente# e avevo dato ordini espliciti affinch( non si muovesserodi casa. +apevoperfettamentechequesti ordini sarebbero appunto serviti ad assicurare la loro scomparsa immediata e totalitaria non appena avessi voltato la schiena.Tolsi dai loro sostegni due torce# e dandone una a Fortunato lo condussi attraverso numerose fughe di stan$e sino all)arcata che portava alle cantine.Mi avviai per una lunga scala a chiocciola# raccomandandogli di esserecautonel seguirmi. 1iungemmoallafineai piedi dellascala# einsiemeci soffermammosul pavimentoumido delle catacombe dei Montresor.,l passo del mio amico era malfermo# e i campanelli del suo berretto tinnivano mentre egli avan$ava barcollando.2 ,l barile# 2 disse.2 :pi0inl/# 2 risposi# 2 maosservail lavorodi ragnatele bianche che riluce sulle pareti di queste caverne.+i volse verso di me e mi fiss negli occhi con due orbite da cui stillava il liquido malsano dell)intossica$ione.2 +alnitro4 2 mi chiese infine.2 +alnitro# 2 replicai. 2 *a quanto tempo hai quella tosse42&ch3uch3uch3&ch3uch3uc;3&ch3uch3uch3&ch3uch3 uch3 &ch3 uch3 uch3!er vari minuti il mio povero amico non fu in grado di rispondermi.2 %on ' nulla. 2 disse infine.2 +u# 2 insistetti in tono deciso# 2 torniamo indietro" la tua salute ' pre$iosa. Tu sei ricco# rispettato# ammirato# amato" sei felice comeloeroiountempo. Tusei unuomodi cui il mondo sentirebbelamancan$a. *i meinvecenonsi curanessuno. Torniamoindietro. staresti male eiononpossoassumermi questa responsabilit/. *)altronde c)' Lucresi...2 ,oeroammalato... ammalatofinoallamorteperquellalenta agonia" e come alfine essi mi sciolsero e potei sedere# mi sentii venirmeno. Lasenten$a2lapaurosasenten$adimorte2fu l)ultimo accento distinto che m)arrivasse all)orecchio. *ipoi le voci degli inquisitori sembraronoperdersi inunsognantee indefinito ron$io. ,l suono che udivo# ridestava# in me# l)idea di una rota$ione ma soltanto# forse# perch(# nella mia immagina$ione# si associava al ritmo d)una macina da mulino. Tutto questo dur pochissimo tempo. in capo ad alcuni minuti nonudii pi0nulla. nondimenovidi ancora# per qualche istante# vidi 2 ma per quale orribile deforma$ione del mio organo42vidi lelabbradei giudici vestiti di nero. ssemi parvero bianche# pi0 bianche ancora del foglio ov)io segno# al presente# queste parole" e sottili# ancora mi parvero# sottili fino a diventar grottesche# sottili per l)ostina$ione e profondit/ della loro dura espressione# per l)irrevocabile decisione che tradivano# per il severospregiodell)umanodolorecheesse ostentavano. Cos8 ch)io vidi uscire fuor da quelle labbra i decreti di ciche# per me# era il Fato. Le vidi mentre si torcevano in un mortifero eloquio. Le vidi mentre foggiavano le sillabe del mio nome e fui squassato da un violento tremore poich(# a quel movimento# nonsegu8 alcun suono. vidi ancora# per taluni istanti di delirio e di orrore# la lenta e quasi impercettibile ondula$ione dei negri cortinaggi che pendevano dallemuradellasala. inquel puntoil miosguardocadde sopra i sette enormi candelabri che eran poggiati sul tavolo.distinguendo# in essi# da principio# solo i simboli della carit/# furon veduti da me quali snelli angeli candidi# votati alla mia salve$$a" macomeinseguito# improvvisamente# unanausea mortale anneg il mio spirito e sentii vibrare il mio corpo in tutte le sue fibre# come se avessi toccato il filo d)una batteria galvanica# quelle angelicate immagini si trasmutarono in incomprensibili spettri dallatestaincendiataeparlaronoper apprendermi che sarebbe stato invano# per me# sperare nel loro soccorso. allora# simile a una armoniosa nota musicale# penetr nel mio animo l)idea del dolce riposo dal quale siamo attesi nel sepolcro.quel pensiero mi vinceva fuggevolmente e congrande dolce$$a e sembrche impiegasse unlungo tempo ad assumere tutt)intero il suo valore# e proprio nel mentrechel)animomiogiungevaapossederlo# eadivenire# infine# una sola cosa con esso# sparvero# per opera di magia# le figure degli inquisitori# si disfecero gli steli dei lunghi candelabri# si spenserolelorofiammelleegravlatenebra. Tutti i sensi dell)anima sembrche fosseroingoiati inuna discesa folle e precipite all)imo Ade. d ogni cosa dell)universo fu notte# fu silen$io# fu immobilit/.,oerosvenuto. nondirtuttaviacheavessi perdutoogni sentimento. %on sar tentato a descrivere e non pure a definire quel che poteva rimanerne di speran$a. essa# nondimeno# non era del tutto perduta. %o. nel sonno pi0 fondo# nel delirio# nel venir meno# e ancora nella morte e# infine# nel sepolcro# tutto non ' perduto. Ache si ridurrebbe# allora# l)immortalit/ dell)uomo4 7uando noi ci destiamo da un sogno profondo# noi non facciamo che strappare la ragnatela di un qualche sogno# e nondimeno# appena un solo istante appresso# noi non riteniamo 2 tant)' fragile la tela 2 d)aver mai sognato. %el ritorno alla vita da un mancamento# van distinti due gradi. ' il primo quello che ci d/ il sensodell)esisten$a mentale ovverospirituale# ' il secondo quello in cui acquistiamo coscien$a dell)esisten$a fisica.quando siamo pervenuti al secondo grado# ' da credere che# se potessimoritenere le impressioni che riguardanoil primo#esseconterrebberoalquanterivela$ioni dell)abisso che s)apre oltre. che cos)' quest)abisso4 come si possono distinguere# da quelle del sepolcro# le sue ombre4 +e le impressioni# bens8# di quel ch)io ho definito il primo grado# non rispondonotempestivamenteal nostrovanorichiamarleallo spirito# esseriaffioranonondimeno# dopounlungospa$iodi tempo# sen$a che siano evocate# mentre noi ci chiediamo stupiti donde possano esser sorte. Colui che non ' mai venuto meno# non ha mai potuto vedere stravaganti strutture di palagi nelle braci mentre ardono# e volteggiare ivi# deformati in modo bi$$arro# volti familiari" egli non pu contemplare# nel mentre che si librano nell)aere# le malinconiche visioni al volgo proibite# e ancora egli non sa meditare sul profumo d)un qualcheignotofioreenonsacorreredietroal suocervello mentr)esso si perde in una melodia che non aveva mai fermata# prima# la sua atten$ione.,n me$$o ai tentativi insistiti e concentrati# in me$$o ai vigorosi sfor$i per recuperare una qualche vestigia di quello stato d)annullamentonel qualeerastataapparentementesommersa l)anima mia# vi sono stati pure degli istanti in cui ho fantasticato di riuscirvi.furono istanti brevissimi# durante i quali ho evocatedellememorie che# afreddo#inseguito#ho avuta la certe$$a di saper ricondurre a quell)apparente incoscien$a.coteste larve di memorie mi dicono di enormi forme indefinite le quali mi sollevarono e mi trascinarono silen$iosamente in basso# in basso# sempre pi0 in basso# fintantoch(l)ideamedesimadelladiscesaall)infinitononmi comunic la vertigine.mi dicono ancora d)un vago orrore che mi possedette l)animo# per la ragione# appunto# che una sovrumana calma abitava il mio cuore.poi mi dicono di una improvvisa immobilit/ di tutte le cose# come se coloro che mi trascinavanoinspettralecorteggioavesseropassati# inquella loro caduta# i limiti dell)infinito e si fossero arrestati# stremati dallalorostessafatica. ancora# dopoquesto#lasensa$ione dell)infimo# dell)umido... il resto ' pa$$ia# pa$$ia della memoria che si affanna dietro argomenti proibiti.Tutt)auntrattohoritrovatoil suono. poiil movimento. ,l tumulto del cuore.il suono dei suoi battiti# all)orecchio.poi unapausa# durantelaqualeogni cosadivenne# comedian$i# vuota.poi ancora il suono e il movimento e le facolt/ tattili# e i brividi# e un formicolare delle membra che mi si perdeva per tuttol)essere. !oi lacoscien$ad)esisterenuovamente# sen$a tuttaviapoterlopensare. Talecondi$ioneduralungo. !oi# tutt)a un tratto# il pensiero. e subito un fremebondo terrore# uno struggente e concentrato studio per capire il mio effettivo stato. un desiderio vivissimo# quindi# di tornare al pi0 presto nell)insensibilit/ e un rivivere subitaneo dello spirito assieme al tentativo di muovermi. 7uest)ultimo riusc8. allora torn# tutt)intero# il ricordo del processo# dei giudici# dei negri cortinaggi# della senten$a# della mia debole$$a e infine del mio mancamento. ,ndi la pi0 completa perdita di memoria per tutto quello che segu8# per tutto quello che sono riuscito a ricordare# e con molta approssima$ione# soltanto molto tempo dopo e a pre$$o di applicato studio.Fino a quel punto non avevo aperti gli occhi. +entivo d)esser disteso# sul dorso e sen$a lacci. Tentai d)allungare una mano ma essa ricadde subito# e con pesante$$a# su alcunch( d)umido e di duro. Velalasciai qualcheminutomentreduravosfor$i per indovinareinqual luogopotessiessereechecosafosseper avvenirmi. Cresceva# in me# l)impa$ien$a di servirmi degli occhi. etuttavianonosavo. Temevolaprimaocchiatasugli oggetti all)intorno. %on mi aspettavo di vedere cose orribili# ma erobens8 atterritodall)ideacheattornoamenonci potesse essere nulla da vedere. Alfine# mentre il mio cuore era divorato da una folle angoscia# apersi# d)un sol colpo# gli occhi. , miei pi0 orribili presentimenti si stavano confermando. Tutto all)intornoerasoltantolatenebrad)unanottesempiterna. Mi sfor$ai di respirare# ma la profondit/ di quel buio aveva come il potere di soffocarmi. L)aria era pesante fino a non poterla pi0 sopportare. Tentai di tenere in eserci$io la ragione nel mentre che rimanevo disteso. Tentai ancora di fissare i miei pensieri sulla procedura dell),nquisi$ione e# cominciando di l8# pervenni aidentificarelamiarealecondi$ione. Lasenten$aerastata pronunciata. edioavevolasensa$ioneche# daallora# fosse trascorso un tempo lunghissimo. pper non supposi d)essere gi/ trapassato# nemmeno un solo istante. %onostante si legga diversamente nei roman$i# una simile idea ' incompatibile con l)esisten$a reale. Ma inqual luogoe inquale statoiomi trovavo4 roa parte del fattoche solitamente le senten$e venivano eseguite negli auto2da2f(# e che uno di questi era stato tenutolasera medesima del giorno in cui s)era svolto il mio processo. M)avevano ricondotto nella segreta e mi ci avrebbero lasciato fino al prossimo sacrificio che non sarebbe avvenuto primadi alcuni mesi4,mmediatamentecapii chenonpoteva essere cos8. Le vittime si dovevano offrire immediatamente# e la segreta che abitavo innan$i la senten$a# come del resto tutte quelledei condannati di Toledo# eralastricatadi pietraevi filtrava un qualche lume.