ECONOMIA CIRCOLARE E SCUOLA: LA GESTIONE …

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ECONOMIA CIRCOLARE E SCUOLA: LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLA PLASTICA 4 febbraio 2021 MAZZUCCHELLI 1849 Alberto Bianchi Impresa associata a Unione degli Industriali della Provincia di Varese

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ECONOMIA CIRCOLARE E SCUOLA: LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLA PLASTICA

4 febbraio 2021

MAZZUCCHELLI 1849 Alberto BianchiImpresa associata a Unione degli Industriali della Provincia di Varese

© 2021 – Unione degli Industriali della Provincia di Varese

La storia

Mazzucchelli 1849 Spa opera a livellointernazionale nel settore dei semilavorati di materie plastiche. Oggi è azienda leader a livello mondiale nella produzione dell’Acetato di Cellulosa, un materiale plastico di origine vegetale utilizzato soprattutto per la realizzazione delle montature degli occhiali.

• Viene fondata nel 1849 da Santino Mazzucchelli che, nel suo piccolo opificio a Castiglione Olona, inizia a fabbricare pettini e bottoni usando, come materia prima, ossa, corni e gusci di tartaruga.

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La storia

Nel 1875 Pompeo Mazzucchelli succede al padre Santino e decide di sostituire i materiali utilizzati sino ad allora con la prima materia termoplastica, la celluloide che nel 1924inizia ad essere prodotta internamente all’azienda.

Nel 1936 la produzione si amplia con l’acetato di cellulosa, conosciuto con il marchio Rhodoid®, prodotto nuovo e non infiammabile di derivazione naturale

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La storia

Verso la fine degli anni ‘70 Mazzucchelli decide di concentrare il suo impegno nel mercato dell’occhialeria dove può portare il suo know-how, la sua capacità innovativa e la sua carica creativa. A supporto dei suoi clienti crea, nel 1977, il Centro O, un centro di ricerca e studi in grado di offrire ai clienti un servizio innovativo e creativo, analizzando le richieste del mercato e interpretando le tendenze della moda, a riprova del fatto che l’occhiale non è più solo uno strumento di correzione ma diventa oggetto di stile.

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La storia

L’attenzione dell’azienda alle necessità di un mercato sempre in evoluzione ha portato Mazzucchelli a diversificare la sua produzione e ad affiancare all’acetato di cellulosa altri prodotti che si rivolgono ai mercati che vanno dall’occhialeria all’accessorio moda, dall’interior decoration all’oggettistica di design, dove sono rinomati per la valenza qualitativa ed estetica. Le qualità tecniche vengono invece apprezzate nei settori della sicurezza, dello sport e dell’automotive.

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L’azienda

CENTRO O

IN 40 ANNI NE ABBIAMO FATTE DI TUTTI I COLORI

È dal 1977 che il Centro O, nostro sviluppo prodotto, anticipa mediante collezioni e prodotti dedicati i desideri del mercato. Ogni anno per soddisfare le esigenze di designer di tutto il mondo sviluppiamo circa 9.000 nuovi codici grazie all’esperienza unica nel suo genere e alla pura creatività di persone innamorate del proprio lavoro.

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L’azienda

LABORATORIO SVILUPPO PRODOTTO

MATERIALIZZIAMO I SOGNI

Nei nostri laboratori quotidianamente lavorano con passione e maestria 50 persone per dar vita ai vostri sogni e anticipare i desideri dei clienti.

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L’azienda

FABBRICA

L’UNICITÀ IN SERIE

Mettiamo a disposizione tutte le migliori tecnologie gestite dalle persone più qualificate del settore per la realizzazione dei prodotti per i nostri clienti. Dalla lavorazione più artigianale al processo più tecnologicamente avanzato.

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L’azienda

LABORATORIO RICERCHE

CON I PIEDI NEL PRESENTE E LA TESTA NEL FUTURO

Disponiamo di un team di ricercatori che, grazie alle più sofisticate strumentazioni analitiche sviluppa nuove formulazioni, garantisce la qualità delle materie prime e certifica i prodotti finiti. Sempre al passo con le principali normative garantisce solo prodotti sicuri.

