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ECONOMIA CIRCOLARE E GESTIONE SOSTENIBILE DEI RIFIUTI NELLE MARCHE Francesca Damiani REGIONE MARCHE Dirigente PF Ciclo rifiuti 27 gennaio 2017 UNICAM- Grandinetti srl Progetto LIFE ECO-TILES Civitanova Marche

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ECONOMIA CIRCOLARE E GESTIONE SOSTENIBILE DEI RIFIUTI NELLE MARCHE

Francesca Damiani REGIONE MARCHE

Dirigente PF Ciclo rifiuti

27 gennaio 2017 UNICAM- Grandinetti srl Progetto LIFE ECO-TILES

Civitanova Marche

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REGIONE MARCHE

ECONOMIA CIRCOLARE

Con la Comunicazione della Commissione europea (COM(2014) 398 final) “Verso un’economia circolare: programma per un’Europa a zero rifiuti” è stato introdotto il modello di un’economia circolare a sostegno della crescita sostenibile posto al centro dell’Agenda per l’efficienza delle risorse della strategia “Europa 2020” per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva (COM (2010)2020 final) e più in particolare dal 7° Programma di azione per l’Ambiente (Decisione n. 1386/2013/UE del 20/11/2013). Con la Comunicazione COM(2015) 614 del 2 dicembre 2015 è stato adottato un Piano d’azione dell’Unione Europea per l’economia circolare con misure più stringenti per i processi di produzione, per il consumo ed in particolare per quanto riguarda il settore dei rifiuti è stato dato avvio alla revisione delle direttive europee (su rifiuti, sulle discariche, gli imballaggi ed i rifiuti da imballaggio, veicoli fuori uso, pile, apparecchiature elettriche, ecc..) che è in fase di imminente definitiva approvazione da parte del Parlamento europeo con target al sempre più ambiziosi.

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REGIONE MARCHE

ECONOMIA CIRCOLARE

Il sistema economico moderno ha determinato un progressivo indebolimento dell'ambiente perché allo sviluppo si è associata una costante pressione sulle risorse scarse e “non rinnovabili”. La crescita lineare, che segue il principio del "prendi, produci, usa e getta", ha sempre contato sul presupposto che le risorse fossero abbondanti, disponibili, accessibili ed eliminabili a basso costo. È ormai chiaro che questo modello non sostiene più la competitività dell'Europa e che il concetto di economia circolare delinea un nuovo paradigma economico che apre la strada a nuovi modelli di produzione e consumo da cui discendono nuove competenze e nuova occupazione. Il passaggio dall’economia lineare all’economia circolare deve essere accompagnato da un cambiamento culturale rivolto all'insieme delle catene di creazione del valore, dalla progettazione dei prodotti ai modelli di mercato e di impresa, dai metodi di trasformazione dei rifiuti in risorse alle modalità di consumo.

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ECONOMIA CIRCOLARE

L’economia circolare è un sistema in cui tutte le attività, a partire dall’estrazione delle materie prime e dalla produzione, sono organizzate in modo che i rifiuti di qualcuno diventino risorse per qualcun’altro.

In una logica di economia circolare, i prodotti sono progettati in modo da prevederne fin dall'inizio la destinazione una volta che diventano rifiuti e l'innovazione costituisce il centro di tutta la catena di valore, stimolando lo sviluppo di competenze e l’applicazione di soluzioni intelligenti che creano nuova occupazione.

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ECONOMIA CIRCOLARE

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REGIONE MARCHE

ECONOMIA CIRCOLARE

Tre gli elementi cruciali:

1- economia che rispetta la «parte alta» della gerarchia: «Ridurre, Riutilizzare, Riciclare»;

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ECONOMIA CIRCOLARE

Tre gli elementi cruciali:

2- economia basata sul «ciclo di vita dei prodotti» che mira a

limitare il consumo e gli sprechi;

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ECONOMIA CIRCOLARE

Tre gli elementi cruciali: 3- economia in grado di generare nuovi modelli di produzione-

consumo ed occupazione locale privilegiando cicli economici brevi e coniugando sviluppo economico e sostenibilità ambientale, ciò può realizzarsi in vari modi, ad esempio:

• riducendo la quantità di materie necessarie a fornire un

determinato servizio (alleggerimento) • allungando la vita utile dei prodotti (durabilità) • riducendo il consumo di energia e di materie nelle fasi di

produzione e di uso (efficienza) • riducendo l'uso di materie pericolose o difficili da riciclare

nei prodotti e nei processi di produzione (sostituzione)

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ECONOMIA CIRCOLARE

……ciò può realizzarsi in vari modi, ad esempio:

• creando mercati delle materie prime secondarie (materie prime riciclate) • concependo prodotti facili da mantenere in buono stato, da riparare,

ammodernare, riciclare, rifabbricare (progettazione ecocompatibile) • sviluppando i servizi per i consumatori necessari a tal fine (servizi di

manutenzione, riparazione, preparazione per il riutilizzo) • stimolando i consumatori con misure d'incentivo e di sostegno a favore

delle riduzione dei rifiuti e della loro corretta separazione • incentivando sistemi di raccolta differenziata che contengano al minimo i

costi di riciclaggio e riutilizzo • favorendo il raggruppamento di attività per evitare che i sottoprodotti

diventino rifiuti (simbiosi industriale) • incoraggiando i consumatori ad orientarsi verso servizi di noleggio,

prestito o condivisione.