&n agghiacciante pensiero mifeceaffluire#tutt)aun tratto#il sangueal cuoreedioperdetti nuovamentei sensi.Al mio risveglio# bal$ai in piedi. un convulso tremore mi scuoteva ogni fibra. Tesi le braccia attorno a me# sopra di me# levandomi sulle puntedei piedi# intutteledire$ioni sen$aincontrarnulla# e avevo# nondimeno# il terroredi muovereunpasso# ch(non avessi a urtare controle mura di una tomba. ,l sudore si scioglieva da tutti i pori e sulla fronte mi si gelava in grosse gocciole. L)angoscia per quell)incerte$$a della mia sorte divenne a un tratto insopportabile ed avan$ai guardingo# protendendolebracciainavanti esporgendogli occhi fuori dell)orbita# nellasperan$a che potessi# infine# percepire una qualche debole irradia$ione di luce. Mossi qualche passo ancora# ma ogni cosa all)intorno era tenebra e vuoto. -espiravo# ora# con maggior libert/. ra evidente# almeno# che non mi era stata riservata la pi0 orribile delle morti. nel mentre che seguitavo ad avan$are con cautela# la memoriami s)affollavadi millediceriecontrastanti evaghe sugli orrori di Toledo. +i raccontavano# attornoallesegrete# alcuni bi$$arri fatti che io avevo sempre considerati come delle fole# ma tanto bi$$arri# e insieme tanto paurosi# che si possono solo bisbigliare all)orecchio. ro forse dannato a morire di fame in quella tenebra sotterranea4 7uale altro destino# foss)anche il pi0 spaventoso# m)era riserbato4 Che il risultato dovesse essere la morte e# per giunta# una morte straordinariamente amara# non era pi0 dubbio# da che conoscevo troppo bene il carattere dei miei giudici# e nondimeno io ero angosciato soltanto dal desiderio di conoscere il modo e l)ora.Le mie mani tese in avanti urtarono# infine# in un solido ostacolo. sso era un muro che pareva costruito di pietra# molto levigato# moltoumidoe freddissimo. Loseguii conquella diffidente pruden$a che m)avevano ispirata taluni antichi racconti. 7uell)aggirarmi# per# nonmi porgevaalcunmodo d)intendere quali realmente fosserole dimensioni della mia prigione# dal momento che il muro appariva tanto uniformementelevigatochepotevofareil girocompletodel vano e tornare al luogo donde ero venuto sen$a peraltro avvedermene. Tastai allora# nellemietasche# per vederese avessi ancora il coltello che avevo al momento incui mi condusseroal tribunaledell),nquisi$ione. erascomparso. i miei abiti eranostati sostituiti daunruvidosaio. L)ideache m)era balenata# era stata quella di infigger la lama inuna qualche crepa dell)intonaco# per fissare# e quindi poter ritrovare# il mio punto di parten$a. La difficolt/ di attuare un disegno consimile era minima# e nondimeno per il disordine di cui era preda in quel punto la mia mente# mi parve dapprima insormontabile. Lacerai una striscia dall)orlo del mio abito e la posi in terra per tutta la sua lunghe$$a# ad angolo retto con la paretedimuro. +eguendoilcammino# atentoni# attornoalla segreta# nonavrei potutofar di menoche ritrovare quello straccio# einquel puntoil miogirosarebbestatocompleto. almeno supponevo cos8. Ma in quella supposi$ione non avevo tenuto conto della eventualit/ che l)ambiente fosse molto vasto e della certe$$a che io ero# per contro# assai debole. ,l terreno era umido e sdrucciolevole. !rocedetti ancora qualche tempo# vacillando# poi inciampai e strama$$ai a terra. L)estrema stanche$$a mi fece restare prono per un pe$$o e cos8 fui ripreso dal sonno.Al mio risveglio# nell)atto che feci di stendere le braccia# urtai contro un pane e un brocca piena d)acqua. %on ero in condi$ioni di riflettere# a causa della mia debole$$a# su quella nuova circostan$a# e nondimeno bevvi e mangiai con avidit/. -ipresi acamminareattornoal miocarcere# einfine# dopo molta fatica# pervenni a rintracciare la striscia di stoffa. Avanti di cadereeroriuscitoacontarecinquantaduepassi# edora# dopo aver ripreso il cammino# ne contai# per ritrovare lo straccio# altri quarantotto. ran dunque un centinaio di passi fra tutto" calcolando una ?arda ogni due passi# la mia cella poteva misurare un circuito di cinquanta ?arde. Avevo incontrato# per# nel miocammino# alcuni angoli enonpotevofare# in questo modo# alcuna congettura sulla probabile forma di quel sotterraneo# da che io lo credevo tale.%onv)eraalcunprecisooggetto2emenochemenopoteva esservi# al fondo# il desiderio d)alimentare una qualche speran$a aquellemiericerche2# unavagacuriosit/# nondimeno# mi spingeva a seguitarle. Mi staccai# cos8# dal muro# e mi risolvetti a traversare# diametralmente# la superficie circoscritta dalle pareti del vano. Avan$ai# in principio# con estrema circospe$ione# da che il pavimento# quantunque sembrasse costruito di materiale solido e duro# era nondimeno come allagato da una viscida palta. Mi rinfrancai# in seguito# e presi un)andatura pi0 spedita# studiando di seguire una dire$ione la pi0dirittapossibile.Avevofatto# aquel modo# unado$$ina appena di passi# allorch( il rimanente dell)orlo stracciato al mio vestitomi s)attorciglialle gambe e mi fece inciampare e strama$$are nuovamente a terra# colla faccia in avanti.%ella confusione di quella caduta# non badai a osservare subito una circostan$a abbastan$a bi$$arra# la quale# nondimeno# qualche secondo appresso# allorch( ero ancora disteso# attrasse la mia atten$ione. ,l mio mento toccava il suolo del carcere# ma le labbra e la parte superiore del capo quantunque sembrassero essere in luogo meno elevato che non il mento# non lo toccavano. %ell)istesso momento mi sentii la fronte madida per un vapore ghiacciato# e le nari furon ferite# ancor esse# dall)odore caratteristico dei funghi putrefatti. Tesi il braccio in avanti e trasalii. ro caduto sull)orlo d)un po$$o circolare del quale non avevo# per# alcun me$$o per calcolare l)ampie$$a. Tentando la parete al di sotto del margine# riuscii a rimuovere unpiccoloframmentoelolasciai caderenell)abisso. -estai qualche secondo# colle orecchie tese ai rimbal$i che esso facevacontrolepareti del po$$o# cadendo# einfineudii un tonfosordoelontano# seguitodaechi esciacquii rumorosi. %ell)identico istante un rumore si produsse al di sopra della mia testa2 comedi unaportaapertaepoi richiusacongrande rapidit/ 2 e un debole chiarore balen all)improvviso e subito sparve.Compresi# con tutta chiare$$a# la sorte che mi era stata riservata# e mi rallegrai non poco per l)opportuno incidente cui dovevola salve$$a. Ancora unpassoe nessunoal mondo avrebbe mai saputo pi0 nulla di me. 7uella morte# cos8 tempestivamente evitata# apparteneva proprio al genere che io mi ostinavo a considerare partecipe dell)assurdo e del fiabesco in tutto ci che mi era giunto all)orecchio riguardo all),nquisi$ione.Allevittimedi quellatirannideerariservata una scelta tra la morte in preda alle pi0 atroci agonie fisiche# ovveroquellachetraevatuttoil suoorroredallepi0feroci torture dello spirito. ,o ero stato votato a quest)ultima. , miei nervi eranotalmenteeccitati dalleestenuanti sofferen$eche fino il suono della mia stessa voce mi provocava a rabbrividire. ro diventato#inbreve#un soggettoparticolarmenteatto alla specieditorturachemi sivolevainfliggere# esottotutti gli aspetti.+cossodaunpaurosotremitoper tuttelemembra# arretrai nuovamente# a tentoni# verso la parete# nella ferma risolu$ione di lasciarmi morire addossato ad essa# an$ich( affrontare l)orrore dei po$$i che la mia immagina$ione moltiplicava nell)oscurit/dellacella. +)iomi fossi trovatoinunadiversa condi$ione di spirito# non c)' dubbio che avrei avuto il coraggio di finire# in un sol colpo# le mie miserie# gettandomi a capofitto in uno di quei baratri" ma in quel momento mi sentivo il pi0 codardo tra tutti gli uomini. 1iacch( non potevo aver dimenticato che quei po$$i erano costruiti 2 secondo talune mie antiche letture 2 in modo tale che chi vi precipitava non poteva inalcunmodo# per questosoltanto# assicurarsi d)unamorte subitanea.L)agita$ione dell)anima mia ebbe ragione del mio sonno durante interminabili ore# in capo alle quali mi assopii nuovamente. Al mio risveglio# come gi/ l)altra volta# mi trovai allato un pane e una brocca d)acqua. La sete mi ardeva la gola e vuotai il boccale d)un solo sorso. &n narcotico doveva essere stato sciolto nell)acqua# poich( non appena ebbi finito di bere# ricaddi subito# sospinto da una irresistibile for$a# a dormire. &n sonno profondissimo# un sonno in tutto simile a quello mortale# s)impadron8 di me. 7uanto durasse# naturalmente# non so dire" ma nel momento in cui mi destai di nuovo ed ebbi nuovamente riaperti gli occhi# mi accorsi che gli oggetti# attorno a me# erano diventati man mano visibili. Ci era gra$ie a uno strano riflesso sulfureo# del quale sul principio tardai a scoprire l)origine# ma chemi permettevadi vederel)ampie$$ael)aspettodel mio carcere. +copersi# cos8# che per quel che riguardava la grande$$a# io m)ero discosto molto dal vero" la circonferen$a# infatti# di tutt)intere le pareti# nonpoteva misurare ungiro superiorealleventicinque?arde. Talescopertafucausa# per qualcheminuto# d)ungrandeturbamentoil qualeera# per la verit/# del tutto inutile e ingiustificato poich(# difatto# non v)era nullachepotesserivestire# nei terribili frangenti incui ero# minore importan$a che le dimensioni della segreta. pper l)animo mio prendeva un profondo interesse per consimili futilit/ ed io non mi diedi pace fintantoch( non ebbi trovata la ragione dell)errore commesso nell)assumere quelle misure. 7uella ragione mi balen alla mente improvvisa. durante il mio primo tentativo d)esplora$ione# infatti# fino al momento# cio'# incui strama$$ai aterra# avevocontati cinquantaduepassi. dovevo essere stato# allora# a un passo o due circa dalla striscia di stoffa e# per conseguen$a# dovevo aver gi/ compiuto l)intero periplodel carcere. Maal momentodi risvegliarmi# dovevo esser ritornato sui miei passi ed avevo# in tal modo# calcolata unacirconferen$aaundi pressodoppiadi quellareale. La confusione cui era in preda il mio cervello# non m)aveva permesso di osservare che avevo ini$iato il mio giro col muro alla mia sinistra# e l)avevo invece terminato col medesimo muro alla mia destra.ancorami eroingannato# per cicheriguardaval)aspetto dell)ambiente. %ell)avan$are tentoni avevo incontrato parecchi angoli e da ci avevo dedotto che il carcere doveva avere una pianta del tutto irregolare. 