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L’azienda

LA NOSTRA WUNDERKAMMER

IL BLOCCO IN UN CASSETTO

Potete prendere spunto immergendovi nel nostro prezioso archivio del blocco che vanta più di 25,000 pattern e colori sviluppati nel corso dei decenni. Una selezione unica nel suo genere, raccolta con passione e condivisa con orgoglio.

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I materialiLastre di Acetato di Cellulosa

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I materiali

Film decorativi

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I materialiGranuli di Acetato di Cellulosa

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I materialiLastre di qualità ottica

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Industria storica e, di fatto, mono materiale: ACETATO DI CELLULOSA PLASTIFICATOLa plastica è il mezzo per proporre ai clienti il nostro vero valore che è il COLORE e il DISEGNO

L’acetato di cellulosa, benché sia stata tra le prime materie plastiche scoperte e industrializzate, è oggi poco conosciuta ed impiegata.Il mercato più importante per l’impiego dell’acetato rimane l’occhialeria e soprattutto quella di alta gamma , ma al di fuori di esso è praticamente sconosciuto

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Circolarità dell’acetato di cellulosa• L’acetato possiede tante qualità (la colorabilità e la trasparenza, la facilità di lavorazione, l’estrema

piacevolezza al tatto, la deformabilità a caldo che facilita l’inserimento delle lenti nella montatura, ecc..) ma anche tanti difetti (la presenza di un plastificante liquido, l’igroscopicità, la conseguente instabilità dimensionale nel tempo) i quali rendono il riutilizzo circolare del materiale alquanto difficoltoso al di fuori dei propri mercati di impiego, a parte qualche piccola eccezione

• Si è sempre privilegiato il reimpiego interno, come la maggior parte delle imprese di materia plastica.

• Recupero diretto in linea (per quei colori che lo consentono)

• Recupero fuori linea: selezione dei colori ed effetti, frantumazione, ricolorazione e reimpiego

• Come detto, è molto difficile trovare impieghi alternativi e uno dei principali motivi è la presenza di plastificante che richiede sistemi di aspirazione e filtrazione particolari

• Finora i tentativi fatti per trovare un impiego alternativi non hanno dato i frutti sperati, principalmente per le caratteristiche intrinseche del materiale

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Circolarità dell’acetato di cellulosaSottoprodotti• D.Lgs 152/06 art. 184 bis : definizione di sottoprodotto

• Differenza tra sottoprodotto e scarto

• Mazzucchelli gestisce alcuni materiali come sottoprodotti che vende per reimpiego in oggetti di bigiotteria

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Un nuovo approccio alla circolarità: il progetto CRT e l’Acetate Renew

A partire dal 2019, Mazzucchelli ha lavorato ad un importante progetto innovativo di circolarità globale.

Il progetto prevede il riciclo chimico dei materiali plastici (e quindi non solo dell’acetato di cellulosa), secondo un processo (Carbon Renewal Technology) messo a punto negli Usa da Eastman, nostro storico fornitore di materia prima.E’ un progetto che vede il coinvolgimento di tutta la filiera, dal produttore di materia prima all’utilizzatore finale, e trova le sue ragioni nel fatto che storicamente il livello di scarti prodotti in tutta la filiera di produzione degli occhiali è elevatissimo. Gran parte di questi scarti oggi vengono inviati allo smaltimento in discarica

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• Con il processo CRT, si ottiene la «distruzione» del materiale ottenendo gli elementi chimici primari (CO e H₂, anche chiamato «syngas»), che vengono poi impiegati come elementi di partenza per la fabbricazione di nuove sostanze.

• Nel caso dell’acetato di cellulosa, il riciclo degli scarti consente la produzione di anidride acetica che verrà poi impiegata nel processo di acetilazione della cellulosa, a sua volta proveniente da foreste certificate.

• Il riciclo chimico consente il recupero di quelle materie plastiche altrimenti non recuperabili con le tecniche di riciclo tradizionali (separazione, frantumazione e rilavorazione)

• Consente inoltre di avere nuovi prodotti con un certo contenuto di materiale riciclato ma le cui caratteristiche fisico-meccaniche sono identiche a quelle di un prodotto «normale».