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REGIONE MARCHE

ECONOMIA CIRCOLARE

Fonte: Fondazione Ellen MacArthur

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REGIONE MARCHE

Gli obiettivi Europei nella gestione dei rifiuti

Agli Stati membri dell’UE viene richiesto di riciclare il 70% dei rifiuti municipali e 80% dei rifiuti derivati da imballaggi entro il 2030, con obiettivi specifici intermedi da raggiungere tra il 2020 e il 2030, per arrivare al riciclo del 60% della plastica, dell’80% del legno e del 90% per alluminio, vetro e metalli entro il 2030, oltre che del 90% per la carta entro il 2025. La raccolta differenziata contribuirà al raggiungimento degli obiettivi, a cui si unisce la riduzione degli sprechi alimentari almeno del 30% tra il 2017 e il 2025 e la riduzione del conferimento in discarica al 10%.

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REGIONE MARCHE

DATI RIFIUTI URBANI

Produzione totale dei rifiuti urbani nella Regione Marche*:

- anno 2015 -

774.036 t

499 kg/ab*anno

Rifiuti raccolti in modo

differenziato

470.768 t

304 kg/ab*anno

Rifiuti raccolti in modo indifferenziato

303.267 t

196 kg/ab*anno

dato comprensivo dello spazzamento stradale

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REGIONE MARCHE

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI

Produzione totale di rifiuti urbani (tonnellate/anno) nella Regione Marche. Anni 2001-2015

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REGIONE MARCHE

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI

Produzione

pro capite di

rifiuti urbani (chilogrammi/ abitante*anno) per Comune. Anno 2015

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REGIONE MARCHE

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI

Prov. Abitanti Produzione totale

(kg)

Produzione pro

capite

(Kg/ab*anno)

PU 363.353 204.166.215 562

AN 477.892 233.569.421 489

MC 321.905 148.858.305 462

FM 176.380 76.312.831 433

AP 211.266 111.129.218 526

Regione 1.550.796 774.035.990 499

Produzione totale e pro capite rifiuti urbani per Provincia nella Regione Marche. Anno 2015

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REGIONE MARCHE

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI

Tonnellate di rifiuto prodotto per frazione merceologica

Organico Verde Legno Carta Plastica Vetro Metalli Altro Totale

2013 189.885 83.295 28.435 158.407 93.433 50.937 14.994 173.163 792.550

2014 194.940 97.042 29.369 136.463 100.031 51.373 11.044 170.698 790.960

2015 190.455 85.866 28.233 138.733 106.159 54.501 12.148 157.939 774.035

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REGIONE MARCHE

RACCOLTA DIFFERENZIATA RIFIUTI URBANI

Percentuale di rifiuti urbani raccolti in modo differenziato (istogramma verde) Rifiuti raccolti in modo indifferenziato (tonnellate) (linea rossa) Anni 2001-2015

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REGIONE MARCHE

RACCOLTA DIFFERENZIATA RIFIUTI URBANI

Provincia Totale RD (kg) RD pro capite (Kg/ab*anno)

% RD

PU 116.784.074 321 61,32%

AN 142.488.155 298 65,56%

MC 107.383.835 334 74,35%

FM 43.346.114 246 57,85%

AP 60.765.832 288 57,30%

Regione 470.768.010 304 64,21%

Raccolta differenziata totale, pro capite e % per Provincia nella Regione Marche. Anno 2015

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REGIONE MARCHE

DATI RIFIUTI SPECIALI (RS)

Ripartizione percentuale della produzione dei rifiuti speciali non pericolosi per attività economica in Italia. Anno 2014

Fonte: ISPRA

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REGIONE MARCHE

DATI RIFIUTI SPECIALI (RS)

Produzione totale dei rifiuti speciali a livello regionale. Anni 2013, 2014

Fonte: ISPRA

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REGIONE MARCHE

DATI RIFIUTI SPECIALI (RS)

Produzione RS - anno 2014 - Marche

2.717.275 t

2,1% del totale nazionale

Rifiuti speciali non

pericolosi

2.592.295 t

95,4% dei RS

Rifiuti speciali pericolosi

124.980 t

Il 4,6% del RS

Fonte: ISPRA

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REGIONE MARCHE

DATI RIFIUTI SPECIALI C&D

Produzione rifiuti da costruzione e demolizione - anno 2014 -

805.213 t

29,6% della produzione regionale totale

Rifiuti speciali non pericolosi C&D

797.568 t

Rifiuti speciali pericolosi C&D

7.645 t

Fonte: ISPRA

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REGIONE MARCHE

GESTIONE RIFIUTI SPECIALI (RS)

Tipologia di rifiuti non pericolosi recuperati in Italia. Anno 2014

Fonte: ISPRA

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REGIONE MARCHE

GESTIONE RIFIUTI SPECIALI

Nel 2014 nelle Marche sono stati gestiti:

3.141.041 t

di cui 2.981.983 non pericolosi e 159.058 pericolosi

45%

1%

34%

17%

3%

Gestione rifiuti speciali nelle Marche

recupero materia

utilizzo rifiuti comeenergia

operazioni di smaltimento

messa in riserva (R13)

deposito preliminare(D15)

Fonte: ISPRA