1li angoli 2 tanto pu l)effetto d)una totale oscurit/ su colui che viene da uno stato letargico3 2 altro noneranochesemplici rientran$e# ovveronicchie# le quali s)aprivano nelle pareti a intervalli regolari. La segreta era quadrata. Ci che io avevo scambiato per una parete di muro era# invece# d)unasortadi materiasimileal ferro# ovveroad altro metallo# in enormi lastre# le cui giunture determinavano le rientran$echehodettedisopra. L)interasuperficiediquella struttura metallica era ro$$amente istoriata di tutti quegli emblemi orribili eripugnanti allavistadei quali 'soltanto origine la sepolcrale supersti$ione dei monaci# ed essi rappresentavano demoni in atto di minaccia# e scheletri ed altre forme e figure pi0 orribili e verisimiglianti. %otai# cos8# che i contorni di quei mostri erano sufficientemente definiti ma che i colori erano# invece# alterati e sbiaditi# come se avesse operato# su di essi# l)atmosfera umida del luogo. Anche il pavimento era di pietrae# nel suocentro# s)aprivaunpo$$ocircolare2uno solo 2 quello medesimo alla cui voragine io ero miracolosamente scampato.Tutto questo fu veduto# da me# in modo annebulato e non sen$a che io operassi un qualche sfor$o# da che# nel frattempo# la mia posi$ioneerasingolarmentecambiata. %el sonno# infatti# ero stato coricato sul dorso e solidamente legato con una sorta di lunga fascia# sudi unbassotelaiodi legno. La fascia mi s)avvolgeva# pi0 volte# attorno al corpo e lasciava liberi soltanto la testa e il braccio sinistro# sicch( io potessi prendere# sebbene apre$$od)unincredibilesfor$opertorcermi# ilcibocheera posto accanto a me# sul suolo# in un recipiente. -imasi atterrito nell)avvedermi che la brocca era stata tolta. Atterrito dico# dal momento che io ero divorato da una insoffribile sete.credo che l)esaspera$ione di questa fosse calcolata nel piano dei miei persecutori# giacch( il cibo che m)era stato posto accanto era della carne terribilmente pepata.Levai gli occhi ad esaminare il soffitto della segreta. sso era ad un)alte$$a ditrentao quarantapiedi dame#ecostruito in maniera assai somigliante a quella delle mura laterali. ,n uno degli scomparti vidi dipinta una figura talmentestranache assorb8 tuttalamiaatten$ione. essarappresentavailTempo# con tutti gli attributi che sogliono darglisi# eccetto che# invece d)una falce# egli aveva in mano un oggetto che io credetti# a una prima occhiata# un grosso pendolo# simile a quello che posseggono taluni orologi antichi. %ell)aspetto di quell)ordigno v)era# per# qualcosa che mi costrinse ad esaminarlo pi0 attentamente. Mentre lo stavo guardando# di sottins0 2 poich( esso si trovava proprio sopra di me 2 mi parve che si muovesse. Lasuaoscilla$ioneerabrevee# com)'naturale# moltolenta. Continuai aguardarloperalcuni minuti diffidenteestupito. stancato# in seguito# da quel suo monotono oscillamento# abbassai gli occhi per iscoprire gli altri oggetti di quella mia prigione.&nlieve fruscio attir inquel puntola mia atten$ione# e buttando un)occhiata sul pavimento# nella dire$ione da cui proveniva# vidi alcuni sorci giganteschi chelotraversavano. &scivano dal po$$o 2 del quale potevo vedere la bocca alla mia destra 2 lesti# a gruppi# con occhietti avidi# stimolati dall)odore della carne. !er tenerli lontani dal recipiente dove questa era conservata dovetti spendere non poco di fatica e d)atten$ione. ra passata una me$$)ora# o forse anche tutt)intera un)ora 2 da che io potevo calcolare il tempo solo con grande approssima$ione 2 allorch(# nell)al$are gli occhi# vidi tale spettacolo da confondermi e vieppi0 meravigliarmi. ,l percorso oscillatorio del pendolo era infatti aumentato d)una ?arda all)incirca. %evenivadiconseguen$achelavelocit/del suo moto era aumentata ancor essa. # sopra ogni altra cosa# ebbe a turbarmi l)impressione che esso fosse disceso# e sensibilmente. Vidi 2 inpreda aquale agghiaccianteterrore'inutileche io dica 2 che la sua estremit/ inferiore era formata da una lama# da una lucente falce d)acciaio# lunga# da corno a corno# un piede all)incirca# colle punte all)ins0edil taglioinferiore affilato come un rasoio. difatto la falce sembrava massiccia e pesante# come appunto un rasoio# e dal filo si allargava in una struttura ampia e solida. sso era appeso a una grossa verga di ottone e# nel mentre che oscillava nell)aria della segreta# mandava un orribile fischio.%on potevo pi0 serbare alcun dubbio sul destino che l)inventiva dei monaci# tantoesperti di torture# m)avevapreparato. ra evidentechegli agenti dell),nquisi$iones)eranoaccorti della scoperta che avevo fatta# del po$$o" il po$$o# del quale avevano divisato di riservare gli orrori a un temerario eresiarca qual io mi sono# il po$$o emblema dell)inferno# e che l)opinione considerava come l)ultima Thule di tutti i loro castighi. &n caso fortunato mi aveva fatto evitare il salto fatale nella sua voragine# ma io sapevo che l)arte di trasformare il suppli$io in un continuo agguato# in una snervante successione di sorprese# era tra i canoni fondamentali di tutto quel fantasioso sistema di segrete esecu$ioni. !oich( io avevo mancato di precipitar nell)abisso# nonrientravapi0nei loropiani il costringermi a cadervimediantelafor$a. Miattendeva# cos8# nonessendoci altra alternativa# una morte differente e pi0 mite. !i0 mite3 Mi venne quasi da sorridere# in quella mia agonia# al pensiero di quell)espressione che m)era fiorita nel cervello.A che raccontare lunghe# eterne ore d)angoscia pi0 che mortale# durante le quali io non mi stancavo di contare le oscilla$ioni fischianti dell)acciaio4 !ollice per pollice... fra$ione per fra$ione... in una discesa appre$$abile solo a intervalli che mi parevano secoli# esso si abbassava man mano# sen$a fermarsi# mai# mai...Trascorsero alcuni giorni 2 ' probabile che fossero anche molti 2 innan$i che egli venisse a oscillare tanto vicino a me da farmi vento col suo alito acre. L)odore dell)acciaio affilato mi s)infilava nelle nari. ,o supplicai il cielo# lo stancai con le mie preghiere# perch( egli facesse scendere il ferro il pi0 rapidamente possibile.montai fino ad una rabbiosa follia e operai sovrumani sfor$i per andare incontro al moto regolare di quella orribile scimitarra. Finch( io non caddi# tutt)a un tratto# preda d)una calma vasta e potente# e giacqui# arridendo a quella morte lampeggiante# come un bimbo a un raro balocco.&nanuova por$ioneditempo intotaleinsensibilit/#segu8in breve. Ma fu di corta durata. Com)io ritornai in me# mi accorsi che il pendolo non si era abbassato in misura appre$$abile.nondimeno la durata del mio assopimento poteva anche essere stata lunga# ma# essendovi alcuni d'moni a spiarmi# essi avevanosospesa# inquel frattempo# laoscilla$ione. Mentr)io riprendevo i sensi# assaporai un malessere# una sensa$ione di fiacche$$a che megliononsoesprimere# pari a quella che m)avrebbe preso dopo un lungo digiuno. Anche in quelle orribili torture# lanaturaumanachiedevad)esseresostentata. Allungai# in uno sfor$o penoso# il braccio sinistro quanto m)era consentito dai lacci# e tolsi il misero avan$o di cibo che i topi m)avevanolasciato. %ell)istante chenerecavoal labbroun boccone# un pensiero d)indistinta gioia# di balenante speran$a# m)attraversinfuriail cervello. nondimeno# cosapoteva esservi ormai di comune# tra la speran$a e me4 sso era 2 l)ho gi/ detto 2 un pensiero non ben precisato# quale l)uomo# talvolta# assapora# fuggevole# da non vederne con chiare$$a il fondo ele ragioni e lanatura. Macompresi cheessoera un pensierodi gioiaedi speran$ae# nel medesimotempo# che essoeragi/mortoinsul nascere. Tentai di riafferrarloedi completarlo# ma tutto fu vano. Le interminabili sofferen$e cui ero sottoposto avevano annientate le facolt/ che la mia mente avevad)ordinario.ioerodivenutouncompletoimbecille# un assoluto idiota.L)oscilla$ione del pendolo procedeva in una dire$ione ad angolo retto con quella della mia lunghe$$a# ed osservai che la lama era cos8 disposta che avrebbe attraversata la regione del cuore. essaavrebbe dapprima lievemente graffiata la stoffa della mia veste e poi sarebbe di nuovotornata indietro a ripetere quel debole graffio# e poi di nuovo# e poi ancora... e ancora... enonostantel)ampie$$adell)oscilla$ione2 laquale s)apriva per una trentina# se non pi0# di piedi 2 e la fischiante for$a della sua discesa# la quale sarebbe stata sufficiente anche adatterrarequelleferreemuraglie# lalamadel pendolonon avrebbe potutofar altro# durante alcuni lunghi minuti# che lacerarmiilvestito.M)arrestai aquestopensierogiacch(non osavo spingermi oltre.mi concentrai in quello con ostina$ione# come se# arrestandomi a pensare l8# avessi potuto fermarel8 anchelalama# nellasuadiscesa. ,ofacevoogni sfor$o# perpensareal suonocheavrebbeemessolalamaal momento di tagliare il panno della veste# e posi mente ancora al brivido che produce lo sfregamento della stoffa.non smisi di pensareatuttequestesciocche$$efintantoch(nonmi sentii allegare i denti.1i0... lalamascendevauniformemente# semprepi0gi0. ,o provavo un piacere spasmodico al paragone che facevo tra la velocit/ laterale e quella invece dall)alto in basso. A destra# e poi asinistra# maallalarga# madi lontano# mentreurlavae fischiava come un)anima dannata e poi... poi mi veniva rasente al cuore# e aveva# allora# il passo felpato e furtivo della tigre3 ,o urlavo e ridevo alterno# secondo che una differente immagine mi possedesse il cervello.1i0... con ineluttabile certe$$a... sempre pi0 gi03 ssa oscillava# ormai a soli tre pollici dal mio petto3 Con uno sfor$o violento# infuriato# tentai di liberarmi tutt)intero il braccio sinistro che aveva giuoco soltanto dalla mano al gomito# giacch( iopotevo soltanto portarelamanodal recipientedel cibo fino alla bocca# ma non potevo spingerla oltre. Ove fossi pervenutoa spe$$are i lacci al di sopra del gomito# avrei afferratoil pendoloe avrei anche tentato di fermarlo. Ma sarebbe stato lo stesso che fermare una valanga.1i0... sen$a fermarsi mai... sempre# inevitabilmente pi0 gi0. ,o ero soffocato dall)affanno e mi torcevo a ogni vibra$ione e mi rattrappivo# come in preda a convulsioni# ad ogni oscilla$ione. 1li occhi seguivano disperati il pendolo nel suo moto ascendente e discendente# vanamente smaniando. ssi si chiudevano in uno spasimo al momento della discesa" e quantunque la morte sarebbe stata unsollievo 2 oh# quale incredibile sollievo3 2 io tremavo in ogni mia fibra nel mentre che calcolavo quale minimo abbassamento della macchina sarebbe statosufficiente aprecipitarmi sul pettoquell)ascia affilata e lucente. d era la speran$a a farmi tremare in ogni mia fibra# a farmi trarre indietro con tutto l)essere mio. d era la speran$a# la quale trionfa anche sul patibolo e discorre all)orecchio dei condannati a morte fin nelle segrete dell),nquisi$ione.