• Un altro notevole vantaggio è che l’impiego di questi materiali riciclati non richiede alcun cambiamento dei parametri di processo e trasformazione rispetto ai materiali «normali»

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Gestione della circolarità: il mass balance e la certificazione

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Il Bilancio di massa è quindi un sistema «contabile» utilizzato per gestire un certo quantitativo di materiale riciclato che attraversa un processo. Deve essere utilizzato quando un materiale vergine e uno riciclato sono processati insieme. Dal momento che le diverse molecole non possono essere tracciate o segregate, si usa un sistema di conteggio e gestione di «crediti». Il contenuto riciclato è poi attribuito a prodotti specifici.

Il Bilancio di massa assicura che il contenuto di materiale riciclato in ingresso al processo sia correttamente bilanciato con il contenuto di riciclato nei prodotti che vengono venduti.

Il Bilancio di massa è una metodologia che viene applicata laddove non sia possibile la segregazione fisica tra materiali vergini e riciclati; tipicamente nell’industria chimica, alimentare, energetica, e laddove non sia ipotizzabile o economicamente conveniente avere impianti dedicati per i due tipi di materiale (standard e riciclato)

Il Bilancio di massa segue regole standardizzate e trasparenti e deve essere certificato e auditato da una terza parte. I calcoli sono dettagliati e accurati.

• E’ la prima volta, a nostra conoscenza, che si impiega nel campo della produzione di materie plastiche e comunque nel campo della produzione industriale, mentre è ampiamente utilizzato da tempo in altri settori

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Perché la certificazione?

Uno degli scopi di questo progetto, è quello di poter indicare chiaramente e in maniera corretta che un certo prodotto è stato fabbricato con materiale riciclato, e che è possibile indicarne con precisione la % presente nel prodotto venduto.

Per evitare false e mendaci dichiarazioni, e garantire la veridicità di quanto affermato a riguardo della sostenibilità e circolarità del prodotto, è necessario che i Bilanci di massa siano auditati e certificati da una terza parte.

ISCC (International Sustainability & Carbon Certification) è l’ente che fornisce le certificazioni per l’economia circolare e bio, attraverso la certificazione dei bilanci di massa

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ISCC ha due differenti programmi:

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La certificazione ISCC PLUS richiede che la Società produttrice implementi un sistema di procedure e controlli che possano garantire il rispetto dei criteri stabiliti da ISCC per la gestione dei Bilanci di massa.

Le regole ISCC sono disponibili in documenti ufficiali, che vengono continuamente aggiornati per tenere conto delle diverse tipologie di attività industriali che intendono certificarsi.

La società certificata emette, per i prodotti venduti con un certo contenuto di materiale riciclato, una Dichiarazione di Sostenibilità che attesta ufficialmente il quantitativo di materiale riciclato presente nei prodotti venduti.

Le società certificate possono fare uso dei marchi ISCC PLUS per identificare i prodotti certificati

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Sempre più società si basano sulla credibilità del sistema di certificazione ISCC per l’economia circolare e bio-based

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La certificazione ISCC Plus nella catena del valore dell’occhialeria

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Alcune considerazioni finali• La circolarità e la sostenibilità non sempre sono «a buon mercato»: richiedono soluzioni che vanno trovate con sforzo,

impegno e investimenti. Necessitano un cambiamento che è possibile solo se c’è una forte motivazione e una visione strategica.

• Gli interventi a breve termine o nei quali si ricerca solamente un ritorno immediato sono generalmente destinati a rimanere sterili perché non inseriti in un cambiamento del modello di comportamento aziendale

• Anche per un puro calcolo commerciale, è meglio trovare soluzioni subito piuttosto che aspettare di essere obbligati a trovarle dalle leggi e dalle norme quando diventeranno cogenti.

• L’impianto legislativo e normativo che sorregge e indirizza le problematiche della sostenibilità è piuttosto complesso, talvolta poco chiaro, difficile da interpretare e non sempre aiuta a comportarsi secondo i principi di sostenibilità enunciati

• Esempio: per garantire una completa e più snella circolarità bisogna rivedere le norme relative alla classificazione dei materiali di scarto: rifiuti? Sottoprodotti? O una nuova categoria che oggi non c’è?

• Non sempre la velocità delle aziende è accompagnata da una corrispondente evoluzione normativa

© 2021 – Unione degli Industriali della Provincia di Varese© 2021 – Unione degli Industriali della Provincia di Varese

Domande e chiarimenti

Grazie e buon lavoro!