%otai# infine# chesarebberooccorsesoltantodieci ododici oscilla$ioni# perch( l)acciaio venisse a contatto col mio vestito e# contaleconsidera$ione# mi penetr# nell)animo# lacalma spietata e gremita dei disperati.per la prima volta dopo molte ore# dopomolti giorni# forse# iopensai. rolegatoconuna fascia di un solo# unico pe$$o. +u qualsiasi parte della legatura fosse piombato# il primo colpo della falce l)avrebbe sen$a dubbio allentata" e sarebbe stato possibile allora# alla mia mano sinistra# di svolgerladel tuttodal miocorpo4nondimeno pensai come sarebbe diventata pericolosa# in tal caso# la vicinan$a dell)acciaio. La minima scossa avrebbe potuto essere fatale. d era possibile che gli inventori e agenti del suppli$io non avessero preveduto e quindi anche provveduto acciocch( quella possibilit/ non si potesse dare4la fascia# mi attraversava# essa# nel punto in cui il pendolo avrebbe percorsa lamiapersona4%el timoredi vedermi sparireanchequella debole ultima 2 come poteva essere# se non l)ultima4 2 speran$a# io levai la testa tanto che potessi vedere chiaramente sul mio petto.vidi che la fascia mi legava le membra e il corpo in tutti i sensi# tranne che nel percorso della falce distruggitrice.Avevo appena lasciato ricadere il capo nella posi$ione in cui essoera# primachem)attraversasselamentequel ch)ionon saprei definiresenonl)altramet/del pensieroindefinitodi libera$ione che ho gi/ richiamato di sopra# e del quale mi era balenata prima una sola met/# mentre portavo il cibo alle labbra che mi ardevano. Ora era presente# invece# l)idea in tutta la sua intiere$$a 2 un po) confusa# ragionevole appena# appena definita 2 ma intera. Cos8 che io mi posi in sull)istante# e con la nervosa energia della dispera$ione# a tentare di metterla in atto.,l suolo attorno al tavolato sul quale io ero disteso# formicolava di topi. ssi erano eccitati# audaci# affamati# e i loro occhietti rossi eran fissi su di me quasi che non attendessero altro che la mia immobilit/ perch( io divenissi loro preda. @A qual cibo son stati avve$$i in quel po$$o3A dissi tra me.%onostante tutti i miei sfor$i per impedirveli# essi avevan divorato tutt)intero# salvo un piccolissimo resto# il mio cibo. La mia mano aveva contratto una sorta d)abituale movimento d)andirivieni verso il piatto# e la incosciente e meccanica uniformit/ del movimentoleavevatoltaogni efficacia. Le immondebestie# perlalorovoracit/... mificcavanospessoi loro dentini agu$$i nelle dita ma intanto# con i resti della carne unta e piccante# io stropicciai forte la legatura fin dove potessi arrivare. -itirai# poi# la manodal suoloe restai immobile# trattenendo quasi il fiato.Levoraci bestiefurondapprimaspaventatedal mutamento# dall)improvviso stare dei movimenti della mia persona# e indietreggiarono come in allarme# e molti# an$i# se ne tornarono dentro al po$$o. Ma ci fu per un solo istante. %on avevo fatti vani calcoli sullalorovoracit/. !oich(iorestavoimmobile# alcuno# pi0 ardito degli altri# salt sul telaio e annus la fascia chemi vi teneva. !arvechequellofossecomeunsegnale prestabilito per una invasione generale. Altri sorci si precipitarono# in quella# fuor della gola del po$$o. +)attaccarono al legno# gli diedero la scalata e saltarono sul mio corpo a centinaia. ,l movimento regolare del pendolo sembrava chenonli molestasseaffatto. ssi evitavanoi suoi colpi e lavoravano con lena sulla fascia unta.si spingevano# intanto# brulicavano# e si stipavano di continuo su di me. +i divincolavano sulla mia gola. le loro labbra diacce venivano in cercadellemie# cos8 cheioeroamet/soffocatodallaloro pesante pressione# nel mentre che un ribre$$o innominabile mi sollevavail petto# edungeloinesorabilem)agghiacciavail cuore. ,osentivo# per# che tra qualche momento# la lotta sarebbe finita. +entivo# infatti# distintamente# sen$a che potessi avere dei dubbi# che la fascia si stava allentando. +entivo che essa era gi/ stracciata in qualche punto.con una ferme$$a pi0 che umana# mi mantenevo immobile. , miei calcoli non erano sbagliati. %onerastatoinvanocheioavevosoffertounatal pena. +entii# infine# cheioerolibero. Lafasciapendeva# a grosse bande# dal mio corpo. Ma il pendolo aveva gi/ sfiorato il mio petto# aveva gi/ lacerata la mia veste. Aveva raggiunta e tagliata anche la camicia. sso fece due oscilla$ioni nel mentre che un dolore estremamente acuto mi fece vibrare ogni dirama$ione del sistema nervoso. Ma l)istante della mia libera$ioneeragiunto.Aungestocheiofeci# al momento giusto# colla mano# i miei liberatori se ne fuggirono# a torme# per ogni dove. Con un moto calmo# ma fermo e risoluto 2 lento# obliquo# arretrando2scivolai dallastrettamorsadellefasce# lungi dal tagliodellafalce. !eril momento# almeno# ioero libero.Liberoe# insieme# negli artigli dell),nquisi$ione3roappena disceso dal mio letto d)orrore sull)impiantito della segreta# allorch( il moto dell)infernale macchina s)arrest di colpo# ed io la vidi attratta suda una invisibile for$a# versoil soffitto. 7uell)ammonimento mi ripiomb nella pi0 cieca dispera$ione. Ogni mio movimento era spiato" non poteva esservi pi0 alcun dubbioinproposito. Libero3 Oh3 ioerosfuggitoallamorte attraverso una orribile forma d)agonia# soltanto per esser votato aqualcosadi peggiorechenonfosselamorte# apre$$odi un)altra. A un tal pensiero# io guardai attorno alle lastre di ferro che m)imprigionavano.cos8 mi accorsi che un qualche strano cambiamento era avvenuto nella disposi$ione di esse. *urante alcuni lunghi minuti mi persi# cos8# dietro astra$ioni fantastiche e in supposi$ioni vane e incoerenti che mi diedero un brivido sottile. Fu in quei momenti# infatti# che mi accorsi# per la prima volta# dadoveprovenisselalucesulfureacherischiaravala cella. ssaeraoriginatadaunafessuranonpi0largad)un me$$o pollice# la quale girava torno torno alla base delle pareti dellasegreta# lequali# aquel modo# apparivanoeloerano# difatti# completamentestaccatedal suolo. Tentai di guardare attraverso a quella fessura ma# come si pu facilmente supporre# non riuscii a veder nulla.%ell)atto che feci di rial$armi# il mistero del mutamento avvenuto nella cella mi si disvel tutt)assieme. 5o gi/ detto che i colori delle figure sulle pareti# bench( i contorni ne fossero distinti# apparivano confusi e imprecisi. 7uesti colori avevano assunto# e sempre pi0 andavano assumendo# un abbagliante ed intenso splendore# il quale dava un aspetto a quelle fantasiose e demoniache figura$ioni che avrebbe scosso un sistema nervoso ben pi0 saldo del mio. Le occhiaie di innumeri demoni convergevano su me e mi riguardavano con una vivacit/ sinistra da tutte le dire$ioni 2 di l/ dove per l)innan$i non c)era che tenebra fonda 2 e splendevano della lugubre fiamma d)un incendio ch)io tentai inutilmente di supporre irreale.,rreale3 %on mi veniva forse# nell)atto di respirare# il pu$$o del ferro rovente alle narici4 &n soffocante vapore si sparse allora per la segreta# mentre un pu$$o pi0 intenso si sprigionava da quegli innumeri occhi fissi sulla mia agonia.Ma quei dipinti eran fatti col sangue# e lustravano nei suoi grumi3 ,o affannavo ericercavodisperatamenteil fiato. +ulleinten$ioni dei miei carnefici non c)era# ormai# pi0 alcun dubbio. , pi0 irriducibili# i pi0 demoniaci degli uomini3 Mi ritrassi dal metallo che ardeva# versoil centrodellacella.Al pensierodell)incendiochemi aspettava# l)idea della frescura# per contro# del po$$o# mi scese nell)anima comeunbalsamo. Accorsi al suoorlofataleed agu$$ai lo sguardo nelle sue profondit/. La luce su per la volta infiammata rifletteva nel suoi pi0 segreti recessi.nondimeno# per il mancamentod)unistante# il miocervellosi rifiutdi capirequel chevedeva. Lavisione# quindi# afor$a# penetr nell)animo e si stamp a caratteri di fuoco sulla mia ragione che vacillava. Oh# datemi la voce3 *atemi la voce ch)iopossa parlare3 Orrore3 7ualunque orrore piuttosto che quello3 Con un urlo bal$ai lungi dalla gola del po$$o e mi nascosi il volto tra le mani.amaramente piansi.,l calore# intanto# cresceva e cresceva. 1uardai versol)alto un)ultima volta e rabbrividii come per un accesso di febbre. &n nuovomutamentoeraintervenutonellasegretaeriguardava# questa volta# lasuaforma. Comeper l)innan$i# mi sfor$ai# invano# dapprincipio# di capirne il senso. Ma non dovevo rimanere troppo a lungo nel dubbio. La vendetta dell),nquisi$ione era stataaffrettata dallostudio stesso che io avevomessonell)evitarla. %onm)era pi0concesso# ora# di prendere a scher$o il -e medesimo dei Terrori. L)ambiente era quadrato# per l)innan$i. Ora vedevo chiaramente che esso aveva due angoli acuti e# per contro# due ottusi. La terrificante differen$aaumentava... aumentavaconferocerapidit/# enel contempoudivounsordolagno# uncupoborbottare. ,nun istante la cella aveva mutata la forma in quella d)una losanga. Ma la trasforma$ione non s)arrest a questo. d io non desideravo n( speravo che vi si arrestasse. Avrei voluto stringermi al petto le mura infuocate come se fossero state una veste acconcia alla mia eterna pace. La morte3 7ualunque morte# ripetei amestesso# manonquelladel po$$o3+tolto ch)ioero3!erch(noncapivocheeraproprionel po$$oche quelle pareti di fuoco volevano spingermi4 !otevo io resistere al loro ardore4quand)anche ne fossi stato capace# avrei anche resistito alla loro pressione4 la losanga# nel mentre# si stringeva sempre di pi0e contale rapidit/ che nonm)era concesso il tempo per pensare. ,l suo punto centrale# naturalmente# ove avesse raggiunta la sua maggiore larghe$$a# coincideva con il po$$o. ,ndietreggiai# ma le pareti mi respingevano# sen$a tuttavia toccarmi# sempre pi0 irresistibilmente in avanti.arriv l)istante in cui il mio corpo arso e convulso non ebbe pi0 luogo pei propri piedi# sul pavimentodellasegreta. ,ononlottavopi0elamiaanima agoni$$ante parve esalarsi in un supremo urlo di dispera$ione3 +entivo che stavo vacillando di sull)orlo3 Voltai gli occhi...d ecco un bombito lontano e discorde di voci umane. d ecco uno scoppio# come lo squillo di una moltitudine di tube insieme. deccol)asprorotolar di mille tuoni. le mura incandescenti si ritrasserospegnendosi# lente. unbraccio afferr il mio in una morsa di ferro nell)istante in cui io ero per precipitare svenuto nell)abisso. ra il braccio del generale Lassalle. L)esercito francese era entrato in Toledo. L),nquisi$ione era alla discre$ione dei suoi nemici.Morella+e stesso# da se stesso# solo &%O eternamente# e singolo.=!LATO% 2 Convivio# BCC# 66,6>Consideravo la mia amica Morella con un sentimento in cui si mescolavail pi0profondoeal tempostessosingolarissimo affetto. L)avevoconosciutapercasomoltianniprima# mala mia anima# al nostro primo incontro# aveva appreso ad ardere di fuochi sino ad allora sconosciuti" non erano per i fuochi di ros# e amaroe tormentosoal miospiritoera il graduale convincimentodi nonessere ingradodi definire inmodo alcuno il loro insolito significato# o di regolarne la misteriosa intensit/. Tuttaviaci vedevamospesso# eil destinoci leg insiemeall)altare" mamai ioleparlai di passione# opensai all)amore. Morella per scansava la societ/# e attaccata soltanto a me mi rendeva felice.ra una felicit/ che rapiva# una felicit/ di sogno.La sua erudi$ione era profonda. Le sue doti psichiche erano di ordine non comune# le sue facolt/ mentali titaniche. ,o sentivo questo# esottomolti aspetti divenni suoalunno. # era forse questa mancan$a di rami collaterali e la conseguente invariata trasmissione diretta da padre in figlio del patrimonio col nome# ad avere in fine talmente identificate le due cose# il luogoelafamiglia# daconfondereil titolooriginariodella propriet/ nello stranoedequivocoappellativodi ECasa degli &sherE# un appellativo che sembrava racchiudere# nella mente del contadiname che lo usava# tanto la casata quanto il maniero familiare.1i/ ho detto che il solo risultato del mio esperimento alquanto puerile di affissare cio' losguardonelle cupe acque dello stagno#era stato quellodi approfondirelamia primacuriosa impressione. %on pu esservi dubbio che la consapevole$$a del rapidoaumentaredellamiasupersti$ione# 2infatti# per quale motivo dovrei definirla altrimenti42 era servita principalmente ad accelerare quest)aumento. Tale# lo sapevo da tempo# ' l)assurda legge di tutti i sentimenti aventi come base il terrore. poteva essere stato per questo motivo soltanto che# allorch( tornai ad al$are gli occhi verso la casa# distogliendoli dall)immagine di essa riflessa nello stagno# subentr nella mia menteunpensierobi$$arro# talmentebi$$arroeparadossale# che lo riferisco unicamente per dimostrare quanto fosse intensa la for$a delle sensa$ioni che mi opprimevano. Avevo talmente esaltatalamiafantasiaal puntodi credererealmentechesu tutta la dimora e sulla tenuta pendesse un)atmosfera caratteristica ad esse e alle immediate vicinan$e# atmosfera che non aveva alcuna affinit/ con l)aria del cielo# ma che si esaltava dagli alberi ammuffiti# dal grigio muro# dal silen$ioso stagno# comeunvaporepestilen$ialeemisticoauntempo# opaco# tardo# appena percettibile# soffuso di una sfumatura plumbea. +cuotendomi dall)animoquel che*OVVAesserestatoun sogno# ripresi a osservare pi0 da vicino l)aspetto reale dell)edificio. ,l suo tratto pi0 caratteristico sembrava consistere in una estrema vecchie$$a. Lo scolorimento del tempo era stato enorme. Tutta la facciata esterna era ricoperta di una fungosit/ minutissima che pendeva dalle gronde come una intricata finissima ragnatela. Tutto ci era nondimeno indipendente da un decadimento vero e proprio. La muratura era rimasta intatta# e sembrava esservi una strana incongruen$a tra le parti ancora perfettamente unite della costru$ione# e lo stato di rovina delle singolepietre. ,nquestoelementocaratteristicovi eramolto che mi rammentava l)aspetto totale tipico di una vecchia opera in legno che sia rimasta per lunghi anni a marcire in un sotterraneo abbandonato# sen$a essere in alcun modo intaccata dall)aria esterna.Maall)infuori di questo indicedidecaden$a dell)insieme# la costru$ione non rivelava gravi tracce di instabilit/. Forse l)occhiodi unosservatore attentoavrebbe saputo discernere una fessura appena percettibile che partendo dal tetto# sullafacciatadell)edificio# attraversavail muroin dire$ione obliqua sino a perdersi nelle imbronciate acque dello stagno.*opoavernotatotuttequestecosemi diressi versolacasa# lungo un breve viale selciato. &n domestico mi prese il cavallo# eioentrai sottol)arcatagoticadell)ingresso. &nvallettodal passofelpatomi condussedal8# silen$iosamente# attraverso molti anditi bui# labirintici# sino allo +T&*,O del suo padrone. Molto di quel che incontrai sul mio cammino contribu8# non so perch(# adavvalorare quel sensodi vaga pauracui gi/ho alluso. Mentre gli oggetti che mi circondavano# le decora$ioni del soffitto# le fosche tappe$$erie delle pareti# la nere$$a d)ebanodei pavimenti# i trofei allucinanti elearmatureche vibravano al mio passaggio con secco rumore metallico# erano cose alle quali# anche in altro ambiente# io ero stato abituato sin dall)infan$ia# mentre non esitavo a riconoscere l)aspetto familiare di tutti questi oggetti# seguitavo tuttavia ad avvertire quanto straniate dal mio spirito fossero invece le fantasticherie che queste immagini# pur note# evocavano in me.+uunadellescaled)accessoincontrai il medicodi famiglia. bbi l)impressione che il suo aspetto riflettesse un)espressione mista di bassa astu$ia e di perplessit/. Mi pass accanto trepidante e prosegu8 innan$i. +ubito dopo il domestico spalanc un uscio e m)introdusse alla presen$a del suo padrone.Lacameraincui venivocos8 atrovarmi eramoltoampiae altissima. Le finestre lunghe# strette# a sesto acuto# erano talmente sopraelevate sul pavimento di quercia nera da risultare del tutto inaccessibili dall)interno. , deboli bagliori di una luce soffusa di vermiglio s)infiltravano attraverso i pannelli intrecciati eservivanoarenderesufficientementedistinti gli oggetti pi0invistasparsi perlastan$a" l)occhiosi sfor$ava tuttavia invano di raggiungere gli angoli pi0 riposti del locale# o i recessi del soffitto a volta tutto adorno di fregi. *alle pareti pendevano scuri drappeggi. ,l mobilio era sovraccarico# scomodo# antico# in cattivo stato. +parsi tutt)attorno giacevano molti libri e strumenti musicali# i quali non riuscivano per a dare alcuna vitalit/ alla scena. bbi l)impressione di respirare un)atmosfera di dolore. &n senso di tetraggine greve# profonda# irriducibile# pendeva su tutto e tutto permeava.Al mio entrare# &sher si al$ da un divano sul quale si trovava completamentesdraiato# emi accolseconunavivacit/eun caloreincuimi parveatuttaprimadiintuireunacordialit/ eccessiva# un poco troppo rassomigliante allo sfor$o obbligato dell)annoiato uomo di mondo.Mi bast tuttavia uno sguardo al suo viso per convincermi della suaperfettasincerit/. Ci mettemmoasedereerimanemmo silen$iosi per alcuni istanti# mentre io l)osservavo con un sentimento misto a piet/ e quasi di paura. Certo non avevo mai vedutonessunocheincos8 breveperiododi tempoavesse subitaunacos8 spaventosatrasforma$ionequantoquellache vedevo nella persona di -oderico &sher3 +tentavo ad ammettereamestessochequell)esseresvanitochemi stava dinan$i era il compagno della mia prima giovine$$a. ppure il suo viso era sempre stato assai caratteristico. &na carnagione cadaverica" occhi grandi# liquidi# oltremodoluminosi" labbra alquantosottili epallidissime# madelineateconinsuperabile perfe$ione" un naso delicato# di profilo ebraico# ma con un)ampie$$adi narici insolitainmodelli analoghi" unmento finemente cesellato che rivelava nella sua eccessiva rotondit/ una mancan$a di energia morale" capelli di una tenuit/ e di una sofficit/addiritturavaporose" tutti questi tratti# insiemecon un)espansione insolita delle regioni temporali# contribuivano a formare nel lorocomplessouna fisionomia nonfacilmente dimenticabile. d ecco che proprio nell)esagera$ione del carattere prevalente di questi tratti# e dell)espressione che essi eranosoliti rendere# consisteval)enormemutamentochemi faceva dubitare della identit/ di colui col quale stavo parlando. Masoprattuttoil pallorespettraledellapelleelaluminosit/ irrealedell)occhiomi colp8 epersinomi impaur8pi0di ogni altracosa.Anchei serici capelli eranostati lasciati crescere sen$acura# ecos8 scarmigliati erabbuffati comesefossero intessuti di lievissimi fili di ragno# pi0 che ricadere intorno al viso vi fluttuavano intorno# tanto da non permettermi# sia pure con uno sfor$o# di connettere quella loro impressione di arabesco a un)idea purchessia di umanit/ vera e propria.,nquantoai modi del mioamicofui subitocolpitodauna specie di incoeren$a# di inconsisten$a in essi# e ben presto mi accorsi che ci derivava da tutta una successione di deboli e vani tentativi per padroneggiare uno stato di trepida$ione abituale# un)agita$ionenervosaeccessiva. ,nrealt/erostato preparatoaquestolatodel suocaratterenontantodallasua lettera# quantodallereminiscen$edi certesuecaratteristiche infantili e dalle conclusioni che avevo tratte dalla sua costitu$ione fisica e dal suo temperamento specialissimi. , suoi gesti erano a volte vivaci# a volte pigri e scontrosi. La sua voce passava rapidamente da un tono di tremula indecisione =allorch( gli spiriti animali sembravano completamente soggiogati> a quella specie di concisione energica# quell)eloquio brusco# pesante# tardo# cavo# quella pronun$ia plumbea# perfettamente equilibrata e modulata# gutturale# che si riscontra nel bevitore incorreggibile o nell)incallito fumatore d)oppio# nei momenti in cui l)eccita$ione della droga ' particolarmente intensa. Fuconquesti accenti cheegli mi parldelloscopo dellamiavisita# del suoardentedesideriodi vedermi# edel conforto che si riprometteva da me. +i dilung quindi a descrivermi quellochesecondolui erail caratteredellasua malattia. +itrattava# mi spieg# di unmalecostitu$ionaleed ereditario# e al quale disperava di trovare unrimedio" una semplice affe$ione nervosa# si affrett a soggiungere# che sen$a dubbio si sarebbe benpresto dileguata. 7uestodisturbosi manifestava con una sequela di sensa$ioni innaturali. e alcune tra queste# a mano a mano che egli me le elencava# mi interessavanoemi stupivano# bench(forselaloroefficacia risiedesse solo nelle parole e nel tenore generale della narra$ione. &sher soffriva assai di una ipersensibilit/ morbosa" poteva sopportare soltanto il cibo pi0 insipido" poteva indossare soltanto indumenti di un certo tessuto" il profumo di un qualsiasi fiore gli era intollerabile" anche la luce pi0 debole era una tortura per i suoi occhi# e non vi erano che pochi suoni speciali# e soltanto quelli di alcuni strumenti a corda# che non lo riempissero di orrore.Mi avvidi che era schiavo# legato mani e piedi# di una forma anomala di terrore.2 ,o morir# 2 mi disse# 2 *OV-F morire in questa disperata follia.Cos8# cos8# nonaltrimenti# mi perder.Temogliavvenimenti del futuro non di per se stessi# ma per i loro risultati. -abbrividiscoal pensierodi unfattoqualsiasi# ancheil pi0 comune che possa operare su questa agita$ione intollerabile del mio spirito. ,n realt/ non rifuggo dal pericolo# se non nel suo effetto assoluto# cio' il terrore.,nquestostatodi smarrimentodei nervi# inquesta pietosa condi$ione# sento che sopraggiunger/ presto o tardi il momento in cui mi vedr costretto ad abbandonare la vita e la ragione insieme in qualche conflitto con il sinistro fantasma della !A&-A.Appresi inoltre per tratti e attraverso accenti rotti e ambigui# un altrocuriosoaspettodellesuecondi$ioni mentali. &sher si sentiva incatenato da certe supersti$iose impressioni alla casa in cui dimorava e dalla quale pi0 non usciva da molti anni# per un influsso la cui for$a supersti$iosa era resa in termini troppo incerti per essere qui ridescritti" un influsso ispiratogli nell)animo# mi disse# semplicementedaalcunecaratteristiche nella forma e nella sostan$a della sua dimora familiare" era un effetto# insomma# che l)elemento fisico delle grigie mura e delle torri e del cupo stagno in cui tutte queste cose si riflettevano aveva infine prodotto sull)elemento MO-AL della sua esisten$a.Ammettevatuttavia# sepureconesita$ione# chegranparte della caratteristica triste$$a che cos8 lo affliggeva poteva essere fatta risalire a un)origine pi0 naturale e assai pi0 tangibile# cio' alla grave e prolungata malattia# o# per meglio dire# alle condi$ioni sempre pi0 prossime alla morte# di una sorella teneramente amata che da molti anni era la sua unica compagna e la sua sola ed ultima parente sulla terra. 2 La sua morte# 2 midiceva con un)amare$$a che non potr mai dimenticare# 2 lascerebbe me inutile edebole# ultimosuperstite dell)antica ra$$adegli &sher. 2 Mentreparlava# lad?Madeline=cos8 si chiamava la sorella di -oderico> attravers lentamente un tratto lontano della stan$a# e sen$a aver notato la mia presen$a scomparve. ,o la guardai con indicibile stupore# cui si mescolava ungui$$odi paura# sen$a chetuttaviami fosse possibilespiegarmi questomiostatod)animo. Mentrei miei occhi seguivano i suoi passi allontanantisi# mi sentii invadere da una sensa$ione di stupore. 7uando finalmente un uscio si chiuseallesuespalle# il miosguardocercistintivamentee ansiosamente il volto del fratello# ma questi aveva nascosto la facciatralemani eiopotei soltantonotarechelesuedita emaciate si erano fatte ancora pi0 esangui e che erano irrorate da molte lagrime appassionate.,l male di lad? Madeline da molto tempo metteva a dura prova la peri$ia dei suoi medici. &na composta apatia# un consumarsi graduale della persona# attacchi frequenti sebbene transitori di natura par$ialmente catalettica ne costituivano l)insolita diagnosi. Fino a quel momento ella aveva resistito contro l)incal$are del male# e non si era mai messa a letto definitivamente# ma sul finire di quella sera in cui ero giunto allacasa# fucostrettaacedere=comesuofratellomi rifer8 durante la notte in preda a un)agita$ione indescrivibile> al potere distruttore del male" e seppi che l)occhiata fuggevole con cui avevocoltolasuapersonasarebbestataprobabilmente l)ultima poich( la giovane donna# almeno finch( fosse vissuta# non sarebbe pi0 stata visibile.*urante alcuni giorni consecutivi il suo nome non venne pi0 pronunciaton(da&sher n(dame# einquestoperiododi tempo iofeci delmiomeglioper alleviare lamalinconiadel mio amico. *ipingevamo e leggevamo insieme# oppure io restavo ad ascoltare# come perduto in un sogno# le sconnesse improvvisa$ioni della sua chitarra parlante.cos8# mentre una sempre pi0 stretta intimit/ mi permetteva di entrare ancora pi0 addentro ai recessi del suo spirito# con sempre maggiore amare$$a io ero costretto a constatare la vanit/ di ogni tentativo di rallegrare una mente da cui le tenebre si riversavano come unaqualit/positivaeinsitasututti gli oggetti dell)universo morale e fisico# in un)unica incessante irradia$ione di mesti$ia.!orter sempre con me la memoria delle lunghe ore solenni da metrascorsecos8 insolitudineinsiemeal signoredellaCasa degli &sher.Fallireituttaviasetentassi direndere comunque l)idea esatta del carattere# degli studi o delle occupa$ioni di cui egli mi metteva a parte o nei quali mi faceva da guida. +u tutto una idealit/ sovraeccitata e profondamente turbata gettava un chiaroresulfureo. Lesuelungheestemporaneelamenta$ioni funebri echeggeranno in eterno entro le mie orecchie. Fra tante altre cose rammento soprattutto in modo particolarmente dolorosounacertastranaperversioneeamplifica$ionedello sfrenato motivo dell)ultimo val$er di Geber. -iguardo ai dipinti# su cui la sua complessa fantasia si lambiccava# e che svanivano a ogni tocco in una indefinite$$a di cui io rabbrividivotantopi0profondamentequantomenocapivoil motivo del mio rabbrividire# riguardo a questi dipinti =per nitidechesianooradinan$i amelelororappresenta$ioni> tenterei invano di descrivere pi0 di quel poco che pu essere racchiuso entro il cerchio delle semplici parole scritte. La scarna semplicit/# la nudit/ dei suoi disegni fermavano e colpivano l)atten$ione. +e mai essere mortale riusc8 a dipingere un)idea# questo mortale ' stato -oderico &sher. !er me almeno# nellecircostan$echeallorami attorniavano# si levavadalle pure astra$ioni che il misantropo riusciva a fissare sulla propria tela# unataleintensit/di terrorearcanoeintollerabile# quale mai avevo sofferto# sia pur lontanamente# nemmeno nella contempla$ione delle indubbiamente scintillanti e tuttavia troppo concrete bi$$arrie fantastiche di Fuseli.&na per di queste conce$ioni fantasmagoriche del mio amico che meno rigidamente delle altre partecipava dello spirito dell)astra$ione pu essere adombrata con parole# sia pure inadeguatamente. +i trattava di un piccolo quadro rappresentante l)internodi unavoltaogalleria rettangolare# immensamente lunga# dai muri bassi# bianchi# lisci# sen$a alcuna interru$ione o fregio. Alcuni punti accessori del disegno servivanoefficacementeasuggerirel)impressionechequesto scavos)ingolfasseaprofondit/prodigiosasottolasuperficie della terra.,n tutta la sua vasta estensione non era possibile notare alcuna viadi uscita# n(eradiscernibiletorciaalcuna# oaltrafonte artificiale di luce" e tuttavia si diffondeva ovunque un fiotto di raggi intensissimi che immergevano il tuttoinuno splendore abbagliante e spettrale.1i/ ho accennato a quello stato morboso del nervo auricolare che rendeva intollerabile al pa$iente ogni specie di musica# a ecce$ionedi alcuni effetti di strumenti acorda. ranoforse questi confini ristrettissimi entroi quali egli si rinchiudeva# limitandosi al solousodellachitarra# adareorigineingran parte al carattere fantastico delle sue esecu$ioni. %on era per possibile spiegarein talmodolafervida FAC,L,TD deisuoi ,M!-OVV,+,. 7uesti devono essere stati# ed erano in realt/# nelle note# come pure nelle parole delle sue vagabonde fantasie =poich( non di rado egli si accompagnava con improvvisa$ioni verbali rimate># il risultato di quella padronan$a intensa di s( e di quellaconcentra$ionementalecui gi/hoallusoeche' osservabile soltanto in alcuni particolari momenti# allorch( l)eccitamento artificiale raggiunge il suo colmo. +ono riuscito a ricordare facilmente le parole di una di queste rapsodie. Forse nefuitantopi0fortementeimpressionatoperch(mentreegli melerecitava# nellacorrentesotterraneaomisticadel suo significato# mi parve di notare# e per la prima volta# una piena consapevole$$a da parte di &sher del vacillare della sua ragione. 7uesti versi# che egli aveva intitolati E,l pala$$o incantatoE# correvanopressapococos8. %ellapi0verdedelle nostre valli#da buoni angeli visitata#un tempo un bello e solenne pala$$o#radioso pala$$o# ergeva la sua fronte.%el regno del monarca !ensieroesso si ergeva3 Mai serafino lev le alisu struttura pi0 bella.+tendardi gialli# di gloria e d)oro#sul suo tetto sventolavano e garrivano=ci# tutto ci# accadeva negli antichi#antichissimi tempi lontani>#e ogni dolce bre$$a che indugiava#in quel dolce giorno#lungo i contrafforti piumati e pallidi#un odore alato disperdeva.Visitatori di quella valle feliceattraverso due luminose finestre viderospiriti muoversi musicalmente#all)intonato ritmo di un liuto#intorno a un trono# dove seduto=!orfirogene3>in pompa addicentesi alla sua gloria#appariva il governante del regno. tutta di perle e di rubini scintillanteera la stupenda porta del pala$$o#attraverso cui giungeva fluente# fluente# fluentee in eterno sfavillante#una coorte di chi# il cui dolce compitoera soltanto di cantare#con voci di ineguale belle$$a#l)ingegno e la sagge$$a del loro re.Ma creature malvage# in vesti di lutto#assalirono l)eccelsa dimora del monarca=ah# piangiamo# poich( mai un domanispunter/ per lui# abbandonato3>#e# tutt)attorno alla sua dimora# la gloriache sfavillava e lussureggiavanon ' che una favola vagamente ricordatadell)antico tempo sotterrato. ora i viaggiatori in quella valle#attraverso le finestre soffuse di rosso lucore#vedono vaste forme muoversi fantasticheal suono di una melodia discorde"mentre# simile a un fiume rapido e irreale#attraverso la pallida porta#una folla ripugnante si riversa precipite# sen$a sosta#e ride" ma pi0 non sorride.-icordoperfettamentecheleriflessioni provocatedaquesta ballata ci portarono lungo un corso di pensieri in cui si manifest un)opinione di &sher che io cito non tanto per la sua originalit/ =poich( altri l)hanno manifestata parimenti># quanto per l)ostinate$$a con cui egli l)affermava. 7uest)opinione# cos8 1-O++OMO*O# verteva sulla sensibilit/ di tutte le cose vegetali. Ma nella sua alterata fantasia questo concetto aveva assuntouncaratterepi0audace# violando# entrodeterminate condi$ioni# il regno dell)inorganico. Mi mancano le parole per esprimere appieno tutto il sincero abbandono del suo convincimento. 7uesta sua certe$$a tuttavia era collegata =come gi/ ho accennato> alle grigie pietre della dimora dei suoi padri. Lecondi$ioni disensibilit/eranostatequiadempiute# cos8 egli immaginava# dal sistemadi collocamentodi queste pietre# dall)ordine della loro disposi$ione# nonch( dal modo con cui le molte fungosit/ che le ricoprivano si erano predisposte# e dallaposi$ionedegli alberi putrescenti checircondavanola dimora# ma soprattutto dalla lunga indisturbata durevole$$a di questasistema$ione# edal suorifrangersi esdoppiarsi nelle immoteacquedellostagno. Laprovadi ci# laprovadella sensibilit/# era rintracciabile# mi disse =e qui mentre egli parlava io trasalii># nella lenta e tuttavia certa condensa$ione di un)atmosfera propria emanante dalle acque e dalle mura. Tale risultato era scopribile# soggiunse# nella silente# e tuttavia conturbante e terrificante influen$a che per secoli aveva plasmato i destini della sua famiglia# e che aveva fatto di L&, quello che io ora vedevo# quello che egli era. Opinioni come queste non hanno bisogno di commento# n( io ne tenter alcuno., nostri libri# libri che da anni costituivano non piccola parte dell)esisten$a mentale dell)invalido# erano# com)' facile supporre# instrettorapportoconquestoelementofantastico. ,nsieme consultavamo opere quali la EVervet et ChartreuseE di 1resset# E ioavvertiiunavibra$ionedistinta#cava#metallica# squillante# bench( apparentemente soffocata. ,ncapace di dominare pi0 a lungo i miei nervi# bal$ai in piedi# ma il moto misurato oscillante di &sher prosegu8 imperturbato.Accorsi alla seggiola in cui sedeva. Aveva gli occhi fissi dinan$i as(edatuttoil suoaspettoemanavaunarigidit/ petrigna. Ma non appena gli ebbi posato una mano sulla spalla sentii l)intero suo corpo vibrare di un brivido intenso" un sorriso malsano gli aleggi sulle labbra e io vidi che egli mormorava sommessamente# frettolosamente# parole sconnesse# quasi fosse totalmente ignaro della mia presen$a. Mi chinai su di lui e alla fine compresi il pauroso significato delle sue parole.2 %on l)ho udito4 Certo che l)ho udito.LO O*O A%CO-A. *atanto... tanto... tanto... damolti minuti# damolteore# da molti giorni# io lo odo# e tuttavia non ho osato... oh# piet/ di me# miserabile sciagurato che sono3 %on osavo... %O% O+AVO !A-LA-3 L)A lo si vide contorcersi# a un primo momento# in un lungo brivido forse di terrore# forse di disgusto" ma subito dopo la sua fronte si invermigli di collera. 2 Chi osa4 2 domandconvocerauca ai cortigiani che lo attorniavano# 2 chi osa insultarci con questa irrisione sacrilega4 !rendetelo e smascheratelo# affinch( possiamo sapere chi impiccheremo all)alba ai merli del nostro castello3 7uandoprofer8 questeparoleil principe!rosperosi trovava nella stan$a turchina# ovvero la stan$a orientale. sse rimbombarono alte e chiare per tutte le sette stan$e# poich( il principe era un uomo vigoroso e forte# e a un cenno dela sua mano la musica si era taciuta. %ella stan$a turchina stava il principe# attorniato da un gruppo di cortigiani pallidi. Atutta prima# non appena egli ebbe parlato# questo gruppo ebbe un lieve moto irrompente in dire$ionedell)intruso# il qualeinquell)attimosi trovavapure vicino e ora con passo solenne e deciso si approssimava ancor pi0 al principe. Ma per un misterioso innominato terrore che l)aspetto pauroso della maschera aveva ispirato a tutti i presenti# nessunoosstendere una manoper afferrarla# cosicch( lo sconosciuto pot( passare a un metro di distan$a dalla persona del principe sen$a che alcuno lo trattenesse# e mentre la folla# come colta da ununicosubitaneoimpulso# si ritraeva dal centrodellestan$eversolepareti# egli prosegu8 indisturbato nelpropriocammino# masempreconquelpassomaestosoe misurato che lo aveva distinto sin dal primo momento# attraversolastan$aturchinaaquellapurpurea# dallastan$a purpurea alla verde# dalla stan$a verde alla stan$a arancione# e poi alla bianca# e da questa si spinse persinonella stan$a violetta# primachevenissefattounmovimentorisolutoper fermarlo. Fu allora per che il principe !rospero# accecato di colleraevergognosoperlapropriamomentaneacodardia# si butt precipitosamente attraverso le sei stan$e# non seguito da alcuno# causa il terrore mortale che aveva raggelato tutti quanti i presenti. ,mpugnava alta sul capo una spada sguainata# e si era avvicinato# rapido# impetuoso# a pochissimi passi dalla figura# retrocedente# quandoquesta# giuntaall)estremit/della stan$adi velluto# si volsebruscamenteeaffrontil proprio inseguitore. +i intese un grido lacerante# e la spada si abbatt( in unosfavilliosul nerodel tappeto# soprail quale# unattimo dopo# cadde prostrato nella morte il principe !rospero. Allora# raccogliendo in s( il folle coraggio della dispera$ione# un gruppo di baldorianti si precipit nella stan$a nera e afferr il travestito# la cui alta figura stava eretta e immobile entro l)ombra della pendola d)ebano# ma ungemito di indicibile orrore usc8 dai loro petti quando essi si accorsero che le vesti funerarieelamascheracadavericacheavevanostrettecon tanta violenta rude$$a non contenevano alcuna forma tangibile. allora tutti compresero e riconobbero la presen$a della Emorte rossaE giunta come un ladro nella notte# e a uno a uno i gaudenti giacquero nelle sale irrorate di sangue delle loro go$$oviglie# e ciascuno mor8 nell)atteggiamento disperato in cui era caduto.la vita della pendola d)ebano si estinse con quella dell)ultimo dei baldorianti.le fiamme dei tripodi si spensero. l)Oscurit/# la*ecomposi$ioneelaMorterossaregnarono indisturbate su tutto. Il gatto nero!er il raccontopi0straordinario# eal medesimotempopi0 comune# che sto per narrare# non aspetto n( pretendo di essere creduto. +arei davvero pa$$o a pretendere che si presti fede a unfattoacui persinoi miei sensi respingonolalorostessa testimonian$a. ppure pa$$o non sono# e certamente non vaneggio. Ma domani morr# e oggi voglio scaricare la mia anima. Mio scopo immediato ' di porre innan$i al mondo# in modo piano# succinto# esen$acommenti# unaseriedi casisemplicemente domestici. %el loro concatenarsi questi fatti mi hanno terrificato# mi hanno torturato# mi hanno annientato. %on tenter tuttavia di spiegarli. !er me essi non hanno rappresentatoche orrore"amolti invece pi0che terribili essi sembreranno perfino all)infinita misericordia dell),nfinitamente Misericordioso e ,nfinitamente Terribile ,ddio. Lanottedi quel giornoincui avevocompiutoquestogesto crudelefui risvegliatonel sonnoda gridadi Eal fuoco3 Al fuoco3E. , cortinaggi del mio letto erano in fiamme# tutta la casa ardeva. Fu con grande difficolt/ che mia moglie# una domestica e io stesso riuscimmo a salvarci dall)incendio. La distru$ione fu totale. Tutta la mia sostan$a venne inghiottita dal disastro# e da quel momento in avanti io mi abbandonai alla dispera$ione. %on ho affatto la debole$$a di cercar di stabilire un nesso di causa e di effetto tra questa sciagura e l)atrocit/ da me commessa. Ma stoenumerando una catena di fatti# e non desideropercilasciareincompiutoancheunsoloeventuale anello. ,l giorno successivo all)incendio mi recai a ispe$ionare le macerie. Tutti i muri della casa erano caduti# a ecce$ione di uno solo. +i trattava di un muro divisorio# non molto massiccio# che si trovava verso il me$$o della casa# e contro il quale aveva sempre poggiato la testa del mio letto. ,n questo punto l)intonaco aveva in gran parte resistito all)a$ione del fuoco# un particolarecheioattribuii al fattoesserestataquellaparete appunto ripulita di fresco. ,ntorno a questo muro si era radunata una densa folla# e molte persone sembravano esaminare un certo tratto di parete con atten$ione minutissima e ansiosa. Le parole E+trano3E# e E,ncredibile3E# e altre espressioni consimili eccitarono la mia curiosit/. Mi avvicinai evidi# quasi fossescolpitain aveva infine assunto nette$$a di contorni e una forma precisa. sso era divenuto ora la rappresenta$ione di un oggetto che rabbrividiscoanominare# eper questosoprattuttoodiavoe paventavo e avrei voluto sbara$$armi di quel mostro + +OLTA%TO LO AV++, O+ATO# poich( questo segno# ripeto# si era finalmente trasformato nella figura$ione limpidissima di un oggetto odioso e ributtante. era divenuto una FO-CA# oh# lugubre e terribile macchina di orrore e di delitto# di agonia e di morte3 adesso la mia miseria superava la miseria tutta dell)&manit/ intera. una>XY"ZKBX>ZV.>ZV"KLXY"ZKWK[XL>>KU"CV=".VYKWKM=KK>UYW"ZX ="KKY[XY4"K>YV="ZKU>"UYWB. YV="Z[UXYB =UY2Z>K[KY"ZLX[B KU>">XWK>ZVV"C=V[#ZKLKC"K.KVC"ZKtKU"Z>ZKUWUBKKLXYKC=V["Z K"=KK"Z =V4MZ"ZK>ZV"CXC".CKK"V4"@MaA# dissi io# restituendogli il foglio# @sonopi0all)oscuro" chemai. +eperlasolu$ionedell)enigmami offrisserotutti i tesori di 1olconda# sono certo che non riuscirei a guadagnarmeliA.@ppureA# disse Legrand# @la solu$ione non ' per nulla difficile come la prima# frettolosa occhiata a questi segni potrebbe indurvi a credere. 7uesti segni# come ognuno pu facilmente arguire# costituiscono un crittogramma. vale a dire# hanno un senso. Mainbaseaquellochesapevodi Iidd# nonmelo figuravocapacedi costruireuncrittogrammatroppoastruso. !ertanto conclusi subito che questo doveva essere di una specie semplice# ma tale che il ro$$o intelletto di un marinaio avrebbe giudicato assolutamente insolubile per chi ne ignorasse la chiaveA.@ voi l)avete risolto4A.@-apidamente" ne ho risolti altri diecimila volte pi0 astrusi. Le circostan$e# e una certa predisposi$ione mentale# mi hanno portatoainteressarmidiindovinellidelgenere# edubitoche l)ingegnosit/ umana possa costruire un enigma che l)ingegnosit/ umana# applicandosi a fondo# non possa risolvere. ,neffetti# una volta stabilita una serie di segni connessi e leggibili# la difficolt/ di ricavarne il significato non mi preoccupava che molto relativamente.@%el caso in questione# an$i# in tutti i casi di scrittura segreta# ,l primo problema riguarda la lingua del cifrato# poich( i criteri della solu$ione# specie per quanto riguarda le cifre pi0 semplici# dipendono dal genio del particolare idioma e variano a seconda di esso. ,n genere non vi sono alternative" occorre solo sperimentare# basandosi sul calcolo delle probabilit/# ogni lingua nota a colui che tenta la solu$ione# finch( venga trovata quella giusta. Ma# per quanto riguarda il nostro cifrato# la firma risolve ogni difficolt/. ,l gioco di parole basato su Iidd non ha senso in nessuna lingua# tranne l)inglese. %on fosse stabilito per questa considera$ione# avrei ini$iatoi miei tentativi conlo spagnolo e il francese# cio' dalle lingue in cui era pi0 naturale che un pirata dei mari spagnoli avesse trascritto un segreto del genere. +tando cos8 le cose# conclusi che il crittogramma fosse in inglese.@Comepoteteosservare# nonci sonodivisioni traparolae parola. +e ce ne fossero state# il compito sarebbe stato relativamente facile. ,n tal caso# avrei cominciato con il confronto e l)analisi delle parole pi0 brevi e# se fosse capitata una parola di una sola lettera# come ' pi0 che probabile =a o ,# per esempio># avrei considerato la solu$ione come certa.Ma# mancando una divisione# mio primo passo fu di accertare quali lettere ricorressero con maggiore frequen$a e quali con minore frequen$a. Fatti i conti# compilai la seguente tabella.,l carattere K ricorre MM volteA A " A BX AA A Z A C[ AA A V A CX AA A > A CX AA A Y A CM AA A U A CB AA A X A CC AA A W A K AA A C A K AA A L A X AA A [ A U AA A B A U AA A . A Z AA A M A Z AA A ME A Z AA A 4 A M AA A q A B AA A 2 A C AA A . A C A@Ora# in inglese la lettera che ricorre pi0 frequentemente ' la e. +eguono nell)ordine a o i d h n r s t u ? c f g l m H b ; p q \ $. ,n ogni caso# la e predomina a tal punto# che ' raro trovare una frase# di qualsiasi lunghe$$a# in cui essa non sia la lettera pi0 frequente.@1i/ all)ini$io# dunque# abbiamo il fondamento di qualcosa di pi0 di una semplice congettura. P chiaro l)uso generale che si pu fare della tabella# ma per quel che riguarda il nostro crittogramma# ci varremo solo in parte del suo ausilio. !oich( il segno predominante ' K# presupporremo# tanto per cominciare# che corrisponda alla e dell)alfabeto. !er verificare tale presupposto# vediamo se K si trova spesso in coppia# giacch( in inglese le coppie di e sono assai frequenti# come per esempio nelle parole meet# fleet# speed# seen# been# agree ecc. ,n questo caso# loritroviamoraddoppiatobencinquevolte# sebbeneil crittogramma sia breve.@!rendiamodunqueKcomee. Ora# fratutteleparoledella lingua inglese# l)articolo the ' la pi0 frequente" vediamo perci senonsi presenti laripeti$ionedi trecaratteri# nellostesso ordine# l)ultimodei quali siaK. +escopriamotali ripeti$ioni# cos8 ordinate# molto probabilmente rappresentano la parola the. Ora# se esaminiamo il cifrato# troviamo non meno di sette volte la serie "ZK. !ertanto possiamo supporre che il segno " rappresenti la lettera t# Z la lettera h# e K la lettera e. Conferma# quest)ultima# dellanostra ipotesi. econci abbiamofattoun gran passo avanti.@Ma avendo stabilito una parola# siamo in grado di stabilire un punto di estrema importan$a. vale a dire#la fine e l)ini$io di parecchiealtreparole. !rendiamo# adesempio# il penultimo caso in cui si presenta la serie "ZK# non lontano dalla fine del testo. %oi sappiamo che il segno " che segue immediatamente ' l)ini$io di una parola# e dei sei segni che seguono questo "ZK ne conosciamo cinque. Trascriviamo questi segni cos8# con le letterechesappiamoli rappresentano# lasciandounospa$io vuoto per la lettera incognita.t eeth.@7ui possiamoscartare subitoil thchenonfa parte della parola che incomincia con la prima t" giacch(# provando con tutto l)alfabeto alla ricerca di una lettera che possa colmare la lacuna# ci accorgiamo che ' impossibile comporre una parola di cui questo th faccia parte. *ovremo dunque limitarci a.t ee#e# ripassando l)alfabeto# se necessario# come gi/ abbiamo fatto# arriviamo alla parola tree =EalberoE> come unica versione possibile. ,n tal modo otteniamo un)altra lettera# r# rappresentata da pi0 due parole giustapposte. the tree.@+e guardiamo un po) pi0 avanti# dopo queste parole# ritroviamo la combina$ione "ZK# che usiamo come termina$ione di quanto immediatamente precede. %e risulta# in quest)ordine.the tree"Z=V4MZ theo# sostituendo le lettere rispettive quando esse ci siano note.the tree thr...V4 Mh the.@Ora# se al posto dei segni che non conosciamo# lasciamo degli spa$i vuoti# o mettiamo dei puntini# leggiamo.the tree thr... h the#dacui risultaevidentelaparolathrough=EattraversoE>. Ma questa scoperta ci fornisce tre nuove lettere. o# u# e g# rappresentate da V# 4# e M.@+e ora esaminiamo attentamente il testo# in cerca di combina$ioni di segni gi/ noti# troviamo# non molto dopo l)ini$io# questa serie.KM=KK# cio' egree#che '# ovviamente# la termina$ione della parola degree =EgradoE e che ci d/ un)altra lettera# d# rappresentata da t.@7uattro lettere dopo la parola degree# troviamo la serie"ZX="KK.Traducendoisegni noti# erappresentandoisegni ignoti con puntini# come in preceden$a# leggiamo.th. rtee.#serie che immediatamente ci suggerisce la parola thirteen =EtrediciE> e che ci fornisce altre due lettere# i e n# rappresentate da X e da Y.@-iportandoci ora all)ini$io del crittogramma# troviamo la combina$ioneUM VVWTraducendo come prima# otteniamogood =EbuonoE>#che ci d/ la certe$$a che la prima lettera ' a# e che le due prime parole sono A good =E&n buonE>.@Adevitareconfusioni# dobbiamooradisporreperordinein una tabella tutte le EchiaviE finora trovate.la tabella ' questa.U rappresenta aW A dK A eM A gZ A hX A iY A nV A o= A r" A t4 A u@Vi troviamo rappresentate non meno di undici delle lettere pi0 importanti" mi sembra perci superfluo# per quanto riguarda la solu$ione# entrareinaltri dettagli. 5odettoabbastan$aper convincer2vi che crittogrammi di questa natura sono di agevole solu$ione# e per darvi un)idea del carattere ra$ionale del procedimento. Ma tenete presente che il crittogramma che abbiamo davanti appartiene alla specie pi0 semplice. %on mi resta ora che darvi la tradu$ione completa del testo della pergamena# come l)ho decifrato. ccolo.=@EA good glass in the bishop)s hostel in the devil)s seat tHent?2one degrees and thirteen minutes northeast and b? north main branchseventblimbeastsideshoot fromtheleft e?eofthe death)s head a beeline from the tree through the shot fift? feet outE=E&nbuonvetronell)ostellodelvescovosullasediadel diavoloventungradietrediciminutinord2estquartadinord tronco principale settimo ramo lato est calare dall)occhio sinistro della testa di morto una linea d)ape dall)albero attraverso la palla cinquanta piedi in l/E>A.@MaA# dissi io# @l)enigmami sembraancorapi0oscuroche mai. Come ' possibile ricavare un significato da questo gergo assurdoabasedi Esediadel diavoloE eEtestadi mortoE e Eostello del vescovoE4A.@AmmettoA# rispose Legrand# @che se esaminata superficialmente# lafaccendapusembrareancoraalquanto confusa. ,l mio primo tentativo fu quello di ridare al periodo le divisioni primitive# secondo le inten$ioni del crittografoA.@Volete dire# dargli una punteggiatura4A.@7ualcosa del genereA.@Ma come ci siete riuscito4A.@5o riflettuto che il crittografo aveva scritto inten$ionalmente le parole sen$a divisioni# per renderne pi0 difficile la solu$ione. Ora# un uomo di ingegno non troppo sottile nel far ci avrebbe quasi sicuramente esagerato. 7uando# scrivendo# fosse arrivato la dove fosse stata necessaria una pausa# o un punto# sarebbe stato irresistibilmente portato a giustapporre i caratteri pi0 fittamentedel consueto. +e# allalucedi questopresupposto# osservateil manoscritto# troveretefacilmentecinquecasi del genere# in cui le lettere sono anormalmente accostate. ,n base a questo indi$io# ho apportato le seguenti divisioni.@EAgoodglass inthe bishop)s hostel inthe devil)s seat 2 fort?one degrees and thirteen minutes 2 northeast and b? north 2 main branch seventh limb east side 2 shoot from the left e?e of the death)s head 2 a bee2line from the tree through the shot fift? feet outE =E&n buon vetro nell)ostello del vescovo sulla sedia del diavolo 2 quarantun gradi e tredici minuti 2 nord2est quarta di nord 2 tronco principale settimo ramo lato est 2 calare dall)occhio sinistro della testa di morto 2 una linea d)ape dall)albero attraverso la palla cinquanta piedi in l/E>A.@Anche questa divisioneA# dissi# @continua a lasciarmi all)oscuroA.@Lascianchemeall)oscuroA# replicLegrand# @perqualche giorno" nel frattempo feci diligente ricerca# nei pressi dell),sola di +ullivan# di un qualche edificio noto col nome di Ecastello del vescovoE# poich(# naturalmente# l)altrotermine# EostelloE era ormai desueto. %on avendo raccolto alcuna informa$ione in proposito# stavoperestendereil raggiodellemiericerchee procedereinmodopi0sistematico# quando# unamattina# mi balenl)ideachequestoEostellodel vescovoEpotesseavere qualcherapportoconunavecchiafamigliadi nomedeveessersi avvalso# inquel lavoro# dell)aiuto di qualcuno. Ma terminata la fase pi0 faticosa# !u aver giudicato opportuno eliminare quanti erano al corrente delsuosegreto.Forsebastarono un paiodi colpi di vanga# mentrei suoi aiutanti eranoancoraintenti al lavoro dentro la fossa" forse ne occorsero una do$$ina. Chi potr/ mai dirlo4A.Il !or"o*a l]inglese di *1A- ALLA% !OMentre# debole e stanco# verso la me$$anottescorrea d]antico libro pagine strane e dottesonnecchiando# ad un tratto come un picchio ascoltai#un lieve# un gentil picchio de la mia stan$a all]uscio.2 ^ qualcuno che picchia de la mia stan$a all]uscio#e non altro# 2 pensai.-icordo. ra il dicembre freddo# e ogni ti$$o lentosi spegnea disegnando l]ombra sul pavimento.,l d8 solo anelavo _ dacch( invano cercaioblio nei libri al duolo per la morta Leonora _per te# raggiante vergine# che in ciel chiaman Leonora#e qui nome non hai. il triste incerto fremito de le rosse cortinetema ignota e fantastica m]incutea sen$a fine#s8 che# a calmare i battiti del cuore# io mi levai"indi. 2 ^ qualcun che picchia de la mia stan$a all]uscio#qualcun che varcar vuole de la mia stan$a l]uscio#non altro# 2 mormorai.Calmato allor lo spirito# sen$a esitare ancora.2 *a voi perdono imploro# signor _ dissi _ o signora"ma il fatto ' che dormivo# e voi pur piano assaipicchiaste# cos8 lieve della mia stan$a a l]uscio#che avervi udito appena mi pare. _ d aprii l]uscio"ma sol bu`o trovai.*ubbio e timor nel bu`o m]assalsero# e stupitorestai# sogni seguendo che mai uomo ha seguito"ma ognor silen$io e tenebre intorno a me scrutai#sol bisbigliossi un motto# il nome di Leonora3Lo dissi io stesso# e l]eco rimormor. Leonora3+ol questo e nulla mai.Tornando nella camera con lo spirito agitato#ecco il picchio ripetersi d]un tratto e pi0 spiccato.2 Oh3 certo ' a la finestra che battono# 2 esclamai# 2' l/# su la persiana" scopriamo un tal misteroatregua un istante# o cuore" scopriamo un tal misteroa+ar/ il vento# 2 pensai.A spalancar le imposte mossi# e# agitando l]ale#entr un bel corvo antico in aria trionfale.%on fe] saluto alcuno# arrestossi mai#finch(# come un padrone# pos l8 sopra l]uscio#di !allade su un busto# proprio l8 sopra a l]uscio.Fermossi e l]osservai. allor lass0 mirando quel nero uccello assiso#il suo grave contegno mi di' lieve un sorriso.2 -asa hai la cresta# 2 dissi# 2 ma un vinto non sarai.Corvo spettral che vieni tristo dai regni bui#parla# qual] ' il tuo nome# laggi0 nei regni bui4 il corvo. %on pi0 mai31ran meraviglia io m]ebbi quell]uccello ad udire#bench( il motto s8 incerto poco volesse dire"ma pur quella fantastica parven$a io l]accettai#poich( vedea l]uccello gi0# al di sopra dell]uscio#bestia o uccello# sul busto gi0 al di sopra dell]uscio#col nome. %on pi0 mai3Ma non disse oltre il corvo# fermo sul busto e assorto#come se pronun$iando quel motto ei fosse morto.%ulla s]intese# e alcuna piuma non mosse mai#infin ch]io ripetei. 2 Altri fuggiron via"ei pur n]andr/ siccome le mie speran$e via. l]uccello. %on mai3Atterrito da l]arida risposta cos8 adatta.2 Oh# sen$a dubbio _ dissi _ d]un corvo qui si tratta#al quale un infelice padron stretto ne] guai#cantando con le lugubri nenie le sue meschinesperan$e# in ritornello avr/ insegnato alfinequel triste. %on pi0 mai3 poich( l]alma al riso moveami ancor l]aspettodel corvo# il seggiolone volsi a lui dirimpetto#e tosto dietro a innumeri fantasie mi lanciaiper saper che volesse quel triste antico uccello#quello sgra$iato e magro# spettrale antico uccellodir con il suo %on mai3Cos8 fantasticando stetti# sen$a parlare"ma dai suoi occhi il cuore io mi sentia bruciare"un pe$$o stetti# e il capo sul velluto appoggiaidel sedil# che la lampada irradiava da l]alto#la violacea stoffa irradiata da l]alto#ch]lla ha lasciato ormai.Allor dei passi d]angeli udir mi parve e densoL]aere intorno farsi d]indivisibile incenso.2 Malvagio# a me$$o d]angeli ti manda ,ddio# 2 gridai _riposo da le assidue memorie di Leonora"bevi l]oblio# dimentica la perduta Leonora3*isse il corvo. %on mai3!rofeta# _ io feci# _ e sempre tal# sia uccello o infidospettro# ti spinga l]rebo o la tempesta al lido# _tu che su questa terra desolata ten vai#per la mia tetra casa" dimmi schietto# t]imploro.v]' pace almeno in 1alaad4adimmi# dimmi# t]imploro3 il corvo. %on pi0 mai3!rofeta _ io ripetetti# _ sia uccello o spettro errante _*immi# pel *io che adori# per quel ciel scintillante.potr/ in un den lunge l]anima triste assaitrovar la dolce vergine che chiamano Leonora#la vergine che gli angeli ora chiaman Leonora4*isse il corvo. !i0 mai3*emone o uccello# parti# _ proruppi allora# _ ai boschitorna# fra le tempeste# di !luto ai regni foschi#n( una penna in ricordo di quel che detto or hairesti3 a la solitudine mi lascia# e sgombra viadal busto3 Oh# il becco levami dal core# e sgombra via3*isse il corvo. %on mai3 l/# sen$a pi0 muoversi# rimane esso a guardare#fermo sul busto pallido# de l]uscio al limitare.+embrano di sognante demoni gli occhi# e i raidel lume ognor disegnano l]ombra sul pavimento#n( l]alma da quell]ombra lunga sul pavimentosar/ libera mai3Tradu$ione di. Francesco Contaldi =CKXU2C[LM>Le "icen